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Ho avuto l’occasione di conoscere per la prima<br />
volta Greg Lake nell’agosto del 2009. Avevo<br />
appena compiuto 16 anni e la mia vita<br />
era la musica. Con la mia famiglia e quella di<br />
Max Marchini eravamo alloggiati in un albergo<br />
di South Kensington. Max stava ultimando<br />
il libro scritto assieme a Lake e aveva voluto<br />
presentarmi il Grande Gregorio, come lo<br />
chiamavano gli amici. Ero emozionantissima<br />
perché era la prima volta che incontravo dal<br />
vero una rockstar di quel calibro, nonostante<br />
mi sembrasse di conoscerlo da sempre, cresciuta<br />
come ero in quel meraviglioso giardino<br />
incantato che è la sua musica. Sfoderando<br />
un sorriso smagliante, Greg entra nell’albergo,<br />
solo, abbraccia Max e la sua famiglia, poi<br />
Max mi presenta “May I introduce you to the<br />
young Annie? She knows all of your songs and<br />
can play them too on guitar or piano”. Mentre<br />
ci sediamo e Greg fa portare l’immancabile<br />
bottiglia di vino rosso, mi regala una prima<br />
lezione: tanto più un artista è grande, tanto<br />
più è una grande persona anche a livello umano.<br />
Passiamo il pomeriggio a parlare e io, che<br />
il giorno prima avevo comprato in Denmark<br />
Street uno spartito per pianoforte di un best<br />
of ELP, me lo faccio autografare. Faccio una<br />
foto abbracciata a lui e lo saluto, portando<br />
con me per molti giorni la magica aura di quel<br />
momento, e già mi sentivo un po’ sua amica,<br />
per il modo arguto, rispettoso, dolcissimo,<br />
simpatico, spassoso e ammaliante con il quale<br />
si era rapportato con una adolescente in<br />
adorazione”<br />
Era il tardo pomeriggio del 27 novembre<br />
2012, aspettavo con ansia sotto la scritta<br />
“Arrivals” dell’aeroporto di Bergamo, piedi e<br />
mani erano irrequieti impegnati in un tamburellare<br />
perpetuo, Max (Marchini) camminava<br />
avanti e indietro per il corridoio antistante<br />
le porte scorrevoli del gate controllando ad<br />
ogni passo se il volo di Greg e Regina fosse già<br />
atterrato. Il tempo non passava più, ad ogni<br />
minuto aumentavano la gioia e l’agitazione,<br />
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