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CASORATE PRIMO (PV) - Pudivi.It

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Nonpossiamo separarequesti dueambiti, siamo glistessi in casacome fuori, perchél'educazionericevuta ha formato la totalitàdella persona. In famiglia siamopadre o madre, sempre,nella responsabilità e nel riposo;nella comunità cittadinasiamo partito, per difenderevalori e per creare legami,sempre rispettosi delle idee altrui.Infatti i valori assorbitinon vengono mai messi a riposo,l'attenzione è il nostromodo di guardare la vita,ovunque; la prontezza è unarisposta spontanea e sinceraalle realtà che incontriamo,perché abbiamo imparato chec'è più gioia nel dare che nericevere.EDUCAREALL'AMICIZIA VERALa carenza di veri amici è untratto conosciuto nei nostritempi; nei paesi è anche la veraamicizia che dà senso all'esistenza.E' perciò importanteche i nostri giovani capiscanoil suo valore totalizzante e imparinoa viverla come tale. Ciòche scatena in noi l'impegnoverso i concittadini non è unsemplice calcolo commercialeo politico inteso come gettoneoppure come poltrona daoccupare, ma la convinzionedi avere ricevuto tanto da doveraiutare chi si trova in difficoltà.L'amicizia non è un obbligoche ci viene imposto daLA SERENITÀSARÀPOSSIBILESE SIAMOLIBERI ETRASPARENTIQuando gli ispettori hanno lasciato l'Iraq nel 1999 risultava l'esistenzadi 6.500 bombe e di 100 mila tonnellate di agenti chimicipropedeutici alla fabbricazione di armi chimiche". Nonostante ilmateriale bellico nelle armi del dittatore di Baghdad, l'Iraq non hadato risposte su dove siano queste armi, "anzi ha risposto in modoinaccettabile - continua Berlusconi - dicendo che sono state distrutte,anche se è andata persa tutta la documentazione". Per SilvioBerlusconi, dunque, l'obiettivo da parte dell'informazione pubblicanon deve essere quello di attaccare Paesi come <strong>It</strong>alia e Inghilterrache lavorano per la pace e nello stesso tempo "hanno responsabilitàdi difendere i cittadini. Noi dobbiamo invece far conoscerela storia del regime di Baghdad e le efferatezze che hannocontraddistinto il suo potere e come Saddam abbia usato le armi didistruzione contro il suo popolo, causando anche stragi di cittadi-ni". "Inoltre -concludeBerlusconinonsi tratterebbedi un attacco ad unPaese e ad un popolo,ma a un tirannoche nega lalibertà, tenendosiin piedi attraversouno Stato di poliziache utilizza ilterrore, il carcere ela morte a propriadifesa".fuori, ma un'urgenza sentita dall'internodella nostra esistenza,diventata parte integrante del nostroprogetto politico-amministrativo.La capacità di coglieregli elementi in modo comprensivoe coltivare l'attenzione alla totalitàdella persona è oggi un bisognosentito da tutti. Se questosforzo è fatto in base a convinzioniintellettuali o tendenze amministrativecorrette sarà facileraggiungere le mete programmate.L'educazione ad un serenoscambio di opinioni non è unacosa in più da fare, non è un'attività,è un modo di essere, il filoazzurro che passa per tutto ilnostro atteggiamento. Sappiamoche per avere ordine democraticoin un gruppo, l'incaricato devesentirsi a suo agio, non teso perchéci sono aspetti specifici econcreti da mettere in conto.Primo, la vigilanza, ossia l'impararead essere davvero sinceri eonesti. In ogni situazione occorreverificare il modo di ascoltare,accogliere, accompagnare,agire. Non solo dobbiamo vigilaresulle persone, ma su noi stessi.Il rapporto con le persone è il secondoaspetto. Si attende da noisincerità e apertura, senza nasconderci.La serenità, a cui sopraaccennavo, sarà unicamentepossibile se siamo liberi e trasparenti.L'integrità personale permetterapporti profondi e liberiallo stesso tempo.Un terzo aspetto è la creazionedi un ambiente (gruppo) ricco discambi comunicativi-ideali, inmodo da sentirsi accolti e stimati.Oltre a riconoscersi come personacapace, l'iscritto, il volontario,il simpatizzante vuole sentirsirealizzato, e deve essereposto nella condizione ideale perpoter fare qualcosa per il benedei cittadini.Un ultimo aspetto che qui presentocome conclusione e chevoglio ricordare, è la gradualitàdell'amicizia. I rapportiinterpersonali non si improvvisano,non si scoprono, si costruiscono.Voglio insistere su questoperché nella nostra realtàcasoratese abbiamo imparato ametterci in contatto con l'altrocon grande difficoltà. Il sistemadelle riunioni, degli incontri ci hainsegnato a dire la prima parola,a intavolare immediatamente undialogo semplice. Ma da qui bisognaandare oltre. Il primo passoè solo l'annuncio di altri passi.C'è un tempo stabilito tra il<strong>CASORATE</strong> <strong>PRIMO</strong>seminare e il raccogliere, e nonserve seminare se il terreno nonè scrupolosamente preparato.E' una sfida che richiede la nostrainventiva, ma certamenteanche la convinzione che ognimomento di collegialità e di confrontosarà esaltante e contagioso.Il problema vero è che certaopposizione non ha la capacitàdi ascoltare, ma solo quella di insultare.Noi abbiamo rispetto per chi haideali diversi, ma questo rispettolo pretendiamo. Noi ci mettiamoin ascolto riguardoso ed umiledei bisogni del paese, della vitache pulsa per poi agire e daresperanza ai nostri giovani chehanno il diritto di sognare. Cosìsi dimostra la qualità politica moraleche è quella di andare allaradice dei problemi.Purtroppo l'imbarbarimento dellavita politica nel nostro paeseha a che fare con la storia più diquanto si possa immaginare.Auspico quindi che nei prossimiConsigli Comunali, parte dell'attualeminoranza, che sostiene perora solo a parole di voler tutelarei cittadini, si assuma le proprieresponsabilità, si concentrie lavori per il vero bene del paese;volti pagina, evitando atteggiamentidi disprezzo delle Istituzioni,azzeri la litigiosità fine asé stessa, interpreti il ruolopropositivo e di controllo indirizzatoal bene della Comunità.Sia soprattutto rispettosa dellascelta fatta dagli elettoricasoratesi.NOI ABBIAMORISPETTOPER CHI HAIDEALIDIVERSI,MA QUESTORISPETTOLO PRETEN-DIAMONELLA FOTO, DASINISTRA A DESTRA:ANGELO REPOSSICOORDINATORE CITTADI-NO FI, SEN. LUIGI FABBRICOORDINATORE PROVIN-CIALE FI, SEN. COSIMOVENTUCCI PRESIDENTEDELL'ASSEMBLEA.EDUCARSI ED EDUCAREALLA PACE ANCHENELLA NOSTRACOMUNITÀ <strong>CASORATE</strong>SEL'UMANITÀ NON POTRÀ PORTARE A COMPIMENTO l'opera chel'attende, di costruire un paese una città un mondo più umano pertutti, s egli uomini non si volgeranno con animo rinnovato alla verapace. La volontà di rispettare gli uomini e la loro dignità è condizioneindispensabile per costruirla. La pace deve sgorgare spontanea dallamutua fiducia delle relazioni umane piuttosto che essere imposta daviolenze anche verbali o dal terrore delle armi. Coloro che contribuisconoalla formazione della pubblica opinione devono considerareloro dovere inculcare negli animi di tutti sentimenti nuovi, ispiratori dipace, contribuendo alla formazione di una persona che non nutrasentimenti di violenza, che si impegni a risolvere attivamente iconflitti, che sappia operare nel quotidiano anche in paese concollegamenti più ampi, che sia sempre alla ricerca della verità senzadarla per scontata oppure rivendicandone l'esclusivo possesso. Tuttoquesto contribuisce alla solidarietà e alla convivialità, alla Pacegrande e positiva che parte dalla pace interiore per giungere allapace sociale; questa non può identificarsi nella pura assenza diconflitti, perché la conflittualità si può assumere e superare. Nemmenola pace è riducibile al concetto negativo di non-guerra, prescindendodalle matrici potenziali di violenza armata che la preparano el'alimentano. Il dialogo, l'accettazione e comprensione delle ragionidell'altro, senza cedere a subdole strumentalizzazioni, rappresentanola strada maestra da seguire.L'<strong>It</strong>alia non è divisa per la pace; ciò non corrisponde alla verità. Inostri genitori che hanno vissuto gli orrori della guerra, ci hannotramandato una forte vocazione alla pace. Noi di Forza <strong>It</strong>alia perònon siamo come certi pacifisti che dimenticano i Curdi ed i popoliviolentati dal proprio governo o dal proprio tiranno. Noi vogliamo lapace vera, quella più alta. Il messaggio vero a cui crediamo e ciuniformiamo è quello del Santo Padre: "La pace è frutto dellaLibertà, della Carità, della Giustizia e dell'Amore". Così comeabbiamo creduto e crediamo al messaggio della vita contro l'aborto,a quello della famiglia contro il divorzio, perché questa è la nostraFede, un dono che abbiamo ricevuto e che coltiviamo. La Chiesa, ilPapa, uno dei più grandi della Storia, dicendo di no alla guerra,hanno confermato la loro missione. Chi predica il Vangelo non puònon invocare la pace e battersi per essa. Questa guerra non ci piace.Ne abbiamo viste anche troppe. Non ci piacciono le guerre ma nonci piacciono nemmeno questi pacifisti a senso unico, sempre ecomunque contro l'America, che avrà anche le sue colpe, ma iterroristi li ha avuti in casa, a New York e a Washington. Se ricordobene, quando le Torri Gemelle e un'ala del Pentagono furonodistrutte dai kamikaze islamici lanciati contro quei bersagli da BinLaden, cortei pacifisti contro Al Qaida non ne ho visti. Non ce nePUNTO DI VISTA MARZO 2003NON BASTAGRIDARE PACE,BISOGNARINCORRERLA GIORNODOPO GIORNO"MY FRIEND SILVIO" dice Kofi Annan al termine dell'incontroa Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio. "Mio amicoSilvio" pronunciato con disinvoltura e familiarità dal segretariogenerale dell'ONU, è la riprova che le proposte formulate dal Presidentedel Consiglio vengono tenute in considerazione. Il Governolavora per "trovare soluzioni alternative alla guerra". SilvioBerlusconi e Tony Blair mandano questo messaggio "all'opinionepubblica" dopo l'incontro tenutosi a Villa Madama."E' lontana dalla realtà - dice Silvio Berlusconi - la situazione concui veniamo dipinti come coloro che vogliono la guerra. E' esattamenteil contrario: noi vogliamo il disarmo attraverso la pace e lapubblica opinione deve saperlo. Siamo determinati ad ottenere ildisarmo attraverso la pace. Questo vorrei ripeterlo in modo chiaroed è importante ribadirlo ogni giorno, dato che ogni giorno noilavoriamo per evitare la guerra. I governi e, tra tutti soprattutto ilmio, devono fare di più per comunicare alla pubblica opinione qualè la realtà della situazione, perché da parte di troppi mezzi di comunicazionesi sta utilizzando una vera e propria disinformazione".Il Presidente del Consiglio innanzitutto si sofferma sui cortei: "Lemarce della pace osserva - hanno prodotto una disinformazionepericolosa. In <strong>It</strong>alia qualcuno ha paragonato il presidente Bush aHitler, qualcuno ha paragonato il presidente del Consiglio aMussolini, e ancora questo qualcuno ha gratificato Saddam Husseincome un bravo cittadino musulmano e arabo, senza alcuna colpa.Al contrario, esiste la certezza del possesso da parte di Saddamdelle armi di distruzione di massa.NELLA FOTO INALTO, SILVIOBERLUSCONIINSIEME A SUASANTITÀ PAPAGIOVANNI PAOLO II;IN BASSO CON KOFIANNAN.sono stati, né in Francia, né in germania, né in Inghilterra, né in<strong>It</strong>alia. Detto questo vorrei aggiungere che dopo il crollo del Muro diBerlino e dell'URSS travolta dai suoi fallimenti, l'America è rimastal'unica superpotenza del pianeta. Una superpotenza senzaantagonisti, senza concorrenti, che ogni tanto batte i pungi sultavolo, anche su quelli altrui, ma che almeno tre volte è venuta innostro soccorso e ci ha salvato. La prima nel 1917 dall'ImperoAustroungarico e da quello Tedesco. La seconda nel 1941 conmaggiore impegno liberandoci da Hitler e dal nazismo. La terzadopo il 1945 e per tutto il tempo della Guerra Fredda, fino al1989. Senza l'America ai tempi di "Baffone" quante volte laguerra fredda si sarebbe riscaldata? Se oggi siamo un paeseLibero, è merito anche degli Stati Uniti. Il Presidente Bush, cheinvitiamo a riflettere, potrebbe anche non piacerci, ma unCanarini o un Caruso ci piacciono ancor meno.Per acquisire una mentalità di pace e favorire una cultura dellanon-violenza bisognerà orientare il processo educativo:- Ad essere propositivi e concreti, prendendo coscienza che perla pace bisogna far prevalere l'essere sull'avere, la tolleranza el'impegno concreto per i concittadini, la capacità di stabilirerelazioni interpersonali, favorire l'impegno nel volontariato, alquale dovrebbe ispirarsi chi senza motivo "starnazza" inConsiglio Comunale come un gallo nel pollaio.- A favorire lo sviluppo della propria identità personale formandoatteggiamenti positivi: graduale accettazione di sé, impegnonelle azioni quotidiane, autodisciplina nelle scelte, abitudine allariflessione e alla ricerca personale.Tutti dobbiamo sentirci obbligati a superare i pregiudizi e lasuperficialità nella ricerca della verità, che porta alla comprensionedelle cause reali anche dei conflitti locali. Tutti dobbiamosentirci obbligati a promuovere un'educazione e a metodi nonviolentia partire dalla comunità, dall'ambiente di lavoro o distudio.ALL'AGGRESSIVITÀ VERBALE CHE CI CIRCONDA, ai vili ebassi attacchi personali, siamo superiori ed opponiamo unaperseverante educazione al rispetto, contagiando con questacondotta i nostri concittadini e soprattutto i giovani. I tradimenti,l'aggressività verbale, gli insulti diventeranno un boomerangcontro coloro che li usano, perché su tutto prevale sempre ilbuon senso dei Casoratesi. L'ostacolo da superare è quellolegato ad una cultura che si abbevera alla fonte della frustrazione,che veicola tali irresponsabili comportamenti, amplificandol'egoismo, l'ipocrisia e la smisurata ambizione personale.ANGELO REPOSSI COORDINATORE CITTADINO F.I.

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