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telefonia mobile.pdf - Comune di Reggio Emilia

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Regolamento per l' installazione e l' esercizio degli impianti<strong>di</strong> telecomunicazione per <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>INDICECapo I – DISPOSIZIONI GENERALIArt. 1 – Campo d’applicazioneArt. 2 – Obiettivi e finalitàArt. 3 - DefinizioniCapo II – NORME PROCEDURALI, LOCALIZZATIVE E TECNICHE RELATIVE AI NUOVIIMPIANTIArt. 4 – Programma annuale delle installazioni fisse per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>: localizzazionipuntuali ed aree <strong>di</strong> ricercaArt. 5 – Provve<strong>di</strong>menti autorizzatori relativi a nuovi impianti <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>Art. 6 – Modalità <strong>di</strong> pubblicizzazioneArt. 7 – Impianti mobiliArt. 8 – Ubicazioni vietateArt. 9 – Caratteristiche tecnico-costruttive e localizzazione dei nuovi impianti fissi: principiArt. 10 – Caratteristiche impiantistiche e ra<strong>di</strong>oelettriche degli impiantiArt. 11 – Caratteri tipologico-estetici ed ambientali degli impianti fissi: prescrizioni e <strong>di</strong>vietiCapo III – NORME E DISPOSIZIONI TECNICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI FISSI GIA’AUTORIZZATIArt. 12 – Interventi ed adempimenti relativi agli impianti esistentiArt. 13 – Mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> impianti esistentiArt. 14 – Risanamento e bonifica visiva <strong>di</strong> impianti esistentiArt. 15 – Dismissione/cessazione <strong>di</strong> impiantiArt. 16 – Formazione ed aggiornamento del Catasto degli impianti fissi per la <strong>telefonia</strong><strong>mobile</strong>Capo IV – CRITERI PER IL CORRETTO INSERIMENTO URBANISTICO E LAMINIMIZZAZIONE DELL’IMPATTO VISIVO DEGLI IMPIANTI FISSI DITELEFONIA MOBILEArt. 17 – Articolazione delle <strong>di</strong>sposizioni per la compatibilità paesaggistica ed urbanisticadegli impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>Art. 18 – Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano: Città StoricaArt. 19 – Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano: Città ConsolidataArt. 20 – Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano: Città da trasformareArt. 21 – Inserimento degli impianti nel paesaggio extraurbanoArt. 22 – ComunicazioniCapo V – REGIME SANZONATORIO E NORME FINANZIARIE


Art. 23 – SanzioniArt. 24 – Spese istruttorieCapo VI – DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALIArt. 25 – Minimizzazione dei campi elettromagnetici sui ricettori sensibiliArt. 26 – Cartografie <strong>di</strong> riferimentoArt. 27 – Intese ed accor<strong>di</strong>Art. 28 – InformazioneArt. 29 – Norme <strong>di</strong> rinvio ad altri provve<strong>di</strong>mentiAllegato A


CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALIArt. 1 - Campo d' applicazione1. Il presente Regolamento, emanato ai sensi dell’ art. 8, c. 6 della L. 22 febbraio 2001 n.36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici edelettromagnetici”, <strong>di</strong>sciplina, nel rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni e norme sovraor<strong>di</strong>nate, lecaratteristiche, le modalità <strong>di</strong> autorizzazione, l'installazione e l'esercizio, nel territoriodel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, degli impianti <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> <strong>di</strong> cui al capo III° dellaL.R. 31/10/2000, n.30 "Norme per la tutela dell'ambiente dall' inquinamentoelettromagnetico" e successive mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni, in attuazione degli artt. 8÷12della legge regionale medesima, e nell’esercizio dell'autonomia assegnata all' EnteLocale dal vigente quadro or<strong>di</strong>namentale e dallo Statuto comunale.Art. 2 - Obiettivi e finalità1. Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> informa la propria azione amministrativa sulla materiaoggetto delle <strong>di</strong>sposizioni del presente Regolamento ai seguenti obiettivi generali:a) minimizzazione dell' esposizione all’ inquinamento elettromagnetico connesso alleinstallazioni per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, con particolare riferimento ai ricettori a talriguardo sensibili <strong>di</strong> cui al successivo art.3, fermi restando i valori limite <strong>di</strong>esposizione, valori <strong>di</strong> attenzione e obiettivi <strong>di</strong> qualità, considerati come valori <strong>di</strong>immissione, previsti dalla vigente legislazione <strong>di</strong> settore e le norme e prescrizioni <strong>di</strong>cui ai provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> competenza dello Stato ai sensi dell’ art. 4 c. 1 lett. a) dellaL. 22 febbraio 2001 n. 36;b) perseguimento del principio <strong>di</strong> cautela, in applicazione del principio <strong>di</strong> precauzione<strong>di</strong> cui all’art.174, paragrafo 2 del Trattato Istitutivo dell’Unione europea (Maastricht),me<strong>di</strong>ante il razionale inserimento degli impianti nel territorio, l’uso delle tecnologiepiù avanzate <strong>di</strong>sponibili e la programmazione <strong>di</strong> eventuali interventi <strong>di</strong> risanamentoe rilocalizzazione, ferma restando la qualità del servizio <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>derivante dagli obblighi <strong>di</strong> concessione e <strong>di</strong> licenza;c) minimizzazione dei fattori <strong>di</strong> inquinamento visivo a carico del paesaggio extraurbanoe urbano derivante dai predetti impianti, con particolare riferimento alla tutela deiricettori a tal riguardo sensibili, <strong>di</strong> cui al successivo art.3, c.1, lett.h) punto 3;d) particolare attenzione alle previsioni e<strong>di</strong>ficatorie e agli usi ammessi dal vigenteP.R.G., in connessione con la realizzazione delle installazioni fisse per la <strong>telefonia</strong><strong>mobile</strong>;e) equità e imparzialità nei confronti dei gestori dei servizi <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, cuidevono essere garantite pari opportunità per l' esercizio delle concessioni ottenutedallo Stato, nel riconoscimento del carattere <strong>di</strong> pubblico interesse intrinseco aiservizi erogati;f) trasparenza degli atti e informazione alla citta<strong>di</strong>nanza;g) monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche degli impianti, con le modalitàstabilite <strong>di</strong> concerto con Arpa, per garantire il costante rispetto dei valori <strong>di</strong>emissione previsti dalla normativa vigente.2. Per il conseguimento degli obiettivi <strong>di</strong> cui al comma 1, il presente Regolamentostabilisce criteri urbanistici e progettuali per quanto riguarda la localizzazione e laprogettazione degli stessi in relazione agli obiettivi <strong>di</strong> tutela del paesaggio urbano edextraurbano e ai vincoli all' uso del territorio.


3.Ai fini della minimizzazione degli impatti ambientali e sanitari, nonchè <strong>di</strong> favorire unapiù razionale <strong>di</strong>stribuzione degli impianti e l’utilizzo delle medesime struttureimpiantistiche, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> esercita, altresì, le funzioni <strong>di</strong> cui all' art. 8comma 7 della L.R. 30/2000, ed attua il coor<strong>di</strong>namento delle <strong>di</strong>verse richieste, ancheattraverso l'offerta in <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> siti comunali per la realizzazione delle installazioni,privilegiando soluzioni <strong>di</strong> utilizzo plurimo della medesima struttura, ove non esistanocontroin<strong>di</strong>cazioni relative ai livelli <strong>di</strong> esposizione della popolazione.Art. 3 – Definizioni1. Ai fini dell’applicazione del presente Regolamento si assumono le seguenti definizioni:a) Impianto <strong>di</strong> telera<strong>di</strong>ocomunicazione per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>E’ la stazione ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> terra del servizio <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, destinata alcollegamento ra<strong>di</strong>o dei terminali mobili con la rete del servizio <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>,costituito da antenne e/o collegamenti in ponte ra<strong>di</strong>o, nonché dei relativi apparatitecnologici e loro strutture <strong>di</strong> contenimento (shelter) e <strong>di</strong> sostegno necessari alfunzionamento degli stessi.Gli impianti <strong>di</strong> telecomunicazione per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> possono essere fissi omobili.b) Sito puntuale <strong>di</strong> localizzazione <strong>di</strong> un impiantoSpecifica ubicazione proposta per un apparato <strong>di</strong> cui alla lett. a) del presentearticolo, identificata me<strong>di</strong>ante estremi catastali, e/o via e numero civico e/ocoor<strong>di</strong>nate geografiche nella cartografia tecnica in uso presso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong><strong>Emilia</strong>.c) Area <strong>di</strong> ricercaAmbito territoriale <strong>di</strong> ampiezza non superiore ai 150 m <strong>di</strong> raggio all' interno delquale un concessionario si propone <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare puntualmente un sito per l'installazione <strong>di</strong> un nuovo impianto, al fine <strong>di</strong> garantire il servizio secondo glistandard previsti dalla concessione ministeriale.d) Mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> un impianto esistenteRiconfigurazione della stazione ra<strong>di</strong>o base o dell’installazione nel suo insieme,compreso l’ inserimento <strong>di</strong> parabole per ponti ra<strong>di</strong>o o altre parti <strong>di</strong> impiantoconnesse al servizio.e) Risanamento e Bonifica <strong>di</strong> un impianto esistentePer interventi <strong>di</strong> risanamento e <strong>di</strong> bonifica <strong>di</strong> impianti esistenti si intendono leoperazioni condotte sugli impianti stessi o loro parti, ivi compresa ladelocalizzazione, in grado <strong>di</strong> consentire:• il recupero dei valori limite o <strong>di</strong> qualità riferiti ai livelli <strong>di</strong> esposizioneall'inquinamento elettromagnetico, a carico <strong>di</strong> uno o più ricettori esposti nellecon<strong>di</strong>zioni corrispondenti allo stato <strong>di</strong> fatto, in conformità alle prescrizioni delvigente quadro normativo, ove superati;• la compatibilità dell'inserimento paesaggistico dell'impianto attraversointerventi ed opere in grado <strong>di</strong> ridurre i fattori <strong>di</strong> impatto sul paesaggio visuale,sia a carico dell'ambiente urbano che dell'ambiente extraurbano;• la riduzione dei vincoli e dei con<strong>di</strong>zionamenti - intesi come gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà delle<strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> sviluppo urbanistico e<strong>di</strong>lizio - sull'assetto del territorio.f) Catasto degli impianti esistentiSi intende per Catasto degli Impianti Esistenti l’insieme dell’archivio relativo alcensimento degli impianti fissi <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> installati nel territorio comunale -


e/o che generano campi elettromagnetici a carico <strong>di</strong> ricettori compresi nel territoriocomunale, ove apprezzabili strumentalmente.g) Programma Annuale delle installazioni fisse per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>Il Programma Annuale è l’ insieme delle proposte relative all' installazione <strong>di</strong> nuoviimpianti fissi, riferite ad un determinato anno solare, che i concessionari dei servizisottopongono all' Amministrazione Comunale.Il Programma annuale, oltre in<strong>di</strong>care siti puntualmente identificati, può in<strong>di</strong>viduareanche aree <strong>di</strong> ricerca.h) Ricettori sensibiliSono da considerarsi ricettori sensibili:1) gli e<strong>di</strong>fici destinati a strutture sanitarie ed assistenziali con degenza, nonché learee classificate dal vigente P.R.G. come “attrezzature sanitarie” (art.72.05N.T.A.);2) gli e<strong>di</strong>fici e le aree destinati ad attrezzature scolastiche (artt.72.04 e 73.06N.T.A.), ivi comprese quelle destinate alla prima infanzia;3) gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storico architettonico e monumentale;4) le zone <strong>di</strong> parco classificate A e le riserve naturali come definite ai sensi dellaL.R. 11/88.i) Zone in prossimità - o a<strong>di</strong>acenza - <strong>di</strong> ricettori sensibiliAl fine dell’applicazione del principio <strong>di</strong> minimizzazione <strong>di</strong> cui all’art.8, comma 4, incorrispondenza dei ricettori sensibili <strong>di</strong> cui ai punti 1 e 2 della precedente lettera h),per zona in prossimità – o a<strong>di</strong>acenza – a detti ricettori si intende una fasciaterritoriale esterna all’area destinata agli e<strong>di</strong>fici pari a m 200.CAPO II - NORME PROCEDURALI, LOCALIZZATIVE E TECNICHE RELATIVE AINUOVI IMPIANTIArt. 4 - Programma annuale delle installazioni fisse per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>:localizzazioni puntuali ed aree <strong>di</strong> ricerca1. La realizzazione <strong>di</strong> nuovi impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, fatta eccezione per leipotesi <strong>di</strong> cui al successivo art.5 c.3, può intervenire solo quando la relativa previsionesia stata operata in sede <strong>di</strong> Pianificazione Annuale <strong>di</strong> cui all’3, c.1, lett. g).2. Il programma annuale, oltre ad in<strong>di</strong>care la localizzazione puntuale degli impianti, puòin<strong>di</strong>viduare aree circoscritte <strong>di</strong> cui all’3, c.1, lett.c.3. A corredo del Programma Annuale delle installazioni fisse per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> deveessere prodotta la seguente documentazione:• Cartografia aggiornata su base cartacea in scala adeguata (1:5000 e 1:10.000,oppure 1:25.000) e sul supporto informatizzato fornito dal <strong>Comune</strong>, del territoriointeressato alle installazioni, con l'in<strong>di</strong>cazione dei siti e/o delle aree circoscritte (aree<strong>di</strong> ricerca) in cui si prevede l'installazione <strong>di</strong> nuovi impianti nonché <strong>di</strong> quelli giàinstallati, completa <strong>di</strong> legenda e <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci identificativi delle singole installazioni earee <strong>di</strong> ricerca;• Elenco delle installazioni da realizzare nei siti già identificati, con la denominazionedel sito, la via ed il numero civico, e/o gli estremi <strong>di</strong> identificazione catastale;• Ciascun sito puntuale deve essere corredato della documentazione <strong>di</strong> cui alsuccessivo articolo 5 comma 7.


4. Al fine <strong>di</strong> consentirne una valutazione più puntuale, in corrispondenza <strong>di</strong> ogni area <strong>di</strong>ricerca dovranno essere fornite, se già in possesso del gestore, le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:• tipologia dell’impianto da realizzare, caratteristiche <strong>di</strong> massima, altezza dal suoloipotizzabile per l’installazione e orientamento delle antenne;• potenza presunta dell’impianto;• in<strong>di</strong>cazione della zona nella quale è necessario garantire il servizio;5. Per il sod<strong>di</strong>sfacimento <strong>di</strong> una medesima esigenza <strong>di</strong> servizio possono essere propostedai Concessionari fino a n. 3 aree <strong>di</strong> ricerca tra loro alternative, aventi lo stesso co<strong>di</strong>cema contrad<strong>di</strong>stinte da numero progressivo, anche al fine <strong>di</strong> agevolare l’in<strong>di</strong>viduazione<strong>di</strong> eventuali siti pubblici in grado <strong>di</strong> rispondere alle esigenze.6. Il programma annuale deve essere presentato al <strong>Comune</strong>, allo Sportello Unico per leimprese, <strong>di</strong> norma entro il 30 settembre <strong>di</strong> ogni anno.7. Nell’ambito della funzione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che la legge gli assegna, il <strong>Comune</strong>, alfine ridurre l’impatto ambientale e sanitario nonchè <strong>di</strong> favorire sia una razionale<strong>di</strong>stribuzione degli impianti sia l’utilizzo delle medesime strutture impiantistiche,procede ad un primo raccordo delle proposte presentate con quelle già esistenti sulterritorio, proponendo ai gestori eventuali collocazioni alternative e/o con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong>siti.8. Lo Sportello Unico inoltra la documentazione relativa alle localizzazioni puntuali all’ARPA e all’ AUSL per la definizione dei pareri tecnico e sanitario <strong>di</strong> rispettivacompetenza, acquisisce i pareri <strong>di</strong> competenza dei Servizi interni e provvede adottenere, quando previsti, i necessari provve<strong>di</strong>menti autorizzatori <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>lizia.9. Il Servizio Pianificazione si esprime, in particolare, sulla compatibilità urbanistica per lelocalizzazioni proposte in zone <strong>di</strong> PRG non ancora attuate e sulla compatibilità colpaesaggio urbano e/o extraurbano.10. Se la valutazione è positiva per tutti o parte dei siti <strong>di</strong> ciascun programma lo SportelloUnico provvede a rilasciare, nel termine fissato dall’art.8, comma 5 della leggeregionale, previa acquisizione, laddove previsto, del titolo e<strong>di</strong>lizio previsto perl’intervento, l’autorizzazione al programma, comprensiva <strong>di</strong> tutti i siti o parte <strong>di</strong> essi, checonclude il proce<strong>di</strong>mento. L’autorizzazione al programma comprende, quando richiesti,anche gli impianti microcellulari.11. L’autorizzazione al programma è limitata agli impianti localizzati in siti puntuali. Icompetenti servizi provvedono in concerto col Servizio Pianificazione alla valutazionedelle proposte relative alle Aree <strong>di</strong> ricerca, assumendo le necessarie iniziative <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento, a tal fine proponendo ai gestori, laddove possibile, l’utilizzo <strong>di</strong> siti edaree pubbliche.Art. 5 – Provve<strong>di</strong>menti autorizzatori relativi a nuovi impianti <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>1. Gli impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> devono essere autorizzati, ai sensi dell’ art. 8della L.R. 30/2000.2. Le autorizzazioni sono rilasciate dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> norma nell’ambito del proce<strong>di</strong>mentorelativo all’autorizzazione del Programma annuale <strong>di</strong> cui all’ art. 3, c.1, lett. g) delpresente Regolamento, con le modalità <strong>di</strong> cui all’ art 4.3. Singole installazioni possono essere autorizzate quando ricorrano i seguentipresupposti:• nuovi impianti collocati in aree <strong>di</strong> ricerca relative al programma annuale dell’anno incorso al momento della presentazione della domanda;• nuovi impianti collocati in attuazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni o prescrizioni formalizzate aseguito dell’istruttoria sulle aree <strong>di</strong> ricerca e/o sulle installazioni puntuali


elativamente all’istruttoria dell’ anno in corso al momento della presentazione delladomanda, nel rispetto delle in<strong>di</strong>cazioni espresse dai competenti uffici;• nuove installazioni conseguenti ad interventi <strong>di</strong> bonifica da realizzare me<strong>di</strong>antedelocalizzazione;• nuovi impianti per i quali non sia stato possibile prevedere l’installazione nell’ambitodel programma annuale.4. Al fine <strong>di</strong> consentire l’esame contestuale delle richieste dei siti puntuali <strong>di</strong> cui sopra eun’unitaria procedura <strong>di</strong> pubblicazione e <strong>di</strong> acquisizione delle osservazioni da parte deiterzi interessati, le domande, con l’eccezione <strong>di</strong> quelle presentate in attuazione dellein<strong>di</strong>cazioni espresse dal <strong>Comune</strong>, potranno essere presentate in tre lassi temporaliin<strong>di</strong>viduati nei mesi <strong>di</strong> febbraio, maggio, settembre <strong>di</strong> ciascun anno.5. Durante il periodo <strong>di</strong> esame e approvazione del Programma annuale, non è consentitopresentare domande relative a singole installazioni, estranee al sistema dellaprogrammazione, così come previsto dall’art.8.5), comma 3, della Direttiva perl’applicazione della L.R.31.10.2000, n.30.6. Per le singole installazioni si applicano le medesime procedure previste all’art.4 per iprogrammi ed, in particolare, quanto previsto al comma 7. Le domande relative allarealizzazione dei nuovi impianti fissi <strong>di</strong> cui al c. 1, corredate della documentazionetecnica prevista dal successivo comma 7, vengono presentate allo Sportello Unico cheaccerta la completezza formale della documentazione, effettua le procedure <strong>di</strong>pubblicizzazione con le modalità previste dall’art.6 ed acquisisce i pareri degli enti eservizi interni coinvolti nel proce<strong>di</strong>mento, nonchè i provve<strong>di</strong>menti autorizzatori e<strong>di</strong>liziquando previsti. Il proce<strong>di</strong>mento si chiude nel termine <strong>di</strong> 90 gg. dalla presentazionedella domanda, fatta salva la possibilità <strong>di</strong> interruzione del termine per integrazionedocumentale.7. Ogni istanza finalizzata alla realizzazione <strong>di</strong> una nuova installazione fissa <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong><strong>mobile</strong> in un determinato sito, sia presentata singolarmente, nelle ipotesi <strong>di</strong> cui alpresente articolo , sia nell’ ambito del Programma annuale <strong>di</strong> cui all’ art. 3 c. 1 lett. g)deve essere corredata, oltre che della asseverazione del progettista prevista dall’art.8,comma 9 della L.R.31.10.2000, n.30, della seguente documentazione:a) Caratteristiche del sito e dell'impianto• Progetto dell'impianto in scala 1:200 (con planimetria e prospetti delle installazioni aterra e in quota);• Inserimento fotografico da almeno due punti <strong>di</strong> vista, e comunque dai punti <strong>di</strong> vistaritenuti più significativi ai fini <strong>di</strong> una adeguata valutazione sull’inserimento nelcontesto urbanistico <strong>di</strong> riferimento, urbano o extraurbano;• Altitu<strong>di</strong>ne e coor<strong>di</strong>nate geografiche del punto o zona d'installazione;• Carta altimetrica 1:5000 qualora necessaria;• Cartografia aggiornata in scala 1:2000, (catastale, ovvero, quando <strong>di</strong>sponibile,costituente estratto della cartografia relativa alle Zone Elementari <strong>di</strong> PRG), conl'in<strong>di</strong>cazione degli e<strong>di</strong>fici presenti, delle loro altezze, delle destinazioni d'uso e dellearee <strong>di</strong> pertinenza in un raggio <strong>di</strong> 200 m dall'impianto stesso, in<strong>di</strong>viduato con lerispettive <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> puntamento delle antenne trasmittenti (rispetto al nordgeografico), nonché <strong>di</strong> altri impianti ra<strong>di</strong>anti (per <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, per <strong>di</strong>ffusionera<strong>di</strong>otelevisiva ecc.);• Rapporto <strong>di</strong> sintesi dell’ intervento proposto, con i seguenti contenuti:− riassunto delle caratteristiche ra<strong>di</strong>oelettriche dell'impianto, con in<strong>di</strong>cazione deivalori <strong>di</strong> campo elettrico generati a carico degli e<strong>di</strong>fici esistenti più esposti infunzione delle <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> irradazione e dei valori <strong>di</strong> fondo;


− in<strong>di</strong>cazione, lungo gli assi <strong>di</strong> irra<strong>di</strong>azione principali, delle altezze massime eminime rispetto alle sorgenti e dal suolo, nonché delle <strong>di</strong>stanze massime insenso longitu<strong>di</strong>nale e in senso trasversale, in cui in base ai calcoli sono daritenersi raggiunti o superati i valori <strong>di</strong> 20 V/m, <strong>di</strong> 6 V/m e 3V/m nelle con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> esercizio e <strong>di</strong> massima potenza da assumere a riferimento per la valutazionedei parametri ra<strong>di</strong>oelettrici <strong>di</strong> competenza dell’ ARPA e dell’ AUSL, e per lavalutazione dell’eventuale vincolo all’uso del territorio, <strong>di</strong> competenza del<strong>Comune</strong>;− specificazione degli accorgimenti e/o interventi proposti per la mitigazione visivae dei risultati attesi.b) Caratteristiche ra<strong>di</strong>oelettriche e valutazione strumentale• banda <strong>di</strong> frequenza assegnata in trasmissione e ricezione;• scheda tecnica dell'impianto, con in<strong>di</strong>cato il numero <strong>di</strong> celle, tipo, modello e<strong>di</strong>mensioni delle antenne trasmittenti, altezza dal centro elettrico per ogni cella,guadagno rispetto all'irra<strong>di</strong>atore isotropo ed eventuale tilt (elettrico e/o meccanico);• <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> puntamento rispetto al nord geografico, numero <strong>di</strong> trasmettitori epotenza in Watt dei canali per cella per ogni <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> puntamento;• <strong>di</strong>agrammi angolari <strong>di</strong> irra<strong>di</strong>azione orizzontale e verticale del sistema irra<strong>di</strong>antecorredati dell'attenuazione in dB della potenza irra<strong>di</strong>ata, informatizzata ad intervalli<strong>di</strong> almeno 2 gra<strong>di</strong>;• relazione descrittiva dell'area <strong>di</strong> installazione dell'impianto con l'in<strong>di</strong>cazione dellemodalità <strong>di</strong> accesso da parte del personale <strong>di</strong> servizio e dell'ubicazione del localecontenente gli apparati tecnologici;• valutazione strumentale del fondo elettromagnetico in corrispondenza degli e<strong>di</strong>ficimaggiormente interessati dai lobi primari <strong>di</strong> induzione;• valutazione del campo elettrico generato dall'impianto nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> massimoesercizio, tenuto conto <strong>di</strong> eventuali contributi derivanti dalla presenza <strong>di</strong> altreinstallazioni.Inoltre, per antenne da installare su e<strong>di</strong>fici:• planimetria della copertura dell’e<strong>di</strong>ficio in scala 1:100, corredata dei prospettiverticali, e sezione significativa in scala 1:100 del tetto e dell'ultimo pianodell’e<strong>di</strong>ficio, con il posizionamento delle antenne, con specificazione delledestinazioni d’uso del piano imme<strong>di</strong>atamente sottostante alla copertura.Nel caso <strong>di</strong> impianti microcellulari dovrà essere prodotta, oltre a quanto previsto alpunto precedente, la seguente documentazione riferita ad ogni sito:• lunghezza sbraccio;• inserimento fotografico;• prospetti verticali in scala opportuna (1:50 o 1:100) con in<strong>di</strong>cazione della presenza<strong>di</strong> eventuali portici;• pianta in scala 1:100 riportante nel raggio <strong>di</strong> 20 m dal trasmettitore le destinazionid’uso dei luoghi in cui sia prevista permanenza prolungata <strong>di</strong> persone (abitazioni,negozi, bar con relative aree <strong>di</strong> ristoro all’aperto, e<strong>di</strong>cole, etc.), dovendo laplanimetria essere completata con l’in<strong>di</strong>cazione delle <strong>di</strong>stanze e altezze dei luoghispecificati;• stime dei valori <strong>di</strong> campo generati in corrispondenza delle zone ritenute apermanenza prolungata in prossimità dell’antenna (interno e<strong>di</strong>cola, negozi edabitazioni, etc.);


• In particolare, per impianti previsti in ambiente interno deve essere presentata inscala adeguata (1:50 o 1:100) la pianta del/i locale/i interessati dalla/einstallazione/i con in<strong>di</strong>cato il punto ove viene collocato il trasmettitore comprensivadei locali confinanti (sezioni orizzontali e verticali).c) Titolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità dell’im<strong>mobile</strong> e legittimazione ad interveniresull'im<strong>mobile</strong>• Il Concessionario interessato alla realizzazione dell’installazione deve fornire copiadel contratto in base al quale ha la <strong>di</strong>sponibilità dell’im<strong>mobile</strong>, porzione immobiliareo struttura su cui intende realizzare l’installazione; ovvero, deve attestare me<strong>di</strong>ante<strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> atto <strong>di</strong> notorietà (autocertificazione) la natura del titologiuri<strong>di</strong>co – proprietà, affitto, comodato d’ uso, concessione o altro - in base al qualeha in <strong>di</strong>sponibilità l’im<strong>mobile</strong>, porzione immobiliare o struttura su cui intendeintervenire, per la <strong>di</strong>mostrazione del possesso del titolo ad effettuare legittimamentel'intervento richiesto.8. L’abilitazione all’intervento <strong>di</strong> cui alla precedente lett. c) si intende comunque ed in tuttii casi ottenuta fatti salvi i <strong>di</strong>ritti del proprietario, nonché <strong>di</strong> qualsiasi altro soggetto terzo.9. La per<strong>di</strong>ta della concessione <strong>di</strong> esercizio del servizio <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> da parte delConcessionario comporta l’automatica decadenza dell’ autorizzazione <strong>di</strong> cui all’ art. 8della LR 30/2000.Art.6 Modalità <strong>di</strong> pubblicizzazione1. La presentazione dei programmi e delle singole domande dei siti puntuali è soggettaa pubblicizzazione.2. I titolari <strong>di</strong> interessi pubblici e privati, i portatori <strong>di</strong> interessi <strong>di</strong>ffusi costituiti inassociazioni e comitati possono prendere visione delle richieste. Il termine per lapresentazione <strong>di</strong> osservazioni e memorie è fissato in gg. 45, dalla data <strong>di</strong> pubblicazionedell’avviso al pubblico.3. Il <strong>Comune</strong> dà notizia dell’avvenuta presentazione del programma e delle domande deinuovi siti puntuali attraverso un quoti<strong>di</strong>ano ad ampia <strong>di</strong>ffusione locale e affissione <strong>di</strong>avviso al pubblico all’albo pretorio con espressa in<strong>di</strong>cazione che nel termine <strong>di</strong> 45 gg.ogni citta<strong>di</strong>no, le associazioni e i comitati portatori <strong>di</strong> interessi collettivi o <strong>di</strong>ffusi possonopresentare memorie e documenti che debbono essere valutati dall’amministrazionenelle procedure <strong>di</strong> rilascio del provve<strong>di</strong>mento autorizzatorio. Copia dell’avviso è inviataalle Circoscrizioni interessate al fine <strong>di</strong> consentire loro sia una adeguata informazioneai residenti interessati, sia la presentazione <strong>di</strong> osservazioni e/o proposte <strong>di</strong>localizzazioni alternative in aree limitrofe ritenute più idonee, in grado, comunque, <strong>di</strong>garantire le esigenze <strong>di</strong> copertura evidenziate dai gestori.4. I gestori, al momento della presentazione del programma o delle domande relative allesingole installazioni devono espressamente in<strong>di</strong>care quali dati della documentazionetecnica non possono essere <strong>di</strong>ffusi, così come previsto dalla vigente normativa inmateria <strong>di</strong> segreto aziendale ed industriale.5. Non sono soggette alle procedure <strong>di</strong> pubblicizzazione e deposito le aree <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong>cui all’art.3 c.1, lett.g, 2° capoverso e le mo<strong>di</strong>fiche degli impianti esistenti <strong>di</strong> cui almedesimo art.3, c.1, lett.d).


Art. 7 – Impianti mobili1. L’installazione <strong>di</strong> impianti mobili è consentita, ai sensi dell’ art. 12 della L.R. 30/2000:a) a servizio <strong>di</strong> manifestazioni temporanee;b) per garantire il servizio in attesa del rilascio dell'autorizzazione per un impianto fissogià identificato;c) per garantire il servizio in seguito alla <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> un impianto da delocalizzare,su richiesta del <strong>Comune</strong>.2. Sono da considerarsi impianti mobili quelli collocati su supporto carrellato <strong>mobile</strong> ocomunque facilmente rimovibile.3. Gli impianti mobili possono essere previsti, per un tempo massimo <strong>di</strong> quattro mesi.Nell’ipotesi <strong>di</strong> cui alla lettera b), il citato termine può essere prorogato con attoespresso, qualora ciò si renda necessario per concludere l’iter istruttorio per il rilasciodell’autorizzazione dell’impianto fisso già identificato o per attivare l’impianto fisso giàautorizzato. Nell’ipotesi <strong>di</strong> manifestazioni temporanee lo stazionamento è consentitoper il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione medesima,fermi restando i tempi tecnici <strong>di</strong> allestimento e smontaggio.4. E’ comunque inammissibile la previsione <strong>di</strong> impianti mobili nelle ubicazioni vietate <strong>di</strong> cuiall’art. 8; nelle zone in prossimità <strong>di</strong> ricettori sensibili <strong>di</strong> cui alle lett. h1), h2) delprecedente art. 3, comma 1, deve essere rispettato quanto stabilito all’art.8, comma 4.5. La documentazione da allegare per l’acquisizione degli assensi e dei pareri finalizzatiall’installazione <strong>di</strong> un impianto <strong>mobile</strong>, deve comprendere, oltre alla asseverazione delprogettista prevista dall’art.8, comma 9 della L.R.31.10.2000, n.30, la seguentedocumentazione:A) per quanto riguarda il <strong>Comune</strong>:a) descrizione del tipo <strong>di</strong> iniziativa o delle motivazioni che richiedono l'installazionee relativa durata, corredata dei tempi <strong>di</strong> installazione dell’impianto <strong>mobile</strong>;b) localizzazione dell'impianto su cartografia aggiornata in scala 1:2000;c) parere favorevole dell'ARPA e dell' AUSL;B) per quanto riguarda l’ ARPA e l'Azienda USL:• Caratteristiche del sitoa) Progetto dell'impianto in scala 1:200;b) Altitu<strong>di</strong>ne e coor<strong>di</strong>nate geografiche del punto o zona d'installazione;c) Carta altimetrica 1:5000 qualora necessaria;d) Cartografia aggiornata in scala 1:2000 con l'in<strong>di</strong>cazione degli e<strong>di</strong>fici presenti,delle loro altezze, delle destinazioni d'uso e delle aree <strong>di</strong> pertinenza in un raggio<strong>di</strong> 200 m dall'impianto stesso, in<strong>di</strong>viduato con le rispettive <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong>puntamento delle antenne trasmittenti (rispetto al nord geografico).• Caratteristiche ra<strong>di</strong>oelettriche e valutazioni strumentalie) banda <strong>di</strong> frequenza assegnata in trasmissione e ricezione;f) scheda tecnica dell'impianto, con in<strong>di</strong>cato il numero <strong>di</strong> celle, tipo, modello e<strong>di</strong>mensioni delle antenne trasmittenti, altezza dal centro elettrico per ogni cella,guadagno rispetto all'irra<strong>di</strong>atore isotropo ed eventuale tilt (elettrico omeccanico);g) <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong> puntamento rispetto al nord geografico e numero <strong>di</strong> canali <strong>di</strong>trasmissione per cella per ogni <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> puntamento;h) <strong>di</strong>agrammi angolari <strong>di</strong> irra<strong>di</strong>azione orizzontale e verticale del sistema irra<strong>di</strong>antecorredati dell'attenuazione in dB della potenza irra<strong>di</strong>ata, informatizzata a<strong>di</strong>ntervalli <strong>di</strong> almeno 2 gra<strong>di</strong>;i) relazione descrittiva dell'area <strong>di</strong> installazione dell'impianto con l'in<strong>di</strong>cazione dellemodalità <strong>di</strong> accesso da parte del personale <strong>di</strong> servizio e dell'ubicazione dellocale contenente gli apparati tecnologici;


j) valutazione strumentale del fondo elettromagnetico in presenza <strong>di</strong> altri impianti<strong>di</strong> telera<strong>di</strong>ocomunicazione;k) valutazione del campo elettrico generato dall'impianto nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>massimo esercizio, tenuto conto <strong>di</strong> eventuali contributi derivanti dalla presenza<strong>di</strong> altre installazioni.6. Gli impianti mobili sono soggetti a comunicazione al <strong>Comune</strong>, da parte del gestorealmeno 45 gg prima della loro collocazione. Alla comunicazione deve essere allegata ladocumentazione <strong>di</strong> cui al precedente comma 5, lettera A), i pareri favorevoli <strong>di</strong> Arpa eAusl nonché degli eventuali permessi e/o autorizzazioni necessari in baseall’ubicazione. Qualora il gestore richieda i precitati pareri tramite lo Sportello Unico, iltermine <strong>di</strong> cui al successivo comma decorre a far tempo dall’ottenimento dei parerimedesimi.7. Il <strong>Comune</strong>, entro 30gg dalla comunicazione, completa della documentazione e deipareri <strong>di</strong> cui sopra, può chiedere al gestore una <strong>di</strong>versa localizzazione, comunicandol’inidoneità della localizzazione proposta.Art. 8 - Ubicazioni vietate1. E’ vietata la previsione e l’installazione <strong>di</strong> impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> sulle areedestinate a ricettori sensibili <strong>di</strong> cui al precedente art. 3, c.1, lett.h).2. Per e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storico monumentale si intendono gli e<strong>di</strong>fici ed immobili oggetto <strong>di</strong>specifiche <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> tutela ai sensi del pertinente articolato del D.Lgs. 22/01/2004,n. 42 “Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio”, nonché quelli tutelati dalle NormeTecniche <strong>di</strong> attuazione del vigente PRG come:art. 11.04 “Restauro”;art. 35 “Tessuto <strong>di</strong> impianto storico delle frazioni”;art. 33.03 e art. 69.03 “E<strong>di</strong>fici ed inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> interesse storico-architettonico e <strong>di</strong>interesse tipologico-ambientale”.3. Si richiamano, inoltre, per le aree in<strong>di</strong>viduate dalle Norme Tecniche <strong>di</strong> Attuazione delPRG come:art.68.01 “Area <strong>di</strong> concentrazione dei materiali archeologici ed aree <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oarcheologiche”;art.68.02 “Elementi <strong>di</strong> tutela delle strutture inse<strong>di</strong>ative storiche”;art.68.04 “Aree <strong>di</strong> riequilibrio ecologico“le relative specifiche norme <strong>di</strong> tutela.4. La localizzazione degli impianti all’interno della fascia in a<strong>di</strong>acenza-prossimità cosìcome definita al precedente art. 3 c.1 lett. i), <strong>di</strong> ricettori sensibili <strong>di</strong> cui all’ 3 c.1, lett. h)punti 1) e 2), è consentita qualora si persegua l’obiettivo <strong>di</strong> qualità teso allaminimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici degli utenti <strong>di</strong> dette areeovvero quando il valore del campo elettrico risulta, compatibilmente con la qualità delservizio da erogare, il più vicino possibile al valore del fondo preesistente.Art. 9 - Caratteristiche tecnico-costruttive e localizzazione dei nuovi impianti fissi:principi1. Le caratteristiche tecnico costruttive degli impianti riguardano:• le caratteristiche impiantistiche e ra<strong>di</strong>oelettriche degli impianti e/o installazioni;• i caratteri tipologici e/o estetici degli impianti e delle installazioni;


2.3.I requisiti tipologico - estetici degli impianti devono rispondere ai principi <strong>di</strong> cui all’art. 2lett.c) del presente Regolamento, alle prescrizioni <strong>di</strong> cui all’ art. 11 e alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>cui al Capo IV°, fermi restando comunque i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui al precedente art. 8.La localizzazione degli impianti sul territorio deve rispondere:• ai criteri <strong>di</strong> cui all’ art. 2, lett. c) e d);• alle conformi <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al Capo IV°, fermi restando inoltre i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui alprecedente art.8;• agli elaborati prescrittivi del PRG vigente e nello specifico alle tavole P2“Azzonamento del territorio comunale” e P3 “Disciplina particolareggiata della CittàStorica” nonché alle Norme tecniche <strong>di</strong> attuazione;• agli elaborati programmatici del PRG vigente e, nello specifico, alle tavole Pr5, Pr7,Pr8, Pr93.Art. 10 –Caratteristiche impiantistiche e ra<strong>di</strong>oelettriche degli impianti1.2.Le caratteristiche impiantistiche – riferite all’emissione, e/o all’installazione, e/o o all’esercizio - debbono garantire il rispetto dei limiti <strong>di</strong> esposizione, valori <strong>di</strong> attenzione eobiettivi <strong>di</strong> qualità, intesi come valori <strong>di</strong> immissione fissati dalle norme sovraor<strong>di</strong>natevigenti all’atto dell’ entrata in vigore del presente Regolamento, anche attraversol’utilizzo delle migliori soluzioni tecnico/impiantistiche atte a minimizzare l’esposizionedella popolazione ai campi elettromagnetici.Costituiscono requisito non cogente ma consigliato per tutte le installazioni, lecaratteristiche impiantistiche – riferite all’emissione, e/o all’installazione e/o all’esercizioin grado <strong>di</strong> garantire in corrispondenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici abitativi o nei quali si abbia l’abitualepermanenza <strong>di</strong> persone per oltre quattro ore, il rispetto <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> campo elettrico chenon rendano obbligatorie le misure previste dall’Allegato B del DM 381/98.Art.11 – Caratteri tipologico- estetici e ambientali degli impianti fissi: prescrizioni e<strong>di</strong>vieti1. Nel rispetto dei requisiti ra<strong>di</strong>oelettrici deve essere perseguito per ogni impianto oinstallazione – sia relativamente ai supporti, che ai corpi emittenti, che agli shelters, - ilmassimo livello <strong>di</strong> compatibilità e <strong>di</strong> armonizzazione con lo specifico contesto urbano oextraurbano <strong>di</strong> previsto inserimento considerato dal punto <strong>di</strong> vista storico, ambientale epaesaggistico, a tal fine, caso per caso, opportunamente stu<strong>di</strong>ando in fase progettualeforma, <strong>di</strong>mensione, materiali, colore, e collocazione specifica dell’installazione perminimizzare l’intrusione visiva e renderne meglio accettabile la percezione e,comunque, utilizzando la miglior tecnologia <strong>di</strong>sponibile; si dovrà inoltre tenere contodella conformazione architettonica dell’ e<strong>di</strong>ficio prescelto, in particolare armonizzandola posa in opera degli apparati emittenti, e/o integrandone la collocazione, coneventuali elementi singolari emergenti dalla copertura; (vani scale, torri ascensori,ringhiere <strong>di</strong> terrazzi, sottotetti, etc.).2. Per i nuovi impianti sussiste nel territorio comunale il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> realizzare impianti dotati<strong>di</strong> supporti con tipologia a traliccio, fatta salva la posa in opera degli apparati emittenti,con minimo effetto <strong>di</strong> intrusione visiva, su tralicci destinati ad altre funzioni, come adesempio torri faro <strong>di</strong> impianti sportivi.3. Con riferimento ai ricettori <strong>di</strong> cui all’ art. 3, c. 1, lett. h) punti 3) e 4), la progettazione <strong>di</strong>nuovi impianti nella fascia territoriale in prossimità del ricettore deve essere in grado <strong>di</strong>garantire la minimizzazione degli impatti visivi.


4.In conformità a quanto previsto dall’ art. 19 della Direttiva <strong>di</strong> cui alla Deliberazione dellaGiunta regionale n. 197/2001, il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> installazione <strong>di</strong> cui all’art.8 non si applica agliimpianti microcellulari o picocellulari da collocare sugli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> valore storicoarchitettonico e monumentale <strong>di</strong> cui all’art. 3, c.1, lett. h) punto 3), fatte salve lecompetenze della Soprintendenza per gli immobili oggetto <strong>di</strong> specifiche <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>tutela ai sensi del pertinente articolato del D. Lgs. 22/01/2004 n.42, quando non sidetermini alcuna significativa influenza sulla percezione visiva del manufatto e<strong>di</strong>lizio,rientrando in tale ipotesi, in particolare, l’inserimento degli apparati all’interno <strong>di</strong>insegne <strong>di</strong> attività commerciali o terziarie autorizzate negli e<strong>di</strong>fici in questione.CAPO III - NORME E DISPOSIZIONI TECNICHE RELATIVE AGLI IMPIANTI FISSI GIA’AUTORIZZATIArt. 12 – Interventi e adempimenti relativi agli impianti esistenti1. Gli interventi sugli impianti esistenti oggetto delle <strong>di</strong>sposizioni del presente regolamentoriguardano:a) la riconfigurazione;b) il risanamento o la bonifica, con o senza delocalizzazione;c) la <strong>di</strong>smissione o cessazione.Art. 13 – Mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> impianti esistenti1. Le riconfigurazioni non comportanti variazioni <strong>di</strong> esposizione ai campi elettrici, sonooggetto <strong>di</strong> comunicazione al <strong>Comune</strong>, all’ARPA e all’AUSL accompagnata daasseverazione del rispetto dei requisiti che abilitano alla procedura semplificata.2. Sono, altresì, oggetto <strong>di</strong> semplice comunicazione agli enti <strong>di</strong> cui al precedente comma,le riconfigurazioni che comportano la riduzione dell’esposizione ai campielettromagnetici.3. Le mo<strong>di</strong>fiche delle installazioni esistenti che determinano un incremento <strong>di</strong> campoelettrico debbono essere autorizzate.4. Le riconfigurazioni <strong>di</strong> impianti esistenti ubicati nelle fasce territoriali in prossimità <strong>di</strong>ricettori sensibili <strong>di</strong> cui all’ art. 3 c.1, lett. h), punti 1) e 2), così come definite alla lett. i)del medesimo art. 3 c.1, sono consentite a con<strong>di</strong>zione che perseguano il principio <strong>di</strong>minimizzazione <strong>di</strong> cui all’ art. 8 c.4 e 25 del presente Regolamento.5. Fermo restando che gli interventi <strong>di</strong> riconfigurazione non rientrano tra quelli daprevedere nel Programma <strong>di</strong> cui all’ art. 3, c. 1, lett. g), in caso interventi comportantiincremento dei valori riguardanti i parametri ra<strong>di</strong>oelettrici ne è vietata la richiesta nelcorso del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> istruttoria ed autorizzazione del Programma medesimo,intendendosi aperto tale periodo con la data <strong>di</strong> presentazione del Programma.Art. 14 – Risanamento e bonifica visiva <strong>di</strong> impianti esistenti1. Gli interventi <strong>di</strong> risanamento riguardano la riconduzione degli impianti non conformi alrispetto dei limiti <strong>di</strong> esposizione fissati dalla normativa sovraor<strong>di</strong>nata vigente.2. Il <strong>Comune</strong> ha facoltà <strong>di</strong> approvare perio<strong>di</strong>camente un elenco <strong>di</strong> installazioni e impiantida bonificare per motivi <strong>di</strong> intrusione visiva e <strong>di</strong> negativo impatto sul passaggio visualeo perché costituenti non appropriato vincolo allo sviluppo urbanistico del territorio.


3.4.Ferma restando la possibilità <strong>di</strong> bonifica caso per caso sulla base <strong>di</strong> progetti presentatidai gestori anche al <strong>di</strong> fuori dei programmi <strong>di</strong> cui all’ art. 3 c.1 lett. g), in conformità aquanto previsto dal successivo capo IV, i tempi, le modalità e le priorità <strong>di</strong> interventosono oggetto <strong>di</strong> un Programma <strong>di</strong> bonifica da definirsi me<strong>di</strong>ante convenzioni tra il<strong>Comune</strong> e i Concessionari interessati.Gli interventi <strong>di</strong> bonifica <strong>di</strong> cui al comma 3, hanno luogo me<strong>di</strong>ante interventi mo<strong>di</strong>ficatividell’aspetto visivo o me<strong>di</strong>ante delocalizzazione.Art. 15 – Dismissione/cessazione <strong>di</strong> impianti1. La <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> deve essere comunicata al<strong>Comune</strong> da parte del Concessionario, almeno 30 giorni prima dell’effettuazione dell’intervento, in<strong>di</strong>cando la data presunta dello stesso. Con la comunicazione ilConcessionario in<strong>di</strong>ca le modalità <strong>di</strong> riduzione in pristino dei siti, - sia relativi aproprietà private, che a luoghi <strong>di</strong> proprietà pubblica, - in seguito alla <strong>di</strong>smissione, conparticolare riferimento alle opere civili e alle trasformazioni e<strong>di</strong>lizie a suo temporealizzate in connessione con l’installazione dell’impianto fisso.Art. 16 – Formazione e aggiornamento del Catasto degli impianti fissi per la<strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>1.Il <strong>Comune</strong>, avvalendosi <strong>di</strong> Arpa, realizza ed aggiorna il catasto delle stazioni ra<strong>di</strong>o baseesistenti, corredato delle caratteristiche tecniche necessarie alla valutazione dei campielettromagnetici. La relativa mappa viene gestita su cartografia informatizzata.CAPO IV - CRITERI PER IL CORRETTO INSERIMENTO URBANISTICO E LAMINIMIZZAZIONE DELL’ IMPATTO VISIVO DEGLI IMPIANTI FISSI DI TELEFONIAMOBILEArt. 17 Articolazione delle <strong>di</strong>sposizioni per la compatibilità paesaggistica eurbanistica degli impianti fissi per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>1.2.3.Fermo restando che i principi generali <strong>di</strong> cui all’art. 2 c.1, lett. a) c) e d), nonché leprescrizioni e i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> cui all’ art. 8, valgono per tutte le parti del territorio comunale, icriteri e le modalità <strong>di</strong> minimizzazione dell'impatto sul paesaggio visuale tengonoconto, in particolare, delle specificità dei seguenti contesti:a) Territorio urbanizzato:a.1 Città storica;a.2 Città consolidata;a.3 Città da trasformare;b) Territorio extra urbanoPossono costituire oggetto <strong>di</strong> specifiche prescrizioni a tutela dall’inquinamento visivo lecaratteristiche <strong>di</strong> tutti <strong>di</strong> gli elementi strutturali (supporti, corpi emittenti, shelters, erelativi materiali) ed accessori (recinzioni, colori, verde <strong>di</strong> mitigazione, etc.) costituenti l’installazione.La valutazione <strong>di</strong> compatibilità urbanistica è formulata con specifico riferimento aivincoli all’uso del territorio derivanti dall’esercizio degli apparati per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>,tenendo conto in particolare:• delle destinazioni funzionali assegnate alle <strong>di</strong>verse parti del territorio;• del livello <strong>di</strong> attuazione delle previsioni pianificatorie;


4.5.• delle altezze massime consentite in relazione all’ubicazione delle emissioni e allaconformazione dello spazio in cui i valori <strong>di</strong> campo elettrico, magnetico edelettromagnetico risultino superiori alle soglie <strong>di</strong> esposizione consentite;• delle previsioni <strong>di</strong> trasformazione delle <strong>di</strong>verse parti del territorio previste dal vigenteP.R.G.Al fine <strong>di</strong> perseguire un migliore inserimento territoriale ed ambientale degli impianti,sono da privilegiare impianti <strong>di</strong> trasmissione proposti, in co-siting, in zone produttive,artigianali od industriali o a<strong>di</strong>bite ad infrastrutture tecnologiche.In caso <strong>di</strong> ubicazioni proposte, per le necessità <strong>di</strong> copertura e <strong>di</strong> sviluppo della rete, inzone residenziali, la valutazione <strong>di</strong> compatibilità urbanistica ed ambientale è formulataconsiderando il contesto e<strong>di</strong>lizio esistente e/o previsto, nonché l’impatto visivo delmanufatto e gli eventuali mascheramenti previsti.Art. 18 – Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano: Città Storica1. Il campo <strong>di</strong> applicazione della Città storica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> corrispondealla parte <strong>di</strong> territorio comunale compresa dal perimetro delimitato dai Viali Timavo, DeiMille, Piave e Isonzo. Tale settore costituisce oggetto <strong>di</strong> particolare tutela esalvaguar<strong>di</strong>a in considerazione delle relative caratteristiche storiche, architettoniche edurbanistiche.2. In tali ambiti sono ammesse le seguenti categorie <strong>di</strong> interventi:• la realizzazione <strong>di</strong> nuove installazioni deve garantire un impatto visivo nonapprezzabile. In particolare dovrà essere perseguita la minimizzazione degli effettirispetto al piano stradale ed ai punti <strong>di</strong> vista urbani. Anche in questo caso saràprivilegiato il co-siting e/o il coor<strong>di</strong>namento tra le installazioni <strong>di</strong> più gestori sullacopertura <strong>di</strong> uno stesso e<strong>di</strong>ficio;• sperimentazione <strong>di</strong> soluzioni tecnologiche innovative, (es.: microcelle, picocelle,microstazioni, etc.) <strong>di</strong>verse dalle installazioni tra<strong>di</strong>zionali, ove ininfluenti sui caratteripercettivi dell'ambiente storico in cui vengano inserite.Art. 19 Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano: Città ConsolidataLa città consolidata comprende tutte le parti urbane esistenti nel capoluogo, delle frazionie dei nuclei esterni, con esclusione della Città Storica. Essa è articolata in tessuti esistenti,vale a <strong>di</strong>re parti <strong>di</strong> città omogenee per quanto riguarda i caratteri del sistema inse<strong>di</strong>ativo,quelli morfo-tipologici e quelli funzionali:1.Per i tessuti esistenti a prevalente destinazione residenziale, i progetti relativi a<strong>di</strong>nstallazioni per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> da realizzare in tale ambito urbano, ferma restandola preferenza per l’utilizzo <strong>di</strong> soluzioni tecnologiche innovative, (es.: microcelle,picocelle, microstazioni, etc.) <strong>di</strong>verse dalle installazioni tra<strong>di</strong>zionali, a trascurabile oridotto impatto visivo, devono uniformarsi ai seguenti criteri:a) Se previste su e<strong>di</strong>fici esistenti:• le antenne e i relativi supporti per forma e <strong>di</strong>mensioni devono minimizzare ogniinterferenza visiva con altri elementi caratteristici del paesaggio urbano(campanili, piazze, alberature vincolate, e<strong>di</strong>fici o complessi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici chepresentano caratteristiche architettoniche e con e<strong>di</strong>fici assoggettati a vincoloconservativo);b) Se previste su pali realizzati ad hoc:


• sono da adottarsi, <strong>di</strong> norma, installazioni in area <strong>di</strong> proprietà pubblica, qualirotonde, aree cimiteriali, torri faro <strong>di</strong> impianti sportivi ecc., i cui progetti dovrannoessere redatti in funzione dello specifico contesto urbanistico, in generecaratterizzandosi come complemento d’arredo urbano, o, eventualmente,riguardare pali <strong>di</strong> illuminazione e altri apparati tecnologici. Non è, <strong>di</strong> norma,consentito l’inserimento <strong>di</strong> pali <strong>di</strong> supporto in aree cortilive <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong>fabbricati, se non compatibili con lo specifico contesto urbanistico;• utilizzo del co-siting.2. Per i tessuti a prevalente destinazione produttiva polifunzionale e artigianale-industrialeE’ preferibile l’inserimento <strong>di</strong> installazioni per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> in aree a destinazioneproduttiva polifunzionale e artigianale-industriale rispetto a limitrofe aree a prevalentedestinazione residenziale e la relativa progettazione dovrà perseguire le seguentisoluzioni:• inserimento in zone per la viabilità e relative fasce d'ambientazione, parcheggi,zone per attrezzature tecnologiche ecc. secondo una progettazione integrata colcontesto urbanistico <strong>di</strong> riferimento;• progettazione degli impianti emittenti su strutture già esistenti (pali perl’illuminazione, sostegni per insegne, torri faro, serbatoi acquedottistici ecc.)prevedendo a carico dei Concessionari le eventuali sostituzioni funzionali all’utilizzazione;• anche in tali contesti sono ammissibili soluzioni a palo preferibilmente in areapubblica;• sono, altresì, ammesse installazioni su coperture <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici privati o pubblici, adestinazione preferibilmente <strong>di</strong>rezionale e terziaria;Art. 20 – Inserimento degli impianti nel paesaggio urbano : Città da trasformare1.La Città da trasformare riguarda tutte le aree urbane interessate da interventi <strong>di</strong>trasformazione urbanistica (recupero e riuso <strong>di</strong> aree già e<strong>di</strong>ficate e <strong>di</strong> nuoviinse<strong>di</strong>amenti su aree libere). All’interno <strong>di</strong> tali aree si prevede una completatrasformazione urbanistica relativa ai nuovi inse<strong>di</strong>amenti e a quelli esistenti.2. Le aree <strong>di</strong> trasformazione sono soggette prevalentemente a pianificazione attuativa, <strong>di</strong>iniziativa privata e pubblica; pertanto l’eventuale collocazione <strong>di</strong> nuove installazioni, acarattere permanente, all’interno delle suddette aree o in aree limitrofe sarà valutatatenendo presente le previsioni <strong>di</strong> Piano Regolatore e i relativi Piani <strong>di</strong> attuazione.Qualora, al momento della presentazione della richiesta <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong><strong>mobile</strong>, non siano state autorizzate le procedure <strong>di</strong> attuazione dei piani stessi, potrannoessere, su parere del Servizio Pianificazione, autorizzati impianti a carattereprovvisorio.3. Per i tessuti i a prevalente destinazione residenziale.Si richiamano i criteri <strong>di</strong> cui all’art. 19, comma 14. Per i tessuti i a prevalente destinazione produttiva polifunzionale e artigianaleindustriale.Si richiamano i criteri <strong>di</strong> cui all’art. 19, comma 2


Art. 21 – Inserimento degli impianti nel paesaggio extraurbano1. L’inserimento <strong>di</strong> nuovi impianti per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> nel territorio extraurbano, deveperseguire le seguenti soluzioni:• privilegio <strong>di</strong> localizzazioni su area pubblica o destinate ad usi <strong>di</strong> pubblica utilità inprossimità <strong>di</strong> altri sistemi tecnologici esistenti (cabine elettriche, pali, <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong>carburante, ecc.);• le soluzioni progettuali dovranno essere adeguate, in relazione ai tratti costituenticannocchiali prospettici e ai corridoi con percezione lunga (rettilinei <strong>di</strong> stradestoriche, ecc.), in riferimento a preesistenze storiche <strong>di</strong> rilievo e alle zone <strong>di</strong>particolare valore ambientale e paesaggistico;• incentivazione della presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi emittenti appartenenti a piùConcessionari su una medesima installazione fissa;• le apparecchiature a terra, salvo che nei casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>retto contatto con le attivitàproduttive <strong>di</strong> cui sopra devono essere adeguatamente schermate con siepi ealberature costituite me<strong>di</strong>ante essenze tipiche locali, associandole, quandopossibile, ai sistemi <strong>di</strong> verde già presenti sul territorio.Art. 22 – Comunicazioni1. I concessionari sono tenuti a comunicare, nel termine massimo <strong>di</strong> 30 giorni dall’esecuzione, l’intervenuta realizzazione dei seguenti interventi:a) ultimazione delle opere relative installazione <strong>di</strong> nuovi impianti fissi, comunqueautorizzati;b) messa in esercizio degli impianti stessi, con specificazione delle caratteristichedefinitivamente attivate (potenza, canali e tilt);c) esecuzione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> riconfigurazione, <strong>di</strong> risanamento o bonifica conspecificazione delle caratteristiche definitivamente attivate (potenza, canali e tilt).CAPO V - REGIME SANZIONATORIO E NORME FINANZIARIEArt. 23 - Sanzioni1. Salvo che il fatto costituisca reato, per la violazione delle norme del presenteRegolamento si applicano le sanzioni amministrative <strong>di</strong> cui ai successivi commi.2. Chiunque installi impianti per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> senza la prescritta autorizzazione o<strong>di</strong>versi da quelli per i quali è stata prevista l’autorizzazione è punito con la sanzioneamministrativa da € 2.582,00 a € 10.329,00. Qualora l’impianto risulti anche attivato il<strong>Comune</strong> provvede, con apposito atto ad inibirne l’uso.3. Analoghe sanzioni si applicano anche a coloro che non rispettano i termini fissati aisensi dei commi 3 e 6 dell’art.7 del presente Regolamento.4. In caso <strong>di</strong> inosservanza delle prescrizioni previste nelle autorizzazioni rilasciate ai sensidel presente regolamento oltre alla sanzione <strong>di</strong> cui al comma 2, si applica lasospensione degli atti autorizzatori da uno a quattro mesi. In caso <strong>di</strong> reiterataviolazione l’autorizzazione è revocata.


Art. 24 – Spese istruttorie1. In conformità a quanto previsto dall’ art. 8 c. 9 della L.R. 30/2000 e dagli artt. 8.2 e12.1) della <strong>di</strong>rettiva <strong>di</strong> cui alla Deliberazione G.R. n. 197/2001, i proce<strong>di</strong>menti relativi all’armonizzazione delle <strong>di</strong>verse proposte dei singoli concessionari negli elaborati delprogramma annuale, alla valutazione delle aree <strong>di</strong> ricerca e al rilascio delleautorizzazioni per impianti fissi e mobili <strong>di</strong>sciplinate dall’ art. 8 commi 2 e 6 e dall’ 12della LR 30/2000, sono assoggettati ad oneri istruttori da definirsi con apposito atto,sulla base delle specifiche <strong>di</strong>rettive e/o in<strong>di</strong>cazioni regionali, e in conformità con la<strong>di</strong>sciplina dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> segreteria per i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> Sportello Unico ed i proce<strong>di</strong>mentiurbanistico e<strong>di</strong>lizi, e, quando dovute, le quote destinate all’ARPA e all’AUSL, per gliadempimenti <strong>di</strong> rispettiva competenza.2. L’ammontare delle spese istruttorie sarà perio<strong>di</strong>camente aggiornato, in particolaretenendo conto delle in<strong>di</strong>cazioni in tal senso della Regione <strong>Emilia</strong> Romagna.CAPO VI – DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALIArt. 25 - Minimizzazione dei campi elettromagnetici sui ricettori sensibili1.2.3.Così come previsto dall’art.9, comma 2, della Direttiva Regionale per l’applicazionedella L.R.31.10.2000, n.30, adottata con deliberazione della Giunta Regionale20.2.2001, n.197, la localizzazione degli impianti all’interno della fascia in a<strong>di</strong>acenzaprossimitàcosì come definita al precedente art. 3 c.1, lett. i), <strong>di</strong> ricettori sensibili <strong>di</strong> cuiall’ 3 c.1, lett. h), punti 1) e 2), è consentita qualora si persegua l’obiettivo <strong>di</strong> qualitàteso alla minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici degli utenti <strong>di</strong> dettearee, ovvero quando il valore del campo elettrico risulta, compatibilmente con la qualitàdel servizio da erogare, il più vicino possibile al valore del fondo preesistente.In attesa che la Regione provveda ad emanare eventuali criteri specifici, al fine <strong>di</strong><strong>di</strong>mostrare il perseguimento dell’obiettivo <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> cui al precedente comma, ilgestore è tenuto a presentare elementi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento in relazione:• alle <strong>di</strong>verse eventuali soluzioni localizzative alternative esaminate;• alle soluzioni adottate per minimizzare l’esposizione in corrispondenza dei ricettorisensibili relativamente al progetto presentato ed in riferimento alle miglioritecnologie <strong>di</strong>sponibili;• alla <strong>di</strong>sponibilità ad assicurare il monitoraggio dei livelli <strong>di</strong> campo elettromagneticoimmessi nell’ambiente in corrispondenza dei ricettori sensibili;valutato l’impegno <strong>di</strong> minimizzazione condotto dal Gestore, viene ritenuto sod<strong>di</strong>sfatto ilcomma 4 dell’art. 8.Gli elementi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al precedente comma non sono richiesti quandol’incremento del valore <strong>di</strong> fondo valutato in assenza della nuova sorgente incorrispondenza degli e<strong>di</strong>fici posti nelle aree sensibili <strong>di</strong> cui all’art. 3, comma 1, letterah), punti 1), 2), sod<strong>di</strong>sfa le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui all’allegato A al presente regolamento.Art. 26 - Cartografie <strong>di</strong> riferimento1. Fermo restando quanto stabilito all’art.8 “Ubicazioni vietate” e le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui alCapo IV, il presente regolamento potrà, inoltre, con appositi successivi atti, essere


2.3.integrato con cartografie tematiche, elaborate tenendo presente, in particolare, iseguenti fattori:− presenza <strong>di</strong> specifici vincoli <strong>di</strong> tipo urbanistico territoriale, ivi compresal'appartenenza ad ambiti in prossimità <strong>di</strong> più ricettori sensibili, così come definiti aisensi del precedente art. 3, c. 1;− particolare concentrazione <strong>di</strong> ricettori sensibili, rispetto alla me<strong>di</strong>a riscontrabile inzona urbana;− densità <strong>di</strong> sorgenti d’emissione <strong>di</strong> onde elettromagnetiche nel campo dellera<strong>di</strong>ofrequenze e microonde particolarmente elevata rispetto alla me<strong>di</strong>a dellasituazione del territorio urbanizzato;− entità dei valori fondo particolarmente elevati rispetto ai valori me<strong>di</strong> rilevati nelterritorio urbanizzato.L'elaborazione <strong>di</strong> tali cartografie tematiche da effettuarsi per successiviapprofon<strong>di</strong>menti, con riferimento al consolidarsi delle indagini <strong>di</strong> settore e delle attività<strong>di</strong> monitoraggio, potrà portare all’ identificazione <strong>di</strong>:• aree <strong>di</strong> attenzione, nelle quali l’inserimento <strong>di</strong> nuovi impianti può essere oggetto <strong>di</strong>particolari prescrizioni. In tali aree saranno, altresì, valutate con preferenza,proposte circa la copertura della domanda attraverso impianti microcellulari o altremicrostazioni a basso impatto elettromagnetico e/o visivo;• aree particolarmente compatibili con l' inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuovi impianti fissi, in quantoprecipuamente caratterizzate da con<strong>di</strong>zioni favorevoli nei confronti dellarealizzazione <strong>di</strong> nuove installazioni per la <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>.L’approvazione delle cartografie in argomento comporterà l’assunzione delle stesse ariferimento, sia dei concessionari dei servizi <strong>di</strong> <strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong> per la formulazionedelle proprie proposte concernenti siti puntuali ed aree <strong>di</strong> ricerca da inserire neiprogrammi annuali successivi alla loro approvazione, sia del <strong>Comune</strong> per gliadempimenti istruttori relativi ai programmi annuali e a siti puntuali.Art. 27 - Intese ed accor<strong>di</strong>1.Per il conseguimento degli obiettivi del presente regolamento, il <strong>Comune</strong> promuoveintese ed accor<strong>di</strong> con i gestori al fine <strong>di</strong> favorire, da un lato lo sviluppo del servizio <strong>di</strong><strong>telefonia</strong> <strong>mobile</strong>, conformemente agli obblighi <strong>di</strong> concessione e licenza governativa,dall’altro l’uso delle tecnologie più avanzate che consentano <strong>di</strong> minimizzare sial’emissione degli impianti, sia l’impatto ambientale degli stessi.Art. 28 - Informazione1.Il <strong>Comune</strong> promuove, in collaborazione con Università, Arpa ed Ausl iniziative <strong>di</strong>informazione alla citta<strong>di</strong>nanza, con particolare attenzione ai giovani e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazionedei dati relativi al monitoraggio dei campi elettromagnetici.Art. 29 - Norme <strong>di</strong> rinvio ad altri provve<strong>di</strong>menti1.Per quanto non espressamente <strong>di</strong>sciplinato dal Presente Regolamento si rimanda alleconformi <strong>di</strong>sposizioni della L. 23/2/2001 n. 36, della LR 31/10/2000 n. 30, così come


mo<strong>di</strong>ficata e integrata dalla LR 25/11/02, n.30 e dalla LR 14/4/2004, n.7 e della“Direttiva per l’ applicazione della LR 31/10/2000 n. 30” <strong>di</strong> cui alla Deliberazione dellaGiunta Regionale 20/2/2001 n. 197, nonché del DPR 7/12/2000 n. 440 "Regolamentorecante mo<strong>di</strong>fiche e integrazioni al DPR 20/10/98 n. 447, in materia <strong>di</strong> sportelli unici pergli impianti produttivi".


Allegato A – Esenzione dagli approfon<strong>di</strong>menti istruttori <strong>di</strong> cui al 2° comma dell’art.25Gli approfon<strong>di</strong>menti istruttori <strong>di</strong> cui al 2° comma dell’art. 25 del presente regolamento nonsono richiesti qualora il contributo del campo elettrico dovuto alla sorgente in esame(nuova SRB o riconfigurazione <strong>di</strong> esistente), sommato a quello preesistente, entrambivalutati in corrispondenza degli e<strong>di</strong>fici posti nelle aree sensibili <strong>di</strong> cui all’art. 3, comma 1,lettera h), punti 1), 2) rispettino le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> seguito specificate:DefinizioniE PE SE FCampo elettrico preesistente misurato o valutato.Qualora siano noti i dati ra<strong>di</strong>oelettrici relativi alle configurazioni <strong>di</strong> massimo esercizio<strong>di</strong> tutte le sorgenti che insistono in un raggio <strong>di</strong> 200 m dall’e<strong>di</strong>ficio sensibile inoggetto, si procede me<strong>di</strong>ante valutazione con modelli <strong>di</strong> calcolo. In tale caso siricava la ra<strong>di</strong>ce quadrata della me<strong>di</strong>a dei quadrati dei valori <strong>di</strong> campo elettricocalcolati con adeguato passo <strong>di</strong> griglia sul volume dell’e<strong>di</strong>ficio sensibile destinato apermanenza maggiore <strong>di</strong> 4 ore al giorno.In caso contrario si procede con misurazioni in campo.Campo elettrico prodotto dalla sola sorgente in esame.Viene valutato me<strong>di</strong>ante modelli <strong>di</strong> calcolo, ricavando la ra<strong>di</strong>ce quadrata della me<strong>di</strong>adei quadrati dei valori <strong>di</strong> campo elettrico calcolati con adeguato passo <strong>di</strong> griglia sulvolume dell’e<strong>di</strong>ficio sensibile destinato a permanenza maggiore <strong>di</strong> 4 ore al giorno.Nel caso <strong>di</strong> riconfigurazioni rappresenta la variazione del campo elettricosull’e<strong>di</strong>ficio sensibile in oggetto rispetto alla configurazione in essere, ovvero lara<strong>di</strong>ce quadrata della <strong>di</strong>fferenza dei quadrati dei valori <strong>di</strong> campo elettrico inerenti lasorgente in esame a riconfigurazione attuata (E SF ) e prima <strong>di</strong> essa (E SP )Campo elettrico finale rappresentativo della situazione espositiva del ricettoresensibile a seguito dell’inserimento della sorgente in oggetto, tenuto conto del fondopreesistente.Si ottiene facendo la ra<strong>di</strong>ce quadrata della somma (E P ) 2 + (E S ) 2Con<strong>di</strong>zioni per l’esenzioneL’esenzione ricorre al verificarsi <strong>di</strong> almeno una delle due seguenti con<strong>di</strong>zioni.1) E F ≤ 0.7 V/m2) E F ≤ (E P • 1,4) E F – E P ≤ 0,5 V/m E F ≤ 3 V/m

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