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Psicologia del soccorritore in servizio - ANPAS Provincia di Modena

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A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneINDICE DEI MODULI FORMATIVIMODULO FORMATIVO 1 1–4PROBLEMA: L’ETICA, IL RUOLO, LE FUNZIONI ED I COMPITI DEL VOLONTARIO SOCCORRITORE; LA SUA ASSOCIAZIONE E LA SUA STORIA; APPARTENENZAALL’A.N.P.AS. 1–4MODULO FORMATIVO 2 2–1PROBLEMA: SUPPORTO PSICOLOGICO AL SOGGETTO, NEL SOCCORSO 2–1MODULO FORMATIVO 3 3–1PROBLEMA: LA RISPOSTA TELEFONICA 3–1MODULO FORMATIVO 4 4–1PROBLEMA: IL LINGUAGGIO RADIO ED I PROTOCOLLI RELATIVI ALLE COMUNICAZIONI 4–1MODULO FORMATIVO 5 5–1PROBLEMA: LA MOVIMENTAZIONE DELL’AMBULANZA E L’ARRIVO SUL LUOGO DELL’INTERVENTO 5–1MODULO FORMATIVO 6 6–1PROBLEMA: I RISCHI EVOLUTIVI (PREVENIRE) 6–1MODULO FORMATIVO 7 7–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA 7–1MODULO FORMATIVO 8 8–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON DOLORE TORACICO 8–1MODULO FORMATIVO 9 9–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON LESIONI TRAUMATICHE DELLA PELLE 9–1MODULO FORMATIVO 10 10–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON PERDITA DI SANGUE (EMORRAGIA) 10–1MODULO FORMATIVO 11 11–1PROBLEMA: IL SOGGETTO IN STATO DI SHOCK 11–1MODULO FORMATIVO 12 12–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON PERDITA DI COSCIENZA 12–1MODULO FORMATIVO 13 13–1PROBLEMA: IL SOGGETTO IN POSSIBILE STATO CRITICO (B.L.S.) 13–1MODULO FORMATIVO 14 14–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON LESIONE TRAUMATICA AGLI ARTI 14–1MODULO FORMATIVO 15 15–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON LESIONE TRAUMATICA DELLA COLONNA VERTEBRALE 15–1MODULO FORMATIVO 16 16–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON TRAUMA CRANICO E/O FACCIALE 16–1MODULO FORMATIVO 17 17–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON TRAUMA TORACICO 17–1MODULO FORMATIVO 18 18–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON DOLORE 18–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 19 19–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON TRAUMA ADDOMINALE 19–1MODULO FORMATIVO 20 20–1PROBLEMA: IL SOGGETTO POLITRAUMATIZZATO 20–1MODULO FORMATIVO 21 21–1PROBLEMA: LA MOBILIZZAZIONE DEL SOGGETTO DAL LUOGO D’INTERVENTO ALL’AMBULANZA ED IL TRASFERIMENTO VERSO LA STRUTTURA OSPEDALIERA 21–1MODULO FORMATIVO 22 22–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON LESIONE DA AGENTI FISICI E CHIMICI 22–1MODULO FORMATIVO 23 23–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON COLPO DI SOLE E DI CALORE 23–1MODULO FORMATIVO 24 24–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON LESIONI DA FREDDO LOCALI E/O GENERALI 24–1MODULO FORMATIVO 25 25–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON INTOSSICAZIONE ACUTA 25–1MODULO FORMATIVO 26 26–1PROBLEMA: LE URGENZE NEL NEONATO E NEL BAMBINO 26–1MODULO FORMATIVO 27 27–1PROBLEMA: LA DONNA CON DOLORE E PERDITA DI SANGUE IN GRAVIDANZA 27–1MODULO FORMATIVO 28 28–1PROBLEMA: LA DONNA CON PARTO FISIOLOGICO O PREMATURO 28–1MODULO FORMATIVO 29 29–1PROBLEMA: IL SOGGETTO CON DISAGIO PSICHIATRICO 29–1MODULO FORMATIVO 30 30–1PROBLEMA: LA PRIORITÀ SANITARIA TRA UNA E PIÙ PERSONE (TRIAGE) 30–1MODULO FORMATIVO 31 31–1PROBLEMA: LA GESTIONE DEL SOCCORSO CON GLI OPERATORI DELL’EMERGENZA NON SANITARIA 31–1MODULO FORMATIVO 32 32–1PROBLEMA: LA GESTIONE DEL SOCCORSO CON IL PERSONALE DEI MEZZI DI SOCCORSO AVANZATO (AUTO MEDICALIZZATA ED ELIAMBULANZA) 32–1MODULO FORMATIVO 33 33–1PROBLEMA: LE SITUAZIONI ED I COMPORTAMENTI A RISCHIO INFETTIVO 33–1MODULO FORMATIVO 34 34–1PROBLEMA: PULIZIA, DISINFEZIONE, CONTROLLO, VERIFICA DELLE ATTREZZATURE E DEL MEZZO DI SOCCORSO 34–1MODULO FORMATIVO 35 35–1PROBLEMA: L’IMPIANTO DI OSSIGENOTERAPIA 35–1MODULO FORMATIVO 36 36–1PROBLEMA: LA RESPONSABILITÀ CIVILE, PENALE E STRADALE 36–11–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneTEMPI DEI MODULI FORMATIVIMODULI FORMATIVILEZIONEm<strong>in</strong>utiDIALOGOm<strong>in</strong>uti01 L’etica, il ruolo, le funzioni, i compiti <strong>del</strong> vol. socc., la sua Associazione e la storia; appartenenza all’<strong>ANPAS</strong> 30 10 __02 Supporto psicologico al soggetto nel soccorso 1530 3003 La risposta telefonica 1510 30SIMULAZIONIPRATICA m<strong>in</strong>uti04 Il l<strong>in</strong>guaggio ra<strong>di</strong>o ed i protocolli relativi alle comunicazioni 15 10 3005 La movimentazione <strong>del</strong>l’ambulanza e l’arrivo sul luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento 15 10 3006 I rischi evolutivi (prevenire) 20 10 3007 Il soggetto con <strong>di</strong>fficoltà respiratoria 4510 6008 Il soggetto con dolore toracico 4510 6009 Il soggetto con lesioni traumatiche <strong>del</strong>la pelle 2010 6010 Il soggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue (emorragia) 2010 6011 Il soggetto <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shock 3010 3012 Il soggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza 4510 6013 Il soggetto <strong>in</strong> possibile stato critico (B.L.S.) 6015 12014 Il soggetto con lesione traumatica agli arti 5010 9015 Il soggetto con lesione traumatica <strong>del</strong>la colonna vertebrale 30 10 12016 Il soggetto con trauma cranico e/o facciale 2010 6017 Il soggetto con trauma toracico 2010 6018 Il soggetto con dolore 2010 3019 Il soggetto con trauma addom<strong>in</strong>ale 2010 3020 Il soggetto politraumatizzato 3010 6021 La mobilizzazione <strong>del</strong> sogg. dal luogo d’<strong>in</strong>tervento all’ambulanza ed il trasferimento verso la struttura ospedaliera 50 10 12022 Il soggetto con lesioni da agenti fisici e chimici 3010 3023 Il soggetto con colpo <strong>di</strong> sole e <strong>di</strong> calore 1510 2024 Il soggetto con lesioni da freddo locali e/o generali 1510 2025 Il soggetto con <strong>in</strong>tossicazione acuta 3010 6026 Le urgenze nel neonato e nel bamb<strong>in</strong>o 2010 3027 La donna con dolore e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong> gravidanza 15 10 3028 La donna con parto fisiologico o prematuro 2010 3029 Il soggetto con <strong>di</strong>sagio psichiatrico 4510 3030 La priorità sanitaria tra una e più persone (triage) 2010 6031 La gestione nel soccorso con gli operatori <strong>del</strong>l’emergenza non sanitaria 15 10 3032 La gestione <strong>del</strong> soccorso con il personale dei mezzi mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato (auto me<strong>di</strong>calizzata ed eliambulanza) 15 10 3033 Le situazioni ed i comportamenti a rischio <strong>in</strong>fettivo 30 10 3034 Pulizia, <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione, controllo, verifica <strong>del</strong>le attrezzature e <strong>del</strong> mezzo <strong>di</strong> soccorso 30 10 3035 L’impianto <strong>di</strong> ossigenoterapia 2036 La responsabilità civile, penale e stradale 4510 3015 ---1–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneTOTALE ORE 16,336,5 27,17MODULO FORMATIVO 1PROBLEMA: L’etica, il ruolo, le funzioni ed i compiti <strong>del</strong> volontario <strong>soccorritore</strong>; la sua Associazione e la sua storia; appartenenza all’A.N.P.As.Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Con<strong>di</strong>videre i pr<strong>in</strong>cipi <strong>del</strong>la solidarietà e <strong>del</strong>volontariato.2 Spiegare la storia <strong>del</strong>l’Associazione alla qualeappartiene.3 Spiegare i valori <strong>del</strong>la propria Associazione. 3.1 In<strong>di</strong>care i punti fondamentali <strong>del</strong>lo statuto<strong>del</strong>l’Associazione:3.2 In<strong>di</strong>care gli articoli fondamentali <strong>del</strong> regolamento<strong>del</strong>l’Associazione:4 Spiegare la storia <strong>del</strong>l’A.N.P.As. 4.1 Illustrare la storia <strong>del</strong>l’A.N.P.As. (orig<strong>in</strong>i, sviluppo,f<strong>in</strong>alità ed attività):OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Descrivere le motivazioni <strong>del</strong> volontariato: a) l’<strong>in</strong>serimento nella politica <strong>del</strong>la solidarietà e <strong>del</strong>la partecipazionesociale;b) il confronto con la realtà sociale;c) la gratuità nel <strong>servizio</strong> e nella <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> tempo;d) l’impegno costante, puntuale, attivo;e) la formazione;f) la volontà <strong>di</strong> agire con <strong>di</strong>screzione/riservatezza;g) l’attitud<strong>in</strong>e ad un <strong>servizio</strong> che può presentare situazioniimbarazzanti.2.1 Illustrare la storia <strong>del</strong>la sua Associazione(orig<strong>in</strong>i, sviluppo, f<strong>in</strong>alità ed attività);4.2 In<strong>di</strong>care i punti fondamentali <strong>del</strong>lo statuto<strong>del</strong>l’A.N.P.As.:4.3 Illustrare le tappe fondamentali <strong>del</strong> pensieroA.N.P.As. dal Congresso <strong>di</strong> Lerici al Congresso<strong>di</strong> <strong>Modena</strong>: solidarietà, partecipazione,soggettività politica, pace, cittad<strong>in</strong>anzaattiva.a) scopo;b) categorie dei soci;c) organismi istituzionali: assemblea, consiglio <strong>di</strong>rettivo, presidente,collegio dei revisori dei conti ed eventuali altri organismi;a) compiti degli organismi <strong>di</strong> gestione;b) compiti <strong>del</strong> volontario.a) da Associazione <strong>di</strong> Mutuo Soccorso a Pubblica Assistenza;b) da Federazione ad Associazione <strong>di</strong> Associazioni.a) scopi (art. 4 <strong>del</strong>lo Statuto);b) partecipazione ad Enti ed Organismi (art. 5 <strong>del</strong>lo Statuto);c) natura <strong>del</strong>l’A.N.P.As. (art. 6 <strong>del</strong>lo Statuto);d) soci (art. 7 <strong>del</strong>lo Statuto)e) organismi <strong>del</strong>l’A.N.P.As. (art. 14 <strong>del</strong>lo Statuto);5 Spiegare i valori <strong>del</strong>l’A.N.P.As.6 Impegnarsi a rispettare il suo ruolo <strong>di</strong> volon- 6.1 Descrivere il ruolo <strong>del</strong> volontario soccorrito- a) quale operatore professionale, al meglio <strong>del</strong> proprio saper1–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionetario <strong>soccorritore</strong>. re: / saper essere / saper fare e costituivo <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> e-mergenza sanitaria;b) quale identità professionale che esercita un’<strong>in</strong>sieme <strong>di</strong>funzioni;c) quale prestatore <strong>di</strong> opera volontaria, gratuita e qualificata;d) quale operatore, testimone <strong>di</strong> solidarietà, <strong>in</strong>tesa come <strong>in</strong>tegrazione<strong>di</strong> sapere / saper fare / saper essere;e) quale garante dei valori espressi dalla Costituzione;f) quale soggetto politico durante lo svolgimento dei suoicompiti <strong>di</strong> volontario.6.2 Elencare le funzioni <strong>del</strong> volontario addettoal soccorso:7 Adeguarsi alle funzioni che gli sono proprie. 7.1 Illustrare gli obiettivi formativi contenuti nellevigenti <strong>di</strong>sposizioni Legislative;a) quale <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> attività che concorrono al raggiungimento<strong>di</strong> uno scopo;b) <strong>di</strong> coord<strong>in</strong>amento, sostenendo il lavoro <strong>di</strong> gruppo comuneed <strong>in</strong>tegrato (equipaggio - centrale ), collaborando <strong>in</strong> <strong>di</strong>versesituazioni, con <strong>di</strong>fferenti compagni <strong>di</strong> missione, affrontandoed accettando la leadership partecipata, garantendoil supporto psicologico al soggetto ed ai componenti<strong>del</strong>l’equipaggio;c) <strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>del</strong> soggetto bisognoso<strong>di</strong> aiuto, <strong>in</strong><strong>di</strong>viduando segni e s<strong>in</strong>tomi <strong>del</strong> corpo e<strong>del</strong>la psiche, <strong>del</strong>le relazioni sociali ed ambientali <strong>in</strong> relazioneai suoi compiti specifici;d) <strong>di</strong> funzione <strong>di</strong> soccorso, prestando assistenza <strong>di</strong> primosoccorso sul luogo <strong>del</strong>l’evento, durante il trasporto versol’ospedale, evitando il peggioramento dalle con<strong>di</strong>zioni estabilizzando le lesioni e le con<strong>di</strong>zioni generali, supportandopsicologicamente il soggetto;e) <strong>di</strong> gestione, garantendo l’organizzazione <strong>di</strong> un soccorsosicuro, sia prima <strong>del</strong>la missione (controllo ambulanza, affidabilitàmateriali e strumenti, ecc.) sia sul luogo (preveniree/o affrontare rischi evolutivi, contenere o attivare folla),sia durante il trasferimento (guidare con sicurezza, garantirela sicurezza <strong>del</strong>l’equipaggio ecc.);f) sensibilità ai bisogni <strong>del</strong> territorio.1–5


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 2PROBLEMA: Supporto psicologico al soggetto, nel soccorsoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Trasmettere al soggetto la necessaria tranquillitàe la competenza nell’<strong>in</strong>tervento2 Trasmettere al soggetto sicurezza nelle manovre<strong>di</strong> soccorsoOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Descrivere e giustificare come giungere sulposto <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento con la necessaria calma,che trasmetterà al soggetto soccorso,unitamente alla competenza perl’<strong>in</strong>tervento. L’equipaggio si muoverà con lapiena consapevolezza dei compiti affidati aciascuno dei membri, per determ<strong>in</strong>are un<strong>in</strong>tervento coord<strong>in</strong>ato e non caotico.1.2 Descrivere e giustificare come chiedere lacollaborazione degli altri membri <strong>del</strong>l’ equipaggio,e, se cosciente, anche al soggettostesso; come sarà <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> riconoscereparticolari stati d’ansia dovuti all’<strong>in</strong>cidenteper il quale è soccorso, e come sarà <strong>in</strong> grado<strong>di</strong> valutare quei semplici <strong>in</strong>terventi relazionaliche possano ridurre tali stati d’ansia.Nei primi istanti il volontario dovrà parlare alsoggetto facendosi riconoscere (identità equalifica) e, se il soggetto mostra miglioramentiemozionali, parlare per descrivere gli<strong>in</strong>terventi che si acc<strong>in</strong>ge a svolgere.2.1 Descrivere e giustificare quali sono le manovred’<strong>in</strong>tervento da illustrare al soggettoper tranquillizzarlo, e quelle che è bene noncomunicare perché evidenti s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> unasituazione d’<strong>in</strong>tervento tragica (meglio farlecomunicare con professionalità dal personaleme<strong>di</strong>co, e <strong>in</strong> altra sede dopo le dovute<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i cl<strong>in</strong>iche) (per esempio sospetta lesionealla colonna vertebrale).2.2 Descrivere e giustificare come tenere con<strong>di</strong>screzione i documenti sanitari <strong>del</strong> soggettoaffidatigli dalle strutture ospedaliere (nelcaso <strong>di</strong> trasferimenti da ospedale a ospeda-FORMATIVI(risposte attese)2–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Trasmettere al soggetto (quando possibile)l’importanza <strong>del</strong>la sua partecipazione per lavalutazione e per il giusto <strong>in</strong>tervento, rendendolopartecipe <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> fatto <strong>del</strong> soccorso;4 Ascoltare <strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia con l’equipaggio le esigenze<strong>del</strong> soggetto, rispettando ruoli e mansioni;5 Trasmettere al soggetto <strong>di</strong>sponibilità, comprensionee solidarietà.le) evitando con sensibilità che il soggettostesso ne prenda visione.3.1 Descrivere e giustificare come manteneresotto controllo lo stato cl<strong>in</strong>ico <strong>del</strong> soggettosenza mostrare eccessiva preoccupazioneanche e soprattutto negli <strong>in</strong>terventi critici; oquando la situazione è <strong>in</strong> peggioramento.4.1 Descrivere e giustificare come ascoltarecon attenzione le richieste <strong>del</strong> soggetto econ cura, se possibile, eseguirle, <strong>di</strong>mostrandoattenzione e <strong>di</strong>sponibilità; come faredomande al soggetto per poter avere <strong>in</strong>formazionisull’accaduto (a volte <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabiliall’arrivo all’ospedale) e per mantenerelo stato <strong>di</strong> veglia assieme alla tranquillitànecessaria per una buona ripresa <strong>del</strong> soggetto(dovrà chiedere, ma non con eccessiva<strong>in</strong>sistenza, “come si sente” oppure “ vameglio?”, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> saprà quali domande faree quali non fare perché non opportune esolo <strong>in</strong><strong>di</strong>screte); come non <strong>in</strong>sistere condomande aperte/varie se il soggetto è affaticato,ma piuttosto con domande che richiedonorisposte brevi per mantenere lostato <strong>di</strong> veglia senza compromettere il quadrocl<strong>in</strong>ico.5.1 Descrivere e giustificare come preoccuparsi<strong>di</strong> salvaguardare l’<strong>in</strong>timità fisica e la<strong>di</strong>gnità <strong>del</strong> soggetto, come saprà valutarecon sensibilità <strong>in</strong>terventi che possano togliereil soggetto da situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio(per esempio sarà attento a coprire nu<strong>di</strong>tà,saprà evitare sguar<strong>di</strong> fissi verso il soggettoo ad<strong>di</strong>rittura verso le parti <strong>del</strong> corpo colpite/ferite,saprà allontanare con <strong>di</strong>screzionee cura, eventuali sguar<strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>screti <strong>del</strong>la“gente curiosa”, raccogliere eventuali oggettipersonali e mostrarli al soggetto pertranquillizzarlo).5.2 Descrivere e giustificare come mostrare<strong>in</strong>teresse per gli argomenti trattati dal soggettoanche quando questi siano confusi omagari con una esposizione non corretta e2–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionenel possibile cercherà <strong>di</strong> dare risposte, soprattuttosaprà riconoscere l’importanza<strong>del</strong>l’apporto <strong>del</strong> soggetto stesso e qu<strong>in</strong><strong>di</strong>dovrà cercare la massima collaborazione,quando possibile, chiedendo al soggetto eriferendo a questo <strong>del</strong>le manovre opportunamentesvolte, degli strumenti utilizzati edeventualmente dei farmaci somm<strong>in</strong>istrati.5.3 Descrivere e giustificare come rassicurareil soggetto, all’arrivo presso la struttura o-spedaliera, <strong>del</strong>la professionalità dei me<strong>di</strong>ciche si prenderanno cura <strong>di</strong> lui, e <strong>del</strong>la professionalità<strong>di</strong> questi ultimi nel proseguireciò che dai volontari è stato <strong>in</strong>iziato durantel’opera <strong>di</strong> primo soccorso.2–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 3PROBLEMA: La risposta telefonicaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Mantenere un comportamento tranquillo, maestremamente attento, durante il colloquio telefonicocon il richiedente <strong>in</strong> modo da acquisiretutte le <strong>in</strong>formazioni utili allo svolgimentoadeguato <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento, fornendo, quandopossibile, <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni utili al soggetto chiamante2 Identificare lo stato d’animo <strong>del</strong> richiedenteed adottare opportuni provve<strong>di</strong>menti pertranquillizarlo.3 In<strong>di</strong>viduare quali e quanti mezzi impiegareper l’<strong>in</strong>tervento (118, 113, VV.FF., PoliziaMunicipale, auto me<strong>di</strong>ca, elisoccorso ecc.)OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Descrivere e giustificare il comportamento a) farsi fornire dal richiedente l’esatta ubicazione <strong>del</strong> luogoche il <strong>soccorritore</strong> deve attuare <strong>in</strong> relazione d’<strong>in</strong>tervento (via, numero <strong>di</strong> civico e <strong>di</strong> <strong>in</strong>terno, numeroalle varie richieste <strong>di</strong> soccorso e/o <strong>in</strong> relazioneallo stato psicologico <strong>del</strong> soggetto <strong>in</strong>cidenti stradali, un punto <strong>di</strong> riferimento).telefonico, nome che appare sul citofono e, nel caso <strong>di</strong>che effettua la chiamatab) richiedere il numero <strong>di</strong> feriti e <strong>di</strong> mezzi co<strong>in</strong>voltic) richiedere <strong>in</strong>formazioni circa l’accaduto (il soggetto è cosciente,perde sangue, si muove, dove si trova ecc.).d) richiedere eventuali <strong>in</strong>formazioni sulla viabilità stradalequalora il luogo d’<strong>in</strong>tervento non sia ben conosciuto(strada stretta, con cancelli o sbarramenti, con impe<strong>di</strong>mentialle manovre, con lavori <strong>in</strong> corso ecc.)e) richiedere il peso <strong>del</strong> soggetto da soccorrere1.2 Descrivere e giustificare come <strong>in</strong>formare il a) girare su un fianco un soggetto privo <strong>di</strong> coscienza, solorichiedente circa le azioni da compiere, anchesecondo eventuali protocolli locali, b) lavare con acqua fredda una eventuale zona ustionata;se non sussistono probabili problemi traumatologici;considerando che:c) non muovere un soggetto traumatizzato, ma sostenerloa) non conosce alcuna manovra <strong>di</strong> soccorso;sta arrivando e <strong>di</strong> non muoversi;psicologicamente, <strong>di</strong>cendogli che il mezzo <strong>di</strong> soccorsob) è estremamente bisognoso sia <strong>di</strong> comprensioneche <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong> qualcu-estraneo che ostacoli la respirazione;d) cercare <strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruire le vie respiratorie <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> corpono che presti soccorso;e) attuare tutte le precauzioni previste <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> fughe <strong>di</strong>c) ogni eventuale <strong>in</strong>formazione fornita andràspiegata velocemente ma con prec<strong>in</strong>iogas o <strong>di</strong> sospetta <strong>in</strong>tossicazione da monossido <strong>di</strong> carbosione,senza dare mai l’impressione <strong>di</strong> f) non dar da bere alcolici, non far mangiare“per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo”.g) mantenere il soggetto nella posizione <strong>in</strong> cui si trova2.1 Descrivere e giustificare come tranquillizzareil richiedente, dopo la richiesta <strong>di</strong> alcunebasilari <strong>in</strong>formazioni.3.1 Descrivere e giustificare come valutare ilmezzo da utilizzare <strong>in</strong> relazione alla richiesta<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>terventoh) coprirloa) rassicurare il richiedente <strong>in</strong>formandolo che il mezzo <strong>di</strong>soccorso è già stato <strong>in</strong>viato e che le domande che gli sistanno ponendo sono <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabili per lo svolgimento<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento.a) mezzo idoneo a strade piccoleb) mezzo idoneo per eventi specifici (dotazione <strong>di</strong> attrezzatureper la traumatologia o la R.C.P., ecc.)c) mezzo 4x4 ecc.3–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3.2 Descrivere e giustificare <strong>in</strong> quale caso allertareForze <strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e, i VV.FF. o altri mezzisanitari3.2 Descrivere e giustificare come valutare, <strong>in</strong>relazione a quanto appreso per telefono,quanti mezzi possono essere necessari asvolgere quel tipo <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento o quanti nepotrebbero o potranno servirea) anche il solo sospetto <strong>di</strong> necessità giustifica l’imme<strong>di</strong>ataattivazione <strong>di</strong> tali forze, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> non perdere, successivamente,m<strong>in</strong>uti preziosi.a) presenza o probabile presenza <strong>di</strong> più feritib) crollo <strong>di</strong> appartamentic) esplosionid) <strong>in</strong>cidenti stradalie) <strong>in</strong>cidenti sul lavorof) <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> luoghi particolarmente impervi o trasporti <strong>di</strong>soggetti pesantig) altro3–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 4PROBLEMA: Il l<strong>in</strong>guaggio ra<strong>di</strong>o ed i protocolli relativi alle comunicazioniIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Descrivere le componenti fondamentali <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> comunicazione ra<strong>di</strong>o2 Descrivere e <strong>di</strong>mostrare come utilizzare unara<strong>di</strong>oOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Descrivere e giustificare come è strutturato a) sistema <strong>di</strong> ponti ra<strong>di</strong>oil sistema <strong>di</strong> comunicazioni ra<strong>di</strong>o sanitario b) centrale operativa<strong>del</strong>la Regione nella quale opera il <strong>soccorritore</strong>d) ra<strong>di</strong>o veicolaric) apparecchi <strong>di</strong>slocati presso i centri ra<strong>di</strong>o <strong>del</strong>le Assoc.e) ra<strong>di</strong>o portatili (ove previste)f) apparecchi e centrale operativa <strong>del</strong>la Prefettura e/o <strong>del</strong>laProtezione Civile o <strong>di</strong> altre realtà locali1.2 Elencare e Elencare le parti fondamentali <strong>di</strong> a) sistemi <strong>di</strong> alimentazione e ricarica (batterie e rete)una ra<strong>di</strong>o generica <strong>di</strong>mostrandone il correttoutilizzoc) utilizzo <strong>del</strong>b) utilizzo dei pulsanti <strong>di</strong>sponibilimicrofono2.1 Descrivere e giustificare come utilizzare lara<strong>di</strong>o nei vari momenti <strong>di</strong> un <strong>in</strong>tervento <strong>di</strong>soccorsod) utilizzo <strong>del</strong>le selettive (ove previste)a) attendere che il canale <strong>di</strong> comunicazione si <strong>di</strong>sponibileb) premere il tasto <strong>del</strong> microfono (portante) ed attendere unattimo prima <strong>di</strong> <strong>in</strong>iziare a parlarec) chiamare l’ambulanza con la sigla prevista (ad esempio“... auto 99 dall’operativo XXXX” e rilasciare la portante unattimo dopo aver f<strong>in</strong>ito <strong>di</strong> parlared) attendere la risposta <strong>di</strong> conferma da parte <strong>del</strong>l’auto (adesempio “.. avanti operativo XXXX”e) comunicare il messaggio voluto con le modalità previste <strong>in</strong>b), evitando <strong>di</strong> <strong>di</strong>lungarsi <strong>in</strong> comunicazioni non strettamentenecessarie all’<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> questione, parlando lentamente(anche per consentire a chi è sull’ambulanza <strong>di</strong>prendere eventualmente appunti) e scandendo correttamentele parolef) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> mancata ricezione <strong>del</strong> messaggio chiedere <strong>di</strong>ripetere il messaggio “per <strong>in</strong>tero” oppure, ad esempio, “...solo per la parte riguardante l’<strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo”g) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ricezione/trasmissione attendere cheil mezzo sia <strong>in</strong> posizione più favorevole per la comunicazioneh) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> sigle o nomi da comunicare, qualora la comprensionefosse dubbia o <strong>di</strong>sturbata, usare il co<strong>di</strong>ce fonetico<strong>in</strong>ternazionale (I.C.A.O.)4–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 5PROBLEMA: La movimentazione <strong>del</strong>l’ambulanza e l’arrivo sul luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>terventoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 In<strong>di</strong>viduare le risorse (tecniche ed umane),tra quelle <strong>di</strong>sponibili, da impiegare perl’<strong>in</strong>tervento.2 Al momento <strong>del</strong>la “formazione”<strong>del</strong>l’equipaggio <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento, conoscere qualeruolo ricoprirà nell’ambito <strong>del</strong>l’equipaggiostesso per l’<strong>in</strong>tera durata <strong>del</strong> <strong>servizio</strong>.3 Se responsabile <strong>del</strong>l’equipaggio, durantel’avvic<strong>in</strong>amento al luogo d’<strong>in</strong>tervento, istruireadeguatamente l’equipaggio sui compiti dasvolgere sia sull’ambulanza che sul posto.OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Descrivere e giustificare come scegliere le a) scelta <strong>in</strong> base a qualifiche <strong>in</strong>terne all’Associazione o al sistema<strong>di</strong> appartenenza o, quando possibile, <strong>in</strong> base al tiporisorse umane più idonee per quel determ<strong>in</strong>atotipo <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento.<strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento richiestob) scelta <strong>in</strong> base al peso <strong>del</strong> paziente2.1 Descrivere e giustificare come “partecipareall’attività <strong>di</strong> squadra”3.1 Descrivere e giustificare come <strong>in</strong>formare icomponenti <strong>del</strong>l’ equipaggio circa i preparativida attuare <strong>in</strong> relazione alle <strong>in</strong>formazioniacquisite durante il contatto telefonico illustrando:a) rendersi parte attiva ed <strong>in</strong>tegrante <strong>del</strong> team d’<strong>in</strong>terventob) svolgere il ruolo assegnato (autista, responsabile<strong>del</strong>l’equipaggio, supporto al personale me<strong>di</strong>co, ecc.),sempre pensando ed operando nell’ottica <strong>di</strong> un obiettivocomune, secondo i protocolli locali o previsti dalla propriaAssociazionec) gestire le comunicazioni ra<strong>di</strong>oa) le azioni da compiere durante l’avvic<strong>in</strong>amento al luogod’<strong>in</strong>tervento:- preparare l’attrezzatura per un <strong>in</strong>tervento stradale- preparare la barella- preparare la borsa <strong>di</strong> soccorso- <strong>in</strong>dossare i guanti ecc.b) le azioni da attuare sul luogo d’<strong>in</strong>tervento;- esempi (nel caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente stradale l’autista, dopoaver posizionato adeguatamente il veicolo, provvederàalla sicurezza ed alle segnalazioni <strong>del</strong> caso, aiuterà il<strong>soccorritore</strong> a scaricare la barella dall’ambulanza mentreil responsabile <strong>del</strong>l’ equipaggio provvederà a visionarela d<strong>in</strong>amica <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidente e svolgerà la valutazioneprimaria <strong>del</strong> soggetto ferito; <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> abitazione,il responsabile <strong>del</strong>l’equipaggio si recherà imme<strong>di</strong>atamentedal soggetto bisognoso con la borsa <strong>di</strong>primo soccorso, mentre il <strong>soccorritore</strong> e l’autista provvederannoa trasportare il telo portaferiti, il cusc<strong>in</strong>o e lacoperta, dopo aver posizionato la barella <strong>in</strong> zona nonfasti<strong>di</strong>osa per le successive manovre <strong>di</strong> caricamento<strong>del</strong> soggetto (non attaccata alle scale, non con lespond<strong>in</strong>e rialzate, non con le c<strong>in</strong>ghie ancora allacciate,non sollevata ecc.).5–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Mantenere un comportamento razionale durantel’avvic<strong>in</strong>amento al luogo d’<strong>in</strong>tervento edurante le manovre <strong>di</strong> soccorso, anche neiconfronti degli altri componenti<strong>del</strong>l’equipaggio.4 Se autista, posizionare adeguatamentel’ambulanza rispetto al luogo d’<strong>in</strong>tervento.5 Porre <strong>in</strong> atto le misure <strong>di</strong> sicurezza per lasquadra e per il soggetto ferito4.1 Descrivere e giustificare come:a) rapportarsi con i colleghi durante ognifase <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong>scussionio litigi;4.2 Descrivere e giustificare come effettuareuna valutazione operativa e comportamentaletra i componenti <strong>del</strong>l’equipaggio al term<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’ <strong>in</strong>tervento.4.1 Descrivere e giustificare come posizionarel’ambulanza5.1 Descrivere e giustificare come valutare, alf<strong>in</strong>e <strong>di</strong> prevenire <strong>in</strong>cidenti, i seguenti fattori:a) l’ambiente circostanteb) i rischi derivanti dai veicoli co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> un<strong>in</strong>cidente stradalec) i rischi derivanti dagli <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> appartamenti<strong>di</strong>sagiatid) i rischi derivanti dalla situazione sociale<strong>del</strong> soggetto da soccorreree) i rischi derivanti dagli <strong>in</strong>terventi notturnio con poca illum<strong>in</strong>azionea) utilizzare un l<strong>in</strong>guaggio semplice e comprensibile anche aisoccorritori meno espertib) assicurarsi che l’<strong>in</strong>formazione trasmessa sia stata ascoltatae capitac) non utilizzare un tono <strong>di</strong> voce aggressivod) non mortificare un collega che abbia compiuto un errorea) ripassare, passo dopo passo, le azioni compiute da ciascuncomponente <strong>del</strong>l’equipaggio, confrontandole conquelle previste da eventuali protocolli locali, verificando seerano conformi a quanto richiesto e/o previsto dalla chiamata<strong>di</strong> soccorso, se hanno <strong>in</strong>teragito positivamente onegativamente tra i vari membri <strong>del</strong>l’equipaggio, se hannoconsentito <strong>di</strong> eseguire l’<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> sicurezza per se, peril soggetto trasportato e per le persone presentia) facilitare la partenza verso l’ospedale una volta caricato ilsoggetto;b) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti stradali, mantenere una <strong>di</strong>stanza taledai mezzi co<strong>in</strong>volti da non costituire <strong>in</strong>tralcio all’<strong>in</strong>tervento<strong>di</strong> altri mezzi <strong>di</strong> soccorso (auto me<strong>di</strong>ca e/o VV.FF.) o alleoperazioni <strong>di</strong> caricamento sulla barella <strong>del</strong> soggetto/soggettiferiti;c) <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> <strong>in</strong>fiammabili o sostanze tossiche,posizionare il mezzo <strong>di</strong> soccorso ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> e-strema sicurezza dal luogo d’<strong>in</strong>tervento;d) vista la necessità <strong>di</strong> mantenere le comunicazioni, è buonanorma che almeno un componente <strong>del</strong>l’equipaggio sia dotato<strong>di</strong> una ra<strong>di</strong>o portatile <strong>in</strong> modo da non essere v<strong>in</strong>colatiall’ambulanza per poter comunicare.e) il mezzo <strong>di</strong> soccorso dovrà essere ben visibile da tutti gliautoveicoli <strong>in</strong> transito sulla medesima carreggiata<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento e pertanto è necessario lasciare i segnalatoriblu <strong>in</strong> funzione.a) ambiente circostante:- terreno scivoloso, rischio <strong>di</strong> crolli, rischio <strong>di</strong> esplosioni,scarsa illum<strong>in</strong>azione;b) veicoli co<strong>in</strong>volti:- per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carburante e rischi <strong>di</strong> esplosione o <strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>,per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanze chimiche, lamiere sporgenti, vetrirotti, accesso all’abitacolo rischioso o non possibilecon le normali procedure <strong>di</strong> soccorso;c) appartamenti:- la larghezza dei passaggi <strong>in</strong> cui transitare con il soggettocaricato sul telo portaferiti (es. presenza <strong>di</strong> mobi-5–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione7 Descrivere il comportamento che il <strong>soccorritore</strong>deve tenere rispetto all’evento per il qualeè richiesto il suo <strong>in</strong>terventof) i rischi dovuti alla presenza <strong>del</strong>la folla o<strong>di</strong> parenti/amici che vogliano <strong>in</strong>terveniresul soggetto ferito6.3 Descrivere e giustificare come valutarela d<strong>in</strong>amica <strong>di</strong> un <strong>in</strong>cidente stradale al f<strong>in</strong>e<strong>di</strong> risalire alle probabili lesioni anche <strong>di</strong>soggetti apparentemente <strong>in</strong>columi7.1 Giustificare e descrivere come rapportarsicon i presenti sul luogo d’<strong>in</strong>terventolio), eventuali zone a rischio (es. grad<strong>in</strong>i <strong>del</strong>le scale rotti,bagnati, stretti, scivolosi, presenza <strong>di</strong> tappeti, ecc.),impossibilità all’uso <strong>di</strong> determ<strong>in</strong>ati presi<strong>di</strong> sanitari (es.scale troppo strette per l’uso <strong>di</strong> barelle a cucchiaio osp<strong>in</strong>ali ecc.);d) situazione sociale:- presenza <strong>di</strong> parenti/amici violenti, non <strong>di</strong>sponibilità altrasporto, presenza <strong>di</strong> soggetti potenzialmente pericolosi,presenza <strong>di</strong> armi sul luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento (eventualmenteavvertire le Forze <strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e).(Risulta spesso opportuno considerare la situazionesociale nella quale si presta soccorso; il colloquio <strong>del</strong>responsabile <strong>del</strong>l’ equipaggio con il soggetto dovrà avvenire<strong>in</strong> assoluta tranquillità, per consentire una correttavalutazione dei parametri da ricercare nel controlloprimario. I parenti e/o gli astanti dovranno esserecontrollati dagli altri componenti la squadra e/o tranquillizzatial f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> non creare ulteriore agitazione o <strong>di</strong>sord<strong>in</strong>e)e) <strong>in</strong>terventi notturni- utilizzare sistemi <strong>di</strong> illum<strong>in</strong>azione artificiale pratici e sicurif) presenza <strong>del</strong>la folla o <strong>di</strong> parenti/amici- allontanare la folla dal luogo <strong>di</strong> operatività nel caso <strong>di</strong><strong>in</strong>cidenti stradali e/o sul lavoro- cercare <strong>di</strong> allontanare <strong>in</strong> maniera decisa e cortese parentio amici dalla zona <strong>in</strong> cui si dovranno attuare manovre<strong>di</strong> soccorso (ad esempio R.C.P.) ed evitare assolutamenteche siano somm<strong>in</strong>istrati farmaci, alcolici oaltre bevande al soggetto <strong>in</strong>fortunato senzal’approvazione dei soccorritoria) deformazioni dei mezzi co<strong>in</strong>voltib) vetri rottic) eventuali deformazioni <strong>del</strong> volante o <strong>del</strong>la planciad) uso <strong>del</strong>le c<strong>in</strong>ture <strong>di</strong> sicurezzae) deformazione dei se<strong>di</strong>lif) eventuali evoluzioni compiute dalle autog) attivazione <strong>del</strong>l’air-bagh) segni <strong>di</strong> frenata sulla stradaa) il responsabile <strong>del</strong>l’equipaggio dovrà:- rivolgersi al soggetto, o ai parenti, <strong>in</strong> modo educato,cercando <strong>di</strong> non <strong>in</strong>staurare <strong>di</strong>scussioni <strong>di</strong> alcun tipoanche quando vi siano atteggiamenti poco collabora-5–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionetivi o offensivi- tutelare sempre la sicurezza dei soccorritori e <strong>del</strong>trasportato stesso.b) mai si dovrà commentare una situazione sociale particolarené una curiosa patologia presente o pregressa.c) <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> più feriti, ogni componente la squadra dovràprovvedere alla raccolta <strong>di</strong> <strong>in</strong>formazioni presso il luogo<strong>in</strong><strong>di</strong>catogli dal responsabile <strong>del</strong>l’equipaggio, senza <strong>di</strong>scutereo sentirsi sm<strong>in</strong>uiti <strong>del</strong>la propria “professionalità”: pensaresempre all’obiettivo comune.d) il “leader” dovrà fornire <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni precise ai componenti<strong>del</strong>l’equipaggio, ma questi ultimi dovranno trovare <strong>in</strong> questasituazione un’occasione <strong>di</strong> crescita professionale epersonale rivolta ad un’azione comune, anzichéun’imposizione <strong>di</strong> un “capo” .e) nei confronti <strong>del</strong> trasportato, al suo spavento andrà contrappostasempre un’azione <strong>di</strong> ferma comprensione, non<strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>in</strong>teresse. Sm<strong>in</strong>uire le sue preoccupazioni può, frequentemente,farlo <strong>in</strong>nervosire, determ<strong>in</strong>ando anche unpeggioramento <strong>del</strong>la sua situazione cl<strong>in</strong>ica. Conoscere lastoria cl<strong>in</strong>ica <strong>del</strong> soggetto aiuta a comprendere meglio lasituazione psicologica <strong>del</strong> trasportato.f) non pensare mai che un soggetto <strong>in</strong>cosciente non sentaquello che si <strong>di</strong>cono i componenti <strong>del</strong>l’equipaggio.5–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 6PROBLEMA: I rischi evolutivi (prevenire)Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1 Identificare i rischi evolutivi non sanitari 1.1 Dare una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> rischi evolutiveclassificarli <strong>in</strong> sanitari e non sanitari1.2 Elencare, descrivere e giustificare gli scenarifondamentali con rischi evolutivi nonsanitari1.3 Elencare, descrivere e giustificare gli elementisuggestivi <strong>di</strong> rischi evolutivi non sanitari2 Prevenire i rischi evolutivi non sanitari 2.1 Descrivere, giustificare ed applicare le procedure<strong>di</strong> posizionamento <strong>del</strong>l’ambulanza <strong>in</strong>zona <strong>di</strong> sicurezzaFORMATIVI(risposte attese)a) per rischio evolutivo si <strong>in</strong>tende una situazione <strong>di</strong> potenzialepericolo che può manifestarsi ed evolvere nel tempob) rischio evolutivo sanitario:- scaturisce nell’esecuzione <strong>del</strong>le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> soccorsoe nel rapporto con il soggetto da soccorrerec) rischio evolutivo non sanitario:- scaturisce dallo scenario <strong>del</strong>l’eventoa) <strong>in</strong>cidenti stradalib) <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o <strong>in</strong> abitazionec) fuga <strong>di</strong> gasd) crollo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio, smottamenti, ecc.e) caduta <strong>di</strong> cavi elettrici o <strong>di</strong> alta tensionef) contatto con parti elettriche <strong>in</strong> tensioneg) ambienti <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ati, sostanze tossicheh) ecc.es. <strong>in</strong>cidente automobilistico stradale:a) flusso <strong>del</strong> traffico (può aver bloccato la carreggiata)b) fumo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o ( presenza <strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o)c) veicoli contenenti sostanze <strong>in</strong>fiammabili (co<strong>di</strong>ce KEMLER-ONU)d) pali elettrici rotti o cavi <strong>del</strong>l’alta tensione cadutie) odori particolari (benz<strong>in</strong>a, gas, tossici <strong>in</strong>dustriali .....)f) sostanze <strong>in</strong>fiammabili o scivolose sulla carreggiatag) <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong> vento (<strong>in</strong> caso <strong>di</strong> nubi tossiche, fumo, ecc..)h) persone sul luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidentei) veicoli <strong>in</strong>stabilil) materiali pericolanti........a) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente stradale:- lontana almeno 20 m. dall’<strong>in</strong>cidente, se non sono evidentii pericoli- lontana almeno 30 m. dall’<strong>in</strong>cidente se sono evidenti ipericoli- <strong>in</strong> zona elevata e/o sopra-vento se sono presenti sostanze<strong>in</strong>fiammabili6–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2.2 In<strong>di</strong>viduare e giustificare i due criteri <strong>di</strong> posizionamento<strong>del</strong>l’ambulanza per prevenirei rischi evolutivi2.3 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente stradale- lontana da canali, cunette o scoli che potrebbero condurresostanze <strong>in</strong>fiammabili verso l’ambulanza- lontana almeno 600 m. In presenza <strong>di</strong> sostanze altamenteesplosive- <strong>di</strong>stante da aree con presenza <strong>di</strong> pali elettrici cadutie/o danneggiatib) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> malore <strong>in</strong> casa:- il più vic<strong>in</strong>o possibile all’abitazione dove si è verificatol’evento se non esistono pericoli evidentia) protezione degli <strong>in</strong>fortunati e <strong>del</strong>l’equipaggio <strong>di</strong> soccorsob) non <strong>in</strong>tralcio alla viabilità stradale e/o altri mezzi <strong>di</strong> soccorsoa) <strong>del</strong>imitare la zona <strong>di</strong> pericolo:- <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> oscurità e/o nebbia utilizzare torce e segnalistradali lum<strong>in</strong>osi, posizionandoli a <strong>di</strong>stanze <strong>di</strong>verse (la piùlontana a circa 100-150 metri dall’area <strong>di</strong> pericolo)Prima <strong>di</strong> accendere le torce verificare che non ci sia per<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> benz<strong>in</strong>a- <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> strade scivolose, <strong>in</strong> curva, o <strong>in</strong> salita aumentarela <strong>di</strong>stanza <strong>del</strong>la segnaletica stradale a 200-250m.- allontanare o far allontanare da qualcuno degli astantile persone presenti oltre la zona considerata <strong>di</strong> pericolob) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> pr<strong>in</strong>cipio <strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o <strong>del</strong> veicolo utilizzarel’est<strong>in</strong>tore portatile rivolgendo il getto alla base <strong>del</strong>lefiamme e facendo attenzione a non riempire l’abitacoloper evitare che gli occupanti siano esposti ad una nuvolachimicac) spegnere il quadro elettrico e togliere le chiavi <strong>del</strong> veicoloco<strong>in</strong>volto per evitare <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>d) tirare il freno a mano per stabilizzare il veicoloe) chiamare il 118 o la centrale <strong>di</strong> riferimento e riferire i dat<strong>in</strong>ecessari per richiedere l’<strong>in</strong>tervento dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco o<strong>del</strong>le Forze <strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e qualora necessit<strong>in</strong>of) rendere stabile il veicolo se è <strong>in</strong> posizione precaria per e-vitare movimenti pericolosi durante le manovre <strong>di</strong> soccorsog) attendere l’arrivo dei VV.F per estrarre dalle lamiere i feritio <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> grave <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o dei veicoli2.4 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o <strong>in</strong> abia)riferire i dati al 118 o alla sede <strong>di</strong> riferimento per richiederel’<strong>in</strong>tervento dei VV. F. E <strong>del</strong>le FF.O.b) favorire lo sgombero <strong>del</strong>le persone presenti nei locali <strong>in</strong>-6–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionetazione2.5 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> fuga <strong>di</strong> gas2.6 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> crollo <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio2.7 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> cavi elettricio <strong>di</strong> alta tensione caduti2.8 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> soccorso apersona co<strong>in</strong>volta <strong>in</strong> un contatto con partielettriche <strong>in</strong> tensione3 Identificare i rischi evolutivi sanitari 3.1 Elencare, descrivere e giustificare le situazioniche possono provocare danni fisici alVolontario Soccorritore ed al soggetto davasi dal fumoc) se possibile aprire le f<strong>in</strong>estre per evacuare eventuali fumid) chiudere se possibile l’<strong>in</strong>terruttore generale <strong>del</strong> gas e <strong>del</strong>laluce <strong>del</strong> locale che ha preso fuocoe) non utilizzare mai l’acqua per spegnere parti elettriche <strong>in</strong>tensione (si rischia la folgorazione)f) soffocare e <strong>di</strong>sperdere bracieri con qualsiasi mezzo usatocome battifuoco oppure buttando terra, sabbia sulle fiammeg) camm<strong>in</strong>are stando ripiegati sulle g<strong>in</strong>occhia con un fazzolettobagnato sul viso se si deve percorrere una zona <strong>in</strong>vasadal fumoh) rotolarsi per terra, togliersi i vestiti se avvolti dalle fiammei) non utilizzare mai ascensori o montacarichi per raggiungerele uscitea) riferire i dati al 118 o alla sede <strong>di</strong> riferimento per richiederel’<strong>in</strong>tervento dei VV. F. E <strong>del</strong>le FF.O.b) non suonare campanelli o accendere le luci (staccarel’energia elettrica al contatore)c) spalancare le f<strong>in</strong>estred) allontanare velocemente l’<strong>in</strong>fortunato all’esternoe) non <strong>in</strong>oltrarsi negli scant<strong>in</strong>atiDa ricordare che il GPL si localizza nelle parti basse perchéha un peso specifico maggiore <strong>del</strong>l’ariaa) riferire i dati al 118 o alla sede <strong>di</strong> riferimento per richiederel’<strong>in</strong>tervento dei VV. F. E <strong>del</strong>le FF.O.b) utilizzare i caschi <strong>di</strong> protezionec) attendere l’arrivo dei VV. F. Per evacuare l’<strong>in</strong>fortunatod) non stabilizzare o movimentare le parti pericolantia) riferire i dati al 118 o alla sede <strong>di</strong> riferimento per richiederel’<strong>in</strong>tervento dei VV. F. E <strong>del</strong>le FF.Ob) mantenersi a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezzac) aspettare l’arrivo dei VV. F.d) non tentare <strong>di</strong> spostarli con pali, rami o altri strumenti <strong>di</strong>fortunaa) staccare l’energia dal contatore prima <strong>di</strong> avvic<strong>in</strong>arsiall’<strong>in</strong>fortunato, poiché c’è pericolo <strong>di</strong> elettrocuzioneb) riferire i dati al 118 o alla sede <strong>di</strong> riferimentoa) presenza <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> o materiale organicob) terreni accidentatic) presenza <strong>di</strong> oggetti contundenti6–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionesoccorrere4 Prevenire i rischi evolutivi sanitari 4.1 Descrivere, giustificare ed adottare le precauzion<strong>in</strong>ecessarie ad operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza evitando danni fisici al<strong>soccorritore</strong>4.2 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedureda adottare per operare <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> sicurezza durante il trasporto <strong>del</strong> soggettoda soccorrere4.3 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedureda adottare per prevenire i rischi <strong>in</strong>fettivi4.4 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedure<strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione <strong>del</strong>le superficie <strong>del</strong>le attrezzature dei mezzi utilizzatidurante il soccorsod) trasporto <strong>del</strong> soggetto da soccorreree) <strong>in</strong>adeguata igiene <strong>del</strong>l’ambulanzaa) <strong>in</strong>dossare la <strong>di</strong>visa completab) calzare scarpe adattec) utilizzare i guantid) camm<strong>in</strong>are con prudenza su terreni <strong>di</strong>fficili e franosie) assicurarsi a maniglie o a sostegni per garantire la propriastabilità sia sui mezzi <strong>in</strong> movimento che <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> pericolof) ancorare saldamente le attrezzature a bordo<strong>del</strong>l’ambulanzag) non tenere nelle tasche oggetti appuntiti e/o taglientia) applicare sempre le c<strong>in</strong>ture <strong>di</strong> sicurezza al soggettob) richiedere la collaborazione dei colleghi e <strong>del</strong>le FF.O. nelcaso <strong>in</strong> cui l’<strong>in</strong>fortunato si provochi lesioni <strong>in</strong> seguito adagitazionec) ancorare saldamente le attrezzature a bordo<strong>del</strong>l’ambulanza per evitare la loro <strong>in</strong>stabilitàve<strong>di</strong> modulo formativo specificove<strong>di</strong> modulo formativo specifico6–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 7PROBLEMA: Il soggetto con <strong>di</strong>fficoltà respiratoriaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Def<strong>in</strong>ire e spiegare la funzione <strong>del</strong>le componentianatomiche <strong>del</strong>l’apparato respiratorio2 Identificare l’<strong>in</strong>sufficienza respiratoria <strong>in</strong> basea segni e s<strong>in</strong>tomiOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Ripetere la parte teorica <strong>del</strong> modulo relativoal trauma toracico2.1 Def<strong>in</strong>ire l’<strong>in</strong>sufficienza respiratoria a) situazione patologica che non consente più il normale apporto<strong>di</strong> ossigeno all’organismo2.2 Elencare, giustificare e classificare le pr<strong>in</strong>cipalia) ostacolo al passaggio <strong>del</strong>l’aria:situazioni che possono determ<strong>in</strong>are - corpi estranei<strong>in</strong>sufficienza respiratoria- caduta <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua all’<strong>in</strong><strong>di</strong>etro- compressione esternab) alterazione <strong>del</strong>la meccanica respiratoria:- traumi toracici- ferite penetranti- compressione toracica- grave deformazione <strong>del</strong>la gabbia toracica (cifoscoliosigrave)c) <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione <strong>del</strong>l’ossigeno nell’aria <strong>in</strong>spirata:- ambiente scarso <strong>di</strong> ossigeno- gas tossicid) alterazione a livello polmonare <strong>del</strong>lo scambio ossigenoanidridecarbonica:- edema polmonare acuto- embolia polmonare2.3 Elencare e descrivere i segni e s<strong>in</strong>tomisuggestivi <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienza respiratoria2.4 Elencare e spiegare le pr<strong>in</strong>cipali situazioniche possono richiedere la ventilazione assistitae/o la somm<strong>in</strong>istrazione <strong>di</strong> ossigenoe) annegamentoa) sensazione soggettiva <strong>di</strong> “fame d’aria” (<strong>di</strong>spnea)b) <strong>di</strong>fficoltà respiratorie da sdraiato (posizione sup<strong>in</strong>a) e beneficioda seduto (ortopnea)c) frequenza respiratoria alterata (> <strong>di</strong> 30 o < <strong>di</strong> 10 atti/m<strong>in</strong>.)d) boccheggiamento o atti respiratori <strong>in</strong>efficaci (gasp<strong>in</strong>g)e) alterazione <strong>del</strong> colorito <strong>del</strong>la pelle (cianosi)f) rumori respiratori (sibili, stridori, gorgoglii)g) alterazione <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> coscienza (confusione, sopore,agitazione, aggressività)a) traumi cranici e/o toracici e/o addom<strong>in</strong>alib) emorragiec) dolore toracico7–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Garantire e mantenere pervie le vie aeree <strong>in</strong>un soggetto con <strong>di</strong>fficoltà respiratorie3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>cheper garantire la pervietà <strong>del</strong>le vieaeree3.2 Descrivere, giustificare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruzione<strong>del</strong>le vie aeree <strong>in</strong> un soggettocosciente3.3 Descrivere, giustificare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruzione<strong>del</strong>le vie aeree <strong>in</strong> un soggettocon per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza3.4 Eseguire la manovra <strong>di</strong> Heimlich su unapersona adulta e su un bamb<strong>in</strong>o, su unadonna gravida, su un neonatod) <strong>in</strong>tossicazioni da farmacie) <strong>in</strong>alazione <strong>di</strong> fumi e/o vaporif) <strong>in</strong>tossicazioni da gasg) edema polmonareh) crisi asmatica gravei) annegamentoa) apertura <strong>del</strong>la boccab) iperestensione <strong>del</strong> capo con sollevamento <strong>del</strong> mento (danon utilizzare nel trauma o sospetto trauma alla colonna)c) sublussazione <strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bola (nel trauma o sospettotrauma <strong>del</strong>la colonna)d) pulizia <strong>del</strong> cavo orale me<strong>di</strong>ante detersione manuale(guanti) o con aspirazionee) posizionamento cannula oro-far<strong>in</strong>gea (solo nel soggetto<strong>in</strong>cosciente)a) stimolare il soggetto a tossire (colpo <strong>in</strong>terscapolare)b) manovra <strong>di</strong> Heimlicha) manovra <strong>di</strong> Heimlich con soggetto sup<strong>in</strong>ob) (se neonato) corretto posizionamento <strong>del</strong> soggetto perpermettere i colpi <strong>in</strong>terscapolari-compressioni toracichec) manovra <strong>di</strong> Heimlich <strong>in</strong> donna gravida o soggetto obesod) aspirazionee) rimozione manualea) soggetto adulto o bamb<strong>in</strong>o cosciente, <strong>in</strong> pie<strong>di</strong> o seduto:- posizionarsi <strong>di</strong>etro al paziente- posizionare una mano chiusa a pugno (con il polliceentro le altre <strong>di</strong>ta per costituire una superficie piana <strong>di</strong>appoggio) tra vita e torace- sovrapporre l’altra mano alla prima, afferrandola conforza- effettuare alcune rapide compressioni (5) verso sestessi e verso l’alto- controllare la ripresa spontanea <strong>del</strong>la respirazione- cont<strong>in</strong>uare le compressioni s<strong>in</strong>o alla <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>levie aereeb) soggetto adulto/bamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong>cosciente <strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>a:- posizionarsi a cavalcioni <strong>del</strong> soggetto, a livello <strong>del</strong>lesue cosce, rivolti verso il suo torace- posizionare il palmo <strong>di</strong> una mano tra l’ombelico ed ilprocesso xifoideo, sovrapponendo l’altra mano allaprima come nel caso <strong>del</strong> massaggio car<strong>di</strong>aco- posizionare le proprie spalle sopra l’addome <strong>del</strong> sog-7–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionegetto- esercitare alcune rapide compressioni (5) <strong>in</strong> profon<strong>di</strong>tàe verso l’alto- controllare la ripresa spontanea <strong>del</strong>la respirazione- cont<strong>in</strong>uare le compressioni s<strong>in</strong>o alla <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>levie aereec) donna gravida o soggetto obeso coscienti:- posizionarsi <strong>di</strong>etro al paziente- posizionare una mano chiusa a pugno (con il polliceentro le altre <strong>di</strong>ta per costituire una superficie piana <strong>di</strong>appoggio) 2-3 <strong>di</strong>ta sopra il processo xifoideo- sovrapporre l’altra mano alla prima, afferrandola conforza- effettuare alcune rapide compressioni (5) verso sestessi e verso l’alto- controllare la ripresa spontanea <strong>del</strong>la respirazione- cont<strong>in</strong>uare le compressioni s<strong>in</strong>o alla <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>levie aereed) donna gravida o soggetto obeso <strong>in</strong>coscienti:- posizionarsi <strong>di</strong> fianco al soggetto, all’altezza <strong>del</strong> torace- porre sullo sterno il palmo <strong>di</strong> una mano, 2-3 <strong>di</strong>ta soprail processo xifoideo, con <strong>di</strong>ta perpen<strong>di</strong>colari allo sternoma sollevate dallo stesso- porre l’altra mano sopra la prima, <strong>in</strong>trecciando le <strong>di</strong>ta- porsi con le spalle perpen<strong>di</strong>colari alla l<strong>in</strong>ea sagittale<strong>del</strong> torace <strong>del</strong> soggetto, mantenendo le braccia <strong>di</strong>stese- esercitare sp<strong>in</strong>te verso il basso (5) con una forza sufficientea garantire la compressione toracica- controllare la ripresa spontanea <strong>del</strong>la respirazione- cont<strong>in</strong>uare le compressioni s<strong>in</strong>o alla <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>levie aereee) neonato:- posizionare il soggetto sull’avambraccio, con il viso rivoltoverso il basso e la testa un poco più <strong>in</strong> basso rispettoal tronco- preferibilmente appoggiare l’avambraccio <strong>di</strong> sostegnosulla propria coscia, dopo essersi seduti- dare c<strong>in</strong>que colpi sulla schiena <strong>del</strong> neonato (tra le scapole)con l’altra mano chiusa, impiegando dai 3 ai 5secon<strong>di</strong> per tale sequenza- se la precedente manovra fallisce girare il neonato <strong>in</strong>posizione sup<strong>in</strong>a (appoggiato sull’altro avambraccio )- esercitare 5 compressioni toraciche, utilizzando la pun-7–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con <strong>di</strong>fficoltà respiratorie3.5 Descrivere ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> aspirazioneme<strong>di</strong>ante l’aspiratore3.6 Descrivere e riconoscere i componenti<strong>del</strong>l’aspiratore per secrezioni, smontando erimontando lo strumento3.7 Descrivere e spiegare il funzionamento<strong>del</strong>l’aspiratore3.8 Descrivere ed eseguire le manovre <strong>di</strong> puliziae <strong>di</strong> manutenzione ord<strong>in</strong>aria<strong>del</strong>l’aspiratore3.9 Descrivere ed eseguire le manovre <strong>di</strong> apertura<strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bola e <strong>di</strong>sostruzione manuale<strong>del</strong>le vie respiratorie4.1 Elencare, descrivere e giustificare l’utilizzodei pr<strong>in</strong>cipali <strong>di</strong>spositivi per l’erogazione <strong>di</strong>ossigenota <strong>di</strong> 2 o 3 <strong>di</strong>ta, posizionate 1 cm. sotto la l<strong>in</strong>ea immag<strong>in</strong>ariache congiunge i due capezzoli <strong>del</strong> neonato- controllare la ripresa spontanea <strong>del</strong>la respirazione- cont<strong>in</strong>uare l’alternanza colpi-compressioni s<strong>in</strong>o alla <strong>di</strong>sostruzione<strong>del</strong>le vie aereea) ruotare la testa <strong>del</strong> soggetto su un lato (tranne nel traumao sospetto trauma <strong>del</strong>la colonna)b) misurare la lunghezza <strong>del</strong> sond<strong>in</strong>o (<strong>di</strong>stanza tra lobo o-recchio ed angolo <strong>del</strong>le labbra)c) aprire la bocca <strong>del</strong> soggetto ed accendere l’aspiratored) <strong>in</strong>serire il sond<strong>in</strong>o senza aspiraree) raggiunta la lunghezza utile, <strong>in</strong>iziare ad aspirare ritraendolentamente il sond<strong>in</strong>of) pulire il sond<strong>in</strong>o tramite aspirazione <strong>di</strong> acqua qualora sioccludesse durante l’usog) la durata <strong>del</strong>l’aspirazione deve durare pochi secon<strong>di</strong> <strong>in</strong>quanto <strong>in</strong>terrompe la somm<strong>in</strong>istrazione <strong>di</strong> ossigeno (qualoragià attuata)(fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazione)(fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazione)(fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazione)a) sollevamento <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua e <strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bolab) manovra a <strong>di</strong>ta <strong>in</strong>crociate (pollice ed <strong>in</strong><strong>di</strong>ce)c) <strong>in</strong>serimento <strong>di</strong> un <strong>di</strong>to nella bocca <strong>del</strong> soggetto, per corpivisibilia) occhiali nasali o cannula nasale:- flusso <strong>di</strong> O 2 da 1 a 6 l/m<strong>in</strong>. concentrazione <strong>di</strong> ossigenoerogato 24-44%- <strong>in</strong> soggetti coscienti e con lievi <strong>di</strong>fficoltà respiratorie,per coloro che non tollerano la maschera o ai quali nonè possibile applicarla, per particolari patologie respiratorieb) maschera facciale semplice:- flusso <strong>di</strong> O 2 da 6 a 10 l/m<strong>in</strong>. concentrazione <strong>di</strong> ossigenoerogato 35-60%- <strong>in</strong> soggetti con <strong>di</strong>fficoltà respiratorie ma con respirospontaneoc) maschera a respirazione <strong>in</strong> circuito chiuso parziale:7–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4.2 Elencare, descrivere ed eseguire le fasi<strong>del</strong>la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> somm<strong>in</strong>istrazione <strong>di</strong> ossigeno5 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico- flusso <strong>di</strong> O 2 da 6 a 10 l/m<strong>in</strong>. concentrazione <strong>di</strong> ossigenoerogato 35-60%- come b)d) maschera a Venturi:- flusso <strong>di</strong> O 2 da 4 a 8 l/m<strong>in</strong>. concentrazione <strong>di</strong> ossigenoerogato 24-40% a seconda dei raccor<strong>di</strong> utilizzati- <strong>di</strong>fficoltà respiratorie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entità. Può essere utilizzataanche per lungo tempoe) mascher<strong>in</strong>a a respirazione non <strong>in</strong> circuito chiuso:- flusso <strong>di</strong> O 2 da 8 a 15 l/m<strong>in</strong>. concentrazione <strong>di</strong> ossigenoerogato 80-95%- <strong>in</strong> soggetti <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shock o con gravi traumif) pallone autoespansibile o respiratore polmonare (ove previsto):- <strong>in</strong> soggetti <strong>in</strong> cui è necessario aumentare il volume <strong>di</strong>aria <strong>in</strong>spirata e/o la frequenza respiratoria- il pallone autoespansibile può essere collegato ad unafonte <strong>di</strong> ossigeno e garantire una concentrazione <strong>di</strong> O 2pari al 90-95% con 15 l/m qualora dotato <strong>di</strong> sacchetto<strong>di</strong> riserva (reservoir)g) mascher<strong>in</strong>a tascabile:- se utilizzata dal <strong>soccorritore</strong> garantisce la stessa concentrazione<strong>del</strong> sistema bocca-bocca (16%). Se collegataad una fonte <strong>di</strong> ossigeno può fornire una concentrazione<strong>di</strong> O 2 pari al 50% con una portata <strong>di</strong> 10 l/m<strong>in</strong>.a) spiegare al soggetto, se cosciente, l’utilità <strong>del</strong>l’ossigenob) aprire l’impianto dalla valvola pr<strong>in</strong>cipale, regolarel’eventuale valvola <strong>di</strong> sicurezza, posizionare il flussometroal m<strong>in</strong>imoc) applicare al soggetto il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> erogazioned) regolare il flussometro alla quantità <strong>di</strong> ossigeno desideratae) assicurare la stabilità <strong>del</strong> <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> erogazioneterm<strong>in</strong>ata l’erogazione:- rimuovere dal soggetto il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> erogazione- chiudere la valvola pr<strong>in</strong>cipale- spurgare l’impianto, lasciando aperte le valvole a valle<strong>del</strong>la valvola pr<strong>in</strong>cipale- effettuare le manovre <strong>di</strong> pulizia e <strong>di</strong> manutenzione ord<strong>in</strong>aria7–5


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 8PROBLEMA: Il soggetto con dolore toracicoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare il dolore per zoneanatomicheOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il dolore a) sensazione spiacevole, penosa, <strong>di</strong> sofferenza causata daun male corporeo;b) <strong>di</strong>fesa o segnale <strong>di</strong> allarme per avvertire la presenza <strong>di</strong> unpericolo, <strong>di</strong> una situazione anormale, nociva all’equilibriobiochimico e psichico <strong>del</strong>l’organismo e <strong>del</strong>la <strong>in</strong>tegrità fisica.1.2 Elencare le possibili conseguenze psicologichee fisiche nel soggetto con dolorea) peggioramento <strong>del</strong>lo stato generale <strong>di</strong> salute;b) senso <strong>di</strong> paura e <strong>di</strong> spaventoc) <strong>di</strong>fficoltà relazionale, nervosismod) stato <strong>di</strong> shock2 Identificare e classificare il dolore al torace 2.1 Classificare i tipi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> dolore al torace; a) dolore <strong>di</strong> natura non traumaticab) dolore <strong>di</strong> natura traumatica (ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico)2.2 Classificare e descrivere i più importanti tipi<strong>di</strong> dolore al torace <strong>di</strong> natura non traumatica3 Identificare il dolore car<strong>di</strong>aco 3.1 Localizzare la sede e l’area topografica <strong>del</strong>cuore3.2 Descrivere le funzioni <strong>del</strong> cuore a) circolazione polmonareb) circolazione sistemica3.3 Elencare e def<strong>in</strong>ire le funzioni <strong>del</strong>le pr<strong>in</strong>ci- a) miocar<strong>di</strong>oa) dolori conseguenti ad embolia ed <strong>in</strong>farto <strong>del</strong> polmone,pneumotorace spontaneo.Si presentano con: <strong>di</strong>spnea, dolore che si manifestaall’atto respiratoriob) dolori conseguenti a pleuriti, polmoniti, broncopolmoniti.Si presentano con: febbre, dolore all’atto respiratorio, <strong>di</strong>spneac) dolori conseguenti ad ang<strong>in</strong>a pectoris o ad <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co.Si presentano con: dolore cont<strong>in</strong>uo non legato al respiro,non <strong>di</strong>spnead) dolori a partenza da organi addom<strong>in</strong>ali (ulcera gastrica oduodenale, malattie <strong>del</strong> fegato e cistifellea, malattie <strong>del</strong>pancreas): il dolore è cont<strong>in</strong>uo, non legato al respiro, <strong>in</strong>teressaanche l’addome.a) il cuore è posizionato sotto lo sterno, 2-3 <strong>di</strong>ta più <strong>in</strong> alto<strong>del</strong> processo xifoideo, con la parte <strong>in</strong>feriore (apice) rivoltaverso s<strong>in</strong>istra8–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionepali parti costituenti il cuore - è il muscolo car<strong>di</strong>acob) atrio destro- riceve il sangue venoso dalle vene cave e lo sp<strong>in</strong>ge,contraendosi, al ventricolo destroc) ventricolo destro- contraendosi sp<strong>in</strong>ge il sangue nei polmoni attraversole arterie polmonarid) atrio s<strong>in</strong>istro- riceve il sangue ossigenato dai polmoni e lo sp<strong>in</strong>ge alventricolo s<strong>in</strong>istroe) ventricolo s<strong>in</strong>istro- sp<strong>in</strong>ge il sangue ossigenato nell’organismo attraversol’arteria aortaf) nodo seno atriale- punto <strong>di</strong> partenza <strong>del</strong>lo stimolo elettrico necessario alfunzionamento <strong>del</strong> cuoreg) arterie coronarie- vasi sanguigni che “riforniscono “ il miocar<strong>di</strong>oh) vena cava superiore ed <strong>in</strong>feriore- grossi vasi sanguigni che riportano al cuore il sangueproveniente dalla periferia <strong>del</strong> corpoi) aorta- grossa arteria attraverso la quale il sangue viene sp<strong>in</strong>todal cuore alla periferia <strong>del</strong> corpo3.4 Elencare e def<strong>in</strong>ire le 2 pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong>riduzione o arresto <strong>del</strong> flusso <strong>di</strong> ossigeno(ischemia) al miocar<strong>di</strong>co3.5 Elencare i pr<strong>in</strong>cipali fattori <strong>di</strong> rischio per lemalattie coronariche3.6 Elencare ed esemplificare i criteri per identificareil dolore car<strong>di</strong>acoa) trombosi <strong>del</strong>l’arteria coronaricab) spasmo <strong>del</strong>l’arteria coronaricaa) sesso maschileb) ipertensione arteriosac) ipercolesterolemiad) fumo <strong>di</strong> sigarettae) sedentarietàf) <strong>di</strong>abeteg) obesitàh) familiaritàa) tipo: costrittivo, compressivo, “a morsa”b) <strong>in</strong>tensità: moderata, grave, assentec) <strong>in</strong>sorgenza: graduale, dopo sforzo fisico, a riposod) sede: <strong>di</strong>ffuso al torace, retrostante alla “bocca <strong>del</strong>lo stomaco”e) irra<strong>di</strong>azione: spalla ed arto superiore, soprattutto s<strong>in</strong>istro,collo e man<strong>di</strong>bola, epigastrio, dorsof) durata: qualche m<strong>in</strong>uto, oltre 30 m<strong>in</strong>uti8–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso a unsoggetto che presenti il dolore car<strong>di</strong>aco3.7 Elencare i pr<strong>in</strong>cipali segni - s<strong>in</strong>tomi associabilial dolore car<strong>di</strong>aco3.8 Elencare le 2 più frequenti patologie acutecausa <strong>di</strong> dolore car<strong>di</strong>aco3.9 Elencare e def<strong>in</strong>ire le pr<strong>in</strong>cipali complicanze<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co3.1 Giustificare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> PrimoSoccorso per un soggetto condolore car<strong>di</strong>aco.3.2 Elencare, giustificare ed effettuare le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> Primo Soccorso per l’assistenza <strong>di</strong>un soggetto con dolore car<strong>di</strong>aco3.3 Identificare i 2 soggetti che richiedono lemedesime meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> Primo Soccorso <strong>in</strong>presenza <strong>di</strong> dolore car<strong>di</strong>aco4 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoa) ansia, angoscia, agitazioneb) pallore, sudorazionec) nausea, debolezzad) polso arterioso normale o irregolaree) respirazione normale o <strong>di</strong>spneaa) ang<strong>in</strong>a pectorisb) <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co acutoa) aritmiab) <strong>in</strong>sufficienza car<strong>di</strong>acac) stato <strong>di</strong> shock (car<strong>di</strong>ogeno)d) arresto car<strong>di</strong>acoa) mettere <strong>in</strong> atto tutte le precauzioni per <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire o comunquenon aumentare il lavoro <strong>del</strong> cuorea) monitorare i parametri vitali (ridurre il lavoro <strong>del</strong> cuore e ilsuo consumo <strong>di</strong> ossigeno)b) tranquillizzare il soggettoc) impe<strong>di</strong>re movimenti al soggettod) allentare <strong>in</strong>dumenti costrittivie) posizione seduta, semiseduta o posizione più comoda peril soggettof) ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.)g) mantenere temperatura corporeah) trasferimento sollecito <strong>in</strong> ospedale senza sirenaa) soggetto con regolatore <strong>del</strong> ritmo car<strong>di</strong>aco (Pace Maker)b) anche soggetto con by-pass aorto-coronarico8–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 9PROBLEMA: Il soggetto con lesioni traumatiche <strong>del</strong>la pelleIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1 Descrivere le funzioni <strong>del</strong>la pelle. 1.1 Fornire la def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> cute (epidermide,derma, tessuti sottostanti) e <strong>di</strong> annessi cutanei(ghiandole sebacee e sudoripare, peli,unghie)1.2 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali funzioni <strong>del</strong>la pelle: a) proteggere l’organismo dalle <strong>in</strong>fezioni;b) mantenere costante la temperatura <strong>del</strong>l’organismo el’equilibrio idrico;c) permettere la respirazione attraverso i pori;d) organo <strong>di</strong> sensibilità.2 Identificare e classificare le lesioni traumatiche2.1 Def<strong>in</strong>ire e classificare le lesioni traumatiche a) abrasioni ed escoriazioni<strong>del</strong>la pelle <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi.<strong>del</strong>la pelleb) ferite da taglio, da punta, lacero-contuse,c) da arma da fuoco,3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con lesione traumatica <strong>del</strong>la pelle.2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> lesioni <strong>del</strong>lapelle:2.3 Elencare e giustificare i fattori che determ<strong>in</strong>anola gravità <strong>di</strong> una lesione traumatica<strong>del</strong>la pelle:3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso <strong>di</strong> fronte ad unsoggetto con lesione <strong>del</strong>la pelle:d) ferita con corpo estraneo penetrantea) dolore <strong>di</strong>ffuso nella zona <strong>di</strong> lesioneb) bruciore nel punto <strong>di</strong> lesionec) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangued) presenza <strong>di</strong> corpi estraneie) presenza <strong>di</strong> lembi <strong>di</strong> pelle mobilia) estensione <strong>del</strong>la lesione;b) per<strong>di</strong>ta abbondante <strong>di</strong> sangue;c) presenza <strong>di</strong> corpo estranei facilitanti <strong>in</strong>fezione;d) lesione da arma da fuoco: per il tragitto che il proiettileprovoca all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>l’organismo con conseguente possibilità<strong>di</strong> <strong>in</strong>fezioni, per la presenza nel punto <strong>di</strong> entrata <strong>di</strong>una ustione, per la presenza <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> uscita con laconseguente duplice rischio <strong>di</strong> creare <strong>in</strong>fezione;e) corpo estraneo penetrante: con probabilità <strong>di</strong> provocarelesioni agli organi <strong>in</strong>terni.a) auto-protezione (guanti);b) valutazione <strong>del</strong> soggetto (parametri vitali);c) rimuovere gli <strong>in</strong>dumenti sovrastanti la lesione;d) fermare eventuale emorragia;e) pulire la ferita utilizzando <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettante per provvedere acreare attorno alla stessa una zona "pulita" per evitare <strong>in</strong>-9–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prevenire e/o identificare le complicanze <strong>di</strong>una lesione traumatica <strong>del</strong>la pelle.5 Sostenere psicologicamente il soggetto.3.2 Elencare i pr<strong>in</strong>cipali errori da evitare neltrattamento <strong>di</strong> una lesione <strong>del</strong>la pelle:4.1 Elencare, spiegare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le possibilicomplicazioni <strong>di</strong> una lesione <strong>del</strong>la pelle:fezioni;f) coprire la ferita con garze sterili e fissarla con benda e cerotto;g) coprire il soggetto (shock);h) nelle ferite da arma da fuoco, ricercare il punto <strong>di</strong> uscita;i) se ferita con corpo estraneo, provvedere a immobilizzareil corpo estraneo.a) utilizzare l’alcool come <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettante (l’alcool è troppo “potente”e può provocare lesioni alle cellule sane vic<strong>in</strong>e);b) utilizzare cotone per pulire la ferita (il cotone non è sterilee comunque lascia nella zona dei filamenti facilmentecontam<strong>in</strong>abili);c) non ricercare il punto <strong>di</strong> uscita <strong>di</strong> una ferita da arma dafuoco;d) togliere il corpo estraneo penetrato profondamente nellaferita.a) <strong>in</strong>fezioni;b) emorragie;c) lesioni nervose o tend<strong>in</strong>ee;d) stato <strong>di</strong> shock.9–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 10PROBLEMA: Il soggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue (emorragia)Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue 1.1 Differenziare, da un punto <strong>di</strong> vista anatomicoe funzionale, i vasi arteriosi ed i vasi venosisecondo le seguenti def<strong>in</strong>izioni2 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue<strong>in</strong>terna <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong>terna(risposte attese)a) arterie:- parete più resistente ed elastica che si <strong>di</strong>lata ad ognibattito car<strong>di</strong>aco- trasportano sangue ricco <strong>di</strong> ossigeno- il sangue parte dal cuore e va verso la periferia- il sangue scorre con una pressione elevatab) vene:- parete più' sottile e meno elastica- trasportano sangue ricco <strong>di</strong> anidride carbonica- il sangue scorre con una pressione bassa- il sangue scorre dalla periferia verso il cuore1.2 Def<strong>in</strong>ire e classificare i vari tipi <strong>di</strong> emorragia a) <strong>in</strong>terna:- il sangue si raccoglie nelle cavità <strong>in</strong>terne<strong>del</strong>l’organismo e non si riversa all’esternob) esteriorizzata:- il sangue si raccoglie nelle cavità <strong>in</strong>terne<strong>del</strong>l’organismo ma poi fuoriesce attraverso orifizi naturalic) esterna:- il sangue fuoriesce <strong>di</strong>rettamente all’esterno.2.1 Elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong>emorragia <strong>in</strong>terna2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>sangue <strong>in</strong>terna3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettocon emorragia <strong>in</strong>ternaa) traumi toracici e addom<strong>in</strong>alib) trauma cranicoc) fratture <strong>del</strong>le ossa lunghed) politraumatismia) palloreb) sudorazione e cute freddac) polso debole e frequented) respirazione superficiale e frequentee) contrattura e/o irrigi<strong>di</strong>mento addom<strong>in</strong>alef) dolorea) controllo parametri vitalib) posizione sdraiata con arti <strong>in</strong>feriori sollevatic) ossigenoterapia (10 l/m<strong>in</strong>.)d) coprire il soggetto per non <strong>di</strong>sperdere calore10–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prevenire e/o identificare le complicanze localie generali <strong>di</strong> una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong>terna5 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangueesteriorizzata <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi6 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue esteriorizzata7 Prevenire e/o identificare le complicanze localie generali <strong>di</strong> una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue esteriorizzata8 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangueesterna <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi4.1 Elencare e spiegare le possibili complicazioni<strong>di</strong> un'emorragia <strong>in</strong>terna5.1 Elencare e descrivere i pr<strong>in</strong>cipali segni es<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> emorragia esteriorizzata5.2 Elencare e giustificare le varie cause <strong>di</strong>emorragia esteriorizzata6.1 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> emorragiaesteriorizzata7.1 Elencare e spiegare le possibili complicazioni<strong>di</strong> un'emorragia esteriorizzataa) stato <strong>di</strong> shockb) arresto car<strong>di</strong>o-respiratorioa) dalla bocca con la tosse (emottisi)b) dalla bocca con il vomito (ematemesi)c) dall'orecchio (otorragia)d) dal naso (r<strong>in</strong>orragia)e) dal naso (epistassi)f) dall'ano (melena);g) dall'ano (proctorragia)h) dalla vag<strong>in</strong>a (metrorragia)i) dall'uretra (ematuria)a) trauma cranico (r<strong>in</strong>orragia, otorragia)b) trauma addom<strong>in</strong>ale (ematemesi, melena, metrorragia)c) trauma toracico (emottisi)d) aborto, malattie g<strong>in</strong>ecologiche (metrorragia)e) tumori, malattie (emottisi, ematemesi, melena, proctorragia,ematuria)f) trauma facciale, ipertensione (epistassi)a) <strong>in</strong> tutti i casi:- controllo parametri vitali- auto-protezione (guanti)- controllo <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong> altri traumatismi- non <strong>di</strong>sperdere calore (coprirlo)- ossigenoterapia (emottisi, otorragia, r<strong>in</strong>orragia)b) emottisi:- soggetto semisedutoc) r<strong>in</strong>orragia ed otorragia post-trauma:- favorire l'uscita <strong>del</strong> sangued) metrorragia:- ghiaccio al pubee) epistassi:- tamponarea) stato <strong>di</strong> shockb) arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio8.1 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i segni a) arteriosa:e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> emorragia esterna - sangue a zampillo- colore rosso vivob) venosa:- sangue a macchia d'olio- colore rosso scuro9 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad un 9.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le me- a) autoprotezione (guanti)10–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionesoggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue esterna to<strong>di</strong>che <strong>di</strong> primo soccorso <strong>di</strong> fronte ad u-n'emorragia venosa esterna9.2 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso <strong>di</strong> fronte ad u-n'emorragia arteriosa esternab) controllo parametri vitalic) esporre la zona <strong>in</strong>teressata togliendo gli <strong>in</strong>dumenti sovrastantid) tamponare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong> prima istanza con lamano guantatae) applicare un tampone e fissarlo con un bendaggio compressivof) ricercare altri traumatismia) autoprotezione (guanti)b) controllo parametri vitalic) esporre la zona <strong>in</strong>teressata togliendo gli <strong>in</strong>dumenti sovrastantid) tamponare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong> prima istanza con lamano guantatae) sollevare l'arto <strong>in</strong>teressatof) applicare un tampone e fissarlo con un bendaggio compressivocon un materiale rigido <strong>in</strong>corporatog) se l'emorragia non si arresta: mantenendo il bendaggiocompressivo, ricercare e comprimere sui punti <strong>di</strong> compressioneh) se l'emorragia non si arresta: mantenendo il bendaggiocompressivo, applicare laccio arteriosoi) ossigenoterapia (10 l/m<strong>in</strong>.)l) ricercare altri traumatismi9.3 Descrivere, eseguire e giustificare le manovresui punti <strong>di</strong> compressione nella emorragiaarteriosa esterna:a) cosa sono: zone <strong>del</strong> corpo <strong>in</strong> cui le arterie passano abbastanzasuperficialmente e sono a stretto contatto con unosso, comprimendo dall’esterno questa arteria si riesce aridurre la pressione e la quantità <strong>di</strong> sangue che l’arteriastessa porta verso il punto <strong>di</strong> emorragiab) le manovre sui punti <strong>di</strong> compressione vanno utilizzate soltantoquando, pur mantenendo il bendaggio compressivosull’ emorragia, non si riesce ad arrestare la fuoriuscita <strong>di</strong>sanguec) ricercare il punto <strong>di</strong> compressione più vic<strong>in</strong>o alla zona <strong>di</strong>emorragiad) per le emorragie all’arto superiore i punti sono:- la fossetta sopra la clavicola (arteria succlavia)- l’ascella (arteria ascellare)- la parte <strong>in</strong>terna <strong>del</strong> braccio contro l’omero (arteria o-merale)e) per le emorragie all’arto <strong>in</strong>feriore i punti sono:- a metà <strong>del</strong>la piega <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>gu<strong>in</strong>e (arteria femorale)9.4 Descrivere eseguire e giustificare a) il laccio arterioso va applicato solo quando ogni altra me-10–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione10 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con amputazione traumatica ad unarto11 Prevenire e/o identificare le complicanze localie generali <strong>di</strong> una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue e-sterna12 Sostenere psicologicamente il soggettol’applicazione <strong>del</strong> laccio arterioso nella e-morragia arteriosa esterna:10.1 Descrivere eseguire e giustificare le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso <strong>di</strong> fronte ad unsoggetto con amputazione traumatica <strong>di</strong> unarto:11.1 Elencare e spiegare le possibili complicazioni<strong>di</strong> un'emorragia esterna:to<strong>di</strong>ca non ha dato risultatib) il laccio deve essere sufficientemente largo per non lesionarele cellule sottostanti (almeno 2 cm.)c) deve essere applicato a monte <strong>del</strong> punto <strong>di</strong> emorragiad) deve essere applicato alla coscia o al braccio (presenza<strong>di</strong> un solo osso)e) solo nel caso <strong>di</strong> amputazione va applicato vic<strong>in</strong>o al punto<strong>di</strong> amputazionef) deve essere allentato perio<strong>di</strong>camente (1 m<strong>in</strong>. ogni 30m<strong>in</strong>.).a) applicare un laccio emostatico subito a monte <strong>del</strong> punto <strong>di</strong>amputazioneb) pulire il moncone con fisiologica o acqua e saponec) proteggere il moncone con un bendaggio; se presentefrattura, immobilizzarlod) raccogliere la parte amputata e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettarla (no alcool ot<strong>in</strong>tura <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o)e) mettere la parte amputata <strong>in</strong> un sacchetto <strong>di</strong> plastica, legarloaccuratamente ed immergerlo <strong>in</strong> un recipiente contenenteacqua e ghiaccio (l’acqua non deve venire <strong>in</strong> contattocon la parte amputata)a) stato <strong>di</strong> shock;b) arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio10–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 11PROBLEMA: Il soggetto <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shockIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1 Def<strong>in</strong>ire e classificare lo stato <strong>di</strong> shock. 1.1 Descrivere le cause e le conseguenze <strong>del</strong>loshock1.2 Def<strong>in</strong>ire e classificare i vari tipi <strong>di</strong> shock e lepr<strong>in</strong>cipali cause che lo determ<strong>in</strong>ano:2 Identificare un possibile stato <strong>di</strong> shock. 2.1 Def<strong>in</strong>ire ed identificare i pr<strong>in</strong>cipali s<strong>in</strong>tomi esegni <strong>di</strong> shock:FORMATIVI(risposte attese)a) costante e progressiva <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione <strong>del</strong>la pressione sanguignaed <strong>in</strong>efficiente circolazione a livello <strong>del</strong> circolo capillareche determ<strong>in</strong>a un <strong>in</strong>sufficiente apporto <strong>di</strong> ossigenoe sostanze nutritive alle celluleb) grave sofferenza cellulare s<strong>in</strong>o alla mortec) complicanza <strong>del</strong>la quasi totalità <strong>del</strong>le situazioni <strong>di</strong> urgenzasia <strong>di</strong> tipo traumatico che <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>cod) <strong>in</strong>efficace rimozione <strong>di</strong> scorie prodotte dalle cellulea) ipovolemico:- stato dalla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> corporei. Se si ha per<strong>di</strong>taematica e/o <strong>di</strong> plasma si parla <strong>di</strong> shock emorragico.b) car<strong>di</strong>ogeno:- stato da una grave compromissione <strong>del</strong>l’attività car<strong>di</strong>acaper cui non viene più garantito un sufficiente apporto<strong>di</strong> sangue agli organi vitalic) neurogeno:- causato dall’<strong>in</strong>capacità <strong>del</strong> sistema nervoso <strong>di</strong> regolareil <strong>di</strong>ametro dei vasi sanguigni. I vasi si <strong>di</strong>latano massivamente,il sangue circolante è <strong>in</strong>sufficiente rispetto allacapacità <strong>del</strong> sistema vascolare, per cui la circolazioneematica non risulta più adeguata alle necessitàd) anafilattico:- reazione <strong>del</strong>l’organismo, con <strong>di</strong>latazione vasale, quandoentra <strong>in</strong> contatto con una sostanza a cui il soggettoè estremamente allergico.a) s<strong>in</strong>tomi e segni rilevanti: sete, irrequietezza, agitazione,polso rapido e debole, respiro superficiale e rapidob) s<strong>in</strong>tomi e segni secondari: debolezza, nausea, vertig<strong>in</strong>i,brivi<strong>di</strong>, vomito; pelle pallida, umida e fredda2.2 S<strong>in</strong>tomi e segni <strong>del</strong>lo shock avanzato: a) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienzab) labbra e unghie cianotiche (colorito bluastro)c) possibile evoluzione verso l’arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio2.3 Shock anafilattico: oltre ai s<strong>in</strong>tomi e segnisopra descritti il soggetto può presentare:a) prurito, arrossamento e bolle alla pelleb) <strong>di</strong>fficoltà respiratoria con sibili o rantoli11–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Riconoscere e classificare il possibile stato <strong>di</strong>shock secondo le cause.4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso alsoggetto <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shock.3.1 Identificare e motivare le possibili cause <strong>di</strong>shock:4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le manovre<strong>di</strong> prevenzione e trattamento <strong>del</strong>lostato <strong>di</strong> shockc) cefalead) rigonfiamento anche marcato <strong>del</strong> viso, <strong>del</strong>le palpebre, <strong>del</strong>lelabbra, <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua, degli artia) ipovolemico:- emorragie esterne e/o <strong>in</strong>terne, ustioni, lesioni daschiacciamento, grave <strong>di</strong>sidratazione (importante per<strong>di</strong>ta<strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> per es. per <strong>di</strong>arrea, vomito, sudorazioniabbondanti)b) car<strong>di</strong>ogeno:- lesioni al cuore provocate da scompensi car<strong>di</strong>aci acuti,<strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co grave, shock elettricic) neurogeno:- paralisi nervosa provocata da lesioni alla colonna vertebralecon danni al midollo sp<strong>in</strong>ale, danni al cervello,dolore <strong>in</strong>tensod) anafilattico:- punture <strong>di</strong> <strong>in</strong>setti; <strong>in</strong>gestione, <strong>in</strong>alazione, <strong>in</strong>iezione, assorbimento<strong>di</strong> sostanze a cui il soggetto é allergicoa) Manovre <strong>in</strong>iziali - preventive:- slacciare gli <strong>in</strong>dumenti che ostacol<strong>in</strong>o la respirazione ola circolazione- arrestare l’eventuale emorragia esterna- controllo parametri vitali- rassicurare il soggetto- somm<strong>in</strong>istrare ossigeno 10 l/m<strong>in</strong>.- sollevare gli arti <strong>in</strong>feriori <strong>di</strong> circa 30 cm a soggetto sup<strong>in</strong>oeccetto i casi <strong>di</strong> fratture agli arti <strong>in</strong>feriori, o <strong>in</strong> casisospetti <strong>di</strong> lesioni <strong>del</strong>la colonna vertebrale- posizione semiseduta senza sollevare gli arti nei soggetticon stato <strong>di</strong> shock car<strong>di</strong>ogeno (es. edema polmonareacuto, <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co)- prevenire la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> calore ma NON riscaldare eccessivamente- NON somm<strong>in</strong>istrare nulla per bocca- <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> shock anafilattico raccogliere possibilmentenotizie dal soggetto su eventuali allergie, a quali sostanzeè allergico, quali sostanze ha assunto prima<strong>del</strong>l’evento, se ha ricevuto morsi o punture da <strong>in</strong>setti.b) manovre nello shock avanzato:- somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m) ad alta concentrazione- ricontrollare frequentemente le funzioni vitali ed esserepronti <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> vomito per proteggere le vie aeree11–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione5 Sostenere psicologicamente il soggetto. Ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico- assicurare un’adeguata pervietà <strong>del</strong>le vie aeree edun’adeguata respirazione. Se respirazione e circolazionesono compromesse <strong>in</strong>iziare le manovre <strong>di</strong> supporto<strong>del</strong>le funzioni vitali11–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 12PROBLEMA: Il soggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienzaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1 Riconoscere lo stato <strong>di</strong> coscienza 1.1 Enumerare le funzioni vitali a) stato <strong>di</strong> coscienza;b) respirazione;c) circolazione;1.2 Def<strong>in</strong>ire lo stato <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>la coscienza a) stato cl<strong>in</strong>ico con scomparsa <strong>del</strong>la consapevolezza <strong>del</strong>lapropria esistenzab) per<strong>di</strong>ta dei rapporti con il mondo esterno1.3 Descrivere ed eseguire le azioni da <strong>in</strong>traprendereper accertarsi <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>laa) chiamare il soggetto e formulare <strong>del</strong>le domande semplicib) pizzicarlo per vedere se reagisce allo stimolo dolorosocoscienza1.4 Elencare i tre parametri <strong>di</strong> valutazione perdeterm<strong>in</strong>are il grado <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> coscienza1.5 Classificare e descrivere lo stato <strong>di</strong> coscienzaa seconda <strong>del</strong>la valutazione<strong>del</strong>l’apertura degli occhi, <strong>del</strong>la risposta motoriae <strong>del</strong>la risposta verbalea) risposta verbaleb) apertura degli occhic) risposta motoriaa) cosciente:- apre gli occhi spontaneamente- sostiene una conversazione coerente e sensata- esegue ord<strong>in</strong>i semplici (muove gli arti a richiesta)b) confuso:- apre gli occhi solo a comando- risponde <strong>in</strong> modo poco chiaro e con lentezza- non esegue ord<strong>in</strong>i semplici o esegue movimenti noncoerenti all’ord<strong>in</strong>e impartitoc) non cosciente (coma):- non apre gli occhi- non risponde verbalmente- non esegue ord<strong>in</strong>i sempliciLa risposta motoria allo stimolo doloroso è <strong>in</strong><strong>di</strong>ce <strong>del</strong>laprofon<strong>di</strong>tà <strong>del</strong> coma.In ord<strong>in</strong>e <strong>di</strong> gravità crescente:- localizzazione <strong>del</strong> punto doloroso- movimenti scoord<strong>in</strong>ati dopo stimolo doloroso- estensione degli arti dopo stimolo doloroso- nessun movimento dopo stimolo doloroso anche <strong>in</strong>tenso12–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2 Riconoscere le situazioni che possono determ<strong>in</strong>arela per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza3 Valutare le funzioni vitali <strong>in</strong> un soggetto conper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza4 Ipotizzare e prevenire la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienzanei casi che la possono determ<strong>in</strong>are5 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza1.6 Def<strong>in</strong>ire lo stato <strong>di</strong> coma a) per<strong>di</strong>ta totale <strong>del</strong>la coscienza con persistenza<strong>del</strong>l’attività respiratoria e car<strong>di</strong>aca. Nei casi più gravil’attività respiratoria può essere <strong>in</strong>sufficiente o assente2.1 Elencare, descrivere e giustificare le pr<strong>in</strong>cipalisituazioni che possono determ<strong>in</strong>are laper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza3.1 Descrivere ed eseguire la prima manovrada effettuare <strong>di</strong> fronte ad un soggetto cheappare <strong>in</strong>animato3.2 Descrivere ed eseguire le manovre da <strong>in</strong>traprendere<strong>di</strong> fronte ad un soggetto apparentemente<strong>in</strong>animato che ha risposto allastimolazione3.3 Descrivere ed eseguire le manovre da <strong>in</strong>traprendere<strong>di</strong> fronte ad un soggetto apparentemente<strong>in</strong>animato che non ha rispostoalla stimolazione3.4 Elencare le possibili situazioni dopo la precedentevalutazione4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le manovre<strong>di</strong> primo soccorso da attuare <strong>in</strong> tuttele situazioni che possono determ<strong>in</strong>are comecomplicanza la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza5.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso da attuare <strong>in</strong> unsoggetto privo <strong>di</strong> coscienza con respiropresente e polso presentea) <strong>in</strong>sufficiente ossigenazione cerebrale (stazione eretta prolungata<strong>in</strong> ambiente caldo-umido, affaticamento, colpo <strong>di</strong>sole e/o <strong>di</strong> calore, emorragie)b) <strong>di</strong>sfunzione o malattia <strong>del</strong> Sistema Nervoso Centrale(traumi cranici, ischemia cerebrale, emorragia cerebrale,epilessia)c) stati tossici acuti (da alcool, farmaci, droghe, gas e/o vapori)d) <strong>di</strong>sturbi metabolici (<strong>di</strong>abete scompensato)a) valutare lo stato <strong>di</strong> coscienza attraverso:- stimolo verbale (chiamarlo ed eventualmente scuoterlo)- stimolo doloroso (pizzicarlo)a) lasciarlo nella posizione <strong>in</strong> cui si trovab) <strong>in</strong>dagare se presenta segni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> traumac) monitorare le funzioni vitalid) posizione anti-shock, se non contro<strong>in</strong><strong>di</strong>catae) eventuale trasporto <strong>in</strong> ospedalea) chiedere aiuto (... ai colleghi...alla C.O....)b) effettuare l’ABC:a= airway rendere pervie le vie aereeb= breath<strong>in</strong>g valutare la funzione respiratoria (guardo,ascolto, sento)c= circulation valutare la funzione car<strong>di</strong>o-circolatoriaa) soggetto privo <strong>di</strong> coscienza con:- respiro presente e polso presente- respiro assente e polso presente- respiro assente e polso assente5.2 Elencare e giustificare i comportamenti da a) somm<strong>in</strong>istrare bevandea) allentare gli <strong>in</strong>dumenti costrittivib) mantenere pervie le vie aereec) favorire la respirazione e l’areazione <strong>del</strong>l’ambiented) posizionare il soggetto <strong>in</strong> posizione anti-shock (se noncontro<strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni)e) coprire il soggettof) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)a) monitorare i parametri vitali e favorire la respirazioneb) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)c) avvisare la C.O. o il 118d) ospedalizzare12–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazioneevitare <strong>in</strong> un soggetto privo <strong>di</strong> coscienza5.3 Descrivere e giustificare l’uso <strong>del</strong>la strumentazioneper la ventilazione assistitab) schiaffeggiare e/o scuotere energicamentec) tentare <strong>di</strong> far alzare il soggetto o <strong>di</strong> metterlo sedutod) spruzzare con acquae) far annusare aceto o altre sostanzeve<strong>di</strong> modulo formativo specifico12–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 13PROBLEMA: Il soggetto <strong>in</strong> possibile stato critico (B.L.S.)Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare il soggetto <strong>in</strong> statocritico: modalità <strong>di</strong> approccio ed acquisizione<strong>di</strong> uno schema valutativo-decisionale sulsoggetto2 Valutare e classificare lo stato neurologico<strong>del</strong> soggetto <strong>in</strong> base a s<strong>in</strong>tomi e segni3 Valutare le funzionalità respiratoria <strong>del</strong> soggetto<strong>in</strong> base a s<strong>in</strong>tomi e segniOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire ed elencare, motivandone le priorità,le modalità <strong>di</strong> approccio e <strong>di</strong> valutazione b) valutazione respiratoriaa) valutazione <strong>del</strong> quadro neurologico;<strong>del</strong> soggetto <strong>in</strong> "possibile stato critico": c) valutazione car<strong>di</strong>ocircolatoriad) valutazioni <strong>di</strong> s<strong>in</strong>tomi e/o lesioni m<strong>in</strong>ori (dolori, ferite,shock, emorragie, fratture ecc.)e) comunicare alle strutture <strong>di</strong> soccorso (es. centrale operativa118) la situazione <strong>del</strong> soggetto2.1 Def<strong>in</strong>ire ed eseguire le meto<strong>di</strong>che per unacorretta valutazione neurologica2.2 Def<strong>in</strong>ire ed identificare i segni <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienzaneurologica:3.1 Def<strong>in</strong>ire ed eseguire le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> valutazionerespiratoria:3.2 Def<strong>in</strong>ire ed identificare i segni <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienzarespiratoria:a) risposta alla chiamatab) esecuzione <strong>di</strong> ord<strong>in</strong>i semplicic) apertura degli occhi spontanea o su comandod) motilità spontanea, provocata (con stimolo doloroso es.pizzicotto, NON schiaffeggiare o scuotere) o assentee) <strong>di</strong>ametro pupillarea) agitazione;b) convulsioni;c) sopore;d) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza (coma)e) alterazioni <strong>del</strong>la motilità (nessun movimento spontaneo,movimenti scoord<strong>in</strong>ati dopo stimolo doloroso, nessun movimentononostante gli stimoli);f) alterazioni <strong>del</strong>le pupille (<strong>di</strong>ametro <strong>del</strong>la pupilla destra <strong>di</strong>versodalla s<strong>in</strong>istra o viceversa).a) movimenti <strong>di</strong> torace ed addome;b) frequenza respiratoria;c) colore <strong>del</strong>le mucose;d) presenza <strong>di</strong> rumori respiratori;e) fuoriuscita <strong>di</strong> aria dalle vie aeree.a) sensazione soggettiva <strong>di</strong> “fame d’aria” (<strong>di</strong>spnea);b) <strong>di</strong>fficoltà respiratorie <strong>in</strong> posizione sdraiata e beneficio <strong>in</strong>posizione seduta (ortopnea);c) frequenza respiratoria alta, più <strong>di</strong> 25 - 30 atti/m<strong>in</strong>. (tachipnea);d) frequenza respiratoria rallentata, meno <strong>di</strong> 10 atti/m<strong>in</strong>.(bra<strong>di</strong>pnea);13–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Valutare l’attività car<strong>di</strong>ocircolatoria <strong>del</strong> soggetto<strong>in</strong> base a s<strong>in</strong>tomi e segni5 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso alsoggetto cosciente o <strong>in</strong>cosciente con ostruzione<strong>del</strong>le vie aeree4.1 Def<strong>in</strong>ire ed eseguire le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> valutazionecar<strong>di</strong>ocircolatoria:4.2 Def<strong>in</strong>ire ed identificare i segni <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienzacar<strong>di</strong>ocircolatoria:4.3 Identificare e motivare le possibili cause <strong>di</strong>arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio:4.4 Def<strong>in</strong>ire ed identificare i segni <strong>di</strong> arrestocar<strong>di</strong>o-respiratorio;5.1 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>le vie aeree nelsoggetto cosciente:5.2 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> <strong>di</strong>sostruzione <strong>del</strong>le vie aeree nelsoggetto <strong>in</strong>cosciente:e) arresto respiratorio (apnea);f) boccheggiamento (gasp<strong>in</strong>g) equivale all’arresto respiratorio;g) colorito bluastro o grigio <strong>del</strong>le mucose (labbra, unghie, lobi<strong>del</strong>le orecchie) (cianosi);h) respiro rumoroso (russante da caduta <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>guaall’<strong>in</strong><strong>di</strong>etro, gorgogliante da ostruzione alta da liqui<strong>di</strong>, rantolanteda ostruzione bassa da liqui<strong>di</strong> es. edema polmonare,fischiante da ostruzione alta da soli<strong>di</strong>, sibilante dabroncospasmo es. asma);i) alterazioni <strong>del</strong>la coscienza.a) valutazione <strong>del</strong> polso carotideo.a) assenza <strong>di</strong> polso carotideo (asistolia) ;b) frequenza car<strong>di</strong>aca elevata, maggiore <strong>di</strong> 120 battiti/m<strong>in</strong>.(tachicar<strong>di</strong>a) ;c) frequenza car<strong>di</strong>aca rallentata, <strong>in</strong>feriore a 40 battiti/m<strong>in</strong>.(bra<strong>di</strong>car<strong>di</strong>a) ;d) battito car<strong>di</strong>aco irregolare (aritmie).a) shock;b) dolore car<strong>di</strong>aco;c) edema polmonare;d) aritmie;e) <strong>in</strong>sufficienza respiratoria cronica od acuta;f) politrauma;g) trauma cranico;h) ictus;i) stato <strong>di</strong> coma;l) avvelenamenti;m) folgorazione;n) annegamentoo) overdose da sostanze stupefacenti.a) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza (coma);b) assenza <strong>di</strong> attività respiratoria (apnea) ;c) assenza <strong>di</strong> attività car<strong>di</strong>aca (asistolia);d) cianosi;e) pupille <strong>di</strong>latate (midriasi).a) fare tossire il paziente;b) colpi <strong>in</strong>frascapolari;c) manovra <strong>di</strong> Heimlicha) colpo <strong>in</strong>terscapolare nel bamb<strong>in</strong>o (serie <strong>di</strong> 5 - 10 colpi trale scapole <strong>del</strong> bamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong> posizione capovolta conl’addome appoggiato sulle gambe <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>);13–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione6 Acquisire ed eseguire le tecniche <strong>di</strong> ventilazioneartificiale5.3 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>cheper garantire la pervietà <strong>del</strong>le vieaeree:6.1 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> ventilazione artificiale boccabocca:b) compressioni addom<strong>in</strong>ali o toraciche (queste ultime assolutamente<strong>in</strong><strong>di</strong>cate nella donna gravida e nel soggetto o-beso);c) <strong>di</strong>sostruzione manuale;d) utilizzo <strong>di</strong> aspiratori con relative sonde <strong>di</strong> aspirazione.a) apertura <strong>del</strong>la boccab) iperestensione <strong>del</strong> capoc) sollevamento <strong>del</strong> mentod) sublussazione <strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bola nel trauma o sospettotrauma <strong>di</strong> colonna (sp<strong>in</strong>gere la man<strong>di</strong>bola <strong>in</strong> avanti con le<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ambedue le mani posizionate <strong>in</strong> corrispondenzadegli angoli <strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bola);e) scelta e posizionamento <strong>del</strong>la cannula oro far<strong>in</strong>gea adattaal paziente (deve coprire la lunghezza corrispondente alla<strong>di</strong>stanza angolo <strong>del</strong>la bocca --> lobo <strong>del</strong>l’orecchio; va <strong>in</strong>serita<strong>in</strong> bocca rivolta verso il palato duro e poi ruotata <strong>di</strong>180°, sp<strong>in</strong>gendo la corona (o flangia) s<strong>in</strong>o a livello deidenti)a) maschera facciale:- posizionarsi <strong>di</strong>etro la testa <strong>del</strong> paziente e garantire lapervietà <strong>del</strong>le vie aeree, se necessario anche posizionandouna cannula orofar<strong>in</strong>gea;- posizionare la maschera sul viso <strong>del</strong> paziente <strong>in</strong> modoche l’apice triangolare sia sopra il dorso <strong>del</strong> naso e labase tra il labbro <strong>in</strong>feriore e la prom<strong>in</strong>enza <strong>del</strong> mento- tenere saldamente la maschera <strong>in</strong> posizione con entrambii pollici ai lati <strong>del</strong>la maschera- <strong>in</strong><strong>di</strong>ce, me<strong>di</strong>o ed anulare afferrano saldamente laman<strong>di</strong>bola da ogni lato e la sollevano <strong>in</strong> avanti- <strong>in</strong>spirare ed <strong>in</strong>sufflare dal foro <strong>del</strong> boccaglio <strong>del</strong>la valvola- controllare l’espansione <strong>del</strong> torace- togliere la bocca dalla valvola e lasciare che il pazienteespiri (il torace deve tornare <strong>in</strong> posizione <strong>di</strong> riposo)- cont<strong>in</strong>uare ciclicamente come per la respirazione bocca-boccab) cannule <strong>di</strong> Safar o <strong>di</strong> Sussex:- <strong>in</strong>trodurre la cannula come già descritto- con una mano si “sigilla” la bocca <strong>del</strong> paziente attornoalla corona <strong>del</strong>la cannula- con l’altra mano si tappa il naso <strong>del</strong> paziente- si <strong>in</strong>suffla l’aria attraverso il boccaglio- si controlla visivamente l’espansione <strong>del</strong> torace come13–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione7 Acquisire ed eseguire la tecnica <strong>del</strong> massaggiocar<strong>di</strong>aco esterno7.1 Descrivere giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>caper praticare il massaggio car<strong>di</strong>acoesterno:garanzia <strong>di</strong> una corretta ventilazione- si lascia espirare passivamentec) pallone autoespansibile (ambu):- posizionarsi <strong>di</strong>etro la testa <strong>del</strong> paziente ed assicurarela pervietà <strong>del</strong>le vie aeree- <strong>in</strong>serire una cannula orofar<strong>in</strong>gea- utilizzare la maschera <strong>del</strong>la misura adatta. L’apice <strong>del</strong>laparte triangolare deve trovarsi sopra il dorso <strong>del</strong> nasoe la base tra il labbro <strong>in</strong>feriore e la prom<strong>in</strong>enza <strong>del</strong>mento- il pollice mantiene aderente la parte superiore <strong>del</strong>lamaschera- l’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce tra la valvola ed il cusc<strong>in</strong>etto <strong>in</strong>feriore <strong>del</strong>la mascheramantiene aderente la parte <strong>in</strong>feriore- il me<strong>di</strong>o, l’anulare ed il mignolo sul bordo <strong>in</strong>feriore <strong>del</strong>laman<strong>di</strong>bola favorendo così un movimento <strong>di</strong> stiramento<strong>in</strong> avanti e verso l’alto <strong>del</strong>la stessa col sollevamento<strong>del</strong> mento- con l’altra mano si preme sul pallone facendo unapressione piena e vigorosa così da espandere il torace(circa ogni 5 sec. negli adulti, ogni 3 nei bamb<strong>in</strong>i)- rilasciare la presa sul pallone lasciando che il pazienteespiri (il torace torna <strong>in</strong> posizione <strong>di</strong> riposo) e che ilpallone si riempia <strong>di</strong> aria ed ossigenoa) <strong>di</strong>stendere l’<strong>in</strong>fortunato, svestito, <strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>a su <strong>di</strong>un piano rigido. Se possibile sollevare le gambe <strong>del</strong> soggetto<strong>di</strong> 45° per facilitare il ritorno al cuore <strong>del</strong> sangue venosopresente negli arti <strong>in</strong>feriorib) mantenere all<strong>in</strong>eati capo, collo e torace soprattutto neltrauma o sospetto trauma <strong>di</strong> colonnac) mettersi <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio lateralmente, vic<strong>in</strong>o al torace<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fortunatoricercare il punto esatto dove appoggiare le mani (due <strong>di</strong>tasopra la f<strong>in</strong>e <strong>del</strong>lo sterno). Nel bamb<strong>in</strong>o e nel neonatocomprimere a metà <strong>del</strong>lo sternod) appoggiare sullo sterno esclusivamente la parte più vic<strong>in</strong>aall’articolazione <strong>del</strong> polso, pollice sulla l<strong>in</strong>ea me<strong>di</strong>ana <strong>del</strong>losterno, le altre <strong>di</strong>ta sollevate sul torace, braccia perpen<strong>di</strong>colariall’<strong>in</strong>fortunato, non piegare i gomitie) braccia perpen<strong>di</strong>colari alle manif) non staccare mai le mani dal toraceg) la forza deve provenire dalla flessione <strong>del</strong>la schiena e nondai gomiti13–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione9 Identificare situazioni particolari <strong>in</strong> cui <strong>di</strong>lazionareo <strong>in</strong>terrompere le manovre <strong>di</strong> rianimazionecar<strong>di</strong>opolmonare8.1 Descrivere giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>o-polmonare aun <strong>soccorritore</strong>:8.2 Descrivere giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>o-polmonare adue soccorritori:8.3 Descrivere giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> cambio <strong>del</strong>le mansioni tra duesoccorritori nell’esecuzione <strong>del</strong>le manovrerianimatorie:8.4 Descrivere giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> valutazione <strong>del</strong>l'efficacia <strong>del</strong>la rianimazionecar<strong>di</strong>o-polmonare:8.5 Descrivere e giustificare gli errori da evitarenella rianimazione:9.1 Identificare e giustificare le situazioni <strong>in</strong> cui<strong>di</strong>lazionare le manovre rianimatorie:9.2 Descrivere come <strong>in</strong>tervenire sul pazientenelle suddette situazioni:h) la compressione deve abbassare il torace <strong>di</strong> 3-5 cm.i) compressioni rapide:- 80-100 m<strong>in</strong>uto nell’adulto- 100 m<strong>in</strong>uto nel bamb<strong>in</strong>o sotto gli 8 anni- 120 m<strong>in</strong>uto nel lattantel) per mantenere un ritmo efficace contare: “e uno” “edue” “e tre”.....a) <strong>in</strong>iziare con 2 <strong>in</strong>sufflazionib) 15 massaggi - 2 <strong>in</strong>sufflazionia) <strong>in</strong>iziare con 2 <strong>in</strong>sufflazionib) 5 massaggi - 1 <strong>in</strong>sufflazioneChi <strong>in</strong>suffla controlla il polso carotideo ogni 10 <strong>in</strong>sufflazionia) chiedere il cambio;b) term<strong>in</strong>are il ciclo <strong>in</strong> corso (5 : 1)c) eseguire un altro ciclo completod) term<strong>in</strong>are con una <strong>in</strong>sufflazione qu<strong>in</strong><strong>di</strong> eseguire il cambioe) valutazione <strong>del</strong> polso carotideof) ricom<strong>in</strong>ciare il nuovo ciclo con una <strong>in</strong>sufflazionea) presenza <strong>del</strong> polso carotideob) espansione <strong>del</strong> toracec) fuoriuscita <strong>del</strong>l'aria durante l'espirazioned) riduzione <strong>del</strong>la cianosie) riduzione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>latazione pupillare (midriasi)a) non sorvegliare costantemente il paziente a rischiob) posizionare scorrettamente il pazientec) perdere tempo (es. attendere il me<strong>di</strong>co, spogliare il paziente,palpare i polsi periferici)d) <strong>in</strong>terrompere le manovre per qualsiasi motivoe) ventilare senza mantenere pervie le vie aereef) massaggiare <strong>in</strong> posizione o <strong>in</strong> modo scorrettog) massaggiare senza ventilare o viceversah) non scambiare i ruolia) <strong>in</strong>tossicazioni ambientalib) elettrocuzionec) emorragie esterned) annegamentia) allontanare il paziente dalle fonti nociveb) assicurare la sicurezza <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento dei soccorritoric) <strong>in</strong>iziare le manovre <strong>di</strong> rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare9.3 Identificare e giustificare le situazioni <strong>in</strong> cuiè possibile <strong>in</strong>terrompere le manovre riania)ripresa <strong>del</strong>le funzioni vitalib) paziente preso <strong>in</strong> carico da personale professionale e13–5


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione10 Conoscere, controllare ed utilizzare tutti ipresi<strong>di</strong> strumentali utili durante la RCPmatorie:9.4 Descrivere come controllare il paziente cheha ripreso le funzioni vitali:10.1 Identificare, giustificare ed eseguire tutti icontrolli da fare sulle attrezzature utili permeglio applicare le manovre rianimatorie:me<strong>di</strong>co autorizzatoc) prosecuzione <strong>del</strong>le manovre s<strong>in</strong>o all’arrivo sul luogo <strong>di</strong>mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato e me<strong>di</strong>calizzatod) prosecuzione <strong>del</strong>le manovre durante il trasporto <strong>in</strong> strutturadeputata alla prosecuzione <strong>del</strong>le cure (pronto soccorso)a) valutazione neurologicab) valutazione respiratoriac) valutazione car<strong>di</strong>ocircolatoriad) valutazione eventuali s<strong>in</strong>tomi e lesioni m<strong>in</strong>oria) <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ossigeno e dei raccor<strong>di</strong> vari per ossigenoterapiaanche durante ventilazione artificiale;b) cannule orofar<strong>in</strong>gee e maschere facciali <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse misurec) funzionalità dei presi<strong>di</strong> dotati <strong>di</strong> valvole uni<strong>di</strong>rezionali (mascherefacciali, cannule <strong>di</strong> Sussex, pallone autoespansibile).13–6


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 14PROBLEMA: Il soggetto con lesione traumatica agli artiIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le componenti anatomiche<strong>del</strong>l’apparato muscolo-scheletrico ela loro funzione2 Classificare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali lesionitraumatiche degli arti.3 Identificare e classificare le lesioni <strong>di</strong> un soggettocon trauma degli arti <strong>in</strong> base a segni es<strong>in</strong>tomiOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire e spiegare la funzione <strong>del</strong>le componentianatomiche <strong>del</strong>l’apparato muscolo-b) articolazionea) ossoscheletricoc) capsula articolared) legamentoe) tend<strong>in</strong>ef) muscolog) cute1.2 Elencare e def<strong>in</strong>ire le pr<strong>in</strong>cipali funzioni a) sostegno<strong>del</strong>l’apparato muscolo-scheletricob) movimento1.3 Localizzare e denom<strong>in</strong>are i pr<strong>in</strong>cipali segmentischeletrici corporei e le ossa contenutenell’arto superiore e nell’arto <strong>in</strong>feriore2.1 Elencare e def<strong>in</strong>ire le pr<strong>in</strong>cipali lesionitraumatiche degli artic) protezionea) arto superiore:- braccio: omero- avambraccio: ra<strong>di</strong>o, ulna- mano: carpo, metacarpo, falangib) arto <strong>in</strong>feriore:- coscia: femore- gamba: tibia, perone- piede: tarso, metatarso, falangia) <strong>di</strong>storsione:- per<strong>di</strong>ta temporanea dei rapporti dei capi ossei <strong>di</strong>un’articolazioneb) lussazione:- per<strong>di</strong>ta permanente dei rapporti dei capi ossei <strong>di</strong>un’articolazionec) frattura:- rottura, completa o parziale, <strong>di</strong> un ossod) s<strong>in</strong>drome da schiacciamento <strong>di</strong> un arto:- produzione <strong>di</strong> sostanze tossiche da parte <strong>di</strong> un muscoloscheletrico determ<strong>in</strong>ata da <strong>in</strong>trappolamento e compressione<strong>di</strong> un arto3.1 Elencare, descrivere e giustificare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stor-b) dolore al movimentoa) gonfiore localizzatosionec) movimenti limitati ma possibili3.2 Elencare, descrivere e giustificare i pr<strong>in</strong>ci- a) dolore molto <strong>in</strong>tenso anche a riposo14–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con <strong>di</strong>storsione5 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con lussazione6 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con arto fratturato, facendo uso<strong>del</strong> materiale <strong>in</strong> dotazione e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> fortu-pali segni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> una lussazione3.3 Enumerare le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> lussazione più frequenti3.4 Enumerare e spiegare le pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong>frattura3.5 Def<strong>in</strong>ire una frattura chiusa e una fratturaaperta (esposta), una frattura composta euna frattura scomposta3.6 Elencare, descrivere ed giustificare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> frattura4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon <strong>di</strong>storsione5.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon lussazione5.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon lussazione <strong>del</strong>la spalla5.3 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon lussazione all’anca6.1 Def<strong>in</strong>ire il significato <strong>di</strong> all<strong>in</strong>eamento <strong>di</strong> unarto e <strong>di</strong> riduzioneb) impossibilità al movimento (impotenza funzionale)c) tumefazioned) alterazione <strong>del</strong> normale profilo anatomicoa) spalla, anca, gomito, polso, <strong>di</strong>toa) <strong>di</strong>retta, <strong>in</strong><strong>di</strong>retta, da torsione, patologicaa) frattura chiusa:- il punto <strong>di</strong> frattura non comunica con l’ambiente esternob) frattura aperta:- il punto <strong>di</strong> frattura comunica con l’ambiente esternoc) frattura composta:- i monconi osso rimangono all<strong>in</strong>eati tra lorod) frattura scomposta:- i monconi ossei deviano dall’asse anatomicoa) doloreb) sensazione soggettiva <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento o <strong>di</strong> crackc) <strong>di</strong> solito impossibilità al movimento (impotenza funzionale)d) gonfiore ed alterazione <strong>del</strong> colorito <strong>del</strong>la pellee) possibile alterazione <strong>del</strong>la sensibilità: formicolioa) immobilizzare l’articolazioneb) slacciare gli <strong>in</strong>dumenti che possono creare ostacolo allacircolazioneb) applicare ghiaccio o acqua freddaa) immobilizzare l’articolazione lussatab) mai tentare la riduzionec) evitare scossoni durante il trasportod) controllare il polso perifericoa) immobilizzare la spalla sostenendo l’arto me<strong>di</strong>ante bendaggioa triangolob) riempire il cavo ascellare con materiale mo<strong>del</strong>labile;c) mai tentare la riduzioned) controllare il polso ra<strong>di</strong>alea) immobilizzare l’anca, bloccando la colonna lombare e gliarti <strong>in</strong>feriorib) trasferire e posizionare il soggetto su barella rigida, bloccandolocon le apposite c<strong>in</strong>ghiec) mai tentare la riduzioned) controllare il polso pe<strong>di</strong><strong>di</strong>oa) all<strong>in</strong>eamento:- manovra atta a riportare un arto nella posizione anatomicanaturale, “all<strong>in</strong>eato” al corpo14–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionena riduzione:- manovra manuale atta a riportare un osso lussato odue monconi ossei fratturati nella loro sede anatomica7 Prevenire eventuali complicazioni generali elocali <strong>in</strong> un soggetto con frattura degli arti6.2 Elencare e descrivere gli strumenti a <strong>di</strong>sposizioneper l’immobilizzazione degli arti6.3 Giustificare la necessità<strong>del</strong>l’immobilizzazione <strong>di</strong> un arto fratturato;6.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso perl’immobilizzazione <strong>di</strong> un arto fratturato7.1 Elencare e classificare le complicanze chepossono sopravvenire <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> frattura7.2 Elencare le cause per cui un traumatizzatopuò entrare <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shocka) steccobenda a depressioneb) steccobenda rigida o semirigidac) steccobenda mo<strong>del</strong>labiled) materiale <strong>di</strong> fortuna:- bastone, riviste, rami...a) prevenzione <strong>di</strong> ulteriori danni ai muscoli, nervi, arterie eveneb) attenuazione <strong>del</strong> dolorec) controllo <strong>di</strong> eventuali emorragied) prevenire la possibilità <strong>di</strong> trasformare una frattura chiusa<strong>in</strong> frattura espostaa) rimuovere <strong>in</strong>dumenti che coprono la sede <strong>di</strong> fratturab) se frattura esposta:- lavare con acqua fisiologica il focolaio <strong>di</strong> esposizione- proteggere con tel<strong>in</strong>o sterile o pulito- evitare l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettanti sul focolaio <strong>di</strong> esposizione- immobilizzare l’arto nella posizione <strong>in</strong> cui si trovac) immobilizzare l’arto, senza tentare la riduzione, bloccandol’articolazione a monte ed a valle <strong>del</strong>la frattura, eventualmenteriempiendo gli spazi vuoti creatisi tra l’arto fratturatoe lo strumento <strong>di</strong> contenzioned) solo se non è possibile l’immobilizzazione e il trasporto<strong>del</strong> soggetto, riportare l’arto <strong>in</strong> posizione anatomica, esercitandouna lieve trazione sull’arto stessoe) valutare la presenza <strong>del</strong>la circolazione sanguigna sull’artofratturato, controllando il polso ra<strong>di</strong>ale o pe<strong>di</strong><strong>di</strong>oa) complicanze generali:- stato <strong>di</strong> shock, embolia a<strong>di</strong>posab) complicanze locali:- lacerazione ed emorragia dei vasi sanguigni, sofferenzadei nervi, lesione ai muscoli, <strong>in</strong>fezionia) abbondante per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue: pericolo <strong>di</strong> shock ipovolemicob) riflessi nervosi da dolore: pericolo <strong>di</strong> shock neurogenove<strong>di</strong> modulo formativo specifico7.3 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon complicanze <strong>in</strong> seguito a frattura degliarti.8 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso ad un 8.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la me- a) porre, prima <strong>del</strong>l’estrazione, un laccio alla base <strong>del</strong>l’arto14–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionesoggetto con s<strong>in</strong>drome da schiacciamento <strong>di</strong>un arto9 Sostenere psicologicamente il soggetto 9.1 ve<strong>di</strong> modulo specificoto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon s<strong>in</strong>drome da schiacciamento <strong>di</strong> un arto.schiacciato per evitare riassorbimento massivo <strong>di</strong> sostanzetossiche con conseguente <strong>in</strong>sufficienza renaleb) provvedere all’estrazione <strong>del</strong>l’arto lesionato, e/o <strong>del</strong> soggetto,dal sito <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidentec) trasportare il soggetto <strong>in</strong> posizione anti-shockd) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)14–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 15PROBLEMA: Il soggetto con lesione traumatica <strong>del</strong>la colonna vertebraleIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Def<strong>in</strong>ire e spiegare le componenti anatomiche<strong>del</strong>la colonna vertebrale e la loro funzione2 Ipotizzare una eventuale lesione <strong>del</strong> midollosp<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> base alla d<strong>in</strong>amica <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidenteOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Descrivere s<strong>in</strong>teticamente la vertebra e lacolonna vertebrale1.2 Classificare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare lecomponenti <strong>del</strong>la colonna vertebraleFORMATIVI(risposte attese)a) vertebra è un osso formato da:- una parte anteriore (corpo)- un <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> lamelle ossee posteriori che, saldate alcorpo, ed unendosi <strong>in</strong>sieme formano un forob) colonna vertebrale: formata da 32-33 vertebre <strong>di</strong>sposteuna sopra l’altra ed articolate fra <strong>di</strong> loro. Il sovrapporsi <strong>del</strong>corpo <strong>del</strong>le vertebre forma la parte portante <strong>del</strong>la colonnamentre la sovrapposizione dei fori forma un canale (canalemidollare) <strong>in</strong> cui si trova il midollo sp<strong>in</strong>ale.a) cervicale (7 vertebre):- rapporti con la scatola cranica, struttura portante <strong>del</strong>collob) dorsale (12 vertebre):- rapporti con le coste, parte portante <strong>del</strong> toracec) lombare (5 vertebre):- parte portante <strong>del</strong>l’addomed) sacrale (5 vertebre):- rapporti con il bac<strong>in</strong>o, fuse <strong>in</strong>sieme a formare l’ossosacroe) coccigeo (3-4 vertebre):- fuse <strong>in</strong>sieme a formare l’osso coccige1.3 Descrivere s<strong>in</strong>teticamente il midollo sp<strong>in</strong>ale a) fa parte <strong>del</strong> Sistema Nervoso Centrale, è la cont<strong>in</strong>uazione<strong>del</strong> midollo allungato (o bulbo). Disponendosi come uncordone all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong> canale midollare lo percorre f<strong>in</strong>o alla2°- 3° vertebra lombare.b) è costituito da fibre nervose che fuoriescono da ciascunavertebra per portare l’impulso nervoso dall’encefalo allaperiferia e viceversa, me<strong>di</strong>ante i nervi1.4 Elencare e descrivere le funzioni <strong>del</strong>la colonnavertebrale2.1 Elencare i pr<strong>in</strong>cipali tipi <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti la cuid<strong>in</strong>amica deve far sospettare una lesionevertebro-midollare.a) consente il sostegno <strong>del</strong>l’organismo permettendo la stazioneerettab) protezione (<strong>del</strong> midollo sp<strong>in</strong>ale)a) tuffob) caduta dall’altoc) scontro automobilistico frontale15–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Identificare una sospetta lesione <strong>del</strong>la colonnavertebrale <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con lesione traumatica <strong>del</strong>la colonnavertebrale.3.1 Classificare i pr<strong>in</strong>cipali tipi <strong>di</strong> lesione <strong>del</strong>lacolonna vertebrale;3.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> sospetta lesione vertebrale;3.3 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> lesionemidollare.4.1 Giustificare le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> immobilizzazione<strong>del</strong>la colonna vertebrale.4.2 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> immobilizzazione<strong>del</strong> rachide;4.3 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> posizionamento <strong>del</strong> collare cervicale4.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> utilizzo <strong>del</strong>la barella a cucchiaio4.5 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> utilizzo <strong>del</strong> materass<strong>in</strong>o a depressione4.6 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> utilizzo <strong>del</strong>la tavola sp<strong>in</strong>ale4.7 Descrivere, giustificare ed eseguire altremeto<strong>di</strong>che5 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo specificod) tamponamento automobilisticoe) <strong>in</strong>cidente motociclisticof) caduta dalle scaleg) ecc.a) trauma con <strong>in</strong>teressamento <strong>del</strong> midollo sp<strong>in</strong>aleb) trauma senza <strong>in</strong>teressamento <strong>del</strong> midollo sp<strong>in</strong>alea) d<strong>in</strong>amica <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidenteb) dolore spontaneo alla colonna vertebralec) contrattura muscolare <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesad) deformità <strong>del</strong>la colonnaa) d<strong>in</strong>amica <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>cidenteb) formicolioc) <strong>in</strong>torpi<strong>di</strong>mentod) paralisie) possibile arresto respiratorioa) evitare la comparsa <strong>di</strong> una lesione <strong>del</strong> midollo sp<strong>in</strong>aleconseguente ad un errato soccorsoa) immobilizzazione e trazione cervicale manuale, mantenendol’all<strong>in</strong>eamento capo-collo-toraceb) posizionamento <strong>del</strong> collare cervicale rigido, mantenendol’immobilizzazione manuale e l’all<strong>in</strong>eamentoc) posizionamento su piano rigido specifico (tavola sp<strong>in</strong>ale obarella a cucchiaio con o senza materass<strong>in</strong>o a depressione)o <strong>di</strong> fortunad) mobilizzazione con tre o c<strong>in</strong>que soccorritorifare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionefare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionefare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionefare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionefare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazione15–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 16PROBLEMA: Il soggetto con trauma cranico e/o faccialeIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le lesioni craniche efacciali.OBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Differenziare anatomicamente la scatolacranica e il massiccio facciale1.2 Def<strong>in</strong>ire e classificare il trauma cranico, lelesioni cerebrali, le lesioni facciali;1.3 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> traumacranico con eventuale lesione cerebrale1.4 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> traumafaccialeFORMATIVI(risposte attese)a) scatola cranica (cranio):- complesso <strong>di</strong> ossa piatte (8) che proteggono l’encefalo- nel cranio <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guiamo una parte <strong>in</strong>feriore (base cranica)ed una superiore (volta)massiccio facciale:- complesso <strong>di</strong> ossa (14) che costituiscono lo scheletro<strong>del</strong>la facciaa) lesioni craniche:- trauma cranico chiuso- trauma cranico con esposizione <strong>di</strong> materia cerebraleb) lesioni cerebrali:- lesioni <strong>di</strong>rette provocate da frattura cranica aperta- lesioni <strong>in</strong><strong>di</strong>rette provocate da traumi cranici chiusi(commozione, contusione, ematoma)c) lesioni facciali:- fratture- lesione parti molli- lesioni ocularia) trauma cranico: - dolore e/o gonfiore- lacerazione <strong>del</strong> cuoio capelluto e/o deformazione <strong>del</strong>profilo <strong>del</strong> cranio- fuoriuscita <strong>di</strong> sangue o <strong>di</strong> liquor cerebrosp<strong>in</strong>ale dal nasoo da un orecchiob) trauma cranico con eventuale lesione cerebrale:- cefalea e malessere <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ito- confusione mentale f<strong>in</strong>o a per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza e/o conmo<strong>di</strong>ficazioni <strong>del</strong>la personalità- <strong>di</strong>sturbi visivi e/o u<strong>di</strong>tivi e/o <strong>del</strong>l’equilibrio- vomito violento “a getto”- <strong>di</strong>fferenza tra i <strong>di</strong>ametri pupillari (anisocoria)- alterazioni <strong>del</strong>la motilità e <strong>del</strong>la sensibilitàa) deformazioni faccialib) gonfiore ed ematomi faccialic) movimenti ossei abnormi16–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2 Identificare i segni e s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> aggravamento<strong>di</strong> un soggetto con un trauma cranico.3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con trauma cranico associato adeventuali lesioni cerebrali.2.1 Elencare e descrivere le tre possibili lesionicerebrali conseguenti ad un trauma cranico;2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi tar<strong>di</strong>vi che <strong>in</strong><strong>di</strong>canol’aggravamento <strong>di</strong> un precedente traumacranico3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon lesione cranica3.2 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali azioni da evitare neltrattamento <strong>di</strong> un soggetto con lesione cranica3.3 Classificare ed eseguire la posizione <strong>di</strong> trasferimento<strong>di</strong> un soggetto con trauma cranicoa) commozione cerebrale:- per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza parziale o totale, talora transitoriae reversibileb) ematoma <strong>in</strong>tracerebrale:- <strong>di</strong>struzione dei tessuti cerebrali e rottura dei vasic) ematoma <strong>in</strong>tracranico extracerebrale:- raccolta <strong>di</strong> sangue tra scatola cranica e cervello, conconseguente compressione <strong>di</strong> questo.a) cefalea <strong>in</strong>gravescenteb) progressiva confusione mentalec) sonnolenza <strong>in</strong>v<strong>in</strong>cibiled) <strong>di</strong>sturbi visivi e <strong>di</strong>fferenza dei <strong>di</strong>ametri pupillari (anisocoria)e) vomito improvviso “a getto”f) deficit motori e sensitivig) convulsionia) monitorare e garantire le funzioni vitalib) immobilizzare la testac) monitorare lo stato <strong>di</strong> coscienzad) adagiare il soggetto su una barella rigida (asse sp<strong>in</strong>ale)ed immobilizzarloe) monitorare i <strong>di</strong>ametri pupillarif) mantenere il soggetto a riposog) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazioneh) me<strong>di</strong>care le ferite senza estrarre eventuali corpi estraneiconficcatii) controllare che l’eventuale vomito non ostruisca le vie respiratoriel) sostenere psicologicamente il soggettom) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>coscienza applicare la cannula orofar<strong>in</strong>gean) evitare scossoni o sobbalzi durante il trasportoa) sollevare il capo o eseguire altri movimenti bruschi (iperestenderela testa, schiaffeggiare il soggetto o scuotere ilcorpo)b) non immobilizzare la testa e la colonnac) trasferire il soggetto con scossoni e sollecitazioni eccessived) contrastare la fuoriuscita <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> da orecchie e nasoe) somm<strong>in</strong>istrare bevandea) monitorare e garantire le funzioni vitalib) immobilizzare la testac) monitorare lo stato <strong>di</strong> coscienza16–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con lesione e/o frattura facciale5 Rimuovere il casco e posizionare il collarecervicale <strong>in</strong> un motociclista traumatizzato4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon trauma facciale;5.1 Elencare e giustificare i motivi <strong>del</strong>la rimozione<strong>del</strong> casco <strong>in</strong>tegrale <strong>in</strong> un motociclistatraumatizzato5.2 Descrivere ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> rimozione<strong>del</strong> casco <strong>in</strong>tegrale e posizionamento<strong>del</strong> collare cervicale <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong>due soccorritori.d) adagiare il soggetto su una barella rigida (asse sp<strong>in</strong>ale)ed immobilizzarloe) monitorare i <strong>di</strong>ametri pupillarif) mantenere il soggetto a riposog) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazioneh) controllare che l’eventuale vomito non ostruisca le vie respiratoriel) sostenere psicologicamente il soggettom) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>coscienza applicare la cannula orofar<strong>in</strong>gean) evitare scossoni o sobbalzi durante il trasportoa) monitorare e garantire le funzioni vitalib) immobilizzare la testac) monitorare lo stato <strong>di</strong> coscienzad) adagiare il soggetto su una barella rigida (asse sp<strong>in</strong>ale)ed immobilizzarloe) monitorare i <strong>di</strong>ametri pupillarif) mantenere il soggetto a riposog) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazioneh) me<strong>di</strong>care le ferite senza estrarre eventuali corpi estraneiconficcatii) controllare che l’eventuale vomito non ostruisca le vie respiratoriel) sostenere psicologicamente il soggettom) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>coscienza applicare la cannula orofar<strong>in</strong>gean) evitare scossoni o sobbalzi durante il trasportoa) impe<strong>di</strong>re il soffocamento da vomito o da altro materialeb) consentire una tempestiva ventilazione <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienzarespiratoriac) consentire un’ottimale immobilizzazione <strong>del</strong>la testaa) 1° Socc.:- immobilizza la testa <strong>del</strong> soggetto (colonna cervicale)mantenendo le sue due mani ai lati <strong>del</strong> cascob) 2° Socc.:- ponendosi <strong>di</strong> fianco al soggetto, all’altezza <strong>del</strong> torace,apre la visiera, slaccia o taglia il c<strong>in</strong>tur<strong>in</strong>o sottogola etoglie eventuali occhiali. Successivamente pone unamano sotto la nuca (senza far compiere flessioni alcollo) e mette l’altra mano agli angoli <strong>del</strong>la man<strong>di</strong>bola,con l’<strong>in</strong><strong>di</strong>ce da una parte ed il pollice dall’altra.A questo punto è il 2° <strong>soccorritore</strong> che tiene immobilizzatala testa <strong>del</strong> soggetto16–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione6 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoc) 1° Socc.:- sfila il casco con <strong>del</strong>icatezza, compiendo lievi movimentiall’<strong>in</strong><strong>di</strong>etro per sorpassare il nasod) 2° Socc.:- s<strong>in</strong>o a quando il 1° Socc. non ha le mani libere tieneimmobilizzata la testa <strong>del</strong> soggettoe) 1° Socc.:- si occupa <strong>del</strong>l’immobilizzazione <strong>del</strong> capo ponendo lemani ai lati <strong>del</strong>la testa, sopra le orecchie, mentre il collegasi occupa <strong>del</strong>l’applicazione <strong>del</strong> collare rigido16–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 17PROBLEMA: Il soggetto con trauma toracicoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Def<strong>in</strong>ire e spiegare le componenti anatomiche<strong>del</strong>l’apparato respiratorio e la loro funzione2 Identificare e classificare le lesioni toraciche<strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi.OBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Localizzare e denom<strong>in</strong>are gli organi checostituiscono l’apparato respiratorio;FORMATIVI(risposte attese)a) naso-bocca, far<strong>in</strong>ge, lar<strong>in</strong>ge, trachea, bronchi, alveoli,pleureb) gabbia toracica costituita da vertebre toraciche, coste,sternoc) muscoli respiratori pr<strong>in</strong>cipali, <strong>in</strong>tercostali e <strong>di</strong>aframmad) muscoli accessori, sternocleidomastoideo e scaleni1.2 Def<strong>in</strong>ire lo spazio pleurico a) cavità ermeticamente chiusa, <strong>del</strong>imitata da due foglietti,(pleura toracica e polmonare) <strong>in</strong> cui la pressione dei gas ènegativa. Permette l’espansione dei polmoni1.3 Descrivere s<strong>in</strong>teticamente le duefasi <strong>del</strong>l’attività respiratoriaa) <strong>in</strong>spirazione:- immissione <strong>di</strong> aria nei polmoni determ<strong>in</strong>atadall’espansione <strong>del</strong>la gabbia toracicab) espirazione:- emissione <strong>di</strong> aria dai polmoni determ<strong>in</strong>ata dalla riduzione<strong>di</strong> volume <strong>del</strong>la gabbia toracica2.1 Def<strong>in</strong>ire e classificare le lesioni toraciche; a) lesioni chiuse:- fratture costali non complicate- fratture costali con lembo toracico- schiacciamento toracicob) lesioni aperte:- fratture esposte senza pneumotorace- fratture esposte con pneumotorace- ferita penetrante2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> fratturacostale non complicata;2.3 Def<strong>in</strong>ire il lembo toracico e spiegare le conseguenzesull’attività respiratoria;2.4 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> fratturaa) dolore localizzato che aumenta con il respirob) <strong>di</strong>spneaa) def<strong>in</strong>izione:- doppia frattura <strong>di</strong> più coste con formazione <strong>di</strong> una zona<strong>del</strong> torace che si muove <strong>in</strong> modo paradosso cioè rientramentre il resto <strong>del</strong> torace si espande (volet costale)b) conseguenze:- <strong>di</strong>spnea da ridotta espansione polmonarea) dolore localizzato che aumenta con il respirob) <strong>di</strong>spnea17–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con frattura costale non complicata4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con frattura costale con lembotoracico5 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con schiacciamento toracico6 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso ad unsoggetto con frattura esposta senza pneumotoracecostale con lembo toracico2.5 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> schiacciamentotoracico;2.6 Def<strong>in</strong>ire il pneumotorace e spiegare le conseguenzesull’attività respiratoria;2.7 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> fratturaesposta senza pneumotorace;2.8 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> fratturacostale con pneumotorace.3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon frattura costale non complicata4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon frattura costale con lembo toracico5.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon schiacciamento toracico6.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon frattura esposta senza pneumotoracec) abnorme movimento paradosso <strong>del</strong> volet costale rispettoalla gabbia toracicaa) <strong>di</strong>spneab) cianosi <strong>in</strong>tensa <strong>del</strong> volto, collo, spallec) gonfiore <strong>del</strong>le vene <strong>del</strong> collod) dolorea) def<strong>in</strong>izione:- rottura <strong>del</strong>lo spazio pleurico con conseguente penetrazione<strong>di</strong> aria e per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>la pressione negativab) conseguenze:- <strong>di</strong>spnea <strong>di</strong> grado elevato provocata dal collasso <strong>del</strong>polmonea) dolore localizzato che aumenta con il respirob) <strong>di</strong>spnea <strong>di</strong> grado elevatoc) tosse con escreato ematicoa) dolore <strong>in</strong>tenso trafittivob) <strong>di</strong>spnea <strong>di</strong> grado elevatoc) ferita <strong>del</strong> torace soffiantea) posizionare il soggetto semiseduto con l’emitorace lesoappoggiato al piano rigido (per ridurre l’espansione<strong>del</strong>l’emitorace leso e permettere l’espansione<strong>del</strong>l’emitorace <strong>in</strong>tegro, per migliorare la respirazione e per<strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire il dolore)b) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)b) trasportare evitando scossonia) se possibile scoprire il toraceb) posizionare il soggetto semiseduto con il lato leso appoggiatoal piano rigidoc) stabilizzare il lembo toracico utilizzando un tampone (anche<strong>di</strong> fortuna) fissato alla zona lesionata con cerotti moltoaltid) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazionee) ventilare, se necessarioa) se possibile scoprire il toraceb) posizionare il soggetto semisedutoc) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazionec) ventilare, se necessario.a) posizionare il soggetto semisedutoa) rimuovere gli <strong>in</strong>dumenti sovrastanti la sede <strong>di</strong> frattura;b) lavare con fisiologica il focolaio <strong>di</strong> esposizione, proteggerecon tel<strong>in</strong>o sterile, evitare l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettanti;17–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione8 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con frattura esposta con pneumotorace9 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con frattura toracica penetrantecon corpo estraneo10 Sospettare le eventuali complicanze <strong>del</strong>le lesionitoraciche e prestare l’assistenza <strong>di</strong> PrimoSoccorso adeguata8.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon frattura esposta con pneumotorace9.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon frattura toracica penetrante con corpoestraneo10.1 Elencare, spiegare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le pr<strong>in</strong>cipalicomplicanze <strong>del</strong>le lesioni toraciche10.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon le pr<strong>in</strong>cipali complicanze da lesioni toraciche11 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoc) posizionare il soggetto semiseduto.a) chiudere imme<strong>di</strong>atamente la ferita soffiante con la manoprotetta da guanto;b) sigillare la ferita con me<strong>di</strong>cazione occlusiva (cerotti o plastica)c) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m<strong>in</strong>.) ad alta concentrazioned) se necessario, ventilaree) trasportare con estrema cautelaa) immobilizzare il corpo estraneo me<strong>di</strong>ante garze e tamponib) posizionare il soggetto semisedutoc) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno 8-10 l/m<strong>in</strong>. ad alta concentrazioned) ventilare, se necessarioe) mai tentare <strong>di</strong> togliere il corpo estraneoa) asfissia da raccolta <strong>di</strong> sangue nello spazio pleurico (emotorace)b) arresto car<strong>di</strong>aco da raccolta <strong>di</strong> sangue nel pericar<strong>di</strong>o(tamponamento car<strong>di</strong>aco)c) arresto car<strong>di</strong>aco da pneumotorace iperteso (notevole <strong>in</strong>cremento<strong>del</strong>la pressione all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong> cavo pleurico conconseguente compressione <strong>del</strong>le vene cave e <strong>del</strong> cuore)ve<strong>di</strong> modulo formativo “sogg. <strong>in</strong> stato critico”17–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 18PROBLEMA: Il soggetto con doloreIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare il dolore per zoneanatomiche.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con dolore alla testa.3 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con dolore al torace.OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il dolore: a) "il dolore è una sensazione spiacevole, penosa, <strong>di</strong> sofferenzacausata da un male corporeo. E' un mezzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesao un segnale <strong>di</strong> allarme <strong>di</strong> cui l'<strong>in</strong><strong>di</strong>viduo <strong>di</strong>spone per avvertirela presenza <strong>di</strong> un pericolo o <strong>di</strong> una situazione a-normale e nociva all'equilibrio biochimico e psichico <strong>del</strong>l'organismoed alla sua <strong>in</strong>tegrità fisica".1.2 Identificare e classificare il dolore per zone a) dolore alla testa;anatomicheb) dolore al torace;c) dolore all'addome;d) dolore agli arti;1.3. Elencare le possibili conseguenze psicologichee fisiche nel soggetto con doloree) dolore alla colonna vertebrale e al colloa) peggioramento <strong>del</strong>lo stato generale <strong>di</strong> salute;b) senso <strong>di</strong> paura e spavento;c) <strong>di</strong>fficoltà relazionale, nervosismo;d) stato <strong>di</strong> shock.2.1 Classificare i tipi <strong>di</strong> dolore alla testa a) dolore <strong>di</strong> natura traumatica;b) dolore <strong>di</strong> natura non traumatica.2.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."un soggetto con dolore alla testa <strong>di</strong> naturatraumatica:2.3 Elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali causeche possono procurare dolore alla testa d<strong>in</strong>atura non traumatica:2.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettoaffetto da dolore alla testa <strong>di</strong> natura nontraumatica:a) cefalee <strong>in</strong>tenseb) ictusc) .....a) sostegno psicologico (tranquillizzare il soggetto);b) monitorare (controllare nel tempo le funzioni vitali).3.1 Classificare i tipi <strong>di</strong> dolore al torace: a) dolore <strong>di</strong> natura traumatica;b) dolore <strong>di</strong> natura non traumatica:- <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co;- malattie acute pleuro-polmonari.3.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore al torace <strong>di</strong> naturatraumatica:a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "....."18–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con dolore all'addome.5 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto con dolore agli arti.3.3 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore al torace per <strong>in</strong>fartomiocar<strong>di</strong>co:3.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettoaffetto da malattia pleuro-polmonare acuta:a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."a) sostenere psicologicamente il soggetto (tranquillizzarlo);b) porre il soggetto <strong>in</strong> posizione antalgica (semiseduto a45°);c) praticare l'ossigenoterapia (8-10 litri/m<strong>in</strong>uto);d) monitorare (controllare nel tempo le funzioni vitali);e) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficienza respiratoria acuta:- ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."4.1 Classificare i tipi <strong>di</strong> dolore all'addome: a) dolore <strong>di</strong> natura traumatica;b) dolore <strong>di</strong> natura non traumatica:- <strong>in</strong>farto miocar<strong>di</strong>co- malattie acute <strong>del</strong>l'apparato <strong>di</strong>gerente (stomaco, <strong>in</strong>test<strong>in</strong>o,fegato, pancreas)- malattie acute <strong>del</strong> rene e <strong>del</strong>le vie ur<strong>in</strong>arie.4.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore all'addome <strong>di</strong> naturatraumatica:4.3 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore all'addome per <strong>in</strong>fartomiocar<strong>di</strong>co:4.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggetto affettoda malattie acute <strong>del</strong>l'apparato <strong>di</strong>gerentee da malattie acute <strong>del</strong> rene e <strong>del</strong>levie ur<strong>in</strong>ariea) ve<strong>di</strong> modulo formativo "....."a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."a) sostegno psicologico (tranquillizzare il soggetto)b) consigliare la posizione antalgica (<strong>di</strong> lato con gambe flesse)o porre il soggetto sulla barella nella posizione a luipiù congegnalec) monitorare (controllare nel tempo le funzioni vitali)5.1 Classificare i tipi <strong>di</strong> dolore agli arti: a) dolore <strong>di</strong> natura traumatica;b) dolore <strong>di</strong> natura non traumatica:- malattie acute dei vasi arteriosi- fratture patologiche5.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore agli arti <strong>di</strong> naturatraumatica:5.3 Elencare e descrivere i pr<strong>in</strong>cipali s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong>un soggetto affetto da dolore agli arti permalattie acute dei vasi arteriosi e per fratturepatologiche:5.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettoaffetto da dolore agli arti per malattie acutedei vasi arteriosi o per fratture patologiche:a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."a) dolore acutissimob) cute fredda e pallidac) possibile alterazione <strong>del</strong>la sensibilitàd) impossibilità <strong>di</strong> movimentoa) sostegno psicologico (tranquillizzare il soggetto)b) far assumere al soggetto la posizione a lui più congegnale.6 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad un 6.1 Classificare i tipi <strong>di</strong> dolore alla colonna ver- a) dolore <strong>di</strong> natura traumatica;18–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionesoggetto con dolore alla colonna vertebrale oal collo.7 Sostenere psicologicamente il soggetto.tebrale e al collo:6.2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> primo soccorso adun soggetto con dolore alla colonna vertebraleo al collo <strong>di</strong> natura traumatica:6.3 Elencare e descrivere i pr<strong>in</strong>cipali s<strong>in</strong>tomi <strong>in</strong>un soggetto con dolore alla colonna vertebraleo al collo per ernia <strong>di</strong>scale o per fratturepatologiche:6.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettoaffetto da dolore alla colonna vertebrale o alcollo per ernia <strong>di</strong>scale o per fratture patologiche:b) dolore <strong>di</strong> natura non traumatica:- ernia <strong>di</strong>scale;- fratture patologiche.a) ve<strong>di</strong> modulo formativo "...."a) limitazione funzionale degli arti , etc.;a) sostegno psicologico (tranquillizzare il soggetto);b) non far camm<strong>in</strong>are il soggetto;c) immobilizzare il tratto <strong>in</strong>teressato.18–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 19PROBLEMA: Il soggetto con trauma addom<strong>in</strong>aleIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare i traumi addom<strong>in</strong>ali<strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi2 Prestare assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso ad unsoggetto con sospette lesioni addom<strong>in</strong>ali <strong>in</strong>ternee/o lesioni aperteOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Localizzare ed elencare gli organi contenut<strong>in</strong>ella cavità addom<strong>in</strong>aleFORMATIVI(risposte attese)a) fegatob) cistifelleac) stomacod) pancrease) ureterif) milzag) <strong>in</strong>test<strong>in</strong>o, reni, vescica, apparato riproduttivo1.2 Classificare e def<strong>in</strong>irei traumi addom<strong>in</strong>ali a) lesioni addom<strong>in</strong>ali chiuseb) lesioni aperte con fuoriuscita <strong>di</strong> organi <strong>in</strong>ternic) ferite penetranti1.3 Elencare i pr<strong>in</strong>cipali segni e s<strong>in</strong>tomi <strong>del</strong>lelesioni addom<strong>in</strong>ali2.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> Primo Soccorso da attuare <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> sospette lesioni addom<strong>in</strong>ali <strong>in</strong>terne2.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso da attuare <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> lesione con fuoriuscita <strong>di</strong> organi <strong>in</strong>terni3 Sostenere psicologicamente il soggetto 3.1 ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoa) dolore localizzato, poi generalizzatob) nausea, vomitoc) sete <strong>in</strong>tensad) pallore, sudorazione freddae) polso e respiro frequentif) segni evidenti <strong>di</strong> lesionea) posizionare il soggetto <strong>di</strong>steso con le g<strong>in</strong>occhia flesse(posizione antalgica) o nella posizione a lui più congenialeb) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)c) prepararsi al trattamento <strong>di</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vomitod) sospettare stato <strong>di</strong> shock ed attuare misure anti-shocka) non tentare <strong>di</strong> riposizionare l’addome organi fuoriuscentib) non rimuovere corpi estraneic) coprire con garza sterile imbevuta <strong>di</strong> fisiologicad) posizionare il soggetto <strong>di</strong>steso con g<strong>in</strong>occhia flesse (posizioneantalgica) o nella posizione a lui più congenialee) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (8-10 l/m)f) sospettare episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> vomitog) sospettare lo stato <strong>di</strong> shock ed attuare le misure antishockh) coprire il soggetto19–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 20PROBLEMA: Il soggetto politraumatizzatoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare il politraumatizzato <strong>in</strong> base a segnie s<strong>in</strong>tomi2 Elencare e <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere le priorità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento<strong>in</strong> un soggetto politraumatizzatoOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il soggetto politraumatizzato: a) soggetto che ha subito un trauma grave <strong>in</strong> due o più segmenticorporei (testa-collo, torace, addome, colonna vertebrale,arti superiori ed arti <strong>in</strong>feriori) con compromissione<strong>di</strong> uno o più parametri vitali1.2 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali situazioni <strong>in</strong> cui si devea) <strong>in</strong>cidente stradalesospettare una situazione <strong>di</strong> politrauma b) caduta da un’altezza elevata (3 metri)c) soggetto sbalzato da una motocicletta o da una bicicletta1.3 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali lesioni gravi che sipossono verificare nel soggetto politraumatizzato2.1 Classificare, descrivere e giustificare lepriorità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> un soggetto politraumatizzatod) caduta dalle scalea) lesioni <strong>in</strong>tracraniche: ematoma, emorragia cerebraleb) lesioni vertebro-midollari: frattura <strong>di</strong> una o più vertebrecon o senza lesione <strong>del</strong> midollo sp<strong>in</strong>alec) lesioni toraciche: pneumotorace, emotorace, arresto car<strong>di</strong>acoda trauma toracico <strong>di</strong>retto, fratture costalid) lesioni addom<strong>in</strong>ali: emorragia <strong>in</strong>terna, ferita penetrantenell’addomee) lesioni scheletriche: fratture multiple agli arti, frattura <strong>di</strong>bac<strong>in</strong>oa) autoprotezione:- controllo e stabilizzazione <strong>del</strong>l’ambiente- guanti, ecc..b) valutazione primaria: pericolo imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> vita- ostruzione vie aeree- emorragia grave- arresto o <strong>di</strong>fficoltà respiratoria- arresto car<strong>di</strong>acoc) valutazione secondaria: lesioni che non costituiscono imme<strong>di</strong>atopericolo <strong>di</strong> vita, ma che se non trattate possonocompromettere le funzioni vitali- traumi cranici con compromissione <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> coscienza- lesioni toraciche- lesioni addom<strong>in</strong>ali- lesioni alla colonna vertebrale- fratture agli artid) priorità terziaria: tutte le lesioni m<strong>in</strong>ori che non compro-20–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un soggettopolitraumatizzato3 Sostenere psicologicamente il soggetto 3.1 (ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico)mettono le funzioni vitalia) garantire la pervietà <strong>del</strong>le vie aereeb) applicare il collare cervicale rigidoc) favorire la funzione respiratoria (autonoma o assistita)d) tamponare le emorragiee) stabilizzare la colonna vertebralef) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (10 l/m<strong>in</strong>.)g) limitare la <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore20–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 21PROBLEMA: La mobilizzazione <strong>del</strong> soggetto dal luogo d’<strong>in</strong>tervento all’ambulanza ed il trasferimento verso la struttura ospedalieraIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare le situazioni particolari <strong>in</strong> cui lamobilizzazione è prioritaria rispetto alle altreprocedure <strong>di</strong> soccorso2 Classificare le tecniche <strong>di</strong> mobilizzazione edadottare quella più idonea alle con<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong>soggetto3 Identificare e/o prevenire le complicanze chepossono sopravvenire nel soggetto e nel<strong>soccorritore</strong> <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> mobilizzazione scorrettaOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Elencare e giustificare le pr<strong>in</strong>cipali situazionia) pericolo <strong>di</strong> crolli, frane, smottamenti...<strong>in</strong> cui la mobilizzazione <strong>del</strong> soggetto è b) ambiente saturo <strong>di</strong> gas e/o vapori tossiciprioritaria rispetto alle altre procedure <strong>di</strong> c) necessità <strong>di</strong> posizionamento corretto per poter attuaresoccorsometo<strong>di</strong>che <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong>le funzioni vitali2.1 Elencare e classificare le pr<strong>in</strong>cipali tecniche a) senza attrezzature:<strong>di</strong> mobilizzazione <strong>del</strong> soggetto- tecnica <strong>del</strong> trasc<strong>in</strong>amento- tecnica <strong>del</strong> trasc<strong>in</strong>amento con presa sottoascellare- tecnica <strong>del</strong>la stampella umana- tecnica <strong>del</strong> pompiere- tecnica <strong>del</strong> seggiol<strong>in</strong>o a due e a quattro manib) con attrezzature:- tecnica <strong>del</strong>la se<strong>di</strong>a- tecnica <strong>del</strong> telo portaferiti- tecnica <strong>del</strong>la barella- tecnica <strong>del</strong>la barella a cucchiaio- tecnica <strong>del</strong>la tavola sp<strong>in</strong>ale- tecnica <strong>del</strong> materass<strong>in</strong>o a depressione- tecnica <strong>del</strong>l’estricatore3.1 Elencare le complicazioni che possono sopravvenire<strong>in</strong> un soggetto mobilizzato <strong>in</strong>modo scorretto3.2 Elencare le complicazioni che possono sopravvenire<strong>in</strong> un <strong>soccorritore</strong> che mobilizzaun soggetto <strong>in</strong> modo scorretto3.3 Elencare e descrivere le fasi per il correttosollevamento <strong>di</strong> un soggettoa) aumento <strong>del</strong> doloreb) <strong>di</strong>fficoltà respiratoriec) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienzad) caduta a terrae) esposizione <strong>di</strong> fratturef) lesioni a tessuti molli .....a) <strong>di</strong>storsionib) strappi muscolaric) ernia al <strong>di</strong>scod) lombosciatalgie .....a) pensare ai movimenti da eseguire prima <strong>di</strong> agireb) non tentare <strong>di</strong> sollevare un peso eccessivo per le proprieforze (chiedere aiuto)c) posizionarsi accanto al soggetto ponendo i pie<strong>di</strong> allargatiper assicurarsi una base d’appoggio salda e stabiled) abbassarsi a livello <strong>del</strong> soggetto piegando le g<strong>in</strong>occhia e21–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Spostare e trasferire il soggetto attuando lepr<strong>in</strong>cipali tecniche <strong>di</strong> mobilizzazione4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> trasc<strong>in</strong>amento4.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> trasc<strong>in</strong>amento con presa sottoascellare4.3 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong>la stampella umananon la schienae) afferrare saldamente la presa usando le mani per <strong>in</strong>tero enon la punta <strong>del</strong>le <strong>di</strong>taf) sollevarsi usando le gambe, mantenendo la schiena sempredritta e facendo forza sulle spalle per sostenere il pesog) attuare una respirazione regolare; non sollevare e trasportareil soggetto trattenendo il respiroh) se la presa <strong>in</strong>izia a sfuggire, lasciare adagiare al suolo dolcementeil soggetto senza aspettare l’ultimo m<strong>in</strong>uto; riprenderepoi la presa con maggior sicurezzaa) posizionarsi alle spalle <strong>del</strong> soggettob) <strong>in</strong>crociare le braccia <strong>del</strong> soggetto sul toracec) se <strong>in</strong>dossa giacca o cappotto: sbottonare l’<strong>in</strong>dumento e tirarloall’<strong>in</strong><strong>di</strong>etro <strong>di</strong>steso sotto la testad) se non <strong>in</strong>dossa giacca o cappotto: trazionare il soggettoafferrandolo sotto le ascelle, utilizzare le braccia per sorreggerglila testagiustificazione- solo quando il soggetto non è <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> spostarsi purcon assistenza- solo quando non vi sono lesioni agli arti <strong>in</strong>feriori- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) posizionarsi <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio alle spalle <strong>del</strong> soggettob) <strong>in</strong>serire le mani sotto le spalle <strong>del</strong> soggetto, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> sollevarneil busto portandolo <strong>in</strong> posizione sedutac) far passare le mani sotto le ascelle <strong>del</strong> soggetto ed afferraregli avambracci, dopo averli <strong>in</strong>crociatid) afferrare il polso controlaterale <strong>del</strong> soggetto (mano sx.polso dx. e viceversa)e) sollevarsi caricando il dorso <strong>del</strong> soggetto sulle proprie g<strong>in</strong>occhiae trasc<strong>in</strong>arlo all’<strong>in</strong><strong>di</strong>etrogiustificazione- per spostare velocemente il soggetto da una zona <strong>di</strong>pericoloa) posizionarsi accanto al soggetto, dal lato feritob) sistemare il braccio <strong>del</strong> soggetto attorno al collo <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>,afferrandogli la manoc) c<strong>in</strong>gere il soggetto con l’altro braccio, afferrandogli gli <strong>in</strong>dumentiall’altezza <strong>del</strong>l’ancagiustificazionesolo quando il soggetto è <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> spostarsi pur conassistenza21–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> pompiere4.5 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> seggiol<strong>in</strong>o a due e a quattro manicon due soccorritori4.6 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong>la se<strong>di</strong>a- solo quando non vi sono lesioni agli arti <strong>in</strong>feriori- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) posizionare il soggetto <strong>in</strong> pie<strong>di</strong>b) afferrare il polso destro <strong>del</strong> soggetto con la mano s<strong>in</strong>istrac) piegarsi sulle g<strong>in</strong>occhia e leggermente <strong>in</strong> avanti sistemandola spalla destra <strong>in</strong> corrispondenza <strong>del</strong>l’ <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>e <strong>del</strong>soggettod) lasciare scivolare dolcemente il soggetto sulle spallee) posizionare il proprio braccio destro <strong>in</strong>torno alle g<strong>in</strong>occhia<strong>del</strong> soggettof) alzarsi e sistemare il soggetto sulle proprie spallegiustificazione- solo per bamb<strong>in</strong>i o soggetti poco pesanti- <strong>in</strong> assenza <strong>di</strong> fratture- necessità <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong> <strong>di</strong> avere una mano libera- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) a 2 mani:- i soccorritori si piegano sulle g<strong>in</strong>occhia, posizionandosialle spalle <strong>del</strong> soggetto- posizionano il braccio esterno rispetto al soggetto sottole cosce <strong>del</strong> soggetto stesso afferrando la mano<strong>del</strong>l’altro <strong>soccorritore</strong>- posizionano il braccio <strong>in</strong>terno rispetto al soggetto <strong>di</strong>etrola schiena <strong>del</strong> soggetto stesso afferrandogli gli <strong>in</strong>dumentiall’altezza <strong>del</strong>l’anca- i soccorritori si alzano <strong>in</strong>sieme e procedono camm<strong>in</strong>ando<strong>in</strong> modo s<strong>in</strong>cronob) a 4 mani:- ogni <strong>soccorritore</strong> afferra il proprio polso s<strong>in</strong>istro con lamano destra ed il polso destro <strong>del</strong>l’altro <strong>soccorritore</strong>con la mano s<strong>in</strong>istra- entrambi si piegano sulle g<strong>in</strong>occhia, posizionandosialle spalle <strong>del</strong> soggetto- il soggetto si siede sulle mani dei soccorritori, c<strong>in</strong>gendolial collo- i soccorritori si alzano <strong>in</strong>sieme e procedono camm<strong>in</strong>ando<strong>in</strong> modo s<strong>in</strong>cronogiustificazione- assenza <strong>di</strong> fratture- necessità <strong>di</strong> trasportare il soggetto <strong>in</strong> posizione seduta- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) se si utilizza una comune se<strong>di</strong>a (e non quella <strong>in</strong> dotazioneall’ambulanza) verificarne la soli<strong>di</strong>tà21–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4.7 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> telo portaferiti4.8 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong>la barella a cucchiaiob) posizionare il soggetto sulla se<strong>di</strong>ac) stabilizzare il soggetto me<strong>di</strong>ante c<strong>in</strong>ture <strong>di</strong> sicurezzad) <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>are la se<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 30°, avendo cura <strong>di</strong> avvisare ilsoggettoe) un <strong>soccorritore</strong> solleva la se<strong>di</strong>a posteriormente, l’altro dallegambe anteriori, entrambi procedono <strong>in</strong> maniera s<strong>in</strong>cronagiustificazione- necessità <strong>di</strong> trasportare il soggetto <strong>in</strong> posizione sedutasia per la patologia <strong>in</strong> corso sia per situazioni ambientali(scale strette, ecc..)- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) si posiziona il telo accanto al soggetto <strong>di</strong>steso, portando ilbordo superiore <strong>di</strong> circa 4 <strong>di</strong>ta oltre la testa <strong>del</strong> soggettob) si arrotola per 2/3 il telo nel senso <strong>del</strong>la lunghezza, avendocura che le maniglie siano posizionate all’<strong>in</strong>ternoc) si pone il soggetto sul fianco, trazionandolo dalle spalle edalle anched) si posiziona il telo arrotolato sotto il soggettoe) si pone il soggetto sul lato oppostof) si srotola il telo, riportando il soggetto <strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>agiustificazione- trasporto ord<strong>in</strong>ario- assenza <strong>di</strong> fratture- assenza <strong>di</strong> sospette lesioni alla colonnaa) utilizzare per raccogliere soggetti traumatizzati con unmovimento corporeo m<strong>in</strong>imob) non costituisce il mezzo più adatto per l’immobilizzazione<strong>del</strong>le colonna ; è utile per trasferire il soggetto sulla tavolasp<strong>in</strong>ale o sul materass<strong>in</strong>o a depressione quando <strong>di</strong>sponibilic) da utilizzare nelle sospette fratture <strong>di</strong> bac<strong>in</strong>o ed ancad) utile per il trasferimento <strong>del</strong> soggetto dal pavimento o dalterreno f<strong>in</strong>o alla barella più idoneae) utile per il trasporto <strong>in</strong> ambienti ristrettif) come utilizzarla:- applicare il collare cervicale. Un <strong>soccorritore</strong> deve comunquemantenere immobilizzata la testa f<strong>in</strong>o al term<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’operazione- soggetto sup<strong>in</strong>o, all<strong>in</strong>eato, con le braccia tenute fermeutilizzando una benda che immobilizzi i polsi- adeguare la lunghezza <strong>del</strong>la barella all’altezza <strong>del</strong>soggetto21–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4.9 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong>la tavola (o asse) sp<strong>in</strong>ale- <strong>in</strong>filare le due metà <strong>del</strong>la barella sotto il soggetto; senecessario girare il soggetto su un fianco muovendoloquasi fosse un’unità rigida, per poter posizionare adeguatamentele due metà- unire le due metà com<strong>in</strong>ciando dalla testa verso i pie<strong>di</strong>ed assicurarsi <strong>di</strong> averle fissate bene- adeguare il supporto per la testa utilizzando ai lati unacoperta arrotolata, sacchetti <strong>di</strong> sabbia o apposito <strong>di</strong>spositivo<strong>in</strong> commercio (a questo punto il <strong>soccorritore</strong>può lasciare l’immobilizzazione manuale <strong>del</strong> capo)- assicurare l’immobilizzazione <strong>del</strong>la testa tramite unac<strong>in</strong>ghia- coprire il soggetto e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> fissare le c<strong>in</strong>ghie a livello<strong>del</strong> torace, <strong>del</strong>le anche e <strong>del</strong>le gambe (senza ostacolarel’espansione toracica)g) limite <strong>di</strong> utilizzo:- è necessario accostarsi al soggetto da tutti i latih) fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionea) consente il trasferimento sicuro <strong>di</strong> un soggetto con possibililesioni alla colonna vertebraleb) da utilizzare nelle fratture <strong>del</strong> femorec) da utilizzare nelle lesioni o traumi alla testad) utile nel trasporto <strong>in</strong> ambienti ristrettie) come utilizzarla:- applicare il collare cervicale; un <strong>soccorritore</strong> deve comunquemantenere immobilizzata la testa f<strong>in</strong>o al term<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’operazione- soggetto sup<strong>in</strong>o, con il corpo all<strong>in</strong>eato- se possibile, far scivolare il soggetto sopra l’asse- se non è possibile, mettere l’asse parallela al corpo <strong>del</strong>soggetto, ruotarlo su un fianco muovendolo quasi fosseun’unità rigida, e posizionare l’asse contro il soggettostesso- ruotare il soggetto sull’asse- allacciare le c<strong>in</strong>ghie <strong>in</strong> dotazione <strong>in</strong> modo da immobilizzarespalle, bac<strong>in</strong>o ed arti <strong>in</strong>feriori- provvedere a legare assieme, senza str<strong>in</strong>gere, i polsi- immobilizzare la testa utilizzando i lati <strong>di</strong> una copertaarrotolata, sacchetti <strong>di</strong> sabbia o apposito <strong>di</strong>spositivo- assicurare l’immobilizzazione <strong>del</strong>la testa e <strong>del</strong> colloall’asse tramite un <strong>di</strong>spositivo opportuno (benda, nastroadesivo, <strong>di</strong>spositivi <strong>in</strong> commercio)- coprire il soggetto e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> trasferirlo sulla barella per il21–5


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4.10 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong> materass<strong>in</strong>o a depressione4.11 Descrivere, giustificare ed eseguire la tecnica<strong>del</strong>l’estricatoretrasporto, dopo averlo legato alla barella stessaf) limite <strong>di</strong> utilizzo:- è necessario accostarsi al soggetto da tutti i latig) fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionea) consente il trasferimento sicuro <strong>di</strong> un soggetto con possibililesioni alla colonna vertebraleb) da utilizzare nelle fratture <strong>di</strong> femorec) da utilizzare nelle lesioni o traumi alla testad) come utilizzarlo:- applicare il collare cervicale; un <strong>soccorritore</strong> deve comunquemantenere immobilizzata la testa f<strong>in</strong>o al term<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’operazione- soggetto sup<strong>in</strong>o, con il corpo all<strong>in</strong>eato- preparare il materass<strong>in</strong>o, <strong>di</strong>stribuendo il materiale contenuto<strong>in</strong> modo uniforme- aspirare, con la pompa <strong>in</strong> dotazione o con l’aspiratore,<strong>del</strong>l’aria, per rendere il materass<strong>in</strong>o più compatto- posizionare il soggetto sul materass<strong>in</strong>o (utilizzando labarella a cucchiaio, l’estricatore o le manovre <strong>di</strong> sollevamento)- provvedere a mo<strong>del</strong>lare il materiale flessibile <strong>in</strong>torno alcorpo <strong>del</strong> soggetto, partendo dalla testa f<strong>in</strong>o ai pie<strong>di</strong>- togliere, con la pompa <strong>in</strong> dotazione o con l’aspiratore,l’aria dal materass<strong>in</strong>o per irrigi<strong>di</strong>rlo- solo a questo punto il <strong>soccorritore</strong> che immobilizza latesta lascia la presa- coprire il soggetto e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> trasferirlo sulla barella per iltrasporto, dopo averlo legato alla barella stessae) fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionea) attrezzatura impiegata pr<strong>in</strong>cipalmente per immobilizzareed estrarre un soggetto da un’autovettura, per poterlo poiadagiare sulla barella sp<strong>in</strong>ale o sulla barella<strong>del</strong>l’ambulanzab) può essere usato capovolto per immobilizzare una frattura<strong>di</strong> femorec) come utilizzarlo:- applicare il collare cervicale; un <strong>soccorritore</strong> deve comunquemantenere immobilizzata la testa f<strong>in</strong>o al term<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’operazione- posizionare l’estricatore, centrato ed all<strong>in</strong>eato alla colonnavertebrale, tra il soggetto e lo schienale- avvolgere i supporti per il petto attorno al dorso <strong>del</strong>soggetto21–6


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione5 Posizionare ed assicurare il soggetto sullabarella <strong>del</strong>l’ambulanza5.1 Descrivere ed eseguire le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> posizionamento<strong>del</strong> soggetto sulla barella- tirare l’estricatore verso l’alto <strong>in</strong> modo da farlo calzareperfettamente sotto le ascelle- str<strong>in</strong>gere la 2 a e 3 a c<strong>in</strong>ghia <strong>del</strong> petto (non allacciare la1a perchè potrebbero <strong>in</strong>sorgere problemi respiratori)- far passare sotto le cosce le c<strong>in</strong>ghie per le gambe econ un movimento a sega <strong>in</strong>serirle bene sotto i glutei- <strong>in</strong>crociare le c<strong>in</strong>ghie <strong>del</strong>le gambe e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> allacciarle estr<strong>in</strong>gerle (solo <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> sospetta lesione <strong>in</strong> zona <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>aleallacciare senza <strong>in</strong>crociare)- mentre un <strong>soccorritore</strong> cont<strong>in</strong>ua a mantenerel’immobilizzazione <strong>del</strong> capo, piegare ripetutamente ilcusc<strong>in</strong>etto a <strong>di</strong>sposizione per riempire adeguatamentelo spazio tra il collo e l’estricatore- applicare il ferma-fronte ed il ferma-mento- lasciare l’immobilizzazione <strong>del</strong> capo- applicare e str<strong>in</strong>gere la 1 a c<strong>in</strong>ghia <strong>del</strong> torace- accertarsi che l’estricatore sia ben posizionato sotto leascelle, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> ristr<strong>in</strong>gere nuovamente tutte e tre lec<strong>in</strong>ghie toraciche- <strong>in</strong>iziare le manovre <strong>di</strong> estricazione <strong>del</strong> soggetto- trasferire il soggetto su idonea barella per il trasporto elegarlo alla barella stessa- eventualmente allentare le c<strong>in</strong>ghie <strong>del</strong> torace per facilitarela respirazioned) fare riferimento ai mo<strong>del</strong>li <strong>in</strong> dotazionetrasferimento <strong>di</strong>retto da letto a barellaa) posizionare la barella con angolo <strong>di</strong> 90° rispetto al lettob) il <strong>soccorritore</strong> dalla parte <strong>del</strong> capo <strong>del</strong> soggetto posizionaun braccio sotto la schiena e l’altro sotto il collo <strong>del</strong> soggettosostenendogli così la testa ed il colloc) il <strong>soccorritore</strong> dalla parte dei pie<strong>di</strong> posiziona un bracciosotto le anche e l’altro sotto i polpacci <strong>del</strong> soggettod) trasc<strong>in</strong>are il soggetto vic<strong>in</strong>o al bordo <strong>del</strong> lettoe) sollevare il soggetto portandolo accanto al torace dei soccorritori,mantenendo la schiena dritta e le g<strong>in</strong>occhia flessef) appoggiare il soggetto sulla barellatrasc<strong>in</strong>amento <strong>del</strong> lenzuoloa) posizionare la barella accanto al lettob) arrotolare il lenzuolo <strong>in</strong>feriore, da entrambi i lati, verso ilsoggettoc) trasc<strong>in</strong>are il soggetto sulla barella, sorreggendo il peso conun braccio e tirando il lenzuolo con l’altro21–7


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione6 Classificare le posizioni <strong>di</strong> soccorso ed adottarequella più idonea alle con<strong>di</strong>zioni <strong>del</strong> soggetto5.2 Elencare e giustificare le precauzioni daadottare prima <strong>di</strong> spostare il soggetto5.3 Elencare e giustificare le precauzioni daadottare dopo aver posizionato il soggettosulla barella6.1 Elencare, descrivere ed eseguire le pr<strong>in</strong>cipaliposizioni <strong>di</strong> soccorso6.2 Giustificare la f<strong>in</strong>alità <strong>di</strong> ogni posizione <strong>di</strong>soccorso ed elencare le pr<strong>in</strong>cipali situazionicl<strong>in</strong>iche che la richiedonotrasferimento <strong>di</strong>retto dal pavimento a barellaa) posizionare la barella accanto al soggettob) il <strong>soccorritore</strong> dalla parte <strong>del</strong> capo <strong>del</strong> soggetto posizionaun braccio sotto la schiena e l’altro sotto il collo <strong>del</strong> soggettosostenendogli così la testa ed il colloc) il <strong>soccorritore</strong> dalla parte dei pie<strong>di</strong> posiziona un bracciosotto le anche e l’altro sotto i polpacci <strong>del</strong> soggettod) sollevare il soggetto stando a schiena dritta, flessi sulle g<strong>in</strong>occhiae) adagiare il soggetto sulla barella, appoggiando un g<strong>in</strong>occhioa terraa) proteggersi con guantib) togliere gli eventuali occhiali al soggettoc) prestare attenzioni a <strong>in</strong>fusioni, cateteri, drenaggi ....d) sgombrare il passaggio da ogni oggetto che possa ostacolareil transitoa) coprire il soggetto, rimboccando le coperte per non lasciarlepenzolare (conserva la temperatura corporea, proteggedalle <strong>in</strong>temperie, salvaguarda l’<strong>in</strong>timità)b) stabilizzare il soggetto con c<strong>in</strong>ture <strong>di</strong> sicurezza trasversalie con le spond<strong>in</strong>e <strong>del</strong>la barellac) assicurarsi <strong>del</strong>la stabilità <strong>del</strong>la barella sull’ambulanza prima<strong>di</strong> dare il segnale <strong>del</strong>la partenzaa) posizione sup<strong>in</strong>a:- soggetto <strong>di</strong>steso su piano orizzontale con cusc<strong>in</strong>o sottola testab) posizione anti-shock:- soggetto <strong>di</strong>steso, senza cusc<strong>in</strong>o, con gli arti <strong>in</strong>feriorisollevati <strong>di</strong> circa 30° dal piano orizzontalec) posizione semiseduta:- soggetto <strong>di</strong>steso con due o più cusc<strong>in</strong>i sotto le spalle ela testad) posizione laterale <strong>di</strong> sicurezza:- soggetto <strong>di</strong>steso su un fianco con la testa <strong>in</strong> iperestensionee) posizione antalgica per dolori addom<strong>in</strong>ali:- soggetto con il tronco sollevato e con le g<strong>in</strong>occhia flessea) anti-shock: favorire il ritorno <strong>di</strong> sangue al cuore e al cervello- per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza temporanea- stati <strong>di</strong> shockb) semiseduta e/o seduta: favorire la respirazione21–8


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione7 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unsoggetto durante il trasferimento verso lastruttura sanitaria7.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedureda attuare durante il trasferimento<strong>del</strong> soggetto verso la struttura sanitaria7.2 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedureda attuare giunti presso la strutturasanitariatutte le situazioni caratterizzate da <strong>di</strong>spnea- malattie car<strong>di</strong>ache- soggetto anzianoc) laterale <strong>di</strong> sicurezza: impe<strong>di</strong>re il soffocamento <strong>in</strong> soggetto<strong>in</strong>cosciente, rendere fermo il soggetto- pericolo <strong>di</strong> rigurgito o soffocamento <strong>in</strong> soggetto <strong>in</strong>cosciente- da utilizzare quando si hanno più soggetti da soccorrered) antalgica: <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire il dolore detendendo la muscolaturaaddom<strong>in</strong>ale- coliche, ferite, traumi addom<strong>in</strong>alia) monitorare i parametri vitalib) cont<strong>in</strong>uare l’ <strong>in</strong>tervento messo <strong>in</strong> atto prima <strong>del</strong> trasportoc) raccogliere altre <strong>in</strong>formazioni sull’accaduto e sullo stato <strong>di</strong>salute <strong>del</strong> soggettod) controllare eventuali fasciature e steccaturee) comunicare all’autista eventuali variazioni <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>soggettof) comunicare con 118 o con la sede <strong>di</strong> riferimento secondoprotocolloa) all’arrivo, descrivere la d<strong>in</strong>amica <strong>del</strong>l’evento e le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> primo soccorso <strong>in</strong>trapreseb) aiutare, se richiesto, il personale sanitario al trasferimento<strong>del</strong> soggetto presso la loro barellac) coa<strong>di</strong>uvare, se richiesti, alle successive manovre <strong>di</strong> soccorsod) consegnare gli eventuali effetti personali <strong>del</strong> soggettoe) lasciare la struttura sanitaria solo dopo aver comunicatotutti i dati e dopo aver ottenuto l’assenso dal personalesanitariof) assicurarsi <strong>di</strong> aver preso tutti i dati necessari sul soggettotrasportatog) comunicare con il 118 o con la sede <strong>di</strong> riferimento secondoprotocollo21–9


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 22PROBLEMA: Il soggetto con lesione da agenti fisici e chimiciIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le lesioni da agentifisici e chimici.OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire e spiegare la funzione <strong>del</strong>la cute a) tessuto multistratificato che ricopre l'organismo e lo <strong>di</strong>fendedagli agenti esterni1.2 Elencare e spiegare le pr<strong>in</strong>cipali funzioni a) protezione, termoregolazione, depurazione, sensibilità,<strong>del</strong>la cutemantenimento <strong>del</strong>l'equilibrio idrico1.3 Classificare i pr<strong>in</strong>cipali strati <strong>del</strong>la cute a) epidermide, derma, sottocute1.4 Def<strong>in</strong>ire il concetto <strong>di</strong> ustione ed elencare le a) lesione <strong>del</strong>la cute determ<strong>in</strong>ata dall'eccessiva azione <strong>di</strong>cause che la possono determ<strong>in</strong>aresostanze chimiche, da calore, da agenti e fonti lum<strong>in</strong>ose,1.5 Elencare secondo priorità, descrivere ed<strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i fattori che determ<strong>in</strong>ano la gravità<strong>del</strong>l'ustione1.6 Classificare l'ustione secondo la profon<strong>di</strong>tàed elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i segnie i s<strong>in</strong>tomi caratteristici dei tre gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>un'ustione:1.7 Calcolare la superficie corporea ustionatame<strong>di</strong>ante la "regola <strong>del</strong> nove"1.8 Classificare l'ustione secondo la gravità e<strong>del</strong>encare, giustificare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare gli elementiche consentono <strong>di</strong> <strong>di</strong>st<strong>in</strong>guere tra u-stione lieve, <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entità, criticaelettriche, ra<strong>di</strong>oattivea) superficie cutanea <strong>in</strong>teressata (estensione)b) profon<strong>di</strong>tàc) regioni <strong>del</strong> corpo <strong>in</strong>teressate: (collo e volto, torace ecc.)d) età <strong>del</strong>l'<strong>in</strong>fortunato: (bamb<strong>in</strong>i 60 anni)e) altre malattie preesistenti e lesioni concomitanti (car<strong>di</strong>ache,respiratorie, <strong>di</strong>abete)f) agente causaleg) <strong>in</strong>dumenti <strong>in</strong>dossati: fibre s<strong>in</strong>tetiche, materiali che trattengonoil calorea) ustione 1° grado: arrossamento e, talvolta, leggero gonfiore,dolore localizzato;b) ustione 2° grado: arrossamento cutaneo molto <strong>in</strong>tenso,formazione <strong>di</strong> (bolle) flittene, dolore <strong>in</strong>tenso e non semprelocalizzato;c) ustione 3° grado: aspetto chiazzato, con aree necrotizzate(escare) e aree biancastre (anestesia completa)a) 9% superficie totale per ciascuna <strong>del</strong>le seguenti regioni:testa e collo, ogni arto superioreb) 18% superficie totale per ciascuna <strong>del</strong>le seguenti regioni:torace e addome, schiena, ogni arto <strong>in</strong>feriorec) 1% superficie totale: regione genitalea) ustione lieve:- ustione <strong>di</strong> 3° grado che co<strong>in</strong>volge meno <strong>del</strong> 2% <strong>del</strong>lasuperficie corporea, ustione <strong>di</strong> 2° grado che <strong>in</strong>teressameno <strong>del</strong> 15% <strong>del</strong>la superficie corporea, ustione i 1°grado che <strong>in</strong>teressa meno <strong>del</strong> 20% <strong>del</strong>la superficie22–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con lesioni da agenti chimici, facendouso <strong>del</strong> set per ustionati.2.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon ustione chimica:2.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon ustione termica:2.3 Elencare e giustificare i pr<strong>in</strong>cipali errori daevitare nel soccorso <strong>di</strong> un soggetto con u-stionecorporea;b) ustione me<strong>di</strong>a entità:- ustione <strong>di</strong> 3° grado che co<strong>in</strong>volge meno <strong>del</strong> 10% <strong>del</strong>lasuperficie corporea, ustione <strong>di</strong> 2° grado che <strong>in</strong>teressadal 15% al 30% <strong>del</strong>la superficie cutanea, ustione <strong>di</strong> 1°grado che co<strong>in</strong>volge dal 20% al 75% <strong>del</strong>la superficiecutanea;c) ustione critica:- ustione complica da lesioni <strong>del</strong> tratto respiratorio, daaltre lesioni ai tessuti molli ed alle ossa, ustioni <strong>di</strong> 2° e3° grado che <strong>in</strong>teressano il volto, le estremità e le articolazionipr<strong>in</strong>cipali; ustioni <strong>di</strong> 3°-2°-1° grado che <strong>in</strong>teressanouna superficie corporea maggiore rispetto aquella <strong>del</strong>l'ustione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entitàa) consigliare a chi ha telefonatob) togliere i vestiti o allontanare lo strato più superficiale degliabiti;c) detergere la sostanza chimica utilizzando acqua correntefredda e per almeno 15 m<strong>in</strong>uti, ad eccezione per la calcesecca che deve essere elim<strong>in</strong>ata spazzolandola;d) proteggere la parte ustionata o avvolgere il corpo con untel<strong>in</strong>o sterile;e) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno a 8-10 l/m<strong>in</strong>.;f) sospettare lo stato <strong>di</strong> shock ed eseguire la posizione antishocke coprire il soggetto se la lesione lo rende possibile;g) identificare e registrare il nome commerciale e il pr<strong>in</strong>cipiochimico o il co<strong>di</strong>ce Klemmer <strong>del</strong>la sostanza chimica).a) soffocare e/o elim<strong>in</strong>are se possibile la fonte <strong>di</strong> calore;b) togliere i vestiti o allontanare lo strato più superficiale degliabiti e gli oggetti che mantengono calore;c) non rimuovere i tessuti a <strong>di</strong>retto contatto con la cute u-stionata;d) detergere abbondantemente con acqua corrente fredda eper almeno 15 m<strong>in</strong>uti;e) proteggere la parte ustionata con un tel<strong>in</strong>o sterile <strong>in</strong>umi<strong>di</strong>tocon soluzione fisiologica;f) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno a 8-10 l/m<strong>in</strong>.;g) sospettare lo stato <strong>di</strong> shock ed eseguire la posizione <strong>di</strong>anti-shock e coprire il soggetto se la lesione lo rende possibile).a) usare est<strong>in</strong>tori chimici per spegnere le fiamme sul soggettob) parlare o tossire <strong>in</strong> prossimità <strong>del</strong>la cute ustionata22–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Prevenire e riconoscere le pr<strong>in</strong>cipali complicanzegenerali e locali per un soggetto conustione.4 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto che ha <strong>in</strong>alato fumo.5 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con ustione agli occhi.6 Prestare l'assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso <strong>in</strong>caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidente da ra<strong>di</strong>azioni.7 Sostenere psicologicamente il soggetto.3.1 Elencare e giustificare le complicanze localie generali <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> ustione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entitàe critica3.2 Elencare e descrivere le cause potenzialiper cui un soggetto con ustione può entrare<strong>in</strong> stato <strong>di</strong> shockc) usare preparati antiustione o sostanze oleose sull'ustioned) occuparsi solo <strong>del</strong>le lesioni locali tralasciando le con<strong>di</strong>zionigenerali <strong>del</strong> soggettoa) stato <strong>di</strong> shockb) ipertermiac) <strong>in</strong>fezioned) asfissiaa) improvvisa e cospicua riduzione <strong>del</strong>la componente liquida<strong>del</strong> sangueb) riflessi nervosi da dolore3.3 Prevenire le complicanze generali e locali a) ve<strong>di</strong> obiettivi formativi 2.1. e 2.34.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettoche ha <strong>in</strong>alato fumo:5.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon ustioni agli occhi:6.1 Descrivere le modalità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti da ra<strong>di</strong>azioni:a) raccogliere <strong>in</strong>formazioni e dati per la valutazione <strong>del</strong> contestoambientale e per la sicurezza <strong>del</strong>l'operatore;b) identificare i segni ed i s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> un soggetto con <strong>di</strong>fficoltàrespiratoria dovuta ad <strong>in</strong>alazione <strong>di</strong> fumo: tracce <strong>di</strong> fumosul volto - ai marg<strong>in</strong>i <strong>del</strong>le narici - alla bocca, nell'espettorato,tosse, <strong>di</strong>fficoltà respiratorie;c) posizionare il soggetto semiseduto se cosciente;d) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno a 8-10 l/m<strong>in</strong>.;e) sospettare lo stato <strong>di</strong> shock e posizionare il soggetto <strong>in</strong>posizione anti-shock se le con<strong>di</strong>zioni respiratorie lo consentono;f) controllare nel tempo le funzioni vitali e sostenerle se ilsoggetto è <strong>in</strong>cosciente).a) detergere per almeno 15 m<strong>in</strong>uti con acqua corrente fredda,a flusso moderato, l'occhio, tenendolo aperto e facendodefluire l'acqua dall'angolo <strong>in</strong>terno a quello esterno;b) coprire entrambi gli occhi con tampone <strong>in</strong>umi<strong>di</strong>to).a) segnalare l'<strong>in</strong>cidente alla centrale dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco edalla Prefetturab) attenersi scrupolosamente alle <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventocomunicate dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco).22–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 23PROBLEMA: Il soggetto con colpo <strong>di</strong> sole e <strong>di</strong> caloreIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare il colpo <strong>di</strong> sole <strong>in</strong>base a segni e s<strong>in</strong>tomi presentati dal soggetto2 Identificare e classificare il colpo <strong>di</strong> calore <strong>in</strong>base a segni e s<strong>in</strong>tomi presentati dal soggetto3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto che presenti un colpo <strong>di</strong> sole e/o<strong>di</strong> caloreOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il colpo <strong>di</strong> sole a) elevazione <strong>del</strong>la temperatura <strong>in</strong>tracranica dovuta ad unaeccessiva esposizione ai raggi solari sulla testa1.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni <strong>di</strong> un colpo <strong>di</strong> solea) cefalea violentab) viso caldo <strong>di</strong> colore rosso accesoc) cute sudatad) nausea e/o vomitoe) <strong>del</strong>irio, per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza e coma2.1 Def<strong>in</strong>ire il colpo <strong>di</strong> calore a) situazione urgente che si verifica quando i meccanismicorporei <strong>di</strong> regolazione <strong>del</strong>la temperatura (ed es. Il sudore)cessano <strong>di</strong> funzionare <strong>in</strong> seguito all’esposizione prolungataa temperatura o umi<strong>di</strong>tà elevate2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni <strong>di</strong> un colpo <strong>di</strong> calore3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon colpo <strong>di</strong> sole e/o <strong>di</strong> calore4 Sostenere psicologicamente il soggetto 4.1 ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoa) cute calda e seccab) polso: prima rapido e forte; poi rapido e debolec) possibili spasmi muscolarid) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienzae) pupille <strong>di</strong>latatea) allontanare il soggetto dalla fonte <strong>di</strong> caloreb) rimuovere gli <strong>in</strong>dumenti ed avvolgerlo <strong>in</strong> lenzuola umide,versando acqua fredda sulle lenzuola (ridurre velocementela temperatura corporea per evitare danni irreversibilialle cellule cerebrali)c) posizionare <strong>in</strong> posizione anti-shockd) somm<strong>in</strong>istrare Ossigeno (8-10l/m<strong>in</strong>.)e) se <strong>di</strong>sponibile, porre confezioni <strong>di</strong> ghiaccio s<strong>in</strong>tetico sottole ascelle, g<strong>in</strong>occhia, <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>e, polsi caviglie e ai lati <strong>del</strong>collo <strong>del</strong> soggettof) trasportare con urgenza <strong>in</strong> ospedale e controllare costantementei parametri vitali23–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 24PROBLEMA: Il soggetto con lesioni da freddo locali e/o generaliIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le lesioni da freddo<strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi2 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto che presenti una lesione dafreddo locale3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto che presenti una lesione dafreddo generale4 Identificare e classificare gli <strong>in</strong>terventi da evitare<strong>in</strong> caso <strong>di</strong> soggetto che presenti lesionida freddo generali e/o localiOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Elencare e spiegare i due pr<strong>in</strong>cipali mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>trasmissione <strong>del</strong> calore1.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi <strong>del</strong>la lesione da freddolocale (congelamento)1.3 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi <strong>del</strong>la lesione da freddogenerale (assideramento)2.1 Def<strong>in</strong>ire, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggetto conlesione da freddo locale3.1 Def<strong>in</strong>ire, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggetto conlesione da freddo generale4.1 Elencare, descrivere e giustificare le manovreche si devono evitare <strong>in</strong> un soggettocon lesioni da freddo generali e/o localiFORMATIVI(risposte attese)a) conduzione:- trasmissione <strong>di</strong> calore all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>lo stesso corpo oquando corpi <strong>di</strong>versi sono a contatto (es. Vestiti bagnati)b) convenzione:- scambio termico che avviene <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> flui<strong>di</strong> (liqui<strong>di</strong>o gas) <strong>in</strong> movimento (es. Caduta <strong>in</strong> acqua fredda)a) valutazione <strong>del</strong>l’ambienteb) variazione <strong>del</strong> colore <strong>del</strong>la cute, <strong>in</strong>izialmente rossa poibianca <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a chiazze grigiastrec) per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>la sensibilità <strong>del</strong>la zona colpitad) <strong>in</strong>consapevolezza <strong>in</strong>iziale da parte <strong>del</strong> soggetto .....a) brivi<strong>di</strong>b) sensazione <strong>di</strong> <strong>in</strong>torpi<strong>di</strong>mentoc) sonnolenzad) annebbiamento e <strong>di</strong>fficoltà visivee) <strong>di</strong>fficoltà a coord<strong>in</strong>are i movimentif) respirazione e polso rallentati .....a) elim<strong>in</strong>are <strong>in</strong>dumenti fred<strong>di</strong> e/o umi<strong>di</strong>b) coprire con <strong>in</strong>dumenti asciuttic) ospedalizzarea) parlare al soggetto per valutare l’entità <strong>del</strong> problemab) portare il soggetto all’asciuttoc) elim<strong>in</strong>are <strong>in</strong>dumenti stretti e/o umi<strong>di</strong>d) coprire il soggetto con copertee) somm<strong>in</strong>istrare bevande calde e zuccherate (non alcoliche)se il soggetto è cosciente e collaborantef) controllare i parametri vitali ed <strong>in</strong>tervenire secondo necessitàg) trasportare il soggetto <strong>in</strong> posizione anti-shockh) somm<strong>in</strong>istrare ossigenoa) far camm<strong>in</strong>are il soggettob) avvic<strong>in</strong>are il soggetto o la parte colpita da lesione da freddoad una fonte <strong>di</strong> calore (stufa, calorifero, ecc.. ....)24–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione5 Sostenere psicologicamente il soggetto 5.1 Ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoc) permettere che il soggetto colpito da lesioni da freddo siesponga, una volta risolto il problema, nuovamente atemperature molto bassed) non massaggiare la zona colpita da lesioni da freddo24–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 25PROBLEMA: Il soggetto con <strong>in</strong>tossicazione acutaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare le Intossicazioniacute2 Identificare <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi le Intossicazioniacute attraverso:OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire cosa si <strong>in</strong>tende per sostanza tossicme<strong>di</strong>atia) si def<strong>in</strong>isce tossica ogni sostanza che provoca danni im-o a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo all’organismo.1.2 Def<strong>in</strong>ire e classificare le <strong>in</strong>tossicazioni acutea) <strong>in</strong>tossicazioni da gas e/o vapori attraverso l’apparato re-<strong>in</strong> base alla modalità <strong>di</strong> <strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong>la spiratorio;sostanza tossica:b) <strong>in</strong>tossicazioni da sostanze per <strong>in</strong>gestione attraversol’apparato <strong>di</strong>gerente;c) <strong>in</strong>tossicazioni da sostanze attraverso l’ assorbimento <strong>del</strong>lapelle;d) <strong>in</strong>tossicazione da sostanze attraverso <strong>in</strong>iezioni <strong>in</strong>tramuscolario endovenose;e) <strong>in</strong>tossicazioni da punture o morsi <strong>di</strong> animali;1.3 Def<strong>in</strong>ire la gravità <strong>del</strong>le <strong>in</strong>tossicazioni acute a) dose assunta;<strong>in</strong> base a fattori che <strong>in</strong>fluenzano l’attività b) tempo <strong>di</strong> esposizione;<strong>del</strong>la sostanza tossica e a caratteristiche c) presenza <strong>di</strong> altre malattie;<strong>del</strong> soggetto:d) età <strong>del</strong> soggetto (bamb<strong>in</strong>i, anziani);1.4 Def<strong>in</strong>ire e classificare le <strong>in</strong>tossicazioni acute<strong>in</strong> base al motivo che ha portatoall’esposizione:2.1 Elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong>Intossicazioni acute attraverso l’apparatorespiratorio2.2 Descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipali segnie s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> Intossicazioni acute attraversol’apparato respiratorioa) accidentali;b) volontarie (omici<strong>di</strong>o, suici<strong>di</strong>o).a) <strong>in</strong>tossicazione da Ossido <strong>di</strong> Carbonio:- (garage per gli scarichi <strong>di</strong> automobili; locali con stufe,scaldabagno, ecc. con <strong>in</strong>sufficiente tiraggio; gran<strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong><strong>in</strong> luoghi chiusi)b) <strong>in</strong>tossicazione da Anidride Carbonica:- (depositi <strong>di</strong> concime naturale, cant<strong>in</strong>e <strong>di</strong> fermentazione,silos, ecc.)c) <strong>in</strong>tossicazione da gas fumogeni o esplosivi:- (<strong>in</strong>cen<strong>di</strong>, fuoriuscita <strong>di</strong> gas tossici <strong>in</strong>dustriali, esplosioni).a) Ossido <strong>di</strong> Carbonio:- mal <strong>di</strong> testa, vertig<strong>in</strong>i, sonnolenza, respiro normale(non accelerato), per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza, arresto respiratorio,colorito rosso ciliegia (soprattutto dopo la morte)b) anidride carbonica:- vertig<strong>in</strong>i, respiro accelerato, cianosi molto evidente,25–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Identificare l’Intossicazione acuta per morso<strong>di</strong> Vipera <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomi2.3 Elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali cause <strong>di</strong><strong>in</strong>tossicazioni acute attraverso l’apparato<strong>di</strong>gerente2.4 Descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipali segnie s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> <strong>in</strong>tossicazioni acute attraversol’apparato <strong>di</strong>gerente2.5 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> <strong>in</strong>tossicazioni acuteattraverso la cute e gli occhi2.6 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le pr<strong>in</strong>cipalicause <strong>di</strong> <strong>in</strong>tossicazioni acute per <strong>in</strong>troduzione<strong>di</strong> sostanze per via <strong>in</strong>tramuscolareo endovenosa3.1 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduarel’<strong>in</strong>tossicazione acuta per morso <strong>di</strong> Vipera<strong>in</strong> base a segni:per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza, arresto respiratorioc) gas fumogeni o esplosivi:- tosse <strong>in</strong>sistente, rauced<strong>in</strong>e, seguito, dopo alcune ore,da cianosi, respiro frequente e <strong>di</strong>fficoltoso, edemapolmonare.a) sostanze caustiche-corrosive (aci<strong>di</strong>), sostanze schiumogene(detersivi) e derivati <strong>del</strong> petrolio (benz<strong>in</strong>a, kerosene,nafta, ecc.). Queste sostanze già nel passaggio attraversola bocca e l’esofago provocano un danno alle celluleb) sostanze non caustiche-corrosive (farmaci):- non provocano un danno locale nel passaggio verso lostomaco, il loro danno è legato esclusivamente all’ assorbimentoda parte <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>oc) alcolici:- l’alcool etilico, ad alte dosi, è tossico per l’organismoa) <strong>in</strong> generale, per tutti i tipi <strong>di</strong> tossici, è fondamentale osservarel’ambiente per rendersi conto <strong>del</strong>la quantità <strong>del</strong> tossico<strong>in</strong>gerito;b) sostanze caustiche:- dolore e bruciore alla bocca, all’esofago e allo stomaco,malessere generalec) sostanze non caustiche:- spesso <strong>in</strong>izialmente nessun s<strong>in</strong>tomo ci si deve basaresu quello che ci <strong>di</strong>cono le persone presenti e su quelloche troviamo sul luogo;d) alcool:- alito tipico, <strong>in</strong>izialmente: eccitazione, euforia, facilità <strong>di</strong>parola, successivamente: per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza, coma.a) lesioni localizzate alla zona <strong>di</strong> contatto per sostanze causticheed irritanti (aci<strong>di</strong>, solventi per vernici, colle ed adesivi)b) <strong>in</strong>tossicazioni a tutto l’organismoa) sovraddosaggio accidentale <strong>di</strong> un farmaco (<strong>in</strong>iezione <strong>in</strong>bamb<strong>in</strong>o <strong>di</strong> dose da adulto)b) per scambio accidentale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>c<strong>in</strong>alec) per <strong>in</strong>oculazione volontaria a scopo suicida <strong>di</strong> sostanzetossiched) per assunzione volontaria <strong>di</strong> sostanze sedative e/o euforizzantiche producono assuefazione e tossicomania.a) fondamentale riconoscere il morso <strong>di</strong> vipera (due forell<strong>in</strong>i<strong>di</strong>stanti tra loro circa 1 cm., circondati da un alone rosso);b) il veleno è <strong>di</strong> colore grigio-biancastro, è denso e vischioso;25–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Prestare l’assistenza generale <strong>di</strong> Primo Soccorsoad un soggetto con <strong>in</strong>tossicazione acuta5 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso adun soggetto con <strong>in</strong>tossicazione acuta3.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare la Intossicazioneacuta per morso <strong>di</strong> Vipera <strong>in</strong>base a s<strong>in</strong>tomi:4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon Intossicazione acuta:5.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le meto<strong>di</strong>che<strong>di</strong> autoprotezione che il <strong>soccorritore</strong>c) la gravità <strong>del</strong> morso <strong>di</strong>pende da:- età (più grave nei bamb<strong>in</strong>i ed anziani);- peso e con<strong>di</strong>zioni generali <strong>del</strong> soggetto;- sede <strong>del</strong> morso ( zone <strong>del</strong> corpo più pericolose sono ilvolto, il collo e il petto);d) l’assenza dei due forell<strong>in</strong>i e la non comparsa <strong>di</strong> dolore egonfiore entro la prima mezz’ora, escludono il morso <strong>di</strong>vipera.a) dopo 5-15 m<strong>in</strong>uti, <strong>in</strong>torno ai forell<strong>in</strong>i, si forma un gonfioreduro, dolente, bluastro; compaiono qu<strong>in</strong><strong>di</strong> dolori molto <strong>in</strong>tensi;b) dopo 30-60 m<strong>in</strong>uti: vertig<strong>in</strong>i, malessere, dolori muscolari ealle articolazioni;c) successivamente: gonfiore a tutta la zona <strong>in</strong>teressata; lapelle assume colore biancastro con chiazze bluastre econ presenza <strong>di</strong> vesciched) <strong>in</strong> seguito dolori addom<strong>in</strong>ali, nausea, vomito, <strong>di</strong>arrea, tachicar<strong>di</strong>a,senso <strong>di</strong> sete ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e stato <strong>di</strong> shock (polsomolto accelerato, respiro molto frequente).a) osservare accuratamente l’ambiente (fuoriuscita <strong>di</strong> gas,presenza <strong>di</strong> sostanze chimiche, confezioni <strong>di</strong> farmaci,ecc...);b) valutare le modalità <strong>di</strong> contatto;c) <strong>in</strong>terrogare le persone che erano presenti all’accadutoper:- <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare il tossico;- la quantità assunta;- tempo <strong>in</strong>tercorso dal momento <strong>del</strong>l’ <strong>in</strong>tossicazioned) raccogliere <strong>in</strong>formazione con attenzione ricordando che viè:- gente che esagera (tentati suici<strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrativi, parentispaventati);- gente che m<strong>in</strong>imizza (tentati suici<strong>di</strong> veri, parenti chetemono responsabilità);gente a cui dare scarso affidamento (bamb<strong>in</strong>i, vecchi,psicopatici, pazienti confusi, parenti che temono conseguenzegiu<strong>di</strong>ziarie);e) raccogliere tutto il materiale sospetto e portarlo al ProntoSoccorso (compreso eventuale materiale alimentare vomitatoo avanzi <strong>di</strong> cibo presumibilmente responsabile<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tossicazione);a) avvisare i VV. FF. (alla ricezione <strong>del</strong>la richiestad’<strong>in</strong>tervento)25–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionedeve mettere <strong>in</strong> atto <strong>di</strong> fronte ad un soggettocon <strong>in</strong>tossicazione acuta attraversol’apparato respiratorio5.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon Intossicazione acuta attraversol’apparato respiratorio5.3 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon <strong>in</strong>tossicazione acuta attraversol’apparato <strong>di</strong>gerente5.4 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>caper allontanare la sostanza tossicacon il vomito5.5 Descrivere e giustificare le situazioni <strong>in</strong> cu<strong>in</strong>on bisogna provocare il vomito ad un soggettocon <strong>in</strong>tossicazione acuta attraversol’apparato <strong>di</strong>gerenteb) possibilmente <strong>in</strong>dossare <strong>in</strong>dumenti impermeabilic) non agire da solid) non suonare il campanelloe) non utilizzare fonti lum<strong>in</strong>ose a fiamma liberaf) assicurarsi ad una funeg) prima <strong>di</strong> entrare nella zona <strong>di</strong> pericolo porre sulla boccaun panno umido (che consente solo <strong>di</strong> aumentarel’autonomia <strong>in</strong> apnea)h) fare attenzione al pericolo <strong>di</strong> <strong>in</strong>alazione <strong>di</strong> aria espirata dalsoggetto <strong>in</strong>tossicatoa) aerare l’ambiente e chiudere eventuali fonti <strong>di</strong> gasb) trasportare imme<strong>di</strong>atamente il soggetto <strong>in</strong> una zona noncontam<strong>in</strong>atac) controllo parametri vitalid) liberare le vie aereee) se persiste <strong>di</strong>fficoltà respiratoria, <strong>in</strong>iziare la respirazioneartificiale (ed eventuale RCP)f) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (10 l/m<strong>in</strong>., concentrazione >80%)g) slacciare gli <strong>in</strong>dumenti strettih) impe<strong>di</strong>re ogni sforzo al soggettoi) coprire il soggetto per non <strong>di</strong>sperdere calorel) tenere sveglio il soggettoa) controllare parametri vitali (eventuale <strong>in</strong>tervento con RCP)b) allontanare la sostanza tossica non ancora assorbitasvuotando lo stomaco con il vomitoc) se <strong>di</strong>sponibile, utilizzare carbone attivod) tenere sveglio il soggettoa) fare bere <strong>del</strong>l’acqua al soggetto per ottenere un buonriempimento gastrico e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> permettere uno svuotamentoefficace <strong>del</strong>lo stomacob) stimolare meccanicamente il dorso <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua o la golacon:- un <strong>di</strong>to protetto da un guanto- con il manico <strong>di</strong> un cucchiaio- con un abbassal<strong>in</strong>guaa) soggetto con <strong>in</strong>gestione <strong>di</strong> sostanze caustiche (provocherebberouna duplice lesione a livello <strong>del</strong>l’esofago e <strong>del</strong>labocca)b) soggetto con <strong>in</strong>gestione <strong>di</strong> sostanze schiumogene (se a-spirate queste sostanze porterebbero a soffocamento)c) soggetto con <strong>in</strong>gestione <strong>di</strong> derivati <strong>del</strong> petrolio (essendosostanze volatili, irritanti, provocherebbero complicazioniall’apparato respiratorio)25–4


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione6 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso ad un soggetto con<strong>in</strong>tossicazione acuta per morso <strong>di</strong> Vipera5.6 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon Intossicazione acuta attraverso la cute5.7 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon Intossicazione acuta attraverso gli occhi5.8 Descrivere ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> PrimoSoccorso per un soggetto con Intossicazioneacuta attraverso gli occhi5.4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon Intossicazione acuta per <strong>in</strong>troduzione<strong>di</strong> sostanze per via <strong>in</strong>tramuscolare o viaendovenosa6.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso per un soggettocon <strong>in</strong>tossicazione acuta per morso <strong>di</strong> Vipera.(Lo scopo <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong> è <strong>di</strong> rallentarela <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong> veleno nell’ organismo riducendoal m<strong>in</strong>imo la circolazione e rallentandoil ritorno <strong>del</strong> sangue verso il cuore)d) soggetto con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza (corre il rischio <strong>di</strong> soffocareper mancanza <strong>di</strong> riflesso <strong>del</strong>la tosse)a) protezione <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>: guantib) liberare il soggetto dai vestiti contam<strong>in</strong>ati tagliandolic) lavare la parte contam<strong>in</strong>ata con acqua per almeno 10 m<strong>in</strong>utid) se si tratta <strong>di</strong> sostanza oleosa lavare prima con acqua esapone e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> con acquae) non usare antidoti chimici (il calore liberato dalla reazionechimica neutralizzante può aumentare la lesione)a) protezione <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>: guantib) lavare l’occhio con acqua o fisiologica per 15 m<strong>in</strong>utic) proteggere tutti e due gli occhi con garze steriliLa meto<strong>di</strong>ca va effettuata da due soccorritori:a) mettere il soggetto sup<strong>in</strong>ob) girare la testa <strong>del</strong> soggetto sul lato <strong>del</strong>l’occhio lesoc) un <strong>soccorritore</strong>. mantiene aperte e sollevate le palpebred) l’altro <strong>soccorritore</strong> versa l’acqua nell’angolo <strong>in</strong>terno<strong>del</strong>l’occhio <strong>in</strong> modo che scorra sul bulbo oculare versol’esterno <strong>del</strong>l’angolo stessoe) il soggetto deve essere <strong>in</strong>vitato a muovere l’occhio <strong>in</strong> tuttele <strong>di</strong>rezionia) autoprotezione (guanti)b) controllare che non vi siano ancora aghi <strong>in</strong>seriti nella pellec) controllo cont<strong>in</strong>uo dei parametri vitalid) prestare attenzione alla mobilizzazione <strong>del</strong> soggetto;e) somm<strong>in</strong>istrare ossigeno (10 l/m<strong>in</strong>.)f) RCP <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> arresto respiratorio e/o car<strong>di</strong>acog) cercare <strong>di</strong> tenere sveglio il soggettoa) tranquillizzare il soggetto e non fargli fare alcun movimento;b) non sollevare gli arti;c) togliere anelli, bracciali, ecc.. prima che <strong>in</strong>izi il gonfiore;d) mettere un laccio a monte <strong>del</strong>la ferita non molto stretto(solo per rallentare il sangue venoso);e) <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare la zona <strong>del</strong> morso <strong>di</strong> Vipera;f) e <strong>di</strong>sponibili utilizzare le apposite ventose <strong>di</strong> aspirazione;g) ASSOLUTAMENTE non succhiare il veleno dalla ferita (ilveleno potrebbe penetrare attraverso la mucosa non <strong>in</strong>tegra<strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>, avvelenandolo);h) <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> shock somm<strong>in</strong>istrare ossigeno;i) NON USARE siero anti-vipera;25–5


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione7 Sostenere psicologicamente il soggettol) trasporto <strong>in</strong> ospedale con controllo cont<strong>in</strong>uo dei parametrivitali.25–6


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 26PROBLEMA: Le urgenze nel neonato e nel bamb<strong>in</strong>oIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITIOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese).... Def<strong>in</strong>ire le pr<strong>in</strong>cipali fasce <strong>di</strong> età a) si def<strong>in</strong>isce neonato un soggetto entro il primo mese <strong>di</strong>vita; si def<strong>in</strong>isce bamb<strong>in</strong>o un soggetto dal secondo mese<strong>di</strong> vita f<strong>in</strong>o agli 8 anni1 Identificare e classificare le situazioni urgenti, 1.1 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali urgenze pe<strong>di</strong>atriche a) convulsionispecifiche <strong>del</strong>l’età <strong>in</strong>fantile, <strong>in</strong> base a segni es<strong>in</strong>tomib) <strong>in</strong>alazioni <strong>di</strong> corpi estraneic) arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio2 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unbamb<strong>in</strong>o con convulsioni3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unbamb<strong>in</strong>o che ha <strong>in</strong>goiato corpi estranei4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso ad unbamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong> arresto car<strong>di</strong>o-respiratorio1.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> convulsioni1.3 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> <strong>in</strong>alazione<strong>di</strong> corpo estraneo2.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> convulsioni3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un neonatocon ostruzione <strong>del</strong>le vie aeree3.2 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> primo soccorso per un bamb<strong>in</strong>ocon ostruzione <strong>del</strong>le vie aeree4.1 Si fa riferimento al modulo formativo <strong>in</strong>erenteil paziente <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni critiche con leseguenti mo<strong>di</strong>fichea) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza e <strong>di</strong> forza muscolareb) scosse <strong>di</strong> una parte o <strong>di</strong> tutto il corpoc) febbred) transitorio arresto <strong>del</strong> respiroe) cianosia) accesso <strong>di</strong> tosse violentab) senso <strong>di</strong> soffocamentoa) registrare l’ora <strong>di</strong> <strong>in</strong>izio <strong>del</strong>la convulsioneb) mettere un fazzoletto piegato lateralmente tra le arcatedentarie per evitare il morso <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>guac) applicare ghiaccio sulla fronte, sotto le ascelle eall’<strong>in</strong>gu<strong>in</strong>e per abbassare la febbred) attuare la respirazione artificiale <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> arresto transitorio<strong>del</strong> respiroa) ve<strong>di</strong> modulo formativo relativo al “soggetto con <strong>di</strong>fficoltàrespiratoria”a) ve<strong>di</strong> modulo formativo relativo al “soggetto con <strong>di</strong>fficoltàrespiratoria”a) liberare le vie aeree:- neonato: non iperestendere la testab) massaggio car<strong>di</strong>aco esterno:- bamb<strong>in</strong>o e neonato: comprimere a metà <strong>del</strong>lo sterno,un <strong>di</strong>to sotto la l<strong>in</strong>ea immag<strong>in</strong>aria congiungente I duecapezzoli- bamb<strong>in</strong>o: frequenza <strong>di</strong> 100 massaggi/m<strong>in</strong>.26–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione5 Sostenere psicologicamente il soggetto 5.1 Ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico- neonato: frequenza 120 massaggio/m<strong>in</strong>.26–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 27PROBLEMA: La donna con dolore e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong> gravidanzaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue,rapportandola al periodo <strong>del</strong>la gravidanza2 Identificare e classificare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue<strong>in</strong> gravidanza <strong>in</strong> base a segni e s<strong>in</strong>tomiOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il periodo <strong>di</strong> gravidanza a) il periodo fisiologico <strong>del</strong>la gravidanza ha una durata compresatra le 37 e le 41 settimane1.2 Elencare i trimestri <strong>del</strong>la gravidanza ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduarea) 1° trimestre:le pr<strong>in</strong>cipali cause che possono - abortoportare dolore e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue <strong>in</strong> rapporto- gravidanza extrauter<strong>in</strong>aagli stessib) 2° trimestre:- abortoc) 3° trimestre:- gestosi- <strong>di</strong>stacco <strong>in</strong>tempestivo <strong>di</strong> placenta normalmente <strong>in</strong>serita1.3 Dare una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> aborto a) <strong>in</strong>terruzione <strong>del</strong>la gravidanza prima <strong>del</strong> 180° giorno1.4 Dare una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> gravidanza extrauter<strong>in</strong>aa) gravidanza che si sviluppa fuori <strong>del</strong>l’utero1.6 Dare una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> gestosi a) gravidanza caratterizzata da edemi, ipertensione, per<strong>di</strong>ta2.1 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> aborto2.2 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> gravidanzaextrauter<strong>in</strong>a2.3 Elencare, descrivere ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipalisegni e s<strong>in</strong>tomi suggestivi <strong>di</strong> gestosi3 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> Primo Soccorso 3.1 Descrivere, giustificare ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca<strong>di</strong> Primo Soccorso <strong>in</strong> questi casi4 Sostenere psicologicamente il soggetto 4.1 ve<strong>di</strong> modulo formativo specifico<strong>di</strong> prote<strong>in</strong>e con l’ur<strong>in</strong>a (album<strong>in</strong>uria)a) donna <strong>in</strong> gravidanza 1°-2° trimestreb) emorragia vag<strong>in</strong>alec) espulsione <strong>del</strong>l’embrione e <strong>del</strong>la placentad) dolore addom<strong>in</strong>ale e lombarea) donna al 1° trimestre <strong>di</strong> gravidanzab) emorragia <strong>in</strong>terna imponente che può portare allo stato <strong>di</strong>shockc) dolore addom<strong>in</strong>ale lanc<strong>in</strong>anted) contrattura <strong>del</strong>la parete addom<strong>in</strong>alea) donna al 3° trimestre <strong>di</strong> gravidanzab) edemi <strong>di</strong>ffusic) possibile cefalea persistented) <strong>di</strong>sturbi visivie) possibili convulsionia) trasportare imme<strong>di</strong>atamente <strong>in</strong> ospedaleb) non far camm<strong>in</strong>are la donnac) mettere la donna <strong>in</strong> posizione sup<strong>in</strong>a27–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 28PROBLEMA: La donna con parto fisiologico o prematuroIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare le varie fasi <strong>di</strong> un parto spontaneo2 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso allapartoriente ed al neonato durante un parto fisiologico2.2 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> assistenzaal neonato senza problemi car<strong>di</strong>orespiratori2.3 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> assistenzaal neonato con problemi car<strong>di</strong>ocircolatoriOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Elencare e def<strong>in</strong>ire i perio<strong>di</strong> <strong>del</strong> parto a) periodo prodromico:- contrazioni sempre più vic<strong>in</strong>e e regolarib) periodo <strong>di</strong>latante:- progressiva <strong>di</strong>latazione <strong>del</strong> collo uter<strong>in</strong>o e contrazioniforti e dolorosec) periodo espulsivo:- <strong>di</strong>simpegno ed espulsione <strong>del</strong> fetod) secondamento:- fuoriuscita <strong>del</strong>la placenta2.1 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> assistenzaa) riscaldare la cellula sanitaria <strong>del</strong>l’ambulanza e fermarsi <strong>in</strong>da effettuare nei confronti <strong>del</strong>la par-una zona sicuratoriente <strong>in</strong> ambulanzab) controllare costantemente i parametri vitalic) sostenere psicologicamente la donnad) il parto avviene spontaneamente: il <strong>soccorritore</strong> si develimitare a sostenere il neonato nella fase <strong>di</strong> espulsionee) dopo il secondamento massaggiare l’utero al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> favorirel’emostasia) mantenere pervie le vie aeree aspirando le secrezioni conl’apposita pompetta (non utilizzare l’aspiratore)b) clampare con le apposite p<strong>in</strong>ze sterili il cordone ombelicale,senza tagliarlo (applicare la prima p<strong>in</strong>za ad una <strong>di</strong>stanza<strong>di</strong> 20-25 cm. dal neonato, posizionare la seconda p<strong>in</strong>zaad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 5-7 cm. dalla precedente)c) mantenere al caldo il neonato con una coperta o un <strong>in</strong>volucroopportuno (tel<strong>in</strong>o <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io)d) pulire il neonato con acqua fisiologica e tel<strong>in</strong>o sterilee) riprendere il trasporto verso l’ospedale senza utilizzare gliavvisatori acusticia) clampare con le apposite p<strong>in</strong>ze sterili il cordone ombelicale,senza tagliarlo (applicare la prima p<strong>in</strong>za ad una <strong>di</strong>stanza<strong>di</strong> 20-25 cm. dal neonato, posizionare la seconda p<strong>in</strong>zaad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 5-7 cm. dalla precedente)b) eseguire la rianimazione car<strong>di</strong>o-polmonare (ve<strong>di</strong> modulospecifico)c) mantenere al caldo il neonato con una coperta o un <strong>in</strong>vo-28–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionelucro opportuno (tel<strong>in</strong>o <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io)d) pulire il neonato con acqua fisiologica e tel<strong>in</strong>o sterilee) riprendere il trasporto verso l’ospedale3 Def<strong>in</strong>ire il parto prematuro 3.1 Dare una def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> parto prematuro a) parto che avviene prima <strong>del</strong>la 37^ settimana <strong>di</strong> gestazione4 Prestare l’assistenza <strong>di</strong> primo soccorso allapartoriente ed al neonato durante un partoprematuro4.1 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> assistenzanei confronti <strong>del</strong>la partoriente e <strong>del</strong>neonato nato da parto prematuroa) uguali procedure elencate nei punti precedenti (2.2-2.3)monitorando costantemente i parametri vitali <strong>di</strong> entrambi28–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 29PROBLEMA: Il soggetto con <strong>di</strong>sagio psichiatricoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare il <strong>di</strong>sagio psichiatrico acuto (alterazionicomportamentali) me<strong>di</strong>antel’osservazione, l’ascolto <strong>del</strong> soggetto e <strong>del</strong>l’”entourage” familiare2 Valutare la possibile auto-eteroaggressività<strong>del</strong> soggetto3 Gestire una situazione <strong>in</strong> cui il soggetto haun <strong>di</strong>sagio psichico acuto oppure attuare ilProtocollo localeOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il <strong>di</strong>sagio psichiatrico acuto a) con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> scompenso psichico acuto <strong>in</strong> cui una personanon è più <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> affrontare con i propri mezzi icompiti <strong>del</strong>la vita quoti<strong>di</strong>ana1.2 In<strong>di</strong>care alcuni segni e s<strong>in</strong>tomi che possonofar pensare ad un soggetto con <strong>di</strong>sagio psichiatricoacuto1.3 Elencare e formulare domande per verificarela presenza <strong>di</strong> altre situazioni che possonoprovocare comportamenti simili aquelli riscontrati <strong>in</strong> situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio psichicoacuto2.1 Descrivere e gestire l’approccio ad un soggettoche presenti un atteggiamento aggressivo3.1 Elencare e mettere <strong>in</strong> atto atteggiamenti ecomportamenti per affrontare il <strong>di</strong>sagio psichicoacuto <strong>del</strong> soggetto e <strong>del</strong>l’ “entourage”familiarea) ansia, apprensione, piantob) alluc<strong>in</strong>azioni visive e/o u<strong>di</strong>tivec) alterazione <strong>del</strong>l’umore (eccessivamente agitato o depresso)d) auto ed eteroaggressivitàe) stato confusionalea) soffre <strong>di</strong> epilessia?b) ha assunto droghe o farmaci?c) ha assunto sostanze alcoliche <strong>in</strong> eccesso?d) è <strong>di</strong>abetico?e) ha subito un trauma?a) comunicare al 118 o alla sede competente per far <strong>in</strong>tervenirela Forza Pubblicab) tutelare <strong>in</strong> primo luogo la propria <strong>in</strong>columità, quella <strong>del</strong>soggetto e <strong>del</strong>le altre persone (per es. Fare attenzioneall’ambiente, allontanare oggetti contundenti, ridurre glistimoli esterni)c) non legare il soggetto, non obbligarlo a fare cose che nonvuolea) <strong>di</strong>chiarare il motivo per cui siamo stati chiamati e presentarsib) cercare <strong>di</strong> <strong>in</strong>staurare un contatto verbale (me<strong>di</strong>ante domandemirate al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> comprendere che cosa è successoprima <strong>del</strong>la richiesta d’aiuto)c) cercare <strong>di</strong> <strong>in</strong>staurare un contatto visivo costanted) adottare un l<strong>in</strong>guaggio chiaro e semplicee) comprendere e verbalizzare la sofferenza <strong>del</strong> momentof) adottare un atteggiamento rassicurante e non giu<strong>di</strong>cante,rispettoso <strong>del</strong> soggetto sia sul piano fisico che psichico29–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3.2 Descrivere le modalità <strong>di</strong> un T.S.O. (TrattamentoSanitario Obbligatorio) <strong>in</strong> base alle<strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> Servizio Psichiatrico <strong>di</strong> riferimentog) mantenere un atteggiamento <strong>di</strong>rettivo ma non autoritarioh) avere molta pazienza, i tempi <strong>di</strong> decisione <strong>del</strong> soggettocon <strong>di</strong>sagio psichico sono molto lunghii) mantenere un comportamento tranquillo e non teso ( nonmostrare <strong>di</strong> aver paura per non entrare <strong>in</strong> competizionecon il soggetto su chi dei due ha più paura)l) comprendere la sua richiesta <strong>di</strong> aiuto anche se presentata<strong>in</strong> modo abnormem) accontentare il soggetto, per quanto possibile, <strong>in</strong> tutte lesue richieste ragionevoli, senza promettere cose che nonpossono essere mantenute al solo scopo <strong>di</strong> “accattivarselo”n) mostrarsi scettici <strong>di</strong> fronte a soggetti <strong>del</strong>iranti ma <strong>di</strong>spostiad approfon<strong>di</strong>re ed accettare le loro ideea) attivare la procedura necessaria per il T.S.O.:- contatti con il Reparto Psichiatrico <strong>di</strong> zona o il Servizio<strong>di</strong> Igiene Mentale - per l’aspetto organizzativo - e laPolizia Municipale - per l’aspetto legislativo29–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 30PROBLEMA: La priorità sanitaria tra una e più persone (triage)Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Riconoscere e classificare la priorità <strong>di</strong> trattamentosecondo le varie classi previste (secondoD.M. 28/04/92 G.U. n° 121)OBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Def<strong>in</strong>ire il triage a) arte <strong>di</strong> decidere la priorità <strong>di</strong> trattamento e <strong>di</strong> evacuazione<strong>di</strong> più feriti dopo una loro rapida valutazione1.2 Def<strong>in</strong>ire cosa si <strong>in</strong>tende per prima classe <strong>di</strong>trattamento ed elencare e giustificare le relativepatologie1.3 Def<strong>in</strong>ire cosa si <strong>in</strong>tende per seconda classe<strong>di</strong> trattamento ed elencare e giustificare lerelative patologie2.3 Def<strong>in</strong>ire cosa si <strong>in</strong>tende per terza classe <strong>di</strong>trattamento ed elencare e giustificare le relativepatologie2.4 Def<strong>in</strong>ire cosa si <strong>in</strong>tende per quarta classe<strong>di</strong> trattamento4 Sostenere psicologicamente il soggetto ve<strong>di</strong> modulo formativo specificoa) patologie <strong>in</strong> cui vi è imme<strong>di</strong>ato pericolo <strong>di</strong> vita:- co<strong>di</strong>ce ROSSO o co<strong>di</strong>ce 3b) <strong>in</strong>sufficienza respiratoria ed asfissiac) gravi emorragie esterned) shock <strong>di</strong> ogni tipoe) ustioni gravi con co<strong>in</strong>volgimento <strong>del</strong>le vie aereea) patologie che non costituiscono imme<strong>di</strong>ato pericolo <strong>di</strong> vita,ma che se non trattate possono evolvere <strong>in</strong> co<strong>di</strong>ce rosso- co<strong>di</strong>ce GIALLO o co<strong>di</strong>ce 2b) traumi cranici con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza e/o altra grave s<strong>in</strong>tomatologianeurologicac) lesioni toraciched) lesioni addom<strong>in</strong>alie) traumi alla colonna vertebralef) ustioni me<strong>di</strong>eg) fratture espostea) soggetti che presentano <strong>del</strong>le patologie che <strong>in</strong> quel momentonon comportano un pericolo <strong>di</strong> vita e non compromettonole funzioni vitali:- co<strong>di</strong>ce VERDE o co<strong>di</strong>ce 2b) fratture non espostec) lesioni muscolarid) lesioni ai tessuti mollie) lesioni ocularif) ustioni leggere o m<strong>in</strong>ori <strong>del</strong> 20%, escluse quelle al voltog) tutte le rimanenti lesionia) soggetto deceduto- co<strong>di</strong>ce NERO o co<strong>di</strong>ce 430–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 31PROBLEMA: La gestione <strong>del</strong> soccorso con gli operatori <strong>del</strong>l’emergenza non sanitariaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Descrivere con quali operatori un <strong>soccorritore</strong>volontario può potenzialmente operareOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Descrivere le funzioni degli operatori sanitaricon i quali si può operare1.2 Descrivere e giustificare come attivare glioperatori non appartenenti al settore sanitario1.3 Descrivere e giustificare il comportamentoda tenere con il personale degli operator<strong>in</strong>on sanitarioFORMATIVI(risposte attese)a) Forze <strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e (Carab<strong>in</strong>ieri, Polizia e Polizia Municipale):- da attivare nei casi <strong>in</strong> cui si sospett<strong>in</strong>o reati, <strong>in</strong> cui sianecessario/opportuno una gestione <strong>del</strong> traffico stradaleo <strong>del</strong>la folla, nei casi <strong>in</strong> cui un soggetto costituisca pericoloper la squadra d’<strong>in</strong>tervento o per altri cittad<strong>in</strong>i,nel caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti stradali per le pratiche <strong>di</strong> lorocompetenza, T.S.O.a) Vigili <strong>del</strong> Fuoco:- da attivare, prima possibile, nei casi <strong>in</strong> cui si sospetti lapresenza <strong>di</strong> persone prive <strong>di</strong> vita o <strong>in</strong>fortunate <strong>in</strong> un’abitazione non accessibile regolarmente, nei casi <strong>di</strong><strong>in</strong>cen<strong>di</strong>o, nei casi <strong>di</strong> fughe <strong>di</strong> gas, nei casi <strong>di</strong> operazionida compiere su veicoli dai quali non si riescono ad e-strarre gli occupanti, nei casi <strong>di</strong> <strong>in</strong>cidenti chimici ecc.a) tramite il telefono o la centrale operativa, fornendo lorotutte le notizie <strong>in</strong>erenti l’ubicazione e la motivazione <strong>del</strong>larichiestab) tramite la ra<strong>di</strong>o secondo i protocolli localia) descrivere agli operatori, <strong>in</strong> maniera chiara e concisa,quanto avvenuto e quanto osservato durante l’azione <strong>di</strong>primo soccorso eventualmente già svoltab) chiedere l’aiuto necessario <strong>in</strong> maniera gentile e collaborativac) chiedere, con calma ed educazione, quanto avvenutoqualora gli operatori fossero già sul posto prima <strong>del</strong>l’arrivodei soccorritorid) nel caso <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi per manovre <strong>di</strong> estricazione, <strong>in</strong><strong>di</strong>careai Vigili <strong>del</strong> Fuoco quali siano le esigenze <strong>di</strong> operativitàper estrarre gli occupanti dei veicoli co<strong>in</strong>voltie) riferire alle Forze <strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e eventuali fatti o cose ritenutepericolose per il <strong>servizio</strong> o per la comunità o che possanoessere ritenuti utili per le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i giu<strong>di</strong>ziarie conseguentiad un fatto (presenza <strong>di</strong> armi, <strong>di</strong> persone violente, <strong>di</strong>proiettili ecc.)31–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazionef) nel caso fosse opportuno/necessario farsi aiutare nellemanovre <strong>di</strong> soccorso dagli operatori <strong>in</strong> questione, cercare<strong>di</strong> far compiere loro le manovre più semplici e meno rischiose,descrivendole prima <strong>in</strong> maniera semplice e conuna term<strong>in</strong>ologia facilmente comprensibile a personalenon sanitarioN.B. La gestione sanitaria <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento è comunque <strong>di</strong>competenza <strong>del</strong> personale sanitario.31–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 32PROBLEMA: La gestione <strong>del</strong> soccorso con il personale dei mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzato (auto me<strong>di</strong>calizzata ed eliambulanza)Il <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare le motivazioni che <strong>in</strong>ducanoall’attivazione dei mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzatiOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Descrivere le caratteristiche pr<strong>in</strong>cipali ed ivantaggi dei mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzati1.2 Descrivere e giustificare quando si possaritenere opportuna l’attivazione dei mezzisoccorso avanzato1.3 Descrivere le competenze degli operatoridei mezzi <strong>di</strong> soccorso avanzatoFORMATIVI(risposte attese)a) mezzi dotati <strong>di</strong> personale ed attrezzature idonei a garantirele cure necessarie ad un soggetto <strong>in</strong> situazioni <strong>di</strong> e-mergenzab) nel caso <strong>del</strong>l’eliambulanza:- consente <strong>di</strong> trasportare velocemente e per lunghe <strong>di</strong>stanzeun soggetto al luogo <strong>di</strong> cura più idoneo;- consente <strong>di</strong> accedere a luoghi impervi o irraggiungibilida altri mezzi;- consente <strong>di</strong> ridurre le vibrazioni e le forze <strong>di</strong> decelerazionetipiche dei trasporti stradali e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong> elim<strong>in</strong>areo ridurre i possibili postumi <strong>in</strong>validanti dovuti ad un trasportotra<strong>di</strong>zionale;- consente <strong>di</strong> evitare il traffico stradale;- si possono effettuare rendez-vous con l’ambulanzaqualora il luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento sia troppo <strong>di</strong>stante perun <strong>in</strong>tervento imme<strong>di</strong>atoc) nel caso <strong>del</strong>l’autome<strong>di</strong>ca:- spesso consente <strong>di</strong> raggiungere il luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>terventopiù velocemente <strong>del</strong>l’ ambulanza;- dopo l’<strong>in</strong>tervento può essere <strong>di</strong>sponibile anche per altrisoccorsi;- si possono effettuare rendez-vous con l’ambulanzaqualora il luogo <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento sia troppo <strong>di</strong>stante perun <strong>in</strong>tervento imme<strong>di</strong>atoa) secondo i protocolli localib) nei casi <strong>di</strong> sospetta o accertata emergenza (pericolo <strong>di</strong>vita <strong>del</strong> paziente)c) <strong>in</strong> appoggio a soccorsi particolarmente gravi, anche se già<strong>in</strong>iziati dai soccorritori (politraumi, R.C.P., stati comatosi,recuperi <strong>di</strong> persone <strong>in</strong> luoghi impervi ecc.)a) me<strong>di</strong>co:- responsabile <strong>del</strong>l’attività sanitaria attuata sul paziente;b) <strong>in</strong>fermiere:- coa<strong>di</strong>uva il me<strong>di</strong>co, secondo quanto stabilito dal suomansionario professionale e/o da eventuali atti me<strong>di</strong>ci32–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione2 Descrivere il comportamento da attuare persegnalare la propria posizione e/o il luogo <strong>di</strong>atterraggio all’eliambulanza3 Descrivere i limiti ed i rischi dovuti all’utilizzo<strong>del</strong>l’elicottero2.1 Descrivere l’utilizzo dei sistemi <strong>di</strong> segnalazione<strong>in</strong> uso sui mezzi <strong>di</strong> soccorso2.2 Descrivere come segnalare al pilota<strong>del</strong>l’elicottero ove <strong>di</strong>rigersi o dove sussistanopericoli3.1 Descrivere e giustificare i problemi correlatiall’atterraggio ed al decollo<strong>del</strong>l’eliambulanza3.2 Descrivere i rischi derivanti dall’ambienteoperativo<strong>del</strong>egati, nell’attuazione <strong>del</strong>le terapie necessarie al caso<strong>in</strong> questionec) volontario <strong>soccorritore</strong>:- secondo quanto previsto dai protocolli localid) pilota o autista:- responsabile <strong>del</strong>la guida <strong>del</strong> mezzo <strong>di</strong> soccorso (autome<strong>di</strong>ca o eliambulanza)e) tecnico <strong>di</strong> volo e motorista <strong>del</strong>l’elicottero:- personale preposto al controllo meccanico <strong>del</strong> mezzoed al controllo/attivazione dei sistemi <strong>di</strong> verricelli <strong>di</strong> cuil’elicottero è dotatoa) descrivere il funzionamento dei fumogenib) descrivere come utilizzare mezzi <strong>di</strong> segnalazione alternativi(fazzoletti, torce o lampade)c) attivare i segnalatori lum<strong>in</strong>osi <strong>del</strong>l’ambulanzaa) utilizzo <strong>del</strong>la ra<strong>di</strong>o se possibile o se previsto dai protocollilocalib) utilizzo <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>l’orologio (pensare ad un quadrante<strong>di</strong> un orologio al cui centro sia posizionato l’elicottero lacui prua <strong>in</strong><strong>di</strong>ca h 12. Ogni variazione <strong>di</strong> rotta da comunicaredovrà essere riferita a questa situazione. Ad esempio“... <strong>di</strong>rigiti a ore 9” per <strong>in</strong><strong>di</strong>care <strong>di</strong> virare verso la sua s<strong>in</strong>istra)c) comunicare punti o riferimenti visibili dall’alto (campanili,cim<strong>in</strong>iere, tetti colorati, stabilimenti, ecc.)d) utilizzo <strong>del</strong>le segnalazioni <strong>in</strong>ternazionalia) elevatissimo spostamento d’ariab) elevato rumore che non consente facili comunicazioni viara<strong>di</strong>o e/o verbalic) sollevamenti <strong>di</strong> lamiere, barelle, lenzuoli, polvere ecc. conseri pericoli per l’<strong>in</strong>columità <strong>di</strong> tutti gli operatori e per ilmezzo stessod) l’avvic<strong>in</strong>amento al mezzo deve avvenire solo dopo l’O.K.da parte degli operatori <strong>del</strong>l’eliambulanza e mai dalla parte<strong>del</strong> rotore posterioree) le porte <strong>del</strong>l’ambulanza devono essere chiusef) i teli, lenzuoli, materass<strong>in</strong>i, coperte ecc. posti sulla barelladevono assolutamente essere legati durante tutte le operazioni<strong>in</strong> prossimità <strong>del</strong>l’elicottero (le c<strong>in</strong>ghie che assicuranoil paziente dovranno tenere ben fermi anche gli accessori<strong>di</strong> cui sopra)a) con<strong>di</strong>zioni meteo particolarmente avverse;b) volo notturno;32–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Descrivere le precauzioni da adottare per uncorretto allertamento ed utilizzo <strong>del</strong>l’auto me<strong>di</strong>ca4.1 Descrivere e giustificare come ridurre i problemicorrelati al raggiungimento <strong>del</strong> luogo<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento da parte <strong>del</strong>l’autome<strong>di</strong>cac) presenza <strong>di</strong> cavi;d) presenza <strong>di</strong> <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>e) presenza <strong>di</strong> materiale che, a causa <strong>del</strong>lo spostamentod’aria, si possa sollevaref) presenza <strong>del</strong>la folla o <strong>di</strong> mezzig) spazio <strong>di</strong> atterraggio non sufficienteh) terreno cedevole o troppo <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>atoi) forte ventoa) mantenere il contatto ra<strong>di</strong>ob) fornire <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni chiare e punti <strong>di</strong> riferimento univoci evisibilic) mantenere <strong>in</strong> funzione i segnalatori lum<strong>in</strong>osi<strong>del</strong>l’ambulanza e <strong>del</strong>l’auto me<strong>di</strong>cad) farsi aiutare dai residenti <strong>del</strong> luogo per segnalare all’autome<strong>di</strong>ca ove <strong>di</strong>rigersi qualora non fosse possibile attenderlae) segnalare eventuali pericoli dovuti alle con<strong>di</strong>zioni meteorologichee/o ambientali (strada sdrucciolevole, presenza<strong>di</strong> ghiaccio, rischio <strong>di</strong> frane ecc.)f) secondo protocolli locali32–3


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 33PROBLEMA: Le situazioni ed i comportamenti a rischio <strong>in</strong>fettivoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Identificare i veicoli e le lesioni con rischio <strong>di</strong>trasmissione <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezione via sangue2 Applicare le procedure <strong>di</strong> protezione per il rischio<strong>di</strong> <strong>in</strong>fezioni via sangueOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong>fezionia trasmissione via sangue1.2 Elencare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipali veicoli <strong>di</strong><strong>in</strong>fezione1.3 Elencare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le pr<strong>in</strong>cipali modalità<strong>di</strong> trasmissione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione nell’ambito<strong>del</strong> soccorso2.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedure<strong>di</strong> protezione per il rischio <strong>in</strong>fettivovia sangue2.2 Elencare e giustificare gli atti da non eseguiredurante l’attività <strong>di</strong> emergenzaFORMATIVI(risposte attese)a) epatite Bb) epatite Cc) AIDSa) liqui<strong>di</strong> organici: - sangue- liquido sem<strong>in</strong>ale- tutti i liqui<strong>di</strong> biologici contenenti tracce <strong>di</strong> sangueb) mani <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong> contam<strong>in</strong>atec) materiale e strumenti <strong>di</strong> soccorso contam<strong>in</strong>atod) <strong>in</strong>dumenti personali contam<strong>in</strong>ati dal soggetto da soccorreree) <strong>in</strong>dumenti contam<strong>in</strong>ati <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong>a) esposizione <strong>del</strong>la cute e <strong>del</strong>le mucose ad emorragie, ferite,ustionib) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> organici con presenza <strong>di</strong> sangue <strong>del</strong> soggettoda soccorrerec) tagli con strumenti affilatid) punture d’agoa) considerare tutti i soggetti da soccorrere come potenzialifonti <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezioneb) <strong>in</strong>dossare i guanti <strong>di</strong> lattice <strong>in</strong> presenza <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> organici e<strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezionic) <strong>in</strong>dossare maschere ed occhiali o visiere <strong>in</strong>tegrali nellesituazioni a rischio <strong>di</strong> esposizione accidentale per gli occhio per la boccad) elim<strong>in</strong>are gli aghi o altro materiale tagliente negli appositicontenitori rigi<strong>di</strong>e) elim<strong>in</strong>are il materiale e gli strumenti monouso utilizzati peril soccorso negli appositi contenitori “rifiuti ospedalieri trattati”f) lavare le mani imme<strong>di</strong>atamente dopo la rimozione deiguanti <strong>di</strong> latticea) portarsi le mani alla bocca o agli occhib) fumarec) mangiare33–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Prevenire le esposizioni accidentali al rischio<strong>di</strong> <strong>in</strong>fezioni via sangue4 Applicare le procedure <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> esposizione accidentale a rischio <strong>in</strong>fettivo5 Identificare i veicoli e le lesioni con rischio <strong>di</strong>trasmissione <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezione tetanica6 Applicare le procedure <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> caso<strong>di</strong> esposizione accidentale a rischio <strong>di</strong> <strong>in</strong>fezionetetanica7 Eseguire le vacc<strong>in</strong>azioni specifiche perl’attività <strong>del</strong> volontario <strong>soccorritore</strong>3.1 Elencare e giustificare gli atti con rischio <strong>di</strong>esposizione accidentale4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire il protocollo<strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> esposizioneaccidentale a rischio <strong>in</strong>fettivo via sangue5.1 Elencare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i pr<strong>in</strong>cipali veicoli <strong>di</strong><strong>in</strong>fezione5.2 Elencare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare le pr<strong>in</strong>cipali modalità<strong>di</strong> trasmissione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>fezione nell’ambito<strong>del</strong> soccorso6.1 Descrivere, giustificare ed eseguire le procedure<strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> esposizioneaccidentale a rischio <strong>in</strong>fettivo tetanico7.1 Elencare, giustificare ed eseguire le vacc<strong>in</strong>azionispecifiche per il volontario <strong>soccorritore</strong>a) maneggiare con <strong>di</strong>strazione ed avventatezza strumentiappuntiti, affilati e taglienti (aghi, rasoi, p<strong>in</strong>ze, forbici, ecc.)b) r<strong>in</strong>cappucciare aghi e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>serire, piegare e rompere volontariamentebisturi, lame monousoc) cercare <strong>di</strong> raccogliere strumenti taglienti, appuntiti o <strong>di</strong> vetrose stanno cadendod) portare strumenti appuntiti o taglienti <strong>in</strong> tascae) non chiedere aiuto se il soggetto da soccorrere non cooperaod è agitatof) maneggiare più <strong>del</strong> dovuto garze e biancheria utilizzatiper il soggetto da soccorrerea) far sangu<strong>in</strong>are la ferita, <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> puntura o taglio accidentale,e lavare con acqua e saponeb) lavare abbondantemente con acqua corrente <strong>in</strong> caso <strong>di</strong>esposizione <strong>del</strong>la cute e/o <strong>del</strong>le mucosec) <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare accuratamente (amuch<strong>in</strong>a 5-10%)d) comunicare appena possibile l’avvenuta esposizione alresponsabile sanitario <strong>del</strong>l’associazionea) polvere <strong>del</strong>le stradeb) terrenoc) feci degli animali erbivoria) puntura con oggetto appuntito e/o taglienteb) oggetti <strong>di</strong> ferro arrugg<strong>in</strong>ito, sp<strong>in</strong>e <strong>di</strong> vegetali, pungiglioni <strong>di</strong><strong>in</strong>setti che provoch<strong>in</strong>o una lesione cutanea anche impercettibilec) ferite profonde, con marg<strong>in</strong>i lacero-contusi, sporche <strong>di</strong> terriccioa) lavare e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare le ferite lievib) recarsi <strong>in</strong> pronto soccorso <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> ferite profonde e/olacero-contusea) vacc<strong>in</strong>azione antiepatite Bb) vacc<strong>in</strong>azione antitetanica33–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 34PROBLEMA: Pulizia, <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione, controllo, verifica <strong>del</strong>le attrezzature e <strong>del</strong> mezzo <strong>di</strong> soccorsoIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Mantenere <strong>in</strong> efficienza l’ambulanza dopoaver condotto il soggetto a dest<strong>in</strong>azioneOBIETTIVI FORMATIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)(risposte attese)1.1 Descrivere le attività da compiere per essereUtilizzando guanti nuovi provvedere a:operativi subito dopo l’arrivo a dest<strong>in</strong>a-a) Riprist<strong>in</strong>are la barella, lenzuola, telo, coperte e cusc<strong>in</strong>ozioneb) Ripulire l’abitacolo da sangue, fango, vomito, liqui<strong>di</strong>c) Raccogliere e gettare materiale usato; garze, me<strong>di</strong>cazioni,confezioni aperte, materiale monouso apertod) aerare il vano sanitario1.2 Descrivere le attività da compiere per esserea) comunicare alla sede che si è liberi e pronti per un suc-operativi durante il tragitto <strong>di</strong> rientro <strong>in</strong> cessivo <strong>servizio</strong>sedeb) aerare il vano sanitario2 Identificare le situazioni con rischio <strong>in</strong>fettivo 2.1 Elencare i trasporti a potenziale rischio <strong>in</strong>fettivo3 Eseguire, dopo il rientro <strong>in</strong> sede da un <strong>servizio</strong>,il riord<strong>in</strong>o e la detersione <strong>del</strong>la cellula sanitaria3.1 Def<strong>in</strong>ire i term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> detersione e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione3.2 Descrivere, giustificare ed eseguire il riord<strong>in</strong>oe la detersione <strong>del</strong>la cellula sanitaria e<strong>del</strong>le attrezzaturea) trasporti a rischio <strong>in</strong>fettivo:- trasporto <strong>di</strong> soggetti con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sangue- presenza, nella cellula sanitaria, <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> organici- se si sospettano malattie <strong>in</strong>fettive <strong>del</strong> soggettoa) detersione: pulire dallo sporco grossolano e dalla polverecon aspirapolvere e con la scopa, utilizzando acqua e detergenteb) <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione: operazione che ha lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggereeventuali germi presenti; si effettua con ipoclorito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o(varech<strong>in</strong>a, candegg<strong>in</strong>a, antisapril opportunamente <strong>di</strong>luitoa 1 litro contro 4 litri <strong>di</strong> acqua) evitando il contatto con lapelle (<strong>in</strong>dossare guanti appositi), non utilizzare acqua caldaUtilizzando guanti nuovi provvedere a:a) riporre la biancheria sporca e rifornirsi <strong>di</strong> quella pulitab) raccogliere e gettare negli appositi contenitori i rifiuti ed ilmateriale usato (garze, me<strong>di</strong>cazioni, confezioni sterili a-perte e non utilizzate ...)c) lavare ed asciugare il materass<strong>in</strong>o, il cusc<strong>in</strong>o <strong>del</strong>la barellae tutto ciò che è venuto a contatto con il soggetto da soccorrered) lavare e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare le attrezzature (barelle, se<strong>di</strong>e, steccobende,collari, telo, pallone espansibile,...)e) rifornire la cassetta me<strong>di</strong>camenti:f) sostituire i sussi<strong>di</strong> monouso: cannule, filtri, maschere, tubi34–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Eseguire la preparazione, l’alloggiamento ela verifica <strong>del</strong>la attrezzatura e <strong>del</strong> materiale<strong>del</strong>la cellula sanitaria <strong>del</strong>la autoambulanza3.3 Elencare ed <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare i momenti <strong>in</strong> cui effettuarela <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione <strong>del</strong>la cellula sanitaria3.4 Descrivere ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione<strong>del</strong>la cellula sanitaria3.5 Descrivere ed eseguire la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> detersionee <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fezione <strong>del</strong> materiale sanitarionon monouso4.1 Descrivere, giustificare ed eseguire il protocolloprevisto dall’Associazione per la preparazione,l’alloggiamento e la verifica <strong>del</strong>laattrezzatura e <strong>del</strong> materiale <strong>del</strong>la cellulasanitaria<strong>di</strong> raccordo, garze...g) controllare e/o sostituire le bombole <strong>di</strong> ossigeno vuote (ricordareche la bombola si deve considerare scaricaquando il manometro segna 20 bar)h) aerare la cellula sanitariai) lavarsi accuratamente ed abbondantemente le mani dopoqualsiasi <strong>servizio</strong>;l) cambiarsi se gli <strong>in</strong>dumenti sono sporchia) al term<strong>in</strong>e <strong>di</strong> un trasporto a rischio <strong>in</strong>fettivob) perio<strong>di</strong>camente: almeno una volta al mesea) secondo protocolli locali e/o con prodotti specificib) pulire/scopare e lavare ogni superficie e pavimento conacqua e detergente a bassa schiumositàc) risciacquared) <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare (ad esempio con ipoclorito <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o al 5%, lasciareagire per 15-20 m<strong>in</strong>uti, risciacquare accuratamentea) secondo protocolli locali e/o con prodotti specificib) lavare con acqua e detergente a bassa schiumositàc) <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare (ad esempio immergere <strong>in</strong> soluzione <strong>di</strong> ipoclorito<strong>di</strong> so<strong>di</strong>o al 5% per 15-20 m<strong>in</strong>uti, risciacquare abbondantemente)a) secondo protocolli locali (eventuale check-list)b) verificare la puliziac) verificare la presenza, la collocazione prevista <strong>di</strong> tutte leattrezzature e <strong>del</strong> materiale <strong>in</strong> dotazione standardd) verificare l’<strong>in</strong>tegrità <strong>del</strong>le confezioni sterilie) controllare le bombole <strong>del</strong>l’ossigeno (ricordare che labombola deve considerarsi scarica quando il manometrosegna 20 bar)f) re<strong>in</strong>tegrare il materiale mancanteg) segnalare al responsabile i problemi riscontrati che nonpossono essere risolti nell’imme<strong>di</strong>ato34–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 35PROBLEMA: L’impianto <strong>di</strong> ossigenoterapiaIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Verificare l’efficienza <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> ossigeno<strong>in</strong> ambulanza, ed eseguire la meto<strong>di</strong>caper una corretta erogazione <strong>di</strong> ossigenoOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Elencare i vari tipi <strong>di</strong> bombole <strong>in</strong> dotazioneai mezzi <strong>del</strong>l’AssociazioneFORMATIVI(risposte attese)a) secondo i protocolli locali1.2 Descrivere l’impianto per l’ossigenoterapia a) bar:- unità <strong>di</strong> misura <strong>in</strong><strong>di</strong>cante una pressioneb) flussometro- <strong>in</strong><strong>di</strong>catore <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> ossigeno passante espressa<strong>in</strong> litri al m<strong>in</strong>uto (l/m<strong>in</strong>.)c) umi<strong>di</strong>ficatore- contenitore con acqua attraverso il quale passal’ossigeno per umi<strong>di</strong>ficarsi- l’acqua deve essere sostituita frequentemente ed ilcontenitore deve essere pulito e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettatod) manometro- <strong>in</strong><strong>di</strong>catore <strong>del</strong>la pressione alla quale l’ossigeno è compressonella bombolae) raccor<strong>di</strong>- attacchi ai quali si collegano i vari tubi per il passaggio<strong>del</strong>l’ossigeno1.3 Calcolare l’autonomia <strong>di</strong> una bombola (contenutototale <strong>in</strong> litri <strong>del</strong>la bombola)1.4 Elencare le pr<strong>in</strong>cipali azioni da evitare nelmaneggiare o nel sostituire una bombolaa) pressione manometro - pressione residua <strong>di</strong> sicurezza) xcapacità bombola / portata <strong>in</strong> litri <strong>del</strong> flusso erogatob) esempio: bombola da 7 lt a 200 bar; manometro a 120bar, meno 20 bar, per 200 litri, <strong>di</strong>viso 4 lt al m<strong>in</strong>uto <strong>di</strong> erogazioneal soggetto, mi dà una autonomia <strong>di</strong> 2h e 55’a) aprire la bombola quando è stata staccata dall’impianto<strong>del</strong>l’ambulanzab) liberare ossigeno <strong>in</strong> ambienti poco aerati;c) fumare vic<strong>in</strong>o alle bomboled) avvic<strong>in</strong>are la bombola a fiamme libere, fonti <strong>di</strong> calore, sorgenti<strong>di</strong> sc<strong>in</strong>tille, oggetti molto cal<strong>di</strong> o <strong>in</strong>candescenti;e) pulire o <strong>di</strong>s<strong>in</strong>fettare le bombole e le altre attrezzature perl’ossigenoterapia con oli o grassi <strong>di</strong> ogni tipo;f) mettere la bombola a contatto con prodotti <strong>in</strong>fiammabili(alcool...);g) manipolare con le mani sporche <strong>di</strong> grasso35–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione1.5 Eseguire la meto<strong>di</strong>ca per l’erogazione<strong>del</strong>l’ossigenon) prestare attenzione nello spostare una bombola, evitareurti, cadute; non sollevarla per la valvola, ma afferrarlacon una mano sotto la valvola ed un’altra sul fondo, ed <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>arlaleggermentea) Erogazione:- apertura <strong>del</strong>la valvola <strong>del</strong>la bombola- apertura progressiva <strong>del</strong> flussometro e regolazione alflusso desideratob) F<strong>in</strong>e <strong>del</strong>l’erogazione:- chiusura <strong>del</strong>la valvola <strong>del</strong>la bombola- sfiatamento <strong>del</strong>l’impianto- chiusura <strong>del</strong> flussometro35–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale FormazioneMODULO FORMATIVO 36PROBLEMA: La responsabilità civile, penale e stradaleIl <strong>soccorritore</strong> volontario deve essere capace <strong>di</strong> svolgere i seguenti compiti e <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi conseguenti:COMPITI1 Descrivere gli aspetti legali correlati all’attività<strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong> volontario2 Assumersi ed esercitare le responsabilitàgiuri<strong>di</strong>che <strong>in</strong> qualità <strong>di</strong> operatore<strong>del</strong>l’emergenzaOBIETTIVI(atto, contenuto, con<strong>di</strong>zioni)1.1 Identificare e descrivere gli aspetti legali relativialla figura <strong>di</strong> <strong>soccorritore</strong> volontario1.2 Differenziare e spiegare le responsabilità acui è soggetto il <strong>soccorritore</strong> volontario2.1 Identificare e descrivere la configurazionegiuri<strong>di</strong>ca <strong>del</strong> volontario <strong>soccorritore</strong>2.2 In<strong>di</strong>viduare, elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipaliipotesi <strong>di</strong> reato penaleFORMATIVI(risposte attese)a) leggi: poste a tutela <strong>del</strong> cittad<strong>in</strong>o, danno la possibilità alcittad<strong>in</strong>o stesso <strong>di</strong> ottenere dei risarcimenti nel caso <strong>di</strong>danni provocati dal <strong>soccorritore</strong>b) statuto e regolamento <strong>del</strong>l’Associazione: <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>ano ilrapporto <strong>del</strong> volontario con l’Associazione <strong>di</strong> appartenenzac) <strong>di</strong>ligenza, perizia, competenza e prudenza, oltre ai sentimenti<strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione ed altruismo, devono essere alla base<strong>del</strong> <strong>servizio</strong>a) responsabilità penale : strettamente personale, (art.27<strong>del</strong>la Costituzione) per aver commesso un reatob) responsabilità civile : obbligo <strong>di</strong> risarcire il danno; assicurazioneobbligatoria per la responsabilità civile (legge266/91)c) responsabilità morale : v<strong>in</strong>cola la propria coscienza; ossiaoperare con estrema educazione, generosità, sensibilità,competenza e senso civicoa) <strong>in</strong>caricato <strong>di</strong> pubblico <strong>servizio</strong> (art.358 c.p.) , <strong>in</strong> virtù chel’Associazione a cui il <strong>soccorritore</strong> appartiene opera <strong>in</strong> regime<strong>di</strong> convenzione con la struttura pubblica (U.S.L.-Regione) e la stessa Associazione svolge un pubblico<strong>servizio</strong>a) omissione <strong>di</strong> soccorso art. 593 c.p.b) omissione o rifiuto d’atti d’ufficio art. 328 c.p.c) omissione o ritardo <strong>di</strong> denuncia art. 328 c.p.d) rivelazione ed utilizzazione <strong>di</strong> segreti d’ufficio (rivelare e/oagevolare la conoscenza <strong>di</strong> notizie apprese nel corso <strong>del</strong><strong>servizio</strong>) art. 326 c.p.e) peculato (appropriarsi <strong>di</strong> denaro o altro nel corso <strong>del</strong> <strong>servizio</strong>)art. 314 c.p.f) abuso d’ufficio (abuso <strong>del</strong>la qualità o dei poteri sì da <strong>in</strong>durrealtri a dare o promettere per sè o per altri denaro od altrautilità) art. 323 c.p.g) concussione (ricevere o trattenere <strong>in</strong>debitamente denaro36–1


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione3 Assumersi ed esercitare il pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong>consenso e <strong>del</strong> trattamento sanitario obbligatorio2.3 Identificare e descrivere le eventuali cause<strong>di</strong> giustificazionead altra utilità) art. 317 c.p.h) esercizio abusivo <strong>del</strong>la professione sanitaria art. 348 c.p.(somm<strong>in</strong>istrare farmaci, fare <strong>di</strong>agnosi...)i) lesioni colpose art. 590 c.p.l) omici<strong>di</strong>o colposo art. 589 c.p.m) rifiuto <strong>di</strong> testimonianza <strong>in</strong> caso <strong>di</strong> necessitàa) stato <strong>di</strong> necessità art. 54 c.p. :- non è punibile il cittad<strong>in</strong>o/<strong>soccorritore</strong> che ha commessoil fatto/reato per esservi stato costretto dalla necessitàper salvare sè o altri2.4 Descrivere l’omissione <strong>di</strong> soccorso a) riferimento art. 593 c.p. :- tutti i cittad<strong>in</strong>i devono prestare soccorso, tanto piùquest’obbligo è fondamentale per il <strong>soccorritore</strong>b) omissione o ritardo nell’<strong>in</strong>vio <strong>del</strong> mezzo <strong>di</strong> soccorso, anchesolo telefonicamentec) ritardo <strong>del</strong> mezzo <strong>di</strong> soccorso:(nel più breve tempo possibile seguendo il tragitto piùbreved) omissione <strong>di</strong> soccorso sul luogo <strong>del</strong>l’evento:- (omettere qualsiasi soccorso al soggetto)2.5 In<strong>di</strong>viduare, elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipaliresponsabilità civili2.6 In<strong>di</strong>viduare, elencare e descrivere le pr<strong>in</strong>cipaliresponsabilità <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>ari3.1 Def<strong>in</strong>ire il pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong> consenso ed elencaree descrivere le situazioni <strong>in</strong> cui può esseresuperato3.2 Descrivere il T.S.O. (Trattamento sanitarioobbligatorio)a) qualunque atto colposo e/o doloso che cagiona ad altri undanno <strong>in</strong>giusto, obbliga colui che lo ha commesso a risarcireil dannob) il danno può essere provocato per imprudenza, imperizia,<strong>in</strong>competenza e cattiva <strong>di</strong>ligenzac) l’assicurazione, convenzionata con l’Associazione, provvede,<strong>in</strong> solido, a risarcire il dannoa) Statuto e Regolamento regolano i <strong>di</strong>ritti ed i doveri <strong>del</strong> volontariocon la sua Associazionea) la legge non può, <strong>in</strong> nessun caso, violare i limiti impostidal rispetto <strong>del</strong>la persona umana (art. 13 e 32 <strong>del</strong>la Costituzione)b) il soggetto capace <strong>di</strong> <strong>in</strong>tendere e <strong>di</strong> volere può rifiutare <strong>di</strong>essere soccorso, volontà che deve essere rilevata sulfoglio <strong>di</strong> <strong>servizio</strong>, anche se il soggetto si rifiuta <strong>di</strong> firmarloc) consenso implicito (la vita umana conta, per la società,più <strong>di</strong> tutto):- urgenza reale / vitale- grave rischio <strong>del</strong>la vita imme<strong>di</strong>ata o prossima- la formula <strong>del</strong>la non responsabilitàa) rappresenta un’ eccezione, <strong>in</strong> deroga al pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong> consenso,ed è un atto sanitario <strong>di</strong>sposto dal s<strong>in</strong>daco su richiesta<strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co quando si verificano tre con<strong>di</strong>zioni:36–2


A.N.P.As. - Associazione Nazionale Pubbliche AssistenzeGruppo <strong>di</strong> Lavoro Nazionale “STANDARD FORMATIVO VOLONTARIO SOCCORRITORE A.N.P.As.” <strong>del</strong>la Commissione Nazionale Formazione4 Assumersi ed esercitare la propria responsabilità<strong>di</strong> fronte a casi particolari5 Assumersi ed esercitare le responsabilità giuri<strong>di</strong>che<strong>in</strong> qualità <strong>di</strong> autista <strong>di</strong> autoambulanza3.3 Descrivere il comportamento <strong>del</strong> <strong>soccorritore</strong><strong>in</strong> caso <strong>di</strong> un <strong>servizio</strong> per T.S.O.4.1 Descrivere le modalità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento negli<strong>in</strong>cidenti stradali e/o negli <strong>in</strong>fortuni sul lavoro4.2 Descrivere le modalità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento su soggettivittime <strong>di</strong> probabile <strong>del</strong>itto4.3 Descrivere le modalità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento su soggettideceduti (constatazione me<strong>di</strong>ca)- esistenza <strong>di</strong> alterazioni psichiche tali da richiedere un<strong>in</strong>tervento terapeutico urgente, poichè m<strong>in</strong>accianol’<strong>in</strong>columità personale e <strong>di</strong> altri- mancanza <strong>del</strong> consenso <strong>del</strong> soggetto al trattamento- mancanza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni e <strong>di</strong> circostanze che consentano<strong>di</strong> adottare una terapia extra-ospedalierab) il T.S.O. è regolato dalla legge 180/78: il parere <strong>del</strong> me<strong>di</strong>coche lo richiede deve essere convalidato da un secondome<strong>di</strong>co <strong>del</strong>la USL ed entro 48 ore dal s<strong>in</strong>daco; l’iter verràpoi concluso con un controllo sull’atto da parte <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cea) se il soggetto collabora e spontaneamente accetta il trasporto;il <strong>soccorritore</strong> lo accompagna <strong>in</strong> ambulanza, lo assistedurante il trasportob) se il soggetto non collabora sarà necessario l’<strong>in</strong>tervento<strong>del</strong>la Forza Pubblicaa) secondo i protocolli <strong>del</strong> 118 o <strong>del</strong>la C.O.b) negli altri casi:- provvedere al soccorso <strong>del</strong> soggetto edall’allertamento <strong>del</strong>la Forza Pubblica e dei VV.FF.- al Pronto Soccorso <strong>in</strong>formare il <strong>servizio</strong> <strong>del</strong> Posto <strong>di</strong>Polizia con dati <strong>del</strong> soggetto e le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> luogo<strong>del</strong> s<strong>in</strong>istroa) secondo i protocolli <strong>del</strong> 118 o <strong>del</strong>la C.O.b) negli altri casi:- prestare assistenza, evitando <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare lo stato deiluoghi per non alterare poi le prove necessarie alla AutoritàGiu<strong>di</strong>ziaria- se si spostano degli oggetti relazionare poi alla Autoritàcome sono stati spostati- se si tolgono gli <strong>in</strong>dumenti dovranno essere conservati- allertare l’Autorità <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza- al Pronto Soccorso <strong>in</strong>formare <strong>del</strong>l’evento il Posto <strong>di</strong>Polizia con dati <strong>del</strong> soggetto e le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> luogo<strong>del</strong> s<strong>in</strong>istroa) secondo i protocolli <strong>del</strong> 118 o <strong>del</strong>la C.O.b) negli altri casi:- provvede alla copertura <strong>del</strong> cadavere- allertare imme<strong>di</strong>atamente l’Autorità Pubblica- non rimuove il cadavere o parti <strong>di</strong> questo, compito demandatoesclusivamente alla Polizia Mortuaria5.1 Identificare, elencare e descrivere le norme<strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la Strada per l’autista <strong>di</strong> aua)art. 176, 177 C.d.S.36–3


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