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Incontro Scientifico del VenerdìBrescia, 7 ottobre 2005APATIA E DEPRESSIONENELLA MALATTIA DIALZHEIMERAlessandro MargiottaU.O. Medic<strong>in</strong>a e Unità Valutativa Alzheimer ICSA, Brescia


J Gerontology, 2004


Neurology, 2005


Sezione coronale di encefaloNormaleAlzheimer


SPECTAree diipoperfusioneLobo frontaleIpoperfusione• Il quadro SPECT tipico dellamalattia di Alzheimer èrappresentato daun’ipoperfusione bilateralenelle regioni parietali etemporali.• Negli stadi avanzati dimalattia, compareun’ipoperfusione cerebrale alivello frontale.Lobotemporale(mediale,apicale elaterale)Lobo frontaleLobo parietaleLobo occipitaleLobo frontaleLobo temporale


• Sistema limbico• Giro del c<strong>in</strong>golo• Gangli della base• Corteccia prefrontale•Lobi temporali


Sistema limbicoFUNZIONI• Regola l’aspetto emotivo deipensieri• Filtra gli stimoli esterniattraverso lo stato emotivo(emozioni)• Immagazz<strong>in</strong>a gli eventiemozionalmente significativi• Modula la motivazione• Controlla l’appetito e il ciclodel sonno• Processa direttamente glistimoli olfattivi• Modula la libidoPATOLOGIA• Irritabilità• Depressione• Pensieri negativi• Riduzione della motivazione• Percezione degli eventi <strong>in</strong> sensonegativo• Alterazioni della sfera sessuale• Alterazioni dell’appetito e delciclo sonno-veglia• Isolamento sociale


Giro del c<strong>in</strong>goloFUNZIONI• Spostamentodell’attenzione• Flessibilità cognitiva• Collegamenti• Adattabilità• Capacità di prevedereopzioni• CooperazionePATOLOGIA• Preoccupazioni• Fissità di pensieri(ossessioni)• Fissità di comportamenti(compulsioni)• Inflessibilità cognitiva• Dipendenze (alcool,droghe, iperfagia)• Atteggiamento oppositivo• Disturbi dell’alimentazione


Gangli della baseFUNZIONIPATOLOGIA• Integrazione dei movimentocon i sentimenti• Comportamento motorio f<strong>in</strong>e• Soppressione dicomportamenti non voluti• Detrm<strong>in</strong>azione del livellod’ansia• Aumentare la motivazione• Piacere• Estasi• Ansia• Attacchi di panico• Tendenza ad aspettarsi ilpeggio• Tendenza ad evitare iconflitti• Tensione muscolare, tremori• Cefalea• Eccesso o scarsità dimotivazione


Corteccia prefrontaleFUNZIONIPATOLOGIA• Attenzione• Perseveranza• Giudizio• Controllo degli impulsi• Organizzazione• Risoluzione di problemi• Criticità del giudizio• Empatia• Capacità di esprimereemozioni• Apprendimento dall’esperienza• Distraibilità• Iperattività• Impulsività• Tendenza a procrast<strong>in</strong>are• Disorganizzazione• Dispercezioni• Deficit di giudizio• Ansia• Deficit della memoria a breveterm<strong>in</strong>e• Deficit di apprendimento


Lobi temporaliFUNZIONIParte dom<strong>in</strong>ante(generalmente sx)• Comprensione eprocessazione del l<strong>in</strong>guaggio• Memoria a lungo term<strong>in</strong>e• Apprendimento uditivo• Memoria complessa• Stabilità emotiva• Processazione stimoli esterniParte non dom<strong>in</strong>ante(generalmente dx)• Riconoscimento delleespessioni facciali• Decodifica del tono vocale• Ritmo• Musica• Apprendimento visivoPATOLOGIAParte dom<strong>in</strong>ante• Aggressività• Pensieri violenti• Anomie• Instailità emotiva• AlessiaParte non dom<strong>in</strong>ante• Prosopoagnosia• Difficoltà a cogliere le<strong>in</strong>flessioni della voce• Inadeguatezza socialeEntrambi• Amnesia• Ipocondria• Ansia• déjà vu or jamais vu• Ipergrafia• Convulsioni


BPSD IN DEMENZA E POSSIBILI ASSOCIAZIONINEUROANATOMICHE E NEUROTRASMETTITORIALI(Trzepac, 1994)DISTURBI DELSONNODELIRIINATTENZIONEALTERAZIONIMEMORIADISTURBIORIENTAMENTOAGITAZIONEFUNZIONIESECUTIVETRONCO ENCEFALICO, VIESOTTOCORTICALICORTECCIA TEMPORALE SX, FRONTALEMESIALE, PARIETALE DXTRONCO, PREFRONTALE, PARIETALEDESTROCORTECCIA TEMPORALE, DIENCEFALOCORTECCIA PREFRONTALE, EMISFERODESTROCORTECCIA PREFRONTALE,SOTTOCORTICALE, TEMPORALECORTECCIA PREFRONTALENA, 5-HT, ACHDA, 5-HT, GLU,ACHDA, NA, ACH,GLU, 5-HTACH, NA, 5-HT,DA, NMDADA, NA, ACHDA, ACH, 5-HTDA, NA, ACH,GABAAFFETTIVITA’ EMISFERO DESTRO, C. PREFRONTALE GABA, NA, ACHVISUOSPAZIALE CORTECCIA PARIETALE, FRONTALE DX ACH, DA


Dal proteotipo al fenotipo• Le demenze come prote<strong>in</strong>opatie: alterazionidel metabolismo cerebrale di alcune prote<strong>in</strong>edeterm<strong>in</strong>ano fenotipi differenti• Vulnerabilità selettiva di alcuni grupp<strong>in</strong>euronali e circuiti cerebrali• Prote<strong>in</strong>a θ- demenze frontotemporali• α-s<strong>in</strong>ucle<strong>in</strong>a- malattia di Park<strong>in</strong>son- malattia a corpi di Lewy• β-amiloide- malattia di Alzheimer


Genetica e ambienteFRONTOSOTTOCORTICALIASSOCIATIVIIPPOCAMPALILIMBICIAlterazionemetabolismo proteicoVulnerabilità neuronaleselettivaDisfunzione circuit<strong>in</strong>euronaliCol<strong>in</strong>ergicaSeroton<strong>in</strong>ergicaNoradenergicaDopam<strong>in</strong>ergicaFENOTIPO CLINICO


DEMENZAFRONTOTEMPORALEMORBO DI PARKINSONDEMENZA A CORPIDI LEWYMALATTIA DIALZHEIMERCircuiti fronto-Via dopam<strong>in</strong>ergicaIppocampo esottocrticali circuito limbico aree associativeDisfunzioneRallentamentoAmnesiaesecutiva deficit di richiamo afasiaDISINIBIZIONEAPATIADEPRESSIONEALLUCINAZIONIDEPRESSIONEPSICOSI APATIA


Disturbi comportamentali nellaprogressione della malattia di AlzheimerPrevalenza (% di pazienti)100806040200–40RitiroSocialeIdeazionesuicidiariaDepressioneParanoiaAlterazionicircadianeAnsiaAtteggiamentoaccusatorioIrritabilitàAlterazioniumoreAgitazioneWander<strong>in</strong>gAggressivitàAlluc<strong>in</strong>azioniInappropriatezza socialeDeliriSessualità <strong>in</strong>appropriata–30 –20 –10 0 10 20 30Mesi prima della DiagnosiMesi dopo la DiagnosiJost BC, Grossberg GT. J Am Geriatr Soc. 1996;44:1078-1081.


Frequenza di disturbi comportamentali <strong>in</strong> un campionedi 50 pazienti con malattia di Alzheimer (NPI)8070%605040302010ApatiaAgitazioneAnsiaIrritabilitàDepressioneAttività motoria aberranteDis<strong>in</strong>ibizioneDisturbi appetitoDisturbi del sonnoDeliriAlluc<strong>in</strong>azioniEuforia0Cumm<strong>in</strong>gs, 1998


NEUROPSYCHIATRIC INVENTORY (NPI) PERAPATIA/INDIFFERENZACumm<strong>in</strong>gs JL, 1997


Condizioni cl<strong>in</strong>iche e psicologicheche possono generare apatia• Schizofrenia• Trauma lobo frontale• Infarto emisferico frontoparietale destro• Infarto giro del c<strong>in</strong>golo o area motoria supplementare• Ast<strong>in</strong>enza da amfetam<strong>in</strong>e o coca<strong>in</strong>a• Deficit dopam<strong>in</strong>ergico, ac<strong>in</strong>esia da neurolettici• Deficit “ambientale”, perdita di <strong>in</strong>centivi, perdita diruolo, istituzionalizzazione• Perdita di capacità percettiva sensoriale (vista, udito)• Ipertiroidismo


Apatia ed <strong>in</strong>vecchiamento• La correlazione fra apatia ed <strong>in</strong>vecchiamentonon è risultata positiva <strong>in</strong> una coorte disoggetti anziani sani (Lampe, 2001)• In uno studio condotto su pazientialzheimeriani, l’età rientrava come variabile<strong>in</strong>dipendente <strong>in</strong> un modello che prediceva lacomparsa di apatia (Starkste<strong>in</strong>, 2000)• In seguito ad ictus cerebri, i soggetti conapatia risultano più anziani (Starkste<strong>in</strong>, 1993)


Prevalenza dell’apatia nella demenza• Utilizzando MEDLINE (dementia, apathy,motivation, <strong>in</strong>itiation, abulia, amotivation)sono stati reperiti i seguenti dati di prevalenza:• In 6 studi (Benoit, 1999; Aharon-Peretz, 200;Kaufer, 1998; Craig, 1996; Litvan, 1996 e Levy,1998) che hanno utilizzato l’NPI la prevalenzadi apatia è risultata del 65% (55-81%)• Altre scale di valutazione (Apathy EvaluationScale, Apathy Scale e Blessed dementia Scale)riportano una prevalenza totale del 58% (37-86%)Van Reekum, 2005


Miscellanea• TBI: 61% (14% negli studi condotti subamb<strong>in</strong>i)• 12,5% <strong>in</strong> caso di lesioni fronto-mediali• 62,5% <strong>in</strong> caso di lesioni fronto-laterali• 71% <strong>in</strong> caso di lesioni ventro-medialibilaterali e solo 21% <strong>in</strong> lesioni bilaterali manon mediali• 40% <strong>in</strong> caso di lesioni ai gangli della base(uno studio su CBD riporta il 40%!)• In caso di stroke, l’apatia sembra piùfrequente <strong>in</strong> caso di lesioni dx (32%) rispettoa sx (22%)• 22% <strong>in</strong> studi su LBD


Apatia e stato funzionale• L’apatia si associa a ridotte prestazionifunzionali• Il punteggio all’Apathy Evaluation Scalecorrela con le IADL perse <strong>in</strong> corso di AD(Thomas, 2001)• In pazienti AD con apatia, <strong>in</strong>dipendentementedalla presenza di depressione e dal livello didecadimento cognitivo, le BADL risultanomaggiormente compromesse (Boyle, 2003)• I livelli di apatia (NPI) correlano con maggiorestress dei caregivers (Kaufer, 1998)• L’apatia risulta il s<strong>in</strong>tomo maggiormenteriferito dai caregivers (Lyketsos, 2000)


Apatia e outcomes• In soggetti con AD e apatia è stata riportatauna più veloce progressione del livello didecl<strong>in</strong>o cognitivo rispetto a pazienti senzaapatia (Doody, 1995)• L’apatia è risultata più comune <strong>in</strong> queisoggetti che non mostravano risposta cl<strong>in</strong>icaal donepezil (Mega, 1999)• In uno studio longitud<strong>in</strong>ale condotto supazienti affetti da malattia di Alzheimer,l’apatia è risultata persistere e peggioraredurante i 33 mesi di follow-up (Petry, 1989)


Apathy Evaluation Scale (Starkste<strong>in</strong>, 1996)PERNULLARARAMENTEQUALCHEVOLTASPESSOSiete <strong>in</strong>teressati ad apprendere cose nuove? C’è qualcosa che vi <strong>in</strong>teressa particolarmente? Siete preoccupati della vostra condizione? Date sempre il massimo nel fare le cose? Siete sempre alla ricerca di qualcosa da fare? Avete progetti e obiettivi per il futuro? Vi sentite motivati? Avete l’energia per le attività quotidiane? Avete bisogno che qualcuno vi <strong>in</strong>dichi cosa fare? Vi sentite <strong>in</strong>differenti nei confronti delle cose? Siete sempre senza preoccupazioni? Vi serve un <strong>in</strong>citamento per fare le cose? Vi sentite né felici né tristi, giusto a metà strada? Vi considerate apatico?


, 1991


APATIA: def<strong>in</strong>izione• Questa def<strong>in</strong>izione è stata criticata data ladifficoltà nel def<strong>in</strong>ire ed accertare la mancanzadi motivazione; Strauss (2000) ha proposto laseguente def<strong>in</strong>izione: ASSENZA DI RISPOSTA AVARI STIMOLI DOVUTA A MANCANZA DI INIZIATIVA(affettiva, comportamentale o cognitiva).• Alla sua espressione cl<strong>in</strong>ica concorrono aspetticognitivi e non cognitivi• Le alterazioni comportamentali (isolamentosociale, scarsa partecipazione affettivaall’ambiente) rappresentano aspetti cl<strong>in</strong>ic<strong>in</strong>ettamente dist<strong>in</strong>ti da quelli affettivi checaratterizzano i disturbi dell’umore.


•APATIA COGNITIVA riduzione o mancanza dimotivazione associataprimariamente ad undecadimento delle abilitàcognitive• APATIA MOTORIA da prevalenti disturbimotori•APATIA SENSORIALE da alterazione corticosensoriale(anosognosia)• Nell’AD, l’ampia variabilità delle alterazionimorfo-funzionali, il grado d’<strong>in</strong>teressamento dellobo frontale e dell’emisfero di destradeterm<strong>in</strong>ano una diversa espressione d’<strong>in</strong>tensità edei tempi di esordio dell’apatia


Circuito motivazionale dell’apatiaAMIGDALAGIRO DEL CINGOLO(corteccia prefrontale)DIMENSIONEEMOZIONALEIPPOCAMPOPALLIDOSISTEMA LIMBICOCORTECCIA ASSOCIATIVASTRIATO PALLIDO ASSOCIATIVODIMENSIONECOGNITIVAVAMDSTRIATO DORSALE MOTORIOVLSistema mesolimbico corticaleCORTECCIA MOTORIAPROIEZIONIDOPAMINERGICHEDIMENSIONECOMPORTAMENTALESistema nigro-striatale


Apatia e demenza• La correlazione fra livelli di apatia e decl<strong>in</strong>ocognitivo è stata a lungo controversa, ancheperché l’utilizzo del MMSE non esplora <strong>in</strong> manierasensibile le abilità frontali• In soggetti con AD e apatia è stata osservata unaridotta performance <strong>in</strong> test specifici (Stroop test,Wiscons<strong>in</strong> Card Sort<strong>in</strong>g Test, Boston Nam<strong>in</strong>g Test,fluenza verbale)• L’apatia è associata a ridotta consapevolezza deideficit cognitivi <strong>in</strong> soggetti dementi


Apatia e funzioni esecutive• Le funzioni esecutive presuppongono abilitàcognitive complesse, flessibilità mentale,capacità ad agire <strong>in</strong> modo f<strong>in</strong>alizzato epersistenza. Pazienti con deficit esecutivopresentano difficoltà nell’organizzare e portarea term<strong>in</strong>e attività strumentali• Benché la s<strong>in</strong>drome disesecutiva frontale correlianche con deficit nelle BADL, la magnitudorisulta m<strong>in</strong>ore rispetto alle IADL <strong>in</strong> quanto lanecessità di un sistema esecutivo <strong>in</strong>tatto è menorilevante per comportamenti che risultanorout<strong>in</strong>ari (alimentarsi, cura di sé, etc)


S<strong>in</strong>drome depressiva edisfunzione esecutive• S<strong>in</strong>drome caratterizzata da rallentamentopsicomotorio, ridotto <strong>in</strong>teresse nelle attività,deficit nelle IADL, limitato <strong>in</strong>sight e scarsi segnivegetativi• Pazienti con depressione e disfunzione esecutivapresentano spesso scarsa risposta al trattamentofarmacologico e richiedono accurato follow-up• La prom<strong>in</strong>ente disfunzione del circuito frontostriatalepotrebbe costituire un targetfarmacologico (dopam<strong>in</strong>a, acetilcol<strong>in</strong>a, oppioidi)


Depressione e malattia di Alzheimer• Nel 1952 Madden coniò il term<strong>in</strong>epseudodemenza per descrivere un quadrocl<strong>in</strong>ico simile a quello della demenza primariama <strong>in</strong> realtà secondario a vari disturbipsichiatrici e solitamente reversibile, chepoteva accompagnarsi alla depressione.• Altri Autori hanno considerato la depressionecome un disturbo <strong>in</strong> comorbidità, come parte<strong>in</strong>tegrante del quadro cl<strong>in</strong>ico o comecomplicanza della demenza• La depressione con s<strong>in</strong>tomi cognitivi reversibilipotrebbe costituire un prodromo per lademenza


Depressione come espressione delprocesso dementigeno• La depressione apparirebbe come unacostellazione di s<strong>in</strong>tomi, espressione dello stessodanno biologico che sottende la demenza• In quest’ottica si giustifica la depressione comeprodromo della demenza, che può precedereanche di molti anni l’esordio del deficitcognitivo (depressione come demenzasubcl<strong>in</strong>cica)• L’eterogeneità degli studi cl<strong>in</strong>ici (sett<strong>in</strong>g, critericlassificatori, disegno degli studi) non permettedi chiarire i reali rapporti causali fra depressionee sviluppo del decl<strong>in</strong>o cognitivo


Diagnosi di depressione e rischio diAD: studi caso controlloAutore Casi-controllo OR 95% ICAgbayewa MO, 1986 188/80 2,77 0,61-12,54Jorm AF et al, 1991 743/818 1,82 1,16-2,86Speck CE et al, 1995 294/300 1,80 0,9-3,5Steffens DC et al, 1997 81/61 2,08 1,22-3,52Wetherell JL, 1999 36/455 1,94 0,98-3,84


Depressione come espressione delprocesso dementigeno• Numerose evidenze epidemiologichesuggeriscono che la depressione agisca comefattore di rischio per la demenza• FATTORI DI RISCHIO:- un disturbo vascolare preesistente aumentail rischio per demenza vascolare- l’allele ε del gene ApoE non sembracostituire un fattore di rischio perdepressione


Depressione come reazione allacompromissione cognitiva• La depressione potrebbe essere legataalla consapevolezza delle difficoltàcognitive <strong>in</strong>gravescenti, specialmentenelle fasi <strong>in</strong>iziali di malattia• Esiste una stretta correlazione fralamentele di tipo cognitivo es<strong>in</strong>tomatologia depressiva


• La presenza di demenza, di per se’, non pregiudical’accuratezza della espressione soggettiva di s<strong>in</strong>tomidepressivi• La s<strong>in</strong>tomatologia depressiva, il deficit cognitivo e il gradodi consapevolezza dei deficit mnesici spieganosignificativamente la varianza della GDS fra punteggioriportato dal paziente e quello <strong>in</strong>dividuato dal cl<strong>in</strong>ico• Pazienti con scarso <strong>in</strong>sight riportano meno s<strong>in</strong>tomi depressivi• La valutazione neuropsicologica accurata delle funzioniesecutive dovrebbe permettere di comprendere meglio ilruolo del deficit cognitivo sulla percezione della depressioneJAGS, MARCH 2005-VOL. 53, NO. 3


Distribution of self-reported depression accuracy:L’accuratezza nel riportare s<strong>in</strong>tomi depressivi varia neigruppi di soggetti <strong>in</strong> studio. La sovrastima dei s<strong>in</strong>tomidepressivi è bassa <strong>in</strong> tutti i gruppi, mentre la sottostima è<strong>in</strong>feriore all’accordo nei pazienti depressi e dementi. Neipazienti <strong>in</strong> cui le due condizioni coesistono, l’accordoeguaglia la sottostima.


Depressione come comorbidità• La depressione risulta chiaramentedist<strong>in</strong>guibile dal punto di vista patogenetico• Il DSM IV contiene criteri per la diagnosi didepressione maggiore <strong>in</strong> corso di demenzaprimaria• Le modificazioni neurochimiche che siaccompagnano ai quadri di depressione nelcontesto di una demenza dovrebbero esserequalitativamente diverse da quelle associatealla demenza


Criteri diagnostici per la depressione nella demenza diAlzheimer proposti dal National Institute of Mental HealthTre o più dei seguenti s<strong>in</strong>tomi sono presenti durante un periodo di due settimane erappresentano un cambiamento rispetto al precedente funzionamento: almeno uno deis<strong>in</strong>tomi è costituito da 1) umore depresso o 2) riduzione dei sentimenti di piacere. (Nota:non <strong>in</strong>cludere s<strong>in</strong>tomi chiaramente dovuti a una condizione medica generale oltre alla demenza , o cherisultano s<strong>in</strong>tomi della demenza non correlati all’umore)1) Umore depresso cl<strong>in</strong>icamente significativo (depressione, tristezza, perdita di speranza,scoraggiamento, facilità al pianto)2) Riduzione dei sentimento positivi o di piacere per i contatti sociali3) Isolamento o ritiro sociale4) Disturbi dell’appetito5) Disturbi del sonno6) Alterazioni psicomotorie7) Irritabilità8) Faticabilità o mancanza di energia9) Sentimenti di autosvalutazione, colpa eccessivi o <strong>in</strong>appropriati10) Ricorrenti pensieri di morte, ideazione suicidaria con un piano o un tentativoSono soddisfatti i criteri del DSV IV per demenza di AlzheimerI s<strong>in</strong>tomi causano disagio cl<strong>in</strong>icamente significativo o compromissione del funzionamentoI s<strong>in</strong>tomi non si presentano esclusivamente nel corso di deliriumI s<strong>in</strong>tomi non sono dovuti all’effetto di sostanzeI s<strong>in</strong>tomi non sono meglio giustificati da altri s<strong>in</strong>tomi psichiatrici


Malattia di Alzheimer e depressioneAlexopoulos, 2002


Malattia di Alzheimer e depressione• Nella malattia di Alzheimer, la depressionenon rappresenta una manifestazioneaspecifica. Pazienti dementi con depressionepossono essere identificati da elevati livellidi punteggio della scala di Hamilton• Il profilo dei disturbi depressivi èsovrapponibile a quello di pazienti nondementi con depressione• La demenza, per sé, non produce s<strong>in</strong>tomidepressivi <strong>in</strong> assenza di umore depresso• La consapevolezza dei s<strong>in</strong>tomi depressivi daparte dei pazienti è spesso ridotta


Chemer<strong>in</strong>ski, 2001


APATIA E DEPRESSIONESINTOMI DELL'APATIA SINTOMI COMUNI SINTOMI DELLADEPRESSIONERisposta emotiva offuscata Riduzione <strong>in</strong>teressi DisforiaIndifferenza Lentezza psicomotoria Ideazioni suicidiarieScarso co<strong>in</strong>volgimento Astenia Sensi di colpaScarsa <strong>in</strong>traprendenza Ipersonnia Eccessiva criticitàIncostanza Anosognosia PessimismoMancanza di speranza


Starkste<strong>in</strong> SE et al, 2001


L’apatia e non la depressione risulta associata adun deficit cognitivo maggiore


Structured Cl<strong>in</strong>ical Interview for the Diagnosis of ApathyCriterion A. Lack of motivation relative to the patient’s previous level of function<strong>in</strong>g or thestandards of his or her age and culture as <strong>in</strong>dicated either by subjective or observation“Did you notice a lack of or dim<strong>in</strong>ished motivation to perform the activities of daily liv<strong>in</strong>g?Criterion B. Presence, of at least 3 symptoms of the follow<strong>in</strong>g B criteria:B1. Lack of effort or energy to perform everyday activities (i.e. groom<strong>in</strong>g, work, social life).Did you notice lack of or putt<strong>in</strong>g less effort <strong>in</strong>to your everyday activities? If an extra effort is needed do you refra<strong>in</strong> from do<strong>in</strong>g th<strong>in</strong>gs?Are you less helpful <strong>in</strong> household chores?B2. Dependency on prompts from others to carry out everyday activities“Do you feel that <strong>in</strong> order to carry out your daily activities you need that someone <strong>in</strong>dicates or organises your activities? Do you need a “push” tostart do<strong>in</strong>g your daily activities?”B3. Lack of <strong>in</strong>terest <strong>in</strong> learn<strong>in</strong>g new th<strong>in</strong>gs, or <strong>in</strong> new experiences (i.e. read<strong>in</strong>g news, books, watch TV).Do you feel that you have less <strong>in</strong>terest to learn new th<strong>in</strong>gs? (i.e. read<strong>in</strong>g newspapers,books, watch TV). Do you note less <strong>in</strong>terest to learn about events <strong>in</strong> your environment, such as family meet<strong>in</strong>gs, neighbourhood news?B4. Lack of concern about one’s personal problems.Are you <strong>in</strong>different or less <strong>in</strong>terested <strong>in</strong> your personal situation? Are you <strong>in</strong>different to your health condition, work<strong>in</strong>g, hobbies, or personal care?B5. Unchang<strong>in</strong>g or flat affect, lack of emotional response to positive or negative eventsDo you have a flat mood, with no fluctuations? Do you feel <strong>in</strong>different, such as not be<strong>in</strong>g happy or sad about positive or negative events?C. The symptoms of apathy cause cl<strong>in</strong>ically significant distress or impairment <strong>in</strong>social, occupational, or other important areas of function<strong>in</strong>g.D. The symptoms are not due to dim<strong>in</strong>ished level of consciousness or to the directphysiological effects of a substance (e.g., a drug of abuse, a medication).


L’APATIA E LA DEPRESSIONE NELLA MALATTIA DIALZHEIMER IN FASE LIEVE: IMPLICAZIONI SULLA QoLA. Margiotta, A. Bianchetti, P. Scapicchio e M. Trabucchi per l’ItalianInterdiscipl<strong>in</strong>ary Network on Alzheimer’s Disease; Grupppo di Studio N° 5*“Demenza, Depressione e Qualità della Vita”• SCOPO DELLO STUDIO: valutare le caratteristiche cl<strong>in</strong>iche e laqualità della vita di soggetti affetti da AD <strong>in</strong> fase lieve (def<strong>in</strong>ita daun punteggio al MMSE > 18/30) che presentano il s<strong>in</strong>tomo apatia.• PAZIENTI E METODI: sono stati reclutati 130 pazienti ambulatoriali(64% di sesso femm<strong>in</strong>ile) affetti da AD <strong>in</strong> fase lieve, e sono stativalutati i seguenti parametri, oltre lo stato mentale: s<strong>in</strong>tomatologiaemotivo-affettiva (Geriatric Depression Scale a 30 items, GDS),s<strong>in</strong>tomi comportamentali e psicotici (Neuropsychiatric Inventory,NPI); comorbidità (Geritric Index of Comorbidity, GIC), pesoassistenziale (Caregiver Burden Inventory, CBI) e la presenza dis<strong>in</strong>tomatologia depressiva nel caregiver (Beck Depression Inventory,BDI). La qualità della vita è stata valutata con la Quality of Life-AD(QoL-AD); utilizzando <strong>in</strong>formazioni provenienti sia dal paziente chedal caregiver.


QUALITY OF LIFE-AD


Prevalenza di apatia edepressione• La prevalenza di apatia è risultata del 73%(76 soggetti)• 61 pazienti (47%) presentavano unadiagnosi cl<strong>in</strong>ica di depressione secondo icriteri del DSM IV• In 44 soggetti le due condizionicoesistevano con una correlazionealtamente significativa (χ 2 :8,843; p:0,003)


Caratteristiche dei 130 pazienti affetti daAD lieve (T-Test)VariabilePresenza di apatian: 76Assenza di apatian: 54Età (anni) 76,3+6,4 76,7+6,5 NSScolarità (anni) 6,7+3,9 6,5+3,1 NSMMSE (M<strong>in</strong>i Mental State Exam<strong>in</strong>ation) 21,9+3,7 22,4+3,4 NSGDS (Geriatric Depression Scale) 10,7+6,4 8,6+5,7 NSIADL (Funzioni perse) 3,3+2,2 1,8+2,0 0,000BADL (Funzioni perse) 0,9+1,3 0,3+0,7 0,002NPI (Neuropsychiatric Inventory) 23,3+19,2 8,1+11,9 0,000GIC (Geritric Index of Comorbidity) 1,9+0,7 1,9+0,9 NSN° farmaci 3,1+2,1 2,9+1,9 NSCBI (Caregiver Burden Inventory) 20,4+14,9 10,7+13,4 0,000BDI (Beck Depression Inventory) 7,8+6,5 5,7+6,2 NSQoL-AD (Quality of Life-AD) 30,5+5,5 33,1+4,7 0,006p


• Fra i pazienti apatici, la gravità dels<strong>in</strong>tomo è <strong>in</strong>versamente correlata al livellodi qualità della vita (r di Pearson: -0,251 p:0,030)• La correlazione fra stato funzionale elivello di apatia, corretta per il punteggioalla GDS, risulta statisticamentesignificativa (r: 0,2283; p: 0,045 per BADLe r: 0,3271; p: 0,004 per IADL)


Conclusioni•Il s<strong>in</strong>tomo “apatia” ha un’elevata <strong>in</strong>cidenza frai pazienti affetti da malattia di Alzheimer <strong>in</strong>fase lieve e non sembra dipendere dal grado dicompromissione cognitiva• Nonostante l’associazione fra apatia edepressione risulti statisticamentesignificativa, la GDS non sembra <strong>in</strong> grado didiscrim<strong>in</strong>are i pazienti apatici dai non apatici• L’apatia, a differenza della depressione, siassocia a maggiore compromissione funzionalee determ<strong>in</strong>a un maggior carico assistenziale

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