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Rosino Gibellini In memoria del padre Jacques Dupuis teologo ...

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BLOGTeologi@<strong>In</strong>ternetIN MEMORIA DEL PADRE JACQUESDUPUIS – TEOLOGO FEDELE ECORAGGIOSOdi <strong>Rosino</strong> <strong>Gibellini</strong>Ho incontrato per l’ultima volta il p. <strong>Jacques</strong> <strong>Dupuis</strong> all’Università Gregoriana nelpomeriggio <strong>del</strong> 16 dicembre (2004) in una lunga conversazione, che non pensavofosse d’addio, anche se ho trovato il valoroso <strong>teologo</strong> piuttosto debilitato. Belga diorigine, classe 1923, ha insegnato dal 1948 al 1984 in <strong>In</strong>dia alla facoltà di teologiadi Delhi, e successivamente, a partire dal 1984, alla facoltà di teologia<strong>del</strong>l’Università Gregoriana di Roma, dove è deceduto, quasi improvvisamente, il28 dicembre u.s.La mia conoscenza un po’ approfondita è attraverso il suo libro, Gesù Cristoincontro alle religioni (1989), dove svolge, utilizzando soprattutto la sua direttaconoscenza <strong>del</strong>l’induismo, una teologia <strong>del</strong>le religioni. La sua posizione èesemplare <strong>del</strong>la soluzione che va sotto il nome di inclusivismo o cristocentrismoinclusivista: le religioni sono vie di salvezza, ma subordinate al Cristo, in cui sitrova la pienezza <strong>del</strong>la salvezza. Ne La teologia <strong>del</strong> XX secolo (1992), citavo<strong>Dupuis</strong> come il rappresentante più qualificato di questa posizione, prudentementeavanzata, ancora largamente diffusa nella teologia cattolica.Il libro di <strong>Dupuis</strong> mi aveva colpito, non tanto per la soluzione teoretica, ma per laricchezza <strong>del</strong>la documentazione e per la conoscenza diretta <strong>del</strong> mondo religiosoindiano. Il libro però appariva piuttosto frammentario. Per questo, qualche annodopo, facendosi urgente il tema <strong>del</strong> dialogo inter-religioso e <strong>del</strong>la teologia <strong>del</strong>lereligioni, gli scrivevo proponendogli una trattazione completa, da dividere in dueparti: storica e teoretica, <strong>del</strong>l’intera problematica. Il p. <strong>Dupuis</strong> rispondevaprontamente e affermativamente, e si metteva subito al lavoro. Era rimastosorpreso <strong>del</strong>la proposta, per la quale si era preparato da una vita. Nasceva così lasua opera, Verso una teologia cristiana <strong>del</strong> pluralismo religioso (1997), scritta inlingua inglese e inserita nella “Biblioteca di teologia contemporanea” (n. 95), chesi impose all’attenzione internazionale.


Nella elaborazione di questa sua nuova opera il p. <strong>Dupuis</strong> faceva un passoinnovativo: dal cristocentrismo inclusivista passava, argomentando edocumentando, alla posizione di un inclusivismo pluralista o pluralismo inclusivo.<strong>Dupuis</strong>, in sostanza, afferma la “decisività” <strong>del</strong>l’evento <strong>del</strong> Cristo che non esclude,anzi postula, l’operosità universale <strong>del</strong> Verbo e l’operosità universale <strong>del</strong>lo Spiritooltre l’evento <strong>del</strong> Cristo, in forza <strong>del</strong>le quali rimane legittimato il pluralismoreligioso, e le religioni non-cristiane sono viste come mediazioni partecipate omediazioni complementari di salvezza, ma di una complementarità asimmetrica,<strong>del</strong>l’evento decisivo <strong>del</strong>la salvezza, che si è compiuto in Cristo. <strong>In</strong> altri termini, ilpassaggio era: dalla concezione <strong>del</strong>le altre religioni come mediazioni subordinate,alla concezione <strong>del</strong>le altre religioni come mediazioni complementari.L’opera, tradotta nelle principali lingue europee (anche se manca la traduzionetedesca), ha suscitato recensioni, consensi e dissensi, richiamando l’attenzioneanche <strong>del</strong>la Congregazione <strong>del</strong>la dottrina <strong>del</strong>la fede. La decisione <strong>del</strong>la“Contestazione” <strong>del</strong> libro è stata presa in “assemblea ordinaria” dallaCongregazione per la dottrina <strong>del</strong>la fede il 10 giugno <strong>del</strong> 1998. L’Autore ne haricevuto notizia in data 2 ottobre 1998. <strong>In</strong>iziava così un lungo e faticoso processodi chiarificazione, che il p. <strong>Dupuis</strong> ha raccontato in un libro-intervista, maipubblicato.Nel frattempo, per contribuire a una chiarificazione, proponevo al p. <strong>Dupuis</strong> diraccogliere in un volume <strong>del</strong> “Giornale di teologia” le principali recensioni per fareil punto sulla discussione. Ricevevo, con lettera datata 13 dicembre 1999, ilmalloppo dei testi fotocopiati e <strong>del</strong> suo ampio intervento con una lettera diaccompagnamento, in cui indicava gli interventi da inserire: «Per quanto riguarda inomi e i contributi da ritenere nella documentazione ci ho pensato dopo la suavisita recente. Stando ai nomi e all’importanza dei contributi io penso che siano daritenere i seguenti (seguiamo l’ordine <strong>del</strong>l’indice che ho consegnato da lei):<strong>Gibellini</strong>, <strong>Dupuis</strong>, Geffré, Doré, Canobbio, Fitzgerald, Bianchi, O’Collins, deRosa, Toniolo, Di Giorgio, Sartori, Haight, Griffiths, Stefani, D’Costa, Alemany,Molari, Odasso, Elders, Merrigan, Gronchi, Scheuer, Waldenfels, De Souza,König, Valente, Ratzinger, Provinciali Gesuiti, Rose, Gabrielli, Balasuriya».Questo libro è rimasto allo stato di progetto, in quanto trovavo il materiale inviatopiuttosto disparato, e inoltre per ragioni di spazio, non era possibile inserire dueinterventi importanti ma lunghi (per complessive 100 pagine), uno molto critico<strong>del</strong>la Revue thomiste, e un altro molto elogiativo a firma <strong>del</strong> <strong>teologo</strong> brasiliano F.Teixeira, in Perspectivas teologicas. Si passava, invece, alla progettazione di unlibro più agile, in cui <strong>Dupuis</strong> riprendesse l’opera maggiore, con più essenzialità econ le opportune chiarificazioni. Il libro, Il cristianesimo e le religioni. Dalloscontro all’incontro, scritto direttamente in italiano e terminato il 31 marzo 2000appariva in “Giornale di teologia” (2001) con prefazione di Luigi Sartori e conImprimatur datato 3 giugno 2001 (ma con soppressione di un’Appendice giàinviata in cui l’Autore analizzava la Dominus Jesus).Nel frattempo la Congregazione per la dottrina <strong>del</strong>la fede pubblicava laDichiarazione Dominus Jesus (5 settembre 2000) e una “Notificazione sul libro


Verso una teologia cristiana <strong>del</strong> pluralismo religioso di <strong>Jacques</strong> <strong>Dupuis</strong>”(pubblicata il 27 febbraio 2001). <strong>In</strong> sostanza la Dichiarazione vaticana imputa a<strong>Dupuis</strong> di attenuare la tesi <strong>del</strong>la unicità e universalità <strong>del</strong>la salvezza in Cristo.Dove si situano i problemi?Nel <strong>del</strong>icato, e nuovo, tema <strong>del</strong> dialogo inter-religioso e <strong>del</strong>la teologia <strong>del</strong>lereligioni, che ne costituisce il quadro di riferimento concettuale, semplificando, sipossono individuare due linee: la linea inclusivista (le Religioni sono vie salvifichesubordinate al Cristo); e la linea pluralista (le Religioni sono vie salvificheequivalenti). Ora, il problema che si pone è come aprire un passaggio trainclusivismo e pluralismo. L’inclusivismo sa di annessione <strong>del</strong>le altre religioni alcristianesimo; il pluralismo comporta una relativizzazione <strong>del</strong>la identità cristiana.Nel cantiere teologico si vanno sperimentando alcuni tentativi per elaborare quelloche chiamo un cristianesimo relazionale, il quale ponga l’identità cristiana inrelazione costruttiva con le altre tradizioni religiose. Tra questi tentativi sicollocano: Claude Geffré, per il quale tuttavia le altre religioni sono mediazionisubordinate; <strong>Jacques</strong> <strong>Dupuis</strong>, per il quale le altre religioni sono mediazionicomplementari; Hans Küng con il “Progetto per un’etica mondiale”; MichaelAmaladoss, per il quale si dovrebbe parlare di mediazioni interconnesse. È unaesplorazione in corso in un terreno finora ignoto, che richiede di coniugare fe<strong>del</strong>tàe coraggio.Nel mio ultimo incontro con il p. <strong>Jacques</strong> <strong>Dupuis</strong>, pochi giorni prima <strong>del</strong>la suaimprovvisa scomparsa, <strong>del</strong> 16 dicembre 2004, gli domandavo se, sull’esempio diTeilhard de Chardin, avesse affidato i suoi manoscritti non pubblicati (o fileselettronici) a persona di fiducia (estranea alla Compagnia di Gesù, anche se hasempre trovato un valido sostegno nel suo confratello <strong>del</strong>la Gregoriana, il <strong>padre</strong>australiano Gerald O’Collins e a strutture ecclesiastiche), per metterli al sicuro. Sitrattava ovviamente di un accenno molto discreto. Il <strong>padre</strong> mi aveva risposto,proponendomi di leggere il testo di un suo nuovo libro, che mi avrebbe inviato,commissionatogli da una Casa Editrice canadese <strong>del</strong> Québec, e scritto in linguafrancese, che non riusciva ad ottenere il Nulla osta da parte dei revisori <strong>del</strong>laCompagnia a ciò deputati, e voleva propormi come membro di una nuovacommissione di revisori, esterni alla Compagnia, che intendeva proporre alPreposito Generale, proposta che avevo accettato.Rimane, al di là di molti altri scritti, la sua trilogia (come amava chiamarla): 1989,1997, 2001, sul tema, difficile pionieristico e controverso, <strong>del</strong>la teologia <strong>del</strong>lereligioni e <strong>del</strong> pluralismo religioso (dizione quest’ultima preferita da <strong>Dupuis</strong>): essasi rivela come un tentativo di trovare una nuova via praticabile tra annessione epluralismo, utilizzando la sua esperienza asiatica. Aveva anche già concordato,prima <strong>del</strong>l’impegnativo “colloquio” con la Congregazione <strong>del</strong>la dottrina <strong>del</strong>la fede,di completare il tema con un’opera di cui aveva già fissato il titolo: Gesù Cristoincontro alle culture, altro tema congeniale alla teologia asiatica, destinato aimporsi nei prossimi decenni.


Testi di riferimento- <strong>Rosino</strong> <strong>Gibellini</strong>, La teologia <strong>del</strong> XX secolo, Queriniana, Brescia 1992, 2004 5 (in questa quintaedizione si segnala il cambiamento di posizione di <strong>Dupuis</strong>).- <strong>Rosino</strong> <strong>Gibellini</strong> (ed.), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003 (perle posizioni di Geffré e Amaladoss).- Paul Knitter, <strong>In</strong>troducing Theologies of Religions, Orbis Books, New York 2002.- <strong>Rosino</strong> <strong>Gibellini</strong>, La teologia di Karl Rahner nel contesto <strong>del</strong>la teologia <strong>del</strong>le religioni. Dalcristianesimo anonimo a un cristianesimo relazionale, in Itinerarium. Rivista multidisciplinare<strong>del</strong>l’Istituto Teologico “San Tommaso”, Messina, 12 (2004) N. 28, 19-32.

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