amici in cammino n. 52 - Associazione Santa Maria Torino
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Banneux 2009Siamo partiti, 4 pullman da Tor<strong>in</strong>o. Matt<strong>in</strong>a presto, 8 Ottobre.Il viaggio è stato lungo, bello, <strong>in</strong>tenso. Ammirati, a contemplareil paesaggio, attorno a noi. Dio è immensamente stato buono,per aver creato ogni meraviglia! Perché noi potessimo goderedi ogni cosa attorno a noi, dovremmo vedere come vede Lui.Con occhi che sanno vedere soltanto il bello e il buono dellecose. Non voglio qui, fare la predica. Ma desidero dire e esprimere,che la vita che ci è data, dobbiamo viverla <strong>in</strong> modo talmente<strong>in</strong>tenso. Da, lasciar parlare, soltanto il cuore. Lasciar parlareil vero sentimento. La permanenza a Banneux, è stata diprofonda preghiera. In un posto così bello. Nel silenzio dellap<strong>in</strong>eta. <strong>Maria</strong>, la madre di Dio, ci parla sempre. Vuole guidarcia Gesù. Vera sorgente che disseta, la sete dell’uomo. La setedell’umanità. Nel 1° giorno, la visita all’Abbazia, è stata veracomunione con i monaci, che si sono uniti a noi nella preghieracantata dei Vespri. Le serate <strong>in</strong> allegria con canti e balli,hanno espresso la gioia di ognuno, nello stare <strong>in</strong>sieme. La vitadi ognuno pur nella fatica nei propri problemi, anela ad esserecompreso da chi gli è accanto. Non è importante parlarsi molto,ma è <strong>in</strong>vece importante esserci. La vita di ognuno è testimonianza.I luoghi dove è apparsa la Madonna alla veggente, sonoluoghi dove si respira come del soprannaturale. Quasi di cielo.Sono conv<strong>in</strong>ta che abbiamo accanto, una presenza che ci protegge.Che vuole il nostro bene. I giorni trascorsi a Banneux,devono essere di buon proposito, tornati alla propria vita di tuttii giorni, a veramente impegnarsi come cristiani gioiosi.Testimoniare la gioia. Vi saluto e vi unisco una mia poesia.FaticaSi nasce, si muore, con fatica.In ogni azione, nella giornatasi compie ogni cosa, con fatica.Coraggio! Mettiamoci entusiasmo!Chiedendoci: Perché viviamo?Viviamo per amare noi stessi e gli altri.Chiedendoci: Per cosa vivere?Vivere per dare gioia alla Vita.Chiedendoci: Cosa ci aspetta dopo la vita?Ci aspetterà l’aver vissutoquesta avventura, questa fatica del vivere.Questa vita di limiti.Ci aspetterà l’immensità nel mistero d’Amore.Rita CorsiSPAZIO AL RACCOGLIMENTOSono tornata da poco dal mio 2° pellegr<strong>in</strong>aggio (questa voltanon ho sbagliato scrivendo viaggio!) Sono stata giustamenteripresa perché nella precedente lettera, parlando del pellegr<strong>in</strong>aggiodi Lourdes, ho scritto viaggio. Forse non era del tutto<strong>in</strong>esatto perché la familiarità che si è subito creata e mi ha unitaalle altre Dam<strong>in</strong>e e Barellieri mi ha portata a pensare che fosseun bellissimo viaggio d’amore di tanti figli che vanno a trovarela <strong>Santa</strong> Madre. Torniamo a questo, per me nuovo, pellegr<strong>in</strong>aggioBanneux: posto fantastico nelle p<strong>in</strong>ete dolci delleArdenne con i meravigliosi colori caldi dell’autunno. Quantapace e quanto spazio al raccoglimento. Prima di partire tutte lepersone che avvic<strong>in</strong>avo ed erano già state mi dicevano:“Banneux non è come Lourdes, preparati”. È vero Banneux nonè come Lourdes, per me è molto meglio! Mi è piaciuta l’atmosferasolitaria, una sensazione unica di vero <strong>in</strong>contro con laVerg<strong>in</strong>e dei Poveri. Mi è piaciuta la pioggerell<strong>in</strong>a che al matt<strong>in</strong>opresto, con un po’ di nebbia, ci accoglieva davanti alla fontequasi per scoraggiarci, ma noi, imperturbabili, tutti li a pregare<strong>in</strong> silenzio. Mi è piaciuto essere soli, non con altri pellegr<strong>in</strong>aggi,per vivere con più raccoglimento l’atmosfera <strong>in</strong>tensa e pienadi carica spirituale. Mi è piaciuto vivere come una grande famigliatutti <strong>in</strong>sieme: Pellegr<strong>in</strong>i, Malati, Dam<strong>in</strong>e e Barellieri. Mi èpiaciuto ascoltare il silenzio di quei boschi. Ancora una voltar<strong>in</strong>grazio l’associazione <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> per avermi permesso divivere tutto questo, e voglio dire a tutti coloro che pensano cheBanneux sia diversa da Lourdes:“È vero, Banneux è diversa!”CarlottaA BANNEUX S’IMPARADA CIÒ CHE SI VIVEQuest’anno, a conclusione del Pellegr<strong>in</strong>aggio a Banneux, DonPiero Massaglia, ha sviluppato una riflessione puntuale sulpercorso di Marietta, dalla casa alla sorgente, dalla prima allaottava apparizione.Se, nel silenzio del ritorno, cerco si scrutare nelle immag<strong>in</strong>irievocate dal racconto delle apparizioni, vedo il giard<strong>in</strong>o dalquale la Madonna fa un cenno d’<strong>in</strong>vito a MariettaÈ IL GIARDINO DELL’INCONTROE richiama quello dell’Eden, dove Dio pose l’uomo e la donna<strong>in</strong> relazione con il creato e quello <strong>in</strong> cui era posto il sepolcrodi Gesù e dove <strong>Maria</strong> di Magdala ritrovò Gesù fuori la tomba!È sempre <strong>Maria</strong> che ci conduce al Padre e al Figlio e ci pone<strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o, <strong>in</strong>dicandoci le tracce da seguire “... sorride... faun cenno... guarda <strong>in</strong> alto.”Per rispondere <strong>in</strong> libertà all’<strong>in</strong>vito, occorre superare lo stupore,la paura, i condizionamenti materiali e gli altri legacciegoistici che coprono, come gelo, il nostro terreno spirituale.La Verg<strong>in</strong>e è paziente. Riappare dopo tre giorni e il seme gettatomatura. Marietta supera le <strong>in</strong>certezze, la Madonna s’<strong>in</strong>grandiscedentro di sé, la segue, prega e si pone “... sulla strada...” <strong>in</strong>izia il camm<strong>in</strong>o, sostenuta dalla preghiera e dalla presenzadella Verg<strong>in</strong>e, f<strong>in</strong>o alla sorgente per immergere quellemani che dovranno operare, testimoniando e rendendo vivo ilfrutto della grazia ricevuta, disponibile per i poveri e per tuttele nazioni.7