Geo_1_Europa_e_Italia
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<strong>Geo</strong> 1 <strong>Europa</strong> e <strong>Italia</strong><br />
concerne le infrastrutture, se le ferrovie e le vie navigabili interne (fiumi<br />
e canali) assorbono solo una piccola percentuale del traffico merci e<br />
passeggeri complessivo dell'UE, i tre quarti di tutte le merci e dei<br />
passeggeri sono trasportati su strada. Un altro settore strategico per lo<br />
sviluppo futuro è quello dell’energia. Infatti, l'UE importa oltre il 50%<br />
del suo fabbisogno energetico. Per cercare di ridurre questa dipendenza<br />
e proteggere l'ambiente, l’UE ha fissato per il 2020 l’obiettivo di<br />
generare il 20% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili come<br />
vento, acqua, energia geotermica e biomassa.<br />
15.10 Economia in <strong>Italia</strong><br />
Secondo la Banca Mondiale, l'<strong>Italia</strong> rappresenta l'ottava potenza<br />
economica del pianeta per PIL; anche in termini pro-capite, l'<strong>Italia</strong> è una<br />
delle economie più ricche, occupando la 23ª posizione nel mondo (12ª<br />
nell'Unione europea). L'economia italiana occupa un ruolo di rilievo<br />
anche nel commercio internazionale, risultando ottava per esportazione<br />
ed importazione di merci. Come tutte le economie avanzate, anche<br />
l'economia italiana è fortemente orientata verso il settore dei servizi. Il<br />
tessuto produttivo dell'economia è formato in prevalenza di piccole e<br />
medie imprese: quelle di maggiori dimensioni sono gestite in gran parte<br />
dalle famiglie fondatrici e, in taluni casi, da gruppi stranieri. Nel corso<br />
degli anni, il progressivo ridimensionamento del settore primario<br />
(agricoltura, allevamento e pesca) a favore di quello industriale e<br />
terziario (in particolare, nel periodo del boom economico, negli anni<br />
'50-'70) si è accompagnato a profonde trasformazioni nel tessuto socioproduttivo,<br />
in seguito a massicce migrazioni dal Meridione verso le aree<br />
industriali del Centro-Nord.<br />
Nel 1999 il Paese ha aderito all'euro, che ha sostituito la lira anche nella<br />
circolazione cartacea a partire dal 2002. A partire dagli anni 2000<br />
l'economia italiana è entrata in una fase di sostanziale stagnazione, e poi<br />
di recessione, come effetto della crisi economica globale. Inoltre<br />
problemi come l'evasione fiscale, l'elevato debito pubblico (120,1% del<br />
PIL nel 2011) e la criminalità organizzata continuano ad ostacolare lo<br />
sviluppo dell'economia nazionale.<br />
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