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riforma delle professioni scatta l'ora x? - Ordine degli Psicologi del ...

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All’esame<strong>del</strong> Parlamentol’annunciata“rivoluzione”<strong>degli</strong> OrdiniCosa va,cosa non vae tutto quelloche si puòe che si devemigliorareIN PRIMO DOSSIER PIANORIFORMADELLEPROFESSIONISCATTAL’ORA X?DELIBERA4


Lo spirito <strong>del</strong>la <strong>riforma</strong> ècondivisibileIl senso dei nostriemendamentiDa sempre a difesa <strong>del</strong>l’utenzatarsi in maniera consapevole, congruaed efficace. L’art. 4 parla <strong>del</strong> rispettoche il <strong>professioni</strong>sta psicologodeve avere per la dignità, l’autodeterminazione,l’autonomia, le opinionie le credenze <strong>del</strong>l’utente-pazienteclientee continua sostenendo che lopsicologo non opera discriminazioniin base a religione, etnia, nazionalità,estrazione sociale, stato socio-economico,sesso di appartenenza, o-rientamento sessuale, disabilità. L’art.9 definiva già il concetto <strong>del</strong>la necessitàda parte <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta di acquisireil consenso informato dal paziente,o da chi detiene la patria potestànel caso si intervenga su un minore.Insomma, si potrebbe asserire senzatimore di essere smentiti che coloroche stilarono la legge istitutiva<strong>del</strong> nostro ordine ed il relativo codicedeontologico gettarono le basi cheoggi ci permettono di asserire chel’ordine <strong>degli</strong> psicologi esiste in primaistanza a tutela <strong>del</strong>l’utenza e poi- in seconda battuta - per tutelare i<strong>professioni</strong>sti iscritti, (prima di allorail mercato era un mercato “selvaggio”,senza organi di controllo <strong>del</strong>laqualità <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni propri <strong>del</strong>lacategoria, naturalmente ciò noncomporta che quella fase abbia prodottosolo pecche). Questo per quelche riguarda noi.Qual è la situazione <strong>degli</strong> altri ordiniprofessionali? La situazione èche alcuni ordini e <strong>professioni</strong> sembranon abbiano ancora un codicedeontologico, al punto che a livelloeuropeo il CNEL e il CEPLIS stannolavorando alla stesura di un codicedeontologico trasversale a tutte le<strong>professioni</strong>. Finalmente, diciamo noi.Era ora. Anche perché prima di esinprimo piano: editorialeTRA PREGIUDIZI, DIFETTI D’INFORMAZIONEE UN PO’ DI CONFUSIONESIAMO ARRIVATI ALLA STRETTA FINALE:MA ORA CI RIUSCIRANNO DAVVERO?Marialori Zaccaria, Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioÈdalla caduta <strong>del</strong> fascismo o giùdi lì che si parla di <strong>riforma</strong>rele <strong>professioni</strong>, quelle che una voltavenivano chiamate corporazioni. Daquando si è insediato, il nuovo governonon fa che parlare di liberalizzazioni,di concorrenza, di libero mercato<strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>, con il risultatoche sull’altro fronte - appuntoquello <strong>degli</strong> ordini - si vive in un climadi sospetto, di incertezza e di precarietà,ci si interroga su che fine farannogli ordini professionali, si paventaun ritorno al mercato “selvaggio”.Una volta che ci si cali però all’interno<strong>del</strong> vigoroso, spesso asprodibattito che divampa da mesi, si restaavviluppati dalla spiacevole sensazionedi non riuscire a comprenderefino in fondo di cosa in realtà sistia parlando. Accade che osservandola nostra professione di psicologo- con tutte le sue particolarità e lesue problematiche - attraverso il filtro<strong>del</strong> dibattito in corso, se ne ricavaun’immagine distorta, come se cisi stesse guardando in uno specchiodeformante dove risulta impossibilericonoscersi. Vedrò più avanti di spiegaremeglio cosa intendo, intantoconsentitemi un po’ di storia che vorreifar precedere da una nota di colore,che è questa: la sede <strong>del</strong> Ministero<strong>del</strong>lo sviluppo economico direttoda Pierluigi Bersani, colui cheha avviato le liberalizzazioni, è un palazzomagnifico, opera razionalista<strong>del</strong>l’architetto Marcello Piacentini.Durante il fascismo quest’edificio erala sede <strong>del</strong> Ministero <strong><strong>del</strong>le</strong> Corporazioniistituite nel 1934. Una buffacoincidenza, quasi una nemesi storica,non vi pare?Ed ora un po’ di storia. Le corporazionicominciarono ad esistere inItalia nel XII secolo, all’epoca dei comuni.La corporazione promuoveval’interesse dei suoi membri soprattuttoin due modi: proteggendoli dallaconcorrenza di altre città e daquella dei <strong>professioni</strong>sti non appartenentialla corporazione stessa. Neltempo divennero una vera forza politicaed economica. Tra le corporazionipiù importanti - le Arti maggiori -già allora, oltre a quelle dei mercantidi seta e di lana, si annoveravanole arti dei notati, dei medici, <strong>degli</strong>speziali e dei banchieri.Scusate il breve excursus storicoma se si comincia dall’inizio, forsetutto prende più senso ed appare piùchiaro ed in certi casi anche più tollerabile.Se pensiamo che la nostra professione,quella di psicologo, verrà riconosciutasolo circa nove secoli dopocon la legge istitutiva n. 56 <strong>del</strong> 1989,dopo decenni di messa al bando, forsepossiamo porci una domanda, possiamochiederci cosa mai c’entriamonoi con le corporazioni, noi che siamoun ordine professionale giovanecon un’immagine che appare ed è giàadeguata con i tempi e con le problematicheche si agitano in questi mesi.Se ad esempio qualcuno si andassea leggere il nostro codice deontologico,approvato nel 1997, si renderebbeconto di quanta giusta considerazionevenga data al consumatoreutente-paziente-cliente.In particolarenell’art. 3 si enuncia come il compito<strong>del</strong>la psicologia sia quello di promuovereil benessere psicologico <strong>del</strong>l’individuo,<strong>del</strong> gruppo e <strong>del</strong>la comunità,e di operare al fine di migliorarela capacità <strong><strong>del</strong>le</strong> persone di comprenderese stessi e gli altri e di compor-5


in primo piano: editorialesere dei <strong>professioni</strong>sti siamo anchenoi dei consumatori-utenti.Sbaglieremmo dunque se affermassimoche con la <strong>riforma</strong> che si intenderealizzare altri ordini verrebberoadeguati al nostro?Ora, prima di analizzare in dettaglioil disegno di legge vorrei permettermiuna bonaria polemica con lanostra dirigenza politica. All’indomani<strong>del</strong>la pubblicazione <strong>del</strong>l’ultima,l’ennesima stesura <strong>del</strong> disegno di legge<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustizia sulla“Riforma <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> intellettuali”,il vice ministro <strong>del</strong>la GiustiziaScotti, nell’ambito di un convegno<strong>del</strong> CNEL ha affermato che bisognavafare la <strong>riforma</strong> a causa <strong><strong>del</strong>le</strong> protestedei consumatori per la mancanzad’informazione da parte <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>.Mi chiedo perché i politici, i giuristie gli esperti <strong>del</strong> Ministero sianoincorsi nella stessa mancanza nei nostriconfronti, che siamo i diretti interessati,perché non hanno comunicatochiaramente e per tempo lo spiritoe gli intenti <strong>del</strong>la <strong>riforma</strong> a cuistavano lavorando. Questo grave difettod’informazione ha tra l’altro permessoche qualcuno, in maniera volutamentescorretta, male interpretandoquel punto <strong>del</strong>la nuova finanziariain cui si parla di abolizione <strong>degli</strong>Enti pubblici (riferendosi però aglienti finanziati dallo stato non agli entiauto finanziati come il nostro, comestabilisce un’apposita legge) indicesseuna manifestazione nellaquale le parole d’ordine agitavano ilfantasma <strong>del</strong>l’imminente scomparsa<strong>degli</strong> ordini professionali. A chi hagiovato quella manifestazione? È sbagliatosostenere che c’è molta confusionee poca coerenza?6Ma entriamo nel merito <strong><strong>del</strong>le</strong> questioni.Com’è noto il disegno di leggesulla <strong>riforma</strong> <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> intellettualiè trasversale a tutti gli ordiniprofessionali e solo in un secondomomento - dopo l’approvazione -si andrà ai decreti <strong>del</strong>egati dove dovrannoessere contemplate le peculiaritàdi ogni professione. Intantopossiamo affermare che lo spirito<strong>del</strong>la <strong>riforma</strong> per quel che ci riguardaè più che condivisibile ma come<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio, su alcuni articoli,abbiamo presentato emendamenti alCNOP. Siamo stati costretti a farlopraticamente dall’oggi al domani,perché non c’è stato concesso piùtempo per elaborare meglio i rilievie per presentarli. Proviamo dunquead analizzare le novità, e ad individuarearticolo per articolo quali sonosecondo noi i punti critici e controversi.L’art. 2 detta i punti basilari <strong>del</strong>la<strong>riforma</strong> ribadendo alcuni principi giàesistenti - quali il libero accesso agliordini senza predeterminazione numericao l’autonomia e indipendenzadi giudizio, sia intellettuale chetecnica, <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta - e introducendonedi nuovi. Alcune <strong><strong>del</strong>le</strong> novitàerano già previste nella cosiddettaLegge Bersani, come per esempiola possibilità di informare e dipubblicizzare il servizio che si offreal cliente, o la determinazione consensuale<strong>del</strong>la parcella, o soprattuttol’obbligatorietà <strong>del</strong>l’assicurazioneper la responsabilità civile, un puntoquesto apprezzabile sia per l’utenteche per il <strong>professioni</strong>sta.L’art. 3 riguarda invece la preparazionee l’accesso alla professione econtempla un tirocinio che garantiscal’acquisizione dei giusti fondamentitecnici, pratici e deontologiciprevedendo un equo compenso peril tirocinante, commisurato all’apportodato. È previsto il mantenimento<strong>del</strong>l’esame di stato però con una riorganizzazione<strong><strong>del</strong>le</strong> modalità per verificareil possesso <strong><strong>del</strong>le</strong> competenzenecessarie per l’accesso alla professione.Su questo punto come <strong>Ordine</strong><strong>del</strong> Lazio siamo già al lavoro perdare il nostro contributo, perché cirendiamo conto che l’esame di abilitazione- così come è stato impostatosino ad ora - è soprattutto un esamedi tipo nozionistico e non è propedeuticoall’esercizio <strong>del</strong>la professione,non è cioè in grado di verificarele competenze necessarie peroperare, che dovrebbero essere acquisitedurante il tirocinio.Il punto b <strong>del</strong>lo stesso articolo parla<strong>del</strong>l’imparzialità e <strong>del</strong>la terzietà<strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni esaminatrici. Finoad ora ha funzionato così, il MIURchiede all’Università e all’<strong>Ordine</strong> diindicare una rosa di possibili candidati,poi forma le commissioni d’esame- sia i membri effettivi che isupplenti - inserendovi una quota diprofessori universitari, una di dipendentipubblici e una di libero <strong>professioni</strong>stiscelti col sorteggio. C’è unarticolo <strong>del</strong>la <strong>riforma</strong> che ci ha lasciatoperplessi, lì dove si asserisceche va “limitata la presenza a meno<strong>del</strong>la metà dei membri effettivie supplenti appartenenti agli ordinio da questi designati”. Su questopunto abbiamo inviato un emendamentoal CNOP chiedendo di farechiarezza. Come abbiamo appena visto,ma lo ribadiamo, non è l’<strong>Ordine</strong>a designare i membri <strong><strong>del</strong>le</strong> commis-


in primo piano: editorialesioni ma il MIUR, che sorteggia unalista di nominativi forniti dall’<strong>Ordine</strong>e dall’Università. D’altra parte - cichiediamo - da chi altri potrebberoessere formate le commissioni perl’abilitazione all’esame di stato se nonda <strong>professioni</strong>sti appartenenti all’<strong>Ordine</strong>?E chi dovrebbe indicarequesti <strong>professioni</strong>sti non appartenentiall’<strong>Ordine</strong>? Volendo paragonare lanostra ad altre <strong>professioni</strong> mentreper esempio un laureato in legge puòessere esaminato da un avvocato oda un magistrato, quali sono le figureanaloghe per noi psicologi? Nonesistono, così come non esistono perla professione medica.L’art. 4 prevede la riorganizzazione<strong>degli</strong> ordini e la possibilità di accorpamentodi categorie analoghe.Si sta già procedendo ad esempio adaccorpare i ragionieri con i commercialisti.Il punto c <strong>del</strong>l’art. 4 attribuisce agliordini compiti di tutela <strong>degli</strong> utentie di qualificazione e aggiornamentoprofessionale <strong>degli</strong> iscritti, così comerecita già il nostro codice deontologico.Riguardo a quest’ultimopunto l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Laziosi è sempre pronunciato a favore<strong>del</strong>l’aggiornamento su materie esclusivamentedeontologiche, questo alloscopo non solo di tutelare l’utenzae di elevare contemporaneamentela qualità <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni professionali,ma anche per ridurre il numero<strong><strong>del</strong>le</strong> segnalazioni alle commissionideontologiche. Sulla formazionee l’aggiornamento professionalepiù in generale siamo <strong>del</strong>l’ideache vadano lasciate alla libera sceltadi mercato.Il punto d indica la temporaneitàe rinnovabilità <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche ordininistiche.In questa ultima stesura <strong>del</strong>la<strong>riforma</strong> non viene più indicata ladurata legislativa, prima fissata inquattro anni per gli ordini regionalie in cinque per quelli nazionali. Quindiquando si legge “così da non superareil massimo di dieci anni”in realtà andrebbe corretto in “pernon più di due mandati”. Chi ci haeletto sa bene cosa abbiamo semprepensato noi su questo punto: che l’attivitàsvolta presso un ordine professionalenon può e non deve diventareuna professione.Il punto e è quello più problematicoe vale la pena di analizzarlo conattenzione. Mentre da una parte preve<strong>del</strong>’obbligo da parte <strong>degli</strong> iscrittial versamento <strong><strong>del</strong>le</strong> quote stabilitedall’ordine nazionale e dagli ordiniregionali nella misura necessaria all’espletamento<strong><strong>del</strong>le</strong> attività ad essidemandate, dall’altra sancisce “l’attribuzioneagli ordini nazionali<strong>del</strong>la determinazione <strong>del</strong>la misura<strong>del</strong> contributo da corrispondersidall’ordine territoriale in ragione<strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> iscritti e distabilirne le modalità di riscossione”.Ora non tutti sanno che la composizionee la rappresentatività democratica<strong>del</strong> nostro ordine nazionalepresenta <strong><strong>del</strong>le</strong> anomalie. Per la suaformazione vige la cooptazione di tuttii presidenti regionali che eleggonoal proprio interno l’esecutivo <strong>del</strong>l’ente,laddove gli altri ordini professionalinazionali sono costituiti perelezione diretta.Accade perciò che - per fare un e-sempio - il Lazio fa al nazionale unristorno economico molto cospicuoproporzionale al numero dei suoiiscritti (circa 12.000) ma il suo votovale uno al pari di un regionale con100 iscritti o al pari <strong>del</strong> collega triennalista.È indispensabile quindi chel’anomalia <strong>del</strong> nostro CNOP vengasuperata - e sicuramente lo sarà - conl’approvazione <strong>del</strong>la <strong>riforma</strong> e la promulgazionedei decreti <strong>del</strong>egati, dimodo che anche per noi come per lealtre <strong>professioni</strong> si vada all’elezionediretta <strong>del</strong> nazionale.Abbiamo emendato il punto e intantoprevedendo il prelievo autonomoda parte <strong>del</strong> Nazionale, eliminandoi ristorni dai regionali (ancheperché ciò comporterebbe da parte<strong>del</strong> CNOP una maggiore trasparenzae una maggiore responsabilità politicanei confronti <strong>degli</strong> Ordini regionalie <strong>degli</strong> iscritti). Ma qualora,quando si parla di “...misura <strong>del</strong>contributo da corrispondersi dall’ordineterritoriale in ragione <strong>del</strong>numero <strong>degli</strong> iscritti...” si volessemantenere il vecchio sistema <strong>del</strong> ristorno,va previsto il voto ponderato,ossia la rappresentatività <strong>del</strong> votoconsigliare basata sul numero <strong>degli</strong>iscritti, come avviene all’interno<strong>degli</strong> organismi europei - definiti organismidemocratici per eccellenza- nei quali su temi specifici è previstoil voto ponderato in rapporto alnumero <strong>degli</strong> abitanti dei singolicomponenti <strong>del</strong>l’Unione. Abbiamopresentato al CNOP un altro emendamentoche riguarda un punto presentenelle stesure precedenti alpunto e, e che ora è scomparso,quello sul conflitto d’interesse, valea dire sulla incompatibilità <strong>del</strong>la caricadi consigliere di un ordine conun’altra carica pubblica o sindacale.Avevamo già rappresentato la necessitàdi eliminare quest’anomalia nel-7


in primo piano: editoriale8la seduta d’insediamento <strong>del</strong> ConsiglioNazionale, poiché riteniamo peresempio che l’ordine ed il sindacatosiano due organismi entrambi fondamentaliper una professione ma confunzioni nettamente distinte. Mentrel’<strong>Ordine</strong> si occupa di politica professionale,il sindacato di categoria -che intanto rappresenta una parte<strong>del</strong> tutto - si deve occupare di tutelagiuridica ed economica, altrimentiperché avere, perché pagare dueorganismi, l’<strong>Ordine</strong> e il Sindacato, sepoi in realtà si sovrappongono? Appareovvio che dovrebbero lavorarein maniera sinergica, senza sovrapposizioni.Il punto g <strong>del</strong>lo stesso articolo 4 oltrea demandare agli ordini nazionalil’adozione dei codici deontologici,prevede la promozione <strong>del</strong>la qualità<strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni. Su questo puntol’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio ed ilCNOP hanno le carte in regola inquanto promotori di ricerche sperimentalisull’accreditamento professionalevolontario. L’accreditamentoprofessionale consente in prima istanzaagli iscritti e quindi all’<strong>Ordine</strong> professionaledi capire la qualità professionaleraggiunta e quella ancora daraggiungere. A tale proposito come<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio abbiamo in progettodi avviare nel prossimo anno una fasedi sperimentazione per l’accreditamentoprofessionale volontario.Il punto l si occupa dei giovani i-scritti che devono collocarsi sul mercato,consentendo l’erogazione daparte <strong>degli</strong> ordini di borse di studioai meno abbienti, ed anche la segnalazionee la collocazione presso studigià avviati. Per quanto riguarda igiovani <strong>professioni</strong>sti, l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazioha già mosso i primi passi avviandoda un paio d’anni uno sportellod’orientamento alla professione.L’art. 5 affronta temi <strong>del</strong>icati e fondamentaliper un <strong>Ordine</strong> quali il codicedeontologico ed il potere disciplinare.Come avevo già detto all’inizioa differenza di altre <strong>professioni</strong>noi siamo più che mai in regola rispettoalla dotazione di un codicedeontologico. In tutte le legislature<strong>del</strong> nostro ordine abbiamo sempreprevisto <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni disciplinariche si sono avvalse di membri e-sterni al consiglio tranne naturalmenteche per il coordinatore.Il legislatore inserisce nella <strong>riforma</strong>alcune novità a maggior tutela degl’iscritti.La più importante consiste nelfatto che solo alcuni appartenenti allostesso albo regionale <strong>del</strong>l’incolpatopossano far parte <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni,di conseguenza è prevista l’istituzionedi commissioni interregionali.L’altra grossa novità è che mentreattualmente le commissioni hannosolo poteri istruttori ed è il Consiglioad irrogare l’eventuale sanzione, nelnuovo ordinamento alle commissionidisciplinari competono sia i poteriistruttori che i sanzionatori. Questoprincipio garantisce ulteriormentel’iscritto sull’imparzialità e indipendenza<strong>del</strong> potere disciplinare.Secondo noi, a garanzia <strong>del</strong>l’utenza,sarebbe opportuno stabilire chela richiesta di cancellazione dall’ordineda parte di un iscritto sottopostoad azione disciplinare, non puòbloccare l’iter disciplinare e l’eventualegiudizio sanzionatorio da parte<strong>del</strong>la Commissione Deontologica.Un fatto <strong>del</strong> genere è già accaduto inun’istanza di radiazione e ha tutte lesembianze di un estremo escamotagedifensivo di tipo corporativo.L’art. 6 si occupa dei compiti cheil Governo è tenuto a svolgere riguardoall’emanazione dei testi dei decreti<strong>del</strong>egati comprendenti le normesia legislative che regolamentarivigenti per ciascuna professione.L’art. 7 riguarda la <strong>del</strong>ega al Governoper il riconoscimento <strong><strong>del</strong>le</strong> associazioniprofessionali. Il nuovo ordinamentogarantisce per l’appunto ai<strong>professioni</strong>sti la libertà di costituireassociazioni aventi natura privatisticae senza fini di lucro. È prevista l’iscrizionedi queste associazioni in unapposito registro presso il Ministero<strong>del</strong>la Giustizia, di concerto con il Ministeroper lo Sviluppo Economico econ i ministeri competenti, sentito ilConsiglio Nazionale <strong>del</strong>l’economia e<strong>del</strong> lavoro e gli Ordini interessati.L’articolo indica poi i requisiti che leassociazioni debbono avere per poteressere annotate sull’ apposito registro.Il punto f indica in modo dettagliatoed esplicito le diverse funzioniche ordini ed associazioni debbonoavere.Infine l’art. 8 introduce una grossanovità. Permette che l’esercizio<strong>del</strong>la professione regolamentata nelsistema ordinistico possa essere esercitatoanche in forma societaria stabilendorequisiti e vincoli.Non proseguirò oltre questa giàlunga trattazione, concludo augurandomisoltanto che questo tormentonesulla <strong>riforma</strong> <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> intellettuali,nel momento in cui voileggerete questo articolo, possa esserearrivata in porto.


ECCO SU COSA SI DISCUTEso a strumenti di garanzia per eventualirisarcimenti da responsabilitàprofessionale, le condizioni di esercizio<strong>del</strong>la pubblicità relativa al servizioprofessionale.Quanto all’accesso per le <strong>professioni</strong>intellettuali di interesse generalela proposta contiene numerose innovazionicome ad esempio l’introduzionedi meccanismi atti a coniugarela formazione di una idonea professionalitàdi base con l’agevolazione<strong>del</strong>l’ingresso di risorse giovani,quali ad esempio la possibilità di svolgereil tirocinio anche all’estero ocontemporaneamente all’ultima fase<strong>degli</strong> studi,Si è, inoltre, mantenuto l’esame diStato per l’abilitazione a quelle <strong>professioni</strong>il cui esercizio può incideresu diritti costituzionalmente garantitio riguardanti interessi generalimeritevoli di specifica tutela e si èconservato il meccanismo <strong>del</strong> concorsoper i casi di obbligatoria determinazionenumerica, anche, inrapporto alle cosiddette attività riservate.Per converso, principi e criteri introducononuove linee di disciplinaconcernenti lo svolgimento <strong><strong>del</strong>le</strong> proceduredi abilitazione, specie in relazionealla composizione <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioniesaminatrici in modo da sottrarlaalla prevalente competenza <strong>degli</strong>ordini, e per garantire la terzietà<strong>degli</strong> esaminatori e l’oggettività <strong><strong>del</strong>le</strong>valutazioni.Ampia cura è stata riservata allastruttura organizzativa e ai compiti<strong>degli</strong> ordini: i loro compiti riguardanola qualificazione e aggiornamentoprofessionale <strong>degli</strong> iscritti, l’adozionedi codici deontologici, la promozionedi mo<strong>del</strong>li organizzativi adeguatiallo sviluppo tecnologico cainprimo piano: documentila relazione introduttiva e il testo <strong>del</strong> disegno di leggeall’esame <strong>del</strong> ParlamentoLA RELAZIONEIl nostro Paese ha una notevole tradizionenel settore <strong><strong>del</strong>le</strong> libere <strong>professioni</strong>e tuttora dispone di eccellenti<strong>professioni</strong>sti nei vari campi ovel'apporto di cultura e saperi specialistici,di conoscenze tecniche, di capacità<strong>del</strong>l'intelletto e <strong>del</strong>l'ingegnocostituiscono l'essenza <strong>del</strong> servizioprofessionale; analoga tradizione hail sistema ordinistico, che comprendee racchiude buona parte <strong><strong>del</strong>le</strong> libere<strong>professioni</strong>, un sistema predispostoa tutela dei propri iscritti nellatipicità e specificità <strong>del</strong> lavoro svolto.In questo campo di attività con altovalore aggiunto si sono verificatifenomeni nuovi fra loro connessi nell'ambito<strong>del</strong>l'integrazione europea e<strong>del</strong> mercato quali;- la sempre più robusta presenza nelnostro territorio di studi professionalie di società di consulenza di altriPaesi;- la marcata differenza quantitativatra l'offerta globale di servizio daparte di <strong>professioni</strong>sti italiani e larelativa domanda di una utenzasempre più orientata verso la qualità<strong>del</strong> servizio;- la peculiare asimmetria informativae !a rilevanza dei costi sociali derivantida prestazioni non adeguate.Si è dunque posto il problema discelte innovative al fine di evitare,nell’economia <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>losviluppo, una dipendenza da professionalitàstraniere, anche il mondo<strong>del</strong>l’impresa, che deve misurarsinei mercati internazionali, sottolineala necessità di sviluppare servizi adeguatie in grado di assistere le aziendenella competizione globale.D’altra parte la stessa Unione europeaè intervenuta più volte ribadendol’importanza <strong>del</strong> ruolo svoltodalle attività professionali, ma richiedendonel contempo più circolazionee libertà nel mercato di tali servizi,più qualità e grande trasformazionedei vincoli nazionali disposti afavore <strong>degli</strong> organismi professionaliin vincoli a favore <strong>del</strong>la collettività<strong>degli</strong> utenti.Il mese scorso anche il Parlamentoeuropeo ha approvato una risoluzionein cui sottolinea, come prioritàfondamentale, l’esigenza <strong>del</strong> più ampioe agevole accesso dei consumatorial mercato dei servizi professionali,garantendo qualità e contenimentodei costi.La proposta che intendo proporresi caratterizza per una ben precisascelta: conferire agli ordini una identitàanche e soprattutto proiettatanell’interesse <strong>del</strong>l’utenza e <strong>del</strong> liberomercato.Per la redazione <strong>del</strong> testo ci si è avvalsi<strong>del</strong>la preziosa elaborazione realizzatada precedenti Governi e inprecedenti legislature, ed essa è stataaccompagnata da un’ampia consultazionedi ordini, rappresentanzenazionali di associazioni, referentiscientifici e istituzionali (come il Censised il Cnel), organismi sindacalidei lavoratori e dei datori di lavori.La proposta contempera, nell’ambito<strong>del</strong> sistema, la libertà di accessoalle <strong>professioni</strong>, salvo i limiti perattività caratterizzate da contestualeesercizio di funzioni pubbliche,l’autonomia intellettuale e tecnica<strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta, la libertà di sceltada parte <strong>del</strong> cliente, la tutela <strong>del</strong>l’utentegarantita attraverso il ricor-9


in primo piano: documenti10ratterizzante anche le libere <strong>professioni</strong>,l’informativa al pubblico <strong><strong>del</strong>le</strong>regole e dei metodi di prestazione<strong>del</strong>l’attività <strong>degli</strong> iscritti, il controllosugli stessi e sulla qualità <strong>del</strong>l’offerta.Quanto ai codici deontologici ed alregime disciplinare, nei cui confrontisi è manifestata, negli ultimi tempi,una marcata nuova attenzione,occorre sottolineare che questi profili,se adeguatamente soddisfatti,rappresentano una condizione necessarianel sistema <strong>del</strong>la competitivitàper garantire in concreto prestazioniadeguate e concrete, senza uneccessivo costo individuale o insostenibiliincidenze sugli standard di economiaglobale. Perciò la proposta chesi formula è molto attenta nel <strong>del</strong>inearei principi cardine dei codicideontologici rivolti a garantire tantoil cliente quanto gli interessi pubblicicomunque coinvolti nell’esercizio<strong>del</strong>la professione prevedendo, infine,l’esclusione di ogni forma di interdipendenzao sovrapposizione tra incarichidi gestione <strong>degli</strong> ordini e compitinelle commissioni di disciplina.Particolare attenzione è stata rivoltanella interpretazione dei punti diarrivo <strong>del</strong>la elaborazione che si eraorientata nel riconoscere funzione espazio operativo alle associazioni professionali,cioè a iniziative di libera espontanea aggregazione rivolte allatutela <strong>degli</strong> interessi professionali eal corrispondente riconoscimentopubblico; il testo che si propone recepiscel’indirizzo definito “sistemaduale”, ma lo coordina nell’art. 7 conle scelte di politica legislativa cui la<strong>riforma</strong> si ispira nella sua complessivaarchitettura. Le associazioni, però,non sono quelle dirette all’esercizioin comune <strong>del</strong>l’attività professionale,bensì organismi nei quali si riconoscono,per la tutela <strong>del</strong>la propriaidentità e specificità, ampie aree professionali,talvolta portatrici di attivitàemergenti e di forte dinamica neltessuto sociale, tutte caratterizzatedall’essere attività il cui espletamentonon è dalla legge riservato a soggettiche abbiano superato esami di accessoe che siano iscritti ad Ordinied Albi. L’obiettivo di tali associazioniè soprattutto quello di dare pubblicavisibilità ai requisiti professionalidei propri iscritti al fine di fornireagli utenti un criterio di sceltafondato sulla capacità tecnica attraversola credibilità <strong>del</strong>la associazione;perciò chiedono, attraverso unriconoscimento di tipo amministrativo,una legittimazione socio-economica<strong>del</strong>la loro funzione nel mercatodei servizi professionali. Ora,perché tale esigenza possa essere accolta,attraverso l’inserimento <strong><strong>del</strong>le</strong>stesse in un apposito registro ministeriale,è necessario richiedere benprecise condizioni concernenti sial’ambito operativo <strong>del</strong>la platea <strong>degli</strong>associati sia i compiti svolti e da svolgerenei confronti <strong>degli</strong> stessi, al finedi fornire all’utenza l’affidamentonecessario sulla capacità <strong>del</strong> soggettocui è richiesta la prestazione.La proposta si fa carico di tali esigenzee, nel dettare principi e criteridirettivi, stabilisce che per l’iscrizionein un registro, tenuto dal Ministero<strong>del</strong>la giustizia, le associazionidebbono avere un’ampia diffusionesul territorio e riguardare attività suscettibilidi incidere o su diritti costituzionalmenterilevanti o su interessiche per il loro radicamento nel tessutosocioeconomico comportino l’esigenzadi tutelare la relativa utenza;non basta: occorre pure che abbiano,nella struttura organica e nellagestione, un assetto trasparente eispirato alla dialettica democratica,che adempiano efficacemente a compitidi verifica <strong>del</strong>la professionalitàdei propri associati, di aggiornamentoprofessionale, di adesione a regoledeontologiche la cui violazione comportil’esclusione <strong>del</strong> prestatore <strong>del</strong>l’attivitàdalla associazione di guisache l’utenza abbia la relativa informazioneal fine di operare una sceltaconsapevole e un’adeguata tutela,in termini privatistici, nei confronti<strong>del</strong>la utilizzazione <strong><strong>del</strong>le</strong> appartenenzaalla associazione professionale.D’altronde solo così si può riconoscerela capacità di rilasciare attestatidi competenza, che perciò vannoemessi sulla base di elementi direttamenteacquisiti dall’organismoassociativo; in ogni caso, tali attestatinon possono non avere un limitetemporaneo di durata ed essere subordinatiad un serio riscontro sullaconservazione dei requisiti richiestied all’espletamento <strong>del</strong>la formazionepermanente.In conclusione, se è vero che la disciplina<strong><strong>del</strong>le</strong> associazioni professionalisi avvicina a quella <strong>degli</strong> ordini,è altrettanto vero che tra gli ordinivi sono differenze sostanziali: i primirappresentano quasi articolazioni <strong>del</strong>loStato per i compiti cui debbonoadempiere nell’interesse pubblico esono, per gli esercenti determinate<strong>professioni</strong>, ad iscrizione obbligatoria,mentre le associazioni nasconoper favorire la emersione di quellenuove attività che non sono collocabiliall’interno <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> giàcodificate o che riguardano quellaparte di attività che possono esseresvolte già oggi al di fuori <strong>del</strong>l’iscrizionead ordini e derivano dalla liberainiziativa economica così come liberane è la partecipazione, salva l’utilità,in termini di credibilità, chepuò derivarne nei confronti <strong>del</strong>l’utenzae che, come si è detto, trova lasua ragione nel regime di controlliche viene introdotto: ciò significa chein nessun caso un’attività, per lo svolgimento<strong>del</strong>la quale oggi è richiestoun esame di abilitazione e l’iscrizionead un ordine, potrà essere esplicatain futuro per effetto <strong>del</strong>la solaappartenenza ad una associazioneprofessionale; in secondo luogo gliordini hanno la rappresentanza istituzionaledei propri iscritti mentregli altri organismi hanno soltantoquella associativa-privatistica; in terzoluogo, gli ordini, nella rinnovatafisionomia, svolgono funzioni nel prevalentee diretto interesse <strong>del</strong>l’utenza,le associazioni le svolgono nelprevalente interesse <strong>degli</strong> associatie indirettamente per l’utenza.Anche il sistema ipotizzato per lacreazione ed il funzionamento <strong><strong>del</strong>le</strong>società tra <strong>professioni</strong>sti risente ditale chiara distinzione dal momento,che la normativa da emanare saràspecificamente limitata alle <strong>professioni</strong>comprese nel sistema ordinistico.Questa scelta, che lascia per ilresto all’autonomia privata l’opzioneper uno dei tipi societari previsti dalcodice civile, è imposta dall’esigenzadi contenere la disciplina ad hoce di favorire viceversa l’operatività amezzo <strong><strong>del</strong>le</strong> ordinarie società di capitali- e non quelle che si proponedi istituire, riservate, come si è detto,ai <strong>professioni</strong>sti - nei settori emergentiove una dinamica imprendito-


in primo piano: documentiriale e si rivela più adeguata alle esigenze<strong>del</strong> mercato dei servizi professionali.La nuova tipologia societaria richiedeche vi possano partecipare soltantoiscritti ai relativi albi nonché,consenztendo, al tempo stesso, che,per le sole prestazioni tecniche e conquote minoritarie possano partecipareanche soggetti non <strong>professioni</strong>sti;è comunque stabilita l’esclusioneper le cosiddette attività riservate. Ilquadro normativo prevede una benprecisa ragione sociale e un’idoneaconsistenza patrimomale di cui disciplinai conferimenti, con circoscrittoapporto di solo capitale qualificatodalla caratterizzazione di socio-<strong>professioni</strong>sta;individua in modostringente il rapporto tra scelta<strong>del</strong> socio incaricato <strong>del</strong>la prestazionee ipotesi in cui tale scelta non risultieffettuata dall’utente, precisandoil regime di responsabilità; preve<strong>del</strong>’iscrizione <strong>del</strong>la società nell’alboordinistico e le conseguenze anchedisciplinari.È stata, poi, prevista la possibilitàdi costituzione di società multidisciplinari,con individuazione dei critericui condizionare detta facoltà, laprevisione <strong>del</strong>l’inserimento negli albirelativi alle singole attività esercitatee la disciplina <strong>degli</strong> effetti di e-ventuale cancellazione; l’adattamento<strong>del</strong> regime di responsabilità allatipologia multidisciplinare, anche inrelazione al socio che esplica la prestazione,sia esso individuato o menodal cliente; si disciplinano gli effettidi un eventuale procedimentocivile che coinvolga la società o il singolosocio e le reciproche possibilitàdi intervento e di difesa; sono statiprefigurati i criteri per i conferimentinella società multidisciplinare, le caratteristichee le condizioni; la previsione<strong>del</strong>la riserva <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche a soci<strong>professioni</strong>sti in caso di partecipazionedi non <strong>professioni</strong>sti.È dunque auspicabile che sul progetto,aperto ancora ad ulteriori contributi,si possa realizzare quell’ampiaconvergenza che possa finalmenteconsentire la realizzazione di uncorpo normativo innovativo idoneoa rispondere alle attese di tanti annie alle non più eludibili esigenze <strong>del</strong>mercato europeo e <strong>del</strong>la globalizzazione.IL TESTODEL DISEGNO DI LEGGEArt. 1(Delega al Governo in materiadi <strong>professioni</strong> intellettuali)1. Il Governo è <strong>del</strong>egato ad emanare,entro diciotto mesi dalla data di entratain vigore <strong>del</strong>la presente legge,uno o più decreti legislativi aventi adoggetto la disciplina <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>intellettuali e <strong><strong>del</strong>le</strong> rispettiva formeorganizzative, in coerenza con ledirettive comunitarie e nel rispettodei principi e dei criteri direttivi <strong>del</strong>lapresente legge.2. Gli schemi dei decreti legislativi edei regolamenti previsti dalla presentelegge sono emanati su proposta<strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la giustizia, di concertocon il Ministro <strong>del</strong>l’Universitàe <strong>del</strong>la ricerca, con il Ministro <strong>del</strong>losviluppo economico, con il Ministro<strong><strong>del</strong>le</strong> politiche giovanili e <strong>del</strong>lo sportnonché con il Ministro competenteper il singolo settore e in particolarecon il Ministro <strong>del</strong>la salute per le materiedi sua competenza, sentiti gliordini professionali interessati, ilConsiglio Nazionale <strong>del</strong>l’economia e<strong>del</strong> lavoro, l’Autorità garante <strong>del</strong>laconcorrenza e <strong>del</strong> mercato, previoparere <strong><strong>del</strong>le</strong> competenti Commissioniparlamentari da rendersi entro trentagiorni dalla ricezione <strong>degli</strong> schemi;decorso tate termine i decreti legislativied i regolamenti sono comunqueemanati.3. Entro due anni dalla data di entratain vigore di ciascuno dei decreti dicui a comma 1 possono essere emanatidecreti correttivi e integrativi conle modalità di cui al comma 3, nel rispettodei principi e criteri direttiviindicati nella presente legge.4. Per l’adozione <strong><strong>del</strong>le</strong> norme di attuazionedei decreti legislativi di cuial comma 1, nonché di quelle volte acoordinare con tali decreti la normativagià vigente, il Governo è autorizzatoad emanare regolamenti ancheai sensi <strong>del</strong>l’articolo 17, comma2, <strong>del</strong>la legge 23 agosto 1988, n. 400,con le modalità di cui al comma 3.5. Per la disciplina <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>da parte <strong><strong>del</strong>le</strong> regioni, anche a statutospeciale, e <strong><strong>del</strong>le</strong> province autonomedi Trento e di Bolzano, le disposizionidi cui alla presente leggesono norme generali di <strong>riforma</strong> economico-socialee, unitamente alle disposizionilegislative concernenti singoliordinamenti di categoria, costituisconoprincipi fondamentali <strong>del</strong>lamateria.Art. 2(Principi e criteri generalidi disciplina <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>intellettuali)1. Nell’esercizio <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega il Governodisciplina le modalità generalidi accesso e di esercizio, con le diversificazioninecessarie in rapportoalla specificità <strong><strong>del</strong>le</strong> singole tipologiedi attività professionali e di utenza,nel rispetto dei seguenti principi ecriteri direttivi, fatti salvi i criteri riguardantile <strong>professioni</strong> di cui agli articoli3 e 4;a) prevedere che l’accesso sia libero,in conformità al diritto comunitario,senza vincoli di predeterminazionenumerica se non perspecifiche eccezioni concernentile attività professionali caratterizzatedall’esercizio di funzionipubbliche; prevedere che l’eserciziosia fondato sull’autonomia esull’indipendenza di giudizio, intellettualee tecnica, <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta;b) prevedere che la professione possaessere esercitata in forma individualeassodata, o in forma societariaa norma <strong>del</strong>l’art. 8; prevedereper quali <strong>professioni</strong> l’eserciziosia compatibile con la prestazionedi lavoro subordinato, predisponendo,ove sussista la compatibilità,apposite garanzie perl’autonomia e l’indipendenza intellettualee tecnica <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta;prevedere, se l’abilitazioneprofessionale costituisce requisitoper l’instaurazione <strong>del</strong> rapporto dilavoro subordinato, l’obbligatorietà<strong>del</strong>l’iscrizione all’albo;e) assicurare, qualunque sia il modoo la forma di esercizio <strong>del</strong>la professione,un’adeguata tutela <strong>del</strong>cliente e <strong>degli</strong> interessi pubblicieventualmente connessi all’esercizio<strong>del</strong>la professione, il rispetto<strong><strong>del</strong>le</strong> regole deontologiche, la direttae personale responsabilità<strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta nell’adempimento<strong>del</strong>la prestazione professionalee per il risarcimento <strong>del</strong>danno ingiusto eventualmente de-11


in primo piano: documentirivante dalla prestazione, ancheattraverso l’Istituzione di un organismopubblico cui demandarefunzioni di coordinamento di taliattività;d) garantire la libertà di scelta daparte <strong>del</strong> cliente, nel rispetto deiprincipi nazionali e comunitari atutela <strong>del</strong>la concorrenza;e) consentire la pubblicità relativamenteai titoli e alle specializzazioniprofessionali, alle caratteristiche<strong>del</strong> servizio professionale offerto,ai costi complessivi <strong><strong>del</strong>le</strong>prestazioni; stabilire che la pubblicitàabbia carattere informativo,non ingannevole, comunque,rispettosa <strong>del</strong>la credibilità <strong>del</strong>l’esercizioprofessionale, salvo la responsabilitàdisciplinare se la pubblicitànon risponda a tali prescrizioni;f) prevedere che il corrispettivo <strong>del</strong>laprestazione sia fissato con determinazioneconsensuale <strong><strong>del</strong>le</strong> parti,garantendo il diritto <strong>del</strong> clientealla preventiva indicazione dei criteridi determinazione;g) prevedere un’assicurazione obbligatoriaper la responsabilità civile<strong>del</strong> singolo <strong>professioni</strong>sta ovvero<strong>del</strong>la società professionale,conseguente ai danni causati nell’esercizio<strong>del</strong>l’attività professionale,ai fini <strong>del</strong>l’effettivo risarcimento<strong>del</strong> danno anche in caso diattività svolta dai dipendenti <strong>professioni</strong>sti;prevedere le possibilitàper gli ordini e le associazionidi negoziare per i propri iscritti lecondizioni generali <strong><strong>del</strong>le</strong> polizzeassicurative anche stipulando idoneocontratto operante per tuttigli iscritti; introdurre l’obbligo peril <strong>professioni</strong>sta di rendere noti alcliente all’atto di assunzione <strong>del</strong>l’incarico,gli estremi <strong>del</strong>la polizzaassicurativa stipulata e il relativomassimale;h) di introdurre, per la corretta informazione<strong>del</strong> cliente e per tutelarnel’affidamento, l’obbligo per il<strong>professioni</strong>sta di specificare, la situazioneaggiornata <strong>del</strong> propriostato con riferimento all’appartenenzaad ordini o ad associazioni.12Art. 3(Principi e criteri specificiper l’accesso alle <strong>professioni</strong>itellettuali di interesse generale)1. In attuazione <strong>del</strong>l’are. 33, comma5, <strong>del</strong>la Costituztone, <strong>del</strong>l’art. 2061<strong>del</strong> codice civile e nell’esercizio <strong>del</strong>la<strong>del</strong>ega, il Governo disciplina le modalitàdi accesso alle <strong>professioni</strong> intellettualinel rispetto dei seguentiprincipi e criteri direttivi e con le diversificazioninecessarie in relazionealle singole tipologie:a) disciplinare il tirocinio professionale,di durata limitata, secondomodalità che garantiscano l’effettivaacquisizione dei fondamentitecnici, pratici e deontologici <strong>del</strong>laprofessione, da svolgersi sottola responarabilità di un <strong>professioni</strong>staiscritto; riconoscere un equocompenso commisurato all’effettivoapporto <strong>del</strong> tirocinante all’attività<strong>del</strong>lo studio professionaleed accludendo l’applicazione<strong><strong>del</strong>le</strong> norme vigenti in materia dicontratto di lavoro dei dipendentidi studi professionali; prevedereforme alternative o integrativedi tirocinio a carattere pratico ovveromediante corsi di formazionepromossi o organizzati dai rispettiviordini professionali o dalleuniversità nonché la possibilitàdi effettuare parzialmente il tirocinioall’estero o contemporaneamenteall’ultima fase <strong>degli</strong> studinesecessari per il conseguimento<strong>del</strong> titolo professionale garantendoin ogni caso la conoscenza deifondamenti tecnici, pratici e deontologici<strong>del</strong>la professione;b) mantenere l’esame di Stato perl’abilitazione a quelle <strong>professioni</strong>il cui esercizio può incidere su diritticostituzionalmente garantitio riguardanti interessi generalimeritevoli di specifica tutela, secondocriteri di adeguatezza eproporzionalità; disciplinare lemodalità <strong>del</strong>l’esame di Stato, o <strong>del</strong>concorso per i casi di obbligatoriadeterminazione numerica, in mododa assicurare l’uniforme valutazionedei candidati su base nazionalee la verifica <strong>del</strong> possesso<strong><strong>del</strong>le</strong> competenze tecniche necessarie,tenendo conto <strong>del</strong>la specificità<strong><strong>del</strong>le</strong> singole <strong>professioni</strong>; prevedereche le commissioni giudicatricisiano composte secondoregole di imparzialità e di adeguataqualificazione tecnica, limitandoa meno <strong>del</strong>la metà la presenzadi membri effettivi a supplenti appartenentiagli ordini professionalio da questi designati; individuarele modalità che assicurinola terzietà dei commissari e l’oggettività<strong><strong>del</strong>le</strong> valutazioni;c) individuare le attività riservate adeterminate categorie professionalifra quelle considerate nel presentearticolo secondo il principioche la riserva in esclusiva dev’esseregiustificata da interessi pubblicie da specifiche esigenze ditutela <strong>degli</strong> utenti.Art.4(Principi e criteri concernentigli ordini per le <strong>professioni</strong>intellettuali di interesse generale)1. Nell’attuazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega il Governoprovvede a individuare le attivitàprofessionali da regolamentaree a disciplinarne l’organizzazione inordini professionali sulla base dei seguentiprincipi e criteri direttivi:a) prevedere la riorganizzazione <strong>degli</strong>ordini e <strong>degli</strong> albi <strong>degli</strong> iscrittipurché attivi nel mercato <strong>del</strong> lavoro,con la possibilità di accorpamentiin relazione a categorieprofessionali analoghe; prevedere,che ad essi spetti, secondo gliordinamenti di categoria, la tenuta<strong>degli</strong> albi, la disciplina <strong>degli</strong> i-scritti, dei quali hanno la rappresentanzaistituzionale, e la tutela<strong>degli</strong> interessi pubblici connessiall’esercizio <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>;b) prevedere l’articolazione <strong>degli</strong> ordiniin organi nazionali e territoriali,secondo criteri tendenzialmenteuniformi, tenuto conto <strong><strong>del</strong>le</strong>specificità <strong><strong>del</strong>le</strong> singole <strong>professioni</strong>,ferma restando l’abilitazioneall’esercizio per l’intero territorionazionale e salve le limitazionivolte a garantire l’adempimentodi funzioni pubbliche;c) attribuire agli ordini professionalicompiti di tutela <strong>degli</strong> utenti edi qualificazione e aggiornamentoprofessionale <strong>degli</strong> iscritti; dotaregli ordini professionali di autonomiapatrimoniale, finanziariae di autorganizzazione, sotto la vigilanza<strong>del</strong> Ministero competente;


lità: garantire la libera scelta daparte <strong>del</strong>l’utente e il suo affidamento,il diritto ad una qualificata,corretta e seria prestazioneprofessionale nonché a un’adeguatainformazione sui contenutie le modalità di esercizio <strong>del</strong>laprofessione e su situazioni di conflitto,anche potenziale, di interesse;tutelare l’interesse pubblicoal corretto esercizio <strong>del</strong>la professionee gli interessi pubblici comunquecoinvolti in tale esercizio;garantire la credibilità <strong>del</strong>laprofessione;b) prevedere che il potere disciplinaresugli iscritti sia esercitato daorgani nazionali e territoriali, distintidagli organi di gestione estrutturati in modo da assicurareadeguata rappresentatività, imparzialitàed indipendenza, compostinon soltanto da professsionistiiscritti nel relativo albo; prevedereche in sede locale solo alcunidei componenti <strong><strong>del</strong>le</strong> commissionidisciplinari appartenganoallo stesso ordine territorialecui è iscritto l’incolpato, con lapossibilità di costituire commissioniregionali o interregionali ovverodi spostare la competenzaterritoriale a conoscere <strong>del</strong> procedimentodisciplinare;c) prevedere specifiche regole per latitolarità e l’esercizio <strong>del</strong>l’azionedisciplinare e per la celere conclusione<strong>del</strong> procedimento, in coerenzacon i principi <strong>del</strong> contraddittorio,<strong>del</strong> diritto di difesa e <strong>del</strong>giusto procedimento;d) consentire l’impugnazione avantigli organi nazionali o innanzi allagiurisdizione di appello o comunqueinnanzi ad organi di secondogrado e l’esperibilità <strong>del</strong> successivoricorso per la Cassazione;e) prevedere l’intervento nel procedimentodisciplinare <strong>del</strong> Ministrocompetente alla vigilanza o <strong>del</strong>suo <strong>del</strong>egato nonché l’esercizio,in via sostitutiva per i casi di inerzia,<strong>del</strong>l’azione disciplinare da parte<strong>del</strong> predetto Ministro o <strong>del</strong> pubblicoministero se non titolare <strong>del</strong>l’azionedisciplinare;f) individuare gli illeciti disciplinarinel mancato rispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> leggi e<strong>del</strong> codice deontologico, nell’omessoaggiornamento <strong>del</strong>la formazioneprofessionale nei comportamentipregiudizievoli per il clieninprimo piano: documentid) disciplinare la composizione <strong>degli</strong>organi <strong>degli</strong> ordini, i meccanismielettorali per la nomina allerelative cariche e l’elettoratoattivo e passivo <strong>degli</strong> iscritti inmodo idoneo a garantire la trasparenza<strong><strong>del</strong>le</strong> procedure e la tutela<strong><strong>del</strong>le</strong> minoranze, nonchél’individuazione dei casi di ineleggibilità,incompatibilità e decadenza,la durata temporanea<strong><strong>del</strong>le</strong> cariche e la limitata rinnovabilitàcosì da non superare ilmassimo di dieci anni;e) prevedere l’obbligo di versamento,da parte <strong>degli</strong> iscritti, deicontributi determinati dagli ordini,nazionali e territoriali, nellamisura necessaria all’espletamento<strong>del</strong>l’attività ad essi rispettivamentedemandate; prevederel’attribuzione agli ordininazionali <strong>del</strong>la determinazione<strong>del</strong>la misura <strong>del</strong> contributo dacorrispondersi dall’ordine territorialein ragione <strong>del</strong> numero <strong>degli</strong>iscritti e stabilirne le modalitàdi riscossione;f) prevedere l’attribuzione agli ordininazionali dei compiti di indirizzoe di coordinamento <strong>degli</strong> organiterritoriali nonché di vigilanzasugli stessi, in particolaresulle relative elezioni, e il poteredi adottare atti sostitutivi in casodi inerzia <strong>degli</strong> organi territorialipurché ricorra un rilevanteinteresse pubblico e previa diffida;g) demandare agli ordini nazionalil’adozione dei codici deontologici,la promozione <strong>del</strong>la qualità<strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni e la completainformazione <strong>del</strong> pubblico in materiadi prestazioni professionalianche mediante diffusione <strong><strong>del</strong>le</strong>relative norme tecniche in mododa realizzare il diritto <strong>del</strong>l’utentead una prestazione qualitativamenteadeguata, e difficoltà<strong>del</strong>la stessa;h) demandare agli ordini nazionalila designazione dei rappresentantidi categoria presso commissionied organi nazionali o internazionalie la formazione dipareri richiesti dalle pubblicheamministrazioni;i) demandare agli organi territorialila formulazione di pareri richiestidalle pubbliche amministrazionilocali o su materia di interesselocale;l) demandare agli organi territorialila tenuta aggiornata <strong>degli</strong> albilocali e la verifica periodica <strong>del</strong>lapermanenza dei requisiti diiscrizione, la vigilanza sul correttoesercizio <strong>del</strong>la professione esul rispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> regole deontologiche;m) prevedere come compiti essenziali<strong>degli</strong> organi nazionali e territorialila formazione tecnicoprofessionaledei propri iscritti,l’aggiornamento, la promozionedi mo<strong>del</strong>li organizzativi adeguatiallo sviluppo tecnologico <strong>del</strong>contesto socio-economico e l’adozionedi iniziative rivolte adagevolare, anche mediante borsedi studio, l’ingresso nella professionedi giovani meritevoli main situazioni di disagio economico,l’erogazione di contributi perl’iniziale avvio e il rimborso <strong>del</strong>costo <strong>del</strong>l’assicurazione di cui all’art.2 lett. g); comprendere fratali compiti la collocazione pressostudi professionali di giovaninon in grado di individuare il <strong>professioni</strong>staper il praticantato eriorganizzazione di corsi integrativi;prevedere la destinazione diun’apprezzabile parte <strong>del</strong> patrimonio<strong>degli</strong> ordini alle suddetteiniziative, anche istituendo fondazionifinalizzate;n) prevedere, in casi di particolaregravità o di reiterata violazione dilegge, il potere <strong>del</strong> Ministro competentedi sciogliere, sentiti gli ordininazionali, i consigli <strong>degli</strong> ordiniterritoriali, nonché di proporreal Consiglio dei ministri loscioglimento dei consigli <strong>degli</strong> ordininazionali.Art. 5(Principi e criteri in materiadi codice deontologicoe potere disciplinare)1. Nell’attuazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega, e conspecifico riferimento all’emanazionedi codici deontologici di categoria eal potere disciplinare <strong>degli</strong> ordini, ilGoverno si attiene al seguenti principie criteri generali:a) fissare criteri e procedure di adozione,da parte di ciascuno <strong>degli</strong>ordini nazionali, di un codicedeontologico avente queste fina-13


in primo piano: documentite o contrari alla credibilità e al decoro<strong>del</strong>la professione;g) individuare le sanzioni applicabilisecondo una graduazione correlataalla gravita e/o alla reiterazione<strong>del</strong>l’illecito, cioè dal semplicerichiamo alla cancellazionedall’albo; prevedere che, in casodi illecito commesso dal <strong>professioni</strong>stasocio; gli effetti sanzionatorigravino anche sulla societàe sui <strong>professioni</strong>sti titolari di carichesociali; prevedere il modo incui incidono gli effetti sanzionatorinel caso di società costituiteda <strong>professioni</strong>sti appartenenti acategorie diverse, attenendosi alcriterio <strong>del</strong>la prevalente attivitàprestata fra quelle multidisciplinari,fatta comunque salva la responsabilitàper i <strong>professioni</strong>sti titolaridi cariche sociali; prevedereipotesi eccezionali di sospensionecautelari limitata nel tempo.Art. 6(Principi e criteri in materiadi testi unici di riordino<strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> intellettualidi interesse generale)1. Il Governo è <strong>del</strong>egato ad emanare,con le modalità previste dall’art. 1,testi unici di riordino <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizionivigenti in materia, attenendosi aiprincipi e criteri direttivi <strong>del</strong>la presentelegge, nonché ai seguenti;a) riordinare le attività <strong><strong>del</strong>le</strong> singole<strong>professioni</strong>, tenendo conto <strong>del</strong>lacompatibilità con la circolazionedei titoli di studio necessari perl’esercizio <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong> nell’ambito<strong>del</strong>l’Unione europea e nelrispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni comunitariein materia;b) perseguire una tendenziale uniformità<strong>del</strong>la disciplina, se compatibilecon le specificità <strong><strong>del</strong>le</strong> singola<strong>professioni</strong>;c) accertare la vigenza attuale <strong><strong>del</strong>le</strong>singole norme, indicando quelleabrogate, anche implicitamenteper incompatibilità, da successivedisposizioni e quelle che purnon inserite nel testo unico restanoin vigore; allegare al testounico l’elenco <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni,benché non richiamate, che sonocomunque abrogate;d) procedere al coordinamento <strong>del</strong>testo <strong><strong>del</strong>le</strong> norme vigenti, apportando,nei limiti di tale coordinamento,le modifiche necessarieper garantire la coerenza logica esistematica <strong>del</strong>la disciplina, ancheal fine di adeguare e semplificareil linguaggio normativo.2. Per consentire una contestualecompilazione <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni legislativee regolamentari riguardantiuna medesima professione, il Governoè autorizzato, nell’adozione deitesti unici ricognitivi di cui al com-E INTANTOSUL DECRETO BERSANIE SUL NODODELLA PUBBLICITÀÈ DIALETTICA POLITICAIN CONSIGLIO NAZIONALEIn questi mesi numerose sonostate le problematiche ed anchele polemiche sollevate dal decretoBersani. L’abolizione dei minimitariffari e la liberalizzazione inmateria di pubblicità hannoevocato il fantasma <strong>del</strong>la totalederegulation <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>producendo spesso - lo abbiamoappreso dai mass media - forticontrapposizioni emanifestazioni di piazza.Come ho già avuto modo di dire,spesso la mia sensazione inquesti mesi è stata quella di noncapire fino in fondo ciò che stavaaccadendo ed in particolare cometutto questo potesse toccarci tantofortemente in quanto<strong>professioni</strong>sti psicologi. È un datodi fatto che il TariffarioProfessionale <strong>degli</strong> psicologiapprovato dal CNOP in data 2febbraio 2002 sia rimasto in tuttiquesti anni nel fondo di uncassetto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>laGiustizia e non abbia mai avutol’approvazione da parte <strong>del</strong>Ministero stesso così comerichiesto dall’art. 28, punto g,<strong>del</strong>la legge istitutiva 56/89. Ilcosiddetto Decreto Bersani citoglieva dunque qualcosa che nonavevamo mai avuto, di cosapotevamo quindi lamentarci? Misembrava paradossale protestareperché ci veniva tolto qualcosache non avevamo mai avuto.Comunque, passando allasostanza <strong><strong>del</strong>le</strong> cose, il Decreto poitrasformato in legge elimina solole tariffe minime lasciandoinvariate le massime. Su questotema ho sempre pensato che il<strong>professioni</strong>sta - all’interno di uncontratto terapeutico e non -dovesse essere lasciato libero distabilire per esempio quale tariffaapplicare all’utente/cliente menoabbiente, queste scelte da parte diun <strong>professioni</strong>sta non possonoessere regolate dall’esterno.Se il timore è che laliberalizzazione e una maggioreconcorrenza comportinol’abbassamento <strong>del</strong> livelloqualitativo <strong>del</strong>l’offerta, a questopericolo ci si oppone conl’aggiornamento continuo e laformazione sempre piùqualificata <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>stapsicologo. D’altro canto èindubbio che una maggioreliberalizzazione aiuterà i giovanicolleghi ad entrare nel mercato.Per quanto riguarda poi laliberalizzazione <strong>del</strong>la pubblicitànon ero affatto turbata dallanuova realtà che avrebbeconsentito al <strong>professioni</strong>stapsicologo di pubblicizzare il tipodi prestazioni offerte e le tariffeapplicate - cosa prima vietatadalla Legge 175 <strong>del</strong> 1992 - mipreoccupavo invece di capirebene quale dovesse essere lafunzione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, visto chenelle nuove disposizioni siparlava di “verifica da parte<strong>degli</strong> Ordini”.Per chiarire i miei dubbi mi sonorecata, insieme con il DirettoreAmministrativo Dott.ssa MarilùPadula, al Ministero per loSviluppo Economico che avevaemanato il decreto poi convertitoin legge, e lì abbiamo incontratoil Sottosegretario Alfonso Gianniaffiancato dal Capo <strong>del</strong>l’UfficioLegislativo <strong>del</strong> Ministero Dott.Raffaello Sestini.Entrambi i nostri interlocutorihanno sostenuto che con le nuovenorme non c’è più l’obbligo daparte dei <strong>professioni</strong>sti dichiedere il nulla osta <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>14


o e gli Ordini eventualmente interessati;d) prevedere che i relativi statuti eclausole associative garantiscanola precisa identificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> attivitàprofessionali cui l’associazionesi riferisce, la rappresentativitàelettiva <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche internee l’assenza di situazioni di conflittodi interesse, la trasparenza<strong>degli</strong> assetti organizzativi e l’attivitàdei relativi organi, la dialetticademocratica tra gli associati,l’osservanza di principi deontologicisecondo un codice etico elaboratodall’associazione, idoneeforme assicurative per la responsabilitàda danni cagionati nell’esercizio<strong>del</strong>la professione, unastruttura organizzativa e tecnicoscientificaadeguata all’effettivoraggiungimento <strong><strong>del</strong>le</strong> finalità <strong>del</strong>l’associazione,e in particolare i livellidi qualificazione professionale,la costante verifica di profesinprimo piano: documentima 1, ad inserire nel medesimo testounico, con adeguata evidenziazione,le norme sia legislative sia regolamentarivigenti per ciascuna professione.Art. 7(Principi e criteri in materiadi associazioni professionaliriconosciute)1. Nell’attuazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega il Governoprovvede, a riconoscere le associazionidi esercenti le <strong>professioni</strong>,ai fini di dare evidenza ai requisitiprofessionali <strong>degli</strong> iscritti, di favorirela selezione qualitativa e la tutela<strong>del</strong>l’utenza, sulla base dei seguentiprincipi e criteri direttivi:a) garantire la libertà di costituireassociazioni tra <strong>professioni</strong>sti ancheda parte di iscritti ad albi onon esercenti la medesima attività,aventi natura privatistica esenza fini di lucro, con il limiteche, nel caso di <strong>professioni</strong> regolamentate,possono farne partesolo gli iscritti al relativo albo;b) stabilire che la partecipazione all’associazionenon comporta alcunvincolo di esclusiva, nel pieno rispetto<strong>del</strong>la libera concorrenza;c) prevedere l’iscrizione in appositoregistro presso il Ministero <strong>del</strong>lagiustizia <strong><strong>del</strong>le</strong> associazioni tra <strong>professioni</strong>stiampiamente diffuse sulterritorio la cui attività possa incideresu diritti costituzionalmentegarantiti o su interessi che,per il loro radicamento nel tessutosocio-economico, comportinol’esigenza di tutelare la collettività<strong>degli</strong> utenti; prevedere chela registrazione sia disposta dalMinistro <strong>del</strong>la giustizia, di concertocon il Ministro competente permateria e con quello per lo sviluppoeconomico, sentiti il Consiglionazionale <strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong> lavo-per fare pubblicità, e quindi nonsarebbe più stato necessario uncontrollo preventivo. L’<strong>Ordine</strong>avrebbe dovuto invece svolgereun’azione di monitoraggio, e -anche a fronte di segnalazioni -nei casi di pubblicitàingannevole avrebbe procedutoper via disciplinare.In quanto Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>non ho vissuto l’impostazioneespostami al Ministero per loSviluppo Economico come unariduzione <strong>del</strong> ruolo o <strong>del</strong> potere<strong>del</strong>l’Ente, forse perché - come hogià avuto modo dire - ho semprepensato che un <strong>Ordine</strong> sial’insieme dei propri iscritti, chene debba promuovere la crescitaprofessionale e sviluppare ilsenso di responsabilità verso ilproprio operato. Compito<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> è fornire servizi equindi quello che prima era unnulla osta da richiedere devetrasformarsi in un servizio daoffrire. Il <strong>professioni</strong>sta chiede alsuo <strong>Ordine</strong> un parere , una<strong>del</strong>ucidazione riguardo allapubblicità che intende fare el’<strong>Ordine</strong> da il suo chiarimento,proprio come già accade suipareri di congruità <strong><strong>del</strong>le</strong> parcelle.Questa è stata la posizione che hosostenuto sul tema <strong>del</strong>lapubblicità nella seduta <strong>del</strong> CNOP<strong>del</strong> 23 settembre 2006. Diconseguenza, al termine di unconfronto dialettico tra posizionidivergenti ho votato contro lareintroduzione nella norma sulcodice deontologico <strong>del</strong> nulla ostaobbligatorio e contro l’indizione<strong>del</strong> referendum.Riguardo al referendum in quellasede si sosteneva che andavacomunque fatto, visto che lanuova legge modificava il codicedeontologico preesistente, ioritenevo invece che se avessimoadeguato il nostro codicedeontologico alla Legge 248/06,senza inserire punti dicontrapposizione alla legge -come appunto l’obbligo <strong>del</strong> nullaosta pena sanzioni - non sarebbestato necessario andare a unreferendum. Oltre tutto trovavoiniquo indire un referendum -strumento democratico pereccellenza - da realizzareattraverso il voto postale, senzastabilire un quorum, e per giuntafacendo votare due articoli inblocco senza lasciare la libertà dipoterli votare in manieradifformeIl mio timore comunque erasoprattutto uno, che la<strong>del</strong>iberazione - nella forma in cuiveniva approvata - potesse essereimpugnata davanti all’antitrustcon la possibile conseguenza chetutta la disciplina divenissemateria esclusiva <strong>del</strong>la giustiziaordinaria, privando l’<strong>Ordine</strong>anche <strong>del</strong>la prerogativa di potersanzionare disciplinarmente lepubblicità ingannevoli.Per tutte queste ragioni anchedopo il voto che reintroducevanella norma il nulla osta per lapubblicità avevo chiesto diacquisire altri pareri legali e dipresentare interpellanze ai variministeri interessati.Non so come andrà a finirequesta vicenda, mi auguro solo dinon dover svolgere la parteantipatica di chi dice “ve lo avevodetto”. Ma i presupposti perdoverla svolgere ci sono tutti vistoche da un articolo <strong>del</strong> Sole 24 ore<strong>del</strong> 15 novembre 2006 ho appresoche la questione <strong>del</strong> nostro codicedeontologico è già finita sultavolo <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>laConcorrenza e <strong>del</strong> Mercato,vale a dire <strong>del</strong>l’Antitrust.Marialori Zaccaria15


in primo piano: documentisionalità per gli iscritti e il relativoaggiornamento in base all’evoluzioneeconomica e <strong>del</strong> mercato,l’effettiva applicazione <strong>del</strong> codiceetico;e) prevedere che le associazioni registratepossano rilasciare attestatidi competenza riguardanti laqualificazione professionale, tecnico-scientificae le relative specializzazioni,assicurando che taliattestati siano preceduti da unaverifica di carattere oggettivo, abbianoun limite temporale di duratae siano redatti sulla base dielementi e dati concernenti la professionalitàe le relative specializzionidirettamente acquisiti o inpossesso <strong>del</strong>l’associaaone;f) prevedere modalità idonea ad e-scludere incertezze in ordine allefunzioni rispettivamente attribuitedalla legge agli ordini professionalied alle associazioni di <strong>professioni</strong>sti;g) prevedere le modatità di tenuta<strong>del</strong> registro da parte <strong>del</strong> Ministro<strong>del</strong>la giustizia, il controllo sul costantepossesso dei requisiti di cuialle lettere precedenti a pena dicancellazione e la conseguente inibizioneper gli iscritti di utilizzaregli attestati di cui alla lett. e).16Art. 8(Principi e criteri in materia disocietà tra <strong>professioni</strong>sti)1. Nell’esercizio <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega il Governodisciplina l’esercizio <strong>del</strong>la professioneanche in forma societarianel rispetto dei seguenti principi ecriteri direttivi;a) prevedere che le <strong>professioni</strong> regolamentatenel sistema ordinisticopossano essere esercitate informa societaria avente ad oggettoesclusivo l’esercizio in comuneda parte dei soci e disciplinare talesocietà come tipo autonomo edistinto dalle società previste dalcodice civile;b) prevedere che alla società possanopartecipare soltanto <strong>professioni</strong>stiiscritti in albi nonché cittadini<strong>degli</strong> Stati <strong>del</strong>l’Unione Europeapurché in possesso tel titoioabilitante ovvero, ad eccezione<strong>del</strong>l’attività riservate, soggetti non<strong>professioni</strong>sti e soltanto per prestazionitecniche o con una partecipazioneminoritaria;c) disciplinare la ragione sociale <strong>del</strong>lasocietà a tutela <strong>del</strong>l’affidamento<strong>degli</strong> utenti e prevedere l’iscrizione<strong>del</strong>la società negli albi professionali;d) prevedere che l’incarico professionaleconferito alla società possaessere eseguito solo dai soci inpossesso dei requisiti per l’esercizio<strong>del</strong>la prestazione professionaierichiesta, designati dall’utente, estabilire che in mancanza di taledesignazione il nominativo debbaessere previamente comunicatoper iscritto all’utente; assicurarecomunque l’individuazione certa<strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta autore <strong>del</strong>laprestazione;e) prevedere che la partecipazionead una società sia incompatibilecon la partecipazione ad altra societàtra <strong>professioni</strong>sti;f) prevedere le modalità di esclusionedalla società <strong>del</strong> socio che siastato cancellato dal rispettivo albocon provvedimento definitivo;g) prevedere che la società possarendersi acquirente di beni e dirittistrumentali all’esercizio <strong>del</strong>laprofessione e compiere le attivitànecessarie a tale scopo;h) prevedere che i <strong>professioni</strong>sti socisiano tenuti all’osservanza <strong>del</strong>codice deontologico <strong>del</strong> proprioordine professionale;i) prevedere che anche la società siasoggetta al regime disciplinare <strong>del</strong>l’ordineal quale risulti iscritta.2. Nel disciplinare la società multiprofessionaleper attività diverse macompatibili fra loro, stabilire gli ambitidi incompatibilità; prevedere chea tali società si applichi in quantocompatibile, la disciplina <strong><strong>del</strong>le</strong> diverse<strong>professioni</strong> con modalità talida coordinare le norme sostanziali eprocedimentali regolanti i diversiprofili di responsabilità, anche disciplinaree prevederne l’iscrizionenegli albi relativi alle singole attivitàe disciplinare, nel caso di cancellazione<strong>del</strong>la società da uno <strong>degli</strong> albinei quali la società sia iscritta, l’esclusionedei soci iscritti nel medesimoalbo; prevedere che restino salvele disposizioni in materia di societàdi ingegneria di cui alla legge11 febbraio 1994, n. 109, e successivemodificazioni, nonché le disposizioniemanate e attuazione <strong><strong>del</strong>le</strong> direttivecomunitarie, in particolaredall’articolo 19 <strong>del</strong>la legge 21 dicembre1999, n. 526.3. Nel disciplinare il regime di responsabilità,prevedere che l’adempimentorisponda direttamente e illimitatamenteil socio incaricato <strong>del</strong>l’attività,se individuato secondo lalettera d) <strong>del</strong> comma 1, nonché in viasolidale la società, ovvero se tale individuazionemanchi, direttamenteIa società e illimitatamente i soci;prevedere che risponda la societàquando il fatto determinante la responsabilitàsia esclusivamente collegabilealle direttive impartite dallastessa; prevedere che il socio o i sociai quali sia stato conferito l’incaricodi svolgere l’attività professionalepossano intervenire nel procedimentocivile instaurato contro le societàe possano impugnare la decisionepronunciata nei confronti di essa,sentenza che fa stato anche nei loroconfronti.4. Nel regolamentare le formalità dicostituzione e il regime di funzionamento<strong>del</strong>la società, prevedere l’esattadeterminazione <strong>del</strong>l’oggetto anchecon riferimento alla società multiprofessionalee la possibilità di indicarenella ragione sociale il nome diuno o più <strong>professioni</strong>sti nonché di un<strong>professioni</strong>sta non più esercente, regolandoi limiti di tale uso; stabilirela disciplina dei conferimenti, distinguendotra società monoprofessionalie società multiprofessionali, e prevedereche il conferimento possa consisterenel nome <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>sta onell’apporto di clientela stabilendonele condizioni, oppure nella prestazionedi attività professionale e dicapitale; prevedere che nel caso dipartecipazione di soci non <strong>professioni</strong>stidi cui alla lettera b) dei comma1 le cariche sociali siano riservate asoci <strong>professioni</strong>sti; prevedere dirittidi opzione in favore dei soci in casodi recesso o morte o esclusione di unsocio; stabilire che la società professionalenon sia sottoposta alle normein materia di fallimento.5. Eventuali disposizioni necessarieai fini <strong>del</strong> coordinamento tra le normeemanate sulla base dei principi<strong>del</strong> presente articolo e altre normativegià vigenti sono adottate ai sensi<strong>del</strong> comma 4 <strong>del</strong>l’articolo 1.


ESEMPLARE SENTENZADEL TAR DEL LAZIOCHE ACCOGLIEIL NOSTRO RICORSOE BOCCIAIL DECRETO DEL MIURtemi di politica professionale“LA PSICOLOGIA CLINICAÈ PARTEDELLA PSICOLOGIA”Paolo Cruciani, Vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazioa clinica è parte <strong>del</strong>la“Lpsicologia”. Questa affermazioneche, per chiunque abbia una qualcheconoscenza <strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>lo sviluppo<strong>del</strong>la psicologia, potrebbe apparirequanto di più ovvio si possa asserire èdiventata un'occasione di scontro sia alivello <strong><strong>del</strong>le</strong> istituzioni universitarie cheper quanto riguarda la formazione el'attività professionale. Per comprenderemeglio la situazione attuale possiamoconsiderare, per ora molto sinteticamentee rimandando ad una piùampia esposizione che seguirà presto,gli avvenimenti che hanno caratterizzatola situazione italiana.Prima <strong>del</strong>l’istituzione dei corsi di laureain psicologia, le discipline psicologiche,orientate verso la diagnosi deidisturbi psichici, la loro comprensionee gli interventi - psicologici - che potevanoessere proposti, erano ospitatenelle facoltà di medicina dove avevanogià trovato la loro appropriata collocazionele discipline centrate su un approccioprettamente - e incontestabilmente- medico come la psichiatria, laneuropsichiatria e la neuropsichiatriainfantile con reparti di terapia e di ricovero.Le discipline, definite “psicologiche”che cominciavano a disporre di cattedree laboratori, erano qualcosa di nuovo,di diverso dalle discipline già esistenti,ed avevano, quindi, nuove denominazioni,programmi e ambiti di applicazione.Si chiariva, nello stesso tempo,come esistessero ampi settori <strong>del</strong>la“psicologia clinica” che non erano riconducibiliall’attività terapeutica néavevano come oggetto la psicopatologiao altre pratiche o metodi appartenentialla tradizione professionale <strong>del</strong>la medicina.Altre discipline psicologiche,che si occupavano prevalentemente<strong>del</strong>la vita psichica “normale” erano ospitatenei corsi di laurea in filosofia o inscienze pedagogiche.Man mano che l’ordinamento universitariosi adeguava, anche in Italia,agli sviluppi raggiunti dalla psicologiacome disciplina autonoma, venivanoistituiti corsi di laurea e poi di facoltàdi psicologia. La psicologia, e i percorsiformativi che la riguardavano, fondamentalie “specialistici”, erano stati,dunque, in un primo momento, ospitatientro cornici istituzionali precedenti,e strutturati come parte di facoltàmediche e umanistiche. Questo statodi cose non poteva mettere però, in discussioneil fatto che la psicologia - ele vari ripartizioni disciplinari in cui diarticolava - costituissero una sostanzialeunità che si esprimeva sia nellaprogressiva formulazione di curriculaspecifici finalizzati alla preparazione<strong>del</strong>lo psicologo che nella sua attività diricercatore e di <strong>professioni</strong>sta.L’istituzione dei corsi di laurea e <strong><strong>del</strong>le</strong>facoltà di psicologia, dunque, costituivala cornice legittima in cui si sarebberocollocate le scuole di formazionedi quella disciplina che, dopo alcuneoscillazioni che meriterebbero unulteriore approfondimento, è stata designatacome “psicologia clinica”. Lamancanza di una collocazione autonoma<strong>del</strong>la psicologia nelle università, a-veva avuto come conseguenza la presenzadi corsi di specializzazione in psicologiaorientati alla cllnica nelle facoltàdi medicina, ma appariva comunque indubitabileche questa disciplina dovesseappartenere alla psicologia, e l’esercizio<strong><strong>del</strong>le</strong> attività pratiche e applicativeche ne derivano dovessero essere dipertinenza <strong>del</strong>la figura professionale<strong>del</strong>lo psicologo. Il fatto che la psicologiaclinica fosse stata, all’inizio, accoltanelle facoltà di medicina non giustificavala sua appartenenza a questo ambitodisciplinare più di quanto il fattoche i primi ad occuparsi di psicologiaerano stati dei filosofi non avrebbe giustificatola pretesa di considerarla parte<strong>del</strong>la filosofia.Successivamente era stata definita laquestione <strong>del</strong>la psicoterapia, con la conclusioneche questa attività poteva esseresvolta sia dai medici che dagli psicologia condizione che, gli uni e gli altri,avessero aggiunto alla loro formazioneuno specifico training, presso istituzionipubbliche o scuole private approvatedal Ministero. Sono provvedimentiche conosciamo bene e che avevanosancito in termini di legge, la possibilitàche, a certe condizioni ed in un determinatoambito, gli psicologi potesserooccuparsi di attività “cliniche” e“terapeutiche”. Tutto questo era statoanche recepito come parte integrante<strong>del</strong>la legge che regola la professione dipsicologo (18 febbraio 1989 n. 56) (vediArt. 3: esercizio <strong>del</strong>l’attività psicoterapeutica).Rimaneva peraltro evidente, in sededi organizzazione dei corsi universitari,di sviluppo dei mo<strong>del</strong>li teorici, <strong><strong>del</strong>le</strong>metodologie di ricerca e <strong><strong>del</strong>le</strong> applicazioniprofessionali, che esistevano ampisettori <strong>del</strong>la psicologia che rientravanonell’area disciplinare <strong>del</strong>la psicologiaclinica e non erano riconducibilialla sola attività psicoterapeutica.Il Consiglio Nazionale <strong>degli</strong> Ordini <strong>degli</strong><strong>Psicologi</strong> si rivolgeva, intanto, al Consigliodi Stato, in merito alla questione<strong>del</strong>la limitazione ai soli psicologi <strong>del</strong>l’iscrizionealle specializzazioni in psicologiaclinica, in quanto tali corsi abilitavano,non solo alla terapia, ma anchealla pratica di uno specifico aspetto <strong>del</strong>laprofessione <strong>del</strong>lo psicologo che era,di conseguenza, destinato soltanto adessi. Il Consiglio di Stato rispose dichiarandolegittima tale prerogativa (Cons.Stato 2 marzo 2004, n. 981) e riconoscendol’appartenenza <strong>del</strong>la psicologiaclinica alla psicologia. Questo costitui-17


infantile e psichiatria.La risposta <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> a questo provvedimentolegislativo, come tutti ricordano,fu l’immediata decisione <strong>del</strong> ConsiglioNazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e <strong>del</strong> Consiglio<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio di presentarericorso al TAR (<strong>del</strong>ibera n. 307 C. <strong>Ordine</strong>Lazio 21.11.05) e dare adesione eappoggio organizzativo alla ManifestazioneUnitaria <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> Italiani(<strong>del</strong>ibera n. 343 C.<strong>Ordine</strong> Lazio 1.12.05)che fu indetta per il 10.12.2005.Il 24 luglio 2006 il MIUR ha emanatoun nuovo decreto “Riassetto <strong><strong>del</strong>le</strong> scuoledi specializzazione di area psicologica”(G.U. n. 246 <strong>del</strong> 21.10.2006).Tale decreto conferisce una ulterioreconfigurazione alle specializzazionigestite dalle facoltà di psicologia. Questeraccolgono “profili di apprendimento”che definiscono, per lo psicologo,articolate competenze professionali cheincludono la possibilità di compiere valutazionie interventi riguardanti diversiambiti.Le tipologie previste sono quattro:Neuropsicologia; <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong> ciclo divita; <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>la salute; Valutazionepsicologica e consulenza (counselling).Un’importanza particolare rivestonogli articoli 5 e 6 <strong>del</strong> Decreto.L’art. 5 prevede che “in deroga alle disposizioni[...] <strong>del</strong> decreto ministeriale1° agosto 2005” sono mantenute lescuole di specializzazione in psicologiaclinica <strong><strong>del</strong>le</strong> facoltà di psicologia <strong>del</strong>l’Universitàdi Torino e di Roma “La Sapienza”.Queste due scuole dovrannoprocedere “alla revisione <strong>del</strong>l’ordinamentodidattico adeguandosi alla relativatabella allegata” al decreto 1° agosto2005.Ottenere questa deroga è stato moltodifficile ed ha comportato un acuirsioggettivo <strong>del</strong> conflitto fra i due modidi concepire questa disciplina. Salvatemidi politica professionalela psicologia clinica18va un fondamentale precedente e la situazioneera suscettibile di sviluppi possibilitramite un dialogo, difficile ma “pacato”,fra discipline, <strong>professioni</strong>sti e ricercatori,che cooperavano comunquein molti settori, quando il provvedimentolegislativo, noto come decreto <strong>del</strong>MIUR <strong>del</strong> 1° agosto 2005 “Riassetto <strong><strong>del</strong>le</strong>scuole di specializzazione <strong>del</strong>l’areasanitaria”, doveva determinare una svoltanetta determinando un livello di conflittualitàche ha reso necessario rispostedecise e inequivocabilmente contrarie.Il decreto, come ben noto, assegna laspecializzazione in psicologia clinica alla“Classe <strong><strong>del</strong>le</strong> specializzazioni in neuroscienzee scienze cliniche <strong>del</strong> comportamento”afferenti esclusivamentealle facoltà di medicina. Questa attribuzione- in contrasto dunque anchecon il Consiglio di Stato - era accompagnatadalla prospettiva <strong>del</strong>l’istituzionedi scuole di specializzazione afferentialla facoltà di psicologia, in cui non sarebbecomparsa in alcun modo la psicologiaclinica.Crediamo importante riportare quelliche in questo decreto sono elencaticome “elementi che caratterizzano iprofili di apprendimento” e che definiscono“lo specialista in psicologia clinica”per constatare come siano un precisoriepilogo di insegnamenti chehanno da sempre caratterizzato le facoltàe i corsi di laurea in psicologia eche rientrano solo secondariamente neicorsi di formazione per i medici (vediGU <strong>del</strong> 5.11.2005 - supplemento ordinarion. 176).“5. Lo specialista in <strong>Psicologi</strong>a clinicadeve avere maturato conoscenzeteoriche, scientifiche e professionalinel campo <strong>del</strong>la psicologia clinica,compresa la psicoterapia, perinterventi in ambito individuale, digruppo e istituzionale. Sono specificiambiti applicativi <strong><strong>del</strong>le</strong> competenzeacquisite la valutazone e ladiagnostica <strong><strong>del</strong>le</strong> caratteristiche dipersonalità, <strong>del</strong> funzionamento deiprocessi cognitivi ed emotivo-affettivi,dei disturbi psicosomatici e <strong>del</strong>comportamento nelle diverse fasi <strong>del</strong>ciclo di vita; le relazioni di aiuto e ilcounseling; gli interventi preventivie riabilitativi, tramite trattamentipsicologici e psicoterapeutici, per individui,coppie, gruppi e comunità,nelle strutture sanitarie e nelle istituzionieducative, socio-assistenzialie riabilitative, anche per forme didevianza giovanile ed adulta e di tossicodipendenza;l’analisi e le modificazioni<strong><strong>del</strong>le</strong> dinamiche inter- e intra-istituzionali;gli interventi preventivied educativi di comunità”.Le ulteriori indicazioni, contenute neldecreto, <strong>degli</strong> obiettivi formativi e <strong><strong>del</strong>le</strong>attività professionalizzanti obbligatorie,che per ovvie ragioni di spazio nonpossono essere riportate, non fanno checonfermare in modo dettagliato, l’appartenenzaalla psicologia di questoprogetto formativo che, dovendo coerentementedifferenziarsi dalla psichiatriae da altre specializzazioni <strong>del</strong>l’area“neuroscienze e scienze cliniche<strong>del</strong> comportamento”, limita molto l’area<strong><strong>del</strong>le</strong> competenze che sono previstenella formazione <strong><strong>del</strong>le</strong> facoltà di medicina,riconducendole, di fatto, a quegliinsegnamenti che sono inclusi anchenei curricula <strong><strong>del</strong>le</strong> facoltà di psicologia,mentre si concentra, invece, proprio suquelle che appartengono alla professionedi psicologo come è definita dall’Art.1 <strong>del</strong>la legge istitutiva.Le altre specializzazioni previste inquesta classe definiscono gli ambiti “tradizionalmente”medici riguardanti appuntociò che conceme il rapporto fondamentalecon le patologie: neurofisiopatologia,neurologia, neuropsichiatria


temi di politica professionalela psicologia clinicaguardare queste due scuole costituisce,comunque, un precedente rilevante perproseguire la nostra lotta per ottenereil pieno e definitivo riconoscimento <strong>del</strong>l’appartenenza<strong>del</strong>la psicologia clinicaall’area in cui si è sviluppata e in cui trovala sua organica collocazione. Il modoin cui è formulato il decreto non lasciaperò molti dubbi sul fatto che ledue scuole siano conservate come unaeccezione che non potrà avere, a quantorisulta a tutt’oggi, prospettive futurenella programmazione di nuovestrutture universitarie.L’Art. 6 stabilisce che le specializzazionipsicologiche istituite da questodecreto e quelle in psicologia clinica,psichiatria e neuropsichiatria infantileabiliteranno alla psicoterapia “purchéalmeno 60 CFU siano dedicati alle attivitàprofessionalizzanti psicoterapeutiche”.Un esame <strong><strong>del</strong>le</strong> conoscenze ed esperienzecomprese nelle quattro tipologiedefinite nel decreto <strong>del</strong> 24 luglio2006 rende ancora più incomprensibile- se ci si attiene a considerazioni difondatezza teorica e coerenza nella formazioneprofessionale - il fatto che sesi considerano attribuibili ad uno psicologocerte competenze, dovrebberoinvece, essergli precluse quelle che caratterizzanola psicologia clinica.Giungiamo così agli ultimi sviluppi<strong>del</strong>la questione. Il TAR <strong>del</strong> Lazio respingei ricorsi presentati contro i decretidei Rettori <strong><strong>del</strong>le</strong> Università presso lequali sono istituite le scuole di specializzazionein psicologia clinica afferentialla facoltà di medicina (Università<strong>degli</strong> Studi di Torino, Siena, Firenze,Messina, Bari, Padova, Napoli “FedericoII”, Genova, Bologna “Alma MaterStudiorum”, Roma “La Sapienza”, Insubria-Varese,Milano, Roma “SacroCuore”).Lo stesso TAR <strong>del</strong> Lazio accetta, invece,il ricorso <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<strong>del</strong> Lazio contro il MIUR, il Ministero<strong>del</strong>la Salute e la Federazione Nazionale<strong>degli</strong> Ordini dei medici, comerisulta dal testo che viene riportato perintero dopo queste note.Gli argomenti su cui si fonda la sentenzadi rigetto <strong>del</strong> nostro ricorso ciconsentono di fare alcune considerazioniche riguardano il disegno complessivoche contestiamo. Prenderemoin esame soltanto le seguenti proposizioni.“Dalla lettura <strong>del</strong>lo Statuto <strong>del</strong>laScuola si evince come tale branca<strong>del</strong>la scienza si occupi di psicopatologiae, cioè, di patologie psichicheaventi la loro origine anche in deficienzeorganiche <strong>del</strong>l’individuo. Allospecializzando viene richiesta u-n’approfondita conoscenza dei fondamentigenetici, morfologici, biochimici,neurofisiologici ed endocrinologici<strong>del</strong>l’attività psichica normalee patologica, competenze necessariealla psicodiagnosi da attuarsiattraverso l’acquisizione diprospettive e tecniche neuropsicologiche,prospettive e processi psicosomaticicon intervento nei settori,tra l’altro, <strong>del</strong>la psichiatria e <strong>del</strong>laneuropsichiatria infantile”.Nella psicologia clinica non sono “approfondite”secondo la prospettiva cheè propria <strong><strong>del</strong>le</strong> discipline mediche. Laforma in cui sono contemplate nel decreto<strong>del</strong> MIUR <strong>del</strong>l’agosto 2005, e comelo sono in tutti i corsi di psicologiaclinica, le finalizza alla formulazione didiagnosi o alla conoscenza <strong>del</strong>la psicofisiologiache sono, da sempre, patrimonio<strong>del</strong>la psicologia e non alla attuazionedi interventi terapeutici - farmacologiciad esempio - come quelli previstinelle vere specializzazioni mediche. Sitratta, inoltre, di conoscenze che sonoincluse anche in specializzazioni consideratedi area psicologica come neuropsicologia,psicologia <strong>del</strong>la salute o<strong>del</strong>l’arco di vita. A maggior ragione,quindi, sono parte integrante <strong>del</strong>la formazione<strong>del</strong>lo psicologo clinico. “Delresto la stessa etimologia <strong>del</strong>la parola‘clinica’ sta ad indicare uno studioche, obiettivamente, non può noncomprendere l’osservazione e la curadi patologie”.La psicologia clinica, come abbiamoricordato più volte, non si occupa solodi situazioni di disagio e ciò che la contraddistinguesono i metodi di valutazionee di intervento con cui affrontasia i fenomeni patologici che quellinormali. In questo contesto l’uso <strong>del</strong>termine “clinica” non è inteso, tradizionalmente,solo in relazione alla malattiama è riferito soprattutto all’insiemedei metodi che questa disciplinaadotta. Sono i metodi che differenzianola psicologia clinica dalla psicologiasperimentale, dalla psicologia sociale odalla psichiatria, non solo le caratteristichedei contesti in cui opera.“Ed allora non appare viziata lascelta legislativa di includere la psicologiaclinica tra le specializzazioni<strong>del</strong>l’area medica e di ammetterealla relativa scuola il laureato in medicinae chirurgia che per geneticapreparazione e formazione ben puòintervenire nella diagnosi e cura<strong><strong>del</strong>le</strong> patologie psicologiche e ciò, anchenello spirito di una costante valorizzazione<strong>del</strong>l’intimo rapporto esistentetra corpo e psiche”.Questa “genetica preparazione e formazione”<strong>del</strong> laureato in medicina nonsi vede come possa, comunque, giustificareche si sia arrivati alla totale esclusionedi questa specializzazione dallefacoltà di psicologia i cui laureati hannogià acquisito, nel corso <strong>del</strong>la lorospecifica preparazione, una conoscenzadi base di tutte le materie prevista19


temi di politica professionalela psicologia clinicaLA SENTENZA DEL TARREPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOIl Tribunale AmministrativoRegionale <strong>del</strong> LazioSEZIONE IIIcomposto dai Signori Magistrati:Stefano BACCARINIPresidenteGermana PANZIRONIConsigliereAlessandro TOMASSETTIConsigliereha pronunciato la seguenteSENTENZAsul ricorso n° 381/2006 R.G. proposto dall’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio, in persona <strong>del</strong> Presidente pro-tempore, rappresentatoe difeso dall’avv. Franco Gaetano Scoca ed elett.tedom.to presso il suo studio in Roma, via G. Paisiello n. 55;CONTRO- il Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione, <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la Ricerca,in persona <strong>del</strong> Ministro pro-tempore, rappresentato e difesodall’Avvocatura <strong>del</strong>lo Stato;- il Ministero <strong>del</strong>la Salute, in persona <strong>del</strong> Ministro pro-tempore,rappresentato e difeso dall’Avvocatura <strong>del</strong>lo Stato;E NEI CONFRONTI- <strong>del</strong>la Federazione Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> dei Medici, in persona<strong>del</strong> legale rappresentante pro-tempore;PER L’ANNULLAMENTO PREVIA SOSPENSIONE- <strong>del</strong> Decreto <strong>del</strong> MIUR 1° agosto 2005 contenente il “Riassetto<strong><strong>del</strong>le</strong> scuole di specializzazione di area sanitaria”, nellaparte in cui inserisce la <strong>Psicologi</strong>a clinica tra gli ordinamentididattici <strong><strong>del</strong>le</strong> scuole di specializzazione di area medica,nonché di ogni altro atto precedente, consequenzialee/o comunque connesso.VISTI i ricorsi con i relativi atti.VISTA la costituzione <strong>del</strong>l’Avvocatura <strong>del</strong>lo Stato per le Amministrazioneresistenti.VISTI gli atti tutti di causa.DESIGNATO Relatore il Primo Referendario Alessandro Tomassetti.UDITE le parti alla udienza <strong>del</strong> 24 maggio 2006, come daverbale di udienza.FATTOCon ricorso n. 381/2006, notificato in data 3 gennaio 2006e depositato il 17 gennaio 2006, il ricorrente chiedeva l’annullamento<strong>degli</strong> atti indicati in epigrafe deducendo i seguentifatti:Con D.M. 1 agosto 2005, il Ministero <strong>del</strong>l’Istruzione e <strong>del</strong>laRicerca, approvava il “Riassetto <strong><strong>del</strong>le</strong> Scuole di Specializzazionedi area sanitaria” stabilendo all’art. 1 che “il presentedecreto individua le scuole di specializzazione di areasanitaria, il profilo specialistico, gli obiettivi formativied i relativi percorsi didattici suddivisi in aree e classi,di cui all’allegato”; al successivo art. 2, dispone che “le scuoledi specializzazione di area sanitaria afferiscono alleseguenti tre aree: area medica, area chirurgica e areadei servizi clinici. L’area dei servizi clinici è suddivisain due sotto-aree: sotto-area dei servizi clinici diagnosticie terapeutici, sotto-area dei servizi clinici organizzativie <strong>del</strong>la sanità pubblica”.Nell’Allegato al D. M. 1 agosto 2005 in esame, viene fattauna classificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> Specializzazioni in Neuroscienze eScienze Cliniche <strong>del</strong> Comportamento nelle quali vengono ricompressele seguenti tipologie:20dal decreto <strong>del</strong> MIUR per la psicologiaclinica.“Pertanto non appare corretto sostenereche la <strong>Psicologi</strong>a clinica costituiscaspecializzazione esclusiva<strong>del</strong>la psicologia e ciò per la interdisciplinarietàche tale scienza appareintrattenere con branche prettamentemediche”.La connessione interdisciplinare conambiti medici è presente anche per altrespecializzazioni psicologiche e nonpuò certo essere un argomento per assegnarela psicologia clinica solo allefacoltà mediche.“Sul piano strettamente giuridicova poi osservato come il conseguimento<strong>del</strong>la specializzazione in questioneconsenta esclusivamente l’iscrizionenell’elenco <strong>degli</strong> psicoterapeutitenuta dall’albo di appartenenza.Il medico specializzato in psicologiaclinica non esercita l’attivitàdi psicologo, ma solo quella <strong>del</strong>lo psicoterapeutain perfetta aderenza alleprevisioni di cui alla L. 56/59.Non appare, pertanto, esservi nessunaviolazione <strong>del</strong>la riserva professionalericonosciuta all’attività dipsicologo con conseguente infondatezzadi qualsivoglia doglianza attinentealla collocazione <strong>del</strong>la scuoladi specializzazione anche nell’areamedica, giacché il medico specializzatoin tale ambito eserciteràla professione di psicoterapeuta cosìcome consentitegli dalla legge”.Se il medico ottenesse da questa specializzazionesolo la qualifica e la professionalitàdi psicoterapeuta, e non dipsicologo, perché, allora, toglierla allefacoltà di psicologia quando la preparazionealla psicoterapia può essere ottenutacon percorsi formativi specificie già pienamente disponibili per i laureatiin medicina? Inoltre, se viene istituitauna specializzazione in psicologiaclinica, come si può pensare che, chil’avrà ottenuta non vorrà - e non potrà- fregiarsi <strong>del</strong> titolo di “psicologo clinico”valendosene, poi, anche come fondamentodi una corrispondente praticaprofessionale che andrebbe al di là<strong>del</strong>la sola psicoterapia?Delle argomentazioni su cui si basa,invece, la sentenza in nostro favore cisembra essenziale sottolineare la conclusione.“Sotto tale profilo, allora, deve ritenersifondata la prima censura diricorso, non essendo consentito ailaureati in medicina di acquisirespecialità psicologiche distinte dallapsicoterapia. Del resto, la psicologiaclinica rappresenta una specializzazione<strong>del</strong>la psicologia (e non <strong>del</strong>lamedicina) e consente anche, ma nonsolo, l’esercizio <strong>del</strong>la psicoterapia.Essa, in quanto specializzazione <strong>del</strong>lapsicologia, non può che essere riservataai soli psicologi (si veda ancheCons. Stato 2 marzo 2004, n.981).Ne consegue la illegittimità diquanto previsto dal Decreto Ministerialeimpugnato nella parte in cui


temi di politica professionalela psicologia clinica1. Neurofisiopatologia;2. Neurologia;3. Neuropsichiatria infantile;4. Psichiatria;5. <strong>Psicologi</strong>a clinica.L’accesso alle prime quattro classi sopra elencate è possibileunicamente per i laureati in Medicina e Chirurgia.Il problema che si vuole qui rilevare attiene esclusivamentealla classe 5. <strong>Psicologi</strong>a clinica, alla quale, per effetto <strong>del</strong> D.M.1 agosto 2005, possono accedere oltre ai laureati in <strong>Psicologi</strong>aanche i laureati in Medicina ed i laureati in Chirurgia.Ebbene, prima <strong>del</strong> D.M. 1 agosto 2005, l’accesso alla <strong>Psicologi</strong>aclinica era riservato esclusivamente ai laureati in <strong>Psicologi</strong>acon la piena e totale esclusione dei laureati in medicina,i quali avevano, ed hanno, accesso ad altre classi di psicoterapia.In altri termini, nell’Allegato al D.M. 1 agosto 2005, tra gliordinamenti didattici <strong><strong>del</strong>le</strong> scuole di specializzazione di areamedica è prevista anche la “<strong>Psicologi</strong>a clinica”, riservata finorasoltanto ai laureati in <strong>Psicologi</strong>a.Deduce la ricorrente la illegittimità <strong>degli</strong> atti impugnatisotto i seguenti profili:- violazione e falsa applicazione <strong>degli</strong> artt. 1, 2 e 3 <strong>del</strong>la L. n.56/1989; violazione e falsa applicazione <strong>del</strong>l’art. 1, lett. b),D.P.R. n. 162/1982; violazione e falsa applicazione <strong>del</strong>l’art.16 L. n. 168/1989; violazione e falsa applicazione <strong>del</strong> D.M.n. 270/2004; eccesso di potere; travisamento dei presuppostidi fatto; carenza di istruttoria; carenza di motivazione;sviamento di potere; arbitrarietà; irrazionalità ed ingiustiziamanifesta; illogicità manifesta;- violazione e falsa applicazione <strong>del</strong> D. Lgs. n. 257/1991 attuativo<strong>del</strong>la direttiva 82/76/CEE, in materia di formazionespecialistica dei medici; violazione e falsa applicazione <strong>del</strong>D.Lgs. n. 368/1999 di attuazione <strong>del</strong>la Direttiva 93/16/CEEin materia di libera circolazione dei medici e di reciprocoriconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli;violazione e falsa applicazione <strong>del</strong> D.Lgs. n. 277/2003 di attuazione<strong>del</strong>la Direttiva 2001/19/CEE in tema di riconoscimento<strong><strong>del</strong>le</strong> qualifiche professionali; eccesso di potere; carenzadi istruttoria; travisamento dei fatti e dei presupposti;illogicità ed ingiustizia manifesta; irrazionalità; arbitrarietà;carenza di motivazione; sviamento di potere;- violazione e falsa applicazione <strong>degli</strong> artt. 7 ss. L. n. 241/1990;eccesso di potere; carenza di istruttoria; travisamento deifatti e dei presupposti; illogicità; irrazionalità; ingiustizia;sviamento di potere.Si costituiva in giudizio l’Avvocatura <strong>del</strong>lo Stato deducendola infondatezza <strong>del</strong> ricorso e chiedendone il rigetto.All’udienza <strong>del</strong> 24 maggio 2006 il ricorso era assunto in decisionedal Collegio.DIRITTOLa questione oggetto <strong>del</strong>l’odierno ricorso attiene al profilo<strong>del</strong>l’accesso alla specializzazione in <strong>Psicologi</strong>a clinica daparte dei laureati in medicina e, in particolare, alla equiparazione,ai fini <strong>del</strong>l’accesso, <strong>del</strong>la laurea in Medicina e Chirurgiaa quella in <strong>Psicologi</strong>a.Quanto al dato normativo, vengono in considerazione ledisposizioni di cui agli artt. 1, 23 e 35 <strong>del</strong>la L. 18 febbraio1989, n. 56; in particolare, l’art. 1 dispone che “La professionedi psicologo comprende l’uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivie di intervento per la prevenzione, la diagnosi,le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegnoin ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agliorganismi sociali e alle comunità. Comprende altresì leattività di sperimentazione, ricerca e didattica in taleambito”; l’art. 2 dispone che “Per esercitare la professionedi psicologo è necessario aver conseguito l’abilitazionein psicologia mediante l’esame di Stato ed essereiscritto nell’apposito albo professionale.aprendo la specializzazione in <strong>Psicologi</strong>aclinica anche ai laureati inmedicina e chirurgia si pone in contrastocon le disposizioni di legge richiamate.Conscguentemente e per i motiviesposti - assorbite le ulteriori censurenon trattate - il ricorso è fondatoe, pertanto, va accolto con conseguenteannullamento <strong>del</strong> DecretoMinisteriale impugnato nei sensi enei limiti di cui alla motivazione”.Queste considerazioni ci sembra concordinopienamente con quanto riteniamoessenziale per la definizione <strong>del</strong>l’identità<strong>del</strong>lo psicologo clinico.Può apparire paradossale che una divergenza,in cui risulterebbero più importanticonsiderazioni fondate sullastoria <strong>del</strong>la psicologia e sulle caratteristicheteoriche e applicative che possiamoindividuare ogni giorno e in ognicircostanza quando gli psicologi clinicisono all’opera nei diversi settori incui si svolge la loro attività, debba essereargomento di sentenze di tribunali.Pensiamo, tuttavia, anche il livello“legale” <strong>del</strong>la nostra lotta, affidato questavolta alle capacità dei nostri avvocati,sia in questo momento molto importante.Questa sentenza costituisceun successo a partire dal quale continuarela lotta per il pieno riconoscimento<strong>del</strong>la psicologia clinica comeparte integrante e “inalienabile” <strong>del</strong>lapsicologia e <strong>del</strong>la professionalità <strong>del</strong>lopsicologo clinico. È evidente che inquesto conflitto non sono in gioco solomotivazioni scientifiche ma anche altrifattori e considerazioni rispetto allequali la voce <strong>del</strong>la comunità scientificae professionale <strong>degli</strong> psicologi dovràessere ascoltata.Ci rendiamo conto di quanto sarà ancoralungo e difficile raggiungere il nostroobiettivo, e come sarebbe imprudentesottovalutare l’opposizione chesarà fatta anche a questa sentenza, comeè successo nel passato per le altrea noi favorevoli. La nostra prima mossasarà, dunque, di predisporre la tutela<strong>degli</strong> effetti di questa sentenza edi avviare una mobilitazione perché ilresponso <strong>del</strong> TAR produca le sue necessarieconseguenze nelle istituzionia cui è rivolto. Un cedimento, o unamancanza di chiarezza, costituirebberoun pericoloso precedente anche perquello che riguarda altri “confini” <strong>del</strong>lapsicologia, anch’essi minacciati, cheriguardano, per esempio, l’attività <strong>degli</strong>psicologi nella scuola, nel mondo <strong>del</strong>lavoro o il loro complesso rapporto conmolte “<strong>professioni</strong> di aiuto” che si stannodiffondendo.Convinti <strong>del</strong>la fondatezza, innanzitutto scientifica, di ciò che chiediamo,continueremo, quindi, con tutti gli strumentidi cui disponiamo, a difenderel’integrità <strong>del</strong>la nostra disciplina, pergarantire agli psicologi quella solidaidentità professionale che può esserela sola base per ogni seria cooperazioneinterdisciplinare e per ogni interventoefficace condotto nell’interessedi tutta la collettività.21


temi di politica professionalela psicologia clinicaL’esame di Stato è disciplinato con decreto <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Repubblica, da emanarsi entro sei mesidalla data di entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge.Sono ammessi all’esame di Stato i laureati in psicologiache siano in possesso di adeguata documentazioneattestante l’effettuazione di un tirocinio pratico secondomodalità stabilite con decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la pubblicaistruzione, da emanarsi tassativamente entro unanno dalla data di entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge”;l’art. 3 dispone, poi, che “L’esercizio <strong>del</strong>l’attività psicoterapeuticaè subordinato ad una specifica formazioneprofessionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento<strong>del</strong>la laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediantecorsi di specializzazione almeno quadriennaliche prevedano adeguata formazione e addestramentoin psicoterapia, attivati ai sensi <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, pressoscuole di specializzazione universitaria o presso istitutia tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo3 <strong>del</strong> citato decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la RepubblicaAgli psicoterapeuti non medici è vietato ogni interventodi competenza esclusiva <strong>del</strong>la professione medica.Previo consenso <strong>del</strong> paziente, lo psicoterapeuta e ilmedico curante sono tenuti alla reciproca informazione”,l’art. 35, infine, dispone che “In deroga a quanto previstodall’articolo 3, l’esercizio <strong>del</strong>l’attività psicoterapeuticaè consentito a coloro i quali o iscritti all’ordine<strong>degli</strong> psicologi o medici iscritti all’ordine dei medici e<strong>degli</strong> odontoiatri, laureatisi entro l’ultima sessione dilaurea, ordinaria o straordinaria, <strong>del</strong>l’anno accademico1992-1993, dichiarino, sotto la propria responsabilità,di aver acquisita una specifica formazione professionalein psicoterapia, documentandone il curriculumformativo con l’indicazione <strong><strong>del</strong>le</strong> sedi, dei tempi e <strong>del</strong>ladurata, nonché il curriculum scientifico e professionale,documentando la preminenza e la continuità <strong>del</strong>l’esercizio<strong>del</strong>la professione psicoterapeutica.È compito <strong>degli</strong> ordini stabilire la validità di detta certificazione.Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 sono applicabilifino al compimento <strong>del</strong> quinto anno successivo alladata di entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge”.La lettura <strong><strong>del</strong>le</strong> norme evidenzia, inequivocabilmente, ladifferenza sussistente tra l’esercizio <strong>del</strong>la professione di psicologo(laurea in psicologia, esame di stato ed iscrizione nell’albo<strong>degli</strong> psicologi) e di psicoterapeuta (laurea in psicologiovvero in medicina, corso di specializzazione quadriennalecon adeguata formazione ed addestramento).Soltanto ai fini <strong>del</strong>l’accesso alla disciplina <strong>del</strong>la psicoterapia,allora, appare indifferente la laurea conseguita (psicologiaovvero medicina), risultando aperta, la sola specializzazionein psicoterapia, anche ai laureati in medicina e chirurgia.Tale conclusione, <strong>del</strong> resto, non è venuta a mutare per effetto<strong>del</strong> disposto <strong>del</strong>l’art. 2, comma 3, L. 29 dicembre 2000,n. 401, secondo cui “il titolo di specializzazione in psicoterapia,riconosciuto, ai sensi <strong>degli</strong> articoli 3 e 35<strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989, n. 56, come equipollenteal diploma rilasciato dalle corrispondenti scuole dispecializzazione universitaria, deve intendersi validoanche ai fini <strong>del</strong>l’inquadramento nei posti organicidi psicologo per la disciplina di psicologia e di medicoo psicologo per la disciplina di psicoterapia, fermirestando gli altri requisiti previsti per i due profiliprofessionali”.Sotto tale profilo, infatti, rileva il Collegio come la disposizionein oggetto deve essere ricollegata al disposto <strong>del</strong>l’art.35 L. n. 56/1989 che - per determinate categorie di soggetti- prevedeva l’equiparazione tra il diploma di specializzazionein psicoterapia e la specifica e documentata formazionein psicoterapia al fine <strong>del</strong>l’esercizio <strong>del</strong>la attività di psicoterapeuta.Tale equiparazione, secondo il combinato disposto<strong><strong>del</strong>le</strong> norme richiamate, deve ritenersi ora valida ancheai fini <strong>del</strong>l’inquadramento nei posti organici di psicologo(per la disciplina di psicologia) e di psicologo o medico(per la disciplina di psicoterapia) “fermi restando” proseguela norma “gli altri requisiti previsti per i due profili professionali”intendendo, quindi, lasciare immutati i requisiti previstidalla normativa generale al fine <strong>del</strong>l’accesso alla psicologiaclinica da un lato ed alla psicoterapia dall’altro.Alcuna equipollenza tra il titolo di specializzazione in psicoterapiae quello in psicologia può, quindi, ricollegarsi aldettato normativo in oggetto ma soltanto la possibilità, peri soggetti in possesso <strong>del</strong> titolo di specializzazione in psicoterapiaequiparato al diploma, di essere inquadrati - in presenzadei requisiti previsti per i distinti profili professionali(psicologo e psicoterapeuta) - nei posti organici di psicologoper la disciplina di psicologia e di medico o psicologo perla disciplina di psicoterapia (confermando, così, la distinzionedi specializzazioni).Sotto tale profilo, allora, deve ritenersi fondata la primacensura di ricorso, non essendo consentito ai laureati in medicinadi acquisire specialità psicologiche distinte dalla psicoterapia.Del resto, la psicologia clinica rappresenta unaspecializzazione <strong>del</strong>la psicologia (e non <strong>del</strong>la medicina) econsente anche, ma non solo, l’esercizio <strong>del</strong>la psicoterapia.Essa, in quanto specializzazione <strong>del</strong>la psicologia, non puòche essere riservata ai soli psicologi (si veda anche Cons.Stato 2 marzo 2004, n. 981).Ne consegue la illegittimità di quanto previsto dal DecretoMinisteriale impugnato nella parte in cui aprendo la specializzazionein <strong>Psicologi</strong>a clinica anche ai laureati in medicinae chirurgia si pone in contrasto con le disposizioni dilegge richiamate.Conseguentemente e per i motivi esposti - assorbite le ulterioricensure non trattate - il ricorso è fondato e, pertanto,va accolto con conseguente annullamento <strong>del</strong> DecretoMinisteriale impugnato nei sensi e nei limiti di cui alla motivazione.Le spese, sussistendo giusti motivi, possono essere compensatetra le parti.P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, SezioneTerza, accoglie il ricorso in epigrafe e, per l’effetto, annullagli atti impugnati nei sensi di cui alla motivazione.Spese compensate.Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’AutoritàAmministrativa.Così deciso in Roma nelle camere di consiglio <strong>del</strong> 24 maggio2006 e <strong>del</strong> 12 luglio 2006.Presidente - Stefano BaccariniEstensore - Alessandro Tomassetti22


NON SEMPLICI INDICAZIONIDI INTENTIMA SISTEMI STRUTTURATIDI COLLABORAZIONECON LE ISTITUZIONItemi di politica professionalePROTOCOLLI D’INTESAVIA ALLA FASE OPERATIVASara Del Lungo, Gisella GaspariniIl lavoro di costruzione di una rete dirapporti tra l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio ed i referenti istituzionali,promosso dal nuovo Consiglio, sta procedendo,attraverso l’ingresso nella faseoperativa, nell’articolazione di prassicondivise.Nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> diverse aree di approfondimentosi sta procedendo allaindividuazione di sistemi strutturati dicollaborazione con le istituzioni checonsentano di portare avanti progetticoncreti attraverso l’individuazione diprotocolli di intesa e modalità di lavorocondivise.Diversi sono i protocolli ai quali si stalavorando, ad oggi ne sono attivi quattro:1) Carta dei Servizi <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>anel Comune di Roma2) Garante Detenuti3) Emergenza Ambientale4) Sicurezza StradaleNon si tratta di semplici dichiarazionidi intenti, ma <strong>del</strong>la costituzione di verie propri gruppi di lavoro con precisiobiettivi di particolare interesse perla collettività.Sebbene infatti la cultura psicologicasi vada diffondendo nella società civilein modo capillare, a questo svilupponon ha corrisposto un altrettantovalida offerta di opportunità e serviziin favore dei cittadini fruitori <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni<strong>del</strong>lo psicologo.Il cittadino, il privato, valorizzano erichiedono l’intervento psicologico piùdi quanto le realtà istituzionali riescanoa riconoscere ed offrire.La ristrettezza di risorse economicheche da decenni attanaglia il pubblico,non è sufficiente a spiegare l’assenzadi progettualità e di sviluppo o-rientata alla nostra professione a livelloistituzionale.È importante che l’<strong>Ordine</strong>, nei limiti<strong><strong>del</strong>le</strong> sue competenze, promuova esostenga iniziative che da un lato permettonouna più chiara conoscenza,informazione, riconoscimento <strong><strong>del</strong>le</strong>competenze psicologiche e <strong>del</strong> loro valore,a livello istituzionale, e dall’altrodimostri l’esistenza di spazi e opportunitàdi elevato valore sociale, nel qualelo psicologo venga realmente chiamatoa prestare la sua opera.In parole povere vorremmo anchespingere le realtà istituzionali in direzionedi creare opportunità lavorativeper la categoria, dati alla mano.I quattro protocolli si muovono suun’idea di ricerca-intervento. Il pianooperativo e quello di riflessione e raccoltadati sono strettamente intrecciati.Ci muoveremo seguendo il mo<strong>del</strong>lo<strong>del</strong> “working in progress”, richiedendola collaborazione di colleghi espertinegli specifici settori.Il protocollo n. 1, produrrà una“Carta dei Servizi <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>ae <strong>del</strong>la Psicoterapia <strong>del</strong>la Città diRoma”.Il gruppo di lavoro sarà composto dacollaboratori <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio e <strong>del</strong>l’Assessorato allePolitiche Sociali <strong>del</strong> Comune di Roma.Per il nostro Consiglio, il referente èla Dott.ssa Gisella Gasparini, coordinatrice<strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong>la Salute. Per l’Assessorato,la Dott.ssa Francesca Marchetti.Si tratterà in sintesi di realizzare unprezioso database aggiornato, di quantola città di Roma offre per quel cheriguarda le prestazioni qualificate dipsicologia e psicoterapia, nel pubblicoe nel privato, con scheda dettagliata diogni realtà esistente, con modalità diaccesso, orari, indirizzi, recapiti, caratteristica<strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni offerte, costi,target. Questa ricerca porterà allapubblicazione di uno strumento di consultazionepensato per il cittadino, maanche per chi opera nel settore, per idirigenti di servizi, le scuole, le realtàaggregative <strong>del</strong> territorio, dove può nascereinizialmente il bisogno di consulenzao di cura.Gli obiettivi <strong>del</strong> progetto sono in sintesi:informare, fornire strumenti peruna scelta ragionata, facilitare l’accessoe l’incontro fra la richiesta e l’offerta.La realizzazione <strong>del</strong> database diventaancora più attuale alla luce <strong><strong>del</strong>le</strong> novitàprospettate dalla proposta di leggeCancrini e dalle dichiarazioni <strong>del</strong>laTurco circa l’idea di un convenzionamento<strong>del</strong> privato per la psicoterapia,o <strong>del</strong>la possibilità di pensare a formedi rimborso spese per chi intraprendepsicoterapia nel privato.È opportuno prepararsi a questa auspicabileeventualità, dotandosi distrutture organizzative che facilitinol’accessibilità e la conoscenza <strong><strong>del</strong>le</strong> nostrerealtà operative.Il protocollo n. 2 riguarda l’inizio diuna collaborazione strutturata tra Garantedei Detenuti, Regione Lazio,e <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>.Riconoscere e garantire il diritto allasalute mentale ai detenuti attraversoatti concreti come, ad esempio, lapresenza in ogni carcere <strong>del</strong> Lazio diun luogo adibito ai colloqui psicologiciper preservare la riservatezza e la<strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong>l’intervento. È questouno <strong>degli</strong> scopi <strong>del</strong> Protocollo d’Intesafirmato tra l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio e il Garante Regionali dei Dirittidei detenuti.Conosciamo le difficilissima situazione<strong><strong>del</strong>le</strong> carceri italiane, 14 nella RegioneLazio.23


temi di politica professionaleprotocolli d’intesaLo psicologo è presente in questerealtà attraverso collaborazioni ad ora,finanziate fino ad oggi dal Ministero diGiustizia oppure attraverso l’intervento<strong>degli</strong> psicologi dei SERT. Non è maistata prevista una presenza più strutturata.Questa realtà non solo ha reso assaidifficile un lavoro continuativo col singolodetenuto, ma soprattutto ha comportatouna carenza di cultura psicologicanella progettualità <strong>del</strong>la cura deidetenuti dal punto di vista sanitario,ma anche e soprattutto nella ricercadi un miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>lavita all’interno <strong><strong>del</strong>le</strong> realtà carcerarie<strong>del</strong>la nostra Regione.Attualmente ci sono cambiamenti dicompetenze istituzionali: la RegioneLazio infatti, acquisisce le competenzesanitarie circa la salute dei detenuti,assegnandole alla ASL di competenzaterritoriale <strong>del</strong> singolo Istituto di Pena.Nelle maglie di questo passaggio enel condiviso interesse di rinnovamento,tra Ufficio <strong>del</strong> Garante dei Dirittidei Detenuti <strong>del</strong>la Regione Lazio e <strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio è iniziatauna collaborazione.Anche qui verrà utilizzato lo strumento<strong>del</strong> gruppo di lavoro, e si inizieràda una raccolta dati.Ci è sembrato indispensabile infatti,fare chiarezza sulle reale presenza <strong>del</strong>lopsicologo in queste difficili situazioni.Crediamo infatti che il monte orelavorativo che caratterizza la presenza<strong>degli</strong> psicologi nelle strutture dipena sia veramente esiguo e come taleassolutamente insufficiente a garantirealcunchè, sia dal punto di vistapreventivo, che da quello terapeutico.Assicurare il principio <strong>del</strong>la continuitàterapeutica per ciascun pazienteprivato <strong>del</strong>la libertà personale al paridi un cittadino libero, in qualsiasi interventodi prevenzione, di cura o diriabilitazione psicologica è un puntocardine <strong>del</strong> nostro protocollo.L’obiettivo di questo progetto è quelloraccogliere informazioni sul nostrolavoro in queste realtà, arrivare a formulareidee, proposte, prassi di lavoroche garantiscano almeno i livelli diassistenza minimi (LEA) ai detenuti,spingendo in direzione di una maggiorepresenza <strong>degli</strong> psicologi.24Il protocollo n. 3 si colloca nell’ambito<strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a in Situazionidi Emergenza.Il protocollo riguarda un accordo dicollaborazione strutturato tra l’UfficioTerritoriale <strong>del</strong> Governo <strong>del</strong> Lazio, laProvincia, il Comune di Roma e l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio per il concorso<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>Lazio nelle attività di protezione civilee difesa civile ed ha come fine lacollaborazione <strong><strong>del</strong>le</strong> diverse strutturead un programma di attività volto adapprofondire gli aspetti psicologici connessicon le attività di protezione civilee difesa civile.Le attività riguardano sia gli aspettidi prevenzione che quelli di supportopsicologico in caso di emergenza. l’<strong>Ordine</strong>ha infatti istituito un gruppo diapprofondimento dei Servizi di <strong>Psicologi</strong>a<strong>del</strong>l’Emergenza, specializzato perintervenire in situazioni di catastrofi;il gruppo è composto da un Referente,la dr.ssa Rita Di Iorio e da altrimembri rappresentanti <strong><strong>del</strong>le</strong> più importantiAssociazioni di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Emergenzanel Lazio.Nell’ambito di tali accordi si sono giàportate avanti diverse attività finalizzatesia alla prevenzione che al sostegno.Nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> attività finalizzatealla prevenzione sono stati, ad esempio,realizzati il Progetto Scuola Sicurao il Vademecum su come affrontarel’emergenza. Nel Vademecum sucome affrontare l’emergenza, ad esempio,l’<strong>Ordine</strong> ha collaborato con le diverseistituzioni preposte alla realizzazionedi un libretto di facile consultazionearticolato intorno alle principalisituazioni di emergenza che si possonoverificare nella vita di una personache è stato stampato in circa300.000 copie e distribuito alle famiglieattraverso alcuni quotidiani e i Municipi.Relativamente alle attività finalizzateal sostegno, il Gruppo è intervenutoin diverse altre attività, anche a supporto<strong>del</strong> recente disastro <strong>del</strong>la Metropolitanadi Roma, lavorando insieme,in diversi momenti, alla Prefettura, alComune e alla Provincia di Roma, allaProtezione Civile, al Comando Provincialedei Vigili <strong>del</strong> Fuoco di Roma, alComando Provinciale dei Carabinieridi Roma, alla Questura di Roma, all’A-RES 118 consentendo all’<strong>Ordine</strong> di attivarediverse forme di collaborazioniproficue.Anche il protocollo n. 4 si collocanell’ambito <strong>del</strong>l’Area tematica <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>ain Situazioni di Emergenza, riguardala collaborazione tra la Provincia,la Prefettura di Roma e l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio saràfinalizzato ad organizzare un Serviziodi <strong>Psicologi</strong>a <strong><strong>del</strong>le</strong> EmergenzeStradali (SPES) sul territorio diRoma e Provincia ed è, al momento,ancora in fase di strutturazione.Il SPES vorrà avere come finalitàquella di accompagnare l’impatto <strong>del</strong>trauma psichico e favorire l’elaborazione<strong>del</strong> lutto da parte dei familiari coinvoltiin incidenti stradali con risvoltimortali.L’ipotesi di organizzazione <strong>del</strong> Servizionasce dalla considerazione <strong>del</strong>lanecessità di approfondimento di tematicherelative al trauma psicologicoe alla considerazione che esso possaessere accompagnato, affinché non sicronicizzi e non diventi successivamentepatologico.Sulla base di tali riflessioni si vuoleragionare sulla possibilità di istituireuna rete di psicologi appositamenteformati per la gestione <strong><strong>del</strong>le</strong> emergenzestradali in grado di intervenire intutte quelle situazioni che accadononel territorio <strong>del</strong>la Provincia di Roma,che vanno a minare le condizioni psicosocio familiari dei cittadini.In particolare la rete dovrebbe risponderein fase di emergenza alle necessitàdi supporto psicologico <strong><strong>del</strong>le</strong>vittime <strong>del</strong>la strada e dei loro familiari,fornendo un servizio immediato ecostruendo, ove necessario, un correttoinvio ai Servizi socio Sanitari competentiper territorio; dovrebbe segnalare,inoltre, in caso venissero rilevate,difficoltà socio economiche provocatedall’evento (si pensi alla morte<strong>del</strong>l’unico portatore di reddito familiareo alla scomparsa di unico genitorecon figli piccoli) alla Consulta Provincialeper la sicurezza stradale e ai Servizisociali <strong>del</strong> territorio.Il Servizio è ancora in fase di strutturazionea al momento si sta lavorandoal fine di individuare il profilo professionalee le caratteristiche necessarieall’operatore psicologo nel Serviziodi <strong>Psicologi</strong>a per le emergenze Stradali.


temi di politica professionaleprotocolli d’intesaCARTA DEI SERVZIDELLA PSICOLOGIAE DELLA PSICOTERAPIADELLA CITTÀ DI ROMAL'ORDINE DEGLI PSICOLOGIDEL LAZIOpropone un accordo volontariotraORDINE DEGLI PSICOLOGIDEL LAZIOASSESSORATO ALLEPOLITICHE SOCIALI EPROMOZIONE DELLA SALUTEDEL COMUNE DI ROMAper la realizzazione di unaCarta dei servizisull'offerta di <strong>Psicologi</strong>ae Psicoterapia pubblica e privatanel territorio <strong>del</strong>la città di RomaL'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Laziorappresentato dal Presidente MarialoriZaccariaL'Assessorato alle Politiche Socialie Promozione <strong>del</strong>la Salute <strong>del</strong> Comunedi Roma rappresentato dall'AssessoreRaffaella MilanoPremesso che:In data 30/3/06 le parti si sono incontrateper porre le basi di una collaborazionetra <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>e Assessorato alle Politiche socialisui molteplici terreni di interesse comune,individuando, come primo o-biettivo, la realizzazione di una mappaorientativa dei luoghi, sia pubbliciche privati, <strong>del</strong>la città di Roma dovevengono effettuate prestazioni di consulenzapsicologica e psicoterapia, siapubblici che privati.Consideratala necessità condivisa di favorire uncambiamento culturale nella mentalità<strong>del</strong>la popolazione: la consulenzapsicologica e la psicoterapia devonointendersi come interventi “comuni”,e di facile accesso. Conseguentementedivulgare l’dea che il disagio psicologico,la “crisi”, sia qualcosa di assaicomune, e che, di per sé, può rappresentare,ove correttamente affrontata,un momento di crescita <strong>del</strong>la persona.Consideratoche la richiesta di aiuto psicologicoè una richiesta che non è bene far attenderee che necessita di interventonel momento in cui si manifesta.Le attese eccessive tendono a cronicizzareil disagio.In questo senso vanno favoriti l’interventonella fase <strong>del</strong>la prevenzionerendendo maggiormente accessibileil ricorso ai servizi di psicologia e psicoterapiaofferti sul territorio, la conoscenza<strong>degli</strong> strumenti idonei equalificati ad accoglierla per evitarela cronicizzazione, o nel peggiore deicasi, l’aggravamento <strong>del</strong>la situazioneValutatal’importanza di facilitare l’accesso<strong>del</strong> cittadino alle risorse <strong>del</strong> territorioromano, fornendogli uno strumentodi facile consultazioneConsideratala condivisione <strong>del</strong>l’obiettivo di supportaregli operatori <strong>del</strong> settore nell’offertadi risposte mirate, tese a contenerei tempi di attesa e a ottimizzarele risorseValutatal’opportunità di creare un gruppodi lavoro misto, formato da risorse <strong>del</strong>Comune di Roma e <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio, utilizzando risorsegià presenti all’interno <strong><strong>del</strong>le</strong> duerealtà (volontari e tirocinanti), che sioccuperà di reperire, negli ambitipubblici e privati, informazioni relativeagli indirizzi <strong><strong>del</strong>le</strong> strutture, allemodalità di accesso, al tipo di prestazione,al target (infanzia, adolescenza,età adulta, terza età), ai tempi diattesa presunti, ai costi.Consideratol’interesse <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<strong>del</strong> Lazio e <strong>del</strong> Comune di Roma,nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> proprie competenzeistituzionali in materia di servizisociali, a sviluppare tale qualificatacollaborazioneVistala <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio,adottata nella seduta <strong>del</strong> 28/04/06,con la quale si è <strong>del</strong>iberato, al fine <strong>del</strong>perseguimento <strong>degli</strong> obiettivi di tutelae sviluppo <strong>del</strong>la professione, diindividuare, secondo una prima ricognizione,tra le Aree tematiche di intervento,l’Area <strong>del</strong>la Salute, nel cuiàmbito rientra in ogni caso la funzionedi attivarsi con le autonomie locali,attraverso la partecipazione alle varieCommissioni locali ed ai Tavoli diconcertazione;Ritenutoopportuno promuovere il progettopresso la Regione Lazio per ottenereparere favorevole e, nello specifico,presso le strutture <strong>del</strong> S.S.R., al finedi ottenere un prezioso contributo peril lavoro da realizzare;Ritenutoopportuno definire in un secondo25


temi di politica professionaleprotocolli d’intesatempo la fase operativa <strong>del</strong> progettononché la definizione dei tempi e <strong>del</strong>contributo tecnico fornito dai soggettifirmatariTutto ciò premesso e considerato,si conviene quanto segue:ART. 1Oggetto e finalitàL’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio el’Assessorato alle Politiche sociali <strong>del</strong>Comune di Roma sono i firmatari <strong>del</strong>lapresente dichiarazione di intenti eindividuano e concordano, all’interno<strong>degli</strong> ambiti operativi individuati inpremessa, le strategie di azione peruna proficua collaborazione in ordinealla pubblicazione e divulgazionedi un opuscolo chiamato “Carta deiServizi <strong>del</strong>l’offerta di <strong>Psicologi</strong>a nellaCittà di Roma”, che sarà il prodottofinale <strong>del</strong> gruppo di lavoro misto.La presente dichiarazione stabiliscei dispositivi organizzativi e gliobiettivi attraverso i quali perseguiretali finalità.ART. 2ObiettiviL’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio el’Assessorato alle Politiche sociali <strong>del</strong>Comune di Roma individuano i seguentiobiettivi:- istituire un gruppo di lavoro mistocomposto da tirocinanti e volontarioperanti all’interno dei due enti;- selezionare le persone ritenuteidonee a far parte <strong>del</strong> gruppo;- stabilire i criteri necessari per l’inserimento <strong><strong>del</strong>le</strong> varie realtà cheoperano nel settore consulenzapsicologica e psicoterapia;26- stabilire le modalità organizzativeper acquisire i dati;- stilare e pubblicare il lavoro svolto;ART. 3Soggetti coinvoltiNel quadro di attuazione <strong>del</strong>la presentedichiarazione l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio si rende disponibilead impegnare le proprie risorse nellagestione e nel coordinamento <strong>del</strong>gruppo di lavoro, attraverso un propriorappresentanteNel quadro di attuazione <strong>del</strong>la presentedichiarazione il Comune di Romasi rende disponibile ad impegnarele proprie risorse nella gestione enel coordinamento <strong>del</strong> gruppo di lavoro,attraverso un proprio rappresentante.Al fine di dare seguito all’attuazione<strong>del</strong>la presente dichiarazione, ilcoordinamento avrà il compito di:• predisporre la pianificazione <strong><strong>del</strong>le</strong>attività con il dettaglio <strong><strong>del</strong>le</strong> azioni,<strong><strong>del</strong>le</strong> priorità, <strong><strong>del</strong>le</strong> procedure, <strong><strong>del</strong>le</strong>risorse umane e tecniche;• individuare le strategie per la verificain itinere <strong>del</strong> lavoro svolto dalgruppo;• promuovere la diffusione <strong>del</strong>la Cartadei Servizi.Roma, 25/05/2006<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioAssessorato alle Politiche Socialie Promozione <strong>del</strong>la Salute<strong>del</strong> Comune di RomaPROTOCOLLO D’INTESATRA IL GARANTE REGIONALEDELLE PERSONESOTTOPOSTEA MISURE RESTRITTIVEDELLA LIBERTÀ PERSONALEDELLA REGIONE LAZIOE L'ORDINE DEGLI PSICOLOGIDEL LAZIOPremesso che:in data 13 luglio 2006 le parti si sonoincontrate per porre le basi di unacollaborazione tra il Garante regionale<strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottoposte a misurerestrittive <strong>del</strong>la libertà personale <strong>del</strong>laRegione Lazio e l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<strong>del</strong> Lazio, sui molteplici terrenidi interesse comune, individuando,come primo obiettivo, la realizzazionedi una collaborazione, nell’ambito<strong><strong>del</strong>le</strong> reciproche competenze ed autonomie,per riconoscere e garantire ildiritto alla salute alle persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonaleVISTA la legge regionale n. 31 <strong>del</strong>06 ottobre 2003 “Istituzione <strong>del</strong> Garante<strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottoposte a misurerestrittive <strong>del</strong>la libertà personale”,e sue successive modifiche, conla quale il Consiglio Regionale <strong>del</strong> Lazioha proceduto alla nomina <strong>del</strong> Garanteregionale <strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonale, di seguito denominato GarantePRESO ATTO che con l’istituzione<strong>del</strong> Garante e la presenza stabile deisuoi collaboratori nelle carceri <strong>del</strong>laRegione, si sono meglio conosciute lecondizioni di vita dei detenuti nonchégli elementi che le rendono difficili ele aree, gli ambiti i contesti su cui lavorareper migliorarle. In particolare,


temi di politica professionaleprotocolli d’intesasi è posta l’attenzione al miglioramento<strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita e alla promozione<strong>del</strong>la salute <strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonaleVISTA la legge 56 <strong>del</strong> 18 febbraio1989 “Ordinamento <strong>del</strong>la professionedi psicologo”, istitutiva <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><strong>Psicologi</strong>VISTO in particolare l’art. 1 di dettalegge - Definizione <strong>del</strong>la professionedi psicologo - ai sensi <strong>del</strong> quale “Laprofessione di psicologo compren<strong>del</strong>’uso <strong>degli</strong> strumenti conoscitivie di intervento per la prevenzione,la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazionee di sostegnoin ambito psicologico rivolte allepersona, al gruppo, agli organismisociali e alle comunità. Comprendealtresì le attività di sperimentazione,ricerca e didattica in taleambito”VISTO l’art. 4 <strong>del</strong> codice deontologico<strong>degli</strong> psicologi, approvato dalConsiglio Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, nell’adunanza<strong>del</strong> 27-28 giugno 1997, aisensi <strong>del</strong> quale “Nell’esercizio <strong>del</strong>laprofessione, lo psicologo rispetta ladignità, il diritto alla riservatezza,all’autodeterminazione ed all’autonomiadi coloro che si avvalgono<strong><strong>del</strong>le</strong> sue prestazioni; ne rispettaopinioni e credenze, astenendosidall’imporre il suo sistema di valori;non opera discriminazioni inbase a religione, etnia, nazionalità,estrazione sociale, stato socio-economico,sesso di appartenenza, o-rientamento sessuale, disabilità.Lo psicologo utilizza metodi e tecnichesalvaguardando tali principi,e rifiuta la sua collaborazionead iniziative lesive <strong>degli</strong> stessi.Quando sorgono conflitti di interessetra l’utente e l’istituzione pressocui lo psicologo opera, quest’ultimodeve esplicitare alle parti, conchiarezza, i termini <strong><strong>del</strong>le</strong> proprieresponsabilità ed i vincoli cui èprofessionalmente tenuto.In tutti i casi in cui il destinatarioed il committente <strong>del</strong>l’interventodi sostegno o di psicoterapia noncoincidano, lo psicologo tutela prioritariamenteil destinatario <strong>del</strong>l’interventostesso”VISTO il decreto legislativo n. 230<strong>del</strong> 22 giugno 1999 “Riordino <strong>del</strong>lamedicina penitenziaria a norma<strong>del</strong>l’articolo 5, <strong>del</strong>la legge 30 novembre1998, n. 419”VISTO in particolare l’art. 1“Diritto alla salute dei detenuti e<strong>degli</strong> internati”, I comma, ai sensi<strong>del</strong> quale “I detenuti e gli internatihanno diritto, al pari dei cittadiniin stato di libertà, alla erogazione<strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni di prevenzione,diagnosi, cura e riabilitazione,efficaci ed appropriate, sullabase <strong>degli</strong> obiettivi generali especiali di salute e dei livelli essenzialie uniformi di assistenzaindividuati nel Piano sanitario nazionale,nei piani sanitari regionalie in quelli locali”VISTO, altresì, il secondo comma<strong>del</strong> predetto articolo, lettera d), aisensi <strong>del</strong> quale “Il Servizio sanitarionazionale assicura, in particolare,ai detenuti e agli internati interventidi prevenzione, cura e sostegno<strong>del</strong> disagio psichico e sociale”VISTO, altresì l’art. 2, II comma, aisensi <strong>del</strong> quale: “L’assistenza sanitariaai detenuti e agli internati èorganizzata secondo principi (…)di garanzia <strong>del</strong>la continuità terapeutica”.Il medesimo operatore sanitariopsicologo è tenuto a seguire ilpaziente nell’intero iter trattamentaleVISTO il D.P.R. 309 <strong>del</strong> 09 ottobre1990 “Testo unico <strong><strong>del</strong>le</strong> leggi in materiadi disciplina <strong>degli</strong> stupefacentie sostanze psicotrope, prevenzione,cura e riabilitazione deirelativi stati di tossicodipendenza”VISTO, in particolare l’art. 122, Icomma, ai sensi <strong>del</strong> quale “Il serviziopubblico (…..) compiuti i necessariaccertamenti e sentito l’interessato,che può farsi assistere da unmedico di fiducia autorizzato apresenziare anche agli accertamentinecessari, definiscono unprogramma terapeutico e socio-riabilitativopersonalizzato..”VISTA la legge n. 354 <strong>del</strong> 26 luglio1975 “Norme sull’ordinamento penitenziarioe sull’esecuzione <strong><strong>del</strong>le</strong> misureprivative e limitative <strong>del</strong>la libertà”VISTO, in particolare, l’art. 13 “Individualizzazione<strong>del</strong> trattamento”, aisensi <strong>del</strong> quale “Il trattamento penitenziariodeve rispondere ai particolaribisogni <strong>del</strong>la personalità diciascun soggetto (…)”RITENUTO di dover instaurare unacollaborazione affinché si affermi lacentralità <strong>del</strong>la promozione <strong>del</strong>la salute<strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottoposte a misurerestrittive <strong>del</strong>la libertà personaleTUTTO CIÒ PREMESSOE CONSIDERATO,SI CONVIENE QUANTO SEGUE:(segue a pag. 29)27


temi di politica professionaleprotocolli d’intesaDELIBERA n. 274 <strong>del</strong> 11 novembre 2006DECISIONI IN MERITO A SOTTOSCRIZIONEPROTOCOLLO D'INTESA CON IL GARANTEREGIONALE DELLE PERSONE SOTTOPOSTEA MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTÀPERSONALE DELLA REGIONE LAZIOIl Consiglio- Visto l'art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong>18/02/1989, in base al quale il Consiglio “provvede allaordinaria e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>…”;- visto il decreto legislativo n. 230 <strong>del</strong> 22 giugno 1999 “Riordino<strong>del</strong>la medicina penitenziaria a norma <strong>del</strong>l'articolo5, <strong>del</strong>la legge 30 novembre 1998, n. 419”;- visto in particolare l'art. 1 “Diritto alla salute dei detenutie <strong>degli</strong> internati”, I comma, ai sensi <strong>del</strong> quale “I detenutie gli internati hanno diritto, al pari dei cittadiniin stato di libertà, alla erogazione <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazionidi prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione,efficaci ed appropriate, sulla base <strong>degli</strong> obiettivigenerali e speciali di salute e dei livelli essenzialie uniformi di assistenza individuati nel Pianosanitario nazionale, nei piani sanitari regionalie in quelli locali”- visto, altresì, l'art. 1 “Diritto alla salute dei detenuti e <strong>degli</strong>internati”, II comma, lettera d), ai sensi <strong>del</strong> quale “IlServizio sanitario nazionale assicura, in particolare,ai detenuti e agli internati interventi di prevenzione,cura e sostegno <strong>del</strong> disagio psichico e sociale”;- visto, altresì l'art. 2, II comma, ai sensi <strong>del</strong> quale: “L'assistenzasanitaria ai detenuti e agli internati è organizzatasecondo principi (…) di garanzia <strong>del</strong>lacontinuità terapeutica” e che quindi il medesimo operatoresanitario psicologo è tenuto a seguire il pazientenell'intero iter trattamentale;- visto il D.P.R. 309 <strong>del</strong> 09 ottobre 1990 “Testo unico <strong><strong>del</strong>le</strong>leggi in materia di disciplina <strong>degli</strong> stupefacenti e sostanzepsicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione deirelativi stati di tossicodipendenza”- visto, in particolare l'art. 122, I comma, ai sensi <strong>del</strong> quale“Il servizio pubblico (…..) compiuti i necessari accertamentie sentito l'interessato, che può farsi assistereda un medico di fiducia autorizzato a presenziareanche agli accertamenti necessari, definisconoun programma terapeutico e socio-riabilitativopersonalizzato...”;- vista la legge n. 354 <strong>del</strong> 26 luglio 1975 “Norme sull'ordinamentopenitenziario e sull'esecuzione <strong><strong>del</strong>le</strong> misure privativee limitative <strong>del</strong>la libertà”;- visto, in particolare, l'art. 13 “Individualizzazione <strong>del</strong> trattamento”,ai sensi <strong>del</strong> quale “Il trattamento penitenziariodeve rispondere ai particolari bisogni <strong>del</strong>lapersonalità di ciascun soggetto (…)”;- vista la legge regionale n. 31 <strong>del</strong> 06 ottobre 2003 “Istituzione<strong>del</strong> Garante <strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottoposte a misurerestrittive <strong>del</strong>la libertà personale”, e sue successivemodifiche, con la quale il Consiglio Regionale <strong>del</strong>Lazio ha proceduto alla nomina <strong>del</strong> Garante regionale<strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottoposte a misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonale;- considerato che, alla luce <strong>del</strong>la normativa vigente, è obiettivocomune di entrambi gli enti, nell'ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> reciprochecompetenze ed autonomie, riconoscere e garantireil diritto alla salute alle persone sottoposte a misurerestrittive <strong>del</strong>la libertà personale;- preso atto <strong>del</strong>l'incontro tenutosi il 13 luglio 2006 tra ilGarante e il Presidente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>Lazio, durante il quale si sono poste le basi di una cooperazionesui molteplici terreni di interesse comune, perraggiungere l'obiettivo suddetto;- ritenuto opportuno stipulare, a tal fine, un protocollod'intesa tra le due istituzioni per il perseguimento <strong><strong>del</strong>le</strong>finalità su esplicitate;- vista la bozza di protocollo d'intesa;all'unanimità (Zaccaria, Cruciani, D'Aguanno, Crispino,Del Lungo, Fenzi, Gasparini, Gragnani, Manca, Marinelli,Montanari, Sensini, Urso)<strong>del</strong>iberaDi autorizzare il Presidente alla sottoscrizione <strong>del</strong> Protocollod'Intesa tra il Garante Regionale <strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertà personale <strong>del</strong>laRegione Lazio e l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio.Il protocollo avrà scadenza a fine mandato.28


temi di politica professionaleprotocolli d’intesa(segue da pag. 27)ART. 1Oggetto e finalitàIl Garante regionale <strong><strong>del</strong>le</strong> personesottoposte a misure restrittive <strong>del</strong>lalibertà personale <strong>del</strong>la Regione Lazioe l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio sonoi firmatari <strong>del</strong> presente protocollod’intesa e individuano e concordano,all’interno <strong>degli</strong> ambiti operativi individuatiin premessa, le strategie diazione per una proficua collaborazione,nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> reciproche competenzeed autonomie, per riconosceree garantire il diritto alla salutealle persone sottoposte a misure restrittive<strong>del</strong>la libertà personale.Il presente protocollo stabilisce gliobiettivi attraverso i quali perseguiretali finalità.Le parti coinvolte elaboreranno undocumento operativo con il quale sifisseranno i dispositivi organizzativi ele modalità operative di attuazione <strong>del</strong>protocollo d’intesa.ART. 2ObiettiviIl Garante regionale <strong><strong>del</strong>le</strong> personesottoposte a misure restrittive <strong>del</strong>lalibertà personale <strong>del</strong>la Regione Lazioe l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio individuanoi seguenti obiettivi:a) Garantire che ci sia, all’interno <strong>degli</strong>istituti di pena, una stanza adibitaesclusivamente ai colloqui psicologicial fine di preservare la riservatezzae la <strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong>l’interventoterapeutico.b) Collaborare, nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> reciprochecompetenze ed autonomie,per riconoscere e garantire il dirittoalla salute alle persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonale.c) Monitorare l’organizzazione <strong>del</strong> lavorosvolto dal <strong>professioni</strong>sta psicologoal fine di migliorare le condizionidi vita, all’interno <strong><strong>del</strong>le</strong> carceri,per i detenuti e gli operatori,attraverso una migliore realizzazione<strong>del</strong> servizio psicologico.d) Monitorare l’azione <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>stapsicologo, sulla base <strong>del</strong> rapportotra l’impegno prestato in terminidi ore ed il numero dei detenutisu cui si interviene, in ognirealtà penitenziaria <strong>del</strong>la RegioneLazio.e) Assicurare incontri periodici congiuntiper la valutazione <strong>del</strong> lavorosvolto.ART. 3Azioni svolte dal Garanteregionale <strong><strong>del</strong>le</strong> persone sottopostea misure restrittive <strong>del</strong>la libertàpersonale <strong>del</strong>la Regione LazioIl Garante e i suoi operatori segnalerannotutte quelle situazioni di disagio,sofferenza psicologica, chiusura,depressione che si possono incontrarenella popolazione detenuta negliIstituti Penitenziari e in particolare:nei cosiddetti nuovi giunti o in queidetenuti che presentano patologie chenecessitano di un sostegno alla personae non solo (od esclusivamente)farmacologico.Nello spirito di questo protocollo, IlGarante intende collaborare per migliorarei servizi sanitari erogati, coinvolgendole Asl territorialmente competenti(SER.T, D.S.M.), superandol’attuale sistema sanitario carcerarioe sostenendo l’applicazione nei LEA(livelli essenziali assistenza) e LEAS(livelli essenziali assistenza sociale)<strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni sanitarie e socio-sanitariea tutela <strong>del</strong>la integrità psicofisicadei detenuti, in ragione <strong>del</strong> passaggio<strong><strong>del</strong>le</strong> competenze al SSN (serviziosanitario nazionale).ART. 4Azioni svolte dall’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioL’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio siimpegna a farsi portavoce e a promuovere,rispetto ai <strong>professioni</strong>sti psicologiche operano all’interno <strong>degli</strong> Istitutidi pena:- nell’ambito dall’art. 1 <strong>del</strong>la legge56/89, su richiamato, attività di prevenzione,diagnosi, riabilitazione ereinserimento <strong><strong>del</strong>le</strong> persone detenute,sviluppando il concetto di prevenzionesecondaria rispetto ai casidi recidiva;- il principio <strong>del</strong>la continuità terapeutica,dalla presa in carico al momento<strong>del</strong>l’ingresso in carcere, finoalla dimissione dall’Istituto Penitenziario<strong>del</strong> paziente detenuto. Il principio<strong>del</strong>la continuità terapeutica èda ritenersi uno dei presupposti fondantila “relazione” tra il <strong>professioni</strong>staPsicologo ed il paziente. Principiogarantito ad ogni cittadino in“stato di libertà”.- un impegno terapeutico continuativocon visite e colloqui che rispettinoe siano aderenti ai bisogni e allespecificità <strong>del</strong>la personalità <strong>del</strong> detenuto;- la compilazione la cartella clinica inogni sua parte e secondo il proprio29


temi di politica professionaleprotocolli d’intesaspecifico profilo professionale.- la compilazione di un diario clinicoda cui risulti una sintesi <strong>del</strong> percorsoterapeutico che il paziente sta seguendo.- la salvaguardia <strong>del</strong> diritto alla privacy<strong>del</strong> paziente e <strong>del</strong> consensoinformato per il trattamento dei datipersonali.- la stesura di un “programma terapeuticopersonalizzato”.ART. 5DurataIl presente Protocollo entra in vigoredalla data <strong>del</strong>la sua sottoscrizioneed ha durata fino al 31/12/2008.Esso si intenderà tacitamente rinnovatoalla scadenza, salvo che nonintervenga disdetta da una <strong><strong>del</strong>le</strong> parti,almeno tre mesi prima <strong>del</strong>la scadenza.Il presente protocollo può essere integratoin qualsiasi momento le partiche lo sottoscrivano lo ritengano necessario.30Dott.ssa Marialori ZaccariaPresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioAvv. Angiolo MarroniGarante regionale <strong><strong>del</strong>le</strong> personesottoposte a misure restrittive<strong>del</strong>la libertà personale<strong>del</strong>la Regione LazioPROTOCOLLO D'INTESAPER IL CONCORSODELL'ORDINEDEGLI PSICOLOGI DEL LAZIOCON L'UTG DI ROMANELLE ATTIVITÀDI PROTEZIONE CIVILEE DIFESA CIVILETRALa Prefettura di Roma, rappresentatadal Vice PrefettoDott.ssa Clara VaccaroLa Provincia di Roma, rappresentatodal Dott. Carlo RosaIl Comune di Roma, rappresentatodalla Dott.ssa Patrizia CologgieL’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Laziorappresentato per la firma <strong>del</strong>presente atto dal PresidenteDr. Emanuele Morozzo <strong>del</strong>la Rocca,in qualità di legale rappresentantePremesso che:- con legge 24 febbraio 1992, n. 225è stato istituito il Servizio nazionale<strong>del</strong>la Protezione Civile al fine ditutelare l’integrità <strong>del</strong>la vita, i beni,gli insediamenti e l’ambiente daidanni o dal pericolo di danni derivantida calamità naturali o catastrofie da ogni altro evento calamitoso;- con l’art. 6 <strong>del</strong>la citata legge si individuanogli Ordini ed i Collegi professionalitra le strutture che concorronoalla realizzazione <strong><strong>del</strong>le</strong> attivitàdi protezione civile;- con D.M. 13 febbraio 2001, concernentel’adozione dei criteri di massimaper l’organizzazione dei soccorsisanitari nelle catastrofi, è e-splicitamente richiamata, nell’ambito<strong>del</strong>la “funzione di supporto n.2 - Sanità”, l’attività di assistenzapsicologica alla popolazione identificandogli Ordini professionali diarea sanitaria quali referenti <strong><strong>del</strong>le</strong>relative attività di protezione civile.Vistal’utilità che operatori psicologiesperti in emergenza vengano utilizzatiin occasione <strong><strong>del</strong>le</strong> grandi catastrofi(emergenze collettive) nelleattività di previsione, prevenzione esoccorso, nel supporto agli scampati,ai parenti <strong><strong>del</strong>le</strong> vittime ed ai soccorritori,nella sensibilizzazione/informazione/formazione<strong>del</strong> cittadinoesposto a rischi collettivi particolarmentegravi, nella formazione deisoccorritori professionali e di quellivolontari, nonché nella collaborazionecon gli Enti Locali per favorire ilrecupero <strong>del</strong>la funzionalità <strong>del</strong> tessutosociale;Vistal’utilità che gli operatori psicologiesperti in emergenza vengano utilizzatinon solo in occasione <strong><strong>del</strong>le</strong> grandicatastrofi, ma anche nel sollievo<strong>del</strong> dolore provocato da eventi criticiquantitativamente meno estesi (emergenze/urgenzeindividuali) ma e-gualmente capaci di indurre un’ampiavarietà di manifestazioni psicopatologiche(tra cui Disordini da StressPost traumatico), se non opportunamentetrattate già nel primo impattocon le strutture sanitarie (DEA,rianimazione, unità spinali, sale parto,oncologia, ecc.);Vistala necessità <strong>del</strong>l’approfondimentodi tematiche di comune interesse in


temi di politica professionaleprotocolli d’intesamateria, con particolare riferimentoalla prevenzione dei fenomeni psicologiciche insorgono nei singoli, neigruppi e nella collettività in seguitoa situazioni di maxi-emergenza e cheincidono pesantemente sull’organizzazionedei soccorsi in termini di costisociali, nonché all’informazione<strong>del</strong>la popolazione, alla formazione ealla prevenzione <strong>del</strong> burn-out <strong>degli</strong>operatori;Consideratal’opportunità per la Prefettura, perla Provincia e per il Comune di Romadi avere un interlocutore unicoper la psicologia <strong>del</strong>l’emergenza perevitare sovrapposizioni e dispersioninegli interventi;Consideratal’intenzione <strong>del</strong>la Prefettura, <strong>del</strong>laProvincia e <strong>del</strong> Comune di Roma e<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>la RegioneLazio di intraprendere rapportidi reciproca collaborazione in attivitàvolte ad approfondire tematiche dicomune interesse in materia di protezionecivile, con particolare riferimentoal Piano provinciale ed allefunzioni ed attività psicologiche darealizzare nelle fasi di previsione, diprevenzione e di soccorso;Consideratol’interesse <strong>del</strong>la Prefettura, <strong>del</strong>laProvincia e <strong>del</strong> Comune di Roma,nell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> proprie competenzeistituzionali in materia di protezionecivile e difesa civile, a svilupparetale qualificata collaborazioneanche per attività di formazione professionale<strong>del</strong> personale appartenentealle strutture operative di cuiall’art. 11 <strong>del</strong>la legge 225/92 e diinformazione <strong>del</strong>la popolazione;Consideratal’istituzione, all’interno <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio, con <strong>del</strong>iberan. 13 <strong>del</strong> 18/02/2003, <strong>del</strong> gruppodi approfondimento “<strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’Emergenza”che ha come obiettivi:[…] l’elaborazione di un piano dicompetenze tra le associazioni e isingoli <strong>professioni</strong>sti che si occupano<strong>del</strong>la tematica nella regioneLazio, con un protocollo di interventointegrato da sottoporre alConsiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>; la predisposizionedi un protocollo con laprotezione civile, anche sulla scortadi esperienze di altri ordini regionali,da sottoporre al Consiglio;la costruzione di un rapporto permanentecon le istituzioni che sioccupano <strong>del</strong>l’emergenza, anchequotidiana, nelle sue diverse forme;l’individuazione di standardformativi omogenei nella regioneLazio; la realizzazione di eventi.[…]Tutto ciò premesso econsiderato,si conviene quanto segue:Art. 1Oggetto e finalitàLa Prefettura, la Provincia, il Comunedi Roma e l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio si impegnano reciprocamentea collaborare nell’ambitodi un programma di attività, da definiree siglare con successivo attoesecutivo ad opera <strong><strong>del</strong>le</strong> istituzionifirmatarie, volto ad approfondire gliaspetti psicologici connessi con le attivitàdi protezione civile e difesa civile,con particolare riferimento all’attivitàdei Centri operativi, alla realizzazione<strong><strong>del</strong>le</strong> pianificazioni di e-mergenza ed alle fasi di informazione<strong>del</strong>la popolazione.II presente protocollo stabilisce ìdispositivi organizzativi e gli obiettiviattraverso i quali perseguire tali finalità.Art. 2ObiettiviLe parti si impegnano reciprocamentea collaborare al fine di formulareun programma di azioni, da definirecon successivo atto esecutivoche le istituzioni firmatarie si impegnanoad elaborare di concerto entrosei mesi dalla data <strong>del</strong>la firma <strong>del</strong>presente protocollo, volto ad approfondiretematiche connesse alle attivitàdi Protezione Civile e Difesa Civilee contribuire alla divulgazione<strong><strong>del</strong>le</strong> conoscenze in materia di previsione,prevenzione e di corretta gestionepsicologica <strong><strong>del</strong>le</strong> emergenze.Le parti, anche d’intesa con altriorganismi istituzionali competenti siimpegnano, altresì, a promuovere u-no specifico programma di formazioneprofessionale per gli operatori<strong><strong>del</strong>le</strong> strutture operative di protezionecivile di cui alla citata legge225/92.Art. 3Azioni previste dall’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioIl Consiglio regionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> si impegna a:- rendere disponibile una rete di associazionie di psicologi esperti operantinell’emergenza, coordinati dal-31


temi di politica professionaleprotolli d’intesal’<strong>Ordine</strong>, per l’organizzazione disquadre per il pronto intervento.- promuovere l’attività di ricerca, dimonitoraggio ed elaborazione distandard di qualità <strong><strong>del</strong>le</strong> attività diformazione ed aggiornamento inpsicologia <strong>del</strong>l’emergenza per leesigenze di prevenzione ed intervento;- collaborare alla definizione di standardper la diffusione <strong><strong>del</strong>le</strong> informazioniin emergenza e per le attivitàdi educazione preventiva <strong>del</strong>lapopolazione;- fornire il proprio contributo tecnicoper l’individuazione dei criteriper il reclutamento <strong><strong>del</strong>le</strong> professionalitàda impegnare prontamentein caso di emergenza e perla formazione di tali professionalità.In situazioni di temuto pericolo oal verificarsi di eventi naturali o connessicon l’attività <strong>del</strong>l’uomo che richiedanoattività di supporto o consulenzesu aspetti psico-sociali, l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio, su richiesta<strong>del</strong> Prefetto di Roma, metteràa disposizione nel tempo strettamentenecessario per l’attivazione,da un minimo di 3 ore ad unmassimo di 24 dalla richiesta, psicologiindividuati in funzione <strong>del</strong>larispettiva esperienza e specializzazioneprofessionale con il compitodi concorrere con i Servizi di protezionecivile nella valutazione <strong><strong>del</strong>le</strong>situazioni, a supporto <strong><strong>del</strong>le</strong> relativeattività decisionali.32L’attivazione <strong>del</strong>la rete di psicologiesperti in emergenza, su richiesta<strong>del</strong> Prefetto di Roma, sarà effettuatadal Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,o in caso di sua irreperibilità o impedimentodal Vicepresidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>o in subordine da un <strong>del</strong>egato<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> preventivamenteindicato dal Consiglio stesso.Il Coordinamento <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong>psicologi <strong>del</strong>l’emergenza opererà,di volta in volta, in forza di specificodecreto <strong>del</strong> Prefetto nel quale sarannoprecisati i compiti e le funzioniattribuite.L’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> assicurache, nell’espletamento <strong>del</strong>l’attività,i <strong>professioni</strong>sti siano coperti da assicurazionecontro gli infortuni aisensi <strong>del</strong> D.P.R. 1124/65 e contro irischi derivanti da responsabilità civileverso terzi.Art. 4Azioni previsteI soggetti firmatari <strong>del</strong> presenteprotocollo, nel rispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> competenzee secondo le esigenze, individuanonell’<strong>Ordine</strong> regionale il referenteper ogni intervento di emergenzache richieda il ricorso a professionalitàpsicologiche, si impegnanoa fornire supporto logisticoal contributo <strong>del</strong>la professionalitàpsicologica espletata secondo le lineedi questo protocollo; ad inserirela dimensione di assistenza psicologicanella pianificazione <strong><strong>del</strong>le</strong>operazioni di soccorso.Art. 5Osservatorio e Gruppo di LavoroPer l’attuazione <strong>del</strong> presente Accordo:È istituito un Osservatorio sugliinterventi di psicologia <strong><strong>del</strong>le</strong> emergenzein ambito provinciale denominato“Osservatorio <strong><strong>del</strong>le</strong> emergenzepsicologiche <strong>del</strong>la Provinciadi Roma”.L’Osservatorio rappresenta unpunto di osservazione ed elaborazionee la condizione preliminare perredigere un Piano Provinciale perl’organizzazione <strong><strong>del</strong>le</strong> attività di prevenzione,gestione e formazione nell’ambito<strong><strong>del</strong>le</strong> emergenze psicologiche.L’Osservatorio è gestito da unGruppo dì Lavoro paritetico, compostoda un rappresentante <strong>del</strong>la Prefettura,uno <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio, uno <strong>del</strong>la Provincia,uno <strong>del</strong> Comune di Roma.Art. 6Obiettivi <strong>del</strong>l’Osservatorio<strong><strong>del</strong>le</strong> emergenze psicologicheL’Osservatorio persegue i seguentiobiettivi:- individuare i criteri per l’attuazione<strong>del</strong> presente protocollo;- acquisire documentazione sullefunzioni, esperienze ed attività inerentila domanda di psicologia <strong>del</strong>l’emergenzae i bisogni non materialiconnessi all’emergenza, effettuateo in atto sul territorio di Romae provincia oltre che provenientidagli Enti firmatari; acquisiredocumentazione sull’offerta<strong>del</strong> sistema professionale <strong>del</strong>la psicologiae <strong><strong>del</strong>le</strong> reti locali e nazionali;- definire la mappa <strong><strong>del</strong>le</strong> risorse(provinciali e/o regionali) utili perla pianificazione <strong>del</strong>la risposta psi-


temi di politica professionaleprotocolli d’intesacosociale alle emergenze;- individuare gli obiettivi formatividei soggetti coinvolti nella organizzazionedei soccorsi;- definire principi generali, obiettivie linee guida per la pianificazione<strong>del</strong>la risposta psicosociale nelleemergenze.L’Osservatorio è presieduto dalPrefetto di Roma o da un suo sostituto;Art. 7DurataIl presente Protocollo entra in vigorealla data <strong>del</strong>la sua sottoscrizioneed ha durata triennale.Esso si intenderà tacitamente rinnovatodopo i tre anni salvo che nonintervenga disdetta da una <strong><strong>del</strong>le</strong>parti almeno tre mesi prima <strong>del</strong>lascadenza. Il presente Protocollo puòessere integrato in qualsiasi momentole parti che lo sottoscrivonolo ritengano necessario.Roma, 19 novembre 2004Vice Prefetto D.ssa Clara VaccaioLa Prefettura di RomaDott. Carlo RosaLa Provincia di RomaDott. Emanuele Morozzo<strong>del</strong>la RoccaL’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> LazioDott.ssa Patrizia CologgiIl Comune di RomaTutte le e-mail per scrivere all’<strong>Ordine</strong>consiglio@ordinepsicologilazio.itper scrivere al presidente, al vicepresidente,ai consiglieri e ai membri <strong><strong>del</strong>le</strong> commissionisegreteria@ordinepsicologilazio.itper domande e pratiche amministrativee per scrivere al segretariotesoreria@ordinepsicologilazio.itper domande e pratiche contabilie per scrivere al tesorieredeontologica@ordinepsicologilazio.itper scrivere alla commissione deontologicanotiziario@ordinepsicologilazio.itper inviare articoli, contributi e suggerimential notiziarioeventi@ordinepsicologilazio.itper informazioni su seminari, convegnie iniziative <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>33


ARIA TEMATICAPSICOTERAPIAattività <strong>del</strong> consiglioDALLA FORMAALLA SOSTANZAPaola Marinelli, Andrea Gragnani“Almeno 10 milioni di italiani soffronodi disturbi mentali ma la psicoterapiaè troppo costosa! Allostudio <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la Salute Turcoagevolazioni per rendere più accessibilela psicoterapia”34“Presentato da Luigi Cancrini il DDLsulla Psicoterapia a convenzione.”Onore al merito, meglio una Leggeperfettibile che nessuna legge.Tuttaviail Decreto così com’è sta già agitandopolemiche tra i <strong>professioni</strong>sti<strong>del</strong> settore.Ci riserviamo una analisi più accuratain altra sede, ma qualche perplessitàla avanziamo.Sicuramente un aspetto qualificante<strong>del</strong> disegno di legge è quello riferibileagli studi che negli ultimi annihanno dimostrato la superiorità <strong>del</strong>lapsicoterapia rispetto all’intervento solofarmacologico, sia per quanto riguardal’efficacia sia in termini di esito,che di prevenzione <strong><strong>del</strong>le</strong> ricadutee quindi anche di maggiore economicitàper il SSN, anche se, forse, andavasottolineato che gli stessi studi hannodimostrato che l’intervento che dàmigliori risultati nella maggior parte<strong><strong>del</strong>le</strong> problematiche è quello misto(farmaci più psicoterapia). Finalmenteperò, un documento ufficiale <strong>del</strong>lostato italiano dove vengono riportatied evidenziati dati epidemiologici suldisagio mentale; l’ottica ed il linguaggioci appaiono strettamente appartenentialla psichiatria. Gli attuali organici<strong>del</strong> SSN, sono insufficienti a risponderealle richieste <strong>del</strong>l’utenza equindi il privato convenzionato puòsubentrare; andrebbe spiegato meglioperò, come avverrebbe il processo diaccreditamento/convenzionamento<strong>del</strong>lo psicoterapeuta o <strong>del</strong> Centro diPsicoterapia, cioè andrebbero esplicitatidei seri criteri di qualità ed efficacia.Si equiparano i Centri di Psicoterapiaaccreditati/convenzionati aiservizi pubblici per l’erogazione dei tirocini,bene! Andrebbe formulata megliola parte che riguarda il rapportocon le Scuole di Psiocoterapia riconosciutedal Miur e la supervisione: inche misura, chi controlla e a quali costi?Ci sembra infatti che non si possadefinire che il <strong>professioni</strong>sta convenzionatodebba essere pagato basandosisui minimi professionali e poilasciare libero il supervisore di chiedergliqualsiasi cifra. Pensiamo ai giovanicolleghi a cui verranno inviati unoo due pazienti in convenzione e che,già in difficoltà economica, potrebberoritrovarsi a pagare per la supervisionemolto di più di quello che andrebberoad incassare. Oppure unopsicoterapeuta d’eccellenza si dovrebbesottoporre a supervisione? Magariè lui stesso supervisore di altri.Questo tipo di riflessioni ci sembranoutili perché ci aiutano a tentare difare ordine anche in tante altre situazioniin cui si trovano molti nostri giovanicolleghi. Essi spesso ci scrivonodenunciando che la situazione lavorativa,sta diventando infatti, ogni giornopiù ingiusta e paradossale. Molti diessi svolgono incarichi attraverso Cooperativeo Associazioni che, convenzionatecon le ASL o finanziate perProgetti dal Comune, formalmente offrono“operatori”,”tecnici”, in realtà“<strong>professioni</strong>sti”, per Case Famiglia,Comunità Terapeutiche, Laboratoriper Centri Diurni, Case di Accoglienza/ di Fuga, Unità di Strada.Si tratta però, nei fatti, di incarichionerosi e <strong>del</strong>icati per i quali è richiestauna competenza specifica, l’assunzionedi <strong>del</strong>icate responsabilità eduna enorme flessibilità per coprireorari e turni faticosi quanto usuranti.Sono “tecnici”, “operatori”, oppuredei <strong>professioni</strong>sti: psicologi, spessopsicoterapeuti già specializzati o specializzandi,che in supervisione si “vergognano”quasi,di portare i loro interventinel sociale, dove mettono incampo tutta l’esperienza professionalematurata in anni di studio e tirocinio?Sono liberi <strong>professioni</strong>sti chepossono disporre a piacimento <strong>del</strong>proprio tempo, o dei lavoratori subordinatialle esigenze <strong>del</strong>la struttura incui prestano servizio? Le fantasioseetichette che appaiono sui capitolatidi gara e sulle specifiche di incarico,non nascondono una grave mistificazione?Quale è il valore <strong><strong>del</strong>le</strong> loro prestazioni?Spesso inferiore a quello diuna collaboratrice domestica. Tra l’altro,sta emergendo chiaramente chequesta organizzazione <strong>del</strong> lavoro nonè affatto economica, che anzi vi sonosprechi e malversazioni di vari soggettiche fanno lievitare la spesa a frontedi prestazioni poco omogenee e perniente ottimizzate.La situazione è paradossale. Si staverificando una vera e propria negazione<strong>del</strong>la nostra professionalità.D’altro canto, chi è preposto alla formazionedi questi giovani colleghi, chedevono apprendere come diventarepsicoterapeuti competenti nel rispondereai bisogni di salute mentale cheil sociale pone, deve occuparsi di scartoffie,planimetrie, logistica, ancoraconvenzioni… Sappiamo bene quantonel nostro lavoro, più che in altri,il rispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> regole sia fondamentaleper il buon esito <strong>del</strong>l’interventostesso, ma sappiamo bene altresì, chenon è certo questa la strada da percorrerese l’obiettivo è quello di promuovereinterventi formativi di qualitàe che le regole vanno rispettate da


attività <strong>del</strong> consiglioarea tematica: psicoterapiatutti, non solo da alcune <strong><strong>del</strong>le</strong> parti ingioco.Sfugge quale sia la logica ministerialeche continua a sfornare riconoscimentidi un sempre maggiore numerodi scuole di psicoterapia, per poivessare vecchie e nuove attraverso unappesantimento di aspetti formali eburocratici. Fatta salva la “sicurezza”,l’”igiene” e il “decoro” riteniamo chela “valutazione” dei corsi debba, infatti,più efficacemente svolgersi sualtri parametri!In seguito alla pubblicazione <strong>del</strong>l’OrdinanzaMinisteriale <strong>del</strong> 16 luglio2004, il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio segnalò all’attenzionedei Colleghi e <strong>del</strong> Consiglio Nazionaleuna serie di passaggi <strong>del</strong>l’Ordinanzaa suo parere lesivi <strong>del</strong>l’attività<strong><strong>del</strong>le</strong> scuole private di psicoterapia riconosciute,proponendo contemporaneamentealla comunità professionalealcune ragioni da sostenere edalcuni obiettivi da perseguire.L’Ordinanza <strong>del</strong> 10/12/2004, pur dettandonuove norme per il riconoscimentodei corsi di specializzazione inPsicoterapia promossi da Istituti privati,assegna ad esse effetti che ricadonoanche su tutti i Corsi già riconosciuti.Pur avendo ottenuto <strong><strong>del</strong>le</strong>dilazioni temporali, le scuole entro il31/12/2006 dovranno provvedere agliadeguamenti richiesti, alcuni dei qualinon sono di semplice acquisizione(vedicontratti di locazione quadriennaliper esempio).Ma volendo rimanere in un orizzontelimitato da un punto di vista scientificoe professionale (l’approccio psicoterapeuticointeso come esclusivamenterivolto al singolo paziente o algruppo), sarebbe stato doveroso chel’ordinanza contenesse una prescrizionedi obbligatorietà di accoglimento(gratuito) dei tirocinanti da parte<strong><strong>del</strong>le</strong> strutture pubbliche e l’esposizionedi dettagliate procedure per l’accreditamentoistituzionale <strong><strong>del</strong>le</strong> tantestrutture private (studi associati editte individuali) che erogano psicoterapianella nostra regione. Occorreuna direttiva che includa il tirocinio<strong>degli</strong> allievi dei corsi di psicoterapiariconosciuti tra gli impegni <strong>del</strong> serviziosanitario nazionale prevedendo peresso adeguate contropartite che nonsiano però a carico <strong>del</strong> sistema formativo<strong>del</strong>la psicoterapia. È in tale direzioneche si colloca il nostro intervento,a molti di voi già noto perchépubblicato sulla newsletter <strong>del</strong>l’8 settembreus, in cui, facendoci portavoce<strong>del</strong>la discriminazione nei confronti<strong>degli</strong> specializzandi <strong>degli</strong> Istituti privatiriconosciuti, abbiamo richiamatole normative che regolamentano losvolgimento <strong>del</strong> tirocinio (legge 196<strong>del</strong> 24 giugno 1997 e D.M. n. 142 <strong>del</strong>25 marzo 1998) da cui si evince infattiche la richiesta di rimborso è evidentementecontraria al disposto normativo,scoprendo addirittura che l’art.18 <strong>del</strong>la Direttiva n. 2 <strong>del</strong> 1° agosto2005 <strong>del</strong>la Funzione Pubblica che effettuauna ricognizione <strong><strong>del</strong>le</strong> normeche regolamentano il tirocinio, sancisceche le strutture potrebbero “valutarel’opportunità di prevedereper i tirocinanti un rimborso spese,sotto forma di borsa di studio...”.Tale principio è stato ripreso e riaffermatocon forza nel disegno dilegge sulla “Riforma <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>professioni</strong>intellettuali”.A prescindere dalla natura pubblicao privata riconosciuta <strong>del</strong>la scuoladi specializzazione da cui proviene iltirocinante, è doveroso quindi rispettarela normativa indicata, ribadendola piena equiparazione <strong>del</strong> titolo conseguitopresso le scuole di specializzazioneuniversitarie o presso gli istitutiprivati riconosciuti, ai sensi <strong>del</strong>l’art.3 <strong>del</strong>la legge 18 febbraio 1989 n.56.Valutiamo essenziale nella nostraprofessione uscire da una genericacompetenza e comprendere che l’efficaciadi un intervento è vincolata allacompetenza specifica nella diversità<strong><strong>del</strong>le</strong> situazioni.Il compito <strong>del</strong>lo psicologo clinico e<strong>del</strong>lo psicoterapeuta è molto <strong>del</strong>icatoe per essere svolto con correttezza,necessita di una formazione adeguatache riguardi anche gli interventi psicosocialii quali devono essere perciòinsegnati, al pari <strong>del</strong>la psicoterapia!Necessita anche <strong>del</strong> riconoscimentodi una identità professionale che possaesplicarsi nella consapevolezza diuna clinica orientata e coinvolta nelledimensioni storiche, sociali e neigruppi reali e, quindi, in un costruttopolitico. Necessita <strong>del</strong>la consapevolezzache l’elevata domanda di prestazionipsicoterapeutiche e terapeuticheè tale da dover prevedere la messaa regime di molti dei progetti cheoggi vengono finanziati e che spessovengono sospesi per mancanza di finanziamenti:psicoterapia, psicologiascolastica, privato sociale. Necessitadi un riconoscimento economico adeguatoche restituisca dignità alla nostraprofessione, non discriminando i<strong>professioni</strong>sti banalizzando l’aspettoprofessionale <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni.In tal senso auspichiamo e chiediamoai nostri interlocutori politici chepongano attenzione alla forma, senzadimenticare però la sostanza.35


attività <strong>del</strong> consiglioARIA TEMATICASCUOLAALTRO GIROALTRA CORSA!Paola Marinelli, Antonino UrsoVA DATO MERITO al Sen. A-sciutti di aver ripresentato il progettodi legge sulla <strong>Psicologi</strong>a Scolasticache nella scorsa legislaturaera sfumato. La rabbia per la cecità<strong><strong>del</strong>le</strong> istituzioni nei confronti <strong>del</strong>laprevenzione <strong>del</strong> disagio e <strong>del</strong>la promozione<strong>del</strong>la salute mentale nellascuola, ma anche quella nei confrontidi chi preferisce sparare a zeronel mucchio, per guadagnare faciliconsensi, piuttosto che impegnarerisorse per rimandare all'utenzae ai nostri rappresentanti algoverno un'immagine matura <strong>del</strong>lanostra categoria professionale, evolvesempre più, in tenacia ed ulteriorepazienza nel ricercare altrestrade da percorrere per continuarenella strada intrapresa; non abbiamoinfatti mai smesso di dialogarecon la politica; non solo in un'otticadi ampliamento <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>lavoro per gli <strong>Psicologi</strong>, ma nella convinzioneche i Servizi di <strong>Psicologi</strong>aScolastica, connotandosi come unostimolo concreto e un’offerta specialistica,possano promuovere il benesseree la salute mentale di tuttele componenti scolastiche.Una rispostacostante e non estemporanea,ad un sistema scolastico fortementeprovato dai suoi elevati coefficientidi dispersione scolastica, dianalfabetismo linguistico e logicoformale,dall’onda lunga <strong>degli</strong> alfabetielettronici e computerizzati.11 F.Frabboni, F.Pinto Minerva, Manualedi pedagogia generale.Op.cit. pag. 206.36COME STIAMO PROCEDENDO• Siamo andati ad un incontro-dibattito con l’Assessore alla Sanità<strong>del</strong>la Regione Lazio Augusto Battaglia chiedendo l’impegnoa creare, unitamente all’Assessore alle Politiche Scolastiche, unTavolo di Lavoro su questo tema, nell’ottica <strong>del</strong>la definizione diun progetto legislativo regionale.• Stiamo organizzando un gruppo di lavoro esteso ai rappresentanti<strong><strong>del</strong>le</strong> varie Associazioni che operano a Progetto nelle scuole,ai docenti psicologi iscritti all’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazioutilizzati su Progetti di Prevenzione <strong>del</strong> Disagio ed esponentidei TSMREE, al fine di stilare una Carta dei Servizi <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>aScolastica.• Stiamo programmando una Tavola Rotonda per un confrontocon il Ministro <strong>del</strong>la Sanità Livia Turco ed il Ministro <strong>del</strong>l’IstruzioneFioroni, che hanno recentemente proposto di inserireun’ora di “educazione alla salute” nella scuola...• Stiamo collaborando con l’<strong>Ordine</strong> Nazionale per raccogliere ilmateriale prodotto in questi anni dagli Ordini regionali nel campo<strong>del</strong>la psicologia scolastica.• Abbiamo ovviamente contattato il Sen. Asciutti per confrontarcisugli elementi portanti di un DDL sull’istituzione dei Servizidi <strong>Psicologi</strong>a Scolastica: una Legge che assicuri continuità agliinterventi, che valorizzi le professionalità acquisite sul campo,ma attenta anche alla formazione dei giovani colleghi.


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibereDELIBERA n. 237 <strong>del</strong> 7 settembre 2006RATIFICA DELIBERA PRESIDENZIALEDI NOMINA RAPPRESENTANTE ORDINEPRESSO L'ISTITUENDO GRUPPO DI LAVOROPER L'EMERGENZA PSICHIATRICAIN ETÀ EVOLUTIVA PRESSO LA REGIONELAZIO (DOTT. VINCENZO BONAMINIO)Il Consiglio- Visto ed allegato il provvedimento presidenziale <strong>del</strong>17/07/2006 con il quale è stato designato il dottor VincenzoBonaminio quale componente <strong>del</strong>l'istituendo gruppodi lavoro per l'emergenza psichiatrica in età evolutiva,presso la Regione Lazio, Dipartimento Sociale;- accertati e riconosciuti i motivi di improrogabilità;con 8 voti favorevoli (Zaccaria, Cariani, D'Aguanno, DelLungo, Gasparini, Gragnani, Marinelli, Urso) 5 voti contrari(Crescimene, Crispino, Fenzi, Montanari, Sensini)<strong>del</strong>iberadi ratificare il Provvedimento presidenziale <strong>del</strong> 17/07/2006,di seguito riportato e parte integrante <strong>del</strong> presente atto,con cui è stato designato il dottor Vincenzo Bonaminioquale componente <strong>del</strong>l'istituendo gruppo di lavoro perl'emergenza psichiatrica in età evolutiva, presso la RegioneLazio, Dipartimento Sociale.Provvedimento presidenziale <strong>del</strong> 17/07/2006Il Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio,dott. ssa Marialori Zaccaria- Vista ed allegata la nota <strong>del</strong>la Regione Lazio, DipartimentoSociale, nostro prot. n. 4540 <strong>del</strong> 12/07/06, con laquale si chiede all'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio di farpervenire entro 5 giorni dal ricevimento <strong>del</strong>la presenteil nominativo di un proprio rappresentante, ai fini <strong>del</strong>lacostituzione di un gruppo di lavoro per l'emergenzapsichiatrica in età evolutiva;- ravvisata la necessità di procedere a detta designazioneentro la data odierna, al fine di fornire un contributo<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> al gruppo di cui trattasi;- vista ed allegata la nota, prot. n. 4589 <strong>del</strong> 17/07/06, sulpercorso formativo e professionale <strong>del</strong> collega VincenzoBonaminio;<strong>del</strong>ibera1) Di designare il dottor Vincenzo Bonaminio quale componente<strong>del</strong>l'istituendo gruppo di lavoro per l'emergenzapsichiatrica in età evolutiva, presso la RegioneLazio, Dipartimento Sociale.2) Di sottoporre la presente <strong>del</strong>iberazione alla ratifica <strong>del</strong>Consiglio, nella prossima seduta consiliare.La <strong>del</strong>ibera n. 252 <strong>del</strong> 21 giugno 2006 diventa n. 254ERRATA CORIGEOggetto: Nomina rappresentante <strong>Ordine</strong> all’interno <strong>del</strong> “Piano permanente cittadino per il carcere” <strong>del</strong>Comune di RomaLa <strong>del</strong>ibera n. 236 <strong>del</strong> 7 settembre 2006 diventa n. 238Oggetto: Decisioni in merito a istituzione comitato redazione per il Notiziario ex art. 33 <strong>del</strong> Regolamentoconsiliare (nomina componenti comitato)37


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibereDELIBERA n. 239 <strong>del</strong> 7 settembre 2006DECISIONI IN MERITO A INCARICODI CONSULENZA EDITORIALEPER IL NOTIZIARIO DELL'ORDINEDEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO(ALBERTO CORTESE)Il Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong>18/02/1989, in base al quale il Consiglio “provvede allaordinaria e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- visto l’art. 6 <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio secondo cui“Spetta al Consiglio Regionale… (omissis) …curare lapubblicazione di un notiziario per gli iscritti…”;- ravvisata la necessità di affidare la consulenza editorialeper il notiziario ad un <strong>professioni</strong>sta esperto;- visto ed allegato il curriculum professionale <strong>del</strong> dottorAlberto Cortese, prot. n. 5024 <strong>del</strong> 25/08/06, dal qualesi deduce l’approfondita competenza acquisita nel settore<strong>del</strong>l’editoria;- considerato che il dottor Cortese ha già ricoperto l’incaricodi consulente editoriale per il notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,durante la precedente consigliatura, dal 18/05/2000al 31/12/2005, curando la pubblicazione di n. 36 notiziari;- vista ed allegata la proposta economica, prot. n. 5024<strong>del</strong> 25/08/06, formulata dal dottor Cortese per l’incaricodi cui trattasi, la quale prevede, per ogni numero <strong>del</strong>notiziario, un compenso determinato secondo i seguentiimporti:• euro 600,00 oltre I.V.A. e cassa previdenziale per la consulenzaeditoriale <strong>del</strong> primo sedicesimo• euro 400,00 oltre I.V.A. e cassa previdenziale per la consulenzaeditoriale di ogni sedicesimo o frazione di sedicesimooltre il primo;- visto il bilancio <strong>del</strong>l’esercizio finanziario in corso;con 8 voti favorevoli (Zaccaria, Cariani, D’Aguanno, DelLungo, Gasparini, Gragnani, Marinelli, Urso), 4 voti contrari(Crescimene, Crispino, Montanari, Sensini), 1 astenuto(Fenzi)<strong>del</strong>ibera1) di conferire al dottor Alberto Cortese l’incarico di consulenteeditoriale per il Notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong><strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio.2) Di accettare la proposta economica presentata dal dottorAlberto Cortese, prot. n. 5024 <strong>del</strong> 25/08/06.3) Il compenso di cui sopra sarà liquidato al dottor AlbertoCortese a seguito <strong>del</strong>la presentazione <strong><strong>del</strong>le</strong> fatturerelative alle singole prestazioni.DELIBERA n. 253 <strong>del</strong> 12 settembre 2006DECISIONI IN MERITO A NOMINA NUOVORESPONSABILE UFFICIO STAMPAIl Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-12-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinariae straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- visto l’art. 6, lett. m) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, inbase al quale, spetta al Consiglio “…promuovere il consolidamentoe lo sviluppo <strong>del</strong>la professione e favoriretutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale<strong>degli</strong> iscritti…”;- vista la propria <strong>del</strong>iberazione n. 109 <strong>del</strong> 06.04.2006, conla quale è stato conferito alla dottoressa Maria TeresaRosito, l’incarico di consulente per lo sviluppo <strong><strong>del</strong>le</strong> relazioniesterne <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio, dal7 aprile al 31 dicembre 2006;- preso atto <strong><strong>del</strong>le</strong> dimissioni irrevocabili presentate dalladottoressa Maria Teresa Rosito, con nota prot. n. 5224<strong>del</strong> 14/09/06, con decorrenza dal 01/10/06 e ritenuto didover procedere tempestivamente, al fine di evitare discontinuità<strong>del</strong> servizio, alla sua sostituzione con un altro<strong>professioni</strong>sta <strong>del</strong> settore;- visto ed allegato il curriculum vitae <strong>del</strong>la dottoressa FrancescaDe Seta, da cui emerge l’elevata competenza acquisitanei molteplici incarichi di consulente ed addettostampa;38


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibere- visto ed allegato il progetto di collaborazione, prot. n.5231 <strong>del</strong> 14/09/06, elaborato <strong>del</strong>la dottoressa FrancescaDe Seta, e valutata la validità <strong>del</strong>lo stesso, finalizzato adattuare una opportuna strategia di promozione, sviluppo,difesa e tutela <strong>del</strong>la professione nonché a promuoverele iniziative culturali e le azioni di ricerca e produzione<strong>del</strong>la conoscenza in ambito psicologico, rivolte allacomunità professionale ed all’opinione pubblica;- vista ed allegata la proposta economica <strong>del</strong>la dottoressaDe Seta, prot. n. 5231 <strong>del</strong> 14/09/06, con la quale si richiede,per la realizzazione <strong>del</strong> progetto, un compensomensile lordo di 2.200,00 (duemiladuecento/00);- attestata la regolarità contabile <strong>del</strong>l’atto di impegno, daparte <strong>del</strong> dirigente incaricato, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 4 <strong>del</strong> vigenteregolamento per l’amministrazione e la contabilità;- visto il bilancio <strong>del</strong>l’esercizio finanziario in corso;con 7 voti favorevoli (Zaccaria, Cruciani, Cariani, DelLungo, Gasparini, Gragnani, Urso) e 5 voti contrari (Crescimbene,Crispino, Fenzi, Manca, Sensini)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:1) di conferire alla dottoressa Francesca De Seta l’incaricodi responsabile <strong>del</strong>l’ ufficio stampa per lo sviluppo<strong><strong>del</strong>le</strong> relazioni esterne <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio, dal 01/10/06 al 31/12/07;2) di assumere l’impegno di spesa, per l’anno finanziarioin corso, pari all’importo complessivo di 6.600,00(seimilaseicento/00 euro), il cui onere trova imputazionenell’U.P.B. 10201 (Uscite per prestazioni istituzionali),capitolo 030 (Spese per ufficio stampa), <strong>del</strong>bilancio <strong>del</strong>l’esercizio in corso, che presenta la necessariadisponibilità.3) di stanziare nel bilancio di previsione 2007 - U.P.B.10201 (Uscite per prestazioni istituzionali) - l’importodi 26.400,00 (ventiseimilaquattrocento/00 euro),pari all’importo complessivo annuo da corrisponderealla dottoressa Francesca De Seta per l’incarico di responsabileufficio stampa.DELIBERA n. 255 <strong>del</strong> 21 settembre 2006DECISIONI IN MERITO AD AFFIDAMENTOSTAMPA DEL NOTIZIARIOIl Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong>18121989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinariae straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- considerato che, a seguito <strong>del</strong>l’insediamento <strong>del</strong> nuovoconsiglio, in data 15 febbraio 2006, all’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioniper il suo rinnovo, svoltesi nel mese di gennaio 2006,si rende necessario ripristinare la pubblicazione <strong>del</strong> Notiziario<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio per far conoscereil proprio punto di vista all’opinione pubblica su tematicheriguardanti la professione di psicologo con finalitàdi sviluppo, promozione e tutela <strong>del</strong>l’immagine stessa;- vista pertanto la necessità di affidare il servizio di editoriae stampa <strong><strong>del</strong>le</strong> pubblicazioni di cui all’oggetto, nonchédi materiale tipografico vario, per l’ultimo trimestre 2006e per l’anno 2007;- visto l’art. 5 1° comma l. 8.11.1991 n. 381 e sue successivemodificazioni (disciplina <strong><strong>del</strong>le</strong> cooperative sociali) aisensi <strong>del</strong> quale “gli enti pubblici…, anche in deroga alla disciplinain materia di contratti <strong>del</strong>la pubblica amministrazione,possono stipulare convenzioni con le cooperativeche svolgono le attività di cui all’art. 1, comma 1, letterab)… per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio-sanitaried educativi, …purché tali convenzioni sianofinalizzate a creare opportunità di lavoro per le personesvantaggiate di cui all’art. 4, comma 1;- visto e richiamato in allegato il parere <strong>del</strong>l’avv. AntonioCucino, reso in data 17 gennaio 2005, nel quale la derogaprevista nella citata norma, si ritiene che abbia una validitàdi carattere generale e che sulla scorta di tale derogail Consiglio <strong>del</strong>l’ordine possa concludere le convenzionidirette con le cooperative sociali di tipo B, purchéin esse sia perseguita la finalità <strong>del</strong>l’inserimento lavorativodi persone svantaggiate e siano inoltre rispettati i contenuti<strong>degli</strong> schemi di convenzione tipo stabiliti ai sensi<strong>del</strong>l’art. 10, comma 1, Legge Regione Lazio 96 n. 24 (disciplina<strong><strong>del</strong>le</strong> cooperative sociali) attuativa <strong>del</strong>la succitataLegge 381/91;39


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibere- visto e richiamato altresì il parere legale pro veritate, richiestoad un legale esperto nella materia contrattualisticae <strong>degli</strong> appalti pubblici, ricevuto il 21/09/06 dall’avv.Francesca Petullà e, in aggiunta al parere <strong>del</strong>l’avv. AntonioCucino, con lo scopo esclusivo di confermare e pertantodi fugare definitivamente ogni dubbio in merito alla legittimitàdi un ricorso all’affidamento diretto di detto servizioad una cooperativa sociale;- visto che entrambi i pareri considerano legittimo un affidamentodiretto di forniture di beni e servizi ad una cooperativasociale di tipo B senza necessità di esperire leprocedure di gara ad evidenza pubblica, bensì ricorrendoalla stipulazione di una convenzione;- premesso che la Gnosis Editing Services s.c.r.l. si qualificaquale impresa sociale che ha lo scopo di effettuare attraversoi servizi di assistenza ergoterapeutica e di formazione,il recupero, la riabilitazione e la reintegrazionesociale di soggetti portatori di handicap psichiatrici e fisiciattraverso l’attività lavorativa;- preso atto che la stessa risulta iscritta all’albo <strong><strong>del</strong>le</strong> cooperativesociali di tipo B con D.P.G.R. n. 440 <strong>del</strong>27/02/1997;- premesso che, inoltre, la Gnosis Editing Services gestisceservizi di fotocomposizione, videoimpaginazione, stampa,allestimenti, immagazzinaggio e consegne;- premesso che il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> alla luce di quantosopra esposto ritiene opportuno affidare alla cooperativasociale Gnosis Editing Services il servizio di editoria estampa <strong>del</strong> Notiziario, nonché di materiale tipografico vario,in quanto con la stessa ha già instaurato un rapportodi collaborazione, in virtù <strong>del</strong> quale è stato assicurato ilreinserimento nel mondo <strong>del</strong> lavoro di soggetti con deficitpsichici, garantendone anche il fabbisogno formativo;- visto ed allegato lo schema di convenzione;all’unanimità (Zaccaria, Cruciani, Cariani, Del Lungo, Gasparini,Gragnani, Marinelli, Urso)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:1) di affidare alla Gnosis Editing Services, fino al 31 dicembre2007, la fornitura dei servizi di impostazionegrafica, impaginazione, allestimento, stampa, spedizione<strong>del</strong> Notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio esupplementi, nonché di materiale tipografico vario.2) di dare mandato al Presidente per la stipulazione con lacooperativa sociale sopra indicata <strong>del</strong>la convenzione allegata.DELIBERA n. 256 <strong>del</strong> 21 settembre 2006DECISIONI IN MERITO A RIATTIVAZIONESPORTELLO DI ORIENTAMENTOPROFESSIONALE PER NEO LAUREATIE NEO ISCRITTI ALL'ORDINEDEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO -AREA DEL POLO SVILUPPO E POLO GIOVANIIl Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-12-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinariae straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- visto l’art. 6, lett. m) <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> Consiglio, inbase al quale, spetta al Consiglio “…promuovere il consolidamentoe lo sviluppo <strong>del</strong>la professione e favoriretutte le iniziative intese a facilitare il progressoculturale <strong>degli</strong> iscritti…”;- ravvisata l’esigenza da parte di neoiscritti e neolaureatidi avere informazioni dettagliate riguardanti la professionee gli sbocchi professionali esistenti;- vista la propria <strong>del</strong>iberazione n. 136 <strong>del</strong> 28/04/06, con laquale è stata istituita l’Area <strong>del</strong> Polo Sviluppo e Pologiovani, di cui è stato nominato coordinatore il vicepresidenteprofessor Paolo Cruciani;- considerato che, nel corso <strong>del</strong>la precedente consigliatura,a partire dal novembre 2004, è stato attivato unosportello di orientamento per neo iscritti e neo laureati,la cui gestione è stata affidata al dottor Roberto Noccioli;- considerato che l’iniziativa ha risposto in modo soddisfacentealle esigenze sopra evidenziate;- vista ed allegata la nota, prot. n. 5228 <strong>del</strong> 14/09/06, contenenteuna sintesi <strong>del</strong> lavoro svolto dal dottor RobertoNoccioli;- ritenuto opportuno riattivare lo sportello collocandolotuttavia, al fine di ampliarne la portata, all’interno <strong>del</strong>l’Areasu citata;40


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibere- ritenuto pertanto di dover procedere ad intensificareil servizio avvalendosi <strong>del</strong>l’attività di 3 collaboratori;- visti ed allegati i curricula <strong>del</strong> dottor Roberto Noccioli,prot. n. 5228 <strong>del</strong> 14/09/06 e <strong>del</strong> dottor Carmelo Muratore,prot. n. 5230 <strong>del</strong> 14/09/06;- ritenuto opportuno <strong>del</strong>egare il Presidente alla nominadi un collega iscritto alla sezione b <strong>del</strong>l’albo, da inserireall’interno <strong>del</strong> progetto;- considerato che l’attività di sportello comporta un impegnodi nove ore a settimana a fronte di un compensodi 100,00 00 (cento/00), oltre IVA e contributi previdenzialise dovuti, ogni tre ore di ricevimento;- attestata la regolarità contabile <strong>del</strong>l’atto di impegno,da parte <strong>del</strong> dirigente incaricato, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 4 <strong>del</strong>vigente regolamento per l’amministrazione e la contabilità;- visto il bilancio <strong>del</strong>l’esercizio finanziario in corso;all’unanimità (Zaccaria, Cruciani, Cariani, Del Lungo,Gasparini, Gragnani, Marinelli, Urso)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in narrativa:1) Di istituire lo sportello di orientamento professionaleper neo laureati e neo iscritti all’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio all’interno <strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong> Polo Sviluppoe Polo giovani2) Di affidare la gestione <strong>del</strong>lo sportello ai dottori RobertoNoccioli, Carmelo Muratore e ad un terzo collegatriennalista, sotto il coordinamento <strong>del</strong> vicepresidente,prof. Paolo Cruciani, a partire dal 01/10/2006fino a fine mandato;3) Di <strong>del</strong>egare il Presidente alla nomina <strong>del</strong> terzo collaboratoreall’iniziativa, da scegliere tra i colleghi triennalisti;4) L’attività relativa allo sportello di orientamento comportaper i collaboratori sopra specificati un impegnocomplessivo pari a 9 ore settimanali.5) Di corrispondere ai dottori Noccioli, Muratore, e alterzo collega, da nominare, un gettone di presenza di100,00 (cento/00), oltre IVA e contributi previdenzialise dovuti, ogni tre ore di ricevimento.4) Di assumere un impegno di spesa di 1.800,00 (milleottocento/00euro), oltre IVA e contributi previdenziali,il cui onere trova imputazione nell’U.P.B.10102 (Spese per commissioni, gruppi di lavoro, incarichivari), capitolo 010 (Rimborsi ed oneri d funzionamento),<strong>del</strong> bilancio <strong>del</strong>l’esercizio in corso, chepresenta la necessaria disponibilità.DELIBERA n. 257 <strong>del</strong> 21 settembre 2006NOMINA REFERENTESEMINARI DEL SABATO(DOTT. CARIANI)Il Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-12-1989, in base al quale il Consiglio “provvede all’Ordinariae straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- Visto l’art. 6, primo comma, lettera m) <strong>del</strong> Regolamento<strong>del</strong> Consiglio secondo cui spetta al Consiglio regionale“promuovere il consolidamento e lo sviluppo <strong>del</strong>laprofessione e favorire tutte le iniziative intese a facilitareil progresso culturale <strong>degli</strong> iscritti”;- considerato che i seminari realizzati nel corso <strong>del</strong>la precedenteconsigliatura hanno suscitato notevole interessenella comunità professionale;- ritenuto opportuno realizzare un nuovo ciclo di seminariaffidando la predisposizione di un programma ad un referente;- ritenuto opportuno individuare nel Segretario David Cariani,il referente <strong>del</strong>l’iniziativa in quanto già curatore<strong><strong>del</strong>le</strong> precedenti attività seminariali;all’unanimità (Zaccaria, Cruciani, Cariani, Del Lungo,Gasparini, Gragnani, Marinelli, Urso)<strong>del</strong>iberaper quanto esplicitato in premessa:di individuare nel Segretario David Cariani, il referente<strong>del</strong>l’organizzazione di un nuovo ciclo di seminari, demandandoglila predisposizione <strong>del</strong> programma e <strong>del</strong> relativocalendario che saranno sottoposti all’approvazione<strong>del</strong> Consiglio.41


attività <strong>del</strong> consigliole <strong>del</strong>ibereDELIBERA n. 282 <strong>del</strong> 10 novembre 2006CONFERIMENTO MANDATOPER IMPUGNAZIONE AVVISO PUBBLICODI 1 POSTO DI DIRETTORE STRUTTURACOMPLESSA - AREA MEDICA - DISCIPLINANEUROPSTCHIATRIA INFANTILE A$L RM CDI ROMA - DELIBERA N. 901 DEL 07/09/06Il Consiglio- Vista la Legge 18 febbraio 1989 n. 56 “Ordinamento <strong>del</strong>laProfessione diPsicologo”, in particolare, l'art. 12 lett.d), ai sensi <strong>del</strong> quale “Consiglio... cura l'osservanza <strong><strong>del</strong>le</strong>leggi e <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni concernenti la professione”;- visto l’art. 6 lett. q) <strong>del</strong> vigente Regolamento per il funzionamento<strong>del</strong> Consiglio, al sensi <strong>del</strong> quale “spetta al ConsiglioRegionale... resistere in contraddittorio nei ricorsipresso il tribunale e promuovere eventuali azionigiudiziali, fatta salva una diversa valutazone di opportunità”;- vista ed allegata la <strong>del</strong>iberazione n, 901 <strong>del</strong> 07/09/2006,emanata dalla ASL RM C, avente ad oggetto l’indizione diavviso pubblico per il conferimento d’incarico quinquennalerinnovabile per la copertura di un posto di direttoreresponsabile di struttura complessa - area medica e <strong><strong>del</strong>le</strong>specialità mediche - disciplina neuropsichiatria infantilepar la “Direzione <strong>del</strong>la U.O.C. Tutela Salute Mentale e Riabilitazionenell’Età Evolutiva <strong>del</strong> Distretto XI”;- vista la lettera A - “Requisiti specifici di ammissione”,<strong>del</strong> suddetto avviso, ove si richiede il requisito <strong>del</strong>l’iscrizioneall’albo <strong>del</strong>l’ordine dei medici;- visto il D.P.R, 10/12/1997 n, 484 “Regolamento per l’accessoall’ex II livello dirigenziale nel S.S.N,, secondo cui, tra lecategorie professionali <strong>del</strong> ruolo sanitario, sono inclusi gli<strong>Psicologi</strong>, per i quali vige il C.C.N.L, <strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong>la DirigenzaSanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa<strong>del</strong> S.S.N. <strong>del</strong>l’08/06/00, come aggiornato dal C.C.N.L. <strong>del</strong>03/11 /05;- visto il D. Igs. 19/06/1999 n. 229 che ha modificato il D. Igs.30-12-1992 n. 502, istituendo un ruolo unico <strong>del</strong>la Dirigenzasanitaria, di cui fanno parte anche gli <strong>Psicologi</strong>;- visto, altresì, il D. Igs. 30/03/01 n. 165, Testo Unico sul pubblicoimpiego, il quale prevede agli arti 4 e 17, che le funzionidirigenziali sono di carattere prettamente gestionale edorganizzativo;- considerata la nota <strong>del</strong>l’Avvocato Luca Lentini sulla materiain oggetto (Prot. n. 4425 <strong>del</strong> 05/07/06) in cui, sulla base<strong>del</strong>l’interpretazione <strong><strong>del</strong>le</strong> suddette norme, nonché sullabase di precedenti pronunce dei Tribunali AmministrativiRegionali (T.A.R. Lazio Sez.l Sent. 5-4-99 n. 566; T.A.R.Sicilia-Palermo Sez, I Sent, 14-7-03 n. 1151), si afferma che“il Dirigente Psicologo non può essere aprioristicamenteescluso né dalle procedure selettive per l’attribuzionedi incarichi dirigenziali di struttura complessa, né,come ha precisato il T.A.R. Sicilia, dalla direttorie diDipartimenti”;- ritenuta, alla luce <strong><strong>del</strong>le</strong> suddette premesse, l’illegittima e-sclusione dal concorso <strong>del</strong>la categoria <strong>degli</strong> psicologi;- valutata l’opportunità di proporre azione in sede giurisdizionale;- ritenuto, altresì, di nominare, per la sua comprovata esperienzaprofessionale, quale difensore e rappresentante <strong>del</strong>Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio, l’avvocatoLuca Lentini, <strong>del</strong> Foro di Roma;all’unanimità (Zaccaria, Crociani, Cariarli, D’Aguanno, Crispino,Del Lungo, Gasparini, Mannelli, Montanari, Sensini,Urso)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:1) di impugnare la <strong>del</strong>iberazione n. 901 <strong>del</strong> 07/09/2006, emanatadalla ASL RM C, avente ad oggetto l’indizione di avvisopubblico per il conferimento d’incarico quinquennalerinnovabile per la copertura di un posto di direttore responsabiledi struttura complessa - area medica e <strong><strong>del</strong>le</strong>specialità mediche - disciplina neuropsichiatria Infantilepar la “Direziono <strong>del</strong>la U.O.C. Tutela Salute Mentale e Riabilitazionenell’Età Evolutiva <strong>del</strong> Distretto XI”;2) di autorizzare il Presidente, dott.ssa Marialori Zaccaria, aconferire mandato all’avv. Luca Lentini <strong>del</strong> Foro di Roma,<strong>del</strong>lo studio Legale Lentini, Placidi e Partners, con sedein Roma, via Barberini n. 66, affinché proponga ricorsoavverso il suddetto avviso pubblico;3) di liquidare l’onorario, per la prestazione suddetta, oltreal rimborso <strong><strong>del</strong>le</strong> spese giustificate, con apposito atto <strong>del</strong>iberativo,tenendo conto <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>lacontroversia, con speciale riguardo all’attività svolta dagliavvocati davanti al giudice, come espressamente dispostodagli arti 1 e 5 <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Giustiziae Giustizia n. 127 <strong>del</strong> 8 aprile 2004, relativo alle tariffeprofessionali <strong>degli</strong> avvocati.42


attività <strong>del</strong> consiglioREGOLAMENTODEL CONSIGLIO DELL’ORDINEDEGLI PSICOLOGI DEL LAZIOCAPITOLO PRIMOINDIVIDUAZIONE, COSTITUZIONE ED ATTRIBUZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELL’ORDINEArt. 1(Individuazione)1. Gli iscritti all’albo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio costituiscono l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio.Art. 2(Consigli interprovinciali)1. Qualora il numero <strong>degli</strong> iscritti all’albo nella regione superi le mille unità e ne facciano richiesta almenoduecento iscritti residenti in province diverse e tra loro contigue, da quella in cui ha sede l’<strong>Ordine</strong> regionale,può essere istituito nell’ambito <strong>del</strong>la stessa regione un ulteriore <strong>Ordine</strong> con proprio Consiglio e con lestesse competenze previste per gli altri Consigli regionali e/o provinciali. L’istituzione avviene con decreto<strong>del</strong> Ministro di Grazia e Giustizia, sentito il Consiglio regionale ed il Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.2. La richiesta va indirizzata al Ministro di Grazia e Giustizia, corredata da almeno duecento firme autenticatedi iscritti all’albo <strong>del</strong>la corrispondente regione e da una dichiarazione <strong>del</strong> Consiglio regionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> checertifica che i sottoscrittori <strong>del</strong>la richiesta sono realmente iscritti all’albo, che sono in regola con il pagamento<strong><strong>del</strong>le</strong> quote annuali, che non sono attualmente sottoposti a sanzioni disciplinari di sospensione o radiazionee che non hanno in atto ricorsi al Tribunale. Copia autenticata di tale richiesta va inviata al Consiglionazionale ed al Consiglio regionale.3. Il Consiglio Nazionale, nel parere espresso al Ministero, dovrà suggerire le regole per il passaggio <strong><strong>del</strong>le</strong> consegne,<strong>del</strong>la quota parte contributi annuali, dei fascicoli personali, nonché per le funzioni commissariali per laprima elezione <strong>del</strong> nuovo Consiglio.Art. 3(Denominazioni ufficiali)Le denominazioni ufficiali esemplificativamente sono:1. <strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio;2. Consiglio regionale <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio.Art. 4(Composizione e durata)1. Il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, avendo in ruolo più di millecinquecento iscritti, è composto da quindici membri. IlConsiglio dura in carica quattro anni dalla data di proclamazione. Ciascuno dei membri non è eleggibile perpiù di due volte consecutive anche nel caso di interruzione <strong>del</strong> proprio mandato o di elezione in un Consigliointerprovinciale <strong>del</strong>la stessa regione.1. Il Consiglio Regionale ha sede in Roma.Art. 5(Sede)43


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoArt. 6(Attribuzioni)1. Spetta al Consiglio Regionale:a) eleggere, nel suo seno, entro trenta giorni dalle elezioni il presidente, il vicepresidente, il segretario ed il tesoriere;b) conferire eventuali incarichi ai consiglieri, ove fosse necessario;c) provvedere all’ordinaria e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e curare il patrimonio mobiliare edimmobiliare <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>; provvedere alla compilazione annuale dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi;d) curare l’osservanza <strong><strong>del</strong>le</strong> leggi e <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni concernenti la professione;e) curare la tenuta e la pubblicazione <strong>del</strong>l’albo professionale, provvedere alle iscrizioni e alle cancellazioni edeffettuare la revisione <strong>del</strong>l’albo almeno ogni due anni;f) provvedere alla trasmissione di copia <strong>del</strong>l’albo e <strong>degli</strong> aggiornamenti annuali al Ministero di Grazia e Giustizia,al procuratore <strong>del</strong>la Repubblica presso il Tribunale ove ha sede il Consiglio, nonché al Consiglio nazionale<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>;g) designare a richiesta i rappresentanti <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> negli enti e nelle commissioni, a livello Regionale o Provinciale;h) vigilare per la tutela <strong>del</strong> titolo professionale e svolgere le attività dirette ad impedire l’esercizio abusivo <strong>del</strong>laprofessione;i) adottare i provvedimenti disciplinari;l) provvedere agli adempimenti per la riscossione dei contributi in conformità alle disposizioni vigenti in materiadi imposte indirette;m) promuovere il consolidamento e lo sviluppo <strong>del</strong>la professione e favorire tutte le iniziative intese a facilitareil progresso culturale <strong>degli</strong> iscritti;n) curare la pubblicazione di un notiziario per gli iscritti;o) promuovere ed esercitare la rappresentanza <strong>degli</strong> psicologi ai livelli istituzionali;p) predisporre sulla base <strong>del</strong> Regolamento nazionale il Regolamento interno e trasmetterlo al Consiglio nazionalecosì come eventuali modifiche al regolamento stesso; definire ed approvare il regolamento organico ele piante organiche <strong>del</strong> personale <strong>del</strong> Consiglio; indire concorsi per eventuali assunzioni; stipulare i contratti;q) resistere in contraddittorio nei ricorsi presso il Tribunale e promuovere eventuali azioni giudiziali, fatta salvauna diversa valutazione di opportunità;r) provvedere agli adempimenti previsti alla scadenza per le elezioni <strong>del</strong> Consiglio;s) interagire con il Consiglio nazionale attraverso il proprio presidente.2. Oltre ad esercitare tali attribuzioni il Consiglio istituisce commissioni e gruppi di lavoro, determina nel rispettodei limiti previsti dal Consiglio nazionale, le indennità di carica per le Cariche regionali e le medaglie dipresenza per la partecipazione dei Consiglieri e dei membri <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni alle riunioni istituzionali esvolge ogni altro compito <strong>del</strong>iberativo ed esecutivo previsto dalla legge 56/89 o necessario alla gestione<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> regionale.CAPITOLO SECONDOELEZIONI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINEArt. 7(Elezioni)1. L’elezione <strong>del</strong> Consiglio si effettua nei trenta giorni precedenti la scadenza <strong>del</strong> mandato <strong>del</strong> Consiglio incarica e la data è fissata dal Presidente <strong>del</strong> Consiglio uscente sentito il parere <strong>del</strong> Consiglio, oppure dall’eventualecommissario. La prima votazione inizia il sessantesimo giorno feriale successivo a quello di indizione<strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni. L’eventuale seconda votazione inizia tra il sesto ed il ventesimo giorno successivo allaprima votazione. In caso di mancata indizione <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni spetta al Consiglio nazionale indirle.2. Il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente rimane in carica fino all’insediamento <strong>del</strong> nuovo Consiglio.3. Gli iscritti all’albo esercitano il diritto di voto presso il seggio istituito nella sede <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>o in un’altra sede prescelta dal Presidente. Il seggio, a cura <strong>del</strong> presidente, è costituito in un locale idoneo44


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoad assicurare la segretezza <strong>del</strong> voto e la visibilità <strong>del</strong>l’urna durante le operazioni elettorali. Le candidaturesono indicate al Consiglio <strong>del</strong>l’ordine uscente fino a venti giorni prima <strong>del</strong>la data fissata per la prima votazione.Il Consiglio <strong>del</strong>l’ordine ne assicura l’idonea diffusione presso il seggio per l’intera durata <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni.Nel caso in cui non siano state presentate candidature da parte di iscritti alla sezione B <strong>del</strong>l’albo, ciascuniscritto alla sezione B è eleggibile. Ove non vi siano iscritti alla sezione B, tutti i Consiglieri sono eletti tra icandidati iscritti alla sezione A. Nel caso in cui non siano state presentate candidature da parte di iscrittialla sezione A, ciascun iscritto alla sezione A è eleggibile. Non sono ammesse nuove candidature nel tempointercorrente tra la prima e l’eventuale seconda votazione.4. Il Consiglio <strong>del</strong>l’ordine uscente provvede a spedire l’avviso di convocazione a tutti gli iscritti nell’albo, esclusii sospesi dall’esercizio <strong>del</strong>la professione, per posta prioritaria o per telefax o a mezzo posta elettronicacertificata almeno trenta giorni prima <strong>del</strong>la data fissata per la prima votazione. L’avviso è, altresì, pubblicato,entro il predetto termine, sul sito internet <strong>del</strong> Consiglio nazionale.5. L’avviso di convocazione, che è comunicato al Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, contiene l’indicazione <strong>del</strong>luogo, <strong>del</strong> giorno e <strong><strong>del</strong>le</strong> ore di inizio e di chiusura <strong><strong>del</strong>le</strong> operazioni di voto in prima e seconda convocazione,con la specificazione <strong>del</strong>l’importanza di raggiungere il quorum sin dalla prima convocazione, nonché<strong><strong>del</strong>le</strong> procedure elettorali e <strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> iscritti alle due sezioni <strong>del</strong>l’albo alla data di indizione <strong><strong>del</strong>le</strong>elezioni medesime, che costituisce indice di riferimento per i calcoli di cui al D.P.R. 25-10-2005, n. 221,nonché le istruzioni per l’eventuale votazione per corrispondenza.6. La seconda convocazione è fissata a non meno di dieci giorni dalla prima.7. L’elettore viene ammesso a votare previo accertamento <strong>del</strong>la sua identità personale mediante l’esibizionedi un documento di identificazione ovvero mediante il riconoscimento da parte di un componente <strong>del</strong> seggio.8. L’elettore ritira la scheda, la compila in segreto e la riconsegna chiusa al presidente <strong>del</strong> seggio o <strong>del</strong>la sezioneelettorale a cui appartiene come da successivo comma 1 <strong>del</strong>l’articolo 8, il quale la depone nell’urna.9. Dell’avvenuta votazione è presa nota da parte di uno scrutatore, il quale appone la propria firma accanto alnome <strong>del</strong> votante nell’elenco <strong>degli</strong> elettori.10. È ammessa la votazione mediante lettera raccomandata. L’elettore richiede alla segreteria <strong>del</strong>l’ordine lascheda debitamente timbrata e, prima <strong>del</strong>la chiusura <strong>del</strong>la prima votazione, fa pervenire la scheda stessa,chiusa in una busta sulla quale è apposta la firma <strong>del</strong> votante autenticata nei modi di legge, nonché la dichiarazioneche la busta contiene la scheda di votazione, al presidente <strong>del</strong> seggio presso la sede <strong>del</strong> seggio medesimo.Il presidente <strong>del</strong> seggio conserva la scheda nella sede <strong>del</strong> seggio medesimo. Il presidente <strong>del</strong> seggioconserva la scheda nella sede <strong>del</strong> seggio sotto la propria responsabilità. Ove sia raggiunto il quorum costitutivo,il presidente <strong>del</strong> seggio, verificata e fattane constatare l’integrità, apre la busta, ne estrae la scheda,senza aprirla, e la depone nell’urna. Ove non sia raggiunto il quorum previsto per la prima votazione, il votoespresso per corrispondenza concorre ai fini <strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong> quorum <strong>del</strong>la seconda votazione. L’iscritto cheha esercitato il voto per corrispondenza può votare personalmente alla seconda votazione.11. L’elettore per corrispondenza si assume i rischi dovuti ad eventuale ritardo di consegna <strong>del</strong>la scheda o asuo smarrimento.12. La votazione si svolge pubblicamente almeno per otto ore al giorno e per non più di tre giorni consecutivi.Viene chiusa in prima convocazione qualora abbia votato almeno un terzo <strong>degli</strong> aventi diritto.13. In caso contrario, sigillate le schede in busta, il presidente <strong>del</strong> seggio rinvia alla seconda convocazionedandone comunicazione al Presidente <strong>del</strong> Consiglio uscente che provvede ad informare gli iscritti. In talcaso la votazione è valida qualora abbia votato almeno un sesto <strong>degli</strong> aventi diritto.Art. 8(Composizione <strong>del</strong> seggio elettorale)1. Il presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente o il commissario, può ripartire in distinte sezioni il seggio elettoralein base al numero <strong>degli</strong> aventi diritto al voto. Il presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente, o il commissario,con il provvedimento di indizione <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni nomina tra gli elettori non candidati il presidente e ilvicepresidente di seggio, i presidenti e i vicepresidenti e almeno due scrutatori per ogni sezione. In caso disuccessiva assenza o impedimento dei nominativi prescelti, il presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscenteo il commissario può nominare dei sostituti, anche nel corso <strong><strong>del</strong>le</strong> operazioni di voto, al fine di garantire ilcorretto svolgimento <strong><strong>del</strong>le</strong> stesse.2. Il segretario <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente esercita le funzioni di segretario <strong>del</strong> seggio; in caso di impedimentoè sostituito da un consigliere scelto dal presidente <strong>del</strong>lo stesso consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Il Presidente<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente designa, altresì, per ciascuna sezione il Consigliere deputato a svolgere lefunzioni di segretario di sezione. Nel caso in cui, per impedimento di uno o più Consiglieri designati, nonpossa essere nominato Segretario di sezione un Consigliere, il Presidente può indicare per tale funzione un45


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoiscritto all’albo <strong>degli</strong> psicologi <strong>del</strong> Lazio.3. Durante la votazione è sufficiente per ogni sezione la presenza di tre componenti <strong>del</strong>l’ufficio elettorale.4. Per l’espletamento dei compiti loro affidati i componenti <strong>del</strong> seggio percepiscono al termine <strong><strong>del</strong>le</strong> operazioniuna somma congruente ai parametri <strong>del</strong>iberati dal Consiglio nazionale per tutto il territorio nazionale.Art. 9(Votazioni)1. Le schede per la prima e la seconda convocazione sono predisposte in un unico mo<strong>del</strong>lo predeterminato dalConsiglio Nazionale con il timbro <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio. Esse, con l’indicazione <strong>del</strong>la convocazionecui si riferiscono, immediatamente prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la votazione sono firmate all’esterno da uno<strong>degli</strong> scrutatori in un numero corrispondente a quello <strong>degli</strong> aventi diritto al voto decurtato <strong>del</strong> numero risultantedall’elenco di coloro che hanno effettuato il voto tramite corrispondenza, elenco firmato ed in consegnaal segretario <strong>del</strong> seggio. Le schede saranno accompagnate da un breve promemoria circa le modalità <strong>del</strong>voto, che relativamente alle schede di voto per corrispondenza, conterrà anche le indicazioni per il sigillo ela spedizione <strong><strong>del</strong>le</strong> stesse.2. È fatta comunque salva la facoltà <strong>del</strong>l’elettore di esprimere il proprio voto per un numero di candidati che nonsia superiore ai tre quinti di quelli da eleggere. Eventuali arrotondamenti sono calcolati per eccesso.3. Nel seggio e nel locale adibito a cabina elettorale sono visibili e disponibili per la consultazione solo gli elenchiufficiali di tutti gli iscritti all’albo con incluse le annotazioni disciplinari ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 26 <strong>del</strong>la legge56/89. Tali elenchi sono forniti dalla segreteria <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> con firma <strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> segretario.Non sono ammesse all’interno dei locali <strong>del</strong> seggio liste di candidati. Il presidente <strong>del</strong> seggio e i presidenti<strong><strong>del</strong>le</strong> sezioni vigilano perché da tutti gli elettori sia osservata tale disposizione di non appendere olasciare liste e indicazioni di voto all’interno <strong>del</strong> seggio o <strong>del</strong>la cabina elettorale.4. Le operazioni elettorali si svolgono secondo i principi generali <strong>del</strong>la pubblicità e <strong>del</strong>la trasparenza.5. Previo accreditamento, concesso dal presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio, sono ammessi al seggioosservatori <strong><strong>del</strong>le</strong> operazioni di voto e scrutinio. Ciascun iscritto può essere accreditato a seguito di richiestascritta, da presentarsi entro il decimo giorno precedente la data di inizio <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni, indirizzata al segretario<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> Lazio e corredata da almeno venti firme di psicologi iscritti all’albo regionale.Ogni iscritto può firmare una sola richiesta di accreditamento. Le firme che corredano tale richiestadevono essere accompagnate dalla precisazione <strong>del</strong> nome, cognome, luogo, data di nascita e fotocopia di undocumento di riconoscimento. Durante le operazioni di voto gli osservatori accreditati possono avanzare alpresidente di sezione o di seggio la richiesta di messa a verbale di una o più dichiarazioni.Art. 10(Operazioni di scrutinio)1. Le operazioni di scrutinio inizieranno a chiusura <strong>del</strong> seggio. Le schede non utilizzate, firmate e non, dovrannoessere contate e chiuse in un plico che verrà sigillato e firmato dal presidente di seggio e di sezione. In caso didecisione inerente lo spostamento di inizio <strong><strong>del</strong>le</strong> operazioni di scrutinio le urne e tutti i documenti relativi allevotazioni dovranno essere sigillati e, in relazione a ciascuna sezione, vi dovrà essere apposta la firma <strong>del</strong> presidentee <strong>del</strong> segretario <strong>del</strong> seggio, oltre che <strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> segretario <strong>del</strong>la relativa sezione.2. Una volta constatata la regolarità di tutte le operazioni i presidenti <strong><strong>del</strong>le</strong> sezioni, su indicazione <strong>del</strong> presidente<strong>del</strong> seggio, apriranno le urne e, aiutati dai propri scrutatori inizieranno ad aprire le schede dichiarando,al contempo, il voto espresso. Durante tali operazioni di scrutinio gli osservatori accreditati possono avanzareal presidente di sezione la richiesta di messa a verbale di una o più dichiarazioni.3. Le schede contestate vanno annotate e conservate separatamente, accompagnate da un breve verbale nelquale è indicato il motivo <strong>del</strong>la contestazione. Esse saranno valutate al termine <strong>del</strong>lo spoglio dai presidentidi sezione riuniti in un’unica commissione che sarà presieduta dal presidente <strong>del</strong> seggio e che provvederàad eleggere al suo interno il segretario verbalizzante.4. Nel verbale di scrutinio di ciascuna sezione verrà indicato il numero <strong><strong>del</strong>le</strong> schede bianche e di quelle nulle.5. Le schede bianche e le schede nulle verranno sigillate in due plichi separati.Art. 11(Proclamazione <strong>degli</strong> eletti e comunicazione <strong>del</strong>l’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> votazioni)1. Risultano eletti coloro che hanno riportato il maggior numero di voti.46


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamento2. Il presidente <strong>del</strong> seggio provvede immediatamente a comunicare alla presidenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>uscente i nominativi di tutti coloro che hanno riportato voti e provvede alla pubblicazione <strong><strong>del</strong>le</strong> graduatoriae dei nomi <strong>degli</strong> eletti mediante affissione nella sede <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Il presidente <strong>del</strong> seggio unitamente al presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente comunica i risultati <strong><strong>del</strong>le</strong>elezioni, con i nominativi di tutti coloro che hanno riportato voti al Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, al Ministrodi Grazia e Giustizia, nonché al Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica <strong>del</strong> Tribunale in cui ha sede il Consiglio Regionale<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Art. 12(Insediamento <strong>del</strong> Consiglio)1. Il presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente, o il commissario, entro venti giorni dalla proclamazione inviacomunicazione ai nuovi eletti convocandoli per l’insediamento e per l’elezione <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche che, comunque,devono avvenire entro trenta giorni dalle elezioni <strong>del</strong> Consiglio.2. Nella riunione, presieduta dal consigliere più anziano per età e coadiuvato dal consigliere più giovane comesegretario verbalizzante, si procede all’elezione tra i componenti iscritti alla sezione A <strong>del</strong>l’albo <strong>del</strong> presidente,<strong>del</strong> vicepresidente. Il Consiglio elegge altresì, tra i propri componenti, un segretario ed un tesoriere.L’elezione avviene per scrutinio segreto, carica per carica a cominciare da quella <strong>del</strong> presidente. Per la validità<strong>del</strong>l’adunanza elettiva è necessaria la presenza dei due terzi dei consiglieri. Risultano eletti coloro cheottengono la maggioranza dei voti dei presenti.Di tale elezione il presidente eletto dà comunicazione al Consiglio nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e al Ministro di Graziae Giustizia, trasmettendo il verbale <strong>del</strong>l’elezione.Art. 13(Surroga)1. I componenti eletti che siano “venuti a mancare per qualsiasi causa”, sia prima <strong>del</strong>la proclamazione <strong>degli</strong>eletti che successivamente, possono essere sostituiti dai candidati, compresi nella graduatoria, che per minornumero di voti ricevuti seguono immediatamente nell’ordine.Nel caso la notizia <strong>del</strong> “venire a mancare per qualsiasi causa” sia di natura certa perché di pubblico dominio,come nel caso di decesso, dimissioni volontarie, cancellazione, rinuncia, radiazione o sospensione dall’albo etrasferimento, il Consiglio dichiara la decadenza <strong>del</strong> Consigliere assente e procede alla sua surroga.2. Ove un consigliere eletto non si presenti alla seduta di insediamento senza produrre motivazioni o risultiassente ingiustificato alle adunanze <strong>del</strong> Consiglio per tre volte consecutive, il Consiglio dovrà accertare induttivamentela causa di tali assenze mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Dopo il trentesimo giornodalla consegna <strong>del</strong>la raccomandata, se l’eletto non ha formalmente motivato la propria assenza, il Consigliopuò dichiararne la decadenza e procedere alla sua surroga.3. Qualora venga a mancare la metà più uno dei consiglieri si procede a nuove elezioni.CAPITOLO TERZOCARICHE REGIONALIArt. 14(Cariche Regionali)1. Le cariche istituzionali sono le seguenti:a) Presidente: il presidente ha la rappresentanza <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ed esercita le attribuzioni conferitegli dalla legge56/89, dal presente regolamento e/o da altre norme, ovvero dal Consiglio.È componente di diritto <strong>del</strong> Consiglio nazionale.In particolare il presidente rilascia i certificati e le attestazioni relative agli iscritti, convoca e presiede il Consiglioattenendosi alle norme <strong>del</strong> regolamento, vota per ultimo e il suo voto prevale in caso di votazione paleseparitaria.Cura l’esecuzione <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio, dirige l’attività <strong>degli</strong> uffici regionali coadiuvato dal segretario,firma i mandati di pagamento rimettendoli al tesoriere. Il presidente sta in giudizio, sia come attore, siacome convenuto e stipula i contratti per conto <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, previa <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio.Appone la sua firma ai verbali <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute consiliari ed agli altri documenti <strong>del</strong> Consiglio e d’ufficio. È il direttoreresponsabile <strong>del</strong> Notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> o propone al Consiglio un altro nominativo scelto tra i Consiglieri.47


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoFissa, sentito il Consiglio, l’elezione <strong>del</strong> Consiglio nei trenta giorni precedenti la scadenza <strong>del</strong> mandato. Convocagli iscritti per le elezioni comunicando l’avviso al Consiglio nazionale. Reperisce il locale idoneo al seggioelettorale. Nomina fra gli elettori il presidente e il vicepresidente di seggio, i presidenti e i vicepresidenti e gliscrutatori di ogni sezione e nel caso di impedimento <strong>del</strong> segretario <strong>del</strong> Consiglio, un altro consigliere. Dà comunicazioneagli eletti nel Consiglio <strong>del</strong>l’avvenuta proclamazione e li convoca per l’insediamento. Dà comunicazione,unitamente al presidente <strong>del</strong> seggio, <strong>del</strong>la elezione <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche regionali al Consiglio nazionale ed alMinistro di Grazia e Giustizia.Al fine di coordinare l’attività amministrativa, di promuovere la migliore funzionalità <strong>degli</strong> uffici e di predisporregli atti e la documentazione relativa agli argomenti posti all’ordine <strong>del</strong> giorno <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute consiliari, ilpresidente riunisce ogni volta che sia necessario, e comunque prima <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute <strong>del</strong> Consiglio, il vicepresidente,il segretario ed il tesoriere.b) Vicepresidente: il vicepresidente ha funzioni vicarie <strong>del</strong> presidente, lo sostituisce in caso di assenza o diimpedimento e disimpegna le funzioni a lui eventualmente <strong>del</strong>egate dal presidente stesso. In caso di assenza<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente nelle riunioni di Consiglio, la presidenza è momentaneamente assuntadal consigliere più anziano per età che non ricopra la carica di segretario o tesoriere.c) Segretario: il segretario coadiuva il presidente nelle sedute di Consiglio curando la compilazione dei verbali,assicura la regolare tenuta dei registri <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni e sovrintende al funzionamento <strong>del</strong>l’archivio.Firma i verbali, le <strong>del</strong>iberazioni e coadiuva il presidente nella direzione <strong>degli</strong> uffici. Autentica le copie <strong><strong>del</strong>le</strong><strong>del</strong>iberazioni e <strong>degli</strong> altri atti che vengono rilasciati a pubblici uffici o, nei casi consentiti, ai singoli interessati.Tiene aggiornato l’albo. È responsabile per i pareri di congruità sulle parcelle professionali <strong>degli</strong> iscrittiche ne facciano formale richiesta.È responsabile <strong>del</strong> rilascio dei nulla osta sulle richieste <strong>degli</strong> iscritti in materia pubblicitaria.Nelle elezioni <strong>del</strong> Consiglio funge da segretario <strong>del</strong> seggio.In caso di assenza o impedimento è sostituito, nelle riunioni di Consiglio, dal componente <strong>del</strong> Consiglio piùgiovane per età che non ricopra la carica di presidente, vice presidente o tesoriere.d) Tesoriere: il tesoriere ha la custodia e la responsabilità <strong>del</strong> fondo in contanti e dei valori di proprietà <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Tutte le risorse finanziarie devono essere depositate su di un conto corrente bancario presso uno opiù istituti scelti dal Consiglio e su un conto corrente postale. Il tesoriere provvede alla riscossione <strong><strong>del</strong>le</strong>entrate; paga, entro i limiti <strong>degli</strong> stanziamenti di bilancio, i mandati emessi e firmati dal presidente. È responsabile<strong>del</strong> pagamento dei mandati eccedenti lo stanziamento <strong>del</strong> bilancio approvato. Il tesoriere assicura laregolare tenuta dei registri contabili previsti dal regolamento e da ogni altra scrittura sussidiaria che sirendesse utile istituire; predispone gli elementi per la formulazione <strong>del</strong> bilancio di previsione e <strong>del</strong> contoconsuntivo.In caso di assenza o impedimento è sostituito dal presidente.2. Ogni singola carica istituzionale si considera decaduta nel momento che la maggioranza <strong>del</strong>l’intero Consiglione vota la sfiducia.Art. 15(Altri incarichi)1. Il Consiglio può conferire ai consiglieri, ove fosse necessario, eventuali incarichi che non siano di competenza<strong><strong>del</strong>le</strong> cariche Regionali. Tali incarichi non danno luogo ad alcuna indennità di carica.CAPITOLO QUARTORIUNIONI DEL CONSIGLIOArt. 16(Riunioni <strong>del</strong> Consiglio)1. Il Consiglio si riunisce, su convocazione <strong>del</strong> presidente, non meno di due volte l’anno, di norma ogni duemesi, obbligatoriamente entro due mesi dalla richiesta di nuove iscrizioni all’albo e comunque ogni volta chese ne presenti la necessità o quando sia richiesto da almeno quattro dei suoi membri o da almeno un terzo<strong>degli</strong> iscritti all’albo.2. All’inizio di ogni bimestre il presidente propone al Consiglio un calendario di massima per le riunioni.48


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoArt. 17(Convocazioni)1. Il Consiglio è convocato dal presidente con preavviso di almeno sette giorni al domicilio dei consiglieri,mediante e-mail o fax o lettera o telegramma, e con la specificazione <strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong> giorno per ogni singoloargomento da esaminare e con la indicazione <strong>del</strong> giorno, <strong>del</strong> mese, <strong>del</strong>l’anno, <strong>del</strong>l’ora di inizio e di conclusionee <strong>del</strong> luogo <strong>del</strong>la riunione che di norma è la sede <strong>del</strong> Consiglio.2. Nel caso di comprovata urgenza la convocazione può aver luogo con preavviso minimo di quarantotto ore viafax o telegraficamente.3. Nel caso di convocazione su richiesta di almeno quattro componenti il Consiglio o almeno un terzo <strong>degli</strong>iscritti all’Albo Regionale, il presidente è tenuto a fissare la riunione entro trenta giorni dalla data di ricevimento<strong>del</strong>la richiesta medesima.4. Con l’avviso di convocazione ordinaria vengono trasmessi copia <strong>del</strong> verbale <strong>del</strong>la seduta precedente e <strong>del</strong>ladocumentazione relativa agli argomenti inclusi nell’ordine <strong>del</strong> giorno, con esclusione di quella afferente aiprocedimenti in materia deontologica.Nella stesura <strong>degli</strong> argomenti da porre all’ordine <strong>del</strong> giorno il presidente riprende anche i punti non trattati<strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>la riunione precedente. Quando almeno un terzo <strong>del</strong> Consiglio propone la trattazionedi uno o più argomenti, almeno uno di questi, scelto in ordine temporale di presentazione, dovrà essere iscrittofra i primi cinque punti <strong>del</strong>l’O.d.g. <strong>del</strong>la seduta successiva.Art. 18(Validità)1. Le sedute sono valide se è presente la maggioranza dei consiglieri. Constatata l’esistenza <strong>del</strong> numero legale,il presidente dà avvio alla seduta. Se il numero legale non è raggiunto entro un’ora da quella fissata nell’avvisodi convocazione, la riunione non può aver luogo. Il termine di un’ora può essere prorogato dal presidentein caso di forza maggiore. Se durante la riunione viene a mancare il numero legale, la riunione vienesospesa per un massimo di trenta minuti, allo scadere dei quali, se non si è ricostituito il numero legale, ilpresidente dichiara sciolta la seduta. La richiesta di verifica <strong>del</strong> numero legale può essere richiesta da ogniconsigliere. Tale verifica avviene per appello nominale.Art. 19(Funzioni <strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> segretario)1. Il presidente apre e chiude le sedute, assicura il buon andamento dei lavori <strong>del</strong> Consiglio, fa osservare il regolamento,concede la facoltà di parlare, dirige e modera la discussione, pone le questioni, stabilisce l’ordine<strong><strong>del</strong>le</strong> votazioni e ne annuncia il risultato.2. Il vicepresidente sostituisce il presidente nel caso di assenza o impedimento, qualora anche il vicepresidentesia assente o impedito ne fa le veci il consigliere più anziano di età che non ricopra la carica di segretarioo tesoriere.3. Il segretario, sotto la direzione <strong>del</strong> presidente, provvede a redigere il verbale, ne dà lettura, dà lettura <strong><strong>del</strong>le</strong>proposte e <strong>del</strong>la documentazione, tiene nota <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni. In tali operazioni può farsi assistere da undipendente <strong>del</strong>l’Ufficio. In caso di assenza o impedimento è sostituito dal consigliere più giovane di età chenon ricopra la carica di vice presidente, segretario o tesoriere.Art. 20(Verbale)1. Ferma restando l’immediata efficacia <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibere consiliari dal momento <strong>del</strong>la loro approvazione, salvoquelle aventi carattere ricettizio ai sensi <strong>del</strong> presente regolamento, a conclusione <strong>del</strong>la seduta consiliare ilSegretario dà lettura <strong>del</strong> verbale e si procede alla sua approvazione.2. I verbali sono firmati dal segretario e dal presidente. Essi debbono indicare i consiglieri presenti e quelliassenti, gli eventuali contributi fatti pervenire dai consiglieri assenti, la sintesi <strong><strong>del</strong>le</strong> proposte avanzate, le<strong>del</strong>ibere adottate, l’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> votazioni, nonché, su richiesta, la sintesi <strong>del</strong>la discussione svoltasi e le dichiarazionia verbale riguardanti prese di posizione di singoli consiglieri in ordine a specifici argomenti. Per le<strong>del</strong>iberazioni e i pareri ufficiali il verbale deve indicare anche il nome dei consiglieri che hanno votato a favoreo contro o si sono astenuti. Del verbale fanno parte integrante i testi <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibere ed eventuali allegati icui dati saranno riassuntivamente riportati nel verbale stesso. Anche le <strong>del</strong>ibere e gli allegati sono firmati dal49


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentosegretario e dal presidente.I documenti sopra indicati sono a disposizione di coloro che, fra gli iscritti, avanzino istanza di visionarli oaverne copia previo pagamento <strong><strong>del</strong>le</strong> spese di riproduzione.Art. 21(Informazioni)1. Prima di iniziare la discussione <strong>degli</strong> argomenti posti all’ordine <strong>del</strong> giorno, il presidente, il vicepresidente, ilsegretario, il tesoriere e i coordinatori <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni e dei gruppi di lavoro possono dare sinteticheinformazioni al Consiglio circa l’andamento dei lavori, l’esecuzione <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibere, l’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> iniziative equanto altro sia ritenuto utile. La sessione informativa non può protrarsi di norma oltre 45 minuti. Sulle informazioninon è concessa la parola se non per richiesta di brevissime chiarificazioni, né è ammessa la presentazionedi proposte e la loro approvazione, quand’anche fossero all’O.d.G. dei punti successivi.Art. 22(<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong> giorno)1. Dopo la sessione informativa il presidente pone in discussione gli argomenti posti all’ordine <strong>del</strong> giorno nellasequenza disposta dalla lettera di convocazione, salvo richiesta di inversione che deve essere messa ai voti.Su tale richiesta sono ammessi a parlare un consigliere a favore e uno contrario, per non più di 5 minuticiascuno. Eccezionalmente le richieste di modificare l’ordine <strong>del</strong>la discussione <strong>degli</strong> argomenti possono esserefatte durante il prosieguo <strong>del</strong>la riunione.2. Il Consiglio può introdurre ulteriori argomenti all’ordine <strong>del</strong> giorno solo in apertura di seduta in via eccezionalee con il voto favorevole di almeno due terzi dei membri <strong>del</strong> Consiglio, salvo motivati casi particolari di derogariconosciuti dal presidente. Fanno eccezione le proposte di inserimento all’OdG di <strong>del</strong>ibere relative a iscrizioni,cancellazioni o trasferimenti per le quali è sufficiente l’approvazione da parte <strong>del</strong>la maggioranza semplicedei presenti.Art. 23(<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> interventi)1. La discussione su ciascun argomento in trattazione è introdotta dal presidente che definisce il tempo consentitoalla discussione. Sull’argomento relazionano il presidente, il vicepresidente, il segretario, il tesoriere o icoordinatori <strong><strong>del</strong>le</strong> Commissioni e dei Gruppi di lavoro o singoli consiglieri incaricati o proponenti l’oggettoall’ordine <strong>del</strong> giorno. Le relazioni di presentazione devono essere corredate, se necessario, dalla relativa documentazione.2. Successivamente alla relazione ha inizio la discussione. I consiglieri intervengono nell’ordine <strong><strong>del</strong>le</strong> rispettiverichieste al presidente, il quale compone la lista <strong>degli</strong> iscritti a parlare. Ciascun consigliere ha diritto diesprimere compiutamente ma sinteticamente il proprio pensiero per non più di cinque minuti e per non piùdi due volte sullo stesso argomento. Ha diritto di non essere interrotto, salvo che dal presidente per richiamoal regolamento, ed ha il diritto di replica. Può fare osservazioni sulle relazioni presentate e può esercitareil diritto di proporre questioni pregiudiziali, sospensive, e mozioni d’ordine:a) La “questione pregiudiziale” si pone quando si ritiene che un dato argomento non debba essere discusso e/ovotato prima che venga discusso e/o votato altro argomento preliminare;b) La “questione sospensiva” si pone quando si ritiene di sospendere e rinviare ad altra seduta o ad altro momento<strong>del</strong>la seduta la discussione e/o la votazione <strong>del</strong>l’argomento;c) La “mozione d’ordine” si pone quando si intende richiamare l’osservanza <strong>del</strong>la Legge, <strong>del</strong> regolamento, <strong>del</strong>laprocedura dei lavori.3. Ogni consigliere può chiedere al presidente la parola in qualunque momento <strong>del</strong>la discussione per “fattopersonale”. Il “fatto personale” si pone quando un consigliere ritenga di essere stato censurato nella propriacondotta o gli vengano attribuite opinioni o dichiarazioni o fatti diversi o contrari a quelli effettivamenteespressi o avvenuti, oppure gli vengano addebitate dichiarazioni non espresse o fatti non avvenuti. In questicasi la discussione viene temporaneamente sospesa e il presidente decide se il fatto sussiste o meno, se ladecisione <strong>del</strong> presidente non è accettata dal richiedente questi può appellarsi direttamente al Consiglio chesi pronuncia immediatamente con voto palese e senza discussione.50


"attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoArt.24(Votazioni)1. Il presidente, esaurita la lista <strong>degli</strong> iscritti a parlare nel tempo previsto per la discussione <strong>del</strong>l’argomento,pone in votazione le proposte <strong>del</strong>iberative nel seguente ordine:a) proposta pregiudiziale;b) proposta sospensiva;c) proposta per mozione d’ordine;d) proposta <strong>del</strong> relatore <strong>del</strong>l’argomento;e) proposte diverse da quelle <strong>del</strong> relatore, secondo l’ordine di presentazione.2. Tutte le proposte <strong>del</strong>iberative da mettere in votazione devono essere presentate per iscritto o, previo consenso<strong>del</strong> presidente, dettate al segretario verbalizzante. Il Consiglio non può <strong>del</strong>iberare le proposte che comportinoimpegni di spesa, qualora non siano state depositate presso la segreteria <strong>degli</strong> uffici almeno quarantottoore prima e non siano state accompagnate dalla relativa documentazione.3. Prima <strong>del</strong> voto possono intervenire a parlare solo due consiglieri a favore e due contro.Le votazioni hanno luogo con voto palese per alzata di mano o appello nominale, eccetto che un terzo deiconsiglieri chieda la votazione a scrutinio segreto.Si vota sempre a scrutinio segreto per eleggere ad incarichi o per revocare incarichi e, comunque su questioniconcernenti persone e aspetti relativi alla Disciplina e Vigilanza, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 30<strong>del</strong> presente regolamento.4. Le <strong>del</strong>ibere sono approvate con la maggioranza dei voti espressi dai presenti, eccezion fatta per i casi per iquali il presente regolamento preveda una diversa maggioranza. Le astensioni sono calcolate neutrali. Lamaggioranza dei voti sarà calcolata sulla base <strong>del</strong> rapporto tra i voti favorevoli e i voti contrari.5. Il presidente vota per ultimo ed in caso di parità di voti, nel voto palese, prevale il suo. In materia disciplinare,a parità di voto, prevale la posizione più favorevole all’iscritto sottoposto a procedimento disciplinare.6. I consiglieri devono astenersi dal prendere parte a <strong>del</strong>iberazioni concernenti materie o situazioni in cui sonodirettamente interessati, salvo non concernano le attività <strong>del</strong> Consiglio, o riguardanti i loro congiunti o affinifino al quarto grado civile.Art. 25(Interrogazioni e interpellanze)1. In ogni riunione <strong>del</strong> Consiglio e prima <strong>del</strong>la sua chiusura il presidente deve riservare un tempo per la presentazionee la risposta ad interrogazioni e interpellanze dei consiglieri:a) “L’interrogazione” consiste nella domanda rivolta, o fatta pervenire per iscritto al presidente o, suo tramite,alle altre cariche regionali o, per quanto di competenza, ai coordinatori <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni per conoscere seun fatto sia vero, se le informazioni pervenute siano esatte, se e quali provvedimenti siano presi o stiano perprendersi. L’interrogazione non dà luogo a discussione o a votazione e la risposta può essere data immediatamenteoppure differita ad altra seduta. L’interrogante, a risposta avvenuta, ha diritto ad una brevissimareplica per dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto e far registrare le dichiarazioni a verbale;b) “L’interpellanza” consiste nella domanda rivolta o fatta pervenire per iscritto al presidente o, suo tramite,alle altre cariche regionali e ai coordinatori <strong><strong>del</strong>le</strong> Commissioni per conoscere i motivi o gli intendimenti <strong>del</strong>loro operato e <strong><strong>del</strong>le</strong> loro decisioni. L’interpellanza non dà luogo a discussione o votazione. La risposta alleinterpellanze avviene nella riunione <strong>del</strong> Consiglio immediatamente successiva. Il presidente può rifiutare larisposta alle interpellanze. Se l’interpellante vuole provocare una discussione sulle mancate spiegazioni,deve presentare una mozione che dovrà trovare posto in un ordine <strong>del</strong> giorno successivo.Art. 26(Mozione)1. La mozione consiste in una proposta concreta intesa a promuovere una decisione da parte <strong>del</strong> Consiglio. Puòanche riflettere un giudizio sull’operato <strong>del</strong> presidente e <strong><strong>del</strong>le</strong> altre cariche regionali. Spetta al presidenteiscrivere la discussione e la votazione <strong><strong>del</strong>le</strong> mozioni all’ordine <strong>del</strong> giorno <strong><strong>del</strong>le</strong> successive riunioni <strong>del</strong> Consiglio.51


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoArt. 27(Pubblicità <strong><strong>del</strong>le</strong> riunioni e dei verbali)1. Le riunioni <strong>del</strong> Consiglio sono aperte ad esclusione di quelle dove si <strong>del</strong>ibera in riferimento a procedimentidisciplinari. Il Consiglio regolamenta il flusso <strong>degli</strong> ascoltatori in base alla capienza <strong>del</strong>la sala e <strong><strong>del</strong>le</strong> sue strutture.CAPITOLO QUINTOCOMMISSIONI, GRUPPI DI LAVORO E ALTRI ORGANISMIArt. 28(Funzione <strong><strong>del</strong>le</strong> Commissioni)1. Le commissioni svolgono funzioni consultive, istruttorie, di studio e di proposta per il Consiglio. Hanno ilcompito di riferire su singole materie individuate secondo le attribuzioni istituzionali <strong>del</strong> Consiglio. Le attività<strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni si svolgono esclusivamente sulla base di un mandato <strong>del</strong> Consiglio.Art. 29(Costituzione e individuazione)1. Il Consiglio, una volta eletto il presidente, il vicepresidente, il segretario e il tesoriere, nelle sedute successiveprocede alla nomina <strong><strong>del</strong>le</strong> Commissioni permanenti individuate in base alle attribuzioni <strong>del</strong> Consiglio edalle finalità che il Consiglio stesso si propone.Art. 30(Composizione)1. Le commissioni sono composte da un minimo di tre ad un massimo di sette membri. Possono far parte <strong><strong>del</strong>le</strong>commissioni membri, esterni al Consiglio, che abbiano particolare esperienza riguardo ai temi trattati nellesingole commissioni.2. Il coordinatore di ciascuna commissione viene designato dal Consiglio. Il coordinatore designato, raccolte leindicazioni dei consiglieri, presenta una proposta complessiva sulla composizione <strong>del</strong>la commissione. Il Presidentepone in discussione e in votazione tale proposta. Qualora il Consiglio, sulla base <strong>del</strong>la proposta presentata,si esprima con voto favorevole di almeno quattro quinti dei presenti, tale proposta si intende approvata.Qualora non si raggiunga tale quorum il Consiglio procede votando a maggioranza semplice la determinazione<strong>del</strong> numero dei componenti la commissione. Procede quindi alla votazione nominativa con voto segretoin cui ciascun consigliere può esprimere un numero di preferenze pari alla metà più uno, arrotondato perdifetto, dei componenti da designare tratti dal totale dei possibili candidati precedentemente indicati.4. Ciascun consigliere non può essere membro effettivo in più di due commissioni.Art. 31(Funzionamento)1. Nella seduta di insediamento di ciascuna commissione, convocata dal Presidente <strong>del</strong> Consiglio, viene elettoun Segretario verbalizzante. Le commissioni sono convocate dal coordinatore. Gli orientamenti <strong>del</strong>la commissionesono adottati a maggioranza dei voti dei suoi componenti.2. Le commissioni hanno facoltà di chiedere l’intervento di esperti, previo assenso <strong>del</strong> Consiglio, per consultazionispecifiche. Per ogni seduta è redatto il verbale che deve essere depositato in segreteria. I membri <strong>del</strong>Consiglio possono partecipare a sedute <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni diverse da quella a cui appartengono, senza votoe senza alcun onere a carico <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Art. 32(Gruppi di lavoro)1. Il Consiglio, per particolari e specifiche questioni, può costituire gruppi di lavoro con iscritti all’<strong>Ordine</strong>o esperti <strong>del</strong> settore coordinati da un consigliere. I gruppi di lavoro sono tenuti a svolgere i compiti loroaffidati sulla base dei criteri, nei termini e con le modalità stabiliti dal Consiglio con apposita <strong>del</strong>ibera.Per la loro composizione e funzionamento si fa riferimento alle norme di cui ai precedenti articoli 30 e31 <strong>del</strong> presente regolamento.52


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoArt. 33(Comitato di Redazione <strong>del</strong> Notiziario)1. Il Comitato di Redazione nella sua composizione integrale viene nominato dal Consiglio a maggioranza semplicesu proposta <strong>del</strong> Direttore Responsabile ed è composto da un minimo di tre ad un massimo di cinquemembri incluso il Direttore Responsabile. Entro un mese dalla nomina, presenta al Consiglio un programmadi sviluppo <strong>del</strong>l’attività editoriale che dovrà essere discusso e votato. Tale programma dovrà indicare i criterigenerali a cui il notiziario si dovrà informare. Il Comitato di Redazione cura la veste tipografica <strong>del</strong> notiziario,attiva risorse attorno al progetto editoriale, sollecita e sceglie gli articoli da pubblicare, tiene i rapporticon la tipografia e con gli eventuali consulenti.Art. 34(Direttore responsabile)1. Il Direttore responsabile coordina il comitato di redazione e tiene i rapporti con i collaboratori. È colui chenormalmente concede il nulla osta per la stampa <strong>del</strong> notiziario. Può <strong>del</strong>egare le sue funzioni ad un componente<strong>del</strong> Comitato di Redazione, definito Capo-Redattore.Art. 35(Rubriche)1. Il Notiziario ha anche il compito di promuovere all’esterno l’immagine <strong>del</strong>la professione <strong>del</strong>lo psicologo eprevede, oltre agli spazi inerenti la vita <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> (dibattiti consiliari, comunicazioni previste dalla leggee/o di servizio, comunicazioni <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni, ecc.), spazi adeguati alle singole branche <strong>del</strong>la professione.Potranno essere pubblicati, oltre ai contributi inviati dai consiglieri, articoli e lettere inviati da iscrittiall’<strong>Ordine</strong>. Il Comitato di Redazione si riserva di motivare agli autori le mancate pubblicazioni.Art. 36(Modalità e tempi di pubblicazione <strong>del</strong> Notiziario)1. Il notiziario ha carattere periodico. Tale periodicità viene stabilita dal Consiglio all’inizio <strong>del</strong> proprio mandato.Per consentire tale periodicità il termine ultimo di consegna <strong>degli</strong> articoli da sottoporre ad eventualepubblicazione al Comitato di Redazione è improrogabilmente stabilito in trenta giorni prima <strong>del</strong>la data fissataper il visto si stampi.CAPITOLO SESTOESPLETAMENTIArt. 37(Comunicazioni <strong><strong>del</strong>le</strong> decisioni agli interessati)1. Le decisioni <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> sulle domande di iscrizione o in materia di cancellazione sono notificateentro venti giorni all’interessato e al Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica competente per territorio.2. In caso di irreperibilità <strong>del</strong>l’interessato la comunicazione avviene mediante affissione <strong>del</strong> provvedimento perdieci giorni nella sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ed all’Albo <strong>del</strong> Comune di ultima residenza <strong>del</strong>l’interessato.Art. 38(Ricorsi)1. Le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> possono essere impugnate con ricorso al Tribunale ordinario competenteper territorio dagli interessati, o dal Procuratore <strong>del</strong>la Repubblica, presso il Tribunale stesso entro trentagiorni dalla loro notificazione o dal compimento <strong>del</strong> termine di affissione.53


per ultimo e il suo voto prevale in caso di votazionepalese paritaria.Cura l’esecuzione <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio,dirige l’attività <strong>degli</strong> uffici regionali coadiuvato dalsegretario, firma i mandati di pagamento rimettendolial tesoriere. Il presidente sta in giudizio, sia comeattore, sia come convenuto e stipula i contratti per conto<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, previa <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio.Appone la sua firma ai verbali <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute consiliaried agli altri documenti <strong>del</strong> Consiglio e d’ufficio. È ildirettore responsabile <strong>del</strong> Notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> opropone al Consiglio un altro nominativo scelto tra iConsiglieri.Fissa, sentito il Consiglio, l’elezione <strong>del</strong> Consiglio neitrenta giorni precedenti la scadenza <strong>del</strong> mandato.Convoca gli iscritti per le elezioni comunicando l’avvisoal Consiglio nazionale. Reperisce il locale idoneoal seggio elettorale. Nomina fra gli elettori il presidentee il vicepresidente di seggio, i presidenti e i vicepresidentie gli scrutatori di ogni sezione e nel caso diimpedimento <strong>del</strong> segretario <strong>del</strong> Consiglio, un altroconsigliere. Dà comunicazione agli eletti nel Consiglio<strong>del</strong>l’avvenuta proclamazione e li convoca per l’insediamento.Dà comunicazione, unitamente al presidente<strong>del</strong> seggio, <strong>del</strong>la elezione <strong><strong>del</strong>le</strong> cariche regionali alConsiglio nazionale ed al Ministro di Grazia e Giustizia.Al fine di coordinare l’attività amministrativa, di promuoverela migliore funzionalità <strong>degli</strong> uffici e di predisporregli atti e la documentazione relativa agli argomentiposti all’ordine <strong>del</strong> giorno <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute consiliari,il presidente riunisce ogni volta che sia necessario, ecomunque prima <strong><strong>del</strong>le</strong> sedute <strong>del</strong> Consiglio, il vicepresidente,il segretario ed il tesoriere.b) Vicepresidente: il vicepresidente ha funzioni vicarie<strong>del</strong> presidente, lo sostituisce in caso di assenza o diimpedimento e disimpegna le funzioni a lui eventualmente<strong>del</strong>egate dal presidente stesso. In caso di assenza<strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> vicepresidente nelle riunioni diConsiglio, la presidenza è momentaneamente assuntadal consigliere più anziano per età che non ricopra lacarica di segretario o tesoriere..c) Segretario: il segretario coadiuva il presidente nellesedute di Consiglio curando la compilazione dei verbali,assicura la regolare tenuta dei registri <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazionie sovrintende al funzionamento <strong>del</strong>l’archivio.Firma i verbali, le <strong>del</strong>iberazioni e coadiuva il presidentenella direzione <strong>degli</strong> uffici. Autentica le copie<strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni e <strong>degli</strong> altri atti che vengono rilaattività<strong>del</strong> consiglioil regolamentoDELIBERA n. 199 <strong>del</strong> 10 ottobre 2006DECISIONI IN MERITO A MODIFICAREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTODEL CONSIGLIOIl Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong> 18-12-1989, in base al quale il Consiglio “provvede alla ordinaria estraordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>…”;- vista le proprie <strong>del</strong>iberazioni n. 170, 177, 184 e 186 <strong>del</strong> 1997,con le quali è stato approvato il Regolamento per il funzionamento<strong>del</strong> consiglio; ;- ritenuto opportuno modificare detto regolamento, al fine difavorire il miglior funzionamento <strong>del</strong> consiglio, in termini disnellimento <strong>del</strong>l’azione amministrativa e di efficienza <strong>del</strong>l’attività<strong>del</strong>iberativa;- visto lo schema di regolamento apportante le ipotesi di modifica;<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:di approvare le modifiche al regolamento per il funzionamento<strong>del</strong> consiglio, come di seguito illustrate.Il Consiglio prende in esame l’art. 14. L’avvocato precisa chela citazione <strong><strong>del</strong>le</strong> norme <strong>del</strong>l’editoria nell’articolo è incongruacon il genere di pubblicazioni che l’<strong>Ordine</strong> produce.Viene illustrata la modifica relativa al punto c) sulle funzioni<strong>del</strong> segretario.Entra il consigliere Crescimbene alle 20.35Il Presidente pone ai voti le modifiche proposte.Favorevoli: Zaccaria, Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno,Del Lungo, Gasparini Crispino, Sensini, Fenzi, Crescimbene.Il Consiglio approva la revisione <strong>del</strong>l’art. 14 come segue.Art. 14(Cariche Regionali)1. Le cariche istituzionali sono le seguenti:a) Presidente: il presidente ha la rappresentanza <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>ed esercita le attribuzioni conferitegli dalla legge56/89, dal presente regolamento e/o da altre norme,ovvero dal Consiglio.È componente di diritto <strong>del</strong> Consiglio nazionale.In particolare il presidente rilascia i certificati e le attestazionirelative agli iscritti, convoca e presiede ilConsiglio attenendosi alle norme <strong>del</strong> regolamento, vota54


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentosciati a pubblici uffici o, nei casi consentiti, ai singoliinteressati. Tiene aggiornato l’albo. È responsabile peri pareri di congruità sulle parcelle professionali <strong>degli</strong>iscritti che ne facciano formale richiesta. È responsabile<strong>del</strong> rilascio dei nulla osta sulle richieste <strong>degli</strong> iscrittiin materia pubblicitaria.Nelle elezioni <strong>del</strong> Consiglio funge da segretario <strong>del</strong>seggio.In caso di assenza o impedimento è sostituito, nelleriunioni di Consiglio, dal componente <strong>del</strong> Consigliopiù giovane per età che non ricopra la carica di presidente,vice presidente o tesoriere.d) Tesoriere: il tesoriere ha la custodia e la responsabilità<strong>del</strong> fondo in contanti e dei valori di proprietà <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Tutte le risorse finanziarie devono essere depositatesu di un conto corrente bancario presso uno opiù istituti scelti dal Consiglio e su un conto correntepostale. Il tesoriere provvede alla riscossione <strong><strong>del</strong>le</strong> entrate;paga, entro i limiti <strong>degli</strong> stanziamenti di bilancio,i mandati emessi e firmati dal presidente. È responsabile<strong>del</strong> pagamento dei mandati eccedenti lo stanziamento<strong>del</strong> bilancio approvato. Il tesoriere assicurala regolare tenuta dei registri contabili previsti dalregolamento e da ogni altra scrittura sussidiaria chesi rendesse utile istituire; predispone gli elementi perla formulazione <strong>del</strong> bilancio di previsione e <strong>del</strong> contoconsuntivo.In caso di assenza o impedimento è sostituito dal presidente.2. Ogni singola carica istituzionale si considera decadutanel momento che la maggioranza <strong>del</strong>l’intero Consiglione vota la sfiducia.Il Consiglio prende in esame l’art. 15. Dopo ampia discussioneil Consiglio decide all’unanimità dei presenti(Zaccaria, Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno,Del Lungo, Gasparini Crispino, Sensini, Fenzi,Crescimene) di confermarne l’attuale formulazione.Il Consiglio prende in esame l’art. 17.Alle 21.10 entra il consigliere Montanari.Alle 21.25 entra il consigliere Marinelli.Il Consiglio discute le opportunità di modifica <strong>del</strong> comma 1. IlPresidente spiega che il principio che sostiene le proposte dimodifica è di rendere più funzionale il regolamento <strong>del</strong> Consiglioalle esigenze di gestione <strong>del</strong>l’Ente. La regolamentazioneprevista dalla modifica proposta costituisce inoltre una garanziae un punto di chiarezza e trasparenza rispetto a quanto giàprevisto dal comma 2 <strong>del</strong>l’art. 22 il quale già attribuisce alPresidente la possibilità di introdurre in seduta nuovi argomentiper motivati casi.Per ciò che concerne la richiesta di inviare l’O.d.g. 15 giorniprima il Presidente considera che così facendo si rallenterebbeenormemente il lavoro <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Il Presidente comunqueassicura che il suo sforzo è di far pervenire quanto primail materiale ai consiglieri qualora sia possibile.Dopo ampia discussione il Consiglio all’unanimità dei presenti(Zaccaria, Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno,Del Lungo, Gasparini Crispino, Sensini, Fenzi, Crescimene,Montanari, Marinelli), decide di modificare il comma 1 <strong>del</strong>l’art.17 nel modo che segue.Art. 17(Convocazioni)1. Il Consiglio è convocato dal presidente con preavvisodi almeno sette giorni al domicilio dei consiglieri, mediantee-mail o fax o lettera o telegramma, e con la specificazione<strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong> giorno per ogni singolo argomentoda esaminare e con la indicazione <strong>del</strong> giorno,<strong>del</strong> mese, <strong>del</strong>l’anno, <strong>del</strong>l’ora di inizio e di conclusionee <strong>del</strong> luogo <strong>del</strong>la riunione che di norma è la sede <strong>del</strong>Consiglio.I commi vengono rinumerati.Si passa all’esame <strong>del</strong> comma 4.Il Consiglio all’unanimità dei presenti modifica ilcomma nel modo che segue.4) Con l’avviso di convocazione ordinaria vengono trasmessicopia <strong>del</strong> verbale <strong>del</strong>la seduta precedente e <strong>del</strong>ladocumentazione relativa agli argomenti inclusi nell’ordine<strong>del</strong> giorno, con esclusione di quella afferente aiprocedimenti in materia deontologica .Nella stesura <strong>degli</strong> argomenti da porre all’ordine <strong>del</strong>giorno il presidente riprende anche i punti non trattati<strong>del</strong>l’ordine <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>la riunione precedente.Quando almeno un terzo <strong>del</strong> Consiglio propone la trattazionedi uno o più argomenti, almeno uno di questi,scelto in ordine temporale di presentazione, dovrà essereiscritto fra i primi cinque punti <strong>del</strong>l’O.d.g. <strong>del</strong>la sedutasuccessiva.Si passa all’art. 19.Il Consiglio modifica all’unanimità dei presenti (Zaccaria,Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo,Gasparini Crispino, Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari,Marinelli) l’articolo nel modo che segue.Art. 19(Funzioni <strong>del</strong> presidente e <strong>del</strong> segretario)1. Il presidente apre e chiude le sedute, assicura il buon55


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoandamento dei lavori <strong>del</strong> Consiglio, fa osservare il regolamento,concede la facoltà di parlare, dirige e moderala discussione, pone le questioni, stabilisce l’ordine <strong><strong>del</strong>le</strong>votazioni e ne annuncia il risultato.2. Il vicepresidente sostituisce il presidente nel caso diassenza o impedimento, qualora anche il vicepresidentesia assente o impedito ne fa le veci il consigliere piùanziano di età che non ricopra la carica di segretarioo tesoriere.3. Il segretario, sotto la direzione <strong>del</strong> presidente, provvedea redigere il verbale, ne dà lettura, dà lettura <strong><strong>del</strong>le</strong>proposte e <strong>del</strong>la documentazione, tiene nota <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>iberazioni.In tali operazioni può farsi assistere da undipendente <strong>del</strong>l’Ufficio. In caso di assenza o impedimentoè sostituito dal consigliere più giovane di età chenon ricopra la carica di vice presidente, segretario otesoriere.Si passa all’art. 20.Il Consiglio all’unanimità dei presenti (Zaccaria, Cruciani,Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo, GaspariniCrispino, Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari, Marinelli)ne approva la modifica nel modo che segue.Art. 20(Verbale)1. Ferma restando l’immediata efficacia <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibereconsiliari dal momento <strong>del</strong>la loro approvazione, salvoquelle aventi carattere ricettizio ai sensi <strong>del</strong> presenteregolamento, a conclusione <strong>del</strong>la seduta consiliare ilSegretario dà lettura <strong>del</strong> verbale e si procede alla suaapprovazione .2. I verbali sono firmati dal segretario e dal presidente.Essi debbono indicare i consiglieri presenti e quelliassenti, gli eventuali contributi fatti pervenire dai consiglieriassenti, la sintesi <strong><strong>del</strong>le</strong> proposte avanzate, le <strong>del</strong>ibereadottate, l’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> votazioni, nonché, su richiesta,la sintesi <strong>del</strong>la discussione svoltasi e le dichiarazionia verbale riguardanti prese di posizione di singoliconsiglieri in ordine a specifici argomenti. Per le <strong>del</strong>iberazionie i pareri ufficiali il verbale deve indicareanche il nome dei consiglieri che hanno votato a favoreo contro o si sono astenuti. Del verbale fanno parteintegrante i testi <strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibere ed eventuali allegati icui dati saranno riassuntivamente riportati nel verbalestesso. Anche le <strong>del</strong>ibere e gli allegati sono firmati dalsegretario e dal presidente.I documenti sopra indicati sono a disposizione di coloroche, fra gli iscritti, avanzino istanza di visionarli oaverne copia previo pagamento <strong><strong>del</strong>le</strong> spese di riproduzione.Si passa all’art. 21.Il Consiglio ne decide all’unanimità dei presenti (Zaccaria,Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo,Gasparini Crispino, Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari,Marinelli) la modifica nel modo che segue.Art. 21(Informazioni)1. Prima di iniziare la discussione <strong>degli</strong> argomenti postiall’ordine <strong>del</strong> giorno, il presidente, il vicepresidente, ilsegretario, il tesoriere e i coordinatori <strong><strong>del</strong>le</strong> commissionie dei gruppi di lavoro possono dare sintetiche informazionial Consiglio circa l’andamento dei lavori, l’esecuzione<strong><strong>del</strong>le</strong> <strong>del</strong>ibere, l’esito <strong><strong>del</strong>le</strong> iniziative e quantoaltro sia ritenuto utile. La sessione informativa nonpuò protrarsi di norma oltre 45 minuti. Sulle informazioninon è concessa la parola se non per richiestadi brevissime chiarificazioni, né è ammessa la presentazionedi proposte e la loro approvazione, quand’anchefossero all’O.d.G. dei punti successivi.Si passa all’art. 24.Il Consiglio all’unanimità dei presenti (Zaccaria, Cruciani,Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo, GaspariniCrispino, Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari, Marinelli)approva le seguenti modifiche.Art.24(Votazioni)1.Il presidente, esaurita la lista <strong>degli</strong> iscritti a parlare neltempo previsto per la discussione <strong>del</strong>l’argomento, ponein votazione le proposte <strong>del</strong>iberative nel seguente ordine:a) proposta pregiudiziale;b) proposta sospensiva;c) proposta per mozione d’ordine;d) proposta <strong>del</strong> relatore <strong>del</strong>l’argomento;e) proposte diverse da quelle <strong>del</strong> relatore, secondo l’ordinedi presentazione.2.Tutte le proposte <strong>del</strong>iberative da mettere in votazionedevono essere presentate per iscritto o, previo consenso<strong>del</strong> presidente, dettate al segretario verbalizzante. IlConsiglio non può <strong>del</strong>iberare le proposte che comportinoimpegni di spesa, qualora non siano state depositatepresso la segreteria <strong>degli</strong> uffici almeno quarantotto56


attività <strong>del</strong> consiglioil regolamentoore prima e non siano state accompagnate dalla relativadocumentazione.3. Prima <strong>del</strong> voto possono intervenire a parlare solo dueconsiglieri a favore e due contro.Le votazioni hanno luogo con voto palese per alzata dimano o appello nominale, eccetto che un terzo dei consiglierichieda la votazione a scrutinio segreto .Si vota sempre a scrutinio segreto per eleggere ad incarichio per revocare incarichi e, comunque su questioniconcernenti persone e aspetti relativi alla Disciplinae Vigilanza, fatto salvo quanto previsto dall’articolo30 <strong>del</strong> presente regolamento.4. Le <strong>del</strong>ibere sono approvate con la maggioranza dei votiespressi dai presenti, eccezion fatta per i casi per i qualiil presente regolamento preveda una diversa maggioranza.Le astensioni sono calcolate neutrali. La maggioranzadei voti sarà calcolata sulla base <strong>del</strong> rapporto trai voti favorevoli e i voti contrari.5. Il presidente vota per ultimo ed in caso di parità di voti,nel voto palese, prevale il suo.In materia disciplinare, a parità di voto, prevale la posizionepiù favorevole all’iscritto sottoposto a procedimentodisciplinare.6. I consiglieri devono astenersi dal prendere parte a <strong>del</strong>iberazioniconcernenti materie o situazioni in cui sonodirettamente interessati, salvo non concernano le attività<strong>del</strong> Consiglio, o riguardanti i loro congiunti o affinifino al quarto grado civile.Esce il Presidente e assume la conduzione il Vicepresidente.Si passa all’esame <strong>del</strong>l’art. 34.Il vicepresidente ne pone ai voti l’abrogazione. Il Consiglioapprova all’unanimità dei presenti (Zaccaria, Cruciani, Cariani,Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo, Gasparini Crispino,Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari, Marinelli).Rientra il Presidente.Si passa all’esame <strong>del</strong>l’art. 33 (ex 35).Dopo ampio dibattito il Presidente pone ai voti le proposte dimodifica. Alle 23.30 esce il Consigliere Crispino perché indisaccordo.Art. 33 (ex 35)(Comitato di Redazione <strong>del</strong> Notiziario )1. Il Comitato di Redazione nella sua composizione integraleviene nominato dal Consiglio a maggioranza semplicesu proposta <strong>del</strong> Direttore Responsabile ed è compostoda un minimo di tre ad un massimo di cinque membriincluso il Direttore Responsabile. Entro un mesedalla nomina, presenta al Consiglio un programma disviluppo <strong>del</strong>l’attività editoriale che dovrà essere discussoe votato. Tale programma dovrà indicare i criteri generalia cui il notiziario si dovrà informare. Il Comitatodi Redazione cura la veste tipografica <strong>del</strong> notiziario,attiva risorse attorno al progetto editoriale, sollecita esceglie gli articoli da pubblicare, tiene i rapporti conla tipografia e con gli eventuali consulenti.Favorevoli: Zaccaria, Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno,Del Lungo, Gasparini, MarinelliContrari: Sensini, Fenzi, CrescimbeneAstenuti: MontanariIl Consiglio approva la modifica.Si passa all’art. 35 (ex 37). Il consiglio all’unanimità dei presenti(Zaccaria, Cruciani, Cariani, Gragnani, Urso, D’Aguanno,Del Lungo, Gasparini, Sensini, Fenzi, Crescimene, Montanari,Marinelli) approva le seguenti modifiche.Art. 35 (ex 37)(Rubriche)1. Il Notiziario ha anche il compito di promuovere all’esternol’immagine <strong>del</strong>la professione <strong>del</strong>lo psicologo e prevede,oltre agli spazi inerenti la vita <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> (dibattiticonsiliari, comunicazioni previste dalla legge e/o diservizio, comunicazioni <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioni, ecc.), spaziadeguati alle singole branche <strong>del</strong>la professione. Potrannoessere pubblicati, oltre ai contributi inviati dai consiglieri,articoli e lettere inviati da iscritti all’<strong>Ordine</strong>. IlComitato di Redazione si riserva di motivare agli autorile mancate pubblicazioniSi passa all’art. 38 ex 40Il consiglio all’unanimità dei presenti (Zaccaria, Cruciani, Cariani,Gragnani, Urso, D’Aguanno, Del Lungo, Gasparin, Sensini,Fenzi, Crescimene, Montanari, Marinelli) approva le seguentimodifiche.Art. 38 (ex 40)(Ricorsi)1. Le <strong>del</strong>iberazioni <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> possono essereimpugnate con ricorso al Tribunale ordinario competenteper territorio dagli interessati, o dal Procuratore<strong>del</strong>la Repubblica, presso il Tribunale stesso entro trentagiorni dalla loro notificazione o dal compimento <strong>del</strong>termine di affissione. Il testo di detto regolamento, chesostituisce il precedente, è parte integrante <strong>del</strong>la presente<strong>del</strong>iberazione ed è immediatamente vigente.57


ISCRIVITIALLA MAILING LISTDELL'ORDINEUN PICCOLO GESTOPER NON PERDEREUN SERVIZIO ESSENZIALE.Per ricevere o continuare a ricevere le Newsletter<strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> è necessario iscriversi, aggiornareo semplicemente riconfermare il proprio indirizzodi posta elettronica seguendo il percorso dal sitowww.ordinepsicologilazio.it - Area Newsletter - FormLa @Newsletter è uno strumento molto utileperché consente di essere sempre aggiornatirispetto alle principali novità che riguardanola professione: normative, iniziative ed eventi.Il Servizio Relazioni Esterne e Comunicazioneringrazia per la collaborazione.


IMPUGNATOANCHE IL CONCORSODELLA ASL ROMA Atutela <strong>del</strong>la professioneDIRIGENTI PSICOLOGICONTINUA LA BATTAGLIADELL’ORDINEAvv. Luca Lentini, Consulente <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> LazioÈ NOTA LA TENDENZA <strong><strong>del</strong>le</strong> Aziende<strong>del</strong> Servizio Sanitario Nazionale adescludere aprioristicamente gli <strong>Psicologi</strong>Dirigenti dal novero dei possibili partecipantialle procedure selettive per l'attribuzionedi incarichi di direzione distrutture complesse e di direzione di Dipartimenti.Contro questo fenomeno di illegittimaemarginazione <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> dalle posizioniapicali, il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>Lazio sta conducendo una battaglia checomincia a dare i suoi frutti, sia in terminigiurisprudenziali che di presa di posizioneda parte <strong>del</strong>la Regione Lazio.In concreto accade che, salvo rare eccezioni,gli incarichi apicali vengono riservatidalle Aziende ai soli appartenentiall’Area medica e <strong><strong>del</strong>le</strong> specialità mediche,ad esempio nelle discipline di Psichiatria,Neuropsichiatria e NeuropsichiatriaInfantile, ma si assiste anche all’attribuzionedi incarichi di direzione diSER.T. nella disciplina di Medicina Interna(è il caso, ad esempio, <strong>del</strong>l’AziendaU.S.L. RM A sul quale il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>del</strong> Lazio ha ottenuto una favorevolesentenza interlocutoria, commentatasul Notiziario n. 11/12 <strong>del</strong> 2005).In tal modo si vedono illegittimamenteesclusi dalle selezioni gli <strong>Psicologi</strong> Dirigenti,che pure appartengono alle altrecategorie professionali <strong>del</strong> ruolo sanitariodi cui al D.P.R. 10-12-1997, n. 484(Regolamento per l’accesso all’ex II livellodirigenziale nel S.S.N.) e per i qualinon esiste alcuna preclusione normativao contrattuale collettiva all’accessoagli incarichi di direzione di strutturecomplesse <strong><strong>del</strong>le</strong> quali notoriamente costituisconoasse portante insieme ai Medici.Sul punto è utile ricordare che il rapportodi lavoro dei Dirigenti <strong>del</strong> S.S.N. èdisciplinato dai CC.CC.NN.LL. <strong>del</strong>l’AreaMedico-Veterinaria e dai CC.CC.NN.LL.<strong>del</strong>l’Area Sanitaria, Professionale, Tecnicaed Amministrativa cui appartengonogli <strong>Psicologi</strong>, <strong>del</strong> 5-12-1996, <strong>del</strong>l’8-6-2000 e <strong>del</strong> 3-11-2005.La disciplina contrattuale è imperniatasulle disposizioni dettate dall’ultima<strong>riforma</strong> <strong>del</strong> S.S.N., cosiddetta “<strong>riforma</strong>Bindi” di cui al D.L.vo 19-6-1999, n. 229,contenente modifiche al D.L.vo 30-1-2-1992, n. 502.Oggi esiste un ruolo unico <strong>del</strong>la Dirigenzasanitaria, <strong>del</strong> quale fanno parte anchegli <strong>Psicologi</strong> e nel quale sono confluitigli ex IX, X ed XI livello (quest’ultimocosiddetto livello apicale), passandoper un periodo in cui gli ex IX e X livelloerano stati accorpati nel I livello dirigenzialee l’ex XI livello (apicale) erastato denominato II livello dirigenziale.In questo ruolo unico sono gli incarichia fare la differenza tra i singoli Dirigenti,sia dal punto di vista <strong><strong>del</strong>le</strong> responsabilitàche dal punto di vista economico.In particolare, ogni Dirigente con almenocinque anni di anzianità deve essereassegnatario di un incarico che può essere:- di direzione di struttura complessa (v.art. 15 ter D.L.vo n. 502/92);- di direzione di struttura semplice;- di natura professionale anche di altaspecializzazione, di consulenza, di studioe ricerca, ispettivi, di verifica e dicontrollo.Per ogni Dirigente deve essere stipulatoun contratto individuale di lavoro, nelquale devono essere specificati, oltre all’areae disciplina di appartenenza, anchel’incarico conferito, la relativa tipologiae la sede di destinazione.L’incarico dirigenziale è divenuto quindielemento portante <strong>del</strong> rapporto di lavoro,intorno al quale ruotano tutte le altredisposizioni che riguardano la vita lavorativo-professionale<strong>del</strong> dipendente.L’affidamento <strong>degli</strong> incarichi di direzionedi struttura complessa è disciplinatodagli artt. 29 dei due contratti <strong>del</strong>l’areamedica e non medica <strong>del</strong> 2000, secondocui “Gli incarichi di direzionedi struttura complessa sono conferitiai dirigenti… con le procedura previstedal DPR 484/97 nel limite <strong>del</strong> numerostabilito dall’atto aziendale…”.Il Capo II <strong>del</strong> D.P.R. n.484/97 (artt. 3 eseguenti) disciplina l’accesso agli incarichidi (ex II livello dirigenziale, ora di)direzione di struttura complessa. In particolaregli artt. 3 e 4 includono gli <strong>Psicologi</strong>tra le categorie professionali cuidetti incarichi possono essere assegnati,nelle discipline “<strong>Psicologi</strong>a” e “Psicoterapiariservata agli psicologi ed ailaureati in medicina e chirurgia, legittimatiall’esercizio <strong>del</strong>l’attività dipsicoterapia”.Ne consegue che qualora gli incarichida attribuire afferiscano a servizi che vedonocongiuntamente impegnati Medicie <strong>Psicologi</strong> (tre cui C.S.M., T.S.M.R.E.E.,SER.T., ecc.) e che per tale ragione nonvengono denominati Servizi Psichiatrici(come invece accade per il Servizio ospedalieroPsichiatrico di Diagnosi e Cura -S.P.D.C.), gli <strong>Psicologi</strong> non possono esserneaprioristicamente esclusi. Si trattainfatti di servizi nell’ambito dei qualila multidisciplinarità, il lavoro di gruppo,l’integrazione socio-sanitaria e l’approccioglobale alla persona costituiscono elementiessenziali <strong><strong>del</strong>le</strong> prestazioni forniteagli utenti.Peraltro, dal D.M. 30-1-1998 contenente“Tabelle relative alle disciplineequipollenti previste dalla normativaregolamentare per l’accesso al secondolivello dirigenziale per il personale<strong>del</strong> ruolo sanitario <strong>del</strong> Servizio sanitarionazionale”, risultano per l’Areadi <strong>Psicologi</strong>a (comprendente <strong>Psicologi</strong>ae Psicoterapia) tra i Servizi equipollentiai fini dei titoli di carriera, limitandoci adalcuni esempi, quelli di “Salute mentale,età evolutiva e adulti”, “Consultorifamiliari”, “SER.T.”, “Psichiatria”,“Neuropsichiatria”, “Neuropsichiatriainfantile”, “Clinica <strong><strong>del</strong>le</strong> malattie nervosee mentali”, “Igiene mentale”.Deve altresì considerarsi che il contenutosostanziale <strong>degli</strong> incarichi di dire-59


tutela <strong>del</strong>la professionedirigenti psicologi60zione di struttura complessa è prettamenteorganizzativo, gestionale, di analisidi costi e aderenza agli obiettivi assegnati.L’art.15 comma 6 <strong>del</strong> D.L.vo 30-12-1992, n. 502 sottolinea, infatti, che “Aidirigenti con incarico di direzione distruttura complessa sono attribuite,oltre a quelle derivanti dalle specifichecompetenze professionali, funzionidi direzione ed organizzazione<strong>del</strong>la struttura, da attuarsi, nell’ambito<strong>degli</strong> indirizzi operativi e gestionali<strong>del</strong> dipartimento di appartenenza,anche mediante direttive a tuttoil personale operante nella stessa, el’adozione <strong><strong>del</strong>le</strong> relative decisioni necessarieper il corretto espletamento<strong>del</strong> servizio... Il dirigente è responsabile<strong>del</strong>l’efficace ed efficiente gestione<strong><strong>del</strong>le</strong> risorse attribuite...”.Ciò, è in linea con gli artt. 4 e 17 <strong>del</strong>T.U. sul pubblico impiego di cui al D.L.von. 165/01, che rimarcano a loro volta ilcarattere prettamente gestionale ed organizzativo<strong><strong>del</strong>le</strong> funzioni dirigenziali.In caso di attribuzione di strutturecomplesse, Medici e <strong>Psicologi</strong>, tolte lefunzioni derivanti dalle loro specifichecompetenze professionali - che di fattoi responsabili di struttura complessa nonriescono più a svolgere, se non in via <strong>del</strong>tutto residuale - vengono chiamati essenzialmentea dirigere ed organizzare.Tanto è vero, che gli avvisi pubblici richiedonoquale requisito per l’ammissionealle procedure selettive il possessodi un attestato di formazione managerialeo l’assunzione <strong>del</strong>l’obbligo a conseguirloe prevedono altresì colloqui direttiall’accertamento <strong><strong>del</strong>le</strong> capacità gestionali,organizzative e di direzione deicandidati.Stante il quadro normativo sopra riportato,la giurisprudenza, che si è finoraoccupata di alcune ipotesi riferite aiSER.T., ha affermato un principio validoanche per le altre strutture complessedi cui sopra: gli <strong>Psicologi</strong> alla luce <strong>del</strong>lavigente disciplina in materia di incarichidirigenziali nel S.S.N. sono idonei alla direzionedi strutture complesse nelle qualioperino anche i Medici e, pertanto, devonoessere inclusi nel novero dei possibilipartecipanti alle relative selezioni.Ad esempio, il T.A.R. Lazio Sez.I, consentenza 5-4-1999, n. 566 ha annullatol’art. 6, comma 5 <strong>del</strong> D.M. 30-11-1990nella parte in cui prevedeva, seppure invia transitoria di prima applicazione, cheladdove le funzioni di Dirigente <strong>del</strong> SERTnon risultassero “già attribuite a personaleappartenente ad altri profili, sonoconferite a personale medico”.La motivazione di detta sentenza precisache “È agevole constatare come ladisposizione consenta che la direzione<strong>del</strong> Sert sia acquisita anche da operatoriappartenenti a professionalitàdiversa da quella medica, anche senon dotati <strong>del</strong>la apposita specializzazione,che abbiano già ricevuto ilrelativo incarico. Se ne può dedurreche la norma esclude l’esistenza di unimpedimento di carattere professionalea che la direzione sia assunta dauno psicologo, ma indica la figura <strong>del</strong>medico per una esigenza di celerità edi semplificazione nella fase di avviamento<strong><strong>del</strong>le</strong> strutture. Una sceltasiffatta, tuttavia, comprime la professionalità<strong>degli</strong> psicologi, i quali purpotendo aspirare alla direzione <strong>del</strong>Sert, ne sono esclusi senza motivi sufficientementevalidi… Occorre dunqueche l’Amministrazione… adottiuna disciplina che… consenta ancheagli <strong>Psicologi</strong> di accedere alla direzione<strong>del</strong> Sert”.Con ciò è stata spazzata via l’unica disposizioneche abbia mai tentato di escludere,seppur temporaneamente, gli <strong>Psicologi</strong>dalla direzione di un Servizio afferentealla loro professionalità e nell’ambito<strong>del</strong> quale operano insieme ai Medici.Su queste basi, il T.A.R. Sicilia Sez. Icon sentenza 14-7-2003, n. 1151 ha annullatoil Piano Sanitario Regionale nellaparte in cui escludeva gli <strong>Psicologi</strong> dalladirezione dei SER.T. e dei servizi perle Dipendenze Patologiche.In particolare si legge nella motivazioneche “Le clausole <strong>del</strong> P.S.R. relativeall’attribuzione <strong>degli</strong> incarichi di Responsabile<strong>del</strong> Dipartimento <strong><strong>del</strong>le</strong> dipendenzepatologiche e di responsabiledi SERT… appaiono difformi dalleprescrizioni legislative in tema diconferimento <strong>del</strong>l’incarico di Direttoredi Dipartimento e di responsabiledi SERT in quanto individuano i soggettipotenzialmente destinatari di taliincarichi nei soli dirigenti medici,con esclusione <strong>degli</strong> psicologi; esse devono,quindi, essere considerate illegittime”.Secondo lo stesso T.A.R. Sicilia si deve“escludere che il conferimento didetti incarichi sia riservato ai soli dirigentimedici e ciò in considerazionesia <strong>del</strong>la tipologia di trattamentierogati (art. 3, ‘trattamenti di caratterepsicologico, socio-riabilitativo emedico farmacologico’) che <strong>del</strong>la previsionenei relativi organici di unugual numero di posti per medici epsicologi”.Da ultimo il Consiglio di Stato Sez. Vcon sentenza 20-10-2005, n. 5885 ha precisatoche “...il decreto ministeriale 30novembre 1990 n. 444, emanato inforza <strong>del</strong>la L. 26 giugno 1990 n. 162(poi inglobato nel testo unico <strong><strong>del</strong>le</strong> leggiin materia di stupefacenti...), contenentedisposizioni sulle strutture esulle funzioni dei SERT... pone sullostesso piano medici e psicologi, nelladefinizione <strong>del</strong>la tabella organica allegataal decreto, e non conferisce alcunaprevalenza ai trattamenti medicofarmacologici rispetto a quelli dicarattere psicologico e socio-riabilitativoche devono essere assicuratidalle strutture regionali. Al contrarioil complesso <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni sullamateria, annettono, sul piano logico,prima ancora che giuridico, specificorilievo alla attività di prevenzionee recupero <strong>degli</strong> interessati alla vitanormale, rispetto alle quali preminenterilievo deve essere attribuito alla figuraprofessionale <strong>degli</strong> psicologi iquali, <strong>del</strong> resto, sono iscritti con il personalemedico, nel ruolo sanitario anorma <strong>del</strong> D.P.R. 28 dicembre 1979. Aposteriori... la legge n. 45 <strong>del</strong> 1999 hadefinitivamente chiarito la coincidenteposizione di psicologi e medicicon riferimento al servizio in questionee conclamato la possibilità che laposizione apicale sia conferita ad unopsicologo...”.Più recentemente, come accennato, siè espressa la Regione Lazio con le circolariprot. n. 35608 <strong>del</strong> 22-3-2006 e prot.n. 68890 <strong>del</strong> 12-6-2006, chiarendo in viadefinitiva ed inequivocabile l’obbligo <strong><strong>del</strong>le</strong>Amministrazioni di considerare i Dirigenti<strong>Psicologi</strong> nel novero dei possibiliaspiranti all’assegnazione di incarichi didirezione di strutture complesse e di Dipartimenti.In particolare, con la circolare prot. n.35608 <strong>del</strong> 22-3-2006, avente ad oggetto“Dirigenti <strong>Psicologi</strong> S.S.N., incarichidirezione struttura complessa e direzionedipartimento” la Regione, previorichiamo <strong><strong>del</strong>le</strong> stesse pronunce giurisprudenzialidi cui sopra, ha chiarito che“Dalla lettura <strong>del</strong>la giurisprudenza,nonché in ragione di quanto previstodal D.L.vo n. 165/01, si evince che lefunzioni dirigenziali sono di carattereprettamente gestionale ed organizzativoe, pertanto, si rileva conestrema chiarezza che il Dirigente Psicologonon può essere aprioristicamenteescluso né dalle procedure selettiveper l’attribuzione di incarichidirigenziali di Struttura complessa,né, come precisato dal T.A.R. Sicilia,dalla direzione dei Dipartimenti... Nelcaso <strong>del</strong> D.S.M., le Strutture complessead esso afferenti possono di volta


in volta essere affidate a Direttori<strong>Psicologi</strong> o Medici Psichiatri, come siè detto senza aprioristiche preclusioninei confronti dei primi, ad esclusionedi strutture quali il SPDC perl’area medica e le U.O. di psicologia,per l’area di psicologia, le quali nonpossono che essere dirette, rispettivamente,da dirigenti appartenenti alladisciplina di medicina ed appartenentialla disciplina di psicologia.Pertanto le Aziende <strong>del</strong> S.S.N. nelleprocedure selettive devono aprire ancheai Dirigenti <strong>Psicologi</strong> ai fini <strong>del</strong>l’attribuzione<strong>degli</strong> incarichi di direzionedi Strutture complesse, ed includeregli stessi tra i possibili destinataridi incarichi di direzione di Dipartimenti”.A conferma di questa indicazione lastessa Regione Lazio, con successivacircolare prot. n. 68890 <strong>del</strong> 12-6-2006,ha ulteriormente precisato che “...fermorestando il richiamo alle Aziendea voler consentire a tutte le categoriedirigenziali <strong>del</strong> ruolo sanitarioadeguate opportunità di accessoalle posizioni apicali... si confermache la partecipazione agli avvisiper il conferimento di incarichitutela <strong>del</strong>la professionedirigenti psicologidi struttura complessa è consentitaa più categorie nelle specifiche disciplineper le quali il D.P.R. 484/97prevede tali modalità di “accessopluricategoriale...”, come accade perla disciplina Psicoterapia.Ciò nonostante persiste l’ostruzionismoda parte <strong><strong>del</strong>le</strong> Aziende UU.SS.LL.verso la categoria professionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>,come provano alcuni recenti avvisipubblici comparsi in Gazzetta Ufficialenel mese di agosto, che però nonsono sfuggiti all’attenzione <strong>del</strong> Consiglio<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> ai fini <strong><strong>del</strong>le</strong> azioni conseguenti.DELIBERA n. 275 <strong>del</strong>l’11 ottobre 2006DECISIONI IN MERITO AL CONFERIMENTOMANDATO PER IMPUGNAZIONE CONCORSOASL RM A DI ROMA,G.U. - SERIE SPECIALE CONCORSI -N. 60 DEL 08/08/2006Il Consiglio- Vista la Legge 18 febbraio 1989 n. 56 “Ordinamento <strong>del</strong>laProfessione di Psicologo”, in particolare, l’art. 12 lett.d), ai sensi <strong>del</strong> quale “Il Consiglio… cura l’osservanza<strong><strong>del</strong>le</strong> leggi e <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizioni concernenti la professione”;- visto l’art. 6 lett. q) <strong>del</strong> vigente Regolamento per il funzionamento<strong>del</strong> Consiglio, ai sensi <strong>del</strong> quale “spetta alConsiglio Regionale… resistere in contraddittorionei ricorsi presso il tribunale e promuovere eventualiazioni giudiziali, fatta salva una diversa valutazionedi opportunità”;- visto e allegato l’Avviso pubblico per il conferimento didue incarichi di direttore medico di struttura complessa,area medica e <strong><strong>del</strong>le</strong> specialità mediche, disciplinapsichiatria, presso l’azienda sanitaria locale “Roma A” diRoma, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 <strong>del</strong>l’8 agosto2006;- vista la lettera A - “F” “Requisiti di ammissione”, punto2) <strong>del</strong> suddetto bando, ove si richiede il requisito <strong>del</strong>l’iscrizioneall’albo <strong>del</strong>l’ordine dei medici;- visto il D.P.R. 10/12/1997 n. 484 “Regolamento per l’accessoall’ex II livello dirigenziale nel S.S.N., il quale trale categorie professionali <strong>del</strong> ruolo sanitario include gli<strong>Psicologi</strong>, per i quali vige il C.C.N.L. <strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong>la DirigenzaSanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa<strong>del</strong> S.S.N. <strong>del</strong>l’08/06/00, come aggiornato dalC.C.N.L. <strong>del</strong> 03/11/05;- visto il D.lgs 19/06/1999 n. 229 che ha modificato il D.lgs 30-12-1992 n. 502, istituendo un ruolo unico <strong>del</strong>laDirigenza sanitaria, di cui fanno parte anche gli <strong>Psicologi</strong>;- visto, altresì, il D. lgs. 30/03/01 n. 165, Testo Unico sulpubblico impiego, il quale prevede agli artt. 4 e 17, chele funzioni dirigenziali sono di carattere prettamente gestionaleed organizzativo;- considerata la nota <strong>del</strong>l’Avvocato Luca Lentini sulla materiain oggetto (Prot. n. 4425 <strong>del</strong> 05/07/06) in cui, sullabase <strong>del</strong>l’interpretazione <strong><strong>del</strong>le</strong> suddette norme, nonchésulla base di precedenti pronunce dei Tribunali AmministrativiRegionali (T.A.R. Lazio Sez.I Sent. 5-4-99 n.566; T.A.R. Sicilia-Palermo Sez.I Sent. 14-7-03 n. 1151),si afferma che “il Dirigente Psicologo non può essereaprioristicamente escluso né dalle procedure selettiveper l’attribuzione di incarichi dirigenziali distruttura complessa, né, come ha precisato il T.A.R.Sicilia, dalla direzione di Dipartimenti”;- ritenuta, alla luce <strong><strong>del</strong>le</strong> suddette premesse, l’illegittimitaesclusione dal concorso <strong>del</strong>la categoria <strong>degli</strong> psicologi;- valutata l’opportunità di proporre azione in sede giurisdizionale;- ritenuto, altresì, di nominare, per la sua comprovata e-sperienza professionale, quale difensore e rappresentante<strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio,l’avvocato Luca Lentini, <strong>del</strong> Foro di Roma;all’unanimità (Zaccaria, Cruciani, D’Aguanno, Crispino,Del Lungo, Fenzi, Gasparini, Gragnani, Manca, Marinelli,Montanari, Sensini, Urso)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:1) di impugnare <strong>del</strong>l’Avviso pubblico per il conferimentodi due incarichi di direttore medico di struttura complessa,area medica e <strong><strong>del</strong>le</strong> specialità mediche, disciplinapsichiatria, presso l’azienda sanitaria locale “RomaA” di Roma, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.60 <strong>del</strong>l’8 agosto 2006;2) di autorizzare il Presidente, dott.ssa Marialori Zaccaria,a conferire mandato all’avv. Luca Lentini <strong>del</strong> Forodi Roma, <strong>del</strong>lo studio Legale Lentini, Placidi e Partners,con sede in Roma, via Barberini n. 86, affinchéproponga ricorso avverso il suddetto avviso pubblico;3) di liquidare l’onorario, per la prestazione suddetta, oltreal rimborso <strong><strong>del</strong>le</strong> spese giustificate, con appositoatto <strong>del</strong>iberativo, tenendo conto <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong> valore<strong>del</strong>la controversia, con speciale riguardo all’attivitàsvolta dagli avvocati davanti al giudice, come e-spressamente disposto dagli artt. 1 e 5 <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong>Ministero <strong>del</strong>la Giustizia e Giustizia n. 127 <strong>del</strong> 8 aprile2004, relativo alle tariffe professionali <strong>degli</strong> avvocati.61


l’alboi nuovi iscrittil’albo • nuovi iscritti dal 12/12/2005Abet Francesca 14318Aceti Massimiliano 13778Acquafredda Maria Cristina 13919Agnello Alessia 13661Agostinelli Valentina 14156Agozzino Nicoletta 13500Aiello Sofia 13779AlaggioFlavia 13486Albini Stefania 14157Alesii Annalisa 13780Alesini Azzurra 13920Alisio Daniela 13662Almanì Giuseppina 14289Aloisio Giorgia 13569Alotta Francesca 14158Amato Luigi 13782Amato Alessia 13921Ambrosi Massimo 13781Ambrosi Germana 14075Amorese Katia 13922Anastasia Maria Debora 13663Andò Maria 14159Andreoli Roberta 13664Andreoli Silvia 14160Andreozzi Vincenza Sea 13783Andronico Francesca 13784Angeletti Francesca 13487Angeloni Loredana 14071Angelucci Erika 13488Angelucci Alessia 13501Annarumi Paola 14076Annunziata Ida Francesca 13502Antonaci Sonia 14161Antonucci Ilaria 14077Arcari Viviana 13785Arci Lucia 13923Armenali Nora 14229Arrighi Adriana 14078Arwari Brian 13570Aspromonte Laura 13665Aulicino Anna 13571Auneddu Domenica 13503Avallone Matteo 14230Avincola Fosco 14079Avola Monica 13504Avvisati Maela 13924Azzola Anna maria 13666Baiocchi Fabrizio 13572Bakacs Sara 13573Baldecchi Sara 14162Bardari Dorotea 13667Barone Luca 13925Baroni Paola 13786Bartoli Katia 14281Bassi Raffaella 14231Basso Enrico 13668Bastianelli Natalia 13787Battista Silvia 13788Battisti Nicoletta 14232Bazzi Uberto Sebastiano 13471Bedeschi Ludovica 13926Bellanza Viviana 1366962Belli Francesca 13789Benedetti Chiara 13790Benedetti Chiara 14233Berardinelli Tiziana 13670Berenato Giada 13489Beretta Mascia 13927Bernardini Simona 13671Bernardini Agnese 14080Bevilacqua Monia 14163Bezzi Mariangela 14164Biagetti Silvia 13928Bianchi Alessandra 13672Bianchi Maria Clementina 14165Biase Adriana 13791Bilello Monica 14234Binetti Giovanna 13574Biondi Damiano 13673Blancato Raffaella 13505Boccardi Massimo 13929Boccarini Carlo 13792Boccialoni Stefano 13930Bonaccorso Beatrice 13793Bonella Lucia 14319Bonfiglietti Paola 13575Borello Amelia 14166Borghini Agnese 13794Boschetti Sara 13795Bossis Tiziana 13674Botta Gerardo 13576Botta Francesca 13796Bova Nicoletta 14081Braccini Laura 14167Brescia Filomena 13472Briguglio Stefania 14082Brufatto Elena 13931Brusca Nunzia 13490Bruschini Michela 13577Bruziches Maurizio 13675Bucchi Manuela 14320Bucci Fiorella 13797Bucciarelli Barbara 13932Buda Sonia 13578Budai Veronica 13933Bugatti Valeria 14321Buja Claudia 14083Buscé Laura 13798Cacace Immacolata 13579Caciolo Alessandra 13934Caggiano Lucia 13473Caggiano Valeria 13580Cagnucci Oriana 13581Caldarini Emanuela 14235Calì Francesca 13676Calò Anna 14084Camarda Silvia 13799Camerino Clara 13800Camperi Chiara 13582Can<strong>del</strong>ma Michela 14085Canfora Yuri 14168Cangiano Ilaria 14322Cantarella Laura 14169Caponera Giorgio 13801Caporossi Alessio 14323Cappello Laura 14324Cappuccini Cecilia 13677Caputi Rosastella 13802Capuzzi Claudia 13935Caragnano Desiree 14086Caralla Alessandra 13803Caravano Luigi 13804Carboni Paola 13805Cardinale Chiara 13806Carducci Chiara 14325Carlone Svenja 13807Carnevale Eleonora 13808Carnevale Silvia 13809Carnevale Mariannina 14087Carnevale Michela 14170Carosi Mauro 14236Carotenuto Ornella 13936Carparelli Maria 13583Carpino Valeria 13810Carradori Giorgia 14171Carucci Iarba 13584Carulli Sabina 13678Caruso Rosario 13474Caruso Anna Carmela 14088Cascione Monica Laura 13811Casimirri Paolo 13506Castagna Morena 13679Castagna Michela 14172Castellano Rosetta 13585Cavacciuti Federico 14326Ceccarelli Andrea 13586Ceccarelli Maria Antonietta 14327Cecchini Barbara 13937Ceglia Barbara 13812Celani Marilena 13507Celani Barbara 13813Celli Alessandro 14173Cellitti Emanuela 13938Centofanti Antonella 13680Cereatti Federica 13681Cerichelli Anna 13454Cesa Marta 14174Cherri Elisa 13814Chiarello Luciana 14089Chieppa Mariacarla 13682Chiolo Crocifissa 13683Chiriacò Vincenzo 14237Chirico Giandomenico 13939Chondrodimos EumorfiaVeronica 14328Ciancarella Michela 14290Cianchi Maria 13940Cianci Laura 13941Ciancio Catia 13815Ciardullo Chiara 13942Ciarmatore “Sonia” 14238Ciatti Manuela 13943Ciccarelli Nicoletta 14090Cicerchia Marcella 14329Cicolini Karen 13944Cifali Marcella 14091


Cingolani Donatella 13475Ciofani Anna 13816Ciolfi Alessandra 14092Cirillo Vito 13684Cirino Antonella 13945Cisternino Francesca 13946Ciullo Milena 14239Clemente Eleonora 13817Co<strong>del</strong>la Stefania 14291Colangelo Marina 13947Colapietro Antonella 14175Coletta Morena 14240Colombo Cinzia Maria Elena 13948Colopi Giorgio 13949Colucci Marco 13476Concutelli Carla 13685Con<strong>del</strong>lo Antonietta 13587Console Rosa 14228Conti Agatella Sabrina Valeria 13588Conti Carlotta 13686Conti Federica 14176Copertino Nunzia 13950Corica Fabiana 14177Corrente Daniela 14330Corsaro Mauro 13508Corsini Tiziana 13951Cortese Laura 13589Corvini Chiara 14241Cosentino Valentina 13952Cosimi Cristiano 13818Cossu Marcello 13590Costantini Giorgia 13953Costantino Ilaria 14242Costanzo Deborah 14093Costanzo Roberta 14243Cracas Michela 13954Crescenzi Giovanni maria 14178Cristanziani Federica 13687Cruciani Valentina 14244Cubadda Benedetta 14245Cuomo Carolina 13955Cuozzo Francesca 13956Curatola Anita 13688Curiale Silvia Antonietta 14094D'agostino Chiale JessicaLucia 14095Dal secco Alessandra 13822D'alessandri Marzia 14331D'alessandro Tania 13957D'amante Chiara 14096D'ambrosio Raffaella 13958D'ambrosio Andree 14332D'amelio Barbara 13959D'amico Anna Maria 14246D'angeli Massimo 13960D'angiò Teresa 13819D'anzi Silvana 14097Darelli Laura 13592D'aristotile Alessandro 13820Dartizio Sara 13593Daviddi Romina 13491De acutis Silvia 13492De bartolo Paola 14179De bernardinis Emanuele 14333De carlini Laura 13823De carolis Donatina 13691De col Alessandra 13824De costa Gaiola GomesSara Filipa 13692De Donno Valentina 14282De Giuli Claudia 13693De Leonardis Paolo 13962De Luca Alba 13509De Maio Diana 14292De Masi Maria Serena 13694De Matteis Elisa 13963De Nigris Barbara 13825De Pompeis Davide 13695De Sossi Simona 13964Del Pezzo Camilla 14334Del Vecchio Chiara 14098D'Elia Fabiana 13961Della Penna Francesca 14335Della Valle Giuseppina 13827Dell'Aquia Ketty 13696Dell'Aria Burani Sara 14293Dell'Atti Simona 13594Dell'Elce Graziella 13826D'Erasmo Emanuela 13821Derine Alessandro 13697Dezi Nicoletta 13828Di Castro Giovanna 13829Di Chiacchio Carlo 14294Di Cicco Anna Maria 14247Di Costanzo Maria 13510Di Donato Luisa 13830Di Eduardo Roberta 13698Di Fazio Simona 14248Di Gennaro Laura 14283Di Giacomo Sara 13699Di Giacomo Claudia 14180Di Gioia Annamaria 14336Di Giorgio Floriana 14249Di Giunta Laura 13595Di Giuseppe Alfonso 13493Di Lolli Francesca 13494Di Marco Amina 14337Di Mauro Carmelo 14099Di Pierri Rossella 14100Di Pietro Marco 13700Di Pomponio Ileana 13965Di Rado Ladmila 13701Di Stefano Jole 13831Diaco Elisabetta 13966Diamanti Francesca 13832D'ilario Alfredo 13689D'immè Roberta 13690Dinelli Sara 13967Dionisi Paola 13968Diosono Daniela 13833Distefano Flavia Adalgisa 14295Divincenzo Francesco 14296Donadio Silvia 14284Donatone Flora 14101D'oriano Antonella 13591Drigo Flavia 14297Emanuele Silvia 14338Enna Eleonora 14102Enuncio Francesca 13834Esposito Gaia 13596l’alboi nuovi iscrittiFabiani Gioia 13511Fabiani Francesca 13835Fabrizi Francesca 13597Fabrizi Elisabetta 13969Fabrizzi Silvia 13598Falino Fabio 13512Fanfulla Federica 14298Federici Lucia 14103Fedullo Francesca 13836Felici Simona 13970Fenga Agata Giusy 13837Fenu Diego 13838Ferraguzzi Francesca 13971Ferraro Angela 13477Ferretti Silvia 13599Ferretti Valentina 14181Ferrieri Michela 14339Ferrovecchio Eugenia 14340Fida Roberta 14341Filibotto Simonetta 13600Filosa Emilia 14104Fiocchetta Simona 14105Fiorella Stefania 13702Fiorelli Simona 13839Foglia Emanuele 13703Forlani Donatella 13840Fornari Michela 14106Fornaro Luciana 14342Fortezza Elisabetta 13841Foti Francesca Irene 13842Frabotta Annalisa 13704Franci Marta 13513Franco Ornella 14343Francone Silvia 13705Frangella Cristina 14182Fratello Fabiana 14250Frontoni Olivia 14107Funaro Sabrina 13601Fusco FrancescaMaria Rosaria 14344Gaeta Rosa Giuseppina 13602Gaglione Manuela 13603Galatro Simona 13972Galgano Valentina 13706Galiano Daniela 13973Galipò Rosario 14108Gallo Erika 13478Gallotta Elisabetta 14183Gambuzza Elisabetta 13514Gammone Nicola 13515Garau Samuela 14109Gargani Francesca 13604Gargiuoli Patrizia 14184Garofalo Sara Lucia Clara 13843Gasparre Pasqualina 14185Gasser Brigitte 13495Gatta Emanuele 13707Gattuso Domenica 13974Gemma Roberta 13975Genga Claudio 13976Genzardi Maura 14345Ghedin Simona 13516Giacò Michela 13605Giampà Concetta 13708Giancaterini Antonella 1411063


l’alboi nuovi iscrittiGiancola Diego 13709Giannino Patrizia 13455Giordano Laura 14186Giorgi Sara 13606Giovannetti Debora 13977Giovannucci Silvia 13844Giua Marzia 14346Giuliani Danilo 13517Giunti Giampiero 13518Goletti Moltif Bouchra 13519Gra<strong>del</strong>la Marco 13978Gravina Maria Immacolata 13607Graziano Simona 13845Greco Cesira 13979Greco Paola 14299Guadagno Michele 13710Guadagnoli Emiliana 13846Guerrera Anna 13980Guerrero Gomez Ana 13711Guerriero Filomena 13608Guglielmotti Raffaella 14300Guglietti Pietrina 13712Heizmann Christina 14187Hugnet Ingrid 13658Iacobitti Caterina 14111Iacovino Anna 14112Iafrate Luisa 13713Iafrate Veronica 14301Iavasile Valentina 13609Impaccio Arianna 14113Incrocci Manuela 13847Infante Maria 13520Innamorato Giuseppe 13456Jendrzej Eugeniusz Jozef 13848Kasemi Gentiana 13610Kaufmann Simone 13849Kenny John Vincent 14251Kis Sandrine 13981La salvia Linda 13521Lacentra Angela 13714Lai Monica 14114Lami Daniele 13715Lamonaca Federica 14188Lancia Maria Sole 14347Landi Simona 13716Landi Sara 14189Lapa Antonietta 13611Larocca Catia 13612Lategana Lucia 14115Lattanzi Valeria 14348Laurini Raffaella 14285Lazzaro Laura 14116Lecci Massimiliano 13717Leggeri Emanuela 14302Lembo Federica 13982Lenci Fedora 14252Leo Cristian 13983Leonardi Alessia 14349Leoncini Federica 13850Lepore Marta 13984Lezzi Sabrina 13522Liotta Daniela 13851Lippi Paolo 13985Lisini Valeria 14303Lista Maria Luisa 1352364Liuzzi Angela 13613Lolli Federica 13524Lombardi Silvia 13479Lombardo Debora 13852Lombardo Stefania 14304Longobardi Carmela 13853Longobardi Michele 14350Lopes Rita 14117Lopez Emanuela 13614Lorenzetti Fabiana 13854Losacco Elisa 14118Lotta Patrizia 14190Lucarelli Immacolata 14351Luce Gabriella 14119Luciani Massimiliano 13615Lupi Cinzia Ausilia 13616Lupinetti Catia 13617Lupo Gaja 13986Luzzetti Tiziana 14120Macauda Valeria 14121Maccari Gloria 13855Macrì Grazia Jole 13525Macrini A<strong>del</strong>e 13987Maggi Maria Rita 13526Magliacca Monia 13988Magrini Francesca 13856Magrini Monia 13989Magro Enrichetta 13990Maioli Annalisa 13618Maione Barbara 13991Maiorana Manuela 13857Maiorano Angela 13992Malavasi Giulietta 14122Malizia Daniele 13527Mambrini Federica 13993Manca Francesca 14253Mancini Laura 14352Mangiapelo Maria Cristina 13619Mangiaracina Giusy 13718Mannocchi Sabina 13620Mantini Chiara 13528Manzo Barbara 13719Manzo Tania 13994Manzocchi Bernardino 14123Marasco Alessandra 13858Marcari Simone 13995Marcelli Barbara 14191Marchesi Piergiorgio 14192Marchi Stefano 13457Marchione Daniela 14124Marconi Antonella 14193Mariani Francesca 13720Mariani Lucia 13859Marini Paola 13721Marotta Michele 13529Marra Federica 13860Marras Cristian 13496Marras Mattia 14194Marri Federica 14254Marsili Antonella 13861Marsili Anna Maria 14195Martani Rita 13862Martini Simona 13621Martongelli Tiziana 13722Marzano Cristina 13863Marzano Francesca 14353Marzulli Concetta 14125Masci Francesca 14255Mascia Rosella 13723Mascotti Maria 13997Masi Mara 13998Masini Sara 13864Massicolle Francesca 13530Mastrangeli Florinda 13531Mastrobattista Luisa 14256Mastrodonato Lucia 13532Matozzo Pierpaolo 13865Matrullo Roberta 13866Matta Raffaella 13622Mattei Edoardo 14196Matteoli Agnese 14354Mattiello Laura 13999Mattonelli Ilaria 13867Mattozzi Roberta 14000Maurizi Francesca 13623Mauro Francesca 13868Mauro Romina 14305Mazzei Giovanna 13724Mazzitelli Rosanna 13725Mazzoni Emanuela 14001Mazzuoccolo Grazia 14257Mecozzi Alessio 13726Melandri Giuliana 13624Meli Sarah 13727Melis Floreana 13728Meloni Nicoletta 13869Meneghetti Aurora 13729Mengarelli Stefano 14002Menichelli Roberta 14003Menichetti Emanuela 14355Menicucci Oliviero 13870Menozzi Francesca 13533Mentuccia Teresa 13871Menza Donatella 14126Merone Luigi 14197Messina Raffaela 14127Messina Serena 14286Mezzani Alessia 14004Miale Lucia 13872Micello Paola 14198Micheli Katia 14005Micucci Marisa 14006Miele Barbara 14199Migliore Elisa 13873Migliore Martina 13874Mignacca Fabrizio 14128Milizia Francesca 14356Milla Cristiana 13480Minerva Isabella 13730Minervini Silvia 14200Minnelli Rosanna 13875Miotti Lucrezia 14258Mirante Nadia 13731Monaco Chiara 13876Moneti Marta 13877Mongi LorenzaSabrina Stefania 13625Montefusco Alessandra 14007Monti Manuela 13732Montoneri Graziella Lucia 13458


Morabito Arianna 14008Morabito Alessandro 14259Morbidini Leonardo 13534Morelli Francesca 13733Morelli di Ticinetoe di Popolo Maurizio 13734Moretti Sonia 13459Moretti Michela 14009Moretti Gabriella 14201Morganti Giorgia 14202Morgia Federica 14129Moriconi Martina 14260Mosca Gabriella 13878Moscato Giovanna 14072Mosiello Francesca 13626Mosti Eleonora 13497Mulattieri Manuela 14203Muller Heike Nicola 13879Mura Giuseppina 14130Mura Carla 14306Murolo Annalisa 14357Muscella Ilaria 13880Musci Lucia 13535Muzi Maddalena 13627Napoli Monica 13628Napoli Carmen 14261Nar<strong>del</strong>la Roberta 14131Nar<strong>del</strong>la Christian 14262Nassisi Valentina 14132Neroni Emanuela 14010Nicoletti Lucrezia 14011Novembrini Elisabetta 14133Oddi Tatiana 14204Olearo Gaia 13735Olivetti Sara 14134Onori Lucia 14358Orelli Arianna 14012Orlandi Fabia 14013Orlando Barbara 13736Orlando Marianna 14014Orlando Lucia 14205Orsini Lalla 14135Paci Marta 13536Paciello Marinella 14263Padoa schioppa Costanza 13737Paladino Alessandra 13738Palano Valeria 13881Palmieri Maria Teresa 14015Palocci Silvia 14016Palombo Silvio 14017Palombo Enza 14070Palumbo Cristina 13537Palumbo Letizia 14359Panarelli Giulia 14136Panarisi Angelica 14206Pandolfi Emanuela 13882Panella Gianluca 14018Panetti Valentina 13629Pani Pierpaolo 14287Pannone Francesca 14207Pannozzo Marta 13538Pantaleo Cristina 14137Paolucci Francesca 14264Papa Eliana 13739Pappacena Daniela 14019Pappalardo Rosa 13539Paradisi Roberta 14360Parca Simona 14361Parrino Simona 14020Pasquetto Chiara 13498Pasquinelli Valeria 14265Pasquini Federica 13883Passaretti Rosa Anna 14021Passaro Gianluigi 14362Pasta Eleonora 14363Patriarca Luisa 14022Patricola Gabriella 13884Paumgardhen Stefania 13740Pavone Giovanna 13741Pecorari Chiara 13540Pecorella Sara alessia 13541Pellegrino RachelaAnnunziata 13630Pennacchia Mariantonietta 13885Pepe Silvia 13742Pepe Irene 14023Pero Dina 14024Perotti Emanuela 13886Perotti Marta 14364Perretta Diletta 13743Perriccioli Marco 13542Perrotta Marianna 14208Perruzza Claudia 14025Perulli Elisabetta 13887Petricelli Claudia 13888Petroni Sonia 14026Petrosino Consilia 13889Piazzese Marianna 13631Pica Stefano 13543Pichierri Anna Maria 14266Pierleoni Luca 14365Piermattei Claudia 13890Pierri Rossana 13744Pietrobono Giorgia 14027Pignata Carmine 13632Pigotti Maria Cristina 13891Pimpinella Manuela 14366Pinna Elena 13633Pipitone Enrico 14367Piras Giovanni Giuseppe 14138Pirina Federica 14028Pistillo Sara 13634Piterà Quattromani Giovanna 13745Pizzale Maria 13544Pizzi Cristiana 14209Pizzo Maria Maddalena 13635Pizzuti Monia 14210Poli Sandra 14211Polidori Pier Filippo 14368Polifrone Maria Angela 13460Pollioni Sara 14212Portaluri Maria Grazia 13545Prencipe Sara Maria 14029Presutti Antonella 14030Preziosi Giuseppe 14139Procopio Laura 13636Procopio Zaira 14369Profilio Laura 14370Proietti Elisabetta 13746Pucci Laura 13637l’alboi nuovi iscrittiPuccia Veronica 14307Pugliese Francesca 14031Pugliese Mario 14371Pulcini Daniela 13892Pulina Sebastiano 14032Purgato Adriano 13893Purpi Federica 14267Puzzo Annalisa 13546Quarta Annalisa 14372Quartieri Chiara 13638Quatela Giancarlo 13461Rabazzi Alessia 13547Rachieli Antonella 14373Ragosa Assunta 13894Raimondi Valentina 14288Raimondi vallesi Elisa 13548Raneri Eleonora 14268Ranieri Anna lucia 14269Ranucci Carmen 14033Ranucci Monica 14308Rascelli SaschaMaximilian Roberto 14213Rauseo Nella 14374Razzini Valentina 13499Realini Rosanna 14375Rebonato Roberta 13747Recco Arianna 14376Regano Arianna 14034Reina Elisabetta 14035Reitano Giovanna 14140Remedi Silvio 13895Renzetti Barbara 13748Renzi Sarah 13639Resce Ines 14309Ricci Deborah 14036Ricci Ilaria 14037Ricco Alessandra 14310Rigoli Luciana 13749Rimini Laura 13896Rimolo Giulia 14038Rinaldi Gaetano 14377Rindi Gessica 14270Ritorto Francesca 13640Roccaro Giorgio 14039Rocchia Maria Concetta 13641Rodio Patrizia 14378Roitman Monica 14311Romani Maurilia 14141Romano Luca 13549Romano Serena 14214Romiti Mara 14040Ronchi Roberto 13750Roscetti Giovanna 13897Rossi Elena 13751Rossi Irene 14142Rovere Gloria Maria 13752Rubano Giuliana 14312Rubino Gabriella 13550Ruggieri Lia 14143Russini Martina 14379Russo Daniela 13753Russo Claudia 13898Saba Adriana 14380Sabatini Emanuela 13899Sabatini Barbara 1421565


l’alboi nuovi iscrittiSabatino Carmine 14144Saccà Francesca 13754Sacchi Simona 14216Sacco Daniela 14217Salati Emanuela 13551Salatino Stefania 14041Salerno Annunziata 14271Salvador Francesca 14042Salvatore Laura 14272Salvatori Simonetta 13642Salvatori Daniela 14218Salvo Isabella 13462Santolamazza Federica 13643Santoni Wissya 14043Santori Enrico 13552Santucci Martina 13900Saracino Sara 13755Sarrocco Claudia 13756Sarsano Rosa 13481Sassanelli Sara 14381Sassi Ilaria 14145Sasso Antonia 13463Scagnetti Enrica 14273Scalia Tiziana 13464Scannapieco Eugenio 13901Scaramozzino David 14044Scar<strong>del</strong>la Simona 14313Scardigno Anna 13553Scarpa Antonio 13757Schiano Maria Silvia 14219Schiavone Maria Carmela 14045Schneider Cruces Julia 14274Sciacca Laura 13554Sciarillo Grazia 13758Scioscia Maria Giovanna 14046Scivoletto Riccardo 13644Sconci Donatella 14146Scozzari Claudia 14220Sechi Stella 14147Secreto Clara 14148Serra Aurelio Alessio 13645Serranò Francesco 13759Sessa Alessandro 13646Settimo Manuela 13902Severa Alexandra 13760Siciliano Igor 14047Sidoti Lucilla 13647Sigona Ferdinando 13761Silvestri Giovanna 13555Silvestri Alessandro 14221Silvestri Betti 14382Silvestroni Nicoletta 13556Simone Alberto 13469Siracusa Laura 14048Sista Rita 13903Slaninka Leopold 14049Smurro Flavia Teresa 14050Sofri Salvatore 13648Solombrino Simona 13762Spallone Cristiana 14051Spelta Annalisa 14052Sperlonga Cinzia 13465Spina Maria assunta 13763Spinelli Caterina 13904Spirito Francesca 13905Spoletini Ilaria 13649Spoletini Roberta 14314Stella Astrid 14053Stinà Marianna 13650Stinca Massimiliano 13557Stinchi Chiara 13651Stocchino Grazia 14054Stolfi Antonella Gerarda 14315Surace Patrizia 14055Tafuto Viviana 13906Tagliaboschi Stefania 13764Tancredi Roberta 13907Tancredi Filomena 14056Tanini Valentina 14222Tanzilli Annalisa 13558Tarantini Giorgia 14057Tarsia Valentina 13908Tenentini Valentina 14058Tenore Angela 13652Tenore Katia 13909Terranera Fabrizio 13482Terranova Annalisa 14059Testani Alessio 14383Tiberi Francesca Romana 13653Tinarelli Sabrina 14223Tiso Claudia 13559Todaro Francesca 14149Todde Caterina 14224Toglia Anna Lucia 13910Tola Manuela 13560Tomaciello Dolores 14150Tomasello Anna 13654Toni saracini Cecilia 14060Torani Claudia 13765Torcianti Roberta 13561Torsello Loredana 14384Tosi Valeria 13483Tozzini Giuseppina 14385Tramutolo Carmine 13911Tranfo Alice 13766Trani Alessandra 14061Trenta Mara 13912Triolo Giorgia 13767Triolo Angela 14225Troncarelli Giampiero 13913Tunzi Giulia 14226Uccello Laura 14062Urbano Blasetti Luca 13562Uribe Tirado Liliana Maria 13768Urru Paola 13769Vacchini Flaminia 14386Valenti Catia 13563Valenti Liria 13914Vano Federica 13655Varricchio Lucia 13564Vasto Viviana 14275Vecchio Giovanni Maria 14064Vecera Michele Antonio 14387Velenti Maria Elena 14063Venanzi Vania 13466Venturi Ilaria 13915Verderame Luigi 13770Vicarini Antonio 14388Vidmar Massimo 14065Vigilante Katia 13484Vincis Claudia 13916Viola Claudia 14389Violante Viviana 14151Vitale Francesca 14276Vitali Flaminia 14066Vittimberga Erika 13565Vitullo Anna Maria 14067Vitullo Giampiero 14277Volpicelli Chiara 14227Vona Simona 14316Vorrasi Ermelinda 13917Wild Selvaggia 13467Wojcik Zbigniew Tadeusz 14152Zaccaria Gabriella 13485Zago Mara 13771Zamperini Guido 14068Zamprioli Cristiano 13566Zappia Loredana 13656Zeoli Lidia 14069Zingaretti Daniela 13468Zofrea Luisa 13657Zomparelli Monia 14278Zonza Suhail 13772Zunno Mariarosaria 13773Zurma Serena 13918Zurzolo Maria 13774l’albo • nuovi iscritti B dal 12/12/2005Belvedere Rosalba Carmen 30a)Campanini Sara 26b)Canessa Anna Marina 29b)Jesurum Costanza 31b)La Porta Rosa 25b)Lombardo Sabrina 27b)Massaroni Margherita 28b)Rossi Elisa 24b)Vagnarelli Maddalena 32b)66


IL TESORIERE ILLUSTRAIL BILANCIO CONSUNTIVODEL 2005consuntivo 2005NOTA INTEGRATIVAE RELAZIONESULLA GESTIONEMario D’Aguanno, il TesoriereGentili colleghe,egregi colleghi,il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio, con <strong>del</strong>ibera n. 62 <strong>del</strong>19/02/2004 decise di approvare, inconsiderazione <strong>del</strong> D.P.R. n. 97 <strong>del</strong> 27-02-2003, il nuovo Regolamento perl’amministrazione e la contabilità e disubordinarne l’adozione al parere <strong>del</strong>laRagioneria Generale <strong>del</strong>lo Stato.Con nota n. 105163 <strong>del</strong> 21-09-2004questo Dicastero ha risposto che eraal suo esame uno schema di regolamento-tipoper tutti gli ordini territorialipredisposto dal Consiglio Nazionale<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> e che riteneva opportunol’adozione da parte <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio <strong>del</strong> proprioregolamento dopo che il suddetto regolamento-tipoavesse conseguito laprescritta approvazione ministeriale.Questo Consiglio nella seduta <strong>del</strong>22/03/2005 ha deciso di recepire ilnuovo schema di regolamento, cosìcome approvato dal Consiglio Nazionale<strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> nella seduta <strong>del</strong>05/03/2005, a seguito di integrazione emodifiche trasmesse dal Dipartimento<strong>del</strong>la Ragioneria Generale <strong>del</strong>lo Stato.Criteri di formazione e struttura<strong>del</strong> bilancioIl consuntivo, costituito dal conto dibilancio, stato patrimoniale, conto e-conomico e nota integrativa è redattoperciò secondo quanto previsto dal“Regolamento di Amministrazione eContabilità” <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong><strong>del</strong> Lazio, in applicazione <strong><strong>del</strong>le</strong> disposizionicontenute nel D.p.r. 27 febbraio2003, n. 97.Sotto il profilo operativo la contabilitàeconomico patrimoniale è derivatada quella finanziaria basandosi suprincipi di integrazione e riconciliazionecon quest’ultima. I1 nuovo ordinamentoattribuisce ai due regimi contabiliuna assoluta parità in termini diimportanza.In ottemperanza a quanto previstodalla normativa è stata altresì datapuntuale applicazione alle clausole generalidi costruzione <strong>del</strong> bilancio (art.2423 C.c.), ai suoi principi di redazione(art. 2423 bis C.c.) e ai criteri di valutazionestabiliti per le singole voci diesso.Sussistendo i parametri di cui all’art.48 <strong>del</strong> D.p.r. 27 febbraio 2003, il presentebilancio è stato redatto in formaabbreviata.Le risultanze <strong>del</strong>la gestione d’eserciziosono state riassunte, rappresentatee dimostrate nel rendiconto generalein forma abbreviata costituito da:a- Il conto di bilancio composto dalsolo rendiconto finanziario gestionale;b- lo stato patrimoniale in forma abbreviata;c- il conto economico in forma abbreviata;d- la relazione sulla gestione - notaintegrativa.Comparabilità con l’esercizioprecedenteSempre in relazione a questioni d’ordineespositivo, si segnala che è statodoverosamente indicato, per ogni voce<strong>del</strong>lo stato patrimoniale e <strong>del</strong> conto e-conomico, l’importo <strong>del</strong>la voce corrispondente<strong>del</strong>l’esercizio precedente.Convenzioni di classificazioneAl fine di consentire di poter fruiredi una informazione piena, in ordine aicriteri di esposizione adottati in tuttiquei casi in cui la tecnica contabileritiene accettabile l’uso di diverse metodologiedi rappresentazione dei fattidi gestione, si segnala che nella redazione<strong>del</strong> bilancio al 31/12/2005 sonostate applicate le “convenzioni di classificazione”previste dagli allegati alD.p.r. 27 febbraio 2003, n. 97 ed in particolarei prospetti previsti per la formazione<strong>del</strong> bilancio abbreviato (art.48) cui questo Ente è tenuto.CRITERI DI VALUTAZIONELa valutazione <strong><strong>del</strong>le</strong> voci di bilancioè stata effettuata ispirandosi ai principigenerali di prudenza e di competenza,e nella prospettiva <strong>del</strong>la continuazione<strong>del</strong>l’ attività <strong>del</strong>l’ <strong>Ordine</strong>.I criteri adottati, con riferimento allediverse categorie di voci di bilancio,sono stati i seguenti:Immobilizzazioni immateriali:le Immobilizzazioni immateriali sonoiscritte al costo storico di acquisizione,maggiorato dei costi accessori didiretta imputazione. Tali immobilizzazionisono esposte nell’attivo di bilancioal netto dei fondi rettificativi ad essirelativi.Immobilizzazioni materiali:le Immobilizzazioni materiali sonoiscritte al costo storico di acquisizione,maggiorato dei costi accessori didiretta imputazione. Tali beni sono e-sposti nell’attivo di bilancio al netto deifondi rettificativi ad essi relativi.I piani di ammortamento per essipredisposti sono stati determinati sullabase <strong><strong>del</strong>le</strong> possibilità di utilizzazionedei cespiti cui si riferiscono.Non sono stati conteggiati ammortamentianticipati in aggiunta a quellitecnici.Le aliquote concretamente applicate,ridotte alla metà per i cespiti entratiin funzione nell’esercizio (in considerazione<strong>del</strong> loro più limitato utilizzo),sono state le seguenti:67


consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereAliquote di ammortamentoAliquotaammortamentoBII 2) Impianti 15,00BII 2) Macchine 20,00e AttrezzatureBII 3) Mobili 12,00e macchine ufficioBI 7) Software 33,00BII 7) Altri costi 20,00Crediti:essi sono iscritti secondo il loropresumibile valore di realizzazione,rappresentato dal valore nominale.Debiti:essi sono valutati al valore nominale.In tale voce sono accolte passivitàcerte e determinate, sia nell’importoche nella data di sopravvenienza;tale voce non comprende né il fondoTFR né i ratei e risconti che sono espostiseparatamente.Poste numerarie e di patrimonionetto:sono valutate al valore nominale.Fondo TFR:esso è stato conteggiato in modo taleda tenere conto <strong>del</strong>l’effettivo debito<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> nei confronti dei propridipendenti, sulla base di quanto ad essidovuto in ipotesi di cessazione <strong>del</strong>rapporto di lavoro alla data di chiusura<strong>del</strong>l’ esercizio.Ratei e risconti:sono stati determinati in base alcriterio di competenza economicotemporaledei costi e dei ricavi cui siriferiscono.Imposte sul reddito:sono stanziate sulla base <strong>del</strong>l’oneredi imposta di pertinenza <strong>del</strong>l’esercizio.Beni mobili - inventario:per i beni mobili si è provveduto adeffettuare apposita ricognizione e valutazione<strong>degli</strong> stessi, riportandoli inapposito prospetto Inventario.COMPOSIZIONE DEI CREDITI E DEI DEBITI (RESIDUI ATTIVI E PASSIVI)Si riportano nei prospetti, che seguono le variazioni intervenute, rispetto all'esercizio precedente, nella consistenzadei residui attivi e passivi per l'ammontare.Crediti (residui attivi) esigibili nell’esercizio successivoVoce31/12/2004IncrementiDecrementi31/12/20051) Credito verso utenti2) Crediti verso iscritti, soci e terzi458.291,80195.602,6057.307,53596.586,873) Crediti verso imprese controllate e collegate4) Crediti verso lo stato e altri soggetti pubblici5) Crediti verso altri6.581,055.578,996.581,055.578,995bis) Credito verso altri per deposito cauzionale11.777,2911.777,29476.650,14201.181,5963.888,58613.943,15Totale residui attivi (crediti)I residui attivi non evidenziano situazioni di particolare rilevanza, se non la circostanza che nel corso <strong>del</strong>l’esercizio2005 sono aumentati i crediti verso gli iscritti.Di particolare rilievo risulta la voce 5bis (crediti verso altri) che accoglie il credito per il deposito cauzionale sulla locazione<strong>del</strong>la sede.Debiti (residui passivi) pagabili nell’esercizio successivoVoce31/12/2004IncrementiDecrementi31/12/20051) Debiti per attività istituzionali277.980,50252.574,75177.346,14353.209,112) Debiti verso fornitori68.312,0156.005,3944.302,0680.015,343) Debiti tributari e previdenziali18.249,4813.178,6618.087,2313.340,914) Debiti per oneri personali63.681,2030.540,5436.426,4357.795,315) Debiti verso Esattorie e Concessionari69.131,088.479,657.970,4069.640,336) Debiti verso iscritti, soci e terzi7) Ristorno quote al nazionale69.913,7856.212,8042.118,1084.008,488) Debiti diversi1,631,341,481,49567.269,68416.993,13326.251,84658.010,97Totale residui passivi (debiti)68


consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereI residui passivi non presentano particolaridifferenziazioni rispetto al periodoprecedente e risultano in una situazionedi assoluta normalità.Ammontare dei crediti e dei debitidi scadenza residua superiore a 5anni e dei debiti assistiti da garanzierealiSi segnala che l’<strong>Ordine</strong> ha crediti edebiti con durata residua superiore ai5 anni mentre non ha debiti assistitida garanzie reali su beni <strong>del</strong>lo stesso<strong>Ordine</strong>.Elenco <strong><strong>del</strong>le</strong> partecipazionipossedute in altri enti controllatie collegatiSi precisa che non esistono partecipazioniin altri enti controllati e collegati.Oneri finanziari imputati ai valori<strong>del</strong>l’attivoSi precisa che l’<strong>Ordine</strong> non ha provvedutoad alcuna imputazione di interessipassivi a elementi <strong>del</strong>l’attivo.Imposte sull’ avanzo economico<strong>del</strong>l’esercizioL’Ente non è sottoposto ad imposizionefiscale in quanto ente non commerciale.L’unica imposta dovuta è l’IRAP cheviene calcolata con il sistema retributivoed ammontante per il 2005 ad euro43.473,29.Applicazione di norme inderogabiliNon vi è stata applicazione alcuna dinorme inderogabili che hanno pregiudicatola rappresentazione veritiera ecorretta <strong>del</strong> rendiconto generale o dialtri parti <strong>del</strong> bilancio.Dati <strong>del</strong> personale dipendente e<strong>degli</strong> accantonamentiPer il personale dipendente sono statisostenuti nell’esercizio € 357.455,75per stipendi, euro 32.046,18 per altrioneri contrattuali e formazione ed euro86.166,03 per oneri sociali, mentre peril trattamento di fine rapporto sievidenzia di seguito l’esatta situazione:Trattamento di fine rapporto:DescrizioneFondo trattamento finerapporto al 31 dicembre 2004 47.813,46Accantonamenti 19.407,35Utilizzi 1.029,78Fondo trattamento di finerapporto alla fine <strong>del</strong>l'esercizio 66.191,03COPERTURA DELLA PERDITAECONOMICALa perdita economica <strong>del</strong>l'esercizio2005 pari a euro 210.193,18 è scaturitadalla somma algebrica <strong><strong>del</strong>le</strong> entrate<strong>del</strong>l'anno, pari a euro 1.762.604,00, edei costi, pari a euro 1.972.797,18. Laperdita verrà coperta con i cospicuiavanzi <strong>degli</strong> esercizi precedenti, espostinel patrimonio netto <strong>del</strong>l'<strong>Ordine</strong>.ANALISI DEL RISULTATO DIAMMINISTRAZIONE E DELLERISULTANZE FINANZIARIECOMPLESSIVEPer contro <strong>del</strong>la gestione economica,la gestione finanziaria ha riportatoun avanzo d'amministrazione pari adComposizione <strong>del</strong>l'Avanzo d'AmministrazioneComposizione <strong><strong>del</strong>le</strong> disponibilitàliquideSITUAZIONE PATRIMONIALELa situazione patrimoniale, come noto,indica la consistenza <strong>degli</strong> elementipatrimoniali attivi e passivi all’inizio eal termine <strong>del</strong>l’esercizio finanziario.Essa evidenzia, in particolare, le variazioniintervenute nelle singole voci,con il relativo incremento o diminuzione<strong>del</strong> patrimonio netto iniziale pereffetto <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>l’esercizio.Il bilancio 2005 ha evidenziato unincremento <strong>del</strong> patrimonio netto di €52.486,44 e quindi il patrimonio nettopassa da € 410.263,26 ad € 462.749,70.Dai prospetti analitici risulta evidenteche tale differenza di risultato parieuro 159.200,33.Tale avanzo è il risultato derivantedal rendiconto finanziario gestionaleche accoglie:- le entrate di competenza <strong>del</strong>l' anno,accertate, riscosse o rimaste da riscuotere;le uscite di competenza <strong>del</strong>l'anno,impegnate, pagate, o rimasteda pagare;- la gestione dei residui attivi e passivi<strong>degli</strong> esercizi precedenti;- le somme riscosse e quelle pagate inconto competenza ed in conto residui.In particolare l'avanzo di amministrazione2005 pari ad euro 159.200,33deriva dalle seguenti riscossioni e pagamenti:Euroconsistenza <strong>del</strong>la cassa inizio esercizio 491.677,54riscossione in conto competenza 1.755.023,90riscossioni in conto residui 68.611,48pagamenti in conto competenza 1.700.010,30pagamenti in conto residui 334.066,15residui attivi <strong>degli</strong> esercizi precedenti 405.454,45residui attivi <strong>del</strong>l'esercizio di competenza 211.329,29residui passivi <strong>degli</strong> esercizi precedenti 290.210,07residui passivi <strong>del</strong>l'esercizio di competenza 448.609,81Disponibilità liquide Euro1) depositi bancari e postali 281.236,472) denaro e valori in cassaTOTALE 281.236,47ad € 52.486,44 è imputabile ai diversimetodi tecnici di rilevazione <strong><strong>del</strong>le</strong>operazioni contabili.Tali metodi di contabilizzazione devonorispettare nel sistema finanziario,le previste fasi <strong>del</strong>l’impegno/accertamentoe <strong>del</strong> pagamento/incasso,mentre nel sistema <strong>del</strong> reddito (patrimoniale-economico)devono evidenziarei fatti modificativi <strong>del</strong> Reddito edi conseguenza <strong>del</strong> Patrimonio in baseal principio di competenza.AttivoLe variazioni <strong><strong>del</strong>le</strong> altre attivitàriguardano:69


consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereB) Immobilizzazioni da € 103.553,66ad € 79.685,39; al netto dei FondiAmmortamentoC) Attivo Circolante da € 968.327,68ad € 895.179,62;C) Ratei e Risconti attivi da €5.951,50 ad € 2.181,51.PassivoLe variazioni riguardano:A) Patrimonio netto da € 462.749,70ad € 252.556,52;D) Trattamento fine rapporto da €47.813,46 ad € 66.191,03;E) Debiti da € 567.269,68 da €658.010,97;F) Ratei e Risconti passivi da € 0,00ad € 288,00;ULTERIORI INFORMAZIONISi precisa che, alla data di chiusura<strong>del</strong> bilancio, nessuna rivalutazione dibeni risulta essere stata effettuata.Il presente bilancio, composto darendiconto finanziario gestionale, statopatrimoniale, conto economico e relazionesulla gestione nota integrativa,rappresenta in modo veritiero e correttola situazione patrimoniale e finanziarianonché il risultato economico<strong>del</strong>l’esercizio e corrisponde alle risultanze,opportunamente raccordate,<strong><strong>del</strong>le</strong> scritture contabili.ENTRATE ISTITUZIONALIIl Consiglio Nazionale <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong>ha deciso che la quota di iscrizionestabilita dagli ordini regionali per l’anno2005 dovesse essere compresa tra150,00 e 180,00 euro con una riduzione<strong>del</strong> 50% per i nuovi iscritti. La decisione<strong>del</strong> Consiglio <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>Lazio di fissare la quota al livello minimoconsentito (150,00 euro), come perl’anno 2004, ha determinato comunqueun incremento in termini di disponibilità,<strong><strong>del</strong>le</strong> entrate contributiverispetto all’anno precedente a causa<strong>del</strong>la crescita <strong>del</strong> numero di iscritti.Nel corso <strong>del</strong>l’ anno 2005 oltre all’ordinariaattività esattoriale sono stateattivate ulteriori procedure per lariscossione <strong><strong>del</strong>le</strong> quote dovute all’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio per glianni pregressi.Gli esiti di tali interventi si sono risoltiin una ulteriore riscossione <strong><strong>del</strong>le</strong>quote dovute dagli iscritti.In particolare al 31 dicembre 2005:per l’anno 1996 la riscossione è pari al7098,65%;per l’anno 1997 la riscossione è pari al99,75%;per l’anno 1998 la riscossione è pari al99,58%;per l’anno 1999 la riscossione è pari al98,50%;per l’anno 2000 la riscossione è pari al98,01%;per l’anno 2001 la riscossione è pari al97,55%;per l’anno 2002 la riscossione è pari al93,94%;per l’anno 2003 la riscossione è pari al91,84%;per l’anno 2004 la riscossione è pari al91,64%;per l’anno 2005 la riscossione è pari al88,80%USCITE ISTITUZIONALINell’ambito <strong><strong>del</strong>le</strong> uscite si deve rilevareprioritariamente come l’attività<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> abbia comportato una progressivacanalizzazione <strong>del</strong>l’operato<strong>del</strong>la struttura verso un lavoro di caratteresquisitamente ordinistico (programmazione,promozione di iniziativeche favorissero la formazione e l’aggiornamento,disbrigo di pratiche puramenteamministrative, ecc.).Negli ultimi anni l’attività diretta allagestione puramente “amministrativa”dei <strong>professioni</strong>sti iscritti e <strong>degli</strong> aspiranti<strong>professioni</strong>sti, ha determinato unnotevole affaticamento <strong>del</strong>l’intera struturaoperativa, tenuto conto sia <strong>del</strong> livellonumerico raggiunto in tale settoresia <strong>del</strong> continuo aggiornamento <strong><strong>del</strong>le</strong>singole posizioni e conseguenti adempimentiche la normativa impone. Atale e ad altre necessità tecnico-legalie amministrativo-contabili si è intesorispondere da un lato con un supportoconsulenziale, dall’altro con l’attuazione<strong>del</strong> piano per le assunzioni dipersonale per nuovi posti di lavoro.ENTRATE1 - Titolo I - Entrate CorrentiCategoria 101 - Entrate Contributive- Quote iscritti€ 1.747.026,47Le entrate contributive complessivamenteaccertate sono state determinatenella misura di € 1.747.026,47con un aumento di € 33.276,47 rispettoalle previsioni iniziali e di € 3.003,67sulle previsioni definitive ed un incrementodi € 136.730,58 rispetto all’eserciziofinanziario 2004. La differenzatra stanziamento iniziale e finale èdovuta al maggior numero di nuovi i-scritti rispetto alle caute previsioni. Ladifferenza rispetto all’esercizio precedenteè dovuta alla crescita <strong>del</strong> numero<strong>degli</strong> iscritti.Al 31 Dicembre 2005 risultano riscossi€ 1.551.423,87 e rimangono dariscuotere € 195.602,60.La gestione residui al 31 dicembre2004 è di € 458.291,80 di cui risultanoriscossi € 57.307,53 e rimangono dariscuotere € 400.984,27.Categoria 102 - Entrate derivanti datrasferimenti correnti€ 0,00Categoria 103 - Altre Entrate€ 15.689,09L’importo accertato complessivamenteè risultato pari a € 15.689,09con un aumento di € 1.139,09 rispettoalle previsioni iniziali e una diminuzionedi € 860,91 sulle previsioni definitiveed un decremento di € 3.932,77rispetto all’esercizio finanziario 2004.10301 - Entrate derivanti dalla venditadi beni e dalla prestazione di servizi€ 0,0010302 - Redditi e proventipatrimoniali€ 13.088,77L’importo accertato complessivamenteè risultato pari a € 13.088,77con un aumento rispetto alle previsioniiniziali di € 88,77, una diminuzionerispetto alle previsioni definitive di €1.911,23 ed un decremento di € 649,58rispetto all’esercizio finanziario 2004.Tale voce è condizionata in partedalla variabilità <strong>del</strong> tasso creditorio, inparte dal periodo di giacenza mediaperiodica sui conti bancari.Al 31 Dicembre 2005 risultano riscossi€ 10.509,42 e rimangono da riscuotere€ 2.579,35.La gestione residui al 31 dicembre2004 è di € 3.579,83 di cui risultanoriscossi € 3.579,83 e rimangono dariscuotere € 0,00.10303 - Poste correttive ecompensative di uscite correnti€ 2.600,32L’importo accertato complessivamenteè risultato pari a € 2.600,32 conun aumento rispetto alle previsioni


iniziali e definitive di € 1.050,32 ed undecremento di € 3.283,19 rispetto all’eserciziofinanziario 2004.Al 31 Dicembre 2005 risultano riscossi€ 2.598,01 e rimangono da riscuotere€ 2,31.A tale voce fanno capo gli interessidi mora maturati e percepiti sulle quotedi iscrizione riscosse attraverso ilservizio di esattoria, le trattenute salarialisugli stipendi <strong>del</strong> personale dipendente,relative alle giornate di sciopero,gli arrotondamenti attivi.La gestione residui al 31 dicembre2004 è di € 3.001,22, di cui risultanoriscossi € 3,89 e rimangono da riscuotere€ 2.997,33.2 - Titolo II - Entrate in conto capitaleCategoria 201 - Entrate peralienazione di beni patrimoniali eriscossione di crediti€ 0,00Categoria 202 - Entrate derivanti datrasferimenti in conto capitale€ 0,00Categoria 203 - Accensione di prestiti€ 0,004 - Titolo IV - Entrate aventi natura dipartite di giroCategoria 401 - Entrate aventi naturadi partite di giro€ 203.637,63L’importo accertato complessivamente,risultato pari a € 203.637,63,con un aumento di € 28.637,63 sullaprevisione iniziale, una diminuzione di€ 1.362,37 sulla previsione definitivaed un incremento di € 39.425,22 rispettoall’esercizio finanziario 2004. Al31 dicembre 2005 risultano riscossi €190.492,60 e rimangono da riscuotere€ 13.145,03.La voce comprende le entrate che sieffettuano per conto di terzi e cheperciò costituiscono, al tempo stesso,un debito e un credito per l’Ente.Tale voce, infatti, trova totale compensazionenel Titolo IV <strong><strong>del</strong>le</strong> Uscite.La gestione residui al 31 dicembre2004 è di € 9.193,08 di cui risultanoriscossi € 7.720,23 e rimangono dariscuotere € 1.472,85.Totale <strong><strong>del</strong>le</strong> entrateComplessivamente le entrate accertaterisultano pari a € 1.966.353,19.Risultano riscossi € 1.755.023,90 inconto competenza e € 68.611,48 inconto residui.Restano da riscuotere € 211.329,29e € 405.454,45 che costituiscono rispettivamentei residui attivi <strong>del</strong>l’esercizioe <strong>degli</strong> esercizi precedenti.USCITE1 - Titolo I - Uscite CorrentiCategoria 101 - Funzionamento€ 1.114.140,5810101 - Uscite per gli Organi <strong>del</strong>l’Ente€ 220.440,68La voce 10101 si chiude con un saldodi € 220.440,68 con una differenza inmeno pari a € 45.559,32 sulla previsioneiniziale, una differenza in menopari a € 94,32 sulla previsione definitivaed un aumento di € 94.638,76rispetto all’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 107.431,28 ladifferenza da pagare è di € 113.009,40.Le indennità relative alle cariche istituzionali- capitolo 010 - rimaste invariaterispetto all’esercizio finanziario2004, corrispondono agli importi diseguito elencati:a) al Presidente un’indennità annua di€ 20.658,00 (ventimilaseicentocinquantotto/00),oltre IVA e contributoprevidenziale integrativo obbligatorio(2%).b) al Vicepresidente e al Segretario u-n’indennità annua pro capite onnicomprensivadi € 15.494,00 (quindicimilaquattronovantaquattro/00),oltre al versamento <strong>degli</strong> oneri previdenzialie assicurativi a carico <strong>del</strong>l’Ente.c) al Tesoriere un’indennità annua di€ 15.494,00 (quindicimilaquattrocentonovantaquattro/00),oltre IVAe contributo previdenziale integrativoobbligatorio ( 2%).Gli oneri di funzionamento relativi alConsiglio Regionale - capitolo 020 -sono aumentati rispetto al 2004 di €10.293,06. Non essendo intervenutiprovvedimenti <strong>del</strong>iberativi di modifica,tale aumento è legato al numero<strong><strong>del</strong>le</strong> riunioni consiliari e alle presenzedei consiglieri.Detti oneri ammontano, per ognipresenza alle sedute di consiglio, a €200,00 (duecento/00 euro) pro capite,oltreIva e contributi previdenziali.Nell’anno 2005 si sono svolte n.21sedute di consiglio:10102 - Spese per Commissioni,Gruppi di lavoro, incarichi vari€ 60.910,26La voce 10102 si chiude con un saldodi € 60.910,26 con una differenza inmeno pari a € 9.089,74 sulla previsioneiniziale, con una differenza in menopari a € 89,74 sulla previsione definitivae con un aumento di € 3.122,28rispetto all’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 30.306,11 ladifferenza da pagare è di € 30.604,15.L’aumento è, in parte, ascrivibile alpremio assicurazione contro gli infortunie contro i rischi derivanti da responsabilitàcivile verso terzi, in favoconsuntivo2005la relazione <strong>del</strong> tesoriere17/01/05; 10/02/05; 07/03/05;22/03/05; 13/04/05; 12/05/05;18/05/05; 30/05/05; 13/06/05;28/06/05; 12/07/05; 23/07/05;19/09/05; 29/10/05; 15/11/05;21/11/05; 28/11/05; 30/11/05;01/12/05; 12/12/05; 23/12/05.Il premio assicurazione - capitolo 030- scende a zero da € 5.422,79 <strong>del</strong> 2004.Il contratto assicurativo stipulato adicembre 2004 con la Unipol S.p.A.,con scadenza al 20/12/2005, non è statorinnovato, a seguito di comunicazionedi recesso da parte <strong>del</strong>la società assicuratrice.A tal fine il consiglio haprovveduto alla individuazione di unanuova società di assicurazione con laquale è stato stipulato nel 2006 uncontratto i cui effetti decorrono dal20/12/2005.Nel capitolo elezioni - capitolo 040 -risultano impegni per € 89.079,00; nel2004 il capitolo risultava a zero.A seguito <strong>del</strong>l’emanazione <strong>del</strong> decretolegge n. 266 <strong>del</strong> 09/11/2004, che fissavala scadenza <strong>del</strong> mandato consiliareal 30/06/2005, in sede di approvazione<strong>del</strong> bilancio preventivo 2005 fu previstouno stanziamento che permettessedi coprire le spese relative a duetornate elettorali, in prima e secondaconvocazione, come specificato nellarelazione accompagnatoria al bilanciopreventivo 2005 <strong>del</strong> Presidente.Detto stanziamento, a seguito <strong>del</strong>l’ulterioreproroga <strong>del</strong> mandato consiliare,è stato ridotto in sede di variazioni.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €61.129,25 la relativa gestione al 31dicembre 2004 registra l’avvenutopagamento di € 51.526,21 con una rimanenzadi € 9.603,04.71


Si segnalano, altresì:- la consulenza nella stesura <strong>del</strong> volume“Lo psicologo <strong>del</strong> lavoro: un mestiereche cambia - Opportunità e vincolidopo la sentenza Platè e la <strong>riforma</strong>Biagi”, pubblicato a cura <strong>del</strong>l’ufficio,edito on line sul sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>;- la consulenza finalizzata alla redazionedi un documento sulla specificità<strong><strong>del</strong>le</strong> competenze e <strong><strong>del</strong>le</strong> attività <strong>del</strong>lopsicologo <strong>del</strong> lavoro e <strong><strong>del</strong>le</strong> organizzazionie sugli ambiti professionaliall’interno dei quali la professione sisvolge;- la consulenza finalizzata all’elaborazionedi una memoria sulla legittimitàscientifica e professionale di condurrepsicoterapie on line, pubblicata sulsito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, a seguito <strong>del</strong> depositonel giudizio instaurato control’<strong>Ordine</strong>, per l’annullamento <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberacon la quale è stato approvatoil “Codice di Condotta relativo all’utilizzodi tecnologie per la comunicazionea distanza nell’attività professionale<strong>degli</strong> psicologi”;- la consulenza finalizzata alla redazionedi una nota esplicativa riguardoil Documento Programmatico sullaSicurezza e due fac-simili di D.P.S.S.,al fine di orientare gli iscritti nellastesura di tale documento, pubblicatoon line sul sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>;- la consulenza finalizzata allo studiodi fattibilità per la costituzione di unastruttura amministrativa autonomain collaborazione con altri enti;- la consulenza finalizzata alla redazionedi un documento di sintesi relaconsuntivo2005la relazione <strong>del</strong> tesorierere <strong>degli</strong> psicologi componenti il serviziodi emergenza, istituito in attuazione<strong>del</strong>l’art. 3 <strong>del</strong> “Protocollo di intesaper il concorso <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> psicologi<strong>del</strong> Lazio nelle attività di protezionecivile e difesa civile”, stipulatotra l’Ufficio Territoriale <strong>del</strong> Governo<strong>del</strong> Lazio, la Provincia, il Comune diRoma e l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio,avente ad oggetto la collaborazionereciproca nell’ambito di un programmadi attività volto ad approfondiregli aspetti psicologici connessi conle attività di protezione civile e difesacivile.Non essendosi verificate variazioninegli importi dei gettoni di presenza acoordinatori e componenti di commissionie gruppi di lavoro, l’aumento <strong>del</strong>lavoce rimborsi ed oneri di funzionamentorisente <strong>del</strong> numero <strong><strong>del</strong>le</strong> riunionidi commissione e <strong><strong>del</strong>le</strong> presenze dicoordinatori e componenti. Nel 2005sono state attive:- la commissione permanente per icontratti, che, nel rispetto <strong><strong>del</strong>le</strong> propriefunzioni istituzionali, ha svoltoattività istruttoria e <strong>del</strong>iberativa,concernente l’assegnazione di servizie forniture. Ogni spesa liquidatanell’esercizio finanziario 2005, aseguito di provvedimento di impegnodi detta commissione, di importosuperiore a € 300,00, è stata sottopostaa ratifica <strong>del</strong> Consiglio;- la commissione deontologica, che haimplementato le consuete attività istituzionali,operando nell’ambito <strong>del</strong>l’areadi tutela <strong>del</strong>la professione, ancheattraverso il rilascio di pareri su varietematiche, quali, ad esempio, il segretoprofessionale, la consulenza tecnicadi ufficio e la privacy;- la commissione Sperimentazionerequisiti di qualità <strong>del</strong> <strong>professioni</strong>stapsicologo, che ha svolto un lavoro icui esiti sono stati diffusi nel volume“Psicologo doc - un mo<strong>del</strong>lo di accreditamentoprofessionale volontario”.Al capitolo fanno capo, altresì, lespese relative:- alla presenza di rappresentanti <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>presso i Tribunali per la sceltadei CTU;- alla presenza di un rappresentante<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> all’interno nel ComitatoTecnico Organizzativo <strong>del</strong> progettoScuola Sicura, promosso dalla Prefetturadi Roma - Ufficio Territoriale <strong>del</strong>Governo, Area protezione Civile, DifesaCivile e Coordinamento <strong>del</strong> SoccorsoPubblico;72- al servizio “Sportello d’orientamentoper neo-iscritti e neo laureati”, istituitocon il duplice scopo di fornireuna prestazione di consulenza e avvicinarele nuove generazioni di colleghiall’istituzione ordinistica;- all’attività, nell’ambito <strong>del</strong>l’OsservatorioPermanente dei servizi psicologiciofferti via internet, dagli iscrittiall’albo, istituito ai sensi <strong>del</strong>l’articolo5, comma 7 <strong>del</strong> Codice di Condottaadottato dal Consiglio, volta a monitorarei siti attraverso cui gli iscrittioffrono servizi psicologici, e a fornireloro supporto consulenziale.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €60.537,31 la relativa gestione registral’avvenuto pagamento di € 38.339,73con una rimanenza di € 22.197,58.10103 - Uscite per l’acquisto di beni diconsumo e di servizi€ 337.714,33La voce 10103 si chiude con un saldodi € 337.714,33, con una differenza inpiù pari a € 21.664,33 sulla previsioneiniziale, con una differenza in menosulla previsione definitiva di € 1.211,27e con una diminuzione di € 63.875,02rispetto all’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 284.096,82, ladifferenza da pagare è di € 53.617,51.La voce spese assistenza macchinee attrezzature - capitolo 080 - è passatada € 6.879,60, nell’anno 2004 a €16.260,51.Tale incremento è dovuto, in granparte, alla stipula di un contratto diassistenza sistemistica sulla rete in usopresso l’ufficio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, finalizzatoall’erogazione di un servizio costantee meglio rispondente alle esigenze<strong>del</strong>l’ufficio che consente di avere inloco, con cadenza periodica, la presenzadi un tecnico sistemista, in modotale da risolvere in tempo reale i frequentiproblemi informatici, abbattendoi costi dei tempi di attesa di interventitecnici esterni.Le spese per concorsi - capitolo 140- passano da € 15.713,37 impegnati nel2004 ad € 1.156,75. Tale decrementoè spiegabile con la conclusione, nell’anno2004, <strong><strong>del</strong>le</strong> procedure concorsualiper il reclutamento di personale, avviatenel 2003. L’unica spesa sostenutanel corso <strong>del</strong> 2005 attiene al pagamentodi un componente <strong><strong>del</strong>le</strong> commissioniesaminatrici.Le spese per consulenze professionali- capitolo 160 - che variano da €152.247,35 impegnati nel 2004 a €165.058,00. Sebbene la differenza siaminima si ritiene opportuno soffermarel’attenzione su dette spese.L’incremento attiene, sia all’ampliamento<strong><strong>del</strong>le</strong> iniziative rivolte agli iscritti,con un servizio di consulenza legalee fiscale, sia al contributo offerto all’attività<strong>del</strong>l’ufficio da consulenti, dicomprovata esperienza, esperti in materiacontabile, fiscale e giuridica, perrendere maggiormente efficace e valida,nei vari ambiti operativi, l’azione<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.A tale capitolo afferisce la spesa, ammontantea € 4.025,00 (quattromilaventicinque/00)oltre IVA e ritenute dilegge, relativa all’incarico di revisioneeconomico-finanziaria, <strong>del</strong>iberato dalConsiglio nel corso <strong>del</strong> 2005, in adempimentoal disposto regolamentare.


tivo alle ricerche sul mercato <strong>del</strong> lavoroe sulla psicologia nel Lazio e sui“Committenti e utenti <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a”pubblicato sul Notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>n. 06/2005;- le consulenze finalizzate all’elaborazionedi pareri scritti, in risposta aiquesiti <strong>degli</strong> iscritti, pubblicati on linesul sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, all’interno<strong>del</strong> volume “La psicologia come professione- I quesiti <strong>degli</strong> iscritti e ipareri <strong>del</strong>l’ordine”.Le spese per liti e arbitrati - capitolo250 - passano da € 92.741,17 nel2004 a € 31.018,76. Tale voce attienealle spese sostenute dall’<strong>Ordine</strong> per ilpatrocinio legale nelle cause giudiziarieche lo coinvolgono.Tale decremento è spiegabile, prevalentemente,con la conclusione, nell’anno2004, di numerose cause civili, a-venti ad oggetto il mancato riconoscimento<strong>del</strong>la qualifica di psicoterapeuta,in applicazione <strong>del</strong>la disciplina transitoria<strong>del</strong>l’art. 35 legge 56/89, per lopiù conclusesi con il rigetto <strong><strong>del</strong>le</strong>domande attoree, che hanno visto l’ordinecoinvolto, in qualità di convenuto.10105 - Spese per il personale inattività di servizio€ 495.075,31La voce 10105 si chiude con unsaldo di € 495.075,31, con una differenzain più pari a € 45.270,31 sullaprevisione iniziale, con una differenzain meno pari a € 1.292,46 sulla previsionedefinitiva, e con un aumento di€ 89.269,59 rispetto all’esercizio finanziario2004.Il pagato ammonta a € 446.063,12, ladifferenza da pagare è di € 49.012,19.L’aumento, rispetto alle previsioni i-niziali, è, in parte, dovuto alle due assunzioni<strong>del</strong>iberate dal consiglio nelcorso <strong>del</strong> 2005, parzialmente compensatedalle dimissioni di un’unità e daltrasferimento per mobilità di un’altraunità.L’aumento, rispetto all’esercizio precedente,è dovuto, in parte, ai motividi cui sopra, in parte alle sei assunzionia tempo indeterminato avvenute, apartire dal dicembre 2004.Tali nuove assunzioni hanno permessodi azzerare i costi (€ 143.572,40),sostenuti nel corso <strong>del</strong>l’esercizio precedente,a carico <strong>del</strong> capitolo 080 - speseper assunzioni con contratto di fornituralavoro temporaneo. L’aumento<strong><strong>del</strong>le</strong> spese di detta U.P.B. è legato,altresì, all’adeguamento, rispetto allenuove assunzioni, <strong><strong>del</strong>le</strong> voci salarialiaccessorie, avvenuto a inizio 2005.Il numero dei dipendenti in servizionel corso <strong>del</strong> 2005, è stato, in media,pari a 14.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a111.494,66 euro, la relativa gestioneregistra l’avvenuto pagamento di36.520,51 €, con una rimanenza di74.974,15 €.Si precisa inoltre che di questi ultimi€ 47.813,46 sono relativi al Trattamentodi Fine Rapporto.Categoria 102 - Interventi diversi€ 816.963,4510201 - Uscite per prestazioniistituzionali€ 433.011,57La voce 10201 chiude con un saldodi € 433.011,57, con una differenza inpiù pari a € 198.866,57 sulla previsioneiniziale, con una differenza in menopari a € 60,43 sulla previsione definitivaed un aumento di € 225.245,75rispetto all’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 324.050,37,la differenza da pagare è di 108.961,20euro.Il Consiglio, nel corso <strong>del</strong> 2005, ha<strong>del</strong>iberato di procedere a variazioni <strong>del</strong>bilancio di previsione per l’esercizio incorso, per il raggiungimento <strong>degli</strong> o-biettivi istituzionali <strong>del</strong>l’Ente, utilizzandouna quota <strong>del</strong>l’avanzo di amministrazioneche ha permesso di incrementarela spesa sui capitoli di bilanciodi immediata ricaduta per gli iscritti:spese per il notiziario e comunicazioniagli iscritti - capitolo 010 - chepassa da € 104.370,53 a € 257.937,70e spese per iniziative culturali - capitolo020 - che passa da € 85.368,38 a€ 151.708,31.Le spese per il notiziario e comunicazioniagli iscritti riguardano la consulenzaprofessionale per l’editing <strong>del</strong>notiziario nonchè l’allestimento, lastampa, la spedizione <strong>del</strong> notiziario<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Nel 2005 sono state impegnatele spese per 12 numeri <strong>del</strong> notiziario,raccolti in sei pubblicazioni, diseguito dettagliate:Numeri 1 e 2: materiali per laprofessioneLe leggi fondamentaliLa professioneL’accessoSpecializzazione e formazioneEsercizioconsuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereNotizie utili e modulisticaNumeri 3, 4 e 5 :Albo <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong>LazioSezione ASezione BNumero 6: speciale monograficoIl mercato <strong>del</strong> lavoroNoi e i media<strong>Psicologi</strong>a e webTirociniNumeri 7 e 8ElezioniTemi di Politica ProfessionaleTutela <strong>del</strong>la professioneBilanciNumeri 9 e 10: Le scuole di specializzazionein psicoterapia nel LazioScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’Areadi Analisi transazionaleScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaCognitivo ComportamentaleScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaGestaltScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’Areadi Psicoanalisi - Psicoterapia PsicoanaliticaScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’Areadi <strong>Psicologi</strong>a AnaliticaScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaPsicoterapia psicoanalitica di GruppoScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaPsicoterapia psicodinamica <strong>del</strong>l’etàevolutivaScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaPsicoterapia CorporeaScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaSistemico - RelazionaleScuole di Specializzazione <strong>del</strong>l’AreaUmanisticaScuole di Specializzazioni afferentiad altre AreeAppendice Normativa e DocumentaleNumeri 11 e 12In primo pianoTemi di politica professionaleTutela <strong>del</strong>la professioneAttività <strong>del</strong> consiglioInformazioni utiliL’albo: nuovi iscrittiLe spese per iniziative culturali riguardanoseminari, convegni, e pubblicazioni.Nel 2005 sono stati organizzati39 seminari :VENERDÌ 14 GENNAIO 2005:“Servizio di consulenza psicologicaper la scuola elementare: prevenzionee recupero <strong><strong>del</strong>le</strong> difficoltà di73


consuntivo 2000 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereapprendimento”Maria Amoni, Margherita Orsoline,Cristina MaronatoSABATO 15 GENNAIO 2005:“Counseling psicologico transculturale”Francesca ScalzoSABATO 15 GENNAIO 2005:“Esperienze e mo<strong>del</strong>li di interventoin psicologia <strong>del</strong>l’emergenza”Angelo Napoli, Isabella CinquegranaSABATO 15 GENNAIO 2005:“Tecniche e strumenti per la formazioneesperenziale nelle organizzazioni”Pietro MilazzoSABATO 15 GENNAIO 2005:“Ascolto, gestione <strong>del</strong> disagio, ipotesidi intervento ed esperienze in psicologia<strong>del</strong>l’emergenza”Alessandro Baldi, Serena CuginiGIOVEDÌ 20 GENNAIO 2005:“La strategia di riduzione <strong>del</strong> dannonelle tossicodipendenze come interventoterapeutico”Vincenzo PalmieriVENERDÌ 21 GENNAIO 2005:“Il gioco <strong>del</strong>la sabbia nella praticaanalitica”Giuseppina Scalzi, Patrizia MichelisSABATO 22 GENNAIO 2005:“La problematica corporea nell’analisie nel trattamento <strong>del</strong>l’anoressiamentale”Ernestina FabrizioSABATO 22 GENNAIO 2005:“Tecniche per la gestione <strong><strong>del</strong>le</strong> emozioniin psicologia <strong>del</strong>l’emergenza”Antonio Lo Iacono, Mario TroianoVENERDÌ 28 GENNAIO 2005:“Lo sviluppo <strong><strong>del</strong>le</strong> capacità in azienda:un processo focalizzato sulla persona.L’esperienza tim”Ida SirolliVENERDÌ 6 MAGGIO 2005:“La violenza psicologica sul lavoro(mobbing)”Emanuela FattoriniSABATO 7 MAGGIO 2005:“Il contributo di Wilfred Bion allostudio <strong>del</strong>la psicosi e dei gruppi”Alessandro Bruni74SABATO 7 MAGGIO 2005:“Coaching conversation e competenze<strong>del</strong> coach”Francesco TulliVENERDÌ 13 MAGGIO 2005:“L’uso <strong><strong>del</strong>le</strong> metafore nella formazioneaziendale”Vincenzo Rossi, Francesca Vaccaro,Silvia Ramirez PizzarroSABATO 14 MAGGIO 2005:“Gruppoanalisi e Comunità Terapeutica”Luigi D’EliaSABATO 14 MAGGIO 2005:“In sinergia al ‘sistema’ Azienda: metodologieper l’apprendimento”Stefania VanettoniVENERDÌ 20 MAGGIO 2005:“La sincroterapia: danzaterapia in acquacalda”Renata TaddeiVENERDÌ 20 MAGGIO 2005:“I servizi per le tossicodipendenzatra accreditamento e qualità: la valutazionepsicosociale”Roberto Mucelli, Giovanni Costanza,Alessandro BellocchiSABATO 21 MAGGIO 2005:“Deontologia e psicologia <strong>del</strong> lavoro”Andrea Castiello D’Antonio, ValerioBenincasaVENERDÌ 27 MAGGIO 2005:“Il viaggio <strong><strong>del</strong>le</strong> idee: per una psicologia<strong>del</strong>l’innovazione”Roberto PanzaraniSABATO 28 MAGGIO 2005:“Processo all’organizzazione”Franca Mora, Gianluca Ponzio,Marco MagnantiSABATO 28 MAGGIO 2005:“Nuove forme di lavoro e nuove pratichedi selezione”Laura CiottiVENERDÌ 10 GIUGNO 2005:“Aspetti psico-sociali nella progettazionedi web community: il caso diopsonline.it”Fabrizio Evandri, Nicola PiccininiSABATO 11 GIUGNO 2005:“La dimensione <strong>del</strong>la creatività in a-zienda per sviluppare talenti”Cecilia SantarsieroSABATO 11 GIUGNO 2005:“Lo psicologo nel contesto penaleminorile tra progetto e trattamento”Francesco Burrini, Lucia ChiappinelliVENERDÌ 17 GIUGNO 2005:“Metodologie di contatto e presa incarico per giovani donne vittime ditratta”Carla Valeri, Raffaella RussoSABATO 18 GIUGNO 2005:“I Disturbi Specifici di Apprendimento:dall’individuazione alla presain carico”Bruna MazzonciniVENERDÌ 24 GIUGNO 2005:“Dalla valutazione <strong>del</strong> potenzialeall’autosviluppo: Assesment e DevelopmentCenter”Emanuela Del PiantoSABATO 25 GIUGNO 2005:“Neuropsicologia clinica: aspetti neurologicied ambiti di intervento”Pietro Balestra, Marina GasperiniVENERDÌ 9 SETTEMBRE 2005:“L’intervento sistemico nei casi diabuso sessuale all’infanzia”Ester Di Rienzo, Giovanni Di CesareSABATO 10 SETTEMBRE 2005:“Peer-Education”. Aspetti metodologicied esperienze attuate in ScuoleMedie Superiori per la prevenzione<strong>del</strong>la dispersione scolastica”Maria Lucrezia GrecoSABATO 10 SETTEMBRE 2005:“La stesura <strong>del</strong> profilo nel colloquiodi selezione”Maria Lucrezia GrecoVENERDì 16 SETTEMBRE 2005:“Il setting analitico <strong>del</strong>la sandplaytherapy”Daniela TortolaniSABATO 17 SETTEMBRE 2005:“Psicoanalisi e neuroscienze: attualievoluzioni dei concetti di affetto,memoria ed azione terapeutica”Tiziana BastianiniSABATO 17 SETTEMBRE 2005:“Esperienze cliniche in ambito penitenziario”Silvio Rossi, Massimo Ponti


VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2005:“Aspetti e tecniche <strong>del</strong>la formazionepsico-sociale dei mediatori interculturali”Francesca ScalzoSABATO 24 SETTEMBRE 2005:“Il significato prospettico <strong>del</strong> sognonei colloqui psicodiagnostica”Patrizia PeressoSABATO 24 SETTEMBRE 2005:“Il gruppo come strumento di conoscenzae di trasformazione: teorie emo<strong>del</strong>li contemporanei”Paolo Cruciani, Anna RocchiVENERDÌ 23 SETTEMBRE 2005:“Interventi di selezione e formazionenelle Forze Armate”Alessandro Crisi, Giovanni CostanzaNel 2005 si è lavorato alle seguentipubblicazioni:• allestimento e spedizione <strong>del</strong> volume“Competenze psicologiche nelterzo settore”, a cura <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong><strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazio e di Fivol,edito da Franco Angeli e diffuso agliiscritti• allestimento, stampa e spedizione<strong>del</strong> volume “<strong>Psicologi</strong>a Viaria” - Gliinterventi <strong>del</strong>lo psicologo per ottimizzareil rapporto uomo-veicolo-strada”,a cura di Valerio Benincasa,edito da Franco Angeli e diffusoagli iscritti• allestimento, stampa e spedizione <strong>del</strong>volume “Psicologo Doc” - Un mo<strong>del</strong>lodi accreditamento professionalevolontario, a cura di Marialori Zaccariacon la collaborazione di CaterinaBalotta, edito da Franco Angeli e diffusoagli iscritti• allestimento, stampa e spedizione <strong>del</strong>volume “Gli psicologi e il fisco -Intervista al consulente sugli a-spetti fiscali e previdenziali <strong>del</strong>laprofessione di psicologo e <strong>del</strong>l’attivitàdi psicoterapeuta”, di MarioD’Aguanno e Flavio Petitta, edito daFranco Angeli e diffuso agli iscritti• allestimento e stampa <strong>del</strong> volume “I<strong>professioni</strong>sti <strong>del</strong>la psicologia inItalia” a cura di Emanuele Morozzo<strong>del</strong>la Rocca, Francesco Avallone eGianluca Ponzio, edito da Franco Angeli,non ancora diffuso agli iscritti.• Volume “Convegni e seminari”,pubblicazione a cura <strong>del</strong>l’ufficio, e-dita on line sul sito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>• Volume “Lo psicologo nel contestogiudiziario - Competenze professionali,operatività, orientamentiper la formazione”, pubblicazionea cura <strong>del</strong>l’ufficio, edita on line sulsito web <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesoriereNel 2005 sono stati organizzati dueconvegni:• 5 novembre 2005: “Rappresentazioni<strong>del</strong>la psicologia sulla stampae sul Web” presso Accademia FilarmonicaRomana -Via Flaminia 118,Roma (Convegno esito <strong><strong>del</strong>le</strong> due borsedi ricerca promosse dall’<strong>Ordine</strong>nel 2003. L’iniziativa è stata supportatadall’ufficio stampa <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>)Il convegno ha presentato i risultati<strong><strong>del</strong>le</strong> ricerche realizzate a seguito didue “Bandi di ricerca” <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> regionale,finalizzati all’analisi <strong><strong>del</strong>le</strong> formesimboliche che organizzano la rappresentazione<strong>del</strong>la professione di psicologosulla stampa e all’esplorazione<strong>del</strong>la psicologia sul Web. Il confrontocon giornalisti e rappresentanti <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>dei giornalisti si fonda sulla ricerca<strong><strong>del</strong>le</strong> più adeguate forme di incontrotra psicologia e <strong>professioni</strong>sti <strong>del</strong>lacomunicazione che ne possano valorizzarele specifiche professionalità. Larappresentazione sociale <strong>del</strong>la psicologiarisente certamente dei significatiche il sistema sociale le attribuisce maessa è anche l’esito <strong>del</strong>l’immagine chene diffondono i suoi componenti attraversoil loro operare, costante e quotidiano.Internet, per la potenza <strong>del</strong> mezzo,introduce una potenziale distorsionein questo schema, agendo damoltiplicatore dei contenuti e dei mo<strong>del</strong>lidi rapporto con la committenza/utenzache in esso gli psicologi portano.La circostanza favorevole costituitadal Web deve potersi tradurre inun vantaggio per la Comunità Professionale,mentre attualmente l’equilibriotra vantaggio individuale e collettivonon è affatto scontato ma va invececostantemente perseguito.I risultati <strong>del</strong>la ricerca sono staticommentati da colleghi che, pur avendodifferenti posizioni in merito al rapportotra psicologia e Web, sono fortementeancorati alla preservazione <strong>del</strong>lapsicologia e <strong>del</strong>la psicoterapia come risorsaa disposizione dei cittadini e <strong>del</strong>lasocietà civile, un bene da tutelare, svilupparee qualificare sempre più nellasua efficacia.• 2 dicembre 2005 “La psicologia e ilsuo mercato - Opportunità e rischiper una professone matura”presso Palazzo Altemps - Via de’ Giglid’Oro 21, Roma (Convegno esito <strong>del</strong>lostudio ad opera <strong>del</strong>l’Osservatoriopermanente sulla professione psicologicanel Lazio, che vede assieme leFacoltà di <strong>Psicologi</strong>a 1 e 2 e l’<strong>Ordine</strong>)Il Convegno ha presentato i risultatidi una articolata indagine promossae condotta dall’Osservatorio sul Mercato<strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong>la <strong>Psicologi</strong>a, un progetto<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>degli</strong> <strong>Psicologi</strong> <strong>del</strong> Lazioe <strong><strong>del</strong>le</strong> Facoltà 1 e 2 di <strong>Psicologi</strong>a<strong>del</strong>l’Università “La Sapienza” di Romain collaborazione con due prestigiosiIstituti di Ricerca.Ne è conseguita un’analisi molto articolatache ha presentato uno scenariodi una professione matura, con unabuona immagine sociale e con un mandatosempre più consolidato nell’areadei Servizi ed in piena concorrenza neglialtri settori. Una professione ed unsistema formativo e professionale chedeve interrogarsi e che deve operare<strong><strong>del</strong>le</strong> coraggiose scelte strategiche siaper cogliere alcune opportunità cheemergono con chiarezza sia per evitarediversi rischi tra cui un probabileeccesso di capacità produttiva da o-rientare e collocare, aree di domandapotenziale non colte ed una necessariapromozione <strong>del</strong>la disciplina versoalcuni decisori e target che non sembranotuttora in grado di cogliere leopportunità dei servizi e <strong>del</strong>la professionepsicologica.Si tratta in sostanza <strong>del</strong>lo studio piùvasto e completo sinora condotto sulmestiere di psicologo in Italia, la cuicorrettezza sul piano <strong>del</strong> metodo è garantitasia dalla diretta partecipazione<strong><strong>del</strong>le</strong> Facoltà di <strong>Psicologi</strong>a <strong>del</strong>l’UniversitàLa Sapienza di Roma sia dallaparticolare competenza <strong><strong>del</strong>le</strong> societàdi ricerca in questo ambito.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €156.313,94, la relativa gestione registral’avvenuto pagamento di €87.480,20, con una rimanenza di €68.833,74.10202 - Trasferimenti passivi€ 312.900,00La voce 10202 chiude con un saldodi € 312.900,00, con una differenzapari a € 0,00 sulla previsione iniziale,con una differenza pari a € 0,00 sullaprevisione definitiva e con un incrementodi € 29.456,00 rispetto all’eser-75


consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> tesorierecizio finanziario 2004. Il pagato ammontaa € 256.687,20, restano ancorada pagare € 56.212,80.Tale voce riguarda esclusivamente il“Ristorno quote al Consiglio Nazionale”,l’incremento è dovuto all’aumento<strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> iscritti ed è imputabilea direttive vincolanti dettate dalConsiglio Nazionale con <strong>del</strong>iberazionen. 61 <strong>del</strong> 10/11/2001, nella quale sonostabiliti i tempi e le modalità di erogazione<strong>del</strong> ristorno <strong><strong>del</strong>le</strong> quote <strong>degli</strong>iscritti.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €69.913,78, la relativa gestione registral’avvenuto pagamento di € 42.118,10,con una rimanenza di € 27.795,68.10203 - Oneri finanziari e tributari€ 71.046,33La voce 10203 chiude con un saldodi € 71.046,33, con una differenza inpiù pari a € 7.696,33 sulla previsioneiniziale, con una differenza in più paria € 1.003,67 sulla previsione definitivae con un incremento di € 12.467,99rispetto all’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 62.566,68, e ladifferenza rimasta da pagare a €8.479,65.La posta rilevante <strong>del</strong>la voce riguardal’IRAP, calcolata con il sistema retributivo,così come previsto per gli Entipubblici non economici, sulle retribuzioni,sui rapporti di collaborazione esui compensi di lavoro autonomo occasionale.In tale voce ricade l’affidamento <strong>del</strong>servizio di riscossione <strong><strong>del</strong>le</strong> quote all’istitutodi credito Banca di Roma tramitela modalità dei Mav, che in virtù<strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong> numero <strong>degli</strong> iscrittidetermina un incremento <strong>del</strong>la spesarelativa.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €35.526,84, la relativa gestione registral’avvenuto pagamento di € 7.970,40,con una rimanenza di € 27.556,44.10205 - Poste correttive ecompensative di entrate correnti€ 5,55La voce 10205 chiude con un saldodi € 5,55, con una differenza in menopari a € 1.544,45 sulla previsione iniziale,con una differenza in meno pari a€ 18,38 sulla previsione definitiva e conun aumento di € 1,95 rispetto all’eserciziofinanziario 2004.76Il pagato ammonta a € 4,21, e ladifferenza rimasta da pagare a € 1,34.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €33.605,87, la relativa gestione registrail pagamento di € 1,48, con una rimanenzadi € 33.604,39.10206 - Uscite non classificabiliin altre voci€ 0La voce 10206 chiude con un saldodi € 0, con una differenza in meno paria € 2.500,00 sulla previsione iniziale,con una differenza pari a zero sullaprevisione definitiva e con una differenzapari a zero rispetto all’eserciziofinanziario 2004.Categoria 104 - Trattamenti diquiescenza, integrativi e sostitutivi€ 0La categoria 104 chiude con un saldodi € 0 come da previsione iniziale edefinitiva, al pari di quanto verificatosiper l’esercizio 2004.2 - TITOLO II - USCITE IN CONTOCAPITALECategoria 201 - Investimenti€ 13.878,4520101 - Acquisizione di beni di usodurevole€ 13.878,45La voce 20101 chiude con un saldodi € 13.878,45 con una differenza inmeno pari a € 1.878,45 sulla previsioneiniziale, con una differenza in menopari a € 621,55 e con un decrementodi € 17.643,61 rispetto all’eserciziofinanziario 2004.Tale decremento è dovuto al minorfabbisogno <strong>del</strong>l’ufficio in considerazione<strong>degli</strong> investimenti realizzati nellegestioni precedenti.Il pagato ammonta a € 11.490,57, ladifferenza da pagare è di € 2.387,88.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari a €9.456,09 la relativa gestione registral’avvenuto pagamento di € 6.156,00,con una rimanenza di € 3.300,09.Categoria 202 - Oneri comuni€ 04 - TITOLO IV - PARTITE DI GIROCategoria 401 - Uscite aventi naturadi partite di giro€ 203.637,6340101 - Uscite aventi natura di partitedi giro€ 203.637,63La voce 40101 chiude con un saldodi € 203.637,63, con una differenza inpiù di € 28.637,63 sulla previsioneiniziale, con una differenza in meno di€ 1.362,37 sulla previsione definitivae con un aumento di € 39.425,22 rispettoall’esercizio finanziario 2004.Il pagato ammonta a € 177.313,94 ladifferenza da pagare è di € 26.323,69.Tale categoria trova totale compensazionenel Titolo IV <strong><strong>del</strong>le</strong> Entrate.Per quanto riguarda i residui contabilizzatial 31 dicembre 2004 pari €27.442,56, la relativa gestione registrail pagamento di € 25.807,46, con unarimanenza di € 1.635,10.CONSIDERAZIONI FINALINell’insieme, dal rapporto tra i daticontabili e la documentazione giustificativa<strong><strong>del</strong>le</strong> entrate e <strong><strong>del</strong>le</strong> uscite, si<strong>del</strong>ineano un contesto operativo eduna gestione amministrativa corretti.Il rapporto entrate - spese è stato tenutosotto controllo, attraverso l’attuazionedi una ponderata operazione didosaggio nei pagamenti, dilazionati neltempo e nell’entità, a seconda <strong>del</strong>l’andamento<strong>del</strong>la liquidità di cassa.Per quanto sopra esposto, faccioappello al Vostro senso di responsabilitàsottoponendo all’approvazione <strong>del</strong>Consiglio la presente relazione unitamenteal Conto Consuntivo <strong>del</strong>l’EsercizioFinanziario 2005, documento cheambisce,visti anche i confortanti risultaticonseguiti, ad essere uno dei numerositasselli utili ad un sempre maggioredinamismo futuro <strong>del</strong> nostro <strong>Ordine</strong>.Rivolgo un ringraziamento nonformale ma di vero cuore ai dipendentitutti per aver sempre e puntualmentecoadiuvato e sostenuto il mio operatoe in particolare, per l’impegnativolavoro svolto nella conduzione dei servizicontabili ed esattoriali.Un particolare ringraziamento ancheal consulente Revisore dei Conti pernon essersi mai limitato alle sole verifichedi competenza, ma per essersi invecegenerosamente reso parte attivain questa complessa e ben più vasta o-perazione di rilancio e rinnovata trasparenza.Sul piano personale debbo un sentitoringraziamento alla Rag. Comm. DaliaBardini, per l’efficiente lavoro svoltocon tanto impegno professionale.


“IL BUON ASSETTOECONOMICO CONSENTEALL’ORDINE DI PROCEDERECON TRANQUILLITÀ”“SI PROCEDAALL’APPROVAZIONEDEL BILANCIO”Claudio Fano, Avvocato, Organo monocraticodi Revisione Economico-Finanziariail consuntivo 2005RELAZIONE AL BILANCIOCONSUNTIVOAL 31 DICEMBRE 2005DELL’AVV. CLAUDIO FANO,ORGANO MONOCRATICODI REVISIONEECONOMICO-FINANZIARIA,NOMINATO CON DELIBERAN. 215/05Sono in grado di presentare una relazionecompleta al bilancio consuntivoal 31 dicembre 2005, perché, nominatodal Consiglio di questo <strong>Ordine</strong> con<strong>del</strong>ibera n. 215/05 <strong>del</strong> 21/07/05, a metà<strong>del</strong>l’esercizio, quale organo monocraticoe facendo parte <strong>del</strong> precedenteCollegio dei Consulenti RevisoriContabili, ho potuto avere cognizionepiena e senza soluzioni di continuitàdi tutto quanto riguarda I' eserciziostesso.Il bilancio consuntivo 2005, compostodal rendiconto finanziario, dalla situazionepatrimoniale e dal conto economico,è stato sottoposto al mio esame,come previsto dal nuovo regolamento,approvato dal Consiglio di questo<strong>Ordine</strong> con efficacia 2005, che harecepito le nuove norme introdotte dalD.P.R. n. 97 <strong>del</strong> 27/02/2003.Dopo aver visionato la relativa documentazioneed effettuato i dovuti controlli,vi presento la seguente relazione.RENDICONTO FINANZIARIOII rendiconto finanziario, che comprendei risultati <strong>del</strong>la gestione (bilancio)per l’entrata e per la spesa, è distintoin capitoli, titoli e categorie, ripartitiper competenza e residui.In sintesi, presenta le seguenti risultanze:Entrate accertate € 1.966.353,19Uscite impegnate € 2.148.620,11Differenza € 182.266,92Le entrate accertate (al netto <strong><strong>del</strong>le</strong>partite di giro) € 1.762.715,56, sonorisultate, in somma algebrica, maggioririspetto al preventivo per € 2.142,76.Le uscite impegnate (al netto <strong>del</strong>laDELIBERA n. 132 <strong>del</strong> 28 aprile 2006APPROVAZIONE DEL RENDICONTOGENERALE ESERCIZIO FINANZIARIO 2005,AI SENSI DELL'ART. 29 DEL REGOLAMENTOPER L'AMMINISTRAZIONEE LA CONTABILITÀIl Consiglio- Visto l’art. 12, comma 2, lett. c) <strong>del</strong>la legge n. 56 <strong>del</strong>18121989, in base al quale il Consiglio “provvede allaordinaria e straordinaria amministrazione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,cura il patrimonio mobiliare e immobiliare<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> e provvede alla compilazione annualedei bilanci preventivi e dei conti consuntivi”;- visto il DPR n. 97 <strong>del</strong> 27.02.2003, recante il “Regolamentoconcernente l’amministrazione e la contabilità<strong>degli</strong> enti pubblici di cui alla l. 20 marzo 1975,n. 70”;- visto in particolare il capo III “Le risultanze <strong>del</strong>la gestioneeconomico-finanziaria”;- visto il vigente regolamento per l’Amministrazione <strong>del</strong>Patrimonio e <strong>del</strong>la Contabilità, approvato con propria<strong>del</strong>iberazione n. 82 <strong>del</strong> 22/03/05;- visti in particolare gliartt. 29 e ss. <strong>del</strong>lo stesso, aventi adoggetto il rendiconto <strong>del</strong>la gestione, da approvarsi, aisensi <strong>del</strong>l’art. 29, comma 5, entro il mese di aprile <strong>del</strong>l’eserciziosuccessivo a quello di riferimento;- considerato che il suddetto rendiconto di gestione ècostituito dallo stato patrimoniale, dal conto <strong>del</strong> bilancio,dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dallanota integrativa in forma abbreviata, comprensiva <strong>del</strong>larelazione sulla gestione, nonché corredato dalla situazioneamministrativa e dalla relazione <strong>del</strong>l’Organo di revisione;- vista ed allegata la documentazione contabile su richiamata,che costituisce parte integrante <strong>del</strong> presente atto;- vista ed allegata la relazione <strong>del</strong> Revisore dei conti, prot.n. 3167 <strong>del</strong> 21/04/2006, attestante la corrispondenza <strong><strong>del</strong>le</strong>risultanze di bilancio con le scritture contabili e la coerenza<strong>degli</strong> assestamenti <strong>del</strong> bilancio di previsione con i datirendicontati, resa ai sensi <strong>del</strong>l’art. 29, comma 4 <strong>del</strong> suddettoregolamento;all’unanimità (Zaccaria, Cruciani, Cariani, D’Aguanno,Gasparini, Gragnani, Marinelli, Urso)<strong>del</strong>iberaper i motivi di cui in premessa:di approvare il conto consuntivo <strong>del</strong>l’esercizio finanziario2005, così come risulta dalla documentazione analiticaallegata, che costituisce parte integrante <strong>del</strong>la presente<strong>del</strong>iberazione.77


il consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> revisorepartite di giro) € 1.931.104,03 sono risultateper € 3.770,27 inferiori al preventivo,per economie realizzate su tuttele categorie di spesa.Al rendiconto finanziario è annessala situazione amministrativa, che evidenziala consistenza dei conti di tesoreriao di cassa all’inizio <strong>del</strong>l’esercizio,gli incassi e i pagamenti complessivamenteeffettuati nell’anno, sia in contocompetenza che in conto residui. Lasommatoria di tali elementi mette inevidenza l’avanzo d’amministrazionepari ad € 159.200,33SITUAZIONE AMMINISTRATIVAConsistenza di cassaall’inizio <strong>del</strong>l’esercizio € 491.677,54Riscossioni:- in conto competenza€ 1.755.023,90- in conto residui€ 68.611,48€ 1.823.635,38Pagamenti:- in conto competenza€ 1.700.010,30- in conto residui€ 334.066,15€ 2.034.076,45Consistenza di cassaal termine <strong>del</strong>l’esercizio€ 281.236,47Residui attivi:- <strong>degli</strong> esercizi precedenti€ 405.454,45- <strong>del</strong>l’esercizio€ 211.329,29€ 616.783,74Residui passivi:- <strong>degli</strong> esercizi precedenti€ 290.210,07- <strong>del</strong>l’ esercizio(Euro) esercizio 2004 esercizio 2005Attivo:Immobilizzazioni 103.553,66 79.685,39Attivo circolante 968.327,68 895.179.62Risconti 5.951,50 2.181.51___________________Totale attivo 1.077.832,84 977.046,52PassivoPatrimonio netto al 31/12 410.263,26 462.749,70Debiti 615.083,14 724.202,00Ratei Passivi 288,00____________________Totale passivo 1.025.346,40 1.187.239,70Avanzo <strong>del</strong>l'esercizio 2004 52.486,44 -210.193,18____________________Totale a pareggio 1.077.832,84 977.046,52€ 448.609,81€ 738.819,88Avanzo d’amministrazionealla fine <strong>del</strong>l’esercizio 2005SITUAZIONE PATRIMONIALELa situazione patrimoniale indicala consistenza <strong>degli</strong> elementi patrimonialiattivi e passivi che riporto,previo raffronto con quella <strong>del</strong>l’esercizioprecedente:€ 159.200,33CONTO ECONOMICOII conto economico evidenzia i ri(Euro) esercizio 2004 esercizio 2005Ricavi:Entrate contributive 1.610.295,89 1.747.026,47Altre entrate 16.216,83 15.577,53Sopravvenienze attive 3.405,27____________ ___________Totale 1.629.917,99 1.762.604,00Perdita <strong>del</strong> periodo 210.193,18____________Totale a pareggio 1.972.797,18Costi:Spese correnti 1.540.774,73 1.939.074,40Ammortamenti e accantonamenti 36.656,82 33.722,78___________ ___________Totale 1.577.431,55 1.972.797,18Avanzo economico 52.486,44___________Totale pareggio 1.629.917,9978


il consuntivo 2005la relazione <strong>del</strong> revisoresultati conseguiti dalla gestione durantel’esercizio, rappresentato come segue,previo raffronto con quello <strong>del</strong>periodo precedente1) Considerazioni sul bilancioconsuntivoLa tenuta contabile continua adessere supervisionata, anche nell’esercizioin esame, da un consulenteesterno iscritto all’Albo dei Ragionieri,che ha seguito il lavoro svolto dallaTesoreria, alla quale fanno capo le registrazionicontabili che hanno portatoalla redazione dei documenti esaminati,sui quali ho eseguito un attentoriscontro.Per quanto attiene l’ammortamentodei beni, sono state applicate le aliquote<strong>del</strong>l’art. 67 <strong>del</strong> D.P.R. 22 dicembre1986 n. 917 (TUIR), previste perle imprese esercenti altre attività(ridotte <strong>del</strong> 50% per i beni acquisitinell’esercizio), che anch’io ritengo validea rappresentare deperimento ed obsolescenzatecnica, ed esattamente:- impianti specifici 15%- mobili e macchine d’ufficio 12%- macchine elettriche ed elettroniche20%- software 33%Tutto quanto sopra premesso, al termine<strong><strong>del</strong>le</strong> verifiche e dei riscontrieffettuati, mi risulta che:- il rendiconto finanziario, il conto patrimonialee il conto economico sonostati redatti nel rispetto <strong>del</strong> RegolamentoContabile Amministrativo diquesto <strong>Ordine</strong>, come vigente nell’esercizio2005 esaminato;- le entrate e le uscite sono riferite allacassa <strong>del</strong>l’anno in esame;- le entrate e le spese sono state contabilizzateed iscritte in bilancio.Per quanto riguarda la certificazione<strong>del</strong>la corrispondenza tra le voci dibilancio e le scritture contabili, hoprovveduto, nel corso <strong>del</strong>l’ esercizio,al puntuale riscontro tra partitari impegni/accertamentie le relative voci<strong>del</strong> rendiconto finanziario finale.2) Considerazioni sulla regolarità<strong>del</strong>la gestioneHo svolto verifiche sulla legittimità<strong>degli</strong> accertamenti e <strong>degli</strong> impegni,specie con riferimento al bilancio consuntivo.Al riguardo ho visionato, acampione, le <strong>del</strong>ibere di spesa, riscontrandonedocumentalmente anche lalegittimità.Ho preso via via atto che, durantel’esercizio 2005, sono stati <strong>del</strong>iberatiprovvedimenti modificativi al bilanciopreventivo, per consentire l’allineamentodi vari capitoli alle esigenzecreatesi per nuove spese approvate.Nel corso <strong><strong>del</strong>le</strong> revisioni, ho manifestatol’opportunità di integrare ledisposizioni regolamentari con un vademecumdi “buona condotta”, che inun’ottica di trasparenza, affronti, tral’altro, il problema <strong>del</strong> conflitto di interessiin merito all’aggiudicazione di fornituredi beni e servizi, ed ho ottenutol’assenso a predisporre tale nuovaattività.Mi fa piacere continuare a notare,anche dal confronto con i passati bilanciapprovati, preventivi e consuntivi,come I’ impostazione <strong>del</strong> Consiglio, chesi è rivelata efficace, di mantenere stabilile quote sociali a carico <strong>degli</strong> iscritti,nel contesto <strong><strong>del</strong>le</strong> procedure volteal consistente recupero <strong><strong>del</strong>le</strong> morosità,sfruttando le sinergie <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>laCommissione Deontologica, di un sistemaamministrativo di solleciti, semprenel rispetto <strong>del</strong>la privacy, <strong>del</strong>la professionalità<strong>degli</strong> iscritti, e <strong>del</strong>la prevedibilità<strong>del</strong> flusso di aumento <strong><strong>del</strong>le</strong> nuoveiscrizioni, abbia continuato ad incrementarele disponibilità complessiveper I’ <strong>Ordine</strong>, malgrado l’aumento <strong><strong>del</strong>le</strong>uscite.Questo ha permesso un ulteriore recuperodei contributi.In tale ottica è proseguito l’adempimento<strong>del</strong>la nuova procedura volta alrecupero dei contributi <strong>degli</strong> iscrittimorosi sfruttando le sinergie <strong><strong>del</strong>le</strong>competenze <strong>del</strong>la Commissione Deontologicacoordinate con un sistema amministrativodi solleciti agli iscritti. Raccomandodi continuare in tale strada,dato che il carico di lavoro derivantedalla preparazione <strong><strong>del</strong>le</strong> elezioni <strong>del</strong>Consiglio oggi in carica ha provocatoalcuni rallentamenti.Raccomando anche di riesaminarecriticamente, con opportuna ricognizione,tutte le poste oggi in bilancio,alla ricerca di uno snellimento <strong>del</strong> quadrocomplessivo, mediante cancellazione<strong>degli</strong> opportuni residui.È questa la prima revisione svolta secondoil nuovo Regolamento, che, tral’altro, prevede un maggiore e continuativoimpegno <strong>del</strong>l’Organo di Revisione,esteso anche al controllo di altreattività gestionali.3) ConclusioniAlla luce e nel contesto di quantosopra esposto, sono soddisfatto nelnotare come il buon assetto economicoconsenta a questo <strong>Ordine</strong> di procederecon tranquillità a perseguire i suoifini istituzionali. Ritengo pertanto chesi possa procedere all’approvazione <strong>del</strong>bilancio consuntivo al 31 dicembre2005, così come predisposto.79


endiconto finanziario 2005 rendiconto finanziario 2005entrateentratePrevisioniSomme accertateDiff. rispetto alle previsioniCodice N. Denominazione Variazioni TotaleIniziali Definitive Riscosse Rimaste Accertamenti In più In menoIN + IN - (4 + 5 - 6) da riscuotere (8 + 9) (10 - 7) (7 - 10)Totale deiresidui attivi alVariazioniDiff. rispetto alle previsionitermine <strong>del</strong>l’Esercizio2005Residui Attivi Rimasti Totale In più In meno Previsioni Riscossioni In più In menoal 1° gennaio Riscossi da riscuotere (14 + 15) (16 - 13) (13 - 16) (7 + 13) (8 + 14) (20 - 19) (19 - 20) (9 + 15)2005CAPITOLO GESTIONE DELLA COMPETENZA 2005 GESTIONE DEI RESIDUI GESTIONE DI CASSA1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12TITOLO IENTRATE CORRENTI101 ENTRATE CONTRIBUTIVE10101 Aliquote contributive a carico 1.713.750,00 30.272,80 0,00 1.744.022,80 1.551.423,87 195.602,60 1.747.026,47 3.003,67dei datori di lavoro o <strong>degli</strong> iscritti010 Quote di iscrizione 1.551.423,87 195.602,60 1.747.026,4710102 Quote di partecipazione <strong>degli</strong> 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00iscritti all’onere diparticolari gestioni0,00 0,00 0,00Totale categoria I 1.713.750,00 30.272,80 0,00 1.744.022,80 1.551.423,87 195.602,60 1.747.026,47 3.003,67 0,0013 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23458.291,80 57.307,53 400.984,27 458.291,80 0,00 0,00 2.202.314,60 1.608.731,40 0,00 593.583,20 596.586,87458.291,80 57.307,53 400.984,27 458.291,80 0,00 0,00 1.608.731,40 596.586,870,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00458.291,80 57.307,53 400.984,27 458.291,80 0,00 0,00 2.202.314,60 1.608.731,40 593.583,20 596.586,87102 ENTRATE DERIVANTIDA TRASFERIMENTI CORRENTI10201 Trasferimenti da parte 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<strong>del</strong>lo stato0,00 0,00 0,0010202 Trasferimento da parte 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<strong><strong>del</strong>le</strong> regioni0,00 0,00 0,0010203 Trasferimenti da parte 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00dei comuni e <strong><strong>del</strong>le</strong> Provincie0,00 0,00 0,0010204 Trasferimenti da parte di altri 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00enti <strong>del</strong> settore pubblico0,00 0,00 0,00Totale categoria II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00103 Altre entrate10301 Entrate derivanti dalla vendita 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00di beni e dalla prestazionedi servizi0,00 0,00 0,0010302 Redditi e proventi patrimoniali 13.000,00 2.000,00 0,00 15.000,00 10.509,42 2.579,35 13.088,77 1.911,23010 Interessi su depositi e c/c 10.509,42 2.579,35 13.088,77020 Trasferimenti 0,00 0,00 0,0010303 Poste correttive e 1.550,00 0,00 0,00 1.550,00 2.598,01 2,31 2.600,32 1.050,32compensative di uscitecorrenti010 Compensazione spese 1.312,06 0,00 1.312,06correnti020 Entrate per riproduzione di 0,00 0,00 0,00documenti ed atti030 Entrate derivanti da cause o 0,00 0,00 0,00liti040 Sanzioni su quote di 1.279,70 1.279,70 0,00iscrizioni (mora)050 Arrotondamenti attivi 6,25 2,31 8,5610304 Entrate non classificabili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00in altre voci0,00 0,00 0,00Totale Categoria III 14.550,00 2.000,00 0,00 16.550,00 13.107,43 2.581,66 15.689,09 1.050,32 1.911,23Totale Titolo I 1.728.300,00 32.272,80 0,00 1.760.572,80 1.564.531,30 198.184,26 1.762.715,56 4.053,99 1.911,23Titolo IIENTRATE IN CONTO CAPITALE201 Entrate per alienazione di benipatrimoniali e riscossionedi crediti20101 Alienazione di immobili 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00e diritti reali010 Cespiti ammortizzabili 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,003.579,83 3.579,83 0,00 3.579,83 0,00 0,00 18.579,83 14.089,25 0,00 4.490,58 2.579,353.579,83 3.579,83 0,00 3.579,83 0,00 0,00 14.089,25 2.579,350,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,003.001,22 3,89 2.997,33 3.001,22 0,00 0,00 4.551.22 2.601,90 0,00 1.949,32 2.998,642.998,80 3,89 2.994,91 2.998,80 0 0,00 0,00 1.315,95 2.994,910,00 020 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.279,70 0,002,42 0,00 2,42 2,42 0,00 0,00 6,25 4,730,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,006.581,05 3.583,72 2.997,33 6.581,05 0,00 0,00 23.131,05 16.691,15 0,00 6.439,90 5.578,99464.872,85 60.891,25 403.981,60 464.872,85 0,00 0,00 2.225.445,65 1.625.422,55 0,00 600.023,10 602.165,860,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 ,00 0,000,00 010 0,00 0,00 0,00 0,00 0,008081


endiconto finanziario 2005entraterendiconto finanziario 2005entrateCAPITOLO GESTIONE DELLA COMPETENZA 2005PrevisioniSomme accertateDiff. rispetto alle previsioniCodice N. Denominazione Variazioni TotaleIniziali Definitive Riscosse Rimaste Accertamenti In più In menoIN + IN - (4 + 5 - 6) da riscuotere (8 + 9) (10 - 7) (7 - 10)1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1220102 Alienazione di 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00immobilizzazioni tecniche0,00 0,00 0,0020103 Realizzo di valori mobiliari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020104 Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00Totale categoria I 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00GESTIONE DEI RESIDUIGESTIONE DI CASSATotale deiresidui attivi alVariazioniDiff. rispetto alle previsionitermine <strong>del</strong>l’Esercizio2005Residui Attivi Rimasti Totale In più In meno Previsioni Riscossioni In più In menoal 1° gennaio Riscossi da riscuotere (14 + 15) (16 - 13) (13 - 16) (7 + 13) (8 + 14) (20 - 19) (19 - 20) (9 + 15)200513 14 15 16 17 18 19 20 21 22 230,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00202 ENTRATE DERIVANTIDA TRASFERIMENTI INCONTO CAPITALE20201 Trasferimenti dallo stato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020202 Trasferimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00dalle regioni0,00 0,00 0,0020203 Trasferimenti da 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00comuni e province0,00 0,00 0,0020204 Trasferimenti da altri enti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<strong>del</strong> settore pubblico0,00 0,00 0,00Totale categoria II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00203 ACCENSIONE DI PRESTITI20301 Assunzione di mutui 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020302 Assunzione di altri 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00debiti finanziari0,00 0,00 0,0020303 Emissione di obbligazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00Totale categoria III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00TOTALE TITOLO II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00TITOLO IV - PARTITE DI GIRO401 ENTRATE AVENTI NATURADIPARTITEDIGIRO40101 ENTRATE AVENTI NATURA 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 190.492,60 13.145,03 203.637,63 1.362,37DI PARTITE DI GIRO010 Partite di giro 190.492,60 13.145,03 203.637,63Totale categoria I 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 190.492,60 13.145,03 203.637,63 0,00 1.362,37TOTALE TITOLO IV 175.000,00 30.000,00 00,00 205.000,00 190.492,60 13.145,03 203.637,63 0,00 1.362,379.193,08 7.720,23 1.472,85 9.193,08 0,00 0,00 214.193,08 198.212,83 0,00 15.980,25 14.617,889.193,08 7.720,23 1.472,85 9.193,08 0,00 0,00 198.212,83 14.617,889.193,08 7.720,23 1.472,85 9.193,08 0,00 0,00 214.193,08 198.212,83 0,00 15.980,25 14.617,889.193,08 7.720,23 1.472,85 9.193,08 0,00 0,00 214.193,08 198.212,83 0,00 15.980,25 14.617,88RIEPILOGO DEI TITOLITitolo 1 ............................ 1.728.300,00 32.272,80 0,00 1.760.572,80 1.564.531,30 198.184,26 1.762.715,56 4.053,99 1.911,23Titolo II ............................ 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Titolo IV .......................... 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 190.492,60 13.145,03 203.637,63 0,00 1.362,37TOTALE ENTRATE 1.903.300,00 62.272,80 0,00 1.965.572,80 1.755.023,90 211.329,29 1.966.353,19 4.053,99 3.273,60Avanzo ammin. 251.074,30 188.801,50 188.801,50 188.801,50ApplicatoTOTALE A PAREGGIO 1.903.300,00 188.801,50 62.272,80 2.154.374,30 1.755.023,90 211.329,29 1.966.353,19 4.053,99 192.075,10464.872,85 60.891,25 403.981,60 464.872,85 0,00 0,00 2.225.445,65 1.625.422,55 0,00 600.023,10 602.165,860,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,009.193,08 7.720,23 1.472,85 9.193,08 0,00 0,00 214.193,08 198.212,83 0,00 15.980.25 14.617,88474.065,93 68.611,48 405.454,45 474.065,93 0,00 0,00 2.439.638,73 1.823.635,38 0,00 616.003,35 616.783,74188.801,50 188.801,50474.065,93 68.611,48 405.454,45 474.065,93 0,00 0,00 2.628.440,23 1.823.635,38 0,00 804.804,85 616.783,748283


endiconto finanziario 2005 rendiconto finanziario 2005spesespeseCAPITOLO GESTIONE DELLA COMPETENZA 2005 GESTIONE DEI RESIDUI GESTIONE DI CASSATotale deiresidui passiviPrevisioniSomme accertateDiff. rispetto alle previsioniVariazioniDiff. rispetto alle previsionial termine<strong>del</strong>l’EsercizioCodice N. Denominazione Variazioni Totale2005Iniziali Definitive Riscosse Rimaste Accertamenti In più In menoResidui passivi Rimasti Totale In più In meno Previsioni Pagamenti In più In menoal 1° gennaio Pagati da pagare (14 + 15) (16 - 13) (13 - 16) (20 - 19) (19 - 20) (9 + 15)IN + IN - (4 + 5 - 6) da riscuotere (8 + 9) (10 - 7) (7 - 10)20051 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12TITOLO IUSCITE CORRENTI101 FUNZIONAMENTO10101 Uscite per gli organi <strong>del</strong>l'ente 266.000,00 0,00 45.465,00 220.535,00 107.431,28 113.009,40 220.440,68 94,32010 Indennità ed oneri di 39.465,39 38.651,96 78.117,35funzionamento relativi allecariche istituzionali020 Indennità, rimborsi ed oneri 25.252,42 27.991,91 53.244,33di funzionamento relativi alConsiglio regionale030 Premio assicurazione 0,00 0,00 0,00040 Elezioni 42.713,47 46.365,53 89.079,0010102 Spese per commissioni, 70.000,00 1.000,00 10.000,00 61.000,00 30.306,11 30.604,15 60.910,26 89,74gruppi di lavoro, incarichi vari010 Rimborsi ed oneri di 28.581,11 30.604,15 59.185,26funzionamento020 Premio assicurazione infortuni 1.725,00 0,00 1.725,0010103 Uscite per l'acquisto di beni 316.050,00 42.241,33 19.365,73 338.925,60 284.096,82 53.617,5 337.714,33 1.211,27di consumo e di servizi010 Spese per l'acquisto 4.236,05 982,79 5.218,84di cancelleria020 Fitto locali sede e condominio 46.255,91 300,00 46.555,91030 Spese postali 10.990,27 0,00 10.990,27040 Spese per corrieri 776,60 0,00 776,60050 Spese energia elettrica 1.922,57 500,00 2.422,57060 Spese telefoniche 11.502,92 1.295,86 12.798,78070 Spese manutenzione locali sede 11.523,17 2.354,03 13.877,20080 Spese assistenza macchine 6.660,51 9.600,00 16.260,51e attrezzature090 Spese assicurazione sede 340,14 0,00 340,14100 Spese di rappresentanza 5.790,32 144,05 5.934,37110 Spese di abbonamento alla G.U. 701,00 0,00 701,00120 Spese per acquisto 5.147,87 194,51 5.342,38pubblicazioni e abbonamenti130 Spese tipografiche 1.413,70 0,00 1.413,70140 Spese per concorsi 1.156,75 0,00 1.156,75150 Spese di tenuta <strong>del</strong> conto 369,23 23,45 392,68corrente postale160 Spese per consulenze 128.644,53 36.413,47 165.058,00professionali170 Spese per collaborazioni 0,00 0,00 0,00coordinate e continuative edaltri rapporti di lavoro tipici180 Onorari previd. ed assist. 0,00 0,00 0,00derivanti da collab. coord. econt. e da altri rapp. di lav. tip.190 Spese per assicurazioni 854,69 0,00 854,69macchine ed attrezzature200 Spese di viaggio 2.345,56 60,00 2.405,56210 Spese ed oneri bancari 388,36 60,40 448,76220 Spese per acquisto materiali 4.578,93 434,22 5.013,15di consumo per macchineufficio (toner, floppy disk)230 Spese notarili 167,60 236,20 403,80240 Valori bollati 22,94 0,00 22,94250 Spese per liti ed arbitrati 31.018,76 0,00 31.018,76260 Servizi postel 0,00 0,00 0,00270 Spese beni e servizi non 0,00 0,00 0,00altrove classificati280 Spese per acquisto prodotti 561,17 0,00 561,17igienico sanitari290 Spese per locazione e noleggio 6.727,27 1.018,53 7.745,80macchinari e attrezzature10105 SPESE PER IL PERSONALE 449.805,00 76.562,77 30.000,00 496.367,77 446.063,12 49.012,19 495.075,31 1.292,46IN ATTIVITÀ DI SERVIZIO010 Stipendi ed altri assegni 253.756,34 0,00 253.756,3413 14 15 16 17 18 19 20 21 22 2361.129,25 51.526,21 9.603,04 61.129,25 0,00 0,00 281.664,25 158.957,49 0,00 122.706,76 122.612,4431.084,13 31.035,58 48,55 31.084,13 0,00 0,00 70.500,97 38.700,5129.555,78 20.490,63 9.065,15 29.555,78 0,00 0,00 45.743,05 37.057,060,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00489,34 0,00 489,34 489,34 0,00 0.00 42.713,47 46.854,8760.537,31 38.339,73 22.197,58 60.537,31 0,00 0,00 121.537,31 68.645,84 0,00 52.891,47 52.801,7360.537,31 38.339,73 22.197,58 60.537,31 0,00 0,00 66.920,84 52.801,730,00 1.725,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0058.855,92 38.146,06 20.709,86 58.855,92 0,00 0,00 397.781,52 322.242,88 0,00 75.538,64 74.327,37617,63 576,44 41,19 617,63 0,00 0,00 4.812,49 1.023,98701,99 0,00 701,99 701,99 0,00 0,00 46.255,91 1.001,990,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.990,27 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 776,60 0,004.821,38 1.385,53 3.435,85 4.821,38 0,00 0,00 3.308,10 3.935,854.456,82 2.293,16 2.163,66 4.456,82 0,00 0,00 13.796,08 3.459,521.479,56 744,00 735,56 1.479,56 0,00 0,00 12.267,17 3.089,59636,00 636,00 0,00 636,00 0,00 0,00 7.296,51 9.600,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 340,14 0,002.014,40 1.187,00 827,40 2.014,40 0,00 0,00 6.977,32 971,450,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 701,00 0,00492,77 298,26 194,51 492,77 0,00 0,00 5.446,13 389,026.494,72 6.494,72 0,00 6.494,72 0,00 0,00 7.908,42 0,001.970,94 465,88 1.505,06 1.970,94 0,00 0,00 1.622,63 1.505,0618,95 18,95 0,00 18,95 0,00 0,00 388,18 23,4532.260,14 23.496,54 8.763,60 32.260,14 0,00 0,00 152.141,07 45.177,070,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00344,83 0,00 344,83 344,83 0,00 0,00 0,00 344,830,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 854,69 0,001.000,58 0,00 1.000,58 1.000,58 0,00 0,00 2.345,56 1.060,5878,15 63,95 14,20 78,15 0,00 0,00 452,31 74,60429,30 429,30 0,00 429,30 0,00 0,00 5.008,23 434,220,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 167,60 236,200,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 22,94 0,000,03 0,00 0,03 0,03 0,00 0,00 31.018,76 0,030,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 561,17 0,001.037,73 56,33 981,40 1.037,73 0,00 0,00 6.783,60 1.999,93111.494,66 36.520,51 74.974,15 111.494,66 0,00 0,00 607.862,43 482.583,63 0,00 125.278,80 123.986,3465,18 0,00 65,18 65,18 0,00 0,00 253.756,34 65,188485


endiconto finanziario 2005speserendiconto finanziario 2005speseCAPITOLO GESTIONE DELLA COMPETENZA 2005PrevisioniSomme accertateDiff. rispetto alle previsioniCodice N. Denominazione Variazioni TotaleIniziali Definitive Riscosse Rimaste Accertamenti In più In menoIN + IN - (4 + 5 - 6) da riscuotere (8 + 9) (10 - 7) (7 - 10)1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12020 Oneri previdenziali 71.351,43 14.814,60 86.166,03e assicurativi030 Trattamento accessorio 95.849,96 7.849,45 103.699,41040 Formazione <strong>del</strong> personale 6.200,00 5.940,00 12.140,00050 Accantonamento trattamento 935,70 18.471,65 19.407,35di fine rapporto060 Spese derivanti dalla 1.246,91 383,68 1.630,59sicurezza sul lavoro (626/94)070 Piani di inserimento 0,00 0,00 0,00professionale080 Spese per assunzioni con 0,00 0,00 0,00contratto di fornitura lavorotemporaneo090 Buoni pasto 14.280,35 1.552,81 15.833,16100 Benefici di natura 2.442,43 0,00 2.442,43socio-assistenziale (dpr 509/79)GESTIONE DEI RESIDUIGESTIONE DI CASSATotale deiresidui passiviVariazioniDiff. rispetto alle previsionial termine<strong>del</strong>l’Esercizio2005Residui passivi Rimasti Totale In più In meno Previsioni Pagamenti In più In menoal 1° gennaio Pagati da pagare (14 + 15) (16 - 13) (13 - 16) (20 - 19) (19 - 20) (9 + 15)200513 14 15 16 17 18 19 20 21 22 2312.540,03 9.368,46 3.171,57 12.540,03 0,00 0,00 80.719,89 17.986,171.873,05 1.872,09 0,96 1.873,05 0,00 0,00 97.722,05 7.850,416.344,79 4.040,00 2.304,79 6.344,79 0,00 0,00 10.240,00 8.244,7947.813,46 94,08 47.719,38 47.813,46 0,00 0,00 1.029,78 66.191,031.987,81 1.923,25 64,56 1.987,81 0,00 0,00 3.170,16 448,244.896,31 57,38 4.838,93 4.896,31 0,00 0,00 57,38 4.838,9325.920,83 16.859,78 9.061,05 25.920,83 0,00 0,00 16.859,78 9.061,0510.053,20 2.305,47 7.747,73 10.053,20 0,00 0,00 16.585,82 9.300,540,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.442,43 0,00Totale categoria I 1.101.855,00 119.804,10 104.830,73 1.116.828,37 867.897,33 246.243,25 1.114.140,58 0,00 2.687.79292.017,14 164.532,51 I27.484,63 292.017,14 0,00 0,00 1.408.845,51 1.032.429,84 0,00 376.415,67 373.727,88102 INTERVENTI DIVERSI10201 USCITE PER PRESTAZIONI 234.145,00 198.927,00 0,00 433.072,00 324.050,37 108.961,20 433.011,57 60,43ISTITUZIONALI010 Spese per il notiziario e 205.922,84 52.014,86 257.937,70comunicazioni agli iscritti020 Spese per iniziative culturali 97.418,53 54.289,78 151.708,31030 Spese per ufficio stampa 20.709,00 2.656,56 23.365,56040 Spese per la tutela <strong>del</strong>la 0,00 0,00 0,00professione10202 Trasferimenti passivi 312.900,00 0,00 0,00 312.900,00 256.687,20 56.212,80 312.900,00010 Ristorno quote al consiglio 256.687,20 56.212,80 312.900,00Nazionale020 Trasferimenti 0,00 0,00 0,0010203 ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 63.350,00 8.700,00 0,00 72.050,00 62.566,68 8.479,65 71.046,33 1.003,67010 Imposte, tasse e tributi 40.195,66 8.479,65 48.675,31020 Ccompensi ai concessionari 22.358,00 0,00 22.358,00030 Sanzioni di imposta 13,02 0,00 13,0210205 POSTE CORRETTIVE E 1.550,00 0,00 1.526,07 23,93 4,21 1,34 5,55 18,38COMPENSATIVE DI ENTRATE CORRENTI010 Rimborsi ad esattorie 0,00 0,00 0,00020 Rimborsi ad iscritti 0,00 0,00 0,00030 Arrotondamenti passivi 4,21 1,34 5,5510206 USCITE NON CLASSIFICABILI 2.500,00 0,00 2.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00IN ALTRE VOCI010 Fondo spese impreviste 0,00 0,00 0,00020 Sopravvenienze passive 0,00 0,00 0,00156.313,94 87.480,20 68.833,74 156.313,94 0,00 0,00 589.385,94 411.530,57 0,00 177.855,37 177.794,9442.562,25 30.443,95 12.118,30 42.562,25 0,00 0,00 236.366,79 64.133,16113.312,50 56.597,14 56.715,36 113.312,50 0,00 0,00 154.015,67 111.005,14439,19 439,11 0,08 439,19 0,00 0,00 21.148,11 2.656,640,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0069.913,78 42.118,10 27.795,68 69.913,78 0,00 0,00 382.813,78 298.805,30 0,00 84.008,48 84.008,4869.913,78 42.118,10 27.795,68 69.913,78 0,00 0,00 298.805,30 84.008,480,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0035.526,84 7.970,40 27.556,44 35.526,84 0,00 0,00 107.576,84 70.537,08 0,00 37.039,76 36.036,0930.411,73 7.538,36 22.873,37 30.411,73 0,00 0,00 47.734,02 31.353,024.193,06 432,04 3.761,02 4.193,06 0,00 0,00 22.790,04 3.761,02922,05 0,00 922,05 922,05 0,00 0,00 13,02 922,0533.605,87 1,48 33.604,39 33.605,87 0,00 0,00 33.629,80 5,69 0,00 33.624,11 33.605,7333.604,24 0,00 33.604,24 33.604,24 0,00 0,00 0,00 33.604,240,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,001,63 1,48 0,15 1,63 0,00 0,00 5,69 1,490,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale categoria II 614.445,00 207.627,00 4.026,07 818.045,93 643.308,46 173.654,99 816.963,45 0,00 1.082,48295.360,43 137.570,18 157.790,25 295.360,43 0,00 0,00 1.113.406,36 780.878,64 0,00 332.527,72 331.445,24104 TRATTAMENTI DI QUIESCENZA,INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI10401 ONERI PER IL PERSONALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00IN QUIESCENZA0,00 0,00 0,0010402 ACCANTONAMENTO AL 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO0,00 0,00 0,00Totale categoria IV 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale titolo I I.716.300,00 327.431,10 108.856,80 1.934.874,30 1.511.205,79 419.898,24 1.931.104,03 0,00 3.770,27TITOLO IIUSCITE IN CONTO CAPITALE201 INVESTIMENTI20101 ACQUISIZIONE DI BENI DI USO 12.000,00 2.500,00 0,00 14.500,00 11.490,57 2.387,88 13.878,45 621,55DUREVOLE ED OPERE IMMOBILIARI010 Spese acquisto software 2.028,00 648,00 2.676,00020 Spese acquisto macchine 8.681,57 1.739,88 10.421,45ufficio, componenti e acc.587.377,57 302.102,69 285.274,88 587.377,57 0,00 0,00 2.522.251,87 1.813.308,48 0,00 708.943,39 705.173,129.456,09 6.156,00 3.300,09 9.456,09 0,00 0,00 23.956,09 17.646,57 0,00 6.309,52 5.687,971.026,00 1.026,00 1.026,00 0,00 0,00 3.054,00 648,008.430,09 5.130,00 3.300,09 8.430,09 0,00 0,00 13.811,57 5.039,978687


endiconto finanziariospeserendiconto finanziario 2005speseCAPITOLO GESTIONE DELLA COMPETENZA 2005PrevisioniSomme accertateDiff. rispetto alle previsioniCodice N. Denominazione Variazioni TotaleIniziali Definitive Riscosse Rimaste Accertamenti In più In menoIN + IN - (4 + 5 - 6) da riscuotere (8 + 9) (10 - 7) (7 - 10)1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12030 Spese acquisto mobili per 781,00 0,00 781,00ufficio040 Spese per acquisto di altri 0,00 0,00 0,00beni di uso durevole050 Spese lavori ristrutturazione 0,00 0,00 0,00sede20102 ACQUISIZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00DI IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE20103 PARTECIPAZIONI E ACQUISTO 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00DI VALORI MOBILIARI0,00 0,00 0,0020104 CONCESSIONE DI CREDITI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00ed anticipazioni010 Concessione mutui 0,00 0,00 0,0020105 INDENNITÀ DI ANZIANITÀ E SIMILARI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00AL PERSONALE CESSATO DAL SERVIZIO0,00 0,00 0,00Totale categoria I 12.000,00 2.500,00 0,00 14.500,00 11.490,57 2.387,88 13.878,45 0,00 621,55GESTIONE DEI RESIDUIGESTIONE DI CASSATotale deiresidui passiviVariazioniDiff. rispetto alle previsionial termine<strong>del</strong>l’Esercizio2005Residui passivi Rimasti Totale In più In meno Previsioni Pagamenti In più In menoal 1° gennaio Pagati da pagare (14 + 15) (16 - 13) (13 - 16) (20 - 19) (19 - 20) (9 + 15)200513 14 15 16 17 18 19 20 21 22 230,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 781,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,009.456,09 6.156,00 3.300,09 9.456,09 0,00 0,00 23.956,09 17.646,57 0,00 6.309,52 5.687,97202 ONERI COMUNI20201 RIMBORSI DI MUTUI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020202 RIMBORSI DI ANTICIPAZIONI PASSIVE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020203 RIMBORSI DI OBBLIGAZIONI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,0020204 RESTITUZIONE ALLE GESTIONI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00AUTONOME DI ANTICIPAZIONI0,00 0,00 0,0020205 ESTINZIONE DI DEBITI DIVERSI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00Totale categoria II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00TOTALE TITOLO II 12.000,00 2.500,00 0,00 14.500,00 11.490,57 2.387,88 13.878,45 0,00 621,550,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,009.456,09 6.156,00 3.300,09 9.456,09 0,00 0,00 23.956,09 17.646,57 0,00 6.309,52 5.687,97TITOLO IVPARTITE DI GIRO401 USCITE AVENTI NATURA DI PARTITEDI GIRO40101 USCITE AVENTI NATURA 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 177.313,94 26.323,69 203.637,63 1.362,37DI PARTITE DI GIRO010 Partite di giro 177.313,94 26.323,69 203.637,63Totale categoria I 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 177.313,94 26.323,69 203.637,63 0,00 1.362,37Totale titolo IV 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 177.313,94 26.323,69 203.637,63 0,00 1.362,3727.442,56 25.807,46 1.635,10 27.442,56 0,00 0,00 232.442,56 203.121,40 0,00 29.321,16 27.958,7927.442,56 25.807,46 1.635,10 27.442,56 0,00 0,00 203.121,40 27.958,7927.442,56 25.807,46 1.635,10 27.442,56 0,00 0,00 232.442,56 203.121,40 0,00 29.321,16 27.958,7927.442,56 25.807,46 1.635,10 27.442,56 0,00 0,00 232.442,56 203.121,40 0,00 29.321,16 27.958,79Riepilogo dei titoliTitolo I ............................. 1.716.300,00 327.431,10 108.856,80 1.934.874,30 1.511.205.79 419.898,24 1.931.104,03 0,00 3.770,27Titolo II .............................. 12.000,00 2.500,00 0,00 14.500,00 11.490,57 2.387,88 13.878,45 0,00 621,55Titolo IV .............................. 175.000,00 30.000,00 0,00 205.000,00 177.313,94 26.323,69 203.637,63 0,00 1.362,37TOTALE DELLE USCITE 1.903.300,00 359.931,10 108.856,80 2.154.374,30 1.700.010,30 448.609,81 2.148.620,11 0,00 5.754,19587.377,57 302.102,69 285.274,88 587.377,57 0,00 0,00 2.522.251,87 1.813.308,48 0,00 708.943,39 705.173,129.456,09 6.156,00 3.300,09 9.456,09 0,00 0,00 23.956,09 17.646,57 0,00 6.309,52 5.687,9727.442,56 25.807,46 1.635,10 27.442,56 0,00 0,00 232.442,56 203.121,40 0,00 29.321,16 27.958,79624.276,22 334.066,15 290.210,07 624.276,22 0,00 0,00 2.778.650,52 2.034.076,45 0,00 744.574,07 738.819,888889


stato patrimoniale 2005attivitàATTIVITÀDESCRIZIONE ESERCIZIO ESERCIZIO DIFFERENZA VARIAZIONE2005 2004 ASSOLUTA %Software 52.919,05 0,00 52.919,05IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 52.919,05 0,00 52.919,05Macchinari attrezzature impianti 181.717,00 175.319,49 6.397,51 3,65Mobili macchine d'ufficio 118.114,28 117.333,28 781,00 0,67Altri costi ammortizzabili 81.650,18 81.650,18 0,00Impianti 12.044,81 12.044,81 0,00Software 0,00 50.243,05 50.243,05- 100,00-IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 393.526,27 436.590,81 43.064,54- 9,86-|Crediti verso iscritti 596.586,87 458.291,80 138.295,07 30,18Crediti per depositi cauzionali 11.777,29 11.777,29 0,00Poste correttive e compensative 2.994,91 0,00 2.994,91Crediti per interessi di C/C 2.579,35 3.579,83 1.000,48- 27,95-Crediti per arrotond. attivi imposta 4,73 0,00 4,73Crediti diversi 0,00 3.001,22 3.001,22- 100,00-CREDITI 613.943,15 476.650,14 137.293,01 28,80Conto Tesoreria 281.236,47 491.677,54 210.441,07- 42,80-DISPONIBILITÀ LIQUIDE 281.236,47 491.677,54 210.441,07- 42,80-Risconti attivi 2.181,51 5.951,50 3.769,99- 63,35-RATEI E RISCONTI ATTIVI 2.181,51 5.951,50 3.769,99- 63,35-TOTALE ATTIVITÀ 1.343.806,45 1.410.869,99 67.063,54- 4,75-Perdita <strong>del</strong> periodo 210.193,18 0,00 210.193,18TOTALE A PAREGGIO 1.553.999,63 1.410.869,99 143.129,64 10,1490


stato patrimoniale 2005passivitàPASSIVITÀDESCRIZIONE ESERCIZIO ESERCIZIO DIFFERENZA VARIAZIONE2005 2004 ASSOLUTA %Avanzi di gestione anni precedenti\ 462.749,70 410.263,26 52.486,44 12,79AVANZI DI GESTIONE 462.749,70 410.263,26 52.486,44 12,79Fondo amm.to impianti 12.044,81 12.044,81 0,00Fondo amm.to costi pluriennali 78.348,16 72.800,17 5.547,99 7,62Fondo amm.to Macchine attrezz. uff. 138.714,49 119.924,57 18.789,92 15,67Fondo amm.to mobili e arredi uff. 104.152,73 101.262,99 2.889,74 2,85Fondo amm.to software 33.499,74 27.004,61 6.495,13 24,05FONDI AMMORTAMENTO 366.759,93 333.037,15 33.722,78 10,13Debiti per oneri personale 57.795,31 63.681,20 5.885,89- 9,24-Debiti per commissioni e gruppi lavoro 52.801,73 60.537,31 7.735,58- 12,78-Debiti per Organi Istituzionali 122.612,44 61.129,25 61.483,19 100,58Debiti per attribuzioni Istituzionali 177.794,94 156.313,94 21.481,00 13,74Fondo rimborsi a Esattorie 33.604,24 33.605,87 1,63-Ristorno quote al Nazionale 84.008,48 69.913,78 14.094,70 20,16Debiti Imposte Tasse e Concessioni 36.036,09 35.526,84 509,25 1,43Debiti v/Fornitori di beni e servizi 80.015,34 68.312,01 11.703,33 17,13Altri debiti 1,49 0,00 1,49Debiti tributari e previdenziali 13.340,91 18.249,48 4.908,57- 26,90-DEBITI DI FUNZIONAMENTO 658.010,97 567.269,68 90.741,29 16,00Fondo trattamento fine rapporto 66.191,03 47.813,46 18.377,57 38,44TRATTAMENTO FINE RAPPORTO 66.191,03 47.813,46 18.377,57 38,44Ratei passivi 288,00 0,00 288,00RATEI E RISCONTI PASSIVI 288,00 0,00 288,00Utile d'esercizio 0,00 52.486,44 52.486,44- 00,00-RISULTATI D'ESERCIZIO 0,00 52.486,44 52.486,44- 100,00-TOTALE PASSIVITÀ 1.553.999,63 1.410.869,99 143.129,64 10,1491


stato patrimoniale 2005attività e passivitàATTIVITÀPASSIVITÀDESCRIZIONEIMPORTODESCRIZIONEIMPORTOSoftware 52.919,05IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 52.919,05Macchinari attrezzature impianti 181.717,00Mobili macchine d'ufficio 118.114,28Altri costi ammortizzabili 81.650,18Impianti 12.044,81IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 393.526,27Crediti verso iscritti 596.586,87Crediti per depositi cauzionali 11.777,29Poste correttive e compensative 2.994,91Crediti per interessi di C/C 2.579,35Crediti per arrotond. attivi imposta 4,73CREDITI 613.943,15Conto Tesoreria 281.236,47DISPONIBILITÀ LIQUIDE 281.236,47Avanzi di gestione anni precedenti 462.749,70AVANZI DI GESTIONE 613.021,35Fondo amm.to impianti 12.044,81Fondo amm.to costi pluriennali 78.348,16Fondo amm.to macchine attrezz. uff. 138.714,49Fondo amm.to mobili e arredi uff. 104.152,73Fondo amm.to software 33.499,74Fondo rimborsi a Esattorie 33.604,24FONDI AMMORTAMENTO 366.759,93Debiti per oneri personale 57.795,31Debiti per commissioni e gruppi lavoro 52.801,73Debiti per Organi Istituzionali 122.612,44Debiti per attribuzioni Istituzionali 177.794,94Fondo rimborsi a Esattorie 33.604,24Ristorno quote al Nazionale 84.008,48Debiti Imposte Tasse e Concessioni 36.036,09Debiti v/Fornitori di beni e servizi 80.015,34Altri debiti 1,49Debiti tributari e previdenziali 13.340,91DEBITI DI FUNZIONAMENTO 658.010,97Fondo trattamento fine rapporto 66.191,03TRATTAMENTO FINE RAPPORTO 66.191,03Risconti attivi 2.181,51RATEI E RISCONTI ATTIVI 2.181,51TOTALE ATTIVITÀ 1.343.806,45Perdita <strong>del</strong> periodo 210.193,18___________TOTALE A PAREGGIO 1.553.999,63Ratei passivi 288,00RATEI E RISCONTI PASSIVI 288,00TOTALE PASSIVITÀ 1.553.999,6392


conto economico 2005costi e ricaviCOSTIInd. e oneri funz. cariche istituz. 78.117,35Ind. rimb. oneri funz. Consiglio Region. 53.244,33Premi di assicurazione 5.532,51Elezioni 89.079,00CAT .I SPESE ORGANIISTITUZIONALI 225.973,19Rimborsi e oneri funzionamento 59.185,26Premi di assicurazione 250,48CAT. II SPESE COMM.GRUPPILAV. INC. DIV. 59.435,74Notiziario comunic. agli iscritti 257.937,70Spese iniziative culturali 151.708,31Spese ufficio stampa 23.365,56CAT. III SPESE SVOLG.ATTRIB. ISTITUZ. 433.011,57RICAVIQuote d'iscrizione 1.747.026,47CONTRIB.A CARICO ISCRITTI CAT. I 1.747.026,47Interessi su depositi e c/c 13.088,77REDDITI E PROV. PATRIMONIALI CAT. II13.088,77Compensazioni spese correnti 1.200,50Sanzioni su quote di iscrizioni (mora) 1.279,70Arrotondamenti attivi 8,56POSTE CORRETTIVEE COMPENS. CAT. III 2.488,76Spese per acquisto cancelleria 5.218,84Fitto locali sede e condominio 46.555,91Spese postali 10.990,27Spese per corrieri 776,60Spese per energia elettrica 2.422,57Spese telefoniche 13.522,72Manutenzioni locali sede 13.877,20Assistenza macchine e attrezzature 16.260,51Spese assicurazione sede 340,14Spese di rappresentanza 5.934,37Spese abbonamento G.U. 701,00Spese acquisto pubblic.e abbonamenti 5.342,38Spese tipografiche 1.413,70Spese tenuta conto/c postale 392,68Spese per consulenze professionali 165.058,00Spese per assicurazione macch.e attrezz. 854,69Spese di viaggio 2.405,56Spese per oneri bancari 448,76Spese per acquisto materiali di consumo 5.013,15Spese notarili 403,80Valori bollati 22,94Spese per liti ed arbitrati 31.018,76Spese acquisto prodotti igienico sanit. 561,17Spese per Concorsi 1.156,75Spese locazione noleggio macch.e attrezz 7.745,80CAT. IV SPESE ACQ. BENI CONSUMOE SERV. 338.438,27Stipendi ed altri assegni 253.644,78Oneri previdenziali e assicurativi 86.166,03Trattamento accessorio 103.699,41Formazione personale 12.140,00Accantonamento tratt.fine rapporto 19.407,35Spese per la sicurezza sul lavoro L. 626 1.630,59Buoni pasto 15.833,16Benefici di natura socio assist. 2.442,43CAT .V ONERI PER PERS.IN SERVIZIO 494.963,75Ristorno quote al Consiglio Nazionale 312.900,0093


conto economico 2005costi e ricaviCAT. VI TRASFERIMENTI 312.900,00Imposte tasse e tributi 48.675,31Compensi ai Concessionari 22.358,00Sanzioni di imposta 13,02CAT. VII ONERI FINANZ.E TRIBUTARI 71.046,33Arrotondamenti passivi 5,55CAT VIII POSTE CORRETTIVEE COMPENS. 5,55Quote ammortamenti 33.722,78AMMORTAMENTIE ACCANTONAMENTI 33.722,78Minusvalenze patrimoniali 3.300,00MINUSVALENZE PATRIMONIALI 3.300,00TOTALE COSTI 1.972.797,18TOTALE RICAVI 1.762.604,00Perdita <strong>del</strong> periodo 210.193,18____________TOTALE A PAREGGIO 1.972.797,1894


conto economico 2005costi: variazioni sul 2004COSTIDESCRIZIONE ESERCIZIO ESERCIZIO DIFFERENZA VARIAZIONE2005 2004 ASSOLUTA %Ind. e oneri funz. cariche istituz. 78.117,35 77.427,86 689,49 0,89Ind. rimb. oneri funz. Consiglio Region. 53.244,33 42.951,27 10.293,06 23,96Premi di assicurazione 5.532,51 5.422,79 109,72 2,02Elezioni 89.079,00 0,00 89.079,00CAT. I SPESE ORGANI ISTITUZIONALI 225.973,19 125.801,92 100.171,27 79,63Rimborsi e oneri funzionamento 59.185,26 57.787,98 1.397,28 2,42Premi di assicurazione 250,48 0,00 250,48CAT. II SPESE COMM. GRUPPILAV. INC.DIV. 59.435,74 57.787,98 1.647,76 2,85Notiziario comunic. agli iscritti 257.937,70 104.370,53 153.567,17 147,14Spese iniziative culturali 151.708,31 85.368,38 66.339,93 77,71Spese ufficio stampa 23.365,56 17.355,69 6.009,87 34,63Spese per la tutela <strong>del</strong>la professione 0,00 671,22 671,22- 100,00CAT. III SPESE SVOLG. 433.011,57 207.765,82 225.245,75 108,41ATTRIB.ISTITUZ.Spese per acquisto cancelleria 5.218,84 4.537,74 681,10 15,01Fitto locali sede e condominio 46.555,91 46.408,35 147,56 0,32Spese postali 10.990,27 10.228,78 761,49 7,44Spese per corrieri 776,60 2.999,60 2.223,00- 74,11-Spese per energia elettrica 2.422,57 3.000,00 577,43- 19,25-Spese telefoniche 13.522,72 12.511,63 1.011,09 8,08Manutenzioni locali sede 13.877,20 9.243,60 4.633,60 50,13Assistenza macchine e attrezzature 16.260,51 6.879,60 9.380,91 136,36Spese assicurazione sede 340,14 340,14 0,00Spese di rappresentanza 5.934,37 6.924,53 990,16- 14,30-Spese abbonamento G.U. 701,00 776,66 75,66- 9,74Spese acquisto pubblic.e abbonamenti 5.342,38 4.133,78 1.208,60 29,24Spese tipografiche 1.413,70 18.565,92 17.152,22- 92,39-Spese tenuta conto/c postale 392,68 410,18 17,50- 4,27-Spese per consulenze professionali 165.058,00 152.247,35 12.810,65 8,41Spese per assicurazione macch.e attrezz. 854,69 554,69 300,00 54,08Spese di viaggio 2.405,56 1.583,87 821,69 51,88Spese per oneri bancari 448,76 419,55 29,21 6,96Spese per acquisto materiali di consumo 5.013,15 2.748,59 2.264,56 82,39Spese notarili 403,80 0,00 403,80Valori bollati 22,94 160,66 137,72- 85,72-Spese per liti ed arbitrati 31.018,76 92.741,17 61.722,41- 66,55-Spese per beni e servizi non classif. 0,00 24,80 24,80- 100,00-Spese acquisto prodotti igienico sanit. 561,17 434,79 126,38 29,07Spese per Concorsi 1.156,75 15.713,37 14.556,62- 92,64-Spese locazione noleggio macch.e attrezz 7.745,80 8.000,00 254,20- 3,18-CAT. IV SPESE ACQUISTO 338.438,27 401.589,35 63.151,08- 15,73-BENI CONSUMO E SERV.95


conto economico 2005costi: variazioni sul 2004DESCRIZIONE ESERCIZIO ESERCIZIO DIFFERENZA VARIAZIONE2005 2004 ASSOLUTA %Stipendi ed altri assegni 253.644,78 128.154,21 125.490,57 97,92Oneri previdenziali e assicurativi 86.166,03 43.053,40 43.112,63 100,14Trattamento accessorio 103.699,41 52.887,46 50.811,95 96,08Formazione personale 12.140,00 6.735,20 5.404,80 80,25Accantonamento tratt.fine rapporto 19.407,35 9.799,25 9.608,10 98,05Spese per la sicurezza sul lavoro L.626 1.630,59 2.039,25 408,66- 20,04-Spese per fornitura di lavoro temporaneo 0,00 143.572,40 143.572,40- 100,00-Buoni pasto 15.833,16 15.652,05 181,11 1,16Benefici di natura socio assist. 2.442,43 3.912,50 1.470,07- 37,57-CAT.V ONERI PER PERSONALE 494.963,75 405.805,72 89.158,03 21,97IN SERVIZIORistorno quote al Consiglio Nazionale 312.900,00 283.444,00 29.456,00 10,39CAT.VI TRASFERIMENTI 312.900,00 283.444,00 29.456,00 0,39Imposte tasse e tributi 48.675,31 38.188,49 10.486,82 27,46Compensi ai Concessionari 22.358,00 20.380,00 1.978,00 9,71Sanzioni di imposta 13,02 7,85 5,17 65,86CAT.VII ONERI FINANZIARI 71.046,33 58.576,34 12.469,99 21,29E TRIBUTARIArrotondamenti passivi 5,55 3,60 1,95 54,15CAT. VIII POSTE CORRETTIVE 5,55 3,60 1,95 54,15E COMPENSATIVEQuote ammortamenti 33.722,78 36.656,82 2.934,04- 8,00-AMMORTAMENTI 33.722,78 36.656,82 2.934,04- 8,00-E ACCANTONAMENTIMinusvalenze patrimoniali 3.300,00 0,00 3.300,00MINUSVALENZE PATRIMONIALI 3.300,00 0,00 3.300,00TOTALE COSTI 1.972.797,18 1.577.431,55 395.365,63 25,06 -96


conto economico 2005ricavi: variazioni sul 2004RICAVIDESCRIZIONE ESERCIZIO ESERCIZIO DIFFERENZA VARIAZIONE2004 2003 ASSOLUTA %Quote d'iscrizione 1.747.026,47 1.610.295,89 136.730,58 8,49CONTRIB.A CARICO ISCRITTI CAT. I 1.747.026,47 1.610.295,89 136.730,58 8,49Interessi su depositi e c/c 13.088,77 13.738,35 649,58- 4,73-REDDITI E PROV. PATRIMONIALI CAT. II 13.088,77 13.738,35 649,58- 4,73-Compensazioni spese correnti 1.200,50 0,00 1.200,50Sanzioni su quote di iscrizioni (mora) 1.279,70 2.474,62 1.194,92- 48,29-Arrotondamenti attivi 8,56 3,86 4,70 121,76POSTE CORRETTIVE E COMPENS. CAT. III 2.488,76 2.478,48 10,28 0,41Sopravvenienze attive 0,00 3.405,27 3.405,27- 100,00-SOPRAVVENIENZE PATRIMONIALI 0,00 3.405,27 3.405,27- 100,00-TOTALE RICAVI 1.762.604,00 1.629.917,99 132.686,01 8,14Perdita <strong>del</strong> periodo 210.193,18 52.486,44- 262.679,62 500,47TOTALE A PAREGGIO 1.972.797,18 1.577.431,55 395.365,63 25,0697


situazione amministrativaprospetto 2005CONSISTENZA DELLA CASSA ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 491.677,54RISCOSSIONI in c/competenza 1.755.023,90in c/residui 68.611,48 1.823.635,38PAGAMENTI in c/competenza 1.700.010,30in c/residui 334.066,15 2.034.076,45CONSISTENZA DELLA CASSA ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 281.236,47RESIDUI ATTIVI <strong>degli</strong> esercizi precedenti 405.454,45<strong>del</strong>l’esercizio 211.329,29 616.783,74RESIDUI PASSIVI <strong>degli</strong> esercizi precedenti 290.210,07<strong>del</strong>l’esercizio 448.609,81 738.819,88AVANZO d'amministrazione alla fine <strong>del</strong>l'esercizio 2005 (H + M - P) 159.200,33L’utilizzazione <strong>del</strong>l’avanzo di amministrazione per l’esercizio 2004 risulta così prevista:PARTE VINCOLATAal Trattamento di fine rapporto 0,00ai Fondi per rischi ed oneri 0,00al Fondo ripristino investimenti 0,00per i seguenti altri vincoli0,00 0,000,00 0,00Totale parte vincolata 0,00PARTE DISPONIBILEParte di cui non si prevede l'utilizzazione nell'esercizio 0,00Totale parte disponibile 188.801,50Totale risultato di amministrazione presunto 159.200.3398

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