12.07.2015 Views

Flutter atriale atipico Tecniche di mappaggio e ablazione ...

Flutter atriale atipico Tecniche di mappaggio e ablazione ...

Flutter atriale atipico Tecniche di mappaggio e ablazione ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

GIAC • Volume 9 • Numero 3 • Settembre 2006struendo virtualmente la camera <strong>di</strong> interesse, permettendoquin<strong>di</strong> <strong>di</strong> relazionare queste ultime con il meccanismo<strong>di</strong> base dell’aritmia, e guidano l’esecuzione <strong>di</strong>linee <strong>di</strong> lesione e ne verificano la continuità. In un recentestu<strong>di</strong>o, Tai et al. 6 identificano due principali tipologie<strong>di</strong> rientro (single loop e double loop) nell’ambitodel flutter <strong>atipico</strong> destro non relato a car<strong>di</strong>opatia strutturale,<strong>di</strong>mostrando che me<strong>di</strong>ante <strong>mappaggio</strong> non contactrisultano possibili la definizione del circuito <strong>di</strong> rientroe la scelta del sito <strong>di</strong> <strong>ablazione</strong>. Il <strong>mappaggio</strong> elettroanatomicopermette <strong>di</strong> ricostruire fedelmente la geometria<strong>atriale</strong>, e questa caratteristica appare particolarmentesignificativa nei casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione, dove la deformazionedella parete libera rispetto all’imbocco dellevene cave e all’anello tricuspidalico non è apprezzabilecon precisione. Con tale meto<strong>di</strong>ca la localizzazionee l’estensione della zona/e cicatriziale/i vengono definitecon precisione, così come la posizione relativadegli eventuali tratti <strong>di</strong> miocar<strong>di</strong>o compresi tra le zonecicatriziali che possono fungere da substrato per molteplicimorfologie. Le strategie <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> in ritmosinusale con <strong>ablazione</strong> ed eliminazione della conduzionelungo tali aree è una strategia volta al controllo dellemolteplici morfologie <strong>di</strong> flutter che possono insorgerein tale contesto. 7 Usualmente, tuttavia, l’in<strong>di</strong>cazione principaleall’utilizzo della tecnica elettroanatomica è il<strong>mappaggio</strong> <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> flutter stabile emonomorfo, per le quali è possibile <strong>di</strong>scriminare ilmeccanismo <strong>di</strong> rientro rispetto a quello focale e conseguentemente<strong>di</strong>rigere l’<strong>ablazione</strong> sulla zona responsabiledel mantenimento dell’aritmia. Analogamente, ilsupporto tri<strong>di</strong>mensionale permette <strong>di</strong> localizzare il sito<strong>di</strong> <strong>ablazione</strong> e <strong>di</strong> rappresentarne lo svolgimento lineare.Il sistema non-contact permette <strong>di</strong> documentare, sempresu un modello tri<strong>di</strong>mensionale dell’atrio destrogenerato con il catetere d’<strong>ablazione</strong>, lo svolgimento <strong>di</strong>namicodel fronte <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> ogni singolo battito. Ilsistema permette <strong>di</strong> apprezzare lo svolgersi del processo<strong>di</strong> depolarizzazione su tutta la superficie endocar<strong>di</strong>cariprodotta, me<strong>di</strong>ante lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> potenziali unipolarigenerati dall’elaborazione <strong>di</strong> molteplici elettrogramminon a contatto registrati su 64 elettro<strong>di</strong>; in analogia conquanto si verifica con la tecnica elettroanatomica, è possibilestu<strong>di</strong>are e mappare aritmie regolari e stabili. Ilcampo <strong>di</strong> applicazione peculiare del sistema non contact,tuttavia, è rappresentato da aritmie <strong>di</strong> breve durabilee transitoria inducibile me<strong>di</strong>ante extrastimolo o battitoprematuro <strong>atriale</strong> in corso <strong>di</strong> flutter <strong>atriale</strong>. La presenza<strong>di</strong> barriere anatomiche “acquisite”, ovvero cicatricichirurgiche e patch, è il presupposto fisiopatologicoper la formazione <strong>di</strong> macrorientro <strong>atriale</strong>, posta lacoesistenza <strong>di</strong> adeguati tempi <strong>di</strong> conduzione e trigger:un esempio è rappresentato dal flutter <strong>atriale</strong> settale successivoa correzione chirurgica o percutanea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fettointer<strong>atriale</strong>. È stato osservato che l’atriotomia rende tantopiù verosimile l’occorrenza <strong>di</strong> macrorientro <strong>atriale</strong> quantopiù è estesa verso la cava inferiore, posizionata anteriormentee <strong>di</strong>retta verticalmente. 4,5Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> verosimile minore importanza sono rappresentateda alcune tipologie <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatia organica(<strong>di</strong>splasia aritmogena, cuore polmonare cronico) o daesiti <strong>di</strong> correzione chirurgica <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatia congenita(correzione <strong>di</strong> Tetralogia <strong>di</strong> Fallot, intervento <strong>di</strong> Fontan):caratteristica comune è la presenza <strong>di</strong> ampie aree <strong>di</strong> bassovoltaggio a carico della parete laterale dell’atrio dx, all’internodelle quali le porzioni <strong>di</strong> miocar<strong>di</strong>o sano rappresentanogli istmi <strong>di</strong> lenta conduzione alla base del circuito<strong>di</strong> macrorientro.La caratterizzazione me<strong>di</strong>ante <strong>mappaggio</strong> convenzionaledel meccanismo alla base dell’aritmia e l’identificazionedei siti critici target per l’<strong>ablazione</strong> transcateteresono da considerarsi sufficientemente adeguatein un numero limitato <strong>di</strong> casi: il <strong>mappaggio</strong> dell’atriodestro me<strong>di</strong>ante catetere ventipolare (Halo) consente <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>are l’attivazione peritricuspidalica, e l’elettrocatetereda <strong>mappaggio</strong> e <strong>ablazione</strong> (generalmente quadripolaredeflettibile) è spesso inadeguato per mappare laconduzione lungo la cresta terminale, la parete posterioree l’anello delle vene cave (e soprattutto nonconsente il <strong>mappaggio</strong> simultaneo <strong>di</strong> tali strutture).L’approccio standard è pertanto applicabile, ma i tempi<strong>di</strong> esposizione fluoroscopica possono <strong>di</strong>venire lunghi,e non è possibile estrapolare dati sull’anatomia dellacamera <strong>di</strong> interesse, né avere una guida efficace nell’esecuzione<strong>di</strong> linee <strong>di</strong> lesione. È inoltre da considerareche talvolta le aree <strong>di</strong> blocco a livello della parete <strong>atriale</strong>dx, attorno alle quali può sostenersi un macrorientro,sono <strong>di</strong> tipo funzionale e, quin<strong>di</strong>, non identificabilicon il solo <strong>mappaggio</strong> convenzionale. 1,4Le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> non fluoroscopico (<strong>mappaggio</strong>elettroanatomico e <strong>mappaggio</strong> non contact) consentono<strong>di</strong> definire le aree <strong>di</strong> miocar<strong>di</strong>o malato rico-134


<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>. <strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> e <strong>ablazione</strong> transcatetere. Ruolo dell’imagingta, polimorfe, o da meccanismi <strong>di</strong> rientro complesso qualiper esempio quelli che si basano su rientri multipli conlo svolgersi simultaneo <strong>di</strong> più fronti <strong>di</strong> attivazione.La casistica del nostro laboratorio è in linea con questiriscontri: nell’ambito <strong>di</strong> una popolazione non consecutiva<strong>di</strong> 85 pazienti affetti da flutter <strong>atipico</strong> destro(aritmia spontanea o riscontrata in laboratorio), il <strong>mappaggio</strong>non contact è risultato efficace nella definizionedell’aritmia clinica, e <strong>di</strong> eventuali altre forme transitorieindotte durante la procedura (Fig. 1-3).Analogamente, il <strong>mappaggio</strong> elettroanatomico, delquale esiste un’ampia letteratura che ne <strong>di</strong>mostra l’importanza,rappresenta una guida alle procedure <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong>e <strong>ablazione</strong> in particolare nel contesto <strong>di</strong> “miopatia”<strong>atriale</strong>, in presenza <strong>di</strong> più morfologie <strong>di</strong> fluttero in caso <strong>di</strong> refrattarietà a procedure ablative convenzionali.1,4-6Allo stato attuale le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> imaging (ricostruzionetri<strong>di</strong>mensionale reale) non sono applicabili all’atrio<strong>di</strong> destra, in quanto non consentono <strong>di</strong> ottenere unavolumetria adeguata.<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong> sinistroLa <strong>di</strong>fferenziazione ECGrafica consente un’inizialeclassificazione e si basa sostanzialmente sulla morfologiadell’onda F in V1, che in questo caso è <strong>di</strong>fasica opositiva, e sulla polarità dell’onda F in D1 e aVL (ten-FIGURA 1denzialmente negativa). Il <strong>mappaggio</strong> convenzionale inatrio destro in<strong>di</strong>cherà un’attivazione precoce a livellosettale alto (fascio <strong>di</strong> Bachnmann); le manovre <strong>di</strong> pacingda più siti nelle rispettive camere atriali e il rapportotra tempo <strong>di</strong> attivazione <strong>atriale</strong> e ciclo della tachicar<strong>di</strong>asono generalmente conclusivi in termini <strong>di</strong>agnostici.1,8La popolazione affetta da flutter <strong>atriale</strong> sinistro presentapiù frequentemente car<strong>di</strong>opatia strutturale (fino all’80%);spesso coesiste fibrillazione <strong>atriale</strong>, ed è molto frequentel’associazione con pregresso intervento <strong>di</strong> chirurgiavalvolare.Diverse strutture dell’atrio sinistro sono state ipotizzatein passato, e confermate in tempi recenti con l’ausiliodel <strong>mappaggio</strong> elettroanatomico, come critiche per ilmantenimento del flutter <strong>atriale</strong> sinistro: il seno coronarico,la parete posteriore dell’atrio sinistro, il tessutoperimitralico, l’area degli osti delle vene polmonari eil setto inter<strong>atriale</strong>. Il ruolo del <strong>mappaggio</strong> non contactè minore in questo ambito, principalmente a causadelle <strong>di</strong>fficoltà legate a posizionamento e stabilizzazionedel catetere Ensite in atrio sinistro. L’approccio ablativostandard, con guida fluoroscopica, consiste nell’utilizzo<strong>di</strong> manovre <strong>di</strong> pacing (entrainment, intervallopost-pacing) e nel <strong>mappaggio</strong> endocar<strong>di</strong>co (prematurità,presenza <strong>di</strong> elettrogrammi frazionati, elettrogrammisplittati lungo linee <strong>di</strong> blocco). L’ampia letteratura sull’argomentoevidenzia la necessità <strong>di</strong> integrazione conil <strong>mappaggio</strong> elettroanatomico, posta la con<strong>di</strong>zionenecessaria (che rappresenta quin<strong>di</strong> un relativo limite dellameto<strong>di</strong>ca) della presenza <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a regolare e stabile:le aree caratterizzate da basso voltaggio (generalmentedefinito da un’ampiezza


GIAC • Volume 9 • Numero 3 • Settembre 2006ABCDEFGHFIGURA 2136


<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>. <strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> e <strong>ablazione</strong> transcatetere. Ruolo dell’imagingABCDEFGHFIGURA 3137


GIAC • Volume 9 • Numero 3 • Settembre 2006vazione locale (quantitativamente, una velocità <strong>di</strong> attivazione


<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>. <strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> e <strong>ablazione</strong> transcatetere. Ruolo dell’imagingFIGURA 4flutter <strong>atipico</strong> iatrogeno (membrana compresa tra l’auricolasinistra e la vena superiore; Fig. 4-6).<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong> destro: <strong>ablazione</strong> guidata da<strong>mappaggio</strong> non contactNella Figura 1 è mostrata l’aritmia <strong>di</strong> presentazione<strong>di</strong> un paziente <strong>di</strong> sesso maschile, <strong>di</strong> 42 anni, sottoposto4 anni prima a correzione chirurgica <strong>di</strong> Tetralogia<strong>di</strong> Fallot; da circa 4 mesi era presente flutter <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>persistente, resistente alla profilassi antiaritmica.I momenti cruciali dell’intero ciclo della tachicar<strong>di</strong>a sonofreezati e rappresentati, in figura 2, da A ad H. In A eB si documentano momenti successivi dell’attivazioneperitricuspidale in senso antiorario, suggestivi <strong>di</strong> un meccanismo<strong>di</strong> flutter tipico con rotazione antioraria. In Ctuttavia si documenta dopo 20 msec l’insorgenza <strong>di</strong> unfronte secondario <strong>di</strong> propagazione <strong>di</strong>retto verso la paretelaterale, anche se con voltaggi ridotti. In D è possibileosservare la prosecuzione <strong>di</strong> un fronte <strong>di</strong> attivazionecome da flutter tipico, e simultaneamente unaseconda attivazione che dalla parete laterale si <strong>di</strong>rigeverso la parete superiore dell’atrio destro. La propagazione<strong>di</strong> entrambi i fronti d’onda <strong>di</strong> attivazione nellesuccessive fasi del ciclo è apprezzabile in E e in F. Lacollisione e la successiva fusione in un unico fronte d’ondadal tetto alla regione anterolaterale sono documentatein G, e successivamente in H è rintracciabile unicamentel’attivazione peritricuspidale seguita dall’attivazionecome nel pannello A. L’importanza della modalità<strong>di</strong> attivazione dell’atrio sinistro in <strong>di</strong>rezione craniocaudalea opera del secondo fronte d’onda giustifica lapolarità delle onde F nelle <strong>di</strong>aframmatiche, anche se èdocumentato un meccanismo peritricuspidalico.In A (Fig. 3) nello stesso paziente i successivi 8 pannellidocumentano la mo<strong>di</strong>ficazione del quadro <strong>di</strong> attivazioneintracavitario dopo una serie <strong>di</strong> lesioni volte aABFIGURA 5139


GIAC • Volume 9 • Numero 3 • Settembre 2006FIGURA 6FIGURA 7140


<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>. <strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>mappaggio</strong> e <strong>ablazione</strong> transcatetere. Ruolo dell’imagingcreare una linea <strong>di</strong> blocco per il fronte d’onda secondario(L1-L13). I pannelli da A ad H documentano che,per sovrapponibili fasi del ciclo, il meccanismo <strong>di</strong> rientroè unicamente peritricuspidale; il successivo completamentodella lesione istmica comporta terminazionedel flutter e il ripristino <strong>di</strong> ritmo sinusale stabile.<strong>Flutter</strong> <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong> sinistro successivo adeconnessione delle vene polmonari:<strong>ablazione</strong> guidata da image integration(<strong>mappaggio</strong> elettroanatomico integrato a immaginetomografica multislice)Paziente <strong>di</strong> 65 anni, affetto da fibrillazione <strong>atriale</strong> persistentee sottoposto a deconnessione delle vene polmonariguidata da CARTO MERGE; reci<strong>di</strong>va intraospedaliera<strong>di</strong> flutter <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong> (Fig. 4). Le Figure5A e 5B si riferiscono alla procedura <strong>di</strong> deconnessionedelle vene polmonari. Il pannello A offre una visionedella parete posterolaterale dell’atrio sinistro: in<strong>di</strong>catidalle frecce i gap successivi alla procedura <strong>di</strong> deconnessionee potenzialmente responsabili <strong>di</strong> mantenimento<strong>di</strong> flutter sinistro. Le frecce evidenziano il sepimento<strong>di</strong> congiunzione tra auricola sinistra e vena polmonaresuperiore, sede in questo caso dell’istmo criticodel flutter in esame, a livello del quale (Fig. 6, freccia)si identificano elettrogrammi splittati e anticipati;in tale sede (Fig. 7) si ottiene l’interruzione dell’aritmia.La procedura <strong>di</strong> <strong>ablazione</strong> eseguita me<strong>di</strong>ante CARTOMERGE (<strong>mappaggio</strong> elettroanatomico in real-time integratocon l’immagine della camera <strong>atriale</strong> sinistra ottenutame<strong>di</strong>ante TC multislice) ha permesso <strong>di</strong> identificareil circuito dell’aritmia sull’immagine tri<strong>di</strong>mensionalecosì ottenuta (Fig. 5) e <strong>di</strong> localizzare l’istmo critico(Fig. 6: area <strong>di</strong> lenta conduzione con elettrogrammiampiamente splittati e anticipati <strong>di</strong> circa 30 msec rispettoalla più precoce attivazione), consentendo l’interruzionedell’aritmia (Fig. 7).Ablazione lungo l’istmo mitralico sinistro guidatada Carto Merge 14Paziente sottoposto a procedura combinata <strong>di</strong> <strong>ablazione</strong>per fibrillazione <strong>atriale</strong> e per flutter <strong>atriale</strong> <strong>atipico</strong>sinistro. In figura 8 e 9 è possibile apprezzare,me<strong>di</strong>ante visuale laterale sinistra (Fig. 8) e interna (Fig.9), la sequenza <strong>di</strong> polsi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ofrequenza, erogati a livelloendocar<strong>di</strong>co (punti evidenziati) ed epicar<strong>di</strong>co in senoFIGURA 8FIGURA 9coronarico <strong>di</strong>stale (punti gialli), volti a ottenere bloccobi<strong>di</strong>rezionale lungo l’istmo mitralico sinistro (area compresatra vena inferiore sinistra e anello mitralico).141


GIAC • Volume 9 • Numero 3 • Settembre 2006Bibliografia1. Della Bella P, Fraticelli A, Tondo C, et al. Atypical atrial flutter:clinical features, electrophysiological characteristics andresponse to ra<strong>di</strong>ofrequency catheter ablation. Europace 2002;4:241-253.2. Villacastin J, Perez-Castellano N, Moreno J, et al. Left atrialflutter after ra<strong>di</strong>ofrequency catheter ablation of focal atrialfibrillation. J Car<strong>di</strong>ovasc Electrophysiol 2003;14:417-421.3. Mesas CE, Pappone C, Lang CCE, et al. Left atrial tachycar<strong>di</strong>aafter circumferential pulmonary vein ablation for atrial fibrillation.Electroanatomic characterization and treatment. J AmColl Car<strong>di</strong>ol 2004;44:1071-1079.4. Shah D, Jais P, Haissaguerre M. Electrophysiological evaluationand ablation of atypical right atrial flutter. Car<strong>di</strong>acElectrophysiology Review 2002;6:365-370.5. Horlitz M, Schley P, Shin DI, et al. Identification and ablationof atypical atrial flutter. Entrainment pacing combined with electroanatomicmapping. Z Car<strong>di</strong>ol 2004;93:463-473.6. Tai CT, Liu TY, Lee PC, et al. Non-contact mapping to guidera<strong>di</strong>ofrequency ablation of atypical right atrial flutter. J Am CollCar<strong>di</strong>ol 2004;44:1080-1086.7. Nakagawa H, Shah N, Matsudaira K, et al. Characterization ofre-entrant circuit in macroreentrant right atrial tachycar<strong>di</strong>a aftersurgical repair of congenital heart <strong>di</strong>sease: isolated channelsbetween scars allow “focal” ablation. Circulation 2001;103:699-709.8. Jais P, Hocini M, Weerasoryia R, et al. Atypical left atrial flutters.Car<strong>di</strong>ac Electrophysiology Review 2002;6:371-377.9. Marrouche N, Natale A, Oussama W, et al. Left septal atrialflutter. Electrophysiology, anatomy, and result of ablation.Circulation 2004;109:2440-2447.10. Thomas SP, Nunn GR, Nicholson IA, et al. Mechanism, localizationand cure of atrial arrhythmias occurring after a new intraoperativeendocar<strong>di</strong>al ra<strong>di</strong>ofrequency ablation procedure foratrial fibrillation. J Am Coll Car<strong>di</strong>ol 2000;35:442-450.11. Della Bella P, Riva S, Fassini G, et al. Long-term follow-upafter ra<strong>di</strong>ofrequency catheter ablation of atrial fibrillation: roleof the acute procedure outcome and of the clinical presentation.Europace 2005;7(2):95-103.12. Fassini G, Riva S, Chiodelli R, et al. Left mitral isthmus ablationassociated with PV Isolation: long-term results of a prospectiverandomized study. J Car<strong>di</strong>ovasc Electrophysiol 2005;16(11):1150-1156.13. Ouyang F, Ernst S, Chun J, et al. Electrophysiological fin<strong>di</strong>ngsduring ablation of persistent atrial fibrillation with electroanatomicmapping and double Lasso catheter technique. Circulation2005;112(20):3038-3048.14. Dukkipati S, Holmvang G, Ruskin J, Mansour M. Ablation ofmitral-isthmus dependent atrial flutter using integration of realtimeelectroanatomic mapping with three-<strong>di</strong>mensional computedtomography. Heart Rhythm 2006;3(1):124.In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenzaPaolo Della BellaCentro Car<strong>di</strong>ologico MonzinoUniversità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> MilanoVia C. Parea, 420138 MilanoE-mail: paolo.dellabella@ccmf.it142

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!