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Speciale Lagunaridi guerra.L’evolversi della situazione internazionalee il progresso tecnico-militareimponevano un’ulteriore trasformazione.Il 24 maggio 1964 il Raggruppamentodiventava Reggimento Lagunari“Serenissima”, su:- Comando;- Compagnia Comando;- Battaglione “Marghera”;- Battaglione “Piave”;- Battaglione “Isonzo”;- XXII Battaglione Carri.I singoli plotoni di mezzi anfibi (aCa’Vio) e battelli dei battaglioni, nonchéil plotone natanti nell’isola diSant’Andrea, erano riuniti nella CompagniaTrasporti Anfibi.Il 1975 vedeva una generale ristrutturazionedell’Esercito. Questacomportava per i lagunari:(a) lo scioglimentodel Battaglione “Marghera”;(b) la trasformazione del ReggimentoLagunari in Comando Truppe Anfibie;(c) la riorganizzazione del Battaglione“Piave” in 1° Battaglione Lagunari“Serenissima,” erede della bandieradi guerra del Reggimento; (d)la trasformazione della CompagniaTrasporti Anfibi in Battaglione MezziAnfibi “Sile”.Infine i lagunari perdevano ilBattaglione “Isonzo”, divenuto 41°Battaglione Meccanizzato “Modena”,riunito al XXII Battaglione Carri(ridenominato 22° Battaglione Carri“M.O. Piccinini”) nella neo-costituitaBrigata Meccanizzata “Gorizia”.Nel 1992 si aveva l'integrazionedei battaglioni “Serenissima” e “Sile”nel Reggimento Lagunari “Serenissima”.Il Reggimento partecipava all’operazione“Vespri Siciliani”, concorrendoal controllo del territorio,dal 6agosto al 2 ottobre 1993 nel settorePalermo, e dal 27 luglio al 25 settembre1994 nel settore Enna.A partire dal 1997 il reparto haabbandonato il tradizionale arruolamentoregionale per trasformarsi inunità interamente professionale. L’innovazionegli ha consentito lo spiegamentoin Bosnia e in Kosovo alfianco dei più blasonati reparti nazionalie alleati.Sino ad allora la stragrande maggioranzadei lagunari era scelta tra imilitari della fascia costiera veneta,friulana e giuliana, in analogia a quantoavveniva per gli alpini. Questo avevadato origine a uno spirito di corpodel tutto particolare, cementato dalcomune dialetto, dal simbolo e dalladislocazione in luoghi conosciuti evicini alla residenza della vita civile.Il senso di specialità era rafforzatodalle particolari mostreggiature colLeone Marciano in moleca (detto ingergo el mao), probabilmente le piùbelle dell’Esercito postbellico; dalladivisa di combattimento con gli specialianfibi da sbarco in tela e la baionettaportata alla gamba sinistra; dalfoulard rosso e giallo con l’improntamarciana e il motto “Come lo scoglioinfrango, come l’onda travolgo”.Un legame particolare, quello tra isoldati del Leone e le genti venete.Cementatosi nel bisogno, quando iragazzi in uniforme accorrevano arinforzare argini e soccorrere alluvionati.La manifestazione di affetto piùimponente a metà degli anni Ottanta,a Caorle, con un giuramento solennenella baietta della Madonnina precedutoda una esercitazione di sbarco.Dal primo novembre 1999 alprimo marzo 2000 il ReggimentoLagunari “Serenissima” è stato impegnatonell’operazione “Joint Guardian”a Djakoviza (Kosovo). Oggidipende dal Comando delle Forze diProtezione ed è addestrato per unnumero maggiore di compiti come ilsupporto alle operazioni di pace. Atutti gli effetti è uno strumento polivalentepronto al dispiegamento rapidoall’estero. Composto quasi esclusivamentedi volontari, si articola su unComando e una Compagnia Comandoe Servizi reggimentale con sedealla Caserma “Matter” di Venezia-Mestre, sul 1° Battaglione Lagunaricon sede a Malcontenta di Mira e suuna Compagnia Mezzi Nautici di stanzaa Sant’Andrea, che raggruppa tuttii natanti del Reggimento, dalle unitàda sbarco veloci alle idroambulanzeai cingolati anfibi LVTP-7.Alle direttedipendenze del Comando opera aSant’Andrea anche il Plotone EsploratoriAnfibi, nel cui ambito figura unacomponente subacquea.Nel 2004 i lagunari sono statischierati in Iraq, nell’ambito dell’operazione“Antica Babilonia”, e qui hannoavuto i loro primi caduti in combattimento.Per la Patria, il Tricolore e SanMarco.Marino Perissinotto18