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Polmoniti: <strong>in</strong>quadramentocl<strong>in</strong>ico e terapeuticoJournal Club5 Ottobre 2007Alessandro Giordano


Def<strong>in</strong>izione di polmoniteS<strong>in</strong>tomi e segni coesistenti con una malattia<strong>in</strong>fettiva acuta delle vie respiratorie <strong>in</strong>feriori(tosse, febbre, dolore pleurico, dispnea,tachipnea e catarro) associati a una immag<strong>in</strong>eradiologica di addensamento per il quale non viè altra spiegazione (es. edema polmonare o<strong>in</strong>farto)(IDSA/ATS, 2007)


Categorie di polmoniti♦ POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITA': già presente o <strong>in</strong><strong>in</strong>cubazione al momento del ricovero, non correlata conl'ospedalizzazione presente o con un precedente ricovero.♦ POLMONITE NOSOCOMIALE: <strong>in</strong>fezione del parenchimapolmonare non presente cl<strong>in</strong>icamente, né <strong>in</strong> <strong>in</strong>cubazione almomento del ricovero ospedaliero e che <strong>in</strong>sorge almenodopo 48-72h dal ricovero o entro 48-72h dalla dimissione♦ POLMONITE DA ASPIRAZIONE: favorita da particolaricondizioni, quali la perdita di coscienza, disturbi neurologiciche compromettano la deglutizione, disturbi disfagici,vomito, endoscopia ed <strong>in</strong>tubazione tracheale.♦ POLMONITE IN PAZIENTE NEUTROPENICO: <strong>in</strong> paziente chepresenta un numero di granulociti neutrofili < 500/mmc.


Polmonite <strong>in</strong> età geriatricaEPIDEMIOLOGIA• Rappresenta la quarta causa di morte nel mondo• <strong>in</strong>cidenza annuale: 20-40/1000 per le CAP100-250/1000 acquisite <strong>in</strong> RSA•Fattori di rischio <strong>in</strong> età geriatrica: <strong>in</strong>terventichirurgici toracici e addom<strong>in</strong>ali, ventilazioneassistita, <strong>in</strong>tubazione endotracheale, nutrizioneparenterale, commorbilità, malnutrizione,istituzionalizzazione


Criteri diagnostici (1). Criteri cl<strong>in</strong>ici(CDC 2000)RadiologiaSegni/s<strong>in</strong>tomi/ dati di laboratorioDue o piùradiogrammi con almenoAlmeno uno dei seguenti:Febbre (> 38 °C) senza altre cause riconosciuteuno dei seguenti: Leucopenia(< 4.000) o leucocitosi (>12.000)Infiltrato nuovo o progressivo o persistenteArea di consolidamentoArea di cavitazioneAlterazione dello stato mentale senza altracausa riconosciutaEalmeno due dei seguentiNuovo riscontro di alterazioni dello sputo oaumento delle secrezioni respiratorieNB: nei pazienti senza sottostanti o necessità di aspirazionepatologie cardiovascolari/BPCOsufficiente un solo radiogrammaNuovo riscontro o peggioramento della tosse, èo dispnea, o tachipneaRantoli o rumori aggiunti all’auscultazionePeggioramento dei dati emogasanalitici(saturazione) aumentata necessità di ossigeno,o della domanda di ventilazione


Criteri diagnostici (2)Criteri cl<strong>in</strong>ico-strumentali per patogeni comuni(CDC 2000)Oltre ai precedenti criteriAlmeno uno dei seguenti dati di laboratorio microbiologico:Coltura ematica positiva non correlabile con altre causeColtura positiva del liquido pleuricoColtura quantitativa positiva del materiale proveniente dal tratto respiratorio <strong>in</strong>feriore(Liquido del lavaggio bronchio-alveolare e bush<strong>in</strong>g)L’esame istopatologico mostra almeno uno dei seguenti:a Formazione ascessuale o aree focali di addensamento di PMN nei bronchioli e alveolib Coltura positiva del parenchima polmonarec Presenza di ife o pseudoife fung<strong>in</strong>e a livello del parenchima polmonare


Criteri diagnostici (3).Criteri cl<strong>in</strong>ico-strumentali per patogeni noncomuni (CDC 2000)Oltre ai precedenti criteri (1) (2)Almeno uno dei seguenti:Coltura positiva per virus o Chlamydia su escreatoRiscontro di anticorpi di antigeni virali o anticorpi su secrezioni respiratorie (PCR)Aumento significativo (400%) di anticorpi (IgG) per patogeniPCR positiva per Chlamydia o MycoplasmaMicro immunofluoerescenza positiva per ChlamydiaRiscontro di legionella pneumphila antigeni nelle ur<strong>in</strong>e con (RIA o EIA)


Criteri diagnostici (4).Criteri cl<strong>in</strong>ico-strumentali per pazienti immunocompromessiOltre ai precedenti criteri (1) (2)Almeno uno dei seguenti:Coltura ematica o escreatocoltura positiva per CandidaEvidenza di funghi, pneumocystis car<strong>in</strong>ii dal BAL o dal brush<strong>in</strong>g o dall’esamemicroscopico diretto o coltura positiva del brush<strong>in</strong>gQualsiasi del (3)(CDC 2000)


Polmonite extraospedalieraUlteriori considerazioni:1) Al f<strong>in</strong>e della diagnosi di polmonite il ruolo della cl<strong>in</strong>ica è difondamentale supporto all’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e strumentale2) Non è stata dimostrata nessuna conv<strong>in</strong>cente associazionefra s<strong>in</strong>tomi, caratteristiche fisiche, radiologiche o di laboratorioe specifica eziologia


POLMONITID.D. con altre cause di “<strong>in</strong>filtrati”polmonari• Scompenso cardiaco congestizio• Atelettasia• Embolia polmonare• Emorragia polmonare• Contusione polmonare• Neoplasia polmonare• Polmonite chimica• ARDS• Reazione da farmaci


Polmoniti “tipiche”Esordio con febbre, brividi,tosse produttiva con catarro purulento,talvolta dolore, cianosi, tachipnea,compromissione dello stato generale.Ipofonesi alla percussione,aumento del FVT,soffio bronchiale aspro.


Polmonite “atipica” Inizio <strong>in</strong>sidioso e progressivo, malessere generaleper 24-48 ore, successivamente febbre, senso difreddo, mucosite delle prime vie e congiuntivite,tosse <strong>in</strong>sistente, secca e stizzosa, segniextratoracici quali cefalea, mialgia, artralgie,astenia, far<strong>in</strong>god<strong>in</strong>ia, nausea, vomito. Stato generale ben conservato ed obiettivitàpolmonare modesta con rantoli medio etele<strong>in</strong>spiratori


S<strong>in</strong>tomi di esordio più comuni nell’anziano1) Tosse, dispnea, febbre (nel 50% non particolarmentealta)2) Prevalgono s<strong>in</strong>tomi atipici (confusione, letargia,delirium, deterioramento delle condizioni di salutegenerali)Zalaca<strong>in</strong> R. et al. Pneumonia <strong>in</strong> the elderly work<strong>in</strong>g group area de Tubercolosis e <strong>in</strong>fecciones Respiratorias. CAP <strong>in</strong>the elderly: Spanish multicentre study. Eur Respir J 2003;21:294-302


CAP : una diagnosi cl<strong>in</strong>ica non facile• Variabilità nell’<strong>in</strong>terpretazione dei segni fisici• I segni fisici possono essere variabili e transitori• I segni cl<strong>in</strong>ici di focolaio,quando presenti, sonopoco sensibili• I rantoli sono i segni più sensibili di CAP• Lo sviluppo di algoritmi cl<strong>in</strong>ici ha dato f<strong>in</strong>orarisultati <strong>in</strong>soddisfacentiArch Intern Med. 1999;159:1082-1087


POLMONITE O EMBOLIA POLMONARE?• Nei pazienti con stroke pregresso a distanza di 2 settimane o un mese,spesso polmonite ed embolia polmonare possono coesistere molto di piùdi quanto si possa supporre• Le manifestazioni cl<strong>in</strong>iche <strong>in</strong> entrambi i casi possono essere fattori diconfondimento (febbre, leucocitosi, Rx torace)• Utile dunque considerare l’ipotesi di embolia di fronte a s<strong>in</strong>tomirespiratori anche <strong>in</strong> presenza di una diagnosi alternativa• Nei casi dubbi è opportuno preferire la TC spirale alla comune lastra deltoraceAge and Age<strong>in</strong>g 2002;31:235-239


Polmonite extraospedalieraDIAGNOSISospetta polmoniteEsame obiettivoRx ToraceDiagnosi di polmonite <strong>in</strong>fettivaValutazione della gravitàPaziente ospedalizzatoPaziente ambulatoriale


Pneumonia PrognosisIndexThe Pneumonia Prognosis Index (PPI), a prediction rule forstratify<strong>in</strong>g patients with CAP <strong>in</strong>to various categories of risk formortality (5 classes), was recently derived and validated.The PPI identifies the patients with CAP who are at low risk fordeath and other adverse outcome.The PPI may help the physicians make more rational decisionsabout hospitalization for patients with pneumonia.A Prediction Rule to Identify Low-Risk Patients with Community-Acquired Pneumonia. NEJM 1997.


Strumenti di misura della gravità “patologia-specifici”(1)Pneumonia severity <strong>in</strong>dexCharacteristicPo<strong>in</strong>tsDemographic factorsAgeMenAge(yr)Women Age(yr) -10Nurs<strong>in</strong>g Home resident +10Coexist<strong>in</strong>g illnessesNeoplastic disease +30Liver disease +20Congestive Heart Failure +10Renal disease +10Phisical exam<strong>in</strong>ationAltered mental status +20Rspiratpry Rate> 30 +20Systolic blood pressure < 90 +20Temperature 40 +15Pulse>125 bpm +10Laboratoy and X-ray f<strong>in</strong>d<strong>in</strong>gsArterial pH< 7.35 +30BUN > 30 +10Na< 130 +20Glucosio>250 +10Hematocrit


Strumenti di misura della gravità “patologia-specifici”(2)Pneumonia severity <strong>in</strong>dexStratification of risk scoreRisk Risk Class Score MortalityLow I Algorithm 0,1%Low II ≤70 0,6%Low III 71-90 0,9%Moderate IV 91-130 9.3%High V >130 27%Mortality (%)3020100Classi di rischioI II III IV VHalm EA NEJM 2002; 347, 2039-45.


• Confusione (Mental Test score ≤ 8, o nuovo disorientamento neltempo o spazio• Urea > 7 mmol/l• Frequenza Respiratoria ≥ 30/m<strong>in</strong>• Blood Pressure (PAS < 90 mmHg o PAD ≤ 60 mmHg)•Età≥ 65 anni01-23 o +TrattamentodomiciliareRicovero ospedaliero come:•Breve ricovero•DH supervisionatoGestire <strong>in</strong>ospedale comepolmonite severa


CAP : una diagnosi etiologica non facile (1)• Nel 95 % dei casi ambulatoriali e nel 50 % dei casiospedalizzati l’agente etiologico non è identificato• L’agente isolato non necessariamente è responsabiledell’<strong>in</strong>fezione• Una terapia antibiotica precedente può fuorviare l’esitodell’esame batteriologico• Spesso la diagnosi etiologica è retrospettiva sul siero


CAP : una diagnosi etiologica non facile (2)‣Influenza della tecnica di prelievo e di trasporto; delle capacitàtecniche del Laboratorio‣ L’esame colturale dell’espettorato e del tampone far<strong>in</strong>geopossono essere contam<strong>in</strong>ati da batteri saprofiti orofar<strong>in</strong>gei‣ La diagnosi eziologica giunge spesso <strong>in</strong>tempestiva‣ La presenza di un agente <strong>in</strong>fettivo isolato non esclude lacontemporanea importanza eziologica di un altro agente<strong>in</strong>fettivo.


PSEUDOMONAS AERUGINOSA Alterazioni strutturali polmonari (bronchiectasie) Terapia steroidea (>10 mg/die di prednisone) Recente terapia antibiotica (mese precedente) Malnutrizione Alcolismo


ENTEROBACTERIACEAE Residenza <strong>in</strong> una lungodegenza Preesistenti patologie cardio-respiratorie Comorbilità Recente terapia antibiotica


PNEUMOCOCCO MULTIRESISTENTE Età > 65 anni Recente terapia con ß-lattamici (ultimi 3 mesi) Etilismo Immunodepressione (anche terapia steroidea) Comorbilità


Polmonite da Legionella• Si associa a severi quadri di polmonite (gravità dei segni cl<strong>in</strong>ici,addensamenti più estesi al Rx torace, maggiori possibilità di<strong>in</strong>gresso <strong>in</strong> ICU)• Tosse poco produttiva, febbre molto alta (> 40 °C), precoci segnigastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ali quali diarrea (20-40% dei casi), tipical’iponatremia (rara <strong>in</strong> altre polmoniti), complicanze qualimiocarditi, pericarditi ed endocarditi, progressione degli <strong>in</strong>filtratipolmonari, nonostante adeguata terapia antibiotica empirica• La ricerca dell’antigene ur<strong>in</strong>ario della Legionella ha unasensibilità del 70% e una specificità del 100% e rimane positivoper settimane nonostante la terapia antibioticaNew England J. Of Med.1997;337 n 10


POLMONITI ACQUISITEA DOMICILIOQUALILINEE GUIDA ?


Classificazione secondo ATS/IDSA 2007:stratificazione dei pazientiMax.Gruppo4PAZIENTI RICOVERATI IN U T IGruppo3PAZIENTI OSPEDALIZZATI ( NON IN UTI)GravitàGruppo2PAZIENTI NON OSPEDALIZZATI CON MALATTIACARDIOPOLMONARE O FATTORI DI RISCHIOM<strong>in</strong>.Gruppo1PAZIENTI NON OSPEDALIZZATI SENZA MALATTIA CARDIOPOLMONARE OFATTORI DI RISCHIO


CAP severa: criteri di def<strong>in</strong>izioneCriteri m<strong>in</strong>ori:• FR > 30 atti respiratori/m<strong>in</strong>• PaO2/FiO2 < 250• Infiltrati multilobari• Confusione e disorientamento• Acido urico (BUN > 20 mg/dl)• Leucopenia• Trombocotopenia• Ipotermia (< 36 °C)• Ipotensione resistente alla terapia <strong>in</strong>fusivaCriteri maggiori:• Ventilazione meccanica <strong>in</strong>vasiva• Shock settico (con necessità di farmaci vasopressori)


Profili di trattamento empirico CAPATS/IDSA 2007Gruppo I: Pz. curati a domicilio• Paziente privo di commorbilità1°scelta :Macrolide (Azitromic<strong>in</strong>a,Claritromic<strong>in</strong>a, Eritromic<strong>in</strong>a)•Mancata terapia antibiotica neiprecedenti 3 mesi2°scelta :Doxicicl<strong>in</strong>a


Profili di trattamento empirico CAPATS/IDSA 2007Gruppo II: Pz.curati a domicilioPaziente con commorbilità(malattie cardio-polmonari,epatite cronica, alcolismo,tumori, asplenia, uso diantibiotici nei pregressi 3mesi)1° soluzione:Macrolidi os +Betalattamico os/im(Amoxicill<strong>in</strong>a 1g x 3,Amoxicill<strong>in</strong>a/clavulanato 2gx 2; Cefalospor<strong>in</strong>a di II e III500 mg x 2)alternativamente:Fluorch<strong>in</strong>olonicirespiratori(Moxifloxac<strong>in</strong>a,Levofloxac<strong>in</strong>a 750 mg)


Profili di trattamento empirico CAP ATS/IDSA2007Gruppo III: Pz. ospedalizzatiNon ICU1° scelta:Macrolidi più recenti ev/os +Betalattamico ev(Amoxicill<strong>in</strong>a/clavulanato Ampicill<strong>in</strong>a/sulbactamopp. Cefalospor<strong>in</strong>a di III generazione)alternativamente:Fluorch<strong>in</strong>oloni respiratori


Profili di trattamento empirico CAP ATS/IDSA2007Gruppo IV: Pz. In ICUA) Senza rischio di<strong>in</strong>fezione daPseudomonas> Patogeni: come gruppoIIIB) Con rischio di <strong>in</strong>fezioneda Pseudomonas(bronchiectasie,alcolismo, ecc…)> Patogeni: quelli deigruppi I°, II° e III° +Pseudomonas1° scelta:Fluorch<strong>in</strong>olonicirespiratori + Betalattamicoev(Ampicill<strong>in</strong>a/sulbactam,Amoxicill<strong>in</strong>a/clavulanato,Cefalospor<strong>in</strong>a di II e III)Fluorch<strong>in</strong>olonicianti-Pseudomonas(Ciprofloxac<strong>in</strong>a,Levofloxac<strong>in</strong>a 750 mg) +Betalattamico anti-Ps. ev(cefalospor<strong>in</strong>a IV°,Carbapenemi, Ceftazidime,Pipera./tazobactam)2° scelta:Azitromic<strong>in</strong>a ev +Beta-lattamico ev(Ampicill<strong>in</strong>a/sulbactam,Amoxicill<strong>in</strong>a/clavulanatoCefalospor<strong>in</strong>adi II e III)o Fluorch<strong>in</strong>olonicirespiratori +Betalattamico anti-Psev +Am<strong>in</strong>oglicosideoBetalattamico anti-Psev +Am<strong>in</strong>oglicoside +Azitromic<strong>in</strong>a


Profili di trattamento empirico CAP BTS 2004A) Pazienti trattati adomicilio1° scelta:Betalattamico(amoxicill<strong>in</strong>a 500 mg-1 gx2 per os)2° scelta:Macrolide (Eritromic<strong>in</strong>a500 mg x 4 per os oClaritromic<strong>in</strong>a 500 mg x2 per os)B) Pazientiospedalizzati conCAP non severaBetalattamico (Amoxicill<strong>in</strong>a500 mg-1 g x 2 per os;ampicill<strong>in</strong>a 500 mg x 4 ev) +Eritromic<strong>in</strong>a 500 mg x 4 peros/ev o Claritromic<strong>in</strong>a 500mg x 2 per os/evC) CAP severe Amoxicill<strong>in</strong>a/ac.clavul. 1.2gx 3 ev o Cefotaxime 1g x 3 evo Ceftriaxone 2 g ev +eritromic<strong>in</strong>a 500 mg x 4 ev oClaritromic<strong>in</strong>a 500 mg x 2evFluorch<strong>in</strong>olonici(Levofloxac<strong>in</strong>a 500 mg peros/ev o , Moxifloxac<strong>in</strong>a 400 mgper os)Fluorch<strong>in</strong>olonici(Levofloxac<strong>in</strong>a 500 mg x 2 peros/ev) + Benzilpenicill<strong>in</strong>a1.2 g x 4 ev


LINEE-GUIDA:ALCUNECONSIDERAZIONI…


Cause delle differenze tra l<strong>in</strong>ee guida europeee americane• Le maggiori differenze riguardano il trattamento dei pazienti a domicilio• L’approccio terapeutico statunitense è <strong>in</strong>dirizzato vs StreptococcoPneumoniae e i patogeni atipici, <strong>in</strong> Europa <strong>in</strong>vece viene data maggior enfas<strong>in</strong>ei confronti del trattamento vs lo Pneumococco rispetto gli agenti atipici• In Europa <strong>in</strong>fatti viene sottovalutato il ruolo dei batteri atipici, nonostantequesti rappresent<strong>in</strong>o il 30 % delle cause di CAP <strong>in</strong> italia e il 40% <strong>in</strong> Europa.• Assistiamo <strong>in</strong> Europa anche alla crescente resistenza <strong>in</strong> vitro offerta daimacrolidi e alla bassa resistenza verso i Ch<strong>in</strong>olonici, che offrono <strong>in</strong> generalemaggior copertura ed efficacia cl<strong>in</strong>icaChest 2004; 125:188-1901Chest 1998;113:183S-187S


Cause delle differenze tra l<strong>in</strong>ee guida europeee americane• Il Betalattamico a dosi adeguate ha mostrato poche resistenze <strong>in</strong> Europa.• Se da una parte le polmoniti atipiche stanno aumentando <strong>in</strong> percentuale nelnostro Cont<strong>in</strong>ente, dal punto di vista cl<strong>in</strong>ico non determ<strong>in</strong>ano polmoniticl<strong>in</strong>icamente significative (fatta eccezione per la Legionellosi)• Restando <strong>in</strong> Europa <strong>in</strong> GB assistiamo alle m<strong>in</strong>or dosi di antibioticoterapia• In America la via di somm<strong>in</strong>istrazione terapeutica ospedaliera consiste <strong>in</strong>quella parenterale, con successivo switch una volta raggiunti i parametri distabilità cl<strong>in</strong>icaChest 2004; 125:188-1901Chest 1998;113:183S-187S


Switch dalla terapia ev a quella per osIl passaggio di terapia dovrebbe avvenire quando:• Vengono raggiunti i criteri di stabilità cl<strong>in</strong>ica anche per polmoniticausate da S. Pneumoniae (Arch <strong>in</strong>tern Med. 2001;161:848-850)• Conservata funzione gastro-<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale• Assenza di ulteriori problemi cl<strong>in</strong>ici concomitantiATS/IDSA 2007


Criteri di stabilità cl<strong>in</strong>ica• Temperatura corporea < 37.8 °C• Frequenza cardiaca < 100 bpm• Frequenza respiratoria < 24 atti respiratori al m<strong>in</strong>uto• PA sistolica < 90 mmHg• Sat O2 > 90% o EGA con pO2 > 60 mmHg• Capacita di assumere la terapia per os• Normali funzioni cognitive (rispetto allo statopremorboso)ATS/IDSA 2007


Terapia delle CAP: risposta attesa• Risposta cl<strong>in</strong>ica: 2 – 3 giorni• Apiressia: 3 – 5 giorni• Negatività emocoltura: 48 ore• Guarigione radiologica: 3 – 12 settimaneATS


Durata della terapia• I pazienti con CAP dovrebbero essere trattati per un m<strong>in</strong>imo di 5 giorni,dai 10-14 gg <strong>in</strong> caso di polmonite da Legionella, f<strong>in</strong>o ai 21 gg <strong>in</strong> pazientiimmunodepressi• Dovrebbero essere apiretici per 48-72 h• Non dovrebbero presentare più di un segno di <strong>in</strong>stabilità cl<strong>in</strong>ica• Una terapia più prolungata dev’essere <strong>in</strong>trapresa quando il trattamento<strong>in</strong>iziale non fosse efficace verso il patogeno identificato o ci siano statecomplicazioni extrapolmonari quali men<strong>in</strong>giti od endocarditiIDSA/ATS, 2007


“Non respond<strong>in</strong>g pneumonia”(6-15% dei pazienti ospedalizzati)• Si può manifestare precocemente come scarsa risposta o peggioramento del quadrocl<strong>in</strong>ico e radiologico dopo 48-72h dal’<strong>in</strong>izio del trattamento; oppure si manifestaprogressivamente come aumento delle richieste di ossigeno o necessità diventilazione meccanica (necessità di modificare la terapia)• Tra le cause spicca la progressione della malattia nonostante terapia antibioticaempirica appropiata (betalattamico). I batteri più frequentemente co<strong>in</strong>voltirisultavano la Legionella, i Gram – e il Pneumococco• La seconda causa era rappresenta dall’empiema (Streptococco Pneumoniae)• Terapia antibiotica non appropiata (Legionella)• Resistenza alla terapia antibioticaArch Intern Med. 2004;164:502-508


“Non respond<strong>in</strong>g pneumonia”: cosa fare?• Riconsiderare la storia cl<strong>in</strong>ica per valutare la possibile presenza difattori di rischio <strong>in</strong>dicativi di particolari <strong>in</strong>fezioni• Rivalutare esami colturali e microbiologici, ricerca di antigeni dellaLegionella• Ripetere emocolture• Eseguire TC torace• Eseguire toracentesi <strong>in</strong> presenza di cospicuo versamento pleuricoATS/IDSA 2007


PolmonitiComplicanzeForme viraliForme batteriche• Bronchiectasie• Predisposizione asma• Fibrosi polmonare• Decesso• Empiema• Pneumotorace• Ascesso polmonare• Pericardite• Sepsi generalizzata• Men<strong>in</strong>gite, artrite, ecc.• Decesso


Criteri cl<strong>in</strong>ici del NNIS (2006) per la diagnosi dipolmonite nosocomiale• Due o più radiografie seriali del torace con <strong>in</strong>filtrati o cavitazioni o consolidamenti di nuova <strong>in</strong>sorgenza oprogressivi e persistenti(una radiografia è sufficiente <strong>in</strong> pazienti senza malattie cardiopolmonari sottostanti)• Uno dei seguenti:Febbre > 38°C (> 100,4°F) senza altre cause riconosciuteConta dei globuli bianchi < 4.000/μL o ≥ 12.000/μLPer adulti ≥ 70 anni, alterazioni nello stato mentale senza altre cause riconosciute• E almeno due dei seguenti:Nuova <strong>in</strong>sorgenza di espettorato purulento o cambiamento nelle caratteristiche dell’espettorato o aumentonelle secrezioni respiratorie o nella necessità di aspirazioneNuova <strong>in</strong>sorgenza o peggioramento della tosse, dispnea o tachipnea ; rantoli o rumori respiratori bronchialiPeggioramento dello scambio gassoso, aumentata necessità di ossigeno, aumentato supporto respiratorioMicrobiologia (opzionale)Risultati positivi delle colture (uno): emocolture (non correlato ad altre orig<strong>in</strong>i), liquido pleurico, colturequantitative da BAL o PSB; cellule nel BAL contenenti batteri <strong>in</strong>tracellulari ≥ 5%


Polmonite nosocomialeFATTORI di RISCHIOFattori endogeni• Età > 60 anni• Traumi• Debilitazione fisica• Ipoalbum<strong>in</strong>emia• Malattie neuromuscolari• Immunosoppressione• Riduzione dello statodi coscienza• Diabete• AlcolismoFattori esogeni• Interventi chirurgici• Terapie farmacologiche-antibiotici-antiacidi-cortisonici• Dispositivi chirurgici-tubi endotracheali-sond<strong>in</strong>i nasogastrici- nebulizzatori• Circuiti di ventilazione• Polveri ambientali


Agenti etiologici HAP80-90%BATTERI* Possono provocare epidemie nosocomiali**Per lo più <strong>in</strong> ospiti immunocompromessiBacilli Gram negativi (Pseudomonas aerug<strong>in</strong>osa* *) 50-70%Staphylococcus aureus* A.baumannii1515-30%Batteri anaerobi 10-30%Hemophilus <strong>in</strong>fluenzae 10-20%Streptococcus pneumoniae 10-20%Legionella* 4%1)CravenD.E. et al. Am J Med 1991; 91: 442) Rouby J.J. et al. Am Rev Resp Dis 1992; 146:1053) A.T.S. Am Rev Resp Crit Care Med 1995; 153: 1711


Polmonite nososcomialeTassi di mortalità <strong>in</strong> relazione alla etiologia batterica• Ps. aerug<strong>in</strong>osa 72 %• Staph. aureus MR 65 %• Enterobacter spp. 43 %• Klebsiella pn. 38 %• Serratia marc. 35 %• Esch. Coli 31 %• Altri Gram neg. 20 %• Staph. aureus MS 20 %Pennigton J.E. 1996


Polmonite nososcomialeVAP: Ventilator–associated associated pneumonia• La più frequente <strong>in</strong>fezione <strong>in</strong> ICU 10-60 %; <strong>in</strong>tercorrono dopo almeno 48 h diventilazione meccanica• Incidenza 6-306casi / 100 pazienti• Mortalità 15 - 70 %• Etiologia polimicrobica nel 40 % (Staph. aureus, Ps. aerug., H.<strong>in</strong>fluenzae,Ac<strong>in</strong>etobacter, Streptoccus pneumoniae, anaerobi)Rello J. et al. Eur. Resp. . Mon. 1997; 3: 82-100


Fattori di rischio specifici per VAP• Intubazione endotracheale• Durata della VM• Re<strong>in</strong>tubazione• Non frequente sostituzione dei circuiti del ventilatore• Mancata aspirazione delle secrezioni sotto-glottidee• Formazione di condensa nel circuito del ventilatore


Polmonite nosocomiale <strong>in</strong> EuropaTERAPIAPaziente con PolmonitenosocomialeValutare gravitàMedia ModerataGrave


Criteri di def<strong>in</strong>izione di gravità delle HAP• Comparsa di stato confusionale• Frequenza respiratoria > 30 atti respiratori/m<strong>in</strong>• Ipossia• Addensamenti bilaterali o multilobari al Rx• PAS < 90; PAD < 60 mmHg• Necessità di supporto ventilatorioNott<strong>in</strong>gham Antibiotic Guidel<strong>in</strong>es Committee, 2006


Trattamento empirico HAP Nott<strong>in</strong>ghamAntibiotic Guidel<strong>in</strong>es Committee 2006A) HAP non severa1° scelta:Amoxicill<strong>in</strong>a/Clavunato 625 mg x32° scelta:Levofloxac<strong>in</strong>a 500mg/dieMetronidazolo500 mg x 3 (<strong>in</strong> caso diaspirazione)B) HAP severa Amoxicill<strong>in</strong>a/Clavunato 1.2 g x3 +Gentamic<strong>in</strong>a 5mg/kg/dieCefuroxime 1.5 x 3 +Gentamic<strong>in</strong>a 5mg/kg/dieMetronidazolo500 mg x 3 (<strong>in</strong> caso diaspirazione)Levofloxac<strong>in</strong>a 500mg x 2 +vancomic<strong>in</strong>a 1 g x 2


Fattori di rischio per Mdr• Terapia antibiotica nei precedenti 90 gg• Ospedalizzazione non <strong>in</strong>feriore ai 5 gg• Alta frequenza di antibiotico-resistenza comunitaria odospedaliera• Presenza di fattori di rischio per polmonite ospedaliera• Immunodeficienza o terapia immunosoppressiva


Trattamento della VAP e HAP (ATS 2005)Sospetto cl<strong>in</strong>ico di VAP/HAPRaccolta di campioni per la coltura(Coltura quantitativa di secrezioni respiratorieRischio di patogeni MDR?NOSICeftriaxone ofluoroch<strong>in</strong>oloneBasarsi sui risultati microbiologiciIn assenza di risultati proseguimentocon il regime <strong>in</strong>izialeantipseudomonas: cefalospor<strong>in</strong>a o ‚ ßlattamico/<strong>in</strong>ibitoredelle‚ ßlattamasi o carbepenemi+fluorch<strong>in</strong>olone (ciprofloxac<strong>in</strong>a, levofloxac<strong>in</strong>a)ovancomic<strong>in</strong>a o l<strong>in</strong>ezolid + am<strong>in</strong>oglicosideNORicolturaPrendere <strong>in</strong>considerazione la colturabroncoscopicaCercare siti alternativi di <strong>in</strong>fezione oun’eziologia non <strong>in</strong>fettivaMiglioramentocl<strong>in</strong>icodopo 3-4 giorni?Interrompere lasomm<strong>in</strong>istrazione diantibiotici dopo 8giorniNOSIIsolatiNLF-GN?SIInterrompere lasomm<strong>in</strong>istrazione diantibiotici dopo 14 giorni


Polmonite nel paziente immunocompromessoDEFINIZIONESi def<strong>in</strong>isce immunocompromesso unsoggetto che presenti un deficit congenito oacquisito della immunità cellulo-mediata.


Polmonite nel paziente immunocompromessoDEFINIZIONEpaziente immunocompromessoDiabeteEtilismoDenutrizioneNeoplasie- solide- ematologicheTrapianti- organo- midolloAIDSDim<strong>in</strong>uzione di• Neutrofili (< 500/mm 3 )• l<strong>in</strong>fociti T (CD4+)• l<strong>in</strong>fociti B• macrofagi alveolari• fagociti• piastr<strong>in</strong>e


Polmonite nel paziente immunocompromessoFATTORI di RISCHIOFattori di rischioRRNeutrofili < 500 mm 3 >10CD4 + < 200 μL >10Aspergillus spp. 1-5Eziologia polimicrobica 1-5Ventilazione assistita 5-10Infiltrati bilaterali 5-10Fattori di rischio di mortalità nel paziente con AIDS :la gravità è espressa come aumento del rischio relativo (RR)


Polmonite nel paziente immunocompromesso(Risk-<strong>in</strong>dex score)CaratteristichePunteggioestensione della malattia:non s<strong>in</strong>tomi 5s<strong>in</strong>tomi lievi 5s<strong>in</strong>tomi moderati 3Non ipotensione 5Non BPCO 4Tumore solido o non <strong>in</strong>fezione fung<strong>in</strong>ea 4Non disidratazione 3P.te domiciliare alla comparsa della febbre 3Età < 60 anni 2Un punteggio > 21 identifica il paziente a basso rischio


Trattamento nel paziente neutropenico febbrile (IDSA)Tc > 38,3 °C + neutropenia (


Polmonite nel paziente immunodepressoneutropenico con cancro (analisi su 40 casi dei408 episodi dal 1986-1995)Arch Intern Med, 1998;158:868-872• È la pr<strong>in</strong>cipale causa di morte tra questi pazienti (67% neoplasieematologiche, nessun paziente con HIV)• Gli agenti batterici più frequenti erano P. Aerug<strong>in</strong>osa (17); S. Pneumoniae(12); E.Coli (5); altri Streptococchi (3).• Amm<strong>in</strong>oglicoside + Cefalospor<strong>in</strong>a: complicanze <strong>in</strong>fettive e alta mortalità,bassa azione di Ceftazidime vs Streptococco 47% delle penicill<strong>in</strong>e resistentiagli Streptococchi, oltre alla buona percentuale di Gram -• Imipenem o Cefepime+Amm<strong>in</strong>oglicoside rimangono attivi verso lamaggiorparte degli Streptococchi penicill<strong>in</strong>o-resistenti e attivi verso loPseudomonas

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