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IL MIODIETRO LEQUINTE«Non vedo i musicisti, mainizio a sentire la musica. Imaestri delle luci al centrodella sala non alzano mailo sguardo dagli spart<strong>it</strong>io commentano sottovocetra loro». Comincia così ilracconto di Anna Crespi,Presidente e fondatore Amicidella Scala su questo atteso"Nabucco". "Va' pensierosull'ali dorate…": ascoltoe sono oltre il teatro, sonomusica, fuori dal tempo edallo spazio…. Tutto si fondein un unico incanto…»Il palcoscenico è perfetto per la prova. Gli operai escono. Nelteatro è buio e vuoto. Sul palcoscenico gli operai lavoranoagli ultimi r<strong>it</strong>occhi. Sono vest<strong>it</strong>i di nero, in jeans e maglietta,ma di quell'unico colore. Ecco, un ulteriore r<strong>it</strong>occo, e ilgolfo mistico dell'orchestra, gli spart<strong>it</strong>i sono disposti su ogni leggio:fascicoli tutti uguali, con la medesima rilegatura di colore rosso.Sono sola, chiusa nell'oscur<strong>it</strong>à del palco e registro le mie emozioni.Si attende il coro del Nabucco. Nonostante le due grandi luci cheilluminano dall'alto il palcoscenico, la sala resta immersa in un buioprofondo. Avverto dei rumori. Ecco gli artisti, in ab<strong>it</strong>i informali.Distinguo le loro voci. Il regista collaboratore è una donna minuta,energica, ha un foglio in mano e segnala le posizioni in scena.Cessano i rumori del chiacchiericcio. Il silenzio è appena venato daisussurri dei maestri delle luci. Mi tornano alla mente, nell'attesa, leregie di una volta e le scenografie, grandi e splendidi fondali dipinti,i grandi Benois, Alexandre e Nicola, padre e figlio. Gli Amici dellaScala gli hanno dedicato una mostra, in doppia sede: Scala – Brera.Ricordo il curioso passeggio da una sede all'altra e via Verdi"trafficata" dai vis<strong>it</strong>atori. Ripenso al 7 dicembre del 1966, al"Nabucco" con scene e costumi proprio di Nicola Benois, allabacchetta Gianandrea Gavazzeni. Ecco il maestro che collabora alladirezione dell'orchestra. Non vedo i musicisti, ma inizio a sentire lamusica. I maestri delle luci al centro della sala non alzano mai losguardo dagli spart<strong>it</strong>i o commentano sottovoce tra loro. Dallascaletta, che fa da ponte sulla sinistra del palcoscenico, scendevelocemente il direttore delle luci. Sono iniziate le prove di scena.Tutti gli artisti si avvicinano. Prendono posizione in base al ruolo. Inprima fila tre bambini: sono abbracciati con dolorosa tenerezza datre donne del coro. Entra Bruno Casoni, il grande direttore del coro:le mani dietro la schiena, ascolta senza dirigere. Mi giunge ilmagnifico canto e suono del coro del Nabucco: "Va' pensiero sull'alidorate…". Ascolto e sono oltre il teatro, sono musica, fuori daltempo e dallo spazio. Al termine si leva un applauso sol<strong>it</strong>ario: è ilconsenso per l'acustica di un tecnico seduto appos<strong>it</strong>amente inplatea. Il palcoscenico si svuota in silenzio. Si accendono le luci delteatro. Entrano due uomini delle pulizie. Agiscono con competenza.Mi sorprendo a pensare che persino il loro lavoro è in armonia conl'evento al quale ho assist<strong>it</strong>o. Un tempo i protagonisti erano lamusica e i cantanti. Ma la regia ha avuto un ruolo sempre crescente,fino ad oggi, diventata co-protagonista. Ripenso a Visconti, il primoa portare uno specchio in scena, ai grandi scenografi, ai vari passaggistorici quando prendeva forma l'astrazione tra regia e musica, fino adiventare una perfetta miscela. Un assaggio di ciò che sarebbediventata: un grande spettacolo nello spettacolo lirico, determinandocon esattezza una sintonia perfetta, in termini di tempo e dimovimento, tra palcoscenico, luci, musica e ambiente."Tutto si fonde in un unico incanto", pensavo lasciando il mio palco.di Anna CrespiPresidente e fondatore Amici della ScalaLOCANDINANABUCCOdiGIUSEPPE VERDIvenerdì 1° febbraio alle 20.00in direttaNabucco in breveDall'1 al 20 Febbraio 2013Durata spettacolo: 2 ore e 35 minuti incluso intervalloCantato in <strong>it</strong>aliano con videolibretti in <strong>it</strong>aliano, ingleseDIREZIONEDirettoreRegiaScene e CostumiLuciMovimenti coreograficiVideoCollaboratore del RegistaNicola LuisottiDaniele AbbadoAlison Ch<strong>it</strong>tyAlessandro CarlettiSimona BucciLuca ScarzellaBoris StetkaCastNabucco Leo Nucci (1, 5, 9, 13, 17, 20Ambrogio Maestri (3, 7, 15)Ismaele Aleksandrs Antonenko (1, 5, 9, 13, 17, 20)Piero Pretti (3, 7, 15)Zaccaria V<strong>it</strong>alij Kowaljow (1, 5, 9, 13, 17, 20)Dm<strong>it</strong>ry Beloselskiy (3, 7, 15)Abigaille Liudmyla Monastyrska (1, 5, 9, 13, 17, 20Lucrecia Garcia (3, 7, 15)Fenena Veronica Simeoni (1, 5, 9, 13, 17, 20)Nino Surguladze (3, 7, 15)AbdalloGiuseppe VenezianoAnna Tatyana Ryaguzova (1, 5, 9, 13, 17, 20)Silvia Della Benetta (3, 7, 15)Il gran Sacerdote Ernesto PanarielloNon è un'opera in "atti" ma si divide inquattro parti, ciascuna con un t<strong>it</strong>olo:"Gerusalemme", "L'Empio", "LaProfezia", "L'idolo infranto". Ogni t<strong>it</strong>olo haanche un sottot<strong>it</strong>olo tratto dal libro diGeremia prima fonte del libretto scr<strong>it</strong>to daTemistocle Solera. È un dramma corale dibiblica grandios<strong>it</strong>à, ambientata al tempodell'oppressione degli ebrei da parte deibabilonesi e incentrata sulla figura del rebabilonese Nabucodonosor e della suapresunta figlia Abigaille.12 www.ufficiostampa.rai.<strong>it</strong>TV RADIOCORRIERE13

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