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Bollettino di Studi Sardi, II, 2009

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La parlata interferenziale della Maddalena: aspetti del lessico 121pressoché <strong>di</strong>sabitate, le isole cominciarono a essere frequentate nel XV<strong>II</strong> secoloda pastori corsi del retroterra bonifacino, che vi eressero un inse<strong>di</strong>amento stagionalesul colle della Guar<strong>di</strong>a Vecchia.Col trattato dell’Aja del 1720 e col passaggio della Sardegna ai Savoia nel 1728,si aprì un contenzioso tra il governo vicereale e l’amministrazione genovese dellaCorsica, della quale gli abitanti della Maddalena sostenevano la sovranità: esso furisolto nel 1767, alla vigilia dell’affidamento della Corsica alla Francia, me<strong>di</strong>antel’occupazione dell’arcipelago meri<strong>di</strong>onale da parte delle truppe sabaude. Fino adallora, informa un’anonima relazione del 24 marzo 1766, le cinquanta famigliepresenti sulla Maddalena e in numero minore a Spargi e a Caprera (per un totale<strong>di</strong> 150-200 ‘abitatori’), si trattenevano «<strong>di</strong>eci mesi l’anno nelle Isole, o terminati liraccolti de’ frutti, vale a <strong>di</strong>re in fine <strong>di</strong> Luglio, od ai primi <strong>di</strong> Agosto passano tutticolle loro famiglie a Bonifacio, ove fanno per due mesi la loro <strong>di</strong>mora; pendentedal tempo danno conto dei frutti ricavati dai bestiami ai loro padroni; presentanoal Fonte Battesimale li figliuoli, che nel tempo precedente sono venuti alla luce,ed attendono pure agli altri particolari traffichi, ed interessi». 8Il governo sardo fortificò l’isola principale e vi favorì l’immigrazione, col sorgeredel nucleo primitivo dell’abitato a Cala Gavetta: la popolazione passò così a506 abitanti nel 1784, a 867 nel 1794 ed era già <strong>di</strong> circa 2000 persone nel 1814. Laposizione strategica delle isole, che ne aveva motivato l’occupazione militare,implicava questa politica <strong>di</strong> ripopolamento, ma fu anche alla base delle ricorrentiriven<strong>di</strong>cazioni francesi, col tentativo <strong>di</strong> invasione nel 1793 da parte delle trupperivoluzionarie. L’occupazione piemontese della Liguria nel 1815, con l’acquisizionedegli scali rivieraschi, fece decrescere per un certo periodo l’importanza dellaMaddalena come porto militare, ma l’istituzione nel 1887 della base navale edell’arsenale portò a un rapi<strong>di</strong>ssimo incremento della popolazione e al conseguentesviluppo e<strong>di</strong>lizio: nel 1891 si contavano già 6800 abitanti, saliti a 8400 nel1901 e a oltre 12.000 in base al censimento del 1931.All’originario agglomerato costiero raccolto tra Cala Gavetta e Cala <strong>di</strong> Chiesaalle falde della Guar<strong>di</strong>a Vecchia andarono così aggiungendosi nuovi quartieri, intornoa Piazza Comando (Piazza Umberto I), sede delle istituzioni militari, e nelsobborgo della Moneta dove, in contiguità con le strutture dell’arsenale eguistiche e culturali nello spazio me<strong>di</strong>terraneo. Miscellanea <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, a cura <strong>di</strong> V. Orioles e F. Toso, Recco-U<strong>di</strong>ne2008, pp. 295-325.8La citazione è riportata da R. DE MARTINO, Il <strong>di</strong>aletto maddalenino, Cagliari 1996, a p. 14.

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