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Domande e risposte sull'Affido - Chicco

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Famiglia, o di sostenere dal punto di vista pratico ed economico i progetti di accoglienza che giàesistono.2. Posso rendermi utile in qualche modo?Ogni privato cittadino può entrare a far parte della rete di sostegno e/o contribuireeconomicamente al sostegno delle attività rivolte alle famiglie affidatarie e alle case-famiglia.3. Perché questi bambini non vengono adottati?Non tutti possono essere adottati perché esistono legami con la famiglia di origine e, per legge, ilvincolo familiare non permette l’adottabilità del bambino. Per maggiori informazioni a riguardo, viconsiglio di contattare direttamente l’Associazione chiamando il numero verde 800.22.44.55 ovisitando il sito www.aibi.it- DOMANDE SULL’AFFIDO1. Che cos’è l’Affido?L’affido è l’accoglienza temporanea, nella propria casa, di un bambino in difficoltà che, per unperiodo di tempo prestabilito, deve essere allontanato dalla sua famiglia. L’affido vuole dare albambino il calore di una vera famiglia, per tutto il tempo necessario a risolvere le difficoltà cheriguardano la sua famiglia.2. Chi può essere genitore affidatario?Tutti possono essere genitori affidatari: famiglie, coppie sposate o conviventi, con o senza figli,single, purché maggiorenni.3. Quanto dura un affidamento? L’affidamento è per sempre?La durata dell’affidamento è temporanea (da alcuni mesi fino a un massimo di 2 anni prorogabili) eviene definita con un accordo tra Servizi socio-assistenziali, famiglia d’origine e famiglia affidatariae/o stabilita con un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Esistono varie forme di affido: a tempopieno, per i weekend, per le vacanze, per alcune ore durante la settimana. Per maggioriinformazioni si consiglia di contattare direttamente l’Associazione.4. Quanto costa un affidamento?È previsto un contributo economico mensile per le famiglie affidatarie, misure di sostegno e aiutoeconomico per particolari spese sostenute dal minore.5. Ci sono requisiti minimi di età o reddito per poter essere genitori affidatari?L’unico requisito è la maggiore età.6. A chi ci si può rivolgere?Per avere maggiori informazioni, ci si può rivolgere ad Amici dei Bambini, ai servizi socialiterritoriali o alle associazioni familiari locali che si occupano di affido.7. L’affido è solo per bambini stranieri?L’affido riguarda tutti i bambini che vivono in Italia e che si trovano in difficoltà familiari.8. Da dove arrivano i bambini in affido?


I bambini dati in affidamento, per la maggior parte dei casi, provengono direttamente dallefamiglie in difficoltà, in alcuni casi anche da strutture di accoglienza.9. Chi assegna il bambino alla famiglia?L’abbinamento del bambino alla famiglia viene fatto dai servizi sociali territoriali. L’Associazionesvolge un ruolo di accompagnamento e consulenza.10. Posso scegliere il bambino o almeno esprimere una preferenza?Il bambino non si sceglie ma nel momento dell’abbinamento possono essere fatte alcunevalutazioni dai servizi sociali competenti sulla composizione della famiglia, l’età dei figli, il sesso deifigli, le relazioni sociali della famiglia, in modo che il bambino sia affidato al nucleo familiare piùadeguato.4. I bambini in affido possono vedere i genitori naturali? A questi incontri devono/possono esserepresenti i genitori affidatari?I bambini mantengono rapporti con la famiglia d’origine nelle forme (telefonate, incontri periodici,incontri protetti) e nei tempi (più giorni a settimana, ogni settimana, ogni due settimane, una voltaal mese) stabiliti dai servizi sociali competenti. Dipende dai casi. L’eventuale presenza dei genitoriaffidatari deve essere decisa e concordata coi servizi sociali che seguono il caso.5. Al termine del periodo di affido, il bambino dove va?Al termine dell’affido il bambino dovrebbe rientrare nella famiglia d’origine. Nel caso ciò non fossepossibile, perché la situazione problematica della famiglia non si è risolta, è possibile che l’affidovenga prorogato o che vengano prese decisioni differenti in ogni caso, mirate a tutelare il suodiritto alla famiglia. In ogni caso, sono i servizi sociali e il tribunale per i minorenni a prenderequeste decisioni.6. Alla fine dell’affido, i genitori affidatari possono vedere ancora il bambino?Non ci sono divieti assoluti di visita e incontro ma i servizi sociali possono dare indicazione che perun periodo vengano diradati i contatti, per facilitare il reinserimento nella famiglia d’origine ol’avvio positivo del nuovo progetto educativo sul minore.B) <strong>Domande</strong> sulle famiglie affidatarie1. Le famiglie affidatarie devono avere particolari caratteristiche?Non è richiesta nessuna caratteristica particolare, tutti i maggiorenni possono dare la propriadisponibilità; ovviamente, poi verrà fatto un percorso di valutazione mirato a valutare l’idoneità diciascuna persona ad accogliere un minore in affido.2. E se le famiglie affidatarie hanno già dei figli?Avere già dei figli non è un ostacolo, chiaramente però verranno fatte, al momentodell’abbinamento tra minore e famiglia affidataria, delle valutazioni rispetto alle caratteristiche delnucleo familiare, dei figli e del minore destinato all’affido.3. Che tipo di appoggio fornisce Amici dei Bambini alle coppie affidatarie? In che modo?


Amici dei Bambini offre sostegno, formazione, consulenza e accompagnamento pratico e psicosocialealle famiglie che decidono di fare questo passo, aiutandole anche nella parte burocraticoamministrativa(rapporti coi servizi sociali, preparazione di documenti, ecc.).4. Cosa significa creare una “rete di protezione” intorno alle famiglie?Significa che tutti, operatori e famiglie, devono mettersi al fianco delle famiglie affidatarie offrendol’aiuto che possono nella gestione delle problematiche quotidiane (da quelle pratiche e semplici diaccompagnamento a scuola, assistenza nei compiti, ecc. a quelle più complesse relative al vissutoemotivo di bambini e famiglie).5. L’Associazione o i Servizi sociali seguono la famiglia durante il periodo dell’affidamento?La famiglia viene seguita dai servizi sociali territoriali e dall’associazione attraverso il lavoro didiversi esperti (psicologi, pedagogisti, legali, ecc.)- DOMANDE SULLE CASE FAMIGLIA1. Cos’è una casa famiglia? A cosa serve?Le CF sono strutture di accoglienza del tutto identiche ad una normale casa in cui è presentestabilmente una coppia che si rende disponibile ad accogliere più bambini (fino a un massimo disei) in un ambiente che li faccia sentire amati e guidati.2. Che differenza c’è tra gli istituti e le case famiglia? Perché una casa famiglia è meglio di unorfanotrofio?Gli istituti sono strutture di assistenza gestite da operatori mentre le Case Famiglia sono case doveuna coppia, anche con figli, accoglie fino a sei minori. La differenza sostanziale sta nella relazioneche si viene a stabilire caratterizzata da continuità e calore.4. Quanti bambini ci sono in una casa famiglia? Quale è il limite massimo?Il numero di bambini ospitati è variabile ma non può superare il numero massimo totale di sei.5. Chi sono le famiglie affidatarie? Che caratteristiche bisogna avere?Tutte le coppie che vogliono fare questa scelta di solidarietà possono ambire ad aprire una CasaFamiglia. Per aprire una Casa Famiglia è necessario fare uno specifico percorso di valutazione eformazione. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Associazione.6. La Casa Famiglia è seguita da professionisti esterni?Intorno alla Casa Famiglia, l’associazione crea una rete che comprende anche professionisti(psicologi, assistenti sociali, etc) che possano accompagnare la famiglia in questo percorso diaccoglienza. Sarà sempre costante, inoltre, l’appoggio dei Servizi sociali.7. Dove sono le strutture già aperte da Amici dei Bambini?Al momento Amici dei Bambini, insieme ad altre associazioni appartenenti alla sua rete, è riuscita arealizzare 2 case-famiglia in Lombardia, 1 CSF a Napoli, 1 CSF a Reggio Calabria e 1 casa-famigliaa Mestre.A) <strong>Domande</strong> sui bambini ospitati nelle case famiglia1. Quanti anni hanno i bambini ospitati nelle case famiglia?


I bambini possono avere da 0 a 18 anni.2. Sono tutti bambini difficili quelli che vengono ospitati?I bambini dati in affidamento o che vengono ospitati dalle case famiglia hanno sicuramente dellestorie non facili alle spalle. Tutte le esperienze sono diverse tra loro, dipende dalla storia personaledel minore e della sua famiglia.3. Per quanto tempo rimangono nella CF?Anche nelle Case Famiglia la permanenza è temporanea e il limite massimo è sempre di 2 anni,prorogabili.- DOMANDE SUI CSF1. Cos’è un Centro Servizi alla Famiglia? A cosa serve? Che tipo di servizi vengono offerti al suointerno?Il Centro Servizi alla Famiglia o CSF è un luogo d’incontro per famiglie affidatarie, d’origine e disupporto, all’interno del quale potersi scambiare esperienze, aiutarsi vicendevolmente e ricevere ilsupporto di professionisti (medici, educatori, psicologi, etc.).2. Che differenza c’è tra gli istituti e i CSF?CSF non è un luogo di accoglienza di bambini ma uno spazio di ritrovo e confronto per le famiglie,innanzitutto affidatarie.3. Che differenza c’è tra una Casa Famiglia e un Centro Servizi alla Famiglia?Le Case Famiglia accolgono i bambini fuori dalla famiglia mentre i CSF offrono servizi e supportoalle famiglie affidatarie e di origine.4. Chi gestisce un CSF? Chi ci lavora?I CSF sono gestiti da professionisti che, in collaborazione con i volontari dell’associazione familiaredi riferimento, offrono il supporto psicologico, legale, sociale e pratico alle famiglie, innanzituttoaffidatarie.5. Il CSF è solo per le famiglie affidatarie?Il CSF è rivolto principalmente alle famiglie affidatarie, ma questo non esclude che anche lefamiglie di origine o altre famiglie possano fare esperienze di condivisione e ottenerel’accompagnamento necessario per recuperare le loro funzioni genitoriali.6. I bambini cosa fanno e con chi si relazionano all’interno del CSF?All’interno dei CSF, i bambini entrano in contatto con le altre famiglie affidatarie e i loro figli ehanno la possibilità di usufruire di tutte le attività del centro rivolte a loro. Inoltre, entrano incontatto con le figure professionali e con le altre persone che gravitano intorno al centro (adesempio i volontari).- DOMANDE SUL SOSTEGNO A DISTANZA DELLE STRUTTURE1. Cos’è il sostegno a distanza? È l’adozione a distanza?Il sostegno a distanza, conosciuto comunemente come “adozione a distanza” per il senso direlazione ”quasi familiare” che si viene a creare, è il contributo economico che ognuno di noi può


offrire, contributo che andrà a coprire le spese necessarie per lo svolgimento delle attività dei CF eCSF.2. Il sostegno a distanza non è di solito per i bambini? Si può fare per una casa?Tradizionalmente il sostegno a distanza è rivolto a un singolo bambino ma In Italia, anche permotivi di privacy, proponiamo il sostegno economico di un CF o di un CSF. Il contributo quindi va abeneficio di tutti i bambini e tutte le famiglie che fanno riferimento a un CSF o CF e partecipanoalle loro attività.3. Che tipo di impegno è richiesto? Solo economico o di altro tipo (per esempio, di tempo)?L’impegno può essere economico ma è anche possibile entrare a far parte della rete di sostegnoche gravita intorno a queste strutture, ad esempio mettendo a disposizione il proprio tempo liberocome volontari.4. C’è un minimo per il versamento da effettuare? A chi posso versare?Non c’è un minimo di versamento da effettuare, l’offerta è libera, ma, per chi volesse offrire unsupporto costante e continuato ai CF e CSF, è anche possibile sottoscrivere un sostegno adistanza. Per farlo, contattare direttamente l’Associazione.5. I soldi che si danno arrivano tutti ai bambini?Tutte le donazioni arrivano direttamente alla struttura sostenuta, tranne un piccola percentuale(non superiore al 20%) che viene trattenuta per lo svolgimento di tutte le attività dell’Associazionecorrelate al progetto.6. È possibile avere informazioni sul progetto sostenuto?Chi decide di sostenere costantemente una struttura riceverà aggiornamenti periodici sulle attivitàsvolte e sui progressi del progetto.7. E’ possibile visitare le strutture che si decide di sostenere?Per i sostenitori è possibile visitare la struttura sostenuta, anzi sarebbe bello lo facessero,rispettandone ovviamente ritmi e peculiarità, e prendendo precedentemente accordi conl’Associazione.8. Che garanzie offre Amici dei Bambini sull’utilizzo del denaro che viene versato?Amici dei Bambini ha una serie di credenziali, guadagnate nel corso degli anni, che mettono inevidenza la sua trasparenza e il suo virtuosismo nella gestione dei fondi raccolti. Vedi volantino.9. Questa offerta la posso scaricare dalle tasse?Amici dei Bambini è una Onlus e, in quanto tale, le donazioni possono essere deducibili dal redditoimponibile e detraibili (se la donazione è da privati).

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