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interventi delle Regioni e degli Enti Locali - Politiche per la famiglia

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Question Time <strong>delle</strong>famiglie con ilPresidente delConsiglio dei MinistriRomano Prodiconducono Lorena Bianchettie Paolo ContiPAOLO CONTIConduttoreAbbiamo ascoltato <strong>delle</strong> autorevoli riflessioni,ma a questo punto, visto che si par<strong>la</strong>di <strong>famiglia</strong>, diamo direttamente <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> aloro, ai protagonisti effettivi, <strong>per</strong> sottolinearealcune testimonianze e le difficoltàche <strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> vive nel<strong>la</strong> quotidianità. Questestesse famiglie porranno dei quesiti alnostro Presidente del Consiglio.La prima <strong>famiglia</strong> vive a Firenze, Giovannae Sergio Vivarelli: sei figli, una <strong>famiglia</strong> importanteche vive anche <strong>delle</strong> realtà difficili.SERGIO VIVARELLIÈ una scelta che abbiamo fatto. L’età dei ragazzivaria da Annamaria che ha 23 anni,Benedetta, 22, Emanuele, 20, Giuditta 18,Miche<strong>la</strong> 13, Diletta 5.LORENA BIANCHETTIConduttriceGiovanna, esprimiamo anche <strong>la</strong> difficoltà eil coraggio di essere <strong>famiglia</strong> oggi.246SABATO 26 MAGGIOGIOVANNA VIVARELLIDifficoltà quotidiane, senz’altro. Prima ditutto difficoltà economiche <strong>per</strong>ché siamouna <strong>famiglia</strong> mono-reddito; io credo in Dioe non c’è mai mancato l’aiuto di Dio nel nostroquotidiano. Le nostre difficoltà derivanodal fatto che l’età dei ragazzi è moltoravvicinata. I primi quattro sono nati incinque anni, i ragazzi studiano, anchetutti insieme, ma <strong>la</strong> difficoltà è sia economica,sia re<strong>la</strong>tiva agli orari, adesempio <strong>per</strong> preparare il pranzoad orari diversi, nonostanteio sia a casa. Posso comunquedire chein questadifficoltà io sono contenta <strong>per</strong>ché vedoche c’è molto rispetto e solidarietà.SERGIO VIVARELLIVolevo salutare il Presidente, il Ministro,tutte le Autorità, il nostro Vescovo e tuttivoi presenti in questa sa<strong>la</strong>. Siamo onoratidi essere qui come <strong>famiglia</strong>, non solo <strong>per</strong>noi, ma anche <strong>per</strong>ché oggi rappresentiamoin qualche modo le <strong>famiglia</strong> numerose el’Associazione Nazionale Famiglie Numerose,una realtà molto importante che stafacendo sentire <strong>la</strong> sua voce.Il quesito è il seguente: le attuali tariffe deiservizi essenziali (luce, gas, acqua) sonostate costruite <strong>per</strong> limitare gli sprechi equindi <strong>per</strong> penalizzarli da un punto di vistaeconomico. Di fatto questa penalizzazionecolpisce principalmente le famiglie, soprattuttoquelle con molti figli: occorrerebbe alloramodu<strong>la</strong>re queste tariffe parametrandoi consumi al numero dei componenti presentinel nucleo, dopo <strong>la</strong> rilevazione delcontatore. Per esempio, fissando dei quantitativiminimi pro-capite. Ci chiediamo sequesto rientri nei programmi del Governoe <strong>degli</strong> <strong>Enti</strong> <strong>Locali</strong>, ciascuno <strong>per</strong> le propriecompetenze.ROMANO PRODIPrima di tutto grazie di essere qui. Vedoche occupate una fi<strong>la</strong> intera, ho pensatoche se ci fosse qui <strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> del Sindaco diReggio, il mio Sindaco, che ha nove figli,non basterebbe neanche, occu<strong>per</strong>ebbetutto il palco.Il vostro è un discorso verissimo, che derivaanche da certi strani fatti tecnici, <strong>per</strong>cui il consumo era proprio legato a <strong>delle</strong>teorie di risparmio, e non è facile cambiarlo.Però, sia il Ministro Bindi che il MinistroBersani, con l’Autorità dell’energiaelettrica, stanno <strong>la</strong>vorando <strong>per</strong> modu<strong>la</strong>reanche queste tariffe a seconda dei componentidel<strong>la</strong> <strong>famiglia</strong>, in modo che ci sianodei livelli di reddito al di sotto dei quali intervengonoanche aiuti di questo tipo.Devo dire, <strong>per</strong>ò, con molta franchezza, cheil problema del sostegno deve essere affrontatoin modo molto più generale e moltopiù forte, occorre intervenire su tariffe econsumi, ma soprattutto, molto prima, sulproblema dei redditi, <strong>per</strong>ché altrimenti nonci si sta assolutamente dentro.Uno <strong>degli</strong> sforzi che noi stiamo facendo, eche abbiamo affrontato, è proprio su questotipo di problemi. Abbiamo messo neinostri programmi dei provvedimenti e <strong>delle</strong>idee forti <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>famiglia</strong>. In questi giorni hoincontrato parecchia gente prima di venire aquesto convegno sui problemi del<strong>la</strong> <strong>famiglia</strong>,molti mi hanno anche rimproverato, chiedendomicosa c’è in programma. Il programmal’abbiamo fatto <strong>per</strong> cinque anni, nonè che l’abbiamo fatto <strong>per</strong> un anno e nel<strong>la</strong>prima Finanziaria, in una situazione di difficoltà,sono stati messi 3 miliardi di euro.Siccome si partiva da zero, 3 miliardi dieuro sono pochi. Non sono sufficienti, èchiaro, ma finalmente sono l’inizio di uncammino che inverte una rotta precedente.Permettetemi anche una mia es<strong>per</strong>ienza familiare:è un discorso che faceva mio padretantissimi anni fa, io sono l’ottavo di novefigli e lui, mi ricordo benissimo, diceva:“eccetto il giornale, tutte le spese di una <strong>famiglia</strong>numerosa si moltiplicano”. Era proprioun discorso di una semplicità estrema.Poi lui si seppelliva sotto il giornale. Noisiamo cresciuti su questa mentalità. Finalmenteil problema del<strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> èscoppiato. Ma ancora, non dimentico che27 anni fa c’erano ancora i titoli dei giornali“italiani come conigli”; i più giovaninon lo sanno, ma questo era il discorsoche si faceva in Italia.

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