Discorso del Rettore - Università degli Studi di Genova
Discorso del Rettore - Università degli Studi di Genova
Discorso del Rettore - Università degli Studi di Genova
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
- 5 -<br />
Inaugurazione Anno Accademico 2003/2004<br />
Onorevole Presidente, Autorità, Rettori, illustri colleghi, cari collaboratori, carissimi<br />
studenti, signore e signori. Desidero porgere a voi tutti il mio saluto più cor<strong>di</strong>ale ed il mio<br />
sincero ringraziamento per essere oggi qui presenti all’ormai tra<strong>di</strong>zionale cerimonia <strong>di</strong><br />
inaugurazione <strong>del</strong>l’Anno Accademico <strong>del</strong>la nostra <strong>Università</strong>.<br />
Un particolare ringraziamento al Prof. Pro<strong>di</strong> perché la Sua presenza è motivo <strong>di</strong><br />
ulteriore impegno per il nostro Ateneo a proseguire quel processo <strong>di</strong> internazionalizzazione<br />
che ci consenta <strong>di</strong> raggiungere una <strong>di</strong>mensione europea <strong>del</strong>la formazione e <strong>del</strong>la ricerca.<br />
Ogni anno questa occasione costituisce un momento solenne e importante per una<br />
riflessione che, partendo dagli obiettivi raggiunti, definisca le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong>la futura<br />
azione <strong>del</strong>l’Ateneo. Una programmazione purtroppo resa sempre più <strong>di</strong>fficile dal perdurare<br />
<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> irrisolte problematiche quali ad esempio le mo<strong>di</strong>fiche in itinere al<br />
regolamento relativo all’autonomia <strong>di</strong>dattica, le incertezze sulla cadenza e sulle tipologie dei<br />
ban<strong>di</strong> per progetti <strong>di</strong> ricerca e soprattutto sulla entità dei finanziamenti complessivi (Fondo<br />
Finanziamento Or<strong>di</strong>nario incluso) <strong>di</strong>sponibili per l’attività istituzionale <strong>del</strong> Sistema<br />
Universitario.<br />
Una situazione aggravata dalla persistenza <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi ingiustificati e <strong>di</strong>ffusi sul ruolo e<br />
sull’efficacia <strong>del</strong>l’azione <strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> italiana; pregiu<strong>di</strong>zi che hanno influenzato<br />
negativamente l’opinione pubblica e da anni allontanato l’impegno politico sui problemi<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong>, non ritenuta strategico settore <strong>di</strong> investimenti nonostante il suo ruolo<br />
insostituibile e fondamentale nella produzione e trasmissione <strong>del</strong>la conoscenza e dunque <strong>di</strong><br />
una aggiornata formazione dei giovani studenti <strong>di</strong> oggi e dei citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la nuova Europa <strong>di</strong><br />
domani.<br />
È infatti in<strong>di</strong>scutibile che l’<strong>Università</strong>, quale luogo <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong> sapere e cultura<br />
nella nuova <strong>di</strong>mensione universale <strong>di</strong> una società <strong>del</strong>la conoscenza “oltre le Nazioni”, possa<br />
dare un contributo importante a creare l’Europa <strong>del</strong>le <strong>Università</strong> con le implicazioni <strong>di</strong><br />
carattere politico e sociale che questa con<strong>di</strong>zione trascina inevitabilmente con sé a favore<br />
<strong>del</strong> processo unitario europeo.<br />
Nella <strong>di</strong>fficile situazione in cui da tempo si trova il sistema universitario, non vi è<br />
dunque da stupirsi se la prolusione <strong>del</strong> <strong>Rettore</strong> all’inaugurazione <strong>del</strong>l’Anno Accademico<br />
abbia rappresentato in tutti gli Atenei il momento per sottolineare le preoccupazioni e per<br />
elencare le attuali persistenti <strong>di</strong>fficoltà.<br />
Nel mio intervento vorrei invece cogliere l’occasione, non certo per sottacere le<br />
esistenti criticità <strong>del</strong> sistema, ma per considerare anche, e senza la presunzione <strong>di</strong> una<br />
particolare originalità, una possibile alternativa per la ripresa <strong>di</strong> un percorso sperabilmente<br />
solo temporaneamente interrotto. Un percorso che abbia quale elemento fondamentale <strong>di</strong><br />
supporto un patto per l’<strong>Università</strong> fondato non solo su regole ma su nuovi comportamenti,<br />
su <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>visa partecipazione e assunzione <strong>di</strong> nuove responsabilità da parte <strong>di</strong> tutti i<br />
soggetti che a vario titolo possono essere o <strong>di</strong>venire compartecipi <strong>del</strong>la sua azione. Le<br />
fondamenta <strong>di</strong> questo patto poggiano sul fatto che l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Genova</strong>, per ricchezza e<br />
varietà <strong>di</strong> competenze e <strong>di</strong>mensioni organizzative, rappresenta senza dubbio la maggiore<br />
risorsa culturale e scientifica <strong>del</strong>la Liguria e non solo e, dunque, essa costituisce naturale<br />
strumento strategico <strong>di</strong> alleanze, <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> fattiva collaborazione con le<br />
realtà territoriali <strong>del</strong> mondo produttivo e <strong>di</strong> quello <strong>degli</strong> Enti citta<strong>di</strong>ni e regionali.<br />
Sulla base <strong>di</strong> questa premessa e conseguentemente assumendo auspicabile e legittimo il<br />
riconoscimento da parte <strong>del</strong>la società civile e istituzionale <strong>di</strong> un ruolo attivo <strong>del</strong>la nostra<br />
<strong>Università</strong>, vorrei soffermarmi innanzitutto ad identificare il profilo dei <strong>di</strong>versi “portatori <strong>di</strong><br />
interessi” rispetto all’azione universitaria, per meglio identificare le singole responsabilità ed<br />
i possibili compiti a loro assegnabili.<br />
Primi fra tutti gli studenti, i “clerici vagantes” <strong>di</strong> ieri che nelle <strong>Università</strong> <strong>del</strong> Me<strong>di</strong>oevo<br />
hanno anticipato il superamento <strong>del</strong>le singole Nationes. Essi rappresentano il vero sensore<br />
terminale <strong>del</strong>la qualità universitaria, l’autentica grande risorsa <strong>degli</strong> Atenei, poiché, <strong>di</strong> anno