12.07.2015 Views

Le nuove strategie per Bellaria Igea Marina: il rilancio del ... - Il Nuovo

Le nuove strategie per Bellaria Igea Marina: il rilancio del ... - Il Nuovo

Le nuove strategie per Bellaria Igea Marina: il rilancio del ... - Il Nuovo

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Nwww.<strong>il</strong>nuovo.rn.ituovoILDirettore Emanuele PolverelliGiornale di <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>Anno VI, n. 7 - 3 apr<strong>il</strong>e 2009Gladys Rossi,rapita dal Bel canto(pag 6 e 7)<strong>Le</strong> <strong>nuove</strong> <strong>strategie</strong> <strong>per</strong><strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>:<strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong> turismo estero.Carlo Turi denuncia:qui siamo abbandonati!(pag.9)Giovani protagonisti a<strong>Bellaria</strong> Cagnona(pag. 5)Nella foto potete osservare a partire da sinistra, <strong>il</strong> ministro Frattini, Enzo Ceccareli SergioPizzolante e Stefania Craxi.Che ci fa <strong>il</strong> candidato sindaco in mezzo a questi onorevoli? Lo scoprirete a pag. 2.Qui vorremmo dire semplicemente che Enza Ceccarelli c’è. La Bondoni invece no.La campagna elettorale ci sta riservando la sorpresa di una candidata piuttosto spenta epriva di propositività.Ovvero l’esatta continuazione <strong>del</strong>la politica di Gianni Scenna.La sinistra compatta le f<strong>il</strong>a, ma le idee latitano e non si avverte più un clima propulsivo. Epoi fioccano le contraddizioni. Rino Bagli, rappresentante storico <strong>del</strong>la sinistra bellariese,condivide tutto quanto sostiene Ceccarelli, e poi invita la Bondoni a darsi una mossa. LaBondoni, ovvero quella stessa <strong>per</strong>sona che <strong>per</strong> bocca di Ottopagine lo aveva co<strong>per</strong>to diinsulti davvero indegni.Insomma, va bene la fede politica, ma qui si esagera!Al contrario -mai slogan è stato più azzeccato- con Ceccareli ora qualcuno con cui confrontarsic’è.<strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> ha bisogno di gente abituata a fare e o<strong>per</strong>are, <strong>per</strong> tornare, tutta intera,a fare e o<strong>per</strong>are.Ha bisogno anche di politica. Politica alta, che riporti <strong>il</strong> paese nei circuiti che contano, sia intermini ideali (grandi idee e progetti), sia in termini concreti (risorse, appoggi, opportunità).


politica2<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Enzo Ceccarelli ce l’ha fatta. No, nonintendiamo <strong>il</strong> semplice essere candidato<strong>per</strong> la Pdl. Neppure l’essere in poleposition <strong>per</strong> le elezioni, visto che i bookmakerlo danno in testa sulla Bondoni(in tal senso la sfida sarà infatti senzadubbio dura e da curare con attenzionefino all’ultimo). Ceccarelli, invece, hagià vinto un’altra importante battaglia.E’ riuscito a ricompattare un mondo chedesidera trovare un punto di ripartenza<strong>per</strong> <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>, ma che, finoa poco fa, sembrava litigioso, confuso eprivo di leadership.L’unione <strong>del</strong>le opposizioni, un mese fasembrava una “mission impossible”.Ora è realtà e di qui partono <strong>nuove</strong> <strong>strategie</strong>che, di giorno in giorno, si arricchisconodi spunti, idee e risorse.Ceccarelli, come sta andando?Molto bene. Avverto che la gente intornoa me è come se fosse uscita da unincubo. Eravamo bloccati, impastati intante difficoltà. Ora ci si può incamminaree fare un buon lavoro. Tantissimimi stanno sostenendo e incoraggiando.Li ringrazio, <strong>per</strong>ché non è fac<strong>il</strong>e l’impresaa cui mi accingo.Se dovesse descriverla in due parolecome la chiamerebbe questaimpresa?Direi che <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> <strong>per</strong>troppo tempo non ha avuto un Sindaco.Non ha avuto una classe dirigente.E’ rimasta in uno stato di vuoto, volutoe creato ad arte dai politici di professione.E’ inut<strong>il</strong>e che ora Scenna diaqualche colpo di spalla finale o che laBondoni sgomiti <strong>per</strong> mostrare invanodi non c’entrare nulla con quanto è accadutofino ad ora. I colpevoli <strong>del</strong>la crisi<strong>del</strong> paese, pur a diverso titolo, sonoloro, dal primo all’ultimo, e si chiamanoScenna, Bondoni, Nando Fabbri, Sancisi.La mia impresa sarà quella di darea <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> un sindaco, unagiunta e una classe dirigente capaci diesserci. Creare, cioè, uno staff che possarispondere alle esigenze dei cittadini enon nascondersi continuamente dietroad un dito, o dietro alle segreterie deipartiti.<strong>Le</strong>i è stato presentato come leader<strong>del</strong>la Pdl...<strong>Il</strong> mio sforzo è stato quello, e continueràin tal senso, di unire forze politicheche potevano prendere <strong>per</strong>corsi distinti.Ora non solo la Pdl ma anche icattolici <strong>del</strong>l’Unione di Centro e le altreforze di opposizione sono con me. Mentrel’Unione di Centro ha già dichiaratoufficialmente di appoggiarmi, formalizzeremoprestissimo altri accordi, e miauguro che davvero tutti possano convergerein quella che prima ho chiamatoun’impresa: guidare la rinascita di<strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>.Un mesetto fa, qualcuno sostenevache a <strong>Bellaria</strong> sarebbe statoimpossib<strong>il</strong>e <strong>per</strong>fino fare unità nelcentro destra...Invece siamo qui. E’ un dato importante,ma è solo <strong>il</strong> punto di partenza. Sitratterà di unificare e cementare l’interopaese, non solo la politica. <strong>Bellaria</strong><strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> ha bisogno di trovare coraggioe fiducia. Credo che la si possaIntervista a tutto campo a Enzo Ceccarelli, <strong>il</strong> candidatoche c’è e che presenta una prima sorpresa.raggiungere se ci si muove in prima<strong>per</strong>sona, affrontando i problemi in manieradiretta e realistica. <strong>Il</strong> mio auspicioè ritrovare lo spirito che negli anni ’50 e’60 ha reso grande e vitale <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong><strong>Marina</strong>. Sento che parte di questo spiritodi fiducia e di voglia di fare c’è già.Quando giro nelle strade o nelle piazzela gente dimostra di essere viva e di crederci.Sono iniziati gli incontri, con unaprima serata alla Cagnona. Quando<strong>il</strong> prossimo e cosa bolle in pentola?<strong>Il</strong> prossimo appuntamento sarà in viaOrazio, presso <strong>il</strong> Drugo bar, <strong>il</strong> 7 apr<strong>il</strong>ealle ore 21. Accanto agli incontri con icittadini, importantissimi, vorrei <strong>per</strong>òricordare anche altri tipi di incontri, altrettantoimportanti.Ovvero?Pochi giorni fa ho avuto modo di incontrare<strong>per</strong>sonalmente <strong>il</strong> ministro agliesteri Franco Frattini con <strong>il</strong> quale abbiamopotuto scambiare alcune vedute sualcuni aspetti fondamentali <strong>del</strong> nostroturismo. Vorrei proprio fare questo lavorodi collegamento tra le <strong>per</strong>sone comuni,tutti noi che lavorano sul nostroterritorio, e chi ha responsab<strong>il</strong>ità alte.di Emanuele PolverelliFrattini, aveva proposto di attribuireai nostri ambasciatori anchefunzioni di promozione <strong>del</strong>laproduzione italiana...Esatto. <strong>Il</strong> turismo, <strong>per</strong>altro, è sicuramenteun elemento r<strong>il</strong>evante di questaproduzione. Vede, non a caso primacitavo lo spirito di <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>degli anni ’50 e ’60. Allora eravamoun paese appetib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> gli stranieri.Eravamo pieni di idee e di iniziative,pur mancando tante strutture. Noinon possiamo rinunciare a svolgerequel ruolo, che era di tutta la riviera,ma in cui <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> era unapunta di diamante. Se si pensa che nel2008, nella provincia di Rimini le presenzestraniere hanno fatto r<strong>il</strong>evare uncalo r<strong>il</strong>evante <strong>per</strong> quanto riguarda paesistorici <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro turismo comela Germania, l’Austria, la Svizzera e laFrancia e che in totale siamo passati dauna <strong>per</strong>centuale di turisti stranieri parial 40% ad una <strong>del</strong> 20 %, si comprendecome l’attenzione <strong>del</strong> ministro Frattinia rintracciare <strong>nuove</strong> possib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> lapromozione <strong>del</strong>l’Italia possa essere importante<strong>per</strong> un paese che vive di turismocome <strong>il</strong> nostro, specie in momentidiffic<strong>il</strong>i come questo.Di qui, dunque, <strong>il</strong> suo incontro...Sì, abbiamo parlato su come inserire <strong>il</strong>nostro Comune nei progetti di promozione<strong>del</strong>l’Italia all’estero e <strong>il</strong> ministroha convenuto che <strong>il</strong> nostro distretto turisticoriminese potrà candidarsi ad unruolo attivo nell’innovativa modalità dipromozione all’estero che lui intendeattuare.Come ha raggiunto <strong>il</strong> ministro?E’ stato grazie all’onorevole Pizzolante eal sottosegretario Stefania Craxi. Graziea questo incontro ho fiducia di poter inserire<strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> nelle primeiniziative, in particolare in quei paesi dipiù specifico interesse <strong>per</strong> i nostri flussituristici come la Germania, la Francia el’Europa <strong>del</strong>l’Est.Ma quale è la modalità di intervento<strong>del</strong> governo italiano?Attualmente <strong>il</strong> governo predispone deiprotocolli di collaborazione con paesiesteri <strong>per</strong> la promozione <strong>del</strong> nostro prodottoturistico, ut<strong>il</strong>izzando più canali,dai più tradizionali (fiere, workshop,ricevimenti) a quelli più innovativi (retidi ristoranti, negozi di marca, ecc.). Iprotocolli sono siglati dal ministero degliesteri, <strong>del</strong>le attività produttive o dalsottosegretario al turismo e sono attuatidalle ambasciate estere, dalle sedi <strong>del</strong>lecamere di commercio all’estero, ecc.Torniamo ora al territorio. AllaCagnona, si è letto sui quotidiani,è andata molto bene...Vero. C’era entusiasmo e ricchezza diidee e contributi.Quali i temi toccati al primo incontro?<strong>Il</strong> primo punto è stato quello di individuarel’identità essenziale e specifica<strong>del</strong>la Cagnona all’interno <strong>del</strong>l’interoterritorio comunale. Tenuto conto <strong>del</strong>fatto che presto si aprirà un nuovo caselloautostradale a Gatteo, credo chela Cagnona debba essere sempre piùconcepita come nuova porta di ingressoal paese, accanto a quella già esistentedi <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>. Di qui la r<strong>il</strong>evanza <strong>del</strong>laviab<strong>il</strong>ità, che va vista in chiave integratae non episodica ed isolata. Occorre ancheuna riqualificazione <strong>del</strong>l’intera zonadando fiato ad una vitalità commercialegià presente e viva . Come ho già dettoqui su <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>, la via F.lli Cervi dovràessere completamente ripensata, all’internodei parametri che ho indicatosopra. <strong>Il</strong> senso unico così come è statopensato, è una sciocchezza.Che impressione ricava da questoprimo incontro?Che <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> può farcela.Insieme possiamo farcela a riviverequanto di buono i nostri padri hannocostruito. Per un’impresa così io cisono. A tutti chiedo di provarci con me.


politica4<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Emanuele GenghiniI cattolici impegnati in politica a <strong>Bellaria</strong><strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> si sono ritrovano uniti nelsostegno al candidato sindaco Enzo Ceccarelli.Infatti ai Popolari-Liberali, di cui abbiamogià parlato su <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>, inseriti pienamentenella Pdl, si aggiunge l’ UnioneRoberto Turronidi Centro che, pur presentandosi conproprie liste, appoggerà la candidatura diCeccarelli.E’ questo l’esito di un <strong>per</strong>corso di maturazionepolitico che inizia da lontano,ovvero dalla rottura dei popolari con legiunte di sinistra, dopo una stagione dicollaborazione durata qualche anno. Daquel momento i cosidetti “lazzariniani”,(dal leader dei popolari Italo Lazzarini) sisono collocati in maniera decisa e convintaall’opposizione, insieme a Forza Italia<strong>Il</strong> ruggito dei cattoliciI cattolici impegnati in politica si guardano in faccia e siritrovano uniti nel sostegno ad Enzo Cecarelli. Nasce cosìl’Unione di Centro.e Alleanza Nazionale, raggiungendo i loro“fratelli” cattolici che già avevano scelto diopporsi alle amministrazioni di sinistra.L’ Unione di Centro <strong>per</strong>ò acquisisce <strong>il</strong> suosimbolo e trova <strong>il</strong> suo leader nazionale diriferimento, nel presidente <strong>del</strong>l’Unionedei Democratici Cristiani, PierferdinandoCasini, che a <strong>Bellaria</strong> ha come referenteEmanuele Genghini. Sono questi i cattoliciche pur non fondendosi nella Pdl,a <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> si collocano inantagonismo alla sinistra fin dalla primaora. La sintonia <strong>del</strong>l’Udc Bellariese con<strong>il</strong> candidato Ceccarelli e con l’intera opposizione,la si r<strong>il</strong>eva sui temi principali<strong>del</strong>la città. Nell’ultimo <strong>per</strong>iodo frequentementeGenghini ha sferzato sui quotidian<strong>il</strong>’attuale giunta comunale, trovandocosì un naturale apparentamento con gliex popolari, attivi in consiglio comunaleall’interno <strong>del</strong>la Lista <strong>del</strong>la città.L’Unione di Centro, a livello nazionale,di Emanuele Polverelliunisce l’ Udc, la Rosa Bianca <strong>per</strong> l’Italia,i circoli Liberal ed i Popolari Democratici.E’ questa una forza di due m<strong>il</strong>ioni di voti,che intende far valere i valori cristianicome r<strong>il</strong>evanti nella vita sociale e politica<strong>del</strong> paese.Si rivolge al popolo cristiano che “guardaalla politica con diffidenza ma che sa chesolo attraverso la politica può ottenere rispostaalle sue esigenze”.Appellandosi ai “liberi e ai forti” intendecontribuire al cambiamento di <strong>Bellaria</strong><strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>, giudicando in maniera decisamentenegativa l’o<strong>per</strong>ato <strong>del</strong>le ultimegiunte.<strong>Il</strong> piano programmatico <strong>del</strong>l’Unione richiamanumerosi temi strategici tra cui <strong>il</strong>piano <strong>del</strong>la mob<strong>il</strong>ità cittadina, nuovi serviziai turisti anche attraverso una qualificazione<strong>del</strong>la zona colonie, una darsenadi qualità e valorizzazione <strong>del</strong> porto <strong>per</strong>Pierluigi Gross<strong>il</strong>a marineria locale, la Colonia Roma,la difesa <strong>del</strong>la famiglia e politiche a suosostegno tramite rette e tariffe comunalicalmierate e via dicendo.L’elemento interessante è l’appello alleforze vive <strong>del</strong> paese affinchè possano diventareprotagoniste. L’appello in particolareè rivolto al volontariato, alle associazioni,ai sindacati ed alle categorie.Infine l’appello <strong>per</strong> <strong>il</strong> sostegno ad EnzoCeccarelli.Con la nascita <strong>del</strong>l’Unione di Centrodunque i cattolici bellariesi organizzatisi schierano pressochè compatti a fianco<strong>del</strong>la candidatura di Ceccarelli.Si realizza dunque un ulteriore passo versola composizione di una coalizione cheraccolga la totalità <strong>del</strong>le opposizioni e siasegno di una riunificazione <strong>del</strong> paese.Ceccarelli sembra, insomma, inanellarediversi successi che attestano in primoluogo la voglia <strong>del</strong> paese di cambiare rotta.Ed è proprio questo cambio di rotta chel’Unione di Centro vuole accompagnare edi cui intende essere protagonista.I referenti <strong>del</strong>l’Unione di Centro sonoEmanuele Genghini (349-7747214), AlessandroBerardi (338-8924299), RobertoTurroni (0541-345361) e Pierluigi Grossi(348-4760310).di Vittorio GuerraCosì si grida in barca quando c’èpoco vento. L’intento è quello ditirare meglio la vela e prendere <strong>il</strong>mare nonostante <strong>il</strong> poco vento rimasto.Anche nell’ultimo ConsiglioComunale la nostra sbrin<strong>del</strong>lata epiena di buchi giunta ha veleggiato,neanche a dirlo, <strong>per</strong> l’ennesima volta,sulla darsena.Lo sbandierato inizio lavori a duemesi dalle elezioni, dopo aver tenuto<strong>il</strong> cantiere a bagno-maria <strong>per</strong> tuttoquesto tempo, è un classico <strong>del</strong>lapropaganda elettorale giustificativa;<strong>del</strong>la serie: basta partire e comunquePensierisocialiCazza la randa!vada sarà un successo!A dimostrarlo <strong>il</strong> muro di Berlino lasciatolì a prendere <strong>il</strong> sole giusto giusto <strong>per</strong>l’arrivo <strong>del</strong>la Pentecoste con la consapevolezzache ll 30 Maggio bisogneràcomunque interrom<strong>per</strong>e i lavori.Forse non si tratta di dispetto <strong>per</strong> lanostra stagione turistica ma <strong>il</strong> sospettoche qualcuno abbia avuto, infelici storied’amore su quella sabbia, ci consoladi una spiegazione su alcuni quantomenobizzarri comportamenti.In realtà dietro la darsena si nascon<strong>del</strong>a scomparsa <strong>del</strong> mare, <strong>del</strong>la sabbia, ela comparsa di 3.000 mq composti datre palazzine davanti al mare fatte aforma di “Vela” e <strong>per</strong> giunta di cemento.La Darsena non mancherà di riservaresorprese e quelle “Vele” di cemento ricordanoonomatopeicamente “<strong>Le</strong> Vele”di Scampia ma mentre qualcuno continuaa “Cazzare la Randa” altri attendonocon ansia la prossima cavolata.


territorio5<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Nasce qualcosa di nuovo a <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong><strong>Marina</strong>. Abbiamo incontrato alcuni ragazziche, pur in forma iniziale e tutta dacostruire, hanno idee ben chiare sul futuro<strong>del</strong> nostro paese.Una bella realtà che ci auguriamo crescain fretta e precisi <strong>il</strong> suo campo d’azione.Quanto vi stiamo dicendo riguarda ungruppo di giovani, dai venti ai trentanni,che abbiamo incontrato pochi giorni fa.Vi proponiamo l’intervista che è nata conun gruppetto di loro, che ci ha interpellato.Chi siete e come mai avete iniziatoa ritrovarvi?Siamo un gruppo di amici che abitano nelquartiere <strong>del</strong>la Cagnona. Di fronte all’abbandonoche <strong>il</strong> quartiere vive, di frontealle tante <strong>del</strong>usioni, abbiamo capito cheora tocca a noi. Insomma non ci si puòabbandonare al lamento o alla polemicaster<strong>il</strong>e. Intendiamo aprire un <strong>per</strong>corsocostruttivo e propositivo. Attorno a questosi sono poi aggregati numerosi altrigiovani.Ma l’abbandono a cui vi riferite incosa consiste?Una volta qui vi erano diverse manifestazionie realtà vive. Si sta spegnendo tutto.La vicenda di via Fratelli Cervi poi è davveroun brutto segnale. C’è un errore difondo in chi ha progettato quella propostae nelle modalità con cui si sta realizzando.Noi vorremmo essere <strong>il</strong> punto diinizio di un metodo diverso nel guardareal territorio.Cosa intendete?<strong>Le</strong> proposte, gli spunti, le idee che davverosono in grado di dare risposte al territorio,non possono che nascere da chi lìci vive. Ecco <strong>per</strong>ché diventa fondamentaletrovare realtà che siano espressione<strong>del</strong> territorio e che intendano porsi comepunto di raccolta di idee e di proposte.L’amministrazione, chiunque governi,dovrebbe poi mettersi in ascolto di questeproposte. Dovrebbe ricavare da questerealtà risorse in termini di idee.Solo di idee o anche di impegno?Una rivoluzione co<strong>per</strong>nicanaa <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>E’ un gruppo di giovani. Sono determinati e un po’arrabbiati <strong>per</strong> l’abbandono in cui la politica ha lasciato<strong>il</strong> loro quartiere. Hanno idee in testa ed uno st<strong>il</strong>e che vaguardato con attenzione...di Emanuele PolverelliMolti di noi sono già implicati nei comitatiestivi che hanno tentato di dare vitaalla zona <strong>del</strong>la Cagnona. Sono state organizzatefeste, in particolare in via Italia.Ma che fatica con l’amministrazione!Difficoltà burocratiche, <strong>per</strong>messi che nonarrivano o che vanno richiesti in temp<strong>il</strong>unghissimi (e in carta bollata!). E poi <strong>il</strong>minimo supporto viene a mancare. Inogni caso quell’es<strong>per</strong>ienza ci ha già immessoall’interno di una prospettiva diimpegno fattivo. Ora vorremmo che siallargasse a tutto <strong>il</strong> quartiere, consapevoli<strong>per</strong>ò di una priorità.Ovvero?Che <strong>il</strong> grande problema di <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong><strong>Marina</strong> è che i cittadini si riapproprino<strong>del</strong> territorio e non lo lascino in manoalle logiche <strong>del</strong>le segreterie dei partiti, ocomunque esterne ai veri interessi <strong>del</strong>lacittà.Questo <strong>il</strong> nostro intento. Abbiamo idee evoglia di lavorare <strong>per</strong> una nuova progettualitàche funga da supporto a chi vogliaascoltarci <strong>per</strong> davvero. E poi occorre ripristinare<strong>il</strong> valore dei comitati di quartiere.Hanno avuto e devono tornare adavere un ruolo importante <strong>per</strong> far viverel’intera città.Avete una forma istituzionale?Ce la daremo. Ma l’importante è muoversicon questo spirito.Quali priorità vedete?<strong>Il</strong> lavoro è iniziale e abbiamo intenzionedi chiamare anche consulenti adeguati.Ma da subito appare chiaro che la Cagnonava ripensata nel suo complesso. Adesempio, Casa Panzini è una buona risorsa.Ma <strong>per</strong>ché non è conosciuta nel paese,i turisti non ne vengono a conoscenza edanche <strong>per</strong> i cittadini bellariesi è una realtàche sta ai margini? Evidentementec’è qualcosa che non va nella viab<strong>il</strong>ità,nell’accessib<strong>il</strong>ità, nel modo di proporla alpaese. Insomma, da chi vive qua possononascere idee valide <strong>per</strong> ovviare anchea questo. Altro esempio. La nostra zonaè una <strong>del</strong>le porte di accesso al Comune.Eppure nulla è presente che possa lasciareintendere questo. La zona di Aquabellè zona depressa. Occorre pensare adun’articolazione <strong>del</strong> territorio adeguataalla sua funzione. Non basta fare piastrellee arredi, o peggio fermarsi a lanciareslogan, <strong>per</strong> qualificare una zona. Occorreesprimere le sue potenzialità. Sempre inquesta ottica, occorre riflettere che quisono nate numerose attività <strong>nuove</strong>. Lariduzione a senso unico <strong>del</strong>la via F.lli Cervisenza un piano <strong>del</strong> traffico adeguato èuna scelta grave e penalizzante. Rischiamodi spegnere tutto.Chiaro. Si comprende bene <strong>il</strong> vostro“st<strong>il</strong>e” ed è interessante. Macon chi realizzare tutto questo?Certamente quanto si è visto in questiultimi anni non corrisponde a quantoandiamo dicendo. Ma noi, come gruppo,vogliamo sv<strong>il</strong>uppare un lavoro che sia unpasso prima <strong>del</strong>la questione prettamentepolitica. Vogliamo essere un arricchimento<strong>per</strong> chiunque voglia ascoltarci.Poi, <strong>per</strong>sonalmente ognuno di noi puòben avere le sue idee sulla situazione politico-amministrativa.Ma <strong>il</strong> gruppo dovràessere capace di un’autonomia di azionee di giudizio.Non c’è che dire. Interessante davvero.Vengono in mente le teorie di Tocquev<strong>il</strong>lesui “corpi intermedi”, ovvero quelle realtàassociative che poste tra <strong>il</strong> cittadino elo Stato (in questo caso l’amministrazionecomunale) <strong>per</strong>mettono <strong>il</strong> realizzarsidi una democrazia matura. Riuscirannoquesti ragazzi ad o<strong>per</strong>are a <strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong><strong>Marina</strong> questa rivoluzione co<strong>per</strong>nicana<strong>del</strong>la politica? Glielo e ce lo auguriamo.<strong>Bellaria</strong> <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong> ne ha un bisognourgente!*IMPIANTI ELETTRICI*ANTINCENDIO*FOTOVOLTAICI*DOMOTICA*VIDEOSORVEGLIANZA*AUTOMAZIONE*ANTENNISTAVia Virg<strong>il</strong>io, 62/E Tel. 0541-330261E-ma<strong>il</strong>: nigigian@nigigiancarlo.191.it*ELETTRODOMESTICI*AUDIO VIDEO*VENDITA, ASSISTENZATECNICA E RIPARAZIONETELEFONIA-COMPUTERELETTRONICA*RITIRIAMO TELEFONINI USATI


<strong>il</strong> <strong>per</strong>sonaggioQuando un bagnoschiuma ti cambia lavita. No, non è una battuta, ma la ‘favola’di Gladys Nadia Rossi, virtuosa <strong>del</strong>canto. Alcuni la ricorderanno bambina,ai festival nel teatro parrocchiale di<strong>Bellaria</strong>. Altri la ricorderanno neinumerosi concorsi cui ha partecipatodai 14 anni in su, sognando Sanremo,o comunque una carriera nel mondo<strong>del</strong>la musica pop. Oggi vogliamo inveceimparare a conoscerla nel suo mondoattuale, quello <strong>del</strong>la musica lirica,abbracciato quasi <strong>per</strong> caso, e divenutopoi una passione imprescindib<strong>il</strong>e, quasitotalizzante. Tanto da farle compiere inuna manciata di anni passi da gigante:comincia a studiare lirica nel 2000,debutta nel 2002 e nel 2008 ha già lasua prima grande occasione: <strong>il</strong> ruolo diVioletta Valery, protagonista di Traviata,una <strong>del</strong>le o<strong>per</strong>e verdiane di maggiortensione drammatica ed emotiva. Parladi lei la stampa nazionale e la sua Violettaha la ‘benedizione’ di Enrico Girardi,musicologo e critico doc <strong>del</strong> Corriere<strong>del</strong>la Sera. Ha parlato di lei ‘Loggione’,programma di nicchia di Canale 5,che ha dedicato una puntata alla ‘sua’Traviata. La sua es<strong>per</strong>ienza di vita ha <strong>il</strong>fascino <strong>del</strong>la favola popolare, di chi cela fa, partendo da zero. Completamentedigiuna di lirica, pur con una solidapreparazione musicale alle spalle, Gladysentra a contatto con <strong>il</strong> belcanto a 18 anni,in maniera <strong>del</strong> tutto fortuita. “Un giorno,ero a tagliar pomodori nella cucina <strong>del</strong>ristorante dei miei, in Puglia (attivitàiniziata dal padre nel 1978, ndr.), quandodecido di ascoltare una cassetta di KatiaRicciarelli, trovata come gadget di unbagnoschiuma. Un’<strong>il</strong>luminazione: nonriuscivo a staccarmi da quelle arie e daquella voce. Ho sco<strong>per</strong>to un mondo chevolevo conoscere. Cominciai a comprarecd e video e all’inizio probab<strong>il</strong>mente lamia passione non è stata capita, vistoche in casa mia quello <strong>del</strong>la lirica era unmondo che non ci apparteneva”.Quando hai iniziato a studiare‘seriamente’?“E’ stato un <strong>per</strong>corso lungo. Dodici annifa, la morte di mio padre mi ha frenatomolto. Ho vissuto un <strong>per</strong>iodo in cui nonsapevo bene quale direzione prendere.Poi <strong>per</strong> caso, un batterista di Gatteo,Luciano Vincenzi, mi invita ad andaread un concerto lirico. Purtroppo quellaRapita dal bel cantoGladys Nadia Rossi vanta già una straordinaria carriera nelmondo <strong>del</strong>la lirica. Vi raccontiamo la storia di una passioneinaspettata. E nella prossima estate sarà diretta dalla regiadi Zeffirelli e Domingo.sera non potevo, così mandai <strong>per</strong> me unamico, che a fine concerto si è avvicinatoa Roberta Ropa, la pianista <strong>del</strong>la serata, ele ha chiesto consiglio riguardo a maestridi canto. Nell’elenco che mi portò, c’eraanche <strong>il</strong> nome <strong>del</strong> francese Alain V<strong>il</strong>lard,al quale mi rivolsi e che divenne <strong>il</strong> mioprimo maestro. Al provino lo feci ridere:si rese conto che non avevo né tecnicané idea di cosa fosse la lirica. Gli cantaiparti da tenore, come facevo ai tempi <strong>del</strong>pianobar, quando concludevo le serate alGrand Hotel cantando ‘Nessun dorma’.Lui <strong>per</strong>ò disse che avevo l’impostazionegiusta, la voce c’era. E così è iniziatoun anno di duro studio, quasi di solivocalizzi, <strong>per</strong> potenziare <strong>il</strong> diaframma”.Raccontaci <strong>il</strong> tuo primo provinoda cantante lirica.“<strong>Il</strong> primo provino lo feci nel 2002<strong>per</strong> <strong>il</strong> ruolo di G<strong>il</strong>da nel Rigoletto, aBusseto. <strong>Il</strong> mio maestro mi disse chec’era un’audizione importante e volevache andassi con lui. Poi se ne uscì asorpresa dicendo ‘tu domani canti’. Così,senza nemmeno aver provato, andai alprovino e fui scelta. Dopo sei mesi hodebuttato.”Come è andata la tua prima voltasul palco da soprano?“Sono entrata nel teatro di Busseto conun timore reverenziale. Non solo era <strong>il</strong>mio debutto, ma non era mai stata invita mia in un teatro! Devo dire che si ècreato da subito un bel clima, mi sonosentita molto incoraggiata dai ‘capi’ <strong>del</strong>laFondazione Toscanini”.E dal ruolo di G<strong>il</strong>da, una stradatutta in salita.“Sì. Diversi ruoli e tante soddisfazioni,ma è stata dura e lo è tuttora. <strong>Il</strong> mondo<strong>del</strong>la lirica richiede grande sacrificio egrandi investimenti economici. Avevoanche pensato di intraprendere la strada<strong>del</strong> conservatorio, ma avevo già 26 anni,qualcuno mi sconsigliò ed io lasciai<strong>per</strong>dere. Non <strong>per</strong> questo rinunciai,cominciai con le lezioni private e<strong>per</strong> mantenermi mi sono cimentatanei mestieri più vari. Ho dovuto <strong>per</strong>6 <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>di Elisabetta Santandreaforza lasciare <strong>il</strong> pianobar, <strong>per</strong> via<strong>del</strong>l’impostazione vocale completamentediversa, e ho fatto la hostess in fiera e lapromoter. Nel frattempo, ho iniziatoa studiare a Roma presso l’insegnanteaustraliana Margaret Baker Genovesi.Due volte la settimana facevo 750ch<strong>il</strong>ometri in un giorno solo, andatae ritorno partendo alle 5 <strong>del</strong> mattino<strong>per</strong> due ore di lezione. Questo <strong>per</strong> bendue anni: se non si chiama passionequesta!”Come è arrivata la grande occasione<strong>del</strong>la Traviata verdiana?“Mi chiamò un amico dal Veneto, doveero già abbastanza conosciuta grazieai numerosi inviti ricevuti dai circol<strong>il</strong>irici di tutta la regione, e mi disse diun’audizione a Padova, <strong>per</strong> Traviata.In quel <strong>per</strong>iodo facevo la promoter <strong>per</strong>una ditta di cancelli elettrici e <strong>il</strong> miocapo di cognome faceva Verdi. <strong>Il</strong> mioprimo cliente? Un tale Alfredo, come<strong>il</strong> protagonista masch<strong>il</strong>e di Traviata.Insomma, sembrava, come dice PauloCoehlo ne ‘L’alchimista’, che l’universocospirasse a mio favore. Troppecoincidenze! Ho cominciato a studiare,ma <strong>il</strong> tempo che mi lasciava <strong>il</strong> lavoro erapoco. Così sfruttavo le pause pranzo e mifermavo a provare nelle chiese. In tuttala Romagna non ho incontrato un ‘don’che mi abbia rifiutato as<strong>il</strong>o anzi, a voltesi fermavano ad ascoltarmi. Tanto è veroche anche ora, quando ho un provino,ho l’abitudine di passare in chiesa. Dopol’audizione, <strong>il</strong> lavoro di preparazionesi è svolto in un clima di armonia. <strong>Il</strong>debutto è avvenuto a Rovigo, venerdì 17ottobre!”Come sta una romagnola nelmondo <strong>del</strong>la lirica?“Noi romagnoli siamo ben accettiovunque. Non è un luogo comune:siamo così, capaci di stare in compagniae stab<strong>il</strong>ire rapporti piacevoli. Che nelmondo <strong>del</strong>la lirica, un po’ capriccioso,non è cosa da poco”.Facciamo un passo indietro: cosamancava alla tua carriera pop?“Nel campo <strong>del</strong>la musica leggera avevoiniziato a lavorare parecchio, oltre checon le serate e <strong>il</strong> pianobar, soprattuttocome corista in studio. Ma mi mancavaqualcosa. Ricordo che nel 1998 feci unprovino alla Sony a M<strong>il</strong>ano. C’erano conme anche Paola e Chiara, che poi venneroscelte. L’intenzione era di lanciarmi,<strong>per</strong> la mia vocalità, come la Kate Bushitaliana, ma Roberto Rossi <strong>del</strong>la Sony migiudicò troppo lirica e con una gestualitàtroppo teatrale. In quel momento lapresi quasi come un’offesa, solo tempo(prosegue a pag. 7)Gladys Rossi, classe 1974, inizia la sua formazione presso la scuola di musicacomunale di <strong>Bellaria</strong>, dove studia violino e pianoforte. Consegue <strong>il</strong> diploma disolfeggio presso <strong>il</strong> Conservatorio Bruno Maderna di Cesena. A 17 anni incide<strong>per</strong> Radio Gamma la canzone “Signora <strong>del</strong>l’anima”, melodia che nel 1991, conaltro titolo e testo, porterà Pierangelo Bertoli a Sanremo, creando un caso dipossib<strong>il</strong>e squalifica, poi non avvenuta. La sua voce espressiva e potente laporta a lavorare in studio <strong>per</strong> diversi artisti, fra cui Massimo Ranieri, AdrianoCelentano, Gianluca Grignani. Lavora fino al 2001 presso <strong>il</strong> Grand Hotel diRimini con <strong>il</strong> gruppo Easy Emotion. Nel 2000 la sua carriera subisce unasvolta. Inizia a studiare canto lirico e nel 2002 debutta al teatro di Busseto nelRigoletto, sotto l’egida <strong>del</strong>la Fondazione “Arturo Toscanini”. Seguono diverseproduzioni: nel 2002 Exultate Jub<strong>il</strong>ate K 165 di Mozart al teatro Regio di Parma,nel 2003, sempre a Parma, <strong>il</strong> ruolo di Frasquita nella Carmen, poi di nuovoRigoletto presso i teatri di Busseto, Sassuolo e Catanzaro; nel 2004 interpretanuovamente G<strong>il</strong>da presso <strong>il</strong> Municipale di Piacenza e a Larnaca (Cipro). Nel2005 intraprende lo studio <strong>del</strong> re<strong>per</strong>torio <strong>del</strong> soprano lirico di ag<strong>il</strong>ità e colorituracon Margaret Baker Genovesi. Nello stesso anno vola ad Amburgo, <strong>per</strong> unconcerto con orchestra, in cui interpreta la scena <strong>del</strong>la pazzia dalla Lucia diLammermoor e la seconda aria de La Regina <strong>del</strong>la notte. L’anno successivo èancora la volta di Frasquita (Carmen) a Torino e Savona e nel 2007 si cimentacon <strong>il</strong> ruolo di Musetta ne La Bohème a Bologna, poi nuovamente ne LaRegina <strong>del</strong>la notte a B<strong>il</strong>bao (Spagna), dove viene insignita <strong>del</strong> titolo di migliorrivelazione. Infine <strong>il</strong> debutto a Rovigo nel ruolo di protagonista ne La Traviata,diretta dal maestro Severini, <strong>per</strong> la regia di Denis Krief. Dal 2008 è seguita nellostudio dal soprano Luciana Serra.


<strong>il</strong> <strong>per</strong>sonaggio7 <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>(prosegue da pag. 6)dopo ho capito che aveva visto giusto.Nella musica leggera era proprio <strong>il</strong> gestoa mancarmi, la possib<strong>il</strong>ità di calarmi nel<strong>per</strong>sonaggio. Cosa che ho trovato nellalirica. Mi appassionano in particolarele o<strong>per</strong>e con riferimenti storici, c’è unadimensione attoriale che viene fuori<strong>per</strong> rendere <strong>il</strong> <strong>per</strong>sonaggio in manieracredib<strong>il</strong>e. Sono attratta dai ruoli forti,drammatici, quasi in antitesi con <strong>il</strong> miomodo di essere nella vita. Mia madremi dice sempre che sono un ‘allegroandante’: ecco, sulla scena mi piaceincarnare l’altra parte di me, quella chenella quotidianità non viene fuori”.A proposito di famiglia: raccontac<strong>il</strong>a tua es<strong>per</strong>ienza dal loro punto divista.“All’inizio forse non hanno capito, maè naturalmente in casa che ho trovatoi miei primi fan: mio fratello, miamadre e soprattutto mio nonno, AurelioCarabini, che quando gli facevo ascoltarela Callas, che lui non sapeva neanche chifosse, commentava la sua voce dicendo‘questa qui prende le curve meglio <strong>del</strong>lealtre’. <strong>Il</strong> mio fidanzato, Alvaro, mi hasempre sostenuta, considerando <strong>il</strong> mioamore <strong>per</strong> la musica un priv<strong>il</strong>egio. Lorohanno visto <strong>per</strong> molto tempo solo i mieisacrifici, mentre io ho sempre vissutosemplicemente <strong>del</strong>la mia passione.Questo aspetto comporta anche ungrosso rischio, quello di lasciarsiassorbire talmente tanto, da <strong>per</strong>dere <strong>il</strong>contatto con gli altri, con la realtà”.Quali sono i tuoi prossimiimpegni?“A breve sarò a Torino <strong>per</strong> Adriana<strong>Le</strong>couvrer, poi ad apr<strong>il</strong>e ci saranno unaserie di concerti, in particolare in Veneto.L’estate mi vedrà impegnata a Pescara,in una Traviata <strong>per</strong> la regia di FrancoZeffirelli, poi la Carmen all’Arena diVerona, <strong>per</strong> la regia di Placido Domingo.A settembre debutterò nella Lakmé aCipro, mentre da ottobre sarò a Padova<strong>per</strong> La vedova allegra”.Un sogno?“Vivere di musica. Lo scorso anno hocentellinato parecchio, quest’anno misento davvero una priv<strong>il</strong>egiata in questosenso. E poi parlare di musica, avvicinarei giovani alla lirica e portarla anche in altricontesti. Questa è una cosa che farebbebene al mondo <strong>del</strong>l’o<strong>per</strong>a. Rimangonoancora molti pregiudizi sulla lirica, lasi esclude dai canali di informazione,relegandola ad orari impossib<strong>il</strong>i. Eppureio vedo che <strong>il</strong> pubblico, anche quello <strong>del</strong>pianobar, apprezza molto. Chi ascolta,ha solo bisogno di essere coinvolto nelletue stesse emozioni. E in questo senso, lalirica offre trame universali e immortali,storie che arrivano al cuore”.A quando un concerto a <strong>Bellaria</strong>?“S<strong>per</strong>o presto. Sono molto legata al miopaese, non solo <strong>per</strong>ché qui ho i mieiaffetti, ma anche <strong>per</strong>ché ha avuto unruolo importante nella mia formazionemusicale. Quella di <strong>Bellaria</strong>, è una scuoladi musica da cui sono usciti diversitalenti. Si tratta di una potenzialità danon sottovalutare.”In attesa di ascoltarla, teniamo d’occhio‘Loggione’, che le dedicherà a breveun’altra puntata.COSMI COSTRUZIONIPREVENTIVI PERNUOVE COSTRUZIONI ERISTRUTTURAZIONIInfo e vendita: 0541.331531 - 333.1645365


sport8<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Kickflip, Grind, Slide. Non sono versialieni ma evoluzioni con lo skateboardvisib<strong>il</strong>i alla pista a fianco <strong>del</strong> centrosociale Kas8. Sono numerosi, infatti,gli skaters che qui si radunano appenafa bel tempo. Ragazzi e (poche)ragazze, tra i 13 e i 20 anni, tutti conskate e senza protezioni, in uno sportin cui sarebbero invece necessarie,come testimonia Scarred su Mtv. “Iprimi ad aver praticato ormai hanno30 anni e si ritrovavano al sottopassovicino all’ex discoteca Man<strong>il</strong>a, insiemea ragazzi che provenivano ancheda fuori”, spiega Alex Mazzotti, unoSkaters d’assalto!Hanno strappato con i denti una pista da skate all’amministrazione. Oravicino al Kas8 è possib<strong>il</strong>e ammirare le loro evoluzioni. Entriamo nel mondodegli skaters.dei più es<strong>per</strong>ti e tra coloro che hannosostenuto <strong>il</strong> progetto <strong>del</strong>l’attuale pistasu via Ravenna. Lo skate si pratica intre modalità principali: Vert, Street eSkatepark. L’insieme di salti ed evoluzionia mezz’aria sulla pista a forma diconca compongono <strong>il</strong> Vert. La conca,detta pipe, è alta circa quattro metried è rivestita di un costoso materialechiamato skatelite, sim<strong>il</strong>e al legno plastificatodi una libreria ma molto piùresistente. Potenzialmente le rampedi skate <strong>del</strong> Kas8, costruite con questomateriale, potrebbero durare anchesette anni.Quando invece lo skate è usato su su<strong>per</strong>ficicittadine come i gradini di unabanca o i muretti di una chiesa, si parlaallora di Streetskate. Indubbiamentespettacolare, ma <strong>per</strong>icoloso sia <strong>per</strong> ch<strong>il</strong>o pratica sia <strong>per</strong> chi lo ammira, sprovvistocom’è di <strong>del</strong>imitazioni. Infine c’èlo Skatepark, che più che una modalitàè un luogo fisico adibito a questa pratica.Qui Vert e Street s’incontrano, trabancali, muretti, cuping (corrimano indi Michols Manciniferro <strong>per</strong> le evoluzioni) e pipe protettida ringhiera. La pista al Kas8 ha unastoria lunga. Prima ce n’era un’altra,costruita nel 2005 e tolta dopo poco piùdi un anno. “Dal ’99 avevamo iniziato ascrivere diverse lettere al Comune <strong>per</strong>avere una pista, ma senza risposta”,dicono alcuni ragazzi più grandi, “cosìcon l’aiuto <strong>del</strong>l’Associazione 2000 Giovaniabbiamo raccolto una cinquantinadi firme e st<strong>il</strong>ato un progetto, divenutola pista apparsa nel parco <strong>del</strong> Comune”.Praticamente una traballante concadi legno. “Mai stata fatta la manutenzionemens<strong>il</strong>e promessa, <strong>il</strong> legno sischeggiava e le viti venivano via, finchénon è diventata inservib<strong>il</strong>e”. Dopo lelamentele da parte degli abitanti <strong>del</strong>lazona <strong>per</strong> <strong>il</strong> chiasso di chi frequentavala pista e in seguito all’arresto di spacciatoriinf<strong>il</strong>trati tra chi voleva soltantosaltare con la tavola, la struttura èstata smontata. “In venti siamo andatisotto casa <strong>del</strong> sindaco con un sacchettoin cui c’erano tutte le viti che si eranostaccate, ma c’era solo la figlia che ciha risposto che suo padre era in vacanza”,ricordano i ragazzi, “<strong>il</strong> sacco glieloabbiamo lasciato sulla porta e chissàse l’ha mai ricevuto”. In seguito alcuniragazzi come appunto Alex Mazzottihanno proposto un nuovo progetto dalquale è sorta l’attuale pista vicino alKas8, costata 35m<strong>il</strong>a euro. Ma <strong>il</strong> risultatonon accontenta tutti. “È una bellapista, ma <strong>il</strong> materiale usato è penoso,alle 17 le su<strong>per</strong>fici diventano tropposcivolose <strong>per</strong> via <strong>del</strong>l’umidità e, dopoche è piovuto, l’acqua si concentra sullerampe”. C’è comunque chi ringrazia,come Luca Vasini Mazzoli, già apparsosu queste pagine come batteristadei Last Poem e altro promotore <strong>del</strong>progetto. “Certo, non è proprio quelloche avevamo chiesto, <strong>per</strong>ò dovremmoringraziare che almeno c’è, e semmaicercare di tenerla meglio, visto che avolte trovo cartacce e bottiglie che senon si sta attenti ti fanno pure cadere”.Una cosa che subito si nota infattiè l’assenza di controllo sui giovani cheusano la pista.Gli o<strong>per</strong>atori <strong>del</strong> centro sono già alquantoimpegnati a mantenere l’ordineall’interno <strong>del</strong>la casa, e nessunoviene mai a controllare come vadanole cose fuori.PISCINECAMPANA & OTTAVIANICOSTRUZIONE PISCINE E VASCHE IDROMASSAGGIOIN CEMENTO ARMATO E PREFABBRICATE(CHIAVI IN MANO)ASPIRAPOLVERE CENTRALIZZATIASSISTENZA TECNICA, PRODOTTI CHIMICI,DEPURAZIONE ACQUE, SALEVia Ravenna, 197 ATel. E Fax 0541.347305 - 47814 BELLARIA (RN)


Società9<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Carlo Turi è arrabbiatissimo. E’ la rabbiadi chi si è messo in gioco sul serioed ha costruito un <strong>per</strong>corso che ha implicatodispendio di energie, tempo,fatica. La rabbia di chi ha ha o<strong>per</strong>atoscelte <strong>per</strong> <strong>il</strong> bene <strong>del</strong>la propria città,ma è costretto a vedere l’azzeramentodei propri sforzi. Carlo Turi è <strong>il</strong> presidente<strong>del</strong>l’Associazione Isola dei Platani,l’ente che ha lavorato in sinergiacon l’amministrazione <strong>per</strong> rinnovare <strong>il</strong>volto, un po’ attempato, <strong>del</strong> viale pedonaledi <strong>Bellaria</strong>. Oggi, a distanza dialcuni mesi, appare chiaro come l’impegno<strong>del</strong>l’amministrazione fosse parzialee, come di consueto, di facciata.<strong>Le</strong> foto parlano da sole.“Sì, quel che le dico è a nome <strong>del</strong>l’Associazione.Ho parlato col VicepresidenteFabrizio Masciantonio e condivide apieno. Non ne possiamo più .”Ma che è accaduto?La rabbia e l’abbandonoGuardate le foto. Lampioni senza lampadine, altri semidistrutti da mesi,la fontana buia (e <strong>per</strong>icolosa) con l’acqua sporca. L’abbandono da parte<strong>del</strong>l’amministrazione è palpab<strong>il</strong>e. Carlo Turi (foto a sinistra), presidente<strong>del</strong>l’ Associazione Isola dei Platani non ci sta e ci racconta.di Emanuele Polverellivata <strong>per</strong> la festa di Santa Apollonia poiè rimasta vuota a lungo. Oppure pienadi acqua sporca. Dopo aver minacciatodi scrivere sui giornali, pochi giorni fahanno mandato una <strong>per</strong>sona a pulire.Una sola, la quale ha fatto una puliziasommaria, lasciando <strong>per</strong>ò la fontanavuota, con maggiori rischi <strong>per</strong> chi passeggia.”Rischi?“Certo. Pensi che i faretti che la <strong>il</strong>luminanosono bruciati e non sostituiti.Quindi risulta buia e rischiosa. Ma quiè un disastro. Abbiamo lampioni senza<strong>il</strong> paralume, mai sostituito, lampadineche non vanno, i sassi bianchi <strong>del</strong>leaiuole sparsi in ogni dove, sporciziaovunque. <strong>Le</strong> dico la verità, io mi vergognocon i miei clienti.”Ma le responsab<strong>il</strong>ità?“Guardi, io ho chiamato più volte incomune. L’assessore Zavatta mi ha rispostoche a lui non risultava la situazione,che non ne sapeva nulla. Questoè un paese abbandonato e non curato.Se vogliamo rimetterci in moto, dobbiamodarci una mossa!”Abbiamo approfondito la cosa e chiamatoPrimo Fonti che all’ultimo consigliocomunale ha presentato un’interpellanza.Cosa le hanno risposto Fonti? “Lamia interpellanza riguardava tre questioni:chi è <strong>il</strong> soggetto <strong>del</strong>le pulizie, icosti e se risultava una corretto sv<strong>il</strong>uppo<strong>del</strong> servizio. <strong>Le</strong> risposte sono stateevasive e vaghe. Di fatto nessuno ha“Io mi vergogno di rappresentareun’Associazione di un paese che nelle<strong>per</strong>sone che lo guidano non amase stesso. Abbiamo rinnovato l’arredo<strong>del</strong>l’Isola dei Platani e individuato soluzioniinnovative. La fontana, le aiuoleerano una buona soluzione. Ho anchepolemizzato con Monti, <strong>il</strong> quale su LaVoce aveva criticato le nostre scelte. Iosono ancora convinto che quelle sceltefossero giuste, ma col senno di poidevo ammettere che lui aveva ragione.Probab<strong>il</strong>mente conosceva meglio dime i nostri amministratori!”Ma cosa è successo <strong>per</strong> formularequesto giudizio?“La fontana non è mai stata oggetto diun pulizia adeguata. Manca completamentela manutenzione. E’ stata riatti-saputo darmi <strong>del</strong>ucidazioni adeguate.”Come, d’altra parte, accade di consuetoe la città è sempre più arrabbiata.specialitàPESCE e CARNERISTORANTE - PIZZERIATAVERNA “DA BRUNO”di MATTEO e BEATRICETel. 0541-344556Viale Panzini, 150BELLARIA


VILLAGGIO ATHENASVia Orazio <strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>SI VENDONOAPPARTAMENTIBELLARIA IMMOBILIARECentro Commerciale “<strong>Il</strong> Planetario”Via Ravenna 151/c - <strong>Bellaria</strong>Tel. 0541.343199 - Cell. 338.5079615PER INFORMAZIONIRIVOLGERSI AAGENZIA IMMOBILIARE MARELungomare Pinzon, 203<strong>Igea</strong> <strong>Marina</strong>Tel. 0541.330292


scuola11 <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Un vaso di Pandora, l’ed<strong>il</strong>izia scolasticabellariese! La realtà è sotto gli occhi ditutti: spazi ridotti al limite, continui spostamentidi alunni tra i vari plessi, normesulla sicurezza spesso eluse, amianto suitetti, eccetera. E così, oramai da tempo, genitori,comitati, rappresentanti di partito odi interi spaccati territoriali hanno cercatodi guardare oltre l’inganno dei soliti mendaci“ tormentoni” proclamati sovente daivertici <strong>del</strong> sistema.L’Avv. Michele Neri, presidente <strong>del</strong> quartiereBordonchio, durante un incontropubblico tenuto <strong>il</strong> 16 dicembre scorso conla Dirigente Scolastica, Mara Marani, gliAssessori Alga Franciosi (Scuola) e AlessandroZavatta (Lavori Pubblici), portòalla ribalta la questione <strong>del</strong>la sicurezzanegli edifici scolastici in caso di movimentisismici. Poiché le risposte, in quella occasione,furono confuse e <strong>del</strong>udenti hapensato di girare direttamente la questioneagli uffici competenti <strong>del</strong> Comune medianteuna richiesta di accesso agli atti.Vi presentiamo i risultati. “Dai documentiin nostro possesso”, ci riferisce Neri “trescuole – Manzi, Ferrarin, Panzini – nonhanno <strong>il</strong> certificato di agib<strong>il</strong>ità. <strong>Il</strong> plessoche desta <strong>per</strong>ò maggior preoccupazionein tema di conformità statica è la Manzi.Trattandosi di una struttura datata e situatain prossimità di agenti corrosivi marini,l’edificio potrebbe, in futuro, diventareveramente <strong>per</strong>icoloso e non idoneo adaccogliere un numero cospicuo di alunni.In questi anni, l’unico esame effettuatoDovrebbe esistere un solo e inequivocab<strong>il</strong>emodo di fare politica, implementatoa due imprescindib<strong>il</strong>i e nob<strong>il</strong>i qualitàumane: la correttezza e <strong>il</strong> rispetto! Purtroppo,quando ci si addentra nei meandri<strong>del</strong>la macchina comunale, spesso siincontrano altri comportamenti che generanonell’animo <strong>del</strong> cittadino un sensodi esclusione dalle scelte importanti <strong>per</strong><strong>il</strong> paese.Quando in una realtà scompare, si frantumala considerazione <strong>del</strong> prossimo,allora è un sistema destinato a <strong>per</strong>ire.Quando tutto si riduce solo a “porporina”pre-elettorale, luci e scint<strong>il</strong>lii, ad immaginipatinate in ogni angolo <strong>del</strong> paese,mentre, di fatto, regna la più totale e avv<strong>il</strong>entelatitanza nel rispondere ai cittadini,una completa sordità nei confronti<strong>del</strong>la comunità, allora, ci si chiede…qual’Scuola: la sicurezza gestita“ad occhio e croce”.La questione sicurezza è tanto dibattuta quanto spessoirrisolta. Ne parliamo con Michele Neri (nella foto), presidente<strong>del</strong> quartiere di Bordonchio.di Licia Piccininisull’ex-colonia Ternana è stato di tipo visivo,una specie di giudizio “estetico” suglielementi esterni ( co<strong>per</strong>ture, recinzioni,pavimenti, controsoffitti). Nessuna provasclerometrica, valutazioni di carico sullamuratura, sul terreno e tutto ciò che eranecessario eseguire <strong>per</strong> una corretta e approfonditaanalisi riguardante la reale edeffettiva situazione in caso di terremoti.E’ bene precisare che <strong>il</strong> collaudo statico,diventato obbligatorio agli inizi deglianni ‘80, riguarda un giudizio sul comportamentoe le prestazioni <strong>del</strong>le parti<strong>del</strong>l’o<strong>per</strong>a che svolgono funzione portante.In questi anni, le nostre scuole (eccettoPanzini e Ferrarin) sono state interessate,<strong>per</strong> quanto concerne l’idoneità sismica,da un’attestazione r<strong>il</strong>asciata da un ingegnere,ma esclusivamente sulla base diun semplice ‘sguardo’ alla struttura. Puòessere sufficiente? Personalmente - conclude<strong>per</strong>plesso - come genitore, non facciosogni tranqu<strong>il</strong>li all’idea che i miei figlitrascorrano le giornate sotto <strong>il</strong> tetto di unasiffatta costruzione ”.La cronaca spesso diventa molto eloquentee rimarca in maniera brutale le disattenzionidegli uomini. Sovente segnalazioninon accompagnate da immediati interventipossono diventare lacrime amare<strong>per</strong> genitori, insegnanti, bambini e <strong>per</strong>tutta la collettività, in generale.Non si vuole creare allarmismo ma si cercadi riflettere, proprio <strong>per</strong> prevenire.Dai documenti presenti in Comune è pureemerso che la scuola Manzi dovrebbeospitare non più di 279 presenze (<strong>per</strong>sonalecompreso) quando, di fatto, si è giàsu<strong>per</strong>ato di qualche unità tale limite. Ciò èdovuto principalmente alla presenza di 75alunni provenienti dalla scuola materna“Delfino”. In pratica, anni e anni di scelteFinanziamenti Ina<strong>il</strong>:nessuna risposta al Comitato genitoriRicordate? Dopo la “dimenticanza” sulla richiesta di fondi <strong>per</strong>la sezione primavera, abbiamo giocato d’anticipo. Ma alladomanda sulla presentazione <strong>del</strong>la domanda, a Luigi Serafino(foto a sinistra) non è stata data nessuna risposta.di Licia Piccininipoco lungimiranti hanno prodotto un effetto“domino” sulle istituzioni presenti inmodo tale che, tassello dopo tassello, tutti iplessi oramai sono coinvolti nella carenzadi spazi. La questione si complica <strong>per</strong>ché,tra i progetti <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale,vi è l’intenzione di riqualificarel’edificio <strong>per</strong> accogliere due <strong>nuove</strong> auleall’interno <strong>del</strong>la struttura. I locali dovrebberoessere ricavati dalle ex cucine nonpiù ut<strong>il</strong>izzate dal momento che la mensa èstata appaltata a ditta esterna. <strong>Il</strong> problemasollevato da Neri, a questo punto, incontraun’altra aggravante: <strong>il</strong> sovraffollamento.E la prevenzione incendi? Oltre alla notasituazione <strong>del</strong>la Ferrarin pure la mediaPanzini non dispone di attestato di conformitàalle leggi in materia. Ci si chiede,con un velo di amarezza, <strong>per</strong>ché i pubbliciesercizi, gli alberghi, i locali di ogni generedevono adeguarsi in modo imprescindib<strong>il</strong>ealle normative, pena la chiusura e incalcolab<strong>il</strong>isanzioni, mentre le scuole, luogodi bambini, vengono tranqu<strong>il</strong>lamenteesonerate, attraverso una serie di infinitirimandi, dal concetto di sicurezza? C’èqualcosa che non funziona. Qualcosa cheforse andrebbe rivisto.<strong>Le</strong> questioni trattate in questo frangentemeritano comunque analisi approfondite,riflessioni, eventuali <strong>del</strong>ucidazioni <strong>per</strong>individuare possib<strong>il</strong>i, e necessari, controlliaggiuntivi, atti a garantire, con certezza,la completa idoneità <strong>del</strong>le strutture. Perquanti volessero avere dettagli sull’argomentorelativo la conformità statica, sieteinvitati al Consiglio di quartiere di Bordonchio,mercoledì 8 apr<strong>il</strong>e alle ore 21.00presso la sala <strong>del</strong>la Parrocchia, dove si affronterà,tra gli altri ordini <strong>del</strong> giorno, puretale problematica. La serata sarà presiedutadall’Avv. Neri che, durante l’incontro,si riserverà di fornire ulteriori ragguagli atutti coloro che hanno i figli frequentantii luoghi sopra indicati e, più in generale, achiunque, stanco <strong>del</strong>le solite sirene ammaliatrici,vuole vedere chiara e trasparentela realtà che circonda <strong>il</strong> nostro paese.è <strong>il</strong> senso di questa politica, se non quello,esclusivo, di alimentare la sua leadershipdi partito? Dopo la breve premessa,lasciamo ampio spazio direttamente alprotagonista <strong>del</strong>la vicenda: Luigi Serafino,vicepresidente <strong>del</strong> Comitato Genitorinonché presidente <strong>del</strong> Consiglio di Istitutoche, in modo eloquente ed elegante,ci racconta la “chiusura” dimostrata inComune nei confronti <strong>del</strong>la cittadinanzae <strong>il</strong> totale s<strong>il</strong>enzio da parte dei responsab<strong>il</strong>icomunali che, a distanza di giornidalla scadenza <strong>del</strong> bando, non hanno ancorafornito certezze sull’adempimento omeno <strong>del</strong>l’iter burocratico necessario <strong>per</strong>accedere ai finanziamenti <strong>del</strong>l’INAIL.Riportiamo, testè, le sue parole.“Delusione” esordisce Serafino “ E’ questolo stato d’animo che un cittadino accusaquando, <strong>per</strong> ottenere una semplicerisposta da parte <strong>del</strong>l’AmministrazioneComunale, subisce un palleggiamentofra Uffici o Assessori. Eppure la domandache ho posto era semplice e si potevarispondere in maniera affermativa ovveronegativa (sì o no). La risposta prevedesolo due opzioni, mentre la domanda èpiù complessa e riguarda un preciso compitoda assolvere da parte dei rappresentantipolitici attuali in tema di sicurezza.Nonostante i ripetuti contatti telefonici,ad oggi, non ho ancora ottenuto dati certi.Nessuno è stato in grado di chiarirmise <strong>Bellaria</strong> concorrerà <strong>per</strong> i fondi messia disposizione dalla Finanziaria 2007. E’stata presentata? Non lo sappiamo. <strong>Il</strong> ComitatoGenitori ha cercato in tutti i modidi collaborare con gli amministratori comunali,addirittura anticipando <strong>il</strong> bando,sia interloquendo direttamente con gliaventi causa (assessori) che attraverso lepagine de <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>. <strong>Il</strong> nostro particolareinteresse è motivato dalle precedenti opportunitàmancate da parte <strong>del</strong> Comuneriguardanti altri finanziamenti <strong>per</strong>duti(vedi la Sezione Primavera). Per l’amianto,fra l’altro, si sono spese parole anchein Consiglio Comunale”.In effetti, <strong>il</strong> Sindaco, in <strong>per</strong>sona, hapromesso la rimozione <strong>del</strong>l’amiantonell’estate <strong>del</strong> 2009. I suoi fidi collaborator<strong>il</strong>o hanno ribadito in diverse occasioni.Dichiarazioni pubbliche, plausi daogni parte, pure a coloro che, di fatto, nonmeritano certamente onore e gloria mache, anzi, in passato, hanno spesso e volentieriminimizzato <strong>il</strong> problema.Un cittadino cerca risposte concrete e laroccaforte comunale non risponde. E nonè una metafora. Realmente non fornisce<strong>del</strong>ucidazioni. Di fronte ad un siffatto atteggiamento,si può solo s<strong>per</strong>are che ungiorno queste “divinità” <strong>del</strong>la politica sipossano degnare di scendere dall’Olimpoe, saturi di ambrosia, ritrovare un po’ dium<strong>il</strong>tà <strong>per</strong> ascoltare la voce di tutti queigenitori che sognano ancora scuole sicuree spazi sconfinati <strong>per</strong> contenere tutta lafantasia e la creatività dei loro bambini.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!