Noctilux dei poveri - RPO

Renato Rappaini responsabile commerciale di Polyphoto ci mostra orgoglioso le nuove fotocamere di casa Leica
A sinistra la confezione della M8 che comprende, oltre
ovviamente alla fotocamera ed alla batteria, il carica
batterieche funziona sia con la normale corrente di rete che
attaccato alla presa accendisigari dell'auto, il cavo USB di
collegamento al computer ed i CD contenenti il software.
L'obiettivo ovviamente non è compreso (magari lo fosse)
ed è stato messo semplicemente per questioni di
completezza dell'immagine.
Reputo che le immagini che accompagnano questa
recensione possano aiutare, seppur con i noti limiti delle
varie conversioni necessarie alla stesura della rivista, a
farsi un'idea più precisa di questa fotocamera di cui fin'ora
in molti, in troppi, hanno soltanto parlato spesso
esprimendo giudizi basati sul sentito dire.
Le primissime immagini apparse nel web provenivano dal Giappone, erano verdastre e ritraevano... una
M7 posata su di un tavolo. Successivamente si sono visti alcuni scatti probabilmente “rubacchiati” in
occasione di qualche presentazione ed in molti, soprattutto all'estero, hanno giudicato freddamente la
nuova fotocamera basandosi su immagini qualitativamente improponibili e di nessuna attendibilità.
Spero di aver contribuito a dare un quadro più veritiero della nuova M8 ma per capire in pieno la rapidità
con cui si instaura il necessario feeling tra fotografo e macchina è indispensabile prenderla tra le mani e
scattare per apprezzare quanto velocemente ci si dimentichi di non avere tra le mani una M7.
Leica è una anziana Signora, seppur portata oggi a braccetto da robusti ed intraprendenti giovanotti, e
arriva un po' dopo, non è la prima volta che accade e non sarà probabilmente l'ultima, ma questa volta
sono convinto che saranno in molti a sostenere che valeva proprio la pena di attendere.
Roberto Piero Ottavi
Leicapassion 3-2006 pag.28