13.07.2015 Views

Scarica il notiziario in formato PDF - Associazione Combattenti X ...

Scarica il notiziario in formato PDF - Associazione Combattenti X ...

Scarica il notiziario in formato PDF - Associazione Combattenti X ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Anno V - N. 3 - Periodico trimestrale - Luglio-settembre 2004Poste Italiane Spa - Sped. <strong>in</strong> abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L. 27 febbraio 2004 n. 46) art. 1, co. 2, DCB Venezia - In caso di mancato recapito, restituire all’Ufficio di Venezia C.M.P. detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.NOTIZIARIOIN QUESTO NUMERO:Noi della DecimaAppuntamentoa NettunoComunicazioniL’eroe di guerra hasconfitto <strong>il</strong> rap<strong>in</strong>atoreCome assicurare <strong>il</strong>“giusto <strong>in</strong>segnamento”Le bufale di RaiUnoRicordodi Gustavo Fracass<strong>in</strong>iResistenzae omicidi privatiJames Angleton:chi era costui?Bibliografia sullaX Flottiglia MASI nostri libriNotizieASSOCIAZIONE COMBATTENTI X FLOTTIGLIA MASSpeciale LagunariSede legale e segreteria amm<strong>in</strong>istrativa:Via XXIV Maggio, 142 - 29100 Piacenza - Tel. 0523 498532 / 452320 - Fax 0523 480817


In copert<strong>in</strong>a: <strong>il</strong>lustrazione postbellica dedicata al Battaglione “Barbarigo”.Sopra: manifesto dell’Ufficio Stampa e Propaganda della X Flottiglia MAS.2


Posta da campoNoi della DecimaQuesto Notiziario ha trattatosempre e solo argomenti di vitaassociativa e temi storici legati alla XFlottiglia MAS.Ma <strong>il</strong> nostro st<strong>il</strong>e di vita,<strong>il</strong> cui valorepiù alto è l’amore e non l’odio, cosìcome <strong>il</strong> codice di comportamentodettatoci dai protagonisti delle eroicheimprese di guerra della Decima,ci rende sconvolti al cospetto dellaferocia e del fanatismo etnico-religiosoche imperversa oggi <strong>in</strong> ogni partedel mondo, dove molti sembranoavere cancellato dall'anima e dallamente <strong>il</strong> senso di appartenenza algenere umano.Non possiamo restare muti difronte a un sim<strong>il</strong>e scempio, non rifletteresull’abisso di degradazione cui èsprofondata consapevolmente unaparte dell’umanità; al contrario dellebelve, che sono tali solo per legge d<strong>in</strong>atura e spirito di sopravvivenza.Dall’Africa all’America del Sud,dalMedio Oriente all’Asia all’Australia,non solo qu<strong>in</strong>di nei martoriati territoridella Palest<strong>in</strong>a e dell’Iraq, pervengononotizie quotidiane di attentati emassacri. Rapimenti, decapitazioni eviolenze che, <strong>in</strong> un crescendo di turpitud<strong>in</strong>ie torture, non risparmianodonne e bamb<strong>in</strong>i, suonando come un<strong>in</strong>sulto alla dignità e alla pietà collettive.Che conclusioni possiamo trarreda questo scenario immondo?Forse una sola, che ci riconducealle parole e al pensiero di Junio ValerioBorghese.In un mondo sconvolto nel qualeci riconosciamo sempre meno, frastornatidai dist<strong>in</strong>guo e dai “ma” cheemergono da più parti, resta <strong>in</strong> noi,ancora più attuale, la consegna di serrarele f<strong>il</strong>e e restare uniti contro losmarrimento generale. Oggi come allora,un’isola tricolore. Accomunatidai medesimi valori. Insieme a coloroche,entusiasti,si sono affiancati a noi.In un contesto così drammatico,cerchiamo di operare al meglio contutte le nostre possib<strong>il</strong>ità per esaltaree realizzare l’ideale affidatoci dal nostroComandante: l’unità di tutti gliitaliani.Ancora una volta, con l’esempio e<strong>il</strong> nostro codice di vita, daremo provadi concretezza e amor patrio. E a noistessi, un’ulteriore ragione di vita.Walter JonnaIl gagliardetto del Battaglione “Lupo”: “Fosse anche la mia... purché l’Italia viva”.3


Vita associativaAppuntamento a NettunoIl Campo della Memoria a Nettuno.ANettuno sono term<strong>in</strong>ati i lavoridi ampliamento e perfezionamentodel Campo della Memoria, <strong>in</strong>iziat<strong>in</strong>el giugno scorso sotto la responsab<strong>il</strong>itàdel capitano De Simonedi Onor Caduti (M<strong>in</strong>istero della Difesa).Il controllo def<strong>in</strong>itivo ha consentitodi dare <strong>in</strong>izio ai contatti con <strong>il</strong>cimitero del Verano per l’esumazionedei caduti e <strong>il</strong> loro trasferimento ne<strong>il</strong>oculi predisposti nel Campo. Con latraslazione delle salme del comandanteBardelli e dei marò Casella(Btg. “Barbarigo”) e Sann<strong>in</strong>o (Btg.“Lupo”), l’opera potrà concludersientro ottobre. Pertanto, la relativacerimonia si dovrebbe tenere nellaseconda metà di quel mese.Riteniamo f<strong>in</strong> d’ora di fissare ladata del 30 ottobre 2004 per la convocazioneal Campo della Memoriadegli iscritti all'<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong>X Flottiglia MAS. Saranno predispostidei pullman – uno da Tor<strong>in</strong>oper Genova, uno da M<strong>il</strong>ano perBologna-Firenze, uno o due da localitàdel Veneto da stab<strong>il</strong>ire – allo scopodi far affluire <strong>il</strong> maggior numero possib<strong>il</strong>edi decumani.Il costo del trasporto viene lasciatoalla sensib<strong>il</strong>ità dei partecipantiquale contributo volontario per coprirela spesa, che resta sotto la responsab<strong>il</strong>itàf<strong>in</strong>anziaria dell’<strong>Associazione</strong>.Per usufruire di questi mezzi gli<strong>in</strong>teressati dovranno prenotare <strong>il</strong> proprioposto entro e non oltre <strong>il</strong> 15ottobre 2004 (per telefono, fax, postao e-ma<strong>il</strong>) alla Segreteria operativadell'<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> XFlottiglia MAS – Via Luigi Soder<strong>in</strong>i, 36– 20146 M<strong>il</strong>ano; tel. 02 4120460(lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore16.30 alle ore 19.00), fax 0241291112; e-ma<strong>il</strong> decima.mi@decimamas.org(<strong>in</strong>dicare sempre <strong>il</strong> proprio<strong>in</strong>dirizzo e i recapiti telefonici).Avuta conferma def<strong>in</strong>itiva delladata dal M<strong>in</strong>istero della Difesa, preciseremoa quanti hanno prenotato <strong>il</strong>posto <strong>in</strong> pullman <strong>il</strong> luogo e l’ora di partenza(con eventuale cest<strong>in</strong>o viaggio).Per la notte di venerdì a Nettuno,la prenotazione degli alberghi va fattadirettamente e <strong>in</strong> tempo ut<strong>il</strong>e dagli<strong>in</strong>teressati: Hotel “Marocca” (tel. 069854241), camera doppia € 70,00 /s<strong>in</strong>gola € 62,00 – Hotel “Scacciapensieri”(tel. 06 9852628), cameradoppia € 62,00 / s<strong>in</strong>gola € 50,00 –Hotel “Neptunus” (tel. 06 9855930).4


Vita associativaIn breveComunicatoA Pordenone si sono svolte le esequie del sergente del Btg. “Barbarigo”Salvatore Saitta, deceduto <strong>il</strong> 14 giugno scorso. La bara è stata scortata da unarappresentanza dell'<strong>Associazione</strong> Decima guidata dal vicepresidente D<strong>in</strong>oZaccardi. Durante la funzione religiosa, Saitta è stato ricordato quale combattentedell'onore e alla f<strong>in</strong>e è stata data lettura della preghiera del Mar<strong>in</strong>aio.Dietro <strong>il</strong> feretro, per volontà dei fam<strong>il</strong>iari, ha preso posto <strong>il</strong> labaro del“Barbarigo”, che ha scortato la salma f<strong>in</strong>o al cimitero.Alla signora Alfa Giubelli,vedova del valoroso sergente Gennaro Basadonna(Btg. “Lupo”), deceduto <strong>il</strong> 30 giugno scorso, è stato <strong>in</strong>viato un messaggio dideferente e sentito cordoglio da parte dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X FlottigliaMAS.È pervenuto <strong>il</strong> r<strong>in</strong>graziamento del presidente dell'<strong>Associazione</strong> FiammeBianche, Michele Giusto, sia per la presenza del nostro labaro alla cerimonia <strong>in</strong>ricordo dei duecento marò della Divisione “San Marco” trucidati nel 1945, siaper <strong>il</strong> contributo <strong>in</strong>viato dalla Decima per <strong>il</strong> costruendo Sacrario di MonteManfrei, dedicato ai caduti della “San Marco” e delle FF.AA. della RSI.Alla presenza di Andrea Scirè Borghese e di un folto numero di decumani,giovedì 26 agosto, nella cripta della bas<strong>il</strong>ica di Santa Maria Maggiore (Roma), èstata celebrata una messa per <strong>il</strong> trentesimo anniversario della scomparsa diJunio Valerio Borghese. Il figlio del Comandante ha espresso <strong>il</strong> proprio r<strong>in</strong>graziamentoa Antonio Tombesi e alla sezione romana dell'<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong>X Flottiglia MAS.Nell’<strong>in</strong>tento di manteneresempre unita l’<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MAScosì come ereditata dal comandanteJunio Valerio Borghese <strong>il</strong>lontano 21 giugno 1952, consideratae ribadita la già affermata<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità tra l’iscrizioneall’<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> XFlottiglia MAS e la contemporaneaiscrizione o partecipazionead associazioni che rech<strong>in</strong>o modalità,f<strong>in</strong>alità e simboli con ladef<strong>in</strong>izione “X MAS”, <strong>il</strong> Consigliodirettivo dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong>X Flottiglia MAS <strong>in</strong>vitaiscritti, aderenti, collaboratoridell’<strong>Associazione</strong> Culturale XFlottiglia MAS a espletare responsab<strong>il</strong>mentee ufficialmentela loro proficua attività già svoltanella predetta <strong>Associazione</strong> culturalesolamente all’<strong>in</strong>terno delGruppo culturale dell’<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong> X FlottigliaMAS, così come previsto dall’articolo3, lettera D del suovigente statuto.A tale scopo, su propostadel presidente Luigi Ferraro, èstato nom<strong>in</strong>ato membro del Comitatoesecutivo dell’<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong> – anche comerappresentante di già consenzientiiscritti e aderenti dellapredetta <strong>Associazione</strong> culturale– Luigi Far<strong>in</strong>a, <strong>il</strong> quale ha dichiaratola propria disponib<strong>il</strong>ità.Il Consiglio direttivo dell’<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong> X FlottigliaMAS comunica che coloroi quali risulteranno ulteriormenteiscritti o partecipanti all’<strong>Associazione</strong>Culturale e contemporaneamenteiscritti all’<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong> X FlottigliaMAS, decadranno come soci diquesta <strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong>.7 luglio 2004Il presidenteMOVM Luigi FerraroAndrea Scirè Borghese nella cripta di famiglia.5


AvvenimentiL'eroe di guerraha sconfitto <strong>il</strong> rap<strong>in</strong>atoreQuesto articolo sul comandanteLuigi Ferraro è stato pubblicato da IlGiornale di lunedì 19 giugno 2004.Lui, m<strong>il</strong>iziano della “Decima” durantela Repubblica Sociale, nonha mai sparato ai partigiani perchécomunque erano italiani come lui.Ieriperò un manrovescio bene assestato aun ragazz<strong>in</strong>o marocch<strong>in</strong>o glielo avrebbedato volentieri. Glielo hanno impeditosolo quei novant’anni che siporta dietro come fossero venti. E allaf<strong>in</strong>e, a r<strong>in</strong>graziare la sorte è stato proprioquel m<strong>in</strong>orenne venditore di fioriche è riuscito a d<strong>il</strong>eguarsi tra i vicolidi Genova. Luigi Ferraro, <strong>il</strong> “comandante”,aveva voglia di affondarlo comefosse un piroscafo della “perfidaAlbione”, una di quelle navi mercant<strong>il</strong>iche durante la guerra faceva sparire<strong>in</strong> fondo al mare senza neanche riuscirea capire cos’era successo.Eh sì,perchéquando si è visto avvic<strong>in</strong>are daquel ragazz<strong>in</strong>o con gli occhi dolci chechiedevano di comprare una rosa,avevapers<strong>in</strong>o già tirato fuori <strong>il</strong> portafogliodalla tasca. Ma mentre cercavaqualche moneta, <strong>il</strong> baby vu cumpràaveva adocchiato le banconote. Unattimo, e già <strong>il</strong> ragazz<strong>in</strong>o aveva tentatodi rap<strong>in</strong>arlo.Scene di vita quotidiana a Genova.Ma i rap<strong>in</strong>atori <strong>in</strong> erba non stanno micaa perdere tempo a chiedere <strong>il</strong> curriculumalla loro vittima. Se lo facessero, aLuigi Ferraro non si sarebbero mai avvic<strong>in</strong>ati.Non ci avrebbero provato conun eroe di guerra che sotto la camiciaha appuntato una medaglia d’oro alvalor m<strong>il</strong>itare, che ricorda le quattrod’argento conquistate <strong>in</strong> guerra.Non ciavrebbero provato con chi, di trucchiper sfidare <strong>il</strong> nemico, se ne <strong>in</strong>tendebene. Non sapevano che nel marzo del‘43 Ferraro figurava come un impiegatodel consolato italiano di Alessandretta<strong>in</strong> Turchia. Faceva f<strong>in</strong>ta di far labella vita, ma <strong>in</strong> spiaggia andava anascondere delle m<strong>in</strong>e che poi,appenabuio,si tra<strong>in</strong>ava sott’acqua f<strong>in</strong>o alla chigliadelle navi appoggio del “nemico”.E le piazzava con un timer perfetto,che faceva saltare tutto <strong>in</strong> aria quando<strong>il</strong> piroscafo era fuori dal porto. Tuttidavano la caccia a qualche misteriososottomar<strong>in</strong>o,mentre Ferraro tornava <strong>in</strong>ufficio tra le scartoffie.Durante la Repubblica Sociale lui,combattente nella “X Flottiglia MAS”per questione d’onore, con i partigianisi metteva anche d’accordo se c’erada salvare qualche vita italiana e lepiù importanti <strong>in</strong>dustrie nazionali.Uneroe, ma non solo. Perché f<strong>in</strong>ita laguerra all’Italia è servito ancora comeconsulente del m<strong>in</strong>istero e comeistruttore subacqueo delle forze dell’ord<strong>in</strong>e.Ma chi è appassionato diimmersioni conosce almeno le suecreature, “P<strong>in</strong>occhio” e la “Rond<strong>in</strong>e”,quella maschera e quelle p<strong>in</strong>ne chehanno rivoluzionato per anni <strong>il</strong>mondo dei sub e che sono nate dallasua lunga esperienza.Già, <strong>il</strong> baby vu cumprà. Ieri hasbagliato obiettivo. Ma quando hacapito che era meglio non sfidare <strong>il</strong>bastone di Luigi Ferraro, ha cercatouna fuga tutto sommato onorevole. Ilvecchio eroe avrebbe voluto portarea term<strong>in</strong>e la missione, ma non ce l’hafatta perché ha perso l’equ<strong>il</strong>ibrio eha battuto la testa. In ospedale c’èdovuto andare più che altro per quelle90 candel<strong>in</strong>e che spegnerà <strong>il</strong> 3novembre prossimo. Ma già con <strong>il</strong>generale dei carab<strong>in</strong>ieri PietroPistolese, che lo è andato a trovare,discuteva perché voleva tornare acasa. Furibondo con <strong>il</strong> suo aggressore?Macché, dal lett<strong>in</strong>o d’ospedalece l’aveva ancora con <strong>il</strong> vicepresidentedella Regione Gianni Pl<strong>in</strong>io,che sabato matt<strong>in</strong>a, per la cerimoniadella posa <strong>in</strong> mare del Cristo degliabissi a San Fruttuoso,non gli ha dato<strong>il</strong> permesso di tuffarsi <strong>in</strong>sieme ai suoiex allievi e lo ha voluto “solo” accantoa sé sulla barca appoggio.Diego PistacchiCome assicurare<strong>il</strong> “giusto <strong>in</strong>segnamento”Quando ci si trova di fronte a unbanchetto di libri <strong>in</strong> offerta –specie se <strong>in</strong> <strong>in</strong>tima simbiosi con lenote di un ballo liscio e l’aspro effluviodi salsicce e patat<strong>in</strong>e, nelle cosiddette“feste” <strong>in</strong>dette per le masse <strong>in</strong>odore di democrazia a senso unico –accade che già a prima vista la faziositàespressa dai titoli proposti possa fartemere per l’equ<strong>il</strong>ibrio precario delbanchetto, con <strong>il</strong> suo imprevedib<strong>il</strong>eribaltamento.Scelto a caso un libercolo che parevaessere di blanda impostazione econstatati <strong>il</strong> nome dell’editore (Rusconi),<strong>il</strong> titolo (Manifesti italian<strong>in</strong>ella Seconda guerra mondiale) el’autore (certo Roberto Guerri), siamostati <strong>in</strong>vogliati al suo acquisto.Una prima scorsa alle centonovantapag<strong>in</strong>e dell’opera, che reca sullaparte destra immag<strong>in</strong>i per lo piùnote di manifesti e <strong>il</strong>lustrazioni d’epoca,ci costr<strong>in</strong>ge a sbirciare <strong>il</strong> commentocaustico dedicato a ciascuna6


Avvenimentiimmag<strong>in</strong>e sulla parte s<strong>in</strong>istra.L’autore ritiene che vada bocciatala tecnica adottata:“La scelta del disegnosv<strong>in</strong>colava totalmente <strong>il</strong> manifestoda qualunque riferimento oggettivo,permettendo ogni trasgressioneche diveniva una necessità per poterdare consistenza e voce al messaggiopropagandistico”. Questo <strong>in</strong> contrapposizionealla tecnica molto più efficacedegli Alleati, che facevano ricorsoa fotografie anziché a disegni.Da qui lo spunto onde mitigare at<strong>in</strong>te fosche l’<strong>in</strong>tera propaganda gestitadal M<strong>in</strong>CulPop. E sfogliando sfogliandoarriviamo a due <strong>il</strong>lustrazionidi G<strong>in</strong>o Boccas<strong>il</strong>e riguardanti l’arruolamentonella Decima dopo l’otto settembre1943 e a una sul III Corso SAF.Il commento alla prima è <strong>il</strong> seguente:“[…]Nacque così la DecimaMAS che arruolò circa 4000 [!] effettivi.Nonostante le proclamate ambizionidel comandante Junio ValerioBorghese, la Decima non combattécontro gli anglo-americani: l’unicoimpiego concesso da Kesselr<strong>in</strong>g aimarò di Borghese fu la guerra antipartigianacondotta con spietata ferociae crudeltà. Nell’apr<strong>il</strong>e del 1945 laDecima ‘pronta a tutti gli ardimenti’siarrese, con alla testa <strong>il</strong> suo comandante,senza sparare un colpo”. Ilsecondo manifesto (quello più diffuso)viene esemplificato <strong>in</strong> questo modo:“[…] l’accostamento del giovanesoldato con la belva sullo sfondo vuolsuggerire l’idea dell’aggressività edella determ<strong>in</strong>azione del corpo […]”.Sul Corso SAF, <strong>il</strong> commento all’<strong>il</strong>lustrazione<strong>in</strong>dugia nel constatareche i disegni sullo sfondo “sembranogli elementi di un cartellone per unraduno di boy scout,piuttosto che diun corso di arruolamento di un esercito<strong>in</strong> guerra”.Il servizio reso alla realtà storicada questo livoroso untorello è davveroesemplare. Ogni proposizione aggiuntivada parte nostra è superflua,fatto salvo <strong>il</strong> riferimento a una propedeuticaarticolata ad arte, aff<strong>in</strong>ché la“giusta” acquisizione delle nozionitrovi credito soprattutto presso i giovani.Italo AlberoLa guerradi RaiUnoDieci anni or sono RaiUno proposeuna serie di documentari sullaSeconda guerra mondiale <strong>in</strong>titolataCombat F<strong>il</strong>m. Dopo la visione delprimo, mi riproposi di denunciare <strong>in</strong>umerosi errori <strong>in</strong> esso contenuti.Peresempio dei tommies, con <strong>il</strong> caratteristicoelmetto <strong>in</strong>glese, venivanospacciati per mar<strong>in</strong>es americani el’<strong>in</strong>gresso a Genova presentato comela liberazione di Firenze.La sera successiva decisi di r<strong>in</strong>unciareall’impresa, <strong>in</strong> quanto le correzionie le precisazioni avrebbero richiestospazi improponib<strong>il</strong>i.Ora è <strong>in</strong> corso,sempre su RaiUno,una nuova serie di documentari daltitolo La Seconda guerra mondiale.Si tratta, almeno <strong>in</strong> parte, dello stessomateriale proposto allora, con <strong>il</strong> medesimocommento e i medesimi strafalcioni.Sembra <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e, ma nessunosi è preoccupato di correggerli.O forse la competenza dei curatori ètale che nessuno se ne è accorto.In una delle puntate più recenti,“Dalla L<strong>in</strong>ea Gotica all’<strong>in</strong>surrezionedel Nord”, gli americani fanno <strong>il</strong> loro<strong>in</strong>gresso a Firenze: si tratta <strong>in</strong>vece diGenova (sono ben visib<strong>il</strong>i piazza dellaVittoria e la stazione Brignole). Leimprese della Decima Divisione americanada montagna a Vidiciaticosono accompagnate da L<strong>il</strong>i Marlene…<strong>in</strong> tedesco! Nel 1944 gli aereiUSA sganciano bombe al napalm, unamiscela <strong>in</strong>cendiaria usata per la primavolta <strong>in</strong> Corea negli anni C<strong>in</strong>quanta.In prosieguo, <strong>il</strong> conduttore GianniBisiach chiama “bombe” i proiett<strong>il</strong>i dicannone. Inf<strong>in</strong>e, lo stesso ci <strong>in</strong>formache gli uom<strong>in</strong>i della X Flottiglia MAS“sono specializzati nel dare la cacciaai partigiani”. Si tratta di un’affermazionetanto falsa quanto v<strong>il</strong>e. I maròdi Borghese erano addestrati a combattere<strong>in</strong> mare e <strong>in</strong> terra gli angloamericanie a fronteggiare gli slav<strong>il</strong>ungo i conf<strong>in</strong>i orientali, <strong>in</strong> difesa diTrieste e Gorizia. Il Comandante nonpermise mai che venissero impiegat<strong>in</strong>ella lotta fratricida, e contro i partigianigli uom<strong>in</strong>i della Decima combatteronosolamente quando venneroattaccati e dovettero difendersi. Cidice,<strong>il</strong> conduttore,che i partigiani salvarono<strong>il</strong> porto di Genova dalla distruzionepredisposta dal Comandogermanico: non è vero, perché a farlofurono la medaglia d’oro Mario Ar<strong>il</strong>loe i suoi marò, mentre i partigianiaspettarono che i tedeschi se ne andasseroper muovere alla conquistadella città.Come già detto, elencare pignolescamentetutti gli errori e le falsità delprogramma sarebbe troppo lungo.Maqualche altra precisazione male nonfa.Nella puntata precedente, “L’avanzatanel Pacifico”, Bisiach affermache “per conquistare Tarawa gli americanipersero meno di m<strong>il</strong>le uom<strong>in</strong>i”.In realtà ne persero trem<strong>il</strong>a (cfr. H.I.Shaw, Tarawa, a legend is born,pag.7).Per lo storico Giorgio Giorger<strong>in</strong>i sitrattò di una strage <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e, tanto perla durata quanto per l’esito della guerra.E non f<strong>in</strong>isce qui.Alle <strong>in</strong>esattezzes’aggiungono la retorica (“Uno degliaerei americani sferra <strong>il</strong> colpo decisivo”,mentresi limita a sganciare la suabomba), l’improprietà di l<strong>in</strong>guaggio(“Il resto delle forze nemiche è morto”),la reticenza (“Mac Arthur mantenne<strong>il</strong> proprio impegno di ritornarenelle F<strong>il</strong>ipp<strong>in</strong>e”: sì, lo fece, e quellasua personale ossessione per una riconquistaormai superata e <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e costòagli americani qualche cent<strong>in</strong>aiodi migliaia di morti <strong>in</strong> più. ScriveGiorger<strong>in</strong>i:“Il piano strategico, concepitocon <strong>in</strong>telligenza dall’ammiraglioNimitz, fu viziato dalle idee fisse epersonali del generale Mac Arthur”) el’<strong>in</strong>competenza tecnica (“Alcune navicercano di sfuggire a più di 40 nod<strong>il</strong>’ora”: per la cronaca “nodo” sta per“miglio all'ora”,qu<strong>in</strong>di l’espressione èpriva di senso).Se per RaiUno questo è <strong>il</strong> modo dipresentare la storia…Sergio Stancanelli7


Storia“Morto <strong>in</strong> servizio,ma non per cause di servizio”orto <strong>in</strong> servizio, ma non per“M cause di servizio”. È la frasescarna, ma densa di significato, riportata<strong>in</strong> chiusura del foglio matricolare<strong>in</strong>testato al tenente di vascello GustavoFracass<strong>in</strong>i.Morire <strong>il</strong> 26 apr<strong>il</strong>e 1945,colpito alle spalle <strong>in</strong> un’imboscatapartigiana, non fu considerata “causadi servizio” dal governo italiano deldopoguerra.Poco importa se la persona <strong>in</strong>questione era iscritta nei ruoli dellaMar<strong>in</strong>a M<strong>il</strong>itare Italiana f<strong>in</strong> dal 10 giugno1940 e ne risultava iscritta anchedopo la f<strong>in</strong>e del conflitto.Gustavo Fracass<strong>in</strong>i, classe 1917, laguerra la fece tutta. Dapprima imbarcatosulle corazzate, partecipò allabattaglia di Capo Matapan con la “Littorio”e ottenne un encomio solennedall’ammiraglio Jach<strong>in</strong>o; poi, stancodell’immob<strong>il</strong>ismo dimostrato dallaFlotta, chiese e ottenne <strong>il</strong> trasferimentoai Mezzi d’Assalto della X MAS, doverimase f<strong>in</strong>o alla data della propriamorte.Dalla base di Augusta, al comandodel tenente di vascello Ongar<strong>il</strong>lo Ungarelli,partecipòalle azioni su Malta eai servizi di scorta ai convogli dest<strong>in</strong>atial Nord Africa, meritandosi unacroce al valor m<strong>il</strong>itare e la promozioneper meriti di guerra. Fu partecipedel recupero dei mezzi danneggiati aLa Galite durante <strong>il</strong> tragico raid aereo<strong>in</strong> cui trovò la morte l’amico comandanteSalvatore Todaro.Fracass<strong>in</strong>i condusse azioni di contrasto<strong>in</strong> mare dopo gli sbarchi angloamericani<strong>in</strong> Sic<strong>il</strong>ia e a Salerno. Fupromosso tenente di vascello l’ottosettembre 1943, a La Spezia, doverestò al fianco del comandante Borghese.Il suo nome compare nel “ruolod’onore” della X MAS, quel cent<strong>in</strong>aiodi persone tra cui <strong>il</strong> capitano dicorvetta Ar<strong>il</strong>lo, i tenenti di vascelloWolk, Scardamaglia, Ungarelli e altri,forse meno noti ma altrettanto validi,che non avevano amma<strong>in</strong>ato <strong>il</strong> Tricoloreall’annuncio dell’armistizio.In forza alla Base Sud comandòattacchi, talvolta coronati da successo,contro la testa di ponte di Anzio.Alla guida della base di collegamentocon l’Italia occupata portò a compimentocon successo numerose missionidi <strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazione sabotatori e<strong>in</strong><strong>formato</strong>ri, che valsero a lui e al suosecondo p<strong>il</strong>ota, 2° capo Luigi Scarp<strong>in</strong>o,lamedaglia d’argento sul campocon motivazioni tuttora segrete.Dest<strong>in</strong>ato al comando della Basedi V<strong>il</strong>lefranche, coord<strong>in</strong>ò gli attacchiportati al sud della Francia. Poi divennecomandante della Base Ovest a SanRemo, da dove partirono le ultimemissioni della Decima <strong>in</strong> alto Tirreno,culm<strong>in</strong>ate nell’affondamento del cacciatorped<strong>in</strong>iere“Trombe” ad operadel p<strong>il</strong>ota Sergio Denti (missione“Onore”, 17 apr<strong>il</strong>e 1945).L’imboscata che costò la vita a luie al sottocapo Gargiulo avvenne <strong>il</strong> 26apr<strong>il</strong>e 1945 a Benevagienna (CN),mentre guidava la colonna del restantepersonale della Base Ovest diretta anord secondo i piani di ritiro delletruppe. Dopo tante missioni rischiose,uno dei più eroici p<strong>il</strong>oti dei Mezzid'Assalto della Mar<strong>in</strong>a da Guerra Repubblicanamorì per mano fratricida.Schivo e taciturno, estremamenteserio e fortemente motivato dal proprioamor patrio e dall’appartenenzaalla Mar<strong>in</strong>a Italiana, Gustavo Fracass<strong>in</strong>isuscitò rispetto e stima <strong>in</strong> tuttiquelli che ebbero modo di conoscerloe di combattere al suo fianco. Insignitodagli alleati tedeschi dellacroce di ferro di prima e seconda classe,ancor oggi è ricordato con affettodai “suoi” p<strong>il</strong>oti, che aspettava pertutta la notte fumando m<strong>il</strong>le sigarettee col thermos <strong>in</strong> mano sul molo diSan Remo.Resistenza e omicidi privatiDal 30 giugno 2004 S<strong>il</strong>via Pedemonteda dedicato un’<strong>in</strong>terapag<strong>in</strong>a dell’edizione di Genova eRiviere del Giornale alle “Storie dimorti della parte sbagliata”.È stato un cont<strong>in</strong>uo arrivare <strong>in</strong>redazione di racconti e notizie di testimoni,quasi sempre parenti dellevittime, con la descrizione di stragi,omicidi, violenze e oltraggi perpetratidai partigiani liguri nei seicento giornidella RSI e dopo <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e 1945.Un’<strong>in</strong>chiesta assai documentata, dovele date, l’<strong>in</strong>dicazione delle località e ipersonaggi attestano la veridicità degliavvenimenti descritti. Una veritàscomoda su violenze taciute per sessant’anni,che la giornalista riporta ecommenta con <strong>in</strong>negab<strong>il</strong>e coraggio econ <strong>il</strong> cuore e la sensib<strong>il</strong>ità che solouna donna può avere.Riportiamo le date di pubblicazionedegli articoli f<strong>in</strong>o al 27 agosto,anche se l’<strong>in</strong>chiesta si è protratta nelmese di settembre: (1) 30 giugno,pag. 45, “Il deposito di legnamiScorza”; (2) 1 luglio, pag. 42,“Vitelli e8


Storiamorti a Bargagli”; (3) 2 luglio, pag. 41,“Torriglia: una raffica al posto del processo”;(4) 3 luglio, pag. 42, “Ultimodesiderio, nessuna rappresaglia”; (5) 6luglio, pag. 43,“Nel Savonese, <strong>in</strong> viaggiosulla corriera della morte”; (6) 7luglio, pag. 42, “Le stragi <strong>in</strong> Valpolceveradopo <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e”; (7) 9 luglio,pag. 41,“Giacomo e Claudio: l’impermeab<strong>il</strong>eche salvò due vite”; (8) 13luglio, pag. 44,“Quei cadaveri restituitisolo dietro riscatto”; (9) 15 luglio,pag.42,“La guerra civ<strong>il</strong>e delle donne”;(10) 16 luglio, pag. 40, “L’eccidio diBorghetto Vara”; (11) 20 luglio, pag.43,“I tragici errori che uccisero i preti”;(12) 22 luglio, pag. 40,“Savona e laPistola S<strong>il</strong>enziosa”; (13) 23 luglio, pag.38,“Le bugie sepolte nella galleria diS. Benigno”; (14) 25 luglio, pag. 41,“Fra G<strong>in</strong>epro, che strappava le vittimeall’oblio”; (15) 27 luglio, pag. 41,“Borzonascacoventrizzata”;(16) 28 luglio,pag. 41, “Tre campioni dello sportperdono la partita della vita”; (17) 29luglio, pag. 43, “L’amnistia e le armidella rivoluzione”; (18) 30 luglio, pag.43,“Alla roulette rossa di Imperia v<strong>in</strong>cevasolo la vendetta”; (19) 31 luglio,pag. 39,“Se a uccidere è <strong>il</strong> virus dellavendetta”;(20) 1 agosto,pag.44,“AldoGastaldi”; (21) 3 agosto, pag. 40,“UmbertoArena e Giobatta Firpo”; (22) 5agosto, pag. 38,“Il podestà che salvòtante vite”; (23) 6 agosto, pag. 42,“Fuoco a volontà sui soccorritoritedeschi”; (24) 7 agosto, pag. 42,“Uncimitero per i caduti di qualsiasi parte”;(25) 8 agosto, pag. 41,“Prigionierifuc<strong>il</strong>ati tanto per fare qualcosa”; (26)10 agosto, pag. 38,“Il ghigno davantialle lacrime di un bimbo”; (27) 12agosto, pag. 40,“La coppia dello scandalodivisa dalla guerra”; (28) 13 agosto,pag. 40,“Il memoriale: ucciso peruna bicicletta”; (29) 14 agosto, pag.42, “Caccia alle armi difese da eroisconosciuti”; (30) 17 agosto, pag. 44,“Una guida per le tombe dimenticate”;(31) 18 agosto, pag. 38,“La censuraal libro scomodo”; (32) 21 agosto,pag.40,“Io,ragazz<strong>in</strong>a fascista”;(33) 24agosto, pag. 42,“Monte Manfrei, storiadi un olocausto”; (34) 25 agosto, pag.46, “Tredici m<strong>il</strong>itari fatti fuori <strong>in</strong> unanotte”; (35) 27 agosto, pag. 44, “Lastrage mai raccontata”.Angleton: chi era costui?Nella mia recente biografia di JunioValerio Borghese, all’<strong>in</strong>iziodella parte qu<strong>in</strong>ta (pag<strong>in</strong>a 517), appareper la prima volta <strong>il</strong> nome di JimAngleton. Un personaggio fondamentalenella vita del Comandante, <strong>in</strong>quanto decise di salvarlo dalla furiapartigiana. È opportuno, qu<strong>in</strong>di, daredi lui qualche notizia, anche per cercaredi capire i motivi di tanto <strong>in</strong>teressamento.James Jesus Angleton (più notocome Jim o Jimmy) nacque negli StatiUniti nel 1917.A 14 anni si trasferì <strong>in</strong>Italia,a M<strong>il</strong>ano,dove <strong>il</strong> padre Hugh erapresidente della Camera di Commercioamericana. Tornò negli USA a 23anni per seguire i corsi umanistici diYale, dove si laureò. Grande appassionatodi letteratura e di c<strong>in</strong>ema, creò ediresse un mens<strong>il</strong>e universitario.Nel corso della guerra entrò a farparte dell’OSS (Office of StrategicService),<strong>il</strong> Servizio segreto americanodal 1942 al 1945, divenuto poi la CIA(Central Intelligence Agency). Dal1943 al giugno 1944 prestò servizio aLondra. Dopo l’occupazione di Roma(o liberazione, a seconda dei punti divista) fu <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> Italia e assunse <strong>il</strong>comando della X-2, <strong>il</strong> controspionaggiodell’OSS.Angleton pose la sede dell’OSS <strong>in</strong>via Sic<strong>il</strong>ia e quella della X-2 a v<strong>il</strong>la Errazuriz,nella vic<strong>in</strong>a via Qu<strong>in</strong>t<strong>in</strong>o Sella.Qui,unitamente a Sergio Perbell<strong>in</strong>i,fui<strong>in</strong>terrogato per circa c<strong>in</strong>que giorni.Verso la f<strong>in</strong>e di apr<strong>il</strong>e 1945, primadel giorno 25, <strong>in</strong>viò a M<strong>il</strong>ano l’agenteJoseph Calderon. Questi era a capo diun commando che avrebbe dovutoporre le basi per <strong>il</strong> “rapimento” delcomandante della X Flottiglia MASuna volta cessate le ost<strong>il</strong>ità, basi ritenutenecessarie per consentire allostesso Angleton e al comandante Resiodel SIM di effettuare un fulm<strong>in</strong>eoviaggio di andata e ritorno Roma-M<strong>il</strong>ano(del perché ne parlerò <strong>in</strong> appendicealla seconda edizione della biografiadi Borghese).Nel settembre 1947 tornò negliUSA e contribuì alla creazione delMossad, <strong>il</strong> Servizio segreto israeliano.Sei anni dopo fu nom<strong>in</strong>ato capo delcontrospionaggio della CIA. Travoltodallo scandalo Watergate, nel 1974 sidimise dall’<strong>in</strong>carico.Morì negli Stati Uniti nel 1987.Sergio NesiVisitate <strong>il</strong> sito <strong>in</strong>ternet dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MASwww.decimamas.org9


DocumentiBibliografia essenzialesulla X Flottiglia MAS(seconda parte)Hanno scritto di noi“Mare” - Lega Navale Italiana: 7 dicembre 1941: attacco ad Alessandria – “Storia del XX Secolo”, n. 31/97.AUSMM (3): Fondo De Courten - Busta XXVI (4) – AUSMM, s.d.Zara Algardi: Processi ai fascisti (Borghese, Graziani…) – Ed. Vallecchi, Firenze 1973.Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale di Ozegna: Da Eugenia a Ozegna – Ed. <strong>in</strong> proprio, Ozegna 1975.Elio Andò: Decima MAS – Ed. Italia, Campobasso 1995.N<strong>in</strong>o Arena: Soli contro tutti. Friuli-Venezia Giulia, 1941-45 – Ed. L’Ultima Crociata, Rim<strong>in</strong>i 1993.N<strong>in</strong>o Arena: Bandiera di combattimento! (due voll.) – CEN, Roma 1974.N<strong>in</strong>o Arena: La testa di ponte di Anzio-Nettuno – “Storia del XX Secolo”, n. 22/97.N<strong>in</strong>o Arena: Il Parlamento italiano - Junio Valerio Borghese – Ed. Nuova CEI, Roma 1988.Renato Artesi: Anzio 1944 – “StoriaVerità”, n. 19/95.AA.VV.: “Uniformi e armi” n. 8/89 – Ed. Albertelli, Parma 1989.AA.VV.: I Condottieri (capitolo dedicato a Junio Valerio Borghese) – CEN, Roma 1960.AA.VV.: Un eroe della X: Leone Bogani – Ed. Erre, M<strong>il</strong>ano 1945.Erm<strong>in</strong>io Bagnasco: Mariassalto (1943-1945) – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 20/95.Erm<strong>in</strong>io Bagnasco: Ancora sull’attacco tedesco a Livorno – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 59/98.Erm<strong>in</strong>io Bagnasco: Sommergib<strong>il</strong>i tipo “CM” e “CB” a Trieste – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 69/99.Erm<strong>in</strong>io Bagnasco: Recensione di “Rivisitando storie gia note di una nota Flottiglia” di Sergio Nesi – “StoriaM<strong>il</strong>itare”, n. 94/01.Erm<strong>in</strong>io Bagnasco: Gli <strong>in</strong>glesi sapevano… – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 120/03.Franco Band<strong>in</strong>i: Una cambiale per <strong>il</strong> “Pr<strong>in</strong>cipe Nero” (12) – Ed. Mondadori, M<strong>il</strong>ano 1978.Franco Bargoni: Per la Patria e per <strong>il</strong> Re – “Rivista Marittima”, gennaio 2001.Roberto Battaglia: Storia della Resistenza italiana – Ed. E<strong>in</strong>audi, Tor<strong>in</strong>o 1953 (prima ed.).S<strong>il</strong>vio Bertoldi: Salò. Vita e morte della RSI – Ed. Rizzoli, M<strong>il</strong>ano 1976.S<strong>il</strong>vio Bertoldi: La guerra parallela – Ed. SugarCo, M<strong>il</strong>ano 1988.S<strong>il</strong>vio Bertoldi: Una Resistenza da favola – “Corriere della Sera”, 6 settembre 1992.S<strong>il</strong>vio Bertoldi: “Borghese, lei è <strong>in</strong> arresto” – “Corriere della Sera”, 25 agosto 1993.S<strong>il</strong>vio Bertoldi: Dal Sud a Borghese: resistere a Tito – “Corriere della Sera”, 23 novembre 1994.Michel Bertrand: Les hommes-torp<strong>il</strong>les attaquent – “RAID”, Paris, ju<strong>il</strong>let 1989.Michel Bertrand: Commandos de la mer – Ed. J.Clode Lattés, Poitiers 1985.Em<strong>il</strong>io Bett<strong>in</strong>i (6): RSI addio, 1943-1993 – Ed. Lo Scarabeo, Bologna 1993.Giorgio Bocca: La Repubblica di Mussol<strong>in</strong>i – Ed. Laterza.C<strong>in</strong>o Boccazzi: Missione Col di Luna – Ed. Rusconi, M<strong>il</strong>ano 1977.Adriano Bolzoni: L’armata senza speranza – Ed. del Borghese, Roma 1993.Att<strong>il</strong>io Bolzoni (13): Quando gli USA “arruolavano” la X MAS – “La Repubblica”, 9 febbraio 2003.Sergio Bongioanni: “Ragazzi: presente!” – Intervista a L. Peirano – “Storia del XX Secolo”, n. 44/99.Daria Borghese: Mio marito gettò le sue medaglie… – “Oggi”, 1960.Paolo Borghese: Lettera a Antonio Ghirelli, direttore del TG2 – “Il Borghese”, 22 febbraio 1987.Bruno Borlandi: Con sei gusci di noce sotto i cannoni <strong>in</strong>glesi – “La Notte”, 21 marzo 1965.Felice Borsato: C<strong>in</strong>quant’anni dopo: Anzio e Cass<strong>in</strong>o – Ed. Europa 92, 1993.Romano Bracal<strong>in</strong>i: Celebri e dannati. Osvaldo Valenti e Luisa Ferida – Ed. Longanesi, M<strong>il</strong>ano 1985.Marc’Antonio Bragad<strong>in</strong>: Il dramma della Mar<strong>in</strong>a Italiana, 1940-45 – Ed. Mondadori, M<strong>il</strong>ano 1968.Alfredo Brauzzi: I Mezzi d’Assalto della Mar<strong>in</strong>a Italiana – Ed. Rivista Marittima, n. 6/91.Mon. Breviario (16): Un eroe dei nostri tempi. Sergio Denti – Ed. ELP, Bernardette Vichy 1999.Gaetano “N<strong>in</strong>ì” Cafiero: Luigi Ferraro, un italiano – Ed. IRECO, Formello (Roma) 2000.Ferruccio Calegari: Episodi da Fiume a Brioni – “L’Arena di Pola”, 31 gennaio 1998.Ferruccio Calegari: Operò con Ramogn<strong>in</strong>o l’eroico L. Vis<strong>in</strong>t<strong>in</strong>i –“L’Arena di Pola”, 17 agosto 1998.10


DocumentiFerruccio Calegari: Decima MAS avversata dai tedeschi – “L’Arena di Pola”, 31 gennaio 1998.A.S. Campoccia: Na juris! All'attacco! Btg. Bersaglieri “Mussol<strong>in</strong>i” – CEN, Roma 1964.Fulvio Candia: Giudizi storici e volgarità – “L’Orizzonte”, n. 1/02.Fulvio Candia: Un leale ardito del mare: Salvatore Todaro – “L’Orizzonte”, n. 2/02.Fulvio Candia: Spoletta a zero: Teseo Tesei – “L’Orizzonte”, n. 2/03.Pietro Capor<strong>il</strong>li: Le imprese dei motoscafi antisommergib<strong>il</strong>i – “Testimonianze”, Roma 1954.Pietro Capor<strong>il</strong>li: Gli assaltatori della X MAS – “Testimonianze”, Roma 1954.Pietro Capor<strong>il</strong>li: Le affasc<strong>in</strong>anti imprese dei “S<strong>il</strong>uri umani” – “L’Assalto”, Roma 1954.Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Torped<strong>in</strong>i umane contro la flotta <strong>in</strong>glese – Ed. Europa, M<strong>il</strong>ano 1947.Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Operatori di guerra con i reparti della Decima – “StoriaVerità”, n. 4/97 (n.s.).Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Sesta vittoria: un <strong>in</strong>crociatore – “L’Illustrazione Italiana”, 3 settembre 1944.Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Bardelli – “L’Illustrazione Italiana”, 23 luglio 1944.Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Nuove armi nella guerra navale – “L’Illustrazione Italiana”, 30 luglio 1944.Arnaldo Cappell<strong>in</strong>i: Le “barche esplosive” – “L’Illustrazione Italiana”, 24 settembre 1944.Livio Caputo: Valerio Borghese ci serviva – “Epoca”, 11 febbraio 1976.Pier Arrigo Carnier: Lo sterm<strong>in</strong>io mancato – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1988.Joseph Capuana: Una nuova ipotesi sulla morte di Teseo Tesei – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 6/94.Franco Casc<strong>in</strong>i: Anzio e Nettuno – “Barche”, scheda n. 9, 1989.Em<strong>il</strong>io Cavaterra: Così la Decima lottò per la Venezia Giulia – “Controstoria”, n. 3/90.Luigi Cazzadori: Osvaldo Valenti, Luisa Ferida. Gloria, processo e morte di due divi dal fascismo alla RSI –Ed. NovAntico, P<strong>in</strong>erolo 1998.Luigi Cazzadori: Leone Bogani, un eroe della Decima – “Storia del XX Secolo”, n. 51/99.Enrico Cernuschi: L’ultimo sommergib<strong>il</strong>e. Il CM1 – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 62/98.Enrico Cernuschi: Ammut<strong>in</strong>amento nell’Egeo: <strong>il</strong> MAS 522 – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 123/03.Enrico Cernuschi: Bugie <strong>in</strong>glesi e verità sulla Decima – Trimestrale <strong>Associazione</strong> Divisione “San Marco”, n.41/03.Piero Ciabatt<strong>in</strong>i: Coltano 1945 (un campo di concentramento dimenticato) – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1995.Edmondo Cione: Storia della RSI – Ed. Il Cenacolo, Caserta 1948.Carlo Alfredo Clerici (18): “Neger” ad Anzio – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 64/98.Carlo Alfredo Clerici: Attacco a Livorno, 23-24 apr<strong>il</strong>e 1945 – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 22/95.Bruno Coceani: Mussol<strong>in</strong>i, Hitler e Tito alle porte orientali d’Italia – Ed. Cappelli, Bologna 1948.Giuliano Colliva: Obiettivo Alessandria – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 39/96.Ernesto Currelli: Quell’otto settembre ignorato dalla storia – “Secolo d’Italia”, 8 settembre 1991.Mario D'Anna: Il Btg. “Fulm<strong>in</strong>e” e <strong>il</strong> miracolo di Tarnova – “StoriaVerità”, n. 24/00.Franz Maria D'Asaro: L’Italia sconfitta e i suoi falsi miti – “Secolo d’Italia”, 22 gennaio 1992.Franz Maria D'Asaro: E la flotta <strong>in</strong>glese fu messa <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhio – “Secolo d’Italia”, 18 luglio 1992.D.B.: Ora <strong>in</strong>sieme chi aveva vent'anni l’otto settembre – “Il Resto del Carl<strong>in</strong>o”, 5 marzo 1998.Mariano Dal Dosso: Quelli di Coltano (prefazione di Marco Ramperti) – Ed. <strong>in</strong> proprio, Verona 1949.Raffaele De Courten: Le memorie dell’ammiraglio De Courten – Ed. USMM, Roma 1993.Renzo De Felice: Mussol<strong>in</strong>i l’alleato: la guerra civ<strong>il</strong>e 1943-45 – Ed. E<strong>in</strong>audi, Tor<strong>in</strong>o 1997.Renzo De Felice: Rosso e Nero – Ed. Bald<strong>in</strong>i & Castoldi, M<strong>il</strong>ano 1995.Sole De Felice: La Decima Flottiglia MAS e la Venezia Giulia – Ed. Settimo Sig<strong>il</strong>lo, Roma 2000.Sole De Felice: Il mar<strong>in</strong>aio che rifiutò la resa – “StoriaVerità”, n. 26/00.P. De Franceschi: Storia e tragedia dell’Istria e delle foibe – “StoriaVerità”, n. 34/02.Elio e Vittorio Del Giudice: Uniformi m<strong>il</strong>itari italiane (secondo volume) – Ed. Bramante, M<strong>il</strong>ano 1964.Luis De La Sierra: Gli assaltatori del mare – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1971.Vito De Matteis: Fu vero golpe? – “Storia Illustrata”, febbraio 1999.Augusto Del Toro: La Mar<strong>in</strong>a del Sud e la difesa della Venezia Giulia – “Rivista Storica”, n. 8, agosto 1995.Frederick W. Deak<strong>in</strong>: Storia della Repubblica di Salò – Ed. E<strong>in</strong>audi, Tor<strong>in</strong>o 1963.Gabriele Del Mizza: Come salvarono i conf<strong>in</strong>i orientali – “StoriaVerità”, n. 9/97 (n.s.).Gabriele Del Mizza: Dal “Tagliamento” scacco alla “Garibaldi” – “StoriaVerità”, n. 22/00.Pierre Demaret: Borghese, le pr<strong>in</strong>ce noir des Hommes Tor. – Ed. Robert Laffont, Paris 1960.Giovanni Esposito : La X MAS del comandante Valerio Borghese – “L’Ultima Crociata”, n. 5, giugno 1986.Angelo Faccia: 7 dicembre 1970: la notte che bruciarono… – Ed. <strong>in</strong> proprio, Perug<strong>in</strong>a 1991 (20).G<strong>in</strong>o Falleri: Mezzi d’Assalto – Ed. Mar<strong>in</strong>ai d’Italia, serie 1980.T.R. Fehrembach: La battaglia di Anzio – Ed. Longanesi, M<strong>il</strong>ano 1968.Ajmone F<strong>in</strong>estra: Dal fronte jugoslavo alla Val d’Ossola – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1995.Gabriella Fortuna: Blitz <strong>in</strong> Slovenia. Recuperate le salme… – “Il Giornale”, 15 ottobre 1992.Gabriella Fortuna: Anche quei sei marò della X MAS… – “Il Giornale”, 20 ottobre 1992.11


DocumentiTeodoro Francesconi: Bersaglieri <strong>in</strong> Venezia Giulia – Ed. Del Baccia, Alessandria 1969.Teodoro Francesconi: Gorizia, 1940-1947 – Ed. dell’Uomo Libero, M<strong>il</strong>ano 1990.Teodoro Francesconi: Il Btg. Bersaglieri Volontari “Mussol<strong>in</strong>i” – “Storia del XX Secolo”, n. 3/95.Teodoro Francesconi: Foibe: c<strong>in</strong>quant’anni di s<strong>il</strong>enzio – “Storia del XX Secolo”, n. 4/95.Teodoro Francesconi: Rapporti di guerra del Btg. “Mussol<strong>in</strong>i” – “Storia del XX Secolo”, nn. 51/99 (primaparte), 52/99 (seconda parte), 53/99 (terza parte) e 54/99 (quarta parte).Teodoro Francesconi: Gli ultimi giorni del Btg. “Mussol<strong>in</strong>i” – “Storia del XX Secolo”, nn. 60/00 (prima parte) e61/00 (seconda parte).Crist<strong>in</strong>a Freghieri: Eugenio Wolk e <strong>il</strong> recupero del “Bombarda” – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 124/04.Luciano Garibaldi: Junio Valerio Borghese, un pr<strong>in</strong>cipe per la X MAS – “Storia Illustrata”, apr<strong>il</strong>e 1996 (14).Marco Gemignani: L’Operazione “G.A.” – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 113/03.Carlo Gent<strong>il</strong>e: I primi accordi tra Decima MAS e tedeschi – Ed. Il Veliero, Imperia 2004 (2).F<strong>il</strong>ippo Giann<strong>in</strong>i: “Sabotatori” della RSI fuc<strong>il</strong>ati dagli Alleati – “StoriaVerità”, n. 17/94.Ugo Giannuzzi: Un “gulag” chiamato Coltano – “StoriaVerità”, n. 2/96 (n.s.).Giorgio Giorger<strong>in</strong>i: Da Matapan al Golfo Persico – Ed. Mondadori, M<strong>il</strong>ano 1989.Giorgio Giorger<strong>in</strong>i: Uom<strong>in</strong>i sul fondo – Ed. Mondadori, M<strong>il</strong>ano 1994.Aldo Giorleo: Giugno 1944. Estate di sangue nella P.P. – “StoriaVerità”, nn. 23-24/95.Carlo Giovannelli: Il mio tempo a Brioni (prima parte) – “L’Arena di Pola”, 10 gennaio 1998.Carlo Giovannelli: Attrattive a Brioni (seconda parte) – “L’Arena di Pola”, 17 gennaio 1998.Carlo Giovannelli: Brioni, paradiso terrestre (terza parte) – “L’Arena di Pola”, 24 gennaio 1998.Rodolfo Graziani: Ho difeso la Patria – Ed. Garzanti, M<strong>il</strong>ano 1947.René Greger: “CB” nel Mar Nero – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 21/95.Enzo Grossi: Dal “Barbarigo a Dongo – Ed. Due Delf<strong>in</strong>i, Roma 1958.Daniele Guglielmi: Apr<strong>il</strong>e 1945: la battaglia dei tre fiumi – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 121/03.Roberto Innocenti: Il regime fantoccio era al Sud – “Secolo d’Italia”, 21 apr<strong>il</strong>e 1992.Reberto Innocenti: Il regime legale era quello di Mussol<strong>in</strong>i – “Secolo d’Italia”, 22 apr<strong>il</strong>e 1992.George Alan Kent: Orgoglio delle Mar<strong>in</strong>e di tutto <strong>il</strong> mondo – “Secolo d’Italia”, 1 apr<strong>il</strong>e 1953.Gaetano La Perna: Pola, Istria, Fiume, 1943-1945 – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1993.Gianfranco La Vizzera: Il Battaglione “Barbarigo” della X MAS – “Storia del XX Secolo”, n. 2/95.Gianfranco La Vizzera: Il Battaglione “Fulm<strong>in</strong>e” della X MAS – “Storia del XX Secolo”, n. 20/97.Gianfranco La Vizzera: Il comandante Salvatore Todaro – “Storia del XX Secolo”, n. 32/97.Gianfranco La Vizzera: L’eccidio di Sommaria Perno – “Storia del XX Secolo”, n. 40/98.Gianfranco La Vizzera: Un grande mar<strong>in</strong>aio, un uomo di coraggio – “Storia del XX Secolo”, n. 64/00.Richard Lamb: Salò. L’ultimo esercito di Mussol<strong>in</strong>i – “Storia Illustrata”, maggio 1981.Furio Lazzar<strong>in</strong>i: Un narvalo per la Decima – “Uniformi e Armi”, n. 80/97.Furio Lazzar<strong>in</strong>i (17): Les uniformes de la Rep. Soc. It. – “M<strong>il</strong>itaria”, Paris, n. 24/87.Furio Lazzar<strong>in</strong>i (17): Les uniformes de la Decima MAS – “M<strong>il</strong>itaria”, Paris, n. 34/88.Ricciotti Lazzero: La Decima MAS – Ed. Rizzoli, M<strong>il</strong>ano 1984.Ricciotti Lazzero: La verità sulla battaglia della X MAS a Tarnova – “La Resistenza bresciana”, n. 11/88.Ricciotti Lazzero (10): Lo sbarco ad Anzio nel rapporto segreto a Salò – “Storia Illustrata”, n. 314/84.Daniele Lembo: Taranto… fate saltare quel ponte! – CDL, Casteggio 1999.Daniele Lembo: Gloria e tragedia dell'operazione G.A.1 – “StoriaVerità”, n. 22/00.Daniele Lembo: Gli italiani che difesero Roma – “StoriaVerità”, n. 29/01.Daniele Lembo: La Repubblica Sociale e l’attività dei suoi agenti – “StoriaVerità”, n. 33/01.Daniele Lembo: Dalle nuvole del cielo e dalle onde del mare – “StoriaVerità”, n. 35/02.Daniele Lembo: Luigi Ferraro nuotatore d’assalto – “StoriaVerità”, n. 40/03.Daniele Lembo: Le portaerei che non salparono – “Storia del XX Secolo”, n. 44/99.Daniele Lembo: La mascotte del “Barbarigo” – “Storia del XX Secolo”, n. 44/99.Daniele Lembo: I Mezzi d’Assalto della X MAS – “Storia del XX Secolo”, n. 53/99.Daniele Lembo: Gli altri lager – “Storia del XX Secolo”, n. 59/00.S<strong>il</strong>vio Leoni: Cossiga ricorda la Decima MAS della RSI – “Secolo d’Italia”, 19 novembre 1991.Loris Lolli: E Umberto II disse: “I soldati della RSI…” – “Secolo d’Italia”, 20 marzo 1991.Luigi Em<strong>il</strong>io Longo: RSI. Antologia per un’atmosfera – Ed. dell’Uomo Libero, M<strong>il</strong>ano 1995.Luigi Em<strong>il</strong>io Longo: I “Reparti Speciali” italiani nella II Guerra Mondiale – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1991.Luigi Em<strong>il</strong>io Longo: Recensione del volume “La X Flottiglia MAS e la Venezia Giulia” di Sole De Felice –“StoriaVerità”, n. 25/00.Dom<strong>in</strong>ique Lormier: Les guerres de Mussol<strong>in</strong>i – Ed. J. Grancher, Paris 1989.Dom<strong>in</strong>ique Lormier : Les armes de la Rep. Soc. It. – “Gazette des Armes”, Paris, n. 194.A. Lualdi : Morire a Salò. Osvaldo Valenti e Luisa Ferida – Ed. SugarCo, M<strong>il</strong>ano 1975.12


DocumentiGianvito Lusa: “Decima!” per l'Italia – “Noi Liguria”, n. 5, giugno 1990.M.Z.: La mascotte del “Barbarigo”: Franco Grechi – Ed. ELP, Bernadette Vichy 1988.M.Z.: Non fu solo un sogno – Ed. ELP, Bernadette Vichy 1998.Federico Maistrello: La Decima MAS <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Treviso – Ed. ISRSCMC, Treviso 1997.Curzio Malaparte: I ragazzi della RSI (La Pelle) – “L’Eco della Vers<strong>il</strong>ia”, Bozzano (LU).Luigi Marchesi (8): Per la libertà – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1995.Tullio Marcon: Il Reggimento “San Marco” – “Storia M<strong>il</strong>itare”, n. 45/97.S<strong>il</strong>vio Marengo: Gli “amerikani” e la “X MAS” – “Il Borghese”, 15 febbraio 1976.F<strong>il</strong>ippo T. Mart<strong>in</strong>etti: Quarto d’ora di poesia della X MAS (11) – Ed. Mondadori, M<strong>il</strong>ano 1983.Vanni Masala: La Decima MAS e i fantasmi di AN – “L’Unità”, 6 marzo 1968.Franco Massobrio: L’Italia del coraggio corse a Salò – “Secolo d’Italia”, 18 settembre 1993.Franco Massobrio: Quella fantastica notte di Alessandria – “Secolo d’Italia”, 20 dicembre 1991.Franco Mauceri: Ricordi di un mar<strong>in</strong>aio – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1980.Massim<strong>il</strong>iano Mazzanti: Convegno sulla X MAS. Replica alle critiche – “L’Unità”, 7 marzo 1968.Gianluigi Melega: Gratti Gladio e trovi la X MAS – “L’Espresso”, 5 gennaio 1995.Ott. Ottone Miozzi: Le medaglie d’oro al valor m<strong>il</strong>itare – Ed. USMM, Roma 1992.Ott. Ottone Miozzi: Le medaglie d’argento al valor m<strong>il</strong>itare (I) – Ed. USMM, Roma 1999.Ott. Ottone Miozzi: Le medaglie d'argento al valor m<strong>il</strong>itare (II) – Ed. USMM, Roma 2001.M<strong>in</strong>o Monicelli: La Repubblica di Salò – Ed. Newton Compton, M<strong>il</strong>ano 1995.Amedeo Montemaggi: Rim<strong>in</strong>i - San Mar<strong>in</strong>o “44” (pp. 190-191) – Ed. Giudic<strong>in</strong>i & Rosa, Rim<strong>in</strong>i 1983.Amedeo Montemaggi: Offensiva sulla L<strong>in</strong>ea Gotica – Ed. Giudic<strong>in</strong>i & Rosa, Rim<strong>in</strong>i 1980.Tiberio Moro: Crabb e i subacquei italiani – “Armi”, marzo 1986.Luigi Moroni: Fra storia e leggenda: la X Flottiglia MAS – “Il Regime Fascista”, 9 gennaio 1944.Eric Morris: La guerra <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e – Ed. Longanesi, M<strong>il</strong>ano 1993.Riccardo Nassich: Guerra negli abissi – Ed. Mursia, M<strong>il</strong>ano 1971.Piero Operti: Lettere aperte: lettera a Borghese – Ed. Volpe, Roma 1953.Luca Orsi: “Noi, ragazzi sulla tr<strong>in</strong>cea dei v<strong>in</strong>ti” – “Il Resto del Carl<strong>in</strong>o”, 13 marzo 1998.(2 / cont<strong>in</strong>ua)A cura di Sergio NesiIndirizzi ut<strong>il</strong>iLa segreteria operativadell’<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MASè <strong>in</strong> via Luigi Soder<strong>in</strong>i, 36 – 20146 M<strong>il</strong>anoTel. 02 4120460 / 4151571 – Fax 02 41291112e-ma<strong>il</strong>: decima.mi@decimamas.orghttp://www.decimamas.orgSede legale e segreteria amm<strong>in</strong>istrativa (Piacenza)Tel. 0523 498532 / 452320 – Fax 0523 480817e-ma<strong>il</strong>: benvenuto.giro@t<strong>in</strong>.it13


I nostri libriL’epopeadel “Barbarigo”Una volta approdato a Il Borghese,Mario Tedeschi adottò lafirma redazionale di Alberto Spagna <strong>in</strong>ricordo di un suo comm<strong>il</strong>itone del“Barbarigo” caduto nel marzo 1944lungo <strong>il</strong> canale Mussol<strong>in</strong>i. Per moltianni fu la sua unica concessione aquell’esperienza di guerra, memore diuna battuta feroce del suo direttoreLeo Longanesi:“I reduci, quando hannoperso, non devono parlare”.L’allievo <strong>in</strong>cassò, ma comprese <strong>il</strong>senso di quelle parole solo più tardi.Con esse <strong>il</strong> “carciof<strong>in</strong>o sott’odio” delgiornalismo italiano non voleva condannarloal s<strong>il</strong>enzio perpetuo, ma glisollecitava riflessioni più profonde eumane,perché ai suoi occhi non c’eraniente di più patetico e <strong>in</strong>sopportab<strong>il</strong>edella fac<strong>il</strong>e retorica su una guerraperduta. Se un giorno avesse volutorompere <strong>il</strong> suo riserbo e tornare aquegli anni (e Longanesi sapeva benissimoche per Tedeschi quel giornosarebbe venuto), l’ex marò non dovevafarlo da reduce, ma facendo comprendereal lettore <strong>il</strong> significato piùautentico della sua avventura giovan<strong>il</strong>ee <strong>il</strong> perché di quella divisa. Più cheun memoriale, un atto d’amore. E attod’amore fu.Sì bella e perduta… Storia delBattaglione “Barbarigo” e dell’amordi Patria resta uno dei libri più toccantisulla X Flottiglia MAS. E r<strong>il</strong>eggerlooggi, a decenni di distanza dalla suapubblicazione, ci fa rimpiangere nonsolo <strong>il</strong> br<strong>il</strong>lante giornalista politico edi costume, ma anche lo scrittore divaglia. Si deve al figlio Claudio la nuovaedizione di quest’opera ormai <strong>in</strong>trovab<strong>il</strong>e(Tedeschi C. Editore – ViaGiuseppe Lazzati, 185 – 00186 Roma;prefazione di Adriano Bolzoni, pp.145, € 8,00), che ripercorre <strong>in</strong> modos<strong>in</strong>tetico ma efficace come poche legesta del “Barbarigo”, fa luce sullo spirito“più italiano che fascista” dei suoimarò e propone <strong>in</strong> appendice le testimonianzealtrettanto toccanti di PaoloPosio, Franco Burò, Giorgio Farotti,Sandro Tognoli e dell’aus<strong>il</strong>iaria RaffaellaDuelli.1945-1947:la strategiadel massacroIl successo di vendite de Il sanguedei v<strong>in</strong>ti di Giampaolo Pansa nondeve far dimenticare l’opera meritoriadi altri studiosi che <strong>in</strong> precedenzae tra l’<strong>in</strong>differenza dei più avevano giàaffrontato temi sp<strong>in</strong>osi come <strong>il</strong> bienniodi guerra civ<strong>il</strong>e e le numerose“macellerie messicane” successive al25 apr<strong>il</strong>e 1945. Tra questi rientra <strong>il</strong>veneziano Marco Pir<strong>in</strong>a, presidentedel Centro Studi “S<strong>il</strong>entes Loquimur”,membro onorario dell’<strong>Associazione</strong>Venezia Giulia e Dalmazia e autore dicorpose e apprezzate ricerche storichesull’Adriatisches Küstenland esul dramma delle foibe. Dal gennaio2004 è disponib<strong>il</strong>e nelle librerie la suaultima fatica, 1945-1947, guerra civ<strong>il</strong>e.La “rivoluzione rossa” (Ed. CentroStudi “S<strong>il</strong>entes Loquimur – Piazza Ottoboni,4– 33170 Pordenone;pp.404,€ 26,00), un volume che riproponeregione per regione gli effetti della“strategia del massacro” portata avantida diverse formazioni partigiane,soprattuttod’ispirazione comunista, perdare alla loro affermazione nel NordItalia un’impronta autolegittimante oapertamente rivoluzionaria che pocoo nulla aveva a che vedere con <strong>il</strong> riprist<strong>in</strong>odelle istituzioni democratiche.Per quel che riguarda la X FlottigliaMAS, ampio spazio è dedicato aimarò di Valdobbiadene, passati per learmi e fatti scomparire a guerra giàf<strong>in</strong>ita.Scheda dopo scheda, Pir<strong>in</strong>a offreun’ampia panoramica su tragedie personalie collettive, anche di non fascistio combattenti repubblicani, fruttodi vendette atroci e processi sommaricon sentenze <strong>in</strong>appellab<strong>il</strong>i. Pag<strong>in</strong>e distoria “distrutte e sommerse, perchévergognose, perché scritte con lapenna, <strong>in</strong>t<strong>in</strong>ta nel calamaio contenente<strong>il</strong> colore rosso, di quei rivoluzionariche videro <strong>in</strong>frangere <strong>il</strong> loro sognodi conquista dell’Italia nella primaveradel 1948,quando <strong>il</strong> popolo italiano,stanco di violenze, di paure e di delitti,rifiutò nelle urne democratiche <strong>il</strong>loro progetto politico” (dall’<strong>in</strong>troduzionedell’autore).La Decimanegli archividell’OSSIl titolo è tutto un programma:Come nasce la Repubblica. Lamafia, <strong>il</strong> Vaticano e <strong>il</strong> neofascismonei documenti americani e italiani,1943/1947. Lo stesso si potrebbedire per le foto di copert<strong>in</strong>a, l’<strong>in</strong>troduzionedi Nicola Tranfaglia e le noteal testo di Giuseppe Casarrubea. E serestasse qualche dubbio sul senso piùprofondo dell’operazione, rendiamonoto al lettore che l’opera è pubblicatacon <strong>il</strong> patroc<strong>in</strong>io della Fondazione“Giuseppe Di Vittorio”. Istituzioneculturale emerita, sia chiaro, ma non14


I nostri libriproprio scevra da <strong>in</strong>fluenze politiche…L’impianto e le conclusioni diquesta antologia (Ed. Bompiani, pp.444, € 23,00) seguono <strong>il</strong> criterio<strong>in</strong>terpretativo già adottato dal quotidianoLa Repubblica <strong>in</strong> una sua nondimenticata <strong>in</strong>chiesta e dai consulentistorici di Segreti di Stato (tra i qualispicca lo stesso Tranfaglia), <strong>il</strong> f<strong>il</strong>msulla strage di Portella della G<strong>in</strong>estrapresentato qualche anno fa alla Mostradel C<strong>in</strong>ema di Venezia e contestatoa destra e a manca.L’obiettivo? Dimostrare che s<strong>in</strong>dallo sbarco anglo-americano <strong>in</strong> Sic<strong>il</strong>iatutte le vicende italiane debbanoessere r<strong>il</strong>ette alla luce di una “larga<strong>in</strong>tesa” tra Servizi segreti USA, Vaticano,malavita organizzata e alcuneforze di governo, con i reduci dellaDecima e più <strong>in</strong> genere della RSIcome manovalanza, per contrastareanche con mezzi violenti l’affermazionedel PCI e le mire sovietiche sulnostro Paese. Niente di nuovo, dunque:la solita vulgata complottista dicerta s<strong>in</strong>istra nostrana, dove da sessant’annii “buoni” sono tutti da unaparte e i “cattivi” tutti dall'altra.Ciò non toglie che Come nasce laRepubblica sia un libro da leggere.Non tanto per l’apparato critico,quanto per i documenti che presenta.La prima sezione, quasi <strong>in</strong>teramentededicata alla X Flottiglia MAS, agli NPdel Gruppo “Vega” e agli <strong>in</strong>terrogatoridel comandante Borghese da partedegli agenti dell’OSS (<strong>in</strong> primis JamesAngleton), conferma <strong>in</strong>direttamentequanto gli storici non conformististanno ripetendo da decenni: <strong>il</strong> significatopiù autentico della RSI e i numerosi“dist<strong>in</strong>guo” al suo <strong>in</strong>terno, lasostanziale apolicità e <strong>il</strong> patriottismodella Decima, i suoi rapporti con laRegia Mar<strong>in</strong>a e con i partigiani “bianchi”per sollecitare a guerra conclusaun’azione congiunta <strong>in</strong> difesa dei conf<strong>in</strong>iorientali, la sua fedeltà alla paroladata e al tempo stesso i suoi sforzi perrendere meno pesante la pressionetedesca sul Nord Italia.Tranfaglia e Casarrubea giungonoalla conclusione che Borghese e i suoimarò (liquidati nella nota a pag<strong>in</strong>a 6come una banda di assass<strong>in</strong>i, dist<strong>in</strong>tisi“per la ferocia ut<strong>il</strong>izzata nelle azionidi controguerriglia contro i partigianie nelle rappresaglie contro la popolazioneciv<strong>il</strong>e”), dopo <strong>il</strong> conflitto, fosserostati assoldati dai Servizi americanidi <strong>in</strong>telligence per operazioni “sporche”come Portella (dove la complicitàUSA resta tutta da dimostrare, <strong>in</strong>dipendentementedagli accordi raggiunticon Cosa Nostra per lo sbarco<strong>in</strong> Sic<strong>il</strong>ia e <strong>il</strong> successivo <strong>in</strong>serimentodi mafiosi nei quadri politico-amm<strong>in</strong>istratividell’isola da parte delle autoritàd’occupazione). In realtà le “<strong>in</strong>formative”non fanno che evidenziarel’<strong>in</strong>teresse dell’OSS per i più accreditatispecialisti della Decima e per unloro impiego f<strong>in</strong>alizzato all’addestramentodi uom<strong>in</strong>i-rana e allo studio deimezzi d’assalto italiani, con l’auspiciodi Angleton che questa collaborazionepossa sfociare più tardi <strong>in</strong> eventuali“attività di spionaggio navale d<strong>il</strong>ungo periodo”.Tutto qui.Quanto al fatto che nell’immediatodopoguerra molti veterani delle ForzeArmate della Repubblica Sociale si fosseroriorganizzati <strong>in</strong> clandest<strong>in</strong>ità o<strong>in</strong>seriti <strong>in</strong> movimenti politici comel’Uomo Qualunque e,attraverso i canalipiù diversi, avessero manifestato aglianglo-americani la loro disponib<strong>il</strong>ità abattersi contro i comunisti nell’eventualitàdi una nuova guerra civ<strong>il</strong>e o diun’<strong>in</strong>vasione sovietica,è cosa altrettantonota e dati i tempi convulsi nondeve meravigliare più di tanto.In s<strong>in</strong>tesi un antologia preziosa,anche nelle due sezioni successive,per meglio comprendere attraversofonti di prima mano e f<strong>in</strong>o a qualcheanno fa ancora top-secret <strong>il</strong> punto divista dell’OSS sulle vicende italianedal 1943 al 1947 (e oltre).Ma da qui a sottoscrivere <strong>il</strong> cervellotico“teorema”dei curatori,ne corre…I versi alla derivadi Italo AlberoSe dovessimo condensare <strong>in</strong> unafrase la personalità del marò NPItalo Albero, sceglieremmo quella diEzra Pound <strong>in</strong> apertura del libretto checi acc<strong>in</strong>giamo a segnalare: “Un sanotiroc<strong>in</strong>io poetico non consiste altroche nell’imparare a essere scontenti”.In effetti l’autore di Versi alla deriva(pp. 52, <strong>il</strong>lustrazioni di Roberto Foresth,s.i.p.) sembra scontento da sempre,se per scontentezza s’<strong>in</strong>tende nonsolo pessimismo esistenziale,ma anchesana <strong>in</strong>dignazione per un mondo <strong>in</strong>larga parte ipocrita e vuoto.Italo dichiara di scrivere soprattuttoper se stesso, ma cont<strong>in</strong>ua apubblicare. Dopo E poi? E poi simuore (L’Autore Libri, Firenze), Socrate,identità di un messaggio eAnarchico? No, barbone… doc, eccola sua prima raccolta di poesie: messaggio<strong>in</strong> una bottiglia affidata al maredella sensib<strong>il</strong>ità altrui, più che egoisticoesercizio <strong>in</strong>tellettuale.Un pessimista dunque, ma attivo.E fortunatamente per noi, con unagran voglia di comunicare.Segnalazioni a cura diVettor Maria Corsetti15


NotiziePranzi natalizie di f<strong>in</strong>e annoA M<strong>il</strong>ano: sabato 4 dicembre 2004(ore 12.30) presso <strong>il</strong> Ristorante “LeIsole”– Piazzale Duca d’Aosta (di frontealla Stazione centrale). Inviare laprenotazione a Fiamma Mor<strong>in</strong>i (tel.0290723453, cell. 348 3181850).A Bologna: domenica 12 dicembre2004 (ore 12.00) presso <strong>il</strong>Ristorante “Antichi Sapori” – VialePietramellara, 59 (di fronte allaStazione centrale). Inviare la prenotazionea Alessandro Conte (Viale A.L<strong>in</strong>coln, 80 - 40139 Bologna; tel. 0516241899, cell. 333 2977922).Errata corrigeDal Notiziario n. 2/2004. Pag. 12,“Un'amicizia esemplare”: nonTullio Moscati bensì Tullio Moscardi.Pag.19,“I nostri lutti”: non Carla Rognoni,SAF Btg.“Lupo”, bensì sorelladi Maria Rognoni, SAF Btg.“Lupo”.ContributiUltimi contributi pervenuti: sen.Alfredo Mantica (M<strong>il</strong>ano) €100,00; Museo Storico Italiano dellaGuerra ONLUS (Rovereto) € 36,00;Gian Paolo Secchiero (Castel Gomberto- VI) € 19,00; Roberto Beltrami(S. Ven. Maranello - MO) € 19,00;Claudio Luciano (Roma) € 19,00;Renato Sibona (Chieti) € 19,00;Rodolfo Piovesan (Caselle di Altivole- TV) € 19,00; Urbano Costaugo(Rim<strong>in</strong>i) € 19,00;Anna Maria Macchi(M<strong>il</strong>ano) € 40,00; Giovanni Ravegnani,Fabrizio Ferrari, Fabio Bellio, PierluigiBelforti, Edoardo Cuneo, FulvioGusberti, Marco Mauri (per arrotondamentodella quota sociale) €49,00.L'<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> XFlottiglia MAS r<strong>in</strong>grazia sentitamentei sottoscrittori.<strong>Associazione</strong><strong>Combattenti</strong>X Flottiglia MASQuote sociali 2004Il r<strong>in</strong>novodella quota sociale 2004è di € 31,00.Tale cifra va versatasul conto corrente postalen. 13784293, <strong>in</strong>testato a:<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MASVia XXIV Maggio, 142 - 29100 Piacenza.Iscrizione nuovi sociRichiedere <strong>in</strong>formazioni a:<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MASVia Luigi Soder<strong>in</strong>i, 36 - 20146 M<strong>il</strong>anofornendo nome, cognome,<strong>in</strong>dirizzo e numero telefonico.In alternativa, tel. 02 4120460 / 4151571o fax 02 41291112.E-ma<strong>il</strong>: decima.mi@decimamas.orgInvieremo le modalità.I nostri lutti· Salvatore Saitta – Btg.“Barbarigo”· Gennaro Basadonna – Btg.“Lupo”.· Ongar<strong>il</strong>lo Ungarelli – Mezzi d'Assalto· Francesco Grosso – Btg.“Barbarigo”· Vittorio Bonomi – Btg.“Sagittario”· Fabio Bayer – Btg.“Lupo”· Renato Damiani – Btg. Distaccamento M<strong>il</strong>anoL’<strong>Associazione</strong> <strong>Combattenti</strong> X Flottiglia MAS si unisce al dolore dei fam<strong>il</strong>iarie porge loro le più sentite condoglianze.16


Speciale LagunariSan Marco!Al rientro <strong>in</strong> Patria i nostri lagunari <strong>in</strong>quadrati nella “Pozzuolo delFriuli” non potevano avere cornice più degna di Trieste, cittàsimbolodella raggiunta unità nazionale.Tanto popolo, dietro le transenne, a ricevere i reduci della Base“Maestrale”. E <strong>in</strong> prima f<strong>il</strong>a, tra le delegazioni delle Associazioni<strong>Combattenti</strong>stiche e d’Arma, anche la Decima, rappresentata dalvicepresidente nazionale D<strong>in</strong>o Zaccardi.In prossimità delle Dol<strong>in</strong>e carsiche, <strong>il</strong> pensiero degli anziani marònon poteva che andare al 1945, quando con le stesse mostr<strong>in</strong>erosse con <strong>il</strong> Leone di San Marco avevano difeso, soli contro tutti, iconf<strong>in</strong>i orientali.Diversa la circostanza che ha fatto di questi giovani dei guerrieri,<strong>in</strong> un reparto di élite del r<strong>in</strong>novato Esercito, nell’ambito di una missionedi difesa armata della pace come “Antica Bab<strong>il</strong>onia”. Ma sempree comunque volontari, a conferma di una tradizione di altruismoche affonda le sue radici nel Risorgimento italiano.Purtroppo hanno lasciato sul terreno due caduti, che anche no<strong>in</strong>on possiamo e non vogliamo dimenticare. Ci consola pensare che<strong>il</strong> tenente Massimo Ficuciello e <strong>il</strong> caporale Matteo Vanzan hanno trovatolassù ad aspettarli <strong>il</strong> nostro guardiamar<strong>in</strong>a Alberto Piccoli e tuttii marò sacrificatisi <strong>in</strong> difesa di Gorizia italiana.Cari ragazzi, entrambi abbiamo dovuto fronteggiare dei barbari.Ma sia per noi sia per voi, <strong>il</strong> Leone alato è stato, è e sarà sempre unsimbolo di civ<strong>il</strong>tà per tutto ciò che rappresenta.Bentornati a casa, anche a nome dei veterani della X FlottigliaMAS.Siamo orgogliosi di voi.San Marco!Giorgio CorsettiDell’aureo Leonei forti soldatiassetto geopolitico seguito allaL’ f<strong>in</strong>e della Seconda guerra mondialetrasformò l’Italia nord-orientale<strong>in</strong> zona di frontiera e fronte di unconflitto non dichiarato ma dest<strong>in</strong>atoa durare mezzo secolo. La m<strong>in</strong>acciaera a Est, e le nostre forze armatedovevano farvi fronte, tenendo contodelle peculiari caratteristiche geografichecaratterizzanti <strong>il</strong> terreno su cui,forse, si sarebbe combattuta la battagliadi arresto, nel caso di un’azionedi forza del blocco sovietico.Tra questi elementi, aveva risaltola fascia costiera dell’alto Adriatico,caratterizzata fra Monfalcone eRavenna da un susseguirsi di spiaggee di lagune. Nasceva qu<strong>in</strong>di nel 1951un nuovo tipo di soldato,addestrato aoperare <strong>in</strong> un sim<strong>il</strong>e contestoambientale: <strong>il</strong> lagunare.La data era <strong>il</strong> 15 gennaio, <strong>il</strong> luogola Caserma “Guglielmo Pepe” al Lidodi Venezia e la denom<strong>in</strong>azione ufficialeComando Settore Forze Lagunari.Si trattava di un organo <strong>in</strong>terfor-ze, Esercito e Mar<strong>in</strong>a. Suo primo comandante,<strong>il</strong> contrammiraglio GiorgioGhe.I lagunari nascevano a pochi ch<strong>il</strong>ometridi distanza da quella foce delPiave dove, alla f<strong>in</strong>e del 1917, avevaavuto <strong>il</strong> battesimo del fuoco la BrigataMar<strong>in</strong>a, sempre <strong>in</strong>terforze.Il primo luglio 1951 <strong>il</strong> ComandoSettore riceveva alle sue dipendenzeun plotone comando comprendentepersonale dell’Esercito e della Mar<strong>in</strong>a.Era l’<strong>in</strong>izio della graduale costituzionedi un battaglione denom<strong>in</strong>ato“Marghera”, <strong>formato</strong> da:- Compagnia Comando, autoportatacon personale e mezzi dell’Esercito;- Compagnia Anfibia, e Reparto LagunareAppoggio, con personale emezzi della Mar<strong>in</strong>a.Il 15 ottobre 1951 entrava a farparte del Settore anche <strong>il</strong> Battaglionedi Fanteria “San Marco”, costituitoquasi <strong>in</strong>tegralmente con personaledella Mar<strong>in</strong>a e già alle dipendenzedella Divisione di Fanteria “Folgore”.Il primo settembre 1952 si costituiva<strong>il</strong> Battaglione “Piave”, con strutturagemella al “Marghera”.Due anni dopo, allo scopo di assicurareuna migliore manovrab<strong>il</strong>itàdei mezzi da sbarco e da trasportoacquei, sorgeva <strong>il</strong> Gruppo Mezzi Navalida Sbarco.Dal primo luglio 1957 <strong>il</strong> Battaglione“San Marco”si mutava <strong>in</strong> Battaglione“Isonzo”, con personale, materialie mezzi dell’Esercito.Il primo settembre successivo,persa ogni componente della Mar<strong>in</strong>a,<strong>il</strong> Settore, pur mantenendo glistessi compiti operativi, mutava organicoprendendo <strong>il</strong> nome di RaggruppamentoLagunare.Questo comprendeva:- Comando;- Compagnia Comando;- Compagnia Addestramento;- Compagnia Trasmissioni;- Battaglione Anfibio “Marghera”;- Battaglione Anfibio “Piave”;- Battaglione Motorizzato “Isonzo”(sudue compagnie autoportate e unacompagnia anfibia).Il primo maggio1958 era costituito<strong>il</strong> Reparto Lagunare Appoggio, dotatodi mezzi corazzati e anfibi.Il 25 ottobre 1959 al Raggruppamentoera consegnata la bandiera17


Speciale Lagunaridi guerra.L’evolversi della situazione <strong>in</strong>ternazionalee <strong>il</strong> progresso tecnico-m<strong>il</strong>itareimponevano un’ulteriore trasformazione.Il 24 maggio 1964 <strong>il</strong> Raggruppamentodiventava Reggimento Lagunari“Serenissima”, su:- Comando;- Compagnia Comando;- Battaglione “Marghera”;- Battaglione “Piave”;- Battaglione “Isonzo”;- XXII Battaglione Carri.I s<strong>in</strong>goli plotoni di mezzi anfibi (aCa’Vio) e battelli dei battaglioni, nonché<strong>il</strong> plotone natanti nell’isola diSant’Andrea, erano riuniti nella CompagniaTrasporti Anfibi.Il 1975 vedeva una generale ristrutturazionedell’Esercito. Questacomportava per i lagunari:(a) lo scioglimentodel Battaglione “Marghera”;(b) la trasformazione del ReggimentoLagunari <strong>in</strong> Comando Truppe Anfibie;(c) la riorganizzazione del Battaglione“Piave” <strong>in</strong> 1° Battaglione Lagunari“Serenissima,” erede della bandieradi guerra del Reggimento; (d)la trasformazione della CompagniaTrasporti Anfibi <strong>in</strong> Battaglione MezziAnfibi “S<strong>il</strong>e”.Inf<strong>in</strong>e i lagunari perdevano <strong>il</strong>Battaglione “Isonzo”, divenuto 41°Battaglione Meccanizzato “Modena”,riunito al XXII Battaglione Carri(ridenom<strong>in</strong>ato 22° Battaglione Carri“M.O. Picc<strong>in</strong><strong>in</strong>i”) nella neo-costituitaBrigata Meccanizzata “Gorizia”.Nel 1992 si aveva l'<strong>in</strong>tegrazionedei battaglioni “Serenissima” e “S<strong>il</strong>e”nel Reggimento Lagunari “Serenissima”.Il Reggimento partecipava all’operazione“Vespri Sic<strong>il</strong>iani”, concorrendoal controllo del territorio,dal 6agosto al 2 ottobre 1993 nel settorePalermo, e dal 27 luglio al 25 settembre1994 nel settore Enna.A partire dal 1997 <strong>il</strong> reparto haabbandonato <strong>il</strong> tradizionale arruolamentoregionale per trasformarsi <strong>in</strong>unità <strong>in</strong>teramente professionale. L’<strong>in</strong>novazionegli ha consentito lo spiegamento<strong>in</strong> Bosnia e <strong>in</strong> Kosovo alfianco dei più blasonati reparti nazionalie alleati.S<strong>in</strong>o ad allora la stragrande maggioranzadei lagunari era scelta tra im<strong>il</strong>itari della fascia costiera veneta,friulana e giuliana, <strong>in</strong> analogia a quantoavveniva per gli alp<strong>in</strong>i. Questo avevadato orig<strong>in</strong>e a uno spirito di corpodel tutto particolare, cementato dalcomune dialetto, dal simbolo e dalladislocazione <strong>in</strong> luoghi conosciuti evic<strong>in</strong>i alla residenza della vita civ<strong>il</strong>e.Il senso di specialità era rafforzatodalle particolari mostreggiature colLeone Marciano <strong>in</strong> moleca (detto <strong>in</strong>gergo el mao), probab<strong>il</strong>mente le piùbelle dell’Esercito postbellico; dalladivisa di combattimento con gli specialianfibi da sbarco <strong>in</strong> tela e la baionettaportata alla gamba s<strong>in</strong>istra; dalfoulard rosso e giallo con l’improntamarciana e <strong>il</strong> motto “Come lo scoglio<strong>in</strong>frango, come l’onda travolgo”.Un legame particolare, quello tra isoldati del Leone e le genti venete.Cementatosi nel bisogno, quando iragazzi <strong>in</strong> uniforme accorrevano ar<strong>in</strong>forzare arg<strong>in</strong>i e soccorrere alluvionati.La manifestazione di affetto piùimponente a metà degli anni Ottanta,a Caorle, con un giuramento solennenella baietta della Madonn<strong>in</strong>a precedutoda una esercitazione di sbarco.Dal primo novembre 1999 alprimo marzo 2000 <strong>il</strong> ReggimentoLagunari “Serenissima” è stato impegnatonell’operazione “Jo<strong>in</strong>t Guardian”a Djakoviza (Kosovo). Oggidipende dal Comando delle Forze diProtezione ed è addestrato per unnumero maggiore di compiti come <strong>il</strong>supporto alle operazioni di pace. Atutti gli effetti è uno strumento polivalentepronto al dispiegamento rapidoall’estero. Composto quasi esclusivamentedi volontari, si articola su unComando e una Compagnia Comandoe Servizi reggimentale con sedealla Caserma “Matter” di Venezia-Mestre, sul 1° Battaglione Lagunaricon sede a Malcontenta di Mira e suuna Compagnia Mezzi Nautici di stanzaa Sant’Andrea, che raggruppa tuttii natanti del Reggimento, dalle unitàda sbarco veloci alle idroambulanzeai c<strong>in</strong>golati anfibi LVTP-7.Alle direttedipendenze del Comando opera aSant’Andrea anche <strong>il</strong> Plotone EsploratoriAnfibi, nel cui ambito figura unacomponente subacquea.Nel 2004 i lagunari sono statischierati <strong>in</strong> Iraq, nell’ambito dell’operazione“Antica Bab<strong>il</strong>onia”, e qui hannoavuto i loro primi caduti <strong>in</strong> combattimento.Per la Patria, <strong>il</strong> Tricolore e SanMarco.Mar<strong>in</strong>o Periss<strong>in</strong>otto18


Speciale LagunariA s<strong>in</strong>istra e a destra:lagunari del cont<strong>in</strong>genteitaliano <strong>in</strong> Iraq.Sotto: salutata alla vocedai veterani di “Antica Bab<strong>il</strong>onia”,la bandiera di combattimentodel Reparto sf<strong>il</strong>a<strong>in</strong> piazza Unità d’Italia (Trieste).ASSOCIAZIONE COMBATTENTI X FLOTTIGLIA MAS - NOTIZIARIODirettore responsab<strong>il</strong>e: Giorgio CorsettiPubblicazione registrata presso <strong>il</strong> Tribunale civ<strong>il</strong>e e penale di M<strong>il</strong>ano al numero 752 <strong>in</strong> data 3 dicembre 1999Tipografia: 3BPress - Dorsoduro, 2394/B - 30123 Venezia19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!