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16 Sezione Tre Valli Incontro sul tema «Sappiamo perdonare?» Lo scorso 5 marzo al centro giovani di Bodio, presenti una quarantina di persone, don Sandro Vitalini ha tenuto un’interessante conferenza. I l perdono ai nemici ci sembra ben difficile. Siamo sempre tentati di applicare il principio «occhio per occhio e dente per dente» esigendo cioè una congrua riparazione per il male che ci è stato inferto. Del resto anche la Chiesa ha combattuto con le armi i suoi nemici e ha fatto bruciare gli eretici e le streghe. Dove ci ha mostrato il perdono? Inoltre Dio stesso perdona, sì, il peccatore, ma solo se nella confessione manifesta il dovuto pentimento! Eppure l’ordine di Gesù è perentorio e ci chiama ad amare nemici e persecutori (Matteo 5,38-48). Noi citiamo ancora oggi il vecchio decalogo del Sinai, perché questo nuovo di Gesù ci sembra eccessivamente impegnativo, superiore alle forze umane. Eppure il discorso delle beatitudini non è offerto da Gesù come una somma di consigli, ma come delle direttive indiscutibili da applicare da tutti coloro che vogliono essere fedeli al Battesimo. Così nei primi secoli dell’era cristiana i battezzati rinunciavano all’uso delle armi e diventavano tutti «obiettori di coscienza». Non abbiamo il diritto di annacquare le parole di Gesù, ma il dovere di Partecipate al... Gioco dei ricordi C ari Amici, avete più di 60 anni, voglia di divertirvi e tante storie da raccontare? È il momento di partecipare a «Il Gioco dei Ricordi», con Eugenio Jelmini! Stiamo cercando i concorrenti per le prossime puntate del nostro gioco. Le riprese avranno luogo presso Po- elevare la nostra persona verso queste altezze vertiginose. Se già un semplice padre come Davide si dispera per l’uccisione del figlio Assalonne, che pure stava per strappargli il regno (2 Samuele 19,5 ss), quanto più il Padre celeste è afflitto per ogni crimine e avvolge il peccatore della sua misericordia. Luca 15 ci rivela l’amore pazzesco del Signore che accoglie il figlio prodigo, più affamato che pentito, non a bastonate, ma con teneri abbracci e lo tratta da re. La nostra logica umana non lo segue. Le esigenze della nostra «giustizia» ci porterebbero su strade ben diverse! Gesù è coerente con questa linea di folle misericordia: perdona e scusa i suoi crocifissori, donando anche a loro come madre Maria. Dobbiamo riconoscere il totale rovesciamento di mentalità che Gesù esige da noi. In Matteo 18 Gesù ci impone di perdonare sempre. Evoca la parabola del re che, per viscerale misericordia, condona a un servo un debito miliardario, che però è ricostituito quando lo stesso servo non condona un piccolo debito a un collega di lavoro. Bisogna ammettere che dopo la pace costantiniana la Chiesa è diventata una potenza di questo mondo con il suo esercito e i suoi Papi generali! Ma si è tradito il Vangelo, che ci chiede di dare la vita per il prossimo, non già di livideo SA a Riazzino, dal 24 maggio al 13 giugno 2012. Si tratta di passare insieme una giornata, durante la quale avverranno le registrazioni. Avrete l’occasione di giocare, di raccontarci le vostre storie sul filo della memoria e di passare una giornata diversa in nostra compagnia. Vi aspettiamo!� 5 aprile 2012 il Lavoro toglierla! Ed è pure falso immaginare un Dio che perdona solo là dove emerge il pentimento. Dio è il perdono assoluto, sommo, universale. Egli certo non costringe nessuno ad aprirsi ad esso. Si può rimanere in casa privi di sole anche se questo sfolgora nel cielo. Ma si deve riconoscere che il perdono preveniente di Dio assedia il peccatore (come ricorda Giovanni Papini) per portarlo finalmente alla luce. La contemplazione di un Dio infinita misericordia suscita in noi il pentimento, che non viene dalla paura dei castighi, ma dalla percezione della sofferta vicinanza del Padre-Madre nei confronti anche dei ribelli. Se accettiamo che in noi si compia il miracolo del perdono, diventiamo nuovi, diversi, leggeri. Non corriamo più dietro a presunte apparizioni, visioni, segni celesti, pseudo rivelazioni, perché il miracolo si è compiuto in noi. Vediamo anche nel nemico, nel calunniatore, nell’assassino, un fratello da amare. Lo amiamo con la pietà viscerale di sua mamma, che piange e ripara per la sua infinita bontà per lui. Tocchiamo con mano la misericordia del Padre che si incarna in noi e non abbiamo più bisogno di segni o di miracoli, perché la bontà divina si è radicata in noi. Viviamo nell’umiltà e nella riconoscenza grati che il Padre operi anche in noi, come in Maria, le sue meraviglie.� Il Gioco dei Ricordi c/o Polivideo SA-Via Stradonino 1- 6595 Riazzino. Contattateci: tel. 076 445 89 49 ilgiocodeiricordi@live.com
5 aprile 2012 il Lavoro Sezione del Luganese Conferenza sulla sicurezza FABRIZIO TAMI L a sezione del Luganese di GenerazionePiù, continuando il ciclo di conferenze dedicate alla sicurezza (lo scorso anno avevamo visitato la caserma dei Civici Pompieri di Lugano) ha organizzato giovedì 15 marzo, una conferenza in collaborazione con la Polizia Cantonale. Alla presenza di una cinquantina di persone, il commissario Angelo Fieni della Sezione Reati contro il Patrimonio della Polizia Giudiziaria e l’ispettore Renato Pizolli, responsabile della comunicazione presso lo Stato Maggiore della Polizia Cantonale, hanno sviluppato il tema delle truffe. Dopo una breve presentazione da parte di Mario Valnegri, un minuto di raccoglimento in ricordo del tragico incidente nel Vallese costato la vita a ventidue bambini belgi e un ricordo di Fran- Auguri di... Buona Pasqua a tutti i soci GABRIELLA BOLLINGER L a primavera è alle porte: le violette e le pratoline fanno capolino nei giardini. In noi pure riaffiora il desiderio di gioia… di vita…. La primavera ci porta anche la festa più importante dell’anno, ovvero la Scegli Scegli di amare invece di odiare. Scegli di sorridere invece di fare smorfie. Scegli di costruire invece di distruggere. Scegli di perseverare invece di rinunciare. Scegli di lodare invece di spettegolare. Scegli di guarire invece di ferire. Scegli di dare invece di prendere. Scegli di perdonare invece di maledire. Scegli di pregare invece di disperare.� ca Brignoni, moglie del nostro vice-presidente Erminio Brignoni, l’ispettore Pizolli, introduce il tema della prevenzione, addentrandosi poi nella tematica della «truffa del falso nipote». Il commissario Fieni ha illustrato le metodologie usate per avvicinare gli anziani, supportato anche da una ricostruzione di una telefonata-tipo. Abbiamo parlato di borseggi e sono stati spiegati alcuni piccoli suggerimenti su come tutelarsi; della «truffa del bancomat», sono state presentate le tecniche di «skimming» parola inglese che significa «sfiorare, strisciare» e da cui deriva il termine «skimmer» vocabolo riservato alle apparecchiature che vengono applicate ai bancomat per carpire i dati personali dei titolari, e sono stati mostrati alcuni esemplari di questi congegni. È stata una conferenza estremamen- Pasqua, la Risurrezione di Nostro Signore e, nei nostri cuori, la speranza di un mondo migliore! Per questo affido alla mia penna il compito di porgere i miei più fervidi auguri a tutti gli associati di GenerazionePiù con la seguente poesia di «Fonte ignota», ma molto significativa.� 17 te interessante e siamo sicuri che i consigli fornitici saranno utili per cercare di arginare questi fenomeni, non dimenticando l’importanza che riveste l’indispensabile collaborazione fra forze di polizia e cittadino. Al termine tradizionale merenda con i successivi due giri di tombola. Un grazie particolare al commissario Angelo Fieni ed all’ispettore Renato Pizolli, per le relazioni estremamente esaustive, ma anche al comitato sezionale di Lugano, sempre attento e puntuale nello sviluppare temi di grande interesse a favore degli associati.� � Condoglianze • al marito Erminio Brignoni, vice-presidente di GenerazionePiù, sezione Lugano, ai figli Daniela, Roberto e Rita, alla sorella Erina, alla zia Carmen Belloni, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Franca Brignoni Belloni. • ai figli e a tutti i parenti di Antonio Adorni, per molti anni membro del Comitato cantonale di AAPI-OCST, ora GenerazionePiù, e membro del comitato della sezione del Bellinzonese. Già alto funzionario dello Stato, alla Sezione della circolazione stradale, e attivo nel sindacato Statali OCST, fu uomo di profonda e vissuta fede, che ricordiamo per il suo carattere particolarmente socievole e cortese.�
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