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Amici in cammino 64:imp - Associazione Santa Maria Torino

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AMICI IN CAMMINOMarzo 2013FOGLIO DI COLLEGAMENTO N. <strong>64</strong> CON GLI AMICI DELL’ASSOCIAZIONE SANTA MARIARedazione: C.so Reg<strong>in</strong>a Margherita n° 55 10124 TORINOTelefono/fax 011882071 - 011837086E-mail : <strong>in</strong>fo@associazionesantamaria.itwww.associazionesantamaria.itIN CAMMINO NELLA QUARESIMA, VERSO LA PASQUA … CON MARIA A LOURDES!Carissimi,questo numero del nostro giornal<strong>in</strong>o ci <strong>in</strong>troduce neltempo della Quaresima e della Pasqua e anche alPellegr<strong>in</strong>aggio a Lourdes del 25 aprile - 1° maggio che,<strong>in</strong> questo Anno della Fede, sarà unitario con le altreAssociazioni e guidato dal nostro Arcivescovo mons.Cesare Nosiglia.Il tempo santo della Quaresima si colloca quale spaziopropizio per prepararci alla Pasqua: un tempo di <strong>in</strong>tensapreghiera, di penitenza e di carità. Sono le tre vie chela tradizione della Chiesa ci fa percorrere per entrarenella gloria della Pasqua. I quaranta giorni quaresimalisono i giorni di un pellegr<strong>in</strong>aggio <strong>in</strong>teriore verso Dio,Signore della storia e della vita. È un camm<strong>in</strong>o il tempodella Quaresima cadenzato dalla preghiera del“Signore, pietà!”. Una preghiera che rivela la posizionedell’uomo di fronte a Dio: umile creatura di fronte alCreatore, bamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong>erme tra le braccia del Padre,come ricordava recentemente il Santo Padre: “La paternitàdi Dio, allora, è amore <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito, tenerezza che sich<strong>in</strong>a su di noi, figli deboli, bisognosi di tutto. Il Salmo103, il grande canto della misericordia div<strong>in</strong>a, proclama:«Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore ètenero verso coloro che lo temono, perché egli sa benedi che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere»(vv. 13-14). È proprio la nostra piccolezza, la nostradebole natura umana, la nostra fragilità che diventaappello alla misericordia del Signore perché manifesti lasua grandezza e tenerezza di Padre aiutandoci, perdonandocie salvandoci.” (30 gennaio 2013)Non è forse questa l’esperienza che abbiamo bisognodi fare? Il pellegr<strong>in</strong>aggio nel cuore desertificato da troppepreoccupazioni e dall’egoismo, deve necessariamenteaccrescere il desiderio di Dio e qu<strong>in</strong>di della Suamisericordia.Meta di questo pellegr<strong>in</strong>aggio quaresimale è la Pasquadi Cristo. È nell’<strong>in</strong>controconLui, risorto damorte, che ilcuore umano èriempito di unagioia grande,che viene daDio, una gioiache ci <strong>in</strong>nalzadall’abisso delnostro peccato.Cari amici, <strong>in</strong>questo climasiamo chiamatia metterci <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>o versoLourdes. Il pellegr<strong>in</strong>aggiodiquest’anno è“speciale” perchéavremocome guida iln o s t r oArcivescovo. La Sua paterna presenza, la sua guidapastorale, così come la compagnia di altre associazioni,sono il segno concreto della Chiesa della quale facciamoparte. Una Chiesa sgorgata dal Cristo Crocifissoe illum<strong>in</strong>ata da Lui, il risorto.Non mancano le difficoltà nell’organizzazione di questopellegr<strong>in</strong>aggio, ma sono conv<strong>in</strong>to che sarà un’esperienzache segnerà la vita di molti e della <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>.Buon camm<strong>in</strong>o … nella Quaresima, verso la Pasqua …con <strong>Maria</strong> a Lourdes!don Paolo Comba1


A MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>CORAGGIOSA UMILTÀ.La r<strong>in</strong>uncia di Benedetto XVI.In un attimo, grazie alla prontezza dei modernimezzi di comunicazione, come un fulm<strong>in</strong>e <strong>in</strong> uncielo apparentemente l<strong>imp</strong>ido, nella giornata dilunedì 11 febbraio, una notizia è entrata nellenostre case, è apparsa sui tablet e sugli schermi:la r<strong>in</strong>uncia al m<strong>in</strong>istero petr<strong>in</strong>o di Papa BenedettoXVI. I cristiani si sentono tutti un po’ orfani. La notiziaha coperto per un attimo gli echi della campagnaelettorale <strong>in</strong> Italia. Ad essere s<strong>in</strong>ceri leggendola notizia appena battuta dalle agenzie sembravauno scherzo. E <strong>in</strong>vece è bastato poco: le edizionistraord<strong>in</strong>arie dei tg, la conferenza stampa dellaSala Stampa Vaticana, per comprendere che eratutto vero. Il Papa ha r<strong>in</strong>unciato al m<strong>in</strong>istero petr<strong>in</strong>o.Gesto <strong>imp</strong>onente e <strong>imp</strong>revisto, da non giudicarecon criteri politici o con le logiche di potere. Ilgesto del Papa <strong>in</strong>vece è la testimonianza di unuomo di fede, di una fede autentica, capace di unrapporto pieno con Cristo, così pieno da compierequesta mossa di libertà, che privilegia il benedella Chiesa. “Ubi fides, ibi libertas” dicevasant’Ambrogio.In quasi otto anni di pontificato Benedetto XVI haparlato, come un padre, a governanti, giovani,famiglie e bamb<strong>in</strong>i e <strong>in</strong> ogni circostanza ha lasciato<strong>in</strong>travedere quale è la via della libertà dell’uomo:r<strong>in</strong>unciare ad ogni sicurezza umana, confidandounicamente nella presenza di un Altro.In questo anno, che lo stesso Papa Benedetto, ha<strong>in</strong>detto come “Anno della Fede” credo che non cipotesse essere testimonianza migliore di chi,come lui, segue una Presenza.Alla vigilia di questo annuncio, domenica 10 febbraio,l’aveva detto il Papa: “L’uomo non è autoredella propria vocazione, ma dà risposta alla propostadiv<strong>in</strong>a; e la debolezza umana non deve farpaura se Dio chiama. Bisogna avere fiducia nellasua forza che agisce proprio nella nostra povertà;bisogna confidare sempre più nella potenza dellasua misericordia, che trasforma e r<strong>in</strong>nova.”Attraverso questo annuncio e <strong>in</strong> questo densomomento storico siamo chiamati a trapassare ogniapparenza, ogni giudizio, ogni elucubrazione macch<strong>in</strong>atachissà da chi, per vivere con senso e guardarecon stupore la testimonianza del Papa.Ancora una volta Benedetto XVI è Maestro. Indicauna via tutta umana. Tanto umana quanto div<strong>in</strong>aperché è la testimonianza di una coraggiosaumiltà.don Paolo C.A PROPOSITO DI LOURDESCarissimi,Mi chiamo Franca, sono l’ultima delle “dam<strong>in</strong>e”volontarie che fanno parte della vostra<strong>Associazione</strong> e vi scrivo questa mia per dirvi grazieper avermi accolto tra di voi e per avermi permessodi vivere questa esperienza.Avevo partecipato come pellegr<strong>in</strong>a ad altri dueviaggi con altre associazioni, ma avevo promessodi tornare alla Grotta, aiutando qualcuno per raggiungerla.Mi sono <strong>in</strong>formata; cercavo un’<strong>Associazione</strong> “aconduzione famigliare” che non facesse sentireme e chi aveva bisogno di aiuto, come una ped<strong>in</strong>adi un perfetto <strong>in</strong>granaggio, bensì una personache poteva aiutare e amare il prossimo, come sestessa con semplicità, con “compassione”, congioia e umanità,Ho scelto la <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, sono stata accolta comeuna vera sorella e, con un po’ di timore ed emozione,ho partecipato al Pellegr<strong>in</strong>aggio di Lourdes.Sono partita piena di buona volontà, ma c’eranomedici validissimi e umani, <strong>in</strong>fermieri molto efficienti,preti accoglienti e comprensivi, una suoracompetente ed esperta e…… le mie compagnegentili, disponibili, volenterose, laboriose, generosedi affetto e di consigli: <strong>in</strong>somma sono stata feliceed appagata.Il Pellegr<strong>in</strong>aggio è andato come speravo cheandasse: con la giusta spiritualità (il miracolo diLourdes è la serenità e la forza che si sprigionanoda quella Grotta), con tanta gioia (quella che i veriCristiani devono saper testimoniare anche neimomenti più difficili), con s<strong>in</strong>cera partecipazione(ognuno di noi aveva una sola regola: aiutare conamore i malati e rispettare le loro <strong>in</strong>fermità).Insomma, sapevo di non essere nessuno, ma misentivo orgogliosa di aver partecipato a quellagrande esperienza: dove il dolore, la fragilità, ladiversità sono i protagonisti della vita, ma le personecon la forza dell’accettazione, la speranza ela fede riescono a dom<strong>in</strong>arli.È per tutto questo che vi r<strong>in</strong>grazio perché, <strong>in</strong>momenti come questi: difficili e di bilanci <strong>in</strong> rosso<strong>in</strong> tutti i sensi, ho qualcosa di positivo nel miobilancio.Buone Feste e Arrivederci.Franca Massabò Belloro2


A MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>L’ANNO DELLA FEDEInizio di un camm<strong>in</strong>oMercoledì, 21 Novembre, alle ore 18, nella sededell’<strong>Associazione</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, Don Paolo Comba,ha svolto il primo <strong>in</strong>contro su “L’Anno della Fede”.Dopo la recita dell’Atto di Fede e l’auspicio per un <strong>in</strong>iziodi camm<strong>in</strong>o, Don Paolo ha ricordato che il SantoPadre Benedetto XVI, con la lettera apostolica, <strong>in</strong>forma di “Motu Proprio”, del 11\10\2012”, ha <strong>in</strong>dettol’Anno della Fede.L’esigenza nasce dalla constatazione che si è fattosempre più presente il dramma della secolarizzazionenella vita dell’uomo e nella storia della Fede,anche <strong>in</strong> quelle nazioni europee tendenzialmente cattoliche,come la Francia e l’Italia. Appare sempre piùevidente che la Fede non è più un presupposto ovviodel vivere come poteva esserlo f<strong>in</strong>o a qualche decenniofa ma che, anzi, spesso è negata come attestanoalcuni segnali di scristianizzazione attraverso richiestedi cancellazione dai registri dei battezzati.Pertanto il Santo Padre ci <strong>in</strong>dica, come esigenza,capire cosa significa “ CREDERE” e le <strong>imp</strong>licazionidell’ aver FEDE ed essere cristiani.Il processo di secolarizzazione <strong>in</strong>izia con l’ <strong>in</strong>terpretazionedata ad alcuni contenuti del CONCILIO VATI-CANO II del 11 OTTOBRE I962 . Malgrado, ancoraoggi, nei vari atti, il Santo Padre sottol<strong>in</strong>ei che i contenuticonciliari devono essere letti ed approfondit<strong>in</strong>ella logica della cont<strong>in</strong>uazione e non della rottura.Diversamente molte <strong>in</strong>terpretazioni si sono liberamenteorientate (abolizione della S. Messa <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o,uso dell’abito borghese, modificazioni della term<strong>in</strong>ologialiturgica). La prima affermazione, <strong>in</strong>vece, neldocumento conciliare la revisione della liturgia chepuò sembrare un po’ distante e non sempre comprensibile,ma con la sottol<strong>in</strong>eatura che “… soggettodella liturgia è GESÙ ed è IL POPOLO di DIO checelebra con CRISTO il mistero della salvezza.L’<strong>in</strong>terpretazione <strong>in</strong> forma liberalizzante ha trasformatoil soggetto del Concilio stesso e la term<strong>in</strong>ologialiturgica. Già nel 2OO5 il Santo Padre ha sottol<strong>in</strong>eatoche il Concilio è stato una GRAZIA, un evento per laChiesa e va letto nella logica della tradizione, valorizzandoi precedenti contenuti conciliari <strong>in</strong> un l<strong>in</strong>guaggionuovo.La formulazione del “Il Catechismo della CHIESACATTOLICA” fu pensata da Giovanni Paolo II propriocome strumento per dare le l<strong>in</strong>ee dottr<strong>in</strong>ali dellaChiesa dove ciascuno è chiamato, <strong>in</strong> prima persona,a riflettere su quello che afferma quando prega “… IOcredo…”.Pertanto, quest’anno, siamo chiamati a domandarci ,riflettendo, <strong>in</strong> che misura testimoniamo quello cheaffermiamo con “… IO CREDO…”La FEDE deve essere ripensata non come qualcosadi scontato, di ovvio o opzionale, ma partendo dacosa è, per ciascuno di noi, <strong>in</strong> concretoDal VANGELO di GIOVANNI cap. I e cap. I9 evidenziamoun camm<strong>in</strong>o:INCONTRORICOSCIMENTOFAMILIARIZZAZIONETESTIMONIANZALa prima caratterizzazionedella FEDE è,qu<strong>in</strong>di, un evento, un<strong>in</strong>contro <strong>in</strong> cui vienericonosciuta una presenzache viene seguitaed entra <strong>in</strong> ogniaspetto della nostravita che ne è segnata ecambiata da questoavvenimento e da unapersona, GESÙ chesposta le posizioni personali, dando alla vita unnuovo orizzonte ed una direzione decisiva.Credere non significa solo, qu<strong>in</strong>di, sapere che DIOC’È o solo che GESÙ È DIO, uomo morto e risortoma significa la CONVERSIONE che tocca tutta lavita <strong>in</strong> una crescita cont<strong>in</strong>ua e che riguarda tuttiquando, ogni m<strong>in</strong>uto, ogni istante, <strong>in</strong> ogni situazione,ci si conforma a GESÙ CRISTO, genera e stimola altria questa esperienza del progressivo cambiamento,<strong>in</strong>oltre, genera e stimola altri sul camm<strong>in</strong>o della conversione.In questo contesto il CRISTIANESIMO propone un’umanitànuova che entra <strong>in</strong> un rapporto nuovo con larealtà non idealizzata ma reale con tutte le sue sofferenze,dolori, malattie, <strong>in</strong>giustizie, contraddizioni,peccati, senza diventarne schiavo od esserneannientato ma ponendosi sempre di fronte alladomanda:CRISTO C’È O NON C’È NELLA TUA VITA?La FEDE È UN DONO ED UNA RICCHEZZA DAACCOGLIERE IN TUTTA LIBERTÀ DOVE LA CON-SEGUENZA DI ESSERE CRISTIANI È ESSEREPIU’BUONI E PIÙ SANTI.Emilia PaneQuesta è la sua ultima testimonianza, mentreandiamo <strong>in</strong> stampa ci è giunta la triste notizia:Un altro lutto nella famiglia della <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, martedì12 febbraio, il giorno dopo la festività dellaMadonna di Lourdes, è mancata Emilia Pane.Non avremo più i preziosi resoconti che puntualmenteci faceva pervenire dopo aver partecipato, a nomedella <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, a riunioni, <strong>in</strong>contri, convegni delladiocesi sui temi della malattia, della presenza dei credentivic<strong>in</strong>o a chi soffre e <strong>in</strong> generale sulle motivazionidi fede che <strong>in</strong>terpellano i cristiani su tali tematiche.Persona di brillante <strong>in</strong>telligenza e di grande disponibilitànel rapportarsi con le persone, soprattutto le piùsemplici; aveva dato vita con altri al gruppo “RAC-CONTIAMOCI” che per anni ha favorito l’<strong>in</strong>controperiodico di soci anziani o soli.Con grande <strong>imp</strong>egno ha fatto parte per c<strong>in</strong>que annidel Consiglio Direttivo portando la sua carica di <strong>in</strong>terioritàe di grande fede.Ha affrontato la malattia con grande serenità e determ<strong>in</strong>azionepur nella consapevolezza della sua gravità.Con rammarico per la sua prematura scomparsavogliamo <strong>in</strong>dicarla ai nostri soci come modello di spiritualitàtradotta nella vita di tutti i giorni.3


LOURDES, PORTA DELLA FEDECarissimi soci e amici lettori,<strong>in</strong> ossequio alla decisione di SS. Benedetto XVI cheha proclamato il 2013 “anno della fede” l’UfficioPastorale della Salute della nostra diocesi hademandato alle associazioni che ord<strong>in</strong>ariamenteeffettuano pellegr<strong>in</strong>aggi con i malati, l’organizzazionedi un pellegr<strong>in</strong>aggio diocesano ammalati aLourdes sotto la presidenza del nostro Arcivescovo,mons. Cesare Nosiglia.La <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> ha aderito di buon grado a questo<strong>in</strong>vito, onorata di essere <strong>in</strong> prima fila a servizio delladiocesi anche se ciò comporterà alcuni cambiamentirispetto alle nostre consuetud<strong>in</strong>i.Prima variazione, la data. Il pellegr<strong>in</strong>aggio si svolgerànei giorni 25 Aprile - 1° Maggio <strong>in</strong> modo da sfruttareal meglio le due giornate di festività favorendo <strong>in</strong> talmodo coloro che lavorano.Seconda variazione, la ridotta disponibilità per lanostra associazione di posti <strong>in</strong> treno, che sarà ovviamentesuddiviso fra le varie organizzazioni.Per consentire a tutti i nostri amici di partecipare alpellegr<strong>in</strong>aggio la <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> organizzerà il necessarionumero di pullman sostitutivi.Sarà, lo speriamo vivamente, un grande pellegr<strong>in</strong>aggio:avere per alcuni giorni il nostro Vescovo tuttoper noi sarà una preziosa occasione per fare comunità,per fare famiglia con il nostro Pastore che ci aiuteràa vivere “la forza e la bellezza della fede”.La Verg<strong>in</strong>e <strong>Maria</strong> ci attende a braccia aperte: Lei cheA MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>4per fede ha accolto la parola dell’Angelo e credetteall’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio econ la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazionee rimase con Lui sul Golgota, ci <strong>in</strong>dicherà la viaper far crescere la fede nei nostri cuori.Questa fede che dovrà diventare “testimonianza”nella nostra famiglia, nei nostri ambienti, nella nostraassociazione.Il prossimo pellegr<strong>in</strong>aggio a Lourdes sarà una occasioneda non perdere e vi <strong>in</strong>vito caldamente a considerarela possibilità di parteciparvi.MarilenaQuì di seguito troverete le <strong>in</strong>dicazionipratiche necessarie alla iscrizione.Le ISCRIZIONI si effettuano presso:ASSOCIAZIONE SANTA MARIACorso Reg<strong>in</strong>a Margherita, 55 Tor<strong>in</strong>oTel/Fax 011.882071 - 011837086E-mail: <strong>in</strong>fo@assoiazionesantamaria.itwww.associazionesantamaria.itNei giorni di Lunedì - mercoledì - venerdì con orariocont<strong>in</strong>uato dalle ore 9,30 -14,30Periodo di Iscrizione: dal 15 febbraio al 15 marzo2013 o comunque, f<strong>in</strong>o ad esaurimento dei postidisponibili.VIAGGIO:<strong>in</strong> treno speciale con carrozze a cuccette (scompartimentia 6 posti)partenza e arrivo a Tor<strong>in</strong>o Porta Nuova<strong>in</strong> autobus G.T. partenza e arrivo a Tor<strong>in</strong>oCorso Stati Uniti fronte N. 17QUOTE DI PARTECIPAZIONE:PELLEGRINIAlberghi da € 543,00 a € 720,00 <strong>in</strong> trenoAlberghi da € 440,00 a € 615,00 <strong>in</strong> bussecondo la categoria presceltaPERSONALEAlbergo€ 543,00 <strong>in</strong> treno€ 440,00 <strong>in</strong> busAMMALATISALUS ammalati € 420,00SALUS accompagnatori € 490,00ACCONTO RICHIESTOALL’ISCRIZIONE: € 100,00Le quote comprendono il viaggio, i pasti, l’alloggiamentosecondo la categorìa prescelta (bevandeescluse), assistenza religiosa - tecnica e sanitaria -dist<strong>in</strong>tivo e libretto di preghiere.Telefonateci: Vi daremo tutte le <strong>in</strong>formazioni chedesiderate.Veniteci a trovare: saremo lieti di metterci al Vostroservizio.Assistenza Spirituale:ASSOCIAZIONE SANTA MARIAOrganizzazione Tecnica:EREBUS T.T.S. - Sanremo


Risposta a BeatriceSono una veterana di Lourdes e sono stata parecchievolte <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio a Banneux, sperduta località aimarg<strong>in</strong>i della foresta delle Ardenne dove, nel 1933 (annodella presa del potere da parte di Hitler), ci sono stateapparizioni della Verg<strong>in</strong>e riconosciute dalla Chiesa e doveil papa Giovanni Paolo II si è recato <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio.Come Lourdes, Fatima ed altre località <strong>in</strong> cui laMadonna è apparsa, il luogo è sempre un luogo sperdutoe solitario ed i veggenti sono giovani o giovanissimisenza malizia e senza esperienza della vita che ripetonopedissequamente ciò che è stato loro detto.Si va <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio <strong>in</strong> questi luoghi per le motivazioni<strong>in</strong>time più svariate, ma con lo scopo di trarre un <strong>in</strong>segnamentoche ci aiuti a vivere, ci aiuti a capire e a maturare.Per questo è fondamentale l’ atteggiamento di aperturaal diverso ed al nuovo senza il quale si può f<strong>in</strong>ire per<strong>in</strong>traprendere un viaggio e vivere una esperienza guardandosenza vedere e ascoltando senza sentire. Siresta <strong>in</strong> questo caso <strong>in</strong> uno stato confusionale che nonpermette più di comprendere il messaggio che <strong>in</strong> ognunodi questi luoghi ci viene offerto.Non si va solo alla ricerca di una “emozione”: l’emozioneè un sentimento passeggero che, quando f<strong>in</strong>isce,non lascia nulla. Si va per capire, per <strong>imp</strong>arare, per riequilibrarela nostra vita che, <strong>in</strong> un mondo di bombardamentomediatico con messaggi <strong>in</strong> cui si dice tutto ed ilcontrario di tutto, è <strong>imp</strong>ortante per ritrovare i valori veri,per ritrovare la “bussola”.A Banneux è apparsa la Verg<strong>in</strong>e dei Poveri: ma chi sonoi poveri?Poveri sono coloro ai quali poco la vita ha offerto: tra itanti episodi ne ricordo <strong>in</strong> particolare uno verificatosi <strong>in</strong>occasione della festa degli anniversari quando una pellegr<strong>in</strong>a,che festeggiava i 60 anni di Cottolengo, disse :“Sono entrata <strong>in</strong> Cottolengo di mercoledì e pioveva” -valeva la pena di organizzare una festa solo per strappareun sorriso a chi ha ricevuto così poco dalla vita,offrire un pasticc<strong>in</strong>o a chi ha pochi motivi per festeggiare- a questi scopi sono molto utili i “compagni dimerende”….Una atmosfera di letizia, che a Banneux <strong>in</strong> un ambientepiccolo e familiare si può facilmente creare, serve piùche tanti discorsi o prepara ai discorsi, perché poverisono anche quelli che hanno davanti la verità e non lavedono….Certo è sempre difficile trovare l’ equilibrio tra efficienzaed umanità, ma è <strong>in</strong>dispensabile cercarlo: la perfezionenon è di questo mondo, ma ad essa si tende, <strong>in</strong>tutti i sensi.L’ organizzazione è una cornice che va perfezionata ilpiù possibile, ma non è il quadro: il quadro è la comprensionedi un messaggio, molto simile nella sostanza<strong>in</strong> ogni luogo di apparizioni, ma diverso nel sottol<strong>in</strong>eareun aspetto particolare della nostra fede, non avulsadalla realtà, ma <strong>in</strong>trisa di umanità.Metodo e professionalità sono molto <strong>imp</strong>ortanti, manon sono lo scopo, sono solo un mezzo che, se loscopo non è ben chiaro, possono portare a conclusionisbagliate: se mancano l’atteggiamento di disponibilità,l’ apertura alla comprensione, il rispetto per il diverso ela guida spirituale essi sono f<strong>in</strong>e a se stessi.A MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong> 63A Banneux, nel silenzio delle Ardenne, davanti a quellaMadonna che ci ha chiesto l’ umile gesto di immergerele mani nell’ acqua, si possono fare, se si vuole, molteriflessioni e meditazioni, a condizione che non ci si fermicon superficialità alle apparenzeGiannaBuon giorno a tutti…Innanzi tutto chiedo scusa a tutti coloro che non si sentirannoco<strong>in</strong>volti da questa mia, ma sento la necessità diconfutare una riflessione successiva al pellegr<strong>in</strong>aggio aBanneux comparsa sul numero precedente del giornale.Questo per me è il terzo pellegr<strong>in</strong>aggio conl’<strong>Associazione</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, molto diverso dai precedentima soprattutto, a mio avviso, più pesante.Le mie credenziali? Sono volontaria cottolengh<strong>in</strong>aappassionata e, mi illudo, utilmente collaborativa, da 25anni.Anche molti degli associati alla <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> lo sono ocollaborano con noi e li conosco e li stimo da molti anni.Abbiamo <strong>imp</strong>arato tutti che il “carico fisico” è un dettaglioal quale non vale la pena di pensare, tanto lo superiamosempre con gr<strong>in</strong>ta.Essere volontario per noi significa metodo, professionalità,<strong>imp</strong>egno costante e sapere che non sono semprecosì <strong>imp</strong>ortanti come lo sono l’amore, la disponibilità,il rispetto per l’affetto che gli altri ci regalano, ilcondividere giorno dopo giorno il dolore di <strong>in</strong>vecchiaree di peggiorare, ma anche la gioia di una merendaassieme.Compartire momenti grandi, esperienze profonde e<strong>in</strong>tense, ma anche momenti piccoli come mangiare ungelato assieme, r<strong>in</strong>unciando per loro <strong>in</strong> quel momentoalle nostre gioie casal<strong>in</strong>ghe, ai nostri dolori, ai nostrilutti.Ho chiesto alle mie amiche “diversamente abili” se aBanneux si erano sentite trascurate, mi hanno rispostoche certo quest’anno è stato diverso.Tanti volontari che le accompagnavano da tempo purtroppoper vari motivi (non tutti piacevoli) non eranopotuti venire. Tanti compagni non erano presenti data lalunghezza del viaggio, l’età, gli acciacchi.Altri non ci sarebbero stati mai più. La mancanza di tuttiloro si è sentita <strong>in</strong>tensamente e molte preghiere sonostate loro dedicate.Secondo le mie amiche è stato tuttavia gratificantevedere come i volontari presenti si dessero da fare persostituire gli assenti e come “gente senza divisa” si5Cont<strong>in</strong>ua a pag. 6


Segue da pag<strong>in</strong>a 5tirasse su le maniche venendo <strong>in</strong>contro ai bisogniimmediati. Purtroppo i volontari sono umani ed hannole loro debolezze, <strong>in</strong>vecchiano, si ammalano ed alloradiventano meno forti fisicamente e spiritualmente edhanno bisogno di sostenersi a vicenda, <strong>in</strong> spazi comunitaririlassanti e corroboranti. Per confrontarsi, per sentirsivic<strong>in</strong>i, perché solo così sanno che quando la manodi uno trema, c’è quella dell’altro che lo aiuta, che quandouno cede alla stanchezza, l’altro subentra, e quandouno non ha voce, canta l’altro.Solo nell’amicizia c’è collaborazione. Non nella critica.Se non è costruttiva. Forse per questo ci sentiamo spessostanchi, ma mai smarriti e confusi. Molti di noi pensano,come Madre Teresa di Calcutta, che chi ha tempoper criticare non ha tempo per amare. Il camm<strong>in</strong>o èsempre segnato e non perdiamo la strada maestra, possiamosbagliare ed allora la mano amica ci aiuta e questoè preghiera comune, è riflessione, è comprensione,è compassione, è amore, è condivisione profonda.Non è l’<strong>Associazione</strong> che bisogna cambiare, ma <strong>in</strong>terrogareil proprio cuore se è pronto a dare ciò che gli altridanno. Nessuno si fa volontario per dispetto o per gozzovigliarecon gli amici .... ma ora che ci penso ... ancheGesù era stato criticato perché andava a pranzo con gliamici ... vedi? chi va con lo zoppo <strong>imp</strong>ara a zoppicare!Con affetto.Anna <strong>Maria</strong> RegisCara Beatrice,leggendo la tua lettera sul recente pellegr<strong>in</strong>aggio aBanneux, ho provato un misto di stupore e di amarezza.Non ero presente nell'ultimo viaggio, ma sono stata aBanneux quattro volte ed altre nove a Lourdes.Ogni volta prima di partire ho sempre un po' il timore d<strong>in</strong>on riuscire ad essere all'altezza del mio compito, macon l'aiuto del Signore, da questi pellegr<strong>in</strong>aggi sonorientrata sempre con il cuore pieno di gioia per l'esperienzavissuta.Ho ricevuto sempre molto, prima di tutto dagli ammalati,poi dai pellegr<strong>in</strong>i e dal personale, più di quanto sonostata <strong>in</strong> grado di dare. Ho letto nello sguardo e nel sorrisodelle persone a cui ho prestato la mia attenzione,un sentimento di gratitud<strong>in</strong>e per le piccole cose che eroriuscita a fare per loro.Certamente nel nostro lavoro è molto <strong>imp</strong>ortanteapprofondire e migliorare il lato professionale, per questocredo sia molto utile avere tutto il tuo prezioso aiuto.In ogni pellegr<strong>in</strong>aggio un posto <strong>imp</strong>ortante hanno laA MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>6carità e la fede, non credo però che i momenti di allegriae di serenità condivisa, sia durante la giornata che neimomenti del pranzo o della cena, che a Banneux sonomotivo di aggregazione tra tutti i partecipanti, possanoemergere gli aspetti negativi che ci hai descritto.Nel raccontarti questa mia esperienza, spero di essereriuscita a trasmetterti un altro modo con cui osservareed affrontare le necessità che si presentano, sonoaspetti meno professionali ma non per questo menoutili ed <strong>imp</strong>ortanti.Cara Beatrice desidero anch'io salutarti, non solo conrispetto, ma anche con tutta la mia s<strong>in</strong>cera amicizia.Marisa MarchioneIn risposta alla lettera diBeatrice.Sono molti anni che partecipo ai pellegr<strong>in</strong>aggi aLourdes, a Banneaux non sono mai potuto andare(lavoro ancora). Ho riletto varie volte la tua lettera percercare di capire cosa <strong>in</strong>tendi tu “essere volontario”. Imomenti di preghiera comune e di riflessione ci sono,sia durante i pellegr<strong>in</strong>aggi sia durante tutto l’anno pressola sede della nostra <strong>Associazione</strong>.Forse auspichi che l’organizzazione di un pellegr<strong>in</strong>aggiosia quella di un ospedale e la vita all’Accueil la stessa diuna corsia di ospedale. Ma il volontario, che nella vita ditutti i giorni fa tutt’altro, ha bisogno di sapere come sisposta o si cambia un ammalato. Argomento che nellariunione fatta a gennaio 2012 ti è stato esplicitamenterichiesto, ma a cui - volutamente o no - non hai datorisposta. Sapere che medic<strong>in</strong>e deve prendere il malatoo che dieta deve seguire, non è il nostro compito; noivolontari DOBBIAMO stare con il malato condividendo,secondo i suoi tempi, i vari momenti delle giornate dipellegr<strong>in</strong>aggio, cercando di fare il tutto con umanità ecarità, non con il perfezionismo. L’<strong>Associazione</strong> vaavanti da oltre 40 anni; la sua organizzazione deve epuò migliorare sempre, ma non per questo deve essereconsiderato un fallimento tutto quanto fatto s<strong>in</strong>ora, vistii risultati ottenuti. Bisogna non vedere la pagliuzza negliocchi degli altri e rimarcagliela, ma cercare di togliere latrave che c’è <strong>in</strong> ciascuno di noi; i volontari non devonocriticare l’operato dei colleghi ma cercare di trasmetterecon l’esempio, e non con autorità, tutto quanto puòservire per stare bene con gli amici ammalati.Insegnamento che tu avresti potuto condividere conquella persona che era la nostra Infermiera da moltianni, ben voluta da tutti proprio per l’atteggiamento diamore e carità con cui svolgeva il suo prezioso servizioe che spero vivamente di averla nuovamente con noi.Beatrice vorrei solo dirti che per <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> una organizzazionedi volontariato, non bisogna entrare come unbulldozer e voler comandare, ma semplicemente “fare”cercando a poco a poco di farsi benvolere perché faitutto con amore e carità, come senz’altro puoi fare. Tiauguro di trovare nel futuro, sia con noi - se vorrai cont<strong>in</strong>uare- sia con altre Associazioni, questo spirito dicomunione e fraternità che lega noi volontari della<strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> sia con i nostri amici ammalati sia con imolteplici pellegr<strong>in</strong>i che da più anni scelgono la nostra<strong>Associazione</strong>.Tanti saluti.Mario Bergesio


A MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>Div<strong>in</strong>a Liturgia <strong>in</strong> ritoBizant<strong>in</strong>o Slavo.Arrivare a Dio con tutta la persona.La Div<strong>in</strong>a Liturgia è nata nelle sue prime forme nel IVsecolo e si è sviluppata f<strong>in</strong>o al IX secolo, periodo a partiredal quale ha assunto la forma con cui viene celebrataoggi.Il rito orientale è qu<strong>in</strong>di antecedente alla separazione traChiesa cattolica e Chiesa Ortodossa, avvenuta nel1054, perciò è particolarmente significativo per richiamareall’unità orig<strong>in</strong>ale della Chiesa. Oggi il rito orientaleè <strong>in</strong> uso nella Chiesa Ortodossa ed <strong>in</strong> quella Cattolicadi rito bizant<strong>in</strong>o, presente soprattutto <strong>in</strong> Ucra<strong>in</strong>a.Sabato 26 Gennaio 2013, alle ore 18, nella ChiesaCollegiata di Moncalieri, è stata celebrata la <strong>Santa</strong>Messa nella forma con cui viene celebrata dalla Chiesadi rito orientale.I presenti erano numerosi e la loro attenta partecipazionealla Div<strong>in</strong>a Liturgia ha sottol<strong>in</strong>eato la ricerca dell’unitàtra cattolici ed ortodossi.Nella Chiesa, a sostituire l’iconostasi delle Chiesebizant<strong>in</strong>e, erano state poste un’icona della Madonna eduna di Gesù.I riti bizant<strong>in</strong>i non vengono recitati, bensì cantati, per cuiun coro ha accompagnato tutta la celebrazione. Canti,gesti e preghiere hanno co<strong>in</strong>volto i fedeli <strong>in</strong> manieratotale.Abbondante è l’uso dell’<strong>in</strong>censo con cui più volte i fedeli,che <strong>in</strong> virtù del Battesimo diventano fratelli di Gesù equ<strong>in</strong>di familiari di Dio, vengono <strong>in</strong>censati.Tra canti e profumo di <strong>in</strong>censo, si giunge alla comunioneche si riceve sotto le due specie: il Sacerdote conun cucchia<strong>in</strong>o mette nella bocca del fedele un pezzettodi pane imbevuto nel v<strong>in</strong>o consacrato. Lunga la fila deicomunicandi che hanno partecipato al rito con devozione,aiutati dal Libretto messo a disposizione di tutti.La <strong>Santa</strong> Messa si è conclusa con il bacio del crocifissoe la distribuzione del pane benedetto, da consumaresubito, oppure da portare a casa ai propri familiari.M.G.M.RUSSIAMOSCA - SAN PIETROBURGOPer coloro che sono <strong>in</strong>teressati al viaggio <strong>in</strong>Russia dal 3 al 10 giugno 2013.Presso la segreteria dell’<strong>Associazione</strong> si trova ilprogramma.Il viaggio potrà essere effettuato se ci sarà lapartecipazione di almeno 30 persone.Le iscrizioni devono essere fatte entro il mesedi MARZO e <strong>in</strong>viate all’Agenzia EREBUS TTS.< > < > < >VITA DI CASA NOSTRA“AuguriInsieme”<strong>in</strong>contro natalizio del 2 Dicembre 2012 presso laCollegiata <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> della Scala - Moncalieri.La giornata di fraternità e di scambio degli auguritra i nostri associati, è <strong>in</strong>iziata domenica matt<strong>in</strong>acon l’<strong>in</strong>contro nella chiesa della Collegiata diMoncalieri.7Cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 8


Segue da pag<strong>in</strong>a 7Alle 10,30 don Paolo Comba ha celebrato la S.Messa a cui hanno partecipato, <strong>in</strong>sieme ai parrocchiani,numerosi convenuti della nostra<strong>Associazione</strong>.Durante la celebrazione, il nostro Assistente spiritualeha ricordato con parole di vivo apprezzamentol’attività della <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong>, unitamente allasua disponibilità ad ospitare quest’anno <strong>in</strong>Parrocchia, il nostro <strong>in</strong>contro che facciamo abitualmente<strong>in</strong> occasione delle Festività natalizie.Uscendo dalla chiesa ci siamo <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>ati versoil centro storico, ricco di memorie sabaude, <strong>in</strong>iziandodalla piazza Vittorio Emanuele di cui abbiamoapprezzato la bellezza, dopo i recenti restauri.Abbiamo qu<strong>in</strong>di raggiunto la piazza del Castello,dove sostando <strong>in</strong> gruppi <strong>in</strong> attesa di riunirci tutti<strong>in</strong>sieme, abbiamo ammirato il magnifico panoramasu Moncalieri, la zona sud di Tor<strong>in</strong>o e le Alpi sullosfondo.A MICI IN C AMMINO N. <strong>64</strong>CONGRATULAZIONI AI NONNI EBENVENUTA aLUCIA seconda nipote della nostra dam<strong>in</strong>a LiaCAMINOIMPORTANTESi ricorda che con il versamento allaSegreteria della quota annuale di iscrizionedi € 25,00 per il c.a. si diventa“SOCI ORDINARI” della <strong>Associazione</strong>.I Soci ORDINARI sono tutti coloro che,oltre a sostenere economicamente conil versamento della quota, partecipanoattivamente alla vita dell’<strong>Associazione</strong><strong>in</strong> tutte le sue manifestazioni (<strong>in</strong>contri,funzioni religiose, gite pellegr<strong>in</strong>aggi, riunioniconviviali, ecc.) e sono collegatitra loro dal giornal<strong>in</strong>o “AMICI IN CAM-MINO”.Una breve passeggiata ci ha consentito di raggiungerela sede dell’<strong>Associazione</strong> Alp<strong>in</strong>i, poco aldi sopra del viale del Parco, dove <strong>in</strong> due saleappositamente addobbate erano già stati preparatii tavoli per il nostro pranzo.L’attesa è stata breve e dopo un saluto sempliceed una preghiera, il pranzo è <strong>in</strong>iziato con il “vivacevia vai” dei giovani volontari di don Paolo, <strong>imp</strong>egnat<strong>in</strong>el servizio ai tavoli.Nella sua semplicità il menù è risultato gradito ed ivari piatti che scorrevano davanti a noi, hannofatto compagnia al nostro piacevole conversarecon i vic<strong>in</strong>i del tavolo.Nel pomeriggio l’<strong>in</strong>contro è term<strong>in</strong>ato con lo scambiodegli auguri di Buone Feste e con l’arrivederciagli appuntamenti del nuovo anno, r<strong>in</strong>novando ir<strong>in</strong>graziamenti a don Paolo ed ai suoi giovaniamici, per la gradita ospitalità.Felice BianchiRICORDIAMO NELLE NOSTRE PREGHIERECOLORO CHE CI HANNO PRECEDUTOEMILIA PANE nostra socia e dam<strong>in</strong>a.MARIA mamma della nostra dam<strong>in</strong>a MarisaRuggeri.“L’amore è una goccia celeste,caduta nel calice della vita,per temperarne l’amarezza”.IL TOMBOLONEGli <strong>Amici</strong> dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Maria</strong> organizzanoalle ore 20 del 15 Marzo 2013 il grandeTOMBOLONE!Una serata conviviale ospitata dall’Hotel Atlantic diBorgaro (TO).Il ricavato verrà <strong>in</strong>teramente devoluto per l’accompagnamentodei bamb<strong>in</strong>i al prossimoPellegr<strong>in</strong>aggio Diocesano a Lourdes, presieduto daSua Ecc. Mons. Cesare Nosiglia Arcivescovo diTor<strong>in</strong>o, che si terrà dal 25 Aprile al 1° Maggio 2013.Si tratta di bamb<strong>in</strong>i bisognosi, <strong>in</strong> cura presso ireparti di cardiologia, oncologia, ematologia, trapiantie malattie rare dell’Ospedale Infantile Reg<strong>in</strong>aMargherita di Tor<strong>in</strong>o, dell’Ospedale di Ciriè edell’Ospedale di Savigliano, reparti pediatricioncologici.Vi aspettiamo numerosi!Per <strong>in</strong>formazioni e prenotazioni contattate entrol’11 Marzo 2013 i numeri di telefono 011.2734602- 011.2734604 (ore ufficio) oppure scrivete unae-mail all’<strong>in</strong>dirizzo ml.berr<strong>in</strong>o@berr<strong>in</strong>opr<strong>in</strong>ter.itCon il Patroc<strong>in</strong>ioAMICI IN CAMMINO N. <strong>64</strong> del 15-02-2013Direttore responsabile: Carlo AlbertazziPOSTE ITALIANE SpA spedizione <strong>in</strong> abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L. 27/02 2004 n. 46)Art. 1, Comma 1 NO/TORINO n. 1/2013Autorizzazione del Tribunale di Tor<strong>in</strong>o N° 5598 del 3 maggio 2002iscrizione ROC n. 22741STAMPATO IN PROPRIO

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