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Presentazione Fablab - Dichiarazioni.pdf - Comune di Reggio Emilia

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Ufficio StampaPiazza Prampolini, 1 – 42121 <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> tel. (+39) 0522 456390-456840 fax. (+39) 0522 456677ufficio.stampa@municipio.re.itvirtuale e culmina in un prototipo <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> una macchina, <strong>di</strong> un manufatto, <strong>di</strong> unprodotto. Ma per avere l’idea compiuta <strong>di</strong> cosa potrà fare e come si presenterà ilprodotto, in una fase iniziale, sia pur non completamente funzionale, è essenzialecompletare questa fase <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> prodotto, che si offre poi alla realizzazioneindustriale. Un prototipo fisico, fatto con le macchine del <strong>Fablab</strong>, anche se non saràpienamente funzionale, permette <strong>di</strong> capire chiaramente e concretamente tre cosefondamentali: quanto ingombra, che aspetto ha e quin<strong>di</strong> il lato estetico, quanto saràcomodo da usare e quin<strong>di</strong> l’aspetto dell’ergonomia. Questi lati non si possono cogliereinteramente guardando uno schermo, per quanto realistica sia la rappresentazione. Mada un prototipo iniziale, come quello che si potrà fare nel <strong>Fablab</strong>, si colgono completanoin maniera egregia, per decidere poi se valga la pena completare lo sviluppo <strong>di</strong> quelprodotto e farlo <strong>di</strong>ventare un prodotto industriale. Non ve<strong>di</strong>amo l’ora che il laboratoriosia <strong>di</strong>sponibile, ne <strong>di</strong>ventiamo volentieri utenti per completare un aspetto dellaformazione dei nostri studenti”.L’architetto Bombar<strong>di</strong> ha presentato in dettaglio le macchine del <strong>Fablab</strong> e hasottolineato fra l’altro: “<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, con la sua tra<strong>di</strong>zione e le sue risorse umane, puòdare al <strong>Fablab</strong> un’impronta particolare, pur rimanendo in una logica comune agli altri<strong>Fablab</strong>. Spero possa essere un’esperienza <strong>di</strong> riferimento utile per i giovani, che potrannocontinuare a viaggiare all’estero e fare ricerca, ma anche tornare nella propria cittàdove è possibile trovare e lavorare per creare un contesto utile per portare qui le loroesperienze: quin<strong>di</strong> fare viaggi non <strong>di</strong> sola andata, ma <strong>di</strong> andata e ritorno. Con il <strong>Fablab</strong> ela sua rete (il primo <strong>Fablab</strong> è stato fondato al Mit <strong>di</strong> Boston) si vuole dare accessibilità atutti e stimolare la creatività <strong>di</strong> tutti per la fabbricazione <strong>di</strong>gitale, mettendo a<strong>di</strong>sposizione e spiegando la semplicità d’uso delle macchine <strong>di</strong>sponibili nel set <strong>di</strong> <strong>Fablab</strong>.Si vuole rende più tangibile la virtualità. Oggi corriamo il rischio <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong>virtualità, che può essere intangibile e troppo teorica: la teoria fa bene, ma a un certopunto c’è bisogno <strong>di</strong> concretizzare la ricerca, anche per evitare il pericolodell’esclusione sociale <strong>di</strong> tutti quelli, non sono pochi, che non hanno accesso ai me<strong>di</strong>a.Lo slogan è: facciamo le cose, non le <strong>di</strong>apositive. E quin<strong>di</strong>: facciamo, produciamo, lanostra idea la vogliamo vedere prototipata in tempi rapi<strong>di</strong> e a costi competitivi”.“Nella rete del <strong>Fablab</strong> operano figure in evoluzione, sono figure professionali nuove:figure ibride, tra il produttore e il consumatore, che consuma quel che produce,artigiani <strong>di</strong>gitali, con costi bassi e facilità <strong>di</strong> intervento”.A livello governativo, ha evidenziato Bombar<strong>di</strong>, “in Italia i ministri Passera e Profumospingono sull’Agenda Digitale, come a livello locale il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong>; l?AgendaDIgitale promuove gli aspetti del <strong>Fablab</strong> e li favorisce. In campo internazionale, BarackObama, nel suo progetto ‘Non possiamo aspettare’, stanzia 30 milioni <strong>di</strong> dollari perfavorire lo sviluppo delle tecnologie ad<strong>di</strong>tive, specialmente le macchine 3D per lepiccole imprese”.I campi <strong>di</strong> progettazione e azione del <strong>Fablab</strong> sono innumerevoli: prototipi per elementi<strong>di</strong> arre<strong>di</strong>, stampaggio <strong>di</strong> alimenti, taglio <strong>di</strong> cibo, costruzione <strong>di</strong> oggetti <strong>di</strong> moda eoreficeria, sistemi <strong>di</strong> costruzione modulari in architettura, tipografia in rilievocoinvolgendo il mondo dei non vedenti rendendo tattile l’informazione. Punta <strong>di</strong><strong>di</strong>amante nella ricerca, è il Biome<strong>di</strong>cale: riproduzione <strong>di</strong> cellule e tessuti organiciviventi. Attraverso la Rete, i prodotti possono essere proposti e si raccolgono

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