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VITAASSOCIATIVALA BASILICATA...in tour!Testo di Graziella Gonnelli e foto di Carlito GrigiottiTutti gli anni cerchiamo un luogoadatto per poter trascorrerele vacanze Pasquali. Quandoiniziammo la nostra avventura,negli anni sessanta, con tenda,roulotte ed infine il camper ciaccontentavamo di visitare luoghi vicini comeAssisi, Gubbio, Spoleto. Con il tempo siamoandati a cercare località sempre più lontane:Sulmona, Trapani, Siviglia, Medjugoriee tante altre. Quest’anno abbiamo decisoche la nostra meta sarebbe stata la Basilicata,un luogo ricco di emozionanti rappresentazionie non siamo rimasti delusi. Abbiamoscelto la zona del VULTURE, un vulcanospento che occupa un vasto territorio riccodi boschi di castagno, faggi, aceri, lecci e divigneti che producono il famoso “Aglianico”DOCG, il re dei vini lucani che Orazio celebròin diverse sue opere e che è sempre piùricercato ed apprezzato in Italia ed all’estero.La Basilicata è tutta da scoprire e poco frequentata.I camper che abbiamo incontratonel nostro viaggio sono stati rari. Noi eravamoin cinque, numero perfetto per viaggiarein una regione dove le strade sono strette etortuose, dove i parcheggi per i camper e leattrezzature turistiche carenti. Comunque gliabitanti si sono sempre prestati e ci hannoaccolto con disponibilità e curiosità.RAPOLLA è il primo paese visitato. Assomigliaad un paese del presepio, case basse ebianchissime, con cantine tufacee scavatenelle grotte intorno al cinquecento dovel’Aglianico viene conservato. La particolaritàè che non vi troviamo molta quantità di vinosia perché non sono molto ampie, siaperché ogni cantiniere ha da coltivare unlenzuolo di vigneto. Alcuni addirittura hannole terrazze ricoperte da vigneti… Per noicamperisti questo paese può risultare interessantein quanto ha un bel parcheggio neipressi del cimitero. Da questo luogo si godedi un bella prospettiva sul bianco villaggio.FILIANO è un piccolo paese poco distante,famoso per il suo pecorino. Ci ha colpito lagentilezza del Tecnico del Comune che ciha fatto parcheggiare negli spazi degli impiantisportivi, dotati di prese di corrente eacqua, dove abbiamo dormito tranquillamente.Visitiamo, in località Carpini nel comunedi Filiano l’area di TUPPO dei SASSI.Dopo una bella passeggiata nel bosco giungiamoin un luogo dove sono state ritrovatedipinte nella roccia, delle immagini rupestridi colore rosso rappresentanti gruppi diquadrupedi, probabilmente cervi, cinghiali,camosci.LAGOPESOLE è il paese successivoche visitiamo. Questoborgo è famoso per il maestosoCastello svevo di FedericoII che domina dall’alto<strong>tutto</strong> il paesaggio. È stato oggettodi un accurato e minuziosorestauro. All’interno uninteressante museo storicoarcheologicoche si può visitareaccompagnati da unagentile guida.SAN FELE è aggrappato a una scoscesa pareterocciosa. Borgo di vil<strong>leggi</strong>atura conspazi verdi nei quali scorre il torrente Bradanoche forma le cascate de “U uattenniere”,lo visitiamo accompagnati da un cortesesignore che si è offerto spontaneamente.Lo stesso ci farà da guida conducendociall’Abbazia benedettina di Santa Maria diPierno che, nonostante il terremoto del1980, conserva ancora l’originario impiantoromanico.È ad ATELLA, che assistiamo alla prima processionedel giovedì santo. Questa tradizioneè molto sentita. Personaggi viventi si calanoin ruoli fedeli alle descrizioni bibliche.Espressione di devozione popolare, veri epropri quadri teatrali in movimento. Questiriti si avvicendano ispirati ai testi evangelici.È molto coinvolgente questa rappresentazione,come lo saranno le altre alle quali assisteremo.La Via Crucis di questo paese ricordale diverse fasi che avvennero primadella morte di Gesù e cioè: l’incontrocon la Madonna, la Samaritanache gli offre da bere, la Veronicache gli asciuga il viso fino ad arrivarealla Crocifissione insieme aidue ladroni.A BARILE per esempio colpiscemolto la figura della “zingara”, simbolodelle origini albanesi della comunitàlocale, con l’abito e le maniricolmi d’oro. (Gioielli raccolti casala farfalla 20 giugno 2013

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