Un esempio per tutti - Autostrada Pedemontana Lombarda
Un esempio per tutti - Autostrada Pedemontana Lombarda
Un esempio per tutti - Autostrada Pedemontana Lombarda
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
S P E C I A L E A U T O S T R A D E C R O N A C H E - F E B B R A I O 2 0 0 8<br />
AMPLIAMENTO DELLA MILANO-BERGAMO<br />
A4corsie<br />
UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA
A4 Milano-Bergamo:<br />
ampliamento alla 4ª corsia<br />
INIZIO LAVORI SULL’INTERA TRATTA: LUGLIO 2005<br />
LUNGHEZZA: 33,6 KM INVESTIMENTO: 455 MILIONI DI EURO<br />
INTERVENTI EFFETTUATI<br />
! RIFACIMENTO DI 39 CAVALCAVIA<br />
! INSTALLAZIONE DI 29 KM DI BARRIERE FONOASSORBENTI<br />
! AMPLIAMENTO DEI PONTI SUI FIUMI ADDA E BREMBO<br />
! RIFACIMENTO DELLA STAZIONE DI TREZZO SULL’ADDA<br />
! ADEGUAMENTO DELLE STAZIONI DI CAPRIATE, DALMINE,<br />
AGRATE, CAVENAGO<br />
I NUMERI DELL’INTERVENTO<br />
! 1.000 PERSONE IMPIEGATE DA PAVIMENTAL<br />
! 450 INTERFERENZE RIMOSSE<br />
! 1.000 DITTE ESPROPRIATE<br />
! 42 ENTI COINVOLTI<br />
! 2 PROVINCE E 20 COMUNI INTERESSATI<br />
! 700 RIUNIONI CON GLI ENTI LOCALI
<strong>Un</strong>a promessa mantenuta.<br />
<strong>Un</strong> <strong>esempio</strong> <strong>per</strong> <strong>tutti</strong><br />
! “Promessa mantenuta: in linea<br />
con gli obiettivi e gli impegni assunti<br />
e rispettando i tempi previsti, Autostrade<br />
<strong>per</strong> l’Italia annuncia di aver<br />
terminato l’ampliamento a quattro<br />
corsie su tutto il tratto della A4 tra<br />
Milano e Bergamo. <strong>Un</strong> traguardo<br />
fondamentale <strong>per</strong> migliorare e potenziare<br />
la viabilità del nodo milanese<br />
e dell’intera regione Lombardia”.<br />
Queste le prime parole dell’ing. Giovanni<br />
Castellucci, amministratore delegato<br />
di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia SpA,<br />
durante la cerimonia di inaugurazione<br />
avvenuta il 1° ottobre 2007 <strong>per</strong><br />
l’a<strong>per</strong>tura al traffico della tratta.<br />
Sono occorsi 26 mesi di lavoro da parte di oltre mille <strong>per</strong>sone e un investimento<br />
di 455 milioni di euro <strong>per</strong> realizzare i 33,6 chilometri di quarta corsia<br />
<strong>per</strong> ciascuna direzione. Il completamento di un’o<strong>per</strong>a così complessa in tempi ridotti<br />
è stato possibile grazie al costante impegno di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia, nelle<br />
sue Direzioni centrali (Nuove O<strong>per</strong>e ed Esercizio) e nella Direzione II Tronco, e di<br />
Spea e Pavimental, società controllate da Autostrade <strong>per</strong> l’Italia e “braccio” o<strong>per</strong>ativo<br />
<strong>per</strong> la progettazione e direzione dei lavori, la prima, e <strong>per</strong> l’esecuzione degli<br />
stessi, la seconda.<br />
È pensando prima di tutto alle <strong>per</strong>sone di queste aziende che abbiamo ideato e<br />
realizzato “A4 corsie”. Questa pubblicazione rappresenta infatti, in primo luogo, un<br />
doveroso omaggio all’impegno espresso ad ogni livello dal <strong>per</strong>sonale del Gruppo.<br />
<strong>Un</strong> <strong>esempio</strong> che vogliamo mantenere vivo attraverso le immagini e le testimonianze<br />
dei suoi protagonisti.<br />
Riteniamo che la vicenda della costruzione della quarta corsia sulla Milano-Bergamo<br />
costituisca un modello da prendere in considerazione <strong>per</strong> portare a termine<br />
tante altre o<strong>per</strong>e infrastrutturali, autostradali e non, di cui il nostro Paese ha oggi<br />
bisogno.<br />
Ai protagonisti di un grande progetto diventato realtà, ma non solo, è dunque dedicato<br />
“A4 corsie”. Buona lettura.<br />
<strong>Un</strong> momento della cerimonia<br />
di inaugurazione della<br />
Milano-Bergamo a 4 corsie.<br />
Da sinistra: l’amministratore<br />
delegato di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia<br />
ing. Giovanni Castellucci;<br />
il presidente della Regione<br />
Lombardia Roberto Formigoni;<br />
il presidente della Provincia<br />
di Milano Filippo Penati;<br />
il ministro delle Infrastrutture<br />
Antonio Di Pietro; l’assessore<br />
regionale alle Infrastrutture<br />
e Mobilità Raffaele Cattaneo<br />
FEBBRAIO 2008 3
4<br />
A cura di:<br />
SMA - Marketing Interno e Progetti di Comunicazione<br />
Progetto e coordinamento editoriale:<br />
Francesco De Lorenzo<br />
Redazione e coordinamento:<br />
Francesca R. Rocchi<br />
Hanno collaborato:<br />
Mauro Lapi, Carla Trigilia<br />
Coordinamento redazionale, progetto grafico e impaginazione<br />
INC - ISTITUTO NAZIONALE PER LA COMUNICAZIONE<br />
Via G. B. De Rossi, 10 - 00161 Roma<br />
Stampa<br />
Tipografia Facciotti - Vicolo Pian due Torri, 74 - 00146 Roma
SOMMARIO<br />
! Tozzi. <strong>Un</strong> lavoro di squadra e di Gruppo pag. 6<br />
! Chisari. <strong>Un</strong> forte impegno <strong>per</strong> un servizio di alta qualità pag. 7<br />
! Guenzi. Per Pavimental una battaglia vinta pag. 8<br />
! <strong>Un</strong>’o<strong>per</strong>a fatta bene. E presto pag. 9<br />
! <strong>Un</strong>’occasione di crescita pag. 12<br />
! Rigore e flessibilità, sempre in sicurezza pag. 16<br />
! Rispetto dei tempi e degli uomini pag. 18<br />
! Milano-Bergamo: dal passato al futuro pag. 22<br />
5
6<br />
L’ing. Gennarino Tozzi, direttore<br />
Nuove O<strong>per</strong>e di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia<br />
A4 CORSIE<br />
“Le aziende coinvolte,<br />
Spea nella progettazione<br />
e direzione lavori<br />
e Pavimental nella loro<br />
realizzazione, hanno<br />
da subito condiviso<br />
con Autostrade<br />
<strong>per</strong> l’Italia un obiettivo<br />
comune: dare all’utenza<br />
e al territorio,<br />
nel più breve tempo<br />
possibile, l’autostrada<br />
a 4 corsie che<br />
la comunità stessa<br />
richiedeva”<br />
Tozzi: <strong>Un</strong> lavoro di squadra<br />
e di Gruppo<br />
!"“Il successo dell’ampliamento a 4 corsie<br />
della Milano-Bergamo, un’o<strong>per</strong>a che<br />
non ha eguali in Italia in termini di tempi<br />
di esecuzione e di qualità del lavoro<br />
eseguito, ha molte ragioni, di cui una<br />
fondamentale: essere stata realizzata da<br />
aziende o<strong>per</strong>anti nel Gruppo”.<br />
Così l’ing. Gennarino Tozzi, direttore Nuove<br />
O<strong>per</strong>e di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia, inizia<br />
il racconto della grande es<strong>per</strong>ienza collettiva<br />
che ha portato la nostra Azienda<br />
a realizzare un’o<strong>per</strong>a complessa in poco<br />
più di due anni.<br />
Domanda. Perché è stato così importante<br />
lavorare con aziende interne al Gruppo?<br />
Risposta. Perché le aziende coinvolte,<br />
Spea nella progettazione e direzione lavori<br />
e Pavimental nella realizzazione,<br />
hanno da subito condiviso con Autostrade<br />
<strong>per</strong> l’Italia un obiettivo comune: dare<br />
all’utenza e al territorio, nel più breve<br />
tempo possibile, l’autostrada a 4 corsie<br />
che la comunità stessa richiedeva.<br />
D. In che cosa si traduceva concretamente<br />
tale condivisione?<br />
R. Nel mettere in primo piano il raggiungimento<br />
del fine comune rispetto ai numerosi<br />
problemi incontrati in corso d’o<strong>per</strong>a,<br />
<strong>per</strong> i quali si è sempre cercata una<br />
soluzione soddisfacente tanto <strong>per</strong> l’Azienda<br />
quanto <strong>per</strong> il territorio. L’ampliamento<br />
a 4 corsie della Milano-Bergamo<br />
è stato, prima di tutto, il frutto di un gioco<br />
di squadra e di un lavoro di Gruppo.<br />
D. Quali erano i principali problemi da<br />
risolvere?<br />
R. La complessità dell’o<strong>per</strong>a non risiedeva<br />
tanto negli aspetti tecnici, che in<br />
certi casi erano comunque rilevanti (si<br />
pensi alla costruzione dei nuovi ponti<br />
sull’Adda e sul Brembo, o a quella del<br />
passante ferroviario più lungo d’Europa),<br />
quanto nel fatto che essa attraversa un<br />
territorio fortemente antropizzato e<br />
supporta uno dei traffici veicolari più<br />
alti del Paese.<br />
D. Come avete risolto il problema?<br />
R. Partecipando a più di 700 riunioni con<br />
gli Enti locali, raccogliendo e coordinando<br />
le richieste che da questi provenivano<br />
e dando ad esse risposte efficaci in<br />
tempi velocissimi.<br />
D. Il territorio come ha accolto questa<br />
impostazione dell’Azienda?<br />
R. In maniera pienamente positiva. Abbiamo<br />
trovato nella Regione Lombardia<br />
un alleato prezioso, che ci aiutato soprattutto<br />
nella prima fase aprendo una serie<br />
di tavoli finalizzati ad ottenere da <strong>tutti</strong> gli<br />
Enti interessati la necessaria unanimità<br />
dei consensi alle soluzioni da noi proposte.<br />
Anche a livello centrale, in particolare<br />
<strong>per</strong> o<strong>per</strong>a del ministro delle Infrastrutture<br />
Antonio Di Pietro, c’è stata una collaborazione<br />
decisiva, che ci ha <strong>per</strong>messo<br />
di su<strong>per</strong>are le ultime difficoltà.<br />
D. Il gioco di squadra ha quindi funzionato<br />
anche al di fuori del Gruppo?<br />
R. L’interesse del territorio alla realizzazione<br />
dell’o<strong>per</strong>a era molto elevato: <strong>tutti</strong><br />
hanno compreso che completare i lavori<br />
nei termini prefissati era nell’interesse<br />
comune. Ciò ha indubbiamente contribuito<br />
al raggiungimento del risultato. Ma<br />
questo, ripeto, non sarebbe stato possibile<br />
se la nostra Azienda non avesse potuto<br />
scegliere imprese di propria fiducia,<br />
individuandole all’interno del Gruppo,<br />
<strong>per</strong> la progettazione, la direzione e l’esecuzione<br />
dei lavori.
Chisari: <strong>Un</strong> forte impegno<br />
<strong>per</strong> un servizio di alta qualità<br />
!" “Il territorio sul quale insiste la Milano-<br />
Bergamo pretende - e a ragione, vista la sua<br />
importanza economica - un servizio autostradale<br />
di elevatissima qualità. Questa è<br />
stata la nostra sfida: garantire sempre e comunque<br />
standard di qualità mentre i lavori<br />
erano in corso, e ultimarli al più presto affinché<br />
la qualità fosse del livello atteso e da<br />
noi promesso”. Così l’ing. Agostino Chisari<br />
riassume il senso dell’impegno assunto dall’Azienda;<br />
un impegno da lui portato avanti<br />
in qualità di direttore del 2° Tronco <strong>per</strong> l’intero<br />
<strong>per</strong>iodo dei lavori.<br />
Domanda. Come avete garantito il servizio<br />
durante i lavori?<br />
Risposta. L’Azienda ha subito adottato la<br />
scelta progettuale di mantenere comunque<br />
sempre a<strong>per</strong>te al traffico le tre corsie, ma la<br />
fluidità della circolazione non può mai coincidere<br />
con quella in assenza di cantieri.<br />
D. Come si è cercato di ovviare?<br />
R. In primo luogo privilegiando il lavoro<br />
notturno. Nell’ultimo anno le chiusure totali<br />
dalle 22 alle 6 sono diventate la norma<br />
nei weekend. Abbiamo inoltre o<strong>per</strong>ato numerose<br />
chiusure parziali di una o due corsie<br />
di marcia durante la settimana, sempre<br />
<strong>per</strong>ò assicurando la massima fluidità e sicurezza<br />
possibile della circolazione.<br />
D. In questo sforzo quanto è stato importante<br />
poter lavorare con imprese del Gruppo?<br />
R. Molto, <strong>per</strong>ché si è stabilito immediatamente<br />
un rapporto di comprensione e di<br />
equilibrio tra le finalità dell’esercizio e quelle<br />
dell’impresa costruttrice.<br />
D. Quanto ha contato la collaborazione della<br />
Polizia Stradale?<br />
R. In modo decisivo. Lungo i 34 chilometri<br />
di tratta sede dei lavori, le pattuglie di Polizia<br />
Stradale sono state triplicate e coordi-<br />
nate dal dott. Antonio Bufano, dirigente Polstrada<br />
<strong>per</strong> la Lombardia, con il quale abbiamo<br />
o<strong>per</strong>ato in piena sintonia.<br />
D. La comunità locale ha apprezzato gli<br />
sforzi condotti dentro e fuori l’Azienda?<br />
R. L’ampliamento a 4 corsie era molto atteso<br />
da tutta la comunità. Ma questo genere<br />
di lavori presenta una caratteristica particolare:<br />
quella di rimanere “nascosto” alla vista<br />
fin quasi alla vigilia dell’inaugurazione. Ciò<br />
ha fatto sì che nella comunità sia via via<br />
cresciuta una certa impazienza, acuita dai<br />
disagi che la stessa comunità ha dovuto subire,<br />
specie nell’ultimo anno. A questo si è<br />
aggiunto, sempre nell’ultimo <strong>per</strong>iodo, un ulteriore<br />
elemento di criticità.<br />
D. Quale?<br />
R. L’avvio di una forte polemica, attraverso i<br />
media locali, sulla sicurezza dei cantieri sulla<br />
A4. L’Azienda ha sempre scrupolosamente<br />
rispettato le leggi in vigore. Tuttavia, anche<br />
sulla base delle nuove esigenze, essa<br />
ha introdotto sui cantieri autostradali misure<br />
ancor più rigide in termini di sicurezza<br />
accompagnandole ad una forte attività di<br />
comunicazione e informazione volta a spiegare<br />
all’opinione pubblica e ai suoi rappresentanti<br />
come stessero realmente le cose.<br />
Tant’è che, com’è noto, il cantiere della A4<br />
è stato classificato tra i migliori d’Europa.<br />
D. Cosa resta all’Azienda dell’es<strong>per</strong>ienza dell’ampliamento<br />
della Milano-Bergamo?<br />
R. Innanzitutto, il recu<strong>per</strong>o di livelli ottimali<br />
di fluidità su una tratta autostradale che aveva<br />
su<strong>per</strong>ato da anni il limite della congestione;<br />
e poi, proprio <strong>per</strong>ché condotto in condizioni<br />
<strong>per</strong> molti aspetti limite, l'intervento ha<br />
richiesto l'adozione di provvedimenti specifici<br />
(come quelli già citati <strong>per</strong> i cantieri) che<br />
sono oggi patrimonio di tutta l'Azienda.<br />
L’ing. Agostino Chisari, direttore<br />
del 2° Tronco durante i lavori<br />
di ampliamento della Milano-Bergamo<br />
“La nostra sfida<br />
è stata quella di garantire<br />
sempre e comunque<br />
standard di qualità<br />
mentre i lavori<br />
erano in corso”<br />
FEBBRAIO 2008 7
8<br />
Il dott. Giancarlo Guenzi,<br />
amministratore delegato<br />
e direttore generale di Pavimental<br />
e, oggi, Chief Financial Officer<br />
di Atlantia<br />
“La Pavimental ha dimostrato<br />
A4 CORSIE<br />
di funzionare bene,<br />
tanto che oggi rappresenta<br />
<strong>per</strong> il Gruppo una realtà<br />
da proporre non solo in Italia,<br />
ma anche all’estero”<br />
Guenzi: Per Pavimental<br />
una battaglia vinta<br />
!"“Ricordo una cena con il sindaco di Bergamo,<br />
Roberto Bruni, dopo l’inaugurazione<br />
del cantiere sulla Milano-Bergamo, nella quale<br />
qualcuno, forse provocatoriamente, parlò<br />
di un ennesimo taglio di nastro <strong>per</strong> un’o<strong>per</strong>a<br />
che non sarebbe mai stata portata a termine.<br />
Risposi con decisione che questa sarebbe<br />
stata la volta buona”. Così esordisce il<br />
dott. Giancarlo Guenzi, amministratore delegato<br />
e direttore generale di Pavimental, la<br />
società del Gruppo incaricata di realizzare i<br />
lavori di ampliamento a 4 corsie sulla A4.<br />
Domanda. Com’è stato accolto l’incarico dato<br />
da Autostrade <strong>per</strong> l’Italia a Pavimental?<br />
Risposta. Come un impegno a garantire<br />
che il lavoro doveva essere portato avanti e<br />
concluso nei tempi previsti. <strong>Un</strong>’impresa di<br />
gruppo ha la particolarità, rispetto a una<br />
esterna, di proseguire in ogni caso l’o<strong>per</strong>a affidata,<br />
indipendentemente dai problemi che<br />
si presentano: intanto si va avanti, e poi ci si<br />
siede intorno a un tavolo <strong>per</strong> vedere come<br />
risolvere gli aspetti economici.<br />
D. Che cosa rappresentava <strong>per</strong> Pavimental<br />
l’o<strong>per</strong>a affidata?<br />
R. <strong>Un</strong>a grande occasione <strong>per</strong> compiere il<br />
“salto” dalla tradizionale attività di manutenzione<br />
della rete a quella, più complessa e sfidante,<br />
di costruzione di infrastrutture.<br />
D. Quante <strong>per</strong>sone hanno lavorato complessivamente<br />
sulla Milano-Bergamo?<br />
R. <strong>Un</strong> migliaio, con un forte impatto sociale<br />
ed economico sul territorio. Oggi, conclusa la<br />
gran parte dei lavori, l’effetto si misura con la<br />
crescita dei volumi di traffico e il forte risparmio<br />
nei tempi di <strong>per</strong>correnza della tratta.<br />
D. Che tipo di difficoltà tecniche avete dovuto<br />
su<strong>per</strong>are nel corso dei lavori?<br />
R. La ricostruzione di due ponti sull’Adda e<br />
sul Brembo; la demolizione e il varo di 39<br />
cavalcavia, effettuati lavorando quasi sempre<br />
di notte; il tutto nel pieno rispetto degli impegni<br />
sui tempi di consegna dell’o<strong>per</strong>a.<br />
D. Che cosa ha più minacciato tale rispetto?<br />
R. L’impossibilità, spesso, di lavorare seguendo<br />
la modalità più semplice in quanto ci siamo<br />
dovuti confrontare, oltre che con gli<br />
aspetti tecnici, anche con la soluzione di<br />
centinaia di problemi legati agli espropri e alle<br />
interferenze lungo il <strong>per</strong>corso. Ciò ha comportato<br />
la necessità di lavorare “a macchia di<br />
leopardo”, lasciando indietro il completamento<br />
di alcune o<strong>per</strong>e in attesa che si risolvessero<br />
i problemi ad esse legati.<br />
D. Lo avete fatto senza incertezze?<br />
R. Lo abbiamo fatto <strong>per</strong>ché dotati di una sensibilità<br />
verso l’obiettivo e di uno spirito di<br />
gruppo indubbiamente su<strong>per</strong>iori a quelli che<br />
avrebbe avuto un’azienda esterna.<br />
D. Di chi è il merito del risultato finale?<br />
R. Delle <strong>per</strong>sone che hanno fisicamente realizzato<br />
l’o<strong>per</strong>a, a cominciare dal direttore di<br />
cantiere, l’ing. Arturo Sertori, che ha saputo<br />
scegliere gli uomini e i fornitori giusti. Ma anche<br />
di una struttura centrale che ha saputo<br />
sempre supportare adeguatamente lo forzo e<br />
le esigenze della macchina o<strong>per</strong>ativa.<br />
D. Qual è stato invece il rapporto con Spea?<br />
R. <strong>Un</strong> rapporto tipicamente dialettico e di<br />
confronto quale quello che si instaura fra chi<br />
dirige e chi realizza i lavori. Ma con la consapevolezza<br />
che, pur mantenendo ciascuna il<br />
proprio ruolo, entrambe condividevano l’obiettivo<br />
finale.<br />
D. Quale bilancio è possibile trarre dall’es<strong>per</strong>ienza<br />
della Milano-Bergamo?<br />
R. La “macchina Pavimental” ha dimostrato di<br />
funzionare bene, e oggi l’Azienda capogruppo<br />
la considera una realtà da proporre non<br />
solo in Italia, ma anche all’estero.
<strong>Un</strong>’o<strong>per</strong>a fatta bene.<br />
E presto<br />
! Fare presto e bene. Avendo a che fare<br />
con un territorio che, da una parte, chiedeva<br />
a gran voce di poter usufruire rapidamente<br />
dell’autostrada a 4 corsie e con<br />
standard di qualità di tipo europeo ma, dall’altra,<br />
non era sempre immune dalla tentazione<br />
di dimenticare l’obiettivo generale<br />
ogni qual volta esso interferisse con l’interesse<br />
particolare.<br />
È stata questa una delle maggiori difficoltà<br />
alla cui soluzione si sono impegnati gli uomini<br />
di Autostrade <strong>per</strong> l’Italia. A cominciare<br />
dai due project manager dell’o<strong>per</strong>a, prima<br />
l’ing. Franco Tolentino e poi l’ing. Stefano<br />
Storoni, coadiuvati da giovani e determinati<br />
collaboratori.<br />
TOLENTINO: CAPACITÀ<br />
DI ASCOLTO E VELOCITÀ<br />
DI RISPOSTA<br />
Ora che la “quarta corsia” è a<strong>per</strong>ta, e che<br />
i cantieri intorno all’autostrada ad uno ad<br />
uno stanno chiudendo (occorrerà ancora<br />
circa un anno <strong>per</strong>ché tutte le o<strong>per</strong>e previste<br />
siano terminate), l’ing. Tolentino non na-<br />
sconde il proprio sollievo: “Dal progetto definitivo<br />
ai progetti esecutivi approvati all’unanimità<br />
dalle Conferenze dei Servizi, a livello<br />
locale, e dai Ministeri dell’Ambiente e<br />
dei Beni Culturali a livello centrale, con il<br />
rilascio della Valutazione d’Impatto Ambientale<br />
(VIA), tutto si è svolto in tempi insolitamente<br />
rapidi”.<br />
C’era indubbiamente una favorevole base di<br />
partenza: “Fin dall’inizio - spiega l’ing. Tolentino<br />
- l’ampliamento a 4 corsie della Milano-Bergamo<br />
è stato considerato d’interesse<br />
prioritario fra i lavori previsti dal IV Atto<br />
Aggiuntivo, tanto che il suo iter è partito<br />
ancor prima che l’Atto fosse ufficialmente<br />
ratificato”. Ma, <strong>per</strong> usare una metafora ben<br />
nota all’Azienda, sulle basi occorre poi costruire.<br />
E in questo, Autostrade <strong>per</strong> l’Italia<br />
ha potuto contare su preziosi alleati tanto<br />
fuori quanto, soprattutto, dentro il Gruppo.<br />
“Abbiamo subito instaurato - racconta Tolentino<br />
- una proficua collaborazione con la<br />
Regione Lombardia della quale abbiamo<br />
A sinistra, l’ing. Franco Tolentino<br />
FEBBRAIO 2008 9
1 0<br />
A4 CORSIE<br />
L’ing. Stefano Storoni.<br />
Nella pagina a fianco,<br />
l’ing. Giovanni Scotto Lavina<br />
costituito il ‘braccio o<strong>per</strong>ativo’: noi mettevamo<br />
a punto e sviluppavamo, in collaborazione<br />
con Spea, le fasi progettuali, mentre<br />
l’Amministrazione Pubblica si faceva catalizzatrice<br />
delle istanze provenienti dal territorio,<br />
preparando così le condizioni <strong>per</strong> la<br />
raccolta finale del consenso. Ma l’elemento<br />
decisivo - conclude - è consistito nella nostra<br />
capacità di ascoltare le richieste e di<br />
dare loro in tempi rapidissimi una o più risposte<br />
di elevata qualità progettuale.”<br />
Ugualmente proficuo il rapporto con<br />
l’Amministrazione centrale: “La Valutazione<br />
d’Impatto Ambientale del progetto è,<br />
insieme all’approvazione all’unanimità da<br />
parte della Conferenza dei Servizi, il passaggio<br />
più importante che un’o<strong>per</strong>a deve<br />
compiere prima che i lavori possano avere<br />
inizio. Anche nel caso della VIA la<br />
qualità progettuale messa in campo dalla<br />
Spea è stata decisiva”.<br />
STORONI: UNA RETE<br />
DI RAPPORTI COL TERRITORIO<br />
Ricevuto il “testimone” dall’ing. Tolentino,<br />
l’ing. Storoni si sofferma sulle difficoltà incontrate<br />
nel dover “gestire relazioni con<br />
una molteplicità di soggetti in una situazione<br />
complessa e densa di criticità”. L’impegno<br />
più grande, spiega, è stato quello di<br />
condurre con equilibrio i rapporti con le<br />
Amministrazioni locali (20 Comuni e 2 Province),<br />
gli enti interferenti, gli enti esproprianti,<br />
il vasto pubblico degli utenti, i mass<br />
media e naturalmente le Istituzioni, dall’Anas<br />
al Governo passando <strong>per</strong> i Ministeri<br />
competenti e il Commissario straordinario<br />
<strong>per</strong> le o<strong>per</strong>e strategiche della Regione<br />
Lombardia.<br />
“Sul tratto interessato dai lavori - prosegue<br />
- passavano 39 cavalcavia, ognuno dei quali<br />
corrispondente a una strada provinciale o<br />
comunale, da chiudere, demolire o spostare.<br />
Ciò ha ovviamente avuto forti impatti<br />
sulla viabilità locale e creato agli abitanti,<br />
come del resto ai viaggiatori, non pochi<br />
problemi. Altra questione importante è stata<br />
quella relativa alle interferenze (tubi del<br />
gas, elettrodotti, acquedotti, ossigenodotti,<br />
ecc.): all’inizio del progetto calcolavamo<br />
uno spostamento di 450 sottoservizi, un<br />
numero alla fine su<strong>per</strong>ato. Fra gli enti<br />
esproprianti, più di 1.050, figuravano grandi<br />
aziende come Candy, Star, Tenaris Dalmine,<br />
Brembo”.<br />
Infine il pubblico degli utenti che, specie<br />
nell’ultimo anno quando i lavori si sono<br />
fatti serratissimi, ha risentito di inevitabili<br />
disagi malgrado, spiega Storoni, “fosse<br />
nostro impegno primario arrecare meno<br />
fastidio possibile al traffico e alla viabilità<br />
ordinaria. Abbiamo lavorato senza mai ridurre<br />
le 3 corsie della tratta, il che ha significato<br />
intervenire di notte, specie <strong>per</strong><br />
le o<strong>per</strong>azioni più impegnative quali la<br />
demolizione e rimozione di un cavalcavia
e la sua sostituzione con uno nuovo: il<br />
tempo a disposizione andava dalle 22 alle<br />
6 del mattino seguente, e ‘sforare’ solo<br />
di mezz’ora avrebbe significato congestionare<br />
il traffico…”.<br />
Testimonianze “di prima mano” sulle difficoltà<br />
incontrate nella gestione delle relazioni<br />
sul territorio vengono da due giovani<br />
collaboratori del project manager di<br />
Autostrade <strong>per</strong> l’Italia: l’ing. Andrea Nurchi,<br />
coinvolto nel progetto fin dal 2002,<br />
e l’ing. Giovanni Scotto Lavina, arrivato<br />
sul campo nell’ottobre 2005, all’inizio<br />
cioè dei lavori.<br />
“La nostra attività - raccontano - consisteva<br />
non solo nell’andare direttamente sul<br />
cantiere e seguirne l'o<strong>per</strong>atività, ma anche<br />
nel relazionarci continuamente con i Comuni<br />
e gli enti Interferenti <strong>per</strong> ottenere<br />
nel più breve tempo possibile la rimozione<br />
delle interferenze o richiedere la disponibilità<br />
di un'area”.<br />
E qui, spesso, nascevano i problemi: “Alcuni<br />
Comuni - proseguono Nurchi e Scotto<br />
Lavina - anteponevano alle necessità<br />
dei lavori di Pavimental e di Autostrade, e<br />
quindi di un'o<strong>per</strong>a pubblica, l'interesse di<br />
eventi e tradizioni locali come, ad <strong>esempio</strong>,<br />
la processione religiosa <strong>per</strong> la festa di<br />
paese oppure la partita del campionato di<br />
calcetto locale! Ci è anche capitato di dover<br />
scrivere con le nostre mani ordinanze<br />
di chiusura della viabilità, da far firmare in<br />
tutta fretta al sindaco del Comune interes-<br />
sato, <strong>per</strong> far sì che il giorno seguente i<br />
colleghi di Pavimental potessero rimuovere<br />
un cavalcavia o un acquedotto”.<br />
Nonostante le difficoltà incontrate, concludono,<br />
“è stata una bella es<strong>per</strong>ienza: si è<br />
vissuto un bel clima di lavoro nel nostro<br />
staff, nonostante lo stress e le difficoltà<br />
che si presentavano giorno <strong>per</strong> giorno. Lavoravamo<br />
<strong>tutti</strong> con una certa autonomia<br />
all'interno di linee e strategie dettate dal<br />
management dell'ing. Tozzi”.<br />
ABBIAMO SAPUTO ESSERE<br />
UNA SQUADRA<br />
Se alla fine i problemi sono stati su<strong>per</strong>ati,<br />
conclude l’ing. Storoni, “è <strong>per</strong>ché Autostrade<br />
<strong>per</strong> l’Italia, Direzioni di Tronco, Spea e<br />
Pavimental, hanno saputo ‘fare squadra’, soprattutto<br />
nelle situazioni difficili. Il nostro<br />
spirito di squadra si è intensificato e rafforzato<br />
nel tempo, e questo ci ha consentito<br />
di tener testa all’universo intorno a noi e alle<br />
problematiche ad esso connesse”.<br />
FEBBRAIO 2008 1 1
1 2<br />
Il campo base<br />
di Trezzo sull’Adda,<br />
il più importante lungo<br />
la Milano-Bergamo,<br />
dove sono ospitati fra gli altri<br />
gli uffici di Spea e Pavimental<br />
A4 CORSIE<br />
<strong>Un</strong>'occasione<br />
di crescita<br />
! “La progettazione e la direzione dei lavori<br />
della 4a corsia della A4 Milano-Bergamo<br />
è stata una grande occasione di<br />
crescita professionale <strong>per</strong> la Spea. <strong>Un</strong> impegno<br />
di risorse considerevole che <strong>per</strong><br />
due anni ha visto impegnati 40 tecnici fra<br />
progettazione e direzione lavori a stretto<br />
contatto con il territorio e con i colleghi<br />
di Pavimental”. Questo il bilancio che dell'es<strong>per</strong>ienza<br />
trae l'ing. Terenzio Merletti,<br />
amministratore delegato dell'azienda del<br />
Gruppo incaricata della progettazione e<br />
della direzione dei lavori.<br />
PROGETTARE E RIPROGETTARE,<br />
PROGRAMMARE<br />
E RIPROGRAMMARE<br />
In che cosa sia consistito l'impegno lo<br />
spiega nel dettaglio l'ing. Alberto Selleri,<br />
responsabile della Funzione Direzione<br />
Lavori: “Progettare, riprogettare, programmare,<br />
riprogrammare e dirigere i lavori in<br />
un contesto complesso e in continua evoluzione<br />
come quello fra Milano e Bergamo<br />
è stato sfidante <strong>per</strong> la nostra società”.<br />
La complessità, prosegue, non era legata<br />
tanto a particolari aspetti tecnici: “Ci so-
no o<strong>per</strong>e importanti, come i ponti sull'Adda<br />
e sul Brembo e quello ferroviario, ma<br />
a queste ci siamo abituati”. I problemi venivano<br />
piuttosto dall'interferenza continua<br />
su 35 chilometri di tracciato che attraversa<br />
un territorio tutto urbanizzato.<br />
“Il momento di chiusura di un cavalcavia<br />
(e ce ne sono 39) non poteva essere programmato<br />
solo in funzione dei lavori, ma<br />
doveva tenere conto anche delle esigenze<br />
del territorio” - spiega l'ing. Selleri. “La<br />
presenza di grandi industrie e di centri<br />
commerciali a ridosso dell'autostrada ha<br />
imposto che, in alcuni casi, l'allargamento<br />
potesse essere realizzato solo in determinati<br />
<strong>per</strong>iodi. E non dimentichiamo le<br />
450 interferenze con 83 enti diversi e il<br />
traffico della A4!”.<br />
UN UFFICIO COMUNE<br />
FRA SPEA E PAVIMENTAL<br />
In pratica ci si è trovati davanti ad un<br />
grande “puzzle” che poteva essere completato<br />
solo con forti competenze; ma<br />
ciò non bastava, <strong>per</strong>ché si doveva agire<br />
anche sulla variabile tempo. “Trovare rapidamente<br />
soluzioni tecniche non era<br />
sufficiente - afferma Selleri - <strong>per</strong>ché dovevano<br />
essere anche immediatamente<br />
realizzabili, condivise con gli enti e subito<br />
disponibili in cantiere <strong>per</strong> la loro rea-<br />
lizzazione. E allora abbiamo deciso con<br />
l'ing. Arturo Sertori, direttore tecnico di<br />
Pavimental, di unire le forze delle due<br />
aziende, Spea e Pavimental”.<br />
Si è così creato un ufficio comune di progettazione/programmazione,<br />
finalizzato<br />
all'individuazione e alla gestione delle<br />
criticità, alla conseguente risoluzione delle<br />
problematiche e alla predisposizione<br />
della progettazione costruttiva. In questo<br />
gruppo multidisciplinare, coordinato dal<br />
geom. Maurizio Plebani di Spea, hanno<br />
lavorato fianco a fianco i progettisti (<strong>per</strong><br />
Spea l'ing. Guido Furlanetto, <strong>per</strong> le strutture,<br />
l'ing. Piero Bongio, <strong>per</strong> la geotecnica<br />
e il geom. Giulio Cerri <strong>per</strong> la parte<br />
stradale) con chi doveva occuparsi degli<br />
espropri e della risoluzione delle interferenze<br />
(geom. Fabio Cerchiari) e con chi<br />
era incaricato della programmazione dei<br />
lavori e della realizzazione.<br />
“Inizialmente non è stato facile - racconta<br />
l'ing. Selleri - e coniugare es<strong>per</strong>ienze ed<br />
esigenze diverse ha portato a forti discussioni<br />
e contrapposizioni. Ma il risultato è<br />
arrivato, e l'obiettivo finale è stato rispettato.<br />
Sono sicuro ognuno ne è uscito professionalmente<br />
arricchito”.<br />
Nelle pagine seguenti, gli uomini di Spea<br />
e Pavimental impegnati sul campo raccontano<br />
nel dettaglio come ciò sia avvenuto.<br />
Sotto, da sinistra, l’ing. Terenzio<br />
Merletti, amministratore delegato<br />
Spea, e l’ing. Alberto Selleri,<br />
responsabile Direzione Lavori<br />
Spea e Pavimental<br />
hanno creato un ufficio<br />
comune di progettazione<br />
e programmazione<br />
<strong>per</strong> individuare e gestire<br />
le criticità, risolvere<br />
i problemi e predisporre<br />
la progettazione costruttiva<br />
FEBBRAIO 2008 1 3
1 4<br />
In questa doppia pagina,<br />
alcune immagini (elaborate da<br />
Francesco Oddo) di o<strong>per</strong>e<br />
particolarmente significative<br />
realizzate nell’ambito<br />
della quarta corsia<br />
Milano-Bergamo.<br />
A4 CORSIE<br />
Sopra, lo svincolo<br />
Tangenziale Est;<br />
a fianco, lo svincolo<br />
di Trezzo sull’Adda.<br />
Nella pagina seguente,<br />
dall’alto: l’allargamento<br />
della sede autostradale<br />
in prossimità del Comune<br />
di Trezzo sull’Adda;<br />
il ponte sull’Adda
“ Ci sono o<strong>per</strong>e importanti,<br />
come i ponti sull’Adda<br />
e sul Brembo e quello<br />
ferroviario, ma a queste<br />
ci siamo abituati...”<br />
FEBBRAIO 2008 1 5
1 6<br />
“Nel rispetto dei ruoli<br />
si è instaurato<br />
un rapporto costante<br />
e proficuo tra Spea<br />
e Pavimental:<br />
abbiamo lavorato<br />
insieme, di giorno<br />
e nelle tante notti,<br />
e alla fine abbiamo<br />
portato a casa il risultato”<br />
A4 CORSIE<br />
Rigore e flessibilità,<br />
sempre in sicurezza<br />
! Non è un caso che la foto di gran<br />
parte della “squadra” Spea e Pavimental,<br />
che campeggia alle pagine 2 e 3 di questo<br />
Speciale, sia stata scattata quando<br />
era già buio. Di notte infatti, come già<br />
raccontato in precedenza, si sono svolte<br />
le o<strong>per</strong>e di maggior rilievo, quali le demolizioni<br />
dei vecchi e le sostituzioni dei<br />
nuovi cavalcavia. I mille problemi che<br />
durante l’allargamento a 4 corsie della<br />
Milano-Bergamo si sono presentati nel<br />
corso della progettazione, del compimento<br />
degli iter autorizzativi necessari<br />
alla partenza dei lavori e dei due anni<br />
<strong>per</strong> l’esecuzione degli stessi, hanno reso<br />
la flessibilità degi orari quasi la norma.<br />
FIANCO A FIANCO,<br />
IN UN VERO LAVORO DI STAFF<br />
“Fissato l'obiettivo da raggiungere, aprire<br />
l'autostrada al traffico il 1° ottobre 2007,<br />
tutte le fasi del lavoro sono state ancorate<br />
a questo termine”, racconta l'ing. Francesco<br />
Domanico, direttore Lavori della Spea.<br />
A cominciare dalla parte progettuale, av-<br />
viata fin dall'agosto 2002 con la conduzione<br />
delle attività preliminari (rilevi, immagini)<br />
necessarie a mettere a punto un progetto<br />
avanzato che servisse da “terreno di<br />
confronto” con gli Enti locali, mentre, parallelamente,<br />
si andava avanti con lo studio<br />
d'impatto ambientale. Sono poi seguite<br />
le varianti progettuali, apportate nel corso<br />
del 2003 sulla base del confronto con<br />
gli Enti locali, fino all'approvazione finale<br />
da parte della Conferenza dei Servizi.<br />
Ma anche quando i lavori sono cominciati,<br />
Spea non si è limitata all'attività di direzione<br />
e controllo dell'esecuzione dell'o<strong>per</strong>a.<br />
Si è occupata, ad <strong>esempio</strong>, della risoluzione<br />
delle oltre 500 interferenze presenti<br />
sul tratto; risoluzione avvenuta, in molti casi,<br />
quando i lavori erano già in corso. “Siamo<br />
stati flessibili e veloci, e con noi lo è<br />
stata Pavimental. Solo così - conclude l'ing.<br />
Domanico - siamo riusciti a realizzare<br />
un'autostrada nuova, partendo da zero, in<br />
4 anni: <strong>esempio</strong> unico in Italia e difficilmente<br />
ripetibile. Basti pensare che le altre<br />
o<strong>per</strong>e previste nel IV Atto aggiuntivo sono
indietro di anni rispetto alla nostra”. Il direttore<br />
o<strong>per</strong>ativo, geom. Manlio Zanoni,<br />
conferma come la priorità della “variabile<br />
tempo” si sia potuta mantenere grazie al<br />
fatto che l'interlocutore di Spea <strong>per</strong> l'esecuzione<br />
dei lavori fosse un'altra azienda<br />
del Gruppo: “Il controllo dell'esecuzione,<br />
tipico di chi svolge il compito della Direzione<br />
Lavori, non è stato a tappeto ma a<br />
campione. Questo <strong>per</strong>ché o<strong>per</strong>avamo in<br />
staff con Pavimental, che aveva le nostre<br />
stesse finalità e che, in nome di queste, ha<br />
contribuito attivamente ad individuare le<br />
situazioni tecniche, alcune delle quali d'avanguardia,<br />
più adatte a risolvere i problemi<br />
che via via si presentavano”.<br />
Che si sia trattato di un vero lavoro di squadra<br />
lo testimonia anche il geom. Luigi Impollonia,<br />
ispettore Spea dei lavori nel terzo<br />
dei 3 lotti in cui l'o<strong>per</strong>a è stata complessivamente<br />
divisa, anche a nome dei suoi colleghi:<br />
Francesco Oddo, <strong>per</strong> il lotto 1, e Davide<br />
Manfredi, <strong>per</strong> il lotto 2. “Pur nel rispetto<br />
dei ruoli - racconta Impollonia - si è instaurato<br />
un rapporto costante e proficuo con<br />
i direttori di cantiere, nostri omologhi, di Pavimental:<br />
abbiamo sempre lavorato fianco a<br />
fianco, di giorno e nelle tante notti, e alla fine<br />
abbiamo portato a casa il risultato”.<br />
UN CANTIERE SICURO,<br />
MALGRADO E PRIMA DI TUTTO<br />
In tale contesto c'è un ultimo, ma non<br />
<strong>per</strong> importanza, aspetto da sottolineare:<br />
quello della sicurezza. L'ing. Massimiliano<br />
Zimmaro, coordinatore Spea <strong>per</strong> la<br />
sicurezza in fase di esecuzione, ha così<br />
introdotto il tema: “Nell'oggettiva complessità<br />
di un'o<strong>per</strong>a connotata dall'a<strong>per</strong>tura<br />
contemporanea di decine di cantieri,<br />
con inevitabili sovrapposizioni spaziali<br />
e temporali, e che ha richiesto specie<br />
nella seconda parte un forte ricorso al<br />
lavoro notturno, la sicurezza ha costituito<br />
una preoccupazione primaria”.<br />
Ha inoltre fornito un paio di esempi al riguardo:<br />
“Al di là dell'ovvio rispetto degli<br />
standard di legge, abbiamo introdotto procedure<br />
di maggior tutela <strong>per</strong> i lavoratori<br />
che o<strong>per</strong>avano sulla piattaforma autostradale,<br />
facendoli 'scortare' da veicoli dedicati<br />
mentre attraversavano l'autostrada <strong>per</strong><br />
apporre una nuova segnaletica. Ancora, sulla<br />
quasi totalità dei cantieri dentro e fuori<br />
la sede autostradale abbiamo separato l'area<br />
dei lavori da quella del flusso veicolare<br />
utilizzando le barriere new jersey e inserendo,<br />
al di sopra di esse, una rete di protezione<br />
alta un metro, progettata in modo<br />
da mantenere intatta l'efficacia di funzionamento<br />
delle barriere stesse”.<br />
Tutte le misure prese in materia di sicurezza,<br />
che pure hanno inciso in modo significativo<br />
sui costi finali (solo il primo dei due<br />
provvedimenti illustrati è costato 2 milioni<br />
di euro), non sono riuscite ad eliminare interamente<br />
gli incidenti, ma le statistiche<br />
parlano chiaro: “Nel cantiere della Milano-<br />
Bergamo - conclude Zimmaro - si è registrato<br />
un indice di 32,32 infortuni accaduti<br />
<strong>per</strong> milione di ore lavorate rispetto a una<br />
media nazionale di 64,33”.<br />
Da sinistra: il geom. Manlio<br />
Zanoni, il geom. Luigi Impollonia<br />
e l’ing. Massimiliano Zimmaro.<br />
Nella pagina a fianco,<br />
l’ing. Francesco Domanico,<br />
direttore Lavori Spea<br />
FEBBRAIO 2008 1 7
1 8<br />
Giuseppe Fusaro.<br />
A destra, il direttore tecnico<br />
di Pavimental, ing. Arturo Sertori<br />
A4 CORSIE<br />
Rispetto dei tempi<br />
e degli uomini<br />
! La costruzione della quarta corsia sulla<br />
Milano-Bergamo è stata tutta una questione<br />
di rispetto. Rispetto degli impegni presi da<br />
Autostrade <strong>per</strong> l'Italia verso la comunità. Rispetto,<br />
nei limiti del possibile, delle esigenze<br />
del traffico <strong>per</strong> tutto il <strong>per</strong>iodo di a<strong>per</strong>tura<br />
dei cantieri. Rispetto delle condizioni di sicurezza.<br />
Rispetto, soprattutto, delle capacità<br />
e delle esigenze dei 140 fra impiegati e o<strong>per</strong>ai<br />
coinvolti da Pavimental nell'avventura, oltre<br />
che delle altre circa mille <strong>per</strong>sone impiegate<br />
nelle ditte subappaltatrici.<br />
In queste pagine si trovano alcune testimonianze<br />
di questo rispetto da parte delle <strong>per</strong>sone<br />
che, ciascuna nel proprio ruolo, hanno<br />
contribuito all'o<strong>per</strong>a. Vogliamo <strong>per</strong>ò citare,<br />
come “portavoce” di tutte, Giuseppe Fusaro,<br />
originario di Acri, gruista da 10 anni:<br />
“Guidare la gru è un compito delicato, che<br />
richiede la massima attenzione: quando si<br />
trasportano 120 tonnellate di cavalcavia, basta<br />
un piccolo errore e ci si ribalta. Qui nessuno<br />
mi ha messo fretta: mi hanno chiesto<br />
di lavorare bene, questo sì, e in cambio mi<br />
hanno dato rispetto, comprensione delle<br />
mie necessità e puntualità nei pagamenti”.<br />
Il traguardo è stato raggiunto: <strong>tutti</strong> lo ripetono,<br />
al campo base di Trezzo, “quartier generale”<br />
dell'impresa, con i suoi prefabbricati<br />
confortevoli, la mensa, i luoghi di ritrovo, gli<br />
uffici tecnici dotati dei più avanzati strumenti<br />
di lavoro. Il rispetto è stato il primo carburante<br />
che ha fatto camminare la “macchina”.<br />
SERTORI: ABBIAMO FATTO<br />
VEDERE DI CHE COSA<br />
SIAMO CAPACI<br />
Alla guida della “macchina Pavimental” c'è<br />
l'ing. Arturo Sertori, dirigente di Autostra-
de con un'es<strong>per</strong>ienza di cantiere trentennale,<br />
distaccato alla Pavimental quale direttore<br />
tecnico delle Infrastrutture Area<br />
Nord con l'incarico di seguire due lavori: la<br />
realizzazione del collegamento fra la A8 e<br />
la nuova Fiera di Milano e l'ampliamento a<br />
4 corsie della Milano-Bergamo. “La parte<br />
più bella ed emozionante - spiega - è la<br />
partenza: bisogna studiare le condizioni di<br />
contorno e, poi, definire i fronti o<strong>per</strong>ativi e<br />
le risorse necessarie <strong>per</strong> eseguire i lavori,<br />
comprese le risorse esterne. Oggi il ruolo<br />
di Pavimental è quello di general contractor,<br />
cui spettano in gran parte compiti di<br />
tipo organizzativo e gestionale”.<br />
Fra questi c'è la formazione della “squadra”,<br />
del “nocciolo duro”, come lo chiama<br />
Sertori, composto dalle <strong>per</strong>sone alle quali<br />
toccano le maggiori responsabilità: “Abbiamo<br />
messo insieme il giovane con l'anziano,<br />
il veloce con il riflessivo, l'o<strong>per</strong>aio<br />
es<strong>per</strong>to con il tecnico creativo, capace di<br />
trovare soluzioni anche ardite, <strong>per</strong> venire a<br />
capo di un problema che sembrava insormontabile”.<br />
Tutti, ovviamente, accomunati<br />
da una forte capacità professionale.<br />
Ma la professionalità, da sola, non basta: ci<br />
vuole la motivazione. E questa, spiega Sertori,<br />
è venuta da un elemento che, a prima<br />
vista, avrebbe potuto costituire un ostacolo:<br />
“Qui quasi <strong>tutti</strong> hanno un contratto a tempo<br />
determinato. È la norma <strong>per</strong> questo genere<br />
di lavori ma non <strong>per</strong> Pavimental, che<br />
<strong>per</strong> la prima volta si cimentava nella costruzione<br />
di grandi infrastrutture. Ci siamo<br />
detti: 'Facciamo vedere di che cosa siamo<br />
capaci', nell'auspicio - che oggi ribadisco -<br />
che il successo dell'impresa consenta alla<br />
squadra di cimentarsi in nuove sfide”.<br />
TANTE SFIDE,<br />
ALLA FINE TUTTE VINTE<br />
In Pavimental confermano che il cantiere<br />
della Milano-Bergamo non è stato particolarmente<br />
difficile dal punto di vista tecnico.<br />
Anche se i lavori sull'Adda e sul Brembo, o<br />
sui ponti ferroviari, non sono stati uno<br />
scherzo: basti vedere le immagini del ponte<br />
sull'Adda negli anni 30, negli anni 70 e<br />
oggi; o quella dei due ponti ferroviari a<br />
campata unica, lunga quasi 100 metri, sulla<br />
linea Bergamo-Treviglio.<br />
Inoltre, si è dovuto fare i conti con una caratteristica<br />
del terreno che non consentiva<br />
ai lavori di procedere speditamente. Spiega<br />
il dott. Giuseppe Orlando, responsabile<br />
geotecnico di Pavimental: “A 6-8 metri di<br />
profondità dal piano campagna abbiamo<br />
trovato una conformazione geologica molto<br />
dura e compatta, che qui chiamano 'ceppo',<br />
che ci ha fatto un po' penare <strong>per</strong> inserire i<br />
pali di fondazione. Per il ritrovamento del<br />
‘ceppo’ anche sul fondo della cava, abbiamo<br />
avuto problemi nel re<strong>per</strong>ire i materiali<br />
necessari <strong>per</strong> realizzare il rilevato. Alla fine,<br />
comunque, tutto è stato risolto”.<br />
Al di là delle questioni tecniche, <strong>per</strong>ò, le<br />
difficoltà maggiori sono consistite - come<br />
Il geom. Pierguido Balestra.<br />
Sopra, da sinistra:<br />
gli ingg. Simone Grosina,<br />
Luca Cantier ed Enrico Zilli<br />
FEBBRAIO 2008 1 9
2 0<br />
"I ponti lanciati sui fiumi<br />
Brembo e Adda, ma più<br />
quello sull'Adda, sono due<br />
capolavori dell'ingegneria<br />
moderna, che giuoca una<br />
schermaglia sempre più<br />
serrata con le difficoltà"<br />
A4 CORSIE<br />
Rivista di Bergamo, 1927<br />
<strong>per</strong>ché tutte le difficoltà, alla fine, siano state<br />
su<strong>per</strong>ate: “Per risolvere un problema di<br />
tempi - comincia Zilli - a un certo punto<br />
abbiamo deciso di costruire una galleria<br />
sotto lo svincolo di Capriate, lunga un cen-<br />
Anni 30 Anni 70 2007<br />
Raffaele Rinaldesi<br />
Resp. Ufficio tecnico<br />
“Fianco a fianco<br />
con Spea, in un vero<br />
spirito di gruppo”<br />
già è stato detto - nel dover lavorare in costanza<br />
di traffico, con le chiusure limitate<br />
alle notti dei weekend, le interferenze che<br />
spuntavano ad ogni momento, le trattative<br />
<strong>per</strong> gli espropri che sembravano non finire<br />
mai. E con il tempo che correva. È nell'affrontare<br />
queste difficoltà che la “squadra”<br />
ha dato il meglio di sé.<br />
Riuniti intorno a un tavolo, i direttori di cantiere<br />
Pavimental dei tre lotti, l'ing. Enrico<br />
Zilli, l'ing. Simone Grosina e l'ing. Luca<br />
Cantier, raccontano insieme al Planning<br />
Engineer, geom. Pierguido Balestra, come e<br />
Lorenzina Di Biasio<br />
Segretaria amministrativa<br />
“Piena autonomia,<br />
grazie alla fiducia<br />
dei su<strong>per</strong>iori”<br />
Mario Ostuzzi<br />
Carpentiere<br />
“Qui è molto<br />
ma molto meglio<br />
che negli altri cantieri”<br />
tinaio di metri, prefabbricando tre manufatti<br />
e piazzandoli, uno ogni notte, sotto la sede<br />
autostradale. Quando l'idea fu avanzata<br />
molti erano increduli; <strong>per</strong>ò ha funzionato”.<br />
“I problemi legati all'esproprio delle varie<br />
aree o alla risoluzione delle interferenze, uniti<br />
alla necessità di garantire il traffico, ci hanno<br />
costretto a lavorare contemporaneamente<br />
in aree numerose e molto ristrette - continua<br />
Grosina - e questo non ci consentiva<br />
di pianificare i lavori sempre in modo ottimale.<br />
Negli ultimi mesi abbiamo rivisto l'organizzazione<br />
dei cantieri, riprogrammato il la-<br />
Giovanni Di Martino<br />
Cuoco del campo<br />
“ 30 chili di pasta<br />
a settimana, 2 noci<br />
di manzo, 2 prosciutti…”
voro delle ditte subappaltatrici e, in stretta<br />
collaborazione con la committente e con<br />
Spea, individuato e adottato le soluzioni tecniche<br />
e organizzative <strong>per</strong> arrivare in fondo”.<br />
“L'o<strong>per</strong>a di coordinamento - aggiunge Can-<br />
tier - è andata di pari passo con il forte impegno<br />
<strong>per</strong>sonale di ognuno: in tre anni<br />
molti di noi hanno fatto non più di 10 giorni<br />
di ferie, e negli ultimi mesi le chiusure<br />
notturne dell'autostrada nei fine settimana<br />
erano diventate tre al mese”.<br />
“Sono state necessarie una forte pianificazione<br />
di ogni lavoro e la flessibilità di muoversi<br />
da un cantiere all'altro, <strong>per</strong> portare<br />
comunque avanti il lavoro là dove i problemi<br />
venivano via via risolti - conclude Balestra<br />
-. È stato un lavoro di squadra difficile,<br />
ma poi tutto è girato <strong>per</strong> il verso giusto”.<br />
Antonietta Russo<br />
Resp. ospitalità del campo<br />
“Siamo una grande<br />
famiglia: mi fido di loro<br />
e loro si fidano di me”<br />
Andrea Gianatti<br />
Geometra Contabilità lavori<br />
“Finito questo,<br />
siamo pronti<br />
<strong>per</strong> nuovi cantieri”<br />
“Rispetto a quando ho cominciato, oggi c'è<br />
molta più specializzazione fra le varie ditte”,<br />
afferma il rag. Sergio Tesini, responsabile<br />
amministrativo Pavimental. Dall'alto della<br />
sua es<strong>per</strong>ienza - ha cominciato nel 1963<br />
con la realizzazione della tangenziale di<br />
Bologna - Tesini spiega: “Al centro <strong>per</strong>ò rimangono<br />
gli uomini Pavimental, provenienti<br />
da ogni parte d'Italia ed accomunati da<br />
una grande es<strong>per</strong>ienza e affidabilità”.<br />
Uomini pronti a ripartire: “<strong>Un</strong>a volta - conclude<br />
Tesini - a chi o<strong>per</strong>ava nei cantieri veniva<br />
corrisposta la cosiddetta 'indennità attrezzi',<br />
in quanto ciascuno si portava da casa<br />
gli strumenti <strong>per</strong> lavorare. Oggi non è<br />
più così, ma al suo posto dovrebbe essere<br />
prevista una 'indennità valigia': guai a stare<br />
troppo fermi in uno stesso posto…”.<br />
Rosario Rizzo<br />
Assistente alle fondazioni<br />
“Andrò in pensione<br />
con questo<br />
magnifico ricordo”<br />
Sotto, da sinistra,<br />
il rag. Sergio Tesini<br />
e e il dott. Giuseppe Orlando<br />
“<strong>Un</strong>'autostrada è invero<br />
un'o<strong>per</strong>a d'una finitezza<br />
minuziosa.<br />
Essa esce dai compiuti<br />
lavori linda, levigatissima,<br />
lucida, resistente<br />
e soffice, pronta<br />
ad accogliere il carosello<br />
ininterrotto delle<br />
macchine rombanti..."<br />
Rivista di Bergamo, 1927<br />
Giusy Aprea<br />
Segretaria<br />
“<strong>Un</strong>a delle più belle<br />
es<strong>per</strong>ienze lavorative<br />
della mia vita”<br />
FEBBRAIO 2008 2 1
2 2<br />
A4 CORSIE<br />
Milano-Bergamo:<br />
dal passato al futuro<br />
!"Rimane un'ultima voce da sentire: quella<br />
della Direzione del II Tronco di Milano, che<br />
ha avuto la responsabilità di gestire l'andamento<br />
del traffico nel corso dei lavori.<br />
Il geom. Stefano Catellani, responsabile<br />
dell'Esercizio, concorda con quanto già sottolineato<br />
nelle pagine precedenti: “Lavorare<br />
con società del Gruppo ha <strong>per</strong>messo di<br />
affrontare i problemi magari da punti diversi<br />
e a volte contrastanti, ma avendo obiettivi<br />
comuni. Più di una volta, ad <strong>esempio</strong>, è<br />
capitato che i mezzi Pavimental sospendessero<br />
il lavoro <strong>per</strong> liberare la sede stradale<br />
da mezzi incidentati”.<br />
ALL'AZIENDA RICONOSCIMENTI<br />
ANCHE DALL'ESTERO<br />
<strong>Un</strong>'altra chiave di successo è stata quella<br />
di affidare al Tronco la gestione della<br />
segnaletica: “Questo - afferma Catellani<br />
- ha consentito una velocità ed una<br />
cura nell'installazione e nella manutenzione<br />
della segnaletica mai registrata<br />
prima: l'Automobile Club Europa ha citato<br />
il cantiere della Milano-Bergamo<br />
quale uno dei migliori in Europa in materia<br />
di sicurezza”.<br />
Assumere nuove responsabilità ha significato,<br />
inevitabilmente, lavorare di più.<br />
“Da questo punto di vista - commenta il<br />
responsabile dell'Esercizio - tutto il <strong>per</strong>sonale<br />
ha dato la massima disponibilità:<br />
dai tecnici agli o<strong>per</strong>atori della sala radio,<br />
fino agli ausiliari della viabilità”.<br />
Nello sforzo teso a garantire fluidità e sicurezza<br />
di circolazione senza recare ritardo ai<br />
lavori, la Direzione di Tronco ha anche coinvolto<br />
tutte le parti interessate nel territorio:<br />
comitati, enti, istituzioni, mass media, ecc.<br />
“Per i soccorsi in caso di incidenti - spiega<br />
Catellani - si è formalizzato un protocollo<br />
d'intesa con Polizia e Soccorso stradale che<br />
ha <strong>per</strong>messo di dimezzare i tempi d'intervento:<br />
lungo la tratta coinvolta dai lavori si<br />
aveva una disponibilità di circa 70 mezzi di<br />
soccorso fra leggero e pesante”.<br />
Non è mancato, infine, lo spirito di s<strong>per</strong>imentare<br />
soluzioni a prima vista ardite, ma<br />
che poi hanno dimostrato di funzionare:<br />
“<strong>Un</strong> <strong>esempio</strong> è l'eliminazione del divieto
di sorpasso dei mezzi pesanti nei tratti<br />
cantierizzati: un provvedimento - conclude<br />
Catellani - che ha abbattuto il numero di<br />
tamponamenti fra i mezzi pesanti”.<br />
BENEDETTI: “ENTUSIASMANTI<br />
I PRIMI RISULTATI”<br />
Ed ecco la testimonianza del dott. Gabriele<br />
Benedetti, attuale direttore del II Tronco:<br />
“Appena giunto a Milano nel settembre<br />
scorso, mi sono subito reso conto che<br />
quello della mobilità in Lombardia è un<br />
problema molto più complesso di quanto<br />
i grandi numeri del traffico possano esprimere.<br />
Il valore dell'intervento di ampliamento<br />
della A4, <strong>per</strong>ciò, è assai più significativo<br />
della realizzazione di una grande<br />
o<strong>per</strong>a portata a termine grazie ad un ottimo<br />
lavoro di squadra nel rispetto dei<br />
tempi. Vivendo ogni giorno la A4, cosi come<br />
le altre tratte di competenza e le autostrade<br />
a noi interconnesse e non, <strong>per</strong>cepiamo<br />
fisicamente il crescere della domanda<br />
di mobilità, che si fa sempre più<br />
esigente, direttamente dai nostri clienti”.<br />
In tale contesto, una volta <strong>per</strong>corsi fluidamente<br />
e in massima sicurezza i 33,5 chilometri<br />
di quarta corsia, rimangono irrisolti<br />
i nodi di accesso alla città di Milano, nodi<br />
che si possono sciogliere solo con investimenti<br />
ingenti. Autostrade <strong>per</strong> l'Italia<br />
ha fatto e, se sarà messa in condizione,<br />
farà la propria parte, avendo previsto <strong>per</strong><br />
tutta la regione investimenti <strong>per</strong> un impegno<br />
finanziario pari a 804 milioni di euro.<br />
Prosegue il direttore: “Ora che abbiamo<br />
preso in consegna l'esercizio della Milano-Bergamo<br />
dopo 30 mesi di lavori e di<br />
sacrifici dei nostri clienti e un impegno<br />
intenso da parte di tutta la squadra della<br />
DT2, i risultati di fluidità, incidentalità<br />
e gli apprezzamenti di molti clienti hanno<br />
accresciuto in noi la fierezza di essere<br />
'autostrade <strong>per</strong> l'Italia'. Questo sentimento<br />
sento di poterlo interpretare in<br />
continuità con il mio predecessore, al<br />
quale va esclusivamente il merito di aver<br />
assicurato il servizio mettendo in campo<br />
un eccezionale sforzo organizzativo”.<br />
I PROSSIMI LAVORI<br />
SULLA MILANO-BERGAMO<br />
Portato brillantemente a termine l'ampliamento<br />
della piattaforma, gestita la miriade<br />
di interferenze ed o<strong>per</strong>e accessorie, rimangono<br />
i lavori di ampliamento del viadotto<br />
Imbersago e le o<strong>per</strong>e fuori sede stradale<br />
di diversa natura: recinzioni, regolazioni<br />
idrauliche, parcheggi di scambio e così via.<br />
Fra gli interventi da attuare, il più significativo<br />
è al km 42+800 della A4, fra Milano<br />
e Bergamo, dov'è prevista la dismissione<br />
dell'attuale svincolo e la ricostruzione di<br />
una nuova stazione con rami di svincolo<br />
sul lato opposto dell'autostrada. Il nuovo<br />
svincolo si collegherà alla futura tangenziale<br />
Sud di Bergamo, <strong>per</strong>mettendo così<br />
un miglioramento della distribuzione del<br />
traffico nell'area di Dalmine.<br />
<strong>Un</strong>'ultima nota viene dedicata al tema della<br />
sicurezza: “I risultati entusiasmanti registrati<br />
in questi primi mesi di esercizio in<br />
termini di tempo <strong>per</strong>so <strong>per</strong> accodamenti e<br />
di riduzione del tasso di incidentalità, anche<br />
grazie al controllo della velocità media<br />
attraverso il Tutor, ci fanno concludere<br />
che la tratta Milano-Bergamo è, insieme, la<br />
più trafficata e la più fluida e sicura della<br />
nostra rete di competenza”.<br />
“Oggi la tratta<br />
Milano-Bergamo<br />
è, insieme, la più<br />
trafficata e la più fluida<br />
e sicura della nostra<br />
rete di competenza"<br />
A sinistra, il dott. Gabriele Benedetti.<br />
Sopra, il geom. Stefano Catellani<br />
FEBBRAIO 2008 2 3