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NABUCCOUN FERMENTO CHEACCOMPAGNò LEISTANZE DI LIBERTàPer il bicententenario di Verdi continuano le celebrazioniscaligere. Il 1° febbraio sarà di scena il "Nabucco": sul podioNicola Luisotti, regia di Daniele Abbado e un cast d'eccezioneguidato da Leo Nucci nel ruolo del protagonista, in diretta Raisu Radio3 e in differita su Rai5. La famosissima aria del "Va'pensiero" divenne presto una specie di inno antiaustriaco e altempo stesso il canovaccio che unì linguisticamente il nostroPaese diviso e oppressodi Lucilla Perelli RizzoPhoto: Rudy Amisano © Teatro alla ScalaIl 2013 è un anno speciale per la musica con i due bicentenari di Verdi e Wagner,celebrati in tutto il mondo. Da noi per l'intero anno si susseguono, da Nord aSud, mostre, concerti e rappresentazioni in tutti i teatri lirici per ricordareGiuseppe Verdi. Anche l'Unesco ha inserito questo bicentenario nel programmadelle sue celebrazioni e una commissione, voluta dal nostro governo, è stata dotatadi parecchi fondi destinati allo scopo. è davvero "la stagione che tornerà fra centoanni", così recita la locandina del Teatro alla Scala di Milano, che dopo l'apertura del7 dicembre con il Lohengrin di Wagner, sta rappresentando dal 15 gennaio il"Falstaff" e chiuderà quest'anno verdiano con "Traviata" il 7 dicembre, data cheapre e inaugura la nuova stagione. Inoltre la sera del 10 ottobre, giorno della nascitadi Verdi, attori famosi leggeranno sul palcoscenico scaligero alcuni suoi scritti.Ma l'attesa in questi giorni è tutta per "Nabucco", l'opera più amata e conosciuta delcompositore di Busseto su libretto di Temistocle Solera. Nuovo allestimento e nuovaproduzione: debutto il 1° febbraio alle 20.00. Sul podio Nicola Luisotti, regia diDaniele Abbado e un cast d'eccezione guidato da Leo Nucci nel ruolo del protagonista,in diretta Rai su Radio3 e in differita su Rai5. Verdi incarna la lirica italiana,conosciuta in tutto il mondo grazie a capolavori come il "Nabucco": l'opera andò inscena per la prima volta proprio alla Scala di Milano il 9 marzo 1842, dopo soli dodicigiorni di prove e fu un trionfo replicato nell'arco dell'anno ben 75 volte. Ilcompositore allora non aveva ancora trent'anni e si dice che, di fronte a tantosuccesso, abbia esclamato: "Con quest'opera si può dire veramente che abbiaprincipio la mia carriera artistica!". In effetti cominciò per lui un periodofortunatissimo: una folgorante affermazione che gli apri le porte degli editori piùnoti come Ricordi, assieme a quelle dei più importanti teatri. Molti hanno accostato"Nabucco" al Risorgimento, anche se l'opera racconta l'invasione del regno diGiudea da parte del re babilonese Nabucodonosor e la conseguente deportazione delpopolo ebraico. Molto probabilmente ciò accadde per quel coro così struggente, la cuifamosissima aria del "Va' pensiero" divenne una specie di inno antiaustriaco e altempo stesso il canovaccio che unì linguisticamente il nostro Paese frammentato,diviso e oppresso. Comunque sia andata, l'idea d'Italia e il fermento che affiancòquelle istanze di libertà trovarono "casa" nella sua dirompente musica forse primaancora che nella politica. è curioso, ma le Cinque giornate di Milano scoppiaronodurante una replica di "Nabucco" e quel "coro" accompagnò il compositore anche nelgennaio del 1901, durante il suo funerale. Il ruolo politico per Verdi arrivò sicuramentein seguito con la sua nomina a deputato dell'Unita d'Italia nel 1861 e, successivamente,a senatore nel 1874. Si può dire quindi che ha scritto in musica la nuova storiad'Italia, che lo ha reso immortale.8 www.ufficiostampa.rai.itTV RADIOCORRIERE9