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Decolla il nuovo Lavoro

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20<br />

Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci<br />

Sì alla Libera circolazione delle persone<br />

Dominare insieme la crisi<br />

KuRt Regotz*<br />

Nella primavera del 2001, <strong>il</strong> popolo svizzero<br />

ha approvato a grande maggioranza<br />

gli Accordi b<strong>il</strong>aterali I. La libera<br />

circolazione delle persone è uno dei<br />

sette accordi dei B<strong>il</strong>aterali I tra l’Unione<br />

europea e la Svizzera. Syna ha sostenuto<br />

fino ad ora la libera circolazione<br />

delle persone perché, parallelamente<br />

all’apertura del mercato del lavoro, sono<br />

state introdotte le cosiddette misure<br />

d’accompagnamento contro <strong>il</strong> dumping<br />

salariale e sociale; queste misure sono<br />

state rafforzate enormemente nel 2006.<br />

A seguito dell’indebolimento economico<br />

a livello mondiale ed europeo, anche<br />

in Svizzera subiamo una pressione sul<br />

mercato del lavoro. Invece di optare<br />

per l’isolamento, la Svizzera necessita<br />

di trovare, in concertazione con gli altri<br />

paesi europei, una via d’uscita dall’indebolimento<br />

congiunturale.<br />

Misure d’accompagnamente: protezione efficace<br />

contro <strong>il</strong> dumping salariale e sociale<br />

I sindacati hanno sostenuto gli Accordi b<strong>il</strong>aterali<br />

I, soprattutto la libera circolazione delle<br />

persone, a condizione che venissero introdotte<br />

le misure d’accompagnamento contro<br />

<strong>il</strong> dumping salariale e sociale. Queste misure<br />

d’accompagnamento mirate a rafforzare<br />

la protezione delle lavoratrici e dei lavoratori<br />

sono state aumentate varie volte a partire dal<br />

2006. Riscontriamo che in passato i controlli<br />

del mercato del lavoro svizzero da parte delle<br />

commissioni paritetiche e tripartite non sono<br />

mai stati così numerosi ed efficaci. E di conseguenza,<br />

<strong>il</strong> rispetto delle condizioni salariali e<br />

di lavoro è rivendicato attualmente in maniera<br />

conseguente come mai prima d’oggi.<br />

Già oggi l’economia svizzera guadagna un<br />

franco su tre con l’UE<br />

Un posto di lavoro su tre dipende dalle relazioni<br />

economiche con l’Unione europea. Anche<br />

i dipendenti svizzeri, l’ALCP assume grande<br />

importanza<br />

BL’ALCP consolida <strong>il</strong> mercato del lavoro e la<br />

posizione della Svizzera quale Paese produttore.<br />

La disponib<strong>il</strong>ità di una manodopera sufficiente<br />

e adatta contribuisce a ridurre <strong>il</strong> rischio<br />

di delocalizzazione all’estero delle fasi di finitura.<br />

Le opportunità di crescita sono suscettib<strong>il</strong>i<br />

di essere meglio sfruttate, permettendo di<br />

mantenere <strong>il</strong> livello occupazionale e di creare<br />

nuovi posti di lavoro. Grazie alla congiuntura<br />

economica favorevole, tra <strong>il</strong> 2006 e <strong>il</strong> 2007<br />

Foto: Adornetto Francesco<br />

sono stati creati oltre 150 000 posti di lavoro.<br />

Le esperienze realizzate confermano che<br />

dall’introduzione della libera circolazione delle<br />

persone l’afflusso di manodopera proveniente<br />

dall’Unione europea non è risultato svantaggioso<br />

per l’occupazione svizzera.<br />

BL’Accordo offre ai cittadini svizzeri l’opportunità<br />

di accedere al mercato del lavoro europeo<br />

alle stesse condizioni dei cittadini europei.<br />

Al momento attuale, oltre 400 000 Svizzeri vivono<br />

e lavorano nell’Unione europea.<br />

Apertura ed estensione controllata<br />

e per gradi<br />

Grazie all’allargamento ai nuovi e dinamici<br />

mercati d’Europa dell’Est, l’Unione europea<br />

acquista per la Svizzera un’importanza ancora<br />

maggiore: più partner commerciali grazie ad un<br />

potere d’acquisto in rapido aumento nei nuovi<br />

Stati membri dell’UE. A Bulgaria e Romania<br />

verranno applicati dei lunghi periodi di transizione,<br />

l’apertura dei mercati del lavoro avverrà<br />

per gradi e durante sette anni <strong>il</strong> numero die<br />

permessi di dimora sarà limato (contingenti).<br />

15 gennaio 2009 <strong>il</strong> <strong>Lavoro</strong><br />

Votazione dell’ 8 febbraio 2009<br />

Il popolo svizzero sarà chiamato ad esprimersi<br />

sulla riconduzione della libera circolazione<br />

gli attuali Stati membri dell’UE e sull’estensione<br />

alla Bulgaria e alla Romania che hanno<br />

aderito all’UE nel 2007. Si tratta di un pacchetto<br />

unico. Un NO alla libera circolazione delle<br />

persone farebbe scattare la clausola « ghigliottina<br />

» e quindi l’insieme dei B<strong>il</strong>aterali I verrebbe<br />

denunciato, dato che gli Accordi sono legati<br />

giuridicamente tra di loro.<br />

Solamente un Sì alla libera circolazione delle<br />

persone può garantire i controlli del mercato<br />

del lavoro, prettamente quelle misure dedite<br />

alla protezione delle lavoratrici e dei lavoratori<br />

in Svizzera dinnanzi alla concorrenza e<br />

alla disgregazione delle condizioni di lavoro.<br />

Senza misure d’accompagnamento, che decadrebbero<br />

senza la libera circolazione delle<br />

persone, non ci sarebbe più alcuna protezione<br />

contro <strong>il</strong> dumping salariale e sociale nel<br />

nostro paese. �<br />

*Presidente Syna

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