osservatoriWWW.PIANETAVOLLEY.NETIl giudice dei giudiciil compito dell’osservatore nella pallavolodi Valentina BordoniForse è ancora interpretato, in modo improprio,come un giudice, ma il ruolo dell’osservatoreè in realtà di fondamentale importanza per lacrescita tecnica e comportamentale degli arbitrie su questo è incentrato. L’osservatore non deveessere visto come colui che punisce, anche sespesso è questa la figura che comunemente gliviene assegnata. L’osservatore ha un ruolo benpreciso: seguire l’arbitro per valutarne sia leconoscenze delle regole di gioco che le attitudinicomportamentali, instaurando un confronto chelo possa aiutare in un percorso di crescita chenon finisce mai. E’ quindi fondamentale che, oltreDonatellaCeccagnolinonostante ogni volta li si veda fingere di essereassorti nella lettura o di inviare un sms o, ancora,di intrattenere una conversazione con qualchealtro isolato spettatore che, come loro, si trovain palestra un’ora prima, non appena gli arbitriescono dallo spogliatoio sanno già dove guardaree spesso salutano con la mano, ancora prima diiniziare la gara e vanificando ogni tentativo dimimetismo. In Umbria, ad oggi, esiste un buongruppo di osservatori, capeggiato dal referenteregionale Giancarlo Toni che ha l’arduo compitodi formare, a sua volta, i discepoli. Giancarlo, daalcuni anni, sta preparando e seguendo i ‘suoiragazzi’ con costanza, dedizione e disponibilitàe, possiamo aggiungere, hagià avuto le sue soddisfazionianche a più alto livello, viste lepromozioni nel ruolo Nazionale,Antonio LanciaEnrico De Tonaad avere un’ottima culturapallavolistica, l’osservatore Francesco Lucidiabbia anche la capacitàintrinseca di farsi capire edanche di capire il suo interlocutore per potersi confrontaremantenendo il rispetto dei ruoli, senza arrogarsi le competenzel’uno dell’altro. L’osservatore dovrebbe poi anche averenotevoli capacità mimetiche. Teoricamente dovrebbe riuscire anascondersi tra il pubblico affinché l’arbitro non si accorga dellasua presenza e non adegui il suo modo di dirigere la gara. Maè lecito chiedersi: come può l’osservatore, soprattutto a livelloregionale, riuscire a rimanere invisibile all’arbitro quando il suocompito prevede di trovarsiin palestra un’ora primadella gara ed il palazzetto èancora vuoto? Ed è così chein ordine cronologico, diEnrico De Tona, Maurizio Paolo GuerrieriLestini e Paolo Guerrieri cheaffiancano, ora, il precursoreFrancesco Lucidi. Nel ruolo regionale sono così rimasti incinque: Rivo Loreti, Antonio Lancia, Donatella Ceccagnoli ed idue neoimmessi Luca Tomassoni e lo stesso Giancarlo Toni, aiquali auguriamo una carriera brillante e piena di soddisfazionicon un riconoscimento a livello nazionale che sia propriodietro l’angolo. Su una cosa concordano tutti, la richiesta di untrucco per non farsi riconoscere già durante il controllo delleattrezzature. Chi ha suggerimenti si faccia avanti.Maurizio LestiniRivo LoretiGiancarlo ToniLuca Tomassoni12
WWW.PIANETAVOLLEY.NETINIZIATIVESchiaccia la Quintanaanche la pallavolo alla rievocazione storicadi Luca RoselloPer merito del <strong>Volley</strong> Queen Foligno negli ultimi tre anni haripreso vita una sfida che per molto tempo aveva acceso lenotti di primavera. Stiamo parlando del torneo di pallavolodella Quintana, un confronto tra rioni che avviene anche sottorete.A riportarlo in auge è stato il presidente della società sportivacitata, Luigi Castignani, che ha detto: «L’idea è nata con un scopobenefico ed è stata abbinata successivamente all’Ente Giostra eal Comune di Foligno. E’ grazie all’impegno di Roberta Rosignoliche abbiamo potuto creare questo evento. Per partecipare allacompetizione bisogna essere tesserati con qualche rione da almenoun anno». Dieci dunque le squadre in gara: Ammanniti, Badia,Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo,Pugilli e Spada. Formazioni allestite con sempre maggiorcoinvolgimento da parte dei rispettivi responsabili. «Allaterza edizione il passaparola è stato coinvolgente ed ècosì che sono tornati in campo diversi personaggi notinell’ambiente delle schiacciate». Si gioca con formulamista e con un minimo di tre donne sempre in campo,una soluzione che piace sempre e che ha attiratoparecchio pubblico a bordo campo con l’immancabilecampanilismo dettato dalla rivalità tra le varie fazioni.«Tengo a sottolineare che si tratta di concorrenza sana,anche perché il nostro fine è diverso dal risultato, pernoi è importante ritrovarsi, stare insieme e divertirsi». Oltre almomento di distrazione e di piacere, c’è come detto un nobilescopo. La quota d’iscrizione, infatti, è devoluta interamente inbeneficenza. «Ad ogni edizione raccogliamo fondi da destinare agliobiettivi più disparati. Il nostro contributo viene indirizzatoai diversamente abili, alle famiglie disagiate e ad ognisituazione che necessita di un sostegno». Tornando allasfida va ricordato che le compagini dei rioni sono statesuddivise in due raggruppamenti che hanno affrontato ungirone all’italiana disputando partite al meglio dei tre set.Le migliori due di ogni gruppo hanno poi avuto accessoalla semifinale e domenica 9 maggio c’è stato l’epilogodella manifestazione che ha richiamato alla palestra diPorta Todi il pubblico delle grandi occasioni. Il successo èandato al rione Contrastanga vincitore in finale sulla Croce Bianca,al terzo posto La Mora. Ecco i campioni: Giulia Bellani, ClaudiaCarini, Gianmarco Cruciani, Marco Loreti, Nicola Loreti, LuciaMariucci, Rossano Pinchi.13