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I fondatori dell'astrologia moderna: Galileo - cirodiscepolo.it

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I <strong>fondatori</strong> dell'astronomia <strong>moderna</strong>: <strong>Galileo</strong> Ricerca ’90lettura dei classici latini e <strong>it</strong>aliani, al disegno, alla matematica e alla tecnica costruttiva.Dopo Euclide iniziò a studiare Archimede sulle traduzioni latine del Tartaglia. L’influssoche Archimede ebbe sul giovane G. fu enorme, e lo si può rintracciare nel breve scr<strong>it</strong>todel 1586, La bilancetta, che, si può dire, segna il suo debutto nella v<strong>it</strong>a scientifica. (N.d.t).5Nel 1588 G. tenne due lezioni all’Accademia di Firenze, intorno alla “figura, s<strong>it</strong>o egrandezza” dell’Inferno di Dante. Proprio i quegli anni entrò in relazione con i maggiorimatematici dell’epoca conquistandosene la stima: in particolare quella di Guidobaldo delMonte, che gli procurò appunto la nomina a lettore di matematica all’Univers<strong>it</strong>à di Pisa.Durante il triennio trascorso a Pisa si occupò soprattutto di meccanica. Il frutto miglioredei suoi studi di questo periodo è raccolto nell’opera De motu - però uscirà postuma - doveG. espone le sue prime osservazioni ed indagini sulla caduta dei gravi, aprendo la via alladinamica <strong>moderna</strong>.(N.d.t.).6Questi 18 furono senz’altro i migliori della sua v<strong>it</strong>a, sia a causa della grande libertà dipensiero di cui poté godere, grazie alla protezione garant<strong>it</strong>a dalla Repubblica di Veneziacontro il prepotere dell’Inquisizione, sia a causa del pieno vigore delle sue energie fisichee mentali che gli permisero di dedicarsi con entusiasmo e passione allo studio senza peròrinunciare alle gioie della v<strong>it</strong>a. A Padova continuò ad interessarsi oltre che alla fisica ealla matematica, anche alla letteratura e alla poesia. Pochi furono gli scr<strong>it</strong>ti scientifici diG. del periodo padovano. Mi lim<strong>it</strong>o a ricordare Le Mecaniche(1593), la Breve istruzioneall’arch<strong>it</strong>ettura mil<strong>it</strong>are (1593), il Trattato della sferica, ovvero Cosmografia (1597) - sulsistema tolemaico - e Le operazioni del compasso geometrico e mil<strong>it</strong>are (1606). Ma assaipiù importanti dei trattatelli testé accennati sono gli appunti e le lettere di G. dai qualirisultano i notevoli progressi da lui compiuti nella matematica, nella fisica e nell’astronomia.(N.d.t.).7Si tratta della celebre scoperta dell’isocronismo. (N.d.t.).8Di quest’invenzione Papin, che oltre che fisico era anche medico, parla nel suo “A Newdigester or Engine, for Softening Bones” (che tradotto alla lettera suona “Un nuovodigestore, ossia una macchina per rendere tenere le ossa”) pubblicato a Londra nel 1681,dove appunto descrive un apparecchio, il digestore o pentola di Papin, vero prototipodei boll<strong>it</strong>ori pressurizzati, che permetteva di “digerire” sostanze organiche o di cuocerealimenti con maggiore facil<strong>it</strong>à che a pressione atmosferica. (N.d.t.)9Mi sembra doveroso aggiungere qualche annotazione a propos<strong>it</strong>o di questa invenzione.Negli ultimi anni della sua v<strong>it</strong>a, Denis Papin si occupò soprattutto dell’uso del vaporecome forza motrice, che allora risultava particolarmente utile soprattutto per prosciugarele miniere. Il procedimento era grossomodo il seguente: un tubo verticale, dotato, nellasua porzione superiore, di un pistone, pescava in acqua; portando dapprima l’acqua adebollizione; il pistone si alzava per poi riabbassarsi allorché veniva raffreddato con altraacqua. Tale procedimento, descr<strong>it</strong>to in modo particolareggiato nella Ars nova ad aquamignis adminiculo efficacissime elevandum (ossia “Una nuova tecnica che permette dialzare in modo assai efficace l’acqua mediante l’ausilio del fuoco” - 1707), verràsuccessivamente realizzato e migliorato da T. Newcomen sempre agli inizi del Settecento.10Épinal è una c<strong>it</strong>tà della Francia orientale che nel XIII sec. fu celebre per la sua ceramicaartistica e nel XIX sec. fu il più importante centro francese - rinomato a livello internazionale- per la produzione di immagini popolari. (N.d.t.)16

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