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La proposta di linee guida per il referto ematologico: note di ... - Simel

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I commenti devono essere <strong>di</strong>stinti <strong>per</strong> ciascuna serie cellulare. Commentarecorrettamente in modo <strong>di</strong>stinto ciascuna linea cellulare rappresenta uno strumento<strong>per</strong> gestire un <strong>per</strong>corso <strong>di</strong>agnostico e suggerire appropriati esami <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>mento.Si raccomanda, <strong>per</strong>tanto, <strong>di</strong> inserire, accanto ai commenti descrittivi, anchesuggerimenti relativi a sospetti <strong>di</strong>agnostici e ad eventuali approfon<strong>di</strong>menti analiticicoerenti con <strong>il</strong> sospetto evocato."**> sottoscrivo, sottolineo e prego <strong>di</strong> ricordare questa definizionepagina 5: "5.1.1 Commenti <strong>per</strong> la linea linfoide<strong>La</strong> definizione <strong>di</strong> linfociti atipici deve essere usata appropriatamente, <strong>per</strong>chépotenzialmente fuorviante. L’atipia citologica presuppone un orientamento<strong>di</strong>agnostico in senso neoplastico ben <strong>di</strong>verso dall’attivazione che in<strong>di</strong>ca <strong>il</strong> passaggio<strong>di</strong> una cellula o <strong>di</strong> un clone attraverso particolari sta<strong>di</strong> funzionali. Pertanto ladefinizione <strong>di</strong> “atipico” va ut<strong>il</strong>izzata esclusivamente se la morfologia è in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong>trasformazione neoplastica."**> NCCLS H20-A usa <strong>il</strong> termine "forme varianti <strong>di</strong> linfociti", che mi sembra adatto allo scopopagina 5: "Se la morfologia è suggestiva <strong>di</strong> reattività deve essere usato <strong>il</strong> termine“attivato”. Non deve essere mai usata la <strong>di</strong>zione elementi “linfomonocitoi<strong>di</strong>” inquanto non corrispondente a nessun clone cellulare morfologicamente identificato eco<strong>di</strong>ficato. Esistono sottoclassificazioni <strong>di</strong> tipologie reattive, quali le cellule <strong>di</strong>Downey e <strong>di</strong> Turk, che non aggiungono, tuttavia, ulteriori informazioni rispetto alladescrizione <strong>di</strong> attivazione. Si ritiene <strong>per</strong>tanto ridondante <strong>il</strong> loro uso."**> sottoscrivo e sottolineopagina 5: "Tutte le popolazioni anomale dovrebbero essere quantificate. <strong>La</strong>quantificazione dei linfociti atipici deve essere espressa almeno in terminisemiquantitativi; un criterio che può essere suggerito è <strong>il</strong> seguente: rari, se < 5% de<strong>il</strong>infociti; alcuni, se tra 5 e 10 %; numerosi, > 10 %. Si raccomanda inoltre, laquantificazione dei prolinfociti, importante in<strong>di</strong>ce prognostico nella leucemia linfaticacronica.**> non esistono scale semi-quantitative (v. osservazioni a 4.6). Le <strong>per</strong>centuali sono valoriquantitativi. Sarei molto più restrittivo sulla espressione qualitativa or<strong>di</strong>nale, <strong>per</strong> la <strong>di</strong>fficoltà aconfrontare i risultati prodotti da osservatori <strong>di</strong>versi. Se veramente contiamo gli elementi <strong>per</strong>classificarli come descritto, tanto vale riportare <strong>il</strong> conteggio come tale.pagina 5: "suggerimenti <strong>di</strong>agnostici più comuni nella descrizione del quadromorfologico <strong>di</strong> patologia linfoide su striscio <strong>per</strong>iferico e che dovrebbero essereesplicitati sono: “presenza <strong>di</strong> linfociti attivati, quadro compatib<strong>il</strong>e con infezionevirale: è in<strong>di</strong>cato approfon<strong>di</strong>mento sierologico”; “presenza <strong>di</strong> linfocitimorfologicamente atipici: è suggerita tipizzazione dell’immunofenotipo <strong>per</strong>approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico”."**> questi suggerimenti <strong>di</strong>agnostici corrispondono alla definizione data al punto 5, a <strong>di</strong>fferenzadei "re<strong>per</strong>ti" precedenti. Ciò sostiene la <strong>di</strong>fferenziazione tra "commenti" ed "osservazionimorfologiche", sia qualitative che quantitative.L'approfon<strong>di</strong>mento sierologico, in casi ben definiti (es. pazienti ambulatoriali) dovrebbe essereautonomamente iniziato dal laboratorio in autoprescrizione. Si tratta <strong>di</strong> buona praticaprofessionale, nell'interesse del Paziente.pagina 5: 5.2 "Commenti <strong>per</strong> eritrocitiDevono essere segnalate anomalie <strong>di</strong> forma e volume che, a giu<strong>di</strong>zio del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><strong>La</strong>boratorio, contribuiscano a completare i dati numerici e le notizie cliniche <strong>di</strong> cuiquesti sia in possesso. Anomalie generiche quali anisocitosi e poch<strong>il</strong>ocitosi vannocommentate in modo semiquantitativo. Se chiaramente riconoscib<strong>il</strong>i e ascrivib<strong>il</strong>i apopolazioni con caratteristiche co<strong>di</strong>ficate vanno in<strong>di</strong>cate. Infatti, l'eventualeprevalenza può a volte avere una <strong>note</strong>vole r<strong>il</strong>evanza clinica (le emazie presenti inalcune emoglobinopatie)."

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