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IlNuovo_Ottobre_2015

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G i o r n a l e d ’ a r e a c o m u n i r o m a n o r d<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

speciale<br />

Volontariato<br />

+<br />

inchiesta<br />

mafia capitale<br />

+ i migranti, una + intervista a + viaggio in<br />

dura storia tommaso luzzi europa


Editoriale<br />

n.4 - ottobre <strong>2015</strong><br />

LA NOSTRA ZONA A UN BIVIO<br />

I<br />

fatti si sono susseguiti con inaspettata rapidità. Neanche<br />

10 mesi fa la nostra area era ancora “libera” da<br />

qualsiasi sospetto. Poi, inquietante, è arrivata la valanga<br />

dell’inchiesta Mafia Capitale. Ed è cambiato tutto.<br />

A dicembre gli arresti (ai domiciliari) per l’allora sindaco<br />

di Sant’Oreste (poi dimessosi e successivamente rinviato a<br />

giudizio) e del responsabile dell’Ufficio Tecnico dello stesso<br />

Comune. E, in contemporanea, l’avvio delle indagini nei<br />

confronti dei sindaci di Castelnuovo di Porto, Morlupo e<br />

Sacrofano.<br />

Ma non era ancora finita. A giugno, quattro mesi fa,<br />

l’arresto (ai domiciliari) del primo cittadino di Castelnuovo.<br />

Sembrava finita lì e invece la valanga ha continuato a<br />

rotolare giù. Nel giro di poche settimane sono arrivati il<br />

rinvio a giudizio del sindaco di Castelnuovo e la richiesta di<br />

commissariamento del Comune di Sacrofano da parte del<br />

Prefetto di Roma Gabrielli, sulla quale si esprimerà nelle<br />

prossime settimane il Ministro degli Interni Alfano.<br />

Neanche otto mesi e questa area a nord di Roma<br />

ha subito una sorta di “rivoluzione giudiziaria”<br />

che rischia di essere pagata a caro prezzo, sia a livello<br />

di immagine che per i risvolti che avrà nella vita delle<br />

varie comunità. Sin da subito questo giornale si è orientato<br />

con decisione verso un atteggiamento garantista. Sarà la<br />

giustizia, ci auguriamo in tempi brevi, a stabilire eventuali<br />

responsabilità dei diretti interessati e, nel caso, a punirli<br />

con sentenze esemplari.<br />

Quello che qui ci preme invece sottolineare è che i tanti<br />

articoli e servizi televisivi apparsi nei mesi scorsi hanno già<br />

di fatto accostato la nostra area e i nostri paesi a parole<br />

inquietanti come mafia, corruzione, tangenti su aspetti<br />

delicati come quelli dell’ambiente e dell’accoglienza<br />

dei richiedenti asilo.<br />

Quello che servirebbe, ora, è uno scatto d’orgoglio di tutti<br />

i 17 Comuni che fanno parte della Conferenza dei Sindaci<br />

“Flamina-Cassa-Tiberina”, che dovrebbero mettere a<br />

punto un’azione efficace di promozione di quest’area,<br />

per ricordare a tutti – soprattutto a coloro che risiedono<br />

nel quadrante Nord della capitale – i tanti aspetti positivi<br />

(architettonici, storici, gastronomici) che da sempre<br />

caratterizzano questa area.<br />

Dubitiamo però che qualcosa in tal senso verrà fatto. Prevarrà,<br />

come sempre, la nefasta logica del campanilismo.<br />

Soprattutto in vista delle elezioni amministrative<br />

che coinvolgeranno nella primavera del 2016 numerosi<br />

Comuni. Incontri e riunioni sono già iniziati. Per decidere<br />

liste, alleanze, candidati a sindaci.<br />

Fuori da quelle stanze, quasi fastidioso, il rumore della valanga<br />

di un’inchiesta che rischia di fare seri danni. Ma che<br />

nessuno vuole o sa affrontare.<br />

Romolo Bali<br />

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News<br />

MAFIA CAPITALE<br />

AL VIA IL 5 NOVEMBRE IL MAXI PROCESSO<br />

Prenderà il via il 5 novembre, nell’aula<br />

bunker di Rebibbia, il primo processo<br />

per Mafia Capitale. Davanti ai giudici<br />

della decima sezione penale del<br />

tribunale di Roma, compariranno 59<br />

persone che, a vario titolo, dovranno<br />

rispondere di reati che vanno dall’associazione<br />

per delinquere di stampo mafioso<br />

alla corruzione (nuova e vecchia<br />

formulazione), dalla turbativa d’asta<br />

all’estorsione, al riciclaggio e all’usura.<br />

A guidare la lista degli imputati saranno,<br />

ovviamente, l’ex terrorista dei Nar,<br />

Massimo Carminati, e il presidente<br />

della cooperativa ‘29 giugno’ Salvatore<br />

Buzzi. Quelli che, secondo la procura,<br />

sono i capi e i promotori dell’associazione<br />

di “stampo mafioso che operava<br />

a Roma e nel Lazio, avvalendosi<br />

della forza di intimidazione derivante<br />

dal vincolo associativo e della condizione<br />

di assoggettamento per acquisire,<br />

controllare o gestire concessioni<br />

appalti, servizi pubblici”.<br />

Con loro compariranno davanti al collegio<br />

giudicante presieduto da Rosanna<br />

Ianniello imprenditori e manager come<br />

Agostino Gaglianone, gli ex dirigenti<br />

di Ama Franco Panzironi e Giovanni<br />

Fiscon, i pubblici ufficiali come<br />

Luca Odevaine, politici come Mirko<br />

Coratti e Luca Gramazio.<br />

In questo ambito, l’aspetto che riguarda<br />

direttamente la nostra zona è il fatto<br />

che tra i 59 imputati ci sono pure il<br />

sindaco (sospeso dalla carica) di<br />

Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni<br />

e l’ex primo cittadino di Sant’Oreste<br />

Luigi Menichelli (entrambi<br />

tuttora agli arresti domiciliari). Per<br />

loro situazioni diverse: il primo dovrà<br />

rispondere di accuse legate alla vicenda<br />

dell’accoglienza dei richiedenti asilo<br />

mentre per il secondo l’ambito è quello<br />

dell’assegnazione dell’appalto della<br />

raccolta differenziata di Sant’Oreste<br />

alla Cooperativa 29 giugno.<br />

Da segnalare che insieme a Menichelli,<br />

per quanto riguarda Sant’Oreste a giudizio<br />

andrà anche l’arch. Placidi,<br />

che ricopriva l’incarico di capo dell’Ufficio<br />

Tecnico del Comune che sorge ai<br />

piedi del Soratte.<br />

Si tratterà, secondo le previsioni, di un<br />

processo lungo, con numerosi testimoni<br />

e con la prospettiva di tutta una serie<br />

di eccezioni presentate dai difensori in<br />

apertura di dibattimento. Da parte<br />

nostra vogliamo sottolineare che<br />

prima dell’uscita di questo numero<br />

del Nuovo abbiamo contattato<br />

uno dei legali di Fabio Stefoni per<br />

avere una dichiarazione su quale<br />

potesse essere la linea difensiva.<br />

Lo stesso avvocato ha preferito però,<br />

d’accordo con il suo assistito, non rilasciare<br />

dichiarazioni in questa fase.<br />

L’augurio in questo momento è che<br />

si faccia luce il prima possibile sule<br />

eventuali responsabilità, in particolare<br />

per quanto riguarda la nostra zona.<br />

A Castelnuovo di Porto, di fatto, dallo<br />

scorso giugno il sindaco non è più in<br />

carica mentre il Comune di Sant’Oreste<br />

è stato commissariato, in quanto il sindaco<br />

– già agli arresti domiciliari – ha<br />

rassegnato le dimissioni. Si tratta di<br />

situazioni che rischiano di pesare<br />

sulla vita quotidiana dei cittadini<br />

e prima la giustizia troverà<br />

una risposta agli interrogativi che<br />

stanno attraversando entrambe<br />

queste comunità e prima si potrà<br />

tornare alla normalità.


News<br />

CASTELNUOVO DI PORTO<br />

UN’OASI NEL BORGO ANTICO<br />

Per una volta niente cronaca,<br />

rilievi, polemiche. Per una volta<br />

lasciamo parlare le immagini.<br />

Che raccontano di questo<br />

giardino “incantato” che sorge<br />

all’interno di una bella casa del<br />

centro storico. Dove sembra che<br />

fiori e piante facciano a gare per<br />

stupire con i propri colori. Ecco,<br />

a volte situazioni simili riescono<br />

da sole a rendere migliore l’ambiente<br />

in cui viviamo. E qui sono<br />

incastonate dentro una cornice<br />

medievale…<br />

RIGNANO FLAMINIO - FIRMATO IL PROTOCOLLO DELLA LEGALITà<br />

“È un onore per la nostra Comunità<br />

avere a Rignano il Prefetto<br />

di Roma Franco Gabrielli per<br />

siglare del protocollo d’intesa<br />

tra la Prefettura U.T.G. di<br />

Roma e il Comune di Rignano<br />

Flaminio nella prevenzione e nel<br />

contrasto delle infiltrazioni della criminalità<br />

organizzata nel settore dei<br />

contratti pubblici”, ha dichiarato il<br />

Sindaco di Rignano Flaminio Fabio<br />

Di Lorenzi a margine della cerimonia<br />

che si è svolta lo scorso 31 luglio.<br />

A sua volta il Prefetto Gabrielli<br />

ha espresso il suo apprezzamento<br />

nei confronti dell’Amministrazione<br />

comunale: “Il protocollo che<br />

è stato siglato è merito di questa Amministrazione<br />

che ha compreso che il<br />

rispetto delle norme è prima di tutto il<br />

rispetto di se stessi, per questo rivolgo<br />

agli amministratori i miei complimenti,<br />

questo è un buon inizio per una comunità<br />

sana”.<br />

A conclusione della cerimonia il Sindaco<br />

ha accompagnato il Prefetto a visitare<br />

la sede della Protezione Civile di<br />

Rignano, un immobile confiscato alla<br />

criminalità organizzata.


News<br />

rignano flaminio<br />

CITTADINANZA ONORARIA A EDOARDO AMALDI<br />

di Daniela Buongiorno<br />

Il Comune di Rignano Flaminio<br />

sabato 5 settembre ha conferito<br />

la cittadinanza onoraria post<br />

mortem a Edoardo Amaldi e<br />

istituito in suo nome una borsa di<br />

studio per i cittadini laureati in<br />

fisica o in discipline scientifiche.<br />

La cerimonia si è svolta alla presenza<br />

dei familiari e delle autorità civili e<br />

militari, con l’intervento della Fisica e<br />

scrittrice Adele La Rana, che ha tenuto<br />

una relazione sulla figura dell’illustre<br />

scienziato.<br />

Edoardo Amaldi, con Franco Rasetti,<br />

Emilio Segrè, Bruno Pontecorvo e<br />

Oscar D’Agostino, nel 1929, sotto la<br />

guida di Enrico Fermi, premio Nobel<br />

per la Fisica nel 1938, fece parte di un<br />

gruppo eccezionale di uomini di scienza<br />

- passati alla storia come i “ragazzi di<br />

Via Panisperna” - appassionati alla<br />

ricerca della struttura della materia,<br />

in particolare dell’atomo. Il gruppo,<br />

con cui collaborava anche Ettore<br />

Majorana, operò fino al 1938, quando,<br />

a seguito dell’emanazione delle leggi<br />

razziali, si disperse. La maggior parte<br />

di loro si trasferì all’estero, mentre<br />

Amaldi decise di restare a Roma e di<br />

sospendere le sue ricerche nel campo<br />

della fissione nucleare, paventandone<br />

un possibile impiego a scopo bellico da<br />

parte del regime di Mussolini.<br />

A partire dalla fine degli anni ’50,<br />

Edoardo Amaldi era solito<br />

trascorrere con la moglie<br />

Ginestra i weekend e i giorni<br />

festivi nella casa di campagna<br />

a Rignano Flaminio che lei aveva<br />

ereditato dal padre, e dove venivano<br />

a trovarli parenti, amici e colleghi<br />

anche da paesi esteri. Ristrutturata e<br />

migliorata nel corso di tre generazioni,<br />

la casa di Rignano è ancora oggi<br />

punto d’incontro dei figli e dei<br />

nipoti del grande fisico.<br />

rignano flaminio - PARCHEGGIO MULTIPIANO NEL CENTRO URBANO<br />

Il parcheggio multipiano realizzato nel<br />

centro urbano di Rignano Flaminio si<br />

trova di fronte all’edificio comunale ed<br />

è stato inaugurato lo scorso 23 maggio.<br />

La struttura si compone di un 1°<br />

livello interrato che dispone di<br />

38 posti auto, già funzionante, di<br />

un 2° livello sottostrada non ancora in<br />

esercizio e l’ultimo livello si trova all’aperto<br />

dove si erge Piazza Matteotti a livello<br />

strada. Sul medesimo piano sono<br />

ubicati 2 locali da destinare a servizi<br />

pubblici.<br />

L’accesso al parcheggio è gratuito<br />

ed avviene attraverso un sistema<br />

di rilevazione autovetture<br />

che apre automaticamente la<br />

sbarra.<br />

È stato progettato per offrire la piena<br />

accessibilità degli spazi a tutte le persone<br />

ed è dotato di un ascensore.<br />

64


News<br />

sport/pallavolo<br />

CLAUDIO SCAFATI NUOVO TECNICO DELL’A.S.D. PRO CASTELNUOVO<br />

di Daniela Buongiorno<br />

Come reso noto dal presidente Giovanni<br />

Rossetti, nelle scorse settimane è<br />

stato ufficiliazzato il contratto che<br />

legherà l’allenatore Claudio Scafati<br />

all’A.S.D. PRO CASTELNU-<br />

OVO PALLAVOLO.<br />

Lo stesso Rossetti, per l’occasione ha<br />

voluto sottolineare l’importanza di<br />

questo “acquisto” di prestigio: “Ringraziamo<br />

tutti coloro che hanno reso<br />

possibile la collaborazione con una<br />

persona di tale spessore tecnico ed<br />

umano ma, al di là degli attestati<br />

di stima e di considerazione riscossi<br />

sia a livello regionale che nazionale,<br />

parlano per lui i risultati<br />

ottenuti sia da giocatore che<br />

da allenatore con un palmares<br />

che è sinonimo di garanzia”.<br />

Da parte sua Claudio Scafati si è detto<br />

contento della sua scelta e stimolato<br />

nell’intraprendere questa nuova avventura<br />

pallavolistica, convinto di poter<br />

vincere questa sfida sportiva.<br />

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News<br />

CASTELNUOVO DI PORTO - BARRIERE E BENEDIZIONE AL PASSAGGIO A LIVELLO<br />

Domenica 9 agosto Mons. Perla ha benedetto<br />

le barriere appena installate al<br />

passaggio a livello di Via Sant’Antonio<br />

e l’Associazione Barriere per Vivere<br />

ha deposto un mazzo di fiori<br />

in memoria di Franca Martinico,<br />

la donna che ha perso la vita nel gennaio<br />

del 2014 nello scontro tra la sua<br />

auto e il treno.<br />

L’apposizione delle barriere conclude<br />

una vicenda andata avanti oltre un<br />

anno e mezzo ma “simbolicamente” testimonia<br />

come sia ancora lungo il cammino<br />

da fare: numerosi sono infatti gli<br />

altri passaggi estremamente pericolosi<br />

lungo il tragitto della ferrovia che<br />

attraversa i comuni della nostra area,<br />

sprovvisti di barriere.<br />

Per loro quanto si dovrà aspettare?<br />

MONTEROTONDO - NUOVE SEDI PER POLIAMBULATORIO, C.U.P. E CASSA TICKET<br />

Sono attive da martedì 1 settembre le<br />

nuove ubicazioni dei servizi sanitari<br />

della Asl RmG del Distretto di Monterotondo.<br />

Nella nuova sede in via dell’Aeronautica<br />

53/B a Monterotondo<br />

Scalo attualmente sono stati spostati<br />

i seguenti servizi: Poliambulatorio<br />

Specialistico Distrettuale;<br />

Centro Unico di Prenotazione; Cassa<br />

Ticket; Scelta e revoca del medico;<br />

Esenzioni ticket; Modelli assistenza<br />

all’estero; Rilascio Eni e Stp; Duplicato<br />

tessera Team.<br />

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7


News<br />

formello<br />

MARCHIO DI QUALITÀ ALLA BIBLIOTECA COMUNALE<br />

La Regione Lazio – Area Servizi<br />

Culturali, Promozione della lettura<br />

e Osservatorio della cultura ha<br />

riconosciuto l’ambito MARCHIO DI<br />

QUALITÀ alla Biblioteca Comunale<br />

di Formello (Decreto del Presidente<br />

della Regione Lazio 12 agosto <strong>2015</strong>, n.<br />

T00169 - BOLLETTINO UFFICIALE<br />

DELLA REGIONE LAZIO - N. 69 del<br />

27/08/<strong>2015</strong>).<br />

Il Marchio viene concesso alle<br />

Biblioteche meritevoli che<br />

costituiscono un punto di<br />

eccellenza nell’Organizzazione<br />

Bibliotecaria Regionale.<br />

Il Marchio ha l’obiettivo di individuare<br />

delle forme di riconoscimento<br />

che siano premianti nei confronti<br />

di quei servizi bibliotecari che si<br />

distinguono per la loro capacità<br />

operativa, per la continuità del loro<br />

impegno, per l’attenzione rivolta al<br />

rapporto con gli utenti, per la gamma<br />

delle prestazioni e delle iniziative.<br />

morlupo<br />

INAUGURATO IL CAMPUS DELE PROFESSIONI E DEI TALENTI<br />

Il 3 luglio scorso si è tenuta a Morlupo<br />

l’inaugurazione del Campus<br />

delle Professioni e dei Talenti,<br />

alla presenza di numerosi operatori del<br />

settore formazione, alta formazione<br />

specialistica e universitaria e del vicesindaco<br />

di Morlupo.<br />

Durante la cerimonia è stata data lettura<br />

di un messaggio del Vescovo.<br />

Il Campus si insedia nelle strutture<br />

dei Rogazionisti, in Via Flaminia 65, e<br />

si rivolge soprattutto a professionisti<br />

e aziende interessate a valorizzare le<br />

proprie risorse umane.<br />

I corsi riguardano infatti soprattutto<br />

la formazione aziendale in<br />

materia di sicurezza o manageriale-motivazionali.<br />

Il Campus è anche la sede di esame e di<br />

un centro di orientamento dell’Università<br />

telematica Unipegaso.<br />

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9


Visti da lontano<br />

ROVINIAMOCI LA VITA, MA CON MODERAZIONE<br />

di Raffaella De Rosa<br />

<br />

<br />

<br />

Lo Stato prima lucra su ciò che produce<br />

patologie e danni, poi deve pagare per<br />

rimediare all’emergenza psico-socio-sanitaria.<br />

Così oggi il paradosso è che la dipendenza<br />

patologica da gioco d’azzardo, l’alcolismo<br />

e le malattie causate dal fumo, oltre<br />

ad essere tragedie per individui e<br />

famiglie, sono una delle componenti<br />

del deficit pubblico del nostro<br />

Paese.<br />

Traduco, secondo quello che è il mio personalissimo<br />

punto di vista: la gente si rovina<br />

al gioco, beve alcool e si mette al volante<br />

ammazzando chi capita, continua<br />

a fumare dicendoti “fatti gli affari tuoi’ e<br />

poi alla fine a pagare il conto è chi non<br />

gioca, non beve e non fuma. Nemmeno<br />

per sbaglio.<br />

È come se gli Italiani contrari alla<br />

prostituzione - mi si passi la similitudine<br />

realistica - fossero costretti<br />

a pagare le prostitute per tutti gli<br />

altri, senza nemmeno divertirsi.<br />

Per la diffusione del gioco d’azzardo in<br />

particolare, la spinta impressa dallo Stato<br />

è stata formidabile. Invece di svolgere<br />

il suo ruolo di regolatore a tutela degli<br />

interessi dei cittadini italiani, il governo<br />

è diventato la “banca dell’azzardo”<br />

promuovendo e finanziando il<br />

cosiddetto mercato dell’alea. Inducendo<br />

la società a scommettere sempre di più. E<br />

così gli italiani, da popolo di risparmiatori,<br />

sono divenuti un popolo sterminato di<br />

consumatori d’azzardo.<br />

A Roma in particolare va il poco invidiabile<br />

titolo di “capitale italiana del<br />

gioco d’azzardo” con 718 sale slot, tra<br />

cui la più grande sala europea con una capienza<br />

di 900 postazioni di gioco. Una realtà<br />

che colpisce anche le altre provincie<br />

laziali. Latina è la provincia con<br />

la più massiccia diffusione di gioco e di<br />

scommesse tra la popolazione con una<br />

spesa pro capite di 1.668 euro l’anno, seguita<br />

da Frosinone (1.530), Roma (1.386),<br />

Viterbo (869) e Rieti (848).<br />

Una specie di droga che insidia ogni fascia<br />

d’età mangiando risparmi, stipendi<br />

e pensioni. Oggi si calcola che in media,<br />

oltre un euro su dieci che le famiglie<br />

spendono normalmente è drenato<br />

verso qualcuno dei modi di<br />

scommettere. Un fenomeno che, al di<br />

là dei gravi e preoccupanti aspetti psicologici<br />

e psichiatrici, ha un’origine e una<br />

ricaduta sociali che colpiscono ceti medi<br />

e medio bassi: chi è povero si impoverisce<br />

sempre di più, sempre più ai margini<br />

della società, che già lo teneva ai margini.<br />

La cosa più incomprensibile è<br />

che lo Stato continui a pubblicizzare<br />

il gioco nonostante, in termini di<br />

risorse, il mercato dell’alea bruci più di<br />

quanto trasferisca effettivamente all’erario<br />

(nel gioco d’azzardo, infatti, lo Stato<br />

stesso riesce a guadagnare al massimo<br />

il 12% sulla spesa iniziale) e che i media<br />

si adeguino a capo chino, per interessi<br />

commerciali, per cui su giornali e TV vediamo<br />

colonne in cronaca e servizi sulle<br />

vincite mirabolanti al Superenalotto e al<br />

gratta e vinci e pochi richiami o inchieste<br />

sul pensionato che con quegli stessi<br />

grattini ha accumulato migliaia di euro<br />

di debiti o su chi, per gli stessi debiti, si<br />

è tolto la vita.<br />

Senza dimenticare un corollario fondamentale:<br />

il tempo di vita impiegato<br />

nel gioco riduce il capitale sociale<br />

familiare e collettivo. Quel capitale<br />

sociale che è la vera ricchezza spirituale<br />

di un popolo e che determina le chance<br />

competitive di un sistema economico.<br />

Continuiamo così, a scommettere sulla<br />

nostra pelle. E a giocarci il nostro futuro.


Focus<br />

CASTELLI DI CIOCCOLATO <strong>2015</strong><br />

di Alessandra Farinon<br />

La città di Marino ospita dal 9 all’11<br />

ottobre la tappa itinerante della<br />

manifestazione “Roma Chocolate”.<br />

Dalle 10 alle 24 per la gioia di tutti,<br />

a ingresso libero, lungo il corso<br />

principale della cittadina dei castelli<br />

romani un tour di 360 gradi<br />

nel mondo del cibo degli dei.<br />

Dalle degustazioni libere alla vendita<br />

passando per la cosmetica e la didattica<br />

per bambini e adulti, “Castelli di Cioccolato”<br />

è arrivata alla quinta edizione.<br />

Tra fabbriche montate in stand dove si<br />

lavora artigianalmente la fava del cioccolato<br />

fino ad arrivare a degustare un goloso<br />

cioccolato fatto sul posto, passando<br />

per il “babyciock” dove i bimbi - indossati<br />

i panni di veri chef - preparano e offrono<br />

agli ospiti le loro creazioni tra sculture,<br />

cioccolatini e biscotti...e nulla verrà sprecato!<br />

Il sabato il programma prevede<br />

musica dal vivo e spettacoli. La domenica<br />

ci si sofferma sugli aspetti cosmetici<br />

del prodotto, con la vendita<br />

e la possibilità di provare, a pagamento,<br />

i benefici dei massaggi al<br />

cioccolato. Raccomandate sono inoltre<br />

le numerose degustazioni di alcolici e<br />

aperitivi in abbinamento al prodotto...<br />

tra grappe e birre c’è l’imbarazzo della<br />

scelta. A pagamento e su prenotazione<br />

si possono seguire i corsi base sulla preparazione<br />

di praline e trucchi da usare in<br />

cucina... consigliatissimo!<br />

MARINO<br />

In provincia di Roma, fa parte dal progetto<br />

enogastronomico “Strade dei vini dei<br />

Castelli” oltre che del progetto “Città dei<br />

Bambini”, a cui appunto è legato “Roma<br />

Chocolate”. È uno dei comuni più estesi<br />

dei castelli romani: lunga è la sua storia;<br />

paese sempre conteso per la sua posizione,<br />

ha cambiato numerosi nomi dal Romano<br />

Costrimoenum per poi diventare<br />

patrimonio di S.Pietro e infine passare<br />

dagli Orsini ai Colonna che gli diedero il<br />

suo nome attuale.<br />

DA VISITARE<br />

Basilica S.Barbara<br />

Il palazzo comunale e le sue affascinanti<br />

grotte sotterranee<br />

Il museo del bottaio con tutti attrezzi e gli<br />

strumenti per la viticultura.


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1 bottiglia<br />

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In punta di penna<br />

L’aria fresca di agosto<br />

di Sonia Giovannetti<br />

Il mio incontro con Elena ebbe inizio<br />

in un pomeriggio afoso di questa<br />

bizzarra estate. Ero seduta sulla mia<br />

sedia a dondolo e guardavo la vallata.<br />

Una situazione abituale per me, ormai<br />

ottantenne. Davo le spalle allo spazio<br />

della mia casa e ripercorrevo, con la<br />

memoria, il tempo trascorso.<br />

La mia casa è antica, contiene mobili,<br />

quadri, oggetti di arredo, fotografie, libri,<br />

appartenuti ai miei avi, che ho gelosamente<br />

custodito. È circondata da un<br />

grande parco verde che dà refrigerio e<br />

pace. Quella pace alimentava, anche in<br />

quel momento, il sentimento di solitudine<br />

dovuto al procedere degli anni, quando<br />

il senso di precarietà è sempre più forte<br />

e si fa il conto dei caduti.<br />

Elena fu un dono del cielo che mi sorprese<br />

e mi diede una nuova gioia, una nuova<br />

consapevolezza. Ascoltai la sua voce<br />

quando composi il numero telefonico letto<br />

in un biglietto che mi era stato consegnato<br />

all’ufficio postale, mentre ritiravo<br />

la mia pensione sociale. Una voce calda e<br />

gentile che mi aprì subito il cuore.<br />

«Sono Elena» disse «come posso aiutarla?».<br />

Da quel momento, Elena entrò<br />

come una ventata d’aria fresca in<br />

quell’agosto afoso. E nella mia vita.<br />

Mi trovavo da sola, avevo insistito affinché<br />

i miei figli potessero godere di qualche<br />

giorno di vacanza al mare. «Andate<br />

tranquilli, me la caverò bene. Sono nella<br />

mia casa e se dovessi avere bisogno di<br />

aiuto chiamerò i vicini o qualche paesano»<br />

dissi con forza.<br />

Avvertivo la necessità di ascoltare, in maniera<br />

più profonda, tutte le voci misteriose<br />

dei luoghi che osservavo ogni giorno.<br />

Volevo danzare, anche di nostalgia, con<br />

la musica silenziosa e ammaliante della<br />

mia collina.<br />

I primi giorni trascorsero nel migliore dei<br />

modi, avevo ritrovato il piacere di assecondare<br />

il silenzio che si era impadronito<br />

anche della mia casa. Era vacanza anche<br />

per me. Cominciai così a godere di quel<br />

“vacuum” – cui dobbiamo, ereditandola<br />

dai latini, la parola vacanza – che potevo<br />

riempire con un “pieno” di attenzione<br />

a me stessa, alla mia spiritualità, alla<br />

natura che ho sempre amato guardare; e<br />

a ripercorrere con la mente tutti i<br />

momenti della mia vita, senza essere<br />

coinvolta dal vociare – seppur piacevole,<br />

nella normalità – dei nipoti, dalla musica<br />

e dalla televisione.<br />

Quel pomeriggio invece, quando chiamai<br />

quel numero e conobbi Elena, ero<br />

malinconica e in balìa di una sensazione<br />

simile alla paura; respiravo a fatica e non<br />

riuscivo a muovere bene le gambe. Un<br />

malessere iniziato all’alba mentre raccoglievo,<br />

come ogni giorno, i miei lunghi<br />

capelli incanutiti in una frettolosa treccia<br />

che giravo intorno al capo. Dapprima,<br />

cercai di calmarmi per non ridurmi a<br />

dover chiedere aiuto. Volevo cavarmela<br />

da sola, come mi ero ripromessa per non<br />

allarmare i miei figli; erano in vacanza e<br />

difficilmente me lo sarei perdonato. Non<br />

volevo neanche rivolgermi ai vicini o ai<br />

miei paesani, da donna orgogliosa quale<br />

sono. Ma avevo proprio bisogno d’aiuto;<br />

pensai, allora, a quel foglietto che avevo<br />

inserito nella mia agenda.<br />

Composi il numero del “telefono amico”.<br />

Rispose Elena. Voce giovane ma piena di<br />

memorie, gentile ma non smielata. Iniziò<br />

così la nostra amicizia. Parlammo<br />

molto al telefono, mi raccontò del suo<br />

lavoro e dei suoi amici che condividevano<br />

con lei questa attività di aiuto. Così, pian<br />

piano, riuscii a tranquillizzarmi e a ritrovare<br />

forza in me stessa.<br />

Elena però non si accontentò di avermi<br />

calmato: mi raggiunse a casa per accertarsi<br />

di persona delle mie condizioni di<br />

salute e poi, con la sua macchina, mi accompagnò<br />

ad un presidio medico per un<br />

controllo. Non avevo nessuna malattia in<br />

atto, quell’improvvisa astenia era dovuta<br />

solo ad un momento di apprensione, una<br />

conseguenza del caldo eccessivo.<br />

«Sì, sarà stato il caldo» convenni col<br />

medico, congedandomi. Ma in realtà mi<br />

resi conto che, nonostante i buoni propositi<br />

di volermela cavare da sola, avevo avvertito<br />

d’un tratto il bisogno di qualcuno<br />

accanto a me, non sopportando più oltre<br />

quella condizione di forzato eremitaggio.<br />

La meravigliosa disponibilità che<br />

mi veniva da quella ragazza sconosciuta,<br />

la voce accogliente e la sua<br />

vicinanza erano state un benefico sollievo<br />

dalla malinconia con cui la solitudine<br />

tinteggia mestamente il crepuscolo della<br />

vita e che in alcuni momenti – come accadeva<br />

quel giorno a me – può diventare<br />

davvero insostenibile. Quel suo pronto<br />

ed efficace ascolto era stato il filo di collegamento<br />

con il mondo ed anche un provvidenziale<br />

intervallo nella percezione del<br />

tempo che scorre inesorabile, trascinando<br />

con sé gli anni, gli affetti, la vita stessa<br />

con tutto il suo bagaglio.<br />

Fui più consapevole di me e della mia<br />

16


vita, dopo quel pomeriggio. Potevo ritenermi<br />

fortunata: avevo la mia famiglia e<br />

sentivo inoltre più vicina a me l’umanità<br />

che esiste nel luogo dove vivo, ma che<br />

avevo, chissà perché, accantonato con<br />

troppa disinvoltura quel giorno. Ripercorsi<br />

allora con la mente i tanti momenti<br />

di solidarietà che avevano accompagnato<br />

lo svolgersi della mia vita e di quella<br />

del mio paese, alle porte di Roma. Ricordai<br />

due compaesani che, negli<br />

anni difficili del dopoguerra, erano<br />

soliti mettere al servizio di tutta<br />

la comunità la loro automobile.<br />

Era un vero servizio di soccorso per chi,<br />

in preda all’emergenza, doveva raggiungere<br />

l’ospedale più vicino, il San Giacomo,<br />

che ora non esiste più. Molte vite<br />

furono salvate da quell’atto di assistenza<br />

e solidarietà; molti i bambini venuti<br />

alla luce in un ambiente sicuro, grazie a<br />

quelle “macchine amiche” di un tempo.<br />

Mi piacque poter constatare che, anche<br />

in quest’epoca avvilita dall’individualismo<br />

e dalla corsa al denaro, gli amici<br />

dell’umanità esistono sempre e sono il<br />

collante che lega tra loro gli uomini, le<br />

generazioni e i luoghi.<br />

A Te che sei tra tanti<br />

(ai soccorritori del terremoto dell’Aquila)<br />

Sempre tu<br />

che accorri e ti pieghi<br />

sulla mia città ridotta in macerie.<br />

Sono al buio<br />

in una nicchia di cemento.<br />

Quello che rimane del respiro<br />

quello che c’è ancora del corpo<br />

ti aspetta.<br />

Aspetta le tue mani<br />

che graffiano<br />

che spostano<br />

che arrivano<br />

che sento.<br />

Mi afferri.<br />

Luce improvvisa.<br />

Ed io sporco di polvere<br />

ricomincio a vivere.


Natura<br />

PRONTI, PARTENZA… SI RICOMINCIA!<br />

di Mariella Pertusio<br />

- Naturopata<br />

mariellapertusio@gmail.com<br />

Naturopata Mariella Pertusio<br />

Il rientro dalle vacanze è sempre un<br />

po’ critico, si riprende la quotidianità<br />

che porta ansia, stress, malumore dovuti<br />

a lavoro, studio, casa… Affrontiamo<br />

quindi questo periodo dedicandoci sia al<br />

fisico, cercando di mantenere l’abbronzatura,<br />

sia alla mente, aiutandoci con rimedi<br />

fitoterapici.<br />

Per il fisico:<br />

- Idratare: la disidratazione aumenta il<br />

rischio di perdere il bel colorito dorato,<br />

quindi usare una crema idratante 2 volte<br />

al giorno preferendo prodotti naturali<br />

come burro di karitè o aloe vera gel e<br />

ricordarsi di bere molta acqua, in modo<br />

da idratare la pelle sia dall’esterno che<br />

dall’interno.<br />

- A tavola: mangiare frutta e verdura<br />

che contengano vitamina C, vit. A, vit. E,<br />

zinco e selenio, come carote, radicchio,<br />

pomodori, cocomero, albicocche, cicoria,<br />

lattuga, peperoni, noci, avocado.<br />

- Doccia si, vasca no: il caldo dell’ammollo<br />

favorisce la desquamazione mentre<br />

la doccia rende la pelle compatta ed<br />

elastica. Utilizzare saponi nutrienti come<br />

quello di Aleppo e massaggiare il corpo<br />

con un olio prima di lavarsi per creare un<br />

film protettivo.<br />

- Utilizzo di oli: dopo la doccia idratare<br />

la pelle con oli ricchi di acidi grassi<br />

essenziali, vit. A e vit.E come olio di mandorle,<br />

jojoba, borragine, oliva, carota,<br />

avocado e, in particolare, germe di grano<br />

che, utilizzato per viso e corpo, non solo<br />

mantiene la tintarella ma tiene alla larga<br />

le rughe (consiglio: passare sul viso ancora<br />

umido alcune gocce di olio di germe di<br />

grano massaggiando con le dita. Quindi<br />

lavare il viso con sapone di Marsiglia vegetale).<br />

- Profumi: banditi quelli che contengono<br />

alcol, il quale contribuisce a disidratare.<br />

Ottime invece le acque floreali o gli<br />

oli profumati.<br />

- Thè nero: è in grado di far risaltare<br />

il colore finora acquisito con effetto autoabbronzante.<br />

Applicare con uno spray<br />

dopo la doccia e lasciare asciugare.<br />

Per la remise en forme<br />

della mente :<br />

- Fiori di Bach: ottimo “Walnut” che<br />

aiuta nei momenti di cambiamento e<br />

passaggio;”Gorse” se si sente il peso<br />

della ripresa o si affronta con rabbia il<br />

ritorno al lavoro;”Honeysuckle” per staccarsi<br />

senza rimpianti da eventi belli ma<br />

conclusi;”Clematis” per chi fatica a riprendere<br />

le abitudini quotidiane e si isola<br />

in un mondo suo perché non sopporta<br />

quello reale.<br />

- Oli essenziali(O.E.): O.E. di basilico<br />

per ansia, depressione, stress e stanchezza<br />

mentale; O.E. di limone per calmare,<br />

stimolare la concentrazione e favorire<br />

l’ottimismo; O.E. di bergamotto per riequilibrio<br />

emozionale, fiducia in se stessi<br />

e buonumore.<br />

In ogni caso può essere utile l’indicazione<br />

di un naturopata su consigli alimentari o<br />

supporti di integrazione personalizzati.<br />

a sn: Frutto della jojoba<br />

(Buxus chinensis)<br />

in alto: Honeysuckle o Caprifoglio<br />

ortoPediCo<br />

dott.seVerini Claudio<br />

mediCo CHirurgo<br />

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Il re degli interstizi<br />

Carol’s Corner<br />

di Carolina Garrow<br />

Visse, io non so quando, forse mai -<br />

ma il fatto è che visse - un re ignoto<br />

il cui regno era lo strano Regno degli<br />

Interstizi.<br />

Era signore di ciò che sta fra cosa e<br />

cosa,<br />

degli intraesseri, di quella nostra<br />

parte<br />

che sta tra veglia e sonno,<br />

tra silenzio e parola, tra noi<br />

e la nostra coscienza di noi; e così<br />

uno strano<br />

muto regno ha tenuto quel re<br />

misterioso<br />

segregato dalla nostra idea di tempo<br />

e di luogo.<br />

Quei supremi disegni che mai<br />

giungono<br />

ad attuazione - fra essi stessi e<br />

l’inazione - non coronato, governa.<br />

Egli è il mistero che sta fra gli occhi<br />

e la vista, né cieco né vedente.<br />

Non ha mai avuto fine né principio,<br />

vuoto scaffale sopra la sua presenza<br />

vana.<br />

È soltanto una crepa nel suo essere,<br />

la cassa scoperchiata che tiene il<br />

non-tesoro del non-essere.<br />

Tutti pensano che sia Dio, tranne lui.<br />

(F.Pessoa)<br />

… E se mai vi capitasse di incontrarlo o<br />

di ri-conoscerlo fermatevi a parlare con<br />

Lui, che umilmente dimora in tutti quegli<br />

attimi della nostra giornata in cui la<br />

nostra mente sembra riposare, ma in<br />

realtà è più attiva che mai poiché entra<br />

in contatto con ciò che siamo o che vorremo<br />

essere. Tutti quei tempi “morti”,<br />

durante i quali non dobbiamo fare e a<br />

cui non diamo peso, in realtà sono “oro”!<br />

Momenti sempre più rari in cui riusciamo,<br />

e possiamo!, abbandonarci al flusso<br />

di coscienza in cui ci è concesso essere…<br />

Rendetegli omaggio e imparate dalla sua<br />

umile capacità di occupare quei piccoli<br />

interstizi. Non identifichiamoci solo con<br />

le azioni che altri ci ri-conoscono, limitandoci<br />

ad essere il loro specchio, siamo<br />

molto di più! E questo “di più” si manifesta<br />

proprio in quei piccoli spazi dei quali<br />

mai parliamo e ai quali mai diamo importanza…<br />

Momenti tra il pensare di fare e<br />

fare, attimi presenti, che ci fanno sentire<br />

qui e adesso, non proiettati in un perenne<br />

futuro che non arriva.<br />

Siamo portati a mettere la nostra attenzione<br />

sempre su quel che sarà, a dove saremo<br />

e a cosa faremo, mettendo le nostre<br />

energie sempre in ciò che potrebbe essere<br />

e non è mai. Ma è nei piccoli pensieri<br />

presenti che inavvertitamente ci portano<br />

a compiere gesti mai ostentati, che sta la<br />

specialità e, probabilmente, la “verità”<br />

della nostra persona. È nella perseveranza<br />

di quei piccoli gesti che manifestiamo<br />

il meglio di noi … Vedere la mia vicina<br />

di casa che ogni giorno pulisce fuori dalla<br />

sua casa per rendere, nel suo piccolo,<br />

questo posto più vivibile o intenerirmi<br />

per la cura che ha la mia bambina nel togliere<br />

le lumache dalla strada; nell’amore<br />

di mia madre nel preparare il pranzo ogni<br />

giorno anche se non ne ha voglia o nella<br />

pazienza di mio marito che affronta ogni<br />

giornata con il sorriso nonostante i dolori<br />

alla schiena. È lì che vorrei essere, in quel<br />

piccolo attimo che li spinge a fare queste<br />

cose speciali; cercare di incontrarvi il re<br />

che lì governa e scoprire l’universo di piccoli<br />

attimi che rende l’esistenza di ognuno<br />

sorprendente.


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Cibi e tradizioni<br />

la leggenda del pesce<br />

di Angela Chilelli<br />

angela.chilelli@gmail.com<br />

Blog: la principessa e il suo mondo<br />

è finita… si rientra dalle<br />

vacanze sicuramente più rilassati<br />

ma anche più appesantiti: è L’estate<br />

bene portare in tavola, per qualche giorno,<br />

piatti più leggeri anche se ugualmente<br />

gustosi.<br />

Cosa c’è di più leggero del pesce? Il pesce<br />

è sicuramente uno degli alimenti essenziali<br />

della dieta occidentale ma, purtroppo,<br />

i livelli di consumo in Italia sono al<br />

di sotto della media europea. Per una<br />

dieta equilibrata, andrebbe consumato<br />

almeno 2-3 volte a settimana in quanto<br />

ricco di proteine, sali minerali, vitamine<br />

e grassi poli-insaturi come l’omega-3. Ottimo<br />

alleato del peso, non sempre facile<br />

da cucinare, delicato e gustoso. Il pesce<br />

è un prodotto delicato, per quello fresco<br />

è necessario affidarsi ad una pescheria di<br />

fiducia altrimenti è meglio optare per i<br />

prodotti congelati di buona qualità.<br />

Ho imparato a cucinare il pesce e soprattutto<br />

a pulirlo seguendo i consigli e le ricette<br />

dello chef stellato Claudio Sadler i<br />

cui articoli ancora oggi mi affascinano…<br />

ora però bando alle chiacchiere, iniziamo<br />

a rimboccarci le maniche e a cucinare…<br />

buon appetito!<br />

BRANZINO ALL’ARANCIA<br />

Ingredienti:<br />

Branzino 800 gr circa, 1 rametto di rosmarino,<br />

Pepe macinato q.b., 3 cucchiai<br />

di olio extravergine di oliva, 2 cipolle<br />

bianche medie, la scorza di un’arancia,<br />

3 cucchiai di aceto di vino bianco, 3 cucchiaini<br />

di zucchero.<br />

Preparazione:<br />

tagliate a fettine non troppo sottili le cipolle<br />

e fatele appassire con cucchiai di<br />

olio. Unite tre cucchiaini di zucchero, appena<br />

lo vedrete caramellare unite l’aceto<br />

il sale e il pepe.<br />

Nel frattempo tagliate a striscioline la<br />

scorza di un’arancia; sbollentatele qualche<br />

minuto, scolatele e unitele al preparato<br />

con le cipolle. Continuate la cottura<br />

ancora 5 minuti.<br />

Pulite il branzino, fatelo saltare con due<br />

cucchiai d’olio e un rametto di rosmarino,<br />

per rendere la ricetta più gustosa ma,<br />

anche più calorica.<br />

In una padellina a parte fate rosolare 80 gr<br />

di pancetta a cubetti finché diventa croccante,<br />

poi pepate e unitela al branzino.<br />

A cottura ultimata, mettete il filetto di<br />

branzino caldo in un piatto da portata e<br />

accompagnatelo con il contorno di cipolle<br />

e arance in agrodolce.<br />

CALAMARI RIPIENI<br />

Ingredienti:<br />

500 gr di calamari, 2 spicchi di aglio,<br />

vino bianco, prezzemolo tritato 1 cucchiaio,<br />

2 cucchiai di olio extravergine di<br />

olive.<br />

per il ripieno:<br />

Aglio, prezzemolo tritato, Sale q.b.,<br />

pepe macinato fresco a piacere<br />

2 uova intere, 50 gr di parmigiano grattugiato,<br />

vino bianco, 3 cucchiai di olio di<br />

oliva extravergine, 120 gr di mollica di<br />

22


pane raffermo, 6 filetti di acciughe, se vi<br />

piace, un po di uva passa ammorbidita e<br />

qualche pinolo ma, ovviamente le calorie<br />

aumentano.<br />

Preparazione:<br />

Pulite i calamari e tagliateli finemente,<br />

conservando a parte i tentacoli. In un tegame<br />

ponete 2 cucchiai d’olio extravergine<br />

di oliva, due spicchi d’aglio tritati e i<br />

filetti di acciuga sminuzzati.<br />

Cuocete fino a che le acciughe non si<br />

saranno sciolte e poi unite i tentacoli e<br />

sfumate con una spruzzata di vino. Nel<br />

frattempo mettete in poca acqua tiepida<br />

la mollica del pane, fatela ammollare,<br />

strizzatela bene e sbriciolatela nella pentola<br />

assieme ai calamari. Aggiungete il<br />

prezzemolo tritato, toglietela dalla pentola<br />

e mettetela in una terrina, aggiungete<br />

le uova intere, e il parmigiano grattugiato,<br />

(eventualmente l’uvetta e i pinoli),<br />

aggiustate di sale e pepe e mescolate fino<br />

a ottenere un impasto omogeneo. Riempite<br />

i calamari con il composto per 3/4 e<br />

poi chiudete ogni calamaro con uno stuzzicadenti.<br />

Mettete ora due spicchi d’aglio nell’olio e<br />

fateli dorare a fuoco medio insieme ai calamari<br />

ripieni , girandoli di tanto in tanto<br />

con attenzione, sfumate con uno spruzzo<br />

di vino bianco, aggiustate di sale e cuocete<br />

per 10 minuti circa, coprendo il tegame<br />

con un coperchio; poco prima della fine<br />

della cottura, spolverizzate i calamari ripieni<br />

con il prezzemolo tritato.<br />

PASTA CON LE SARDE<br />

Ingredienti:<br />

320 gr di Pasta di semola, 400 gr di sarde,<br />

finocchietto selvatico<br />

limone, 500 gr di pomodorino ciliegia, 2<br />

cucchiai di grana, sale q.b., peperoncino,<br />

origano, aglio, pane grattugiato, olio di<br />

oliva extravergine, a piacere pecorino o<br />

parmigiano.<br />

Preparazione:<br />

Pulite il pesce, aprite le sarde, eliminate<br />

la lisca e le interiora, poi sciacquate bene<br />

e asciugatele, lavate e tritate il finocchietto,<br />

quindi mettetelo in una terrina con<br />

l’aglio, il pangrattato, i formaggi grattugiati,<br />

la scorza grattugiata del limone,<br />

sale e un poco di peperoncino. Prendete<br />

i pomodorini e tagliateli a metà. Foderate<br />

una teglia con la carta da forno, disponete<br />

le sarde alternandole con i pomodori e<br />

cospargete con l’olio, con il composto di<br />

aromi e l’origano e cuocete le sarde con i<br />

pomodorini in forno a 250° per 10-15 minuti.<br />

Lessate la pasta, scolatela al dente<br />

e condite con il composto, servitela calda<br />

e fumante.


Help<br />

FARE IL BENE FA BENE!<br />

di Anna Carderi<br />

In una società fortemente individualista<br />

come la nostra, trasmettere ai<br />

nostri figli valori fondamentali come<br />

la solidarietà, la volontà di aiutare gli<br />

altri e di non pensare solo ai propri bisogni<br />

equivale ad allargare i loro<br />

orizzonti e a fargli comprendere<br />

che essere poveri non è né una<br />

colpa né tantomeno un reato e che<br />

la vita può essere fatta anche di momenti<br />

difficili, nei quali, la fortuna è avere<br />

qualcuno che ti vuole bene e si prende<br />

cura di te.<br />

Insegnare ai bambini e ai ragazzi a essere<br />

parte concreta di un nuovo modello di<br />

società - in cui piccoli gesti come donare i<br />

propri giocattoli alla Caritas, o non sprecare<br />

l’acqua e il cibo, sono gesti che possono<br />

fare la differenza e rappresentare<br />

un importante aiuto<br />

per i meno fortunati<br />

- non è cosa facile!<br />

Non si può parlare<br />

di volontariato senza<br />

dare concretezza<br />

all’altruismo. Per<br />

comprendere la validità<br />

di azioni in aiuto<br />

di chi ha bisogno, i<br />

nostri figli necessitano<br />

di respirare e vivere<br />

la solidarietà insita<br />

in gesti concreti.<br />

Ricordiamoci che<br />

i bambini imparano dai modelli che<br />

hanno di fronte. È imitando i genitori,<br />

più che in ogni altro modo, che imparano<br />

a fare lo stesso con gli altri.<br />

Quindi siamo i primi a dover offrire l’esempio<br />

da seguire… ad iniziare dai piccoli<br />

gesti quotidiani.<br />

Aiutiamoli a imparare la solidarietà cedendo<br />

noi per primi il posto sul tram.<br />

Insegniamo loro la condivisione e, ad<br />

esempio, se stiamo mangiando qualcosa<br />

offriamone una parte al bambino invitandolo<br />

a fare lo stesso.<br />

Anche nel gioco, invitate i bambini a divertirsi<br />

insieme anziché accapigliarsi per<br />

un giocattolo che vogliono tutti e che alla<br />

fine nessuno otterrà.<br />

Sensibilizziamo i bambini alla solidarietà<br />

attraverso video e foto,<br />

cartine geografiche, canti popolari,<br />

favole e racconti di Paesi lontani.<br />

Conoscere e renderli consapevoli di<br />

come vivono i loro coetanei nei Paesi più<br />

poveri fa crescere nei giovani la voglia di<br />

solidarietà.<br />

Infine, poiché tutti noi tendiamo a ripetere<br />

quei comportamenti che sono stati<br />

oggetto di elogio, quando condivide applaudiamo,<br />

con un sorriso e un incoraggiamento,<br />

il suo gesto dimostrandogli<br />

che ha fatto bene e che apprezziamo<br />

il suo comportamento.<br />

Il tutto affinché imparino a comprendere<br />

che fare il bene fa bene!<br />

SACROFANO<br />

Via dello Stadio, 57<br />

Yoyogurt Sacrofano<br />

Yogurt, frullato, frappè,<br />

brioche, crepes dolci e salate,<br />

tutto come vuoi tu<br />

Il Nuovo Magazine


Dalla parte di Argo<br />

I cani del sequestro di Riano<br />

di Monica Maggi<br />

Il 14 agosto del 2013 furono condotti<br />

nel canile di Vallegrande 17 cani provenienti<br />

da un sequestro operato nel<br />

territorio del Comune di Riano.<br />

Dopo un periodo di ambientamento<br />

all’interno della struttura, un team di<br />

educatori e volontari iniziò a lavorare<br />

con loro. I cani non presentavano tutti<br />

le stesse note caratteriali; alcuni erano<br />

socievoli verso chi li stava aiutando, al<br />

punto da stabilire quasi da subito una<br />

relazione; altri, impauriti, terrorizzati,<br />

schivi al contatto umano pur essendo<br />

vissuti con l’uomo.<br />

Kitty e Astrid (a destra)<br />

Passarono mesi. Settimana dopo settimana,<br />

un lavoro quotidiano ha<br />

permesso a tutti questi cani di<br />

uscire prima dalle cucce dove trovavano<br />

rifugio e si nascondevano, poi<br />

dal box per poter andare in passeggiata,<br />

incontrare i loro consimili, giocare.<br />

Un lavoro lungo, fatto di attese e progressi<br />

dapprima piccoli poi sempre più<br />

importanti.<br />

I loro nomi: Artù; Astrid; Astro;<br />

Biondo; Buck; Chantal; Costantino;<br />

Dea; Dexter; Dina; Kitty; Leon; Manolo;<br />

Margot; Patty; Shiro e Viola.<br />

Molti di loro hanno trovato casa. La<br />

prima ad andare via fu Margot (una<br />

simil husky), poi Dea (inizialmente<br />

molto timorosa , ma successivamente<br />

in grado di fidarsi) ed ancora Biondo,<br />

Astro, Manolo, Leon, Shiro, Dina, Viola,<br />

Buck e nei prossimi giorni anche<br />

Chantal.<br />

A restare quindi, sono sei in totale<br />

(Artù, Astrid, Costantino, Dexter, Kitty<br />

e Patty) e per loro si sta cercando<br />

ancora una casa.<br />

Sono tutti adottabili e visibili. Con loro<br />

continuano a lavorare educatori e volontari<br />

aiutandoli e preparandoli per il<br />

modo esterno che li attende.<br />

Roberta Bucci, educatore cinofilo:<br />

“Vorrei raccontare la storia particolare<br />

di due tra quelli che cercano<br />

ancora casa.<br />

Astrid. Adulta, di colore bianco, dell’età<br />

di quattro anni entrata in canile con i<br />

cuccioli. Di lei, ricordo ancora lo sguardo<br />

atterrito e il suo essere capace di restare<br />

chiusa e rintanata nella sua cuccia,<br />

immobile. Così ha trascorso più di<br />

un anno (ci sono foto che la documentano)<br />

fino a quando non è stata trasferita<br />

in un settore diverso ed ha iniziato a<br />

prendere confidenza con il mondo.<br />

Kitty. Adulta, nera con macchia bianca<br />

sul petto. Per lei, come per la sua<br />

compagna di box Dina (andata a casa<br />

ormai mesi fa), la vita di canile è stata<br />

davero dura. È stata per settimane<br />

e settimane rintanata dietro la cuccia<br />

(vedi foto), al punto che a volte si aveva<br />

il dubbio che ci fosse veramente. Un lavoro<br />

lungo e basato sulla relazione con<br />

l’uomo e con i suoi simili l’ha portata<br />

ad essere un cane prontissimo per essere<br />

adottato.<br />

Conclude Roberta: “Ringrazio chi mi ha<br />

permesso di raccontare la storia di questi<br />

17 cani, comune a tantissimi altri che<br />

popolano i nostri canili, ma sono convinta<br />

che soltanto parlandone si possa<br />

essere davvero in grado di aiutarli.<br />

Per chiunque fosse interessato a conoscerli<br />

potete rivolgervi a me direttamente”.<br />

Roberta Bucci, educatore<br />

cinofilo, indirizzo mail:<br />

robertadog65@gmail.com<br />

Telefono: 3386258563


PIAZZA VITTORIO VENETO, 22<br />

CASTELNUOVO DI PORTO (RM)<br />

- centro storico -<br />

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“INSIEME SI PUÒ”<br />

di Fabrizio Falzini<br />

L<br />

a rete degli Istituti Comprensivi del<br />

31mo distretto di Roma Nord (1.<br />

Campagnano e Mazzano; 2. Capena;<br />

3. Castelnuovo di Porto; 4. Fiano; 5. Formello;<br />

6. Morlupo 7. Riano; 8. Rignano Flaminio<br />

e Civitella San Paolo; 9. Sacrofano e<br />

Magliano; ) già nel 2008 aveva firmato un<br />

accordo per “attivare e gestire un efficace<br />

e produttivo raccordo delle azioni<br />

in ordine agli impegni istituzionali di<br />

carattere formativo, gestionale ed organizzativo<br />

” (“Insieme di può” accordo di<br />

rete 31° distretto).<br />

Ricordiamo di seguito gli obiettivi/finalità<br />

di quell’accordo, convinti che siano ancora<br />

oggi la buona stella da seguire<br />

per pensare la nostra scuola locale<br />

non più chiusa nell’ambito comunale,<br />

ma aperta al dialogo con le scuole del<br />

nostro distretto:<br />

Art. 3 – Obiettivi / Finalità<br />

• Ricercare e favorire azioni comuni e coordinate<br />

per diffondere e sviluppare conoscenze<br />

e condivisione delle “buone pratiche”<br />

condotte dalle singole scuole della rete ed<br />

anche attraverso progetti di collaborazione<br />

Scuola<br />

su specifiche tematiche, coinvolgendo sia le<br />

singole componenti dirigenza, docenti, personale<br />

ATA, genitori sia l’intera comunità<br />

scolastica.<br />

• Ricercare e favorire azioni comuni e coordinate<br />

per lo sviluppo dell’autonomia della<br />

scuola pubblica intesa come risorsa nel e<br />

per il territorio, con particolare attenzione<br />

alla cultura dell’orientamento.<br />

• Coordinare azioni comuni in ordine alla<br />

gestione ed organizzazione delle specifiche<br />

attività istituzionali delle scuole della rete<br />

(formazione, progettazione, ricerca, valutazione)<br />

per ottimizzare l’uso delle risorse<br />

umane, strumentali e finanziarie, con riferimento<br />

sia alla gestione complessiva delle<br />

Istituzioni sia al lavoro docente che al lavoro<br />

ATA.<br />

• Raccordare le iniziative di carattere formativo,<br />

organizzativo e gestionale per sostenerne<br />

una coerente ed efficace diffusione<br />

nel territorio del XXXI Distretto e favorire<br />

altresì il confronto inter-istituzionale e la<br />

collaborazione con le amministrazioni locali<br />

e la direzione regionale”.<br />

Prendiamo, ad esempio, i siti web scolastici<br />

delle scuole del nostro Distretto 31. Invitiamo<br />

il lettore a visitarli per rendersi conto di quanto<br />

una scuola potrebbe imparare dalle “buone<br />

pratiche” dell’altra. Per facilitarvi il compito<br />

riportiamo di seguito gli indirizzi nello stesso<br />

ordine alfabetico della premessa:<br />

1. http://www.iccampagnano.eu/<br />

2. http://www.istitutocomprensivocapena.it<br />

3. http://www.icgpitocco.gov.it/<br />

4. http://www.icfiano.it/<br />

5. http://www.icbarbararizzo.gov.it/<br />

6. http://www.icmorlupo.it/<br />

7. http://www.icriano.it/<br />

8. http://www.olgarovere.com/<br />

9. http://www.icpadrepiosacrofano.it<br />

Nella prima settimana di settembre il Collegio<br />

Docenti e il Consiglio di Istituto di<br />

ogni scuola si è riunito per approvare il Piano<br />

dell’Offerta Formativa (POF) del nuovo<br />

anno scolastico. Il nostro augurio è di<br />

veder realizzati gli obiettivi di “Insieme<br />

si può” che nell’art. 4 si proponeva<br />

di:<br />

• Promuovere iniziative di formazione e di<br />

ricerca-azione che accompagnino la diffusione<br />

dell’innovazione.<br />

• Attivare specifici progetti e sostenere quelli<br />

già presenti nelle scuole singolarmente ed<br />

in rete anche finalizzati a partecipazione a<br />

bandi e iniziative delle diverse Amministrazioni.<br />

• Costituire e coordinare il lavoro di gruppi<br />

di confronto, ricerca e approfondimento, laboratori<br />

su tematiche didattiche permanenti<br />

o occasionali.<br />

• Raccolta e documentazione delle azioni<br />

svolte dalle scuole e nella rete per la costituzione<br />

di un centro di documentazione a<br />

disposizione del territorio.<br />

• Attivare quanto previsto dalle norme per<br />

favorire l’assolvimento di compiti istituzionali<br />

su specifici bisogni di carattere gestionale<br />

e organizzativo.<br />

• Promuovere e sostenere azioni integrate<br />

per la diffusione di conoscenza e cultura<br />

dell’orientamento.<br />

• Sostenere e coordinare azioni di sviluppo<br />

della cittadinanza attiva e di promozione<br />

dell’educazione alla solidarietà sociale relativamente<br />

ad eventi e/o iniziative di rilevanza<br />

significativa”. (“Insieme si può”, art. 4).


Libri<br />

di Italo Arcuri<br />

L ’orma d’amor in Roma,<br />

l’omaggio alla città eterna<br />

di uno scrittore sudamericano<br />

A pagina 115 di questo libro anche Castelnuovo<br />

di Porto - “(…) a nord est di<br />

Roma, un borgo medioevale sulla via<br />

Flaminia”- entra nella vita di Alexander<br />

Lopi, autore e artista sudamericano,<br />

nato in Colombia, vissuto in<br />

Venezuela e innamorato di Roma, originale<br />

e sensibilissimo. Una vita difficile e<br />

intensa, sulla cui bellezza lasciamo giudicare<br />

i lettori che avranno il gusto e il<br />

piacere di sfogliare il libro. Castelnuovo<br />

di Porto come meta finale di un<br />

tragitto esistenziale che è artistico,<br />

umano e sociale allo stesso tempo.<br />

Il libro è il racconto di un amore: verso la<br />

città eterna. La Capitale vista con gli occhi<br />

di chi Roma l’ama e non la subisce. Di<br />

chi l’apprezza senza finzioni. Di chi la coglie<br />

nell’intimità più profonda senza mai<br />

essere invadente.<br />

Lopi non fa altro che decantare, senza<br />

mai annoiare, luoghi e simboli di un continuo<br />

déjà vu presi a prestito dalla città.<br />

Percorsi mentali di corpo, di pancia e di<br />

testa che culminano in un disegno intrinseco,<br />

recondito ed esclusivo: una mappa<br />

segreta. L’omaggio a Roma è già nel titolo.<br />

L’autore, in questo libro, pagina<br />

dopo pagina, con Roma quasi ci<br />

parla, fino a confrontarsi e confidarsi.<br />

Con la città, presente e passata,<br />

intreccia un dialogo continuo e incessante,<br />

compone un ragionamento senza<br />

uguali, ordisce una trama nella trama.<br />

Il volume diventa anche una guida per i<br />

turisti e per gli abitanti che, distratti, vivono<br />

nella culla della civiltà senza nemmeno<br />

accorgersene. Un vademecum che<br />

indaga il territorio, ne descrive gli umori<br />

e le passioni, i colori ed i suoni, le attrazioni<br />

e le tendenze e che va senza sosta a<br />

caccia di sorprese, fatti ed eventi imprevedibili.<br />

Alexander Lopi, giunto in Italia nel<br />

1981 per frequentare l’Accademia d’arte<br />

drammatica Salvatore D’Amico e che ha<br />

all’attivo diverse mostre, collettive e personali,<br />

di pittura e di scultura, con questa<br />

opera riassume il senso di una<br />

vita (la sua) e la illustra al lettore<br />

senza impostura ma con l’autenticità<br />

tipica di chi l’arte la comprende prima<br />

ancora di interiorizzarla.<br />

Alexander Lopi<br />

L’orma d’amor in Roma<br />

Europa Edizioni<br />

2014, PP. 164<br />

13,90 euro<br />

La fine di Marx, l’esordio letterario<br />

di Filippo Agostini<br />

È sabato pomeriggio, a Roma: Tullio detto<br />

Marx, 58 anni ben portati, e il solito<br />

gruppo di compagni si ritrovano all’ennesimo<br />

corteo di protesta. Nessuno lo sa<br />

ma questa è l’ultima volta che lo vedranno.<br />

Perché Marx ha preso una decisione<br />

irrevocabile: se ne va. Non senza rimpianti<br />

e non senza rancori ma con gran<br />

serenità. Lascia a Culodritto, Sandrino,<br />

Sonny e Cher e agli altri personaggi della<br />

sua allegra brigata affetti e passioni, affida<br />

alla voce di Giorgio Caproni un congedo<br />

cerimonioso, a un copione meditato e<br />

ben scritto la sua libera uscita di scena,<br />

bevendo un fernet e ascoltando vecchia<br />

musica anni ‘70, tra allegoria e realtà.<br />

E’ il gustoso esordio letterario di Filippo<br />

Agostini, nato a Roma da genitori di<br />

Collevecchio Sabino, suo rifugio discreto<br />

quando, come diceva Hugo Pratt, “sono<br />

stanco e voglio andare in altri luoghi e<br />

in altre storie”. Vive a Toffia, in provincia<br />

di Rieti, in una casa piena di dischi,<br />

fumetti, film e libri. Maestro della scuola<br />

d’infanzia per quasi trent’anni, ha abbandonato<br />

l’insegnamento, con rammarico,<br />

causa un inatteso cedimento della colonna<br />

vertebrale, per fare il bibliotecario.<br />

Filippo Agostini<br />

La fine di Marx<br />

(Rivoluzione Intanto Passava)<br />

Editrice Zona<br />

2014, pp. 126, 13 euro


www.carrozzeriadivitale.com


Archeologia<br />

la via flaminia<br />

e l’arco di malborghetto<br />

di Donatina Olivieri<br />

A<br />

l Km 19,200 della via Flaminia<br />

sorge il Casale di Malborghetto nel<br />

quale, grazie ad un attento restauro<br />

effettuato tra il 1984 e il 1988 (curato<br />

dall’architetto F. Scoppola), è riconoscibile<br />

un tetrapylon a pianta rettangolare<br />

(m 15 x 12) con fornici sormontati<br />

da archi a doppia ghiera di laterizi ed attico<br />

a copertura piana. I poderosi pilastri sostengono<br />

internamente una volta a crociera<br />

centrale mentre le arcate laterali sono<br />

ricoperte da quattro volte a botte. L’arco<br />

attualmente si presenta spogliato del suo<br />

rivestimento in lastre marmoree. Di tutta<br />

la sontuosa decorazione non rimangono<br />

che scarsi frammenti grazie ai<br />

quali si è potuta tentare una probabile<br />

ricostruzione: le due fronti principali<br />

impostate sulla via Flaminia, in origine,<br />

erano decorate da quattro colonne con<br />

capitelli corinzi aggettanti dalla parete di<br />

fondo e impostate su alte basi rettangolari,<br />

mentre le facciate laterali erano inquadrate<br />

da lesene. Fu lo studioso tedesco F. Töbelmann<br />

(1915) ad ipotizzare per primo, un<br />

collegamento tra il monumento e la lotta tra<br />

Costantino e Massenzio. La presenza sulla<br />

via Flaminia di un arco quadrifronte cronologicamente<br />

databile al IV secolo presuppone<br />

uno scopo celebrativo che può essere<br />

riconosciuto nell’unico evento storico verificatosi,<br />

in quella data, nella zona a nord di<br />

Roma. All’indomani della vittoriosa battaglia<br />

a Saxa Rubra del 28 ottobre 312, il Senato<br />

dedicò a Costantino un arco trionfale<br />

nei pressi del Colosseo, mentre nell’area<br />

dove l’imperatore pose il campo, prima<br />

della decisiva battaglia, fu eretto<br />

questo arco quadrifronte che trova<br />

confronto con l’Arco di Giano al Velabro<br />

(ricordato come Arcus Constantini nei<br />

Cataloghi Regionari) eretto post mortem.<br />

In un atto notarile del 1263 viene menzionato<br />

un Burgum Sancti Nicolai de Arcu<br />

Virginis, non è chiaro in quale data, ma la<br />

citazione fa riferimento alla trasformazione<br />

dell’arco onorario in edificio di culto. Tre<br />

fornici furono tamponati e un’abside fu inserita<br />

nel lato orientale. La chiesa si trovava<br />

al piano terra mentre nell’attico era situata<br />

una sala coperta con volta a botte esternamente<br />

coronata da merlature. La chiesa<br />

fortificata trova l’unico confronto in terra<br />

siriana, nella cappella a navata unica con<br />

sala d’onore superiore inserita nel mastio<br />

del Castellum Album di Saphita appartenuto<br />

ai templari (post 1170). Il documento<br />

è importante non<br />

solo per la citazione<br />

del Borgo che<br />

intanto si era costituito<br />

intorno al monumento,<br />

ma anche<br />

per le indicazioni<br />

dei due culti che si<br />

erano nel frattempo<br />

sovrapposti: il più<br />

antico dedicato alla<br />

Vergine è riferibile<br />

alla chiesa fortificata,<br />

il secondo rivolto<br />

a San Nicola non<br />

solo per la chiesa<br />

del borgo, ma per<br />

Plastico ricostruttivo<br />

della chiesa fortificata<br />

l’intero insediamento. Il culto di San<br />

Nicola si diffonde a Roma a partire<br />

dalla fine dell’XI secolo con l’arrivo<br />

di alcune reliquie; una chiesa fu dedicata<br />

al santo lungo la via Lata dal Convento di<br />

San Ciriaco. La diffusione della devozione al<br />

vescovo orientale nel suburbium si deve alle<br />

numerose proprietà fondiarie che il convento<br />

di San Ciriaco possedeva lungo<br />

la via Flaminia a partire dal Fosso<br />

della Valchetta fino a Morlupo.<br />

Tra il 1263 e il 1278 l’insediamento viene<br />

dotato di una nuova cinta muraria, diventa<br />

roccaforte dei Colonna e come tale entrò<br />

a far parte delle difese pontificie almeno<br />

fino al 10 dicembre del 1485 quando<br />

gli Orsini insieme agli uomini di Sacrofano<br />

lo incendiarono distruggendolo<br />

per sempre. Il complesso da allora<br />

fu denominato “Malborghetto” o “Borghettaccio”.<br />

Non avendo più una funzione militare si<br />

trasformò in un casale rustico con botteghe<br />

concesse in affitto. Affittuario fu nel 1567<br />

Costantino Petrasanta, un aromatarius milanese<br />

che provvide ad un intenso restauro<br />

ricordato in un’iscrizione dipinta su mattonelle<br />

di maiolica poste a coronamento della<br />

fronte meridionale.<br />

Nel catasto Alessandrino del 1660 è citato<br />

come osteria, mentre nel 1744 diviene<br />

stazione di Mezza Posta fra Prima<br />

Porta e Castelnuovo di Porto, funzione<br />

mantenuta fino a quando Pio VI (1755-<br />

1799) non soppresse il servizio lungo la via<br />

Flaminia a favore del nuovo collegamento<br />

tra Civita Castellana e la via Cassia. Dal<br />

1982 è entrato a far parte dei Beni del Demanio<br />

e dal 1989 ospita un piccolo, ma interessante<br />

Museo visitabile su prenotazione.<br />

Iscrizione di Costantino Petrasanta (fronte meridionale)<br />

32


COMUNE DI castelnuovo di porto<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />

DIVIETO DI UTILIZZO DEL PARCO COMUNALE<br />

Premesso che l’Amministrazione Comunale è proprietaria del<br />

terreno sito in località Monte Mariello, adibito a Parco Pubblico<br />

Comunale;<br />

- che in detto sito sono stati eseguiti lavori di ripristino<br />

e sistemazione per rendere detta area fruibile dalla<br />

cittadinanza, resisi necessari a seguito di ripetuti atti di<br />

vandalismo ai danni delle strutture esistenti;<br />

- che in detta area si sono verificati altresì in passato casi di<br />

abbandono di rifiuti.<br />

RILEVATO che l’area in questione, a seguito dell’ultimazione<br />

dei lavori, risulta sprovvista di servizio di custodia e sorveglianza<br />

necessari, per l’ubicazione del sito, ad evitare il ripetersi di dette<br />

situazioni di degrado e la vanificazione degli interventi fatti e dei<br />

costi sostenuti per gli stessi.<br />

CONSIDERATO che il parco per essere utilizzato in condizioni<br />

di sicurezza necessità di un servizio di controllo, di un parcheggio<br />

per i veicoli ed un’area attrezzata per la raccolta dei rifiuti.<br />

RITENUTO, per quanto in premessa esposto, di dover vietare<br />

l’utilizzo del parco, ivi incluso l’accesso, sino all’acquisizione dei<br />

servizi sovra evidenziati per la salvaguardia delle strutture in<br />

esso presenti:<br />

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DISPONE IL<br />

DIVIETO DI UTILIZZO DEL PARCO COMUNALE DI<br />

VIA PIAN BRACCONE.<br />

L’amministrazione informa inoltre che i trasgressori<br />

saranno puniti con la sanzione di € 250,00.<br />

Da sottolineare, in questo ambito, che il problema<br />

principale nasce dalla mancata autorizzazione da parte<br />

della Regione Lazio, su richiesta avanzata inizialmente dal<br />

Comune di Castelnuovo di Porto e successivamente dallo stesso<br />

Parco di Veio, della installazione all’interno del Parco di Veio di<br />

una casetta di legno, tipo punto informativo, con tutti i diversi<br />

requisiti ambientali, in modo da affidare ad una Associazione/<br />

Ente il controllo del corretto utilizzo della area pubblica soggetta<br />

in passato ad atti vandalici e al fenomeno dell’abbandono<br />

dei rifiuti. Altro problema di tipo autorizzativo è la<br />

costruzione sempre nell’area protetta del Parco di un<br />

parcheggio. Si stanno esaminando diverse possibilità per far<br />

fronte ai problemi su indicati.<br />

FINANZIAMENTO PER L’ATTUAZIONE DI INTERVENTI STRAORDINARI<br />

IN MATERIA DI EDILIZIA SCOLASTICA<br />

La Regione Lazio, Direzione infrastrutture Ambiente e politiche<br />

abitative con una determinazione del 29 Aprile <strong>2015</strong> ha approvato<br />

la graduatoria degli interventi ammissibili a finanziamento nel<br />

triennio <strong>2015</strong>-2017 per l’attuazione di interventi straordinari in<br />

materia di edilizia scolastica su edifici pubblici. Il Comune di<br />

Castelnuovo di Porto rientra in questa graduatoria per<br />

quanto concerne la secondaria e primaria di I° grado<br />

di via De Gasperi. In relazione ai fondi disponibili, il Comune<br />

potrebbe ottenere il finanziamento da parte della Regione Lazio<br />

a Marzo 2016.


COMUNE DI castelnuovo di porto<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />

I SERVIZI SCOLASTICI E LE TARIFFE<br />

I Servizi Scolastici erogati dal Comune di Castelnuovo di Porto<br />

sono i seguenti:<br />

REFEZIONE<br />

Servizio che ha visto già lo scorso anno finalmente l’introduzione<br />

del costo in funzione dell’effettivo consumo. Le tariffe<br />

sono rimaste invariate con le relative fasce di reddito.<br />

b. scuola primaria<br />

euro 120,00 per anno scolastico<br />

euro 180,00 per anno scolastico per i non residenti<br />

Il pagamento dovrà essere effettuato in tre rate di eguale importo<br />

con le seguenti scadenze:<br />

- al 31 ottobre<br />

- 31 dicembre<br />

- 31 marzo<br />

La rinuncia al servizio va presentata per iscritto e la sospensione<br />

dal pagamento decorre dal mese successivo a quello della<br />

data di presentazione.<br />

TRASPORTO SCOLASTICO<br />

Anche per questo servizio le tariffe sono rimaste invariate con<br />

le relative fasce di reddito. Il pagamento può avvenire in unica<br />

soluzione o suddiviso in 8 rate. Previsto uno sconto del 30%<br />

sul secondo e terzo figlio.<br />

Post SCUOLA<br />

Orario di svolgimento: dalle ore 16.00 alle ore 18.00, dal<br />

lunedì al venerdì<br />

Sede: plessi scolastici di via Roma, Via De Gasperi, S. Lucia<br />

e Le Terrazze<br />

Costo residenti intera settimana:<br />

euro 65,00 per abbonamento mensile nelle fascia oraria<br />

16.00/18.00;<br />

euro 55,00 per abbonamento mensile nella fascia oraria<br />

16.30/18.00<br />

Costo non residenti: maggiorazione del 30% sulle tariffe<br />

sopra riportate<br />

LAVORI PLESSO SCOLASTICO VIA ROMA<br />

PRE e POST SCUOLA<br />

Anche per questo servizio le tariffe sono rimaste invariate .<br />

Questo servizio si attiva solo se si raggiunge un numero minimo<br />

di 15 richieste<br />

Le modalità di pagamento sono le stesse introdotte lo scorso<br />

anno. Si può effettuare il pagamento del servizio/i di cui si<br />

usufruisce o recandosi presso i punti ricarica convenzionati<br />

con il Comune oppure on line collegandosi direttamente al<br />

link riportato nelle informative.<br />

PRE SCUOLA<br />

Destinatari: alunni della Scuola dell’Infanzia e primaria dell’istituto<br />

comprensivo G. Pitocco (centro urbano e frazione) i cui<br />

genitori, entrambi lavoratori, abbiano orari di lavoro non conciliabili<br />

adeguatamente con l’orario scolastico.<br />

Orario di svolgimento: dalle ore 7.30 alle ore 8.30, con ingresso<br />

libero fino alle ore 8.00, dal lunedì al venerdì.<br />

Sede: Plessi scolastici di Via Roma, Via De Gasperi, S. Lucia<br />

e Le Terrazze.<br />

Costo:<br />

a. scuola infanzia<br />

euro 90,00 per anno scolastico<br />

euro 150,00 per anno scolastico per i non residenti<br />

A breve prenderanno il via i lavori di messa a norma<br />

dell’impianto elettrico e termico del plesso Scolastico<br />

di via Roma dell’Istituto Comprensivo G. Pitocco. Oltre<br />

alla Sicurezza sarà finalmente possibile ottenere un notevole<br />

risparmio energetico. I lavori verranno realizzati grazie al fatto<br />

che l’Amministrazione Comunale è riuscita ad ottenere un<br />

finanziamento di 50.000 euro dalla Regione Lazio.<br />

nuova sezione scuola dell’infanzia<br />

Quest’anno una sezione a tempo corto è stata trasferita alla<br />

Scuola dell’Infanzia del Centro Urbano: questa scelta ha<br />

permesso di annullare la lunga lista di attesa di tutti<br />

quei bambini che non era stato possibile accogliere.<br />

L’Amministrazione Comunale ha prontamente provveduto<br />

a rispondere alle esigenze dell’Istituto allestendo il<br />

nuovo locale che accoglierà la nuovissima sezione<br />

H, dotandolo di tutti gli arredi e le attrezzature didattiche<br />

necessarie. Sensibile e consapevole del ruolo che la Scuola<br />

dell’Infanzia svolge all’interno dello stesso Istituto e della<br />

intera comunità castelnuovese, l’Amministrazione Comunale<br />

intende entro l’anno rinnovare tutte le dotazioni della stessa.


COMUNE DI castelnuovo di porto<br />

BONIFICHE DISCARICHE ABUSIVE<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />

Ecco la tabella delle bonifiche principali eseguite nel mese di<br />

Agosto. Al riguardo da sottolineare come continua l’abbandono<br />

dei rifiuti nella zona di Ponte del Grillo vicino<br />

al CARA (nelle foto).<br />

Nel periodo trascorso sono state fatte due pulizie con idropulitrice<br />

(l’11 agosto e il 5 settembre) per minimizzare il problema<br />

del guano dei piccioni. In generale il fenomeno dell’abbandono<br />

dei rifiuti sul territorio non tende a diminuire ed anzi recentemente<br />

sono comparse nuove discariche: una su via di Montefiore<br />

(scendendo a destra), dove sono stati lasciati rifiuti di<br />

vario genere, lavandini materiali in legno vernici, etc. ed un’altra<br />

su via di Vallelinda. La polizia comunale e gli accertatori<br />

della Cooperativa 29 Giugno stanno cercando di individuare i<br />

colpevoli.<br />

VIA DATA PESO<br />

Via Delle Terrazze 8/1/<strong>2015</strong> 2000 Kg<br />

Rotonda Autostrada 8/4/<strong>2015</strong> 300 Kg<br />

Parco di Veio 8/10/<strong>2015</strong> 1000 Kg<br />

Ponte del Grillo vicino CARA 8/12/<strong>2015</strong> 2000 Kg<br />

Tiberina sbarra 8/12/<strong>2015</strong> 300 Kg<br />

RIQUALIFICAZIONE PIAZZA V. VENETO<br />

Il Comune ha espletato tutto gli atti amministrativi per poter<br />

dare inizio ai lavori di riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto.<br />

In data 10/02/<strong>2015</strong> Determina del Responsabile di Area per<br />

invitare alla procedura negoziata N° 5 operatori economici<br />

individuati all’interno dell’album comunale inseriti nella<br />

categoria di opere generali OG2 (Restauro e manutenzione di<br />

beni immobili sottoposti a tutela). In data 11/3/<strong>2015</strong> verbale<br />

di gara con approvazione provvisoria in attesa dei requisiti<br />

necessari, di affidamento appalto alla ditta individuata. In data<br />

04/05/<strong>2015</strong> richiesta da parte del Comune al Ministero<br />

dell’Interno del Certificato Antimafia della Ditta.<br />

La richiesta più volte sollecitata non è ancora evasa per cui non<br />

si è potuto finora dare inizio ai lavori.


COMUNE DI castelnuovo di porto<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Castelnuovo di Porto<br />

EVENTI CULTURALI E RICREATIVI LUGLIO – SETTEMBRE <strong>2015</strong><br />

Il programma degli eventi Luglio- Settembre <strong>2015</strong> è stato definito<br />

con l’idea di dare una offerta variegata di possibile interesse<br />

nel suo insieme per tutta la cittadinanza.<br />

In questa logica vanno considerate le diverse iniziative sotto descritte.<br />

La proposta per il terzo anno consecutivo nell’ambito dell’Estate<br />

Castelnovese della manifestazione “La Castelluzza … in musica”<br />

con concerti di jazz di diverse origini ed espressioni culturali,<br />

di musica blues, country, soul e funky che sono stati tenuti<br />

nella caratteristica e suggestiva piazza G. Marconi (La Castelluzza)<br />

particolarmente adatta a questo genere di musica.<br />

e prove di abilità.<br />

Concerti di musica classica nella Rocca Colonna e nella<br />

chiesa di S. Maria Assunta e concerti di musica popolare<br />

e di musica leggera in piazza V. Veneto che hanno completato<br />

il panorama della offerta globale di musica nel periodo<br />

Luglio- Settembre che si sono tenuti nell’ambito del programma<br />

degli spettacoli per il patrono che ha visto anche quest’anno la<br />

divertente rappresentazione teatrale del Circolo Anziani.<br />

Diverse manifestazioni durante l’Estate Castelnovese che hanno<br />

viste protagoniste come di consueto alcune nostre Associazioni<br />

che hanno organizzato eventi sportivi, teatrali e ricreativi, come<br />

nel caso della Associazione culturale “La Pleiade” che<br />

ha finanziato ed offerto alla cittadinanza due serate di<br />

ballo, liscio e balli di gruppo e ballo cubano.<br />

CastelnuovoCavalli, quest’anno alla settima edizione, che si<br />

è tenuto durante i festeggiamenti per il patrono Sant’ Antonino<br />

con la presenza di professionisti ed artisti di qualità ben noti nel<br />

mondo dei cavalli che si sono esibiti in diverse tipologie di monta<br />

DAL 2 AL 4 OTTOBRE TERZA EDIZIONE DI “CASTELNUOVO FOTOGRAFIA”<br />

Dopo il successo ottenuto nelle due edizioni, torna la<br />

manifestazione/festival “Castelnuovo Fotografia”, in<br />

programma dal 2 al 4 ottobre nel centro storico e all’interno del<br />

Palazzo Ducale “La Rocca”. Maestri della fotografia e fotografi<br />

emergenti esporranno i propri lavori sul tema dellʼesplorazione<br />

del paesaggio contemporaneo, del paesaggio naturale, urbano,<br />

sociale e quindi anche “paesaggio interiore”.<br />

Il festival al suo terzo appuntamento ha fin dalla prima edizione<br />

conquistato un pubblico ampio ed attento. La manifestazione<br />

mantiene la vocazione di festival indipendente e “slow”,<br />

puntando sulla qualità dei progetti esposti, dando spazio ai<br />

grandi protagonisti della fotografia e sostenendo l’editoria<br />

indipendente, i giovani fotografi ed i nuovi linguaggi visuali.<br />

La manifestazione avrà il suo fulcro nel Castello Rocca Colonna<br />

per poi estendersi nei vicoli e nelle piazze di Castelnuovo di Porto.<br />

Il programma prevede un fitto calendario di appuntamenti<br />

con mostre, letture portfolio,workshop, dibattiti, proiezioni e<br />

presentazione di libri.<br />

LA SCUOLA A CASTELNUOVO FOTOGRAFIA <strong>2015</strong><br />

“PhotolessonOne” è il titolo della settimana introduttiva di lavoro<br />

fotografico presso le classi 5 della scuola primaria e 1 della<br />

scuola secondaria dell’Istituto Conprensivo G. Pitocco. L’Amministrazione<br />

Comunale, nell’intento di avvicinare sempre di<br />

più la Scuola alle iniziative culturali del nostro territorio ed a<br />

seguito dell’interesse sollevato dal Festival Castelnuovo Fotografia,<br />

ha voluto finanziare una serie di lezioni sul linguaggio<br />

fotografico dedicate ai bambini ed ai ragazzi come primo step<br />

di un percorso cognitivo che produrrà materiali interessanti<br />

da presentare in occasione di Castelnuovo Fotografia <strong>2015</strong> in<br />

programma per il 3 e 4 <strong>Ottobre</strong>.<br />

Un’immagine scattata da Giorgio Cosulich de Pecine, esposta<br />

in un mostra a CastelnuovoFotografia.


COMUNE DI magliano romano<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Magliano Romano<br />

l’impianto fotovoltaico di via romana<br />

Nell’ambito del programma di sviluppo rurale che promuove<br />

l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, la Regione Lazio ha<br />

finanziato un impianto fotovoltaico per la produzione<br />

di energia rinnovabile, realizzato negli edifici comunali<br />

della palestra e scuola elementare-media.<br />

I pannelli solari sono stati installati sul terrazzo della palestra<br />

e sulla falda del tetto della scuola elementare e media e<br />

sono già funzionanti. Entrambi forniscono energia sia<br />

agli edifici della palestra e della scuola elementare e<br />

media che alla sede comunale che è stata collegata<br />

all’impianto.<br />

Tali impianti, indubbiamente, favoriscono un Risparmio<br />

Energetico perché è possibile produrre autonomamente<br />

energia per gli edifici collegati.<br />

scuole<br />

L’amministrazione del Comune di Magliano Romano ha confermato<br />

anche per il corrente anno scolastico <strong>2015</strong>/16 i contributi<br />

per le gite culturali nonché i viaggi di istruzione per i<br />

bambini frequentanti la scuola materna comunale, la scuola elementare<br />

e la scuola media facenti capo all’Istituto Comprensivo<br />

Padre Pio. Saranno mantenuti anche gli interventi per l’attuazione<br />

del diritto allo studio; in particolare, secondo quanto previsto<br />

dalle vigenti norme, si provvederà alla fornitura gratuita<br />

dei libri di testo agli alunni frequentanti le scuole<br />

elementari mentre agli alunni frequentanti la scuola media di<br />

primo grado potranno essere erogati contributi per l’acquisto di<br />

testi scolastici e di strumenti didattici in base alle disponibilità<br />

di bilancio e ai fondi erogati dalla Regione Lazio.<br />

Per quanto attiene il trasporto scolastico, il Comune di<br />

Magliano Romano garantisce il servizio per gli alunni<br />

che continueranno a frequentare le scuole medie presso<br />

l’Istituto Comprensivo Padre Pio di Sacrofano, nella<br />

sede di Sacrofano. Il costo del servizio a carico delle famiglie<br />

sarà determinato nella % minima prevista per legge per i servizi<br />

a domanda individuale.<br />

Inoltre, l’Amministrazione garantisce anche il servizio di mensa<br />

scolastica, ritenuto di fondamentale importanza, sia per le<br />

classi della scuola primaria che per la scuola dell’infanzia. Anche<br />

per l’ anno scolastico <strong>2015</strong>/16 il servizio è esternalizzato.<br />

Tutte le informazioni relative all’inizio del servizio e le relative<br />

tariffe saranno disponibili sul sito istituzionale www.comunedimaglianoromano.it.


COMUNE DI magliano romano<br />

Pagine a pagamento a cura dell’Amministrazione comunale di Magliano Romano<br />

la discarica di magliano romano<br />

1) La nuova discarica di rifiuti speciali non pericolosi<br />

In relazione all’istanza di riclassificazione dell’attuale discarica<br />

in discarica di rifiuti speciali non pericolosi, presentata<br />

dalla Società Idea4 alla Regione Lazio alla fine di Luglio<br />

2014, è stata convocata per il prossimo 15 settembre la conferenza<br />

dei servizi per esprimere un parere sulla valutazione di<br />

impatto ambientale. In tale sede, il Comune di Magliano<br />

Romano ha ribadito il proprio parere negativo sulla<br />

scelta del sito, che è localizzato a poche centinaia<br />

di metri dal centro abitato, dalle scuole, da pregiate<br />

aziende agricole biologiche, dai confini del Parco di<br />

Vejo e della Valle del Treja e da numerosi pozzi per<br />

l’approvvigionamento idrico.<br />

2) Il nuovo depuratore della discarica di rifiuti inerti.<br />

Per l’istanza, avanzata dalla società Idea 4, per la realizzazione<br />

di un depuratore per il trattamento del percolato a servizio<br />

dell’attuale discarica di inerti, esclusa dalla Regione Lazio<br />

alla Valutazione di Impatto Ambientale, in data 1/9/<strong>2015</strong> si<br />

è svolta la conferenza dei servizi organizzata dalla<br />

Direzione Territorio, Urbanistica, mobilità e Rifiuti<br />

della Regione. In tale sede si è preso atto della richiesta<br />

avanzata dal Comune di Magliano Romano, alla competente<br />

Direzione Ambiente regionale, di considerare tale realizzazione<br />

come un intervento di modifica sostanziale<br />

all’attuale discarica da sottoporre a VIA, richiedendo,<br />

quindi, di annullare il parere di esclusione<br />

dell’intervento al VIA. Non essendo intervenuto un diverso<br />

parere ambientale, al momento, la Direzione regionale<br />

Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti sta procedendo con<br />

l’iter istruttorio previsto dalla normativa e per quanto attiene<br />

l’aspetto urbanistico, per il quale è stato richiesto il parere<br />

al Comune di Magliano Romano, il responsabile tecnico si è<br />

limitato a considerare che, essendo già intervenuta una modifica<br />

urbanistica con la precedente autorizzazione del 2013,<br />

al momento non sussistono elementi urbanistici ostativi.<br />

3) Ampliamento codici Cer attuale discarica rifiuti<br />

inerti<br />

In data 22/07/<strong>2015</strong> la Regione Lazio ha approvato l’ampliamento<br />

dei rifiuti conferibili nell’attuale discarica di rifiuti<br />

inerti integrando, il lungo elenco già autorizzato, con nuovi<br />

21 codici cer. L’amministrazione di Magliano Romano<br />

sta valutando di ricorrere al TAR contro tale autorizzazione.<br />

SCUOLA DELL’INFANZIA “M. Immacolata”<br />

In data 9/9/<strong>2015</strong> si è conclusa la procedura di gara che ha aggiudicato<br />

alla stessa cooperativa del precedente a.s. “La<br />

Luce” il servizio educativo della scuola dell’infanzia per<br />

il prossimo triennio.<br />

Il servizio educativo offerto prevede sia il servizio di pre-scuola,<br />

con accoglienza e sorveglianza dei bambini in entrata dalle ore<br />

8:00 alle ore 9:00 che il prolungamento delle attività ludico ricreative<br />

di un’ora, con sorveglianza dei bambini in uscita dalle<br />

15:00 alle 16:00.<br />

L’ufficio comunale responsabile del servizio scuola, con apposita<br />

comunicazione, ricorda alle famiglie la corresponsione<br />

della prima rata di € 50,00 per i residenti (€ 100,00 per<br />

i non residenti) della retta di frequenza prevista per il I<br />

quadrimestre da versarsi nel mese di settembre.<br />

Tutte le informazioni relative al servizio e le relative rette sono<br />

disponibili sul sito istituzionale www.comunedimaglianoromano.it.


Speciale<br />

MIGRANTI FORZATI:<br />

UN FENOMENO MULTI CONTINENTALE<br />

ALLA RICERCA DI UN EQUILIBRIO<br />

di Elisa Mastrantonio- elisa.mastrantonio13@gmail.com<br />

Il premier David Cameron da settimane tuona contro il continuo<br />

flusso di migranti che arrivano a Dover da Calais tramite<br />

l’Eurotunnel. L’Ungheria nel luglio scorso per fermare i<br />

migranti ha avviato la costruzione di chilometri di rete e filo spinato<br />

lungo il confine con la Serbia. Molti altri “muri metallici”<br />

sono già eretti in Spagna, in Bulgaria, in Grecia e Turchia. Nel<br />

nostro confine meridionale i barconi di disperati sono la notizia<br />

quotidiana con cui aprono i telegiornali; ogni dato statistico di<br />

tale esodo, fatto di annegati e sopravvissuti, di adulti, di giovani<br />

e neonati, viene continuamente superato dalla rilevazione<br />

successiva. È un crescendo continuo: da gennaio a ferragosto<br />

abbiano raccolto 103 mila migranti e nello stesso periodo nel<br />

canale di Sicilia sono scomparse 2.300 persone (stime ONU).<br />

Ma che succede? L’intero mondo bussa o vuole sfondare le<br />

porte degli stati europei? Vogliono tutti venire a prendere<br />

il pane dalle nostre tavole? Per quanto i resoconti dei fatti di<br />

cronaca quotidiana fornitici dai media e le continue invettive<br />

dei politici portino ad insinuare tali dubbi nella nostra mente,<br />

sarebbe quantomeno riduttivo lasciare che questi stessi dubbi<br />

determinino completamente la nostra opinione sull’argomento<br />

considerato; per cercare di mettere realmente a fuoco ciò che<br />

44<br />

sta accadendo va fatta decantare, per un attimo, la sindrome<br />

dell’assediato. Non è vero che il mondo voglia venire a<br />

casa nostra per prendersi ciò che abbiamo in tavola<br />

oppure per sottometterci perché dannati crociati. Ciò è<br />

quello che può apparire mescolando confusamente tanti eventi<br />

diversi tra loro, spesso estranei al fenomeno dei migranti. È<br />

sicuramente certo che più parti del mondo, in questo periodo,<br />

stanno cambiando il proprio assetto politico-sociale in modo<br />

violento e non frenato dalle regole dell’ordine internazionale<br />

che credevamo di aver istituito. Molte aree del globo si stanno<br />

rimescolando sotto la pressione di una inedita disperazione che<br />

crea spinte di sopravvivenza con dinamiche più istintive che<br />

razionali, in cui la vita stessa è una frazione del “costo” cui i<br />

migranti sono disposti a pagare per avere una speranza. È un<br />

sovvertimento multi continentale vigoroso che cerca un nuovo<br />

equilibrio.<br />

Per fare un po’ di chiarezza sul fenomeno dobbiamo rispondere<br />

alle domande di base: “chi sono, da dove<br />

vengono e perché partono i cosiddetti migranti”.<br />

Secondo un dato Istat risalente al 2013, il totale degli ingressi


in Italia da parte di cittadini non comunitari ammonterebbe a<br />

255.646. Nello stesso anno, e sempre in Italia, vengono registrate<br />

27.771 richieste d’asilo. Ma chi è il richiedente asilo? L’International<br />

Organization for Migration definisce questi come<br />

“colui che è fuori dal proprio paese e presenta, in un altro stato,<br />

domanda di asilo per il riconoscimento dello status di rifugiato<br />

in base alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951”.<br />

Le parole chiave sono “riconoscimento dello status di rifugiato”<br />

per i quali è necessario ricorrere ad un’altra definizione. Il<br />

termine “rifugiato” indica quell’individuo che “nel giustificato<br />

timore d’essere perseguitato per la sua razza, la<br />

sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza<br />

a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni<br />

politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la<br />

cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole<br />

domandare la protezione di detto Stato…”. Queste informazioni<br />

svelano, dunque, che parte delle persone che giungono<br />

in Italia (e buona parte di quelle che vi arrivano a bordo<br />

dei barconi), non sono spinte dalla ricerca di un lavoro o dal<br />

tentativo di un ricongiungimento familiare, ma dai rischi che<br />

corrono (o correrebbero) restando nel proprio paese.<br />

La Tabella 1 rappresenta la variazione del numero di<br />

profughi nel mondo tra il 1993 e il 2013. Come si può<br />

dedurre da questa, secondo le stime più recenti dell’Alto Commissariato<br />

delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), sarebbero<br />

51,2 milioni i migranti forzati nel mondo, la cifra più alta<br />

mai registrata. Di questi, 1,2 milioni sono richiedenti asilo, 16,7<br />

milioni hanno ottenuto lo status di rifugiato e 33,3 milioni sono<br />

sfollati interni, ovvero “individui o gruppi di individui costretti<br />

o obbligati a fuggire o a lasciare le proprie abitazioni o i luoghi<br />

in cui risiedono abitualmente per evitare le conseguenze<br />

di conflitti armati, situazioni di diffusa violenza, violazioni dei<br />

diritti umani […] senza attraversare il confine riconosciuto di<br />

uno Stato”.<br />

Tabella 1: la variazione del numero di profughi nel<br />

mondo tra il 1993 e il 2013<br />

È stato calcolato che sono in media 32.200 le persone ogni giorno<br />

costrette a lasciare la propria casa per cercare rifugio altrove,<br />

a causa di conflitti o persecuzioni. Spostamenti così ingenti<br />

dovrebbero far riflettere sulla diffusione e, più di tutto, sulla<br />

gravità degli eventi che li provocano: più l’evento è grave e duraturo<br />

nel tempo, maggiore sarà la fuga da esso scatenata.<br />

Una classifica pubblicata annualmente dall’UNHCR fornisce<br />

un’utile panoramica dei Paesi di maggiore provenienza dei ri-


fugiati di tutto il mondo. Consultando i dati risalenti al 2012,<br />

si osserva che i primi cinque posti sono occupati da Afghanistan<br />

(2.585.600), Somalia (1.136.100), Iraq (746.400), Siria<br />

(728.500) e Sudan (569.200 rifugiati). L’anno successivo, la<br />

stessa classifica vede in testa sempre l’Afghanistan, seguito da<br />

Siria, Somalia, Sudan e Repubblica Democratica del Congo.<br />

La situazione registrata, a metà del 2014, è raffigurata<br />

nella Tabella 2.<br />

Tabella 2: Paesi di provenienza dei rifugiati<br />

(luglio 2014)<br />

A riprova di quanto affermato precedentemente, si vuole concentrare<br />

l’attenzione su uno Stato in particolare tra quelli riportati<br />

dalle statistiche considerate: la Siria. È importante notare<br />

come, dall’anno dello scoppio vero e proprio della guerra civile<br />

(2012), con l’inasprirsi del conflitto, siano aumentati i rifugiati<br />

di provenienza siriana nel mondo, tanto da raggiungere l’apice<br />

della classifica. Ma chi accoglie tutte queste persone in<br />

fuga? Poiché, come abbiamo constatato, è dai Paesi più afflitti<br />

da guerre e disordini che proviene il maggior numero di rifugiati,<br />

è proprio nell’area limitrofa a questi che dobbiamo guardare<br />

per individuare quali siano, invece, i principali paesi ospiti.<br />

Infatti, secondo dati risalenti alla metà del 2014, il Paese<br />

ospitante il maggior numero di rifugiati sarebbe il Pakistan<br />

(1.600.000), seguito dal Libano (1.100.000) e dall’Iran (poco<br />

meno di un milione). È interessante rilevare la differente incidenza<br />

della presenza di rifugiati in ciascuno dei tre paesi sopracitati:<br />

il Pakistan, infatti, si ritrova al diciannovesimo posto<br />

nella classifica con 9 rifugiati ogni mille abitanti; il Libano, che<br />

tra i tre Stati considerati è il più piccolo, ospita 257 rifugiati<br />

ogni mille abitanti, ricoprendo il primo posto; infine l’Iran, risulta<br />

ottavo con 13 rifugiati ogni mille abitanti.<br />

4


Speciale<br />

L’ultima tabella (n.3) raffigura, invece, le principali<br />

destinazioni dei richiedenti asilo nella prima metà del<br />

2014. Come si può osservare, la zona d’interesse si sposta verso<br />

l’Europa, con la Germania al primo posto che, alla fine del<br />

2013, conta circa 110.000 richieste d’asilo. Si noti la posizione<br />

occupata dall’Italia nella classifica. Nonostante il continuo fenomeno<br />

degli sbarchi, riceve circa 80.100 richieste d’asilo in<br />

meno rispetto alla nazione tedesca. In tutto il 2013, si registra<br />

in Italia la presenza di 78.006 rifugiati e 13.620 richieste d’asilo<br />

in sospeso, di provenienza perlopiù africana.<br />

Tabella 3: le principali destinazioni dei richiedenti<br />

asilo nella prima metà del 2014.<br />

I flussi dei migranti, quindi, hanno caratteristiche più<br />

complesse e profonde di quelle che appaiono a prima vista,<br />

le quali possono (e dovrebbero) essere colte attraverso<br />

lo sviluppo generale di una più matura coscienza sociale.<br />

La perigliosa e disperata fuga dalla propria terra di uomini,<br />

donne, bambini (accompagnati o affidati nelle mani del destino)<br />

è un fenomeno di grandi dimensioni, carico di tanta sofferenza,<br />

che stenta a trovare vie di soluzione in ambito continentale.<br />

Esso verosimilmente sarà il fenomeno storico caratterizzante<br />

questo scorcio di secolo che solo politiche multi-nazionali<br />

armonizzate potranno tentare di governare.<br />

ORARIO: 09,00 - 12,00 / 15,00 - 19,00<br />

SABATO MATTINA: 09,00 - 12,00<br />

ECOGRAFIA:<br />

MAMMARIA, TIROIDEA, EPATICA,<br />

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Speciale<br />

VAI, DEVI ANDARE CORE MIO<br />

di Primo Sommaro<br />

Nei nostri paesi e nelle nostre<br />

città le mamme o i nonni<br />

accompagnano i bimbi a scuola,<br />

o alla fermata dello scuolabus,<br />

perché “i pericoli per strada sono<br />

tanti”. La stessa cosa succede<br />

qualche anno dopo per andare a<br />

nuoto, a danza, a musica. Eppure<br />

l’habitat è il nostro, quello che<br />

frequentiamo continuamente,<br />

quello in cui sappiamo muoverci,<br />

sappiamo gestire e affrontare,<br />

ciononostante sentiamo il<br />

bisogno di accompagnare i<br />

piccoli a scuola, in palestra, ecc.<br />

È un impulso che non nasce<br />

da un ragionamento o da una<br />

particolare lungimiranza ma<br />

da un incontrollabile senso<br />

di protezione; una tutela che<br />

sentiamo dovuta.<br />

In altre parti del mondo, non<br />

distanti da noi, altri bambini<br />

e altri ragazzi dopo il saluto al<br />

padre sprofondano tra le braccia<br />

della madre. Immaginiamo un<br />

abbraccio lunghissimo, carico<br />

di emozione e animato da<br />

sentimenti contrastanti; c’è lo<br />

strazio della separazione<br />

per un lungo viaggio,<br />

forse un addio ed anche<br />

la necessità di infondere<br />

fiducia e speranza, di<br />

mentire su quel viaggio<br />

affinché appaia sopportabile<br />

e un po’ attraente. Il percorso<br />

ed il contesto, in realtà, sono<br />

totalmente ignoti; carovane,<br />

lande deserte, compagni di<br />

viaggio sconosciuti, fatica, il<br />

mare e poi… poi la fantasia non<br />

sa più inventare. Sconosciuta è<br />

finanche la possibilità che il<br />

bimbo possa sfamarsi ogni<br />

giorno, come pure ignote sono<br />

le difficoltà fisiche e i soprusi in<br />

agguato.<br />

Una speranza, che ha sembianze<br />

di certezza, autoindotta, tiene<br />

insieme questo quadro e dà forza<br />

a quella separazione: “piccolo<br />

mio il cielo vigilerà sul tuo<br />

cammino, saprà darti una<br />

via di scampo; sicuramente<br />

ci sarà per te una possibilità<br />

di vita che qui non c’è”.<br />

Notizie flash: “l’agenzia UE<br />

Frontex comunica che dal<br />

gennaio <strong>2015</strong> ad oggi i minori<br />

non accompagnati assommano<br />

a 7.400 unità; altro barcone<br />

avvistato al largo di…, sfondato<br />

il confine di filo spinato in<br />

Macedonia…”.<br />

La globalizzazione, nei suoi<br />

primi passi ad inizio secolo<br />

aveva proiettato altre visioni,<br />

disseminato altre aspettative; un<br />

trailer completamente diverso.<br />

48 6


NUOVO C.A.F. RIANO<br />

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QUALITA' E PROFESSIONALITA'<br />

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CENTRO DI RACCOLTA


Esclusiva<br />

INTERVISTA CON IL SINDACO DI SACROFANO<br />

TOMMASO LUZZI “IL MIO COMUNE<br />

ESTRANEO AI FATTI DI MAFIA”<br />

di Romolo Bali<br />

Nelle prossime settimane il Ministro degli Interni<br />

Alfano dovrà decidere sulla richiesta di commissariamento<br />

(con conseguente scioglimento di<br />

Giunta e Consiglio Comunale) del Comune di Sacrofano<br />

avanzata dal prefetto Gabrielli. L’ipotesi avanzata è<br />

quella di infiltrazioni mafiose, a seguito dell’inchiesta<br />

Mafia Capitale. Un’accusa grave che, se confermata,<br />

rischia di “sporcare” il nome del paese per molti anni.<br />

Siamo andati a sentire cosa risponde a queste accuse il<br />

primo cittadino. Ecco le sue parole.<br />

Sindaco Luzzi, tra qualche settimana il ministro Alfano<br />

deciderà sulla richiesta di commissariamento del<br />

Comune di Sacrofano avanzata dal prefetto Gabrielli.<br />

Come sta affrontando questa situazione?<br />

Con serenità ma anche con grande determinazione perché intendo<br />

difendere la mia onorabilità, quella della mia maggioranza<br />

e dei numerosi cittadini di Sacrofano che in tanti anni<br />

mi hanno sempre confermato, sia alle elezioni regionali che a<br />

quelle comunali, la loro fiducia.<br />

La richiesta si basa sull’accusa di infiltrazioni mafiose<br />

nel suo Comune. Un’accusa decisamente pesante, fondata<br />

su alcune intercettazioni. Possibile che Gabrielli<br />

stia prendendo un grande abbaglio?<br />

Nulla consente di ritenere vi siano state infiltrazioni mafiose<br />

nel Comune di Sacrofano. E poiché di queste infiltrazioni<br />

si parla in ragione del processo “ Mafia Capitale “ che vede<br />

coinvolta la Cooperativa 29 giugno ed il suo legale rappresentante,<br />

Buzzi, in una serie di discussi rapporti sia con l’amministrazione<br />

comunale di Roma che con quella di altri comuni<br />

vicini, posso affermare con assoluta cognizione di causa che<br />

mai Buzzi e le sue cooperative hanno operato nel Comune di<br />

Sacrofano. Io non so quali intercettazioni siano state prese in<br />

considerazione per ipotizzare le iniziative contro il Comune<br />

che rappresento ma so per certo che i fatti che ho citato pocanzi<br />

smentiscono eventuali chiacchiere intercettate e, comunque,<br />

non ho mai avuto rapporti sia con Buzzi che con Carminati.<br />

Io non so se il Prefetto stia prendendo un abbaglio, devo ritenere<br />

che nel caso di Sacrofano si sta commettendo un errore,<br />

né posso immaginare che questo errore abbia come presupposto<br />

le verifiche effettuate dalla Commissione di accesso che<br />

Sopra: Il sindaco Tommaso Luzzi Nella pagina accanto:<br />

50<br />

La lettera al Prefetto


per alcuni mesi ha puntualmente analizzato tutte le attività<br />

dell’amministrazione Comunale e sono certo senza mai individuare<br />

qualcosa che potesse suscitare la benché minima perplessità.<br />

Lei personalmente è indagato per concorso in associazione<br />

mafiosa. È stato interrogato dagli inquirenti?<br />

È vero, io sono indagato per partecipazione in associazione<br />

mafiosa. Non sono stato mai interrogato benché io abbia<br />

pubblicamente dato la mia disponibilità ad essere sentito dai<br />

magistrati se lo avessero voluto. È altrettanto vero, però, che<br />

ho interloquito sistematicamente con i membri della commissione<br />

di accesso, ho loro fornito, insieme ai miei collaboratori,<br />

tutti i chiarimenti che venivano sollecitati, ho proposto e documentato,<br />

in buona sostanza, un quadro di insieme che esclude<br />

categoricamente ogni ipotizzato mio coinvolgimento nelle vicende<br />

criminali delle quali ormai si discute da quasi un anno.<br />

In alcune intercettazioni e da quanto trapela dai giornali,<br />

sembrerebbe che lei abbia incontrato personalmente<br />

Massimo Carminati e ne abbia ricevuto aiuto in<br />

cambio di favori amministrativi. Cosa risponde?


Esclusiva<br />

Non rammento di aver incontrato mai Carminati, anzi tenderei<br />

ad escluderlo. Un fatto è certo, non ho mai ricevuto da questo<br />

signore favori politici né gli ho fatto favori di sorta. Devo<br />

anche far presente che neanche sapevo dove fosse l’abitazione<br />

di Carminati a Sacrofano, eppure alcuni fantasiosi giornalisti<br />

hanno scritto che sarei andato a mangiare a casa sua.<br />

Massimo Carminati ha vissuto per anni a Sacrofano,<br />

vicino alla zona di Borgo Pineto. E proprio all’uscita<br />

della sua villa è stato arrestato. Sacrofano è un paese<br />

piccolo. L’avrà pure incontrato qualche volta?<br />

Ribadisco: non ho alcuna memoria di un incontro o di una<br />

conversazione con Carminati, ignoro dove fosse la sua abitazione<br />

e, benché, come lei mi fa presente, il paese è piccolo, io<br />

debbo sottolineare quello che ho detto poco fa.<br />

Sacrofano è citato ben 168 volte nelle due ordinanze di<br />

custodia cautelare che porteranno Buzzi, Carminati e<br />

altri circa 50 imputati a processo a partire dal prossimo<br />

5 novembre. Possibile che sia dovuto solo al fatto<br />

che Carminati abitasse qui’?<br />

Perché Sacrofano sia citato 168 volte nei provvedimenti cautelari<br />

cui lei fa cenno non lo so. Ma vorrei anche sapere quante<br />

altre volte sono stati citati gli altri Comuni del comprensorio e,<br />

in particolare, quelli che, contrariamente a Sacrofano, hanno<br />

avuto - debbo ritenere in buona fede - rapporti di lavoro con<br />

Buzzi e le sue cooperative.<br />

Come sta reagendo la comunità di Sacrofano ad un’accusa<br />

così grave, che rischia di “sporcare” il nome di<br />

questo paese per decenni?<br />

Sacrofano sta reagendo con dignità, con grande dignità, a<br />

questa accusa infamante, al di là dello sciacallaggio di alcuni<br />

avversari politici, i quali non immaginavano mai di poter<br />

sfruttare questo momento critico che stiamo vivendo per aggredire<br />

la situazione politica lineare e radicata che caratterizza<br />

il centrodestra da decenni a Sacrofano.<br />

La stragrande maggioranza dei cittadini è, comunque, schierata<br />

al fianco dell’amministrazione Comunale alla quale più<br />

volte ha manifestato solidarietà e rispetto.<br />

Certo non le nascondo il danno che questo stato di cose sta<br />

provocando nei settori produttivi del Comune: so che vi è stato<br />

un calo di presenza nei ristoranti, dove i romani sono soliti venire,<br />

i maneggi vivono un certo disagio ed altrettanto le altre<br />

attività commerciali.<br />

Cosa si aspetta dalle decisioni del Ministro Alfano?<br />

Io mi auguro vivamente che questo momento di enorme tensione<br />

venga valutato con grande senso di responsabilità da<br />

chi ha il compito di decidere circa l’eventuale scioglimento<br />

dell’amministrazione comunale. Auspico che le relazioni redatte<br />

dagli ispettori, la cui presenza io stesso ho sollecitato,<br />

vengano lette con tutta l’attenzione possibile e se, come<br />

sono certo, non emergerà nulla che possa giustificare iniziative<br />

penalizzanti, si abbia il coraggio civico e politico di dire che,<br />

alla luce di ciò che è emerso, il nostro Comune non deve essere<br />

sciolto. Ribadisco anche in questa sede ciò che ho avuto modo<br />

di dire ad altri suoi colleghi: nel mio ufficio in Comune, e come<br />

già in quelli della Regione, fa bella mostra di sé la storica foto<br />

che ritrae insieme Falcone e Borsellino. Due eroi che ho sempre<br />

ammirato per il loro coraggio e per il loro senso dello Stato. A<br />

loro, sia io che tutto il mondo umano nel quale sono cresciuto,<br />

ci siamo sempre ispirati. Questi sono e restano i nostri valori<br />

che nessuna contestazione strumentale potrà mai scalfire.<br />

4


5


Cover Story<br />

copia omaggio<br />

G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

Speciale<br />

VOLONTARIATO<br />

CHE PASSIONE<br />

+ INCHIESTA + I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />

MAFIA CAPITALE DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />

Anche nella nostra zona, le associazioni di volontariato offrono un importante<br />

contributo al benessere individuale e collettivo. Una realtà variegata e complessa, che<br />

forse beneficerebbe di una maggiore integrazione.<br />

di Raffaella Rojatti<br />

Un italiano su 13 impegnato nel volontariato<br />

Secondo la definizione ufficiale, fare volontariato significa<br />

“compiere attività gratuite a beneficio di altri”. È un fenomeno<br />

questo che riguarda molti di noi: secondo l’Istat, un italiano su<br />

13 è attivo in un’organizzazione di volontari (e il numero aumenta<br />

se si considerano anche i tanti volontari che operano in<br />

modo individuale, al di fuori di organizzazioni strutturate)...<br />

Fra i volontari attivi in associazioni organizzate, quasi la metà<br />

(4 su 10) opera in seno ad associazioni di volontariato, onlus<br />

o associazioni di promozione sociale, mentre una percentuale<br />

inferiore è attiva in associazioni religiose (24%), culturali-sportive<br />

(17%) o in comitati o movimenti (9%). Una parte ancora più<br />

ridotta si impegna gratuitamente a favore di partiti e sindacati,<br />

amministrazioni come la scuola o il Comune, altre associazioni<br />

non-profit.<br />

Le tre famiglie del volontariato locale<br />

Anche nella nostra zona, le associazioni di volontariato, onlus<br />

e associazioni di promozione sociale svolgono un ruolo importante<br />

e lo fanno strutturandosi all’interno di tre grosse “famiglie”:<br />

l’Avis, l’Anpas e la Croce Rossa italiana.<br />

In particolare, l’Avis è presente nel Lazio con 200 strutture comunali,<br />

otto delle quali nella nostra area. L’Anpas è una “associazione<br />

di associazioni” di livello nazionale e nella nostra zona<br />

ha entità aderenti in quattro comuni (Castelnuovo di Porto,<br />

Campagnano, Riano e Rignano). La Croce Rossa è presente<br />

nella nostra area con cinque comitati o sedi locali (Fiano,<br />

Formello, Mazzano, Monterotondo e Morlupo).<br />

Obiettivi importanti, in parte sovrapposti<br />

Delle tre grandi famiglie di associazioni di volontari presenti sul<br />

nostro territorio, l’unica ad avere un obiettivo esclusivo e delimitato<br />

è in realtà l’Avis, che opera per promuovere la donazione<br />

del sangue volontaria, gratuita e anonima.<br />

Leggermente diversa è la situazione dell’Anpas, che sulla carta<br />

ha obiettivi molto diversificati. I più noti e apprezzati riguardano<br />

l’assistenza e il trasporto degli infermi, spesso in collaborazione<br />

con il 118, e le attività di protezione civile, a cui si<br />

aggiungono tuttavia attività nel campo della formazione e delle<br />

adozioni internazionali.<br />

Infine, le unità locali della Croce Rossa perseguono gli obiettivi<br />

di solidarietà, inclusione sociale e diritto internazionale e umanitario<br />

tipici della Croce Rossa (che è un movimento internazionale)<br />

declinandoli in attività che in parte si sovrappongono<br />

a quelle degli altri due gruppi: preparazione alle emergenze (e<br />

quindi protezione civile), raccolta di sangue e suoi derivati, trasporto<br />

infermi anche in collaborazione con il 118.<br />

Va detto infine, che in molte realtà italiane i comitati della<br />

Croce Rossa forniscono un fondamentale e qualificato apporto<br />

nell’assistenza ai migranti e rifugiati.<br />

Un settore in cui, come ricordavamo nel servizio pubblicato<br />

nel numero precedente de Il Nuovo, saremo<br />

presto chiamati ad essere attivi anche nella nostra<br />

zona.<br />

54


VOLONTARIATO: COME SI FINANZIA?<br />

Nelle associazioni di volontariato, i<br />

volontari prestano la propria attività<br />

in modo gratuito. Qualsiasi attività<br />

tuttavia comporta delle spese<br />

vive (di formazione, trasporto,<br />

attrezzatura) che devono essere<br />

finanziate, e che di norma sono<br />

sostenute ricorrendo ai contributi<br />

degli associati, di sostenitori/<br />

sponsor o della comunità nel suo<br />

insieme (i famosi “soldi pubblici”).<br />

Dal 2006, a queste modalità di<br />

finanziamento si è aggiunto un<br />

sistema per molti versi ibrido, grazie<br />

al quale alcune associazioni (fra cui<br />

quelle di volontariato, le Onlus e le<br />

associazioni di promozione sociale)<br />

possono beneficiare di contributi<br />

decisi da singoli individui (i<br />

contribuenti), ma ricavati dalle<br />

imposte che questi versano allo<br />

Stato.<br />

È il famoso “5 per mille”, una<br />

modalità di finanziamento a cui<br />

fanno ricorso con successo anche<br />

diverse associazioni del nostro<br />

territorio, come risulta dai dati<br />

pubblicati sul sito dell’Agenzia delle<br />

entrate per il 2013, ma che vede fra<br />

i primi beneficiari soprattutto onlus<br />

di portata nazionale come l’AIRC,<br />

Emergency e Medici senza<br />

frontiere.<br />

Quale futuro per il 5 per mille?<br />

Il 5 per mille è una misura introdotta<br />

nel 2006 e rinnovata di anno in anno<br />

dai governi che si sono susseguiti.<br />

Sembra però che la riforma del terzo<br />

settore attualmente in preparazione<br />

preveda un rafforzamento di<br />

questa modalità di finanziamento<br />

(che ha il pregio di provenire dal<br />

basso), a fronte di maggiori obblighi<br />

di pubblicità (la pubblicazione<br />

dei bilanci, per es.) da parte delle<br />

associazioni che ne beneficiano.<br />

Un’abitudine, quella della<br />

rendicontazione sull’uso dei<br />

fondi pubblici, non ancora molto<br />

diffusa in Italia, ma a cui forse<br />

sarebbe utile prepararsi.


?????<br />

PROTEZIONE CIVILE, CHI SE NE OCCUPA?<br />

copia omaggio<br />

Delle 32 associazioni registrate<br />

o censite dal Centro servizi per<br />

il volontariato nella nostra area<br />

(consultabile a www.volontariato.<br />

lazio.it), ben 14 hanno anche<br />

finalità di protezione civile.<br />

A queste vanno poi aggiunti i cinque<br />

comitati locali della Croce Rossa<br />

(che annoverano fra le proprie<br />

finalità anche la preparazione alle<br />

emergenze) e i Gruppi comunali<br />

di protezione civile, composti<br />

da volontari, ma giuridicamente<br />

diversi dalle normali associazioni di<br />

volontariato, in quanto facenti capo<br />

all’amministrazione comunale.<br />

Purtroppo, la compresenza di<br />

diverse organizzazioni ha<br />

riflessi economici importanti.<br />

L’esiguità delle risorse rispetto<br />

al numero di gruppi determina<br />

necessariamente una riduzione<br />

degli importi attribuibili a ciascun<br />

gruppo e, di conseguenza, una<br />

minore efficacia dei fondi.<br />

La carenza di fondi e i ritardi dei<br />

contributi sono infatti l’argomento<br />

di un recente comunicato stampa<br />

del coordinamento del volontariato<br />

di protezione civile del Lazio, cui<br />

aderisce anche l’Anpas.<br />

Da parte sua la Regione Lazio sta<br />

verosimilmente cercando di fare<br />

ordine in questo settore, anche<br />

grazie a una neocostituita Agenzia<br />

regionale della protezione civile e<br />

all’elaborazione (nell’agosto <strong>2015</strong>)<br />

di un regolamento che definisce<br />

i criteri per l’assegnazione dei<br />

contributi.<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

+ INCHIESTA<br />

MAFIA CAPITALE<br />

Speciale<br />

VOLONTARIATO<br />

+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />

DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />

Nell’interesse di tutti, c’è da<br />

augurarsi che questo riordino<br />

porti rapidamente a una maggiore<br />

efficacia dei servizi e dell’uso delle<br />

risorse, a prescindere dai soggetti<br />

(figura sotto) che si fanno carico di<br />

queste importanti attività.<br />

4


VOLONTARIATO: UN MONDO IN FASE DI RIORDINO<br />

Tutte le principali famiglie di volontariato<br />

descritte in precedenza<br />

stanno attraversando una qualche<br />

forma di cambiamento o riforma.<br />

Avis: Con il recepimento di una<br />

direttiva europea del 2003, finalizzata<br />

a migliorare l’organizzazione<br />

strutturale e sanitaria della raccolta,<br />

a partire dal <strong>2015</strong> molte<br />

entità Avis sono state costrette<br />

ad adeguare i locali in cui sono<br />

effettuati i prelievi.<br />

In alcuni casi, per supplire alle difficoltà<br />

di adeguamento delle sedi<br />

(spesso sale parrocchiali e scuole),<br />

l’Avis si è dotata di “autoemoteche”,<br />

degli autoveicoli attrezzati,<br />

che però hanno un costo elevato<br />

(150-250 mila euro per 3-4 postazioni<br />

di prelievo). In altri è stato<br />

necessario trasferirsi in sedi nuove.<br />

Croce Rossa: Nata come ente<br />

pubblico nel 1863, dal 2012 la<br />

Croce rossa attraversa una<br />

complessa riforma intesa a<br />

riportarla nell’alveo dell’associazionismo<br />

privato.<br />

Anche se il processo è ancora in corso,<br />

di fatto la privatizzazione è già<br />

una realtà per i comitati locali che si<br />

sono trasformati dal primo gennaio<br />

2014 in associazioni di diritto privato.<br />

Tale cambiamento ha tuttavia<br />

un impatto soprattutto sui lavoratori<br />

dipendenti, e non sul reclutamento<br />

e la gestione dei volontari.<br />

Volontariato nella protezione<br />

civile: La legge 100 del 2012, ha<br />

ribadito il ruolo del sindaco quale<br />

referente locale delle attività di protezione<br />

civile, con il supporto dei<br />

gruppi comunali di volontari.<br />

Nel dicembre 2014, la Regione<br />

Lazio si è dotata di un’Agenzia<br />

regionale della protezione civile<br />

deputata a coordinare e censire le<br />

diverse associazioni di volontariato<br />

in questo ambito, mentre in agosto<br />

è stato pubblicato il regolamento<br />

che definisce i criteri per l’assegnazione<br />

dei contributi.<br />

5


<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

copia omaggio<br />

Speciale<br />

VOLONTARIATO<br />

Capena<br />

di Simone Giallonardo<br />

L’AVIS COMUNALE CAPENA<br />

(Associazione Volontari Italiani del<br />

Sangue) svolge dal 1986 un importante<br />

compito a livello sanitario in<br />

questo Comune. L’Associazione<br />

promuove ogni anno ben 5<br />

giornate per la donazione del sangue ed è<br />

sempre disponibile attraverso il Presidente ed il Consiglio<br />

Direttivo ad aiutare nella ricerca di sangue in casi di estrema<br />

emergenza. Ogni anno vengono raccolte oltre 330 sacche<br />

di sangue ed i soci sono oltre 250. L’Associazione lavora<br />

a stretto contatto con l’Ospedale Fatebenefratelli San Pietro<br />

di Roma. Al momento l’Associazione sta ultimando i<br />

lavori per l’apertura della nuova sede in località Scorano.<br />

L’Associazione non riceve contributi, tuttavia è previsto<br />

dalla legge un piccolo rimborso spese per ogni sacca di sangue.<br />

Sono bene accette donazioni di privati, anche in vista dell’allestimento<br />

della nuova sede.<br />

+ INCHIESTA<br />

MAFIA CAPITALE<br />

+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />

DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />

CROCE ROSSA VALLE DEL TEVERE<br />

- Commissario BRAVI ANTONIO<br />

- Volontari 116 CIRCA<br />

- Sede VIA F.FELLINI 7 – FIANO ROMANO<br />

- Mail, telefono e facebook capena@critevere.org – fiano@critevere.org<br />

800722014 Croce Rossa Italiana Comitato<br />

Locale Valle del Tevere<br />

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE SEZ. DI CAPENA –<br />

NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE<br />

Costituito nel 2005, il Nucleo persegue la promozione e la<br />

tutela dei diritti delle persone mediante l’assistenza e la vigilanza,<br />

prioritariamente nei confronti di portatori di handicap,<br />

anziani, emarginati e minori; la protezione, la conservazione e<br />

la valorizzazione dell’ambiente, della cultura e del patrimonio<br />

storico ed artistico.<br />

I volontari sono impegnati nelle campagne di avvistamento e<br />

spegnimento degli incendi boschivi; la squadra è sempre a disposizione<br />

ad intervenire in ogni evento calamitoso, anche al di<br />

fuori del territorio regionale.<br />

AVIS COMUNALE CAPENA<br />

- Anno di fondazione 1986<br />

- Presidente D’IPPOLITO GIOVANNA<br />

- Numero soci OLTRE 250<br />

- Sede LEGALE VIA DON MINZONI 14 – CAPENA<br />

(PROSSIMA SEDE OPERATIVA VIA DELLA BUONA<br />

FORTUNA SNC)<br />

- Mail: info@aviscapena.it<br />

Il Comitato della CROCE ROSSA VALLE DEL TEVERE<br />

nasce il 6 giugno 2013 e comprende i comuni di Fiano<br />

Romano, Capena, Civitella S. Paolo, Nazzano, Sant’Oreste,<br />

Torrita Tiberina, Filacciano, Ponzano Romano.<br />

La sede principale è situata in via F. Fellini 7 a Fiano<br />

Romano. I volontari si occupano dei trasporti in ambulanza,<br />

il soccorso urgente 118, il trasporto urgente<br />

di pazienti con ambulanze di rianimazione, trasporti<br />

disabili e infermi, trasporto dializzati.<br />

I volontari non ricevono nessuna retribuzione, tuttavia per l’erogazione<br />

di alcuni servizi è necessario dare un contributo che<br />

sarà investito sulla manutenzione dei mezzi e sui settori d’intervento.<br />

ANC – NUCLEO DI PROTEZIONE CIVILE CAPENA<br />

Presidente LAURENZI MARIO<br />

- Sede VIA DON MINZONI 6B<br />

- Mail: anccapena@gmail.com<br />

Tel. : 06-9032572<br />

ANC - Nucleo di Protezione Civile Capena 100<br />

586


Castelnuovo<br />

NOI DELL’AVIS CASTELNUOVO<br />

Ad oggi l’Avis Castelnuovo è l’unica tra le Avis nel Lazio che non<br />

si è ancora riuscita ad adeguare alla legge vigente che prevede<br />

una struttura a norma per la raccolta di sangue e, infatti, da<br />

settembre non potrà più essere operativa. Le proroghe<br />

sono scadute! Questo è lo scenario che i volontari temevano<br />

e che adesso è diventato una realtà. Ricordo che proprio a<br />

dicembre 2014 sono stati festeggiati i 25 anni dell’associazione<br />

con le foto dei soci fondatori che sono stati celebrati per il loro<br />

impegno; una foto in particolare ha commosso tutti,<br />

quella di Aldo Stefanori, il presidente storico che ha<br />

fondato l’Avis a Castelnuovo… Chissà cosa direbbe oggi!<br />

Lui, che ovunque si trovava: al bar, al supermercato, alla posta<br />

cercava donatori! È così che l’ho conosciuto e che ho sentito<br />

parlare dell’Avis per la prima volta, in fila dal dottore! Se fosse<br />

qui, come dirgli che con l’arrivo di settembre termina<br />

questo servizio, importante per tutti? Alternative<br />

concrete alla chiusura? Appoggiarsi ad un’altra Avis rischiando<br />

di spegnersi lentamente oppure avere fiducia nell’amministrazione.<br />

Il sindaco pro tempore Alfonso Pedicino ci ha<br />

proposto una soluzione che, per diventare concreta, deve essere<br />

discussa in Giunta e approvata. Ci chiediamo se l’associazione<br />

sia una priorità in questo momento difficile per<br />

Castelnuovo. Noi speriamo di si e abbiamo fiducia…Scusate<br />

il NOI, ma ho difficoltà a rimanere imparziale dal momento<br />

che anch’io faccio parte dell’Avis Castelnuovo e ogni anno nelle<br />

nostre scuole racconto di Noi, del servizio che svolgiamo e di<br />

come anche loro, i bambini che mi ascoltano, possono far parte<br />

di quel Noi, anche senza donare, accogliendo e portando<br />

il nostro messaggio. Chiediamo anche all’Amministrazione di<br />

far parte di questo Noi, di accogliere il nostro messaggio e la<br />

nostra missione, soprattutto adesso, sarebbe bello riscoprirci<br />

comunità e partire da noi…<br />

Carolina Garrow<br />

AVIS, QUALCOSA SI MUOVE PER LA NUOVA<br />

SEDE...<br />

Ecco quanto pubblicato sul sito dell’Avis pochi giorni prima<br />

che questo giornale vada in stampa. Una piccola boccata di<br />

ossigeno e una porticina che si apre nelle speranze dei volontari<br />

e della comunità. Riportiamo il testo del comunicato<br />

integralmente:<br />

DOPO UN LUNGO PERIODO DI INCERTEZZA E INE-<br />

VITABILE TREPIDAZIONE REGISTRIAMO L’IMPEGNO<br />

FORMALE DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE A<br />

RENDERE DISPONIBILE UNA SEDE PER LE DONAZIO-<br />

NI AVIS, RISPONDENTE AI NUOVI REQUISITI DI LEG-<br />

GE.<br />

SI SCHIUDE COSI’ LA POSSIBILITA’ DI CONTINUARE<br />

L’ATTIVITA’ DELL’AVIS CASTELNUOVO DI CUI ERA<br />

GIA’ STATA DISPOSTA LA SOSPENSIONE NEL COM-<br />

PRENSORIO.<br />

IN ATTESA DELLA NUOVA SEDE E’ STATA RICONCES-<br />

SA L’AUTORIZZAZIONE PER ALTRE DONAZIONI PRES-<br />

SO LA SEDE TEMPORANEA DELLA SALA PARROCC-<br />

CHIALE DI PONTE STORTO FINO A FINE ANNO.<br />

RINGRAZIAMO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E<br />

RINGRAZIAMO IL PARROCO ENRIQUE HERRERA.<br />

VOLONTARI DEL SOCCORSO<br />

7<br />

Nelle foto, dall’alto: Gocce di Musica <strong>2015</strong>, la rassegna<br />

musicale che ogni anno l’Avis. L’impegno nel promuovere<br />

il valore della solidarietà tra i bambini è stato costante sin<br />

dall’inizio da parte dell’Avis. Anche un selfie ci sta bene,<br />

se serve a promuovere l’attività di un’associazione così<br />

importante sul territorio....


<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

+ INCHIESTA<br />

MAFIA CAPITALE<br />

copia omaggio<br />

Speciale<br />

VOLONTARIATO<br />

+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />

DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />

Castelnuovo<br />

850 associazioni. L’attività principale dell’ANPAS è quella del<br />

primo soccorso e del trasporto socio - sanitario programmato o<br />

di emergenza e annovera tra i vari settori anche una sezione di<br />

Protezione Civile. Nello stesso anno l’associazione è parte attiva<br />

nell’emergenza sismica del terremoto in Emilia con volontari<br />

che si sono alternati per diverse settimane nei campi di accoglienza<br />

allestiti da ANPAS.<br />

Nello scorso mese di maggio l’associazione ha festeggiato<br />

i 20 anni di attività.<br />

L’“ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL SOCCORSO DI<br />

CASTELNUOVO DI PORTO” è nata il 13 gennaio 1995 per<br />

volontà di alcune persone che già operavano in altri gruppi presenti<br />

in paesi vicini. È iscritta nei registri regionali e nazionali<br />

della protezione civile e del volontariato ed è un’associazione<br />

no-profit (non a scopo di lucro): vive con donazioni fatte<br />

da persone di ogni ceto sociale e dalla quota annuale<br />

dei soci iscritti.<br />

Profilo Giuridico: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO –<br />

ONLUS<br />

Sede. Piazza Dante Alighieri 4 - 00060 Castelnuovo di Porto<br />

Tel.: 06/9078434 (emergenza) 06/90169063 (centralino)<br />

Sito internet: www.volontaricastelnuovo.com<br />

E-mail: segreteria@volontaricastelnuovo.it<br />

Ambito territoriale di operatività: Regione Lazio (Territorio<br />

nazionale in caso di grandi emergenze)<br />

È composta da persone di tutte le età che formano un gruppo<br />

di amici volenterosi e altruisti con le proprie convinzioni ma<br />

accomunati tra loro da un unico ideale: LA SOLIDARIETA’.<br />

Nel 2012 l’associazione fa il suo ingresso in ANPAS<br />

Nazionale divenendo un pubblica assistenza. L’ANPAS<br />

è un’organizzazione senza fini di lucro diffusa in modo capillare<br />

su tutto il territorio italiano, alla quale aderiscono più di<br />

morlupo<br />

di Daniela Buongiorno<br />

Prestano aiuto nelle emergenze, ma anche nella quotidianità<br />

che non dà scampo a famiglie bisognose e alle fasce sociali più<br />

vulnerabili. Le associazioni di volontariato a Morlupo, che sono<br />

il Comitato locale di Croce Rossa e l’associazione volontari di<br />

Protezione Civile, rappresentano una risorsa fondamentale, vicina<br />

al territorio e ai suoi abitanti.<br />

Nato nel 1994, il Comitato<br />

locale di Croce Rossa di<br />

Morlupo abbraccia con le<br />

sue attività più comuni, spingendosi<br />

fino alla valle tiberina.<br />

Sono 280 i volontari che ogni<br />

giorno prestano soccorso e assistenza<br />

sul territorio: dall’utilizzo<br />

delle ambulanze per accompagnare<br />

persone meno abbienti in<br />

ospedale, al servizio di 118 dalle ore<br />

9 alle 21.<br />

Ma non solo. Importanti, infatti,<br />

sono i compiti svolti nell’ambito<br />

delle attività socio-assistenziali.<br />

8<br />

“Distribuiamo pacchi di alimenti per le famiglie bisognose di<br />

Morlupo, Monterotondo e Mazzano, con l’ausilio dei Comuni<br />

che ci danno i nominativi”, spiega il presidente del comitato,<br />

Franco Polinari. Pasta, olio, scatolame. Un sostegno<br />

fondamentale per alcune famiglie in difficoltà, in particolare in<br />

un periodo di crisi economica.<br />

I volontari della CRI di Morlupo<br />

dispongono di ambulanze,<br />

un camion e un pullman<br />

da 30 posti. Mezzi che<br />

il comitato, su richiesta e con un<br />

piccolo contributo, mette a disposizione<br />

“per le manifestazioni di<br />

piazza o per accompagnare gli<br />

anziani a teatro”, prosegue Polinari.<br />

Perché i contributi pubblici<br />

non ci sono. Con il Comune<br />

di Morlupo, infatti, il comitato<br />

locale ha “una convenzione di poche<br />

migliaia di euro per le spese”.<br />

Tutto, quindi, è gestito in proprio.


CROCE ROSSA MORLUPO<br />

Anno Fondazione: 1994<br />

Presidente: Polinari Franco<br />

Numero Soci: 280<br />

Contributi ricevuti: privati.<br />

Sede: Via Giuseppe di Vittorio, Morlupo(<br />

Mail: comitato@crimorlupo.org<br />

Telefono: 06. 90199667<br />

Sito: www.crimorlupo.org<br />

Altra realtà presente sul territorio è l’associazione volontari<br />

di Protezione Civile di Morlupo,<br />

impegnata d’estate nella campagna antincendi che va dal 15<br />

giugno al 30 settembre. Un compito svolto 24 ore su 24 dai volontari<br />

a bordo del fuoristrada messo a disposizione dalla Provincia.<br />

“La Regione Lazio ci ha riconosciuto per il 2013 e 2014<br />

un finanziamento di 3.000 euro”, dice il presidente Paolo<br />

Spiccalunto. E in pochi anni, l’associazione di Morlupo è diventata<br />

un tassello importante nel settore antincendi di Roma<br />

Nord. Ogni anno sono oltre 25 gli interventi di spegnimento<br />

di incendi svolti, dall’ex XX municipio fino a<br />

Bracciano e Palombara.<br />

“Durante i mesi non estivi ci occupiamo, invece, delle emergenze<br />

invernali tipiche delle nostre zone come frane e alluvioni.<br />

Abbiamo sviluppato anche un nostro piano per la neve”,<br />

precisa Spiccalunto. Nasce come associazione di protezione<br />

civile, infatti, proprio dopo la nevicata del 2012. “In seguito<br />

- prosegue - non ci sono state nevicate importanti, ma noi<br />

abbiamo preparato un piano e abbiamo svolto esercitazioni,<br />

formando la popolazione mediante volantini e incontri”. Qualche<br />

mese dopo la loro fondazione, però, c’è stato il terremoto<br />

dell’Emilia. “In collaborazione con tutte le associazioni di<br />

Morlupo, abbiamo raccolto 20 quintali di derrate alimentari<br />

e li abbiamo consegnati al sindaco di San Possidonio, uno dei<br />

comuni colpiti”.<br />

Per i corsi di formazione un contributo importante arriva dalla<br />

Regione Lazio. Con il Comune di Morlupo, invece, “attualmente<br />

abbiamo un convenzione che prevede un contributo<br />

di tipo logistico perché ci danno la sede che<br />

abbiamo ristrutturato”. In teoria sarebbe previsto “anche<br />

un contributo economico che nel corso degli anni, però, purtroppo<br />

è diminuito”.<br />

Ma non sono i fondi a preoccupare l’associazione volontari di<br />

Protezione Civile. “Noi non abbiamo bisogno di fondi, abbiamo<br />

bisogno di volontari che siano formati e attrezzati”, spiega<br />

Spiccalunto. La difficoltà sta “nel trovare persone che siano<br />

contemporaneamente volontari e professionali”. E poi la burocrazia<br />

perché “per fare le cose bene bisogna perderci tempo. E<br />

ne perdiamo molto”, conclude.<br />

ASS. VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE MORLUPO<br />

Presidente: Paolo Spiccalunto<br />

Numero Soci:25 operativi<br />

Sede: Via Cesare Battisti, 84 Morlupo<br />

Sito: www.volontarimorlupo.it<br />

Mail: info@volontarimorlupo.it<br />

Telefono: 320 850 8457 (emergenze)<br />

9


copia omaggio<br />

<strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong><br />

G I O R N A L E D ’ A R E A C O M U N I R O M A N O R D<br />

N. 4 - anno XXVII<br />

Speciale<br />

VOLONTARIATO<br />

riano<br />

SERGIO<br />

MAIORANO<br />

ONLUS<br />

L’Associazione Sergio Maiorano<br />

Onlus, laica ed apolitica, raccoglie<br />

l’attività di un gruppo di amici volontari<br />

e disabili che, nel comune di Riano (RM) dal 1985<br />

si prefiggono di superare ogni tipo di diversità, condividendo<br />

momenti di vita e divertimento. Le iniziative di maggiore rilievo,<br />

ad oggi, prevedono l’organizzazione di un soggiorno estivo di circa<br />

15 gg. nel periodo luglio/agosto, e di uno invernale di circa 3/4 gg.<br />

nel periodo natalizio, cercando di alleviare, almeno in parte e per<br />

quanto possibile, le sofferenze di tante persone malate o disabili che<br />

vivono nella nostra società, talvolta a nostro stretto contatto, spesso<br />

ai margini della vita sociale.<br />

Attualmente, il gruppo, in continua crescita, si compone non<br />

soltanto di circa 150 Soci Volontari, ma anche di un vasto numero<br />

di sostenitori che provengono da tutta Roma e Provincia. I<br />

destinatari dell’attività sono portatori di handicap fisici e mentali,<br />

di tutte le età che vivono in casa oppure in Istituto. Alcuni di loro<br />

frequentano il gruppo fin dall’inizio, altri si sono uniti<br />

nel corso degli anni, ma per tutti, la partecipazione alle<br />

attività è assolutamente gratuita.“Il percorso – come ci<br />

spiega la presidente Lea di Pietrantonio - trova sostegno<br />

in iniziative di autofinanziamento rivolte alla sensibilizzazione<br />

di tutte le componenti sociali, ma oggi le dimensioni assunte<br />

dall’Associazione richiedono una maggiore disponibilità di risorse.<br />

Ci rivolgiamo quindi ai singoli cittadini, ma anche agli enti pubblici<br />

+ INCHIESTA<br />

MAFIA CAPITALE<br />

+ I MIGRANTI, UNA + INTERVISTA A + VIAGGIO IN<br />

DURA STORIA TOMMASO LUZZI EUROPA<br />

e privati che possano<br />

complessivamente fornire<br />

un adeguato livello<br />

di aiuto di carattere<br />

finanziario e/o materiale;<br />

A tal proposito abbiamo<br />

realizzato calendari,<br />

magliette ed altro<br />

materiale informativo, e<br />

siamo iscritti nel registro<br />

Onlus, e nel registro<br />

delle Associazioni<br />

aventi il diritto del 5x1000”.<br />

L’associazione organizza inoltre ogni anno la “Sagra della Pizza<br />

Fritta” a Riano, per promuovere la propria attività e raccogliere<br />

anche dei fondi. L’Associazione raccoglie l’eredità umana e di<br />

esperienza dell’Associazione Soggiorni Riano, ridenominata<br />

Associazione Sergio Maiorano Onlus, a memoria<br />

dell’ideatore e fondatore dell’iniziativa.<br />

Le foto di questo servizio si riferiscono all’ultimo soggiorno estivo,<br />

organizzato lo scorso agosto presso una scuola di Riano e al quale<br />

hanno partecipato circa 40 persone, ospitate per due settimane.<br />

Un’esperienza di grande spessore, alla quale si sono<br />

avvicinate anche altre associazioni del territorio per dare<br />

il loro contributo e semplici cittadini che hanno voluto<br />

aiutare l’associazione. Un esempio di volontariato concreto e<br />

serio, che dovrebbe essere promosso anche nei Comuni limitrofi.<br />

Per info www.associazionesergiomaioranoonlus.it<br />

Nella foto in alto Lea di Pietrantonio, la presidente dell’associzione.<br />

Le immagini in basso si riferiscono all’ultimo soggiorno organizzato dall’associazione.<br />

10


P.A.R.S.<br />

La Pubblica Assistenza Riano Soccorso ONLUS<br />

è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro presente<br />

nel territorio di Riano dal 1996. Opera nel settore dei Servizi<br />

Sociali, Protezione Civile e Sanitario, ed è specializzata in<br />

Emergenza Sanitaria 118, Trasporti ed assistenze sanitarie<br />

ad eventi e manifestazioni. In convenzione con il<br />

Comune di Riano per i servizi Sociali comunali e da giugno<br />

<strong>2015</strong> gestisce la Postazione di Roma Centro per conto<br />

di Ares118. La P.A.R.S. Organizza ogni anno, tra le altre iniziative,<br />

la “Sagra della Panonta” a Riano, un evento molto apprezzato<br />

dai cittadini, che consente ai volontari di promuovere<br />

la propria attività.<br />

PUBBLICA ASSISTENZA RIANO SOCCORSO ONLUS<br />

Indirizzo: Via della Repubblica N.11 - 00060 Riano (RM)<br />

Telefono: 069031121<br />

Fax: 0690139287<br />

E-mail: riano.soccorso@gmail.com<br />

Sito web: www.parsriano.it<br />

riGNANO FLAMINIO<br />

di Giovanni Antonio Fois<br />

Un’esperienza sul campo di più di vent’anni, un lavoro di pubblica<br />

assistenza encomiabile e un fulgido esempio di attivismo<br />

sociale e lotta per l’integrazione. L’associazione di Volontariato<br />

di Rignano Flaminio rappresenta un vento di<br />

speranza e testimonia come l’impegno e la tenacia da<br />

parte dei cittadini possa portare i risultati sperati. Tra<br />

la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta la popolazione<br />

rignanese viveva un periodo di forte espansione: tanti romani<br />

abbandonavano il caos della metropoli per abbracciare la tranquillità<br />

del paese di provincia e tanti stranieri in fuga da paesi in<br />

guerra o in estrema povertà scelsero proprio Rignano come terra<br />

d’approdo. Alcuni cittadini carpirono la necessità di<br />

instaurare un centro di prima assistenza che potesse<br />

sopperire alle emergenze sanitarie sul territorio. Del<br />

resto le ambulanze più vicine non potevano arrivare prima di<br />

un certo lasso di tempo e in alcuni casi dalla chiamata d’emergenza<br />

all’arrivo del mezzo passava più di un’ora. Così, nell’aprile<br />

del 1993, nacque ufficialmente il volontariato di<br />

Rignano Flaminio e appena un mese dopo venne avviata la<br />

raccolta fondi per l’acquisto della prima ambulanza, uno dei<br />

compiti più ardui da affrontare.<br />

Per raccogliere i soldi porta a porta vennero organizzate delle<br />

coppie composte da un rignanese e un forestiero, con il duplice<br />

obiettivo di rassicurare le famiglie, che si trovavano di fronte<br />

un volto conosciuto, e di favorire l’integrazione dei rignanesi<br />

d’adozione. Tante famiglie contribuirono con importanti somme<br />

alla colletta e in poco tempo si raggiunse la cifra di quaranta<br />

milioni di lire che permise l’acquisto della prima ambulanza.<br />

Oggi il volontariato di Rignano può vantare un parco<br />

mezzi di tutto rispetto con due ambulanze (una delle<br />

quali nuova di zecca) e due autovetture per il trasporto<br />

invalidi e i servizi civili: durante l’anno scolastico uno dei<br />

mezzi trasporta quotidianamente i ragazzi disabili alle scuole<br />

specializzate di Roma. Inoltre, a partire dal 2004, l’associazione<br />

collabora con l’Ares 118 di Viterbo, mettendo a disposizione<br />

mezzi e volontari per le operazioni d’emergenza. Attualmente<br />

la squadra conta più di sessanta volontari, coordinati<br />

dal presidente Alfiero Grassi.<br />

Sede: via San Rocco 1.<br />

Telefono: 0761-508650<br />

e-mail: volontariatorignano@libero.it<br />

Sito: www.volontariatorignanoflaminio.it<br />

63<br />

11


notizie dal comune di capena<br />

Ufficio del Sindaco<br />

REGIONE LAZIO - AVVISO PUBBLICO “INNOVAZIONE: SO-<br />

STANTIVO FEMMINILE”<br />

L’amministrazione comunale, nella persona del Vicesindaco, Maria Elisa<br />

Barbetti, ha partecipato in data 07/09/<strong>2015</strong> a Roma, all’incontro di<br />

presentazione dell’Avviso Pubblico regionale “Innovazione: Sostantivo<br />

Femminile” allo scopo di raccogliere informazioni e comprendere al<br />

meglio le potenzialità per le piccole e medie imprese - PMI - che sorgono<br />

(costituite ed iscritte alla CCIAA) o sorgeranno a breve (costituende)<br />

anche in territorio capenate.<br />

La Regione Lazio ha pubblicato sul BURL n. 63 del 06/08/<strong>2015</strong> l’Avviso<br />

POR FESR Lazio 2014-2020 che prevede un finanziamento complessivo<br />

di 1.000.000 di Euro destinati a progetti di innovazione in diversi<br />

settori: dalla realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo<br />

delle nuove tecnologie fino ai progetti che presentino soluzioni tecnologiche<br />

ai problemi dovuti al cambiamento della società. I contributi, a<br />

valere sul Por-Fesr 2014-2020 e a fondo perduto, saranno pari al 70%<br />

delle spese ammissibili, fino a un massimo di 30.000 euro per ciascun<br />

progetto, che dovrà essere realizzato nella Regione Lazio.<br />

Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (anche<br />

in forma individuale) e le società tra professionisti, costituite o da<br />

costituire entro 30 giorni dalla concessione del finanziamento, in cui<br />

il titolare sia una donna, ovvero le società di capitali in cui le donne<br />

detengano quote di partecipazione pari almeno al 51% e rappresentino<br />

almeno il 51% del totale dei componenti dell’organo di amministrazione;<br />

qualora l’impresa sia organizzata in forma di società cooperativa o<br />

in società di persone il numero di donne socie deve essere in misura<br />

non inferiore al 60% della compagine sociale, indipendentemente dalle<br />

quote di capitale detenute.<br />

Il Vicesindaco di Capena, Barbetti, si dice entusiasta dell’iniziativa e<br />

dei possibili risvolti positivi per le giovani donne imprenditrici locali e<br />

chiarisce che > ed aggiunge ><br />

Dalla consultazione dell’Avviso si evince chiaramente che si tratta di<br />

progetti che devono possedere almeno una delle caratteristiche di innovazione<br />

di prodotto/servizio, innovazione di processo, innovazione<br />

organizzativa o innovazione di marketing e devono necessariamente<br />

riguardare lo sviluppo di prodotti/soluzioni/servizi innovativi coerenti<br />

con le aree di specializzazione previste dalla Smart Specialization<br />

Strategy: aerospazio, scienze della vita, beni culturali e tecnologie della<br />

cultura, agrifood, industrie creative digitali, green economy, sicurezza.<br />

Sono altresì, agevolabili i progetti trasversali alle suddette aree che riguardino<br />

prodotti/soluzioni/servizi innovativi attinenti alla Social Innovation,<br />

presentando soluzioni tecnologiche che affrontino problemi<br />

dovuti al cambiamento della società per favorire una “società inclusiva,<br />

innovativa e consapevole”. I progetti dovranno dare evidenza dell’adozione<br />

di tecnologie digitali e/o soluzioni tecnologiche consolidate<br />

66<br />

che permettano di elaborare, memorizzare/archiviare dati, anche in<br />

modalità multilingua, utilizzando risorse hardware/software distribuite<br />

o virtualizzate in rete in un’architettura di cloud computing, quali<br />

ad esempio: realtà aumentata, wearable wireless devices e body area<br />

network, software di modellazione 3D, stampa 3D, (sono comprese<br />

nei sistemi di fabbricazione digitale) text e data mining, micro-nano<br />

elettronica, IoT (Internet of Things), piattaforme di erogazione servizi,<br />

internet e web 2.0, social media, eCommerce, eSupply Chain, GIS (Geographic<br />

Information System), mappe e cartografia, new media, editoria<br />

digitale, piattaforme per la condivisione ed il riuso di contenuti, sistemi<br />

di tracciabilità per l’autenticazione di prodotti e l’ottimizzazione di<br />

processi logistici.<br />

Ufficio Servizi alla Persona<br />

TARIFFE MENSA SCOLASTICA<br />

Anche per l’anno <strong>2015</strong>/2016 con apposita Delibera la Giunta Comunale<br />

(D.G. n.76 del 30/07/<strong>2015</strong>) l’amministrazione comunale ha approvato<br />

le tariffe per il servizio di mensa scolastica per l’anno scolastico entrante<br />

<strong>2015</strong>/2016. L’Ufficio Servizi alla Persona ha predisposto una tabella<br />

esplicativa in merito per i genitori che specifica le tariffe applicabili:<br />

Scuola Infanzia – tempo pieno (5 rientri):<br />

I figlio - euro 45,00<br />

II figlio - euro 43,00<br />

III figlio - euro 40,00<br />

Scuola Primaria – tempo pieno (5 rientri):<br />

I figlio - euro 51,00<br />

II figlio - euro 49,00<br />

III figlio - euro 45,00<br />

Scuola Primaria – tempo modulo (1 rientro):<br />

I figlio - euro 12,00<br />

II figlio - euro 9,00<br />

III figlio - euro 6,00<br />

Scuola Infanzia – Scuola Primaria NON RESIDENTI:<br />

Tempo pieno (5 rientri): Euro 82,00<br />

Tempo modulo (1 rientro): Euro 17,00<br />

L’Ufficio Servizi alla Persona informa che il pagamento della retta per il<br />

servizio di mensa deve essere effettuato anticipatamente entro il giorno<br />

10 di ogni mese a partire da <strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong> e fino a Maggio 2016, otto<br />

rette per la scuola primaria dunque, e a partire da <strong>Ottobre</strong> <strong>2015</strong> e fino a<br />

Giugno 2016, nove rette per la scuola dell’infanzia. E’ possibile procedere<br />

anche con un pagamento cumulativo di più mesi, sempre anticipato.<br />

Il pagamento potrà essere effettuato, specificando nella causale Nome e<br />

Cognome dell’alunno come segue:<br />

- Conto corrente postale intestato a Comune di Capena Mensa scolastica<br />

N. 16592040;<br />

- Conto Banco Posta - IBAN: IT 69 Z 076 0103 2000 0001 6592 040<br />

Ufficio Tecnico<br />

CONSEGNA ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI<br />

CAPENA DELLA SCUOLA JOLANDA DI SAVOIA<br />

L’amministrazione comunale sta terminando gli ultimi lavori di ristrutturazione<br />

della struttura scolastica Jolanda di Savoia - scuola dell’infanzia<br />

- allo scopo di consegnare l’immobile all’Istituto Comprensivo<br />

Statale di Capena in data 14/09/<strong>2015</strong> in tempo, dunque, per l’avvio<br />

dell’anno scolastico <strong>2015</strong>/2016.<br />

Alla ripresa della normale attività scolastica gli alunni avranno a disposizione<br />

degli spazi ampi, rimodernati ed adeguati per lo svolgimento<br />

delle lezioni in una sede unificata sita nel centro cittadino.


Esclusiva<br />

IN GIRO PER L’EUROPA<br />

Una ragazza di 19 anni di Morlupo, Erica Moroni, questa estate ha visitato da sola alcune<br />

tra le più importanti città europee. Ecco il suo racconto di questo viaggio “formativo”…<br />

Testo e foto di Erica Moroni<br />

Q<br />

Quando sono tornata da questa fantastica esperienza la<br />

prima domanda che tutti mi hanno fatto è stata: qual è<br />

la città che ti è piaciuta di più?<br />

La mia risposta era sempre la stessa, sono tutte città molto belle<br />

e diverse tra loro ma quella che mi ha affascinato di più è stata<br />

Praga.<br />

Praga è stata la mia prima tappa e mi ha davvero incantata,<br />

girando per la città riesci a percepire un un’atmosfera<br />

quasi fiabesca. La cattedrale di San Vito è stupefacente, per<br />

non parlare dell’orologio astronomico o della bellezza del ponte<br />

Carlo.<br />

Ho proseguito con Berlino. Una città molto grande e moderna<br />

ma allo stesso tempo con una storia importante. La cattedrale<br />

è bellissima, la torre della televisione in Alexanderplatz<br />

è un punto di riferimento della città, il muro - sia la parte East<br />

Side Gallery che la parte vecchia e Checkpoint Charlie - sono<br />

parti fondamentali della storia di questa città.<br />

Passiamo ad Amsterdam. Me la immaginavo molto diversa<br />

e sono rimasta positivamente sorpresa. La Munttoren è una<br />

torre rinascimentale di grande bellezza, come il monumento<br />

nazionale o la casa di Anna Frank. Amsterdam ospita molti musei<br />

e vale la pena vederli tutti e fare un giro per il centro della<br />

città tra i vari fiumi che l’attraversano.<br />

Parigi. È famosa, oltre che per essere la città dell’amore, per<br />

i suoi monumenti conosciuti nel mondo ad iniziare dalla Torre<br />

Eiffel per finire con il Louvre, il Panthéon o i giardini di Luxembourg.<br />

Una città che ti sorprende ogni volta che giri l’angolo con<br />

tutta la bellezza che ospita.<br />

Per proseguire, Barcellona. Bella città e bel giro da fare<br />

per vedere i monumenti e musei che l’arricchiscono. La Sagrada<br />

Familia è qualcosa di unico, come alzi gli occhi al cielo rimani<br />

stupefatto, poi troviamo Casa Batllò, Placa De Catalunya, la<br />

Cattedrale.<br />

Sopra: La cattedrale di San Vito, Praga Nella pagina accanto: La nostra giovane<br />

68 inviata ad Amsterdam, davanti al muro con<br />

l’effigie di John Lennon


Esclusiva<br />

In senso orario: Berlino, il Duomo;<br />

Madrid, Puerta de Alcalà; Valencia,<br />

Museo della Scienza; Parigi, Notre Dame;<br />

La più romantica delle foto, a Parigi.<br />

Berlino, il simbolico tratto di muro rimasto;<br />

Amsterdam, Royal Palace.<br />

Ed eccoci a Valencia. La parte nuova del porto con la spiaggia<br />

favolosa, il museo della scienza e l’Oceanografic sono strutture<br />

moderne e molto interessanti da vedere sia fuori che dentro,<br />

mentre per la parte storica sono rimasta un po’ delusa. Comunque<br />

nel complesso bella.<br />

Per concludere, Madrid. Ci sono molte cose interessanti da<br />

vedere, ad esempio Plaza Mayor, oppure Puerta del Sol, Puerta<br />

de Alcalà, la cattedrale o il palazzo reale circondati da un giardino<br />

bellissimo, o anche semplicemente El Retiro Park, uno dei<br />

principali luoghi di interesse della capitale.<br />

Penso veramente che un viaggio cosi bisogna farlo almeno una<br />

volta nella vita perché oltre a conoscere luoghi che non hai mai<br />

visto impari ogni giorno a conoscere anche te stesso.<br />

Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che<br />

è partita…<br />

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Oroscopo<br />

a cura di Studio<br />

Alice e Shamir<br />

I MESSAGGI DELLE STELLE<br />

” Non sarete puniti per la vostra<br />

rabbia, ma dalla vostra rabbia!”<br />

Buddha<br />

ARIETE<br />

In questo periodo il pensiero sollecita l’eros. Sul lavoro tirate<br />

fuori tutte le vostre energie e provate ad investirle su quel sogno<br />

che continua a saltare fuori dal fondo del cassetto… La carta di<br />

questo mese: il diavolo. Numeri fortunati: 11-55 Milano e<br />

tutte<br />

TORO<br />

Da tempo le stelle vi mettono alla prova, ma ora gli schiaffi<br />

diventano carezze… L’effetto più evidente sarà in amore con<br />

incontri magici per i single e ritorni inattesi per chi vive in coppia.<br />

Su lavoro e denaro occhio a non scambiare “lucciole per lanterne”.<br />

La carta di questo mese: la stella. Numeri fortunati: 12-26<br />

Milano e tutte<br />

GEMELLI<br />

Buono il campo dedicato all’amore. Per i single: inviti, notti<br />

magiche e tante nuove emozioni. Per le coppie: approfittate<br />

del week-end per programmare un viaggio stimolante. Lavoro<br />

e denaro in netta ripresa. La carta di questo mese: il carro.<br />

Numeri fortunati: 42- 69 Milano e tutte<br />

CANCRO<br />

Se siete in coppia il momento è favorevole per incominciare a<br />

fare progetti seri per il futuro. Per i single: è in arrivo qualcuno<br />

che merita un’accoglienza “speciale”. Denaro: non fate il passo<br />

più lungo della vostra gamba. La carta di questo mese: il<br />

sole. Numeri fortunati: 19-80 Milano e tutte<br />

LEONE<br />

Si prospettano giorni importanti, ricchi di momenti<br />

entusiasmanti nel rapporto di coppia. Incontri<br />

“incandescenti” per i single. Non mancheranno gli inviti e,<br />

come di consueto, gli indiscussi sovrani di questa stagione<br />

sarete ancora voi. Lavoro e denaro procedono<br />

alla grande. La carta di questo mese: l’imperatrice.<br />

Numeri fortunati: 39-60 Milano e tutte<br />

VERGINE<br />

Sotto questo strepitoso cielo, il vostro fascino salirà<br />

alle stelle… Se siete in cerca di emozioni, gettatevi<br />

a capofitto nelle serate mondane. Le emozioni non<br />

mancheranno. Piacevoli sorprese sul lavoro e denaro.<br />

La carta di questo mese: il mondo. Numeri fortunati:<br />

3-21 Milano e tutte<br />

BILANCIA<br />

In amore, avvertirete la necessità di trasgredire con il<br />

corpo, con il cuore e con la mente. Se siete in coppia<br />

occhio a non stuzzicare la gelosia del partner. Sul lavoro<br />

attenti all’invidia di un collega invidioso. Finanze ok.<br />

La carta di questo mese: il tre di coppe. Numeri<br />

fortunati: 11- 90 Milano e tutte<br />

SCORPIONE<br />

In amore, ancora una volta dimostrerete di essere<br />

all’altezza della situazione con l’unico rischio, se siete in<br />

coppia, di fare ingelosire il partner. Prudenza sul lavoro se<br />

dovete firmare un contratto. La carta di questo mese:<br />

il due di coppe. Numeri fortunati: 21-36 Milano e tutte<br />

SAGITTARIO<br />

Le stelle stimolano la vostra personalità, vi rendono<br />

irresistibili e capaci di far breccia nel cuore di chi avete<br />

puntato. E per concludere: dopo un periodo decisamente<br />

in salita anche il portafoglio ricomincia a rifiatare. La<br />

carta di questo mese: la ruota della fortuna. Numeri<br />

fortunati: 7- 80 Milano e tutte<br />

CAPRICORNO<br />

Questa stagione ha su di voi un effetto davvero speciale.<br />

Se da tempo vivete in coppia è facile che decidiate di<br />

ufficializzare il vostro amore, complici le stelle e la bella<br />

stagione. Sul lavoro non limitate i vostri orizzonti. La<br />

carta di questo mese: il papa. Numeri fortunati:<br />

51-90 Milano e tutte<br />

ACQUARIO<br />

Periodo positivo che vi invita a vivere momenti romantici<br />

in amore. Non trascurate gli inviti se siete alla ricerca di<br />

occasioni speciali. Un’unica raccomandazione: chiudete<br />

al più presto un vecchio conto lasciato in sospeso. La<br />

carta di questo mese: l’asso di coppe. Numeri<br />

fortunati: 31-60 Milano e tutte<br />

PESCI<br />

Amate il vostro caos ma non sopportate le imprecisioni<br />

altrui. Cercate di trovare un compromesso. Un’idea<br />

geniale vi balza per la testa e raddrizza miracolosamente<br />

le vostre traballanti finanze. La carta di questo mese:<br />

il 5 di coppe. Numeri fortunati: 55-90 Milano e tutte<br />

Studio Alice e Shamir<br />

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