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CONVIVENZA DI INIZIO CORSO 2003-04 - Camino Neocatecumenal

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CATECHESI PER I MAESTRI <strong>DI</strong> BAMBINIRIUNIONE CON I <strong>DI</strong>DASCALI DELLECOMUNITÀ NEOCATECUMENALICentro <strong>Neocatecumenal</strong>e di Madrid3 febbraio 1985BOZZE NON CORRETTEwww.camino-neocatecumenal.org 1


Catechesi per i maestri di bambini- Preghiera iniziale di Kiko- PresentazioniKiko:L'itinerario del didascalo o maestro, o se amate la sua missione all'interno del Cammino<strong>Neocatecumenal</strong>e sta ancora sorgendo. Io ho fatto pochi incontri perché nemmeno vogliamofare una cosa eccessivamente sovraccarica ed abbiamo preferito dare luogo al tempo.Comunque, oggi possiamo apportare l'esperienza di quello che si sta facendo in Italia e vederequello che state facendo voi.- (Si passa ad ascoltare le esperienze di quello che stanno facendo i didascali nelle diverseparrocchie...)Kiko:Io benedico il Signore che sono stato per dieci anni professore in una scuola e ho avuto moltocontatto con i ragazzi (ci sono una serie di errori, di luoghi comuni, che sembranoapparentemente positivi e, tuttavia, secondo la mia opinione e l'esperienza che abbiamo nelCammino sono negativi).Cominciamo parlando dell'Eucaristia dei bambini che hanno fatto la Prima Comunione. Inquesto senso dovete avere le idee molto chiare perché voi, come didascali, dovrete a voltelottare con certi atteggiamenti sentimentali dei genitori; in questo senso dovete avere autorità.Voi siete didascali, maestri di bambini e si suppone che se nella comunità, il Signore, vi hadato una missione, avete un carisma, vi devono rispettare. Se hai qualche problema coigenitori, per questo hai i catechisti, possiamo illuminarti su alcune cose. Perché ci sonosempre genitori che sono un po' nevrotici o che hanno un atteggiamento sentimentale, nonpossono sopportare che il bambino soffra niente e commettono molti errori.Sull'Eucaristia, io vi dico una cosa, le conclusioni alle quali noi siamo arrivati. Dobbiamopartire dal fondamento che fino ad ora la questione dei bambini in tutto il mondo, soprattuttoin Italia ed in Spagna, va molto bene. Rispetto alla gioventù in tutto il mondo ed al putiferioche è scoppiato nei ragazzi, possiamo dire che abbiamo un gran successo; di uno a cento,quasi ottanta per cento di successo più che di fallimento in tutti gli aspetti. Ciò vuole dire cheil Signore ci sta benedicendo su questa linea.Noi consideriamo sull'Eucaristia primo:l'Eucaristia non deve essere divertente per il bambino, perché l'Eucaristia è una cosa moltoseria e le cose serie non sono mai divertenti; sanno di sofferenza, sanno di sacrificio. LaScuola è una cosa seria e costa loro lavoro; non si tratta di divertirsi sempre.Per cui le Messe che fanno per i bambini (con chitarra e tutto quel trambusto di cose, cheparlano di loro e per ciò gli parlano di tutto, e tutti se la passano molto bene) è antipedagogicosecondo una nostra opinione. Non stiamo giudicando, nella situazione che c'è inquesto momento in tutta l'Europa non c'è altro rimedio che farle così altrimenti, i papà non liporterebbero o non andrebbero con loro ed allora, come un male minore, meglio unaEucaristia cosi che niente, no?Quindi, queste messe che fanno nelle parrocchie hanno alcune cose positive, per prima cosache attraverso i bambini vengono anche i genitori, ecc. Per noi però questo non è l'ideale e ciòlo sa anche la Chiesa. Abbiamo parlato con Monsignor BUGNINI che è stato il creatore ditutto il rituale per bambini e ci diceva esattamente: "La messa non è per i bambini, né per iwww.camino-neocatecumenal.org 21


Catechesi per i maestri di bambinigiovani, né per i domestici, né per i vecchi... la messa è "il popolo di Dio". Ma davanti aduna situazione d'urgenza non c'è altro rimedio da fare che questo.Indubbiamente a questo si è arrivato perché si suppone che è per gente che non ha fede, o cheha molta poca fede, gente che è molto secolarizzata.Ma non è questa la nostra situazione. Dico questo perché ai bambini del Cammino<strong>Neocatecumenal</strong>e che si preparano alla Prima Comunione noi facciamo una preparazione aparte. La parrocchia ha una messa per i bambini che si preparano alla Prima Comunione evorrebbe che anche i nostri partecipassero a questa messa. Ma noi non siamo d'accordo perchéi nostri bambini non vivono assolutamente la situazione degli altri bambini che vengono alcatechismo; è completamente differente. Sarebbe come farli passare da una cosa che valecento a una cosa che vale venti.Una messa di bambini non crediamo che sia un'educazione per il ragazzo, perché smette diesserlo dopo, da adulto, non andrà più a Messa perché già come adulto quella Messa non gliinteressa. Allora, senza mettermi a giudicare perché non c'è altro rimedio che farlo, data lasituazione di secolarizzazione delle parrocchie, noi crediamo che la cosa più positiva è che iragazzi partecipino alle nostre Eucaristie.Io ricordo quando andavamo da piccoli alla Messa cantata e stavamo due ore e mezzo in piedinel presbiterio, e di quelle Messe io non ho una brutta impressione, questo l'abbiamo vissutotutti. E non eravamo neanche seduti; non aprivamo bocca, né cantavamo né partecipavamo,niente. E non credo che questo sia stato per me qualcosa di negativo.Secondo: Noi non siamo d'accordo con i genitori che senza alcun motivo permettono ai lorofigli di non venire all'Eucaristia. Devono assolutamente venire all'Eucaristia perché, inoltre,abbiamo scoperto molte cose. Abbiamo scoperto che il bambino ti dice che si annoia moltoche è molto stanco, e - come sono intelligenti i ragazzi - risulta che non era esattamentequesto (parlo soprattutto dell'Italia) ma avendo già visto i programmi televisivi sa a che ora c'èun film e allora ti salta la celebrazione. Sta di fatto che rimangono in casa e non appena igenitori vanno via accendono la TV e vedono i film che non possono vedere. Immaginateviche in Italia ci sono cento canali televisivi e a volte trasmettono perfino film pornografici. Cisono tre canali che tutta la notte trasmettendo film, uno dietro l'altro, e di ogni tipo, e ciò è unacosa molto grave.Gli americani hanno fatto uno studio sul problema dei bambini che passano tante ore davantialla televisione, e stanno intentando una campagna affinché i genitori tolgano per un tempo latelevisione ai propri figli perché gli sta creando una serie di problemi psicologici. Un altroproblema della televisione è la quantità di violenza che i bambini ricevono; gli psicologihanno richiamato l'attenzione dei genitori affinché questi non lascino vedere film di violenzaai bambini da soli, ma li vedano con essi e dopo dialoghino con loro sulle scene di violenzaper togliergli dalla testa quei complessi che possono rimanere in loro. Ci sono film tremendicon una quantità di violenza che lascia sempre qualcosa nei bambini, come: "questo lo fannoi grandi". Il bambino imita sempre, l'uomo è un animale mimetico, imitiamo sempre; allora ilbambino pensa che un adulto per fare questo avrà le sue ragioni, e ciò lo giustificherà daadulto quando il bambino potrà fare violenza perché è convinto che gli uomini lo fanno, ecc.Allora, ritornando all'Eucaristia, ci sono alcune cose che sono basilari per noi. Ci siamoarrabbiati con molti genitori che, perché il bambino diceva che si annoiava, non lo portavanoall'Eucaristia. Il bambino deve comprendere l'importanza dell'Eucaristia e il padre nella suacasa deve mettere una gerarchia di valori: Dio al primo posto e con questo non si scherza!. Ilragazzo deve vedere che il padre e la madre sono uniti, sono seri in questo senso, che nondiscutono mai. Sanno che devono andare alla Eucarestia e vanno all'Eucaristia (ad esempio èanti-pedagogico che la madre ceda in questo senso). Se qualcuno lascia che i figli nonvengano all'Eucarestia sta facendo del male ai propri figli, questo è secondo quanto il Signoreci sta ispirando.www.camino-neocatecumenal.org 31


Catechesi per i maestri di bambiniÈ assurdo che i genitori sabato dopo sabato vadano all'Eucaristia e il bambino rimanga tutto iltempo in casa a vedere la TV e il giorno dopo, la domenica, vada alla Messa dei bambinisenza i genitori, ecc. Il bambino deve scoprire, non appena farà uso della ragione, cheinnanzi tutto l'Eucaristia è fondamentale per i genitori e anche per lui. Questo è moltoimportante perché la fede si vive familiarmente. Perché la fede non si vive a livello dibambino, né a livello di giovane, perché allora dovrebbero esserci anche Eucaristie pergiovani, per sposati e per anziani. Questo è ciò che si sta seminando inconsciamente, ma nondeve essere così.Per questo motivo ci fu una reazione della Conferenza Episcopale Italiana a fronte delleMesse dei bambini, perché non era d'accordo; e tutto questo perché la "parzializzazione" nellaPastorale è stata sempre nefasta e negativa. La Pastorale dei giovani, la Pastorale delle donnedi servizio, la Pastorale degli operai... si sono create pastorali per le classi sociali e in Franciasi sta venendo da questo tipo di pastorale. L'Azione Cattolica che è specializzata è in crisi intutta Europa. L'Azione Cattolica che è specializzata e che è andata ai margini della parrocchia,sta molto male, la gente è uscita dalla Chiesa e non c'è modo che ritorni alle parrocchie.Allora, posto questo come assioma diciamo così, la cosa più importante è che i bambinivengono all'Eucaristia. Perciò è importante la loro partecipazione, che assistano e che stianolì. Tutto il resto, che non si divertono, che stanno lì come dei pali, che si annoino ha moltomeno importanza…Ora ci sono alcune cose da dire. Una volta che hanno fatto la Prima Comunione e cheassistono all'Eucaristia bisogna dare loro un momento dove possano comunicare normalmentecome noi. Quando già i bambini vengono all'Eucaristia e c'è un numero considerevole di essi,facciamo in modo che l'Eucaristia sia leggera. Per ciò, il responsabile o qualcun altro devepreoccuparsi di velocizzare l'Eucaristia, non deve neanche essere una cosa eccessivamentepesante. I bambini normalmente non connettono più quando incominciano le esperienze degliadulti, perché alcuni parlano con un linguaggio che loro non capiscono; non lo capisconoperché parlano di cose che noi altri comprendiamo, ma il bambino non lo capisce ed alloraascoltare, seguire, gli costa fatica. Forse ascolto alla prima, ma alla terza risonanza già ascoltodifficilmente.La cosa ideale è che spontaneamente i ragazzi si alzino e dicano la loro esperienza o ciò chevogliono, come un adulto. Se vedete che gli adulti hanno detto due, tre, quattro esperienze ed ibambini sono silenziosi, è bene allora che il didascalo domandi loro: "vediamo, a te che tiha detto la Parola?" I bambini devono sapere che cosa il maestro domanda loro.Su quello che avete appena detto e cioè che sia il presbítero a domandare, abbiamo moltaesperienza in Italia. Risultato di questa esperienza? Completamente negativo! Perché ci sonopresbiteri che lo sanno fare bene, ed altri molto male. Gli adulti sono arrivati a protestareperché il presbitero si mette a parlar loro con vocina da bambino, e ad interrogare il bambinoe il bambino è lì represso. Insomma questo in Italia lo abbiamo dovuto eliminare. Parlo piùdell'Italia perché lì abbiamo masse di bambini; in tutte le Eucaristie abbiamo 40, 50 bambini,anche per un'altra circostanza, e cioè che in Italia la Prima Comunione la fanno ai dieci o agliundici anni; l'hanno ritardata moltissimo è questo è una cosa molto grave per i nostri figliperché ci ha obbligati ad introdurli nell'Eucaristia già a 7 o a 8 anni nonostante non abbianofatto la Prima Comunione. Ci sono anche altri inconvenienti perché i ragazzi che hanno fattola Prima Comunione protestano per il fatto che siedono assieme ai più piccoli; ma il meglio ènemico del buono; devono accettarlo e nient'altro. Quello che possiamo tentare è che ibambini che hanno fatto la Prima Comunione vengano invitati affinché preparino con igrandi, con questo già non è considerarli bambini - uno per equipe. Quando fate il gruppo perpreparare l'Eucaristia, prendete un bambino e mettetelo nell'equipe come un adulto (che vadasenza i suoi genitori, se è possibile o che lo lascino uscire o che vadano gli altri a chiamarlo;questo dovete vederlo voi) e gli fate fare una ammonizione.www.camino-neocatecumenal.org 41


Catechesi per i maestri di bambiniAllora dovete mentalmente convincere i genitori e dir loro che i catechisti vi hanno detto chenon possono cedere assolutamente. Inoltre, stiamo salvando nel Cammino i bambini di unmostro che si chiama televisione. Li stiamo aiutando.Come una cosa eccezionale i bambini preparano tra di loro l'Eucaristia solo il giornodell'accoglienza nella comunità, , ma dopo lo fanno già come tutti gli altri, perché l'Eucaristiaè più importante dei bambini; essi sono incorporati alla preparazione con un gruppo. L'unicoproblema se il bambino è piccolo è che i genitori devono mettersi d'accordo se portarlo (inassemblea) o tenerlo loro.- (Un didascalo parla del problema dei ragazzi che fanno molto tardi la Prima Comunione)Questo lo vediamo ora perché è importante per i ragazzi non tenerli separati dall'Eucaristiatanto tempo. L'età ideale per la Prima Comunione è quando incominciano a capire, a 7 anni; aquesta età sanno comportarsi perfettamente, inoltre sono più ricettivi che mai, si comportanomeglio che mai. Poi c'è una parte più difficile quando hanno 11 o 12 anni. Ma questo implicache si raddoppi il numero dei bambini nell'Eucaristia. Ora, in Italia si fa sempre così ed iragazzi sono molto contenti. Noi diciamo che possono venire in celebrazione da quando sicomportano bene, da quando il bambino è quieto e non si alza dalla sua sedia, perché èproibito completamente girovagare. Se un bambino non sa essere quieto, lo si dice al padre:"mi ha detto il responsabile che il tuo bambino non può venire all'Eucaristia, perchél'assemblea non può dipendere da un bambino che corre e distrae tutto il mondo".- (Dice uno che può essere non buono che i bambini vadano all'Eucaristia prima di fare laPrima Comunione perché questo potrebbe far venire meno loro l'incentivo).Kiko:Anche a noi all'inizio ci sembrò questo, dopo abbiamo visto che non è così, che è già moltoforte per loro il non potersi comunicare. E bisogna metterli separati da una parte quelli chehanno fatto la Prima Comunione.(Davanti al problema dei genitori che ritornano molto tardi dall'Eucaristia con bambinipiccoli...)Kiko:Nella convivenza mensile, il responsabile dice: “signori, non possiamo celebrare moltotardi l'Eucaristia, ci mettiamo d'accordo e si fa prima”. Bisogna progredire in questosenso; tutte le cose nella vita degenerano ed è necessaria una indicazione. Se lasci che ognivolta la comunità continui a ritardare sempre più alla fine la celebrazione, si incomincerà amezzanotte. Ciò è necessario esporlo nella convivenza come uno dei problemi della comunità.Nelle parrocchie dove nella stessa sala celebra più di una comunità, è necessario cercare lacomunità che ha meno bambini. Ci sono comunità che per loro è meglio celebrare l'Eucaristiaalle 18:30 o alle 21:00 o ad altre che viene meglio celebrare alle 18:00 Bisogna perdere unpomeriggio per mettervi d'accordo tra responsabili delle comunità e fare il tabellone degliorari. Ci sono comunità che celebrano alle sei del pomeriggio, finiscono alle 20.30 e dopocenano coi bambini. Altri preferiscono mettere a letto i bambini incominciare l'Eucaristia alle21.00, questo con i bambini.Mentre arrivano gli adulti all'Eucaristia vi mettete con i bambini in una stanza e lì provate ilcanto, il ritornello che essi devono cantare.Se il didascalo è anche cantore, si siede coi bambini al loro fianco; normalmente metto ibambini di fianco ai cantori perché sentano le chitarre e cantino. Se qualche volta io nonwww.camino-neocatecumenal.org 51


Catechesi per i maestri di bambiniposso stare al fianco dei bambini metto un altro didascalo con loro; ma i bambini non devonoessere soli e soprattutto, il didascalo deve conoscerli perché ci possono essere due che sonoamichetti e tutta la celebrazione la passano a chiacchierare e allora bisogna separarli, farlisedere in modo che possano vivere tutto il momento senza parlare. È normale che questo costiloro qualcosa, ma è meraviglioso che stiano con i genitori, è stupendo che dopo danzino con igenitori; è meraviglioso che stiano nella festa. Ciò è impressionante, le nostre Eucaristie sonoveramente una meraviglia per i bambini, è per loro molto, molto importante. E penoso chealcuni genitori non vogliano portare i bambini, questa è una deformazione ed è necessario inquesto senso fare una campagna per insistere affinché portino i loro figli. Non si puòtransigere assolutamente in questo.Se non ci sono impedimenti, quanto prima, fate in modo che i bambini facciano la PrimaComunione.Noi (nel Cammino <strong>Neocatecumenal</strong>e) abbiamo la preparazione alla Comunione, il postcomunionee la preparazione alla Cresima nelle parrocchie, e noi portiamo normalmente laPastorale di mediazione. Risultato: volevano che i nostri bambini che hanno fatto la PrimaComunione continuassero a fare il post-comunione in parrocchia. Siccome nella parrocchiahanno messe per bambini, volevano che i nostri fossero anche a queste Messe. Ma questo vabene per la parrocchia, è un servizio buono che sta facendo la parrocchia sapendo che èpochissimo quello che serve, perché i genitori non hanno fede; tutto ciò che si fa lì è moltopoco perché per noi è più importante quello che i bambini ricevono dopo nella famiglia.Questo va bene per i bambini che non hanno genitori in comunità, ma i nostri bambini hannoun post-comunione meraviglioso che è la comunità, l'Eucaristia della comunità.- (Davanti alla domanda di un didascalo che spiega come i bambini arrivino stanchiall'Eucaristia della comunità dopo avere ricevuto nella parrocchia la catechesi di preparazionealla comunione, la soluzione è che si passi la catechesi ad un altro giorno che non sia ilsabato)Kiko:Passiamo ad un altro problema che sono le convivenze solo con i bambini. Le convivenzesono nate fondamentalmente per due ragioni: una, perché ai bambini costava loro un po'parlare nell'Eucaristia; ed anche per aiutare i genitori, soprattutto quando i bambini hanno giàun'età superiore ai 10 anni. Abbiamo visto che hanno bisogno della figura del didascalo comeuna figura alternativa e complementare al padre. Alternativa in quanto che il bambinocomincia ad avere un po' di rivalità col padre agli 11 o 12 anni, ed è molto buono che invecedi cercare forse questa figura alternativa al padre in un maestro ateo o in un'altra persona, lacerchi in un maestro di comunità che si faccia suo amico; un adulto col quale possa confidarsiun po'. Ed abbiamo visto che questo è molto positivo.Per ciò li portiamo a queste convivenze dove vengono divisi per gruppi, facciamo loro alcunedomande. Non bisogna neanche metterli sotto esame, non si tratta di questo. L'ideale è fare treconvivenze all'anno: una a inizio o a fine corso, un'altra per la preparazione del Natale edun'altra dopo la Veglia Pasquale per domandarli come è stata la Veglia; quindi fate treconvivenze. In questa convivenza si cerca di pregare insieme le Lodi, si prepara loro unquestionario, li si divide per piccoli gruppi e si domanda loro come vanno le Lodi in casa, seci sono problemi, se sono contenti. Bisogna chiedere anche sull'Eucaristia, ma senza fare inmodo che giudichino l'Eucaristia.La convivenza si deve fare con tutti i ragazzi del Cammino che nella parrocchia hanno fattola Prima Comunione; allora vi riunite tutti i disascali della parrocchia e la preparate con fede.Potete anche optare affinché vadano anche i ragazzi già grandi che hanno fatto la PrimaComunione, però di comunità che ancora non hanno fatto la tappa della Preghiera.www.camino-neocatecumenal.org 61


Catechesi per i maestri di bambiniUna domanda che io vi invito a fare in questa convivenza è quella in relazione ai pericoli dellascuola, ossia avvertirli che sono in un ambiente che non è cristiano; bisogna preservarli controamichetti che conosceranno nella scuola. Sarebbe molto buono allora fare una convivenza conloro sull'apostolato nella scuola, affidare una missione ai ragazzi, guardare tutto questo conloro. "Come si può portare Gesù Cristo nella scuola, nella tua classe, ai tuoi amici?" Iragazzi possono rispondere cose stupende; ad uno si può chiedere per esempio che diventiamico del più emarginato della scuola. E come possiamo fare? "Invitalo alle Lodi con te, incasa tua, e fa che rimanga a mangiare con te. Bisogna invitare quei ragazzi che hannoper esempio le famiglie disunite, distrutte, possiamo dar loro un sostituto della famigliacon la tua propria famiglia"; l'abbiamo fatto in Italia ed è stata una cosa davvero stupenda.Diversa è l'amicizia con un ragazzo che ha questa missione da quella di un amico verso ilquale si ha una posizione di dipendenza. Perché ai ragazzi piace il modo di essere di uno ilquale può essere un prepotente o altro e dice: "tu sei uno stupido, questi sono fascisti e tu seiun fascista.." I ragazzi quando hanno già 11 o 12 anni incominciano ad essere molto sensibili.E sapete che nella famiglia il bambino installa una cosmogonia, cioè installa un mondo: ilpadre rappresenta Dio, la madre rappresenta la natura che dà la vita che l'alimenta; significal'ordine naturale, ed i fratelli rappresentano l'ambiente sociale. Nonostante il ragazzo non siacosciente questo è lo schema. Quando questo schema viene distorto il ragazzo avrà dopo,rispetto alla sua situazione nel mondo, molti conflitti per vivere nella società. Perché il padrenon stava in casa, perché la madre non so che cosa, perché forse non ha avuto fratelli, ecc.Dopo, la scuola è il posto dove egli deve mettere in pratica quello che ha imparato nellafamiglia; fa i primi tentativi per metterlo in pratica ed alcuni ragazzi ricevono alcuni traumimolto grossi quando si rendono conto che nella scuola nessuno fa caso a loro; in casa era il ree nella scuola gli hanno dato un schiaffo, gli hanno tolto il panino o gli hanno messo unsoprannome. E il ragazzo comincia a guardare male i suoi genitori, perché si rende conto chenon l'hanno educato bene. Cioè, il ragazzo riceve nella scuola un battesimo sociale; se vedeche quello che gli hanno dato i genitori non gli serve perché lo respingono nella scuola,perché ridono di lui, ecc. allora egli, inconsciamente, respinge suo padre o sua madre. Ci sonomolti ragazzi che non sopportano che sua madre sia molto protettiva, perché intuisce che lamadre protettiva non sta insegnandogli a lottare, perché si sente diverso dagli altri ragazzi epensa: Perché io non sono come quell'altro? E questo lo discute moltissimo.Per questo motivo, il fatto che abbia molti fratelli è già un'educazione sociale primordiale. Acasa mia noi eravamo quattro leoni, perché c'eravamo già formati a scuola e quandosapevamo che avevano picchiato un fratello, andavamo là in quattro. Avevamo avuto già incasa una prima scuola sociale.Allora noi vogliamo che essi vivano la scuola come un campo di azione cristiana. Finisceogni tipo di educazione cristiana quando essi vedendosi respinti dalla scuola, si vendono agliamici per essere accettati. Questo è il primo passo. Poi viene l'università e anche in questoprimo stadio della scuola è mischiata la società e la famiglia; nell'università si lanciano perloro conto e rischio, e molte volte respingono di pianta la famiglia, la respingono perché nongli serve ed inoltre vogliono affermarsi loro di fronte alla famiglia. Vediamo allora che èmolto importante che il primo nucleo che è la scuola, la vivano con amici della comunità,perché segna moltissimo questi ragazzi. Segnerebbe anche te. Se tu ti rendi conto che lafamiglia non ti sta servendo per vivere socialmente, allora c'è un istinto in noi che cerchiamodi inventarci la famiglia con gli amici, una famiglia diversa con il risultato che appaionosociologicamente ciò che si chiamano "bande" o "gruppi". Vedrete allora che si fanno bandequei ragazzi ai quali "manca" loro il padre o la madre, o quello che sia, ed in queste bande cisono alcuni sistemi sociologici molto forti; c'è un leader, c'è un'obbedienza, c'è uncameratismo, c'è una solidarietà. Essi cercano in qualche modo di crearsi, in modo fittizio onaturale, una seconda famiglia, una scuola per imparare a vivere. Questo è un fenomeno chewww.camino-neocatecumenal.org 71


Catechesi per i maestri di bambinitroviamo in tante parti: nelle prigioni, nei riformatori, ecc. e che si riproduce sempre, siformano gruppi di pressione. Bene, avete capito la cosa.Noi allora cerchiamo di aiutare questi ragazzi perché non si creino nella scuola o per stradaquesta seconda famiglia sociale. Come? Con amici nostri, dandogli un ambiente cristiano;perché è molto diverso se il ragazzo entra in un gruppo ateo, in un gruppo di figli di marxisti.È molto importante dargli "l'ambiente". Un nostro professore di psicologia ci diceva che ilvero maestro non è tanto quello che insegna cose quanto colui che è capace di situare ilbambino nell'ambiente più idoneo per lui, dove il bambino possa sviluppare tutte le probabilipossibilità. Al miglior bambino educato lo mettiamo domani in un ambiente comunista, e quelragazzo sarà comunista; il bambino di 12 anni non ha capacità sociologica né psichica perlottare contro tutto l'ambiente sociale. Non può essere un asociale, e non può avere comerifugio la sua famiglia davanti alla società perché un giorno suo padre e sua madremoriranno.Queste cose coscientemente i bambini non le sanno; è scritto nella nostra natura. Lo sanno igenitori; tutta la vita i genitori hanno fatto attenzione agli amichetti, e hanno voluto portare ibambini in una scuola cattolica, no? Tutti voi sapete che ha molta importanza l'ambiente nelquale sta vostro figlio.Sto dandovi alcuni modelli, non voglio dire che questo è sempre esattamente così,comprendete no? Sappiamo che questo non sarà possibile al cento per cento perché avràanche i suoi amici nella scuola, ma se lui ha un gruppo di amici che sono della comunità, giàl'abbiamo aiutato moltissimo.E soprattutto un'altra cosa: perché è importante la Convivenza? Perché c'è il pericolo per ilbambino di credere che le Lodi che prega in casa sua, sono una eccezione. Deve sapere cheanche altri bambini pregano le Lodi, e conoscere come questi altri reagiscono davanti alleLodi. Ascoltare un altro bambino che dice che forse suo padre è un prepotente, che non lolascia muovere e così apprendere che non è più solo suo padre il prepotente in quel senso. Èsempre positivo sapere che stiamo tra la gente.Tra un po' arriva la preparazione alla Pasqua. Allora, dopo Pasqua dovete pensare ad unaconvivenza dove i ragazzi diano la loro esperienza sulla Pasqua; domandate anche comevanno le Lodi a casa. Ed io vi dico di dar loro un orientamento in questa convivenzasull'apostolato nella scuola. "Come fare per rendere la scuola più cristiana? Che cosapotremmo fare nella scuola?" Perché in classe si può fare moltissimo; i compagniinfluiscono molto più dei professori.Io alle Belle Arti ho imparato, più che dai professori, dai miei stessi compagni; stavo in uncorso dove c'erano pittori magnifici e da essi ho imparato moltissimo. A me ciò che più mi haformato come artista è stato l'ambiente, la mia classe dell'accademia. Io stavo in una classedove oggi quasi tutti sono pittori di fama; se fossi stato in classe con un termine medio moltobasso, io come artista sarei stato un'altra persona. Voglio dire che in classe si viene influenzatimoltissimo, i compagni ci influenzano molto. Possiamo dare noi ai nostri figli una missione.Ad un ragazzo con già 12 o 13 anni possiamo mandarlo a scuola con una missione di questotipo.Abbiamo già detto che vi mettete d'accordo tutti i didascali della parrocchia e fate laconvivenza con tutti i bambini delle comunità. Con altri bambini della parrocchia che nonsono in comunità non è buono perché gli stessi ragazzi lo rifiutano, non stanno nel gruppo, cisono alcune leggi sociologiche. Se noi vogliamo fare un servizio alla parrocchia possiamo ungiorno avere un incontro con i bambini della parrocchia. Come una cosa eccezionale. E vorreiche sia preparato in maniera completamente distinto poiché questa non può essere come laconvivenza del Cammino che è di revisione, di critica che serve per aiutarli.Attraverso queste convivenze, che cosa pretendiamo? Pretendiamo una cosa molto semplice,che il ragazzo senta il bisogno del didascalo, deve vedere una figura distinta dal padre.www.camino-neocatecumenal.org 81


Catechesi per i maestri di bambiniPerché? Perché il ragazzo un giorno può dire al didascalo: "io con mio padre non micapisco, perché mio padre è così, ecc..." e il didascalo possa dirgli: "non ti preoccupare,parlerò io con tuo padre..." Cioè, il maestro deve essere un amico del ragazzo, dovete farviamici dei ragazzi. Perché quando il ragazzo avrà una crisi sa che può parlarne con il didascalodella sua comunità; un po' in questo senso.Dopo, un'altra cosa sulla convivenza con gli adulti. In queste convivenze lasciavamo i ragazziliberi, 40 ragazzi sciolti tutto il giorno "a la buena de Dios". Allora abbiamo incominciato afare un'altra cosa, ed è questa, che cioè alle Lodi vengono con noi: dopo i Salmi e la letturabreve si fa una preghiera ed un Padre Nostro, ricevono la benedizione e normalmente ildidascalo dà loro un tema, parla loro di qualche cosa, sta con loro, e dopo si fa a caso unalettura oppure una parola che ha preparato il didascalo. Poi nel pomeriggio quando i bambinigiocano, bisogna raccoglierli perché non devono finire la convivenza sudando, ma devonofare una preghiera finale. Questo incontro finale può farlo anche un altro fratello di comunità,questo perché il didascalo possa partecipare anche lui alla convivenza.Si può fare così con i ragazzi: dalle 11 alla 13 ci sono le Lodi; dalle 13 alle 14.30 partita dicalcio; alle 14.30 pranzo (in Spagna si pranza intorno alle 15.00 n.d.r); dopo il pranzo tempolibero e dopo fate un incontro con loro, che duri una mezz'ora, dando loro una catechesi. Unaltro tempo libero di due ore, organizzandoli giochi, per poi fare un'altra riunione per pregarei Vespri.Bene, se mi fanno responsabile di 40 bambini in una convivenza, devo organizzare il giornoper questi bambini in modo che abbiano a passare la maggior parte del tempo con giochi, micerco un altro fratello che mi aiuti, ed ad intervalli li fermiamo e diamo loro una parola. Ilresponsabile della comunità prima di cominciare le Lodi deve nominare un fratello che stia laseconda parte della giornata coi bambini. Il didascalo conduce la parte delle Lodi, la catechesicon i bambini (mentre i grandi finiscono le loro Lodi), e il pomeriggio, dopo avere mangiato,un altro fratello si incarica di essi. Questo di affidarli il pomeriggio ad un altro fratello si puòfare a rotazione; vedete voi.- (I didascali intervengono e danno la loro esperienza di come fanno con i bambini nellecomunità. I piccoli stanno normalmente con i badanti che si portano alle convivenze; ilproblema è con i ragazzi più grandi che sono quelli che hanno bisogno di attenzione da partedel didascalo e della comunità).I figli sono molto importanti; non si può lasciarli soli come cavalli pazzi che rompono tutto.Si presenta nella comunità questo problema? Allora si sacrifica un fratello che si incarichi didar loro una parola, di giocare e di pregare con essi. Ogni volta penso che potrebbeincaricarsi un fratello.Una cosa che non è educativa è lasciare i bambini soli tutto il giorno in casa. Secondo… noiabbiamo una convivenza al mese per rivedere la nostra vita di fede; usiamo questa convivenzaaffinché i nostri figli che hanno fatto già la Prima Comunione, rivedano anche la loro fede:fanno le Lodi con noi (la prima parte) e dopo il maestro se li porta. I piccoli vanno via colbadante, e quelli grandi che hanno fatto già la Prima Comunione si riuniscono in una sala ed ilmaestro domanda ad ognuno la loro esperienza. Succede che non tutti hanno parlato? Sicontinua dopo avere mangiato, e dopo che hanno finito si organizza un gioco "il fazzoletto" oquello che sia; ci sono moltissimi giochi da fare con i ragazzi. Dopo, quando già sono stanchi,li si raccoglie e si dice: "ragazzi preghiamo!" E questi ubbidiscono. E si corregge quello chefa lo stupido; inoltre ti ameranno moltissimo se correggi quello che fa lo stupido. Li riunitealla fine, si fa a caso una lettura, è detta una parola su questa lettura, invitate ognuno di loro afare una preghiera, alla fine si prega il Padre Nostro, ci si scambia la Pace, chiedete unawww.camino-neocatecumenal.org 91


Catechesi per i maestri di bambinibenedizione al Signore per loro e così avete finito. Una convivenza geniale! E vedrete chetutti desidereranno venire.La cosa importante è inculcare alla comunità che tutto quello che facciamo noi per passare lafede ai figli è fondamentale, e che lo riceveremo centuplicato. E tutto ciò che è impedire dilasciare i bambini perché non si annoino, perché ci disturbano, ecc. vedrete che dopo pagherà,questo dopo ci sarà contraccambiato . I bambini non si può lasciarli soli.(Qualche didascalo propone che i bambini facciano la preghiera del fine pomeriggio con glialtri, quelli grandi, ai vespri con la comunità).Potete fare anche così, ma è più vitale per essi che facciano la preghiera soli, perché i grandinon vengono lì volentieri, perché stanno giocando... comunque si può fare nei due modi. Aloro piace pregare, partecipare; date loro una parola adeguata dopo avere aperto a caso ilVangelo e fate pregare ad ognuno di loro. E sapendo che questa preghiera che fanno è moltoimportante: che preghino per la loro famiglia, che preghino per i malati, che preghino per laSpagna, che preghino perché non ci sia la guerra, che preghino per gli amici di classe. Edopo, inoltre, bisogna focalizzare questi ragazzi come vi dicevo preparandoli a questamissione nella scuola.Al mattino il maestro può dar loro una parola, si prende un tema dell'Antico Testamento e sidomanda: "a te che cosa dice questa parola?" Per questo sei didascalo, fratello mio, perpensare che cosa può aiutare i bambini. Qualunque cosa tu legga della Scrittura, domandaglidopo: "Che significato ha per te?" Quindi spezzi la parola, raccogli tutto, dialoghi con iragazzi. Per esempio, io l'altro giorno con le catechesi di Lazzaro domandavo: "Che cosasignifica che Lazzaro esce con i piedi legati?" e i ragazzi ti dicono mille cose.Allora vediamo… Lodi coi grandi, fanno i Salmi, una parola breve e ricevono la benedizionedel presbitero, o se non avete presbitero il responsabile della comunità. Vanno in un altra salacon il maestro a continuare le Lodi, e dopo a giocare fino all'ora di pranzo. In questomomento che sono col maestro, si proclama una lettura del Vangelo, si dà loro una catechesiattualizzando questo Vangelo nella vita dei bambini e fanno le preghiere. Che non sia unacosa molto lunga.Ora vediamo come organizzare il pomeriggio che è la cosa più difficile…Ci sono varie possibilità; una è che, come gli adulti, che fanno la convivenza è ognuno dà lasua esperienza di come va la sua vita di fede, così allo stesso modo fate con i bambini. Liriunite perché ognuno dia la sua esperienza di vita nella fede. Per me questa sarebbe la cosamigliore ma questi sono suggerimenti; stiamo costruendo tutto sotto l'azione dello SpiritoSanto per questo motivo vi faccio domande; soprattutto si cerca di fare questo con i bambinipiù grandi che hanno fatto già la Prima Comunione. Questo vedetelo voi.Un fratello che in mattinata abbia già dato la sua esperienza, nel pomeriggio avrà la missionedi incaricarsi dei ragazzi ed organizzarli giochi. Questo si farà in quelle comunità dove ènecessario, perché ci sono comunità che hanno solo bambini piccoli e a questi provvedono giàle badanti. Perciò non serve, non è necessario.Infine, occorre che un fratello al termine del pomeriggio si incarichi di raccoglierli e di farecon loro una preghiera, dopo aver letto una lettura del Vangelo a caso. Ossia, una lettura delVangelo, una parola, un canto, preghiere spontanee, il Padre Nostro, l'abbraccio della Pace ela benedizione: "Che il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vitaeterna" Per quelli invece che hanno solamente tre bambini non c'è problema, alla fine delpomeriggio li si incorpora alla preghiera della Comunità; tutto questo dipende dallecircostanze di ogni comunità.Comunque, se il maestro comincia nelle convivenze a dare ai ragazzi alcune catechesi e vedeche questi si interessano, la sua figura comincia ad essere importante nella comunità; se no, ilwww.camino-neocatecumenal.org 101


Catechesi per i maestri di bambinimaestro non fa niente nella comunità. Con questo voglio dire che è importante la figura delmaestro, sebbene gli comporti un piccolo sacrificio. Quello che è necessario è vedere cheabbia la vocazione di didascalo, è necessario trovare uno che in realtà abbia questo amore peri ragazzi e che sia capace di sacrificarsi per loro, stando con essi e dando loro una parola difede.Bisogna vedere la missione del didascalo, cioè se il maestro è importante o non è importante.Se il maestro è importante solo per la Pasqua o per qualche convivenza, allora non passaniente. Crediamo che il maestro debba essere una persona che abbia autorità coi ragazzi, chelo rispettino, che sappia diventare serio quando è necessario diventare seri. Ed inoltre che siprenda molto sul serio questo; prima della convivenza deve prepararsi una parola e darla airagazzi con amore.Quello che non dovete mai pensare dei ragazzi è: "poverino quanto soffre, poverino siannoia!" Non è buono per il ragazzo. Dunque, avanti uomo! Ma non è buono neanche averlitutta la domenica sette ore che giocano alla cavallina. Comunque non stiamo qui dando dellenorme strette; stiamo riflettendo su quello che avete fatto e quello che si può fare. Dopo, ognicomunità ha la sua propria realtà.La cosa importante è: Lodi, una catechesi col didascalo, gioco e preghiera finale.Organizzatelo come volete voi.Quando verrà il buon tempo fate un'escursione con essi, una convivenza in campagna pertutto il giorno, raccontandovi come va la loro vita spirituale, se pregano, che relazione hannocon Dio, domandando uno ad uno come va la loro vita di fede, che intimità hanno con GesùCristo. Fate insomma una convivenza.Noi in Italia facciamo, inoltre, durante l'anno un altro tipo di incontro, a volte li portiamo alcinema. Per esempio, se c'è qualche film che può servirli, lo sfruttiamo. È chiaro, non devonoessere film di nudi o di violenza, ecc. ciò sarebbe assurdo! È importante scegliere il filmperché essi apprendono molto, perché sono intelligenti i ragazzi. Bisogna portarli a vedere unfilm che abbia un contenuto.Per esempio, quando uscì il film "Alla ricerca dell'Arca perduta" Carmen, Mario ed io, unadomenica pomeriggio andammo con 25 bambini al cinema,. Si comportarono stupendamente(dissi loro che se non si fossero comportati bene non li avremmo più portati con noi) e dopouna vedova preparò per loro in casa sua, un cioccolato con frittelle, facemmo una buonamerenda, finimmo di fare merenda, presi la Bibbia e la prima cosa che feci fu domandarli:"Che cosa vi è sembrato il film?" Dissero cose stupende, tirarono fuori un contenutostupendo, che Dio non si può strumentale per la politica, che tutti volevano l'Arca per fare laguerra, e che non si può strumentalizzare Dio per ammazzare la gente. Dopo ciò lessi unalettura sull'Arca, spiegai loro che cosa era l'Arca nella Scrittura. Ci alzammo, fecero lepreghiere spontanee... insomma ce la passammo benissimo. Poi vennero i genitori aprenderseli da quella casa, e mi stanno chiamando a tutte le ore per sapere quando ritorniamoun'altra volta. Questo per dirvi che anche voi potete farlo una domenica pomeriggio inoltre iragazzi ti danno sempre qualcosa.L'unico problema può essere che non ci siano film. Ma ora abbiamo una cosa molto buonache sono le videocassette. Ci sono molti film buonissimi messi su videocassetta: "I DieciComandamenti"; La Vita di San Francisco d'Assisi"; "Giovanna d'Arco" "Gesù" di Zeffirelli,si può mettere una videocassetta in parrocchia e in un parola si fa un "Cinema Club" con iragazzi. Dopo la proiezione del film si chiede loro le impressioni. A me non piace farlo inmassa perché nella massa l'uomo perde sempre la sua individualità è meglio un piccologruppo nella vostra parrocchia.Un'altra iniziativa è quella di portarseli una domenica allo Zoo; i contenuti sono importanti.Io per esempio, quando era maestro in una scuola, portavo i ragazzi allo Zoo, facevo con loroall'aperto dei concorsi di pittura. Un'altra volta feci fare loro un album con foglie distinte;www.camino-neocatecumenal.org 111


Catechesi per i maestri di bambiniandammo in una casa di campagna e fecero alcuni album preziosi con foglie, che poiclassificavano. Poi davo loro dei premi. Facevamo tutto a squadre, ogni squadra aveva il suoresponsabile; li ho fatti lavorare sempre come asini, ed erano contenti. E nei concorsi lorodavano dei soldi, denaro dalle loro mance; con tutto il denaro che tiravamo fuori compravamoqualche regalo, io ne mettevo anche un po' del mio e con questi soldi costituivamo unpremio, con la giuria e tutto. Ed era stupendo. Perché l'ultima cosa che si fa con i bambini èannoiarli, li sorprendevo sempre. Un giorno arrivavano in classe e si trovavano che avevomesso loro un disco dei Beetles, o una sonata di Beethoven, e dicevo loro: “scrivi quello chela musica ti va suggerendo”. Ma la cosa più importante è che non sapevano mai quello che iovolevo fare in classe. Un altro giorno parlavamo di Dio, mettevo un vaso di fiori nel mezzo edomandavo: "Vediamo che ho voluto dire con questo gesto? A chi me lo dice gli metto un10”. E c'era sempre un ragazzo intelligente che diceva che Dio ha creato questo. Che labellezza vale più di non so che cosa... lì tutti erano interessati, inquieti, pieni di sorpresa; lasorpresa è arte.Si possono fare cose molto importanti. Per esempio, una domenica li portate allo zoo e li fateriflettere su come Dio ha creato gli animali, che è meraviglioso di come Dio ha fatto ilcammello, di come ha fatto la giraffa. Fate loro delle domande che possano riflettere suqueste, che non siano distratti ecc..Fatevi amici dei ragazzi. Per esempio uno della comunità ha una videocassetta, fate unacolletta (oppure fallo coi tuoi soldi, chi ha vocazione lo faccia, usa il tuo denaro) cerchi unfilm con contenuto religioso, li prepari una merenda... ma sempre con lo stesso schema:bisogna portare la vita all'illuminazione di Gesù Cristo, illuminarli la realtà. Fatelo siaattraverso un film, sia con lo Zoo, sia che li portate a vedere una pittura, sia che un giorno liinviti a casa tua a sentire musica (Dio ha inventato la musica ed ascoltare musica è una cosastupenda) A ragazzi un po' grandi invitateli a leggere alcuni libri, per esempio Dowstoieski,Gorka, etc. sono cose molto importanti per la cultura di un ragazzo quando si hanno 15 anni,come è la musica ed una certa letteratura; ad esempio la letteratura russa è ricca di contenutireligiosi.Perché questi incontri sussidiari? Perché vi diano autorità. Se tu li hai portati a casa, o li haiportati allo Zoo, o a vedere un film o a fare merenda, ti incominciano ad amare, hai autorità,vedono che tu dai loro un contenuto. Allora, nell'Eucaristia non sei più un impiastro che tihanno messo lì per dire: "bambini, state buoni, quieti! Hai un contenuto, ti amano, hanno conte un'amicizia, ecc.Una volta all'anno potete fare un'opera di rappresentazione con loro. Vi dico già che la cosapiù importante è che si faccia un piccolo gruppo di amici; questo li forma molto.La preparazione alla Prima Comunione normalmente la fanno nella parrocchia o nella scuola.Poi facciamo loro l'ingresso in comunità. Un altro problema che c'è in Italia è che fanno laPrima Comunione a 11 anni; una bambina a 11 anni è già quasi una donna. E quelli che hannobambini soffrono perché hanno i bambini fino a questa età che stanno senza l'Eucaristia;questo ci sembra un'assurdità.Bene... dopo tutto quello che si è detto il problema più grosso che abbiamo è uno solo: Avetevoi questa vocazione? Questo è il problema. Vi rendete conto di quello che si può fare? Cheè importante. Ma è necessario avere una chiamata per questo, perché didascalo (maestro) si"nasce" non si fa; il maestro è come un artista. Può migliorare studiando psicologia e tuttoquesto, ma non serve che sia uno chiunque. Io ho avuto bravissimi maestri; ricordo che laNovena di Beethoven l'ascoltai per la prima volta a casa di un professore che ci invitava agruppi, ci invitava a fare merenda nonostante i gruppi da dieci. Il maestro deve avere unacreatività, un'inventiva.Io vi domando se avete una vocazione, se sentite una chiamata, perché è una linea chedobbiamo continuare ad aprire. Stiamo tentando. Ad uno che in realtà gli sia pesante che nonwww.camino-neocatecumenal.org 121


Catechesi per i maestri di bambinisente questo desiderio, che lo dica dunque: “Kiko, io credo che sia molto importante quelloche ho scoperto in questo incontro; penso che sarebbe buono che nella mia comunità eleggessiun altro che possa fare questo, forse una donna, o un uomo che sappia fare questo, che sappiadare contenuti e fare questa missione coi ragazzi”.Forse qualcuno di voi non può farlo perché non avete tempo, o perché avete un altrocarisma, un'altra missione. Allora, per il bene dei vostri figli e dei figli della comunità dovetesuscitare che sorga nella comunità un vero didascalo.Rispetto alla preparazione dei bambini per la Prima Comunione, direi che invece di stare treanni, o due anni, basterebbe un anno di preparazione. Che conosca altre cose, che veda altribambini in un'altra preparazione. E quello, se è importante, è che conosca per lo meno quelloche era lo schema del Catechismo di Pio X che c’era prima, questo sono tenuti a saperlo.Non le domande classiche, bensì imparare le preghiere, le Beatitudini, gli Articoli della Fede,il Padre Nostro, l'Ave Maria, il Credo, la Salve Regina, i Dieci Comandamenti... questo lodevono sapere. Forse è che con queste catechesi che li stiamo dando, il ragazzo non hamemorizzato mai niente, (si riferisce alle formule delle preghiere n.d.r. ) e neanche è buono;memorizzare serve anche. Perché in Spagna la cosa è stata sempre un pendolare; prima tuttoera così, ora tutto così; né prima era buono, né ora è buono. C'è un equilibrio che dobbiamotrovare a poco a poco.Allora, se il parroco è d'accordo e vedete che vostro figlio è preparato, il parroco deve vederese è preparato, può fare solo un anno di preparazione nella parrocchia, se questo non creaproblemi nella parrocchia. Alla fine prendi questo catechismo (mostra il Catechismo), insegnial bambino le cose fondamentali.... In tutti i modi questo bisogna vederlo caso per caso. Lanostra tendenza è che i bambini facciano quanto prima la Prima Comunione. Poi se nel futuroil Signore ci indica che, data la situazione delle parrocchie, il cammino debba avere unschema di preparazione alla Prima Comunione che possa servire anche per quelli di fuori,come per esempio stiamo facendolo coi fidanzati... abbiamo qui un itinerario di preparazioneal matrimonio, molto importante, che speriamo di potere proporre alle Vicarie per tutti ifidanzati di Madrid…- (Un didascalo suggerisce di fare un campeggio)KIKO: A me sembra che sia molto complicato e difficile; bisogna fare molta attenzione. Viricordo che in questo dei campeggi con ragazzi giovani sono sempre sorti molti problemi,omosessualità ed altro, soprattutto se si fanno accampamenti misti. È già un'età difficile,dobbiamo essere coscienti. Noi in Italia, per esempio, quando sono andati al Giubileo, 1500giovani a Roma, non li abbiamo mescolati; i ragazzi sono stati in alcuni hotel e le ragazze inaltri, ed è stato stupendo. Sono piccoli di 18 e 17 anni. Perché il demonio esiste e vediamo ilpericolo. È sempre difficile, non è facile.Noi dobbiamo saper scegliere in questo momento; tra le migliaia di cose che potremmo fare, ènecessario sapere quello che dobbiamo fare di urgente e di sicuro, e non perdere tempo inaltre cose. Dove ti metti è necessario fare bene, perché se non lo fai bene, fai danno.Comunque bisogna vederla come idea, bisogna vedere sia il positivo che il negativo di unacosa, come si potrebbe fare, elaboralo bene e dopo... vedremo. Comunque questo ha molticonflitti.Dopo ci sono altri problemi: il Cammino <strong>Neocatecumenal</strong>e sta camminando oggi molto unito,se si fa un'esperienza in questo senso tutti vogliono farla, non è una cosa isolata perché stiamocamminando con un solo spirito, ad una sola voce. È la più grande forza che abbiamo inquesti momenti.KIKO: Facciamo una preghierawww.camino-neocatecumenal.org 131

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