IlNuovo_Ottobre_2015
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G i o r n a l e d ’ a r e a c o m u n i r o m a n o r d<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
speciale<br />
Volontariato<br />
+<br />
inchiesta<br />
mafia capitale<br />
+ i migranti, una + intervista a + viaggio in<br />
dura storia tommaso luzzi europa
Editoriale<br />
n.4 - ottobre <strong>2015</strong><br />
LA NOSTRA ZONA A UN BIVIO<br />
I<br />
fatti si sono susseguiti con inaspettata rapidità. Neanche<br />
10 mesi fa la nostra area era ancora “libera” da<br />
qualsiasi sospetto. Poi, inquietante, è arrivata la valanga<br />
dell’inchiesta Mafia Capitale. Ed è cambiato tutto.<br />
A dicembre gli arresti (ai domiciliari) per l’allora sindaco<br />
di Sant’Oreste (poi dimessosi e successivamente rinviato a<br />
giudizio) e del responsabile dell’Ufficio Tecnico dello stesso<br />
Comune. E, in contemporanea, l’avvio delle indagini nei<br />
confronti dei sindaci di Castelnuovo di Porto, Morlupo e<br />
Sacrofano.<br />
Ma non era ancora finita. A giugno, quattro mesi fa,<br />
l’arresto (ai domiciliari) del primo cittadino di Castelnuovo.<br />
Sembrava finita lì e invece la valanga ha continuato a<br />
rotolare giù. Nel giro di poche settimane sono arrivati il<br />
rinvio a giudizio del sindaco di Castelnuovo e la richiesta di<br />
commissariamento del Comune di Sacrofano da parte del<br />
Prefetto di Roma Gabrielli, sulla quale si esprimerà nelle<br />
prossime settimane il Ministro degli Interni Alfano.<br />
Neanche otto mesi e questa area a nord di Roma<br />
ha subito una sorta di “rivoluzione giudiziaria”<br />
che rischia di essere pagata a caro prezzo, sia a livello<br />
di immagine che per i risvolti che avrà nella vita delle<br />
varie comunità. Sin da subito questo giornale si è orientato<br />
con decisione verso un atteggiamento garantista. Sarà la<br />
giustizia, ci auguriamo in tempi brevi, a stabilire eventuali<br />
responsabilità dei diretti interessati e, nel caso, a punirli<br />
con sentenze esemplari.<br />
Quello che qui ci preme invece sottolineare è che i tanti<br />
articoli e servizi televisivi apparsi nei mesi scorsi hanno già<br />
di fatto accostato la nostra area e i nostri paesi a parole<br />
inquietanti come mafia, corruzione, tangenti su aspetti<br />
delicati come quelli dell’ambiente e dell’accoglienza<br />
dei richiedenti asilo.<br />
Quello che servirebbe, ora, è uno scatto d’orgoglio di tutti<br />
i 17 Comuni che fanno parte della Conferenza dei Sindaci<br />
“Flamina-Cassa-Tiberina”, che dovrebbero mettere a<br />
punto un’azione efficace di promozione di quest’area,<br />
per ricordare a tutti – soprattutto a coloro che risiedono<br />
nel quadrante Nord della capitale – i tanti aspetti positivi<br />
(architettonici, storici, gastronomici) che da sempre<br />
caratterizzano questa area.<br />
Dubitiamo però che qualcosa in tal senso verrà fatto. Prevarrà,<br />
come sempre, la nefasta logica del campanilismo.<br />
Soprattutto in vista delle elezioni amministrative<br />
che coinvolgeranno nella primavera del 2016 numerosi<br />
Comuni. Incontri e riunioni sono già iniziati. Per decidere<br />
liste, alleanze, candidati a sindaci.<br />
Fuori da quelle stanze, quasi fastidioso, il rumore della valanga<br />
di un’inchiesta che rischia di fare seri danni. Ma che<br />
nessuno vuole o sa affrontare.<br />
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News<br />
MAFIA CAPITALE<br />
AL VIA IL 5 NOVEMBRE IL MAXI PROCESSO<br />
Prenderà il via il 5 novembre, nell’aula<br />
bunker di Rebibbia, il primo processo<br />
per Mafia Capitale. Davanti ai giudici<br />
della decima sezione penale del<br />
tribunale di Roma, compariranno 59<br />
persone che, a vario titolo, dovranno<br />
rispondere di reati che vanno dall’associazione<br />
per delinquere di stampo mafioso<br />
alla corruzione (nuova e vecchia<br />
formulazione), dalla turbativa d’asta<br />
all’estorsione, al riciclaggio e all’usura.<br />
A guidare la lista degli imputati saranno,<br />
ovviamente, l’ex terrorista dei Nar,<br />
Massimo Carminati, e il presidente<br />
della cooperativa ‘29 giugno’ Salvatore<br />
Buzzi. Quelli che, secondo la procura,<br />
sono i capi e i promotori dell’associazione<br />
di “stampo mafioso che operava<br />
a Roma e nel Lazio, avvalendosi<br />
della forza di intimidazione derivante<br />
dal vincolo associativo e della condizione<br />
di assoggettamento per acquisire,<br />
controllare o gestire concessioni<br />
appalti, servizi pubblici”.<br />
Con loro compariranno davanti al collegio<br />
giudicante presieduto da Rosanna<br />
Ianniello imprenditori e manager come<br />
Agostino Gaglianone, gli ex dirigenti<br />
di Ama Franco Panzironi e Giovanni<br />
Fiscon, i pubblici ufficiali come<br />
Luca Odevaine, politici come Mirko<br />
Coratti e Luca Gramazio.<br />
In questo ambito, l’aspetto che riguarda<br />
direttamente la nostra zona è il fatto<br />
che tra i 59 imputati ci sono pure il<br />
sindaco (sospeso dalla carica) di<br />
Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni<br />
e l’ex primo cittadino di Sant’Oreste<br />
Luigi Menichelli (entrambi<br />
tuttora agli arresti domiciliari). Per<br />
loro situazioni diverse: il primo dovrà<br />
rispondere di accuse legate alla vicenda<br />
dell’accoglienza dei richiedenti asilo<br />
mentre per il secondo l’ambito è quello<br />
dell’assegnazione dell’appalto della<br />
raccolta differenziata di Sant’Oreste<br />
alla Cooperativa 29 giugno.<br />
Da segnalare che insieme a Menichelli,<br />
per quanto riguarda Sant’Oreste a giudizio<br />
andrà anche l’arch. Placidi,<br />
che ricopriva l’incarico di capo dell’Ufficio<br />
Tecnico del Comune che sorge ai<br />
piedi del Soratte.<br />
Si tratterà, secondo le previsioni, di un<br />
processo lungo, con numerosi testimoni<br />
e con la prospettiva di tutta una serie<br />
di eccezioni presentate dai difensori in<br />
apertura di dibattimento. Da parte<br />
nostra vogliamo sottolineare che<br />
prima dell’uscita di questo numero<br />
del Nuovo abbiamo contattato<br />
uno dei legali di Fabio Stefoni per<br />
avere una dichiarazione su quale<br />
potesse essere la linea difensiva.<br />
Lo stesso avvocato ha preferito però,<br />
d’accordo con il suo assistito, non rilasciare<br />
dichiarazioni in questa fase.<br />
L’augurio in questo momento è che<br />
si faccia luce il prima possibile sule<br />
eventuali responsabilità, in particolare<br />
per quanto riguarda la nostra zona.<br />
A Castelnuovo di Porto, di fatto, dallo<br />
scorso giugno il sindaco non è più in<br />
carica mentre il Comune di Sant’Oreste<br />
è stato commissariato, in quanto il sindaco<br />
– già agli arresti domiciliari – ha<br />
rassegnato le dimissioni. Si tratta di<br />
situazioni che rischiano di pesare<br />
sulla vita quotidiana dei cittadini<br />
e prima la giustizia troverà<br />
una risposta agli interrogativi che<br />
stanno attraversando entrambe<br />
queste comunità e prima si potrà<br />
tornare alla normalità.
News<br />
CASTELNUOVO DI PORTO<br />
UN’OASI NEL BORGO ANTICO<br />
Per una volta niente cronaca,<br />
rilievi, polemiche. Per una volta<br />
lasciamo parlare le immagini.<br />
Che raccontano di questo<br />
giardino “incantato” che sorge<br />
all’interno di una bella casa del<br />
centro storico. Dove sembra che<br />
fiori e piante facciano a gare per<br />
stupire con i propri colori. Ecco,<br />
a volte situazioni simili riescono<br />
da sole a rendere migliore l’ambiente<br />
in cui viviamo. E qui sono<br />
incastonate dentro una cornice<br />
medievale…<br />
RIGNANO FLAMINIO - FIRMATO IL PROTOCOLLO DELLA LEGALITà<br />
“È un onore per la nostra Comunità<br />
avere a Rignano il Prefetto<br />
di Roma Franco Gabrielli per<br />
siglare del protocollo d’intesa<br />
tra la Prefettura U.T.G. di<br />
Roma e il Comune di Rignano<br />
Flaminio nella prevenzione e nel<br />
contrasto delle infiltrazioni della criminalità<br />
organizzata nel settore dei<br />
contratti pubblici”, ha dichiarato il<br />
Sindaco di Rignano Flaminio Fabio<br />
Di Lorenzi a margine della cerimonia<br />
che si è svolta lo scorso 31 luglio.<br />
A sua volta il Prefetto Gabrielli<br />
ha espresso il suo apprezzamento<br />
nei confronti dell’Amministrazione<br />
comunale: “Il protocollo che<br />
è stato siglato è merito di questa Amministrazione<br />
che ha compreso che il<br />
rispetto delle norme è prima di tutto il<br />
rispetto di se stessi, per questo rivolgo<br />
agli amministratori i miei complimenti,<br />
questo è un buon inizio per una comunità<br />
sana”.<br />
A conclusione della cerimonia il Sindaco<br />
ha accompagnato il Prefetto a visitare<br />
la sede della Protezione Civile di<br />
Rignano, un immobile confiscato alla<br />
criminalità organizzata.
News<br />
rignano flaminio<br />
CITTADINANZA ONORARIA A EDOARDO AMALDI<br />
di Daniela Buongiorno<br />
Il Comune di Rignano Flaminio<br />
sabato 5 settembre ha conferito<br />
la cittadinanza onoraria post<br />
mortem a Edoardo Amaldi e<br />
istituito in suo nome una borsa di<br />
studio per i cittadini laureati in<br />
fisica o in discipline scientifiche.<br />
La cerimonia si è svolta alla presenza<br />
dei familiari e delle autorità civili e<br />
militari, con l’intervento della Fisica e<br />
scrittrice Adele La Rana, che ha tenuto<br />
una relazione sulla figura dell’illustre<br />
scienziato.<br />
Edoardo Amaldi, con Franco Rasetti,<br />
Emilio Segrè, Bruno Pontecorvo e<br />
Oscar D’Agostino, nel 1929, sotto la<br />
guida di Enrico Fermi, premio Nobel<br />
per la Fisica nel 1938, fece parte di un<br />
gruppo eccezionale di uomini di scienza<br />
- passati alla storia come i “ragazzi di<br />
Via Panisperna” - appassionati alla<br />
ricerca della struttura della materia,<br />
in particolare dell’atomo. Il gruppo,<br />
con cui collaborava anche Ettore<br />
Majorana, operò fino al 1938, quando,<br />
a seguito dell’emanazione delle leggi<br />
razziali, si disperse. La maggior parte<br />
di loro si trasferì all’estero, mentre<br />
Amaldi decise di restare a Roma e di<br />
sospendere le sue ricerche nel campo<br />
della fissione nucleare, paventandone<br />
un possibile impiego a scopo bellico da<br />
parte del regime di Mussolini.<br />
A partire dalla fine degli anni ’50,<br />
Edoardo Amaldi era solito<br />
trascorrere con la moglie<br />
Ginestra i weekend e i giorni<br />
festivi nella casa di campagna<br />
a Rignano Flaminio che lei aveva<br />
ereditato dal padre, e dove venivano<br />
a trovarli parenti, amici e colleghi<br />
anche da paesi esteri. Ristrutturata e<br />
migliorata nel corso di tre generazioni,<br />
la casa di Rignano è ancora oggi<br />
punto d’incontro dei figli e dei<br />
nipoti del grande fisico.<br />
rignano flaminio - PARCHEGGIO MULTIPIANO NEL CENTRO URBANO<br />
Il parcheggio multipiano realizzato nel<br />
centro urbano di Rignano Flaminio si<br />
trova di fronte all’edificio comunale ed<br />
è stato inaugurato lo scorso 23 maggio.<br />
La struttura si compone di un 1°<br />
livello interrato che dispone di<br />
38 posti auto, già funzionante, di<br />
un 2° livello sottostrada non ancora in<br />
esercizio e l’ultimo livello si trova all’aperto<br />
dove si erge Piazza Matteotti a livello<br />
strada. Sul medesimo piano sono<br />
ubicati 2 locali da destinare a servizi<br />
pubblici.<br />
L’accesso al parcheggio è gratuito<br />
ed avviene attraverso un sistema<br />
di rilevazione autovetture<br />
che apre automaticamente la<br />
sbarra.<br />
È stato progettato per offrire la piena<br />
accessibilità degli spazi a tutte le persone<br />
ed è dotato di un ascensore.<br />
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News<br />
sport/pallavolo<br />
CLAUDIO SCAFATI NUOVO TECNICO DELL’A.S.D. PRO CASTELNUOVO<br />
di Daniela Buongiorno<br />
Come reso noto dal presidente Giovanni<br />
Rossetti, nelle scorse settimane è<br />
stato ufficiliazzato il contratto che<br />
legherà l’allenatore Claudio Scafati<br />
all’A.S.D. PRO CASTELNU-<br />
OVO PALLAVOLO.<br />
Lo stesso Rossetti, per l’occasione ha<br />
voluto sottolineare l’importanza di<br />
questo “acquisto” di prestigio: “Ringraziamo<br />
tutti coloro che hanno reso<br />
possibile la collaborazione con una<br />
persona di tale spessore tecnico ed<br />
umano ma, al di là degli attestati<br />
di stima e di considerazione riscossi<br />
sia a livello regionale che nazionale,<br />
parlano per lui i risultati<br />
ottenuti sia da giocatore che<br />
da allenatore con un palmares<br />
che è sinonimo di garanzia”.<br />
Da parte sua Claudio Scafati si è detto<br />
contento della sua scelta e stimolato<br />
nell’intraprendere questa nuova avventura<br />
pallavolistica, convinto di poter<br />
vincere questa sfida sportiva.<br />
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News<br />
CASTELNUOVO DI PORTO - BARRIERE E BENEDIZIONE AL PASSAGGIO A LIVELLO<br />
Domenica 9 agosto Mons. Perla ha benedetto<br />
le barriere appena installate al<br />
passaggio a livello di Via Sant’Antonio<br />
e l’Associazione Barriere per Vivere<br />
ha deposto un mazzo di fiori<br />
in memoria di Franca Martinico,<br />
la donna che ha perso la vita nel gennaio<br />
del 2014 nello scontro tra la sua<br />
auto e il treno.<br />
L’apposizione delle barriere conclude<br />
una vicenda andata avanti oltre un<br />
anno e mezzo ma “simbolicamente” testimonia<br />
come sia ancora lungo il cammino<br />
da fare: numerosi sono infatti gli<br />
altri passaggi estremamente pericolosi<br />
lungo il tragitto della ferrovia che<br />
attraversa i comuni della nostra area,<br />
sprovvisti di barriere.<br />
Per loro quanto si dovrà aspettare?<br />
MONTEROTONDO - NUOVE SEDI PER POLIAMBULATORIO, C.U.P. E CASSA TICKET<br />
Sono attive da martedì 1 settembre le<br />
nuove ubicazioni dei servizi sanitari<br />
della Asl RmG del Distretto di Monterotondo.<br />
Nella nuova sede in via dell’Aeronautica<br />
53/B a Monterotondo<br />
Scalo attualmente sono stati spostati<br />
i seguenti servizi: Poliambulatorio<br />
Specialistico Distrettuale;<br />
Centro Unico di Prenotazione; Cassa<br />
Ticket; Scelta e revoca del medico;<br />
Esenzioni ticket; Modelli assistenza<br />
all’estero; Rilascio Eni e Stp; Duplicato<br />
tessera Team.<br />
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7
News<br />
formello<br />
MARCHIO DI QUALITÀ ALLA BIBLIOTECA COMUNALE<br />
La Regione Lazio – Area Servizi<br />
Culturali, Promozione della lettura<br />
e Osservatorio della cultura ha<br />
riconosciuto l’ambito MARCHIO DI<br />
QUALITÀ alla Biblioteca Comunale<br />
di Formello (Decreto del Presidente<br />
della Regione Lazio 12 agosto <strong>2015</strong>, n.<br />
T00169 - BOLLETTINO UFFICIALE<br />
DELLA REGIONE LAZIO - N. 69 del<br />
27/08/<strong>2015</strong>).<br />
Il Marchio viene concesso alle<br />
Biblioteche meritevoli che<br />
costituiscono un punto di<br />
eccellenza nell’Organizzazione<br />
Bibliotecaria Regionale.<br />
Il Marchio ha l’obiettivo di individuare<br />
delle forme di riconoscimento<br />
che siano premianti nei confronti<br />
di quei servizi bibliotecari che si<br />
distinguono per la loro capacità<br />
operativa, per la continuità del loro<br />
impegno, per l’attenzione rivolta al<br />
rapporto con gli utenti, per la gamma<br />
delle prestazioni e delle iniziative.<br />
morlupo<br />
INAUGURATO IL CAMPUS DELE PROFESSIONI E DEI TALENTI<br />
Il 3 luglio scorso si è tenuta a Morlupo<br />
l’inaugurazione del Campus<br />
delle Professioni e dei Talenti,<br />
alla presenza di numerosi operatori del<br />
settore formazione, alta formazione<br />
specialistica e universitaria e del vicesindaco<br />
di Morlupo.<br />
Durante la cerimonia è stata data lettura<br />
di un messaggio del Vescovo.<br />
Il Campus si insedia nelle strutture<br />
dei Rogazionisti, in Via Flaminia 65, e<br />
si rivolge soprattutto a professionisti<br />
e aziende interessate a valorizzare le<br />
proprie risorse umane.<br />
I corsi riguardano infatti soprattutto<br />
la formazione aziendale in<br />
materia di sicurezza o manageriale-motivazionali.<br />
Il Campus è anche la sede di esame e di<br />
un centro di orientamento dell’Università<br />
telematica Unipegaso.<br />
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9
Visti da lontano<br />
ROVINIAMOCI LA VITA, MA CON MODERAZIONE<br />
di Raffaella De Rosa<br />
<br />
<br />
<br />
Lo Stato prima lucra su ciò che produce<br />
patologie e danni, poi deve pagare per<br />
rimediare all’emergenza psico-socio-sanitaria.<br />
Così oggi il paradosso è che la dipendenza<br />
patologica da gioco d’azzardo, l’alcolismo<br />
e le malattie causate dal fumo, oltre<br />
ad essere tragedie per individui e<br />
famiglie, sono una delle componenti<br />
del deficit pubblico del nostro<br />
Paese.<br />
Traduco, secondo quello che è il mio personalissimo<br />
punto di vista: la gente si rovina<br />
al gioco, beve alcool e si mette al volante<br />
ammazzando chi capita, continua<br />
a fumare dicendoti “fatti gli affari tuoi’ e<br />
poi alla fine a pagare il conto è chi non<br />
gioca, non beve e non fuma. Nemmeno<br />
per sbaglio.<br />
È come se gli Italiani contrari alla<br />
prostituzione - mi si passi la similitudine<br />
realistica - fossero costretti<br />
a pagare le prostitute per tutti gli<br />
altri, senza nemmeno divertirsi.<br />
Per la diffusione del gioco d’azzardo in<br />
particolare, la spinta impressa dallo Stato<br />
è stata formidabile. Invece di svolgere<br />
il suo ruolo di regolatore a tutela degli<br />
interessi dei cittadini italiani, il governo<br />
è diventato la “banca dell’azzardo”<br />
promuovendo e finanziando il<br />
cosiddetto mercato dell’alea. Inducendo<br />
la società a scommettere sempre di più. E<br />
così gli italiani, da popolo di risparmiatori,<br />
sono divenuti un popolo sterminato di<br />
consumatori d’azzardo.<br />
A Roma in particolare va il poco invidiabile<br />
titolo di “capitale italiana del<br />
gioco d’azzardo” con 718 sale slot, tra<br />
cui la più grande sala europea con una capienza<br />
di 900 postazioni di gioco. Una realtà<br />
che colpisce anche le altre provincie<br />
laziali. Latina è la provincia con<br />
la più massiccia diffusione di gioco e di<br />
scommesse tra la popolazione con una<br />
spesa pro capite di 1.668 euro l’anno, seguita<br />
da Frosinone (1.530), Roma (1.386),<br />
Viterbo (869) e Rieti (848).<br />
Una specie di droga che insidia ogni fascia<br />
d’età mangiando risparmi, stipendi<br />
e pensioni. Oggi si calcola che in media,<br />
oltre un euro su dieci che le famiglie<br />
spendono normalmente è drenato<br />
verso qualcuno dei modi di<br />
scommettere. Un fenomeno che, al di<br />
là dei gravi e preoccupanti aspetti psicologici<br />
e psichiatrici, ha un’origine e una<br />
ricaduta sociali che colpiscono ceti medi<br />
e medio bassi: chi è povero si impoverisce<br />
sempre di più, sempre più ai margini<br />
della società, che già lo teneva ai margini.<br />
La cosa più incomprensibile è<br />
che lo Stato continui a pubblicizzare<br />
il gioco nonostante, in termini di<br />
risorse, il mercato dell’alea bruci più di<br />
quanto trasferisca effettivamente all’erario<br />
(nel gioco d’azzardo, infatti, lo Stato<br />
stesso riesce a guadagnare al massimo<br />
il 12% sulla spesa iniziale) e che i media<br />
si adeguino a capo chino, per interessi<br />
commerciali, per cui su giornali e TV vediamo<br />
colonne in cronaca e servizi sulle<br />
vincite mirabolanti al Superenalotto e al<br />
gratta e vinci e pochi richiami o inchieste<br />
sul pensionato che con quegli stessi<br />
grattini ha accumulato migliaia di euro<br />
di debiti o su chi, per gli stessi debiti, si<br />
è tolto la vita.<br />
Senza dimenticare un corollario fondamentale:<br />
il tempo di vita impiegato<br />
nel gioco riduce il capitale sociale<br />
familiare e collettivo. Quel capitale<br />
sociale che è la vera ricchezza spirituale<br />
di un popolo e che determina le chance<br />
competitive di un sistema economico.<br />
Continuiamo così, a scommettere sulla<br />
nostra pelle. E a giocarci il nostro futuro.
Focus<br />
CASTELLI DI CIOCCOLATO <strong>2015</strong><br />
di Alessandra Farinon<br />
La città di Marino ospita dal 9 all’11<br />
ottobre la tappa itinerante della<br />
manifestazione “Roma Chocolate”.<br />
Dalle 10 alle 24 per la gioia di tutti,<br />
a ingresso libero, lungo il corso<br />
principale della cittadina dei castelli<br />
romani un tour di 360 gradi<br />
nel mondo del cibo degli dei.<br />
Dalle degustazioni libere alla vendita<br />
passando per la cosmetica e la didattica<br />
per bambini e adulti, “Castelli di Cioccolato”<br />
è arrivata alla quinta edizione.<br />
Tra fabbriche montate in stand dove si<br />
lavora artigianalmente la fava del cioccolato<br />
fino ad arrivare a degustare un goloso<br />
cioccolato fatto sul posto, passando<br />
per il “babyciock” dove i bimbi - indossati<br />
i panni di veri chef - preparano e offrono<br />
agli ospiti le loro creazioni tra sculture,<br />
cioccolatini e biscotti...e nulla verrà sprecato!<br />
Il sabato il programma prevede<br />
musica dal vivo e spettacoli. La domenica<br />
ci si sofferma sugli aspetti cosmetici<br />
del prodotto, con la vendita<br />
e la possibilità di provare, a pagamento,<br />
i benefici dei massaggi al<br />
cioccolato. Raccomandate sono inoltre<br />
le numerose degustazioni di alcolici e<br />
aperitivi in abbinamento al prodotto...<br />
tra grappe e birre c’è l’imbarazzo della<br />
scelta. A pagamento e su prenotazione<br />
si possono seguire i corsi base sulla preparazione<br />
di praline e trucchi da usare in<br />
cucina... consigliatissimo!<br />
MARINO<br />
In provincia di Roma, fa parte dal progetto<br />
enogastronomico “Strade dei vini dei<br />
Castelli” oltre che del progetto “Città dei<br />
Bambini”, a cui appunto è legato “Roma<br />
Chocolate”. È uno dei comuni più estesi<br />
dei castelli romani: lunga è la sua storia;<br />
paese sempre conteso per la sua posizione,<br />
ha cambiato numerosi nomi dal Romano<br />
Costrimoenum per poi diventare<br />
patrimonio di S.Pietro e infine passare<br />
dagli Orsini ai Colonna che gli diedero il<br />
suo nome attuale.<br />
DA VISITARE<br />
Basilica S.Barbara<br />
Il palazzo comunale e le sue affascinanti<br />
grotte sotterranee<br />
Il museo del bottaio con tutti attrezzi e gli<br />
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In punta di penna<br />
L’aria fresca di agosto<br />
di Sonia Giovannetti<br />
Il mio incontro con Elena ebbe inizio<br />
in un pomeriggio afoso di questa<br />
bizzarra estate. Ero seduta sulla mia<br />
sedia a dondolo e guardavo la vallata.<br />
Una situazione abituale per me, ormai<br />
ottantenne. Davo le spalle allo spazio<br />
della mia casa e ripercorrevo, con la<br />
memoria, il tempo trascorso.<br />
La mia casa è antica, contiene mobili,<br />
quadri, oggetti di arredo, fotografie, libri,<br />
appartenuti ai miei avi, che ho gelosamente<br />
custodito. È circondata da un<br />
grande parco verde che dà refrigerio e<br />
pace. Quella pace alimentava, anche in<br />
quel momento, il sentimento di solitudine<br />
dovuto al procedere degli anni, quando<br />
il senso di precarietà è sempre più forte<br />
e si fa il conto dei caduti.<br />
Elena fu un dono del cielo che mi sorprese<br />
e mi diede una nuova gioia, una nuova<br />
consapevolezza. Ascoltai la sua voce<br />
quando composi il numero telefonico letto<br />
in un biglietto che mi era stato consegnato<br />
all’ufficio postale, mentre ritiravo<br />
la mia pensione sociale. Una voce calda e<br />
gentile che mi aprì subito il cuore.<br />
«Sono Elena» disse «come posso aiutarla?».<br />
Da quel momento, Elena entrò<br />
come una ventata d’aria fresca in<br />
quell’agosto afoso. E nella mia vita.<br />
Mi trovavo da sola, avevo insistito affinché<br />
i miei figli potessero godere di qualche<br />
giorno di vacanza al mare. «Andate<br />
tranquilli, me la caverò bene. Sono nella<br />
mia casa e se dovessi avere bisogno di<br />
aiuto chiamerò i vicini o qualche paesano»<br />
dissi con forza.<br />
Avvertivo la necessità di ascoltare, in maniera<br />
più profonda, tutte le voci misteriose<br />
dei luoghi che osservavo ogni giorno.<br />
Volevo danzare, anche di nostalgia, con<br />
la musica silenziosa e ammaliante della<br />
mia collina.<br />
I primi giorni trascorsero nel migliore dei<br />
modi, avevo ritrovato il piacere di assecondare<br />
il silenzio che si era impadronito<br />
anche della mia casa. Era vacanza anche<br />
per me. Cominciai così a godere di quel<br />
“vacuum” – cui dobbiamo, ereditandola<br />
dai latini, la parola vacanza – che potevo<br />
riempire con un “pieno” di attenzione<br />
a me stessa, alla mia spiritualità, alla<br />
natura che ho sempre amato guardare; e<br />
a ripercorrere con la mente tutti i<br />
momenti della mia vita, senza essere<br />
coinvolta dal vociare – seppur piacevole,<br />
nella normalità – dei nipoti, dalla musica<br />
e dalla televisione.<br />
Quel pomeriggio invece, quando chiamai<br />
quel numero e conobbi Elena, ero<br />
malinconica e in balìa di una sensazione<br />
simile alla paura; respiravo a fatica e non<br />
riuscivo a muovere bene le gambe. Un<br />
malessere iniziato all’alba mentre raccoglievo,<br />
come ogni giorno, i miei lunghi<br />
capelli incanutiti in una frettolosa treccia<br />
che giravo intorno al capo. Dapprima,<br />
cercai di calmarmi per non ridurmi a<br />
dover chiedere aiuto. Volevo cavarmela<br />
da sola, come mi ero ripromessa per non<br />
allarmare i miei figli; erano in vacanza e<br />
difficilmente me lo sarei perdonato. Non<br />
volevo neanche rivolgermi ai vicini o ai<br />
miei paesani, da donna orgogliosa quale<br />
sono. Ma avevo proprio bisogno d’aiuto;<br />
pensai, allora, a quel foglietto che avevo<br />
inserito nella mia agenda.<br />
Composi il numero del “telefono amico”.<br />
Rispose Elena. Voce giovane ma piena di<br />
memorie, gentile ma non smielata. Iniziò<br />
così la nostra amicizia. Parlammo<br />
molto al telefono, mi raccontò del suo<br />
lavoro e dei suoi amici che condividevano<br />
con lei questa attività di aiuto. Così, pian<br />
piano, riuscii a tranquillizzarmi e a ritrovare<br />
forza in me stessa.<br />
Elena però non si accontentò di avermi<br />
calmato: mi raggiunse a casa per accertarsi<br />
di persona delle mie condizioni di<br />
salute e poi, con la sua macchina, mi accompagnò<br />
ad un presidio medico per un<br />
controllo. Non avevo nessuna malattia in<br />
atto, quell’improvvisa astenia era dovuta<br />
solo ad un momento di apprensione, una<br />
conseguenza del caldo eccessivo.<br />
«Sì, sarà stato il caldo» convenni col<br />
medico, congedandomi. Ma in realtà mi<br />
resi conto che, nonostante i buoni propositi<br />
di volermela cavare da sola, avevo avvertito<br />
d’un tratto il bisogno di qualcuno<br />
accanto a me, non sopportando più oltre<br />
quella condizione di forzato eremitaggio.<br />
La meravigliosa disponibilità che<br />
mi veniva da quella ragazza sconosciuta,<br />
la voce accogliente e la sua<br />
vicinanza erano state un benefico sollievo<br />
dalla malinconia con cui la solitudine<br />
tinteggia mestamente il crepuscolo della<br />
vita e che in alcuni momenti – come accadeva<br />
quel giorno a me – può diventare<br />
davvero insostenibile. Quel suo pronto<br />
ed efficace ascolto era stato il filo di collegamento<br />
con il mondo ed anche un provvidenziale<br />
intervallo nella percezione del<br />
tempo che scorre inesorabile, trascinando<br />
con sé gli anni, gli affetti, la vita stessa<br />
con tutto il suo bagaglio.<br />
Fui più consapevole di me e della mia<br />
16
vita, dopo quel pomeriggio. Potevo ritenermi<br />
fortunata: avevo la mia famiglia e<br />
sentivo inoltre più vicina a me l’umanità<br />
che esiste nel luogo dove vivo, ma che<br />
avevo, chissà perché, accantonato con<br />
troppa disinvoltura quel giorno. Ripercorsi<br />
allora con la mente i tanti momenti<br />
di solidarietà che avevano accompagnato<br />
lo svolgersi della mia vita e di quella<br />
del mio paese, alle porte di Roma. Ricordai<br />
due compaesani che, negli<br />
anni difficili del dopoguerra, erano<br />
soliti mettere al servizio di tutta<br />
la comunità la loro automobile.<br />
Era un vero servizio di soccorso per chi,<br />
in preda all’emergenza, doveva raggiungere<br />
l’ospedale più vicino, il San Giacomo,<br />
che ora non esiste più. Molte vite<br />
furono salvate da quell’atto di assistenza<br />
e solidarietà; molti i bambini venuti<br />
alla luce in un ambiente sicuro, grazie a<br />
quelle “macchine amiche” di un tempo.<br />
Mi piacque poter constatare che, anche<br />
in quest’epoca avvilita dall’individualismo<br />
e dalla corsa al denaro, gli amici<br />
dell’umanità esistono sempre e sono il<br />
collante che lega tra loro gli uomini, le<br />
generazioni e i luoghi.<br />
A Te che sei tra tanti<br />
(ai soccorritori del terremoto dell’Aquila)<br />
Sempre tu<br />
che accorri e ti pieghi<br />
sulla mia città ridotta in macerie.<br />
Sono al buio<br />
in una nicchia di cemento.<br />
Quello che rimane del respiro<br />
quello che c’è ancora del corpo<br />
ti aspetta.<br />
Aspetta le tue mani<br />
che graffiano<br />
che spostano<br />
che arrivano<br />
che sento.<br />
Mi afferri.<br />
Luce improvvisa.<br />
Ed io sporco di polvere<br />
ricomincio a vivere.
Natura<br />
PRONTI, PARTENZA… SI RICOMINCIA!<br />
di Mariella Pertusio<br />
- Naturopata<br />
mariellapertusio@gmail.com<br />
Naturopata Mariella Pertusio<br />
Il rientro dalle vacanze è sempre un<br />
po’ critico, si riprende la quotidianità<br />
che porta ansia, stress, malumore dovuti<br />
a lavoro, studio, casa… Affrontiamo<br />
quindi questo periodo dedicandoci sia al<br />
fisico, cercando di mantenere l’abbronzatura,<br />
sia alla mente, aiutandoci con rimedi<br />
fitoterapici.<br />
Per il fisico:<br />
- Idratare: la disidratazione aumenta il<br />
rischio di perdere il bel colorito dorato,<br />
quindi usare una crema idratante 2 volte<br />
al giorno preferendo prodotti naturali<br />
come burro di karitè o aloe vera gel e<br />
ricordarsi di bere molta acqua, in modo<br />
da idratare la pelle sia dall’esterno che<br />
dall’interno.<br />
- A tavola: mangiare frutta e verdura<br />
che contengano vitamina C, vit. A, vit. E,<br />
zinco e selenio, come carote, radicchio,<br />
pomodori, cocomero, albicocche, cicoria,<br />
lattuga, peperoni, noci, avocado.<br />
- Doccia si, vasca no: il caldo dell’ammollo<br />
favorisce la desquamazione mentre<br />
la doccia rende la pelle compatta ed<br />
elastica. Utilizzare saponi nutrienti come<br />
quello di Aleppo e massaggiare il corpo<br />
con un olio prima di lavarsi per creare un<br />
film protettivo.<br />
- Utilizzo di oli: dopo la doccia idratare<br />
la pelle con oli ricchi di acidi grassi<br />
essenziali, vit. A e vit.E come olio di mandorle,<br />
jojoba, borragine, oliva, carota,<br />
avocado e, in particolare, germe di grano<br />
che, utilizzato per viso e corpo, non solo<br />
mantiene la tintarella ma tiene alla larga<br />
le rughe (consiglio: passare sul viso ancora<br />
umido alcune gocce di olio di germe di<br />
grano massaggiando con le dita. Quindi<br />
lavare il viso con sapone di Marsiglia vegetale).<br />
- Profumi: banditi quelli che contengono<br />
alcol, il quale contribuisce a disidratare.<br />
Ottime invece le acque floreali o gli<br />
oli profumati.<br />
- Thè nero: è in grado di far risaltare<br />
il colore finora acquisito con effetto autoabbronzante.<br />
Applicare con uno spray<br />
dopo la doccia e lasciare asciugare.<br />
Per la remise en forme<br />
della mente :<br />
- Fiori di Bach: ottimo “Walnut” che<br />
aiuta nei momenti di cambiamento e<br />
passaggio;”Gorse” se si sente il peso<br />
della ripresa o si affronta con rabbia il<br />
ritorno al lavoro;”Honeysuckle” per staccarsi<br />
senza rimpianti da eventi belli ma<br />
conclusi;”Clematis” per chi fatica a riprendere<br />
le abitudini quotidiane e si isola<br />
in un mondo suo perché non sopporta<br />
quello reale.<br />
- Oli essenziali(O.E.): O.E. di basilico<br />
per ansia, depressione, stress e stanchezza<br />
mentale; O.E. di limone per calmare,<br />
stimolare la concentrazione e favorire<br />
l’ottimismo; O.E. di bergamotto per riequilibrio<br />
emozionale, fiducia in se stessi<br />
e buonumore.<br />
In ogni caso può essere utile l’indicazione<br />
di un naturopata su consigli alimentari o<br />
supporti di integrazione personalizzati.<br />
a sn: Frutto della jojoba<br />
(Buxus chinensis)<br />
in alto: Honeysuckle o Caprifoglio<br />
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dott.seVerini Claudio<br />
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Il re degli interstizi<br />
Carol’s Corner<br />
di Carolina Garrow<br />
Visse, io non so quando, forse mai -<br />
ma il fatto è che visse - un re ignoto<br />
il cui regno era lo strano Regno degli<br />
Interstizi.<br />
Era signore di ciò che sta fra cosa e<br />
cosa,<br />
degli intraesseri, di quella nostra<br />
parte<br />
che sta tra veglia e sonno,<br />
tra silenzio e parola, tra noi<br />
e la nostra coscienza di noi; e così<br />
uno strano<br />
muto regno ha tenuto quel re<br />
misterioso<br />
segregato dalla nostra idea di tempo<br />
e di luogo.<br />
Quei supremi disegni che mai<br />
giungono<br />
ad attuazione - fra essi stessi e<br />
l’inazione - non coronato, governa.<br />
Egli è il mistero che sta fra gli occhi<br />
e la vista, né cieco né vedente.<br />
Non ha mai avuto fine né principio,<br />
vuoto scaffale sopra la sua presenza<br />
vana.<br />
È soltanto una crepa nel suo essere,<br />
la cassa scoperchiata che tiene il<br />
non-tesoro del non-essere.<br />
Tutti pensano che sia Dio, tranne lui.<br />
(F.Pessoa)<br />
… E se mai vi capitasse di incontrarlo o<br />
di ri-conoscerlo fermatevi a parlare con<br />
Lui, che umilmente dimora in tutti quegli<br />
attimi della nostra giornata in cui la<br />
nostra mente sembra riposare, ma in<br />
realtà è più attiva che mai poiché entra<br />
in contatto con ciò che siamo o che vorremo<br />
essere. Tutti quei tempi “morti”,<br />
durante i quali non dobbiamo fare e a<br />
cui non diamo peso, in realtà sono “oro”!<br />
Momenti sempre più rari in cui riusciamo,<br />
e possiamo!, abbandonarci al flusso<br />
di coscienza in cui ci è concesso essere…<br />
Rendetegli omaggio e imparate dalla sua<br />
umile capacità di occupare quei piccoli<br />
interstizi. Non identifichiamoci solo con<br />
le azioni che altri ci ri-conoscono, limitandoci<br />
ad essere il loro specchio, siamo<br />
molto di più! E questo “di più” si manifesta<br />
proprio in quei piccoli spazi dei quali<br />
mai parliamo e ai quali mai diamo importanza…<br />
Momenti tra il pensare di fare e<br />
fare, attimi presenti, che ci fanno sentire<br />
qui e adesso, non proiettati in un perenne<br />
futuro che non arriva.<br />
Siamo portati a mettere la nostra attenzione<br />
sempre su quel che sarà, a dove saremo<br />
e a cosa faremo, mettendo le nostre<br />
energie sempre in ciò che potrebbe essere<br />
e non è mai. Ma è nei piccoli pensieri<br />
presenti che inavvertitamente ci portano<br />
a compiere gesti mai ostentati, che sta la<br />
specialità e, probabilmente, la “verità”<br />
della nostra persona. È nella perseveranza<br />
di quei piccoli gesti che manifestiamo<br />
il meglio di noi … Vedere la mia vicina<br />
di casa che ogni giorno pulisce fuori dalla<br />
sua casa per rendere, nel suo piccolo,<br />
questo posto più vivibile o intenerirmi<br />
per la cura che ha la mia bambina nel togliere<br />
le lumache dalla strada; nell’amore<br />
di mia madre nel preparare il pranzo ogni<br />
giorno anche se non ne ha voglia o nella<br />
pazienza di mio marito che affronta ogni<br />
giornata con il sorriso nonostante i dolori<br />
alla schiena. È lì che vorrei essere, in quel<br />
piccolo attimo che li spinge a fare queste<br />
cose speciali; cercare di incontrarvi il re<br />
che lì governa e scoprire l’universo di piccoli<br />
attimi che rende l’esistenza di ognuno<br />
sorprendente.
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Blog: la principessa e il suo mondo<br />
è finita… si rientra dalle<br />
vacanze sicuramente più rilassati<br />
ma anche più appesantiti: è L’estate<br />
bene portare in tavola, per qualche giorno,<br />
piatti più leggeri anche se ugualmente<br />
gustosi.<br />
Cosa c’è di più leggero del pesce? Il pesce<br />
è sicuramente uno degli alimenti essenziali<br />
della dieta occidentale ma, purtroppo,<br />
i livelli di consumo in Italia sono al<br />
di sotto della media europea. Per una<br />
dieta equilibrata, andrebbe consumato<br />
almeno 2-3 volte a settimana in quanto<br />
ricco di proteine, sali minerali, vitamine<br />
e grassi poli-insaturi come l’omega-3. Ottimo<br />
alleato del peso, non sempre facile<br />
da cucinare, delicato e gustoso. Il pesce<br />
è un prodotto delicato, per quello fresco<br />
è necessario affidarsi ad una pescheria di<br />
fiducia altrimenti è meglio optare per i<br />
prodotti congelati di buona qualità.<br />
Ho imparato a cucinare il pesce e soprattutto<br />
a pulirlo seguendo i consigli e le ricette<br />
dello chef stellato Claudio Sadler i<br />
cui articoli ancora oggi mi affascinano…<br />
ora però bando alle chiacchiere, iniziamo<br />
a rimboccarci le maniche e a cucinare…<br />
buon appetito!<br />
BRANZINO ALL’ARANCIA<br />
Ingredienti:<br />
Branzino 800 gr circa, 1 rametto di rosmarino,<br />
Pepe macinato q.b., 3 cucchiai<br />
di olio extravergine di oliva, 2 cipolle<br />
bianche medie, la scorza di un’arancia,<br />
3 cucchiai di aceto di vino bianco, 3 cucchiaini<br />
di zucchero.<br />
Preparazione:<br />
tagliate a fettine non troppo sottili le cipolle<br />
e fatele appassire con cucchiai di<br />
olio. Unite tre cucchiaini di zucchero, appena<br />
lo vedrete caramellare unite l’aceto<br />
il sale e il pepe.<br />
Nel frattempo tagliate a striscioline la<br />
scorza di un’arancia; sbollentatele qualche<br />
minuto, scolatele e unitele al preparato<br />
con le cipolle. Continuate la cottura<br />
ancora 5 minuti.<br />
Pulite il branzino, fatelo saltare con due<br />
cucchiai d’olio e un rametto di rosmarino,<br />
per rendere la ricetta più gustosa ma,<br />
anche più calorica.<br />
In una padellina a parte fate rosolare 80 gr<br />
di pancetta a cubetti finché diventa croccante,<br />
poi pepate e unitela al branzino.<br />
A cottura ultimata, mettete il filetto di<br />
branzino caldo in un piatto da portata e<br />
accompagnatelo con il contorno di cipolle<br />
e arance in agrodolce.<br />
CALAMARI RIPIENI<br />
Ingredienti:<br />
500 gr di calamari, 2 spicchi di aglio,<br />
vino bianco, prezzemolo tritato 1 cucchiaio,<br />
2 cucchiai di olio extravergine di<br />
olive.<br />
per il ripieno:<br />
Aglio, prezzemolo tritato, Sale q.b.,<br />
pepe macinato fresco a piacere<br />
2 uova intere, 50 gr di parmigiano grattugiato,<br />
vino bianco, 3 cucchiai di olio di<br />
oliva extravergine, 120 gr di mollica di<br />
22
pane raffermo, 6 filetti di acciughe, se vi<br />
piace, un po di uva passa ammorbidita e<br />
qualche pinolo ma, ovviamente le calorie<br />
aumentano.<br />
Preparazione:<br />
Pulite i calamari e tagliateli finemente,<br />
conservando a parte i tentacoli. In un tegame<br />
ponete 2 cucchiai d’olio extravergine<br />
di oliva, due spicchi d’aglio tritati e i<br />
filetti di acciuga sminuzzati.<br />
Cuocete fino a che le acciughe non si<br />
saranno sciolte e poi unite i tentacoli e<br />
sfumate con una spruzzata di vino. Nel<br />
frattempo mettete in poca acqua tiepida<br />
la mollica del pane, fatela ammollare,<br />
strizzatela bene e sbriciolatela nella pentola<br />
assieme ai calamari. Aggiungete il<br />
prezzemolo tritato, toglietela dalla pentola<br />
e mettetela in una terrina, aggiungete<br />
le uova intere, e il parmigiano grattugiato,<br />
(eventualmente l’uvetta e i pinoli),<br />
aggiustate di sale e pepe e mescolate fino<br />
a ottenere un impasto omogeneo. Riempite<br />
i calamari con il composto per 3/4 e<br />
poi chiudete ogni calamaro con uno stuzzicadenti.<br />
Mettete ora due spicchi d’aglio nell’olio e<br />
fateli dorare a fuoco medio insieme ai calamari<br />
ripieni , girandoli di tanto in tanto<br />
con attenzione, sfumate con uno spruzzo<br />
di vino bianco, aggiustate di sale e cuocete<br />
per 10 minuti circa, coprendo il tegame<br />
con un coperchio; poco prima della fine<br />
della cottura, spolverizzate i calamari ripieni<br />
con il prezzemolo tritato.<br />
PASTA CON LE SARDE<br />
Ingredienti:<br />
320 gr di Pasta di semola, 400 gr di sarde,<br />
finocchietto selvatico<br />
limone, 500 gr di pomodorino ciliegia, 2<br />
cucchiai di grana, sale q.b., peperoncino,<br />
origano, aglio, pane grattugiato, olio di<br />
oliva extravergine, a piacere pecorino o<br />
parmigiano.<br />
Preparazione:<br />
Pulite il pesce, aprite le sarde, eliminate<br />
la lisca e le interiora, poi sciacquate bene<br />
e asciugatele, lavate e tritate il finocchietto,<br />
quindi mettetelo in una terrina con<br />
l’aglio, il pangrattato, i formaggi grattugiati,<br />
la scorza grattugiata del limone,<br />
sale e un poco di peperoncino. Prendete<br />
i pomodorini e tagliateli a metà. Foderate<br />
una teglia con la carta da forno, disponete<br />
le sarde alternandole con i pomodori e<br />
cospargete con l’olio, con il composto di<br />
aromi e l’origano e cuocete le sarde con i<br />
pomodorini in forno a 250° per 10-15 minuti.<br />
Lessate la pasta, scolatela al dente<br />
e condite con il composto, servitela calda<br />
e fumante.
Help<br />
FARE IL BENE FA BENE!<br />
di Anna Carderi<br />
In una società fortemente individualista<br />
come la nostra, trasmettere ai<br />
nostri figli valori fondamentali come<br />
la solidarietà, la volontà di aiutare gli<br />
altri e di non pensare solo ai propri bisogni<br />
equivale ad allargare i loro<br />
orizzonti e a fargli comprendere<br />
che essere poveri non è né una<br />
colpa né tantomeno un reato e che<br />
la vita può essere fatta anche di momenti<br />
difficili, nei quali, la fortuna è avere<br />
qualcuno che ti vuole bene e si prende<br />
cura di te.<br />
Insegnare ai bambini e ai ragazzi a essere<br />
parte concreta di un nuovo modello di<br />
società - in cui piccoli gesti come donare i<br />
propri giocattoli alla Caritas, o non sprecare<br />
l’acqua e il cibo, sono gesti che possono<br />
fare la differenza e rappresentare<br />
un importante aiuto<br />
per i meno fortunati<br />
- non è cosa facile!<br />
Non si può parlare<br />
di volontariato senza<br />
dare concretezza<br />
all’altruismo. Per<br />
comprendere la validità<br />
di azioni in aiuto<br />
di chi ha bisogno, i<br />
nostri figli necessitano<br />
di respirare e vivere<br />
la solidarietà insita<br />
in gesti concreti.<br />
Ricordiamoci che<br />
i bambini imparano dai modelli che<br />
hanno di fronte. È imitando i genitori,<br />
più che in ogni altro modo, che imparano<br />
a fare lo stesso con gli altri.<br />
Quindi siamo i primi a dover offrire l’esempio<br />
da seguire… ad iniziare dai piccoli<br />
gesti quotidiani.<br />
Aiutiamoli a imparare la solidarietà cedendo<br />
noi per primi il posto sul tram.<br />
Insegniamo loro la condivisione e, ad<br />
esempio, se stiamo mangiando qualcosa<br />
offriamone una parte al bambino invitandolo<br />
a fare lo stesso.<br />
Anche nel gioco, invitate i bambini a divertirsi<br />
insieme anziché accapigliarsi per<br />
un giocattolo che vogliono tutti e che alla<br />
fine nessuno otterrà.<br />
Sensibilizziamo i bambini alla solidarietà<br />
attraverso video e foto,<br />
cartine geografiche, canti popolari,<br />
favole e racconti di Paesi lontani.<br />
Conoscere e renderli consapevoli di<br />
come vivono i loro coetanei nei Paesi più<br />
poveri fa crescere nei giovani la voglia di<br />
solidarietà.<br />
Infine, poiché tutti noi tendiamo a ripetere<br />
quei comportamenti che sono stati<br />
oggetto di elogio, quando condivide applaudiamo,<br />
con un sorriso e un incoraggiamento,<br />
il suo gesto dimostrandogli<br />
che ha fatto bene e che apprezziamo<br />
il suo comportamento.<br />
Il tutto affinché imparino a comprendere<br />
che fare il bene fa bene!<br />
SACROFANO<br />
Via dello Stadio, 57<br />
Yoyogurt Sacrofano<br />
Yogurt, frullato, frappè,<br />
brioche, crepes dolci e salate,<br />
tutto come vuoi tu<br />
Il Nuovo Magazine
Dalla parte di Argo<br />
I cani del sequestro di Riano<br />
di Monica Maggi<br />
Il 14 agosto del 2013 furono condotti<br />
nel canile di Vallegrande 17 cani provenienti<br />
da un sequestro operato nel<br />
territorio del Comune di Riano.<br />
Dopo un periodo di ambientamento<br />
all’interno della struttura, un team di<br />
educatori e volontari iniziò a lavorare<br />
con loro. I cani non presentavano tutti<br />
le stesse note caratteriali; alcuni erano<br />
socievoli verso chi li stava aiutando, al<br />
punto da stabilire quasi da subito una<br />
relazione; altri, impauriti, terrorizzati,<br />
schivi al contatto umano pur essendo<br />
vissuti con l’uomo.<br />
Kitty e Astrid (a destra)<br />
Passarono mesi. Settimana dopo settimana,<br />
un lavoro quotidiano ha<br />
permesso a tutti questi cani di<br />
uscire prima dalle cucce dove trovavano<br />
rifugio e si nascondevano, poi<br />
dal box per poter andare in passeggiata,<br />
incontrare i loro consimili, giocare.<br />
Un lavoro lungo, fatto di attese e progressi<br />
dapprima piccoli poi sempre più<br />
importanti.<br />
I loro nomi: Artù; Astrid; Astro;<br />
Biondo; Buck; Chantal; Costantino;<br />
Dea; Dexter; Dina; Kitty; Leon; Manolo;<br />
Margot; Patty; Shiro e Viola.<br />
Molti di loro hanno trovato casa. La<br />
prima ad andare via fu Margot (una<br />
simil husky), poi Dea (inizialmente<br />
molto timorosa , ma successivamente<br />
in grado di fidarsi) ed ancora Biondo,<br />
Astro, Manolo, Leon, Shiro, Dina, Viola,<br />
Buck e nei prossimi giorni anche<br />
Chantal.<br />
A restare quindi, sono sei in totale<br />
(Artù, Astrid, Costantino, Dexter, Kitty<br />
e Patty) e per loro si sta cercando<br />
ancora una casa.<br />
Sono tutti adottabili e visibili. Con loro<br />
continuano a lavorare educatori e volontari<br />
aiutandoli e preparandoli per il<br />
modo esterno che li attende.<br />
Roberta Bucci, educatore cinofilo:<br />
“Vorrei raccontare la storia particolare<br />
di due tra quelli che cercano<br />
ancora casa.<br />
Astrid. Adulta, di colore bianco, dell’età<br />
di quattro anni entrata in canile con i<br />
cuccioli. Di lei, ricordo ancora lo sguardo<br />
atterrito e il suo essere capace di restare<br />
chiusa e rintanata nella sua cuccia,<br />
immobile. Così ha trascorso più di<br />
un anno (ci sono foto che la documentano)<br />
fino a quando non è stata trasferita<br />
in un settore diverso ed ha iniziato a<br />
prendere confidenza con il mondo.<br />
Kitty. Adulta, nera con macchia bianca<br />
sul petto. Per lei, come per la sua<br />
compagna di box Dina (andata a casa<br />
ormai mesi fa), la vita di canile è stata<br />
davero dura. È stata per settimane<br />
e settimane rintanata dietro la cuccia<br />
(vedi foto), al punto che a volte si aveva<br />
il dubbio che ci fosse veramente. Un lavoro<br />
lungo e basato sulla relazione con<br />
l’uomo e con i suoi simili l’ha portata<br />
ad essere un cane prontissimo per essere<br />
adottato.<br />
Conclude Roberta: “Ringrazio chi mi ha<br />
permesso di raccontare la storia di questi<br />
17 cani, comune a tantissimi altri che<br />
popolano i nostri canili, ma sono convinta<br />
che soltanto parlandone si possa<br />
essere davvero in grado di aiutarli.<br />
Per chiunque fosse interessato a conoscerli<br />
potete rivolgervi a me direttamente”.<br />
Roberta Bucci, educatore<br />
cinofilo, indirizzo mail:<br />
robertadog65@gmail.com<br />
Telefono: 3386258563
PIAZZA VITTORIO VENETO, 22<br />
CASTELNUOVO DI PORTO (RM)<br />
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“INSIEME SI PUÒ”<br />
di Fabrizio Falzini<br />
L<br />
a rete degli Istituti Comprensivi del<br />
31mo distretto di Roma Nord (1.<br />
Campagnano e Mazzano; 2. Capena;<br />
3. Castelnuovo di Porto; 4. Fiano; 5. Formello;<br />
6. Morlupo 7. Riano; 8. Rignano Flaminio<br />
e Civitella San Paolo; 9. Sacrofano e<br />
Magliano; ) già nel 2008 aveva firmato un<br />
accordo per “attivare e gestire un efficace<br />
e produttivo raccordo delle azioni<br />
in ordine agli impegni istituzionali di<br />
carattere formativo, gestionale ed organizzativo<br />
” (“Insieme di può” accordo di<br />
rete 31° distretto).<br />
Ricordiamo di seguito gli obiettivi/finalità<br />
di quell’accordo, convinti che siano ancora<br />
oggi la buona stella da seguire<br />
per pensare la nostra scuola locale<br />
non più chiusa nell’ambito comunale,<br />
ma aperta al dialogo con le scuole del<br />
nostro distretto:<br />
Art. 3 – Obiettivi / Finalità<br />
• Ricercare e favorire azioni comuni e coordinate<br />
per diffondere e sviluppare conoscenze<br />
e condivisione delle “buone pratiche”<br />
condotte dalle singole scuole della rete ed<br />
anche attraverso progetti di collaborazione<br />
Scuola<br />
su specifiche tematiche, coinvolgendo sia le<br />
singole componenti dirigenza, docenti, personale<br />
ATA, genitori sia l’intera comunità<br />
scolastica.<br />
• Ricercare e favorire azioni comuni e coordinate<br />
per lo sviluppo dell’autonomia della<br />
scuola pubblica intesa come risorsa nel e<br />
per il territorio, con particolare attenzione<br />
alla cultura dell’orientamento.<br />
• Coordinare azioni comuni in ordine alla<br />
gestione ed organizzazione delle specifiche<br />
attività istituzionali delle scuole della rete<br />
(formazione, progettazione, ricerca, valutazione)<br />
per ottimizzare l’uso delle risorse<br />
umane, strumentali e finanziarie, con riferimento<br />
sia alla gestione complessiva delle<br />
Istituzioni sia al lavoro docente che al lavoro<br />
ATA.<br />
• Raccordare le iniziative di carattere formativo,<br />
organizzativo e gestionale per sostenerne<br />
una coerente ed efficace diffusione<br />
nel territorio del XXXI Distretto e favorire<br />
altresì il confronto inter-istituzionale e la<br />
collaborazione con le amministrazioni locali<br />
e la direzione regionale”.<br />
Prendiamo, ad esempio, i siti web scolastici<br />
delle scuole del nostro Distretto 31. Invitiamo<br />
il lettore a visitarli per rendersi conto di quanto<br />
una scuola potrebbe imparare dalle “buone<br />
pratiche” dell’altra. Per facilitarvi il compito<br />
riportiamo di seguito gli indirizzi nello stesso<br />
ordine alfabetico della premessa:<br />
1. http://www.iccampagnano.eu/<br />
2. http://www.istitutocomprensivocapena.it<br />
3. http://www.icgpitocco.gov.it/<br />
4. http://www.icfiano.it/<br />
5. http://www.icbarbararizzo.gov.it/<br />
6. http://www.icmorlupo.it/<br />
7. http://www.icriano.it/<br />
8. http://www.olgarovere.com/<br />
9. http://www.icpadrepiosacrofano.it<br />
Nella prima settimana di settembre il Collegio<br />
Docenti e il Consiglio di Istituto di<br />
ogni scuola si è riunito per approvare il Piano<br />
dell’Offerta Formativa (POF) del nuovo<br />
anno scolastico. Il nostro augurio è di<br />
veder realizzati gli obiettivi di “Insieme<br />
si può” che nell’art. 4 si proponeva<br />
di:<br />
• Promuovere iniziative di formazione e di<br />
ricerca-azione che accompagnino la diffusione<br />
dell’innovazione.<br />
• Attivare specifici progetti e sostenere quelli<br />
già presenti nelle scuole singolarmente ed<br />
in rete anche finalizzati a partecipazione a<br />
bandi e iniziative delle diverse Amministrazioni.<br />
• Costituire e coordinare il lavoro di gruppi<br />
di confronto, ricerca e approfondimento, laboratori<br />
su tematiche didattiche permanenti<br />
o occasionali.<br />
• Raccolta e documentazione delle azioni<br />
svolte dalle scuole e nella rete per la costituzione<br />
di un centro di documentazione a<br />
disposizione del territorio.<br />
• Attivare quanto previsto dalle norme per<br />
favorire l’assolvimento di compiti istituzionali<br />
su specifici bisogni di carattere gestionale<br />
e organizzativo.<br />
• Promuovere e sostenere azioni integrate<br />
per la diffusione di conoscenza e cultura<br />
dell’orientamento.<br />
• Sostenere e coordinare azioni di sviluppo<br />
della cittadinanza attiva e di promozione<br />
dell’educazione alla solidarietà sociale relativamente<br />
ad eventi e/o iniziative di rilevanza<br />
significativa”. (“Insieme si può”, art. 4).
Libri<br />
di Italo Arcuri<br />
L ’orma d’amor in Roma,<br />
l’omaggio alla città eterna<br />
di uno scrittore sudamericano<br />
A pagina 115 di questo libro anche Castelnuovo<br />
di Porto - “(…) a nord est di<br />
Roma, un borgo medioevale sulla via<br />
Flaminia”- entra nella vita di Alexander<br />
Lopi, autore e artista sudamericano,<br />
nato in Colombia, vissuto in<br />
Venezuela e innamorato di Roma, originale<br />
e sensibilissimo. Una vita difficile e<br />
intensa, sulla cui bellezza lasciamo giudicare<br />
i lettori che avranno il gusto e il<br />
piacere di sfogliare il libro. Castelnuovo<br />
di Porto come meta finale di un<br />
tragitto esistenziale che è artistico,<br />
umano e sociale allo stesso tempo.<br />
Il libro è il racconto di un amore: verso la<br />
città eterna. La Capitale vista con gli occhi<br />
di chi Roma l’ama e non la subisce. Di<br />
chi l’apprezza senza finzioni. Di chi la coglie<br />
nell’intimità più profonda senza mai<br />
essere invadente.<br />
Lopi non fa altro che decantare, senza<br />
mai annoiare, luoghi e simboli di un continuo<br />
déjà vu presi a prestito dalla città.<br />
Percorsi mentali di corpo, di pancia e di<br />
testa che culminano in un disegno intrinseco,<br />
recondito ed esclusivo: una mappa<br />
segreta. L’omaggio a Roma è già nel titolo.<br />
L’autore, in questo libro, pagina<br />
dopo pagina, con Roma quasi ci<br />
parla, fino a confrontarsi e confidarsi.<br />
Con la città, presente e passata,<br />
intreccia un dialogo continuo e incessante,<br />
compone un ragionamento senza<br />
uguali, ordisce una trama nella trama.<br />
Il volume diventa anche una guida per i<br />
turisti e per gli abitanti che, distratti, vivono<br />
nella culla della civiltà senza nemmeno<br />
accorgersene. Un vademecum che<br />
indaga il territorio, ne descrive gli umori<br />
e le passioni, i colori ed i suoni, le attrazioni<br />
e le tendenze e che va senza sosta a<br />
caccia di sorprese, fatti ed eventi imprevedibili.<br />
Alexander Lopi, giunto in Italia nel<br />
1981 per frequentare l’Accademia d’arte<br />
drammatica Salvatore D’Amico e che ha<br />
all’attivo diverse mostre, collettive e personali,<br />
di pittura e di scultura, con questa<br />
opera riassume il senso di una<br />
vita (la sua) e la illustra al lettore<br />
senza impostura ma con l’autenticità<br />
tipica di chi l’arte la comprende prima<br />
ancora di interiorizzarla.<br />
Alexander Lopi<br />
L’orma d’amor in Roma<br />
Europa Edizioni<br />
2014, PP. 164<br />
13,90 euro<br />
La fine di Marx, l’esordio letterario<br />
di Filippo Agostini<br />
È sabato pomeriggio, a Roma: Tullio detto<br />
Marx, 58 anni ben portati, e il solito<br />
gruppo di compagni si ritrovano all’ennesimo<br />
corteo di protesta. Nessuno lo sa<br />
ma questa è l’ultima volta che lo vedranno.<br />
Perché Marx ha preso una decisione<br />
irrevocabile: se ne va. Non senza rimpianti<br />
e non senza rancori ma con gran<br />
serenità. Lascia a Culodritto, Sandrino,<br />
Sonny e Cher e agli altri personaggi della<br />
sua allegra brigata affetti e passioni, affida<br />
alla voce di Giorgio Caproni un congedo<br />
cerimonioso, a un copione meditato e<br />
ben scritto la sua libera uscita di scena,<br />
bevendo un fernet e ascoltando vecchia<br />
musica anni ‘70, tra allegoria e realtà.<br />
E’ il gustoso esordio letterario di Filippo<br />
Agostini, nato a Roma da genitori di<br />
Collevecchio Sabino, suo rifugio discreto<br />
quando, come diceva Hugo Pratt, “sono<br />
stanco e voglio andare in altri luoghi e<br />
in altre storie”. Vive a Toffia, in provincia<br />
di Rieti, in una casa piena di dischi,<br />
fumetti, film e libri. Maestro della scuola<br />
d’infanzia per quasi trent’anni, ha abbandonato<br />
l’insegnamento, con rammarico,<br />
causa un inatteso cedimento della colonna<br />
vertebrale, per fare il bibliotecario.<br />
Filippo Agostini<br />
La fine di Marx<br />
(Rivoluzione Intanto Passava)<br />
Editrice Zona<br />
2014, pp. 126, 13 euro
www.carrozzeriadivitale.com
Archeologia<br />
la via flaminia<br />
e l’arco di malborghetto<br />
di Donatina Olivieri<br />
A<br />
l Km 19,200 della via Flaminia<br />
sorge il Casale di Malborghetto nel<br />
quale, grazie ad un attento restauro<br />
effettuato tra il 1984 e il 1988 (curato<br />
dall’architetto F. Scoppola), è riconoscibile<br />
un tetrapylon a pianta rettangolare<br />
(m 15 x 12) con fornici sormontati<br />
da archi a doppia ghiera di laterizi ed attico<br />
a copertura piana. I poderosi pilastri sostengono<br />
internamente una volta a crociera<br />
centrale mentre le arcate laterali sono<br />
ricoperte da quattro volte a botte. L’arco<br />
attualmente si presenta spogliato del suo<br />
rivestimento in lastre marmoree. Di tutta<br />
la sontuosa decorazione non rimangono<br />
che scarsi frammenti grazie ai<br />
quali si è potuta tentare una probabile<br />
ricostruzione: le due fronti principali<br />
impostate sulla via Flaminia, in origine,<br />
erano decorate da quattro colonne con<br />
capitelli corinzi aggettanti dalla parete di<br />
fondo e impostate su alte basi rettangolari,<br />
mentre le facciate laterali erano inquadrate<br />
da lesene. Fu lo studioso tedesco F. Töbelmann<br />
(1915) ad ipotizzare per primo, un<br />
collegamento tra il monumento e la lotta tra<br />
Costantino e Massenzio. La presenza sulla<br />
via Flaminia di un arco quadrifronte cronologicamente<br />
databile al IV secolo presuppone<br />
uno scopo celebrativo che può essere<br />
riconosciuto nell’unico evento storico verificatosi,<br />
in quella data, nella zona a nord di<br />
Roma. All’indomani della vittoriosa battaglia<br />
a Saxa Rubra del 28 ottobre 312, il Senato<br />
dedicò a Costantino un arco trionfale<br />
nei pressi del Colosseo, mentre nell’area<br />
dove l’imperatore pose il campo, prima<br />
della decisiva battaglia, fu eretto<br />
questo arco quadrifronte che trova<br />
confronto con l’Arco di Giano al Velabro<br />
(ricordato come Arcus Constantini nei<br />
Cataloghi Regionari) eretto post mortem.<br />
In un atto notarile del 1263 viene menzionato<br />
un Burgum Sancti Nicolai de Arcu<br />
Virginis, non è chiaro in quale data, ma la<br />
citazione fa riferimento alla trasformazione<br />
dell’arco onorario in edificio di culto. Tre<br />
fornici furono tamponati e un’abside fu inserita<br />
nel lato orientale. La chiesa si trovava<br />
al piano terra mentre nell’attico era situata<br />
una sala coperta con volta a botte esternamente<br />
coronata da merlature. La chiesa<br />
fortificata trova l’unico confronto in terra<br />
siriana, nella cappella a navata unica con<br />
sala d’onore superiore inserita nel mastio<br />
del Castellum Album di Saphita appartenuto<br />
ai templari (post 1170). Il documento<br />
è importante non<br />
solo per la citazione<br />
del Borgo che<br />
intanto si era costituito<br />
intorno al monumento,<br />
ma anche<br />
per le indicazioni<br />
dei due culti che si<br />
erano nel frattempo<br />
sovrapposti: il più<br />
antico dedicato alla<br />
Vergine è riferibile<br />
alla chiesa fortificata,<br />
il secondo rivolto<br />
a San Nicola non<br />
solo per la chiesa<br />
del borgo, ma per<br />
Plastico ricostruttivo<br />
della chiesa fortificata<br />
l’intero insediamento. Il culto di San<br />
Nicola si diffonde a Roma a partire<br />
dalla fine dell’XI secolo con l’arrivo<br />
di alcune reliquie; una chiesa fu dedicata<br />
al santo lungo la via Lata dal Convento di<br />
San Ciriaco. La diffusione della devozione al<br />
vescovo orientale nel suburbium si deve alle<br />
numerose proprietà fondiarie che il convento<br />
di San Ciriaco possedeva lungo<br />
la via Flaminia a partire dal Fosso<br />
della Valchetta fino a Morlupo.<br />
Tra il 1263 e il 1278 l’insediamento viene<br />
dotato di una nuova cinta muraria, diventa<br />
roccaforte dei Colonna e come tale entrò<br />
a far parte delle difese pontificie almeno<br />
fino al 10 dicembre del 1485 quando<br />
gli Orsini insieme agli uomini di Sacrofano<br />
lo incendiarono distruggendolo<br />
per sempre. Il complesso da allora<br />
fu denominato “Malborghetto” o “Borghettaccio”.<br />
Non avendo più una funzione militare si<br />
trasformò in un casale rustico con botteghe<br />
concesse in affitto. Affittuario fu nel 1567<br />
Costantino Petrasanta, un aromatarius milanese<br />
che provvide ad un intenso restauro<br />
ricordato in un’iscrizione dipinta su mattonelle<br />
di maiolica poste a coronamento della<br />
fronte meridionale.<br />
Nel catasto Alessandrino del 1660 è citato<br />
come osteria, mentre nel 1744 diviene<br />
stazione di Mezza Posta fra Prima<br />
Porta e Castelnuovo di Porto, funzione<br />
mantenuta fino a quando Pio VI (1755-<br />
1799) non soppresse il servizio lungo la via<br />
Flaminia a favore del nuovo collegamento<br />
tra Civita Castellana e la via Cassia. Dal<br />
1982 è entrato a far parte dei Beni del Demanio<br />
e dal 1989 ospita un piccolo, ma interessante<br />
Museo visitabile su prenotazione.<br />
Iscrizione di Costantino Petrasanta (fronte meridionale)<br />
32
COMUNE DI castelnuovo di porto<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />
DIVIETO DI UTILIZZO DEL PARCO COMUNALE<br />
Premesso che l’Amministrazione Comunale è proprietaria del<br />
terreno sito in località Monte Mariello, adibito a Parco Pubblico<br />
Comunale;<br />
- che in detto sito sono stati eseguiti lavori di ripristino<br />
e sistemazione per rendere detta area fruibile dalla<br />
cittadinanza, resisi necessari a seguito di ripetuti atti di<br />
vandalismo ai danni delle strutture esistenti;<br />
- che in detta area si sono verificati altresì in passato casi di<br />
abbandono di rifiuti.<br />
RILEVATO che l’area in questione, a seguito dell’ultimazione<br />
dei lavori, risulta sprovvista di servizio di custodia e sorveglianza<br />
necessari, per l’ubicazione del sito, ad evitare il ripetersi di dette<br />
situazioni di degrado e la vanificazione degli interventi fatti e dei<br />
costi sostenuti per gli stessi.<br />
CONSIDERATO che il parco per essere utilizzato in condizioni<br />
di sicurezza necessità di un servizio di controllo, di un parcheggio<br />
per i veicoli ed un’area attrezzata per la raccolta dei rifiuti.<br />
RITENUTO, per quanto in premessa esposto, di dover vietare<br />
l’utilizzo del parco, ivi incluso l’accesso, sino all’acquisizione dei<br />
servizi sovra evidenziati per la salvaguardia delle strutture in<br />
esso presenti:<br />
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DISPONE IL<br />
DIVIETO DI UTILIZZO DEL PARCO COMUNALE DI<br />
VIA PIAN BRACCONE.<br />
L’amministrazione informa inoltre che i trasgressori<br />
saranno puniti con la sanzione di € 250,00.<br />
Da sottolineare, in questo ambito, che il problema<br />
principale nasce dalla mancata autorizzazione da parte<br />
della Regione Lazio, su richiesta avanzata inizialmente dal<br />
Comune di Castelnuovo di Porto e successivamente dallo stesso<br />
Parco di Veio, della installazione all’interno del Parco di Veio di<br />
una casetta di legno, tipo punto informativo, con tutti i diversi<br />
requisiti ambientali, in modo da affidare ad una Associazione/<br />
Ente il controllo del corretto utilizzo della area pubblica soggetta<br />
in passato ad atti vandalici e al fenomeno dell’abbandono<br />
dei rifiuti. Altro problema di tipo autorizzativo è la<br />
costruzione sempre nell’area protetta del Parco di un<br />
parcheggio. Si stanno esaminando diverse possibilità per far<br />
fronte ai problemi su indicati.<br />
FINANZIAMENTO PER L’ATTUAZIONE DI INTERVENTI STRAORDINARI<br />
IN MATERIA DI EDILIZIA SCOLASTICA<br />
La Regione Lazio, Direzione infrastrutture Ambiente e politiche<br />
abitative con una determinazione del 29 Aprile <strong>2015</strong> ha approvato<br />
la graduatoria degli interventi ammissibili a finanziamento nel<br />
triennio <strong>2015</strong>-2017 per l’attuazione di interventi straordinari in<br />
materia di edilizia scolastica su edifici pubblici. Il Comune di<br />
Castelnuovo di Porto rientra in questa graduatoria per<br />
quanto concerne la secondaria e primaria di I° grado<br />
di via De Gasperi. In relazione ai fondi disponibili, il Comune<br />
potrebbe ottenere il finanziamento da parte della Regione Lazio<br />
a Marzo 2016.
COMUNE DI castelnuovo di porto<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />
I SERVIZI SCOLASTICI E LE TARIFFE<br />
I Servizi Scolastici erogati dal Comune di Castelnuovo di Porto<br />
sono i seguenti:<br />
REFEZIONE<br />
Servizio che ha visto già lo scorso anno finalmente l’introduzione<br />
del costo in funzione dell’effettivo consumo. Le tariffe<br />
sono rimaste invariate con le relative fasce di reddito.<br />
b. scuola primaria<br />
euro 120,00 per anno scolastico<br />
euro 180,00 per anno scolastico per i non residenti<br />
Il pagamento dovrà essere effettuato in tre rate di eguale importo<br />
con le seguenti scadenze:<br />
- al 31 ottobre<br />
- 31 dicembre<br />
- 31 marzo<br />
La rinuncia al servizio va presentata per iscritto e la sospensione<br />
dal pagamento decorre dal mese successivo a quello della<br />
data di presentazione.<br />
TRASPORTO SCOLASTICO<br />
Anche per questo servizio le tariffe sono rimaste invariate con<br />
le relative fasce di reddito. Il pagamento può avvenire in unica<br />
soluzione o suddiviso in 8 rate. Previsto uno sconto del 30%<br />
sul secondo e terzo figlio.<br />
Post SCUOLA<br />
Orario di svolgimento: dalle ore 16.00 alle ore 18.00, dal<br />
lunedì al venerdì<br />
Sede: plessi scolastici di via Roma, Via De Gasperi, S. Lucia<br />
e Le Terrazze<br />
Costo residenti intera settimana:<br />
euro 65,00 per abbonamento mensile nelle fascia oraria<br />
16.00/18.00;<br />
euro 55,00 per abbonamento mensile nella fascia oraria<br />
16.30/18.00<br />
Costo non residenti: maggiorazione del 30% sulle tariffe<br />
sopra riportate<br />
LAVORI PLESSO SCOLASTICO VIA ROMA<br />
PRE e POST SCUOLA<br />
Anche per questo servizio le tariffe sono rimaste invariate .<br />
Questo servizio si attiva solo se si raggiunge un numero minimo<br />
di 15 richieste<br />
Le modalità di pagamento sono le stesse introdotte lo scorso<br />
anno. Si può effettuare il pagamento del servizio/i di cui si<br />
usufruisce o recandosi presso i punti ricarica convenzionati<br />
con il Comune oppure on line collegandosi direttamente al<br />
link riportato nelle informative.<br />
PRE SCUOLA<br />
Destinatari: alunni della Scuola dell’Infanzia e primaria dell’istituto<br />
comprensivo G. Pitocco (centro urbano e frazione) i cui<br />
genitori, entrambi lavoratori, abbiano orari di lavoro non conciliabili<br />
adeguatamente con l’orario scolastico.<br />
Orario di svolgimento: dalle ore 7.30 alle ore 8.30, con ingresso<br />
libero fino alle ore 8.00, dal lunedì al venerdì.<br />
Sede: Plessi scolastici di Via Roma, Via De Gasperi, S. Lucia<br />
e Le Terrazze.<br />
Costo:<br />
a. scuola infanzia<br />
euro 90,00 per anno scolastico<br />
euro 150,00 per anno scolastico per i non residenti<br />
A breve prenderanno il via i lavori di messa a norma<br />
dell’impianto elettrico e termico del plesso Scolastico<br />
di via Roma dell’Istituto Comprensivo G. Pitocco. Oltre<br />
alla Sicurezza sarà finalmente possibile ottenere un notevole<br />
risparmio energetico. I lavori verranno realizzati grazie al fatto<br />
che l’Amministrazione Comunale è riuscita ad ottenere un<br />
finanziamento di 50.000 euro dalla Regione Lazio.<br />
nuova sezione scuola dell’infanzia<br />
Quest’anno una sezione a tempo corto è stata trasferita alla<br />
Scuola dell’Infanzia del Centro Urbano: questa scelta ha<br />
permesso di annullare la lunga lista di attesa di tutti<br />
quei bambini che non era stato possibile accogliere.<br />
L’Amministrazione Comunale ha prontamente provveduto<br />
a rispondere alle esigenze dell’Istituto allestendo il<br />
nuovo locale che accoglierà la nuovissima sezione<br />
H, dotandolo di tutti gli arredi e le attrezzature didattiche<br />
necessarie. Sensibile e consapevole del ruolo che la Scuola<br />
dell’Infanzia svolge all’interno dello stesso Istituto e della<br />
intera comunità castelnuovese, l’Amministrazione Comunale<br />
intende entro l’anno rinnovare tutte le dotazioni della stessa.
COMUNE DI castelnuovo di porto<br />
BONIFICHE DISCARICHE ABUSIVE<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />
Ecco la tabella delle bonifiche principali eseguite nel mese di<br />
Agosto. Al riguardo da sottolineare come continua l’abbandono<br />
dei rifiuti nella zona di Ponte del Grillo vicino<br />
al CARA (nelle foto).<br />
Nel periodo trascorso sono state fatte due pulizie con idropulitrice<br />
(l’11 agosto e il 5 settembre) per minimizzare il problema<br />
del guano dei piccioni. In generale il fenomeno dell’abbandono<br />
dei rifiuti sul territorio non tende a diminuire ed anzi recentemente<br />
sono comparse nuove discariche: una su via di Montefiore<br />
(scendendo a destra), dove sono stati lasciati rifiuti di<br />
vario genere, lavandini materiali in legno vernici, etc. ed un’altra<br />
su via di Vallelinda. La polizia comunale e gli accertatori<br />
della Cooperativa 29 Giugno stanno cercando di individuare i<br />
colpevoli.<br />
VIA DATA PESO<br />
Via Delle Terrazze 8/1/<strong>2015</strong> 2000 Kg<br />
Rotonda Autostrada 8/4/<strong>2015</strong> 300 Kg<br />
Parco di Veio 8/10/<strong>2015</strong> 1000 Kg<br />
Ponte del Grillo vicino CARA 8/12/<strong>2015</strong> 2000 Kg<br />
Tiberina sbarra 8/12/<strong>2015</strong> 300 Kg<br />
RIQUALIFICAZIONE PIAZZA V. VENETO<br />
Il Comune ha espletato tutto gli atti amministrativi per poter<br />
dare inizio ai lavori di riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto.<br />
In data 10/02/<strong>2015</strong> Determina del Responsabile di Area per<br />
invitare alla procedura negoziata N° 5 operatori economici<br />
individuati all’interno dell’album comunale inseriti nella<br />
categoria di opere generali OG2 (Restauro e manutenzione di<br />
beni immobili sottoposti a tutela). In data 11/3/<strong>2015</strong> verbale<br />
di gara con approvazione provvisoria in attesa dei requisiti<br />
necessari, di affidamento appalto alla ditta individuata. In data<br />
04/05/<strong>2015</strong> richiesta da parte del Comune al Ministero<br />
dell’Interno del Certificato Antimafia della Ditta.<br />
La richiesta più volte sollecitata non è ancora evasa per cui non<br />
si è potuto finora dare inizio ai lavori.
COMUNE DI castelnuovo di porto<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />
EVENTI CULTURALI E RICREATIVI LUGLIO – SETTEMBRE <strong>2015</strong><br />
Il programma degli eventi Luglio- Settembre <strong>2015</strong> è stato definito<br />
con l’idea di dare una offerta variegata di possibile interesse<br />
nel suo insieme per tutta la cittadinanza.<br />
In questa logica vanno considerate le diverse iniziative sotto descritte.<br />
La proposta per il terzo anno consecutivo nell’ambito dell’Estate<br />
Castelnovese della manifestazione “La Castelluzza … in musica”<br />
con concerti di jazz di diverse origini ed espressioni culturali,<br />
di musica blues, country, soul e funky che sono stati tenuti<br />
nella caratteristica e suggestiva piazza G. Marconi (La Castelluzza)<br />
particolarmente adatta a questo genere di musica.<br />
e prove di abilità.<br />
Concerti di musica classica nella Rocca Colonna e nella<br />
chiesa di S. Maria Assunta e concerti di musica popolare<br />
e di musica leggera in piazza V. Veneto che hanno completato<br />
il panorama della offerta globale di musica nel periodo<br />
Luglio- Settembre che si sono tenuti nell’ambito del programma<br />
degli spettacoli per il patrono che ha visto anche quest’anno la<br />
divertente rappresentazione teatrale del Circolo Anziani.<br />
Diverse manifestazioni durante l’Estate Castelnovese che hanno<br />
viste protagoniste come di consueto alcune nostre Associazioni<br />
che hanno organizzato eventi sportivi, teatrali e ricreativi, come<br />
nel caso della Associazione culturale “La Pleiade” che<br />
ha finanziato ed offerto alla cittadinanza due serate di<br />
ballo, liscio e balli di gruppo e ballo cubano.<br />
CastelnuovoCavalli, quest’anno alla settima edizione, che si<br />
è tenuto durante i festeggiamenti per il patrono Sant’ Antonino<br />
con la presenza di professionisti ed artisti di qualità ben noti nel<br />
mondo dei cavalli che si sono esibiti in diverse tipologie di monta<br />
DAL 2 AL 4 OTTOBRE TERZA EDIZIONE DI “CASTELNUOVO FOTOGRAFIA”<br />
Dopo il successo ottenuto nelle due edizioni, torna la<br />
manifestazione/festival “Castelnuovo Fotografia”, in<br />
programma dal 2 al 4 ottobre nel centro storico e all’interno del<br />
Palazzo Ducale “La Rocca”. Maestri della fotografia e fotografi<br />
emergenti esporranno i propri lavori sul tema dellʼesplorazione<br />
del paesaggio contemporaneo, del paesaggio naturale, urbano,<br />
sociale e quindi anche “paesaggio interiore”.<br />
Il festival al suo terzo appuntamento ha fin dalla prima edizione<br />
conquistato un pubblico ampio ed attento. La manifestazione<br />
mantiene la vocazione di festival indipendente e “slow”,<br />
puntando sulla qualità dei progetti esposti, dando spazio ai<br />
grandi protagonisti della fotografia e sostenendo l’editoria<br />
indipendente, i giovani fotografi ed i nuovi linguaggi visuali.<br />
La manifestazione avrà il suo fulcro nel Castello Rocca Colonna<br />
per poi estendersi nei vicoli e nelle piazze di Castelnuovo di Porto.<br />
Il programma prevede un fitto calendario di appuntamenti<br />
con mostre, letture portfolio,workshop, dibattiti, proiezioni e<br />
presentazione di libri.<br />
LA SCUOLA A CASTELNUOVO FOTOGRAFIA <strong>2015</strong><br />
“PhotolessonOne” è il titolo della settimana introduttiva di lavoro<br />
fotografico presso le classi 5 della scuola primaria e 1 della<br />
scuola secondaria dell’Istituto Conprensivo G. Pitocco. L’Amministrazione<br />
Comunale, nell’intento di avvicinare sempre di<br />
più la Scuola alle iniziative culturali del nostro territorio ed a<br />
seguito dell’interesse sollevato dal Festival Castelnuovo Fotografia,<br />
ha voluto finanziare una serie di lezioni sul linguaggio<br />
fotografico dedicate ai bambini ed ai ragazzi come primo step<br />
di un percorso cognitivo che produrrà materiali interessanti<br />
da presentare in occasione di Castelnuovo Fotografia <strong>2015</strong> in<br />
programma per il 3 e 4 <strong>Ottobre</strong>.<br />
Un’immagine scattata da Giorgio Cosulich de Pecine, esposta<br />
in un mostra a CastelnuovoFotografia.
COMUNE DI magliano romano<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Magliano Romano<br />
l’impianto fotovoltaico di via romana<br />
Nell’ambito del programma di sviluppo rurale che promuove<br />
l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, la Regione Lazio ha<br />
finanziato un impianto fotovoltaico per la produzione<br />
di energia rinnovabile, realizzato negli edifici comunali<br />
della palestra e scuola elementare-media.<br />
I pannelli solari sono stati installati sul terrazzo della palestra<br />
e sulla falda del tetto della scuola elementare e media e<br />
sono già funzionanti. Entrambi forniscono energia sia<br />
agli edifici della palestra e della scuola elementare e<br />
media che alla sede comunale che è stata collegata<br />
all’impianto.<br />
Tali impianti, indubbiamente, favoriscono un Risparmio<br />
Energetico perché è possibile produrre autonomamente<br />
energia per gli edifici collegati.<br />
scuole<br />
L’amministrazione del Comune di Magliano Romano ha confermato<br />
anche per il corrente anno scolastico <strong>2015</strong>/16 i contributi<br />
per le gite culturali nonché i viaggi di istruzione per i<br />
bambini frequentanti la scuola materna comunale, la scuola elementare<br />
e la scuola media facenti capo all’Istituto Comprensivo<br />
Padre Pio. Saranno mantenuti anche gli interventi per l’attuazione<br />
del diritto allo studio; in particolare, secondo quanto previsto<br />
dalle vigenti norme, si provvederà alla fornitura gratuita<br />
dei libri di testo agli alunni frequentanti le scuole<br />
elementari mentre agli alunni frequentanti la scuola media di<br />
primo grado potranno essere erogati contributi per l’acquisto di<br />
testi scolastici e di strumenti didattici in base alle disponibilità<br />
di bilancio e ai fondi erogati dalla Regione Lazio.<br />
Per quanto attiene il trasporto scolastico, il Comune di<br />
Magliano Romano garantisce il servizio per gli alunni<br />
che continueranno a frequentare le scuole medie presso<br />
l’Istituto Comprensivo Padre Pio di Sacrofano, nella<br />
sede di Sacrofano. Il costo del servizio a carico delle famiglie<br />
sarà determinato nella % minima prevista per legge per i servizi<br />
a domanda individuale.<br />
Inoltre, l’Amministrazione garantisce anche il servizio di mensa<br />
scolastica, ritenuto di fondamentale importanza, sia per le<br />
classi della scuola primaria che per la scuola dell’infanzia. Anche<br />
per l’ anno scolastico <strong>2015</strong>/16 il servizio è esternalizzato.<br />
Tutte le informazioni relative all’inizio del servizio e le relative<br />
tariffe saranno disponibili sul sito istituzionale www.comunedimaglianoromano.it.
COMUNE DI magliano romano<br />
Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Magliano Romano<br />
la discarica di magliano romano<br />
1) La nuova discarica di rifiuti speciali non pericolosi<br />
In relazione all’istanza di riclassificazione dell’attuale discarica<br />
in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, presentata<br />
dalla Società Idea4 alla Regione Lazio alla fine di Luglio<br />
2014, è stata convocata per il prossimo 15 settembre la conferenza<br />
dei servizi per esprimere un parere sulla valutazione di<br />
impatto ambientale. In tale sede, il Comune di Magliano<br />
Romano ha ribadito il proprio parere negativo sulla<br />
scelta del sito, che è localizzato a poche centinaia<br />
di metri dal centro abitato, dalle scuole, da pregiate<br />
aziende agricole biologiche, dai confini del Parco di<br />
Vejo e della Valle del Treja e da numerosi pozzi per<br />
l’approvvigionamento idrico.<br />
2) Il nuovo depuratore della discarica di rifiuti inerti.<br />
Per l’istanza, avanzata dalla società Idea 4, per la realizzazione<br />
di un depuratore per il trattamento del percolato a servizio<br />
dell’attuale discarica di inerti, esclusa dalla Regione Lazio<br />
alla Valutazione di Impatto Ambientale, in data 1/9/<strong>2015</strong> si<br />
è svolta la conferenza dei servizi organizzata dalla<br />
Direzione Territorio, Urbanistica, mobilità e Rifiuti<br />
della Regione. In tale sede si è preso atto della richiesta<br />
avanzata dal Comune di Magliano Romano, alla competente<br />
Direzione Ambiente regionale, di considerare tale realizzazione<br />
come un intervento di modifica sostanziale<br />
all’attuale discarica da sottoporre a VIA, richiedendo,<br />
quindi, di annullare il parere di esclusione<br />
dell’intervento al VIA. Non essendo intervenuto un diverso<br />
parere ambientale, al momento, la Direzione regionale<br />
Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti sta procedendo con<br />
l’iter istruttorio previsto dalla normativa e per quanto attiene<br />
l’aspetto urbanistico, per il quale è stato richiesto il parere<br />
al Comune di Magliano Romano, il responsabile tecnico si è<br />
limitato a considerare che, essendo già intervenuta una modifica<br />
urbanistica con la precedente autorizzazione del 2013,<br />
al momento non sussistono elementi urbanistici ostativi.<br />
3) Ampliamento codici Cer attuale discarica rifiuti<br />
inerti<br />
In data 22/07/<strong>2015</strong> la Regione Lazio ha approvato l’ampliamento<br />
dei rifiuti conferibili nell’attuale discarica di rifiuti<br />
inerti integrando, il lungo elenco già autorizzato, con nuovi<br />
21 codici cer. L’amministrazione di Magliano Romano<br />
sta valutando di ricorrere al TAR contro tale autorizzazione.<br />
SCUOLA DELL’INFANZIA “M. Immacolata”<br />
In data 9/9/<strong>2015</strong> si è conclusa la procedura di gara che ha aggiudicato<br />
alla stessa cooperativa del precedente a.s. “La<br />
Luce” il servizio educativo della scuola dell’infanzia per<br />
il prossimo triennio.<br />
Il servizio educativo offerto prevede sia il servizio di pre-scuola,<br />
con accoglienza e sorveglianza dei bambini in entrata dalle ore<br />
8:00 alle ore 9:00 che il prolungamento delle attività ludico ricreative<br />
di un’ora, con sorveglianza dei bambini in uscita dalle<br />
15:00 alle 16:00.<br />
L’ufficio comunale responsabile del servizio scuola, con apposita<br />
comunicazione, ricorda alle famiglie la corresponsione<br />
della prima rata di € 50,00 per i residenti (€ 100,00 per<br />
i non residenti) della retta di frequenza prevista per il I<br />
quadrimestre da versarsi nel mese di settembre.<br />
Tutte le informazioni relative al servizio e le relative rette sono<br />
disponibili sul sito istituzionale www.comunedimaglianoromano.it.
Speciale<br />
MIGRANTI FORZATI:<br />
UN FENOMENO MULTI CONTINENTALE<br />
ALLA RICERCA DI UN EQUILIBRIO<br />
di Elisa Mastrantonio- elisa.mastrantonio13@gmail.com<br />
Il premier David Cameron da settimane tuona contro il continuo<br />
flusso di migranti che arrivano a Dover da Calais tramite<br />
l’Eurotunnel. L’Ungheria nel luglio scorso per fermare i<br />
migranti ha avviato la costruzione di chilometri di rete e filo spinato<br />
lungo il confine con la Serbia. Molti altri “muri metallici”<br />
sono già eretti in Spagna, in Bulgaria, in Grecia e Turchia. Nel<br />
nostro confine meridionale i barconi di disperati sono la notizia<br />
quotidiana con cui aprono i telegiornali; ogni dato statistico di<br />
tale esodo, fatto di annegati e sopravvissuti, di adulti, di giovani<br />
e neonati, viene continuamente superato dalla rilevazione<br />
successiva. È un crescendo continuo: da gennaio a ferragosto<br />
abbiano raccolto 103 mila migranti e nello stesso periodo nel<br />
canale di Sicilia sono scomparse 2.300 persone (stime ONU).<br />
Ma che succede? L’intero mondo bussa o vuole sfondare le<br />
porte degli stati europei? Vogliono tutti venire a prendere<br />
il pane dalle nostre tavole? Per quanto i resoconti dei fatti di<br />
cronaca quotidiana fornitici dai media e le continue invettive<br />
dei politici portino ad insinuare tali dubbi nella nostra mente,<br />
sarebbe quantomeno riduttivo lasciare che questi stessi dubbi<br />
determinino completamente la nostra opinione sull’argomento<br />
considerato; per cercare di mettere realmente a fuoco ciò che<br />
44<br />
sta accadendo va fatta decantare, per un attimo, la sindrome<br />
dell’assediato. Non è vero che il mondo voglia venire a<br />
casa nostra per prendersi ciò che abbiamo in tavola<br />
oppure per sottometterci perché dannati crociati. Ciò è<br />
quello che può apparire mescolando confusamente tanti eventi<br />
diversi tra loro, spesso estranei al fenomeno dei migranti. È<br />
sicuramente certo che più parti del mondo, in questo periodo,<br />
stanno cambiando il proprio assetto politico-sociale in modo<br />
violento e non frenato dalle regole dell’ordine internazionale<br />
che credevamo di aver istituito. Molte aree del globo si stanno<br />
rimescolando sotto la pressione di una inedita disperazione che<br />
crea spinte di sopravvivenza con dinamiche più istintive che<br />
razionali, in cui la vita stessa è una frazione del “costo” cui i<br />
migranti sono disposti a pagare per avere una speranza. È un<br />
sovvertimento multi continentale vigoroso che cerca un nuovo<br />
equilibrio.<br />
Per fare un po’ di chiarezza sul fenomeno dobbiamo rispondere<br />
alle domande di base: “chi sono, da dove<br />
vengono e perché partono i cosiddetti migranti”.<br />
Secondo un dato Istat risalente al 2013, il totale degli ingressi
in Italia da parte di cittadini non comunitari ammonterebbe a<br />
255.646. Nello stesso anno, e sempre in Italia, vengono registrate<br />
27.771 richieste d’asilo. Ma chi è il richiedente asilo? L’International<br />
Organization for Migration definisce questi come<br />
“colui che è fuori dal proprio paese e presenta, in un altro stato,<br />
domanda di asilo per il riconoscimento dello status di rifugiato<br />
in base alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951”.<br />
Le parole chiave sono “riconoscimento dello status di rifugiato”<br />
per i quali è necessario ricorrere ad un’altra definizione. Il<br />
termine “rifugiato” indica quell’individuo che “nel giustificato<br />
timore d’essere perseguitato per la sua razza, la<br />
sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza<br />
a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni<br />
politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la<br />
cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole<br />
domandare la protezione di detto Stato…”. Queste informazioni<br />
svelano, dunque, che parte delle persone che giungono<br />
in Italia (e buona parte di quelle che vi arrivano a bordo<br />
dei barconi), non sono spinte dalla ricerca di un lavoro o dal<br />
tentativo di un ricongiungimento familiare, ma dai rischi che<br />
corrono (o correrebbero) restando nel proprio paese.<br />
La Tabella 1 rappresenta la variazione del numero di<br />
profughi nel mondo tra il 1993 e il 2013. Come si può<br />
dedurre da questa, secondo le stime più recenti dell’Alto Commissariato<br />
delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), sarebbero<br />
51,2 milioni i migranti forzati nel mondo, la cifra più alta<br />
mai registrata. Di questi, 1,2 milioni sono richiedenti asilo, 16,7<br />
milioni hanno ottenuto lo status di rifugiato e 33,3 milioni sono<br />
sfollati interni, ovvero “individui o gruppi di individui costretti<br />
o obbligati a fuggire o a lasciare le proprie abitazioni o i luoghi<br />
in cui risiedono abitualmente per evitare le conseguenze<br />
di conflitti armati, situazioni di diffusa violenza, violazioni dei<br />
diritti umani […] senza attraversare il confine riconosciuto di<br />
uno Stato”.<br />
Tabella 1: la variazione del numero di profughi nel<br />
mondo tra il 1993 e il 2013<br />
È stato calcolato che sono in media 32.200 le persone ogni giorno<br />
costrette a lasciare la propria casa per cercare rifugio altrove,<br />
a causa di conflitti o persecuzioni. Spostamenti così ingenti<br />
dovrebbero far riflettere sulla diffusione e, più di tutto, sulla<br />
gravità degli eventi che li provocano: più l’evento è grave e duraturo<br />
nel tempo, maggiore sarà la fuga da esso scatenata.<br />
Una classifica pubblicata annualmente dall’UNHCR fornisce<br />
un’utile panoramica dei Paesi di maggiore provenienza dei ri-
fugiati di tutto il mondo. Consultando i dati risalenti al 2012,<br />
si osserva che i primi cinque posti sono occupati da Afghanistan<br />
(2.585.600), Somalia (1.136.100), Iraq (746.400), Siria<br />
(728.500) e Sudan (569.200 rifugiati). L’anno successivo, la<br />
stessa classifica vede in testa sempre l’Afghanistan, seguito da<br />
Siria, Somalia, Sudan e Repubblica Democratica del Congo.<br />
La situazione registrata, a metà del 2014, è raffigurata<br />
nella Tabella 2.<br />
Tabella 2: Paesi di provenienza dei rifugiati<br />
(luglio 2014)<br />
A riprova di quanto affermato precedentemente, si vuole concentrare<br />
l’attenzione su uno Stato in particolare tra quelli riportati<br />
dalle statistiche considerate: la Siria. È importante notare<br />
come, dall’anno dello scoppio vero e proprio della guerra civile<br />
(2012), con l’inasprirsi del conflitto, siano aumentati i rifugiati<br />
di provenienza siriana nel mondo, tanto da raggiungere l’apice<br />
della classifica. Ma chi accoglie tutte queste persone in<br />
fuga? Poiché, come abbiamo constatato, è dai Paesi più afflitti<br />
da guerre e disordini che proviene il maggior numero di rifugiati,<br />
è proprio nell’area limitrofa a questi che dobbiamo guardare<br />
per individuare quali siano, invece, i principali paesi ospiti.<br />
Infatti, secondo dati risalenti alla metà del 2014, il Paese<br />
ospitante il maggior numero di rifugiati sarebbe il Pakistan<br />
(1.600.000), seguito dal Libano (1.100.000) e dall’Iran (poco<br />
meno di un milione). È interessante rilevare la differente incidenza<br />
della presenza di rifugiati in ciascuno dei tre paesi sopracitati:<br />
il Pakistan, infatti, si ritrova al diciannovesimo posto<br />
nella classifica con 9 rifugiati ogni mille abitanti; il Libano, che<br />
tra i tre Stati considerati è il più piccolo, ospita 257 rifugiati<br />
ogni mille abitanti, ricoprendo il primo posto; infine l’Iran, risulta<br />
ottavo con 13 rifugiati ogni mille abitanti.<br />
4
Speciale<br />
L’ultima tabella (n.3) raffigura, invece, le principali<br />
destinazioni dei richiedenti asilo nella prima metà del<br />
2014. Come si può osservare, la zona d’interesse si sposta verso<br />
l’Europa, con la Germania al primo posto che, alla fine del<br />
2013, conta circa 110.000 richieste d’asilo. Si noti la posizione<br />
occupata dall’Italia nella classifica. Nonostante il continuo fenomeno<br />
degli sbarchi, riceve circa 80.100 richieste d’asilo in<br />
meno rispetto alla nazione tedesca. In tutto il 2013, si registra<br />
in Italia la presenza di 78.006 rifugiati e 13.620 richieste d’asilo<br />
in sospeso, di provenienza perlopiù africana.<br />
Tabella 3: le principali destinazioni dei richiedenti<br />
asilo nella prima metà del 2014.<br />
I flussi dei migranti, quindi, hanno caratteristiche più<br />
complesse e profonde di quelle che appaiono a prima vista,<br />
le quali possono (e dovrebbero) essere colte attraverso<br />
lo sviluppo generale di una più matura coscienza sociale.<br />
La perigliosa e disperata fuga dalla propria terra di uomini,<br />
donne, bambini (accompagnati o affidati nelle mani del destino)<br />
è un fenomeno di grandi dimensioni, carico di tanta sofferenza,<br />
che stenta a trovare vie di soluzione in ambito continentale.<br />
Esso verosimilmente sarà il fenomeno storico caratterizzante<br />
questo scorcio di secolo che solo politiche multi-nazionali<br />
armonizzate potranno tentare di governare.<br />
ORARIO: 09,00 - 12,00 / 15,00 - 19,00<br />
SABATO MATTINA: 09,00 - 12,00<br />
ECOGRAFIA:<br />
MAMMARIA, TIROIDEA, EPATICA,<br />
RENALE, PELVICA,<br />
TRANS - RETTALE E PROSTATICA<br />
TRANSVAGINALE, MUSCOLARE<br />
ECOCOLOR DOPPLER:<br />
ARTERIOSO E VENOSO<br />
RADIOLOGIA CON TECNICA DIGITALE:<br />
ORTOPANORAMICA,<br />
TELECRANIO CON TECNICA DIGITALE<br />
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CON TECNICA DIGITALE<br />
MOC - TOTAL BODY<br />
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Via dei Villini, 1 • MORLUPO 5- Tel. 06 90.71.270 - 339 1821474<br />
www.radiologiamorlupo.com - radiologiamorlupo@libero.it
Speciale<br />
VAI, DEVI ANDARE CORE MIO<br />
di Primo Sommaro<br />
Nei nostri paesi e nelle nostre<br />
città le mamme o i nonni<br />
accompagnano i bimbi a scuola,<br />
o alla fermata dello scuolabus,<br />
perché “i pericoli per strada sono<br />
tanti”. La stessa cosa succede<br />
qualche anno dopo per andare a<br />
nuoto, a danza, a musica. Eppure<br />
l’habitat è il nostro, quello che<br />
frequentiamo continuamente,<br />
quello in cui sappiamo muoverci,<br />
sappiamo gestire e affrontare,<br />
ciononostante sentiamo il<br />
bisogno di accompagnare i<br />
piccoli a scuola, in palestra, ecc.<br />
È un impulso che non nasce<br />
da un ragionamento o da una<br />
particolare lungimiranza ma<br />
da un incontrollabile senso<br />
di protezione; una tutela che<br />
sentiamo dovuta.<br />
In altre parti del mondo, non<br />
distanti da noi, altri bambini<br />
e altri ragazzi dopo il saluto al<br />
padre sprofondano tra le braccia<br />
della madre. Immaginiamo un<br />
abbraccio lunghissimo, carico<br />
di emozione e animato da<br />
sentimenti contrastanti; c’è lo<br />
strazio della separazione<br />
per un lungo viaggio,<br />
forse un addio ed anche<br />
la necessità di infondere<br />
fiducia e speranza, di<br />
mentire su quel viaggio<br />
affinché appaia sopportabile<br />
e un po’ attraente. Il percorso<br />
ed il contesto, in realtà, sono<br />
totalmente ignoti; carovane,<br />
lande deserte, compagni di<br />
viaggio sconosciuti, fatica, il<br />
mare e poi… poi la fantasia non<br />
sa più inventare. Sconosciuta è<br />
finanche la possibilità che il<br />
bimbo possa sfamarsi ogni<br />
giorno, come pure ignote sono<br />
le difficoltà fisiche e i soprusi in<br />
agguato.<br />
Una speranza, che ha sembianze<br />
di certezza, autoindotta, tiene<br />
insieme questo quadro e dà forza<br />
a quella separazione: “piccolo<br />
mio il cielo vigilerà sul tuo<br />
cammino, saprà darti una<br />
via di scampo; sicuramente<br />
ci sarà per te una possibilità<br />
di vita che qui non c’è”.<br />
Notizie flash: “l’agenzia UE<br />
Frontex comunica che dal<br />
gennaio <strong>2015</strong> ad oggi i minori<br />
non accompagnati assommano<br />
a 7.400 unità; altro barcone<br />
avvistato al largo di…, sfondato<br />
il confine di filo spinato in<br />
Macedonia…”.<br />
La globalizzazione, nei suoi<br />
primi passi ad inizio secolo<br />
aveva proiettato altre visioni,<br />
disseminato altre aspettative; un<br />
trailer completamente diverso.<br />
48 6
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CENTRO DI RACCOLTA
Esclusiva<br />
INTERVISTA CON IL SINDACO DI SACROFANO<br />
TOMMASO LUZZI “IL MIO COMUNE<br />
ESTRANEO AI FATTI DI MAFIA”<br />
di Romolo Bali<br />
Nelle prossime settimane il Ministro degli Interni<br />
Alfano dovrà decidere sulla richiesta di commissariamento<br />
(con conseguente scioglimento di<br />
Giunta e Consiglio Comunale) del Comune di Sacrofano<br />
avanzata dal prefetto Gabrielli. L’ipotesi avanzata è<br />
quella di infiltrazioni mafiose, a seguito dell’inchiesta<br />
Mafia Capitale. Un’accusa grave che, se confermata,<br />
rischia di “sporcare” il nome del paese per molti anni.<br />
Siamo andati a sentire cosa risponde a queste accuse il<br />
primo cittadino. Ecco le sue parole.<br />
Sindaco Luzzi, tra qualche settimana il ministro Alfano<br />
deciderà sulla richiesta di commissariamento del<br />
Comune di Sacrofano avanzata dal prefetto Gabrielli.<br />
Come sta affrontando questa situazione?<br />
Con serenità ma anche con grande determinazione perché intendo<br />
difendere la mia onorabilità, quella della mia maggioranza<br />
e dei numerosi cittadini di Sacrofano che in tanti anni<br />
mi hanno sempre confermato, sia alle elezioni regionali che a<br />
quelle comunali, la loro fiducia.<br />
La richiesta si basa sull’accusa di infiltrazioni mafiose<br />
nel suo Comune. Un’accusa decisamente pesante, fondata<br />
su alcune intercettazioni. Possibile che Gabrielli<br />
stia prendendo un grande abbaglio?<br />
Nulla consente di ritenere vi siano state infiltrazioni mafiose<br />
nel Comune di Sacrofano. E poiché di queste infiltrazioni<br />
si parla in ragione del processo “ Mafia Capitale “ che vede<br />
coinvolta la Cooperativa 29 giugno ed il suo legale rappresentante,<br />
Buzzi, in una serie di discussi rapporti sia con l’amministrazione<br />
comunale di Roma che con quella di altri comuni<br />
vicini, posso affermare con assoluta cognizione di causa che<br />
mai Buzzi e le sue cooperative hanno operato nel Comune di<br />
Sacrofano. Io non so quali intercettazioni siano state prese in<br />
considerazione per ipotizzare le iniziative contro il Comune<br />
che rappresento ma so per certo che i fatti che ho citato pocanzi<br />
smentiscono eventuali chiacchiere intercettate e, comunque,<br />
non ho mai avuto rapporti sia con Buzzi che con Carminati.<br />
Io non so se il Prefetto stia prendendo un abbaglio, devo ritenere<br />
che nel caso di Sacrofano si sta commettendo un errore,<br />
né posso immaginare che questo errore abbia come presupposto<br />
le verifiche effettuate dalla Commissione di accesso che<br />
Sopra: Il sindaco Tommaso Luzzi Nella pagina accanto:<br />
50<br />
La lettera al Prefetto
per alcuni mesi ha puntualmente analizzato tutte le attività<br />
dell’amministrazione Comunale e sono certo senza mai individuare<br />
qualcosa che potesse suscitare la benché minima perplessità.<br />
Lei personalmente è indagato per concorso in associazione<br />
mafiosa. È stato interrogato dagli inquirenti?<br />
È vero, io sono indagato per partecipazione in associazione<br />
mafiosa. Non sono stato mai interrogato benché io abbia<br />
pubblicamente dato la mia disponibilità ad essere sentito dai<br />
magistrati se lo avessero voluto. È altrettanto vero, però, che<br />
ho interloquito sistematicamente con i membri della commissione<br />
di accesso, ho loro fornito, insieme ai miei collaboratori,<br />
tutti i chiarimenti che venivano sollecitati, ho proposto e documentato,<br />
in buona sostanza, un quadro di insieme che esclude<br />
categoricamente ogni ipotizzato mio coinvolgimento nelle vicende<br />
criminali delle quali ormai si discute da quasi un anno.<br />
In alcune intercettazioni e da quanto trapela dai giornali,<br />
sembrerebbe che lei abbia incontrato personalmente<br />
Massimo Carminati e ne abbia ricevuto aiuto in<br />
cambio di favori amministrativi. Cosa risponde?
Esclusiva<br />
Non rammento di aver incontrato mai Carminati, anzi tenderei<br />
ad escluderlo. Un fatto è certo, non ho mai ricevuto da questo<br />
signore favori politici né gli ho fatto favori di sorta. Devo<br />
anche far presente che neanche sapevo dove fosse l’abitazione<br />
di Carminati a Sacrofano, eppure alcuni fantasiosi giornalisti<br />
hanno scritto che sarei andato a mangiare a casa sua.<br />
Massimo Carminati ha vissuto per anni a Sacrofano,<br />
vicino alla zona di Borgo Pineto. E proprio all’uscita<br />
della sua villa è stato arrestato. Sacrofano è un paese<br />
piccolo. L’avrà pure incontrato qualche volta?<br />
Ribadisco: non ho alcuna memoria di un incontro o di una<br />
conversazione con Carminati, ignoro dove fosse la sua abitazione<br />
e, benché, come lei mi fa presente, il paese è piccolo, io<br />
debbo sottolineare quello che ho detto poco fa.<br />
Sacrofano è citato ben 168 volte nelle due ordinanze di<br />
custodia cautelare che porteranno Buzzi, Carminati e<br />
altri circa 50 imputati a processo a partire dal prossimo<br />
5 novembre. Possibile che sia dovuto solo al fatto<br />
che Carminati abitasse qui’?<br />
Perché Sacrofano sia citato 168 volte nei provvedimenti cautelari<br />
cui lei fa cenno non lo so. Ma vorrei anche sapere quante<br />
altre volte sono stati citati gli altri Comuni del comprensorio e,<br />
in particolare, quelli che, contrariamente a Sacrofano, hanno<br />
avuto - debbo ritenere in buona fede - rapporti di lavoro con<br />
Buzzi e le sue cooperative.<br />
Come sta reagendo la comunità di Sacrofano ad un’accusa<br />
così grave, che rischia di “sporcare” il nome di<br />
questo paese per decenni?<br />
Sacrofano sta reagendo con dignità, con grande dignità, a<br />
questa accusa infamante, al di là dello sciacallaggio di alcuni<br />
avversari politici, i quali non immaginavano mai di poter<br />
sfruttare questo momento critico che stiamo vivendo per aggredire<br />
la situazione politica lineare e radicata che caratterizza<br />
il centrodestra da decenni a Sacrofano.<br />
La stragrande maggioranza dei cittadini è, comunque, schierata<br />
al fianco dell’amministrazione Comunale alla quale più<br />
volte ha manifestato solidarietà e rispetto.<br />
Certo non le nascondo il danno che questo stato di cose sta<br />
provocando nei settori produttivi del Comune: so che vi è stato<br />
un calo di presenza nei ristoranti, dove i romani sono soliti venire,<br />
i maneggi vivono un certo disagio ed altrettanto le altre<br />
attività commerciali.<br />
Cosa si aspetta dalle decisioni del Ministro Alfano?<br />
Io mi auguro vivamente che questo momento di enorme tensione<br />
venga valutato con grande senso di responsabilità da<br />
chi ha il compito di decidere circa l’eventuale scioglimento<br />
dell’amministrazione comunale. Auspico che le relazioni redatte<br />
dagli ispettori, la cui presenza io stesso ho sollecitato,<br />
vengano lette con tutta l’attenzione possibile e se, come<br />
sono certo, non emergerà nulla che possa giustificare iniziative<br />
penalizzanti, si abbia il coraggio civico e politico di dire che,<br />
alla luce di ciò che è emerso, il nostro Comune non deve essere<br />
sciolto. Ribadisco anche in questa sede ciò che ho avuto modo<br />
di dire ad altri suoi colleghi: nel mio ufficio in Comune, e come<br />
già in quelli della Regione, fa bella mostra di sé la storica foto<br />
che ritrae insieme Falcone e Borsellino. Due eroi che ho sempre<br />
ammirato per il loro coraggio e per il loro senso dello Stato. A<br />
loro, sia io che tutto il mondo umano nel quale sono cresciuto,<br />
ci siamo sempre ispirati. Questi sono e restano i nostri valori<br />
che nessuna contestazione strumentale potrà mai scalfire.<br />
4
5
Cover Story<br />
copia omaggio<br />
G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
Speciale<br />
VOLONTARIATO<br />
CHE PASSIONE<br />
+ INCHIESTA + I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />
MAFIA CAPITALE DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />
Anche nella nostra zona, le associazioni di volontariato offrono un importante<br />
contributo al benessere individuale e collettivo. Una realtà variegata e complessa, che<br />
forse beneficerebbe di una maggiore integrazione.<br />
di Raffaella Rojatti<br />
Un italiano su 13 impegnato nel volontariato<br />
Secondo la definizione ufficiale, fare volontariato significa<br />
“compiere attività gratuite a beneficio di altri”. È un fenomeno<br />
questo che riguarda molti di noi: secondo l’Istat, un italiano su<br />
13 è attivo in un’organizzazione di volontari (e il numero aumenta<br />
se si considerano anche i tanti volontari che operano in<br />
modo individuale, al di fuori di organizzazioni strutturate)...<br />
Fra i volontari attivi in associazioni organizzate, quasi la metà<br />
(4 su 10) opera in seno ad associazioni di volontariato, onlus<br />
o associazioni di promozione sociale, mentre una percentuale<br />
inferiore è attiva in associazioni religiose (24%), culturali-sportive<br />
(17%) o in comitati o movimenti (9%). Una parte ancora più<br />
ridotta si impegna gratuitamente a favore di partiti e sindacati,<br />
amministrazioni come la scuola o il Comune, altre associazioni<br />
non-profit.<br />
Le tre famiglie del volontariato locale<br />
Anche nella nostra zona, le associazioni di volontariato, onlus<br />
e associazioni di promozione sociale svolgono un ruolo importante<br />
e lo fanno strutturandosi all’interno di tre grosse “famiglie”:<br />
l’Avis, l’Anpas e la Croce Rossa italiana.<br />
In particolare, l’Avis è presente nel Lazio con 200 strutture comunali,<br />
otto delle quali nella nostra area. L’Anpas è una “associazione<br />
di associazioni” di livello nazionale e nella nostra zona<br />
ha entità aderenti in quattro comuni (Castelnuovo di Porto,<br />
Campagnano, Riano e Rignano). La Croce Rossa è presente<br />
nella nostra area con cinque comitati o sedi locali (Fiano,<br />
Formello, Mazzano, Monterotondo e Morlupo).<br />
Obiettivi importanti, in parte sovrapposti<br />
Delle tre grandi famiglie di associazioni di volontari presenti sul<br />
nostro territorio, l’unica ad avere un obiettivo esclusivo e delimitato<br />
è in realtà l’Avis, che opera per promuovere la donazione<br />
del sangue volontaria, gratuita e anonima.<br />
Leggermente diversa è la situazione dell’Anpas, che sulla carta<br />
ha obiettivi molto diversificati. I più noti e apprezzati riguardano<br />
l’assistenza e il trasporto degli infermi, spesso in collaborazione<br />
con il 118, e le attività di protezione civile, a cui si<br />
aggiungono tuttavia attività nel campo della formazione e delle<br />
adozioni internazionali.<br />
Infine, le unità locali della Croce Rossa perseguono gli obiettivi<br />
di solidarietà, inclusione sociale e diritto internazionale e umanitario<br />
tipici della Croce Rossa (che è un movimento internazionale)<br />
declinandoli in attività che in parte si sovrappongono<br />
a quelle degli altri due gruppi: preparazione alle emergenze (e<br />
quindi protezione civile), raccolta di sangue e suoi derivati, trasporto<br />
infermi anche in collaborazione con il 118.<br />
Va detto infine, che in molte realtà italiane i comitati della<br />
Croce Rossa forniscono un fondamentale e qualificato apporto<br />
nell’assistenza ai migranti e rifugiati.<br />
Un settore in cui, come ricordavamo nel servizio pubblicato<br />
nel numero precedente de Il Nuovo, saremo<br />
presto chiamati ad essere attivi anche nella nostra<br />
zona.<br />
54
VOLONTARIATO: COME SI FINANZIA?<br />
Nelle associazioni di volontariato, i<br />
volontari prestano la propria attività<br />
in modo gratuito. Qualsiasi attività<br />
tuttavia comporta delle spese<br />
vive (di formazione, trasporto,<br />
attrezzatura) che devono essere<br />
finanziate, e che di norma sono<br />
sostenute ricorrendo ai contributi<br />
degli associati, di sostenitori/<br />
sponsor o della comunità nel suo<br />
insieme (i famosi “soldi pubblici”).<br />
Dal 2006, a queste modalità di<br />
finanziamento si è aggiunto un<br />
sistema per molti versi ibrido, grazie<br />
al quale alcune associazioni (fra cui<br />
quelle di volontariato, le Onlus e le<br />
associazioni di promozione sociale)<br />
possono beneficiare di contributi<br />
decisi da singoli individui (i<br />
contribuenti), ma ricavati dalle<br />
imposte che questi versano allo<br />
Stato.<br />
È il famoso “5 per mille”, una<br />
modalità di finanziamento a cui<br />
fanno ricorso con successo anche<br />
diverse associazioni del nostro<br />
territorio, come risulta dai dati<br />
pubblicati sul sito dell’Agenzia delle<br />
entrate per il 2013, ma che vede fra<br />
i primi beneficiari soprattutto onlus<br />
di portata nazionale come l’AIRC,<br />
Emergency e Medici senza<br />
frontiere.<br />
Quale futuro per il 5 per mille?<br />
Il 5 per mille è una misura introdotta<br />
nel 2006 e rinnovata di anno in anno<br />
dai governi che si sono susseguiti.<br />
Sembra però che la riforma del terzo<br />
settore attualmente in preparazione<br />
preveda un rafforzamento di<br />
questa modalità di finanziamento<br />
(che ha il pregio di provenire dal<br />
basso), a fronte di maggiori obblighi<br />
di pubblicità (la pubblicazione<br />
dei bilanci, per es.) da parte delle<br />
associazioni che ne beneficiano.<br />
Un’abitudine, quella della<br />
rendicontazione sull’uso dei<br />
fondi pubblici, non ancora molto<br />
diffusa in Italia, ma a cui forse<br />
sarebbe utile prepararsi.
?????<br />
PROTEZIONE CIVILE, CHI SE NE OCCUPA?<br />
copia omaggio<br />
Delle 32 associazioni registrate<br />
o censite dal Centro servizi per<br />
il volontariato nella nostra area<br />
(consultabile a www.volontariato.<br />
lazio.it), ben 14 hanno anche<br />
finalità di protezione civile.<br />
A queste vanno poi aggiunti i cinque<br />
comitati locali della Croce Rossa<br />
(che annoverano fra le proprie<br />
finalità anche la preparazione alle<br />
emergenze) e i Gruppi comunali<br />
di protezione civile, composti<br />
da volontari, ma giuridicamente<br />
diversi dalle normali associazioni di<br />
volontariato, in quanto facenti capo<br />
all’amministrazione comunale.<br />
Purtroppo, la compresenza di<br />
diverse organizzazioni ha<br />
riflessi economici importanti.<br />
L’esiguità delle risorse rispetto<br />
al numero di gruppi determina<br />
necessariamente una riduzione<br />
degli importi attribuibili a ciascun<br />
gruppo e, di conseguenza, una<br />
minore efficacia dei fondi.<br />
La carenza di fondi e i ritardi dei<br />
contributi sono infatti l’argomento<br />
di un recente comunicato stampa<br />
del coordinamento del volontariato<br />
di protezione civile del Lazio, cui<br />
aderisce anche l’Anpas.<br />
Da parte sua la Regione Lazio sta<br />
verosimilmente cercando di fare<br />
ordine in questo settore, anche<br />
grazie a una neocostituita Agenzia<br />
regionale della protezione civile e<br />
all’elaborazione (nell’agosto <strong>2015</strong>)<br />
di un regolamento che definisce<br />
i criteri per l’assegnazione dei<br />
contributi.<br />
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
+ INCHIESTA<br />
MAFIA CAPITALE<br />
Speciale<br />
VOLONTARIATO<br />
+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />
DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />
Nell’interesse di tutti, c’è da<br />
augurarsi che questo riordino<br />
porti rapidamente a una maggiore<br />
efficacia dei servizi e dell’uso delle<br />
risorse, a prescindere dai soggetti<br />
(figura sotto) che si fanno carico di<br />
queste importanti attività.<br />
4
VOLONTARIATO: UN MONDO IN FASE DI RIORDINO<br />
Tutte le principali famiglie di volontariato<br />
descritte in precedenza<br />
stanno attraversando una qualche<br />
forma di cambiamento o riforma.<br />
Avis: Con il recepimento di una<br />
direttiva europea del 2003, finalizzata<br />
a migliorare l’organizzazione<br />
strutturale e sanitaria della raccolta,<br />
a partire dal <strong>2015</strong> molte<br />
entità Avis sono state costrette<br />
ad adeguare i locali in cui sono<br />
effettuati i prelievi.<br />
In alcuni casi, per supplire alle difficoltà<br />
di adeguamento delle sedi<br />
(spesso sale parrocchiali e scuole),<br />
l’Avis si è dotata di “autoemoteche”,<br />
degli autoveicoli attrezzati,<br />
che però hanno un costo elevato<br />
(150-250 mila euro per 3-4 postazioni<br />
di prelievo). In altri è stato<br />
necessario trasferirsi in sedi nuove.<br />
Croce Rossa: Nata come ente<br />
pubblico nel 1863, dal 2012 la<br />
Croce rossa attraversa una<br />
complessa riforma intesa a<br />
riportarla nell’alveo dell’associazionismo<br />
privato.<br />
Anche se il processo è ancora in corso,<br />
di fatto la privatizzazione è già<br />
una realtà per i comitati locali che si<br />
sono trasformati dal primo gennaio<br />
2014 in associazioni di diritto privato.<br />
Tale cambiamento ha tuttavia<br />
un impatto soprattutto sui lavoratori<br />
dipendenti, e non sul reclutamento<br />
e la gestione dei volontari.<br />
Volontariato nella protezione<br />
civile: La legge 100 del 2012, ha<br />
ribadito il ruolo del sindaco quale<br />
referente locale delle attività di protezione<br />
civile, con il supporto dei<br />
gruppi comunali di volontari.<br />
Nel dicembre 2014, la Regione<br />
Lazio si è dotata di un’Agenzia<br />
regionale della protezione civile<br />
deputata a coordinare e censire le<br />
diverse associazioni di volontariato<br />
in questo ambito, mentre in agosto<br />
è stato pubblicato il regolamento<br />
che definisce i criteri per l’assegnazione<br />
dei contributi.<br />
5
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
copia omaggio<br />
Speciale<br />
VOLONTARIATO<br />
Capena<br />
di Simone Giallonardo<br />
L’AVIS COMUNALE CAPENA<br />
(Associazione Volontari Italiani del<br />
Sangue) svolge dal 1986 un importante<br />
compito a livello sanitario in<br />
questo Comune. L’Associazione<br />
promuove ogni anno ben 5<br />
giornate per la donazione del sangue ed è<br />
sempre disponibile attraverso il Presidente ed il Consiglio<br />
Direttivo ad aiutare nella ricerca di sangue in casi di estrema<br />
emergenza. Ogni anno vengono raccolte oltre 330 sacche<br />
di sangue ed i soci sono oltre 250. L’Associazione lavora<br />
a stretto contatto con l’Ospedale Fatebenefratelli San Pietro<br />
di Roma. Al momento l’Associazione sta ultimando i<br />
lavori per l’apertura della nuova sede in località Scorano.<br />
L’Associazione non riceve contributi, tuttavia è previsto<br />
dalla legge un piccolo rimborso spese per ogni sacca di sangue.<br />
Sono bene accette donazioni di privati, anche in vista dell’allestimento<br />
della nuova sede.<br />
+ INCHIESTA<br />
MAFIA CAPITALE<br />
+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />
DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />
CROCE ROSSA VALLE DEL TEVERE<br />
- Commissario BRAVI ANTONIO<br />
- Volontari 116 CIRCA<br />
- Sede VIA F.FELLINI 7 – FIANO ROMANO<br />
- Mail, telefono e facebook capena@critevere.org – fiano@critevere.org<br />
800722014 Croce Rossa Italiana Comitato<br />
Locale Valle del Tevere<br />
L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE SEZ. DI CAPENA –<br />
NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE<br />
Costituito nel 2005, il Nucleo persegue la promozione e la<br />
tutela dei diritti delle persone mediante l’assistenza e la vigilanza,<br />
prioritariamente nei confronti di portatori di handicap,<br />
anziani, emarginati e minori; la protezione, la conservazione e<br />
la valorizzazione dell’ambiente, della cultura e del patrimonio<br />
storico ed artistico.<br />
I volontari sono impegnati nelle campagne di avvistamento e<br />
spegnimento degli incendi boschivi; la squadra è sempre a disposizione<br />
ad intervenire in ogni evento calamitoso, anche al di<br />
fuori del territorio regionale.<br />
AVIS COMUNALE CAPENA<br />
- Anno di fondazione 1986<br />
- Presidente D’IPPOLITO GIOVANNA<br />
- Numero soci OLTRE 250<br />
- Sede LEGALE VIA DON MINZONI 14 – CAPENA<br />
(PROSSIMA SEDE OPERATIVA VIA DELLA BUONA<br />
FORTUNA SNC)<br />
- Mail: info@aviscapena.it<br />
Il Comitato della CROCE ROSSA VALLE DEL TEVERE<br />
nasce il 6 giugno 2013 e comprende i comuni di Fiano<br />
Romano, Capena, Civitella S. Paolo, Nazzano, Sant’Oreste,<br />
Torrita Tiberina, Filacciano, Ponzano Romano.<br />
La sede principale è situata in via F. Fellini 7 a Fiano<br />
Romano. I volontari si occupano dei trasporti in ambulanza,<br />
il soccorso urgente 118, il trasporto urgente<br />
di pazienti con ambulanze di rianimazione, trasporti<br />
disabili e infermi, trasporto dializzati.<br />
I volontari non ricevono nessuna retribuzione, tuttavia per l’erogazione<br />
di alcuni servizi è necessario dare un contributo che<br />
sarà investito sulla manutenzione dei mezzi e sui settori d’intervento.<br />
ANC – NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE CAPENA<br />
Presidente LAURENZI MARIO<br />
- Sede VIA DON MINZONI 6B<br />
- Mail: anccapena@gmail.com<br />
Tel. : 06-9032572<br />
ANC - Nucleo di Protezione Civile Capena 100<br />
586
Castelnuovo<br />
NOI DELL’AVIS CASTELNUOVO<br />
Ad oggi l’Avis Castelnuovo è l’unica tra le Avis nel Lazio che non<br />
si è ancora riuscita ad adeguare alla legge vigente che prevede<br />
una struttura a norma per la raccolta di sangue e, infatti, da<br />
settembre non potrà più essere operativa. Le proroghe<br />
sono scadute! Questo è lo scenario che i volontari temevano<br />
e che adesso è diventato una realtà. Ricordo che proprio a<br />
dicembre 2014 sono stati festeggiati i 25 anni dell’associazione<br />
con le foto dei soci fondatori che sono stati celebrati per il loro<br />
impegno; una foto in particolare ha commosso tutti,<br />
quella di Aldo Stefanori, il presidente storico che ha<br />
fondato l’Avis a Castelnuovo… Chissà cosa direbbe oggi!<br />
Lui, che ovunque si trovava: al bar, al supermercato, alla posta<br />
cercava donatori! È così che l’ho conosciuto e che ho sentito<br />
parlare dell’Avis per la prima volta, in fila dal dottore! Se fosse<br />
qui, come dirgli che con l’arrivo di settembre termina<br />
questo servizio, importante per tutti? Alternative<br />
concrete alla chiusura? Appoggiarsi ad un’altra Avis rischiando<br />
di spegnersi lentamente oppure avere fiducia nell’amministrazione.<br />
Il sindaco pro tempore Alfonso Pedicino ci ha<br />
proposto una soluzione che, per diventare concreta, deve essere<br />
discussa in Giunta e approvata. Ci chiediamo se l’associazione<br />
sia una priorità in questo momento difficile per<br />
Castelnuovo. Noi speriamo di si e abbiamo fiducia…Scusate<br />
il NOI, ma ho difficoltà a rimanere imparziale dal momento<br />
che anch’io faccio parte dell’Avis Castelnuovo e ogni anno nelle<br />
nostre scuole racconto di Noi, del servizio che svolgiamo e di<br />
come anche loro, i bambini che mi ascoltano, possono far parte<br />
di quel Noi, anche senza donare, accogliendo e portando<br />
il nostro messaggio. Chiediamo anche all’Amministrazione di<br />
far parte di questo Noi, di accogliere il nostro messaggio e la<br />
nostra missione, soprattutto adesso, sarebbe bello riscoprirci<br />
comunità e partire da noi…<br />
Carolina Garrow<br />
AVIS, QUALCOSA SI MUOVE PER LA NUOVA<br />
SEDE...<br />
Ecco quanto pubblicato sul sito dell’Avis pochi giorni prima<br />
che questo giornale vada in stampa. Una piccola boccata di<br />
ossigeno e una porticina che si apre nelle speranze dei volontari<br />
e della comunità. Riportiamo il testo del comunicato<br />
integralmente:<br />
DOPO UN LUNGO PERIODO DI INCERTEZZA E INE-<br />
VITABILE TREPIDAZIONE REGISTRIAMO L’IMPEGNO<br />
FORMALE DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE A<br />
RENDERE DISPONIBILE UNA SEDE PER LE DONAZIO-<br />
NI AVIS, RISPONDENTE AI NUOVI REQUISITI DI LEG-<br />
GE.<br />
SI SCHIUDE COSI’ LA POSSIBILITA’ DI CONTINUARE<br />
L’ATTIVITA’ DELL’AVIS CASTELNUOVO DI CUI ERA<br />
GIA’ STATA DISPOSTA LA SOSPENSIONE NEL COM-<br />
PRENSORIO.<br />
IN ATTESA DELLA NUOVA SEDE E’ STATA RICONCES-<br />
SA L’AUTORIZZAZIONE PER ALTRE DONAZIONI PRES-<br />
SO LA SEDE TEMPORANEA DELLA SALA PARROCC-<br />
CHIALE DI PONTE STORTO FINO A FINE ANNO.<br />
RINGRAZIAMO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E<br />
RINGRAZIAMO IL PARROCO ENRIQUE HERRERA.<br />
VOLONTARI DEL SOCCORSO<br />
7<br />
Nelle foto, dall’alto: Gocce di Musica <strong>2015</strong>, la rassegna<br />
musicale che ogni anno l’Avis. L’impegno nel promuovere<br />
il valore della solidarietà tra i bambini è stato costante sin<br />
dall’inizio da parte dell’Avis. Anche un selfie ci sta bene,<br />
se serve a promuovere l’attività di un’associazione così<br />
importante sul territorio....
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
+ INCHIESTA<br />
MAFIA CAPITALE<br />
copia omaggio<br />
Speciale<br />
VOLONTARIATO<br />
+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />
DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />
Castelnuovo<br />
850 associazioni. L’attività principale dell’ANPAS è quella del<br />
primo soccorso e del trasporto socio - sanitario programmato o<br />
di emergenza e annovera tra i vari settori anche una sezione di<br />
Protezione Civile. Nello stesso anno l’associazione è parte attiva<br />
nell’emergenza sismica del terremoto in Emilia con volontari<br />
che si sono alternati per diverse settimane nei campi di accoglienza<br />
allestiti da ANPAS.<br />
Nello scorso mese di maggio l’associazione ha festeggiato<br />
i 20 anni di attività.<br />
L’“ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SOCCORSO DI<br />
CASTELNUOVO DI PORTO” è nata il 13 gennaio 1995 per<br />
volontà di alcune persone che già operavano in altri gruppi presenti<br />
in paesi vicini. È iscritta nei registri regionali e nazionali<br />
della protezione civile e del volontariato ed è un’associazione<br />
no-profit (non a scopo di lucro): vive con donazioni fatte<br />
da persone di ogni ceto sociale e dalla quota annuale<br />
dei soci iscritti.<br />
Profilo Giuridico: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO –<br />
ONLUS<br />
Sede. Piazza Dante Alighieri 4 - 00060 Castelnuovo di Porto<br />
Tel.: 06/9078434 (emergenza) 06/90169063 (centralino)<br />
Sito internet: www.volontaricastelnuovo.com<br />
E-mail: segreteria@volontaricastelnuovo.it<br />
Ambito territoriale di operatività: Regione Lazio (Territorio<br />
nazionale in caso di grandi emergenze)<br />
È composta da persone di tutte le età che formano un gruppo<br />
di amici volenterosi e altruisti con le proprie convinzioni ma<br />
accomunati tra loro da un unico ideale: LA SOLIDARIETA’.<br />
Nel 2012 l’associazione fa il suo ingresso in ANPAS<br />
Nazionale divenendo un pubblica assistenza. L’ANPAS<br />
è un’organizzazione senza fini di lucro diffusa in modo capillare<br />
su tutto il territorio italiano, alla quale aderiscono più di<br />
morlupo<br />
di Daniela Buongiorno<br />
Prestano aiuto nelle emergenze, ma anche nella quotidianità<br />
che non dà scampo a famiglie bisognose e alle fasce sociali più<br />
vulnerabili. Le associazioni di volontariato a Morlupo, che sono<br />
il Comitato locale di Croce Rossa e l’associazione volontari di<br />
Protezione Civile, rappresentano una risorsa fondamentale, vicina<br />
al territorio e ai suoi abitanti.<br />
Nato nel 1994, il Comitato<br />
locale di Croce Rossa di<br />
Morlupo abbraccia con le<br />
sue attività più comuni, spingendosi<br />
fino alla valle tiberina.<br />
Sono 280 i volontari che ogni<br />
giorno prestano soccorso e assistenza<br />
sul territorio: dall’utilizzo<br />
delle ambulanze per accompagnare<br />
persone meno abbienti in<br />
ospedale, al servizio di 118 dalle ore<br />
9 alle 21.<br />
Ma non solo. Importanti, infatti,<br />
sono i compiti svolti nell’ambito<br />
delle attività socio-assistenziali.<br />
8<br />
“Distribuiamo pacchi di alimenti per le famiglie bisognose di<br />
Morlupo, Monterotondo e Mazzano, con l’ausilio dei Comuni<br />
che ci danno i nominativi”, spiega il presidente del comitato,<br />
Franco Polinari. Pasta, olio, scatolame. Un sostegno<br />
fondamentale per alcune famiglie in difficoltà, in particolare in<br />
un periodo di crisi economica.<br />
I volontari della CRI di Morlupo<br />
dispongono di ambulanze,<br />
un camion e un pullman<br />
da 30 posti. Mezzi che<br />
il comitato, su richiesta e con un<br />
piccolo contributo, mette a disposizione<br />
“per le manifestazioni di<br />
piazza o per accompagnare gli<br />
anziani a teatro”, prosegue Polinari.<br />
Perché i contributi pubblici<br />
non ci sono. Con il Comune<br />
di Morlupo, infatti, il comitato<br />
locale ha “una convenzione di poche<br />
migliaia di euro per le spese”.<br />
Tutto, quindi, è gestito in proprio.
CROCE ROSSA MORLUPO<br />
Anno Fondazione: 1994<br />
Presidente: Polinari Franco<br />
Numero Soci: 280<br />
Contributi ricevuti: privati.<br />
Sede: Via Giuseppe di Vittorio, Morlupo(<br />
Mail: comitato@crimorlupo.org<br />
Telefono: 06. 90199667<br />
Sito: www.crimorlupo.org<br />
Altra realtà presente sul territorio è l’associazione volontari<br />
di Protezione Civile di Morlupo,<br />
impegnata d’estate nella campagna antincendi che va dal 15<br />
giugno al 30 settembre. Un compito svolto 24 ore su 24 dai volontari<br />
a bordo del fuoristrada messo a disposizione dalla Provincia.<br />
“La Regione Lazio ci ha riconosciuto per il 2013 e 2014<br />
un finanziamento di 3.000 euro”, dice il presidente Paolo<br />
Spiccalunto. E in pochi anni, l’associazione di Morlupo è diventata<br />
un tassello importante nel settore antincendi di Roma<br />
Nord. Ogni anno sono oltre 25 gli interventi di spegnimento<br />
di incendi svolti, dall’ex XX municipio fino a<br />
Bracciano e Palombara.<br />
“Durante i mesi non estivi ci occupiamo, invece, delle emergenze<br />
invernali tipiche delle nostre zone come frane e alluvioni.<br />
Abbiamo sviluppato anche un nostro piano per la neve”,<br />
precisa Spiccalunto. Nasce come associazione di protezione<br />
civile, infatti, proprio dopo la nevicata del 2012. “In seguito<br />
- prosegue - non ci sono state nevicate importanti, ma noi<br />
abbiamo preparato un piano e abbiamo svolto esercitazioni,<br />
formando la popolazione mediante volantini e incontri”. Qualche<br />
mese dopo la loro fondazione, però, c’è stato il terremoto<br />
dell’Emilia. “In collaborazione con tutte le associazioni di<br />
Morlupo, abbiamo raccolto 20 quintali di derrate alimentari<br />
e li abbiamo consegnati al sindaco di San Possidonio, uno dei<br />
comuni colpiti”.<br />
Per i corsi di formazione un contributo importante arriva dalla<br />
Regione Lazio. Con il Comune di Morlupo, invece, “attualmente<br />
abbiamo un convenzione che prevede un contributo<br />
di tipo logistico perché ci danno la sede che<br />
abbiamo ristrutturato”. In teoria sarebbe previsto “anche<br />
un contributo economico che nel corso degli anni, però, purtroppo<br />
è diminuito”.<br />
Ma non sono i fondi a preoccupare l’associazione volontari di<br />
Protezione Civile. “Noi non abbiamo bisogno di fondi, abbiamo<br />
bisogno di volontari che siano formati e attrezzati”, spiega<br />
Spiccalunto. La difficoltà sta “nel trovare persone che siano<br />
contemporaneamente volontari e professionali”. E poi la burocrazia<br />
perché “per fare le cose bene bisogna perderci tempo. E<br />
ne perdiamo molto”, conclude.<br />
ASS. VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE MORLUPO<br />
Presidente: Paolo Spiccalunto<br />
Numero Soci:25 operativi<br />
Sede: Via Cesare Battisti, 84 Morlupo<br />
Sito: www.volontarimorlupo.it<br />
Mail: info@volontarimorlupo.it<br />
Telefono: 320 850 8457 (emergenze)<br />
9
copia omaggio<br />
<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />
G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />
N. 4 - anno XXVII<br />
Speciale<br />
VOLONTARIATO<br />
riano<br />
SERGIO<br />
MAIORANO<br />
ONLUS<br />
L’Associazione Sergio Maiorano<br />
Onlus, laica ed apolitica, raccoglie<br />
l’attività di un gruppo di amici volontari<br />
e disabili che, nel comune di Riano (RM) dal 1985<br />
si prefiggono di superare ogni tipo di diversità, condividendo<br />
momenti di vita e divertimento. Le iniziative di maggiore rilievo,<br />
ad oggi, prevedono l’organizzazione di un soggiorno estivo di circa<br />
15 gg. nel periodo luglio/agosto, e di uno invernale di circa 3/4 gg.<br />
nel periodo natalizio, cercando di alleviare, almeno in parte e per<br />
quanto possibile, le sofferenze di tante persone malate o disabili che<br />
vivono nella nostra società, talvolta a nostro stretto contatto, spesso<br />
ai margini della vita sociale.<br />
Attualmente, il gruppo, in continua crescita, si compone non<br />
soltanto di circa 150 Soci Volontari, ma anche di un vasto numero<br />
di sostenitori che provengono da tutta Roma e Provincia. I<br />
destinatari dell’attività sono portatori di handicap fisici e mentali,<br />
di tutte le età che vivono in casa oppure in Istituto. Alcuni di loro<br />
frequentano il gruppo fin dall’inizio, altri si sono uniti<br />
nel corso degli anni, ma per tutti, la partecipazione alle<br />
attività è assolutamente gratuita.“Il percorso – come ci<br />
spiega la presidente Lea di Pietrantonio - trova sostegno<br />
in iniziative di autofinanziamento rivolte alla sensibilizzazione<br />
di tutte le componenti sociali, ma oggi le dimensioni assunte<br />
dall’Associazione richiedono una maggiore disponibilità di risorse.<br />
Ci rivolgiamo quindi ai singoli cittadini, ma anche agli enti pubblici<br />
+ INCHIESTA<br />
MAFIA CAPITALE<br />
+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />
DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />
e privati che possano<br />
complessivamente fornire<br />
un adeguato livello<br />
di aiuto di carattere<br />
finanziario e/o materiale;<br />
A tal proposito abbiamo<br />
realizzato calendari,<br />
magliette ed altro<br />
materiale informativo, e<br />
siamo iscritti nel registro<br />
Onlus, e nel registro<br />
delle Associazioni<br />
aventi il diritto del 5x1000”.<br />
L’associazione organizza inoltre ogni anno la “Sagra della Pizza<br />
Fritta” a Riano, per promuovere la propria attività e raccogliere<br />
anche dei fondi. L’Associazione raccoglie l’eredità umana e di<br />
esperienza dell’Associazione Soggiorni Riano, ridenominata<br />
Associazione Sergio Maiorano Onlus, a memoria<br />
dell’ideatore e fondatore dell’iniziativa.<br />
Le foto di questo servizio si riferiscono all’ultimo soggiorno estivo,<br />
organizzato lo scorso agosto presso una scuola di Riano e al quale<br />
hanno partecipato circa 40 persone, ospitate per due settimane.<br />
Un’esperienza di grande spessore, alla quale si sono<br />
avvicinate anche altre associazioni del territorio per dare<br />
il loro contributo e semplici cittadini che hanno voluto<br />
aiutare l’associazione. Un esempio di volontariato concreto e<br />
serio, che dovrebbe essere promosso anche nei Comuni limitrofi.<br />
Per info www.associazionesergiomaioranoonlus.it<br />
Nella foto in alto Lea di Pietrantonio, la presidente dell’associzione.<br />
Le immagini in basso si riferiscono all’ultimo soggiorno organizzato dall’associazione.<br />
10
P.A.R.S.<br />
La Pubblica Assistenza Riano Soccorso ONLUS<br />
è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro presente<br />
nel territorio di Riano dal 1996. Opera nel settore dei Servizi<br />
Sociali, Protezione Civile e Sanitario, ed è specializzata in<br />
Emergenza Sanitaria 118, Trasporti ed assistenze sanitarie<br />
ad eventi e manifestazioni. In convenzione con il<br />
Comune di Riano per i servizi Sociali comunali e da giugno<br />
<strong>2015</strong> gestisce la Postazione di Roma Centro per conto<br />
di Ares118. La P.A.R.S. Organizza ogni anno, tra le altre iniziative,<br />
la “Sagra della Panonta” a Riano, un evento molto apprezzato<br />
dai cittadini, che consente ai volontari di promuovere<br />
la propria attività.<br />
PUBBLICA ASSISTENZA RIANO SOCCORSO ONLUS<br />
Indirizzo: Via della Repubblica N.11 - 00060 Riano (RM)<br />
Telefono: 069031121<br />
Fax: 0690139287<br />
E-mail: riano.soccorso@gmail.com<br />
Sito web: www.parsriano.it<br />
riGNANO FLAMINIO<br />
di Giovanni Antonio Fois<br />
Un’esperienza sul campo di più di vent’anni, un lavoro di pubblica<br />
assistenza encomiabile e un fulgido esempio di attivismo<br />
sociale e lotta per l’integrazione. L’associazione di Volontariato<br />
di Rignano Flaminio rappresenta un vento di<br />
speranza e testimonia come l’impegno e la tenacia da<br />
parte dei cittadini possa portare i risultati sperati. Tra<br />
la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta la popolazione<br />
rignanese viveva un periodo di forte espansione: tanti romani<br />
abbandonavano il caos della metropoli per abbracciare la tranquillità<br />
del paese di provincia e tanti stranieri in fuga da paesi in<br />
guerra o in estrema povertà scelsero proprio Rignano come terra<br />
d’approdo. Alcuni cittadini carpirono la necessità di<br />
instaurare un centro di prima assistenza che potesse<br />
sopperire alle emergenze sanitarie sul territorio. Del<br />
resto le ambulanze più vicine non potevano arrivare prima di<br />
un certo lasso di tempo e in alcuni casi dalla chiamata d’emergenza<br />
all’arrivo del mezzo passava più di un’ora. Così, nell’aprile<br />
del 1993, nacque ufficialmente il volontariato di<br />
Rignano Flaminio e appena un mese dopo venne avviata la<br />
raccolta fondi per l’acquisto della prima ambulanza, uno dei<br />
compiti più ardui da affrontare.<br />
Per raccogliere i soldi porta a porta vennero organizzate delle<br />
coppie composte da un rignanese e un forestiero, con il duplice<br />
obiettivo di rassicurare le famiglie, che si trovavano di fronte<br />
un volto conosciuto, e di favorire l’integrazione dei rignanesi<br />
d’adozione. Tante famiglie contribuirono con importanti somme<br />
alla colletta e in poco tempo si raggiunse la cifra di quaranta<br />
milioni di lire che permise l’acquisto della prima ambulanza.<br />
Oggi il volontariato di Rignano può vantare un parco<br />
mezzi di tutto rispetto con due ambulanze (una delle<br />
quali nuova di zecca) e due autovetture per il trasporto<br />
invalidi e i servizi civili: durante l’anno scolastico uno dei<br />
mezzi trasporta quotidianamente i ragazzi disabili alle scuole<br />
specializzate di Roma. Inoltre, a partire dal 2004, l’associazione<br />
collabora con l’Ares 118 di Viterbo, mettendo a disposizione<br />
mezzi e volontari per le operazioni d’emergenza. Attualmente<br />
la squadra conta più di sessanta volontari, coordinati<br />
dal presidente Alfiero Grassi.<br />
Sede: via San Rocco 1.<br />
Telefono: 0761-508650<br />
e-mail: volontariatorignano@libero.it<br />
Sito: www.volontariatorignanoflaminio.it<br />
63<br />
11
notizie dal comune di capena<br />
Ufficio del Sindaco<br />
REGIONE LAZIO - AVVISO PUBBLICO “INNOVAZIONE: SO-<br />
STANTIVO FEMMINILE”<br />
L’amministrazione comunale, nella persona del Vicesindaco, Maria Elisa<br />
Barbetti, ha partecipato in data 07/09/<strong>2015</strong> a Roma, all’incontro di<br />
presentazione dell’Avviso Pubblico regionale “Innovazione: Sostantivo<br />
Femminile” allo scopo di raccogliere informazioni e comprendere al<br />
meglio le potenzialità per le piccole e medie imprese - PMI - che sorgono<br />
(costituite ed iscritte alla CCIAA) o sorgeranno a breve (costituende)<br />
anche in territorio capenate.<br />
La Regione Lazio ha pubblicato sul BURL n. 63 del 06/08/<strong>2015</strong> l’Avviso<br />
POR FESR Lazio 2014-2020 che prevede un finanziamento complessivo<br />
di 1.000.000 di Euro destinati a progetti di innovazione in diversi<br />
settori: dalla realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo<br />
delle nuove tecnologie fino ai progetti che presentino soluzioni tecnologiche<br />
ai problemi dovuti al cambiamento della società. I contributi, a<br />
valere sul Por-Fesr 2014-2020 e a fondo perduto, saranno pari al 70%<br />
delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ciascun<br />
progetto, che dovrà essere realizzato nella Regione Lazio.<br />
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (anche<br />
in forma individuale) e le società tra professionisti, costituite o da<br />
costituire entro 30 giorni dalla concessione del finanziamento, in cui<br />
il titolare sia una donna, ovvero le società di capitali in cui le donne<br />
detengano quote di partecipazione pari almeno al 51% e rappresentino<br />
almeno il 51% del totale dei componenti dell’organo di amministrazione;<br />
qualora l’impresa sia organizzata in forma di società cooperativa o<br />
in società di persone il numero di donne socie deve essere in misura<br />
non inferiore al 60% della compagine sociale, indipendentemente dalle<br />
quote di capitale detenute.<br />
Il Vicesindaco di Capena, Barbetti, si dice entusiasta dell’iniziativa e<br />
dei possibili risvolti positivi per le giovani donne imprenditrici locali e<br />
chiarisce che > ed aggiunge ><br />
Dalla consultazione dell’Avviso si evince chiaramente che si tratta di<br />
progetti che devono possedere almeno una delle caratteristiche di innovazione<br />
di prodotto/servizio, innovazione di processo, innovazione<br />
organizzativa o innovazione di marketing e devono necessariamente<br />
riguardare lo sviluppo di prodotti/soluzioni/servizi innovativi coerenti<br />
con le aree di specializzazione previste dalla Smart Specialization<br />
Strategy: aerospazio, scienze della vita, beni culturali e tecnologie della<br />
cultura, agrifood, industrie creative digitali, green economy, sicurezza.<br />
Sono altresì, agevolabili i progetti trasversali alle suddette aree che riguardino<br />
prodotti/soluzioni/servizi innovativi attinenti alla Social Innovation,<br />
presentando soluzioni tecnologiche che affrontino problemi<br />
dovuti al cambiamento della società per favorire una “società inclusiva,<br />
innovativa e consapevole”. I progetti dovranno dare evidenza dell’adozione<br />
di tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate<br />
66<br />
che permettano di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in<br />
modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite<br />
o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali<br />
ad esempio: realtà aumentata, wearable wireless devices e body area<br />
network, software di modellazione 3D, stampa 3D, (sono comprese<br />
nei sistemi di fabbricazione digitale) text e data mining, micro-nano<br />
elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi,<br />
internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic<br />
Information System), mappe e cartografia, new media, editoria<br />
digitale, piattaforme per la condivisione ed il riuso di contenuti, sistemi<br />
di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di<br />
processi logistici.<br />
Ufficio Servizi alla Persona<br />
TARIFFE MENSA SCOLASTICA<br />
Anche per l’anno <strong>2015</strong>/2016 con apposita Delibera la Giunta Comunale<br />
(D.G. n.76 del 30/07/<strong>2015</strong>) l’amministrazione comunale ha approvato<br />
le tariffe per il servizio di mensa scolastica per l’anno scolastico entrante<br />
<strong>2015</strong>/2016. L’Ufficio Servizi alla Persona ha predisposto una tabella<br />
esplicativa in merito per i genitori che specifica le tariffe applicabili:<br />
Scuola Infanzia – tempo pieno (5 rientri):<br />
I figlio - euro 45,00<br />
II figlio - euro 43,00<br />
III figlio - euro 40,00<br />
Scuola Primaria – tempo pieno (5 rientri):<br />
I figlio - euro 51,00<br />
II figlio - euro 49,00<br />
III figlio - euro 45,00<br />
Scuola Primaria – tempo modulo (1 rientro):<br />
I figlio - euro 12,00<br />
II figlio - euro 9,00<br />
III figlio - euro 6,00<br />
Scuola Infanzia – Scuola Primaria NON RESIDENTI:<br />
Tempo pieno (5 rientri): Euro 82,00<br />
Tempo modulo (1 rientro): Euro 17,00<br />
L’Ufficio Servizi alla Persona informa che il pagamento della retta per il<br />
servizio di mensa deve essere effettuato anticipatamente entro il giorno<br />
10 di ogni mese a partire da <strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong> e fino a Maggio 2016, otto<br />
rette per la scuola primaria dunque, e a partire da <strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong> e fino a<br />
Giugno 2016, nove rette per la scuola dell’infanzia. E’ possibile procedere<br />
anche con un pagamento cumulativo di più mesi, sempre anticipato.<br />
Il pagamento potrà essere effettuato, specificando nella causale Nome e<br />
Cognome dell’alunno come segue:<br />
- Conto corrente postale intestato a Comune di Capena Mensa scolastica<br />
N. 16592040;<br />
- Conto Banco Posta - IBAN: IT 69 Z 076 0103 2000 0001 6592 040<br />
Ufficio Tecnico<br />
CONSEGNA ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI<br />
CAPENA DELLA SCUOLA JOLANDA DI SAVOIA<br />
L’amministrazione comunale sta terminando gli ultimi lavori di ristrutturazione<br />
della struttura scolastica Jolanda di Savoia - scuola dell’infanzia<br />
- allo scopo di consegnare l’immobile all’Istituto Comprensivo<br />
Statale di Capena in data 14/09/<strong>2015</strong> in tempo, dunque, per l’avvio<br />
dell’anno scolastico <strong>2015</strong>/2016.<br />
Alla ripresa della normale attività scolastica gli alunni avranno a disposizione<br />
degli spazi ampi, rimodernati ed adeguati per lo svolgimento<br />
delle lezioni in una sede unificata sita nel centro cittadino.
Esclusiva<br />
IN GIRO PER L’EUROPA<br />
Una ragazza di 19 anni di Morlupo, Erica Moroni, questa estate ha visitato da sola alcune<br />
tra le più importanti città europee. Ecco il suo racconto di questo viaggio “formativo”…<br />
Testo e foto di Erica Moroni<br />
Q<br />
Quando sono tornata da questa fantastica esperienza la<br />
prima domanda che tutti mi hanno fatto è stata: qual è<br />
la città che ti è piaciuta di più?<br />
La mia risposta era sempre la stessa, sono tutte città molto belle<br />
e diverse tra loro ma quella che mi ha affascinato di più è stata<br />
Praga.<br />
Praga è stata la mia prima tappa e mi ha davvero incantata,<br />
girando per la città riesci a percepire un un’atmosfera<br />
quasi fiabesca. La cattedrale di San Vito è stupefacente, per<br />
non parlare dell’orologio astronomico o della bellezza del ponte<br />
Carlo.<br />
Ho proseguito con Berlino. Una città molto grande e moderna<br />
ma allo stesso tempo con una storia importante. La cattedrale<br />
è bellissima, la torre della televisione in Alexanderplatz<br />
è un punto di riferimento della città, il muro - sia la parte East<br />
Side Gallery che la parte vecchia e Checkpoint Charlie - sono<br />
parti fondamentali della storia di questa città.<br />
Passiamo ad Amsterdam. Me la immaginavo molto diversa<br />
e sono rimasta positivamente sorpresa. La Munttoren è una<br />
torre rinascimentale di grande bellezza, come il monumento<br />
nazionale o la casa di Anna Frank. Amsterdam ospita molti musei<br />
e vale la pena vederli tutti e fare un giro per il centro della<br />
città tra i vari fiumi che l’attraversano.<br />
Parigi. È famosa, oltre che per essere la città dell’amore, per<br />
i suoi monumenti conosciuti nel mondo ad iniziare dalla Torre<br />
Eiffel per finire con il Louvre, il Panthéon o i giardini di Luxembourg.<br />
Una città che ti sorprende ogni volta che giri l’angolo con<br />
tutta la bellezza che ospita.<br />
Per proseguire, Barcellona. Bella città e bel giro da fare<br />
per vedere i monumenti e musei che l’arricchiscono. La Sagrada<br />
Familia è qualcosa di unico, come alzi gli occhi al cielo rimani<br />
stupefatto, poi troviamo Casa Batllò, Placa De Catalunya, la<br />
Cattedrale.<br />
Sopra: La cattedrale di San Vito, Praga Nella pagina accanto: La nostra giovane<br />
68 inviata ad Amsterdam, davanti al muro con<br />
l’effigie di John Lennon
Esclusiva<br />
In senso orario: Berlino, il Duomo;<br />
Madrid, Puerta de Alcalà; Valencia,<br />
Museo della Scienza; Parigi, Notre Dame;<br />
La più romantica delle foto, a Parigi.<br />
Berlino, il simbolico tratto di muro rimasto;<br />
Amsterdam, Royal Palace.<br />
Ed eccoci a Valencia. La parte nuova del porto con la spiaggia<br />
favolosa, il museo della scienza e l’Oceanografic sono strutture<br />
moderne e molto interessanti da vedere sia fuori che dentro,<br />
mentre per la parte storica sono rimasta un po’ delusa. Comunque<br />
nel complesso bella.<br />
Per concludere, Madrid. Ci sono molte cose interessanti da<br />
vedere, ad esempio Plaza Mayor, oppure Puerta del Sol, Puerta<br />
de Alcalà, la cattedrale o il palazzo reale circondati da un giardino<br />
bellissimo, o anche semplicemente El Retiro Park, uno dei<br />
principali luoghi di interesse della capitale.<br />
Penso veramente che un viaggio cosi bisogna farlo almeno una<br />
volta nella vita perché oltre a conoscere luoghi che non hai mai<br />
visto impari ogni giorno a conoscere anche te stesso.<br />
Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che<br />
è partita…<br />
4
5
Oroscopo<br />
a cura di Studio<br />
Alice e Shamir<br />
I MESSAGGI DELLE STELLE<br />
” Non sarete puniti per la vostra<br />
rabbia, ma dalla vostra rabbia!”<br />
Buddha<br />
ARIETE<br />
In questo periodo il pensiero sollecita l’eros. Sul lavoro tirate<br />
fuori tutte le vostre energie e provate ad investirle su quel sogno<br />
che continua a saltare fuori dal fondo del cassetto… La carta di<br />
questo mese: il diavolo. Numeri fortunati: 11-55 Milano e<br />
tutte<br />
TORO<br />
Da tempo le stelle vi mettono alla prova, ma ora gli schiaffi<br />
diventano carezze… L’effetto più evidente sarà in amore con<br />
incontri magici per i single e ritorni inattesi per chi vive in coppia.<br />
Su lavoro e denaro occhio a non scambiare “lucciole per lanterne”.<br />
La carta di questo mese: la stella. Numeri fortunati: 12-26<br />
Milano e tutte<br />
GEMELLI<br />
Buono il campo dedicato all’amore. Per i single: inviti, notti<br />
magiche e tante nuove emozioni. Per le coppie: approfittate<br />
del week-end per programmare un viaggio stimolante. Lavoro<br />
e denaro in netta ripresa. La carta di questo mese: il carro.<br />
Numeri fortunati: 42- 69 Milano e tutte<br />
CANCRO<br />
Se siete in coppia il momento è favorevole per incominciare a<br />
fare progetti seri per il futuro. Per i single: è in arrivo qualcuno<br />
che merita un’accoglienza “speciale”. Denaro: non fate il passo<br />
più lungo della vostra gamba. La carta di questo mese: il<br />
sole. Numeri fortunati: 19-80 Milano e tutte<br />
LEONE<br />
Si prospettano giorni importanti, ricchi di momenti<br />
entusiasmanti nel rapporto di coppia. Incontri<br />
“incandescenti” per i single. Non mancheranno gli inviti e,<br />
come di consueto, gli indiscussi sovrani di questa stagione<br />
sarete ancora voi. Lavoro e denaro procedono<br />
alla grande. La carta di questo mese: l’imperatrice.<br />
Numeri fortunati: 39-60 Milano e tutte<br />
VERGINE<br />
Sotto questo strepitoso cielo, il vostro fascino salirà<br />
alle stelle… Se siete in cerca di emozioni, gettatevi<br />
a capofitto nelle serate mondane. Le emozioni non<br />
mancheranno. Piacevoli sorprese sul lavoro e denaro.<br />
La carta di questo mese: il mondo. Numeri fortunati:<br />
3-21 Milano e tutte<br />
BILANCIA<br />
In amore, avvertirete la necessità di trasgredire con il<br />
corpo, con il cuore e con la mente. Se siete in coppia<br />
occhio a non stuzzicare la gelosia del partner. Sul lavoro<br />
attenti all’invidia di un collega invidioso. Finanze ok.<br />
La carta di questo mese: il tre di coppe. Numeri<br />
fortunati: 11- 90 Milano e tutte<br />
SCORPIONE<br />
In amore, ancora una volta dimostrerete di essere<br />
all’altezza della situazione con l’unico rischio, se siete in<br />
coppia, di fare ingelosire il partner. Prudenza sul lavoro se<br />
dovete firmare un contratto. La carta di questo mese:<br />
il due di coppe. Numeri fortunati: 21-36 Milano e tutte<br />
SAGITTARIO<br />
Le stelle stimolano la vostra personalità, vi rendono<br />
irresistibili e capaci di far breccia nel cuore di chi avete<br />
puntato. E per concludere: dopo un periodo decisamente<br />
in salita anche il portafoglio ricomincia a rifiatare. La<br />
carta di questo mese: la ruota della fortuna. Numeri<br />
fortunati: 7- 80 Milano e tutte<br />
CAPRICORNO<br />
Questa stagione ha su di voi un effetto davvero speciale.<br />
Se da tempo vivete in coppia è facile che decidiate di<br />
ufficializzare il vostro amore, complici le stelle e la bella<br />
stagione. Sul lavoro non limitate i vostri orizzonti. La<br />
carta di questo mese: il papa. Numeri fortunati:<br />
51-90 Milano e tutte<br />
ACQUARIO<br />
Periodo positivo che vi invita a vivere momenti romantici<br />
in amore. Non trascurate gli inviti se siete alla ricerca di<br />
occasioni speciali. Un’unica raccomandazione: chiudete<br />
al più presto un vecchio conto lasciato in sospeso. La<br />
carta di questo mese: l’asso di coppe. Numeri<br />
fortunati: 31-60 Milano e tutte<br />
PESCI<br />
Amate il vostro caos ma non sopportate le imprecisioni<br />
altrui. Cercate di trovare un compromesso. Un’idea<br />
geniale vi balza per la testa e raddrizza miracolosamente<br />
le vostre traballanti finanze. La carta di questo mese:<br />
il 5 di coppe. Numeri fortunati: 55-90 Milano e tutte<br />
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