agosto 2012 / anno 5 - Comune di Lerici

ANNO 5 - NUMERO 08
1 AGOSTO 2012
Laboratorio di
Giornalismo
delle scuole
medie F. Poggi
e P. Mantegazza
Lerici In… è un
allegato di Ameglia
Informa, registrato al
tribunale della Spezia
al n.2 del 4.2.1998
(stampato in proprio)
LERICI IN...
non ha alcun finanziamento
pubblico e
si regge solo grazie
alla pubblicità degli
inserzionisti che
permettono la
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
alla popolazione
MENSILE DEL TERRITORIO DI LERICI
a cura dell’Istituto Comprensivo di Lerici
Dino Baudone: tra musica e politica
2 luglio, ore 10 e trenta, aula di
musica della scuola media. Prima
riunione d’estate della redazione
di Lerici In. Sono presenti due alunni:
Marco Meneghini e Christopher
Desalvo. Sono da elogiare per
aver sfidato il caldo e aver rinunciato
a una mattinata al mare.
Dobbiamo organizzare la prima
pagina del mese di agosto. È una
regola della nostra redazione, predisporre
i pezzi con tanto anticipo.
Occorre un personaggio per la prima
pagina. Troviamo l’ “input” in
una notizia con foto pubblicata sul
Secolo XIX: Dino Baudone, nuovo
giovane vicesindaco del Comune
di Lerici ha insegnato musica
al gruppo Antares di San Terenzo.
Marco, che sta imparando a
suonare la batteria, si propone per
un’intervista. Tutti assieme prima
discutiamo e poi formuliamo le
domande. La prima è suggerita
proprio da Marco.
D. Quando hai capito che la
musica ti piaceva?
R. È una domanda interessante,
tanto semplice quanto complessa.
Credo di aver capito non tanto
quanto mi piacesse la musica,
piuttosto quanto era presente e
necessaria nella vita di ognuno: a
partire dal ritmo del respiro al cadere
della pioggia, allo scrosciare
del mare. In modo mai ripetitivo e
sempre costante. Quindi, supportato
dai miei genitori ai quali devo
la mia vena artistica perché mi
hanno insegnato l'idea della libertà
e della disciplina fondamentali
nella musica), ho iniziato un percorso
studiando l'armonia (che poi
altro non è che l'alfabetizzazione
musicale) e
mi sono dedicato
prima
al pianoforte
e poi alla
chitarra, in
u n ' e t e r n a
battaglia su
quale fosse
il mio stru- Dino Baudone musicista
mento preferito.
D. Hai ricordi speciali del
periodo scolastico? Chi è stato
a suggerirti di continuare?
R. Nella mia carriera scolastica
devo ammettere di aver avuto
molti meno mezzi di formazione
musicale di quelli attuali; ma ho
avuto alcune docenti intelligenti (e
importanti per la mia vita) che mi
hanno insegnato “la volontà” di
inseguire una passione, ma soprattutto
di rispettarla e accudirla.
Mi ricordo la maestra Etta alle
elementari che ci permetteva di
mettere in scena recite autonome
sapendo bene che era una forma
primitiva per sviluppare una mentalità
creativa.
Alle medie ho avuto Manuela
Santillo: le sue recite in dialetto
sono state un modo per radicare le
tradizioni e di conseguenza il rispetto
del passato. Alle superiori
Gabriella Raschi mi ha insegnato
la disciplina e l'elasticità mentale.
Tutto questo, insieme alle esperienze
e le sfide che ogni persona
affronta durante la propria vita,
ritengo sia il “background” che mi
ha reso quello che “sono” e di conseguenza
il musicista che “sono”.
D. Quale strumento senti
più congeniale alla tua sensi-
(Continua a pagina 2)
Visita il sito internet del Comune di Lerici, www.comune.lerici.sp.it o
quello della scuola, www.istitutocomprensivo-lerici.it con tutti i numeri di “Lerici In” a colori

(Continua da pagina 1)
bilità musicale? Perché?
R. Devo confessare di essere
ancora indeciso tra il pianoforte
che per me è lo strumento
principe, per la sua storia,
per la vasta gamma di frequenze
che copre, per il fascino
che mi invade ogni volta
che lo suono, o la chitarra per
la sua molteplicità di espressioni,
di colori, di usi, di carnale
e viscerale sonorità.
Ma c’è un terzo elemento, la
voce. Che troppo spesso è considerata
un non-strumento,
ma che in realtà potrei definire
lo strumento più connesso
all'uomo perché proprio integrato
“nell'uomo”, nel suo corpo
e perciò direttamente legato
con la parte creativa del
cervello.
D. Quali sono le tue idee
guida e i tuoi programmi
di vice-sindaco?
R. Le linee guida sono le
stesse del mio sindaco e della
maggioranza di cui faccio parte
e per le quali siamo stati
votati. Il mio pensiero poggia
sul binomio legge ed equità
sociale. Una meta da raggiungere
e mantenere. Io credo in
una nuova prospettiva di vita
del nostro territorio che miri
ai bisogni, agli spazi e ai beni
Direttore Responsabile
Sandro Fascinelli
caporedazione
Maria Luisa Eguez
redattore docente
Gabriella Molli
Redazione di Lerici
Giorgia Milazzo
Karl Horstmann
Tommaso Terzano
Stella Polloni
Irene Gennaro
Carolina Saisi
Redazione di S. Terenzo
Christopher Desalvo
Marco Meneghini
Edoardo Santoro
Alessandro Vegnuti
Federico Buonanno
Francesco Mencacci
Francesco Di Benedetto
Ilham El Hasnaoui
Nicolò Conti
Virginia Bracco
Andrea Gubertini
Pietro Tesi
Jacopo Collini
Matteo Basta
Chiara De Maria
Pietro Bragazzi
LERICI IN… - agosto 2012
comuni in modo protettivo e
determinato.
D. Quali sono i consigli
che daresti ai giovani musicisti?
R. Unitevi, create dei gruppi,
suonate dal vivo e fatevi
conoscere, mischiatevi tra voi:
la contaminazione musicale è
la formula migliore. Gli spazi
esistono e se non sono sufficienti
chiedetene altri perché,
a mio avviso, la musica è felicità
e tristezza nello stesso
istante, è piena e vuota nello
stesso istante. La musica è
una fonte inesauribile di emozioni
sia per chi suona che per
chi ascolta, perciò più si suona,
meglio è. La musica ti dà
la forza per andare avanti. Sono
molto contento di vedere
che tanti ragazzi e ragazze del
nostro territorio suonano.
Dino Baudone ha 34 anni
(classe 1978). Ha conseguito il
diploma di Liceo Linguistico ed è
autodidatta sia per ciò che riguarda
la chitarra che il pianoforte.
Da parecchi anni collabora
con l'Associazione musicale A-
XMO, di cui è uno dei membri
fondatori.
Come da statuto, l’associazione
si propone quale aiuto logistico
nella realizzazione di eventi musicali
e nella formazione di giovani
musicisti.
LE SERRE DELLA SERRA
Alla Serra è stato inaugurato
un impianto vivaistico,
costruito dal Comune di Lerici
grazie a un finanziamento regionale.
Il progetto vede coinvolti
la maggior parte degli
utenti e degli educatori che
nei tre anni di formazione
hanno seguito il percorso di
acquisizione delle competenze
necessarie per operare nel
campo dell’orto-floricultura.
Uno degli obiettivi di maggior
importanza del progetto è
proprio quello di costituire un
contesto lavorativo in cui si
possano inserire le persone
con disabilità, in una costante
dinamica cooperativa, all’interno
della quale sia possibile
valorizzare le competenze di
ognuno.
Le serre sono aperte dal
lunedì al venerdì dalle ore
8.30 alle ore 12.30.
Ogni 15 giorni siamo presenti
al venerdì al mercato
alla marina di San Terenzo e
al martedì a quello di Sarzana
nei pressi della stazione.
Tutti i mercoledì potete trovare
lo stand in piazza alla
Serra.
Daniele Sigismondi
Coordinatore tecnico progetto
Evergreen Fare Impresa
La redazione, a suo insindacabile giudizio, potrà modificare, rinviare o rifiutare
la pubblicazione di scritti e annunci se non conformi all’etica ed allo spirito
della presente pubblicazione o per mancanza di spazio.
Sino a diverso orientamento, le lettere non vengono pubblicate. Gli articoli devono
essere concordati preventivamente con il direttore responsabile.
La redazione si riunisce lun. e mer. dalle ore 14 alle 15. Gli scritti, le lettere e le
richieste di pubblicità, complete di nome, indirizzo, telefono ed eventuale email,
dovranno essere indirizzate alla redazione c/o la Direzione Didattica
di Lerici piazza Bacigalupi, 5 o tramite e-mail a: lerici.in@libero.it .
Si avverte che, la pubblicazione non ha fine di lucro, quindi gli scritti, gli
articoli e le collaborazioni sono accettate a titolo gratuito e di volontariato.
Gli orari delle manifestazioni e le informazioni turistiche, nonostante la nostra
più scrupolosa precisione e attenzione, poiché predisposte con largo anticipo,
dovranno essere sempre verificate dai lettori interessati prima dell’evento.
La tariffa per ogni modulo di pubblicità (1/3 di pagina circa) è di euro 70 + IVA,
½ modulo è di euro 35 + IVA. Per la pubblicità si può contattare il n° di telefono
0187-601268 (anche fax e segreteria telefonica) o lerici.in@libero.it .
Pagina 2

SOSTA
E VIABILITÀ
A LERICI.
dal 15 giugno
al 15 settembre
La ZTL (zona traffico limitato) è in vigore
tutti i giorni, dalle ore 9 alle 24, quindi solo
dalle ore 24 alle ore 9 del mattino successivo
è possibile transitare liberamente.
Un semaforo segnala, ai varchi, quando il
transito è libero: rosso ZTL in atto con entrata
solo per gli autorizzati - verde entrata libera
a tutti, ma sosta solo per gli autorizzati.
Gli autoveicoli privi di pass possono sostare
nei parcheggi a pagamento solo in località Vallata
e Bagnara (fuori dal centro di Lerici e San Terenzo),
da dove è previsto un servizio di bus
navetta gratuito che collega i parcheggi con i
centri storici.
Il transito di ciclomotori e motocicli è consentito
liberamente, la sosta è prevista negli
spazi segnati con segnaletica orizzontale.
Dal 1° luglio al 31 agosto gli autoveicoli muniti
COME FUNZIONA
IL SERVIZIO
DELLE FARMACIE
Le farmacie sono aperte
dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle
ore 16 alle 20 (sino al 24-10);
chiuse i festivi e il lunedì mattina.
La farmacia di turno effettua
il seguente orario di apertura:
dalle ore 8.30 alle ore
13.00 e dalle ore 15.30 alle 21.
La farmacia di turno nelle
ore di chiusura garantisce il
servizio a chiamata con reperibilità
del titolare. I turni delle farmacie
iniziano alle ore 8.30 del
AZIENDA AGRICOLA CONTE PICEDI
BENETTINI FATTORIA IL CHIOSO
Baccano di Arcola (SP)
www.picedibenettini.it
tel. e fax 0187-625147
tel. 0187-967110
cell. 338-9719406
AGRITURISMO
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Ceserano di Fivizzano (MS)
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V I N I I G T V A L D I M A G R A
V I N I I G T G O L F O D E I P O E T I
lunedì per terminare alle ore
8.30 del lunedì successivo.
Farmacie di turno
del mese di agosto 2012:
• dal 30 luglio al 6 agosto e dal
27 agosto al 3 settembre farmacia
Padre Pio di Tellaro
(farmacia Giudici di supporto
nella stessa data),
• Dal 6 al 13 agosto farmacia
Bello di Lerici,
• dal 13 al 20 agosto farmacia
Ghigliazza di San Terenzo,
• dal 20 al 27 agosto farmacia
Giudici di Lerici.
di appositi contrassegni autorizzatori possono
sostare nelle aree di sosta identificate come
"riservate ai residenti" riferite alla sola località
riportata sul contrassegno. I residenti nelle frazioni
del Comune di Lerici e gli autorizzati (muniti
di apposito pass) possono sempre transitare
ma la sosta a Lerici dal 1° luglio al 31 agosto è
consentita con disco orario dalle ore 8 alle ore 20
solo in piazza Bacigalupi, davanti al Comune e in
piazza Valtriani, davanti al supermercato Conad.
In queste due piazze quindi, dalle ore 20 alle
ore 8 del giorno successivo, possono sostare
esclusivamente i residenti a Lerici muniti di
pass di sosta.
Pass Provvisori in deroga (ad es. clienti alberghi,
clienti farmacia con ricetta, utenze ASL,
ecc.) vengono rilasciati dal punto informativo
di San Terenzo (rotatoria via Gozzano c/o galleria
Scoglietti) - apertura ore 09 - 19 - .
IAT Tellaro tel. 0187-1997543 - IAT Lerici è
alla Venere Azzurra tel. 0187-969164 ore 9-12 e
15-17,30 - e-mail: accoglienzalerici@gmail.com .
Proloco Lerici cell.329 5435033 sito internet:
www.prolocolerici.it - Proloco San Terenzo
GUARDIA MEDICA
ore notturne dalle ore 20.00 alle
ore 8.00 dei giorni feriali e nei
giorni prefestivi e festivi
telefono 0187-507727
Escursione guidata nel
Parco di Montemarcello
L’11 agosto 2012 - “Sotto le
stelle” escursione notturna
con l’IRAS (astrofili spezzini).
Ritrovo ore 20.45 alla Serra
(piazza Bacigalupi).
Percorso La Serra - Rocchetta
Durata: mezza giornata.
RISTORANTE - HOTEL
ITALIA � � �
cucina locale e internazionale
specializzata in piatti di pesce
la sera anche pizzeria - focacceria
Terrazza panoramica all’aperto
pranzi conviviali e di matrimonio
LERICI via Carbognano 19
(inizio provinciale Lerici-Tellaro)
fuori zona ZTL tel. 0187-967272
parcheggio privato
LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 3

L'arte non ferisce. Uccide
Giulio Gallo è critico in arte
moderna e contemporanea italiana
e impressionismo francese con
studi alla Julliard di New York e da
dieci anni è impegnato professionalmente
in campo artistico manageriale.
Addetto culturale per il consolato
italiano della Florida a Miami,
collabora a organizzare eventi artistici
nelle più importanti capitali
europee, alla Biennale di Venezia,
al MET di New York alla fondazione
diritti civili Birmania Aung San
Suu Kyi, alla fondazione Nelson
Mandela Capetown .
È rappresentante di alcuni fra i
più importanti artisti contemporanei
italiani, europei, americani e sud
africani.
Scrittore e autore dell'Infinity
box, primo progetto italiano di lettura
sensoriale.
Ha aperto recentemente una
galleria d’arte a Lerici, il “Salotto
dell’Arte” in via Fornara 15.
Stella Polloni
intervista a Giulio Gallo
D. Perché ha scelto la
nostra cittadina per dare
vita anche qui al suo progetto
artistico?
R. Perché ritengo che l'ottima
qualità della vita di Lerici
e l'altissima qualità della proposta
degli artisti che rappresento
siano un connubio che
rispecchia esattamente il progetto
culturale che ho in men-
℡ N U M E R I U T I L I
PREFISSO TELESELETTIVOdei numeri 0187
Carabinieri via XX Settembre 23 tel. 967129
tutti i giorni, anche festivi dalle ore 8.00 alle 22.00 fax 967270
Ufficio Locale Marittimo via calata Mazzini 23
Lunedì - sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 tel. 964545
Difensore civico – per appuntamento tel. verde 800807067
oppure tramite URP (uff. relazioni col pubblico)
Pubblica Assistenza Lerici - Esplica i seguenti servizi:
trasporti con ambulanza, onoranze funebri, protezione civile,
antincendio boschivo - tutti i giorni H 24 - tel. 0187-967136.
COMUNE DI LERICI
piazza Bacigalupi 9
centralino Telefono 9601 fax 966998
gli uffici e l’URP sono aperti al pubblico tutti i
giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.00
ufficio PASS tel. 960309 Anagrafe tel. 960253
te di sviluppare. LAC 2.0, Lerici
Arte e Cultura nel XXI
secolo.
D. In questa scelta è stato
influenzato dal fatto che
i nostri luoghi, in passato,
sono stati meta di celebri
artisti e poeti?
R. No, in quanto l'arte contemporanea
è una tematica
che ormai è di dominio universale,
e quindi decontestualizzata
dal luogo, ma comunque
il passato di Lerici è un'ottima
referenza che assolutamente
non può essere trascurata.
D. “Il salotto dell'arte" si
propone di essere un luogo
d’incontro dove diverse forme
artistiche (pittura, scultura,
fotografia) si riuniscono.
Che cosa l'ha ispirata
in questa idea?
D. La mia esperienza internazionale
nel mondo dell'arte
mi ha permesso di capire che
l'arte in sé ha bisogno sempre
più di confronti e di sfide di
ricerca, quindi unire diverse
discipline contemporanee è
l'unico modo per avvicinare
pubblico e artisti in una maniera
molto spontanea.
D. Quando è nata la sua
passione per l'arte?
R. Da ragazzo, folgorato
dalla mia prima visita scola-
stica al Museo Egizio, dopo di
che ho iniziato un percorso
professionale differente ma
continuando a studiare storia
dell'arte, fino a quando non
sono riuscito a trasformare la
passione in una professione
che ormai è diventata irrinunciabile.
D. Ha intenzione di coinvolgere
nel suo progetto le
scuole locali?
R. Certamente, ho avuto
modo in questi anni di insegnare
a molti ragazzi l'argomento
arte dal punto di vista
non solo storico, cercando di
incuriosire gli studenti facendoli
entrare in maniera diretta
in tutto quello che l'arte significa
soprattutto per la loro crescita
personale, oggi più che
mai fondamentale per un confronto
con la società multi-culturale
che ci circonda.
E quindi ringrazio la preside
Bacchini per avermi aiutato
ad organizzare durante il
giro d'Italia l'evento legato ad
Aung San Suu Kyi e i diritti
civili con l'opera unica al mondo
esposta alla passata Biennale
di Venezia dedicata al
Nobel per la Pace birmano e
da me esposta.
D. Come valuta l'apertura
de "Il salotto dell'arte"
qui a Lerici? Ritiene di a-
(Continua a pagina 5)
altri uffici aperti con il seguente orario:
Ragioneria Tributi martedì, giovedì, sabato ore 9-12
URBANISTICA - apertura martedì e venerdì ore 9 -
12, sabato solo rilascio documenti tel. 960248
LAVORI PUBBLICI - apertura martedì e venerdì ore
9 - 12,30 tel. 960265
Pubbl. ISTRUZIONE lun. - merc. - ven. - sabato ore 9-12
VIGILI URBANI apertura ore 8,00-13.00 e ore 14,00-19,00
tel. 967326 Uff. viabilità (da lu a sa mattina) tel .960309
uff. verbali: venerdì-sabato ore 9 - 12 mercoledì ore 15 - 18
BIBLIOTECA apertura da lunedì a sabato ore 9 - 13
pomeriggio ore 15 - 19 escluso il sabato tel. 966053
CIMITERI per informazioni pratiche cimiteriali (c/o uff.
stato civile tel. 960253/18)
Cimiteri: Lerici tel. 967237, S. Terenzo tel. 971091,
Tellaro senza telefono
LERICI IN… - - agosto 2012 2012
Pagina 4

(Continua da pagina 4)
ver ottenuto un risultato
positivo?
D. Sì, sto avendo un ottimo
riscontro di pubblico sia locale
che di passaggio che ritiene la
“Quod aliis cibus est aliis
fuat acre venenum”.
«Quello che è cibo per un
uomo è veleno per un altro».
(Tito Lucrezio Caro, De rerum
natura, Libro IV)
L'allergia alimentare è
una rapida ed esagerata reazione
patologica del sistema
immunitario nei confronti di
un alimento ingerito. Spesso è
scambiata erroneamente con
l'intolleranza alimentare (o
ipersensibilità alimentare) ma
vi sono differenze notevoli:
nell’allergia è coinvolto il sistema
immunitario con una
reazione che avviene poco dopo
l’ingestione del cibo anche
in minime quantità, con sintomi
tipici e potenzialmente pericolosa
per la vita.
Nell’intolleranza alimentare
il sistema immunitario non
è minimamente coinvolto, la
reazione avviene dopo qualche
giorno dall’ingestione solitamente
di grandi quantità di
cibo, e i sintomi sono più vari
non così tipici, mai pericolosi
UBI Banco di San Giorgio
la risposta
a qualsiasi esigenza
in campo finanziario
filiale di LERICI
calata Mazzini, 1 - tel 0187 966599
mia galleria una specie di pinacoteca
dove ammirare opere
di grande importanza e valenza
tecnica, poter prendere una
tazza di tè e chiacchierare senza
il vincolo di acquisto.
Una patologia in aumento: l’allergia alimentare
per la vita.
Spesso l’intolleranza è dovuta
a una innata carenza di
sostanze necessarie per il corretto
assorbimento dell’alimento.
L’allergia è dovuta alla soppressione
dei normali meccanismi
di tolleranza immunologica
alle proteine ingerite con
il cibo. L’allergia alimentare
sta diventando sempre più comune;
essa potrebbe essere
almeno in parte geneticamente
determinata: nelle famiglie
ove più di un parente ha allergie,
il rischio per i figli di avere
allergie alimentari è molto
alto, anche se non si possono
predire le allergie alimentari
piuttosto che altri tipi di allergia.
Ha la più alta prevalenza
nei primissimi anni di vita;
(6% dei bambini con età meno
di 3 anni). Questa tende a diminuire
con l'età, raggiungendo
a 10 anni di età l'incidenza
che si riscontra negli adulti.
Nei bambini più piccoli gli
alimenti che causano maggiormente
l'allergia alimentare
Sulla mia porta d'ingresso
c'è scritto “Ingresso Libero”, in
grande, e in piccolo “Lasciate
ogni carta di credito o Voi
ch'entrate...perché l'arte non
ferisce. Uccide”.
sono: il latte vaccino, l'uovo,
le arachidi, la soia, il pesce e i
crostacei. Le forme dovute al
latte, uova e soia, nell'80% dei
casi, si risolvono con l'età scolare.
Gli adolescenti e i giovani
adulti sembrano essere la popolazione
più a rischio con allergie
soprattutto a: crostacei,
arachidi, noccioline e pesce.
I sintomi più frequenti
dell’allergia alimentare sono
quelli tipici delle reazioni allergiche:
prurito orofaringeo,
angioedema, edema laringeo,
stridore, tosse, dispnea, asma,
arrossamento, orticaria.
Ma molto spesso si possono
presentare problemi come
nausea, vomito, diarrea o stitichezza
a seconda del soggetto,
oltre a problemi sessuali e relazionali,
specialmente nei ragazzi
d'età compresa tra i 14 e
i 21 anni.
È stata osservata una associazione
fra allergie alimentari
e disturbi ansioso-depressivi
(segue al prossimo numero
con diagnosi e terapie).
Marco Sturlese
medico chirurgo
LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 5

“Messaggiare” in breve ma senza esagerare
Premesso che l’Italia è il
Paese con la maggior diffusione
al mondo di telefonini, è
inevitabile che questo mezzo
di comunicazione abbia avuto
subito una notevole ricaduta
sul linguaggio quotidiano.
Il lessico degli SMS risponde
alla necessità primaria di
comunicare in modo veloce.
È dominio degli adolescenti,
ma anche gli adulti si stanno
adeguando nella speranza forse
di sentirsi al passo coi tempi.
Fa inorridire i puristi della
lingua, ma piace ai ragazzi
che, da quando mondo è mondo,
hanno sempre inventato
espressioni in codice, missive
cifrate, simboli, icone che dessero
loro un senso di appartenenza,
una chiave di comunicazione
al di fuori degli schemi
istituzionali.
Quali sono le espressioni
più in uso?
cm=come
dm=domani
dv=dove
xke=perché (senza accento
per velocizzare la digitazione)
ke=che
cs=cosa
kc=che cosa
qcs=qualche cosa
nn=non
ml=male
Caffè
Torino
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bn=bene
dp=dopo
pm=prima
tt=tutto, tutti, tutta, tutte
ftt=fatto
bll=bello, belli, bella, belle
bt=brutto, brutti, brutta,
brutte
gg=oggi
fr=fuori
xo=però (senza accento per
velocizzare la digitazione)
+=più
x=per
-=meno
tvb=ti voglio bene
tvumdb=ti voglio un mondo
di bene
md=modo
qlc=qualunque cosa
tnt=tanto
nnt=niente
mlt=molto
cr=cuore
sl=solo, soli, sola, sole
ftt=fatto, fatti, fatta, fatte
csi=così (senza accento per
velocizzare la digitazione)
qnd=quando
ki=chi
sux=super
ska=scuola
fb=facebook
t.a=ti amo
grz=grazie
prg=prego
m.a=migliore amica
msse=messaggiare
rcc=racconti
prcc=preoccupare
disp=dispiacere
stud=studiare
trpp=troppo
xs=per sempre
bgg=buon giorno
ntt=notte
tnt=tanto
vd=vado
cn=con
6=sei (verbo).
Dunque un linguaggio che
si basa sull’abolizione della
distinzione fra maiuscole/
minuscole, dell’uso di punteggiatura
e delle differenze di
genere e di numero.
Le sillabe sono nella maggior
parte dei casi non vocalizzate
e si usano simboli matematici
(il più, il meno, il per)
per indicare le rispettive parole
o parti di altre che le contengono.
Quali sono i principali vantaggi
e svantaggi di un tale
codice?
Vantaggi: velocità di comunicazione,
rafforzamento delle
capacità di sintesi.
Svantaggi: superficialità della
comunicazione, riduzione
delle capacità d’analisi, impoverimento
del linguaggio,
sgrammaticature, approssimazioni,
omologazione del pensie-
(Continua a pagina 7)
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 6

(Continua da pagina 6)
ro per frasi fatte, sintassi ignorata,
espressioni gergali.
Ma questa è una forma di
trasmissione scritta originale?
Neanche un po’. Sin dal-
l’antichità abbiamo le epigrafi
che venivano incise (per economizzare
tempo, spazio, costi e
fatica) in forme abbreviate;
esistono lingue consonantiche
come l’ebraico antico e moder-
Un monito dalla storia di Eugenio e Luisella
“Eugenio e Luisella”
È il titolo di un piccolo libro
di Isa Sivori Carabelli (L’Autore
Libri, Firenze 2012).
In copertina, una coppia
d’altri tempi. Ma ti accorgi subito
che non c’è normalità in
questa storia a due. “E’ un libro
che si legge tutto d’un fiato
– scrive Egidio Banti nella
prefazione – e che dà da pensare”.
E nella postfazione gli fa
eco Carlo Di Alesio: “Uno stile
che non perde mai limpidezza,
ma sa, nella semplicità, custo-
A Lerici in salita Maralunga
2 - parcheggio
privato - terrazza
panoramica sul borgo
Executive chef
Davide Santoni
info e prenotazione allo 0187 967124.
menù consultabile su www.doriahotels.com/ristorante/ita/
no che sono scritte senza vocali
e, per fissare i testi sacri, i
rabbini hanno dovuto poi introdurre
la masorah (insieme
di segni convenzionali per leggere
in modo corretto); e anche
gli amanuensi medioevali usavano
abbreviazioni.
Agli SMS poi si aggiunge
un vasto repertorio di “faccine”
(“emoticon” cioè “icone emozionali”,
smiley) che rap-
dire e suggerire pensieri, immagini,
sensazioni ricche,
complesse”.
Ho letto le prime pagine e
ho cominciato a penetrare in
una storia di dolore e ingiustizie,
passata attraverso le atrocità
di Auschwitz, ma che è
anche una storia d’amore e
che comincia su una corriera
della Sita il 3 gennaio 1943,
giorno in cui un giovane bigliettaio
prende servizio.
Una storia d’amore che passa
indenne attraverso le più
terribili avversità, in un rincorrersi
di eventi drammatici
che tolgono il respiro e si sciolgono
in una mattina di settembre
2006, quando Luisella
ed Eugenio rinnovano le promesse
nuziali che avevano già
pronunciato sessant’anni prima.
Il tono del libro è quello
presentano le reazioni emotive
del momento.
Anche qui un vantaggio e
uno svantaggio. Il vantaggio
sta nello stimolo a non reprimere
e ad esprimere i propri
sentimenti. Lo svantaggio consiste
nella superficialità con
cui viene esternato il proprio
vissuto interiore.
Maria Luisa Eguez
del dispiegarsi di tante
“piccole” storie della vita di lui
e di lei. Storie che la scrittura
di Isa Sivori Carabelli tesse
sul filo del racconto.
Nata a Rocchetta Vara e
residente a Sarzana, insegnante,
l’autrice ha al suo attivo
altre opere. In questo piccolo
libro “lui e lei” sono legati a
distanza dall’amore. Lui sempre
in attesa di essere scelto
per quella serie di torture. Lei,
lontana, disperata, alla ricerca
di contatti per farglielo sentire
questo amore.
Ha ragione Banti, la storia
si legge in un soffio; ma quando,
in un giorno afoso di prima
estate, ti affacci alla finestra
dopo aver terminato questo
piccolo libro-film, pensi: mai
più storie così devono accadere.
Gabriella Molli
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 7

Portus Lunae:
“Vexata quaestio” (1)
“Vexata quaestio” si diceva
una volta per alludere ad una
questione a lungo dibattuta e
mai completamente risolta.
L’ubicazione del Portus Lunae
è una di queste annose “querelle”,
ogni tanto emergenti
fra coloro che intendono collocare
nel golfo della Spezia il
porto di Luni o essere il golfo
stesso l’antico “Portus Lunae”.
Anche in questi ultimi anni
sono stati pubblicati alcuni
libri che agitano e tengono vivo
questo problema. Mi piace
ricordare il saggio del prof.
Alberto Zacutti, caro amico
rotariano, medico umanista; in
un libro dal nome significativo
“Portus Lunae” il professore
esamina ogni aspetto cruciale
del problema, in un testo in
cui si dà ampio spazio alle diverse
interpretazioni storiche
e letterarie, senza tralasciare
ogni riferimento reale e pratico
legato all’approfondimento
della questione.
Il professore auspica la realizzazione
di un dibattito chiarificatore,
che ponga fine ad
ogni ulteriore incertezza od
errata interpretazione (questo
per amore della cultura).
Tali riflessioni dettate dal
buon senso ci spingono a dire:
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Pagina 8
da una parte abbiamo una città
romana, Luni, di cui oggi
rimangono i resti archeologici
a testimonianza di gloria e antica
bellezza. Nel momento del
suo maggior splendore, Luna,
in epoca imperiale, ha il suo
porto ad essa indissolubilmente
legato e posto, come dicono i
ricordi letterari, in Etruria.
Il territorio circostante la
città è ricco di reperti e di testimonianze
architettoniche,
sicuro riferimento per ulteriori
scavi e lavori di ripristino ambientale.
Fra i tanti ritrovamenti
risultano anche due
tratti di banchine portuali,
poste a sud e a nord della città,
che in epoca romana si trova
in stretta vicinanza con il
fiume ed il mare (Centro Studi
Lunensi - Atti del convegno
avvenuto in Lerici negli anni
formaggi
acciughe
vino e birra
Un’antica planimetria del sito archeologico della città di Luni
1985-87).
Dall’altra un porto ricco di
movimenti in gran parte dovuti
al commercio del marmo
delle vicine Apuane che in epoca
imperiale assumono una
importanza fondamentale sia
per qualità che quantità, tanto
da farlo equiparare da questo
punto di vista a uno dei più
importanti porti del Mediterraneo.
Basti pensare a tutti i
monumenti marmorei realizzati
a Roma e nell’impero.
Tutte le strade consolari
romane che attraversano l’alto
Tirreno e la Val di Magra arrivano
e partono da Luni, a cominciare
dalla Via Emilia
Scauri poi diventata Via Aurelia.
Di Luni città abbiamo riferimenti
storici, letterari e architettonici
convalidati da stu-
(Continua a pagina 9)
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 8

(Continua da pagina 8)
di e dati certi curati dal
“Centro Studi Lunensi” e dalla
Sovrintendenza, con gli atti
del convegno avvenuto in Lerici
nel settembre 1985-1987 e
con l’opera fondamentale edita
sotto il patrocinio della Carispe
a cura del prof. Antonio
Frova soprintendente ai Beni
architettonici della Liguria,
sugli scavi di Luni avvenuti
negli anni 1972-1973.
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� ���
w w w . l o c a n d a d e l l i d o . i t
Due testi ponderosi nei
quali è possibile rendersi conto
dell’importanza culturale,
commerciale e artigianale della
città i cui prodotti fabbricati
nella zona circostante avevano
il naturale sbocco nel vicino
Portus Lunae che per motivi
di praticità non poteva che essere
quello ubicato alla foce
della Magra.
Tutto l’Ager della piana della
Magra è descritto catastal-
Due fratelli, un ristorante
Il “Cavalluccio Marino” è
un ristorante di Lerici che si
trova... nella Val di Magra in
località Camisano, l’ultimo lembo
di Lerici sulla provinciale
per Bocca di Magra. Qui troviamo
Lino Schettino che da 15
anni con la famiglia abita a Lerici
e ha lavorato al “Jolly”, a
“La Calata” e al “Punto pizza”.
Ora, assieme al fratello Giuseppe
e ai famigliari, hanno
deciso di lasciare i loro ristoranti
“La Traina” di Sarzana e “St.
Tropez” di S. Stefano Magra
per trasferirsi a Camisano
prendendo in gestione l’unico
ristorante lericino della Val di
Magra.
I due fratelli si sono divisi i
compiti: Lino è pizzaiolo e responsabile
di sala e Giuseppe è
cuoco e dirige la cucina. La moglie
di Lino, Angela Tortora,
serve ai tavoli e Olena, la mo-
glie di Giuseppe, aiuta in cucina.
Quali sono le vostre specialità,
chiediamo a Lino?
«Come già suggerisce il nome
del ristorante siamo orientati
sui piatti di pesce napoletani
fatti sul momento: ad esempio
paccheri con frutti di
mare, scialatielli all’astice, gli
antipasti e le cruditè di mare,
la “Sperlonga dello chef”, i tagliolini
al granchio imperiale.
Le pizze sono quelle classiche
napoletane con ingredienti
campani, dall’olio, alle mozzarelle,
alla farina.»
Qual è il prezzo medio di un
pasto completo?
«Il nostro ristorante è sulla
fascia economica. Si va sulla
media di 25 euro per un pranzo
normale. Naturalmente, se si
prendono le cruditè di mare, le
catalane di crostacei, gli astici,
mente e assegnato ai coloni
romani. Cantine e magazzini
oleari restano a testimonianza
di una intensa attività agricola
complementare a quella industriale
del marmo.
Notevole anche l’approvvigionamento
del legname proveniente
dai boschi della Lunigiana
e trasportato dalla corrente
della Magra sino a raggiungere
il mare. (segue)
Nino Picedi Benettini
Giuseppe e Lino Schettino
le aragoste, i vini il prezzo sale,
ma in modo ragionevole.»
Perché siete subentrati al
“Cavallucccio Marino”?
«Siamo amici di Nunzio
Consiglio che gestisce l’ingrosso
di pesce e alimentari “Oasi
food”, qui a fianco e prima lo
stesso “Cavalluccio Marino”.
Abbiamo saputo che voleva
lasciare l’attività di ristorazione
perché non riusciva a seguire
bene le due attività, così abbiamo
ceduto i nostri due ristoranti
e ora siamo qui».
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 9
SF

SENATO di Lerici via Camisano 8
Il veliero scomparso di Tellaro
In un periodo di tempo compreso
tra gli anni 1975 e gli
anni ’80, per la prima volta,
per lavoro, durante un giro di
perlustrazione del territorio,
mi imbattei per caso, nel graffito
del veliero di Tellaro. Con
un collega, stavo risalendo, in
un pomeriggio di primavera,
lungo la via del Piastrone che
da Tellaro raggiunge Zanego.
Un pomeriggio caldo e assolato,
per la “strada dei monti”,
in divisa e per giunta in salita,
non era delle più agevoli.
Avevamo da poco sorpassato
il “Piastron” e la salita si
stava addolcendo per poi finire
in un tratto pianeggiante, quasi
in leggera discesa. Da lì,
Tellaro lo godi con un occhio
diverso. In contrasto con il blu
del mare e con le varie tonalità
del verde del bosco e degli ulivi.
Ne vedi solo una parte: la
più bella!
Vedi Tellaro come si poteva
vedere soltanto secoli fa. La
sua parte migliore, quella più
ricca di storia, quella parte che
Lawrence vedeva a picco sul
mare, come un covo di pirati:
l’essenza. Eravamo giunti alla
“Tecia”, una levigata parete
rocciosa e inclinata che termina
con l’antica fornace, nel
tempo trasformata in una stal-
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la. La porta era aperta ed entrammo
nell’interno alla ricerca
di ombra per riprendere fiato
e riordinarci nella divisa.
Quando tornammo fuori,
sulla parete che ci stava di
fronte, vedemmo il veliero. Lì,
sulla roccia, con la poppa rivolta
al mare.
Niente di artistico, niente di
veramente antico, ma sufficiente
a emozionare, perché su
quella traccia scolpita, c’era la
“storia” di un uomo con i suoi
desideri e le sue fantasie.
Un tre alberi a vapore, con
sotto tre lettere puntate e una
data: D.E.C 1862. Per anni,
ogni volta che percorrevo quella
strada, ho dedicato al veliero
un po’ del mio tempo senza
mai fotografarlo. Non c’era il
bisogno; il piacere di immaginarne
la storia, lo avevi a portata
dell’occhio.
Nel 1991, Ennio Callegari
nel libro “I segreti del Caprione”,
per primo, ne immagina
un suggestivo racconto, anche
se, a suo dire, “infiorato di
qualche invenzione”. Per anni
non ho più percorso quella
strada, come tante altre nel
territorio, perché la vita non
sempre ti lascia opportunità di
scelta. Sono passati tanti anni
e non ho più sentito parlare
del veliero finché, quest’anno,
La lapide scomparsa di Tellaro,
passato il Natale, con un amico
sono tornato a cercarlo.
Il graffito non esiste più o
quanto meno è stato ricoperto
da una strato di arenino e di
pittura dove sopra è comparso,
ormai sbiadito dal tempo, il
nome di un noto bar del luogo
con l’indicazione per Tellaro.
È l’evoluzione dell’arte o
della stupidità umana? Parlavo
di questa cosa con Angelica
Passalacqua, figlia di Tellaro e
lucida testimone delle sue memorie.
Un immenso piacere
ascoltarla e rivivere le sue esperienze,
i luoghi, le tradizioni...
Angelica ti sorprende.
Angelica mi ha sorpreso,
quando si è alzata e cercando
fra le sue carte, ha srotolato
davanti a me il calco del veliero
consentendomi di fotografarlo
proprio ora che non c’è
più. Grazie a lei possiamo riparlarne
e farlo tornare a
“navigare”.
Gino Cabano
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 10

Tra storia e storie
Lerici nel 1895 (da Il secolo XIX)
All'inizio del viaggio in Purgatorio,
Dante (III, 49) s'imbatte
in un'erta così scoscesa
ed impraticabile da far sembrare
comode scale le tante
salite ripide che s'incontrano
tra Lerici e Turbia, borgo nizzardo.
Qualche secolo dopo anche
Umberto Eco usa quell'espressione
per indicare dove si sarebbe
potuta trovare l'abbazia
delle morti misteriose de “Il
Iniziative della Pro Loco San Terenzo
nome della rosa”. Si vede che
al tempo di padre Dante il territorio
che dalla nostra Lerici
si dipana verso le Alpi Marittime
era rinomato per i suoi rilievi.
Per fortuna, oggi, non è
così, sono altre le qualità che ci
fanno belli e attirano ospiti da
ogni dove - e non da un giorno.
Già il 1° giugno 1883 “II
Lavoro”, settimanale locale, è
tutto contento nel registrare
l'arrivo di forestieri attratti
tanto dalla limpidezza dell'acqua,
dai prezzi contenuti e
dall'impianto del “sig. E. Ange-
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escluso lunedì 13 agosto che è aperto
Lerici: acque chiare e acque blu
lini” che il 22 luglio ha aperto
uno stabilimento la cui “bella e
limpida spiaggia” attira non
pochi turisti.
Lo conferma una “Guida di
Spezia”, pubblicata lo stesso
anno, che fornisce ai turisti nel
Golfo informazioni su alberghi,
trattorie, itinerari e stabilimenti
balneari.
Dell'impianto lericino dice
che è attrezzato con “cabine,
terrazzi e un grande salone per
ricevimenti e balli”. Si trova
“nel breve seno di Botri”, nome
oggi abbastanza ostico perché
non più usato. Tuttavia, sino
al secondo dopoguerra, si indicava
con Bótrégón la zona accanto
al castello dove un tempo
si scaricavano i liquami: la
canalizzazione che li avrebbe
immessi in mare al largo, era
ancora di là da venire.
Bótro è una parola italiana
derivata dalla quasi identica
greca che indica un fosso: ecco
dunque il perché del nome
dell'area. Ma attenzione: bótro
e bótrégón si pronunciano con
la ó chiusa come bótte, quella
in cui si conserva il vino che
magari poi si offre all'amico, e
non come bòtte, i colpi violenti
che non si dovrebbero scambiare
neppure con il nemico.
Svelato l'arcano, restano
perplessità sulla qualità, al
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tempo, del mare che pure la
Guida (non avendo, forse, la
nostra sensibilità) afferma essere
luogo di “limpidissime e
purissime acque che invitano a
tuffarvisi con freschezza”.
Anche a San Terenzo funzionava
uno stabilimento di
cui non si dice il nome, ma se
ne celebra “l'estrema pulizia
delle acque”.
130 anni fa il turismo cominciava
a tirare e nel 1895 “Il
Secolo XIX” pubblica un disegno
di Lerici: una baietta tranquilla
con un paio di gozzi in
primo piano, il Castello sullo
sfondo e in mezzo uno stabilimento
che, piantato su palafitte,
s'affaccia sul mare.
Da lì immagino si divertissero
tuffandosi: facciamolo anche
noi oggi che abbiamo la
bandiera blu!
Buona abbronzatura a tutti.
Che il sole vi carezzi la pelle
mentre ve la indora!
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LERICI IN… - agosto 2012 Pagina 11

“Ti ci porto io” de ”La 7” a Lerici (2)
Lerici
Gli chef Gianfranco Vissani e Davide Santoni
Oltre alla descrizione della storia di Lerici
da parte di Maria Luisa Eguez (segue in questo
numero la seconda puntata), nella trasmissione
televisiva de “La 7”, Gianfranco Vissani
ha presentato la ricetta sul polpo bollito “alla
Baccini”, rielaborata con lo chef del “Doria”.
Noi vi proponiamo invece la ricetta originale
dello chef Davide Santoni del Doria.
Brevi cenni sulla storia di Lerici(2)
Le prime notizie storiche che riguardano il
castello di Lerici risalgono al XII secolo e nel
secolo successivo il fortilizio è già così importante
che Lerici entra di gran carriera nella
nascente letteratura italiana con Dante (terzo
canto del Purgatorio, v. 49-51), Petrarca (sesto
libro dell’Africa) e Boccaccio (sesta novella della
seconda giornata del Decamerone).
Dalla terrazza del castello si può leggere
sull’arco di costa la storia del Golfo dei Poeti.
Davanti al centro si scorge la spiaggia della
Venere Azzurra dominata da Villa Marigola,
ora Centro Studi della Fondazione Carispezia
Crédit Agricole. È una villa del ‘700 che è appartenuta
ai marchesi Ollandini, poi ai mar-
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tutti i giorni
piatti anche da asporto
chesi Maccarani e quindi al banchiere inglese
Reginald Pearse. Ha avuto ospiti illustri come
Adelaide Maria, figlia della regina Vittoria
d’Inghilterra, che si faceva chiamare
“Imperatrice Federico” dal nome dell’amato
marito defunto, e Gabriele D’Annunzio.
Nella torretta in mezzo al parco soggiornò il
drammaturgo Sem Benelli, di cui ricordiamo
l’opera più famosa, La cena delle beffe del
1909, da cui è stato tratto l’omonimo film con
Clara Calamai, primo seno nudo del sonoro
italiano, e con Amedeo Nazzari, che tuona la
celebre frase: “Chi non beve con me, peste lo
colga!”. Ed è proprio Benelli che ha denominato
il Golfo “dei Poeti” in una poesia pubblicata
sulla rivista “L’Eroica” (1919). (segue)
Ecco ora la ricetta originale del
Polpo stufato alla Baccini
Ingredienti per 4 persone
un polpo da 800 gr.
una costa di sedano
una carota
una cipolla bianca
quattro patate bollite con la buccia
20 gr. Di polvere di olive taggiasche
150 gr. di olio extravergine di oliva
timo, rosmarino, salvia e alloro q.b.
Procedimento:
Mettere in un tegame l’olio extravergine di oliva, scaldare
bene e aggiungere il polpo intero.
Farlo rosolare da entrambe le parti.
Aggiungere la carota, il sedano e la cipolla tagliate a
dadini, due foglie di alloro, rosmarino, salvia e timo.
Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio o carta
stagnola e cuocere per due ore.
Affettare le patate a rondelle
Porle in un coppopasta, aggiungere il polpo affettato.
Coprire con la salsa di cottura e aromatizzare con
maggiorana, timo tritali e la polvere di olive.
Per guarnire si può aggiungere una cialda al sesamo
e del pomodoro confit.
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La talassoterapia a San Terenzo
Sono le otto del mattino e
tutte le persone che camminano
nell’acqua davanti alla
spiaggia di San Terenzo da
più di un’ora non conoscono il
termine scientifico della cura
che stanno effettuando, ma
hanno sperimentato personalmente
i benefici che la terapia
con acqua di mare ha sulla
circolazione sanguigna, sui dolori
muscolari e sul benessere
fisico di tutto il corpo.
Alle nove il pubblico della
spiaggia cambierà radicalmente,
verranno i bagnanti veri, i
bambini, le mamme e tutta
quella gente che trascorrerà la
giornata tra mare, sdraio e
ombrellone.
A me piace pensare che noi,
sì noi, perché ci sono anch’io
fra di loro, bagnanti dell’alba,
siamo tutti pazienti del dottor
Paolo Mantegazza che, fin dai
primi anni della seconda metà
del 1800, ha consigliato e magnificato
nei suoi scritti i bagni
di mare.
Abbiamo ricordato più volte
dal 2010, centenario della sua
morte, ad oggi Paolo Mantegazza,
soprattutto per la sua
permanenza nel nostro paese
e per la Serenella, la casa che
volle costruirsi in San Terenzo
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e che lo vide “allontanarsi per
sempre” il 28 agosto 1910. Ma
ora vorremmo far risaltare le
sue doti di medico in qualità di
direttore sanitario dello “Stabilimento
balneario” di Rimini
dal 1869 al 1879.
Il Comune di Rimini aveva
acquistato lo stabilimento da
privati e, appena finiti i lavori
di ristrutturazione e ampliamento,
aveva bisogno di un
nome prestigioso per farlo conoscere
ed incrementarlo.
Chiamò a dirigerlo Mantegazza
che era già famoso per i
suoi almanacchi e per i suoi
libri sull’igiene in generale e
sui benefici dei bagni di mare
in particolare. Grazie a lui i
forestieri presenti a Rimini
per far uso dei bagni di mare
passarono dalle 60 persone
censite nel 1854 alle migliaia
di persone negli ultimi anni
del secolo.
Anche a Rimini Paolo Mantegazza
non si è mai dimenticato
del nostro paese; in
“Elementi di igiene”, che è uno
dei suoi libri di maggior successo,
egli scrive:
“L’Italia è ricchissima di
ottime stazioni per bagni marini.
Primissima, fra quelle
dell’Adriatico, per spiagge vel-
NUOVA GESTIONE
San Terenzo ore 8: talassoterapia
lutate, per buon clima, per
sontuoso stabilimento degno
di Roma antica, è Rimini. Il
Mediterraneo ci offre la deliziosa
Nervi, la splendida Pegli,
la voluttuosa Livorno e il
solitario San Terenzo.”
E ancora: “San Terenzo è
un nido nascosto fra due oceani
azzurri, quello del cielo e
quello del mare; nessun bagno
vi è più poetico, più fresco, più
adamantino; è come tuffarsi
nello zaffiro liquido. L’aria non
vi è mai troppo calda nell’estate,
né mai troppo fredda nel-
l’inverno; è un alternar sempiterno
di freschi tepori e di tiepide
frescure, che incanta, che
solletica e che innamora”.
Senz’altro sarebbe esagerato
descriverlo così oggi, ma a
noi piace vederlo ancora con
gli occhi del nostro grande medico.
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il tutto in un accogliente locale con ampio
giardino. Parliamo inglese e francese.
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Mare in tavola con grazia
Beniamino ed Enrico
Metti una sera a cena in un
piccolo ristorante di Tellaro. È
sull’incrocio che precede l’abitato
e ha un’aria tutta provenzale.
L’occhio va subito all’accoglienza
dolce dei tavoli.
Dolce come lo chef. Si chiama
Enrico Tognetto e si porta
dietro la storia di un grande
padre. Franco Tognetto è infatti
un nome storico per la
cucina di mare lericina. Diciamo
subito che Enrico ha imparato
a valorizzare la tradizione
paterna della ricerca delle materie
prime di eccellenza
(prima di tutto la freschezza
del pescato); la sua scelta di
vita, è vero, è legata a precisi
itinerari che ha visto percorrere
a suo padre, che fra i fornelli
ha trascorso una vita intera,
meritando premi con piatti
citati su quotidiani e libri.
Ma è attraverso lo studio e
una personalità tutta sua che
si è lanciato nell’avventura del
“Gambero Nero” di Tellaro,
scegliendo come partner Be-
Illice
pasticceria
caffetteria
gelateria
con laboratorio artigianale
LERICI via Roma 45
tel. 0187-967331
degustazione vini e aperitivi
nel dehors davanti al locale
ci trovate anche su Facebook: illice
su Internet: www.illice.it
niamino Serlenga, già esperto
nell’arte del ricevere e scendendo
in campo con un gioco
di rimando.
Lo si vede esaminando il
menu, dove si nota che in stagione
ama inserire fra gli antipasti
il quasi dimenticato sugo
di conchigli (“conchigi”) che un
tempo si raccoglievano nei nostri
fondali sabbiosi ed erano
cibo di sussistenza.
Vi compare anche lo scabecio
di acciughe, cibo dimenticato
dai più che vuole le acciughe
già fritte conservate dentro
una salsa di aceto caldo,
insaporita di rosmarino e alloro.
È un piatto che ricorda i
porti del Mediterraneo ed Enrico
non dimentica certo che la
tradizione di mare viene da lì.
Lui è molto bravo anche nella
cucina del sole, ma ha molta
attenzione per una cucina di
mare “del luogo”, ricca di suggerimenti
del passato. Cucina
che sono in molti a ricercare.
Assertore convinto della
convivialità come momento in
cui si possono vivere esperienze
del gusto indimenticabili,
ha infatti scelto per coloro che
sono molto attenti alle nuove
frontiere ma nel contempo amano
la vecchia cucina staccata
nei sapori, piatti semplici,
ricchi di aromi delle colline.
In menu c’è anche il famoso
risotto bianco alla moda di Lerici,
che esalta “i profumi del
golfo”. Le lasagnette, rigorosamente
a losanga, sono condite
con un sugo rosato: il pomodoro
è arrivato tardi nel golfo e
le donne lericine non gli hanno
mai permesso di sovrastare il
profumo di mare.
Esiste una continuità di
buon gusto e saper fare fra
padre e figlio, è vero, ma Enrico
ha saputo al “Gambero Nero”
volare da solo.
Gabriella Molli
Ristorante
Il Gambero nero
TELLARO
Nero
Nero
Via Fiascherino, 108
tel.-fax 0187-965731
s p e c i a l i t à d i p e s c e
c a n t i n a v i n i
t e r r a z z a a l l ’ a p e r t o
p a r c h e g g i o p r i v a t o
ma anche…
camere doppie e triple con vista mare
www.ristorantegamberonero.it
Il Il Gambero
Gambero
SFILATA DI MODA VINTAGE
Originale lo spettacolo di chiusura
d’anno scolastico della scuola per
l’infanzia di San Terenzo dal titolo “Ci
vestiamo così”. Una sfilata di moda
vintage che ha visto in passerella bimbi
e mamme in una spiritosa rivisitazione
degli Anni Ottanta fatta con materiale
assolutamente riciclato.
Una giuria, composta dal fotografo
Aldo Venga, dalla signora Cristina Angelini,
dalla vicaria dell’Istituto Comprensivo
Marisa Pellegri e dalla presidente
d’Istituto Letizia Castellini, ha
emesso il giudizio finale.
Tecnico del suono e delle luci il
neovicesindaco Dino Baudone.
ANAGRAFE in maggio 2012
abitanti al 31 maggio 10.583
abitanti al 30 giugno 10.570
nati 3
morti 13
immigrati 36
emigrati 39
matrimoni 16
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Gli aperitivi d’autore
Si è aperta la stagione degli
“Aperitivi d’Autore”, incontri con
gli scrittori del territorio organizzati
dagli assessorati alla
cultura e al commercio del Comune
di Lerici, nei bar di Lerici,
San Terenzo e Venere Azzurra
che hanno aderito all’iniziativa.
Il primo brindisi è andato a
Carla Sanguineti per il suo
“Come un incantesimo - Mary e
Percy Shelley nel Golfo dei Poeti”
(ed. Kappa VU) al Mary’s pub
di piazza Garibaldi. Hanno fatto
gli onori di casa Olga Tartarini e
Carla Giunchi, ha presentato
l’opera Maria Luisa Eguez, che
ha rievocato la quasi trentennale
attività di Carla Sanguineti,
fondatrice dell’Associazione Amiche
e Amici di Mary Shelley,
per la riscoperta di questa geniale
e per troppo tempo misco-
Ciao nonna! Io
oggi faccio golf
Io invece faccio maglioni
F A R M A C I A
B E L L O
LERICI
via Roma, 50
tel. 0187-967343
orario: 8.30 - 12.30 / 16.00 - 20.00
l u ne dì mattina e f estivi c hi us o
tutto lo staff della farmacia
è sempre disponibile per suggerimenti,
consigli ed eventuali indicazioni
nosciuta autrice.
La collaborazione fra Sanguineti,
Eguez e Giunchi risale al
1988 con l’organizzazione del
congresso internazionale su
Mary Shelley nell’ambito del
premio letterario “Lerici Golfo
dei Poeti”, a cui è seguita la pubblicazione
di “Alla ricerca di
Mary - Frankenstein” (Centro
Internazionale della Grafica di
Venezia, 1994) di Sanguineti e
Eguez e un secondo convegno
sulla scrittrice inglese nel 1997
nel bicentenario della nascita.
Carla Sanguineti sull’argomento
ha poi pubblicato “Mary
Shelley - Dialogo d’amore” (ed.
Giacché, 1997), “Figlia dell’amore
e della luce” (ed. Sagep,
2000) e, sempre con Eguez e
Laura Guglielmi, “Qui è bello
come non mai - In viaggio con gli
scrittori da San Terenzo a Tellaro”
(ed. Agorà, 2000).
Gli aperitivi sono proseguiti
poi l’11 luglio al Bahia Cafè con
“Il Patriota dimenticato” e
“Mamma Odile” di Riccardo
Bonvicini, il 18 luglio al Bar
Portiolo con “Ghost track” di
Pier Luca Cozzani e il 25 luglio
al bar Vertigo con “Noi le donne
della filanda” di Sondra Coggio.
Nel mese di agosto sono
previsti il 1° al bar Perla con
“dialetto e lericinità”di Colombo
Bongiovanni, l’8 al bar Teddy
con ricette di Lunigiana di A.
Baldassari, E. Calzolari e G.
Molli, il 15 al Caffè Torino (in
forse?) con “Il volto nascosto del
territorio” di Giuseppe Milano,
il 22 al bar Venere Azzurra lato
Lerici con “Redenzione” di Elisabetta
Coruzzi, il 29 al bar Venere
Azzurra lato San Terenzo con
“nel cuore di Lerici” di Valerio
Botto.
SF
ORARIO SS. MESSE
Località Prefestivo
(ora legale)
Lerici
S. Francesco
(*San Rocco)
18.30
Festivo
(ora legale)
(*8.30) 10.00
11.30 18.30
S.Terenzo 18.30 8.00 10.30,
18.30
Tellaro 18.00 11.00
18.00 (S. Giorgio)
La Serra 17.00 09.30
Pugliola 16.00 10.30
Pozzuolo 9.15
Ristorante
del Molo
meta di artisti e poeti...
dove rivivono
gli antichi sapori
in calata Mazzini a LERICI
tel e fax 0187-968612
le vere ricette di mare
della tradizione lericina
dolci della casa dello chef
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La spesa intelligente
nei nostri reparti trovate:
• gastronomia
• pane fresco e prodotti locali
• carne e preparati di carne
EUROSPIN
via Scoglietti 22 LERICI loc. Muggiano
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AMPIO PARCHEGGIO PER LA CLIENTELA
da lunedì a sabato orario continuato ore 8.00 - 20.00
la domenica ore 8.30 - 13.00
offerte speciali a rotazione ogni 15 giorni.
• pesce fresco
• frutta e verdura
• gelati e surgelati
• prodotti alimentari
• cibo per gli animali
• prodotti per la casa e per
l’igiene
• ...e tanto altro ancora
Superato San Terenzo, ci trovate a sinistra, subito dopo la galleria degli Scoglietti
Certificato d’eccellenza al Castello di Lerici IMPARIAMO A RICICLARE
Tripadvisor, il sito di viaggi
più grande al mondo, ha assegnato
il certificato di eccellenza
al Castello di Lerici, a testimonianza
degli ottimi giudizi
che gli ospiti hanno lasciato
nell’ultimo anno.
Il certificato d’eccellenza è
rilasciato a quelle strutture
che costantemente ricevono
giudizi positivi dai viaggiatori.
Con il punteggio di quattro
ha ottenuto uno dei primi posti
nella classifica di apprezzamento.
Questo importante riconoscimento,
arrivato al Castello
di Lerici e ai Musei
(paleontologico e del giocattolo)
in esso contenuti, è un premio
accreditato dalle testimonianze
rese liberamente dai
visitatori di tutto il mondo,
GRUPPO CALEVO
dal 1888
indipendenti e spontanee e,
proprio per questo, maggiormente
gradite e importanti.
Calevo Nestore & F. s.r.l.
magazzino
via Provinciale, 386
19030 Romito Magra
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Show room pavimenti, arredobagno,
rivestimenti
materiale per l’edilizia,
caminetti e stufe, ferramenta,
idraulica, centro colore
w w w . c a l e v o . i t
La classe prima della scuola
primaria “P. Fiori” di Lerici si è
distinta per fantasia e creatività
partecipando a un divertente quanto
coinvolgente laboratorio avente
per tema il riciclaggio.
I 18 alunni, sotto la guida di una
mamma, la sig.ra Daniela Spaletra
in qualità di esperta e dell’insegnante
di classe Alessandra
Arioni, hanno realizzato le loro piccole
“opere d’arte” utilizzando materiale
di riciclo.
A poco a poco hanno preso
forma le astronavi e le barchette,
gli scivoli, i camion e le automobiline,
gli omini e le altalene, i treni...
persino pesci e pinguini!
Tutti i lavoretti sono stati esposti
nell’atrio del palazzo comunale
per gratificare gli “artisti in erba” e
anche per sensibilizzarli alla limitazione
dell’inquinamento ambientale,
infatti il titolo della mostra era:
“Riciclare vuol dire difendere
Lerici e il suo mare”.
Calevo Prefabbricati s.r.l.
stabilimento
via Montesagro, 11
19021 Arcola
tel. 0187-954392
fax 0187-986605
solai
lastre
gabbie presaldate
ferro lavorato
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