03.05.2016 Views

inpreghiera_con_santonio_sannibale

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trova impreparati. E tu lo sai bene: una vita<br />

intera a ripetere a te stesso che il dolore è elemento<br />

costruttivo, purificatore, forza redentiva<br />

se unito al dolore di Cristo. Poi, alla prima<br />

<strong>con</strong>trarietà, eccoti a levare la testa verso Dio.<br />

Perché a me? Perché non al mio vicino? E<br />

questa se<strong>con</strong>da domanda è doppiamente perversa:<br />

offende Dio e colpisce il prossimo innocente.<br />

Non sei cristiano. Gesù porta su di sé i<br />

peccati degli altri, tu te ne scarichi! Anima<br />

devota, nessuna parola umana può farti luce.<br />

Capire la sofferenza è dono di Dio, da implorare<br />

nella preghiera. Inginocchiati: sta venendo<br />

a te la sofferenza, ti segnala che Dio ti è vicino...<br />

E ora recita <strong>con</strong> cuore di figlio la preghiera.<br />

Padre nostro. Ave, Maria. Gloria al Padre<br />

Preghiera<br />

Signore, se non accolgo <strong>con</strong> fede e amore la<br />

sofferenza, non ho capito nulla di te, del tuo<br />

disegno di salvezza, della Passione e Morte di<br />

Gesù. Levo dunque gli occhi alla Croce, il libro<br />

aperto che mi rivela lo scopo della sofferenza<br />

e me la fa amare. Davanti al dolce Gesù,<br />

pendente sul legno come ostia santa sul<br />

mondo, non posso farti preghiere meschine,<br />

rivolte solo alle mie piccole difficoltà. Signore,<br />

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