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IPAF InForma 2017

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PONTEGGI AUTOSOLLEVANTI, ASCENSORI E MONTACARICHI<br />

Maber Hoist<br />

abilitazione per il loro utilizzo da parte dei<br />

lavoratori. Ciò non toglie che non vi sia l’obbligo<br />

da parte del datore di lavoro di fornire una<br />

formazione specifica ai lavoratori che montano<br />

e utilizzano queste particolari attrezzature.<br />

Electroelsa è un’azienda produttrice di<br />

macchine per l’elevazione in cantiere, quali<br />

piattaforme autosollevanti, montacarichi e<br />

ascensori da cantiere. “L’azienda è nata nel<br />

1982 con l’attività di progettazione di impianti<br />

civili e industriali – ci riferisce Giorgio Taliani<br />

fondatore e CEO di Electroelsa – e si è inserita<br />

nel settore dell’elevazione partendo dalla<br />

costruzione di quadri di comando per aziende<br />

produttrici di macchine elevatrici fino al<br />

1995, anno in cui ha aperto un proprio reparto<br />

meccanico per dedicarsi autonomamente alla<br />

costruzione completa di sistemi di elevazione<br />

a pignone e cremagliera”. Electroelsa si pone<br />

dunque come obiettivo quello di realizzare<br />

un prodotto che possa soddisfare le esigenze<br />

dei propri clienti, semplificando il loro lavoro<br />

e riducendone i tempi e i costi, garantendo<br />

una semplice installazione e tutte le misure<br />

di sicurezza necessarie alla salvaguardia degli<br />

operatori che operano le macchine. “Alcune<br />

nostre caratteristiche sono la produzione<br />

in-house, che garantisce al cliente una migliore<br />

e celere risposta alle richieste riguardanti<br />

prodotti speciali e assistenza. L’altra è la selezione<br />

attenta e rigorosa di tutti i propri fornitori<br />

che ci permette di ottenere un prodotto<br />

di qualità ed esclusivamente Made in Italy”.<br />

“Dal punto di vista progettuale e costruttivo<br />

– prosegue Taliani – le nostre PLAC hanno<br />

seguito in maniera precisa e puntuale le evoluzioni<br />

della normativa per ciò che concerne<br />

la sicurezza: oggi i nostri dispositivi sono alla<br />

base di questa evoluzione e sono sia meccanici<br />

che elettronici”. Una delle applicazioni<br />

più rilevanti delle piattaforme Electroelsa è<br />

sicuramente quella fatta al Minareto della<br />

Moschea di Casablanca (Marocco) per opere<br />

di restauro dei mosaici sulla facciata; un’altra<br />

importante applicazione delle piattaforme<br />

auto sollevanti Electroelsa è stata effettuata<br />

in Arabia Saudita, a Jedda, per la costruzione<br />

di un complesso residenziale e alberghiero,<br />

applicando estensioni a parete che seguissero<br />

la geometria dell’edificio stesso. Infine,<br />

l’Aeroporto di Tripoli, con l’applicazione di<br />

piattaforme su superficie circolare, tramite<br />

l’utilizzo di moduli ponte girevoli”.<br />

“Maber Hoist opera nel settore sollevamento<br />

pignone/cremagliera da trent’anni – spiega<br />

Diego Benetton, Direttore commerciale di<br />

Maber –. Le nostre PLAC o più comunemente<br />

i ponteggi autosollevanti, seguono la filosofia<br />

Maber fin dalla progettazione: un prodotto<br />

robusto, di qualità totale, costruito nel pieno<br />

rispetto delle normative europee e certificato<br />

da un ente notificato TUV”. Il prodotto in sè<br />

esiste sul mercato da più trent’anni ma, prosegue<br />

Benetton “in questo lasso di tempo sono<br />

cambiati radicalmente i materiali impiegati<br />

nelle costruzioni, il tipo di rifiniture e la metodologia<br />

applicativa. Maber sta cercando di<br />

‘assorbire’ questi cambiamenti innovando i<br />

prodotti e introducendo sistemi particolari<br />

per agevolare gli utilizzatori nella parte operativa”.<br />

Nel contempo sono cambiate anche<br />

le geometrie degli edifici, le tecnologie applicate,<br />

i rivestimenti, praticamente tutto. “Non<br />

possiamo nascondere che, proprio per le geometrie<br />

particolari, le PLAC hanno mostrato i<br />

propri limiti di applicazione ma, al contempo,<br />

per applicazioni su facciate lineari trovano<br />

sempre più ampio utilizzo”. E molto dipende<br />

anche dai Paesi di installazione, in quanto in<br />

molti luoghi del mondo le costruzioni stanno<br />

raggiungendo altezze imponenti. “Negli ultimi<br />

anni – puntualizza Benetton – a caratterizzare<br />

questo tipo di attrezzatura ha contribuito<br />

anche il cambio di interlocutore, divenuto ora<br />

il noleggiatore e non più l’utilizzatore come<br />

in passato. In questo mercato folle, stiamo<br />

Alimak Hek<br />

cercando di sensibilizzare proprio i nostri<br />

clienti noleggiatori alla strenua osservanza<br />

dei manuali delle macchine – la cui inosservanza<br />

fa decadere la CE della macchina – e<br />

alla stesura delle procedure di sicurezza. Auspichiamo<br />

perciò sempre più una crescita<br />

culturale del settore e quindi ben venga una<br />

formazione ad hoc”. In quanto a prodotti,<br />

nella convinzione che il mercato per questo<br />

tipo di attrezzatura crescerà, Maber intende<br />

rientrare nel mercato nazionale nel <strong>2017</strong>, lanciando<br />

una serie di ascensori e montacarichi<br />

studiati appositamente per il mercato italiano.<br />

“In conclusione, siamo disposti a lavorare<br />

fianco a fianco con <strong>IPAF</strong> e i nostri più illustri<br />

competitor per argomentare presso gli studi<br />

di progettazione l’opportunità di inserire nei<br />

capitolati queste macchine, in quanto migliorano<br />

la sicurezza, la produttività, la rapidità di<br />

esecuzione e di conseguenza portano indubbi<br />

beneficio all’impresa”.<br />

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