e leggiadre, e zoppe e vecchie le lasciano adaltrui. Nonostante i vostri tentativi di emularetutte le muse, venendone da tutt’e novesdegnata, una cosa del genere davvero nonla meritavate.Intendo, <strong>Madonna</strong> <strong>Madonna</strong>, il libroscritto da vostro fratello. Anch’io, buttandovia il mio tempo che già è poco e malamenteusato, ho sprecato un paio di altre oreleggendo Mia sorella <strong>Madonna</strong> (Rizzoli, ben19 euro, ma in realtà me lo hanno prestato).Alla lettura di questo vergognoso testomi mosse solo il desiderio di conoscere vostrisegreti artistici, il perché della scelta diMirwais o di Orbit, i segreti di un testo ole motivazioni che stanno dietro la scalettadi un disco. Ma di tutto ciò non trovai tracciaalcuna. Il libro del fratello vostro è unospecchio deformante che riflette l’immaginegonfiata di tal Christopher Ciccone, esserefrustrato, dall’ego grosso come un dirigibile,inetto a ogni arte, financo a pelar patate.Ma convinto di essere il vero Madonnodella famiglia vostra. E in questo specchio,in un solo angolo, appare la figura vostra,irriconoscibile, poiché egli vi dipinge con icolori cupi della cupidigia e vi disegna coni tratti della malvagità. Com’è possibile chevoi, che state adottando l’intero Malawi,abbiate potuto dimenticare di pagare l’affittoa una vostra vecchia zia? Sono solo cattiveriecon cui il vostro inutile germano sivendica per non essere riuscito a salire suipalchi al posto vostro. E voi, cortesemente,lo avete accolto come assistente di camerino,gli avete persino fatto fare il direttoreartistico di qualche tour. Ma egli si sentivaportato a grandi cose: si crede artista e designere arredatore e grande amico di vip estelle varie. Solo di quelle cui voi, benevola,lo avete introdotto per spiegare chi era quelbietolone alle vostre spalle. Persone chedopo un distratto how d’you do? l’hanno subitodimenticato.Ma lui si picca d’essere amico di DemiMoore che l’ha anche incaricato di arredarlela casa, ma senza riconoscergli un compenso.E allora l’esteta mancato del Michigan pervendicarsi tutti gli arredi le comprò all’Ikea,quasi per spregio. Ignora forse, lo stolto saputello,che il pubblico che permette allasorella di prosperare coincide con quellodella catena svedese? E poi vorrei vederlo ilgusto pacchiano e brianzolo di questo arroganteparassita che sfrutta un cognome capitatogliper caso.<strong>Madonna</strong> <strong>Madonna</strong>, da noi, in quellache fu la patria dei vostri avi, si dice:«Parenti serpenti». Come potrei tradurremantenendo un’assonanza? Relatives reptiles?Ma credo abbiate capito. E se ciò nonfosse, vi basterebbe seguire una puntataqualsiasi di un qualsiasi reality show per apprenderetutta l’ipocrisia dell’essere umanoe la sua tendenza alla commedia. Che diignobile commedia si tratta quando tettuteragazzotte e tatuati giovanotti scendono daitalami sui quali si sono accoppiati in favoredi camera per incontrare televisivamentemadri o prozie. E al suono di quegli accenticiociari o salentini iniziano a piangere e urlareil loro amore filiale e nepotale. Proprio8
loro che fino al giorno prima furono vestalie sacerdoti dei culti di Pietro Maso ed ErikaDe Nardo.<strong>Madonna</strong> <strong>Madonna</strong>, accettate il mioconsiglio. Prendete a borsettate vostro fratello.E smettetela di adottare bambini cheun giorno potrebbero scrivere un nuovo librodi menzogne su di voi. O, peggio, finireal Big Brother Malawi e piangere lacrime diglicerina sentendo la vostra (flebile) vocinaper telefono.»[Collateral n. 28, da Film TV, 2009]«Molti anni fa in un saggio fondamentalecome Apocalittici e Integrati UmbertoEco dipingeva un universo culturale dalquale non solo non ci siamo liberati, mache è stato rafforzato da figure come quelledella Coppola e di Lady Gaga.Eco accusava la cultura di massa di voleraccontentare il gusto medio evitando l’originalità.Lo scrisse nel 1964. Sofia Coppolaè del 1971. Lady Gaga è del 1986. Questodimostra che Eco più che un genio è unveggente. Nessuna delle due può essere definitaoriginale. La regista pasticcia con stilemidella sperimentazione, edulcorandoli eaddomesticandoli per non perdere di vistail botteghino. Ed Eco criticava i prodottidella cultura massmediatica soggetti alleleggi di mercato. La cantante ruba a manbassa ritornelli e costumi a chiunque sia venutoprima di lei, si presenta come la rispostagiovane a <strong>Madonna</strong>, ma sta a quest’ultimacome un Kinder Sorpresa sta a un uovoFabergé.[dal Collateral n. 110, da Film TV, 2010]«<strong>Madonna</strong> ha cambiato nome e d’orain poi si chiamerà Esther. Non potrà quindifare più rimandi e giochi di parole comeImmaculate Collection.Le propongo alcuni titoli per i suoiprossimi dischi: Poli-Esther (con video-omaggioa John Waters); Affari Estheri (undisco impegnato, che parla di guerre e dicose simili); Estherefatta (anche Esther è fattase fa un concept album sulle droghe).»[dal sito www.labran.ca, 2004]«Un giorno del 2003 <strong>Madonna</strong> era inbagno. A un certo punto hanno suonatoalla porta. Delle tre balie una era occupatacon Lourdes, l’altra con Rocco e la terzaascoltava salsa con un vecchio walkman acassette e non ha sentito.Allora lei si è messa una vestaglia e cosìcome si trovava, con i bigodini, è andata adaprire. Era il postino con una raccomandatadalla sua casa discografica. <strong>Madonna</strong>ha aperto la busta e ha letto: «Cara signoraCiccone, con la presente veniamo a comunicarLeche il Suo recente disco AmericanLife è al primo posto delle classifiche. Peròci è arrivato con sole 14 copie vendute. Siconsoli. Gli artisti nelle restanti posizioninon hanno venduto nemmeno quelle. Pernon lasciare la classifica sguarnita, i posti dal9