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Dicembre - Pro Loco

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PERIODICO TRIMESTRALEnun pò murìANNO XXVI N. 4DICEMBRE 2003Edito dallaPRO-LOCO Ferentinospedizione in abbonamento postale Art. 2Comma 20/C Legge 662/96 Filiale FRC.C. postale n. 10340032www.proloco.ferentino.fr.itinfo@proloco.ferentino.fr.itAutorizzazione n. 132 del Trib. di Frosinone del 4.10.1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - <strong>Pro</strong>prietà Associazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> - P.zza Mazzini - Tel.Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di: “Servizi Grafici Giovannetti” - Via Pausania n. 4 - RomaFinito di stampare <strong>Dicembre</strong> 2003Riaperta la Chiesadi San PancrazioNel pomeriggio di domenica30 novembre, con una solenne cerimonia,il vescovo diocesano S.E.Monsignor Salvatore Boccaccio,Piedistallo centrale dell’altareassistito dal clero locale ed allapresenza delle autorità civili e ditantissimi fedeli, ha consacrato ebenedetto l’altare della chiesa diSan Pancrazio, riportato all’originee riaperta al culto.Negli anni ‘70 la chiesa di SanPancrazio era affetto di attenzioneparticolare da parte di turisti tedeschi,che venivano nella nostra cittàper ammirare le testimonianzestoriche del passato; questi chiedevanospesso ai responsabili della<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> se era possibile visitareMOSTREDal 13 dicembre e fino al 6 gennaio 2004,con il Patrocinio del Comune e della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>di Ferentino, presso la sede dell’Associazionein Piazza Mazzini, nell’area archeologica delPalazzo Consolare, è esposta una personale diPIERA GIOVANNINI, il titolo della mostra“Desideria” visibile tutti i giorni dalle ore9.oo-13,oo / 15.oo-19.oo.“Le opere esposte, dipinti, sculture, disegnie studi, rappresentano antologicamentel’itinerario artistico che l’autrice, architetto edocente di Storia dell’Arte, ha percorso dal1983 ad oggi”.** **Sempre dal 13 dicembre e fino al 28 dellostesso mese, a Latina, nella sede dell’“AssociazioneInsieme Strumentale Amici dellaMusica” in Via Pontinia, 64 espone il nostroconcittadino ANTONIO COPPOTELLI, il titolodella sua mostra di arte visiva è “Il Giorno…il Santo… il Paesaggio”. Orario visite16.oo-20.oo. Nella personale l’artista ha evidenziatola propria ricerca individuale, immaginidi santi che ricordano una data, un luogo,un volto familiare, come testimonianza cheappartiene alla nostra storia.la chiesa di San Pancrazio, chiusaai fedeli, dove fino dopo la secondaguerra mondiale, vi si festeggiavanoSant’Antonio da Padova, il13 giugno con relativaprocessione e fiera dimerci, ed il 16 luglio laMadonna del Carmelo.La chiesa stessa era sededella confraternitadi Sant’Antonio da Padova.La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, incuriositada quelle continuerichieste di turistitedeschi per una chiesaspoglia, a singola navataed in definitivapoco interessante, decisedi rivolgersi all’alloraparroco di San Valentino,custode anchedella chiesa di SanPancrazio, alfine di ottenerele chiavi per unsopralluogo ed eventualmentecercare ilmotivo di tanto interessetedesco. Dopo quacheosservazione internadella chiesa furononotate in alto, sulle paretilaterali, alcune crepea forma di semicerchio,regolari.La curiosità aumentò ed i dirigentidella <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, animati datanta volontà e pazienza, cominciaronopian piano a togliere l’intonacoattorno alle crepe e pocodopo, con grande meraviglia deipresenti, apparvero bellissimi capitelli,alcuni di essi rovinati, e colonne.Questi ritrovamenti, accertaronoche la chiesa, sorta intornoall’XI secolo era composta di trenavate, quella di destra fu incorporatanel palazzo di fianco, mentrequella di sinistra, come venne inseguito scoperto, fu demolita nel1795 perché minacciava di crollare.Il lavoro iniziale della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>venne interrotto da alcuni responsabilidella Sovrintendenzaperché i dirigenti della Associazione,non erano abilitati a riportarealla luce testimonianze del passato.Dopo anni, altri volontari dellazona continuarono il lavoro e liberaronoulteriormente le colonnedall’intonaco che ne ostruiva laUna delle colonnebellezza e, finalmente oggi, lachiesa di San Pancrazio può essereammirata ed immaginata come eranella originaria realtà.Luigi SonniLa <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> di FerentinoIl Comitato <strong>Pro</strong>vinciale U.N.P.L.I.di FrosinoneBuonNataleLa Direzione di “Frintinu me…”Augurano a tuttie felice AnnoNuovoGLI OBIETTIVI DELLE“PRO LOCO”Il contenuto diquesto mio brevescritto scaturisce daun attento esame chela mia lunga vita,trascorsa nella <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> di Ferentino, hapermesso di approfondire.Vorrei ricordare,ai tanti responsabilidelle volontaristicheassociazioni come lanostra, che quando uncittadino si associa oiscrive alla <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>lo fa perché ne condividegli obiettivi e gliscopi principali, contenutied affermatispecificatamente inogni singolo statutosociale. Così, tra l’iscrittoo socio ed ilsodalizio, nasce un legame,una fiducia reciprocache deve esseresempre rispettatanell’interesse generale.Perciò quelle <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> che svolgono illoro lavoro autonomamente,propagandandole caratteristichedei propri paesi e tutelandonele tradizioni,ma al contempo sipongono in contrastocon le proprie amministrazionicomunali,non fanno altro cheostacolare, danneggiareed addiritturanegare le finalità perle quali esse stesseesistono e sono, poi,costrette a segnarepasso, non riuscendopiù, in tanti casi, a svilupparealcun programma.Le Associazioni<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, per leloro attività dipendonoin tanti casi dalleAmministrazioni pubbliche:per quanto riguardagli aspetti logistici,amministrativi,organizzativi, e, nellamaggioranza delle situazioni,anche finanziari.Ed allora le dirigenzedelle associazioni,d’ogni singolocentro in cui esse operano,nel rispetto dellacultura, del patrimonioarcheologico, storicoe naturalistico,devono cercare disvolgere la loro azionein sintonia con levarie amministrazioniche gestiscono la “cosapubblica”, di qualsiasitendenza politicaesse siano, perché gliscopi sono in definitivagli stessi e moltospesso questi si raggiungonopartendo daposizioni diverse, daidee opposte, superandole dannose barriereideologiche e convergendo,però, gli sforziverso un obiettivo comune.Solo così si puògestire unitamenteuna politica turisticaefficace, adottandomisure adeguate chetutelino e valorizzinoil notevole patrimonioche ci circonda.Nella nostra Ciociariaci sono moltissimitesori nascosti,un patrimonio artistico,archeologico, culturale,naturale di granrilievo, che tutti noiabbiamo il dovere difar conoscere e valorizzarein modo adeguato;ciò, fino aadesso, è stato fatto inmodo approssimativoe del tutto insufficiente.Paragonando la nostraterra con altre zoned’Italia, possiamonotare che il numerodi turisti che vengonoad ammirare le nostretestimonianze è ancoratroppo esiguo, spessonoi stessi che ci viviamodentro nonconosciamo ciò cheabbiamo attorno.Allora è compitodelle <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> stimolareinsistentemente leamministrazioni pubbliche,anche criticandolein modo costruttivo,proponendo,suggerendo, organizzandoiniziative, malavorandoci insiemeper far sì che l’impegnounitario favoriscala valorizzazione diquello che i nostri padrici hanno lasciato eche noi abbiamo il doveredi conservare nelmodo migliore per poterloconsegnare allefuture generazioni.Voglio concludereinviando a tutte le<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, ai loro responsabili,alle autoritàcivili, militari e religiose,a tutti i nostrilettori, agli affezionatissimisoci i più sinceriauguri per unSanto Natale ed unfelice Anno Nuovo.Luigi SonniPresidente della <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> di Ferentinoe del Comitato<strong>Pro</strong>vinciale U.N.P.L.I.TESSERAMENTO 2004Il 1° novembre si è dato inizio al Tesseramento sociale della <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> per l’anno 2004. Pertanto si invitano i soci e i cittadini a rinnovarela propria adesione per il prossimo anno, e a chi lo volesse iscriversia questa volontaristica Associazione.Presso la nostra sede sociale sita in Piazza Mazzini,da alcuni anni è operante il “Punto Touring”,istituito dalla prestigiosa Associazione“TOURING CLUB ITALIANO”.Chi volesse rinnovare la propria adesione oiscriversi a questo importante Club può rivolgersialla nostra <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e ritirare all’istante il paccosoci che contiene:1) Agendina Touring 2004.2) Atlante stradale d’Italia del centro nord.3) Europa città da scoprire, primo volume.4) Manuale del socio 2004.


Pag. 2Importanti manifestazioni svolte in camponazionale, regionale e provincialeOrganizzate dall’UnioneNazionale <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> d’ItaliaNei giorni 27 e 28 settembrescorso a Pofi è stata celebrata,con il patrocinio della RegioneLazio, dell’Amministrazione<strong>Pro</strong>vinciale dell’Azienda di <strong>Pro</strong>mozioneTuristica di Frosinone,nonché dall’U.N.P.L.I., la 3 a Festa<strong>Pro</strong>vinciale delle <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>,organizzata dal Comitato UNPLIdi Frosinone in collaborazionecon la <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> di Pofi che ha festeggiato30 anni di attività.Alla manifestazione hannopartecipato le Associazioniconsorelle di Anagni, BovilleErnica, Ceccano, Ferentino,Fumone, Guarcino, Patrica,Pastena, Picinisco, Ripi, Sora,Torre Caietani, Vallerotonda eVeroli. La festa ha riscossouna notevole partecipazione dipubblico nel giorno di sabato27, mentre domenica 28 ilmaltempo e l’interruzioneelettrica su tutto il territorionazionale non hanno consentitodi chiudere completamentela manifestazione, che si è poiconclusa domenica 9 novembrecon l’estrazione della Lotteriaprovinciale delle <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>.In questo ultimoperiodo dell’annonella nostra <strong>Pro</strong>vinciaalcune <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> consorellehanno rinnovato ipropri organismidirettivi:ad Alatri il responsabileè SandroVinci; a CampoliAppennino,rinnovata da poco, il Presidente è MassimilianoMichelangeli; mentre a Castro dei Volsci RobertoPeronti è il nuovo responsabile; a Collepardoil direttivo ha designato alla carica di presiden-PESARO: Il Presidente nazionale ClaudioNardocci e il Presidente della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> diFerentino Luigi Sonni in costume ciociaro.RINNOVATI GLIORGANI DIRETTIVIin alcune <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>del frusinateNei giorni 9, 10, 11 e 12ottobre 2003 si è tenuta a SI-DERNO, in Calabria, l’AssembleaNazionale dell’UN-PLI, con la presenza di circa1400 delegati, venuti da tutta Italiaper dibattere, discutere ed approvarealcune importanti modificheallo Statuto Nazionale delle<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>.La provincia di Frosinoneera presente con i responsabili diBoville Ernica, Ceccano, Ferentino,Picinisco, Vallerotonda e Veroli,che in uno spazio espositivo,messo a disposizione dall’organizzazione,hanno mostrato lebellezze monumentali, storiche,artistiche e di siti naturalisticidella Ciociaria; ai tantissimi visitatoriè stato distribuito materialepubblicitario delle singole <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> ed altro materiale fornitodall’Azienda di <strong>Pro</strong>mozione Turisticadi Frosinone, inoltre i graditiospiti dello “stand” hannopotuto gustare alcune tra le tanteprelibatezze gastronomiche dellaterra ciociara.Altro grande appuntamentonazionale si è avuto a Pesaro, dovenei giorni 13, 14, 15 e 16 novembre2003, in occasione della“Festa del Mare” svoltasi nellagrande struttura della Fiera,l’U.N.P.L.I. nazionale ha predispostoun ampio spazio a disposizionedi ogni Regione italiana,nei quali le varie <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> partecipantihanno potuto esporre leproprie bellezze storiche artistichemonumentali e naturalistiche,hanno distribuito ai tantissimivisitatori materialepubblicitario delle zone di appartenenzae nel contempo hanno offertoin assaggio le produzionigastronomiche.La manifestazione inaugurale,avvenuta nel primo pomeriggiodi giovedì 13, ha avuto unmomento commovente in quantole autorità presenti, il pubblicointervenuto e tutti gli espositorihanno voluto osservare un minutodi raccoglimento in onore dellevittime del barbaro eccidio avvenutoin Iraq a Nassiriya, seguitopoi da un lunghissimo e sentitoapplauso ha salutato il commoventeattimo di silenzio.I centri del Lazio che vi hannopreso parte sono stati, Arpino,Cecchina, Ferentino, Ladispoli,Valmontone e Veroli.Nei giorni 29 e 30 novembre,ad Anzio, si è tenuto il “7°Corso Regionale d’Aggiornamentoper dirigenti di <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>Lazio”. La riunione è stataanche valida come assembleaper “l’approvazione del Bilancioconsuntivo anno 2002 e delbilancio preventivo 2004” chesono stati approvati all’unanimità.Durante il corso sonostati discussi importanti temicome: “L’autosviluppo nel volontariato”,“Rapporti con laSIAE”, “Enti no profit”, “Normativafiscale ed amministrativa”,“Responsabilità degli amministratoridelle <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>”,“La promozione degli eventi”,“Servizio civile nazionale”,quest’ultimo argomento è risultatoil più seguito dai tantissimipartecipanti.Prima della consegna degliattestati di partecipazione,il Presidente nazionaleU.N.P.L.I. Claudio Nardocciha voluto consegnare il premio“Adriano Peggion” a tre localitàdel Lazio distintesi per la collaborazionetra <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> ed AmministrazioneComunale: hanno ritiratoil premio i rappresentantidei comuni di Arsoli, Valmontonee l’avv. Pergianni Fiorletta,sindaco di Ferentino.Per la <strong>Pro</strong>vincia di Frosinoneerano presenti ben 18 responsabilidelle <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e precisamente:Agnani, Arce, Boville Ernica,Castro dei Volsci, Ceccano, CorenoAusonio, Ferentino, Fontechiari,Picinisco, Piglio, Pontecorvo,San Vittore del Lazio,Sant’Elia Fiumerapido, Serrone,Strangolagalli, Vallerotonda, Verolie Villa Latina.Comitato U.N.P.L.I.Frosinonete Fabrizio Testana;a Giuliano di Romaè stata nominata alvertice Agnese Malizia;a StrangolagalliUgo Vecchiarelliè ilresponsabile; mentreSimona Piroli èstata eletta Presidentein quella diSupino. A questinuovi responsabili, e ai loro collaboratori giunganogli auguri di un buon proficuo lavoro dalPresidente e dal Comitato <strong>Pro</strong>vinciale dell’UN-PLI di Frosinone.Comitato ParetiCOMUNICATO STAMPA A “FRINTINU ME…”Il Comitato Pareti, nei giorni 28-29-30 novembre siè fatto promotore della“Vecchi Sapori”Rassegna Enogastronomica 2003Nei giorni della rassegna, sotto la tensostrutturadi 700 mq. allestita nel rinnovato piazzale delcimitero, sono intervenuti più di 2.000 visitatori, laprovenienza oltre agli abitanti del quartiere e diFerentino è stata molto numerosa anche dai paesivicini.I visitatori, hanno gratificato il palato con idolci di Guarcino, le mozzarelle e i formaggi di bufaladi Amaseno, il pane di Alatri, la pasticceria finedi Ferentino, il cesanese del Piglio e tantissimialtri, tutti rigorosamente prodotto in Ciociaria daproduttori ciociari con le ricette e i metodi di unavolta, affinché la tradizione e i sapori possano continuarea vivere per le generazioni future, senza lacontaminazione industriale.Altro obiettivo della rassegna è stato quello diunire ai prodotti enogastronomici le opere di artistilocali, spaziando dalle pitture di Roberto Attianie Alberto Minucci, alla sculture di Davide <strong>Pro</strong>’,all’ebanisteria artistica di Daniele Principali ai ricamie merletti di Paola Di Girolamo, tutti gli artistihanno riscosso grande consenso, per tanti visitatorisono stati una vera e piacevole scoperta.La mostra fotografica allestita da Franco Cecchetti,socio del Comitato Pareti, ha fatto conoscereagli intervenuti, le fontane d’Arce e della Gravia,cadute in oblio ma che in un passato, nontroppo remoto, hanno dissetato quotidianamentecittadini e viandanti.I ruderi di Villa Cornelia, sono stati una grandescoperta anche per tanti abitanti del quartiere Pareti.Un vivo ringraziamento va al sindaco di FerentinoPier Gianni Fiorletta egli ha presenziato all’aperturadella rassegna e nella serata conclusivaha premiato, con una targa ricordo offerta dal ComitatoPareti, il vincitore della “1 a Rassegna del vinolocale di Ferentino” il sig. Bocanelli Benedetto.In tutte e tre le serate gli intervenuti, accoltida calde note e gioioso convivio hanno gustato lecaldarroste calde, la trippa, le sagne e fagioli, lapizza con la cicoria, le lenticchie con le salsicce,cucinati come la tradizione paesano ci ha tramandato,il tutto innaffiato da un delizioso rosso cesanese.Il Comitato Pareti, sin da ora è impegnato all’organizzazionedella 2 a Edizione, la grande vetrinache si è aperta sul quartiere e sulla città di Ferentino,quale occasione migliore per ridareslancio alla comunità tutta. Comunità fatta di personelaboriose, amanti dell’arte e della cultura ecustodi gelosi delle tradizioni.Il Comitato, rivolge un invito alla <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>, alleAssociazioni, a tutti i Comitati di quartiere al finedi stilare un calendario di iniziative che copratutto l’arco dell’anno e che coinvolga e renda partecipetutta la comunità di Ferentino.COMITATI LOCALISi è costituita da non molto l’Associazione Popolare “Tofe”,nata per dibattere e risolvere i vari e molteplici problemi della zona;alla Presidenza è stato nominato Pietro Paciotta, Mirko Bianchie Maurizio Datti alla vice presidenza, Segretario è Davide Fontecchia,Fabio Caliciotti addetto stampa, ed Edoardo Datticassiere. La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> augura al neo Comitato un proficuo ed utilelavoro nell’interesse della comunità.Sabato 25 ottobre 2003, i soci del Comitato di zona “TorreNoverana”, si sono riuniti in Assemblea per eleggere i componentidel Consiglio Direttivo, mentre Lunedì 10 novembre scorso, glieletti nella loro prima adunata hanno assegnato le cariche socialiche sono le seguenti: Valentino Boccanelli, Presidente; Piero Villani,vice-Presidente; Giuseppe Gattullo, Segretario; Luciano Paris,Tesoriere; Consiglieri: Ambrogio Cellitti, Antonio Frezza, Aldo<strong>Pro</strong>, Lido <strong>Pro</strong>, Mario Caliciotti, Pio Riggi e Patrizio Podagrosi.Il Collegio dei Revisori è così composto: Presidente VittorioFrezza; vice-Presidente Giuseppe Zeppa, membro effettivo AlessandroBiccitelli.Al Presidente e a tutto il Comitato di Torre Noverana, la <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> e la Direzione di “Frintinu me…” augurano buon lavoro.


Pag. 3STATUTUM CIVITATISFERENTINIContinuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli LVIII, LIX, LX del Libro 2°, tradotti dal prof. Cesare Bianchi econtenuti nel manoscritto 532, che trovasi a Roma nell’Archivio di Stato (reparto Statuti)LVIIICHE SIA CONSENTITO AI VICINIDIFENDERE SENZA PENAUNO CHE È STATO ASSALITONEL LORO VICINATOSimilmente, stabiliamo che, seuno avrà aggredito con le armiqualcuno (anche se saranno stati ivicini), sottoposto al podestà, a casao altrove, in un possedimentosuo o preso in affitto o che tiene aspartizione o in cui abita, sia chel’abbia percosso sia che no, e i suoivicini, sia delle case che di un’altradelle dette località (tutt’all’intorno,per dieci case o località), lo difendesseroe percotessero e offendesserol’assalitore o i suoi seguaci,non siano puniti dalla curia. E che,……………………………………………… inquesto caso, in casa o nelle dette altrelocalità, in qualunque modo potràdifendere meglio sé stesso e offenderelo stesso assalitore. E, sequalcuno avrà aggredito uno i unalocalità diversa dalle dette localitàe costui, spaventato dall’aggressionedei nemici o del suo nemico, saràentrato nella casa o nel campo diqualcuno, e il padrone della casa odel campo, anche se assalito non sidifende, percuotendo a sua voltal’assalitore, l’avrà difeso in qualunquemodo, quel tale padronedella casa o del campo, difensoredi detto assalito, non sia punito dallacuria. E, se uno sarà andato conqualcuno, contro il quale si facciaun’aggressione, sia lecito a lui stessodifendere detto assalito, nel modo(?) previsto dalla legge, (e) liberaredal pericolo quello che è statocosì assalito col diritto (?) della difesae che, se per questo, avrà offesol’assalitore, passi senza pena.LIXDI COLORO CHE PRODUCONOTESTIMONI E STRUMENTI FALSIE MONETA FALSAE CHE MUOVONO UN’ACCUSASimilmente stabiliamo chechiunque, consapevolmente, avràprodotto dei falsi testimoni o un(falso) testimonio, li avrà sedotti dinascosto o li avrà ammaestrati, oavrà reso falsa testimonianza oavrà presentato e scritto uno strumentofalso o una falsa ricevuta osi sarà adoperato per farla registraree presentare, sia punito subitocon duecento libbre di denari delsenato per ciscuno caso, massimamentese avrà osato (far) tali cosescientemente, e che, se non fossesolvibile o si rifiutasse di pagare,gli si tagli solamente un pezzetto dilinga. E che, se non potrà esserepreso, dopo la confisca di tutti isuoi beni, sia bandito in perpetuodalla città e dal suo territorio, nellaquale o nel quale non possa rientrare,se non avrà pagato la pena sopradetta.E che il notaio, che avràscritto detto strumento falso o ricevutafalsa, sia privato dell’ufficiodel notariato, così che al medesimonotaio sia interdetto in perpetuol’ufficio, in modo che non scrivatestamenti e, se li avrà scritti, questinon abbiano né vigore né valore.E, ciò non ostante, coloro chescrivono, falsamente le predettecose o che dicono il falso o che loprocurano siano tenuti, in ognimodo, a compensare la parte lesa.Stabiliamo anche che, se qualcunoavrà coniato moneta falsa o sisarà adoperato, perché ciò si facesse,sia punito con la pena previstadalla legge. E che colui che,a mo’ di cambio, agendo consapevolmentee dolosamente, avràspeso monete d’argento sino allasomma di tre libbre di denari delsenato, e, se di oro, siano a tre ducati,ed avrà speso tale denaro incisoo “tosato”, sia marcato pubblicamentesulla fronte e, ciò nonostante, sia tenuto a pagare al nostroComune cento libbre di denaridel senato; ma, al di sotto di dettesomme, sia punito col quadruplo diciò che avrà cambiato o diversamentespeso. Chi, invece, avrà incisouna moneta, oppure l’avrà tosatasia punito con la pena diduecento libbre, senza diminuzione.E, se qualcuno avrà imbastitouna falsa accusa, sia punito con lapena di cinquanta libbre. Ma intendiamoche l’accusa sia falsa, quandouno si sarà inflitto una ferita ose la sarà fatta infliggere e di quellaavrà accusato qualcuno, e in altricasi, in cui, secondo la legge, si accusassefalsamente il Comune. Estabiliamo che i predetti podestà,rettore e giudice trattenga (?) pressodi sé gli strumenti, che sono dariprovare per la falsità, sino a quandonon sia stata fatta luce e fattauna pubblica dichiarazione sullaverità o sulla falsità degli stessistrumenti, sotto pena di cento fiorinida versare al Comune di Ferentino.E che i detti podestà, rettore egiudice sia (?) tenuto e debba (?)esigere subito e senza indugi le penesopra confermate, non appena siverrà a conoscenza dei predetti delittied eccessi.LXDI COLORO CHE APPICCANOINCENDI E DI COLOROCHE DEPREDANO QUALCUNOPER ISTRADA OPPURE DI COLOROCHE VIOLENTANO UNA DONNADI BUONA REPUTAZIONESimilmente, stabiliamo che, sequalcuno avrà appiccato un incendionella città di Ferentino o neisobborghi con inganno e frode, percui andrà in fiamme qualche casa,oppure avrà derubato qualcuno peristrada o in qualunque luogo, oppureavrà violentato, nella città di Ferentinoo nel suo territorio, unadonna cittadina e degna di onore,sia punito con la pena di morte. Colui,invece, che avrà appiccato ilfuoco agli edifici o ai ridotti, allemessi, ai pagliai e ai frantoi fuoricittà, con inganno o con frode, siapunito con cento libbre di denaridel senato e risarcisca il danno acoloro che hanno sofferto i danni; eche, se, non sarà solvibile, gli siatagliata la mano destra; e le predettenorme siano osservate, ognunanel suo caso specifico. Se, invece,tale malfattore sarà fuggito, siamesso al bando per dette pene e peril risarcimento dei danni, e che nongli possa essere tolto il bando, senon dopo aver fatto la pace con laIl giorno 29 novembre 2003è stato celebrato il “Premio dellaCultura Don Giuseppe Morosini”,giunto alla X edizione.L’avvenimento è stato caratterizzatoda due significativimomenti:1) La celebrazione della“Giornata della Memoria” nellaCattedrale di Avellino, ove, inun clima di solennità, è stata ricordata,dopo la celebrazionedella S. Messa, la figura di DonGiuseppe Morosini, di Ferentino,fucilato dai soldati tedeschi aForte Bravetta il 03.04.1944.Nel ricordo sono stati accomunatii 14 carabinieri trucidati nel1943, a Teverola, Caserta, e i 14carabinieri morti a Nassirya(Iraq), nel mese di novembre, aseguito di un attentato terroristico.I predetti martiri sono statiricordati dal Sindaco di Ferentinodott. Piergianni Fiorletta, daldott. Urbano, Assessore dellaAmministrazione <strong>Pro</strong>vinciale diFrosinone, dal prof. Gesa, Presidedel Liceo Scientifico di Avellino,dal prof. Carmelo Testa,presidente dell’AssociazioneNazionale Artiglieri d’Italia,“Don Giuseppe Morosini” sezionedi Avellino e dal rag. PrimoPolletta, presidente del Comitatoper le Onoranze Pubblichea Don Giuseppe Morosini diFerentino.La chiesa Cattedrale, occupatain ogni suo angolo era pavesataa festa dai gonfaloni deiComuni di Avellino, Ferentino edell’Amministrazione <strong>Pro</strong>vincialedi Frosinone nonché dallabandiera dell’ITIS di Ferentinoe delle Scuole di Avellino.2) Il secondo momento, essenzialmenteculturale, è statocelebrato presso la sede dellaFENACOM 50 e + sponsor dellamanifestazione. Qui, il discorsodi apertura è stato tenuto dalPresidente della FENACOM,cav. Saverio Baritono mentre ildiscorso commemorativo è statopronunciato dal prof. Iuliano.Sono stati chiamati, quindi,a ricevere il premio le seguentipersonalità: ARDUINI Enzo,pittore scultore di Ferentino, residentea Monaco di Baviera; DISTEFANO Ignazio, volontarionella sanità, nel sociale e nelculturale, nativo di Ferentino eresidente a Latina; REALI Franco,ten. col. presso l’aeroportoMoscardini di Frosinone, nativodi Ferentino; COSTANTINICarlo, ex sindaco di Alatri; OLI-NI Bruno, giornalista di Roma;parte offesa e che, ciò non ostante,sia tenuto a pagare al Comune,per la pena, cento libbre di denaridel senato. Gli altri, invece, daiquali sarà stato arrecato danno,senza inganno o frode, coll’appiccareil fuoco alle cose predette,risarciscano (?) il danno e sianopuniti con la pena di quindicilibbre di denari. Ma vogliamoche, qualora non si conosca e i siignori colui che avrà appiccatodetto fuoco, sia tenuto alla penapredetta il padrone o il lavoratoredel luogo se, nello stesso giorno,in cui è stato appiccato il fuoco, ilpadrone o il lavoratore o la suafamiglia sarà stato visto nellostesso luogo – nel luogo in cuidetto fuoco si sarà incominciatoad appiccare – per lo spazio di ungiorno; e le predette norme abbianovigore, purché risulti, dal giudizio,come abbiano appiccato il predettofuoco. Se qualcuno, invece, avràviolentato qualche donna, cittadinao forestiera, vile e abietta, come delresto è pubblicamente chiarito dallanorma del secondo statuto, successivo(a questo), che conosciamodall’inizio, in questo caso, sia punitoad arbitrio del podestà e degli altriofficiali “in capite», tenuto contoanche della qualità del delitto,del luogo e delle persone, salvoche, nei detti casi di violenza, il suoviolentatore avrà voluto che dettaviolentata, sia che sia cittadina, siache sia forestiera, vada in calore(s’innamori) ed essa l’avrà volutoin marito, così che tra di loro seguail matrimonio a termini di legge;diversamente, paghi la pena di cinquantalibbre, senza diminuzione.Ma che, se si è preparato sullavia, e l’avrà abbracciata e baciata,sia che sia stata vergine o vedova osposata, e, se (l’avrà fatto) controla volontà di quella, sia condannatoal pagamento di cento libbre, purchéla donna sia di buona reputazione;e, se non potrà pagarle, siabastonato attraverso la città. E, intutti i predetti casi, la metà dellestesse pene sia corrisposta alla partelesa e la rimanente metà, al predettoComune. Ma intendiamo iviolentatori in questo modo, quandoqualcuno avrà preso quella donnae la donna avrà gridato, ed egliavrà gettato la stessa per terra, cosìche il violentatore o seduttore giungaal punto di congiungersi con lei.Assegnato il Premio della Cultura“Don Morosini” nella città di AvellinoPALOMBI Anna, vice prefettodella Prefettura di Frosinone;MARESCA Vittorio, compositorepoeta di Roma.Hanno onorato la “Giornata”con la loro presenza la delegazionedel Comune di Ferentino,composta, oltre dal sindaco,dall’assessore avv. AntonioPompeo, dal consigliere DomenicoDi Tommasi, dal vigile vicecomandante dei VV.UU. GianniBernardini e dal gonfaloniereAndrea Virgili; la delegazionedell’Amministrazione <strong>Pro</strong>vincialedi Frosinone, composta, oltredall’assessore Urbano, daivigili addetti al gonfalone; dalprof. Vincenzo Ludovici, in rappresentanzadell’Associazione<strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> di Ferentino; dalla delegazionedel Comitato per leonoranze pubbliche a don GiuseppeMorosini di Ferentino,composta dal presidente cav. uff.Primo Polletta, prof.ssa AngelaFasbender, rag. Franco <strong>Pro</strong>, NapolitanoModestino, dott. VirgilioVirgili e infine da 20 alunnidell’ITIS di Ferentino accompagnatidai proff. Cesari Maurizioe Battisti Francesco.Speaker d’eccezione: PrimoPolletta.Primo Polletta


Pag. 4MARIA TERESA VALERIIl complesso monasterialedi S. Antonio Abate a Ferentino *III PARTE– Segue dal numero precedenteFig. 13 - San Pietro del Morrone - CelestinoV, sec. XIV, affresco. Ferentino, Chiesa di S.Antonio abate (FOTO M. DE CASTRIS).Nella prima campata dellanavatella di sinistra il restauro(1995-96) ha evidenziato le traccedell’imposta della volta a crociera,poi rimossa per la costruzionedel nuovo campanile atorretta, edificato probabilmentein sostituzione di un precedente epiù piccolo campaniletto a vela.Inoltre sulla superficie del pilastrodi retrofacciata della cappellasottostante l’attuale campanileè stato scoperto un affrescodatabile agli inizi del sec. XIV,raffigurante Pietro Celestino inaspetto giovanile e a grandezzaquasi naturale, che, vestito conl’abito scuro del monaco, reggetra le mani la tiara papale ed haappoggiato sul braccio sinistro ilmantello purpureo [fig. 13].Nella parete esterna meridionaledella succitata cappella è visibileuna porta murata, forseaperta in antico per favorire il deflussodei pellegrini in visita alsepolcro venerato. Un’altra portamurata è visibile nel chiostro sulmuro esterno dell’abside, forseuscita dalla chiesa che consentivaai monaci di rientrare direttamentenel monastero, appena finite lefunzioni.Ulteriori affreschi di epocamedievale e moderna sono emersia causa delle perforazioni eseguiteper rigenerare le strutturemurarie. Dopo la pulitura dellescialbature apportate alle paretidei muri e dei pilastri sono venutialla luce le originarie decorazionigeometriche sulle cornici esugli intradossi dei pilastri, le immaginimedievali di santi dipintesulle pareti dei pilastri ed anchefigure di santi realizzate in epocapiù recente sulle pareti della secondae della terza campata dellanavata laterale destra.Il restauro degli anni 1995-96ha interessato anche le decorazioniin stucco bianco del presbiterio,raffinatamente scolpite conmotivi classicheggianti ad ornamentodella volta a crociera e dell’ancónadell’altare maggiore, addossatoalla parete absidale dellanavata centrale. Grazie al restauro,curato da Raffaele Rumolo, haritrovato il suo originario splendorela pala d’altare raffiguranteLa Vergine con il Bambinoe i Santi PietroCelestino, Giovanni Battistae Antonio abate, una tela dipintada Andrea Giorgini nel1829, dono del cardinalePietro Vidoni [fig. 14].Nella parte superioredella tela è rappresentata laMadonna, seduta su un tronodi nuvole grigie con inbraccio Gesù Bambino nudo,che, in atto di benediredall’alto i fedeli, li guardasorridente. La Vergine, vestitasobriamente di una tunicarossa e del manto azzurro,è affiancata dagliangioletti, che simmetricamentesi dispongono ai suoilati, facendole corona. Essicon la loro posizione delimitanoun cerchio di luceche si apre tra le nuvole, lacui luminosità aumenta progressivamenteavvicinandosialla figura della VergineMaria e, mentre la illumina,suggerisce lo sfuggire inprofondità dello spazio celeste,richiamo alla percezionedella ineffabile realtà divina.Nella parte inferioredella tela, come nella tradizionaleiconografia delle paled’altare, è raffigurato ilpiano terreno con le immaginidei Santi inserite in unambiente sereno e naturalistico.Dietro le loro gambesi intravede in lontananzaun ameno paesaggio variegatoda alberi frondosi, da un corsod’acqua e da dolci colline, i cuicolori predominanti, i freddi azzurrie verdi, suggeriscono l’atmosferapacata e fresca della naturaordinata e vegetante.S. Pietro Celestino è rappresentatoa sinistra: di aspetto senile,indossa abiti e tiara pontificale,volge lo sguardo amorevoleverso i fedeli e con le braccia proteseverso la sua sinistra invita ifedeli ad ascoltare S. GiovanniBattista, il suo Santo Patrono, raffiguratoal centro.S. Giovanni Battista barbatoè vestito di pelli come eremita,indossa un mantello rosso, che siavvolge sinuosamente al suo atleticocorpo, facendolo risaltare suicolori freddi dello sfondo: il Santoha la gamba sinistra arretratanell’atto del cammino, regge conla mano sinistra la croce e conl’indice della mano destra sollevatoaddita ai fedeli la gloria diMaria e Gesù tra gli angeli.A destra è, infine,raffigurato di trequarti S. AntonioAbate dalla barba canuta,vestito con saiomarrone e con mantellopiù scuro; reggecon la mano sinistrail bastone con il campanelloe tiene poggiatala mano destrasul petto, mentreestasiato reclina all’indietroil capo percontemplare la visionebeatifica dellaVergine.I Santi sono rappresentatiin primopiano e a grandezzanaturale nello stileclassicheggiante, tipicodelle icone devozionalidei primianni dell’Ottocento.La figura diS. GiovanniBattista dichiarafortiascendenzeraffaelleschesia nel gestodella manodestra, che loavvicina alben noto gestodi Platonenell’affrescodella Scuolad’Atene dellaStanza vaticanadella Segnatura,sianell’armoniosomodellatodel suo corpo,poco idoneo arappresentareil profeta maceratodallapenitenza eabituato a sfamarsinel desertocon locustee mieleselvatico (Mt3,4).La disposizionesimmetricae bilanciatadell’impianto strutturale,la semplice e nobile bellezza dellefigure, l’equilibrato accordodei colori e il naturalismo descrittivoutilizzato da Giorgini favorisconol’immediata e chiara percezionedel messaggio devozionale:i Santi patroni della chiesa e delmonastero sono davvero i testimonidella misericordia divina e imediatori presso il trono celestedelle richieste accorate dei fedeli.La cornice architettonica dell’ancónadell'altare maggiore è instile barocco non privo di classicasobrietà, adeguata al contesto ruraledella chiesa stessa. Essa presentadue colonne corinzie chefiancheggiano la pala di AndreaFig. 14 - Andrea Giorgini, La Vergine con il Bambino e i santiPietro Celestino, Giovanni Battista, Antonio abate, 1829,olio su tela. Ferentino, Chiesa di S. Antonio abate (FOTO F.BERNOLA, 2000).Giorgini e che sorreggono unatrabeazione di gusto baroccheggiante,con angeli seduti simmetricamentesulle cornici angolaridi un timpano spezzato, al cuicentro addossata alla parete è unatabula quadrata incorniciata instucco da volute ed elementi floreali.Tra i rilievi della cornice dell’anconasono raffigurati a sinistradella pala d’altare San Benedetto,nel cui ordine papa UrbanoIV il 1° giugno 1263 incorporò iFratelli dello Spirito Santo fondatida Pietro del Morrone, e a destraCaterina d’Alessandria, patronadei ritiri ed in anticovenerata presso gli abitanti dellezone rurali quale protettrice dellezitelle desiderose di contrarre matrimonio.La presenza del culto diS. Caterina d’Alessandria in S.Antonio Abate, eremo celestino, èparticolarmente significativa,considerato che “il pio sodaliziocelestino aveva un particolare regolamentoe imponeva vari oneri:fare elemosine, recitare Pater noster,volersi bene reciprocamente,visitarsi vicendevolmente nelleinfermità, fare da pacieri, compiereopere di misericordia, elargirele doti di maritaggio per zitellepovere e a famiglieindigenti” (E. GIORGI, 1995).Molto interessante è il complessomonasteriale, che si addossaall’abside della chiesa sul latonord-ovest mediante il chiostro.Il consolidamento delle strutturemurarie del monastero fu effettuatonegli anni 1995-96, durantei lavori condotti dalla Sovrintendenzaai Beni Monumentali,mentre il completamento dell’interventodi restauro del monasteroè avvenuto nei lavori attuati inprevisione dell’anno giubilare del2000 [fig. 15].Il monastero del XIII sec., rimaneggiatonel corso dei secoli,conserva tracce del periodo medievalespecialmente nel chiostroFig. 15 - Ferentino, Chiesa di S. Antonio abate: il Monastero (lato sud) (FOTO G. COLLALTI, 1996).


Pag. 5dotato di pozzo e cisternaper la conserva dell’acqua.Nella pareteorientale del chiostro,quella addossata all’absidedella chiesa, semplicipilastri conclusi da capitellia trapezio rovesciato,attestati nell’area lazialenel secolo XIII,sorreggono arcate a sestoribassato e danno luce aun porticato, coperto datravature lignee.Nella muratura dellaparete soprastante il porticatoè ben visibile il secondoordine di arcatedel loggiato superiore,chiuso già in antico perricavare ulteriori ambientiinterni al monastero.Nel lato ovest delchiostro si conservava unforno, citato anche nell’inventariodel notaioFrancesco Angelini del30 maggio 1975 1 . Taleforno, di cui resta solodocumentazione fotografica[fig. 16], è statoacriticamente distruttonei lavori di restauro terminatinell’anno 1999: lasua distruzione ha cancellatoirreparabilmenteun “bene culturale”, importantedocumento storicodell’autosufficienzadel sistema di vita quotidianadel monastero.L’ordine celestinoresse il monastero finoalla sua soppressione,avvenuta nel 1810.Un secondo nucleodel monastero è costituitodall’ala “Vidoni”, ambienteaggiunto sul latoovest al monastero medievaleper volontà delcardinale Vidoni nellaprima metà del XIX secolo.Nei restauri terminatinel 1999 si è provvedutoa ripristinare ilpavimento in cotto dell’alaVidoni, ma la struttura,probabilmente percarenza di disponibilitàeconomica, è rimastapriva di tetto con graverischio per la necessariaconservazione non soloFig. 16 - Ferentino, Chiostro del monastero di S. Antonioabate: forno, angolo sud-ovest (ASCNF, Rogiti del notaioFrancesco Angelini, tomo IV, anni 1793-96, ff. 65r-119v).Foto precedente ai lavori di restauro degli anni 1998-99).delle strutture antiche,ma anche di quelle recentementerestaurate.Il terzo nucleo delcomplesso, ultimo in ordinecronologico, vennecostruito sul lato meridionale,addossato agliambienti del monastero:si tratta della casa parrocchialecostruita pocoprima del 1925, quandoil vescovo AlessandroFontana eresse la chiesadi S. Antonio Abate parrocchia,per venire incontroalle necessità spiritualidella popolazionelocale.… continua …Maria Teresa Valeri*In versione ridotta si pubblicail presente articolo giàedito dall’autrice con il titoloIl complesso monasterialedi S. Antonio Abate aFerentino: la storia, i recentirestauri, il valore culturaleed estetico, in: CelestinoV nel VII centenariodella morte, atti del ConvegnoNazionale tenutosi aFerentino, 10-12 maggio1996, con il contributo dell’Universitàdi Roma “LaSapienza” - Dipartimentodi Studi sulle società e leculture del medioevo, Facoltàdi Lettere e Filosofia,Casamari, (aprile) 2001,pp. 125-144. A tale volumesi rimanda per la versioneintegrale dell’articolo e peri riferimenti bibliografici.1Archivio Storico Comunalee Notarile Antonio Florididi Ferentino, Rogiti delnotaio Francesco Angelini,tomo IV, anni 1793-96, ff.65r-119v; B. CATRACCHIA,Un inventario settecentescodei beni di S. Antonioabate, in Territorio e Ricerca,Atti del convegno I Celestinia Ferentino (8-9maggio 1982), Casamari1985, pp. 143, 149.Due monumenti sacri per la storia dellachiesa Ferentinatea cura di Emidio AffinatiTrascrivo, da antico manoscrittoquanto vi è narratosul rinvenimento di due preziosimonumenti sacri.“… E’ ovvio notare ilfatto mirabile, registrato negliantichi manoscritti, verficatoed ampliato pure dai modernistudiosi, specialmente perchénella semplicità e veridicitàdel racconto, ci indica il rinvenimentodi due preziosimonumenti sacri, per la storiadella chiesa Ferentinate, diinestimabile valore.Ecco il reperto della narrazionedei manoscritti suddetti:“Nella seconda metà delprimo secolo della chiesa, icristiani in Ferentino, eranogiunti ad un numero esorbitante,specialmente perché ricordavanola dottrina di Cristo,spiegata loro dalla boccadel principe degli Apostoli, ilquale, tenne la sua prima dimoraa scuola, nell’omonimacontrada di Pietralara.Le varie famiglie cospicuedella città, entusiaste dellagrande verità amministrativada S. Pietro, posciabandita con più tempo e comododal suo rappresentanteVescovo Epafrodito, eranonon poco irritate verso le autoritàpagane della città perchéin certo qual modo venivasindacata e negata loro lalibertà di riunione in fatto direligione; anzi questa libertàse palese ed in qualcuno scorgevasidi culto cristiano, tostoveniva repressa con minaccecastighi e morte. Si noti chespesso le cariche anche governativedel paese erano occupatedagli stessi facoltosicittadini, in tal caso il malumoree l’irritazione per la repressionedel libero pensieronon cessava, ma si concentravatra essi nobili soggetti, ed idignitari Flamini, un’altra castadi sacerdoti del tempio, iquali se sopraffatti, tosto elevavanoreclami alla corte imperialedi Roma, ed allora lavolontà dei buoni cittadinicristiani veniva soffocata edistrutta col terrore. In talestato di cose quei personaggialteri e di nobile sangue, dicerto, non erano tipi da indietreggiare,così guidati dalledue famiglie nobilissime deiLiberali e dei Quinti, non chedalla Ponzia e dalla <strong>Pro</strong>culacon altre, come quella dei Varoe Sabina, che tutte erano inintima relazione col VescovoEpafrodito, concepirono percomodità loro, ed utile deineofiti, il disegno di fondareun occulto e vasto sotterraneo,o oratorio ad uso scuolacristiana, nell’interno dellacittà.Un tal progetto venne tostoeseguito dai nobili Signori,al disotto dei fabbricati edelle vie della città a modo diCatacombe, lungo l’odiernacontrada di S. Giuseppe, divicolo Raonio, dello Spreco epiazzale della Catena con ilvicolo Meciano, denominatoil Sacro Speco. L’ingressoesterno per quei tali congregaticui era interdetto il liberoaccesso in città, venne apertoin sito recondito e riservato,all’esterno della seconda cerchiadelle mura della fortezza,conosciuto oggi per lacontrada o chiesa di S. Lorenzo.Dalla detta e occultaapertura, che per mezzo diangusta e sinuosa via potevasiaccedere al vasto locale deSacro Speco, il Vescovo Epafrodito,vi introdusse tutti gliarredi ed utensili necessari alculto cristiano e né mancò ditrasportarvi i preziosi ricordilasciati dall’Apostolo S. Pietronel suo primo oratorio oaltare in Pietralara. Detti ricordifra gli altri, consistevano,uno, in una pietra di circaun metro, vuota al disopra,con coperchio chiuso da serraturain ferro, entro cui tutti ifedeli concorrevano a deporrel’elemosina necessaria allespese dell’Agape, o mensacomune. D’esso mobile eranoto col nome di “gazzafilaceo”(gazaphilaceum) cioè,tesoro e nell’avamposto oprospettiva di esso vi campeggiavala Croce, scolpita inbasso rilievo.Ferentino: Acropoli – Galleria nord-ovestnell’interno dell’avancorpo (foto Mannoni)Ad onore della verità, ildetto prezioso classico monumentosacro, stato un dì alprimitivo oratorio in Pietralara,collocatovi da S. Pietro, eposcia, introdotto nel SacroSpeco dal Vescovo Epafrodito,trovasi ora per fortuna,conservato a caso nella cosiddettaCarcere di S. Ambrogio,ossia nei sotterranei della residenzavescovile: la di cuisemplicità, rozzezza e costruzionedi lavoro in arte, a giudiziodi eruditi studiosi ed archeologi,chiaro ci vieneindicato appartenere a lavorodi quel primo secolo cristiano.Se il descritto e riportatomonumento è di grande entitàper l’archeologia sacra, nonmeno prezioso è l’altrougualmente rinvenuto pure indetto Sacro Speco: esso constadell’indispensabile fontebattesimale, servito anche all’ApostoloS. Pietro nell’oratoriodi Pietralara come si èvisto. Nella sua forma rozza,ma di semplice capitello dipietra travertino, rappresentaun vaso o tazza rotonda dapoter contenere nel suo vuotosoprastante dell’acqua necessariaa compiere la cerimoniadel battesimo cristiano. Unconsimile vaso di pietra, servitoall’Apostolo S. Pietro inRoma, per battezzare i gentilida lui convertiti alla fede allorchéfece dimora nella casadi Santa Priscilla o Prisca, finda oggi si conserva, e si osservacon venerazione nellachiesa dedicata a suddettasanta di Roma. D’esso è identiconella forma e specie nellavoro a questo rinvenuto econservato in Ferentino, eche pure il buon VescovoEpafrodito, in allora nonmancò di trasportare dallacontrada e oratorio di Pietralaraper introdurlo e riporlonell’occulto sotterraneo delSacro Speco. Ora egualmenteall’altro già visto, il detto preziosomonumento sacro, siosserva e conserva nella stessacarcere di S. Ambrogio neisotterranei della residenzavescovile.Per sapere infine comequesti monumenti sacri sianopergiunti conservati insino anoi, e come di tanto si è potutoarrivare a cognizione; eccomela circostanza.Fu nello scorciodel passato secolo[VIII, n.d.r.] che sivolle rialzare l’odiernachiesa di S.Giuseppe e costruirvile due navatelaterali, allorchéper meglio basare lefondamenta dellanavata sinistra,stante il pendio delterrerno nel retrolatodella chiesa sidovette scenderemolti metri sotterrain fondo dei quali sividde aperta per casouna ferritoia nelmezzo dello sterroche osservata davaaddito ad una viasotterranea: personed’arte introdottevisiconstatarono cheuna porta muratachiudeva l’additocon l’antico sotterraneodella chiesa stessa ed asinistra prolungavasi la comunicazioneper dare accessoad un vasto locale ben custoditosorretto da grossi pilastridi travertino, dal quale si accedevapure ad unaltro più vastoambiente che permetà era distrutto,e le pietre ammonticchiate(?)impedivano di andarepiù oltre.Esaminato bene ilsotterraneo vi sirinvennero due altaridiroccati ed inalto d’una paretedegli affreschi ricopertida intonacoe corrosi dall’umidità,non cheuna noce di piombo.La personache ebbe cura divisitare e rivisitarepersonalmenteil detto vasto sotterraneoe raccoglierele notizie,vi fu il parroco diS. Ippolito donFedele De Angelis,che di suo propriopugno tuttotrascrisse per memoriafacendone un’esatta relazionemanoscritta. Però variantichi scrittori, già neFerentino: Acropoli – Ingresso alla galleria ciecanell’interno dell’Avancorpo (foto U. Mannoni)avevano fatto cenno in completodel detto sotterraneo,denominandolo pure il Sacro-Speco. Così i moderni studiosihanno avuto più vasto campoe materia per identificarela verità specialmente poi,perché pochi anni or sono, inuna casa particolare, e al disotto dell’odierna Piazza dellaCatena, vennero scopertenelle pareti e sotto l’intonacodi calce vari dipinti, fra i qualila cena degli aspostoli. Cosìche livellandosi il terreno,si poté comprendere trovarsiquel sito in perfetto ripiano,con il sotterraneo descritto escoperto il secolo innanzi. Indipure asciugatasi la cisternadell’omonima contrada loSpreco, vi si poté scendere everificare, che dal lato dimezzogiorno scorgevasi unaporta murata, con arcovoltodi grossi travertini di epocaromana. Come infine ancheai dì nostri, vi sono rinvenuticunicoli e sotterranei lungo ilvicolo Meciano e il casamentoodierno del Sig. Pompeo.Da tali indagini, il Sig. Giorgie il Sig. Bono cultori dell’arte,stabilirono, che il sotterraneodel S. Salvatore, orachiesa di S. Giuseppe, unitoall’altro sotterraneo rinvenutoa caso con la cisterna delSpreco, insino all’odiernopiazzale della Catena, formavaun vasto locale sotterraneo,eretto dai primitivi cristianiper uso oratorio oscuola, la cui porta esternad’ingresso faceva capo oveora trovasi la distrutta chiesadi S. Lorenzo. Difatti si hanotizia, che detta chiesa edificatanel terzo secolo cristianodal Vescovo Adolfo, ritenevaconservati i due monumentidescritti del Gazzofilaceo ebattisterio; quivi asportatidallo stesso vescovo, edestratti dal sotterraneo, alloscopo di chiuderne l’ingressoed impedire l’accesso, perchéminacciante rovina. Nel recenteanno 1841 il VescovoCanali profanava la chiesa diS. Lorenzo prossima a crollare,ed in tale circostanza siebbe la buona veduta di trasportarenella carcere di S.Ambrogio, i due preziosi monumentiindicati”.


Pag. 6BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2004ASSEMBLEA DEI SOCIDomenica 26 ottobre 2003, presso la sede sociale della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> si è svolta l’Assembleadei soci per esaminare il Bilancio Preventivo 2004.Alla presenza del sindaco Piergianni Fiorletta e di altri 46 soci, sono state visionatetutte le voci, entrate ed uscite per la gestione dell’Associazione per l’anno 2004.Al termine del dibattito scaturito dall’esame del Bilancio, che di seguito si riporta,lo stesso è stato approvato all’unanimità.L’angolo della poesiaA Don GiuseppeIl 3 aprile di ogni anno, Ferentino rende omaggioal suo grande cittadino, Don Giuseppe Morosini.Nel corteo sono presenti, Partigiani e Combattenti.Son presenti anche i Comuni, con le loro Autorità.ENTRATE– Residuo attivo al 31 dicembre 2003– Tesseramento sociale anno 2004– Contributo Comunale per apertura monumenti– Contributo Comunale per attività annuale della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>– Contributo Regione Lazio Ass. Turismo/A.P.T.FR.– Contributo Regione Lazio per Festival Intern. di Ekaterinburg– Contributo Comunale per i festeggiamenti del Carnevale– Contributo Comunale per i festeggiamenti Patronali– Incasso lotteria del 1° Maggio– Contributo Comunale per festeggiamenti San Celestino– Contributo Regione Lazio per il Palio di San Celestino– Contributo Comunale manifestazioni estive + ricavo posti a sedere– Contributo Regione Lazio per il Palio di Sant’Ambrogio– Contributo Comunale per manif.ne Natalizie e fine anno– Contributo al periodico trimestrale “Frintinu me…”– Contributo alle pubblicazioni della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>– Contributi vari da Enti privatiTOTALE ENTRATE€““““““““““““““““€6.500,0010.300,007.500,007.500,004.000,006.000,005.000,0050.000,0010.000,003.000,007.500,0025.000,007.500,0013.000,004.200,002.000,001.000,00170.000,00Tanti giovani studenti, son presenti alla funzione.Sono fieri dell’evento che commemora l’Eroe.Nel Sacrario Militare, dove il Martire riposa,si rinnova l’emozione, mentre suona il trombettiere.Con il suo Presidente, del Consiglio Comunale,è presente anche Avellino, con le Insegne e il Gonfalone.Non dimentica l’Eroe, che negli anni della guerrasoggiornò nelle <strong>Pro</strong>vince, di Montefusco e di Lioni.Don Giuseppe combatteva per difendere i principiche l’Italia tanto amava, Indipendenza e Libertà.Sacerdote, Partigiano, Cappellano Militarenel Quarto Reggimento d’Artiglieria di Laurana.Fu arrestato e condannato, alla pena capitale.Anche in cella confortava con la fede i carcerati.Con la musica esprimeva tutto quel che aveva in cuore,il coraggio, il sentimento, la dolcezza e tanto amore.Fu l’epilogo a Bravetta. Dove venne giustiziato.FUOCO!! Ordinò l’Ufficiale. Più di un soldato non sparò.Don Giuseppe si accasciava con lo sguardo senza odio,mentre il cinico fascista con due colpi lo freddò.USCITEVittorio MarescaGENNAIO: 01 – Concerto di Capodanno06 – Festa della “Scarpetta”12 – Inizio corso per guide turistiche30 – al 30 ottobre apertura dei monumentiFEBBRAIO: 01 – Festa degli Anziani– Festeggiamenti del Carnevale– Marzo-Giugno-Settembre-<strong>Dicembre</strong>Stampa “Frintinu me…”MARZO: 16/20 – Partecipazione Expolevante di Bari22/31 – Partecipazione Festival di EkaterinburgAPRILE: – Festa sociale e presentazione guida turistica– Serata Dialettale Ciociara– Fitto vetrina espositiva c/o Terme di Fiuggi28 apr. 02 maggio – Festeggiamenti in onore del Santo Patrono– Spesa per acquisto premi della lotteriaMAGGIO: 16/31 – Festa in onore di San Pietro Celestino– Palio San Pietro CelestinoGIUGNO: – 13 e 20 Infiorate del Corpus DominiLUGLIO: –Patrocinio gara ciclismo internazionale– XXII Trofeo <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> di “Ruzzolone”24/luglio al 26/agosto – Manifestazioni estiveAGOSTO: 15 - Palio di Sant’Ambrogio– Ospitalità orchestra russaSETTEMBRE: – Mostre di pittura con giovani artisti localiOTTOBRE: – Concerti con giovani musicisti localiNOVEMBRE: – Tesseramento sociale anno 2005DICEMBRE: 20 al 31 – Manifestazioni natalizie e di fine anno– Canoni Enel-Telecom-Italcogim- InternetNett. Urbana- Postali etc.TOTALE USCITE€““““““““““““““““““““““““€850,00600,008.000,001.900,005.000,004.000,003.500,006.000,006.700,002.000,001.500,0050.000,008.500,003.000,007.500,002.800,00750,00500,0025.000,007.500,005.000,001.500,001.800,0013.000,003.100,00170.000,00Putucchi rufatto (1940)Ma ci si ffatt affétt a cèrta gèntca si rujèsci a ruvuté che bbòcctu càgnin addirtùra sintimént?Arivi i ci strappésa gli cuncóne,ci pesa gli zinàl i gli curpett,ci pesa panaspàll i fazzultóne:pu jéssa ci vo’ sol gli giacchétt.Si prima su muttéa che curputtùccipu sant’Ambròsi o pu gli Curgifìssmo p’ogni sera càgnia n’abbitùccicugli rutrìbbi o cullu piégo fiss.Si prima ‘n pussudéva che liréttapu fazz ruficcà lu cannadìndimo nn’esci si ‘n tè mmani la burzétta,l’ónghia, gli muss i gli capigli tinti.Si prima s’attrippava du pantufii du cipólle cottu all’aurùnzamo ci so troppi grèvi gli tartufi.Si sbòda da Sant’Agata è funita:fuss du chist munn più poréttaappena cu ruvè’ tutta ‘mpettita‘n pò’ esse cu ‘n tè’ ‘n cap che cazzétta.Bilancio approvato all’unanimità. Soci presenti fisicamente 46+51 con delegaFernando Bianchi


Pag. 7Nastro celeste dopo quella rosa; in casa di Enzo <strong>Pro</strong> ePaola De Castris è arrivato GIAMMARCO, venuto a farcompagnia alla raggiante sorellina Giulia.Ai felicissimi genitori, ai nonni Domenico <strong>Pro</strong>, nostro socio,e Algia Bocanelli, a Luigi De Castris e Franca Giorgi, sostenitoridi questo periodico, giungano le infinite felicitazionidella nostra Associazione, che da un caldo benvenuto alpiccolo Giammarco.***Anche in casa di Francesco Cellini e Ursula Incelli èarrivata la cicogna che ha portato un bel bimbo chiamatoPAOLO e tantissima felicità.Ai raggianti genitori, ai nonni Roberto Cellini e MariaCelani, al nostro socio Franco Incelli e Ivana Amicucci, allezie Ilaria, Serena, Alessandra, Roberta ed allo zio Riccardogiungano le felicitazioni della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di“Frintinu me…”, ed un “benvenuto tra di noi” a Paolo.***Altro nastro celeste ed altra grande festa in casa di PietroFontecchia e Luciana Podagrosi per l’arrivo di un bel maschiettodal nome ALESSIO, venuto a far compagnia al fratellinoAngelo.Ai felicissimi genitori, ai nonni Pietrina Liberatori, adUmberto Podagrosi e Franca Cantinelli vanno le infinite felicitazionidella nostra Associazione, che dà anche un calorissimo“benvenuto tra di noi” ad Alessio.***Dopo il nastro celeste ora è arrivato quello rosa in casadel socio Vincenzo Celani e Annarita Incelli, la cicogna haportato una vispa bambina chiamata SILVIA.Alla grande gioia dei genitori fa corona anche quella deinonni, i nostri soci Mario Celani e Anna Villani, Pietro Incellie Giuseppina Marinelli, a loro giungano tante felicitazionidella <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e della Direzione di “Frintinu me…” che dannoanche un caloroso benvenuto a Silvia.***Ancora un nastro rosa in casa del socio <strong>Pro</strong>f. FrancescoCelani e Misa Nakamura, infatti è arrivata ELETTRA ASU-KA AURORA, una graziosa bimba venuta a rallegrare oltrei genitori anche la sorellina Akari Assia, gli zii Glauco e Sandra,Maria Laura e Fabio, Tomohiro, i nonni Tamie e Mineo,la bisnonna Fuji e le cugine Serena ed Eleonora.Ai raggianti genitori vanno le felicitazioni della <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>e della Direzione di “Frintinu me…” mentre alla piccolaElettra va il benvenuto tra di noi.***Secondo nastro rosa in casa dei coniugi Massimo Paris eGiovanna <strong>Pro</strong>. Infatti è arrivata ELEONORA, una graziosabimba venuta a fare la gioia della sorellina Beatrice. Allagrande felicità dei genitori si è unita quella particolare deinonni, di Mario e Assunta <strong>Pro</strong>, del nostro socio Angelo e PiaParis, nonché delle zie Anna Maria e Paola.Ai genitori e ai nonni vanno anche le felicitazioni dellanostra associazione, che danno un caloroso benvenuto allapiccola Eleonora.***La cicogna è arrivata anche in quel di Roma, in casa diFrancesca Romana Manchi e Filippo Rauco, e ha portato unavispa bimba dal nome ISABELLA con tanta gioia dei genitorie della sorellina Beatrice e in particolare del nonno, il nostrosocio Giuseppe Manchi. La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la direzione di“Frintinu me…”, inviamo a tutti sincere felicitazioni, mentrealla neonata va un caldo benvenuto tra noi.LaureaPresso l’Università“La Sapienza” di Roma siè brillantemente laureatala giovane Michela AN-GELISANTI, che ha discussola tesi “Organizzazioneaziendale” relatricel’ill.ma prof.ssa CaterinaRicciuti.Alla neo dottoressa,oltre alle vivissime congratulazioniricevute daigenitori, Giuseppina Ciuffarellae dal papà dr. commercialistaMario, assiduisostenitori di questo periodico,ci sono quelle dellasorella Stefania e da tuttigli amici e parenti. Anchela nostra associazione siunisce al coro inviandoglitantissime felicitazioni.***Presso l’Universitàdegli Studi di Cassino, si èlaureato con voti 101, nellafacoltà di Lettere e Filosofia,nel corso di Laureain Scienze Motorie, SimoneQUADROZZI, che hadiscusso la tesi in Teoria eMetodologia dell’Allenamento“L’alimentazione ela sua integrazione nell’allenamentogeneraledello sportivo non competitivo”.Relatore il chiarissimoprof. Daniele Masalacorrelatore prof. GiuseppeLa Torre.Ai genitori, il nostrosocio Nino, a Renata Piccirilli,al fratello Armando,alla sorella Anna, ma inparticolare al neo laureatoSimone, giungano le infinitefelicitazioni della nostraAssociazione.Nozze d’OroMercoledì 29 ottobre2003, presso lachiesa di San Giuseppea Ferentino scalo, LucianaDE SANTIS ePietro PALOMBOhanno festeggiato il 50°anniversario della lorofelice unione.Testimoni d’eccezionesono state le figlieMarcella e Oriana,alla presenza dei generi,dei nipoti di parentie degli amici, che poihanno voluto salutarein un ristorante dellazona.A Luciana e Pietro,per questo rinnovatoamore, la nostra Associazioneaugura uncammino ancora lungodi prosperità e pace.Il progettista designer del bollitore “Daffy”Marco Colasantiha ottenuto una meritata menzione d’onoreIn Inghilterra, ad un concorso internazionale di designer2003 organizzato da una rinomata società “leader” in campomondiale, il nostro concittadino Marco Colasanti, figliolo delsocio Vincenzo e di Laura Celani, ha ottenuto una menzioned’onore per aver progettato e realizzato il bollitore “Daffy”.Queste manifestazioni sono finalizzate a rilevare e far conoscerecome i materialiusati, ad alta tecnologia,possono influirepositivamente nella presentazionee nello svilupponel campo del designer.Il Comitato dellaGiuria del concorso,composto da personalitàaltamente qualificatenel settore, hanno decretatouna menzioned’onore per Marco Colasanti.Il bollitore ‘Daffy’, progettato dal designerdi Ferentino Marco Colasanti.La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e laDirezione di “Frintinume…” nel dare la notiziadi questo meritato riconoscimento ai lettori, si complimentanovivamente con Marco augurandogli sempre più altitraguardi.COMUNE DI FERENTINOAssociazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong>“Natale 2003”7 dicembre- 6 gennaio 2004PRESEPI in centro - Concorso miglior vetrina13 e 14 dicembre – Piazza Matteotti –MERCATINO ANTIQUARIATO e ARTIGIANATOStand degustazioni, musica e animazione in costume19 dicembre - ore 16.30Auditorium Scuola Comunale “La Festa del Natale”20 dicembre - ore 19.00 – Santa Maria Maggiore –Concerto Orchestra da Camera Filarmonica“De Stat Oltenia” di Cracovia20-23 dicembre - ore 15.00LUNA PARK CHRISTMAS21 dicembre - ore 19.00 – Santa Maria Maggiore –CORO POLIFONICO diretto dal M° A. Barbagallo22 dicembre - ore 20.30 – Hotel Bassetto –NATALE di SOLIDARIETA’ - Ricevimento di beneficenza24 dicembre – Centro Storico –BABBO NATALE e gli ZAMPOGNARI27 dicembre - ore 18.00 – Aula Consiliare –SERATA DIALETTALE CIOCIARA27 e 28 dicembre - ore 15.30 – Piazza Matteotti –TEATRO di BABBO NATALE CLOWN1 gennaio 2004 - ore 19.00 – Santa Maria Maggiore –CONCERTO di CAPODANNOcon la Banda Musicale “Città di Ferentino”4 gennaio - ore 17.00 – Piazza Matteotti –SPETTACOLO dei BURATTINI6 gennaio - ore 10.00 – Piazza Matteotti –TRENINO della BEFANA e BEFANA sui TRAMPOLI6 gennaio - ore 15.00 – Madonna della Stella –FESTA della SCARPETTA


Pag. 8La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> ringraziaLa <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> porge un vivo ringraziamento alle sottoelencatepersone che, nell’occasione della pubblicazionedel numero scorso di questo giornale, hanno inviatoall’Associazione cospicui contributi di denaro, intendendocon ciò il loro plauso per tale iniziativa.Come eravamo ...Addesse Bruno – Ferentino€Addesse Lidia – Ferentino“Angelisanti Mario – Ferentino“Anonimo, Costa Bianchina – Ferentino“Arduini Mirco – Ferentino“Bastoni Giuseppina – Roma“Caliciotti Licinio – Rieti“Catracchia Pietro – Ferentino“Celardi Mario – Ferentino“Chiappini Ottavio – Roma“Ciuffarella Caterina – Ferentino“Ciuffarella don Giovanni – Ercolano“Consoli Guerrino – Alghero“Coppotelli Pietro – Arcore“Cucchiara Giacomo – Mazara del Vallo“Cuppini Anna – Queens Village N.Y. USA $De Carolis Luigino- Ciocci M. Antonietta – Ferentino €De Castris don Luigi – Ferentino“Dell’Orco Eduardo – Argentina“Di Grazia Giovanni – Roma“Di Torrice Guido – Brunswich N.J. USA$D’Onofri Angela – Ferentino€Fusari M. Antonietta ved. Celani – Atina“Galassi Rosa – Ferentino“Giordani Rachele – Ferentino“Giorgi Maria Pia – Fumone“Giovannetti Tiziana – Roma“Isabelli Carlo – Ferentino“La Marra Angelo Maria – Ferentino“Leombruni Elena – Velletri“Liberati Adele – Ferentino“Liberati Lidia – Ferentino“Lombardozzi Luigi – Ferentino“Mancini Mario – Ferentino“Martini Basilio – Ferentino“Mastrangeli Germano – Elgin Ill. USA“Minucci Raffaele – Ferentino“Moriconi Giuseppe – Ferentino“Palombo Giorgio – Ferentino“Pannese De Santis Chiara – Northampton G.B. “Paris Franca – Ferentino“Patrizi Guerino – Sortino“Picchi Antonio (Bar Pareti) – Ferentino“Poce Gio Batta – Ferentino“Podagrosi Francesco – Castel del Piano“Principali Ambrogio – Ferentino“<strong>Pro</strong> Vincenzo – S. Giovanni Incarico“Rossi Ubaldo e Raniero alla memoria“Santoro Emo – Roma“Savelloni Alfredo Alfonso – Roma“Savelloni Giuseppe – Velletri“Schietroma Francesco – Ferentino“Tonachella Marcello – Ferentino“Torelli Maria Luisa – Pisa“Trani Valeria – Ferentino“Virgili Maria Pia – Roma“Zaccari <strong>Pro</strong> Anna – Ferentino“20,009,0050,0025,0012,0050,0030,005,005,0010,0010,0030,0015,0020,0010,002010,0010,005,0010,00405,0050,0025,005,0010,0031,0010,0010,0050,005,0010,0010,0010,005,0010,0010,005,005,008,0010,0010,0025,005,0010,005,0025,0030,0010,0020,0050,005,0025,0025,0010,0010,0010,00Anno scolastico 1932-1933I sopravvissuti ricordano con tanto affetto i cari deceduti. Compagni del corso di preparazioneper l’ammissione alle scuole superiori.Domenica 5 ottobre 2003, all’etàdi 75 anni è venuto a mancareall’affetto dei suoi cari GiovannaDI MARIO in Gerardi.Al marito Leonello, ai figli Arcangelo,nostro socio, a Raimondo,sostenitore di questo periodico, allefiglie Bianca, Felicetta e Antonella,alle nuore, ai generi e ai tantinipoti giungano le condoglianzedella nostra Associazione.Lunedì 13 ottobre 2003 è decedutoil nostro socio GennarinoCONTE.Ai figli Vincenzo, Aldo e Pietro,alle nuore e nipoti formuliamole sentite condoglianze della <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> e della Direzione di “Frintinume…”.La <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> e la Direzione di“Frintinu me…”, nel dare la triste etragica notizia della scomparsa diNoemi LOLLI GHETTI, sostenitricediquesto periodico,avvenutain Romamartedì21 ottobre2003, partecipanoal doloredei familiaritutti e si sentono vicini a loroin questa tristissima circostanza.Ai figli Federica e Sergio Colabona,al genero, alla nuora, alleaffrante sorelle Silvana, Mara eCarla, anche loro solerti sostenitricidella nostra Associazione, al fratelloGlauco, nostro socio onorario,ai nipoti e parenti tutti, inviamosentitissime condoglianze.Le sue spoglie riposano oranella cappella di famiglia nel cimiterodi Ferentino, vicino al Sacrariodei Caduti in Guerra, ove riposaanche l’eroico fratello Alberto,Medaglia d’Oro al Valor Militare.Il 28 ottobre 2003, negli StatiUniti d’America, ad Arvada, CO. èdeceduto il nostro concittadino EnricoDI TORRICE.Alla moglieLucia, ai figliGuy, Anna,Michael, AnthonyeLouis, allenuore e generi,ai nipoti, allasorella Franca,ai fratelli Guido, sostenitore diquesto periodico, ad Alessandro eai parenti tutti giungano le condoglianzedella nostra Associazione.Il 20 novembre scorso, pressol’Ospedale di Frosinone, all’età di92 anni è scomparsa DomenicaCARBONE vedova Patrizi.Alle figlie Maria, Pietrina,Luigina, Franca, al nostro socioGiuseppe Patrizi, ai generi, allanuora e ai nipoti, la nostra Associazioneinvia infinite condoglianze.Sabato 22 novembre scorso èvenuta a mancare all’età di 78 anniMaria DATTI vedova Catracchia.Ai figli, Angela e Luigi Catracchianostro iscritto, alla nuora,al genero e ai nipoti, al fratello Cesaree alla sorella Elena giunganole sentite condoglianze della <strong>Pro</strong><strong>Loco</strong> e della Direzione di “Frintinume…”.Il 10 gennaio 2004, in occasionedel 1° anniversario della scomparsadi Giovanni DELL’OMO,sostenitore diquesto periodico,la moglieRosa Galassied iparenti lo voglionoricordarea quantilo hanno conosciutofacendocelebrareuna Santa Messa in suffragionella chiesa di Sant’Agata. Si ringraziaper la partecipazione.

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