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scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

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Sommario<strong>Notiziario</strong> S.I.M.Supplemento al Bollettino MalacologicoAnno 27 · n. 1 · gennaio-giugno 2009Vita sociale3 In memoriam Donato Comparone4 Verbale della riunione del Consiglio Direttivotenuta in Certaldo, 18 apr<strong>il</strong>e 20095 Verbale dell’Assemblea dei Soci S.I.M. tenutain Certaldo, 19 apr<strong>il</strong>e 20096 B<strong>il</strong>ancio consuntivo S.I.M. 20086 B<strong>il</strong>ancio preventivo S.I.M. 20097 Elenco delle pubblicazioni S.I.M. <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>iNotizie8 Legislazione in materia <strong>di</strong> tutela <strong>di</strong> repertipaleontologici: aggiornamento della situazione.A cura <strong>di</strong> M. ForliCuriosità9 Giuseppe Viviano, Conchiglie, etica e souvenirContributi14 V. David, Le piastre gastriche nel genere AplysiaLinné, 176716 M. Forli, Divagazioni sulla Mesalia cochleata20 M. Tisselli & C. Mazziotti, Distribuzione<strong>di</strong> Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817 lungole coste italiane e segnalazioni dettagliateper le coste dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna24 Segnalazioni bibliograficheRecensioni27 V. Héros, R.H. Cowie & Ph. Bouchet Eds.,2008. Tropical Deep-Sea Benthos.A cura <strong>di</strong> P. CrovatoEventi28 Mostra “Strumenti del Mare” - Acquario<strong>di</strong> Cattolica. A cura <strong>di</strong> A. Cecalupo29 Terzo Convegno Malacologico a Sabau<strong>di</strong>a 19-20settembre 200930 Mostre e Borse 200933 Pubblicazioni ricevuteVarie38 Quote Sociali 2009Citato da Thomson Scientific Publications (Biosis Previews,Biological Abstracts)In copertina:Tricolia tenuis (Michaud, 1829)Altafiumara (RC - Mar Tirreno)Foto Angelo Vazzana


SOCIETÀ ITALIANA DI MALACOLOGIACasella Postale n. 436 I-80133 NAPOLI Succ. 83e-ma<strong>il</strong>: paolo.crovato@fastwebnet.it - sito web: http://www.sim-online.itSede Sociale: c/o Acquario Civico, Viale Ga<strong>di</strong>o, 2 - 20121 M<strong>il</strong>anoCONSIGLIO DIRETTIVO 2007-2010Presidente: Bruno Dell’Angelo Vicepresidente: Mauro Mariani Segretario: Paolo Crovato Tesoriere: Nicola MaioConsiglieri: Franco Agamennone, Antonio Bonfitto, Enzo Campani, Alberto Cecalupo, Massimo Cretella, Sergio Duraccio, Maurizio Forli,Alfio Germanà, Giuseppe Martucci, Cristina Mazziotti, Morena TisselliRevisori dei Conti: Giuseppe Fasulo, Alberto PingitoreRedattore capo: Enzo Campanie-ma<strong>il</strong>: enzo.campani@fastwebnet.itDirettore responsab<strong>il</strong>e: Paolo Crovatoe-ma<strong>il</strong>: paolo.crovato@fastwebnet.it


In memoriam Donato Comparone(19 settembre 1937 - 19 gennaio 2009)Vita socialeIl giorno 19 gennaio 2009 a San Nicola La Strada è mancatoall’affetto dei suoi cari e <strong>di</strong> tutti noi del GruppoCampano - Pugliese, Sezione della S.I.M. che l’abbiamoconosciuto Donato Comparone.La sua energia e la passione per le conchiglie era davverocontagiosa e tanta ancora ne avrebbe potuto trasmetterea giovani che appena si accostavano al mondo dellamalacologia ed a noi, più avanti negli anni, a cui <strong>il</strong> suoentusiasmo dava una sferzata <strong>di</strong> vitalità.del meraviglioso mondo delle conchiglie pur tanto <strong>di</strong>stantedalle sue or<strong>di</strong>narie occupazioni.Il testo, dato alle stampe poco prima della sua morte, è<strong>il</strong> giusto coronamento all’impegno profuso nella ricerca<strong>di</strong> immagini che riproducessero la bellezza e le straor<strong>di</strong>narieforme <strong>di</strong> quel mondo da lui tanto amato.Alla famiglia tutta va <strong>il</strong> nostro pensiero e la nostra affettuosavicinanza.In memoriam Donato ComparoneDi Donato Comparone ricorderemo sempre la caparbietàcon cui si è cimentato nello stu<strong>di</strong>o, a volte complesso,Paolo Crovato3


Verbale:Riunione del Consiglio Direttivo della S.I.M.(Certaldo, 18 apr<strong>il</strong>e 2009)Vita socialeVita sociale4Il giorno 18 apr<strong>il</strong>e 2009 alle ore 15.30, presso la ScuolaMe<strong>di</strong>a Statale G. Boccaccio sita alla via G. Leopar<strong>di</strong> <strong>di</strong>Certaldo (FI), si è riunito <strong>il</strong> Consiglio Direttivo della Società<strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong> per decidere e deliberaresul seguente or<strong>di</strong>ne del giorno:1. Relazione Presidente;2. Relazione Segretario;3. Bollettino Malacologico;4. <strong>Notiziario</strong> S.I.M.;5. Varie ed eventuali.Presiede la seduta, a norma <strong>di</strong> statuto <strong>il</strong> Presidente BrunoDell’Angelo <strong>il</strong> quale constata e fa constatare la presenzadei Consiglieri: Franco Agamennone, Enzo Campani,Alberto Cecalupo, Paolo Crovato, Sergio Duraccio,Maurizio Forli, Alfio Germanà, Nicola Maio, CristinaMazziotti, Morena Tisselli.Sono assenti i consiglieri: Paolo Giulio Albano, MassimoCretella, Mauro Mariani e Giuseppe Martucci.Dichiara aperta la seduta ed idonea a deliberare essendopresente la maggioranza dei consiglieri eletti. Semprea norma <strong>di</strong> statuto assume la funzione <strong>di</strong> segretario<strong>il</strong> consigliere Agamennone.Sul primo punto posto all’or<strong>di</strong>ne del giorno prende laparola <strong>il</strong> Presidente <strong>il</strong> quale espone ai presenti che <strong>il</strong>consigliere Albano ha rassegnato le <strong>di</strong>missioni per l’impossib<strong>il</strong>ità<strong>di</strong> partecipare assiduamente alle sedute delConsiglio. Viene data lettura della lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni;i presenti prendono atto delle motivazioni addottedall’amico Albano e nel ringraziarlo sentitamente perquanto fatto fino ad ora augurano allo stesso <strong>di</strong> tornarepresto a partecipare con impegno ed entusiasmo alle attivitàsociali. Dal tenore della lettera è dato <strong>di</strong> capire chele attività connesse alla gestione del sito saranno portatecomunque avanti. Viene apprezzata inoltre la correttezza<strong>di</strong>mostrata da Albano che, resosi conto <strong>di</strong> nonpoter più partecipare alle sedute, ha ritenuto doverosolasciare spazio a chi può farlo più fattivamente: sensib<strong>il</strong>itànon <strong>di</strong>mostrata da altri consiglieri sistematicamenteassenti.A norma <strong>di</strong> statuto <strong>il</strong> Presidente propone quale neo consigliereAntonio Bonfitto, primo can<strong>di</strong>dato non eletto.Allo stesso sarà inviata formale comunicazione scrittaper chiedere espressamente la sua <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità, sebbenesia stata già manifestata verbalmente.Il consigliere Campani chiede che in occasione del prossimorinnovo dello Statuto sociale vengano introdottedelle precise norme che regolino la nomina <strong>di</strong> neo consiglierisubentranti ad altri <strong>di</strong>missionari ad opera del Consiglioin carica. Crovato risponde che lo statuto attualeal riguardo non prevede una procedura vincolante.La verifica ed eventuale revisione dello Statuto suscitanei presenti la <strong>di</strong>scussione sul decentramento della Segreteriasociale e della nuova sede legale, con<strong>di</strong>zioniessenziali affinché si possa finalmente approntare <strong>il</strong>progetto <strong>di</strong> trasformazione in ONLUS. Sull’argomentoForli aggiorna i presenti sulla possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> inserire laSIM all’interno del Museo <strong>di</strong> Scienze Planetarie <strong>di</strong> Prato.Il progetto va avanti, sebbene non proprio spe<strong>di</strong>tamente,e comunque le probab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> poter concludereun accordo restano abbastanza buone. Viene chiesto aForli <strong>di</strong> informare tempestivamente i consiglieri suglisv<strong>il</strong>uppi della vicenda. Duraccio prende la parola perinformare i presenti che esiste una possib<strong>il</strong>e alternativarappresentata dall’Associazione Naturalisti <strong>di</strong> Napoli. IlConsiglio prende atto <strong>di</strong> quanto detto da Duraccio, maritiene <strong>di</strong> dover dare priorità alla soluzione Prato.Forli propone <strong>di</strong> lanciare un progetto per creare tavolesinottiche e pannelli <strong>il</strong>lustrativi con esposizione <strong>di</strong> materiale<strong>di</strong>dattico. L’idea <strong>di</strong> Forli è con<strong>di</strong>visa dai presenti.Campani prende l’impegno <strong>di</strong> pubblicare tale progettosul prossimo <strong>Notiziario</strong> per suscitare nei soci reazionicollaborative e altre proposte, <strong>il</strong> tutto allo scopo <strong>di</strong> pubblicizzarela S.I.M. e raccogliere maggiori consensi edadesioni.Sul secondo punto all’or<strong>di</strong>ne del giorno Crovato informai presenti che <strong>di</strong>versi sono i soci morosi e pertanto <strong>il</strong>numero dei soci che prendono parte attivamente alle attivitàsociali è in calo. Tra i nuovi iscritti si enumerano<strong>di</strong>versi giovani che però nel tempo perdono spesso interesseverso la S.I.M. Duraccio prende la parola per <strong>il</strong>lustrarealcuni aspetti contab<strong>il</strong>i. In particolare trattasi <strong>di</strong>alcuni cre<strong>di</strong>ti verso la Servizi Interbancari sorti nel corsodel 2007. Ad oggi un centinaio <strong>di</strong> quote sono incassatetramite carte <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. Per l’incasso è necessario inviareun fax riep<strong>il</strong>ogativo per ottenere le preventive autorizzazioniall’incasso. Un foglio contenente circa 15 autorizzazioniè andato perduto e la Servizi Interbancariha richiesto che per tali nominativi fossero riconfermatedai titolari le relative autorizzazioni all’addebito. Taliautorizzazioni non sono state riconfermate da tutti i sociinclusi nel foglio andato perduto. Alla luce <strong>di</strong> quantosopra è da ritenere che la somma <strong>di</strong> Euro 606,00 saràmolto <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente recuperab<strong>il</strong>e. Il Consiglio prende attodell’accaduto e ritiene che la predetta somma debbaessere iscritta tra i mancati incassi, fermo restando chesarà comunque inserita una comunicazione sul <strong>Notiziario</strong>per invitare i soci che nel 2007 hanno pagato con car-


Vita socialeVita socialeSocietà <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong>(cifre espresse in euro)B<strong>il</strong>ancio consuntivo 2008EntrateQuote Sociali 25.456,00***Ven<strong>di</strong>ta Pubblicazioni 1.096,80***Incassi <strong>di</strong>fferiti 2007 875,00***Interessi attivi c/c 72,29***Totale 27.500,09***UsciteSpese Stampa 11.135,69***Spese Postali 2.763,89***Compensazioni 2.945,50***Spese Varie 324,24***Sito Web 221,00***Spese c/c 414,01***Sub tot. 17.804,33***accantonamenti 9.695,76***Totale 27.500,09**** Nella voce Quote Sociali dobbiamo evidenziare Euro 1.189<strong>di</strong> competenza 2009.** Nella voce incassi <strong>di</strong>fferiti sono compresi parte degli importiin contestazione con la Servizi Interbancari per quotesociali che sono state contestate dai soci e che sono attualmentein fase <strong>di</strong> accertamento.La somma è composta dalle seguenti voci:da Servizi Interbancari per somme contestatenel 2007 563,00da Servizi Interbancari per somme accre<strong>di</strong>tatein ritardo 312,00Totale 875,00*** La voce compensazioni riguarda le somme che a fine annoabbiamo conguagliato con le altre Società Malacologiche Europeeche hanno con noi un accordo <strong>di</strong> reciproca raccolta <strong>di</strong>adesioni.Complessivamente gli importi che abbiamo versato a compensazionesono i seguenti:Società Olandese 1.057,50Società Spagnola 1.448,50Museo Cupra 100,00Società Belga 339,50Totale 2.945,50Nelle quote sociali incassate e <strong>di</strong> competenza del corrente annovi è l’importo <strong>di</strong> Euro 60 <strong>di</strong> competenza della SEM.Stato Patrimoniale01/01/2008Biblioteca 0,51Stigliature 516,00Cassa e banche 17.301,01Rimanenza PIN 1.108,03Totale 18.925,5531/12/2008Biblioteca 0,51Stigliature 516,00Rimanenza PIN 1.108,03Cassa e Banche 26.996,77Totale 28.621,31B<strong>il</strong>ancio preventivo 2009EntrateIncassi quote sociali 25.000,00Ven<strong>di</strong>ta Pubblicazioni 1.000,00Totale 26.000,00UsciteSpese stampa 20.500,00Spese postali 4.000,00Sito Web 500,00Spese varie e <strong>di</strong> Segreteria 500,00Spese bancarie 500,00Totale 26.000,006N.B. Anche durante l’anno trascorso non sono stati vendutiPIN la cui giacenza rimane pertanto invariata.


Elenco delle pubblicazioni S.I.M. <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>iVita socialeDistintivo in ottone smaltato € 2,50Bollettino Malacologico– annate 1968/1975 e 1978/1992 (ciascuna) € 12,00– annate 1993 e 1995 (ciascuna) € 15,00– annate 1965/1967 e 1976/1977 (esaurite,<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i in fotocopia) (ciascuna) € 15,00– annate 1994 e 1996 (un fascicolo esaurito,<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>e in fotocopia) (ciascuna) € 18,00– annate 1971 e 1978 (un fascicolo esaurito,<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>e in fotocopia) (ciascuna) € 15,00– fascicoli singoli annate 1965/1996(ciascuno) € 5,00– annate 1997/2007 (ciascuna) (sconto 40%ai nuovi soci) € 30,00– fascicoli singoli annate 1997/2007(ciascuno) € 10,00– fascicoli singoli: anno ’99 n. 5-12,anno ’01 n. 5-8, anno ’02 suppl.,anno 2006 supp. (ciascuno) € 20,00– collezione completa 1965/2001(in fotocopia i fascicoli esauriti) € 500,00Lavori S.I.M. 1-20 (ciascuno) € 10,00Lavori S.I.M. 21-24 (ciascuno) € 15,00Diversi fascicoli dei Lavori S.I.M. sono esauritiBouchet & Waren, Revision of the Northeast AtlanticBathyal and Abyssal:– Turridae € 16,00– Neogastropoda exclu<strong>di</strong>ng Turridae € 22,00– Acli<strong>di</strong>dae, Eulimidae, Epitoniidae esaurito– Mesogastropoda € 26,00Il contenuto delle annate del Bollettino Malacologico edei Lavori SIM è consultab<strong>il</strong>e nel sito S.I.M. su Internet,http://www.sim-online.itSi prega <strong>di</strong> inviare le richieste al segretario:Paolo Crovato c/o S.I.M. Casella Postale 436, 80133 NapoliSucc. 83 oppure e-ma<strong>il</strong>:paolo.crovato@fastwebnet.itIl materiale richiesto potrà essere pagato in una dellemodalità in<strong>di</strong>cate nella circolare <strong>di</strong> pag. 38. La spe<strong>di</strong>zionesarà gravata delle spese postali al costo.Verbale dell’Assemblea dei Soci S.I.M. tenuta in Certaldo, 19 apr<strong>il</strong>e 2009Dalla RedazioneCarissimi Soci, come avrete letto nel Verbale del CD soprapresentato, i Consiglieri hanno affrontato <strong>il</strong> problemadel “che fare” per <strong>di</strong>ffondere e migliorare l’immaginedella SIM sul territorio nazionale. Ne è nata l’ideapresentata da Maurizio Forli della realizzazione <strong>di</strong> unasorta <strong>di</strong> “esposizione mob<strong>il</strong>e”, consistente in pannellicon materiale <strong>di</strong>dattico e tavole sinottiche <strong>il</strong>lustrative,fac<strong>il</strong>mente trasportab<strong>il</strong>i ed esponib<strong>il</strong>i, che dovrebberoaccompagnare le numerose manifestazioni con contenutimalacologici che annualmente si tengono sul territorionazionale. In occasione <strong>di</strong> queste, <strong>il</strong> CD chiederebbead un socio S.I.M., possib<strong>il</strong>mente locale, la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>itàad istallare tali pannelli ed a presenziarne le visite,rispondendo ad eventuali quesiti, un po’ come si fa inuna sessione poster <strong>di</strong> un congresso. Chiaramente restanoancora da decidere moltissime cose, quali ad esempioformato e contenuti dei pannelli, livello <strong>di</strong>datticodei medesimi, eventualità <strong>di</strong> orari per le risposte alpubblico, e moltissime altre cose. Su tutto questo e suquant’altro i Soci vorranno suggerire, <strong>il</strong> CD ha deciso <strong>di</strong>sentire l’opinione ed i suggerimenti dei Soci stessi.Chiedo pertanto a tutti coloro che volessero collaborare,<strong>di</strong> inviare suggerimenti ed opinioni per scritto a me,presso l’in<strong>di</strong>rizzo elettronico:enzo.campani@fastwebnet.itoppure all’in<strong>di</strong>rizzo postale:Enzo CampaniC.so G. Mazzini 29957126 LivornoIn merito poi al problema segnalato nel Verbale stessoed inerente alcune mancate riconferme <strong>di</strong> pagamenti amezzo Carta <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to per l’anno 2007, si chiede ai sociche avessero provveduto al pagamento per <strong>il</strong> suddettoanno con questo mezzo la cortesia <strong>di</strong> ricontrollare,qualora ne abbiano l’occasione, l’effettivo addebito dellasomma sul proprio Conto Corrente, provvedendo incaso contrario al pagamento.Ringraziando in anticipo colore che vorranno de<strong>di</strong>careproprio tempo a quanto detto.Enzo Campani7


NotizieLegislazione in materia <strong>di</strong> tutela <strong>di</strong> reperti paleontologici:aggiornamento della situazioneNotizieDa circa due anni per vari motivi, legati ai miei interessiculturali e per la contemporanea appartenenza a <strong>di</strong>verseAssociazioni coinvolte nella cosa, sto seguendo epartecipando al <strong>di</strong>battito sorto dopo le recenti proposte<strong>di</strong> liberalizzazione per la ricerca e detenzione dei foss<strong>il</strong>iitaliani, naturalmente in particolare per quello che riguardale conchiglie. Riassumo <strong>di</strong> seguito, in modosemplice, le novità intervenute nel frattempo. Per chinon sapesse dei precedenti, la vicenda è iniziata a seguitodella proposta <strong>di</strong> legge dell’On. Naccarato presentatanella scorsa legislatura (Camera dei Deputati n.2906, XV Legislatura). Lo scopo della legge era quello <strong>di</strong>“liberalizzare” in qualche modo la raccolta, la detenzionee la proprietà dei foss<strong>il</strong>i. La stesura della legge haseguito numerosi suggerimenti arrivati dai più svariatigruppi naturalistici coinvolti, tra cui <strong>il</strong> nostro, autoattivatisiper cercare <strong>di</strong> colmare le lacune nella legge vigente.Con la caduta dello scorso Governo la proposta d<strong>il</strong>egge è decaduta ed è stata poi ripresentata sempre dalmedesimo onorevole, rieletto, un poco mo<strong>di</strong>ficata dallaprima versione, separando in particolare la regolamentazioneper la ricerca dei minerali da quella dei foss<strong>il</strong>i.La nuova proposta (Atto Camera 1021) è attualmentestata assegnata alla 7 a Commissione (Cultura, scienzaed istruzione) dove è in attesa <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione (consultab<strong>il</strong>esu internet all’in<strong>di</strong>rizzo www.senato.it).La presentazione della proposta <strong>di</strong> legge ha se non altroavuto <strong>il</strong> merito <strong>di</strong> aver attirato l’attenzione sull’attualeinsod<strong>di</strong>sfacente situazione legislativa e “messo in moto”,a vario titolo, le Istituzioni e le persone coinvoltenel mondo della paleontologia italiana. Tra questi inparticolare <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettivo della Società Paleontologica <strong>Italiana</strong>ed i Carabinieri del Nucleo <strong>di</strong> Monza, prepostialla Tutela del Patrimonio Culturale. Fermo restando lasituazione attuale, regolamentata da varie leggi, tra cu<strong>il</strong>e principali, n. 1089 del giugno 1939, circolare n. 63/STRAP del 15 febbraio 1999, l’attuale D.Lgs. n. 42 del 22gennaio 2004, premesso che queste tutelano “le cose cheinteressano la paleontologia” <strong>di</strong>zione che appunto lasciamargine interpretativo, mi sembra che ci siano state“aperture” tendenti a <strong>di</strong>stinguere tra chi per esempio, faricerca all’interno delle Istituzioni, oppure appoggiandosiad esse, e chi lo fa per puro lucro. Un’ampia <strong>di</strong>scussionesul tema è stata affrontata lo scorso anno, <strong>il</strong>6-7 giugno in Roma, in un convegno dal titolo: “I foss<strong>il</strong>icome memoria della terra e della vita – Prospettive eProblemi”, organizzato dalla Soc. Paleontologica <strong>Italiana</strong>e dall’Università <strong>di</strong> Roma la Sapienza. Nel numero19 della rivista PaleoItalia, newsletter della SPI, si riportanoampi riassunti degli interventi. Poiché è troppocomplicato e tecnicistico riassumere i riassunti, tralascio<strong>di</strong> entrare nei dettagli. Se qualcuno fosse interessato aprenderne visione posso inviare a richiesta, privatamente,delle copie. Anche se l’argomento ci coinvolgesolo per quanto riguarda le conchiglie foss<strong>il</strong>i credo siaut<strong>il</strong>e e corretto essere informati.Maurizio ForliFiocchi rosaÈ con piacere che ren<strong>di</strong>amo noto che la nostra famiglia malacologicaha acquisito due nuovi potenziali soci:Il 30 maggio sono nate in casa Cretella le piccole Aurora e Cristina.Ai felici genitori vanno le nostre più vive congratulazioni.8


<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 27 (1) pp. 9-13 genn-giugno 2009 giugno 2009Conchiglie, etica e souvenirCuriositàGiuseppe Viviano*Ti lascio, paese <strong>di</strong> sogni, paese d’amore,e porto con me questo piccolo tuo souvenir.È solo una bianca conchiglia con l’eco del mare […](citazione tratta da “Souvenir d’Italie”<strong>di</strong> Luttazzi, Scarnicci e Tarabusi, 1954)Una canzone d’altri tempi, ma incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>mente attualenella citazione della conchiglia come ricordo del luogovisitato durante le vacanze e nell’abitu<strong>di</strong>ne a portarecon sé un oggetto quale testimone del viaggio compiutoe segno materiale cui è affidato <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> conservarenel tempo la memoria del viaggio. Nel testo <strong>di</strong> oltremezzo secolo fa, non a un souvenir a caso è affidata lamemoria <strong>di</strong> un momento felice, ma a una conchigliaraccolta in riva al mare in un momento particolare, epertanto l’oggetto acquisisce un valore intrinseco che vaal <strong>di</strong> là del suo significato e che è in<strong>di</strong>ssolub<strong>il</strong>mente legatoa chi lo custo<strong>di</strong>sce. E <strong>il</strong> souvenir si trasforma in talConciglie, etica e souvenirFigura 1. A: Cammeo con effigie <strong>di</strong> donna su Cypraecassis rufa lavorato da maestranze <strong>di</strong> Torre del Greco (NA); a destra, lo stessoesemplare visto dal lato ventrale. B: Scena <strong>di</strong> savana incisa su Mauritia arabica. C: Conchiglie con incisioni <strong>di</strong> elementi naturali: delfini,stella, palme, pesci, elefante; in alto da sinistra a destra: Cypraea tigris e Oliva miniacea; in basso, Cassis sp. e Mauritia arabica. D:Pregiate incisioni su Cassis cornuta esposta in una gioielleria <strong>di</strong> Taormina (ME) nell’estate 2006.* Via Bellini 119, 90049, Terrasini (PA); viviano@interfree.it.9


Curiosità10modo nel simbolo dell’esperienza, del viaggio, del momentoda ricordare.La tendenza ad acquistare o a procurarsi da sé, duranteun viaggio, oggetti artificiali o naturali non può certoconsiderarsi un fenomeno recente. In <strong>di</strong>verse epochedel passato i viaggiatori che si avventuravano in areelontane, talvolta selvagge e nella maggior parte dei casipoco esplorate, sulle quali aleggiava un alone <strong>di</strong> mistero,andavano alla ricerca <strong>di</strong> testimonianze concrete <strong>di</strong>un viaggio avventuroso ai confini con la realtà conosciuta,ricercando soprattutto animali e piante dalle fattezzeinusuali. Al tempo delle gran<strong>di</strong> esplorazioni transoceanichegiunse nel Vecchio Continente una grandequantità <strong>di</strong> piante e animali <strong>di</strong> cui non si conosceval’esistenza, così insoliti da destare meraviglia e attribuirvipoteri particolari. Un forte impulso al souvenir siebbe all’epoca del Grand Tour, quando l’Europa fu attraversatadal gusto per l’esotico. E se nel luogo visitatonon si aveva la fortuna <strong>di</strong> trovare l’essere mostruoso <strong>di</strong>cui si favoleggiava, si costruiva in laboratorio assemblandoparti <strong>di</strong> animali <strong>di</strong>versi che finivano poi nei museie nelle “camere delle meraviglie” d’Europa. Oggi <strong>il</strong>fenomeno dei souvenir è <strong>di</strong>ffuso su larga scala e alimentaun fiorente mercato in ogni parte del globo frequentatada turisti. Ciò che desta maggiore preoccupazione,e fa sorgere interrogativi <strong>di</strong> carattere etico, è laricerca del souvenir naturalistico a tutti i costi. Una tendenzache spesso alimenta <strong>il</strong> traffico <strong>il</strong>legale <strong>di</strong> animalie piante anche viventi, rari o in via <strong>di</strong> estinzione, e ciònonostante le restrizioni legislative e le sanzioni per icontravventori.Bancarelle e negozi per turisti traboccano <strong>di</strong> oggetti-ricordoe, accanto a miniature <strong>di</strong> monumenti, portachiavi,penne, cartoline, piatti, statuine, drappi stampati,cappelli, borse, cinture, ampolle, vasi e ceramiche <strong>di</strong> variaforgia, colore e <strong>di</strong>mensione, accanto alle storiche eonnipresenti sfere o semisfere con la neve finta, un tempoin vetro e oggi <strong>di</strong> plastica. Accanto alle intramontab<strong>il</strong>iimmagini sacre e ai promettenti souvenir magnetici,fanno bella mostra <strong>di</strong> sé anche oggetti in materiali naturali,alcuni realizzati nell’ottica dell’ecosostenib<strong>il</strong>ità cherappresenta un valore aggiunto per l’oggetto, altri ottenutida piante e animali, compresi oggetti in corallo,osso, carapace <strong>di</strong> tartaruga, denti, avorio, pelle. Traquesti non mancano le conchiglie: per la resistenza deimateriali <strong>di</strong> cui sono fatte, la bellezza <strong>di</strong> forme e colori,la lucentezza, l’iridescenza della madreperla, <strong>il</strong> fascinoche esercitano in quanto creature del mondo sommerso,misterioso e ignoto ai più, <strong>il</strong> simbolismo ad esse legato.Ceste ricolme <strong>di</strong> conchiglie, a volte cumuli <strong>di</strong> conchiglie,si mostrano ovunque allo sguardo dei turisti e finisconospesso in valigia, poi sugli scaffali <strong>di</strong> una libreriao sul tavolo del salotto, fin quando i colori svaniscono,e con i colori svanisce anche <strong>il</strong> fascino che aveva ispiratol’acquisto. Oltre alle conchiglie così come madrenaturale ha create, le bancarelle offrono una vasta tipologia<strong>di</strong> oggetti-ricordo in conchiglia lavorata, incisa, levigata,<strong>di</strong>pinta, scheggiata, forata, erosa, sezionata, incollata,incastonata, legata con f<strong>il</strong>o <strong>di</strong> nylon o cuoio o spago,intrappolata in una morsa <strong>di</strong> metallo. Nelle città occidentalicome in quelle orientali, a Roma come a HongKong, all’ombra della torre <strong>di</strong> Pisa come delle pirami<strong>di</strong>egizie, si trovano i medesimi oggetti-ricordo, inflazionatie banali, prodotti dal mercato globalizzato in uncontesto <strong>di</strong> squallida omologazione. In una parola,kitch. Non mi riferisco all’uso <strong>di</strong> conchiglie in contestietnici consolidati da una tra<strong>di</strong>zione secolare, e dunquenon alle conchiglie che adornano, per esempio, le capannee i costumi <strong>di</strong> molti popoli, o quelle usate comestrumenti musicali, rituali e <strong>di</strong> comunicazione a <strong>di</strong>stanza,ma all’abuso che si è fatto e che si continua a faresotto lo sguardo in<strong>di</strong>fferente, in molti casi complice, <strong>di</strong>queste creature del mare. Nel corso dell’ultimo secolo econ la <strong>di</strong>ffusione del turismo <strong>di</strong> massa, la richiesta delsouvenir naturalistico ha raggiunto <strong>di</strong>mensioni spropositatee naturalmente insostenib<strong>il</strong>i. In ogni locus tipicusturistico si possono acquistare conchiglie e oggetti fatti<strong>di</strong> conchiglie: dalle collane ai portachiavi, dalle borsealle cinture, l’elenco dei manufatti d’uso comune sarebbemolto lungo. Ma vi sono anche altri prodotti che suscitanolegittime perplessità, insinuano dubbi <strong>di</strong> carattereetico e, lungi dall’indulgere in ster<strong>il</strong>i moralismi o inposizioni ambientaliste estreme, spingono a chiedersise sia corretto, eticamente corretto, impiegare una quantitàtale <strong>di</strong> conchiglie per confezionare oggetti perlopiùinut<strong>il</strong>i e <strong>di</strong> dubbio gusto con cui arredare un angolo <strong>di</strong>casa o da indossare come mon<strong>il</strong>i dal moderno design.Perché si tratta pur sempre <strong>di</strong> conchiglie, cioè <strong>di</strong> esoscheletricostruiti da esseri viventi, la maggior partedelle quali non raccolte spiaggiate ma catturate vivecon strumenti invasivi e nient’affatto rispettosi dell’habitatmarino. Qualcuno potrebbe mettere in <strong>di</strong>scussionel’attività del collezionista <strong>di</strong> conchiglie e dello stu<strong>di</strong>osoche si occupa <strong>di</strong> ricerca, ma <strong>il</strong> paragone non reggerebbe.Perché una cosa è prelevare per finalità scientifiche alcuniesemplari <strong>di</strong> una specie da inserire in una collezione,privata o pubblica che sia, con tanto <strong>di</strong> cartellino edati <strong>di</strong> riferimento, ben altra cosa è prelevare migliaia,sovente m<strong>il</strong>ioni, <strong>di</strong> conchiglie per sod<strong>di</strong>sfare le richieste<strong>di</strong> un mercato sconsiderato. Nei negozi <strong>di</strong> souvenir, anchein quelli cosiddetti etnici, si vedono centinaia <strong>di</strong>conchiglie appartenenti a vari generi soprattutto tropicali(Columbella, Nassa, Car<strong>di</strong>um, Aequipecten i più <strong>di</strong>ffusi)forate artificialmente e inf<strong>il</strong>ate, che formano portavasipens<strong>il</strong>i, lampadari e perfino tende; gran<strong>di</strong> esemplari<strong>di</strong> Cypraecassis rufa sezionati che fungono, insieme conagglomerati <strong>di</strong> bivalvi e gasteropo<strong>di</strong> smaltati o ricoperti<strong>di</strong> vernice trasparente, da grotte st<strong>il</strong>izzate in cui sonocollocate figure religiose in plastica <strong>il</strong>luminate da unalampa<strong>di</strong>na. Gasteropo<strong>di</strong> sempre presenti sulle bancarelle,integre o lavorate, sono le specie appartenenti allaFamiglia Cypraeidae, con una forte predominanza deiGeneri Mau ritia, Monetaria ed Erosaria. Ma <strong>il</strong> primatodelle presenze, e delle manipolazioni, spetta però allacomune Cypraea tigris, fatta letteralmente a pezzi peressere incastonata in mon<strong>il</strong>i, fungere da segnaposto oferma tovaglioli a tavola, decorare cornici, specchi, vasie sottovasi. Lo spessore e i colori delle cipree, ma anche<strong>di</strong> specie della Famiglia Olividae, Cassidae, Strombidaee Ovulidae, consentono <strong>di</strong> incidervi segni e <strong>di</strong>segni at-


CuriositàFigura 3. Modello <strong>di</strong> kora, strumento musicale a corde originariodell’Africa, realizzato con mezza zucca, pelle animale, cordemetalliche e decorazioni in Monetaria moneta. L’esemplare raffiguratoproviene dal Senegal.Il Naut<strong>il</strong>us è, tra le conchiglie con madreperla e tra i soprammob<strong>il</strong>i,quella che riscuote maggiore successo,considerata la quantità <strong>di</strong> esemplari che si trovano incommercio. E come accade anche nel mondo degli umani,<strong>il</strong> successo si paga, ma <strong>il</strong> prezzo è a volte spropositato.Non alludo al prezzo <strong>di</strong> acquisto delle conchiglie,alla portata <strong>di</strong> tutti, ma al sacrificio che deve sostenerela conchiglia per entrare nei salotti, negli acquari, nellevetrine. In giro si vedono conchiglie <strong>di</strong> Naut<strong>il</strong>us sezionateper mostrare la geometria perfetta dei setti internie la spirale logaritmica ispiratrice <strong>di</strong> opere artistiche earchitettoniche, altre con la superficie <strong>di</strong> madreperla,comparsa a seguito dell’abrasione dello strato <strong>di</strong> ostracoche riportava <strong>il</strong> colore e i <strong>di</strong>segni tipici delle specie.tà <strong>di</strong> riflettere la luce nei suoi elementi costitutivi. Anchein questo caso le conchiglie subiscono manomissioniinvasive, passando sotto una pressa che seziona formetutte eguali o una fresa che ne asporta lo strato superficiale,spesso colorato, liscio e lucente o ricoperto <strong>di</strong>spine, aculei, varici, periostraco. Ad essere prese <strong>di</strong> miraper <strong>il</strong> contenuto madreperlaceo sono soprattutto specieesotiche: varie Haliotis, Trochus n<strong>il</strong>oticus, Turbo marmoratuse l’ostrica perlifera Pinctada margaritifera, che è la piùsfruttata <strong>di</strong> tutte. In quest’ultimo caso, trattandosi <strong>di</strong>una specie che viene allevata in colonie numerose per laproduzione delle perle, l’uso dei gusci come materiaprima può essere compreso e giustificato, se non auspicatoper lo smaltimento. Oltre che in oreficeria e bigiotteria,la madreperla è molto usata in lavori <strong>di</strong> intarsiosu mob<strong>il</strong>i e oggettistica.Figura 5. Vaso <strong>di</strong> terracotta realizzato nel 1972 da un artigianosic<strong>il</strong>iano (Terrasini, PA) con gusci <strong>di</strong> bivalvi (Pecten jacobaeus, Aequipectenopercularis e Chamaelea gallina) e del gasteropodeBolinus brandaris.12Figura 4. Naut<strong>il</strong>us pomp<strong>il</strong>ius sezionato (in alto) e levigato (in basso)da una bancarella del Mercatino <strong>di</strong> Natale (Palermo, 2006).Di fronte a tali mostruosità in senso letterale, vienespontaneo domandarsi: ma i Naut<strong>il</strong>i, non sono foss<strong>il</strong>iviventi? Non sono cefalopo<strong>di</strong> sopravvissuti alle estinzioni<strong>di</strong> massa che hanno spazzato via Ammonoi<strong>di</strong> eNaut<strong>il</strong>oi<strong>di</strong>? E in quanto tali, anche se comuni, non dovrebberoessere protetti?Negli ultimi tempi, nei luoghi turistici della Sic<strong>il</strong>ia, neimercati storici, nelle feste e persino agli angoli dellestrade, si incontrano bancarelle minimaliste <strong>di</strong> extracomunitarime<strong>di</strong>orientali che offrono a pochi euro ciondoliportafortuna in madreperla dalla forma <strong>di</strong> cerchi, stelle,lune, croci, cuori, fiori e sagome <strong>di</strong> animali su cuiscrivere <strong>il</strong> nome con inchiostro <strong>di</strong> china.Un’altra tendenza <strong>di</strong> recente <strong>di</strong>ffusione riguarda ancorauna volta i mon<strong>il</strong>i e le mode orientali. Le bancarelle e i


negozi <strong>di</strong> souvenir espongono decine e decine <strong>di</strong> oggetticon un grosso buco, <strong>di</strong>sposti in f<strong>il</strong>e più o meno or<strong>di</strong>nateo ammucchiati dentro cestini, che richiamano allamente qualcosa <strong>di</strong> fam<strong>il</strong>iare, certo l’idea <strong>di</strong> un anello,ma anche <strong>di</strong> qualcos’altro che fatichiamo a percepire.Non appena la ragione ha la meglio sulla coscienza, sirimane increduli <strong>di</strong> fronte a una cosa che non è più unguscio <strong>di</strong> calcite e aragonite, la casa <strong>di</strong> un animale, chenon sarà mai un anello comodo da indossare perchénon è stato creato per questo. Si delinea la vaga idea <strong>di</strong>una conchiglia. Un tempo erano Coni, lasciano intuirela forma e i colori <strong>di</strong> ciò che furono conchiglie, dopo itagli, la foratura, l’asportazione della columella e dellespire interne, a volte la levigatura e la verniciatura.Si potrebbero descrivere ancora centinaia <strong>di</strong> souvenirper così <strong>di</strong>re malacologici, ma sarebbe un’operazioneimpossib<strong>il</strong>e oltre che superflua perché <strong>di</strong> tali oggetti sicontinua a costruirne artificiosamente e a inventarne <strong>di</strong>nuovi usando le conchiglie come materiale da costruzione,attrazione, decorazione, a volte con pretese pseudoartistiche.E poi, <strong>di</strong> esempi che testimoniano <strong>di</strong> unuso improprio delle conchiglie se ne trovano ovunque.Per fortuna, alcune specie sono protette da leggi internazionaliche ne vietano <strong>il</strong> commercio e la cattura, equin<strong>di</strong> non sono coinvolte nel mercato dei souvenir, maanche per le centinaia <strong>di</strong> specie comuni e non vulnerab<strong>il</strong>i,che nessuna legge tutela, si dovrebbero adottarecomportamenti rispettosi e moralmente corretti.Conciglie, etica e souvenirASSOCIAZIONE MALACOLOGICA E PALEONTOLOGICADI SICILIA E CALABRIAGiornata AMPSC del 17 maggio 2009Si è svolta, come da programma, la Giornata de<strong>di</strong>cata aisoci dell’AMPSC nella località <strong>di</strong> Sc<strong>il</strong>la (RC - Calabria).Le con<strong>di</strong>zioni meteomarine si sono rivelate ideali: marequasi calmo e senza corrente apprezzab<strong>il</strong>e, cielo soleggiatocon velature. Hanno partecipato i soci Vazzana,Marconcini, Ventimiglia, Dattola, Renda e accompagnatori;mentre sulla spiaggia <strong>di</strong> Sc<strong>il</strong>la si sono associati altriamici subacquei dell’Ass. Diving Club Jonio Blu <strong>di</strong> ReggioC. e dell’Ass. Liberi Sub <strong>di</strong> Lazzaro (RC). L’Ass.,nella persona del suo Presidente f.f. ha aderito allaCampagna per le coste e <strong>il</strong> mare calabresi <strong>di</strong> GolettaVerde/Lega per l’Ambiente che era contemporaneamentepresente e aveva invitato <strong>di</strong>verse Ass. <strong>di</strong> Subacqueiche hanno svolto un’attività <strong>di</strong> “Fondali Puliti”vicino agli scogli sommersi sotto la Rupe <strong>di</strong> Sc<strong>il</strong>la.Per la valorizzazione dei Fondali <strong>di</strong> Sc<strong>il</strong>la e della loroBio<strong>di</strong>versità si è allestita una mostra <strong>di</strong> immagini subacqueedella varietà <strong>di</strong> organismi marini presenti sui fondaliantistanti tra cui quelle del corallo nero (Antipathellasubpinnata) che ha destato molta curiosità tra ivisitatori, turisti e bagnanti.I soci AMPSC sommozzatori si sono prevalentementede<strong>di</strong>cati alla ricerca scientifica e alla valorizzazione naturalisticadegli ambienti sommersi antistanti la rocca <strong>di</strong>Sc<strong>il</strong>la, f<strong>il</strong>mando (Vazzana) le coloratissime gorgonie egli altri organismi che tappezzano i “Denti <strong>di</strong> Skylla” ecampionando i fondali per le ricerche malacologiche. Altermine delle immersioni è seguito sulla spiaggia <strong>il</strong> resocontoe la con<strong>di</strong>visione delle impressioni vissutenell’escursione subacquea.I commenti sono poi continuati al ristorante “Il Ponte”dove si è potuto gustare le specialità marinare del posto.Di seguito una passeggiata al Belvedere <strong>di</strong> Sc<strong>il</strong>la per ammirarelo scenario dello Stretto: dalla Costa Viola in Calabriaa Capo M<strong>il</strong>azzo e Capo Peloro in Sic<strong>il</strong>ia, con unmare quasi calmo solcato dalle Feluche per la pesca delpesce spada.Angelo Vazzana13


<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 27 (1) pp. 14-15 genn-giugno 2009 giugno 2009Le piastre gastriche nel genere Aplysia Linné, 1767Vittorio David*ContributiContributiAbstractWe report on the cuticular plates in the <strong>di</strong>gestive systemof the genus Aplysia Linné, 1767.L’Or<strong>di</strong>ne ANASPIDEA Fisher, 1883 della SottoclasseOPISTHOBRANCHIA M<strong>il</strong>ne-Edwards, 1848 è rappresentatoin Me<strong>di</strong>terraneo, secondo CLEMAM, dalle famiglieAkeridae P<strong>il</strong>sbry, 1893 e Aplysiidae Lamarck,1809.In questa seconda famiglia le specie più conosciute sonoquelle appartenenti al genere Aplysia Linné, 1767;sono cinque specie, alcune molto comuni lungo le nostrecoste, capaci <strong>di</strong> nuoto libero grazie ai movimentidei loro parapo<strong>di</strong>.Nel I sec. d.C. Plinio le chiamò “lepri <strong>di</strong> mare” per laconformazione dei loro rinofori, sim<strong>il</strong>i a due orecchie.Sono organismi erbivori (“macroerbivori, laceratori <strong>di</strong>alghe” li chiamò Jean M. Ga<strong>il</strong>lard), che si nutrono prevalentemente<strong>di</strong> alghe, brucandole sul fondo o raschiandoleda sassi e rocce grazie alla robusta radula dotata <strong>di</strong>dentelli molto sv<strong>il</strong>uppati.Una peculiarità degli anaspidei, che li <strong>di</strong>stingue daglialtri opistobranchi, è la conformazione dell’apparato <strong>di</strong>gestivo;in fig. 1 è schematizzato quello del genere Aplysia(Rudman 2004). Dall’apparato boccale, munito <strong>di</strong>robusta radula, i pezzi <strong>di</strong> alga ingeriti arrivano attraversol’esofago nel ventriglio (o grec<strong>il</strong>e) che è sud<strong>di</strong>viso in3 camere.Nella prima (A in fig. 1) le alghe sono parzialmente <strong>di</strong>geritee inviate nella seconda (B in fig. 1), la più caratteristica,costituita da una massa <strong>di</strong> muscoli circolari cheavvolgono la camera tra i quali sono inserite alcune piastrechitinose, subpiramidali, appuntite che, mosse daimuscoli, hanno la funzione <strong>di</strong> ridurre i frammenti <strong>di</strong> alghein una fine poltiglia. La terza camera (C in fig. 1),contiene piccoli ganci chitinosi atti a f<strong>il</strong>trare la poltigliaper evitare che gran<strong>di</strong> particelle <strong>di</strong> cibo possano arrivarenell’intestino; da questa la poltiglia passa nello stomaco(D in fig. 1), molto piccolo rispetto al ventriglio,dove avviene la vera e propria <strong>di</strong>gestione.Nel corso della <strong>di</strong>ssezione per <strong>il</strong> prelievo della conchigliasono stati rinvenuti, all’interno del mollusco, alcunicorpuscoli, come minuscoli sassolini. Estratti e ripuliti,al binoculare si sono rivelate essere piccole piastre chitinose,con forma vagamente piramidale, appuntite, <strong>di</strong>colore bruno e <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni 2,5-3 mm. Probab<strong>il</strong>mentel’animale, da vivo, avrebbe potuto raggiungere la misura<strong>di</strong> circa 12 cm <strong>di</strong> lunghezza: è noto che questi molluschi,in mancanza <strong>di</strong> acqua a causa <strong>di</strong> spiaggiamento,oppure bloccati in una pozza <strong>di</strong> marea, riducono le loro<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> oltre un terzo, contraendosi per limitarela <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> in modo da vivere più a lungoin attesa <strong>di</strong> ritornare in acqua.La natura e la funzione delle piastre è risultata chiaraconsultando <strong>il</strong> sito dell’Australian Museum <strong>di</strong> Sydney:www.seaslugforum.netSuccessivamente è stato condotto un esame <strong>di</strong> altriDurante una ricerca <strong>di</strong> conchiglie lungo una spiaggiadel litorale grossetano, dopo una intensa mareggiata nelmese <strong>di</strong> Ottobre 2007, è stato ritrovato un piccolo esemplare<strong>di</strong> Aplysia cfr. punctata (Cuvier, 1803), <strong>di</strong> circa 7-8cm <strong>di</strong> lunghezza, in decomposizione.14* Via Jugoslavia, 23 I-58100 Grosseto, vitto_dav@yahoo.it. Figura 1. Apparato <strong>di</strong>gestivo <strong>di</strong> Aplysia.


e semplari appartenenti al genere Aplysia: sono stati <strong>di</strong>ssezionatidue esemplari <strong>di</strong> Aplysia dep<strong>il</strong>ans (Gmelin,1791) e due <strong>di</strong> Aplysia fasciata (Poiret, 1789).I due esemplari appartenenti alla specie A. dep<strong>il</strong>ans sonostati rinvenuti morti, sebbene in <strong>di</strong>screte con<strong>di</strong>zioni: <strong>il</strong>primo, <strong>di</strong> circa 28 cm <strong>di</strong> lunghezza, su una spiaggiadell’isola del Giglio, nell’agosto 2008; <strong>il</strong> secondo, <strong>di</strong> circa25 cm, all’isola Formica Grande, sempre nell’agosto2008. I due esemplari <strong>di</strong> A. fasciata sono stati rinvenutispiaggiati lungo <strong>il</strong> litorale <strong>di</strong> Tarquinia, nell’ottobre2008: entrambi misuravano circa 15 cm <strong>di</strong> lunghezza.La <strong>di</strong>ssezione dei quattro esemplari ha permesso <strong>il</strong> recuperodelle piastre gastriche (fig. 2).Figura 2. Alcune piastre gastriche.Nella tabella 1 sono riassunti <strong>il</strong> numero e le <strong>di</strong>mensionidelle piastre recuperate. Quelle <strong>di</strong> A. dep<strong>il</strong>ans sono <strong>di</strong> colorebruno. Appena estratte appaiono lisce e lucenti; successivamentetendono a raggrinzire e a perdere lucentezza.La loro forma è subpiramidale appuntita nella maggiorparte; alcune sono a punta <strong>di</strong> freccia leggermentericurve. Quelle <strong>di</strong> A. punctata e A. fasciata sono del tuttosim<strong>il</strong>i a quelle <strong>di</strong> A. dep<strong>il</strong>ans e <strong>di</strong> colore bruno chiaro.Non essendo state evidenziate <strong>di</strong>fferenze morfologichesostanziali tra le piastre delle tre specie, non sembraSpeciepossib<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzare queste strutture come strumento<strong>di</strong>agnostico per risalire alla specie <strong>di</strong> appartenenza. Laforma delle piastre, le <strong>di</strong>mensioni ed <strong>il</strong> loro numero nonpresentano variazioni significative, almeno tra le specieanalizzate.RingraziamentiSi ringrazia <strong>il</strong> Dott. B<strong>il</strong>l Rudman, dell’Australian Museum<strong>di</strong> Sydney, per l’autorizzazione all’uso del <strong>di</strong>segnodel ventriglio delle Aplysia. Si ringraziano <strong>il</strong> Dott. AlessandroLigas, del Centro Interuniversitario <strong>di</strong> BiologiaMarina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” <strong>di</strong> Livorno, perl’aiuto nell’identificazione delle specie recuperate ed <strong>il</strong>Dott. Rosario Fico, dell’Istituto Zooprof<strong>il</strong>attico Sperimentaledel Lazio e della Toscana, sede <strong>di</strong> Grosseto, perla <strong>di</strong>ssezione degli animali ed <strong>il</strong> recupero delle piastregastriche. Si ringrazia infine <strong>il</strong> Prof. Enzo Campani per isuggerimenti e i consigli nella stesura del testo.BibliografiaLocalitàLungh.cmNumeropiastreDimens.mmA. punctata Grosseto 12 16 2,5 - 3A. fasciata TarquiniaA. dep<strong>il</strong>ansTabella 1.15 16 3 - 515 15 3 - 5Is. Giglio 28 18 5 - 7Is. Formica 25 17 5 - 6CLEMAM: (Check List of European Marine Mollusca). (www.somali.ass.fr./clemam/biotaxis.php) (apr<strong>il</strong>e 2009).Ga<strong>il</strong>lard J.M., 1979. Le Mollusque Marins. E<strong>di</strong>zione italiana:Conchiglie viventi. Istituto Geografico De Agostini, Novara,120 pp.Rudman W. B., 2004. Anaspidea - gizzard - Australian Museum,Sydney. (www.seaslugforum.net).Le piastre gastriche nel genere Aplysia Linné, 176715


<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 27 (1) pp. 16-19 genn-giugno 2009 giugno 2009ContributiDivagazioni intorno alla Mesalia cochleata (Brocchi, 1814),la mini turritella del Pliocene toscanoMaurizio Forli*Contributi16Mentre stavo rimettendo a posto dei vecchi sacchetti <strong>di</strong>detrito, tratto da se<strong>di</strong>menti pliocenici usati per vari stu<strong>di</strong>nel corso degli ultimi cinque o sei anni, mi ha colpito<strong>il</strong> fatto che solo da alcuni <strong>di</strong> questi lotti, provenienti dallepiù varie località foss<strong>il</strong>ifere toscane, provengono gliesemplari del più piccolo turritellide pliocenico: la Mesaliacochleata (Brocchi, 1814), una specie <strong>di</strong> non frequenterinvenimento nei se<strong>di</strong>menti pliocenici toscani. Precisandomeglio si può <strong>di</strong>re che è “localmente” comune,intendendo con ciò che in quei giacimenti in cui è presente,non è certo rara. Anzi in uno è particolarmentefrequente. Si tratta della località conosciuta in letteratura,ve<strong>di</strong> ad esempio Chirli (1997), con <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> “vigna”,nei pressi <strong>di</strong> Pietrafitta, località tra San Gimignano,Poggibonsi e Colle val’Elsa.L’affioramento è costituito per lo più da sabbie giallefini, litorali, con numerosi molluschi tipici <strong>di</strong> questabiocenosi. Tra i bivalvi abbondano i Donax e le Chameleae tra i gasteropo<strong>di</strong> appunto la nostra Mesalia. Nella zona<strong>di</strong> Pietrafitta questo piccolo turritellide è particolarmentefrequente mentre spostandosi <strong>di</strong> pochi ch<strong>il</strong>ometri nei<strong>di</strong>ntorni, cambiando la tipologia dei se<strong>di</strong>menti, adesempio più arg<strong>il</strong>losi verso Nord Est dalla parte <strong>di</strong> Poggibonsio più sabbioso profon<strong>di</strong> dalla parte oppostaverso Ciuciano, ritrovare una Mesalia cochleata <strong>di</strong>ventapoco probab<strong>il</strong>e; è quasi impossib<strong>il</strong>e da trovarsi nelle arg<strong>il</strong>ledel senese mentre talvolta capita <strong>di</strong> trovarla inquelle più o meno sabbiose dei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Orciano Pisano.Comunque la specie è molto rara od assente neise<strong>di</strong>menti arg<strong>il</strong>losi in genere.Ed ecco la <strong>di</strong>agnosi e la descrizione originale:Turbo cochleatus “Testa turrita, subulata, anfractubus convexis,superne angustatis, infra me<strong>di</strong>um subcarinati, striistransversis subt<strong>il</strong>issimis <strong>di</strong>stantibus”.Foss<strong>il</strong>e a San Giusto presso Volterra (Tav. VI, fig. 17)È analogo al precedente, rispetto al sito in cui è collocata lacarena, ma interamente ne <strong>di</strong>fferisce, in quanto che essa è menoacuta e gli anfratti sono gonfi, convessi e molto più assottigliatinella parte superiore. Non è poi confon<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e col carinatus,perché questo, oltre alla carena principale, ha parecchiealtre strie prominenti che si riconoscono <strong>di</strong>stintamente finonell’estremo apice della spira, mentre <strong>il</strong> nostro ora è liscio, edora solcato da strie sott<strong>il</strong>i e <strong>di</strong>stanti. Solamente una sola fra lacarena e la sutura inferiore è alquanto più elevata delle altre.I più gran<strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che posseggo hanno mezzo pollice d<strong>il</strong>unghezza. da Brocchi (1814: pag. 373, tav. VI, fig. 17)L’olotipo ed alcuni paratipi sono conservati nel Museo* Via Grocco 16, 59100 I-Prato (PO), info@dodoline.it.Figura 1. Olotipo <strong>di</strong> Mesalia cochleata.<strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano insieme agli altri esemplarisuperstiti della collezione <strong>di</strong> Brocchi. I numeri <strong>di</strong> catalogosono i seguenti:Olotipo: n° i 4985; figurato in Rossi Ronchetti (1955:pag. 102, fig. 46) e in Pinna & Spezia (1978: pag. 162, tav.LVIII, fig. 3).Paratipi (7 esemplari): da n° i 4986 a 4992.La conchiglia è <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni piccole (< 20 mm), compostada 10-12 giri convessi, rotondeggianti, regolarmentespiralati, carenati da un cingolo maggiormenter<strong>il</strong>evato. Altri cingoletti spirali più sott<strong>il</strong>i, da 5 a 7, percorronotutta la superficie della conchiglia. Aperturaovale. La colorazione residua è data da flammule <strong>di</strong> colorgrigio bluastro o rossastre che si possono evidenziareusando una normale lampada a raggi ultravioletti adonda lunga, una <strong>di</strong> quelle usate per testare le banconote,le f<strong>il</strong>igrane dei francobolli oppure alcuni minerali.Il Genere Mesalia conta numerose specie foss<strong>il</strong>i ed è segnalatoa partire dal Cretacico superiore, Paleocene inferiore,nel Nord dell’Africa. Diventa abbondante e conun areale più ampio durante l’Eocene, molto presentead esempio, nella fauna del Bacino <strong>di</strong> Parigi.M. cochleata è segnalata a partire dal Miocene me<strong>di</strong>o/superiore fino al Pliocene (Sacco, 1895; Pavia & Robba,1979; Chirli, 2006). Naturalmente visto <strong>il</strong> carattere informale<strong>di</strong> questa nota non ho controllato a fondo le varie


segnalazioni ma per esempio le specie figurate in Sacco(1895: pp. 30, 31, tav. II, figg. 41-46; 1904: pag. 125, tav.XXV, fig. 24) e riferite a varietà <strong>di</strong> M. cochleata mi sembranouna o più specie <strong>di</strong>verse. Naturalmente non ho“scoperto” niente <strong>di</strong> nuovo, già lo stesso Sacco (1895:pag. 30) affermava: ”Il tipo proviene dal Piacenziano <strong>di</strong>Volterra; nella Collezione Brocchi se ne conservano 10 esemplarifra loro abbastanza sim<strong>il</strong>i. Quantunque gli esemplarisempre rotti nell’apertura non permettano l’esame dei caratteriessenziali delle Mesalia, tuttavia credo potervi riferire laforma in esame, pur riconoscendo che essa si avvicina ad alcunevere Turritella, così per esempio alla T. capensis Kraus.È specie sommamente variab<strong>il</strong>e, anzi alcune forme che consideroora come sue varietà potrebbero forse esser specie <strong>di</strong>stinte.Le è molto affine, se pure è specificamente <strong>di</strong>stinguib<strong>il</strong>e,l’elveziana M. clathrata (Bast.), a cui credo si ranno<strong>di</strong> la T.cingulata Grat. var. minor Grat. Ne è probab<strong>il</strong>mente una derivazionel’attuale M. varia (Kien.) pure sommamente variab<strong>il</strong>ee <strong>di</strong> cui alcune varietà sono affinissime a varietà (p. e.var. percinctulina) <strong>di</strong> M. cochleata, tanto che la <strong>di</strong>stinzionespecifica delle forme viventi dalle foss<strong>il</strong>i in esame non è talorafac<strong>il</strong>e, né forse molto naturale”.Segnalata anche per <strong>il</strong> Pleistocene inferiore <strong>di</strong> MonteMario (Conti, 1864). Attualmente <strong>il</strong> genere, con sei possib<strong>il</strong>i<strong>di</strong>verse specie e/o sottospecie, è confinato lungole acque costiere del Sud del Portogallo, Sud Spagna,coste occidentali me<strong>di</strong>terranee, Isole Canarie e coste occidentalidel Nord Africa, coste occidentali della Turchia.(Demir, 2003; Squires & Saul, 2007).Attualmente in Me<strong>di</strong>terraneo, secondo quanto riportatoin CLEMAM, viene considerata presente solo la specieMesalia varia (Kiener, 1844) = Mesalia brevialis (Lamarck1822: Turritella) sensu auct. Dubbiosamente anche Mesaliamesal Deshayes, 1843 viene inserita tra i sinonimi <strong>di</strong>M. varia. C’è però qualcosa da capire meglio perché inbase ad un lavoro <strong>di</strong> Marchè Marchad (1981) M. brevialise M. mesal sono considerate due specie <strong>di</strong>verse, <strong>di</strong>stinguib<strong>il</strong>iper la <strong>di</strong>versa protoconca ed ornamentazione,ve<strong>di</strong> ad esempio quanto figurato anche da Giannuz-Figura 3. Mesalia opalina da www.alboranshells.com.zi-Savelli et al. (1997). Altre mesalie sono presenti inAtlantico lungo le coste africane, tra queste la Mesaliaopalina (Adams & Reeve 1850), specie che non vive inMe<strong>di</strong>terraneo, anche se talvolta sembra esservi stata ritrovata,forse trasportata da pescherecci operanti inAfrica occidentale. Le altre specie <strong>di</strong> cui ho trovato notiziacuriosando su internet sono Mesalia freytagi vonMaltzan, 1884, Mesalia flammifera flammifera Locard, 1897e Mesalia flammifera simplex Locard, 1897.A questo punto una domanda nasce spontanea: ammettendoche M. cochleata abbia <strong>di</strong>scendenti nella fauna attuale,a quale specie è correlata? Ad occhio sembrerebbeMesalia freytagi von Maltzan, 1884, per <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o dei primigiri carenati, per la forma generale e per <strong>il</strong> colore, maquesta è solo una mia impressione da verificare.RingraziamentiDivagazioni intorno alla Mesalia cochleata (Brocchi, 1814), la mini turritella del Pliocene toscanoDesidero ringraziare Franco Gubbioli per l’autorizzazioneall’ut<strong>il</strong>izzo delle sue immagini dal sito www.alboranshells.com.Figura 2. Mesalia cochleata da “La Vigna” San Gimignano (SI)Pliocene A: 17 mm. B: 15 mm.BibliografiaBrocchi G., 1814. Conchiologia foss<strong>il</strong>e subapennina. StamperiaReale, M<strong>il</strong>ano, 1-2, 712 pp., 16 tavv.Chirli C., 1997. Malacofauna pliocenica toscana. Vol. 1, SuperfamigliaConoidea, tip. B.M.B., Firenze, XII + 129 pp., 29 tavv.Chirli C., 2006. Malacofauna pliocenica toscana. Vol. 5, Caenogastropoda.Color Print, Firenze, 144 pp., 46 tavv.Conti A., 1864. Il monte Mario ed i suoi foss<strong>il</strong>i subapennini. Tip.Cesaretti, Roma, 57 pp.Demir, M. 2003. Shells of Mollusca collected from the seas ofTurkey. Turkish Journal of Zoology, 27: 101-140.Giannuzzi-Savelli R., Pusateri F., Palmeri A. & Ebreo C.,1997. Atlante delle conchiglie marine del Me<strong>di</strong>terraneo. Volume2 (Caenogastropoda, parte 1). E<strong>di</strong>zioni La Conchiglia, Roma,258 pp.17


ContributiFigura 4. Varie specie <strong>di</strong> Mesalia da www.alboranshells.com. A. Mesalia mesal (Deshayes, 1843). 51 mm, W. Sahara. B. Mesaliamesal (Deshayes, 1843). 34 mm, Alboran Sea. C. Mesalia cf. brevialis (Lamarck, 1822). 30 mm, W. Sahara. D. Mesalia freytagi vonMaltzan, 1884. 22 mm, W. Sahara. E. Mesalia flammifera simplex Locard, 1897, 29 mm, W. Sahara. F. Mesalia flammifera flammiferaLocard, 1897, 35 mm, W. Sahara.18


Marché-Marchad I., 1981. Note sur des représentants dugenre Mesalia Gray, 1847 (Gastropoda, Turritellidae) trouvésdans la Mé<strong>di</strong>terranée. Bollettino Malacologico, 17 (3-4): 41-48.Pavia G. & Robba E., 1979. La località messiniana <strong>di</strong> Borelli(Collina <strong>di</strong> Torino) e la sua fauna a Pteropo<strong>di</strong>. Riv. It. DiPaleont., 85: 549-572.Pinna G. & Spezia L., 1978. Catalogo dei tipi <strong>di</strong> gasteropo<strong>di</strong>foss<strong>il</strong>i del Museo <strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano. Atti Soc. ital.Sci. Nat. Museo civ. Sto. Nat. M<strong>il</strong>ano, 119 (2): 125-180.Rossi Ronchetti C., 1955. I tipi della “Conchiologia fos s<strong>il</strong>esubapennina” <strong>di</strong> G. Brocchi. Parte II: Gasteropo<strong>di</strong>, Scafopo<strong>di</strong>.Riv. It. Pal. Strat. Mem. V, pp. 91-343, 148 figg.Sacco F., 1895. I molluschi dei terreni terziari del Piemonte e dellaLiguria. Parte XIX. Carlo Clausen, Torino, 46 pp., 3 tavv.Squires L.R. & Saul R.L., 2007. Paleocene pareorine turritellidgastropods from the Pacific slope of North America. TheNaut<strong>il</strong>us, 121 (1): 1-16.Divagazioni intorno alla Mesalia cochleata (Brocchi, 1814), la mini turritella del Pliocene toscanoErrata corrige:Nel <strong>Notiziario</strong> n. 9-12 2008 la <strong>di</strong>dascalia della Fig. 1, presente a p. 12, va così mo<strong>di</strong>ficata:Fig. 1. Saxicavella sp. Lunghezza…Va cioè eliminata la <strong>di</strong>zione Saxicavella angulata (S.V. Wood, 1857),come del resto si evince dal testo della nota cui la figura si riferisce.19


Contributi20<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 27 (1) pp. 20-23 genn-giugno 2009 giugno 2009ContributiDistribuzione <strong>di</strong> Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le,1817 lungo le coste italiane e segnalazioni dettagliateper le coste dell’Em<strong>il</strong>ia-RomagnaMorena Tisselli* & Cristina Mazziotti**AbstractWe report on the <strong>di</strong>stribution of Bursatella leachii DeBlainv<strong>il</strong>le, 1817 in Italian waters and its records nearRavenna and Cesenatico.Negli ultimi anni in Me<strong>di</strong>terraneo si stanno susseguendosegnalazioni <strong>di</strong> avvistamenti <strong>di</strong> nuove specie immigrantiprovenienti da zone circumtropicali. Le mo<strong>di</strong>ficheantropiche effettuate sul territorio al fine <strong>di</strong> favoriregli scambi commerciali fra aree alquanto <strong>di</strong>verse (ve<strong>di</strong>Canale <strong>di</strong> Suez) e nonché la progressiva crescita degliscambi commerciali a livello mon<strong>di</strong>ale, hanno portatoad una intensificazione spaziale e temporale del numero<strong>di</strong> mercant<strong>il</strong>i viaggianti che <strong>di</strong>ventano volontariamente/involontariamentevettori <strong>di</strong> organismi fra mari<strong>di</strong>stanti e con faune alquanto <strong>di</strong>verse. Se a questo aggiungiamole sperimentazioni condotte, su specie nonautoctone, a fini commerciali per l’attività <strong>di</strong> acquacoltura,compren<strong>di</strong>amo come venga offerta a queste speciela possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> colonizzare nuovi areali.A fronte <strong>di</strong> queste osservazioni è plausib<strong>il</strong>e che organisminon autoctoni per <strong>il</strong> Me<strong>di</strong>terraneo si adattino anuove aree, riuscendo a creare nuove popolazioni, comesi sta osservando per Bursatella leachii.La specie fin dall’estate 2007 è stata osservata a Cesenatico(Cristina Mazziotti oss. pers.) per la zona <strong>di</strong> Ponentea due metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà su substrato sabbioso nellazona limitata dalle scogliere frangiflutti artificiali. Gliesemplari mostravano una densità <strong>di</strong> 1 ind./m 2 ed alcuni<strong>di</strong> loro nel mese <strong>di</strong> luglio avevano deposto le ovature.La specie è stata osservata anche l’estate successivanella stessa zona e con sim<strong>il</strong>i densità.L’altra segnalazione risale a giugno 2008 fra i frangiflutti<strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Ravenna a circa 20/30 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tàdove furono osservati <strong>di</strong>versi esemplari della specie.Due <strong>di</strong> questi furono immessi dal Sig. Daniele Servadeinel suo acquario, e fotografati dallo stesso (fig. 1). Neigiorni successivi sul fondo dell’acquario erano presentidelle ovature.Questa specie era stata già segnalata, in modo alquantosintetico, da Rinal<strong>di</strong> (2007) “…omissis registrate nuove* Via Novara, 19 I-48125 San Zaccaria - Ravenna (RA), luigi.morenagiunchi@alice.it.** ARPA Em<strong>il</strong>ia-Romagna Struttura Oceanografica Daphne. V.le Vespucci, 2 - 47042 Cesenatico (FC), cmazziotti@arpa.emr.it.specie animali provenienti da mari extrame<strong>di</strong>terranei.Tra queste merita <strong>di</strong> essere segnalata la B. leachi …omissis…sino a ora non segnalato nelle acque dell’Adriaticonord-occidentale.”; e Rinal<strong>di</strong> (2008) “I primi rinvenimentinell’area prospiciente l’Em<strong>il</strong>ia-Romagna risalgonoal 2007” senza fornire in<strong>di</strong>cazioni particolareggiatesulla località del ritrovamento. In fig. 2 vengono riportatele zone dei nostri ritrovamenti.Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817 è considerata unaspecie aliena, penetrata in Me<strong>di</strong>terraneo da <strong>di</strong>versi decenni.Da <strong>di</strong>versi autori è considerata un immigrante lessepsianoanche se la sua <strong>di</strong>stribuzione è circumtropicale(Eales & Engel, 1935), si trova infatti dall’Australia allaFlorida, e come riportato da Zenetos et al. (2003) la speciepotrebbe essere penetrata sia dal Canale <strong>di</strong> Suez chedall’Atlantico tropicale, mentre Cattaneo-Vietti & Thompson(1989) ritengono che la specie potrebbe essere penetratadallo Stretto <strong>di</strong> Gib<strong>il</strong>terra, viste anche le recenti segnalazioniper l’Oceano Atlantico (Rudman, 2008).Il primo ritrovamento me<strong>di</strong>terraneo della specie fu fattoin Israele (O’Donoghue & White, 1940) a cui sono susseguitele segnalazioni per la Turchia (Swennen, 1961) eMalta (Bebbington, 1970); negli stessi anni la specie haraggiunto le coste italiane e <strong>di</strong> seguito, in or<strong>di</strong>ne cronologico,vengono riportate le località <strong>di</strong> ritrovamento.– dal 1968 al 1973, nel Mar Piccolo e nel Mar Grande <strong>di</strong>Taranto, 49 esemplari (questa è la prima segnalazionedocumentata per i mari italiani) (Tortorici & Panetta,1977);– settembre 1975, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 30 esemplari (Parrinello& Catalano, 1978)– gennaio 1976, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 7 esemplari <strong>di</strong> cui 1raccolto (Catalano et al., 1978);– settembre 1976, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 13 esemplari (Parrinello& Catalano, 1978)– 10/07/1978, nella Baia <strong>di</strong> S. Panagia (SR), 1 esemplare(Piani, 1980);– 12/10/1980, Capo S. Vito (TA), una decina <strong>di</strong> esemplari(Palazzi & Boccolini, 1980);– 1980, Taranto, qualche esemplare com. pers. Barletta,fide Tursi (Bello, 1982);– settembre 1981, Mar Piccolo <strong>di</strong> Taranto, 3 esemplari(Bello, 1982);– novembre 1981, Gallipoli (LE), 1 esemplare com.pers. <strong>di</strong> E. Perna (Fasulo et al., 1984);


Figura 1. Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817, esemplare raccolto a Marina <strong>di</strong> Ravenna a – 20/30 cm e fotografato in acquario.Lunghezza circa 10 cm.– 2 novembre 1982, bacino portuale <strong>di</strong> Bari, 4 esemplari,legit Pastorelli (Vaccarella & Pastorelli, 1983);– 1982-1983, data imprecisata, Capo San Vito, Taranto,numerosissime catture (Perrone, 1983);– 16/05/1983, bacino portuale <strong>di</strong> Bari, segnalazione <strong>di</strong>un numero imprecisato <strong>di</strong> esemplari (Vaccarella &Pastorelli, 1983);– 21 novembre 1983, nelle acque antistanti la StazioneZoologica <strong>di</strong> Napoli profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 4/6 m, segnalazione<strong>di</strong> circa 10 esemplari (Fasulo et al., 1984);– novembre 1983, porto <strong>di</strong> Bari, pochi esemplari (Vaccarella,1986);– 27 gennaio 1984, località Baia, Golfo <strong>di</strong> Pozzuoli, profon<strong>di</strong>tà10 m, Guido V<strong>il</strong>lani ha fotografato 2 esemplariin accoppiamento (Fasulo et al., 1984);– novembre 1984, porto <strong>di</strong> Bari, esemplari tanto numerosida essere costantemente osservati (Vaccarella, 1986);– novembre 1984, nell’area antistante le saline <strong>di</strong> Margherita<strong>di</strong> Savoia gli esemplari sono molto frequenti,com pers. Dr. Minervini (Vaccarella, 1986);– settembre 1985, 6 esemplari Golfo Trieste (Aurisina)(Jaklin & Vio, 1989);– 18/10/1985, Laguna <strong>di</strong> Venezia, 1 esemplare legit S.Scanferla (Cesari et al., 1986);– 18/10/1985, giorni successivi, Laguna <strong>di</strong> Venezia, 7esemplari legit S. Scanferla (Cesari et al., 1986);– 26/10/1985, Laguna <strong>di</strong> Venezia, 76 esemplari (Cesariet al., 1986);– ottobre 1985, Laguna <strong>di</strong> Venezia, laguna <strong>di</strong> Marano,estuario del Timavo (Jaklin & Vio, 1989);– apr<strong>il</strong>e 1987, Lago Fusaro 1 esemplare (Jaklin & Vio,1989);– 1990-1991, Lago Fusaro, Napoli, la specie non è rara(V<strong>il</strong>lani & Martinez, 1993);– settembre 1997, Lazzaro (RC) foto (1-2) <strong>di</strong> esemplariviventi (Neto, 2001);Distribuzione <strong>di</strong> Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817 lungo le coste italiane e segnalazioni dettagliate per le coste dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna21


Contributi– novembre 1998, Laguna <strong>di</strong> Venezia, 1 esemplare giovan<strong>il</strong>ecom. pers. Pellizzato M. (Mizzan, 1999);– gennaio 2001, Reggio Calabria foto (3) <strong>di</strong> un esemplarevivente (Neto, 2001);– 22/10/2001, Cala Mosca, una piccola baia vicino Cagliari,1 esemplare (Olita, 2006);– novembre 2001, Reggio Calabria foto (4-6) <strong>di</strong> esemplariviventi (Neto, 2001);– marzo 2002, spiaggia <strong>di</strong> S. Caterina Sant’Agnello(NA) esemplari viventi foto (9-12) (Gargiulo, 2002);– apr<strong>il</strong>e 2003, Archi (RC) foto (14) <strong>di</strong> un esemplare vivente(Bucca, 2003);– apr<strong>il</strong>e 2004, Pellaro (RC) foto (13) <strong>di</strong> un esemplare vivente(Giussani, 2004);– settembre 2005, Penisola Sorrentina foto (15) <strong>di</strong> unesemplare vivente (Liguori, 2005);– <strong>di</strong>cembre 2005, Punta Croce (Sorrento) foto (7-8)esemplari viventi (Russo 2005);– 30/09/2006, località Margine Rosso, Golfo <strong>di</strong> Cagliari,30/40 esemplari (Olita, 2006);– 10/2007, nei pressi dell’Isola della Certosa (LagunaNord) (Mizzan & Vianello, 2009);– 2007, Em<strong>il</strong>ia Romagna (Rinal<strong>di</strong>, 2007);– 2008, Em<strong>il</strong>ia Romagna (Rinal<strong>di</strong>, 2008).22Nella presente segnalazione non si fa uso della sud<strong>di</strong>visionein sottospecie in quanto i caratteri <strong>di</strong>agnostici ut<strong>il</strong>iper questa sud<strong>di</strong>visione sono dovuti solo alla morfologiaesterna (Cesari et al., 1986) infatti Zenetos et al.(2003) considerano Bursatella leachi leachi e Bursatella leachisavignyana sinonimi.Da quanto esposto emerge che la specie ha colonizzatole coste italiane a macchia, con segnalazioni molto localizzate.A quanto ci risulta, inoltre, nelle zone dove furonofatte le prime segnalazioni, non sono stati fatti,negli anni, controlli della specie atti ad evidenziare sequesta sia ben acclimatata o sia stata una esplosione demograficapuntiforme. In questa ottica sarebbe interessante,oltre ad implementare l’areale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzionedella specie, validare la sua presenza per le precedentisegnalazioni.Mizzan & Vianello (2009) osservano che “In Laguna <strong>di</strong> Venezia,dopo un iniziale fenomeno <strong>di</strong> esplosione demografica, laspecie ha subito una successiva riduzione. Il recente, spora<strong>di</strong>coritrovamento non permette <strong>di</strong> capire se ci si trovi <strong>di</strong> fronte anuove limitate ingressioni della specie o piuttosto a un fenomeno<strong>di</strong> avvenuta acclimazione in laguna, sia pure a livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzionemolto inferiori a quelli osservati nella fase invasivadel 1985. L’elevato mimetismo della specie potrebbe inoltre nonfavorirne <strong>il</strong> ritrovamento”. Quin<strong>di</strong> solo <strong>il</strong> ritrovamento, a<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni, <strong>di</strong> popolazioni stab<strong>il</strong>i nelle zone precedentementesegnalate ci consentirà <strong>di</strong> affermare che laspecie si è realmente acclimatata lungo le coste italiane.RingraziamentiSi ringraziano Daniele Servadei per l’esecuzione dellefoto e la segnalazione del secondo ritrovamento e JaklinA. per l’invio <strong>di</strong> copia del suo lavoro.Figura 2. Luoghi <strong>di</strong> rinvenimento <strong>di</strong> Bursatella leachii lungo lecoste romagnole.BibliografiaBebbington A., 1970. Aplysiid species from Malta with Noteson the Me<strong>di</strong>terranean Aplysiomorpha (Gastropoda, Opisthobranchia).Pubblicazione Stazione Zoologica Napoli, 38: 25-46.Bello G., 1982. Su alcuni ritrovamenti <strong>di</strong> Bursatella leachii savignyana(Audouin) (Opisthobranchia, Aplysiidae) presso lecoste italiane. Bollettino Malacologico, 18 (7-8): 175-176.Bucca P., 2003. Scheda <strong>di</strong> MondoMarino.net …<strong>il</strong> mare in reteFoto 14 visib<strong>il</strong>e all’URL:http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?p=15&view=dett&f=10&q=&ncom=Bursatella visualizzato <strong>il</strong>08/12/2008Catalano E., Parrinello N. & De Leo G., 1978. Nuovi datisulla penetrazione nel Mar Me<strong>di</strong>terraneo <strong>di</strong> Bursatella leachiisavignyana Audouin, 1826 (Gastropoda: Opisthobranchia).Ritrovamento nel Golfo <strong>di</strong> Palermo. Memorie <strong>di</strong> Biologia Marinae <strong>di</strong> Oceanografia, 8 (5): 123-128.Cattaneo-Vietti R. & Thompson T. E., 1989. Me<strong>di</strong>terraneanOpisthobranch molluscs: a zoogeographic approach. BollettinoMalacologico, 25 (5-8): 183-204.Cesari P., Mizzan L. & Motta E., 1986. Rinvenimento <strong>di</strong> Bursatellaleachi leachi Blainv<strong>il</strong>le, 1817 in laguna <strong>di</strong> Venezia. 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ete Foto 9 – 12 visib<strong>il</strong>i all’URL: http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?p=15&view=dett&f=10&q=&ncom=Bursatella visualizzato <strong>il</strong> 08/12/2008.Giussani A., 2004. Scheda <strong>di</strong> MondoMarino.net …<strong>il</strong> mare inrete Foto 13 visib<strong>il</strong>i all’URL: http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?p=15&view=dett&f=10&q=&ncom=Bursatella visualizzato <strong>il</strong> 08/12/2008.Liquori G., 2005. Scheda <strong>di</strong> MondoMarino.net …<strong>il</strong> mare inrete Foto 15 visib<strong>il</strong>i all’URL: http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?p=15&view=dett&f=10&q=&ncom=Bursatella visualizzato <strong>il</strong> 08/12/2008Mizzan L., 1999. Le specie alloctone del macrozoobenthosdella Laguna <strong>di</strong> Venezia: <strong>il</strong> punto della situazione. Bollettinodel Museo Civico <strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> Venezia, 49: 145-177.Mizzan & Vianello, 2009. Bursatella leachi Blainv<strong>il</strong>le, 1817(Mollusca, Gastropoda, Aplysiidae) consultato <strong>il</strong> 19/04/2009e visib<strong>il</strong>e nel sito del Museo <strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> Veneziaall’url: http://www.msn.ve.it/index.php?pagina=progamb_view&id=4&idprog=18Jaklin A. & Vio E., 1989. Bursatella leachii (Gastropoda, Opistobranchia)in the Adriatic Sea. Journal of Molluscan Stu<strong>di</strong>es,55: 419-420.Neto G., 2001. Scheda <strong>di</strong> MondoMarino.net …<strong>il</strong> mare in reteFoto 1 – 6 visib<strong>il</strong>i all’URL: http://www.mondomarino.net/ricerca/index.asp?p=15&view=dett&f=10&q=&ncom=Bursatella visualizzato <strong>il</strong> 08/12/2008.O’Donoghue C.H. & White K.M., 1940. A collection of MarineMolluscs, mainly Opisthobranchs, from Palestine. Procee<strong>di</strong>ngsof the Malacological Society of London, 24: 92-96.Olita A., 2006. 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On a collection of Opisthobranchia fromTurkey. Zoologische Mededelingen 38 (3): 41-75.Tortorici R. & Panetta P., 1977. Notizie ecologiche su alcuniOpisthobranchi raccolti nel Golfo <strong>di</strong> Taranto (Gastropoda).Atti della Società <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Scienze Naturali e del Museo Civico<strong>di</strong> Storia Naturale <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, 118 (2): 249-257.Vaccarella R. & Pastorelli A. M., 1983. Estensione dell’areale<strong>di</strong> Bursatella leachi savignyana (Audouin) (Opistobranchia,Aplysiidae) al Basso Adriatico. Thalassia Salentina, 12-13: 60-61.Vaccarella R., 1986. Precisazioni sul ritrovamento <strong>di</strong> Phylli<strong>di</strong>apulitzeri Pruvot-Fol e Bursatella leachi savignyana (Audouin)in Puglia. Bollettino Malacologico, 22 (1-4): 91-92.V<strong>il</strong>lani G. & Martinez E., 1993. Some observations on theOpisthobranch fauna from the Fusaro Lake, a brackish-waterlagoon near Naples. Bollettino Malacologico, 29 (5-8): 201-209.Zenetos A., Gofas S., Russo G. & Templado J., 2003. CIESMAtlas of Exotic Species in the Me<strong>di</strong>terranean. Vol. 3 Molluscs. F.Briand, Ed., CIESM Publishers, Monaco: 376 pp.Distribuzione <strong>di</strong> Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817 lungo le coste italiane e segnalazioni dettagliate per le coste dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna23


Segnalazioni bibliograficheSegnalazioni bibliografiche24Continuiamo la segnalazione <strong>di</strong> lavori apparsi su rivisteitaliane e straniere che trattino <strong>di</strong> molluschi me<strong>di</strong>terranei,<strong>di</strong> molluschi terrestri, acquadulcicoli o <strong>di</strong> molluschifoss<strong>il</strong>i dell’area italiana. Ad ogni segnalazione viene aggiuntauna sintesi del riassunto riportato dagli Autori,ricordando che non viene fatta alcuna valutazione criticae che pertanto la responsab<strong>il</strong>ità del contenuto degliarticoli rimane degli Autori.Molluschi mariniCrocetta F. & Soppelsa O., 2006. Primi ritrovamenti<strong>di</strong> Rapana venosa (Valenciennes, 1846) per alcunelagune costiere italiane. Atti del Museo Civico <strong>di</strong> StoriaNaturale <strong>di</strong> Trieste, 52: 215-218.Gli autori segnalano i primi ritrovamenti <strong>di</strong> esemplariviventi <strong>di</strong> Rapana venosa (Valenciennes, 1846) per loStagno <strong>di</strong> Santa G<strong>il</strong>la (CA), la Laguna <strong>di</strong> Sabau<strong>di</strong>a(LT) e Lago <strong>di</strong> Faro (ME).Crocetta F. & Spanu M., 2008. Molluscs associatedwith a Sar<strong>di</strong>nian deep water population of Corallium rubrum(Linné, 1758). Me<strong>di</strong>terranean Marine Science, 9 (2):63-85.Mollusca species living in strict association with and onCorallium rubrum colonies are poorly known. Specimensfound on a red coral population located off Capo Caccia(Alghero - SS, West Sar<strong>di</strong>nia, Me<strong>di</strong>terranean Sea) werestu<strong>di</strong>ed by analyzing red coral branches collected at adepth of between 100 and 120 m.; their assemblage wasmade up of 44 species, all belonging to the classes Gastropodaand Bivalvia. Some data on the geographical<strong>di</strong>stribution, ecology, taxonomy and dominance of species,both alive and dead, are given and the most interestingare commented on. Among the recorded speciesTrivia mult<strong>il</strong>irata, Simnia purpurea, Corallioph<strong>il</strong>a brevis,Ocinebrina paddeui, Pleurotomella demosia, Palliolum striatumand Pseudamussium sulcatum deserve attention. Moreover,the second fin<strong>di</strong>ng of living specimens of Asperarcasecreta, described only on loose valves, is reported,and finally the prey-predator relationships among severalgastropods and Cnidarians are confirmed.I molluschi che vivono in stretta associazione con e sucolonie <strong>di</strong> Corallium rubrum sono scarsamente conosciuti.Gli esemplari trovati su una popolazione <strong>di</strong> corallorosso al largo <strong>di</strong> Capo Caccia (Alghero - SS, Sardegnaoccidentale, Mar Me<strong>di</strong>terraneo) sono stati stu<strong>di</strong>ati analizzandorami <strong>di</strong> corallo rosso raccolti ad una profon<strong>di</strong>tàcompresa tra 100 e 120 metri; la loro biocenosi eracostituita da 44 specie, tutte appartenenti alle classi Gastropodae Bivalvi. Vengono date alcune notizie sulla<strong>di</strong>stribuzione geografica, ecologia e dominanza dellespecie, sia viventi che morte e sono commentate le piùinteressanti. Tra le specie reperite Trivia mult<strong>il</strong>irata, Simniapurpurea, Corallioph<strong>il</strong>a brevis, Ocinebrina paddeui, Pleurotomellademosia, Palliolum striatum e Pseudamussiumsulcatum meritano particolare nota. Inoltre viene riportato<strong>il</strong> secondo ritrovamento <strong>di</strong> Asperarca secreta descrittasoltanto su valve sciolte ed infine sono confermate lerelazioni preda-predatore intercorrenti tra gasteropo<strong>di</strong> ecnidari.Dell’Angelo B., Giusti F., Paolini P., Sosso M. & BonfittoA., 2009. New data on Polyplacophora from TuscanArchipelago. I. Leptochiton sarsi Kaas, 1981 and Leptochitonpepezamorai Carmona Zalvide, Urgorri & Garcia,2004, two species new to the Me<strong>di</strong>terranean Sea.Italian Journal of Zoology, 76: 76-82.Two Atlantic species of Leptochiton, Leptochiton sarsi Kaas,1981 and Leptochiton pepezamorai Carmona Zalvide,Urgorri & Garcia, 2004, were found in the Tuscan Archipelago,at the Santa Lucia Bank. This area, between theCorsica and the Gorgona Island, is characterized by extensivewhite corals and hard bottom biocenosis exten<strong>di</strong>ngfrom 125 to 800 m, which is particularly rich inmolluscs. The two species were found looking over agreat amount of old detritus from a depth estimated near500 m. The study of L. sarsi (compared with someAtlantic specimens) and of Leptochiton pepezamorai permitus to better define some morphological features ofthis species, not well characterized in the original description.The collection of these Atlantic species in theMe<strong>di</strong>terranean Sea extend to 34 the number of speciesof Polyplacophora present in this area.Due specie atlantiche <strong>di</strong> Leptochiton, Leptochiton sarsi Kaas,1981 e Leptochiton pepezamorai Carmona Zalvide, Urgorri& Garcia, 2004, sono state trovate nell’Arcipelagotoscano, nel Banco <strong>di</strong> S. Lucia. Quest’area, compresa trala Corsica e l’isola <strong>di</strong> Gorgona, è caratterizzata da consistentiformazioni <strong>di</strong> corallo bianco e biocenosi <strong>di</strong> fondoduro, che si estendono da 125 ad 800 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà,ed è particolarmente ricca <strong>di</strong> molluschi. Le due speciesono state rinvenute esaminando una grande quantità<strong>di</strong> vecchio detrito proveniente da una profon<strong>di</strong>tàstimata <strong>di</strong> 500 metri. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> L. sarsi (confrontatocon esemplari atlantici) e <strong>di</strong> Leptochiton pepezamorai cipermette <strong>di</strong> definire meglio alcune caratteristiche mor-


fologiche <strong>di</strong> queste specie, non ben definite nelle descrizionioriginali. Con questi ritrovamenti <strong>il</strong> numero <strong>di</strong>specie <strong>di</strong> poliplacofori presenti nel Me<strong>di</strong>terraneo vieneesteso a 34.Nurra N., Orlando F. & Pessani D., 2008. Gibberulaoryza (Lamarck, 1822) (Prosobranchia, Caenogastropoda):Prima segnalazione per i mari italiani. Biologia MarinaMe<strong>di</strong>terranea, 15 (1): 278-279.Nei se<strong>di</strong>menti organogeni dell’isola <strong>di</strong> Lampione (Arcipelagodelle Isole Pelagie - Stretto <strong>di</strong> Sic<strong>il</strong>ia) sono statiraccolti a 42 m <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà due esemplari appartenential genere Gibberula (Prosobranchia, Caenogastropoda).I caratteri conchigliari hanno consentito <strong>di</strong> identificarlicome G. oryza, specie mai riscontrata finora neimari italiani.Panetta P., Mastrototaro F., Carlucci R. & MatarreseA., 2008. Tanatocenosi a molluschi dei fondali incoerential largo dell’area marina protetta <strong>di</strong> Torre Guaceto(Brin<strong>di</strong>si). Biologia Marina Me<strong>di</strong>terranea, 15 (1): 282-283.Lo stu<strong>di</strong>o delle tanatocenosi <strong>di</strong> molluschi dei fondaliincoerenti al largo dell’area marina protetta <strong>di</strong> TorreGuaceto ha consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare due biocenositipiche: la prima ad una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 60 metrisu una facies <strong>di</strong> fanghi terrigeni costieri caratterizzatadal gasteropode Turritella communis e la seconda su<strong>di</strong> una facies <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> detritici costieri infangati costituitasoprattutto da gusci del bivalve Neopycnodontecochlear.Portalatina M., 2008. Analisi concometrica sul complesso<strong>di</strong> specie Emarginula crebrisculpta Coen, 1939 -Emarginula <strong>di</strong>vae Aartsen & Carrozza, 1996 - Emarginulahuzar<strong>di</strong>i Payraudeau, 1826 (Gastropoda: Fissurellidae).Thalassia Salentina, 31: 79-91.L’autore conduce un’analisi concometrica su alcuniesemplari del complesso <strong>di</strong> specie Emarginula crebrisculpta,E. <strong>di</strong>vae e E. huzar<strong>di</strong>i presenti nella sua collezionemalacologica. Sia i parametri segnalati da altri autoriche quelli in<strong>di</strong>viduati nel presente lavoro rivelano scarsaatten<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità ai fini <strong>di</strong>agnostici. L’analisi dei dati evidenzianegli sta<strong>di</strong> giovan<strong>il</strong>i valori sovrapponib<strong>il</strong>i aquelli ritenuti <strong>di</strong>stintivi <strong>di</strong> una specie del complesso: E.huzar<strong>di</strong>i e la tendenza all’acquisizione con l’accrescimentodei parametri descritti come propri <strong>di</strong> un’altra <strong>di</strong>tali specie: E. <strong>di</strong>vae. Risulta pertanto che in tale complesso<strong>di</strong> specie i dati concometrici non possono rivestirevalore tassonomico e sono necessarie ulteriori indaginiper verificarne la vali<strong>di</strong>tà specifica.Prkic; J. & Russo P., 2008. Fusinus buzzurroi (Gastropoda:Fasciolariidae), a new species from Croatians coasts.Iberus, 26 (2): 177-183.A new species of Fusinus from Croatian coasts of Dalmatiais described and figured. Type material was collectedoff Mljet Island, Croatia, at depths of 60 to 100 min association with Corallium rubrum (Linnaeus, 1758),but the species was also recorded from other localitiesalong Dalmatian coasts at <strong>di</strong>fferent habitats and bathymetricalranges.Una nuova specie <strong>di</strong> Fusinus viene descritta ed <strong>il</strong>lustratadalle coste croate della Dalmazia. Il materiale tipo èstato raccolto in associazione a Corallium rubrum (Linnaeus,1758), al largo dell’isola <strong>di</strong> Mljet, Croazia, alle profon<strong>di</strong>tà<strong>di</strong> 60 a 100 metri, ma la specie è stata raccoltaanche in altre località lungo le coste Dalmate in habitate profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>versi.Pusateri F. & Giannuzzi-Savelli R., 2008. A new raphitomineneogastropod from the Me<strong>di</strong>terranean Sea(Conoidea). Iberus, 26 (2): 119-126.Raphitoma v<strong>il</strong>laria n. sp. is described from Taormina (Sic<strong>il</strong>y)and is compared with the closely related R. leufroy(Michaud, 1828). Differential characters are given forthe protoconch, the adult shell, and the colour patternof the living animal. Raphitoma v<strong>il</strong>laria n. sp. lacks a radulawich is present in R. leufroy. The new species hasbeen confused with R. erronea (Monterosato, 1884), wichis a <strong>di</strong>fferent species.Viene descritto Raphitoma v<strong>il</strong>laria n. sp. da Taormina (Sic<strong>il</strong>ia)che viene comparato con la specie strettamenteimparentata R. leufroy (Michaud, 1828). Sono forniti icaratteri <strong>di</strong>stintivi della protoconca, e della teleoconca ela livrea dell’animale vivente. Raphitoma v<strong>il</strong>laria n. sp.manca <strong>di</strong> radula che invece è presente in R. leufroy. Lanuova specie è stata confusa con R. erronea (Monterosato,1884) che è una specie <strong>di</strong>stinta.RolÁn E. & Gori S., 2009. Two new species of the generaJujubinus and Mitrella (Mollusca, Prosobranchia) fromSão Tomé Island. Gloria Maris, 48 (1): 10-16.One species of the genus Jujubinus and another of thegenus Mitrella, both from São Tomé Islands, are describedand compared with those morphologically sim<strong>il</strong>arin the same area.Vengono descritte una specie del genere Jujubinus edun’altra del genere Mitrella, entrambe dalle Isole SãoTomé e vengono confrontate con quelle morfologicamentesim<strong>il</strong>i presenti nella stessa area.Molluschi foss<strong>il</strong>iQuaggiotto E. & Mellini A., 2008. Catalogo aggiornatodei molluschi foss<strong>il</strong>i eocenici <strong>di</strong> San Giovanni Ilarione(Verona - Italia settentrionale) Prima parte: Mollusca,Gastropoda. Stu<strong>di</strong> e Ricerche - Associazione Amici del Museo- Museo Civico “G. Zannato” Montecchio Maggiore (Vicenza),15: 41-58.Viene presentata la prima parte del catalogo aggiornatodei molluschi foss<strong>il</strong>i eocenici <strong>di</strong> San Giovanni Ilarione(Verona - Italia settentrionale). Per l’<strong>il</strong>lustrazione dellespecie, accompagnano <strong>il</strong> testo le riproduzioni delle tavoleriportate da De Gregorio (1880) che, a tutt’oggi, rimangonola migliore iconografia <strong>di</strong> riferimento per lostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questa ricca fauna. Nei prossimi contributi inpreparazione seguiranno le note su alcune sinonimieproposte, le integrazioni e le altre classi <strong>di</strong> molluschi.Segnalazioni bibliografiche25


Vazzana A. & Cecalupo A., 2007. Malacofauna delTortoniano <strong>di</strong> Cessaniti (Vibo Valentia, Calabria, Italia)(Cerithiidae, Potami<strong>di</strong>dae et Ostreidae) - OsservazioniPaleoambientali. Il Naturalista Sic<strong>il</strong>iano, Serie IV, 31 (3-4):173-198.In questa nota sono descritti i livelli e l’evoluzione paleoambientalecon malacofauna a Cerithiidae, Potami<strong>di</strong>daee Ostreidae del Tortoniano (Miocene Superiore) <strong>di</strong> Cessanitipresso Vibo Valentia (Calabria, Italia), in associazionea malacofauna lagunare degli ambienti a mangrovie in<strong>di</strong>viduatiin livelli <strong>di</strong> arg<strong>il</strong>le nerastre lignitifere che stannoalla base della successione se<strong>di</strong>mentaria <strong>di</strong> questa notalocalità foss<strong>il</strong>ifera della regione del Monte Poro, moltoricca <strong>di</strong> echinoi<strong>di</strong>, madreporari e molluschi. Nei livelli alignite, sono state separate <strong>di</strong>eci specie appartenenti allefamiglie Cerithiidae e Potami<strong>di</strong>dae, che vengono tutterappresentate e <strong>di</strong>scusse; inoltre, vengono esaminate leassociazioni faunistiche, considerate le in<strong>di</strong>cazioni paleoambientalie tafonomiche, apportando anche un contributoalla ricostruzione della successione se<strong>di</strong>mentaria <strong>di</strong>questa località della Calabria paleontologicamente r<strong>il</strong>evanteper la stratigrafia dei clipeastri del Miocene.Segnalazioni bibliografiche26


RecensioniV. Héros, R.H. Cowie & Ph. Bouchet Eds., 2008. TropicalDeep-Sea Benthos. Mémoires du Muséum Nationald’Histoire Naturelle, 25: pp. 805Il volume è costituito da 10 articoli <strong>di</strong> 13 autori che descrivonola fauna malacologica Indo-Pacifica recentementeraccolta e per la famiglia Cassidae le specie <strong>di</strong>tutto <strong>il</strong> mondo.Gli articoli sono i seguenti:Ph<strong>il</strong>ippe Bouchet, Virginie Héros, Pierre Lozouet &Ph<strong>il</strong>ippe Maestrati. A quarter-century of deep-seamalacological exploration in the South and West Pacific.Where do we stand?Gli autori ci <strong>il</strong>lustrano i 25 anni trascorsi nella esplorazionedelle faune malacologiche del Pacifico meri<strong>di</strong>onaleed occidentale. Sono elencate le missioni, le specieraccolte, le nuove specie, le meto<strong>di</strong>che seguite per laconservazione dei campioni e lo sv<strong>il</strong>uppo dei programmifuturi.Boris Sirenko. Bathyal chitons (Mollusca, Polyplacophora)from off New Caledonia and Vanuatu: fam<strong>il</strong>iesCallochitonidae, Ischnochitonidae and Loricidae.Sirenko descrive i chitoni raccolti nelle profon<strong>di</strong>tà batialidella Nuova Caledonia e delle isole Vanuatu istituendo4 nuove specie. Arricchiscono l’articolo 168 figure.Henk H. Dijkstra & Ph<strong>il</strong>ippe Maestrati. New speciesand new records of deep-water Pectinoidea (Bivalvia:Propeamussidae, Entoliidae and Pectinidae) from theSouth Pacific.Vengono presentati i nuovi ritrovamenti e le nuove specie<strong>di</strong> Pectinoidea del Pacifico meri<strong>di</strong>onale. Sono <strong>il</strong>lustrate52 specie <strong>di</strong> acque profonde della fossa <strong>di</strong> Norfolk,delle isole Loyauté, delle isole Fiji, delle isole Tonga,delle isole Salomone e delle isole Marchesi. Sonodescritte 6 nuove specie <strong>di</strong> Propeamussidae.Rudo Von Cosel & Ph<strong>il</strong>ippe Bouchet. Tropical deepwaterlucinids (Mollusca: Bivalvia) from the Indo-Pacific:essentially unknown, but <strong>di</strong>verse and occasionallygigantic.Gli autori descrivono i Lucinoidea repertati nelle acqueprofonde (da – 150 m a – 1.000 m) della provincia Indo-Pacifico occidentale. Fino ad oggi i Lucinoidea profon<strong>di</strong>erano quasi del tutto sconosciuti. Le specie ritrovate rientranocome larghezza della conchiglia in un intervalloche va da 20 a 50 mm e molte specie sono oltre 75 mm,una in particolare (Meganodontia acetabulum) arriva a 150mm. Sono descritte e figurate decine <strong>di</strong> specie in 67 figure,sono presentati 9 nuovi generi e 32 nuove specie.Victor Scarabino. New species and new records ofscaphopods from New Caledonia.L’autore che in un precedente lavoro aveva censito 75specie <strong>di</strong> Scafopo<strong>di</strong> nelle acque della Nuova Caledoniaha portato questo numero a 115 specie. Nel lavoro presentale nuove specie ed i ritrovamenti corredandolicon numerose foto e <strong>di</strong>segni. Le nuove specie descrittesono 28.Alan G. Beu. Recent deep-water Cassidae of the world.A revision of Galeodea, Oocorys, Sconsia, Echinophoriaand related taxa, with new genera and species(Mollusca, Gastropoda).Vengono commentate, descritte e figurate le specie <strong>di</strong>tutto <strong>il</strong> mondo appartenenti alla famiglia Cassidae conparticolare riguardo ai generi Galeodea, Oocorys, Sconsiaed Echinophoria. A seguito della revisione sono istituite3 sottofamiglie, un nuovo genere e 3 nuove specie.Franck Boyer. The genus Serrata Jousseaume, 1875(Caenogastropoda: Marginellidae) in New Caledonia.L’autore, specialista <strong>di</strong> Marginellidae, nel suo articoloha considerato 35 specie nelle acque batiali della NuovaCaledonia <strong>di</strong> cui ben 31 sono descritte per la primavolta.Roland Houart & Virginie Héros. Muricidae (Mollusca:Gastropoda) from Fiji and Tonga.Gli autori trattano i Murici<strong>di</strong> delle isole Fiji e Tonga, piùprecisamente sono state raccolte 58 specie nelle isole Fijie 25 nelle isole Tonga. Viene creato un nuovo genere esono descritte 3 nuove specie.Marco Oliverio. Corallioph<strong>il</strong>inae (Neogastropoda: Muricidae)from the southwest Pacific.Viene condotta una revisione regionale delle Corallioph<strong>il</strong>inaeraccolte durante la recente spe<strong>di</strong>zione in NuovaCaledonia e le isole Vanuatu, Wallis e Futuna, Fiji eTonga. Le specie raccolte ammontano a 97 <strong>di</strong> cui 13 sononuove per la scienza. Corredano <strong>il</strong> lavoro numerosefigure in bianco e nero e a colori.Ángel Valdes. Deep-sea “cephalaspidean” heterobranchs(Gastropoda) from the tropical southwest Pacific.Le specie <strong>di</strong> cefalaspidei reperite sono 121 raggruppatein 25 generi, <strong>di</strong> queste 39 sono nuove specie. Esse sonostate raccolte durante campagne effettuate nell’OceanoPacifico <strong>di</strong> sud-ovest, in Indonesia e nelle F<strong>il</strong>ippinenell’arco <strong>di</strong> tempo dal 1981 al 2001.Completa <strong>il</strong> volume l’in<strong>di</strong>ce analitico.Paolo CrovatoRecensioni27


Mostra “Strumenti del Mare” - Acquario <strong>di</strong> CattolicaEventiEventi28Il 4 apr<strong>il</strong>e 2009, con l’apertura della nuova stagione estiva,l’Acquario <strong>di</strong> Cattolica (RN) inaugura all’interno delsuo complesso una sala malacologica denominata “strumentidel mare”, visitab<strong>il</strong>e fino a fine estate.La costruzione sorta negli anni ’30 è conosciuta come“Le Navi”, nome derivante dalla progettazione deglie<strong>di</strong>fici le cui forme e la loro <strong>di</strong>sposizione richiamano,visti dall’alto, una <strong>di</strong>namica flotta navale schieratapronta a salpare <strong>il</strong> mare, oggi patrimonio culturale e architettonicointernazionale. L’Acquario <strong>di</strong> Cattolica, secondoin Italia dopo quello <strong>di</strong> Genova, inaugurato nel2000 dopo un curato e attento restauro conservativo tutelatodalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Architettonici,è sito all’interno <strong>di</strong> questi e<strong>di</strong>fici. Vanta la collaborazione<strong>di</strong> ben 450 persone impegnate a tempo pienotra progettisti, tecnici e maestranze, che assistono leoltre 150 vasche esposte garantendone <strong>il</strong> buon funzionamento:sono ut<strong>il</strong>izzati ben 2.500.000 litri <strong>di</strong> acqua marina(700.000 solo per la grande vasca circolare deglisquali), la cura e <strong>il</strong> mantenimento <strong>di</strong> 3.000 esemplaricon oltre 400 specie, 60 esemplari <strong>di</strong> squali appartenentia se<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>fferenti specie <strong>di</strong> cui 9 toro, e alcuni nutrice,ospiti nella grande vasca.L’Acquario <strong>di</strong> Cattolica vanta per la stagione 2008 untotale <strong>di</strong> 250.000 visitatori e 250.000 presenze sull’areapubblica del Parco; inoltre, sono state 30.000 le presenzescolastiche provenienti da tutta l’Italia.Con <strong>il</strong> gemellaggio che lega l’Acquario <strong>di</strong> Cattolica el’Acquario Civico e la Stazione Idrobiologica <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano,in collaborazione con <strong>il</strong> Comune <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano e la Società<strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong> S.I.M., si è deciso quest’anno,per completare <strong>il</strong> quadro <strong>di</strong> questi eventi estivi, <strong>di</strong> istituireanche una mostra malacologica mettendo a <strong>di</strong>sposizionedei visitatori la visione <strong>di</strong> numerosissime conchiglietropicali e me<strong>di</strong>terranee, presenti nelle collezioniall’Acquario <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano e dei ricercatori della S.I.M. (SezioneLocale S.I.M. <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano). La stanza è al termine <strong>di</strong>un percorso obbligatorio denominato “I suoni del mare”,ove in esclusiva europea è presentato <strong>il</strong> primo concertodel mare: si possono scoprire i sussurri degli squali,<strong>il</strong> tam tam degli sgombri, la melo<strong>di</strong>a prodotta daigamberetti sim<strong>il</strong>e al rumore delle nacchere, i gridoliidelle orche marine che si cibano, le balene e molte altrecreature; infine, sempre durante <strong>il</strong> percorso, si scoprel’antico rapporto che è esistito tra l’uomo e <strong>il</strong> mare attraversole conchiglie, ut<strong>il</strong>izzate come monete, gioielli estrumenti musicali.Quin<strong>di</strong> si giunge alla saletta allestita con conchiglie provenientida tutto <strong>il</strong> mondo.Si è <strong>di</strong>sposto <strong>il</strong> materiale messo a <strong>di</strong>sposizione secondola moderna sistematica, cercando <strong>di</strong> far capire ai menoesperti la sud<strong>di</strong>visione dei regni (vegetale, animale eminerale) <strong>il</strong>lustrando su appositi pannelli i tipi, le classi,gli or<strong>di</strong>ni, le famiglie, i generi e le specie.Sono state inoltre <strong>il</strong>lustrate su pannelli le varie provincemalacologiche per aiutare <strong>il</strong> visitatore a comprendere lezone <strong>di</strong> raccolte malacologiche.In ogni teca è rappresentata una famiglia, e con l’aiuto<strong>di</strong> un pannello posto sul retro della teca stessa, sono<strong>il</strong>lustrate altre specie della medesima famiglia <strong>di</strong>appartenenza, permettendo così <strong>di</strong> arricchire con numeroseforme specifiche sempre appartenenti allostesso gruppo quanto esposto; rendendo <strong>il</strong> tutto moltosemplice con l’aus<strong>il</strong><strong>il</strong>io <strong>di</strong> un totale <strong>di</strong> ventuno poster.È stata arricchita l’esposizione mettendo in visione nelleteche e nelle apposite vasche importanti pezzi e moltespecie tra le più significative appartenenti ai gruppi: Archaeogastropoda,Mesogastropoda, Neogastropoda, Scaphopoda,Bivalvia e Cephalopoda.Consapevoli <strong>di</strong> poter creare un maggiore interesse malacologicoesponendo micro conchiglie me<strong>di</strong>terraneearricchite con foto al microscopio elettronico, mancandone<strong>il</strong> tempo, si è deciso <strong>di</strong> rimandare <strong>il</strong> tutto a unaprossima esposizione.Si vuole ringraziare <strong>il</strong> Dott. Mauro Mariani, Direttoredell’Acquario Civico <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano e <strong>il</strong> Comune <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano,Figura 1. Locan<strong>di</strong>na <strong>di</strong> presentazione.


EventiFigura 2. La Sala.che ci hanno priv<strong>il</strong>egiato concedendoci <strong>di</strong> allestire questaimportante mostra: a Patrizia Lear<strong>di</strong>ni, Massim<strong>il</strong>ianoDona<strong>di</strong>, Andrea Dru<strong>di</strong> e Roberta Bagli (Acquario <strong>di</strong>Cattolica), per la loro <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità e gent<strong>il</strong>ezza nell’assistercidurante la preparazione delle teche, la S.I.M. (SocietàItaliani <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong>) che ci ha autorizzati adesporre <strong>il</strong> logo ufficiale, a Lorenzo Cecalupo per la realizzazione<strong>di</strong> tutto <strong>il</strong> materiale riguardante l’impostazionegrafica, a Angelo Baraggia e Gianpietro Gariani, per<strong>il</strong> loro aiuto e <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità nella realizzazione <strong>di</strong> questamostra. Un particolare ringraziamento a Giuseppe Battagliae Marco Calò per la realizzazione delle fotografie,e a Manlio Giovanioli per <strong>il</strong> supporto tecnico nella sceltadel materiale da esporre.Alberto CecalupoTerzo Convegno MalacologicoSabau<strong>di</strong>a 19-20 settembre 2009Anche questo anno Bruno Fumanti e S<strong>il</strong>via Alfinito organizzerannoquesto convegno, giunto così alla suaterza e<strong>di</strong>zione. Il programma è al momento in preparazione,ma già gli organizzatori hanno comunicatoche la durata dei singoli interventi sarà minore, in mododa fornire spazio ad un numero maggiore <strong>di</strong> relazionied aumentare la <strong>di</strong>versificazione dei temi. Coloroche fossero interessati sono consigliati <strong>di</strong> consultare <strong>il</strong>sito:http://www.naturame<strong>di</strong>terraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=77910 onde visionare gli sv<strong>il</strong>uppi ed <strong>il</strong>programma finale.29


Mostre e borse 2009EventiEventi25-28 giugno 2009 - Sainte-Marie aux Mines - Alsace- FRANCIA46 eme Exposition - Bourse Internationale de Mineraux,Foss<strong>il</strong>es, Gemmes, BijouxOrganisation Mineral Concepts sarl - BP 8 - 68311 IL-LZACH CEDEX - FranceInfo: Tel. 0039.03.89505151 - FAX 0039.03.89511990e-ma<strong>il</strong>: info@euromineral.fr, www.euromineral.frOffice du Tourisme F-68160 Sainte-Marie aux Minese-ma<strong>il</strong> tourisme@valdargent.com (Prenotazione alberghi)5-6 settembre 2009 - Montes<strong>il</strong>vano (Pescara) - ITALIA4° Abruzzo Mineral ShowVia Aldo Moro Palazzo dei Congressi <strong>di</strong> AbruzzoOrganizzato da: Associazione Anteo, Via Quarto deiM<strong>il</strong>le 17, Pescarahttp://www.associazione anteo.comInfo: Nicola Cosanni cell. 392.1195728 tel.0039.085.9359844www.abruzzomineralshow.comKurt Kreipl, HoehenwegD-74613 Oehringen-Cappel, GermanyInfo: e-ma<strong>il</strong> meeresmuseum@t-online.de2-4 ottobre 2009 - Torino - ITALIA38ª Mostra Mercato EuromineralexpoCentro Lingotto Fiere, 1° Pa<strong>di</strong>glione, Via Nizza, 294 -10126 TorinoTel. 0039.011.6644111 - Fax 0039.011.6647847Info: A.G. E<strong>di</strong>trice s.r.l., Casella Postale 1419 - 10125 TorinoTel. 0039.011.611087 Fax 0039.011.3035041immaginenatura@age<strong>di</strong>trice.it, www.euromineralexpo.it31 ottobre - 1 novembre 2009 - Prague - CZECH REP.14th Prague International Shell ShowKulturnidum Ladvi, Buresova 1661, Prague 8Info: Jaroslav Derka, Holeckova 51/37015000 Praha 5, Czech Republice-ma<strong>il</strong> jderka@volny.cz, http://cksl.webpark.cz19-20 settembre 2009 - Ottmarsheim - Rhin (Haut) -FRANCIA30ème Bourse Internationale de Coqu<strong>il</strong>lages et Foss<strong>il</strong>esSalle Polyvalente d’Ottmarsheim, Rue de la PriscineAssociations Française de ConchyliologieRenseignements et inscriptions: Rioual Michel - 2, ruedes Vergers, F-68490 OttmarsheimInfo: Rioual Michel - 2, rue des Vergers F-68490 Ottmarsheime-ma<strong>il</strong> michelrioual@hotma<strong>il</strong>.comPezzali Lucien - 1, rue de la Charme, F-90400 Dorans26-27 settembre 2009 - Oehringen - GERMANAnnual German Shell FairKultura Hall, Herrenwiesenstr. 127-8 novembre 2009 - Prato - ITALIAMirab<strong>il</strong>ia, Le Conchiglie - Mostra MercatoPresso Hotel Datini, Via Marconi 80 - PratoOrganizzata dall’Associazione Marginalia con Hobby eScienza <strong>di</strong> PratoInfo: Tel. 0039.0574.730009 - Cell. 335.54121455-6 <strong>di</strong>cembre 2009 - Roma - ITALIA31a Mostra <strong>di</strong> Minerali, Foss<strong>il</strong>i e ConchigliePresso Hotel Ergife Palace, Via Aurelia 619 (Largo Mossa)– RomaOrganizzata dal Gruppo Mineralogico RomanoInfo: Pres. V. Nasti 333.7964784 - Segr. R. Pucci333.8201317e-ma<strong>il</strong> gminromano@tin.it, http://www.gminromano.it30


EventiLa manifestazione “Abruzzo Mineral Show” giunge questo anno alla sua quarta e<strong>di</strong>zione.Organizzata dalla ANTEO (Associazione Natura Terra e Oceano) <strong>di</strong> Pescara e sponsorizzata dalComune <strong>di</strong> PescaraAvrà luogo nei giorni 5-6 Settembre, in Montes<strong>il</strong>vano (prov. <strong>di</strong> Pescara), nel Palazzo Congressid’Abruzzo, via Aldo Moro.ProgrammaSabato 5 settembreOre 9.00 Accesso EspositoriOre 11.00 Apertura al PubblicoOre 21.00 ChiusuraDomenica 6 settembreOre 10.00 Apertura EspositoriOre 11.00 Apertura al PubblicoOre 21.00 Chiusura MostraAll’interno della manifestazione l’Associazione ANTEO riserverà a tutti i collezionisti tavoli gratuitiper consentire liberamente lo scambio e la determinazione <strong>di</strong> minerali, foss<strong>il</strong>i e conchiglie.Saranno messi a <strong>di</strong>sposizione PC, stereomicroscopi, videoproiettore e bibliografia inerente. Inquesta parte della mostra è VIETATA la VENDITA in modo assoluto e categorico.Per informazioni:Nicola Cosanni cell. 392.1195728 tel. 0039.085.9359844Franco Agamennone 0039.085.296176www.abruzzomineralshow.com31


EventiAnche quest’anno si terrà la manifestazione MIRABILIA, tesori sommersi, “LE CONCHIGLIE” indata 7-8 Novembre, presso la consueta sede dell’Hotel Datini, in Prato.Visto <strong>il</strong> sempre maggior interesse verso questa iniziativa, organizzata dal gruppo pratese Marginalia,contiamo <strong>di</strong> mantenere le due sale a <strong>di</strong>sposizione degli espositori e dei visitatori.Naturalmente cercheremo per quanto possib<strong>il</strong>e <strong>di</strong> migliorare ancora nell’organizzazione per farsi che la due giorni pratese <strong>di</strong>venti ancor <strong>di</strong> più punto <strong>di</strong> ritrovo per gli appassionati e gli operatoridel settore.Si tratta ormai della decima e<strong>di</strong>zione e tra una fatica e l’altra, nonostante i tempi <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i, speriamo<strong>di</strong> poter continuare per altri <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong>vertendoci. Un grazie anticipato agli espositoried ai visitatori che vorranno esserci.Per qualsiasi informazione o richiesta potete contattarmi o per telefono 335 5412145 oppureper posta elettronica all’in<strong>di</strong>rizzo info@dodoline.itCor<strong>di</strong>ali saluti a tuttiMa u r i z i o Fo r l i32


Pubblicazioni ricevuteContenuto delle riviste ricevute in scambio delle nostre pubblicazioni(a cura <strong>di</strong> Paolo Crovato):N.B. questo carattere in<strong>di</strong>ca aggiunte chiarificatriciAbhandlungen und Berichte des Naturkundemuseums GörlitzBand 79 (1), 2007, GörlitzIl volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.American Conchologist - Quarterly journal of the Conchologistsof America, Inc. Vol. 36 n. 4, December 2008(Tutti gli articoli sono in inglese)García E.F. Molluscan fin<strong>di</strong>ngs from a recent dredging expe<strong>di</strong>tionoff the Louisiana coast 4Owen B. The “Buzz” on Abalones - Two recent “World record”Australian Haliotis from the collection of Robert“Bob” Kershaw of Narooma, New South Wales (N.S.W.)Australia 10Aiken S. A Cuban land shell trip in pictures 24American Conchologist - Quarterly journal of the Conchologistsof America, Inc. Vol. 37 n. 1, March 2009(Tutti gli articoli sono in inglese)Callomon P. & Robertson R. The Department of Malacologyat the Academy of Natural Sciences of Ph<strong>il</strong>adelphia 4Aiken S. Cuban Landsna<strong>il</strong>s: the Weird and the Wonderful 17Nekola J. Tiny Jewels: An introduction to pup<strong>il</strong>lid taxonomy,ecology and collection 22Walls J.G. Just a Plain Black Slug: Belocaulus angustipes 28Annali del museo civico <strong>di</strong> storia naturale “Giacomo Doria”Genova Volume XCIX, 2007-2008Il volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Archiv für Molluskenkunde - Organ der Deutschen MalakozoologischenGesellschaft, Frankfurt am Main, Band -137 (2) 19.12. 1008Thompson F.G. The Claus<strong>il</strong>iid landsna<strong>il</strong> genus Columbinia inVenezuela, and the description of a new species (in inglese)127Nordsieck H. Alinda biplicata (Montagu) and Lacinaria plicata(Draparnaud), <strong>di</strong>versity in comparison, with the descriptionof new subspecies.(in inglese) 133Arruda J.O. & Thomé J.W. Revalidation of Omalonyx convexus(Heynemann, 1868) and emendation of the type localityof Omalonyx unguis (Orbigny, 1837) (Mollusca: Gastropoda:Pulmonata: Succineidae) 159Binder H. The systematic positions of the genera PseudochloritisC. Boettger, 1909 and Joossia Pfeffer, 1929 (Gastropoda:Pulmonata: Helicoidea: Helicidae) 167Von Cosel R. & Janssen R. Bathymo<strong>di</strong>oline mussels of theBathymo<strong>di</strong>olus (s. l.) ch<strong>il</strong>dressi clade from methane seepsnear E<strong>di</strong>son Seamount, New Ireland, Papua New Guinea(Bivalvia: Myt<strong>il</strong>idae) 195Arquivos de zoologia - Museu de Zoologia da Universidadede São PauloVol. 39 (2), 2008Il volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Atti della Società <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Scienze Naturali e del MuseoCivico <strong>di</strong> Storia Naturale in M<strong>il</strong>ano Vol 150 - 2009 Fasc. I,M<strong>il</strong>ano gennaio 2008Gianolla D. Review of the malacological list proposed bySordelli in 1896 for the middle Pleistocene Piànico-SèllereBasin (Bergamo, N Italy) (in inglese) 149Il volume non contiene altri lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Biologia Marina Me<strong>di</strong>terranea – Società <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> BiologiaMarina - Genova, Vol. 15 (1) - 2008 Atti del XXXIX Congresso- Cesenatico-Ravenna 9-13 Giugno 2008.Brigolin D. et al. Il progetto europeo Ecasa: in<strong>di</strong>catori e modelliper la valutazione dell’impatto ambientale delle Mit<strong>il</strong>icolturein sospensione 85Ceccherelli G. Does accessib<strong>il</strong>ity of locations interact with protectioneffect on shallow rocky habitats? (in inglese) 93Martini P. et al. Analisi comparativa del bioaccumulo <strong>di</strong> inquinantiin alcuni livelli della rete trofica marina 118Buratti S. et al. Correlazione tra I livelli <strong>di</strong> biotossine algali ealcuni parametri fisiologici del mit<strong>il</strong>o Myt<strong>il</strong>us galloprovincialis218Guarniero I. et al. Analisi comparativa del frammento genico18S rDNA nel mollusco bivalve Mactra corallina (Linneo,1758) 222Carlucci R. Aspetti riproduttivi <strong>di</strong> Ostrea edulis (L., 1758)(Bivalvia: Ostreacea) nel Mar Grande <strong>di</strong> Taranto (Mar IonioSettentrionale) 230Marchini A. et al. Aquaculture and introduced species in theEu-Med region. Part II: Dispersal risk into the w<strong>il</strong>d (in inglese)234Savini D. et al. Aquaculture and introduced species in the Eu-Med region. Part I: Status and trends (in inglese) 240Scirocco T. et al. Prove <strong>di</strong> allevamento <strong>di</strong> Crassostrea gigas(Thunberg) in Laguna <strong>di</strong> Varano (Italia) 242Alessi R. et al. Distribuzione <strong>di</strong> molluschi nu<strong>di</strong>branchi inun’area dello Stretto <strong>di</strong> Messina 246Fabi G. Mo<strong>di</strong>ficazioni temporali delle biocenosi bentoniche <strong>di</strong>fondo mob<strong>il</strong>e lungo la costa del Promontorio del Conero(Nord Adriatico) 268Nurra N. Gibberula oryza (Lamarck, 1822) (Prosobranchia:Caenogastropoda). Prima segnalazione per i mari italiani278Paganelli D. & Forni G. Indagini sul macrobenthos <strong>di</strong> fondoincoerente a 10 km dalla costa dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna 280Panetta P. et al. Tanatocenosi a molluschi dei fondali incoerential largo dell’area marina protetta <strong>di</strong> Torre Guaceto(Brin<strong>di</strong>si) 282Caronni S. et al. Osservazioni sul reimpianto <strong>di</strong> esemplari <strong>di</strong>Pubblicazioni ricevute33


Pubblicazioni ricevutePinna nob<strong>il</strong>is (Linneo, 1758) ritrovati staccati e privi <strong>di</strong> bisso300Cristo B. & Caronni S. Osservazioni sullo stato <strong>di</strong> conservazione<strong>di</strong> Patella ferruginea (Gmelin, 1791) nelle vicinanze<strong>di</strong> Capo Ceraso (Golfo <strong>di</strong> Olbia, Sardegna Nord-Orientale)302Cavanna P. et al. Accrescimenti <strong>di</strong> Illex coindetii (Verany,1839) e Todaropsis eblanae (Ball, 1841) in Mar Ligure 320Profeta A. et al. Distribuzione e biologia del Cefalopode Illexcoindetii (Verany, 1839) nel Mar Tirreno meri<strong>di</strong>onale 348Sartor P. et al. Notes on a large specimen of Thysanoteuthisrhombus Troschel, 1857 (Cephalopoda, Thysanoteuthidae)caught in the Northern Tyrrenian Sea (in inglese) 354Sbrana M. et al. Sperimentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti tipologie <strong>di</strong>trappole per la pesca del polpo Octopus vulgaris Cuvier,1797, nel Mar Ligure orientale 356Arizza V. et al. Modulazione <strong>di</strong> Heat Shock Protein (HSP) inBrachidontes pharaonis (Mollusca, Bivalvia) in con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> temperatura variab<strong>il</strong>e 404Matozzo V. et al. Proteine vitellogenina-like nella vongola Tapesph<strong>il</strong>ippinarum (Mollusca, Bivalvia) come biomarker <strong>di</strong>esposizione a xenoestrogeni in Laguna <strong>di</strong> Venezia 428Nesci S. et al. Risposta della Mg-ATPasi Mitocondriale dellaghiandola <strong>di</strong>gestiva <strong>di</strong> Myt<strong>il</strong>us galloprovincialis allo stagnotribut<strong>il</strong>e (TBT) 430Prato E. et al. Effetto embriotossico <strong>di</strong> Vibrio splen<strong>di</strong>dus II eVibrio me<strong>di</strong>terranei in Myt<strong>il</strong>us galloprovincialis (Lam.,1819) 434Torresi M. et al. Ricerca <strong>di</strong> Vibrio splen<strong>di</strong>dus e delle speciecorrelate in Chamelea gallina prelevate nel tratto <strong>di</strong> mareAdriatico antistante la regione Abruzzo 440Bocagiana - Museu Municipal do Funchal (historia natural)Madeira No. 216, 217 (31.XII.2005), 218 (31.12.2006), 219,220, 221 (31.12.2007),I fascicoli non contengono articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBocagiana - Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira No. 222 (31.12.2007)Guerra A. First record of Chiroteuthis veranyi veranyi (Cephalopoda:Chiroteuthidae) from the Canary Islands (Eastern-CentralAtlantic Ocean) 1-8Bolletim do Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira No. LVI, Art. 314 (Dezembro 2005)Il fascicolo non contiene articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBolletim do Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira Suplemento No. 9 (Junho 2006)Il fascicolo non contiene articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBolletim do Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira Suplemento No. 10, (Dezembro 2006)Il fascicolo non contiene articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBulletin of the Museum of Comparative Zoology - HarvardUniversity, Cambridge, Ma, U.S.A.Vol. 159: n. 3, 17 December 2008; n. 4, 19 September 2004I fascicoli non contengono lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Doriana - Annali del Museo Civico <strong>di</strong> Storia Naturale “G.Doria” Genova Volume VIII, n. 353, 354, 355,356, 357, 358, 359, 360 2007-2008I fascicoli non contengono lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Folia Historico Naturalia Musei Matraensis - Vol. 32, 2008GYÖNGYÖS, 30 november 2008(in ungherese tranne quelli dove in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong>versamente)Varga A. A magyarországi Bodrogköz Mollusca faunája 27Bó<strong>di</strong>s E. Contribution to the macroinvertebrate fauna of theHungarian Danube IV. Mussels (Bivalvia: Corbiculidae,Dreissenidae, Sphaeridae, Unionidae (in inglese) 57Il volume non contiene altri lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Geologica Romana Perio<strong>di</strong>co del Dipartimento <strong>di</strong> Scienzedella Terra - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza”Terza Serie, Vol. XLI, 2008D’Amico C. I gasteropo<strong>di</strong> pleistocenici <strong>di</strong> Monte Mario (Roma)della Collezione Cerulli-Irelli, conservati nel Museo <strong>di</strong>Paleontologia dell’Università “La Sapienza” <strong>di</strong> Roma 13Gramigna P. et al. The paleontological site of Cessaniti: awindow on a coastal marine environment of seven m<strong>il</strong>lionyears ago (southern Calabria, Italy) (in inglese) 25Il volume non contiene altri lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Gloria Maris - Belgische Vereniging voor Conchyologie Vol.47 (4), December 2008 (in inglese)Rolán E. & De Oliveira A.A new species of Anachis (Prosobranchia,Columbellidae) from the Cape Verde Archipelago67Rolán E. & De Oliveira A. A new species of Rissoa (Prosobranchia,Rissoidae) from the Cape Verde Archipelago 73Monsecour D. & Fraussen K. Marine Mollusca from Mozambique:Harpidae 78Monsecour D. & Fraussen K. Marine Mollusca from Mozambique:Pleurotomariidae 86Gloria Maris - Belgische Vereniging voor Conchyologie Vol.48 (1), Apr<strong>il</strong> 2008 (in inglese)Rolán E. & Swinnen F. Two new species of the genus Jujubinus(Mollusca, Trochidae) from the Canary Archipelago 1Rolán E. & Gori S. Two new species of the genera Juiubinusand Mitrella (Mollusca, Prosobranchia) from São ToméIsland 10Rolán E. & Fernández-Garcés R. Description of a new speciesof Rissoina (Prosobranchia, Rissoidae) from Bermuda17Verbinnen G. & Buijse J.A. Red Sea Mollusca. Part 27 ClassGastropoda, Fam<strong>il</strong>y Xenophoridae 2234Bolletim do Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira Suplemento No. 11, (Dezembro 2006)Il fascicolo non contiene articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBolletim do Museu Municipal do Funchal (Historia Natural)Madeira Suplemento No. 12, (Dezembro 2007)Il fascicolo non contiene articoli <strong>di</strong> interesse malacologicoBreviora - Museum of Comparative Zoology Cambridge, n.514, 17 December 2008 e 515, 2 February 2009 (in inglese)I fascicoli non contengono lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Keppel Bay Ti<strong>di</strong>ngs pub. By Keppel Bay Shell Club Inc.Queensland - Australia Vol. 48 n. 3 September-November2008 (in inglese)Fagan C. August shelling trip to Great Keppel IslandSingleton J.F. The Cone from Keppel BayCoucom E. The last of the genus AmoriaAbbottsmith F. Now for the Genus AthletaKeppel Bay Ti<strong>di</strong>ngs pub. By Keppel Bay Shell Club Inc.Queensland - Australia Vol. 48 n. 4 December-February2009 (in inglese)


Limpus A. Exploring the Coral Sea (Fantastic Shelling Trip in2008)Spann D. & D Diammond Island & Swains (Fantastic ShellingTrip in 2008)Singleton J.F. The Queensland Magus - Conus magusEdwards H. The Matchless Cone - Conus cedonulli Linnaeus,1767Fagan C. Cowrie animalsAbbottsmith F. Advancing to the very few CalliotectumIberus Revista de la Sociedad Española de Malacología -Vol. 26 (2) Oviedo, <strong>di</strong>ciembre 2008 - Tutti gli articoli sono ininglese tranne quelli dove in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong>versamenteBenomar S. et al. Ultrastructural stu<strong>di</strong>es on the spermatogenesisof the African mussel Perna perna (Bivalvia: Myt<strong>il</strong>idae)1Peñas A., Rolan E. & Ballesteros M. Segunda a<strong>di</strong>ción a lafauna malacológica del litoral del Garraf (NE de la PenínsulaIbérica) (in spagnolo) 15Aldea C. and Troncoso J.S. Systematics and <strong>di</strong>stribution ofshelled molluscs (Gastropoda, Bivalvia and Scaphopoda)from the South Shetland Islands to the Bellingshausen Sea,West Antarctica 43Pusateri F. & Giannuzzi-Savelli R. A new raphitomine neogastropodfrom the Me<strong>di</strong>terranean Sea (Conoidea) 119Pérez M.A., Altonaga K. & Lopez A. New data on the morphologyand <strong>di</strong>stribution of Euglan<strong>di</strong>na obtusa (Pfeiffer,1844) (Gastropoda: Spiraxidae) a Nicaraguan endemism 127Oliver J.D. & Rolan E. Las especies del género Chauvetia(Gastropoda, Neogastropoda) del area de Dakar, Senegal,Africa occidental, con la descripción de <strong>di</strong>ez especies nuevas(in spagnolo) 133Prkic; J. & Russo P. Fusinus buzzurroi (Gastropoda: Fasciolariidae),a new species from Croatian coasts 177Malakológiai Tájékoztato Published by the Natural ScienceSection of Mátra Museum vol. 26 Malacological Newsletter,Gyöngyös, 2008 (in ungherese tranne quelli dove in<strong>di</strong>cato<strong>di</strong>versamente)Füköph Quatermalacological examinations at the vicinity ofVörs, Máriaasszonysziget emphasis on environmental recostruction(in inglese) 5Domokos T. & Majoros G. The occurrence of Luc<strong>il</strong>la singleyana(P<strong>il</strong>sbry, 1889) (Gastropoda Helico<strong>di</strong>scidae) in Hungary,Especially at the Koùrös-Maros interfluves 19Szekeres J. Et al. The first data of Dreissena bugensis (Andrusov,897) from Hungary 33Páll-Gergely B. Hungarian nomenclature of the reproductivesystem of St<strong>il</strong>ommatophoran gastropds 37Farkas R. Data to the Mollusca fauna of the Aggtelek-karst,the Cserehát and the Putnok-h<strong>il</strong>ls (NE Hungary) II 43Mitte<strong>il</strong>ungen der Deutschen Malakozoologischen GesellschaftHeft 79/80, Frankfurt am Main 2008(tutti gli articoli sono in tedesco tranne quelli dove in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong>versamente)Karl H-V.& Hein J. Erstnachweis der Großen KartäuserschneckeMonaca cantiana (Montagu, 1803) in Thüringen (Gastropoda:Stylommatophora: Hygromiidae) 1Nordsieck H. The system of the genus Alopia H. & A. Adams,1855 (Gastropoda: Stylommatophora: Claus<strong>il</strong>iidae) (in inglese)7Schnell B. et al. Naturkundliche Untersuchungen zum Naturschutzgebiet“Die Spey” (stadt Krefeld, Rhein-Kreis Neuss).Die Muscheln und Schnecken. Mollusca: Bivalvia et Gastropoda)19Nordsieck R. Arion vulgaris Moquin-Tandon, 1855 - der“Meister der wirksamen Ausbreitung” auf dem Weg zurRaubschnecke? 49Jungbluth J.H. 40 Jahre Weichtierforschung der PROJEKT-GRUPPE MOLLUSKENKARTIERUNG © (1968-2007) – einStatusbericht – 53Hemmen J. Bemerkungen und Ergänzungen zu GREGO &SZEKERES “New taxa of claus<strong>il</strong>iids…” (2004) 83Hackenberg E. Bericht über das 25. Herbsttreffen der DMGBerlin-Köpenick vom 12.-14.10.2007 87Natura Bresciana - Museo Civico <strong>di</strong> Scienze Naturali <strong>di</strong> BresciaMonografie n. 27 - 2003Il volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Natura Bresciana - Museo Civico <strong>di</strong> Scienze Naturali <strong>di</strong> BresciaMonografie n. 29 – 2008Frattini S. Zone umide della pianura bresciana e degli anfiteatrimorenici dei laghi d’Iseo e <strong>di</strong> Garda (Provincia <strong>di</strong> Brescia,Regione Lombar<strong>di</strong>a)Il volume non è un lavoro malacologico ma è importanteper la segnalazione <strong>di</strong> habitat popolati da specie dulciacquicoleNoticiario de la Sociedad Española de <strong>Malacologia</strong> n. 50 -Diciembre 2008(Tutti gli articoli sono in spagnolo)Martínez Ortí A. & Borreda V. Primeras citas de siete especiesde moluscos terrestres para el Principat d’Andorra 27De Oliveira A. Theba pisana arietina (Rossmässler, 1846)(Pulmonata, Helicidae) nas províncias de Baixo Alentejo eAlgarve. Materiais para o estudo da Malacofauna nào-marinhade Portugal 31Martínez Ortí A. et al. Primer hallazgo de Ch<strong>il</strong>ostoma desmoulinsi(Farines, 1834) y confirmacion de la presencia deHelicigona lapicida (Linnaeus, 1758) (Gastropoda, Pulmonata:Helicidae) en la Comunidad Valenciana 35Rolán E. & Fernandez-GarcéS R. Nueva información sobrePhenacolepas ham<strong>il</strong>lei P. Fischer, 1857 in Cuba 39Sendra Pérez I. et al. Nuova especie introducida en la ComunidadValenciana 41Oscoz J. et al. Nuevas citas de almeja asiática (Corbicula fluminea(Müller, 1774)) (Mollusca, Bivalvia) en ríos de Na varra42No v a p e x - Trimestriel de La Société Belge de Malacologie -Vol. 10 (1) 2009, 10 Mars (in inglese)Monsecour D. & Monsecour K. Two new species of Mitrella(Gastropoda: Neogastropoda: Columbellidae) from thePh<strong>il</strong>ippines 1García E.F. A new Astyris species (Gastropoda: Columbellidae)from the Gulf of Mexico with notes on the genus 5Simone L.R.L. A new species of Acar (Bivalvia, Arcidae) fromSão Pedro e São Paulo Archipelago, Braz<strong>il</strong> 9Alf A. & Kreipl K. An updated list of the recent Bolma species(Gastroposa: Turbinidae) with description of two newspecies From French Polynesia and New Caledonia 17Boyer F. & Pelorce J. Description d’un nouveau Conus (Gastropoda:Conidae) du Sénégal dans le group Conus me<strong>di</strong>terraneus25Vie de la Société (tutti gli articoli sono in francese)Delonguev<strong>il</strong>le C. & Sca<strong>il</strong>let R. Sur les traces de CharlesDarwin aux îles Galápagos 3Delonguev<strong>il</strong>le C. & Sca<strong>il</strong>let R. Neopycnodonte zibrowiiGofas, Salas & Taviani in Wisshak et al., 2009 dans le golfede Guascogne 9Pubblicazioni ricevute35


Pubblicazioni ricevute36Papéis Avulsos De Zoologia - Museu de Zoologia da Universidadede São PauloVol. 48 (29, 30 e 31), 2008I fascicoli non contengono lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Pi a n u r a scienze e storia dell’ambiente padano - Provincia <strong>di</strong>Cremona - n. 23/2008Il volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Quaderno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Notizie <strong>di</strong> Storia Naturale della Romagna- N. 27 - Cesena - Dicembre 2008Mazza G. et al. Primo contributo alla conoscenza della biospeleologiaall’interno delle Riserve Naturali BiogeneticheCasentinesi (Parco Nazionale Foreste Casentinesi, MonteFalterona e Campigna) e zone limitrofe 1Il volume non contiene altri lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Sm i t h s o n i a n In s t i t u t i o n: Smithsonian at the Poles - Contributionsto International Polar Year Science 2009So<strong>il</strong> Organisms (già Abhandlungen und Berichte des naturkundemuseumsGörlitz) Staatliches Museum für NaturkundeGörlitz Band 80 (1), 2008, GörlitzIl volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.So<strong>il</strong> Organisms (già Abhandlungen und Berichte des NaturkundemuseumsGörlitz) Staatliches Museum für NaturkundeGörlitz Band 80 (2), 2008, GörlitzIl volume non contiene lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.Special Publication of the Malacological Society of Japan N.3 Tokio September 2008Takaki K. Monograph of Unionoida in Japan (Mollusca: Bivalvia)(in inglese) 69Spira Revista de l’Associació Catalana de <strong>Malacologia</strong>, Barcelona,Octubre 2008, Vol. 2, Num. 4Talavan Serna J. & Talavan Gomez J. Contribución al conocimientode los mollusco fós<strong>il</strong>es de las Islas Canarias (inspagnolo) 199Tarruella A. et al. Caracterització conqu<strong>il</strong>iològica i novesdades de <strong>di</strong>stribució de Moitessieria olleri Altimira, 1960(Neotenioglossa: Rissooidea: Moitessieriidae) (in catalano) 223Th a l a s s i a Sa l e n t i n a Stazione <strong>di</strong> Biologia Marina <strong>di</strong> Porto Cesareo- Univ. degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Lecce N. 31, 2008Bello G. et al. Variab<strong>il</strong>ità spaziale <strong>di</strong> una Tanato-Malacocenosidell’area marina protetta <strong>di</strong> Torre Guaceto (Adriatico sudoccidentale)67Portalatina M. Analisi concometrica sul complesso <strong>di</strong> specieEmarginula crebrisculpta Coen, 1939 - Emarginula <strong>di</strong>vaeAartsen & Carrozza, 1996 - Emarginula huzar<strong>di</strong>i Payraudeau,1826 (Gastropoda: Fissurellidae) 79Il volume non contiene altri lavori <strong>di</strong> interesse malacologico.The Festivus - A Publication of the San Diego Shell ClubVol. XLI, January 8, 2009 n. 1 (in inglese)Hermos<strong>il</strong>lo A. The Opisthobranch fauna of Islas Tres Marias,Mexican Pacific 3The Festivus - A Publication of the San Diego Shell ClubVol. XLI, February 12, 2009 n. 2 (in inglese)Hewitt S. The shallow water Patellogastropoda (true limpets)of the island of Nevis, Leeward Islands, West In<strong>di</strong>es 15The Festivus - A Publication of the San Diego Shell ClubVol. XLI, March 12, 2009 n. 3 (in inglese)Tuskes P & Tuskes A. Influence of habitat on growth and preyselection of Pteropurpura festiva the Festive Murex 25The Festivus - A Publication of the San Diego Shell ClubVol. XLI, Apr<strong>il</strong> 9, 2009 n. 4 (in inglese)Lafollette P. Malacological literature on the internet 35Hertz C.M. An adventure at Playa Matacchén, Nayarit, México38The Naut<strong>il</strong>us Vol. 123, n. 1, March 31, 2005 Sanibel, Florida,USA (Tutti gli articoli sono in inglese)Zelaya D.G. & Ituarte C. A redefinition of Pseudokellya Pelseneer,1903 (Bivalvia: Cyamidae) and the description of anew species from the Southern Ocean 1Taylor J.D. & al. Phylogenetic position of the bivalve fam<strong>il</strong>yCyrenoi<strong>di</strong>dae-removal from (and further <strong>di</strong>smantling of)the Superfam<strong>il</strong>y Lucinoidea 9Mc Alpine D.F. Establishment and persistence of the copsesna<strong>il</strong>, Arianta arbustorum (Linnaeus, 1758) (Gastropoda:Helicidae) in Canada 14Díaz J.M. Re<strong>di</strong>scovery of a Carribbean living foss<strong>il</strong> foss<strong>il</strong>:Pholadomya can<strong>di</strong>da G.B. Sowerby I, 1823 (Bivalvia: Anomalodesmata:Pholadomyoidea) 19Thompson F.G. Thiara scabra (O.F. Müller, 1774): The introductionof another Asian freshwater sna<strong>il</strong> into the UnitedStates 21Triton - Journal of the Israel Malacological Society - Jerusalem- Israele - n. 19 March 2009 (tutti gli articoli sono in inglese)Mienis H.K. Lyriocar<strong>di</strong>um anaxium dekkeri and Lunulicar<strong>di</strong>aorlini: two new car<strong>di</strong>id bivalve taxa from the Red Sea 1Singer B.S. & Mienis H.K. Shells of East Sinai, an <strong>il</strong>lustratedlist: Car<strong>di</strong>idae 8Yokesç M.B. et al. An established population of Chromodorisannulata on the Me<strong>di</strong>terranean coast of Turkey (Opisthobranchia,Gastropoda) 12Heiman E.L. & Mienis H.K. Homalocantha anatomica elatensisa new subspecies from East Sinai 15Heiman E.L. & Mienis H.K. Casmaria ponderosa unicolor inthe Gulf of Aqaba 23Heiman E.L. Pustularia cicercula avr<strong>il</strong>ae a new subspeciesfrom French Polynesia 26Heiman E.L. Ipsa ch<strong>il</strong>dreni leforti a new subspecies fromFrench Polynesia 32Heiman E.L. Blasicrura dani, a synonym of B. dayritiana Cate,1963 35Heiman E.L. Variation in cowries. Update 3 37Heiman E.L. More information on Mauritia maculifera hawaiiensis39Örstan A. & Kösemen M. Graves and sna<strong>il</strong>s: Bio<strong>di</strong>versityconservation in an old cementery in Istambul, Turkey 40Yerenburg V. & Yerenburg I. Murex forskoehli and other immigrantsthrive in the eastern Me<strong>di</strong>terranean 42Kovalis M & Singer A. Interesting Shells 43Heiman E.L. List of supplements to Triton 19 (Free PDF) 44Venus Journal of The Malacological Society of Japan, Vol.67, n. 1-2, August 2008, Tokyo (in inglese)Callomon & Snyder M.A. On the genus Fusinus in Japan IV.E. longissimus (Gmelin, 1791) and two new species (Gastropoda:Fasciolariidae) 1Dijkstra H.H. & Moolenbeek r.G. Some Pectinoidea (Bivalvia:Propeamussiidae and Pectinidae) from the Berau Islands(East Kalimantan, Indonesia) 15


Haga T. & Kase T. Jouannetia (Pholadopsis) spinosa: A newspecies of spinous rock-boring phola<strong>di</strong>d (Bivalvia: Myoida)from the West Pacific 27Yamazaki T. A new cuspidariid bivalve Rhinoclama (Rhinoclama)tsugaruensis n. sp. (Bivalvia: Cuspidariidae) fromTsugaru Strait, northern Japan 41Hwang C-C et al. Further land sna<strong>il</strong> types collected from Taiwanand deposited in the Nishinomiya Shell Museum 53Kobayashi O. & Kondo T. Age determination of the freshwaterpearl mussel Margaritifera laevis (Bivalvia: Margaritiferidae)in the Chubu-Nougu River, Nagano Prefecture 61Nishiwaki S. et al. Seasonal and regional variations in thenumber of shelled embryos of Sinotaia quadrata histrica inLake Kasumigaura, Japan 73Owada M. The first record of Leiosolenus simplex (Iredale,1939) (Bivalvia: Myt<strong>il</strong>idae) boring into Plesiastrea versiporafrom Minamata bay in Japan 81Omi Y. A new species, Primovula panthera (Gastropoda: Ovulidae)from Japan 85Itoh T. et al. Record of two new host species Tridentiger brevispinisand Gymnogobius urotaenia for the glochi<strong>di</strong>a ofafreshwater unionid mussel, Anodonta “woo<strong>di</strong>ana” 89Xenophora - Bulletin de l’Association Français de Conchyliologie- N. 125 Janvier-Février-Mars 2009 (tutti i lavori sonoin francese)Jaux G. Le coin du Débutant: Bivalves ou Lamellibranches(partie 6) Classe: Bivalvia, Sous-classe: Pteriomorphia, IIIOrdre: Pterioida (suite), Sous-ordre 2: Pinnina, Super-fam<strong>il</strong>le:Pynnoidea, Fam<strong>il</strong>le: Pinnidae, Genres: Pinna, Atrinaecc., IV Ordre: Limoida, Super-fam<strong>il</strong>le: Limoidea, Fam<strong>il</strong>le:Limidae, Genres: Lima, Acesta, Limatula, Limea ecc., Ordre:Ostreida, Sous-ordre: Ostreina, Super-fam<strong>il</strong>le: Ostreoidea,Fam<strong>il</strong>le I: Ostreidae, Sous-fam<strong>il</strong>le 1: Ostreinae, Tribu:1.1. Ostreini, Genres: Ostrea, Ostreola, ecc., Tribu: 1.2.Cryptostreini, Genres: Cryptostrea, ecc., Tribu: 1.3. Undulostreini,Genre: Undulostrea, Tribu 1.4. Pustulostreini,Genre: Pustulostrea, Sous-fam<strong>il</strong>le 2: Crassostreinae, Tribu:2.1. Crassostreini, Genre: Crassostrea, Tribu 2.2. Striostreini,Genres: Saccostrea, ecc., Sous-fam<strong>il</strong>le 3: Lophinae, Tribu:3.1. Lophini, Genres: Lopha, Alectryonella, ecc., Tribu:3.2. Myrakeenini, Genres: Myrkeena, ecc., Fam<strong>il</strong>le II: Gryphaeidae,Sous-fam<strong>il</strong>le: Pycnodonteinae, Tribu: 1. Hyotissini,Genres: Hyotissa, ecc., Tribu: 2. Neopicnodontini,Genre: Neopycnodonte, Super-fam<strong>il</strong>le: Plicatuloidea, Fam<strong>il</strong>le1: Plycatulidae, Genre: Plicatula, Fam<strong>il</strong>le 1: Dimyidae,Genres: Dimyaa 4Rolland S. Conus monachus Linné, 1758 - Une beauté cachée10Bosson R. Variations de graphisme chez Mauritia arabicaasiatica (Sch<strong>il</strong>der, 1939) 14Touitou D. Quoi de neuf du côte d’Hyeres: surprise Varoise15Gratecap D. Escapade Marocaine 16Antit M. et al. Les Tricolia des côtes de Tunisie 25Lacroix M. & J-P Hakun matata coleurs Kenyanes 28Lafitte B. Sur l’île de Gorée dans les pas de Michel Adanson34Gobbi T. Foss<strong>il</strong>es de Hurghada (Egypte) 37Lhaumet G. Quelques Turridae foss<strong>il</strong>es du Pliocène des Alpes-Maritimes38Xe n o p h o r a - Bulletin de l’Association Français de Conchyliologie- N. 126 Avr<strong>il</strong>-Mai-Juin 2009 (tutti i lavori sono infrancese)Jaux G. Le coin du Débutant: Bivalves ou Lamellibranches(partie 7) Classe: Bivalvia, Sous-classe: Pteriomorphia, VOrdre: Ostreoida (suite 1), Sous-ordre 2: Pectinina, Superfam<strong>il</strong>le:Pectinoidea, Fam<strong>il</strong>le: Pectinidae, Sous-fam<strong>il</strong>le 1:Chlamy<strong>di</strong>nae, Genres: Chlamis, Aequipecten, Karnekampia,ecc., Sous-fam<strong>il</strong>le 2: Pectininae, Tribu 2.1:. Hinnitini,Genres: Hinnites, Lyropecten, ecc., Tribu: 2.2: Decatopectenini,Genres: Decatopecten, Flexopecten, ecc., Tribu: 2.3:Eburneopectenini, Genres: Cyclopecten, Hyalopecten, Palliolum,Pseudoamussium, ecc., Tribu: 2.4: Pectenini, Genres:Pecten, Flexopecten, ecc., Sous-fam<strong>il</strong>le 3: Patinopectininae,Genre: Patinopecten 4Dardart P. Une rencontre insolite 8Trencart A. Conus trencarti Nolf et Verstraeten, 2008 - Unenouveau Cone senegalais 10Guyonneau S. Sur les traces de Tu<strong>di</strong>cula zanzibarica 11Duboc J-P & Pineau S. Gibberula rachmaninovi des Iles duCap Vert 15Bouchet P. et al. Un quart de siècle d’exploration des faunesmalacologiques de profondeur dans le Pacifique Sud et Ouest:Où En sommes-nous? Où allons-nous? 18Sama<strong>di</strong> S. Campagne de deuxième génération: la faune desbois coulés 52Jolivet M. Conus magus Linné, 1758 - fotografie 54Pubblicazioni ricevute37


Quote sociali 2009Varie2009 duesVarie(Bollettino Malacologico vol. 45 (ISSN:0394-7149), six-monthly, and <strong>Notiziario</strong> S.I.M. vol. 26, six-monthly)Soci sostenitori / Supporter members Italia e paesi UE - Italy and UE countries € 60,00Soci or<strong>di</strong>nari* / In<strong>di</strong>vidual members* Italia e paesi UE - Italy and UE countries € 50,00Soci giovani (meno <strong>di</strong> 25 anni) / Junior members (under 25) Italia e paesi UE - Italy and UE countries € 30,00Enti, Istituti* / Institutions* Italia e paesi UE - Italy and UE countries € 65,00Soci sostenitori / Supporter members Estero - Abroad € 70,00Soci or<strong>di</strong>nari* / In<strong>di</strong>vidual members* Estero - Abroad € 60,00Soci giovani (meno <strong>di</strong> 25 anni) / Junior members (under 25) Estero - Abroad € 35,00Enti, Istituti* / Institutions* Estero - Abroad € 75,00* per i nuovi soci or<strong>di</strong>nari sconto <strong>di</strong> € 10,00 per iscrizioni effettuate entro e non oltre <strong>il</strong> 30.12.09.* new regular members can apply € 10,00 <strong>di</strong>scount paying within 30.12.09.Istruzioni per <strong>il</strong> pagamentoEffettuare <strong>il</strong> pagamento sul c/c postale n. 28231207 intestatoalla Società <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong>, Casella Postalen. 436 I-80133 NAPOLI Succursale 83, specificandola causale del pagamento. Nel caso si richieda fatturainviare or<strong>di</strong>nativo con estremi co<strong>di</strong>ce fiscale o P. IVAalla Segreteria.È possib<strong>il</strong>e pagare tramite carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to: CARTA Sì,VISA, MASTER CARD, EURO CARD, senza aggravio<strong>di</strong> spese, inviando i dati della Vostra carta al SegretarioPaolo Crovato, per lettera all’in<strong>di</strong>rizzo sotto riportato oper e-ma<strong>il</strong>: paolo.crovato@fastwebnet.itIl conto corrente bancario dell’Associazione è presso <strong>il</strong>Banco <strong>di</strong> Napoli S.p.A. F<strong>il</strong>iale <strong>di</strong> Napoli 28, Via Toledo402, 80132 Napoli, IBAN: IT50 V010 1003 4281 00000002 520. Vi raccoman<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> specificare <strong>il</strong> motivo deiversamenti.Remittance InstructionsPayment should be sent through International Postal MoneyOrder payable to Società <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> <strong>Malacologia</strong>, P.O.Box n. 436 I-80133 NAPOLI Succursale 83 or on our giropostaccount n. 28231207 (Europe and Japan only). Proformainvoices on request, please address to Secretary.It is possible to pay by cre<strong>di</strong>t card: VISA, MASTERCARD,EUROCARD, with no ad<strong>di</strong>tional expenses, sen<strong>di</strong>ng deta<strong>il</strong>sof your card to the Secretary dr Paolo Crovato by letter toaddress of Society or by e-ma<strong>il</strong>: paolo.crovato@fastwebnet.it.Please take notice that the only bank account is at the Banco<strong>di</strong> Napoli S.p.A. F<strong>il</strong>iale <strong>di</strong> Napoli 28, Via Toled, 402 (IBAN:IT50 V010 1003 4281 0000 0002 520; BIC: IBSPITNA).Please specify motivation of payment. For Bank charges € 3,00must be added.L’unico in<strong>di</strong>rizzo da ut<strong>il</strong>izzare per la corrispondenza è:The only address for ma<strong>il</strong>ing is the following:SOCIETÀ ITALIANA DI MALACOLOGIACAS. POST. n. 436 I-80133 NAPOLI Succ. 8338paolo.crovato@fastwebnet.it - http://www.sim-online.it

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