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Piersandra DRAGONI Difensore Civico del Comune di Ascoli Piceno

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ticolo 60, i presupposti, le modalita', i limiti per l'esercizio <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong>accesso a documenti amministrativi contenenti dati personali, e la relativatutela giuris<strong>di</strong>zionale, restano <strong>di</strong>sciplinati dalla legge 7 agosto 1990,n. 241, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni e dalle altre <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge in materia,nonche' dai relativi regolamenti <strong>di</strong> attuazione, anche per cio' checoncerne i tipi <strong>di</strong> dati sensibili e giu<strong>di</strong>ziari e le operazioni <strong>di</strong> trattamentoeseguibili in esecuzione <strong>di</strong> una richiesta <strong>di</strong> accesso. Le attivita' finalizzateall'applicazione <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sciplina si considerano <strong>di</strong> rilevante interessepubblico”.Il menzionato art. 60 introduce una <strong>di</strong>stinzione per i cd. “dati sensibilissimi”<strong>di</strong>sponendo che “quando il trattamento concerne dati idonei a rivelarelo stato <strong>di</strong> salute o la vita sessuale, il trattamento e' consentito se la situazionegiuri<strong>di</strong>camente rilevante che si intende tutelare con la richiesta<strong>di</strong> accesso ai documenti amministrativi e' <strong>di</strong> rango almeno pari ai <strong>di</strong>ritti<strong>del</strong>l'interessato, ovvero consiste in un <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong>la personalita' o in un altro<strong>di</strong>ritto o liberta' fondamentale e inviolabile”. (12)A conclusione <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>samina, ci resta da capire un’ultima cosa: abbiamovisto che la legge, la giurisprudenza e il Garante concordano nel ritenereche il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso normalmente prevale sulla tutela alla riservatezza,a meno che non si tratti <strong>di</strong> dati sensibilissimi e l’interesse <strong>di</strong> chi chiede l’accessosia inferiore a quello <strong>di</strong> chi invoca la tutela <strong>del</strong>la privacy.Bene: poco fa ho accennato che il Garante <strong>del</strong>la privacy, nell’affermare chela legge 675/96 non può essere utilizzata per negare o limitare il <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong> accesso, ha rimandato all’amministrazione destinataria <strong>del</strong>la richiestail compito <strong>di</strong> valutare in concreto, caso per caso, la sussistenza <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioniper esercitare tale <strong>di</strong>ritto.Avendo il Consiglio <strong>di</strong> Stato chiarito definitivamente che “il bilanciamen-75(12)cfr. TAR Marche, 7/3/2002, n. 215 e TAR Veneto, 30/1/2003, n. 1674, che riconoscono laprevalenza <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso <strong>del</strong>l’interessato sul <strong>di</strong>ritto alla riservatezza <strong>di</strong> terzi anchein relazione ai cd. <strong>di</strong>ritti sensibilissimi quando è funzionale alla tutela <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti analoghie limitandolo alla sola modalità <strong>del</strong>la visione

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