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Un cenno particolare riguarda i minerali alpini. A volte non sitratta di cristallizzazioni di grosse dimensioni, tuttavia per lapurezza e la bellezza di certe specie, oltre che per la grandevarietà morfologica e cromatica, sono ricercatissimi e spessooggetto di collezioni tematiche. La ricerca in ambiente di altamontagna è particolarmente difficile, avara e faticosa, ma avvincente.I luoghi migliori dove cercare sono le morene glacialie gli sfasciumi ai piedi delle cime, oltre alle discariche delle vecchieminiere. Tra i minerali tipicamente alpini, citiamo albite,adularia, titanite, brookite, anatasio, rutilo, zircone, zeoliti, oltrea quarzi con forme inconsuete (“avvitati” su se stessi, a “scettro”,“fantasma”, policromi ecc.).Per concludere questa breve rassegna sui minerali alpini e italianiin genere, va detto che la ricerca mineralogica è bellissimae appassionante, ma che tuttavia richiede buona preparazionetecnico-scientifica e anche buona esperienza di montagna, adevitare situazioni pericolose per sé e per gli altri. Va ricordatoinoltre che l’ingresso in miniere o cave anche abbandonate èmolto rischioso e di norma severamente vietato, e che se ci sivuole dedicare a questa bellissima attività occorre preventivamenteinformarsi su eventuali divieti o limitazioni locali esistentie richiedere in anticipo i permessi necessari, ad evitaresevere sanzioni e anche procedimenti penali nei casi più gravi.A differenza della raccolta dei fossili, vietata su tutti il territorionazionale, la ricerca e la raccolta dei minerali è generalmenteconsentita, salvo limitazioni o totali proibizioni nelle areeprotette, parchi nazionali e regionali, e per questo occorre sempreinformarsi prima di programmare un’uscita. In tutte le regioniesistono gruppi di amatori ai quali consigliamo dirivolgersi per compiere in tutta sicurezza le prime visite guidate.L’attrezzatura richiesta comprende una mazzetta di almenoun kg di peso, un paio di scalpelli, guantoni perproteggere le mani, occhiali protettivi contro le schegge, robustepedule, una lente a 8 ingrandimenti, scatoline e carta perimballare i campioni raccolti, oltre all’abbigliamento adatto allaquota e alla stagione.Non bisogna pretendere di trovar con facilità campioni con cristallidi grandi dimensioni, mentre è abbastanza frequente rinvenirecristallizzazioni di pochissimi millimetri che peròall’osservazione con la lente o meglio ancora con il microscopiobinoculare a 12 o 24 ingrandimenti appaiono ancor più belli espettacolari dei campioni macroscopici. Il pregio di un esemplareè molto maggiore se i cristalli sono ancora ben impiantatisulla loro “roccia madre”, mentre se sono staccati da essa ilpregio del campione diminuisce moltissimo. Esiste una foltaschiera di collezionisti specializzati nella ricerca dei “micromounts”, cioè delle “microscopiche montagne”. Il personale ritrovamentodei primi campioni, sempre operando nel rigorosorispetto dell’ambiente, è una soddisfazione che resta indelebilmentenel ricordo di ogni collezionista, a prescindere dal valoreo dall’importanza del minerale.Marco MajraniRifugio Zsigmondy-Comicie Cima Undici(Ph D.B.)a fianco:Le Tre Cime dai Monti di Rudo(Ph A.F.)Dolomiti di Sesto(Ph M.S.)55

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