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L'INDICATORE MIRANDOLESE - Comune di Mirandola

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<strong>di</strong>cembre 2010 · 7monumenti Una raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> in favore del “Pantheon” dei PicoSalviamo la Chiesa <strong>di</strong> San FrancescoL’iniziativa del <strong>Comune</strong> e del Consorzio per il Centro StoricoDa sinistra, Antonio Tirabassi, Caterina Dellacasa e Sauro Pran<strong>di</strong>. nelle altre duefoto, il sopralluogo della Giunta e dei tecnici alla Chiesa <strong>di</strong> San Francesco«Aiutaci a coprire il tetto e le spese»:è questo lo slogan <strong>di</strong> una campagna<strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> promossa dal Consor-Il “Pantheon” dei Pico:storia e interventi necessariIl tetto della Chiesa <strong>di</strong> San Francesco,e<strong>di</strong>ficio religioso tra i più importantie prestigiosi del patrimonio culturale edartistico <strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, richiede un intervento<strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria. Lepiogge stagionali, la presenza <strong>di</strong> erbee il guano dei piccioni, hanno causatodanni in particolare alla parete posta allasinistra dell’altar maggiore ed al soffittodella Cappella dei Caduti. Ulteriori elementia favore <strong>di</strong> un intervento straor<strong>di</strong>nariosono stati acquisiti a seguito <strong>di</strong> unsopralluogo effettuato qualche mese fada Sindaco, assessori e tecnici comunali,i quali hanno preso visione anche dellostato del campanile e della antica saladei Minori Osservanti, sovrastante lasagrestia. Tutte le falde della coperturasono interessate dalla presenza <strong>di</strong> muffee vegetazioni spontanee, in particolarmodo la falda della navata laterale <strong>di</strong>sinistra risulta essere completamentericoperta da erbe infestanti; il guano e<strong>di</strong>l terriccio favoriscono poi ristagni <strong>di</strong>acqua piovana.L’intervento <strong>di</strong> manutenzione prevedela pulizia della copertura dellanavata laterale <strong>di</strong> sinistra e rimozionedel manto costituito da coppi e tavelle;tutte le travi lignee in buone con<strong>di</strong>zionisaranno recuperate e accatastate adesclusione dei travetti deteriorati chesaranno sostituiti. Successivamente siprocederà alla completa rimessa in opera<strong>di</strong> quella parte della copertura precedentementesmontata con la ricollocazionein sito <strong>di</strong> tutti i materiali riutilizzabili eLA SCHEDAzio <strong>di</strong> Promozione del Centro storico edelle sue Attività e dal <strong>Comune</strong> per laChiesa <strong>di</strong> San Francesco. Le numerosela sostituzione <strong>di</strong> quelli irrecuperabilio mancanti; i coppi verranno reintegraticon altri del tutto simili agliesistenti. Sarà inoltre posizionato sullaparete laterale dell’e<strong>di</strong>ficio religiosoun idoneo ponteggio provvisto <strong>di</strong> reti<strong>di</strong> protezione. Si ritiene in<strong>di</strong>spensabileanche ripassare tutta la copertura perpoter intervenire nelle zone ove si sonoaccertate infiltrazioni. Le grondaie ei pluviali dovranno essere puliti dalmateriale organico presente, le partinon recuperabili saranno smontate esostituite con altre <strong>di</strong> forme e sezionitra<strong>di</strong>zionali, i pluviali verranno poicollegati agli scarichi me<strong>di</strong>ante terminaliin ghisa.La Giunta Comunale ha recentementestanziato la somma <strong>di</strong> 42 milaeuro (Iva compresa) per l’effettuazionedell’intervento <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria.È verosimile pensare che sipossa rilevare la necessità <strong>di</strong> ulteriorilavori, finanziabili solamente con unasottoscrizione volontaria. Va ricordatoin proposito che già nel 1926 fu promossauna pubblica sottoscrizione daparte del “Comitato mirandolese pelrestauro del tempio e la glorificazionedel Santo d’Assisi e l’erezione d’unricordo ai caduti in guerra”, presiedutodall’allora Sindaco Enrico Tabacchi.Infatti il «Comitato si <strong>di</strong>ede premurad’invitare tutti i citta<strong>di</strong>ni mirandolesia voler concorrere con proprio contributoalla spese <strong>di</strong> restauro del nostroTempio consacrato a S. Francesco einfiltrazioni nella Cappella dei Cadutie su una parete nei pressi dell’AltareMaggiore rendono necessari urgentilavori <strong>di</strong> restauro alla copertura delmonumentale e<strong>di</strong>ficio. Il <strong>Comune</strong> ha giàstanziato 42 mila euro, iva compresa;ora serve un contributo più ampio. Daqui è nata l’idea <strong>di</strong> un progetto partecipato,che porti al restauro <strong>di</strong> quello cheè considerato il “Pantheon” dei Pico.E’ stata quin<strong>di</strong> lanciata una sottoscrizionedestinata a maggiori spese, senecessarie, rispetto alla somma citata,o a futuri interventi <strong>di</strong> manutenzione.Le somme provenienti da tale sottoscrizionevengono depositate su unconto corrente bancario appositamenteaperto dai Missionari Servi dei Poveri.Sauro Pran<strong>di</strong>, Assessore alla Qualitàurbana, evidenzia l’impegno dell’AmministrazioneComunale nel tutelare ilpatrimonio storico-monumentale dellacittà. «Come noto – spiega Pran<strong>di</strong> –duesono le chiese <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong>:Chiesa del Gesù e San Francesco. Suquest’ultima lo Stato ha riven<strong>di</strong>cato laproprietà, ed è in corso in proposito corrispondenzatra il <strong>Comune</strong> e la Prefettura<strong>di</strong> Modena, per conto del Fondo e<strong>di</strong>fici<strong>di</strong> culto del Ministero dell’Interno. Giànel 1926 il <strong>Comune</strong> fu promotore <strong>di</strong> unasottoscrizione a favore della Chiesa;anche stavolta sono certo che non verràmeno il contributo dei mirandolesi». «IlConsorzio, promotore, organizzatore esostenitore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse iniziative che sisvolgono durante l'anno a <strong>Mirandola</strong>, –aggiungono il Presidente Elvino Castellazzie il Direttore Antonio Tirabassi– ha ritenuto <strong>di</strong> consolidare le proprieattività collaborando a una necessitàlocale: la salvagur<strong>di</strong>a del patrimoniodella città». Il Consorzio collabora conl'Amministrazione comunale e con laè festa in via VolturnoSarà grande festa in via Volturno a <strong>Mirandola</strong> sabato 4 <strong>di</strong>cembre dalle ore15.30 alle 19.30. Il ricavato dell’iniziativa, organizzata dai commercianti <strong>di</strong> viaVolturno insieme alla Fondazione Ant, Joy Club e con il patrocinio del <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong>, sarà devoluto a favore della Chiesa <strong>di</strong> San Francesco.Il programma prevede un laboratorio <strong>di</strong> pittura, il mercatino dei bambini, untrucca bimbi, bancarelle, la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> caramelle da elfi, babbi natali e tantialtri personaggi, piano bar con Emilio, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bomboloni, torte, biscotti e tantealtre prelibatezze, vin brulè offerto dai commercianti della via e tante altre sorpresein una magica atmosfera.della erezione nel Tempio stesso d’undegno ricordo ai nostri Caduti in guerra…».Dopo 84 anni, la storia si ripete,creandosi le con<strong>di</strong>zioni per una nuovasottoscrizione, sostanzialmente per lestesse ragioni <strong>di</strong> allora. Dell’inse<strong>di</strong>amentodei Frati Minori in <strong>Mirandola</strong> siha notizia in un documento del 1287.Negli ultimi anni del secolo XIV, permunificenza dei Pico, la Chiesa vennerie<strong>di</strong>ficata più ampia, a tre navate, instile gotico-francescano. Per iniziativadella stessa famiglia, nel 1453 Chiesae convento vennero assegnati agli Osservanti.Nel 1485 fu istituito il “descodei poveri”, mentre nel 1495 venneeretto Il Monte <strong>di</strong> Pietà, entrambi conl’intento <strong>di</strong> favorire la popolazionepiù <strong>di</strong>sagiata. Nel 1512 il Convento furestaurato ed ingran<strong>di</strong>to, nel 1609 vennepoi costruito un secondo chiostro. Perinteressamento del Duca AlessandroII Pico (1637-1641), il convento <strong>di</strong><strong>Mirandola</strong> <strong>di</strong>venne Stu<strong>di</strong>o Generaledell’Or<strong>di</strong>ne fino al 1748. Nel corso delXIX, la Chiesa fu oggetto <strong>di</strong> demolizioniCongregazione dei Missionari Servi deiPoveri, alla quale è attualmente affidatala chiesa, per la raccolta <strong>di</strong> contributi daparte <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, imprese, professionisti,enti e istituti bancari, per sostenerela realizzazione dei lavori e quin<strong>di</strong> ilconsolidamento <strong>di</strong> questo luogo <strong>di</strong> culto,<strong>di</strong> cui <strong>Mirandola</strong> va giustamente fiera.«Oltre alla <strong>di</strong>sponibilità per la raccolta<strong>di</strong>retta presso l’ufficio del Consorzio, inPiazza Marconi, – proseguono Castellazzie Tirabassi – metteremo anche inatto una serie <strong>di</strong> manifestazioni a sostegno.Siamo a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti coloroche vogliano collaborare per aiutarci araggiungere i nostri obiettivi.Informazioni e contributi si raccolgonopresso la Chiesa (tel. 0535.21389)e presso l’Ufficio del Consorzio (tel.0535.610944); per bonifici bancari:Banca Credem, co<strong>di</strong>ce IBAN IT 80V03032 66850 01000000 3500.e ricostruzioni. Nel 1812 venne <strong>di</strong>struttalarga parte del Convento; fu minacciata<strong>di</strong> <strong>di</strong>struzione anche la stessa Chiesa,fortunatamente riscattata dai citta<strong>di</strong>ni.Nel 1837 furono chiuse le finestre dellaparte laterale a sud e all’interno furonorealizzate cappelle e altari arricchiti dasovrastrutture <strong>di</strong> gusto barocco. Nel1870 il paramento interno che era inmattoni a vista, fu intonacato e <strong>di</strong>pintoa striscioni orizzontali bianchi e blu,seguendo il gusto estetico del tempo.Nel 1927 iniziarono importanti lavori <strong>di</strong>restauro e <strong>di</strong> recupero, durante i quali furonoeliminati <strong>di</strong>versi elementi posticcicon il tentativo <strong>di</strong> ridare alla Chiesa unaspetto che fosse il più vicino possibilea quello originale; è <strong>di</strong> quell’anno anchela demolizione del porticato risalente al1660. I Frati Minori poterono ritornarea <strong>Mirandola</strong> nel 1936, quando si stabilironopresso la Chiesa del Gesù (già deiPadri Gesuiti) in con<strong>di</strong>zioni e situazioneprecarie. Soltanto il 22 gennaio 1945 ifrati rientrarono nell’antico Convento <strong>di</strong>San Francesco, che nel frattempo avevasubito lavori <strong>di</strong> restauro finalizzati ariportare l’e<strong>di</strong>ficio nella veste architettonicaoriginaria (tolte le sovrastrutture<strong>di</strong> epoca barocca). Negli anni 1959-60fu costruito il nuovo Convento, su progettodell’Ing. G. Gipponi, mentre trail 1975 e il 1990, sono state apportatealla Chiesa alcune innovazioni, quali laristrutturazione della zona presbiteralee l’installazione <strong>di</strong> nuovi confessionali.Il Convento è stato chiuso nel 1994;successivamente a tale data il <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Mirandola</strong> ha definito accor<strong>di</strong> con laDiocesi <strong>di</strong> Carpi per garantire la custo<strong>di</strong>ae l’officiatura della Chiesa. Dal 2001 laChiesa beneficia della presenza <strong>di</strong> sacerdotidella Congregazione MissionariServi dei Poveri.

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