marchione papa pio xii - Slsi.it

34 MargHErita MarcHionEdella repubblica Dominicana, di garantire 400 visti ad altrettantiebrei. Successivamente si venne a sapere che questiprofughi non erano stati ammessi negli Stati uniti”.il nunzio Silvani consultò immediatamente l’ambasciatoredominicano a Port-au-Prince. Questi rispose:“trujillo non dirà mai ‘no’ al Papa. Ma si sa bene chel’unico modo per chiedere un favore del genere è di farlodi persona”.la capitale Santo Domingo comportava un viaggio dicirca 80 chilometri attraverso il territorio montuoso di Haiti,e poi altri 350 chilometri di strade accidentate sotto unsole cocente. il nunzio non stava bene, ma partì subito.Ferrofino scrive: “Mi ricordo di quel viaggio come sefosse ieri. Fu traumatico. Sarebbe stato comunque difficilein qualsiasi momento, ma la malattia del nunzio, chel’avrebbe probabilmente portato alla morte, fu un tormento.Quando arrivammo nella capitale, il Ministro degli Esteri cioffrì molto gentilmente una macchina ufficiale. Seguimmole tracce di trujillo e lo trovammo in sella, mentre ispezionavale piantagioni di canna da zucchero, le ‘cañaverales’.indossava il suo Panama. ci salutò sollevando il cappello escese dal cavallo. Ma il nunzio gridò: ‘oh, no, generale, rimangasul suo cavallo. lei già sa perché sono qui’”.trujillo sorrise, fece un cenno e rispose che non potevarespingere una richiesta del Papa. Ma pose delle condizioni,che Ferrofino riporta: “ci disse: nessuno dei 400 puòrimanere nella capitale. Devono vivere al confine e difendercidall’immigrazione clandestina degli indigeni di Haiti.avranno terra, case, tutto ciò che necessita per una coloniaben organizzata”.