La parola e la cura

la parola e la cura
Ecologia dell’ascolto. Passaggio di storie e di dati nella rete delle cure
Reti Radici Rizomi
Giorgio Bert
Rete, s.f. Attrezzo costituito da un intreccio, a maglie più o meno fitte, di fili di fibre naturali o
artificiali, usato per pescare o per catturare uccelli e altre prede. (Estens.) Qualsiasi manufatto a
maglie, di fibra o di metallo. (Fig.) Inganno, tranello. Etimo incerto; forse derivato dal latino
“sertus” (tessuto)
Il termine “rete” gode oggi di una vasta popolarità. Molti ne parlano come di un modello di
struttura sociale aperto, egualitario, sistemico, ecologico, da contrapporre al più diffuso modello
piramidale gerarchico dominante.
Chiaro? Mica tanto… A ben vedere pochi termini sembrano essere altrettanto ambigui, al punto da
assumere significati non solo molto diversi ma addirittura tra loro opposti.
La rete avviluppa, imprigiona, impedisce i movimenti, separa il pesce dal pescatore, la mosca dal
ragno: rapporti certo intuitivamente evidenti ma tutt’altro che egualitari in termini di potere.
La rete serve a catturare gli uccelli, donde il senso figurato di rete come tranello, inganno. Non per
nulla “irretire” significa “sedurre con arte, con inganno, abbindolare, imbrogliare”.
La rete separa e divide: una rete metallica è segno di recinzione, di confine; definisce “gli altri”
come quelli da “tenere fuori” o da “chiudere dentro”; impedisce a “loro” di mischiarsi con “noi”.
Qualche volta la rete può essere anche una protezione: solo nel mondo circense, però…
E tuttavia rete significa anche intreccio, collegamento, connessione. La rete neurale collega tra
loro milioni di cellule nervose; la rete dei capillari sanguigni nota come “rete mirabile” consente lo
scambio di calore, ioni, gas, così da mantenerne costanti e adeguati i livelli. La vita biologica, con
buona pace di Menenio Agrippa, dipende spesso da strutture a rete; e non solo la vita biologica, se
si pensa ad altre reti di interconnessione che consideriamo necessarie alla nostra esistenza come
le reti stradale e ferroviaria, la rete elettrica, la rete delle telecomunicazioni, il Web…
Rete come separazione, rete come connessione… Si tratta di concetti opposti veri e propri o di
aspetti diversi di un medesimo concetto? Non è forse vero che possono essere connessi solo
elementi tra loro diversi? La meravigliosa rete neurale del nostro cervello è composta da milioni di
singole cellule viventi, i neuroni, tra loro anche molto diverse per morfologia e funzioni.
Altre strutture a rete come i sistemi umani, a cominciare dalla famiglia, sono composte da
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