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Nuovi orizzonti per la mediazione interculturale - Integrazione Migranti

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54 Giuliano Carlinimente <strong>la</strong>bili”, camaleontiche e <strong>per</strong> lo più create attraverso modalitàdi immaginazione.A queste mappe empiriche corrispondono, tuttavia, mappeculturali molto differenziate che tendono a coagu<strong>la</strong>rsi intorno afantasmi identitari, a “bisogni” contingentemente condivisi, aricostruzioni immaginifiche di comportamenti comunitari inrealtà inesistenti.L’insediamento migratorio avviene dunque prevalentementein situazioni di questo tipo e compartecipa, anziché inserirsi,al<strong>la</strong> costruzione e ricostruzione di situazioni mobili nelle qualinuove strategie di vita vanno ad intrecciarsi con quelle, ancheloro nuove, dei residenti.In questo contesto diventa necessario immaginare politiched’intervento sociale che prevedano come componente non episodica,ma costante, l’azione del<strong>la</strong> <strong>mediazione</strong> <strong>interculturale</strong>.Se continua ad essere vero che l’intervento professionalmenteartico<strong>la</strong>to del mediatore è necessario in tutte le fasi checomportano confronti “acuti”, quindi nelle situazioni emergenziali,diventa sempre più importante costruire una cultura del<strong>la</strong><strong>mediazione</strong> nei rapporti del quotidiano agendo tanto su unamodifica dell’atteggiamento culturale di tutti gli o<strong>per</strong>atori,quanto nel creare strutture di supporto specialistiche che rendanopossibile il processo nel suo insieme.La <strong>mediazione</strong> sul territorio, che pur non potendo prescindereda quanto sul territorio è stato già costruito ed è o<strong>per</strong>ante,deve tuttavia porsi come una possibilità in più.L’idea, <strong>per</strong>tanto, di un <strong>per</strong>corso di formazione/aggiornamentodeve fare i conti con tutte le considerazioni proposte, ed è <strong>per</strong>questo che si è immaginato un doppio <strong>per</strong>corso che consentisse,da un <strong>la</strong>to, di confrontarsi con gli elementi delle trasformazioniin atto letti attraverso lo sguardo di ricercatori, e dall’altro dichiamare i partecipanti al corso ad una partecipazione fattiva intutte le fasi del <strong>per</strong>corso formativo/di aggiornamento.I ricercatori proposti 1 , tutti di formazione socio-antropolo-1 Enzo Colombo - Università degli Studi di Mi<strong>la</strong>no, Giovanni Semi - Università degli Studi di Torino, Bruno Riccio- Università degli Studi di Bologna

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