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Regolamento per l'ordinamento degli uffici e dei servizi - Comune di ...

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REGOLAMENTO PER L’ORDINAMENTODEGLI UFFICI E DEI SERVIZIOrganizzazione e sistema <strong>di</strong>rezionaleValutazione e premialitàResponsabilità e proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinareTITOLO II PRINCIPI GENERALICAPO II PRINCIPI GENERALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE1. Ai sensi del presente regolamento si intendono:Art. 1Definizioni e richiami normativi– <strong>per</strong> “TUEL” il testo unico sull’or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000,n. 267, e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni;– <strong>per</strong> “D.Lgs. n. 165/2001” il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni;– <strong>per</strong> “D.Lgs. n. 150/2009” il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni;– <strong>per</strong> “<strong>Regolamento</strong>” il presente regolamento sull’or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> <strong>uffici</strong> e <strong>servizi</strong> assunto ai sensi dell’art. 89del TUEL;– <strong>per</strong> “CCNL” il contratto collettivo nazionale <strong>di</strong> lavoro del comparto regioni – autonomie locali;– <strong>per</strong> “CCDI” il contratto collettivo decentrato integrativo stipulato presso l’amministrazione Comunale;– <strong>per</strong> “ente” o “amministrazione” l’amministrazione Comunale;– <strong>per</strong> “PEG” il piano esecutivo <strong>di</strong> gestione dell’ente;– <strong>per</strong> “PDP” il piano delle <strong>per</strong>formance relativo al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente;– <strong>per</strong> “Dirigente” il <strong>per</strong>sonale cui sia stato affidato un incarico <strong>di</strong> posizione <strong>di</strong>rigenziale.2. Le definizioni <strong>di</strong> cui sopra devono intendersi, ai fini del presente <strong>Regolamento</strong>, quali definizioni <strong>di</strong> tipo<strong>di</strong>namico, i cui riferimenti, <strong>per</strong>tanto, sono <strong>di</strong>rettamente ed automaticamente o<strong>per</strong>ati al testo vigente al momentodell’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni regolamentari che le richiamano.Art. 2Natura e qualificazione del <strong>Regolamento</strong>1. Il presente regolamento <strong>di</strong>sciplina l’or<strong>di</strong>namento generale <strong>degli</strong> <strong>uffici</strong> e <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> dell’ente, in base aprincipi <strong>di</strong> autonomia, funzionalità ed economicità della gestione, nonché <strong>di</strong> professionalità e responsabilità <strong>degli</strong>organi e <strong>degli</strong> o<strong>per</strong>atori dell’amministrazione, ai sensi dell’articolo 89, comma 1, del TUEL e dell’articolo 2,comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001.2. I criteri generali <strong>di</strong> riferimento in materia <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> <strong>uffici</strong> e <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> <strong>di</strong> cui all’articolo 48,comma 3, del TUEL sono stati determinati dal Consiglio Comunale, ai sensi dell’articolo 42, comma 2, lett. a),del TUEL medesimo. La revisione <strong>dei</strong> criteri <strong>di</strong> cui sopra deve essere o<strong>per</strong>ata, in ogni caso, dal Consiglio– 1 –


Comunale ogni qual volta intervengano <strong>di</strong>scipline legislative che comportino la mo<strong>di</strong>fica <strong>dei</strong> principior<strong>di</strong>namentali assunti.3. Il presente <strong>Regolamento</strong> costituisce insieme normativo <strong>di</strong> riferimento in materia <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento generale<strong>degli</strong> <strong>uffici</strong> e <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> cui ogni altro strumento regolamentare deve attenersi <strong>per</strong> quanto attiene alla specifica<strong>di</strong>sciplina dallo stesso recata.Art. 3Oggetto del <strong>Regolamento</strong>1.Nell’ambito del presente <strong>Regolamento</strong> sono ricomprese le <strong>di</strong>sposizioni intese a:a) attuare, ai sensi <strong>degli</strong> artt. 7 ed 89 del TUEL, i principi <strong>di</strong> legge e statutari vigenti in tema <strong>di</strong> gestione edorganizzazione della pubblica amministrazione locale, anche a norma <strong>degli</strong> artt. 2 e 27 del D.Lgs. n. 165/2001;b) completare ed integrare la normativa statale o regionale nel rispetto <strong>dei</strong> limiti imposti alla espressionedell’autonomo potere regolamentare attribuito alle autonomie locali, <strong>di</strong> cui all’art. 7 del TUEL;c) <strong>di</strong>sciplinare le materie riservate o rimesse all’autonomo potere regolamentare delle amministrazioni locali, nelrispetto <strong>dei</strong> principi fissati dalla legge e dallo statuto e tenuto conto <strong>di</strong> quanto demandato alla contrattazionecollettiva nazionale, ai sensi dell’art. 89 del TUEL;d) normare aspetti ed ambiti privi <strong>di</strong> apposita <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> livello primario o secondario;e) regolamentare profili ed ambiti nell’esercizio <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>sciplinatoria <strong>di</strong> tipo successivo-sostitutivo odoccupativo, ai sensi e <strong>per</strong> gli effetti <strong>di</strong> cui all’articolo 2, comma 2, secondo <strong>per</strong>iodo, del D.Lgs. n. 165/2001, edall’art. 89 del TUEL;f) <strong>di</strong>sciplinare gli aspetti generali del regime <strong>di</strong> premialità <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti, in applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>principio introdotte dai titoli II e III del D.Lgs. n. 150/2009, con particolare riferimento alle normearmonizzatrici <strong>di</strong> cui agli artt. 16 e 31 del decreto legislativo stesso;g) ogni altro aspetto rimesso, anche residualmente, al potere endoregolamentare dell’ente.2. Le materie <strong>di</strong>sciplinate dal presente regolamento sono soggette al sistema <strong>di</strong> relazioni sindacali previsto dalvigente or<strong>di</strong>namento legale e contrattuale.TITOLO IIL’ORGANIZZAZIONECAPO ILE STRUTTURE ORGANIZZATIVEArt. 4Principi <strong>di</strong> organizzazione1. L’organizzazione dell’amministrazione è costantemente ispirata ai criteri <strong>di</strong> cui all’art. 2, commi 1 e 1-bis,del D.Lgs. n. 165/2001, come <strong>di</strong> seguito specificati:– finalizzazione <strong>degli</strong> assetti organizzativi e gestionali ai compiti, agli scopi ed ai piani <strong>di</strong> lavorodell’amministrazione, anche attraverso la costante verifica e la <strong>di</strong>namica revisione <strong>degli</strong> stessi, da effettuarsi<strong>per</strong>io<strong>di</strong>camente e, in ogni caso, all’atto della definizione <strong>degli</strong> obiettivi e della programmazione delle attivitànell’ambito del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione;– flessibilità, a garanzia <strong>dei</strong> margini d’o<strong>per</strong>atività necessari <strong>per</strong> l’assunzione delle determinazioni organizzative egestionali da parte <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti;– 2 –


– omogeneizzazione delle strutture e delle relative funzioni finali e strumentali;– interfunzionalità <strong>degli</strong> <strong>uffici</strong>;– imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa;– armonizzazione <strong>degli</strong> orari <strong>di</strong> <strong>servizi</strong>o e <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura al pubblico alle esigenze dell’utenza;– responsabilizzazione e collaborazione del <strong>per</strong>sonale;– flessibilizzazione, in genere, nell’attribuzione alle strutture organizzative delle linee funzionali e nella gestionedelle risorse umane;– autonomia e responsabilità nell’esercizio delle attribuzioni gestionali;– riconoscimento del merito nella erogazione <strong>di</strong>stintiva del sistema premiale destinato al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente.2. L’organizzazione dell’ente costituisce strumento <strong>di</strong> conseguimento <strong>degli</strong> obiettivi propri del funzionamentodell’amministrazione. Il processo <strong>di</strong> revisione organizzativa si sviluppa su due livelli <strong>di</strong> competenza: la macroorganizzazione, costituita dalla definizione delle strutture organizzative <strong>di</strong> massima <strong>di</strong>mensione compresol’istituzione delle aree <strong>di</strong> posizione organizzativa o <strong>di</strong> alta professionalità, <strong>di</strong> competenza dell’organo <strong>di</strong> governonell’ambito del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione, ai sensi dell’art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001, e la microorganizzazione, rappresentata dalla determinazione <strong>degli</strong> assetti organizzativi interni alle strutture <strong>di</strong> massima<strong>di</strong>mensione, affidata agli organi addetti alla gestione, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001.Art. 5Strutture organizzative1. La struttura organizzativa dell’amministrazione, funzionale alla produzione <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> erogati, si articola inunità organizzative, <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa entità e complessità, or<strong>di</strong>nate, <strong>di</strong> norma, <strong>per</strong> funzioni omogenee e finalizzate allosvolgimento <strong>di</strong> attività finali, strumentali e <strong>di</strong> supporto, ovvero al conseguimento <strong>di</strong> obiettivi determinati o allarealizzazione <strong>di</strong> programmi specifici.Rientra nella competenza della Giunta l’istituzione delle aree <strong>di</strong> posizione organizzativa o <strong>di</strong> altaprofessionalità.2. La determinazione delle unità organizzative <strong>di</strong> massima <strong>di</strong>mensione, convenzionalmente definite“Direzioni”, è o<strong>per</strong>ata dalla Giunta ed è finalizzata alla costituzione <strong>di</strong> aggregati <strong>di</strong> competenze omogenee traloro, combinate in funzione del migliore conseguimento <strong>degli</strong> obiettivi propri del programma <strong>di</strong> governodell’ente, in funzione della duttilità gestionale interna delle strutture e della loro integrazione.3. L’entità, la <strong>di</strong>mensione ed i contenuti funzionali delle unità organizzative <strong>di</strong> cui al precedente comma sonodefiniti nell’ambito del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione <strong>per</strong> le finalità predette. Possono inoltre essere istituiteparticolari unità organizzative destinate alla gestione <strong>di</strong> <strong>servizi</strong> in convenzione. In tali unità sono istituite posizioniorganizzative ai sensi dell’art. 14 del CCNL del 22 gennaio 2004.4. Nell’ambito organizzativo, definito ai sensi del presente articolo, possono essere istituite unità organizzativeautonome <strong>per</strong> lo svolgimento <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> staff e/o <strong>per</strong> l’erogazione <strong>di</strong> <strong>servizi</strong> strumentali, sia <strong>di</strong> elevatocontenuto tecnico-specialistico, sia <strong>di</strong> supporto all’azione <strong>degli</strong> organi <strong>di</strong> governo, ai sensi dell’articolo 90,comma 1, del TUEL. Possono essere costituite unità organizzative <strong>di</strong> progetto con carattere temporaneo, <strong>per</strong> ilconseguimento <strong>di</strong> obiettivi specifici, anche intersettoriali, quando si renda necessario od opportuno, inquest’ultimo caso, l’apporto professionale <strong>di</strong> risorse facenti capo a <strong>di</strong>mensioni organizzative <strong>di</strong>versificate.5. In ogni caso l’amministrazione ha ampia facoltà <strong>di</strong> definire l’assetto organizzativo delle strutture <strong>di</strong> massima<strong>di</strong>mensione e <strong>di</strong> quelle in<strong>di</strong>cate al comma precedente, ancorché <strong>per</strong> le finalità <strong>di</strong> cui al comma 2, utilizzando ognipossibile e razionale formula strutturale ed organizzativa strumentale al migliore conseguimento <strong>degli</strong> obiettiviistituzionali.6. La revisione delle strutture organizzative può essere effettuata anche al <strong>di</strong> fuori dello strumento <strong>di</strong>programmazione esecutiva <strong>per</strong> sopravvenute esigenze <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no strutturale in funzione <strong>degli</strong> obiettivi da– 3 –


CAPO IIL’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DIRIGENZIALEA TEMPO DETERMINATOArt. 14Co<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> posizioni <strong>di</strong>rigenziali a tempo determinatoL’assunzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti a tempo determinato avviene nel rispetto del vigente regolamento approvato condeliberazione <strong>di</strong> Giunta comunale n. 116/2010.CAPO IIILA REVOCA, IL RINNOVO E LA PROROGA DELL’INCARICO DIRIGENZIALEArt. 15Revoca <strong>degli</strong> incarichi <strong>di</strong>rigenziali1. In<strong>di</strong>pendentemente dall’eventuale attivazione <strong>di</strong> specifiche azioni e dall’applicazione <strong>di</strong> apposite sanzionipreviste dal vigente or<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co, il Sindaco, sentita la Giunta, può revocare anticipatamente ilconferimento dell’incarico e l’esercizio delle funzioni <strong>di</strong>rigenziali, <strong>per</strong> motivate ragioni organizzative connesse aiprogrammi ed ai progetti definiti dagli organi <strong>di</strong> governo, in ipotesi <strong>di</strong> inosservanza delle <strong>di</strong>rettive impartite dallostesso, dalla Giunta o dall’Assessore <strong>di</strong> riferimento, nonché nei casi <strong>di</strong> gravi o reiterate irregolarità nell’adozione onell’emanazione <strong>di</strong> atti, <strong>di</strong> rilevanti inefficienze, omissioni o ritar<strong>di</strong> nello svolgimento delle attività o <strong>di</strong>significativi e/o ripetuti esiti negativi nel <strong>per</strong>seguimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> azione prefissati, anche nel contesto delPiano esecutivo <strong>di</strong> gestione, <strong>per</strong> l’ambito <strong>di</strong> competenza, che non siano riconducibili a cause segnalateall’Amministrazione, dall’interessato, in modo tale da consentire, all’Amministrazione stessa, l’utilepre<strong>di</strong>sposizione e l’idonea assunzione <strong>di</strong> interventi correttivi, integrativi o rettificativi <strong>dei</strong> programmi e <strong>degli</strong>strumenti programmatori e gestionali adottati o da adottarsi. Sono fatte salve eventuali ulteriori e/o <strong>di</strong>verse causepreviste e <strong>di</strong>sciplinate da fonte contrattuale collettiva nel tempo vigente. Il Sindaco, nel caso <strong>di</strong> revoca <strong>per</strong> lemotivazioni <strong>di</strong> cui sopra, può procedere al conferimento <strong>di</strong> nuovo e <strong>di</strong>verso incarico <strong>di</strong>rigenziale. La rimozionedall’incarico, determina, comunque, la <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>dei</strong> trattamenti economici accessori eventualmente connessi allaposizione rico<strong>per</strong>ta ed alle funzioni <strong>di</strong> responsabilità espletate, con contestuale riconoscimento <strong>di</strong> un nuovo e<strong>di</strong>verso trattamento economico accessorio connesso alla <strong>di</strong>versa posizione <strong>di</strong>rigenziale.2. La rimozione dall’incarico e dall’esercizio <strong>di</strong> funzioni ad esso relative <strong>per</strong> motivi <strong>di</strong>versi dalle ragioniorganizzative <strong>di</strong> cui al precedente comma è <strong>di</strong>sposta con provve<strong>di</strong>mento scritto e motivato del Sindaco, previatempestiva contestazione <strong>degli</strong> inadempimenti all’interessato ed assegnazione, allo stesso, <strong>di</strong> un termine <strong>per</strong>controdedurre, oralmente e/o <strong>per</strong> iscritto, non inferiore a quin<strong>di</strong>ci giorni. Il <strong>di</strong>rigente, nel corso dell’au<strong>di</strong>zione, puòfarsi assistere da <strong>per</strong>sona <strong>di</strong> fiducia all’uopo espressamente incaricata.3. Il Sindaco, accertata la valutazione negativa dell’attività svolta dal Dirigente, ovvero l’inosservanza delle<strong>di</strong>rettive impartite dall’organo <strong>di</strong> governo, <strong>di</strong>spone, sentita la Giunta, l’applicazione <strong>di</strong> uno <strong>dei</strong> provve<strong>di</strong>mentisanzionatori previsti dal presente articolo, ferma restando l’eventuale responsabilità <strong>di</strong>sciplinare secondo la<strong>di</strong>sciplina contenuta nel contratto collettivo nazionale <strong>di</strong> lavoro.4. Per responsabilità particolarmente gravi il Sindaco può escludere il <strong>di</strong>rigente interessato dal conferimento <strong>di</strong>ulteriori incarichi <strong>di</strong> livello <strong>di</strong>rigenziale, collocando il <strong>di</strong>rigente a <strong>di</strong>sposizione <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo massimo <strong>di</strong> dueanni. Si applicano, in tal caso, le vigenti <strong>di</strong>sposizioni contrattuali collettive <strong>di</strong> lavoro.– 7 –


5. Nei casi <strong>di</strong> ulteriore maggior gravità, il Sindaco, anche su proposta del Segretario, può procedereall’adozione dell’atto <strong>di</strong> recesso dal rapporto <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong> i <strong>di</strong>rigenti secondo le <strong>di</strong>sposizioni del co<strong>di</strong>ce civile edel contratto collettivo nazionale <strong>di</strong> lavoro.6. Ai fini dell’adozione <strong>dei</strong> provve<strong>di</strong>menti previsti nel presente articolo, viene assicurato il contrad<strong>di</strong>ttorio conil <strong>di</strong>rigente, nonché l’esercizio delle prerogative <strong>di</strong> tutela delle proprie ragioni nelle forme e con i termini <strong>di</strong> cui alcomma 2. Il proce<strong>di</strong>mento inteso all’applicazione delle misure <strong>di</strong> cui al presente articolo è gestito dal Sindaco chesi avvale, a tal fine, dell’attività <strong>di</strong> supporto del Segretario dell’ente.7. Nell’esercizio delle funzioni <strong>di</strong> supporto <strong>di</strong> cui sopra, il Segretario, <strong>per</strong> la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>degli</strong> atti a seguitodella contestazione <strong>di</strong> cui ai precedenti commi, accerta la congruità delle giustificazioni dedotte dal <strong>di</strong>rigente e,nel caso in cui non ritenga <strong>di</strong> ricorrere all’archiviazione, pre<strong>di</strong>spone la proposta <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>mento che verràadottata dal Sindaco. Tale proposta, prima della relativa adozione provve<strong>di</strong>mentale nei confronti <strong>dei</strong> titolari <strong>di</strong>incarico <strong>di</strong>rigenziale, è inviata alla Giunta <strong>per</strong> il prescritto parere.8. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui al presente articolo, con esclusione della revoca dell’incarico <strong>di</strong>rigenziale econtestuale destinazione ad altro incarico <strong>di</strong> livello <strong>di</strong>rigenziale, sono adottati, <strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale ascritto a qualifica<strong>di</strong>rigenziale, previo conforme parere della Giunta. Si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 21 del D.Lgs. n.165/2001 in materia.Art. 16Graduazione delle posizioni <strong>di</strong>rigenziali1. Le posizioni <strong>di</strong>rigenziali previste dal presente regolamento sono graduate ai fini della determinazione deltrattamento economico <strong>di</strong> posizione, sulla base <strong>di</strong> un’apposita metodologia e <strong>di</strong> risorse predefinite, nel rispettodelle relazioni sindacali previste dai contratti collettivi nazionali.Art. 17Rinnovo e proroga del termine <strong>di</strong> affidamento dell’incarico <strong>di</strong>rigenziale1. L’incarico <strong>di</strong>rigenziale cessa alla scadenza del termine <strong>di</strong> conferimento, ferma restando la facoltà <strong>di</strong> prorogadello stesso ad o<strong>per</strong>a del Sindaco.2. Alla scadenza, l’incarico <strong>di</strong>rigenziale conferito può essere rinnovato dal Sindaco, anche <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo<strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> originario affidamento.3. Ove l’incarico <strong>di</strong>rigenziale non venga rinnovato, ovvero in caso <strong>di</strong> mancato esercizio della facoltà <strong>di</strong> prorogadel termine <strong>di</strong> affidamento, al <strong>di</strong>rigente viene conferito un incarico <strong>di</strong>rigenziale <strong>di</strong>verso.Art. 18Responsabilità del <strong>di</strong>rigente.1. In caso d’inerzia o <strong>di</strong> ritardo da parte del <strong>di</strong>rigente competente nell’adozione <strong>degli</strong> atti rientranti nella suaesclusiva competenza, che possano determinare <strong>per</strong>icolo <strong>di</strong> danno o pregiu<strong>di</strong>zio <strong>per</strong> l’interesse pubblico, ilSegretario <strong>di</strong>ffida il responsabile, fissando allo stesso un termine <strong>per</strong>entorio entro il quale provvedere.2. Nelle ipotesi <strong>di</strong> cui ai commi 1, è attivato, a carico del responsabile, il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> contestazione <strong>dei</strong>relativi inadempimenti, ad ogni effetto <strong>di</strong> legge, <strong>di</strong> regolamento, <strong>di</strong> contratto collettivo e <strong>di</strong> contratto in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong>lavoro.– 8 –


CAPO IVLE COMPETENZE DIRIGENZIALIArt. 19Competenze <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti1. I <strong>di</strong>rigenti esplicano le proprie funzioni secondo le modalità previste dalla legge, dallo statuto, dairegolamenti e secondo i principi generali che regolano il funzionamento e l’organizzazione della PubblicaAmministrazione.2.I <strong>di</strong>rigenti svolgono le loro funzioni con autonomia o<strong>per</strong>ativa, responsabilità professionale ed organizzativaal fine <strong>di</strong> garantire, nella <strong>di</strong>stinzione <strong>dei</strong> ruoli, la piena coerenza dell’azione con gli obiettivi, i piani ed iprogrammi definiti dagli organi <strong>di</strong> governo.3. A tal fine i <strong>di</strong>rigenti collaborano alla formulazione <strong>degli</strong> obiettivi, <strong>dei</strong> piani e <strong>dei</strong> progetti nonché <strong>degli</strong>schemi <strong>di</strong> regolamenti e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettive, e più in generale <strong>degli</strong> atti propri <strong>degli</strong> organi <strong>di</strong> governo.4. In correlazione alle posizioni assegnate, i <strong>di</strong>rigenti hanno la responsabilità gestionale, sia <strong>di</strong> naturaamministrativa che tecnica e finanziaria, <strong>per</strong> tutto ciò che è riferito alla struttura cui sono preposti.5. Ad essi compete <strong>di</strong> emanare gli atti aventi rilevanza esterna ed interna, in conformità alla normativa <strong>di</strong>legge, regolamentare e contrattuale vigente nel tempo, in rapporto alle esigenze da sod<strong>di</strong>sfare secondo gli in<strong>di</strong>rizziespressi dagli organi <strong>di</strong> governo.6. I provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>rigenziali sono definitivi ed assumono la denominazione <strong>di</strong> determinazioni nei casiprevisti <strong>per</strong> legge e <strong>per</strong> regolamento. Tutte le determinazioni devono essere adeguatamente motivate, contenere ipresupposti giuri<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> fatto che legittimano l’atto, il quale, avendo natura pubblica, è consultabile da chiunquevi abbia interesse, salvo le eccezioni stabilite da leggi, dallo statuto o dai regolamenti. Qualora vengano rilevatipresunti vizi <strong>di</strong> legittimità, anche ad iniziativa <strong>di</strong> terzi, i <strong>di</strong>rigenti sono tenuti, secondo i principi <strong>di</strong> autotutela, alriesame <strong>dei</strong> provve<strong>di</strong>menti al fine della loro conferma, riforma od annullamento totale o parziale. I restanti atti <strong>dei</strong><strong>di</strong>rigenti hanno natura e forma <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto comune, salvo nelle ipotesi <strong>di</strong> rilevanza amministrativain cui assumono la forma e sostanza <strong>degli</strong> atti provve<strong>di</strong>mentali.7. I titolari <strong>di</strong> posizioni <strong>di</strong>rigenziali delegano in parte, <strong>di</strong> norma contestualmente al conferimento dell’incarico,con atto scritto, proprie funzioni ai responsabili <strong>di</strong> posizioni organizzative e/o <strong>di</strong> alta professionalità nei limiticonsentiti da leggi e dai regolamenti.In particolare potranno essere delegate le funzioni <strong>di</strong>rigenziali <strong>di</strong> cui all’art. 107 comma 3, del D.Lgs. n.267/2000, lettere: b;d;e;f;g;h.Il <strong>di</strong>rigente potrà delegare anche limitate funzioni <strong>di</strong>rigenziali a <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> cat. D, non titolari <strong>di</strong> posizioneorganizzativa.Gli atti <strong>di</strong> conferimento sono trasmessi alla <strong>di</strong>rezione del <strong>per</strong>sonale ed alla ragioneria.8. La delega <strong>di</strong> cui al comma precedente non esime il <strong>di</strong>rigente dalla responsabilità in quanto titolare, <strong>per</strong> lefunzioni delegate, della gestione delle risorse assegnate, in relazione al controllo dell’esercizio della delegaconferita.Art. 20Funzioni <strong>di</strong> vice-segretario1. Le funzioni <strong>di</strong> vice-segretario possono essere attribuite, con provve<strong>di</strong>mento del Sindaco, ad un <strong>di</strong>rigente delsettore amministrativo, in possesso, del titolo, dell’es<strong>per</strong>ienza <strong>di</strong> lavoro e formativa adeguata.2. Il vice-segretario collabora con il Segretario Comunale e lo sostituisce automaticamente, in caso <strong>di</strong> assenzao impe<strong>di</strong>mento.– 9 –


Art. 21Conferenza <strong>dei</strong> Dirigenti1. Per assicurare la migliore integrazione e coo<strong>per</strong>azione nel sistema <strong>di</strong>rezionale dell’amministrazioneComunale sono convocate riunioni <strong>per</strong>io<strong>di</strong>che. La Conferenza <strong>dei</strong> Dirigenti è composta dal Segretario Generale edai Dirigenti <strong>dei</strong> Settori, partecipa anche il Funzionario Responsabile del Servizio Gestione del Personale.2. La Conferenza <strong>dei</strong> Dirigenti è presieduta dal Segretario, che la convoca con <strong>per</strong>io<strong>di</strong>cità fissa e/o secondonecessità. Se il Segretario è assente o impe<strong>di</strong>to, la presidenza della Conferenza viene affidata ad un Dirigentedesignato dai Dirigenti stessi.3. Le principali attribuzioni, senza pretesa <strong>di</strong> esaustività, della Conferenza <strong>dei</strong> Dirigenti sono così definite:– analisi e valutazione delle strategie e delle politiche <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonale, così come evidenziate dal Sindaco e dallaGiunta Comunale;– proposta <strong>per</strong> l’adozione, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong> propria competenza, del piano annuale <strong>dei</strong> fabbisogni <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonale, aisensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 165/2001, in attuazione <strong>di</strong> appositi atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> competenza della Giunta;– proposta <strong>per</strong> l’adozione, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong> propria competenza, del piano annuale <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> formazione del<strong>per</strong>sonale nell’osservanza delle <strong>di</strong>rettive rese dalla Giunta;– elaborazione della proposta del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione;– favorire l’informazione, l’esame, le decisioni congiunte su tutte le questioni strategiche ed o<strong>per</strong>ative cheemergono nella realizzazione <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi e delle <strong>di</strong>rettive <strong>degli</strong> organi <strong>di</strong> governo e nella gestione tecnica,economica e finanziaria del <strong>Comune</strong>;– pre<strong>di</strong>sposizione della proposta del Piano Esecutivo <strong>di</strong> Gestione e delle sue variazioni, secondo le <strong>di</strong>rettive del Sindacoe della Giunta, previa negoziazione con i titolari <strong>dei</strong> ruoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione;– costituire momento <strong>di</strong> programmazione gestionale e <strong>di</strong> definizione <strong>dei</strong> criteri <strong>di</strong> allocazione delle risorse, <strong>per</strong>conseguire un più elevato grado <strong>di</strong> integrazione funzionale dell’attività dell’ente;– contribuire al monitoraggio dello stato <strong>di</strong> attuazione <strong>dei</strong> programmi e <strong>dei</strong> progetti dell’ente;– <strong>di</strong>rimere e risolve gli eventuali conflitti fra i settori.La Conferenza <strong>dei</strong> Dirigenti è da considerare essenziale <strong>per</strong> il raccordo tra le varie articolazionidell’amministrazione e <strong>per</strong> la costante sottoposizione a verifica dell’attuazione <strong>dei</strong> programmi e del grado <strong>di</strong>corrispondenza tra gestione e obiettivi in<strong>di</strong>cati dagli organi <strong>di</strong> governo, potrà, <strong>per</strong>tanto, essere convocata dalSegretario ogni qualvolta lo ritenga necessario.Art. 22Mobilità <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti1. La mobilità <strong>degli</strong> incarichi <strong>di</strong>rigenziali costituisce principio ispiratore della politica gestionale della<strong>di</strong>rigenza, nell’ambito delle esigenze funzionali dell’Ente, che possono suggerire <strong>di</strong> puntare su arricchimentiprofessionali derivanti da cambi <strong>di</strong> ruolo o su approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> es<strong>per</strong>ienza in ruoli stabili.2. Si può inoltre prevedere, ai sensi <strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dall’art. 23-bis del D.Lgs. n. 165/2001, la mobilitàvolontaria del <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>rigenziale o titolare <strong>di</strong> posizione organizzativa presso altre pubbliche amministrazioni oaziende private, tramite la stipula <strong>di</strong> apposite convenzioni.3.In tal caso il <strong>di</strong>rigente viene posto in aspettativa senza assegni <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> durata della mobilità, con il<strong>di</strong>ritto alla conservazione del posto.– 10 –


4. Nel caso in cui l’Ente decida <strong>di</strong> coprire tale posizione <strong>di</strong>rigenziale, ciò potrà avvenire, comunque,esclusivamente me<strong>di</strong>ante la stipula <strong>di</strong> apposito contratto <strong>di</strong> lavoro a tempo determinato <strong>di</strong> durata non su<strong>per</strong>iore alrestante <strong>per</strong>iodo della mobilità corrispondente.TITOLO IVLA VALUTAZIONE E LA PREMIALITÀDEL PERSONALE DIPENDENTECAPO IL’ATTUAZIONE DELLA PREMIALITÀ AI SENSIDELLE NORME RECATE DAL D.LGS. 27 OTTOBRE 2009, N. 150Art. 23Principi informatori della premialità1. L’ente ha come obiettivo la promozione del merito ed il miglioramento della <strong>per</strong>formance organizzativa ein<strong>di</strong>viduale, anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> sistemi premianti selettivi, secondo logiche meritocratiche, nonché lavalorizzazione <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti che conseguono le migliori <strong>per</strong>formance attraverso l’attribuzione selettiva <strong>di</strong>incentivi sia economici sia <strong>di</strong> carriera.2. È vietata la <strong>di</strong>stribuzione in maniera in<strong>di</strong>fferenziata o sulla base <strong>di</strong> automatismi <strong>di</strong> incentivi e premi collegatialla <strong>per</strong>formance in assenza delle verifiche e attestazioni sui sistemi <strong>di</strong> misurazione e valutazione adottati ai sensidel presente decreto.3. Per la ripartizione della premialità in favore <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>pendenti, al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente che si colloca nellafascia <strong>di</strong> merito alta, una quota prevalente <strong>di</strong> tali risorse.Art. 24Definizione <strong>di</strong> <strong>per</strong>formance organizzativa1. La <strong>per</strong>formance organizzativa fa riferimento ai seguenti aspetti:a) l’impatto dell’attuazione delle politiche attivate sulla sod<strong>di</strong>sfazione finale <strong>dei</strong> bisogni della collettività;b) l’attuazione <strong>di</strong> piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado <strong>di</strong> attuazione <strong>dei</strong> medesimi, nelrispetto delle fasi e <strong>dei</strong> tempi previsti, <strong>degli</strong> standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto <strong>di</strong>assorbimento delle risorse;c) la rilevazione del grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione <strong>dei</strong> destinatari delle attività e <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> anche attraverso modalitàinterattive;d) la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze professionali e lacapacità <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> piani e programmi;e) lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i citta<strong>di</strong>ni, i soggetti interessati, gli utenti e idestinatari <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong>, anche attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> partecipazione e collaborazione;f) l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione <strong>dei</strong> costi,nonché all’ottimizzazione <strong>dei</strong> tempi <strong>dei</strong> proce<strong>di</strong>menti amministrativi;– 11 –


g) la qualità e la quantità delle prestazioni e <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> erogati;h) il raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong> promozione delle pari opportunità.Art. 25Definizione <strong>di</strong> <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale1. La misurazione e la valutazione della <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti, è collegata:a) agli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>per</strong>formance relativi all’ambito organizzativo <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta responsabilità;b) al raggiungimento <strong>di</strong> specifici obiettivi in<strong>di</strong>viduali;c) alla qualità del contributo assicurato alla <strong>per</strong>formance generale della struttura, alle competenze professionali emanageriali <strong>di</strong>mostrate;d) alla capacità <strong>di</strong> valutazione <strong>dei</strong> propri collaboratori, <strong>di</strong>mostrata tramite una significativa <strong>di</strong>fferenziazione dellevalutazioni.2. La misurazione e la valutazione svolte dai <strong>di</strong>rigenti sulla <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale del <strong>per</strong>sonale sonoeffettuate sulla base del sistema <strong>di</strong> misurazione e valutazione della <strong>per</strong>formance e collegate:a) al raggiungimento <strong>di</strong> specifici obiettivi <strong>di</strong> gruppo o in<strong>di</strong>viduali;b) alla qualità del contributo assicurato alla <strong>per</strong>formance dell’unità organizzativa <strong>di</strong> appartenenza;c) alle competenze <strong>di</strong>mostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.Art. 26Obiettivi della <strong>per</strong>formance1. Il <strong>Comune</strong> misura e valuta la <strong>per</strong>formance dell’amministrazione nel suo complesso, delle unità organizzativein cui si articola e <strong>dei</strong> singoli <strong>di</strong>pendenti, al fine <strong>di</strong> migliorare la qualità <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> offerti nonché la crescita dellecompetenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione <strong>dei</strong> premi <strong>per</strong> i risultati <strong>per</strong>seguitidai singoli e dalle unità organizzative.CAPO IISISTEMA DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCEArt. 27Soggetti1. La funzione <strong>di</strong> misurazione e valutazione della <strong>per</strong>formance è svolta:– dal Nucleo <strong>di</strong> Valutazione o dall’OiV se istituito, che valuta la <strong>per</strong>formance <strong>di</strong> ente, <strong>dei</strong> settori, e <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti;– dai <strong>di</strong>rigenti, che valutano le <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduali del <strong>per</strong>sonale assegnato comprese quelle <strong>dei</strong> titolari <strong>di</strong>posizione organizzativa e <strong>di</strong> alta professionalità.2. La valutazione della <strong>per</strong>formance da parte <strong>dei</strong> soggetti <strong>di</strong> cui al comma 1 è effettuata sulla base <strong>dei</strong>parametri e modelli <strong>di</strong> riferimento definiti dalla commissione <strong>per</strong> la valutazione, la trasparenza e l’integrità delleamministrazioni pubbliche (civit), istituita a livello centrale.– 12 –


Art. 28Nucleo <strong>di</strong> ValutazioneIl Nucleo <strong>di</strong> Valutazione (N.d.V.) è l’organo collegiale, che valuta la <strong>per</strong>formance <strong>di</strong> ente, <strong>dei</strong> settori, e <strong>dei</strong><strong>di</strong>rigenti.Art. 29Composizione e nomina1.Il N.d.V. è un organo collegiale costituito dal Segretario Generale e da uno o due soggetto/i esterno/inominato/i dal Sindaco, sulla base <strong>dei</strong> requisiti tecnici e delle caratteristiche illustrate all’art. 30 del presenteregolamento.Art. 30Requisiti ed incompatibilità1. Ai componenti del N.d.V. sono richieste documentate competenze, capacità intellettuali, manageriali,relazionali, es<strong>per</strong>ienza pregressa manageriale e <strong>di</strong> progettazione e realizzazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> valutazione econtrollo. In particolare sono richieste:a) capacità <strong>di</strong> valutazione e visione strategica (identificazione e valutazione delle missioni strategiche);b) competenze sulla valorizzazione delle risorse umane (valutazione <strong>dei</strong> comportamenti organizzativi).2. I componenti devono in ogni caso possedere <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> laurea specialistica (5 anni nell’attualeor<strong>di</strong>namento) o <strong>di</strong> laurea quadriennale conseguita nel precedente or<strong>di</strong>namento <strong>degli</strong> stu<strong>di</strong>, ed adeguata es<strong>per</strong>ienzanel campo della gestione delle risorse umane nel pubblico impiego o nel settore privato, o, comunque, es<strong>per</strong>ienzanel settore della gestione manageriale <strong>di</strong> aziende, enti, istituzioni, ecc., sia pubblici che privati.3. Il Sindaco, <strong>per</strong> la valutazione delle competenze <strong>dei</strong> can<strong>di</strong>dati a coprire il ruolo, deve analizzare:– l’area delle conoscenze, costituita dalla formazione dell’interessato, nella quale confluisce la valutazione del<strong>per</strong>corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e <strong>di</strong> specializzazione;– l’area delle es<strong>per</strong>ienze, costituita dal <strong>per</strong>corso professionale;– l’area delle capacità, o competenze specifiche, con la quale s’intende designare quel complesso <strong>di</strong>caratteristiche <strong>per</strong>sonali intellettuali, manageriali, relazionali, realizzative (quali la capacità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione e<strong>di</strong> soluzione <strong>di</strong> problemi o <strong>di</strong> comunicazione e coinvolgimento delle strutture in processi <strong>di</strong> innovazione),idonee a rilevare l’attitu<strong>di</strong>ne dell’interessato ad inserirsi in una struttura nuova destinata a <strong>di</strong>ventare centrale nelprocesso <strong>di</strong> un reale cambiamento delle amministrazioni.4. Non possono far parte del N.d.V. soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politicio in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell’anno precedente la nomina.Art. 31Modalità <strong>di</strong> nomina1. Il N.d.V. è nominato dal Sindaco, con atto motivato e previo accertamento <strong>dei</strong> requisiti <strong>di</strong> cui al precedentearticolo 30, delle competenze e delle capacità specifiche richieste, tenuto conto <strong>dei</strong> curricula presentati.– 13 –


Art. 32Durata in carica e revoca1. Il N.d.V. dura in carica <strong>per</strong> un massimo <strong>di</strong> 3 anni e i componenti decadono automaticamente alla scadenzadel suddetto <strong>per</strong>iodo. I componenti il N.d.V. possono essere rinominati al termine del triennio.2. La revoca del componente del N.d.V. avviene con provve<strong>di</strong>mento motivato del Sindaco, nel caso <strong>di</strong>sopraggiunta incompatibilità o <strong>per</strong> comportamenti ritenuti lesivi <strong>per</strong> l’immagine dell’Ente o in contrasto con ilruolo assegnato o <strong>per</strong> gravi inadempienze.Art. 33Struttura tecnica <strong>per</strong> il controllo <strong>di</strong> gestione1. Il N.d.V., <strong>per</strong> lo svolgimento delle funzioni assegnate, si rapporta costantemente e si avvale della strutturatecnica dell’<strong>uffici</strong>o <strong>di</strong> pianificazione, organizzazione e controllo interno.Art. 34Funzioni1. Il N.d.V.:a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza ed integrità <strong>dei</strong>controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso;b) comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni <strong>di</strong> governo ed amministrazione,nonché alla Corte <strong>dei</strong> conti, all’Ispettorato <strong>per</strong> la funzione pubblica e alla Commissione (Civit);c) valida la Relazione sulla <strong>per</strong>formance e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionaledell’amministrazione;d) garantisce la correttezza <strong>dei</strong> processi <strong>di</strong> misurazione e valutazione, nonché dell’utilizzo <strong>dei</strong> premi <strong>di</strong> cui alTitolo III del D.Lgs. n. 150/2009, secondo quanto previsto dal decreto <strong>di</strong> cui sopra, dai contratti collettivinazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all’amministrazione, nel rispetto del principio <strong>di</strong>valorizzazione del merito e della professionalità;e) propone, sulla base del sistema <strong>di</strong> cui all’articolo 7 del D.Lgs. n. 150/2009, all’organo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politicoamministrativo,la valutazione annuale <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti e l’attribuzione ad essi <strong>dei</strong> premi <strong>di</strong> cui al Titolo III delD.Lgs. n. 150/2009;f) è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e <strong>degli</strong> strumenti pre<strong>di</strong>sposti dalCivit;g) promuove e attesta l’assolvimento <strong>degli</strong> obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità;h) verifica i risultati e le buone pratiche <strong>di</strong> promozione delle pari opportunità;i) cura annualmente la realizzazione <strong>di</strong> indagini sul <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente volte a rilevare il livello <strong>di</strong> benessereorganizzativo e il grado <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione del sistema <strong>di</strong> valutazione nonché la rilevazione della valutazione delproprio su<strong>per</strong>iore gerarchico da parte del <strong>per</strong>sonale.– 14 –


CAPO IIICICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCEArt. 35Fasi del ciclo <strong>di</strong> gestione della <strong>per</strong>formance1. Il ciclo <strong>di</strong> gestione della <strong>per</strong>formance si sviluppa nelle seguenti fasi:a) definizione ed assegnazione <strong>degli</strong> obiettivi che si intendono raggiungere, <strong>dei</strong> valori attesi <strong>di</strong> risultato e <strong>dei</strong>rispettivi in<strong>di</strong>catori;b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse;c) monitoraggio in corso <strong>di</strong> esercizio e attivazione <strong>di</strong> eventuali interventi correttivi;d) misurazione e valutazione della <strong>per</strong>formance organizzativa e in<strong>di</strong>viduale;e) utilizzo <strong>dei</strong> sistemi premianti, secondo criteri <strong>di</strong> valorizzazione del merito;f) ren<strong>di</strong>contazione <strong>dei</strong> risultati agli organi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico-amministrativo, ai competenti organi esterni, aicitta<strong>di</strong>ni, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong>.Art. 36Iter procedurale <strong>per</strong> la gestione della <strong>per</strong>formance1. L’iter procedurale <strong>per</strong> la gestione del ciclo della <strong>per</strong>formance è il seguente:a) Programmazione:– entro il mese <strong>di</strong> ottobre la Giunta, con proprio atto, sulla base del programma <strong>di</strong> mandato e <strong>degli</strong> obiettividell’amministrazione, fissa gli ambiti da assegnare ai <strong>di</strong>rigenti <strong>per</strong> la proposta <strong>dei</strong> progetti <strong>di</strong> premialitàtriennali e stabilisce i criteri <strong>per</strong> la sud<strong>di</strong>visione del budget complessivo tra i vari <strong>di</strong>rigenti;– entro il mese <strong>di</strong> novembre i <strong>di</strong>rigenti provvedono all’elaborazione <strong>di</strong> massima <strong>dei</strong> progetti e allapresentazione <strong>degli</strong> stessi alla giunta comunale;– entro il mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre la Giunta con proprio atto, propedeutico allo schema <strong>di</strong> bilancio <strong>di</strong> previsione,approva i progetti, definisce la strategicità <strong>degli</strong> stessi e ripartisce il budget complessivo della premialità <strong>per</strong>ogni <strong>di</strong>rigente.– entro il mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre o entro il <strong>per</strong>iodo previsto da specifici D.M. in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferimento <strong>di</strong>approvazione:• del bilancio <strong>di</strong> previsione e della relazione previsionale e programmatica, nella quale sono inseriti iprogetti triennali;• del piano esecutivo <strong>di</strong> gestione e del piano della <strong>per</strong>formance, ove sono inseriti i progetti esecutivi affidatiad ogni <strong>di</strong>rigente.I progetti devono contenere dettagliatamente le varie fasi <strong>di</strong> realizzazione, i soggetti partecipanti, i criteri <strong>di</strong>ripartizione, i criteri <strong>di</strong> valutazione e devono essere pubblicati sul sito del comune.b) Report e realizzazione:– nel <strong>per</strong>iodo che va dall’approvazione del piano della <strong>per</strong>formance a fine esercizio finanziario sono effettuatimonitoraggi da parte <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti, con invio <strong>di</strong> report alla giunta ed al N.d.V. sull’andamento <strong>dei</strong> progetti.Tali report devono essere pubblicati sul sito istituzionale.c) Verifica e valutazione:– nei primi mesi dell’anno seguente si provvede alla misurazione della <strong>per</strong>formance <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti da parte<strong>dei</strong> competenti <strong>di</strong>rigenti e trasmissione della stessa al N.d.V. <strong>per</strong> la formazione della graduatoria dell’ente;– entro il 30 giugno si provvede alla stesura della relazione della <strong>per</strong>formance da parte dell’amministrazioneed alla sua validazione da parte del N.d.V.– 15 –


Art. 37Sistema integrato <strong>di</strong> pianificazione e controllo1. La definizione ed assegnazione <strong>degli</strong> obiettivi che si intendono raggiungere, <strong>dei</strong> valori attesi <strong>di</strong> risultato e<strong>dei</strong> rispettivi in<strong>di</strong>catori ed il collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse si realizza attraverso iseguenti strumenti <strong>di</strong> programmazione:• Le linee programmatiche <strong>di</strong> mandato, approvate dal Consiglio Comunale all’inizio del mandato amministrativo,che delineano i programmi e progetti contenuti nel programma elettorale del Sindaco con un orizzontetemporale <strong>di</strong> cinque anni, sulla base <strong>dei</strong> quali si sviluppano i documenti facenti parte del sistema integrato <strong>di</strong>pianificazione;• La Relazione Previsionale e Programmatica, approvata annualmente quale allegato al Bilancio <strong>di</strong> previsione,che in<strong>di</strong>vidua, con un orizzonte temporale <strong>di</strong> tre anni, i programmi e progetti assegnati ai centri <strong>di</strong> costo;• Il Piano esecutivo <strong>di</strong> gestione, approvato annualmente dalla Giunta, che contiene gli obiettivi e le risorseassegnati ai centri <strong>di</strong> costo;• Il Piano dettagliato <strong>degli</strong> obiettivi, approvato annualmente con deliberazione della Giunta che in<strong>di</strong>vidua leschede <strong>di</strong> dettaglio <strong>dei</strong> singoli obiettivi assegnati nel PEG ai <strong>di</strong>rigenti.2. Il Piano della <strong>per</strong>formance rappresenta in modo schematico e integrato il collegamento tra le lineeprogrammatiche <strong>di</strong> Mandato e gli altri livelli <strong>di</strong> programmazione, in modo da garantire una visione unitaria efacilmente comprensibile della <strong>per</strong>formance attesa dell’ente.3. Il Piano della <strong>per</strong>formance viene pubblicato sul sito istituzionale dell’ente, nell’apposita sezione de<strong>di</strong>cataalla trasparenza.Art. 38Monitoraggio e interventi correttivi1. Il monitoraggio in corso <strong>di</strong> esercizio è realizzato continuativamente dal N.d.V., coa<strong>di</strong>uvato dalla strutturaorganizzativa preposta, attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>degli</strong> stati <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong> quanto contenuto nei documenti<strong>di</strong> programmazione. A seguito <strong>di</strong> tali verifiche sono proposti eventuali interventi correttivi necessari <strong>per</strong> laeffettiva realizzazione <strong>degli</strong> obiettivi e delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo dell’amministrazione e il regolare svolgimentodell’attività amministrativa.Art. 39Misurazione e valutazione della <strong>per</strong>formance1. La misurazione della <strong>per</strong>fomance si realizza attraverso le strutture de<strong>di</strong>cate al controllo <strong>di</strong> gestione nellemodalità definite dall’ente.2. La validazione della <strong>per</strong>formance dell’ente, <strong>dei</strong> settori e <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti è effettuata dal N.d.V., secondo quantoprevisto dal sistema <strong>di</strong> valutazione della <strong>per</strong>formance approvato dalla Giunta.3. Nella valutazione della <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti, si tiene conto <strong>di</strong> quanto previsto all’art. 23.4. La valutazione in<strong>di</strong>viduale <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti è effettuata con cadenza annuale dai <strong>di</strong>rigenti secondo quantoprevisto dal sistema <strong>di</strong> valutazione della <strong>per</strong>formance.5. Nella valutazione della <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale del <strong>per</strong>sonale si tiene conto <strong>di</strong> quanto previsto all’art. 23.– 16 –


Art. 40Sistema premiante1. Al fine <strong>di</strong> migliorare la <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale ed organizzativa e valorizzare il merito, l’Ente introducesistemi premianti selettivi secondo logiche meritocratiche e valorizza i <strong>di</strong>pendenti che conseguono le migliori<strong>per</strong>formance, attraverso l’attribuzione selettiva <strong>di</strong> riconoscimenti sia monetari che non monetari, e <strong>di</strong> carriera.2. Il sistema premiante dell’ente è definito, secondo l’ambito <strong>di</strong> rispettiva competenza, dal Titolo III del D.Lgs.150/2009, dal contratto integrativo e dal successivo Titolo del presente <strong>Regolamento</strong>.Art. 41Ren<strong>di</strong>contazione <strong>dei</strong> risultati1. La ren<strong>di</strong>contazione <strong>dei</strong> risultati avviene attraverso la redazione <strong>di</strong> un rapporto sulla <strong>per</strong>formance, finalizzatoalla presentazione <strong>dei</strong> risultati conseguiti agli organi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico-amministrativo, ai competenti organiesterni, ai citta<strong>di</strong>ni, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> anche in adempimento <strong>di</strong> quantoprevisto dalla legislazione vigente.2. Costituiscono inoltre strumenti <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione adottati dall’ente il Ren<strong>di</strong>conto al Bilancio e i suoiallegati, in particolare la Relazione al Ren<strong>di</strong>conto e la Relazione sull’andamento della Gestione. Ai fini dellatrasparenza e della ren<strong>di</strong>contazione della <strong>per</strong>formance nei confronti <strong>degli</strong> stakeholders, l’Amministrazione puòinoltre avvalersi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> Ren<strong>di</strong>contazione sociale.3. Il Rapporto sulla <strong>per</strong>formance viene pubblicato sul sito istituzionale dell’ente, nell’apposita sezione de<strong>di</strong>cataalla trasparenza.TITOLO VPREMI E MERITOCAPO ICRITERI E MODALITÀ DI VALORIZZAZIONE DEL MERITOArt. 42Principi generali1. Il <strong>Comune</strong> promuove il merito anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> sistemi premianti selettivi e valorizza i<strong>di</strong>pendenti che conseguono le migliori <strong>per</strong>formance attraverso l’attribuzione selettiva <strong>di</strong> riconoscimenti siamonetari che non monetari sia <strong>di</strong> carriera.2. La <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> incentivi al <strong>per</strong>sonale del <strong>Comune</strong> non può essere effettuata in maniera in<strong>di</strong>fferenziata osulla base <strong>di</strong> automatismi.Art. 43Oneri1. Dall’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni del presente titolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri <strong>per</strong> ilbilancio dell’Ente. L’Amministrazione utilizza a tale fine le risorse umane, finanziarie e strumentali <strong>di</strong>sponibili alegislazione vigente.– 17 –


CAPO IIIL SISTEMA DI INCENTIVAZIONEArt. 44Definizione1. Il sistema <strong>di</strong> incentivazione dell’ente comprende l’insieme <strong>degli</strong> strumenti monetari e non monetarifinalizzati a valorizzare il <strong>per</strong>sonale e a far crescere la motivazione interna.Art. 45Strumenti <strong>di</strong> incentivazione monetaria1. Per premiare il merito, l’Amministrazione può utilizzare i seguenti strumenti <strong>di</strong> incentivazione monetaria:a) premi annuali in<strong>di</strong>viduali e/o collettivi da <strong>di</strong>stribuire sulla base <strong>dei</strong> risultati della valutazione delle <strong>per</strong>formanceannuale;b) bonus annuale delle eccellenze;c) premio annuale <strong>per</strong> l’innovazione;d) progressioni economiche.2. Gli incentivi del presente articolo sono assegnati utilizzando le risorse <strong>di</strong>sponibili a tal fine destinatenell’ambito della contrattazione collettiva integrativa.Art. 46Premi annuali sui risultati della <strong>per</strong>formance1. Sulla base <strong>dei</strong> risultati annuali della valutazione della <strong>per</strong>formance organizzativa ed in<strong>di</strong>viduale, i<strong>di</strong>pendenti e i <strong>di</strong>rigenti, se il numero delle figure <strong>di</strong>rigenziali in <strong>servizi</strong>o è su<strong>per</strong>iore a 5 unità, sonocollocati all’interno <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> merito;Al fine <strong>di</strong> consentire l’in<strong>di</strong>viduazione delle fasce <strong>di</strong> merito <strong>per</strong> l’applicazione del regime <strong>di</strong> premialità <strong>di</strong> cui alDlgs. n. 150/2009, l’amministrazione è tenuta all’osservanza <strong>dei</strong> seguenti criteri generali <strong>di</strong> riferimento, checostituiscono altrettanti limiti inderogabili in funzione <strong>di</strong> un corretto assetto attuativo del regime stesso,conformemente al modello normativo introdotto dal predetto decreto:la fascia “alta” deve presentare caratteri <strong>di</strong> selettività, ovvero in detta fascia non possono essere inclusi o<strong>per</strong>atoriin <strong>per</strong>centuale complessiva su<strong>per</strong>iore al 25% del <strong>per</strong>sonale interessato.Alla fascia “alta” deve essere destinata una quota prevalente delle risorse economiche complessivamentefinalizzate alla premialità, intendendosi, <strong>per</strong> “quota prevalente”, una <strong>per</strong>centuale non inferiore al 50% delle risorsecomplessivamente destinate al predetto utilizzola fascia “bassa” <strong>di</strong> merito deve, comunque, prevedere una quota, seppur limitata, <strong>di</strong> premialità ivi destinata,tenuto conto che il quadro delle fasce premiali non può, <strong>per</strong> sua natura, essere privo <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> premio dadestinarsi la determinazione dell’assetto delle fasce <strong>di</strong> merito deve rispettare un principio <strong>di</strong> gradualità decrescentedella premialità, ovvero l’or<strong>di</strong>ne della fasce in<strong>di</strong>viduate dall’amministrazione deve rappresentare un sistema <strong>di</strong>merito che premi, con valori me<strong>di</strong> pro-capite, in modo decrescente dalla fascia in<strong>di</strong>cata come “alta” a quellain<strong>di</strong>viduata come “bassa”la definizione del numero delle fasce e la loro composizione <strong>di</strong> contenuti, tra <strong>per</strong>centuali <strong>di</strong> lavoratori e<strong>per</strong>centuali <strong>di</strong> valori, non deve determinare fenomeni <strong>di</strong> appiattimento retributivo calcolato sulla me<strong>di</strong>a pro-capite<strong>di</strong> valore <strong>di</strong> ciascuna fascia.– 18 –


Il valore me<strong>di</strong>o pro-capite <strong>di</strong> ciascuna fascia deve risultare effettivamente <strong>di</strong>stintivo, ovvero l’entità del premiome<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ciascuna fascia deve rappresentare un effettivo valore premiale <strong>di</strong> natura incrementale, in grado <strong>di</strong>rendere concretamente incentivante e gratificante il collocamento in una determinata fascia <strong>di</strong> merito, conpreferenza <strong>di</strong> <strong>per</strong>cezione e prevalenza <strong>di</strong> appetibilità delle fasce su<strong>per</strong>iori.Il numero delle fasce <strong>di</strong> merito non può essere inferiore a tre.2. Al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente collocato nella fascia <strong>di</strong> merito alta è assegnata annualmente una quotaprevalente delle risorse destinate al trattamento economico accessorio.3. A seguito <strong>di</strong> contrattazione collettiva integrativa, ai sensi dell’art. 19, punto 4 del D.Lgs. n.150/2009,potranno essere mo<strong>di</strong>ficate, nei limiti previsti dalla predetta <strong>di</strong>sposizione, l’esatta composizione dellefasce <strong>di</strong> cui al comma 1 del presente articolo e la <strong>di</strong>stribuzione delle risorse destinate ai trattamentiaccessori collegati alla <strong>per</strong>formance in<strong>di</strong>viduale.Art. 47Bonus annuale delle eccellenze1. L’ Amministrazione può istituire annualmente il bonus annuale delle eccellenze al quale concorre il<strong>per</strong>sonale, <strong>di</strong>rigenziale e non, che si è collocato nella fascia <strong>di</strong> merito alta.2. Il bonus delle eccellenze può essere assegnato a non più del 5% del <strong>per</strong>sonale in<strong>di</strong>viduato nella fascia <strong>di</strong>merito alta ed è erogato entro il mese <strong>di</strong> aprile dell’anno successivo a quello <strong>di</strong> riferimento.3. Le risorse da destinare al bonus delle eccellenze sono in<strong>di</strong>viduate tra quelle appositamente destinate apremiare il merito e il miglioramento della <strong>per</strong>formance, nell’ambito <strong>di</strong> quelle previste <strong>per</strong> il rinnovo del contrattocollettivo nazionale <strong>di</strong> lavoro, ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. n. 165/2001.4. Il <strong>per</strong>sonale premiato con il bonus annuale delle eccellenze può accedere al premio annuale <strong>per</strong>l’innovazione e ai <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong> alta formazione solo se rinuncia al bonus stesso.Art. 48Premio annuale <strong>per</strong> l’innovazione1. Al fine <strong>di</strong> premiare annualmente il miglior progetto realizzato in grado <strong>di</strong> produrre un significativomiglioramento <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> offerti o <strong>dei</strong> processi interni <strong>di</strong> lavoro con un elevato impatto sulla <strong>per</strong>formanceorganizzativa, l’Amministrazione può istituire il premio annuale <strong>per</strong> l’innovazione.2. Il premio <strong>per</strong> l’innovazione assegnato in<strong>di</strong>vidualmente non può essere su<strong>per</strong>iore a quello del bonus annuale<strong>di</strong> eccellenza.3. L’assegnazione del premio annuale <strong>per</strong> l’innovazione compete al N.d.V. della <strong>per</strong>formance <strong>di</strong> cui all’art. 26del presente <strong>Regolamento</strong>, sulla base <strong>di</strong> una valutazione comparativa delle can<strong>di</strong>dature presentate da singoli<strong>di</strong>rigenti e <strong>di</strong>pendenti o da gruppi <strong>di</strong> lavoro.Art. 49Progressioni economiche1. Al fine <strong>di</strong> premiare il merito, attraverso aumenti retributivi irreversibili, possono essere riconosciute leprogressioni economiche orizzontali.2. Le progressioni economiche sono attribuite in modo selettivo, ad una quota limitata <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti, inrelazione allo sviluppo delle competenze professionali ed ai risultati in<strong>di</strong>viduali e collettivi rilevati dal sistema <strong>di</strong>valutazione della <strong>per</strong>formance dell’Ente.– 19 –


3. Le progressioni economiche sono riconosciute sulla base <strong>di</strong> quanto previsto dai contratti collettivi nazionalied integrativi <strong>di</strong> lavoro e nei limiti delle risorse <strong>di</strong>sponibili.4. Il collocamento <strong>per</strong> tre anni consecutivi, o <strong>per</strong> tre anni anche non consecutivi nell’arco temporale <strong>di</strong> 5 anni,nella fascia <strong>di</strong> merito alta, costituisce titolo prioritario <strong>per</strong> l’attribuzione delle progressioni economicheorizzontali.Art. 50Strumenti <strong>di</strong> incentivazione organizzativa1.Per valorizzare il <strong>per</strong>sonale, l’Amministrazione può anche utilizzare i seguenti strumenti <strong>di</strong> incentivazioneorganizzativa:a) progressioni <strong>di</strong> carriera;b) attribuzione <strong>di</strong> incarichi e responsabilità;c) accesso a <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong> alta formazione e <strong>di</strong> crescita professionale.2. Gli incarichi e le responsabilità possono essere assegnati attraverso l’utilizzo delle risorse decentratedestinate a tal fine nell’ambito della contrattazione decentrata integrativa.Art. 51Progressioni <strong>di</strong> carriera1. Nell’ambito della programmazione del <strong>per</strong>sonale, al fine <strong>di</strong> riconoscere e valorizzare le competenzeprofessionali sviluppate dai <strong>di</strong>pendenti, Il <strong>Comune</strong> può prevedere la selezione del <strong>per</strong>sonale programmatoattraverso concorsi pubblici con riserva a favore del <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente;2. La riserva <strong>di</strong> cui al punto 1, non può comunque essere su<strong>per</strong>iore al 50% <strong>dei</strong> posti da coprire e, comunque,potranno beneficiare della riserva stessa soltanto i <strong>di</strong>pendenti che siano in possesso del titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong>l’accesso alla categoria <strong>dei</strong> posti messi a concorso.Art. 52Attribuzione <strong>di</strong> incarichi e responsabilità al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente1. Per far fronte ad esigenze organizzative soprattutto in strutture complesse e al fine <strong>di</strong> favorire la crescitaprofessionale, l’Amministrazione assegna incarichi e responsabilità al <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>pendente dell’ente.2. Tra gli incarichi <strong>di</strong> cui al punto 1 sono inclusi quelli <strong>di</strong> posizione organizzativa e <strong>di</strong> alta professionalità,<strong>di</strong>sciplinati dall’art. 9 del presente regolamento.Art. 53Accesso a <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong> alta formazione e <strong>di</strong> crescita professionale1. Per valorizzare i contributi in<strong>di</strong>viduali e le professionalità sviluppate dai <strong>di</strong>pendenti, Il <strong>Comune</strong> promuove efinanzia annualmente, nell’ambito delle risorse assegnate alla formazione, <strong>per</strong>corsi formativi tra cui quelli <strong>di</strong> altaformazione.2. Per favorire la crescita professionale e lo scambio <strong>di</strong> es<strong>per</strong>ienze e competenze con altre amministrazioni, il<strong>Comune</strong> può promuovere <strong>per</strong>io<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro presso primarie istituzioni pubbliche e private, nazionali e<strong>di</strong>nternazionali.– 20 –


CAPO IIILE RISORSE PREMIALIArt. 54Definizione annuale delle risorse1. L’ammontare complessivo annuo delle risorse <strong>per</strong> premiare sono in<strong>di</strong>viduate nel rispetto <strong>di</strong> quanto previstodal CCNL e sono destinate alle varie tipologie <strong>di</strong> incentivo.2. Nel rispetto <strong>dei</strong> vincoli <strong>di</strong> bilancio e <strong>di</strong> quanto previsto dai CCNL, l’amministrazione definisce eventualirisorse decentrate aggiuntive finalizzate all’incentivazione <strong>di</strong> particolari obiettivi <strong>di</strong> sviluppo relativiall’attivazione <strong>di</strong> nuovi <strong>servizi</strong> o <strong>di</strong> potenziamento quali-quantitativo <strong>di</strong> quelli esistenti. Sono da ricomprendereanche in questo concetto le risorse che vengono destinate a compensare il <strong>per</strong>sonale impegnato in <strong>servizi</strong> chegestiscono in forma associata funzioni istituzionali.3. Le risorse decentrate destinate all’incentivazione prevedono quin<strong>di</strong> una combinazione <strong>di</strong> premi da destinarein modo <strong>di</strong>fferenziato ai meritevoli su obiettivi <strong>di</strong> ente o <strong>di</strong> struttura, e <strong>di</strong> premi da destinare ad obiettivi ad elevatovalore strategico da assegnare solo al <strong>per</strong>sonale che partecipa a quegli specifici obiettivi.Art. 55Premio <strong>di</strong> eccellenza1. Le risorse annuali definite ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. n. 150/2009, sono annualmente incrementate dellerisorse necessarie <strong>per</strong> attivare i premi <strong>di</strong> efficienza.2. Nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto dall’art. 27 del decreto 150/2009, una quota fino al 30% <strong>dei</strong> risparmi sui costi<strong>di</strong> funzionamento derivanti da processi <strong>di</strong> ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione all’interno dellepubbliche amministrazioni è destinata, in misura fino a due terzi, a premiare il <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong>rettamente eproficuamente coinvolto e <strong>per</strong> la parte residua ad incrementare le somme <strong>di</strong>sponibili <strong>per</strong> la contrattazione stessa.3. I criteri generali <strong>per</strong> l’attribuzione del premio <strong>di</strong> efficienza sono stabiliti nell’ambito della contrattazionecollettiva integrativa.4. Le risorse <strong>di</strong> cui al comma 2 possono essere utilizzate solo a seguito <strong>di</strong> apposita validazione da parte delN.d.V. <strong>di</strong> cui all’art. 28 del presente <strong>Regolamento</strong>.TITOLO VILA RESPONSABILITÀ DISCIPLINAREED IL RELATIVO PROCEDIMENTOCAPO ILE RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEI DIRIGENTIArt. 56Ambito <strong>di</strong> applicazione1. Le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel presente Titolo <strong>di</strong>sciplinano la responsabilità <strong>di</strong>sciplinare <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti, lesanzioni e il relativo proce<strong>di</strong>mento.– 21 –


2. Ai <strong>di</strong>rigenti, anche con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempo determinato, fatte salve le norme vigenti in materia <strong>di</strong>responsabilità <strong>di</strong>rigenziale, civile, amministrativa, penale e contabile, si applicano in materia <strong>di</strong> responsabilità<strong>di</strong>sciplinare le <strong>di</strong>sposizioni del Titolo.Art. 57Competenza sanzionatoria <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti sanzionatori <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti1. All’irrogazione delle sanzioni <strong>di</strong>sciplinari provvede, con specifico atto, il Presidente dell’Ufficiocompetente <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti, su proposta del medesimo Ufficio.2. A tutta la connessa attività istruttoria provvederà l’Ufficio competente <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari <strong>dei</strong><strong>di</strong>rigenti, nel rispetto delle normative vigenti, in applicazione delle obbligazioni recate dai contratti collettivi e dalcontratto in<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> lavoro, delle previsioni del Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> comportamento emanato dal Dipartimento dellaFunzione Pubblica, nonché <strong>di</strong> quelli che eventualmente verranno adottati dall’ente come prescritto dall’art. 54,comma 5, del D.Lgs. 165/2001.3. L’Ufficio <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti è composto dal:• Segretario Generale – con il ruolo <strong>di</strong> Presidente;• Dirigente del Servizio Gestione del Personale – con il ruolo <strong>di</strong> Componente;• Dirigente dell’Ufficio Legale – con il ruolo <strong>di</strong> Componente;I suddetti componenti in un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare in cui risultano essere incompatibili, impossibilitati oassenti, saranno validamente sostituiti dal Dirigente dell’Ente con la maggior anzianità <strong>di</strong> <strong>servizi</strong>o nel ruolo<strong>di</strong>rigenziale. In caso <strong>di</strong> impossibilità <strong>di</strong> sostituzione l’Ufficio potrà essere validamente costituito anche con lapresenza <strong>di</strong> almeno due <strong>dei</strong> soggetti sopra in<strong>di</strong>cati.In fase <strong>di</strong> prima applicazione, l’Ufficio proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari dovrà riassumere nella propria competenza iproce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari sospesi alla data <strong>di</strong> adozione del presente regolamento.Art. 58Competenza dell’<strong>uffici</strong>o <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari <strong>dei</strong> <strong>di</strong>rigenti1. L’Ufficio è competente alla gestione integrale dell’istruttoria del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare, ivi compresa lacontestazione dell’addebito.2. L’Ufficio contesta <strong>per</strong> iscritto l’addebito all’interessato convocandolo, non prima che siano trascorsi <strong>di</strong>ecigiorni dal ricevimento della contestazione, <strong>per</strong> sentirlo a sua <strong>di</strong>fesa.3. Il <strong>di</strong>rigente può farsi assistere da un rappresentante dell’associazione sindacale cui aderisce o conferiremandato o da procuratore <strong>di</strong> sua fiducia.4. Il <strong>di</strong>rigente o suo delegato può accedere a tutti gli atti istruttori preliminari riguardanti il proce<strong>di</strong>mento a suocarico che hanno portato alla contestazione dell’addebito.– 22 –


CAPO IILA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARENEI CONFRONTI DEI DIRIGENTIArt. 59Modalità proce<strong>di</strong>mentali1. La contestazione dell’addebito deve essere effettuata secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 55 bis, comma 5,del D.Lgs. 165/01, me<strong>di</strong>ante raccomandata con avviso <strong>di</strong> ricevuta e deve contenere:– la descrizione precisa <strong>dei</strong> fatti imputati e le relative modalità <strong>di</strong> rilevazione o accertamento;– il richiamo <strong>dei</strong> doveri o delle norme che si ritengono <strong>di</strong>sattese o violate;– la convocazione del <strong>di</strong>rigente <strong>per</strong> essere sentito a sua <strong>di</strong>fesa;– l’avvertenza che il <strong>di</strong>rigente può accedere al fascicolo <strong>di</strong>sciplinare e inviare controdeduzioni scritte;– la possibilità <strong>di</strong> farsi assistere o rappresentare da un procuratore <strong>di</strong> sua fiducia oppure da un rappresentantedell’associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato.2. In nessun caso la contestazione può, comunque, anticipare la decisione finale, a pena <strong>di</strong> nullità delproce<strong>di</strong>mento.3. Nell’au<strong>di</strong>zione <strong>per</strong> la <strong>di</strong>fesa, che si svolge in forma non pubblica, l’Ufficio riferisce in presenza del <strong>di</strong>rigentei fatti oggetto della contestazione. Il <strong>di</strong>rigente svolge oralmente la propria <strong>di</strong>fesa, eventualmente anche <strong>per</strong> iltramite del soggetto che lo rappresenta o assiste, e ha <strong>per</strong> ultimo la parola.4. L’Ufficio può rivolgergli domande in merito ai fatti e alle circostanze che risultano dagli atti delproce<strong>di</strong>mento e chiedergli chiarimenti in merito agli assunti <strong>di</strong>fensivi. Il <strong>di</strong>rigente può produrre memorie,documenti ed ogni altro atto che ritenga utile <strong>per</strong> la <strong>di</strong>fesa.5. Alla seduta interviene un funzionario nominato dal Presidente dell’Ufficio con funzione <strong>di</strong> verbalizzante.Della trattazione viene redatto un verbale che viene sottoscritto dal <strong>di</strong>rigente e dai componenti dell’<strong>uffici</strong>o e <strong>di</strong> cuiviene consegnata copia al <strong>di</strong>rigente o al suo rappresentante. L’Ufficio procede anche in caso <strong>di</strong> assenza del<strong>di</strong>rigente interessato. In tal caso il verbale sarà trasmesso al <strong>di</strong>rigente interessato tramite raccomandata conricevuta <strong>di</strong> ritorno.6. Il <strong>di</strong>rigente che ha ricevuto la contestazione dell’addebito, fermo restando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zionecontrattualmente previsto, può formulare <strong>per</strong> iscritto le proprie deduzioni, quale memoria <strong>di</strong>fensiva, che potràessere consegnata prima dell’au<strong>di</strong>zione o nel corso della stessa.Art. 60Definizione del proce<strong>di</strong>mento1. L’Ufficio, sentito l’interessato o il suo procuratore a <strong>di</strong>fesa, nonché avuta cognizione delle controdeduzioni,può motivatamente:– Disporre ulteriori accertamenti <strong>di</strong> completamento;– Decidere in merito alla sanzione <strong>di</strong>sciplinare da irrogare;– Disporre l’archiviazione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare qualora non ritenga <strong>di</strong> applicare la sanzione.2. Tutti gli atti del proce<strong>di</strong>mento sono trasmessi all’area risorse umane, che li archivia a custo<strong>di</strong>sce in appositofascicolo.3. L’esito del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare è notificato <strong>per</strong> iscritto al <strong>di</strong>rigente secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cuiall’art. 55 bis del D.Lgs. n. 165/2001.– 23 –


4. Per quanto non previsto dal presente regolamento si rinvia ai vigenti CCNL e d alle norme legislative cheregolano la materia, con particolare riferimento alle <strong>di</strong>sposizioni recate dal D.Lgs. n. 165/2001 e successiveintegrazioni e mo<strong>di</strong>ficazioni.CAPO IIILE RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE DEI DIPENDENTIArt. 61Ambito <strong>di</strong> applicazione1. Le <strong>di</strong>sposizioni contenute nel presente Capo <strong>di</strong>sciplinano la responsabilità <strong>di</strong>sciplinare <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti, lesanzioni e il relativo proce<strong>di</strong>mento.2. Ai <strong>di</strong>pendenti, anche con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempo determinato, fatte salve le norme vigenti in materia <strong>di</strong>responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile, si applicano in materia <strong>di</strong> responsabilità <strong>di</strong>sciplinare le<strong>di</strong>sposizioni del presente titolo.3. Le sanzioni <strong>di</strong>sciplinari e le procedure <strong>per</strong> l’applicazione delle stesse sono previste dagli artt. 55 e seguentidel D.Lgs. n. 165/2001, come mo<strong>di</strong>ficati dal D.Lgs. n. 150/2009.Art. 62Competenza sanzionatoria <strong>per</strong> i proce<strong>di</strong>menti sanzionatori <strong>dei</strong> <strong>di</strong>pendenti1. All’irrogazione delle sanzioni <strong>di</strong>sciplinari inferiori alla sospensione dal <strong>servizi</strong>o con privazione dellaretribuzione <strong>per</strong> più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci giorni, provvede il Dirigente della Struttura cui il <strong>di</strong>pendente è assegnato.• Per l’irrogazioni <strong>di</strong> sanzioni più gravi rispetto a quella sopra in<strong>di</strong>cata è competente l’Ufficio <strong>per</strong> iproce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari nei confronti del <strong>per</strong>sonale <strong>dei</strong> livelli, composto nel modo seguente:A. Segretario Generale – con il ruolo <strong>di</strong> Presidente;B. Dirigente del Servizio Gestione del Personale – con il ruolo <strong>di</strong> Componente;C. Dirigente dell’Ufficio Legale - con il ruolo <strong>di</strong> Componente;I suddetti componenti in un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare in cui risultano essere incompatibili, impossibilitati oassenti, saranno validamente sostituiti dal Dirigente dell’Ente con la maggior anzianità <strong>di</strong> <strong>servizi</strong>o nel ruolo<strong>di</strong>rigenziale.In caso <strong>di</strong> impossibilità <strong>di</strong> sostituzione l’Ufficio potrà essere validamente costituito anche con la presenza <strong>di</strong>almeno due <strong>dei</strong> soggetti sopra in<strong>di</strong>cati.In fase <strong>di</strong> prima applicazione, l’Ufficio proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari dovrà riassumere nella propria competenza iproce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari sospesi alla data <strong>di</strong> adozione del presente regolamento.– 24 –


CAPO IVLA DISCIPLINA DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARENEI CONFRONTI DEI DIPENDENTIArt. 63Modalità proce<strong>di</strong>mentali1. La contestazione dell’addebito deve essere effettuata secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 55 bis, comma 5,del D.Lgs. 165/01, me<strong>di</strong>ante raccomandata con avviso <strong>di</strong> ricevuta e deve contenere:– la descrizione precisa <strong>dei</strong> fatti imputati e le relative modalità <strong>di</strong> rilevazione o accertamento;– il richiamo <strong>dei</strong> doveri o delle norme che si ritengono <strong>di</strong>sattese o violate;– la convocazione del <strong>di</strong>pendente <strong>per</strong> essere sentito a sua <strong>di</strong>fesa;– l’avvertenza che il <strong>di</strong>pendente può accedere al fascicolo <strong>di</strong>sciplinare e inviare controdeduzioni scritte;– la possibilità <strong>di</strong> farsi assistere o rappresentare da un procuratore <strong>di</strong> sua fiducia oppure da un rappresentantedell’associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato.2. In nessun caso la contestazione può, comunque, anticipare la decisione finale, a pena <strong>di</strong> nullità delproce<strong>di</strong>mento.3. Nell’au<strong>di</strong>zione <strong>per</strong> la <strong>di</strong>fesa, che si svolge in forma non pubblica, l’Ufficio riferisce in presenza del<strong>di</strong>pendente i fatti oggetto della contestazione. Il <strong>di</strong>pendente svolge oralmente la propria <strong>di</strong>fesa, eventualmenteanche <strong>per</strong> il tramite del soggetto che lo rappresenta o assiste, e ha <strong>per</strong> ultimo la parola.4. L’Ufficio può rivolgergli domande in merito ai fatti e alle circostanze che risultano dagli atti delproce<strong>di</strong>mento e chiedergli chiarimenti in merito agli assunti <strong>di</strong>fensivi. Il <strong>di</strong>pendente può produrre memorie,documenti ed ogni altro atto che ritenga utile <strong>per</strong> la <strong>di</strong>fesa.5. Alla seduta interviene un funzionario nominato dal Presidente dell’Ufficio con funzioni <strong>di</strong> verbalizzante.Della trattazione viene redatto un verbale che viene sottoscritto dal <strong>di</strong>pendente e dai componenti dell’<strong>uffici</strong>o e <strong>di</strong>cui viene consegnata copia al <strong>di</strong>rigente o al suo rappresentante. L’Ufficio procede anche in caso <strong>di</strong> assenza del<strong>di</strong>pendente interessato. In tal caso il verbale sarà trasmesso al <strong>di</strong>pendente interessato tramite raccomandata conricevuta <strong>di</strong> ritorno.6. Il <strong>di</strong>pendente che ha ricevuto la contestazione dell’addebito, fermo restando il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zionecontrattualmente previsto, può formulare <strong>per</strong> iscritto le proprie deduzioni, quale memoria <strong>di</strong>fensiva, che potràessere consegnata prima dell’au<strong>di</strong>zione o nel corso della stessa.Art. 64Definizione del proce<strong>di</strong>mento1. L’Ufficio, sentito l’interessato o il suo procuratore a <strong>di</strong>fesa, nonché avuta cognizione delle controdeduzioni,può motivatamente:– <strong>di</strong>sporre ulteriori accertamenti <strong>di</strong> completamento;– <strong>di</strong>sporre l’archiviazione del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare qualora non ritenga <strong>di</strong> applicare la sanzione.2. Tutti gli atti del proce<strong>di</strong>mento sono trasmessi all’area risorse umane, che li archivia a custo<strong>di</strong>sce in appositofascicolo.3. L’esito del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare è notificato <strong>per</strong> iscritto al <strong>di</strong>pendente, secondo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cuiall’art. 55 bis del D.Lgs. n. 165/2001.– 25 –


4. Per quanto non previsto dal presente regolamento si rinvia ai vigenti CCNL e d alle norme legislative cheregolano la materia, con particolare riferimento alle <strong>di</strong>sposizioni recate dal D.Lgs. n. 165/2001 e successiveintegrazioni e mo<strong>di</strong>ficazioni.TITOLO VIILE NORME TRANSITORIE E FINALICAPO INORME FINALIArt. 65Disposizioni finali1. Dal momento <strong>di</strong> entrata in vigore delle presenti norme regolamentari, sono da intendersi abrogate tutte levigenti <strong>di</strong>sposizioni regolamentari incompatibili con le norme stesse.Sono espressamente confermati i regolamenti:• <strong>per</strong> il conferimento <strong>di</strong> incarichi professionali ad es<strong>per</strong>ti esterni all’Amministrazione (approvato condeliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 217/2009);• <strong>di</strong> approvazione <strong>dei</strong> criteri <strong>per</strong> la mobilità esterna (approvato con deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n.111/2010);• <strong>per</strong> il reclutamento del <strong>per</strong>sonale (approvato con deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 304/2008).– 26 –

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