La valle della felicità LES BARMES DE L'OURS - HOTEL & SPA ...
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<strong>La</strong> <strong>valle</strong> <strong>della</strong> <strong>felicità</strong><br />
<strong>LES</strong> <strong>BARMES</strong> <strong>DE</strong> L’OURS - <strong>HOTEL</strong> & <strong>SPA</strong><br />
Tête-à-tête con Maurizio Borletti<br />
LA RINASCENTE<br />
<strong>La</strong> perla del Pacifico<br />
NUOVA CALEDONIA<br />
Lusso sulla Croisette<br />
CANNES SHOPPING FESTIVAL
Sommario<br />
7 Editoriale<br />
8 <strong>La</strong> casa dei cristalli<br />
12 <strong>La</strong> Missione Economica francese e il lusso<br />
14 Design e arte contemporanea insieme, uniti dalla stessa passione<br />
16 Tête-à-tête con Maurizio Borletti<br />
20 Lusso sulla Croisette<br />
24 Dove nascono i sogni<br />
26 Parigi, regina dello shopping di lusso<br />
30 Anne-Sophie Pic<br />
34 Nel Paradiso dei golfisti<br />
38 <strong>La</strong> <strong>valle</strong> <strong>della</strong> <strong>felicità</strong><br />
44 Il palazzo dei desideri<br />
50 Il regno <strong>della</strong> creatività<br />
52 Bella e colta<br />
55 Lusso, tra Francia e Italia<br />
56 <strong>La</strong> perla del Pacifico<br />
62 Provenza esclusiva<br />
64 <strong>La</strong> Francia di: Andrea Pinketts<br />
66 Agenda<br />
5
Editoriale<br />
Lusso. Sogni e desideri che diventano realtà.<br />
Il primo numero di Très vi accompagnerà attraverso il mondo<br />
“dell’art de vivre” francese, facendovi scoprire le località più<br />
esclusive, il design, la moda, l’enogastronomia e tutto ciò che<br />
rende il Paese sinonimo di lusso.<br />
Destinazioni d’oltre oceano o a due passi dall’Italia,<br />
personaggi di spicco che uniscono l’Italia e la Francia, eventi<br />
culturali e di tendenza, tra gli argomenti trattati in questo<br />
numero.<br />
Un’edizione prestigiosa questa, che vede il sostegno <strong>della</strong><br />
Missione Economica francese in Italia e <strong>della</strong> Camera<br />
di Commercio francese. Due importanti istituzioni che<br />
testimoniano, da un lato, lo stretto legame tra la Francia<br />
e il lusso, dall’altro, l’interesse per questa iniziativa, che mira<br />
a far scoprire le destinazioni più esclusive d’oltralpe.<br />
Vi invito dunque ad immergervi in un mondo “très chic” e vi<br />
do appuntamento a febbraio con il numero estivo di Très,<br />
dove troverete tutti i suggerimenti per trascorrere un’estate<br />
unica, glam e accattivante all’insegna del raffinato e seducente<br />
esprit francese.<br />
Très. Numero 01 – Autunno/Inverno 2007 - 2008<br />
Editore<br />
Maison de la France - Italia<br />
via <strong>La</strong>rga, 7 - 20122 Milano<br />
tres.it@franceguide.com<br />
Coordinamento<br />
Michel Peyre<br />
Alexandre Bezardin<br />
Interview PR & Press<br />
Relations - Milano<br />
Michel Peyre,<br />
Direttore Italia di Maison de la France<br />
Autori dei testi<br />
Maddalena Fossati,<br />
Viviana Pepe,<br />
Sonia Lenders,<br />
Beba Marsano,<br />
Monica Viani,<br />
Chiara Borghi,<br />
Gualtiero Spotti,<br />
Monica Macchioni,<br />
Lorenza Scalisi<br />
7<br />
Fotografia<br />
Adagp Paris, Knoll<br />
International, V. Vincent,<br />
J. Kelagopian, Francis Peyrat,<br />
EB Studio Net,<br />
Ufficio del Turismo di Nizza,<br />
Ufficio del Turismo Nuova<br />
Caledonia, Fototeca Maison<br />
de la France, F. Charaffi,<br />
D. Lefranc, M. Bertrand,<br />
Claude Rodriguez,<br />
J. N. Reichel, Au Nain Bleu,<br />
Hotel Plaza Athénée,<br />
Var Prestige<br />
In copertina<br />
“Bandiera” di Tompit<br />
Progetto e Art Direction<br />
GoUp - Milano<br />
Paolo Rumi<br />
Gerlando Mandracchia<br />
Gaia Tosti<br />
Stampa<br />
Canale & C. S.p.A.<br />
Un ringraziamento particolare<br />
a Alessandra Banchieri,<br />
Evelyne Mombel,<br />
Clio Ninu
<strong>La</strong> sapeva lunga René <strong>La</strong>lique, sulle donne, su cosa piacesse loro. Non a caso ebbe<br />
tre compagne importanti ma ne corteggiò molte di più. E il suo amore per le curve<br />
femminili, per la vanità leziosa dell’essere, lo si ritrova nelle sue creazioni, e non solo<br />
nei vasi che vediamo oggi che comunque sconfinavano spesso in emulazioni<br />
giunoniche, ma nei gioielli straordinari che disegnava con potente passione.<br />
Dall’inizio. Dai tempi in cui studiava al college Sydenham, a Londra, da quando a soli<br />
24 anni Alphonse Fouquet, uno dei grandi maestri orafi dell’epoca disse di lui: «Non<br />
conoscevo dei disegnatori di gioielli, finalmente eccone uno». E ancora da quando<br />
Boucheron espose anonimamente le sue opere all’esposizione universale del 1889 e<br />
tutti gridarono sublime! <strong>La</strong>lique piaceva. Piacevano i suoi smalti, il suo uso smodato<br />
dell’opale, pietra non preziosissima ma preferita, la sua disinvoltura nell’abbinare i<br />
colori e nel comporre orecchini e monili ispirandosi al mondo bucolico e spensierato<br />
<strong>della</strong> campagna dove era cresciuto a Ay nella Marne. Piacevano le sue libellule, le<br />
farfalle, i pavoni e i cigni, la nonchalance con cui usava pietre preziosissime vicine a<br />
materie meno nobili ma che lo diventavano grazie alla sua creatività. Le signore<br />
davanti ai suoi gioielli vagamente o smodatamente peccaminosi, ma anche onirici,<br />
delicati, finissimi, leggerissimi nella fattura, s’illuminavano mentre i mariti tiravano<br />
fuori sospirando il libretto degli assegni.<br />
Del resto come non ci si può innamorare davanti a collier come il Femmes-insectes<br />
et cygnes noirs in oro, di opali e ametiste (oggi appartenente al Metropolitan<br />
Museum di New York) che gira intorno al collo <strong>della</strong> (fortunata) dama, inclinandosi<br />
leggermente con delicatezza dove ci sono le clavicole? O ancora alla Femme<br />
libellule leggera acquistata dall’amico ed estimatore filantropo Calouste Gulbenkian,<br />
fondatore dell’omonimo meraviglioso museo di Lisbona? Senza dimenticare i<br />
pettinini, i Collier de Chien, le spille con le ninfee che danzano... il corsage disegnato<br />
per l’attrice Sarah Bernhardt all’apice <strong>della</strong> carriera, ma anche broche e pendenti,<br />
pezzi spettacolari che l’hanno reso celebre negli anni.<br />
Si palpava nell’aria la voluttuosa sensazione d’appagamento suscitata nei visitatori<br />
<strong>della</strong> mostra René <strong>La</strong>lique: Bijoux d’exception, 1890-1912 che il Musée du Luxembourg<br />
ha organizzato a Parigi la scorsa primavera. Senza dimenticare che Monsieur non si<br />
fermò alle gioie. Il suo talento toccò altre sponde <strong>della</strong> creatività dalla cristalleria<br />
all’architettura. Françoise Coty, sua vicina di negozio più tardi nella Place Vendôme<br />
che gli chiese di disegnare la bottiglia per il profumo Ambre antique (1910), involucri<br />
per fragranze divenute poi mitiche.<br />
8<br />
di Maddalena Fossati<br />
<strong>La</strong> casa<br />
dei cristalli<br />
LALIQUE
Partecipa ai grandi lavori come il celebre treno Orient-Express; dove firma gli intarsi<br />
in cristallo nella zona ristorante, le lampade, ma anche tavoli e oggetti per la casa, e<br />
ancora la fontana del Rond-Point degli Champs-Elysées (1932) e il palazzo del<br />
principe Asaka divenuto poi Tokyo Metropolitan Teien Art Museum dove apporta<br />
raffinatezza europea in uno degli scrigni <strong>della</strong> sofisticazione mondiale.<br />
Fino alla creazione del vaso Bacchantes concepito nel 1927, divenuto un grande<br />
classico <strong>della</strong> maison. Perché oggi <strong>La</strong>lique continua. Dalla scomparsa del maestro<br />
avvenuta nel 1945, dai tempi <strong>della</strong> piccola vetreria di Combs-la-Ville inaugurata<br />
proprio per via dell’amicizia con Coty, si aggiunse poi il laboratorio di Winger-sur-<br />
Moser, in Alsazia. Qui, dove sono impiegate 350 persone tra cui i migliori otto<br />
artigiani maestri vetrai di Francia, l’attività prosegue con la produzione di vasi di<br />
10<br />
cristallo celebri e caratteristici satiné e trasparenti, ma anche bijoux per tutti i giorni.<br />
Nel negozio all’11 <strong>della</strong> Rue Royale, inaugurato dal maestro nel 1935, la tradizione <strong>della</strong><br />
grande casata continua, i suoi cristalli, i suoi profumi, emanazione più moderna che<br />
ne svelano anche olfattivamente l’universo, le sue opere sono sempre lì, a ricordarci<br />
come la bellezza è l’essenza <strong>della</strong> vita e come in fondo il superfluo rende<br />
deliziosamente gradevole tutto ciò che è concreto. Merci Monsieur <strong>La</strong>lique.<br />
LALIQUE<br />
11, Rue Royale - 75007 Paris - Tel: +33 (0)1 53 05 12 12 - www.lalique.fr<br />
C.so Matteotti 3 - 20121 Milano - Tel: 02 76 02 34 10
Come sono i rapporti tra la Francia e l’Italia nel settore del lusso?<br />
Con un giro d’affari pari a 20 miliardi di Euro e una crescita annua del 5,5% (10,5% al netto<br />
dei tassi di cambio) dal 2001, le aziende che fanno parte del Comitato Colbert costituiscono<br />
oggi un quarto dell’industria del lusso mondiale, circa due volte le dimensioni del settore<br />
in Italia. Il settore del lusso è molto più concentrato in Francia rispetto all’ Italia: in Francia<br />
infatti ci sono essenzialmente quattro grandi gruppi di fama internazionale (LVHM, PPR,<br />
Hermès e Chanel), che controllano buona parte delle 130 marche del lusso francese. In Italia,<br />
invece, si contano ben 42 grandi aziende indipendenti che operano sul mercato del lusso.<br />
Gli scambi tra la Francia e l’Italia nel settore del lusso sono importanti, e caratterizzati da<br />
consolidate relazioni di lungo corso. Ad esempio, il gruppo LVMH conta nel proprio<br />
portafoglio numerose imprese italiane tra le quali FENDI, EMILIO PUCCI, ACQUA DI<br />
PARMA. A sua volta, la divisione Bellezza di Yves St <strong>La</strong>urent è controllata da Gucci, che nel<br />
2006 è entrato a far parte del gruppo PPR. Sul versante italiano possiamo invece citare M.<br />
BORLETTI, proprietario de <strong>La</strong> Rinascente, che nel 2006 ha acquistato il grande magazzino<br />
parigino Le Primtemps.<br />
Quali potenzialità offre il mercato italiano alle marche del lusso francese?<br />
L’Italia rappresenta uno dei mercati più importanti per la Francia, grazie all’elevato potere<br />
d’acquisto <strong>della</strong> sua popolazione. A differenza <strong>della</strong> Francia, dove il mercato del lusso si<br />
concentra soprattutto tra Parigi e la regione <strong>della</strong> Provenza-Alpi-Costa Azzurra, i<br />
consumatori italiani si distribuiscono in modo più omogeneo in tutto il paese. Inoltre, i<br />
consumatori italiani sono culturalmente legati ai concetti di “differenziazione” e<br />
“ostentazione”. Per i loro acquisti alla moda e di lusso, gli italiani privilegiano le ultime novità<br />
e i prodotti di tendenza, ma anche le marche più note e prestigiose. Con un pubblico di<br />
questo tipo, il successo delle nostre griffe deve tutto alle caratteristiche distintive del<br />
proverbiale “tocco francese”: l’eleganza e la creatività.<br />
Che tipo di interventi mette in atto la Missione Economica a sostegno delle imprese<br />
francesi che operano nel settore dei prodotti di lusso?<br />
Data la peculiarità di questo settore la presenza già consolidata in Italia <strong>della</strong> maggior parte<br />
delle grandi griffe francesi, la Missione Economica interviene relativamente poco a sostegno<br />
delle imprese che operano nel settore del lusso. Tuttavia, siamo in grado di offrire alle nostre<br />
società che operano nel settore sia servizi individuali (test di prodotto o di mercato) sia di<br />
sostegno nella ricerca e nell’identificazione di partner commerciali, industriali e finanziari.<br />
Inoltre, offriamo alle aziende che lo richiedono la possibilità di partecipare ad incontri con<br />
i buyer che organizziamo per alcuni settori. Infine, vorrei sottolineare l’azione di sostegno<br />
che la Missione Economica ha intrapreso a sostegno delle marche francesi nella lotta<br />
contro la contraffazione. A tal proposito è stato istituito un comitato bilaterale, che riunisce<br />
periodicamente le amministrazioni italiane e francesi sotto l’egida dei ministri competenti.<br />
12<br />
di Viviana Pepe e Chiara Borghi<br />
<strong>La</strong> Missione<br />
Economica<br />
francese e il lusso<br />
L’AUTOREVOLE INTERVENTO<br />
DI JEAN-MARIE METZGER<br />
Jean-Marie Metzger<br />
Ministro Consigliere per gli Affari Economici<br />
Cosa ne pensa di “Très”, il progetto editoriale di Maison de la France?<br />
È sempre un piacere assistere alla pubblicazione di una nuova rivista, e non posso che<br />
augurare un grande successo a questa iniziativa di Maison de <strong>La</strong> France in Italia. Le bozze<br />
che ho visionato rafforzano la mia convinzione che questa operazione avrà ottimi riscontri,<br />
tanto per i suoi contenuti quanto per la sua veste grafica, che rispondono appieno ai canoni<br />
di un prodotto editoriale d’alta gamma. Spero vivamente che, dopo avere scoperto i nostri<br />
prodotti attraverso i prossimi numeri <strong>della</strong> rivista “Très”, i lettori possano realizzare i propri<br />
sogni e consumarli in Italia o, ancor meglio, direttamente in Francia, abbinando il piacere<br />
legato all’acquisto del prodotto a quello <strong>della</strong> scoperta <strong>della</strong> sua terra di origine.
L’esposizione “Design e arte” dal 27 settembre a Parigi.<br />
Che cosa lega una delle grandi firme del design del XX secolo come Knoll<br />
all’arte di Francesca Squillante Montoro pseudonimo TOMPIT? <strong>La</strong> risposta è semplice:<br />
la stessa filosofia e la medesima ricerca di uno stile lineare e armonioso.<br />
Knoll è leader mondiale nella produzione di mobili di design, tanto che trenta<br />
dei suoi modelli fanno già parte <strong>della</strong> collezione del MOMA di New York.<br />
Florance Knoll Bassett, fondatrice di Knoll insieme al marito, ha donato<br />
nel 2000 tutti i suoi archivi allo “Smithsonian Institution of American Art”,<br />
e nel 2002 ha ricevuto “The National Medal of Arts”, la più prestigiosa<br />
onorificenza artistica attribuita dal governo americano. Le creazioni Knoll<br />
non hanno una geografia precisa, ma trovano una giusta collocazione<br />
ovunque, in una abitazione come in un ufficio. Dall'inizio <strong>della</strong> sua attività<br />
Knoll ha chiamato a collaborare diversi famosi architetti da Eero Saarinen<br />
a Franco Albini e alcuni artisti hanno già collaborato a diverse collezioni<br />
(Harry Bertoia, Jens Risom e Mies van der Rohe).<br />
Oggi Knoll apre ancora una volta le sue porte all'arte contemporanea<br />
nel suo show-room di Parigi, dando vita all'esposizione "<strong>DE</strong>SIGN E ARTE" dal<br />
27 settembre al 21 ottobre. Per l'occasione saranno esposte una ventina<br />
di Digigraphie® dell'artista TOMPIT. Francese d'adozione ma nata in Italia,<br />
TOMPIT vive e lavora a Parigi dove, dopo gli studi alla Parsons School, è stata<br />
una delle prime ad utilizzare la nuova tecnica <strong>della</strong> Digigraphie®<br />
per esprimere al meglio il suo stile liquido, neomodernista e digitale.<br />
Il mondo del design e quello dell'arte si sono incontrati, uniti dalla stessa<br />
visione lineare dello spazio e dalle infinite possibilità di rendere funzionale<br />
l'arte di TOMPIT.<br />
14<br />
di Sonia Lenders<br />
Design e arte<br />
contemporanea<br />
insieme, uniti dalla<br />
stessa passione<br />
KNOLL & TOMPIT
Il design essenziale di WA, l'ultima collezione Knoll, si integra perfettamente<br />
nel corpo e nello spirito con i disegni di TOMPIT. WA è una linea minimalista<br />
estremamente raffinata. Nello show-room saranno esposte una ventina<br />
di Digigraphie® scelte in armonia con i mobili <strong>della</strong> collezione WA e una<br />
serie di "prototipi" di mobili: dei "classici" Knoll, rivisitati dalla mano sensibile<br />
e ricca di humor dell'artista, come il tavolo di Eero Saarinen con piano statificato<br />
nella versione "green", il piano d'appoggio Saarinen "Somebody" e il mobile<br />
a elementi componibili "Shape". Nasce in questo modo un oggetto artistico<br />
e funzionale dove la tecnica <strong>della</strong> Digigraphie® permette di stampare i<br />
disegni in ogni forma e densità e di rendere la superficie molto resistente.<br />
15<br />
Da questa esperienza si origina il nuovo marchio “<strong>SPA</strong>ZIOBIANCO”, che insieme<br />
alla creazione di una galleria d'arte e design a Parigi, vedrà la trasposizione<br />
dei disegni di TOMPIT in una serie di oggetti di design: dall’art de la table<br />
al wallpaper... L’appuntamento per l’inaugurazione di questa nuova avventura<br />
artistica è fissato per il 27 settembre prossimo da Knoll, nella capitale francese.<br />
Knoll International<br />
268, Boulevard Saint-Germain - 75007 Paris<br />
Tel: + 33 (0)1 44 18 19 99<br />
www.tompit.com
Nel 2005, subentrando alla famiglia Agnelli, è entrato in possesso del 4%<br />
<strong>della</strong> Rinascente, la società fondata all’inizio del Novecento dal nonno Aldo,<br />
riannodando così i fili di una lunga storia di famiglia. Nel 2006, per una cifra<br />
superiore al miliardo di Euro, ha acquisito da François-Henri Pinault il 30%<br />
dei grandi magazzini Printemps, uno dei più amati simboli di Francia insieme<br />
alla Tour Eiffel e allo champagne. Pochi mesi fa ha ricevuto il premio Forum<br />
Francia-Italia 2007 attribuito ai più brillanti protagonisti dell’economia<br />
franco-italiana. Lui è Maurizio Borletti, 40 giovanissimi anni, erede di una<br />
storica dinastia industriale milanese, ma “imprenditore per libera scelta”,<br />
come si è definito nel corso di questa intervista. Eccola.<br />
Dottor Borletti, ha acquistato Printemps, rilanciato la Rinascente nel segno<br />
del made in France (sono 59 i marchi francesi presenti, ndr) e divide la sua<br />
vita tra Milano e Parigi. Che tipo di seduzione esercita su di lei la Francia?<br />
Una seduzione legata soprattutto a motivi personali. Ho imparato<br />
a conoscere bene la Francia – da professionista e non da turista - nel 1993,<br />
quando ho comprato il marchio Christofle; un’esperienza che mi ha molto<br />
avvicinato anche al modo di lavorare francese. Poi l’innamoramento per<br />
Parigi, una città bellissima, ricca di appeal, che è uno dei posti migliori del<br />
mondo per vivere. E l’incontro con mia moglie, un’americana residente<br />
proprio a Parigi, che ha contribuito a rafforzare ancora di più la mia parte<br />
di radici francesi.<br />
Lei è in netta controtendenza rispetto al mercato internazionale, sempre<br />
più spostato a est, verso la Cina e l’India; la Francia rappresenta un buon terreno<br />
di investimento per gli imprenditori italiani?<br />
In Oriente c’è una dinamica non comparabile con la realtà europea<br />
di oggi. L’Europa soffre di un passato che ha creato economie prospere,<br />
che hanno perso, però, molto dinamismo rispetto ad altri continenti e questo<br />
non aiuta certo lo sviluppo imprenditoriale. <strong>La</strong> Francia ha il vantaggio di una<br />
tradizione amministrativa fortemente centralizzata, che offre alle imprese<br />
regole molto più chiare e garantisce una maggiore continuità e stabilità<br />
da un punto di vista non soltanto economico, ma anche politico.<br />
16<br />
di Beba Marsano<br />
Tête-à-tête con<br />
Maurizio Borletti<br />
LA RINASCENTE
Oggi il lusso è targato Francia?<br />
Ci sono solo due paesi che nell’ambito del lusso hanno un’autentica forza e<br />
credibilità: l’Italia e la Francia. Tutti e due hanno una visibilità e una presenza<br />
internazionale molto forti. Ma rispetto all’Italia, la Francia del lusso è una<br />
potenza molto più e meglio organizzata; da noi non esiste, per esempio,<br />
un equivalente di LVMH o Richmond Vendôme.<br />
Cosa rappresenta la Francia nell’immaginario collettivo?<br />
Un paese che è sempre stato riconosciuto nel mondo per stile di vita e qualità,<br />
in particolare nella moda; non a caso è in Francia che nasce la haute couture.<br />
È un paese che riesce a mantenere inalterata quest’immagine di eccellenza,<br />
grazie anche alla capacità di creare sempre nuove idee e nuovi marchi.<br />
17<br />
Qual è il migliore ambasciatore <strong>della</strong> Francia nel mondo?<br />
I marchi del lusso sono nel loro insieme ottimi ambasciatori <strong>della</strong> Francia;<br />
Dior, Hermès e Vuitton ne sono i portavoce.<br />
Cosa può invidiare l’Italia alla Francia e viceversa?<br />
I francesi sono molto più bravi nella valorizzazione del proprio patrimonio<br />
artistico, anche se noi possediamo un terzo del patrimonio mondiale.<br />
<strong>La</strong> Francia potrebbe invidiarci questo primato, mentre noi la loro capacità di venderlo,<br />
di promuovere in modo coordinato l’immagine del Paese. Da noi purtroppo<br />
ci si abbandona troppo spesso all’improvvisazione. In Italia, per contro, c’è<br />
uno spirito imprenditoriale molto più spiccato; in Francia difficilmente<br />
un lavoratore dipendente aspira a diventare manager di se stesso.
Come definirebbe se stesso?<br />
Un imprenditore per libera scelta, con la voglia di guardare lontano. Vengo<br />
da una famiglia di imprenditori, ma non ho ereditato un’azienda di famiglia e<br />
questo, per certi versi, è stato positivo, poiché non ho avuto l’obbligo di portare<br />
avanti un’impresa lasciatami da altri.<br />
Che futuro vede per Printemps e <strong>La</strong> Rinascente?<br />
Per entrambi vedo uno stesso punto di arrivo, che coincide con la mia<br />
visione di un grande magazzino del futuro, inteso come luogo non solo<br />
di shopping, ma di piacere. Lo shopping è diventato un’attività di svago:<br />
esemplare il caso di Dubai o di <strong>La</strong>s Vegas. Immagino Printemps e <strong>La</strong> Rinascente<br />
come cittadelle edonistiche di tentazione. Senza i suoi grandi magazzini<br />
Parigi sarebbe una destinazione meno accattivante di quanto non sia oggi,<br />
pur conservando intatto tutto il suo prestigio culturale.<br />
Cosa fa nel suo tempo libero?<br />
Amo viaggiare, appena posso preparo la valigia e parto. Sono appassionato di<br />
sci, di vela e di archeologia. Sogni nel cassetto? Sudan, Libia e Yemen,<br />
ma non sono le destinazioni più indicate per un uomo con famiglia e bimbi piccoli.<br />
Dove, in Francia, si sente davvero felice?<br />
A Parigi e ad Avignone, una città dove non sono stato spesso, ma in cui ogni<br />
volta mi sono sentito bene.<br />
www.rinascente.it<br />
18
Cannes è il sogno di tutti quelli che amano il lusso: spiagge famose ed<br />
eleganti, hotel di gran lusso, star, personaggi del jet set, rampolli dell’alta<br />
società internazionali, boutique e ristoranti di eccellenza e soprattutto<br />
amanti dello shopping.<br />
Insomma Cannes, durante tutto l’anno, è invasa di denaro, champagne,<br />
cellulari e strepitose scollature. Chi ama Cannes ama farsi coinvolgere dai<br />
ritmi e dai riti di una delle città più sorprendenti del pianeta: viali da idillio,<br />
dove abbandonarsi piacevolmente all’ozio quotidiano, dove cedere al gioco<br />
di guardare e di farsi guardare.<br />
Siamo in Europa, non lontano dalle più importanti capitali europee, eppure<br />
qui i giorni trascorrono lenti, fra un evento mondano e l’altro.<br />
Se non vuoi passare inosservato o se vuoi imparare come farti notare, non<br />
puoi non venire a Cannes.<br />
Cannes è diventata famosa nel lontano 1834, quando all’ex cancelliere<br />
britannico Lord Braughams, mentre si recava in Italia, fu impedito di entrare<br />
a Nizza per un’epidemia di colera scoppiata in Provenza. Dovendo tornare<br />
indietro, si fermò una notte a Cannes, all’epoca un semplice villaggio di<br />
pescatori. Incantato da quei luoghi, vi ritornò in inverno. In questo modo<br />
nacque l’internazionalità che da sempre contraddistingue la nota cittadina<br />
<strong>della</strong> Costa Azzurra.<br />
Cannes è sempre stata la capitale del lusso, lo era negli anni ‘60 fino alla fine<br />
del secolo, ma lo è ancora oggi. Scoprire il fascino e il mistero del successo<br />
di Cannes è facile, basta solo ricordare alcune manifestazioni importanti che<br />
hanno legato il loro successo a questa località <strong>della</strong> Costa Azzurra.<br />
Chi non conosce il Festival Internazionale del Cinema che si tiene dal 1946?<br />
O il Festival <strong>della</strong> Pubblicità? Se di giorno può sembrare una tranquilla<br />
cittadina marittima, di notte diventa un fiore conturbante e sinonimo del<br />
lusso. E infatti qui si conoscono tutte le declinazioni del lusso; dalle belle<br />
20<br />
di Monica Viani<br />
Lusso<br />
sulla Croisette<br />
CANNES REGINA <strong>DE</strong>LLA MODA,<br />
CON IL CANNES SHOPPING FESTIVAL<br />
V. Vincent
V. Vincent<br />
donne e dai begli uomini, alle feste da mille e una notte fino all’eleganza<br />
curata nei più piccoli particolari.<br />
E allora non poteva mancare un’occasione come quella di Cannes Shopping<br />
Festival, un evento accattivante per conoscere tutto quello che riguarda il<br />
lusso. Un appuntamento ricco di sfilate di moda, cene, eventi, laboratori di<br />
giovani stilisti e serate indiavolate.<br />
Le date <strong>della</strong> manifestazione, dal 3 al 13 gennaio, sono state scelte non a caso.<br />
Perché? Ma semplice, per prolungare i festeggiamenti di San Silvestro e far<br />
21<br />
J. Kelagopian<br />
V. Vincent<br />
sì che l’euforia dell’ultimo giorno dell’anno contagi anche i primi giorni<br />
del 2008! E così Cannes, in occasione del Cannes Shopping Festival, diventa<br />
la capitale <strong>della</strong> moda e ogni giorno gli alberghi e i negozi diventano i luoghi<br />
delle sfilate.<br />
Anche quest’anno le giornate <strong>della</strong> manifestazione saranno animate dalla sfida<br />
lanciata da quindici giovani stilisti che dovranno realizzare, nei giorni <strong>della</strong><br />
manifestazione, un abito rispondente a un tema loro assegnato.
I giovani stilisti, le promesse di domani, lavoreranno in veri e propri “laboratori<br />
di moda”, per poi far sfilare le modelle durante l’evento di chiusura.<br />
Le loro creazioni saranno giudicate da una giuria d’eccezione che premierà<br />
le migliori proposte. <strong>La</strong> sfilata che chiuderà la manifestazione sarà un modo<br />
per conoscere le stelle di domani, ma anche un modo per contribuire ad<br />
un’associazione benefica.<br />
Ma se parliamo di lusso non possiamo parlare solo di abiti, ma anche di auto.<br />
E così si potrà assistere anche a una sfilata di vetture d’epoca lungo<br />
la Croisette e il Palais des Festivals. Qui sarete presi per mano da collezionisti<br />
e appassionati che vi mostreranno i loro gioielli meccanici.<br />
E chi vorrà potrà avere l’ebbrezza di salire su queste lussuosissime auto!<br />
Tanti motivi per non mancare l’appuntamento!<br />
Palais des Festivals et des Congrès<br />
<strong>La</strong> Croisette BP 272<br />
06403 Cannes Cedex<br />
www.palaisdesfestivals.com<br />
V. Vincent<br />
22
Giochi unici ed esclusivi tra passato e futuro, nella storica boutique<br />
<strong>della</strong> Ville Lumière.<br />
Dal suo rifugio nel cuore di Parigi, un folletto blu invita grandi e piccini<br />
a raggiungerlo in un luogo magico, nel quale gli adulti tornano bambini<br />
e gli occhi dei più piccoli si riempiono di stupore. Molto più che un semplice<br />
negozio di giocattoli, Au Nain Bleu è una vera boutique di sogni.<br />
Fondato nel 1836 da Jacques-Edouard e Louise Chauvière, questo spazio incantato<br />
e senza tempo è stato testimone di quasi due secoli di storia <strong>della</strong> capitale<br />
francese, legando il proprio nome a quello <strong>della</strong> città e <strong>della</strong> sua famiglia<br />
fondatrice. In tutto il mondo, Au Nain Bleu è sinonimo di accuratezza e unicità<br />
nel mercato dei giochi, oggi fortemente concorrenziale e dominato da prodotti<br />
seriali. “Niente è troppo bello per Au Nain Bleu”, amano ripetere gli Chauvière,<br />
che da otto generazioni progettano e selezionano personalmente per i loro<br />
clienti balocchi di rara qualità, personalizzati ed esclusivi. Non appena varcata<br />
la soglia, si viene rapiti dalla magia di questo scrigno popolato da bambole di<br />
porcellana, piccole automobili a pedali, peluches e cavalli a dondolo. Gusto e<br />
ricercatezza accomunano pezzi unici di pregiata fattura artigianale realizzati<br />
esclusivamente per la maison, veri best-seller delle migliori marche internazionali.<br />
Trottole e teatrini dal sapore antico e mostri e robot più moderni si mescolano<br />
sugli scaffali, in una insolita e ben riuscita commistione tra riscoperta <strong>della</strong><br />
tradizione e costante volontà di rinnovare la propria offerta.<br />
Abbandonata nel 2006 la storica sede in Rue Saint-Honoré, Au Nain Bleu<br />
si trova oggi al numero 5 di Boulevard Malesherbes, il quartiere reso celebre<br />
dalle struggenti descrizioni di Marcel Proust.<br />
Meta di appassionati, curiosi e anche di tanti personaggi famosi del mondo<br />
dello spettacolo e <strong>della</strong> politica alla ricerca del “giocattolo perfetto”, Au Nain<br />
Bleu intende proseguire nella sua storia secolare di successi, reinventandosi<br />
ogni giorno senza perdere di vista i propri valori e la propria filosofia.<br />
Perché, sanno bene gli Chauvière, non c’è nulla di più prezioso al mondo<br />
del sorriso di un bambino che stringe al petto il giocattolo tanto desiderato.<br />
24<br />
di Chiara Borghi<br />
Dove nascono<br />
i sogni<br />
AU NAIN BLEU
Au Nain Bleu<br />
5, Boulevard Malesherbes - 75008 Paris<br />
www.aunainbleu.com<br />
25
Francis Peyrat<br />
Un melange dell’Avenue Montaigne, <strong>della</strong> Rue du Faubourg Saint-Honoré<br />
e di Place Vendôme? Sì, è possibile perché oggi a Parigi il lusso delle celebri<br />
vie è riunito in un’unica formula. L’indirizzo è il Printemps du luxe, lo chic<br />
quarter del grande magazzino del Boulevard Haussmann, uno spazio di 3.000<br />
metri quadrati situato al primo piano (splendida soluzione per evitare il<br />
grande “traffico” di chi arriva dalla strada) del Printemps de la Mode. Qui le<br />
griffes che scatenano l’istant ambition si danno appuntamento: dalle celebri<br />
maison francesi come Chanel, Christian Dior e Yves Saint-<strong>La</strong>urent che<br />
raccontano le loro rispettive identità proponendo prêt-à-porter in “shop in<br />
shop” monomarca fino a quelle italiane di alto lignaggio come Gucci, Prada<br />
e Bottega Veneta (comprese Marni e Ferragamo) che svelano la loro storia<br />
attraverso gli accessori che le hanno rese celebri.<br />
Le shopaholic ringraziano anche perché possono non limitarsi ad abiti<br />
e accessori ma includere nel piano acquisti l’alta orologeria e la gioielleria, in un<br />
unico passaggio <strong>della</strong> carta di credito.<br />
Nell’atmosfera ovattata e insospettabilmente silenziosa (il lusso è anche<br />
protezione dai decibel), si trovano infatti marche come Van Cleef & Arpels,<br />
Chopard, Mauboussin e Boucheron, oltre ad esclusive accattivanti come il primo<br />
negozio di Hermès Montres (orologi), Breitling, Baume & Mercier, Tag-Heuer,<br />
Piaget e Jaeger-LeCoultre.<br />
A chi adora i diamanti (e a chi non piacciono?) la compagnia diamantifera De<br />
Beers propone la sua prima gioielleria in Francia inaugurata da poco più di<br />
un anno. Qui è possibile contemplare una pietra da svariati carati per<br />
sognare-o-comprare e nella vetrina vicina guardarsi sul proprio polso un<br />
orologio <strong>della</strong> casa svizzera IWC, magari il modello F.A Jones in serie limitata,<br />
evitando la soggezione tipica di certe boutique. Buone notizie per le timide:<br />
si può ripassare quante volte si desidera a provare e riprovare, se la decisione<br />
tarda ad arrivare, la vendeuse non se ne farà un problema perché in fondo<br />
siamo ai grandi magazzini, seppur de luxe.<br />
26<br />
di Maddalena Fossati<br />
Parigi, regina dello<br />
shopping di lusso<br />
PRINTEMPS DU LUXE<br />
Francis Peyrat
Francis Peyrat<br />
Francis Peyrat<br />
E ancora, per le più indecise c’è il personal shopper che accompagna a colpo<br />
sicuro proprio dove serve secondo gusti e plafond, mentre a richiesta un<br />
valet può consegnare a casa o in hotel tutti gli acquisti (in stile Pretty Woman<br />
salvo che Julia Roberts adorava ostentare le shopping bag al momento<br />
opportuno).<br />
E per chi vuole concludere all’insegna del french touch, non resta che<br />
includere una sosta nella sala da tè <strong>La</strong>durée, dove servono i famosi macarons,<br />
morbidi dentro e dolcemente croccanti all’esterno.<br />
Meglio chiudere gli occhi al momento dell’assaggio, per non perdersi nessuna<br />
sfumatura sul palato: perché anche quello è il sapore - delizioso - di Parigi.<br />
27<br />
Francis Peyrat<br />
Printemps Haussmann<br />
64, Bd Haussmann - 75008 Paris<br />
Tel: +33 (0)1 42 82 50 00<br />
Orario d’apertura: lunedì-sabato 9.35-19.00,<br />
notturna il giovedì fino alle 22.00<br />
www.printemps.com
“Quando ero piccola volevo lavorare nel mondo <strong>della</strong> moda come faceva mia zia<br />
a Londra o, in ogni caso, fare qualcosa che lasciasse trasparire il mio lato più<br />
artistico e creativo. In qualche modo si può dire che ci sono riuscita”.<br />
Anne-Sophie Pic, trentasette anni da Valence, nel cuore del dipartimento<br />
Rodano-Alpi, ha saputo mantenere le promesse ed è diventata la migliore cuoca<br />
di Francia, l’unica da un anno a questa parte a poter vantare la terza stella<br />
Michelin tra gli chef al femminile d’oltralpe. Ma, a questo proposito, non c’erano<br />
proprio dubbi su come si sarebbe sviluppata la sua carriera. Anne Sophie<br />
semplicemente rappresenta l’ultimo anello familiare <strong>della</strong> grande Maison Pic,<br />
nata nel lontano 1889 e portata al successo prima dal nonno André e poi<br />
dal padre Jacques, entrambi celebrati campioni <strong>della</strong> cucina francese.<br />
Ora tocca a lei mantenere alta la reputazione <strong>della</strong> casa e proprio non ci<br />
stupiremmo di dover parlare in futuro anche del figlio Nathan, due anni di età, che<br />
già si aggira curioso tra i fornelli delle cucine. Il ristorante gourmet <strong>della</strong> Maison,<br />
ma esiste anche il 7, un bistrot informale e più agile nel servizio, è una delizia per<br />
il palato e mette in fila i grandi prodotti <strong>della</strong> regione così come l’eccellenza<br />
transalpina. Si va dal pollo di Bresse ai marroni dell’Ardeche, dai tartufi di<br />
Tricastin all’olio di Nyons, in un’esperienza che si colloca esattamente a metà<br />
strada tra la dolcezza e la leggerezza degli influssi mediterranei e le sapidità e il<br />
gusto del nord lionese.<br />
Un mix piacevole e gustoso, che oltretutto rimanda in più di un’occasione<br />
a culture lontane, con piatti dalle intuizioni etniche dove è previsto l’utilizzo<br />
di spezie o forme di cotture meno convenzionali, come quella nel forno<br />
tandoori. Da Pic una sosta si trasforma in una esperienza gourmet<br />
indimenticabile ed è difficile resistere alle tentazioni golose degli amuse-bouche<br />
che mettono in fila un mini chorizo alla menta e il Saint Marcellin alle mandorle,<br />
ma ancor più intriganti sono il foie gras delle <strong>La</strong>ndes accompagnato da tre<br />
ravioli di barbabietola o la pescatrice cosparsa di sesamo e impreziosita dalle<br />
lenticchie di Puy.<br />
30<br />
di Gualtiero Spotti<br />
Anne-Sophie Pic<br />
CHEF
“In cucina è fondamentale mantenere lo spirito del prodotto” dice senza mezzi<br />
termini Anne-Sophie “e non bisogna trasformarlo troppo anche quando si<br />
cercano nuove vie e magari nasce un piatto un po’ diverso.<br />
Certamente le novità più stimolanti vengono dai paesi asiatici e dall’India,<br />
ma non bisogna mai lasciarsi prendere la mano perché si rischia di incidere<br />
sui delicati equilibri di un piatto. Io stessa quando sono a casa cucino in maniera<br />
molto semplice, andando al mercato di prima mattina per scegliere i prodotti<br />
più freschi”.<br />
31<br />
<strong>La</strong> Maison, che comprende un bellissimo hotel 4 stelle con molte camere in stile<br />
provenzale e altre decisamente modern-chic dal gusto più contemporaneo,<br />
presenta anche un interessante punto vendita di vini nel cuore di Valence e dal<br />
prossimo anno si arricchirà a Valence di una scuola di cucina non professionale, per<br />
puntare sui giovani e far crescere nelle nuove generazioni la voglia di ritornare a<br />
lavorare tra i fornelli, come quando le ricette venivano tramandate di madre in figlia.<br />
L’altro progetto, non meno impegnativo per il futuro, prevede invece l’apertura di<br />
un nuovo ristorante gourmet a Parigi, ma si tratta di un progetto più a lungo termine.
Nel frattempo, vale la pena vivere l’esperienza unica di una grande famiglia <strong>della</strong><br />
cucina francese e godere dell’arte di Anne-Sophie, una donna caparbia che ha<br />
saputo farsi largo in mezzo a tanti maschi del calibro di Paul Bocuse, Georges<br />
Blanc, Michel Troisgros e Marc Veyrat, campioni che hanno saputo dar lustro alla<br />
cucina regionale del dipartimento Rodano-Alpi.<br />
Maison Pic<br />
285, Avenue Victor Hugo - 26000 Valence<br />
Tel: +33 (0)4 75 44 15 32<br />
www.pic-valence.com<br />
32
© Golf Blue Green Seignosse<br />
In qualsiasi posto <strong>della</strong> Francia vi troviate, è possibile raggiungere un campo da<br />
golf in meno di un’ora di strada. Oltre 550 percorsi, molti dei quali progettati dai<br />
più grandi architetti del golf (Robert Trent Jones, Nickulas Hawtree, Pete Dye,<br />
Gary Player, Robert Von Hagge, Tom Simpson, Peter Alliss e altri ancora), sono<br />
pronti ad accogliere gli amanti di uno degli sport più di charme ed esclusivi.<br />
Si tratta di un’offerta articolata perfettamente integrata con l’ambiente<br />
circostante, in grado di garantire, accanto alla qualità tecnica dei campi, paesaggi<br />
d’incanto e un’atmosfera piacevole e rilassante: green a 9 e 18 buche che<br />
dominano il mare, suggestivi golf di montagna ai piedi di cime innevate, percorsi<br />
tracciati nelle tenute di storici castelli e di raffinati edifici medievali ora<br />
trasformati in strutture ricettive di lusso.<br />
Un’eccellente offerta golfistica che invita al piacere di giocare e di scoprire l’art<br />
de vivre in Francia, in territori e situazioni sempre diverse, per inedite<br />
opportunità di vacanze esclusive e complete, come suggerito anche dal Club<br />
France Golf International di Maison de la France.<br />
Molte regioni francesi propongono inoltre i Golf Pass: una valida soluzione per<br />
giocare in più campi <strong>della</strong> stessa area, su green e ambienti diversi che regalano<br />
ad ogni partita nuove emozioni e ricordi piacevoli.<br />
Benessere a 360 gradi nella stazione termale dell’Alta Savoia dove, nell’ambito<br />
dell’Evian Royal Resort, una lussuosa struttura ricettiva affacciata sul <strong>La</strong>go<br />
Lemano con un parco di 19 ettari e due leggendari e lussuosi hotel - l’Evian Royal<br />
Palace e l’Evian Royal Ermitage -, sorge lo storico Evian Masters Golf Club<br />
(www.evianroyalresort.com). L’inaugurazione delle prime 9 buche risale al 1904<br />
per volontà <strong>della</strong> Société des Eaux Minérales d’Evian. Uno dei primi campi di<br />
Francia a 500 metri d’altitudine che seduce i suoi visitatori per la vista<br />
incomparabile e la lussureggiante e curatissima vegetazione. Nel 1922 le altre<br />
9 buche e nel 1994 l’inaugurazione dell’Evian Masters Training Center.<br />
40 ettari di green dall’alta qualità tecnica grazie ai servizi e ai costanti lavori<br />
di ammodernamento e abbellimento.<br />
34<br />
di Monica Macchioni<br />
Nel Paradiso<br />
dei golfisti<br />
I GREEN PIÙ ESCLUSIVI DI FRANCIA<br />
© J. N. Reichel/Evian Royal Resort
© Golf de Sperone
Claude Rodriguez<br />
Affacciato sulla magnifica costa basca è invece il Golf Hotel Blue Green di<br />
Seignosse, un gioiello di 70 ettari e un percorso di 18 buche, disegnato<br />
dall’architetto Robert Van Hagge nel 1989, che regala una formidabile<br />
stimolazione dei sensi attraverso una natura ancora selvaggia, l’immensità dei<br />
pini centenari e le querce da sughero che si erigono a cattedrali.<br />
Anche la Corsica, l’isola <strong>della</strong> “purezza originale”, regala ai golfisti spazi<br />
incontaminati dove la brezza del mare e il rumore delle onde accompagnano<br />
i momenti trascorsi sul green. Il Golf di Sperone (www.sperone.com) a 18 buche,<br />
alle porte di Bonifacio, rappresenta uno dei percorsi più belli al mondo dove, su<br />
una superficie di 73 ettari affacciati a picco sul mare, è possibile praticare due<br />
stili di golf: in riva al mare (links) e all’interno del terreno (inland).<br />
Ben 27 buche sono invece quelle proposte dal percorso dell’elegante Saint-Malo<br />
Hotel Golf & Country Club (www.saintmalogolf.com) in un ambiente molto<br />
gradevole in ogni momento dell’anno, dove si alternano piante d’acqua, massicci<br />
di granito e alberi, illuminati dai colori delle diverse stagioni.<br />
A pochi minuti da Saint - Malo, Dinard e Mont St-Michel, il Golf Club è stato<br />
inaugurato nel 1986 e offre, ad ogni buca, un panorama diverso che completa<br />
il piacere <strong>della</strong> pratica sportiva con la bellezza <strong>della</strong> regione.<br />
Sport, natura, relax, paesaggi incontaminati, ambienti esclusivi, strutture di<br />
qualità, percorsi di livello e programmi ricettivi che assecondano le esigenze<br />
degli accompagnatori, sono caratteristiche dell’offerta golf in Francia: una chiave<br />
d’accesso all’inconfondibile stile francese.<br />
www.franceguide.com/golf<br />
36<br />
© J. N. Reichel/Evian Royal Resort
EB Studio Net<br />
Siamo in Savoia, in Val d’Isère, una delle più famose località delle Alpi Francesi.<br />
Un posto magico, dove non si può che essere soggiogati dall’incantevole<br />
architettura, dove il quasi esclusivo utilizzo <strong>della</strong> pietra e del legno si armonizza<br />
perfettamente con il paesaggio montano. Ci accoglie uno scenario tradizionale,<br />
che ci fa rivivere un passato che fa parte delle nostre tradizioni. Le case, gli<br />
chalet, il campanile del XVII secolo ci avvolgono in un’atmosfera calda. Un posto<br />
meraviglioso dove ritrovare se stessi a contatto con una natura rigogliosa e dove<br />
dedicarsi allo sport: d’estate passeggiate ed escursioni, d’inverno sci in tutte<br />
le sue declinazioni.<br />
Val d’Isère si trova a 1850 metri di altitudine ai piedi del Col de l’Iseran, uno dei<br />
più alti valichi stradali d’Europa che collega Tarentaise e Maurienne e che<br />
quest’anno compie settant’anni. <strong>La</strong> sua fama è dovuta soprattutto alle piste<br />
da sci a quel famoso Espace Killy che unisce Val d’Isere a Tignes con ben 300<br />
chilometri di pista! Parliamo di ben venti piste verdi, sessanta blu, trentacinque<br />
rosse e sedici nere, insomma piste sia per principianti che per professionisti!<br />
Le piste sono servite da modernissimi impianti, tra cui la 3 S Olympique, telecabina<br />
conosciuta per le tre funi portanti e la seggiovia ad otto posti Tommeuseus.<br />
Il comprensorio si compone di tre aree principali collegate tra loro: partendo<br />
da est il Vallon dell’Iseran, Salaise e la zona del Rocherde Bellevarde, dove<br />
si svolgono le gare di discesa libera.<br />
<strong>La</strong> zona si presta anche allo sci fuoripista ed è meta di numerosi amanti dello<br />
snowboard. Infatti ci sono ben due snowpark che offrono diverse attrazioni<br />
per gli amanti di uno sport insolito.<br />
E chi non sa poi che la Val d’Isère ha ospitato diverse prove <strong>della</strong> Coppa<br />
del Mondo di sci alpino?<br />
Tanti motivi per soggiornare in Val d’Isère d’inverno, ma non dimentichiamoci<br />
che questa località è bellissima anche d’estate. È un patrimonio naturale<br />
protetto, punto d’accesso al parco naturale <strong>della</strong> Vanoise. Una flora, una fauna<br />
meravigliosa e paesaggi mozzafiato sono assicurati!<br />
Ma la Val d’Isère non è solo sport e natura, è anche sistemazione di qualità,<br />
serate animatissime con una sorprendente scelta di bar e ristoranti.<br />
In questo magnifico paesaggio, presso le piste dove si svolsero i Giochi olimpici<br />
del 1992, vicino al centro del paese, si trova l’unico rifugio quattro stelle<br />
di Valle d’Isère, “Les Barmes de l’Ours”.<br />
38<br />
di Monica Viani<br />
<strong>La</strong> <strong>valle</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>felicità</strong><br />
<strong>LES</strong> <strong>BARMES</strong> <strong>DE</strong> L’OURS - <strong>HOTEL</strong> & <strong>SPA</strong><br />
EB Studio Net
EB Studio Net<br />
39
EB Studio Net<br />
Il nome si rifà agli anfratti dove si nascondono gli orsi, rievocati dall’imponente<br />
ingresso. L’architettura si armonizza con il paesaggio, richiamando la tradizione,<br />
gli chalet alpini. Per questo si sono scelti materiali legati al passato <strong>della</strong> Val<br />
d’Isère ma conservati ancora oggi: pietra e legno.<br />
Il materiale contribuisce a creare un’atmosfera intimista, a creare quella sensazione<br />
di agio, di benessere, quella sensazione che ci fa sospirare: “mi sento a casa mia!”.<br />
Il segreto del fascino de “Les Barmes de l’Ours” si nasconde nel lusso, nella<br />
volontà di conservare le tradizioni, nell’accoglienza, nello charme, nell’eleganza<br />
e nella raffinatezza. Qui tutto è curato, non c’è particolare che non contribuisca<br />
a creare la perfezione. Possiamo dire senza paura di essere smentiti, che a “Les<br />
Barmes de l’Ours” è riuscito un esperimento difficilissimo da realizzare: fondere<br />
il moderno con il tradizionale, inserirsi perfettamente in un paesaggio da mille e<br />
una notte. Su cinque piani sono racchiusi cinque universi che creano “l’esprit”<br />
legato al sapiente gioco di materiali quali il legno, la pietra e le stoffe<br />
sapientemente scelte e abbinate.<br />
L’architetto d’interni Michel Force ha creato per ciascun piano un “esprit” diverso.<br />
Così al primo piano troviamo realizzato “l’esprit” scandinavo, ricordo poetico<br />
di un paesaggio lontano, ma che tutti associano alla neve. E così l’arredamento<br />
delle stanze ricorda il territorio del Nord Europa, nella sua essenzialità e nel suo<br />
calore. I colori sono tenui, vanno dal rosa al marrone chiaro. Evocano i colori dei<br />
boschi sterminati, dove domina la natura.<br />
Al secondo piano troviamo l’American Lodge, in cui domina una calda atmosfera.<br />
Il richiamo è al lodge nord-americano. L’arredamento delle stanze riporta allo<br />
stile inglese, qui domina il tessuto scozzese che ricopre divani<br />
e poltrone. Non mancano il velluto e il cuoio, che contribuiscono a rendere<br />
“caldi” gli ambienti.<br />
Le camere del terzo piano richiamano l’atmosfera degli chalet di montagna.<br />
Qui domina il legno con le sue sfumature: i mobili ci riportano agli ambienti<br />
agresti delle fattorie, le travi sono rigorosamente in legno e non mancano i letti<br />
a castello, vera delizia per i bambini.<br />
Il quarto piano ospita ”l’esprit” montanaro con accenti moderni. Predominano<br />
il bianco e il rosso con richiami in legno. Le stanze sono riscaldate anche dal<br />
fuoco di un caminetto, che contribuisce a creare un’atmosfera d’incanto.<br />
I bagni sono ultra-moderni con tutti i confort richiesti da chi ha passato un’intera<br />
giornata sulle piste da sci. E non possiamo dimenticare i bellissimi quadri<br />
di arte moderna creati da giovani artisti che omaggiano i grandi pittori dell’arte<br />
contemporanea.<br />
40<br />
EB Studio Net
EB Studio Net<br />
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EB Studio Net<br />
L’ultimo piano è occupato da lussuosissime suite, arredate con toni floreali,<br />
zebrati, con colori che vanno dal violetto al color tabacco.<br />
Un particolare che accomuna tutti i piani? Balconi che si affacciano su paesaggi<br />
mozzafiato, da dove si può godere una vista indimenticabile.<br />
Un vero e proprio colpo di teatro! Ma “Les Barmes de l’Ours” ha in serbo una<br />
sorpresa, una spa veramente eccezionale.<br />
800 mq di benessere: una spa veramente eccezionale.<br />
Come diceva Oscar Wilde, è inutile sfuggire alle tentazioni, meglio cedervi. Ecco<br />
il pensiero che meglio si addice alla spa che l’Hotel Les Barmes de l’Ours<br />
inaugurerà a dicembre. Una piacevole esperienza per abbandonarsi ai piaceri dei<br />
sensi. Siamo nel cuore delle Alpi francesi, circondati da cime innevate, in un<br />
paesaggio da sogno, a contatto con una natura incontaminata. Insomma il posto<br />
ideale per ricercare se stessi e conquistare il benessere. Qui si può scegliere<br />
l’idromassaggio in una vasca jacuzzi, la sauna, un bagno rilassante nella piscina da<br />
dove si può godere una vista eccezionale, sotto un cielo stellato. Inoltre in 11<br />
cabine, con un sottofondo musicale dolce e profumate con aromi<br />
indimenticabili, si può ricorrere alle cure di bellezza: dal massaggio del corpo alla<br />
cura del viso disidratato dal sole e dal freddo. Insomma un vero paradiso per chi<br />
si è dedicato allo sport per un’intera giornata o per chi vuole riconquistare<br />
la forma fisica e, perché no, spirituale.<br />
Ma “Les Barmes de l’Ours” è anche piacere <strong>della</strong> tavola e per questo non potevano<br />
mancare proposte per tutti gusti e le esigenze.<br />
Il Piacere <strong>della</strong> Tavola.<br />
Per accontentare tutti i gusti sono stati ideati tre ristoranti. Per chi ama i gusti più<br />
tradizionali e pranzi più veloci “<strong>La</strong> rosticceria”, con un buffet ricco di carni,<br />
di insalate e naturalmente di dolci. Chi vuole può mangiare anche su una terrazza<br />
che offre l’incantevole vista delle piste da sci.<br />
Per chi ama piatti più raffinati nel rispetto delle tradizioni, trova accoglienza<br />
presso “Le Coin Savoyard”. In un ambiente semplice, ma curato, con sedie<br />
di cuoio e tavole imbandite con tovaglie rosse si possono assaggiare diverse<br />
specialità. Da non perdere i formaggi! Ma la perla de “Les Barmes de l’Ours” è “<strong>La</strong><br />
table de l’Ours”, l’unico grande ristorante <strong>della</strong> Val d’Isère. Ne volete una prova?<br />
Basta il nome dello chef: Alain <strong>La</strong>maison, una stella Michelin. Qui si possono<br />
gustare piatti sopraffini in un ambiente sofisticato, immerso in luci soffuse.<br />
Naturalmente non manca una cantina fornita dei migliori vini! Insomma la pace<br />
dell’anima si raggiunge anche con il rito dell’ottima cucina!<br />
42<br />
EB Studio Net
EB Studio Net<br />
Ma non finisce qui.<br />
Da non perdere, per socializzare, l’aperitivo al Sofa Bar, dove le atmosfere<br />
mutano con il passare delle ore. Ottima la scelta di praline e di torte ai frutti<br />
di bosco. Si può sorseggiare un ottimo cocktail al suono di musica spesso<br />
dal vivo. E per chi proprio non vuole rinunciare allo shopping, non resta che fare<br />
un salto al Pro Shop Killing Sport, dove si possono comprare tute da sci, felpe,<br />
giacche a vento, insomma tutta l’attrezzatura tecnica per chi ama la montagna.<br />
Alla fine di una vacanza al “Les Barmes de l’Ours” si torna con un’unica<br />
convinzione: benessere e <strong>felicità</strong> sono sinonimi!<br />
43<br />
**** Les Barmes de L’Ours - Hotel & spa<br />
Chemin des Carats - 73150 Val d’Isère - Savoia<br />
Tel: +33 (0)4 79 41 37 00 - Fax: +33 (0)4 79 41 37 01<br />
www.hotel-les-barmes.com - welcome@hotel-les-barmes.com
<strong>La</strong> grande moda del momento a Parigi? Si chiama Velib’, ovvero andare in giro per<br />
la città con le biciclette fornite dalla Mairie, il cui utilizzo è come quello di un<br />
rent a car (prendi le due ruote, pedali e lasci il mezzo al primo parcheggio<br />
quando non ne hai più bisogno) per invitare i parigini a spostarsi inquinando di<br />
meno e - perché no - praticando più sport.<br />
E come sempre il Plaza Athénée, l’hotel palazzo dell’Avenue Montaigne (crocevia<br />
di tutte le star di passaggio nella capitale francese tra cui Kevin Costner, Jack<br />
Nicholson e Sarah Jessica Parker), facile da distinguere per i suoi tendaggi rosso<br />
fuoco alle finestre, sincronizza il passo con la tendenza del momento,<br />
aggiungendo un plus in più, biensûre.<br />
I clienti dell’hotel possono andare dal concierge per chiedere-e-ottenere una bici<br />
rosso fuoco, di tipo olandese, per scorazzare in giro per la città (ti danno anche<br />
il casco). In più, la cucina prepara dei deliziosi manicaretti in versione cubica (panini<br />
eccellenti), sotto la supervisione dello chef pluristellato Alain Ducasse,<br />
da portare con sé quando i sentimenti sono bucolici e il clima è mite.<br />
E nei giorni di pioggia, l’hotel apre le porte <strong>della</strong> sua cantina che data 1911,<br />
magica, con tesori enologicamente eccezionali: 1.700 etichette, 35.000 bottiglie<br />
provenienti dai produttori più prestigiosi di Francia.<br />
44<br />
di Maddalena Fossati<br />
Il palazzo<br />
dei desideri<br />
PLAZA ATHÉNÉE
47<br />
Nella sala dei tesori, giacciono le più complete collezioni di Montrachet, uno<br />
dei vini bianchi dal sapore unico tra i più prestigiosi del pianeta, Pétrus,<br />
e appellazioni e château leggendari come Cheval Blanc, <strong>La</strong>tour, Margaux che<br />
rendono la visita un’esperienza indimenticabile.<br />
Con l’aiuto di Gérard Margeon, sommelier del team dello chef Alain Ducasse,<br />
si degustano grandi bottiglie con l’acccompagnamento di eccellente finger food.<br />
Invece chi si sente di far parte del girone dei golosi può confortare il palato<br />
e lo spirito con i dolci di Christophe Michalak, chef pasticcere campione del mondo<br />
nel 2005, che per la nuova season (è proprio il caso di dirlo) ha sfornato eccellenti<br />
versioni di brownies al cioccolato amaro e pistacchi, macarons al gusto di banana<br />
split e ancora specialità come Le Vacherin paradisiaque, un melange di ananas,<br />
meringa, sorbetto di lichis e un’emulsione al frutto <strong>della</strong> passione.
E se i dolci ci fanno tornare un po’ bambini, (merci Christophe), anche coloro che<br />
sono veramente piccoli, i bambini veri, possono divertirsi salendo sulla giostra<br />
allestita nel cortile fino alla fine di novembre fantasticando tra cavalli e carrozze<br />
come quelli delle favole oppure giocare con i regali <strong>della</strong> Ligne Rouge proposti<br />
dall’hotel (l’orsacchiotto è sempre speciale).<br />
Altrimenti dal primo di dicembre fino alla fine di gennaio c’è il patinoire, la pista<br />
per pattinare sul ghiaccio vero con un maestro che ti insegna.<br />
È ottima per ispirarsi e sapere cosa scrivere nella lettera di Babbo Natale.<br />
48<br />
Hotel Plaza-Athénée<br />
25, Avenue Montaigne - 75008 Paris<br />
Tel: +33 (0)1 53 67 66 65<br />
www.plaza-athenee-paris.com
Cassettiera<br />
di Remy Tejo, 1991<br />
© Fnac n°inv 01-269 (1à21) / DR<br />
L’incipit: il mondo del design è in crisi e alla parola si attribuiscono oggetti privi di<br />
legittimità. Un po’ in ordine sparso, mistificando il dettaglio rispetto al quadro<br />
d’insieme. Ergo: è ora di ritrovarne la profondità semantica e di riappropriarsi del<br />
contenuto del vocabolo così inflazionato negli ultimi decenni.<br />
È quanto si propone di fare la mostra Design Contre Design inaugurata lo scorso<br />
26 settembre alle Galeries Nationales du Grand Palais a Parigi, organizzata con il<br />
contributo <strong>della</strong> Réunion des Musées Nationaux che mette insieme tutti<br />
i principali poli culturali d’oltralpe, in partenariato con i settimanali Figaroscope e<br />
Madame Figaro e l’emittente televisiva Arte. Si confrontano oggetti e mobili di<br />
utenza domestica dalla rivoluzione industriale ad oggi, firmati dalle grandi menti<br />
del design, senza seguirne una cronologia che aggiungerebbe inutili forzature<br />
temporali, ma cercando di favorire dei link di comunicazione fra le forme, un<br />
dialogo di sostanza rispetto al contesto storico.<br />
<strong>La</strong> mostra si snoda in comparazioni di tecnica ed evoluzione <strong>della</strong> linea e <strong>della</strong><br />
geometria anche avvicinandosi all’arte contemporanea ricorrendo a un<br />
abbinamento di capolavori del genere come la scala-sgabello da biblioteca di<br />
Joseph Joffmann disegnata nel 1903, confrontata con la “struttura” cubica<br />
dell’artista Sol Le Witt, un divano Dannhauser in legno e una chaise longue<br />
“bubble” in cartone ondulato di Frank O. Gehry. E ancora le “visioni” di Gaetano<br />
Pesce, Ettore Sottsass e Piero Fornasetti. <strong>La</strong> riflessione si estende al contesto e alle<br />
influenze sulla creazione, ma anche alla natura architettonica del design. Fino ai<br />
tre monumenti - omaggio “tribute” del design alla mostra: il grande iceberg di Zaha<br />
Hadid, la chambre uterus dell'atelier Van Lieshout e la Visiona di Verner Panton.<br />
Imperdibile per chi vuole continuare ad avere oggetti significativi intorno a sè.<br />
Galeries Nationales du Grand Palais<br />
www.rmn.fr/galeriesnationalesdugrandpalais<br />
Aperto tutti i giorni tranne il martedì, dalle 10.00 alle 20.00,<br />
e il mercoledì fino alle 22.00.<br />
Per saperne di più su tutti gli eventi:<br />
Comitato Regionale del Turismo Paris Ile de France<br />
11, Rue du Faubourg Poissonnière - 75009 Paris<br />
Tel: +33 (0)1 73 00 77 00 - www.pidf.com<br />
50<br />
di Maddalena Fossati<br />
Il regno<br />
<strong>della</strong> creatività<br />
IL <strong>DE</strong>SIGN IN MOSTRA<br />
NELLA CAPITALE FRANCESE<br />
Cassettiera antropomorfa<br />
di Andrè Grouit e Marc Newson, 1925<br />
© Succession André Groult / Adagp, Paris 2007
Poltrona e pouf<br />
detti “la donna” di Gaetano Pesce<br />
Sedia uomo di Ruth Fracken, 1971<br />
51<br />
© Adagp Paris 2007<br />
© Gaetano Pesce, Up armchairs, 1969 Manufactured by B&B Italia – DR
Office du Tourisme et des Congrès de Nice<br />
Tra arte, natura e dolce vita, una città in continuo movimento.<br />
Meta privilegiata per gli italiani, Nizza sorge nel cuore di una regione dalla<br />
bellezza senza tempo. <strong>La</strong> sua effervescenza culturale vede un continuo<br />
rinnovamento che si esprime nel rispetto del passato: la Nizza di oggi dinamica<br />
e creativa, affonda le sue radici in una tradizione storica e architettonica<br />
gloriosa, che l’ha resa una delle più affascinanti città europee. <strong>La</strong> sua audacia<br />
creativa è ben rappresentata dalla grande biblioteca Louis Nucéra, situata sulla<br />
Promenade des Arts, nell’estensione del Museo d’Arte Moderna e d’Arte<br />
Contemporanea. Un ampio spazio nei toni caldi del mogano, del rosso<br />
e dell’ocra, sormontato da un’immensa testa quadrata progettata da Sacha<br />
Sosno. <strong>La</strong> partecipazione attiva di Nizza nell’arte del XX secolo emerge<br />
perfettamente da quanto scrive Pontus Hulten, primo direttore del Centro<br />
Pompidou: “la storia dell’arte contemporanea non avrebbe potuto essere<br />
la stessa senza le attività e gli incontri che hanno avuto luogo nella regione di<br />
Nizza”. Fonte di ispirazione, centro di fioritura dell’arte e <strong>della</strong> cultura, Nizza vanta<br />
oggi un gran numero di luoghi d’interesse sia per le opere presentate sia per la<br />
qualità architettonica degli edifici che le ospitano. Tra i 19 musei e gallerie di<br />
Nizza assolutamente da non perdere: il Museo d’Arte Moderna e d’Arte<br />
Contemporanea, chiamato MAMAC, il Museo delle Belle Arti, il Museo Matisse<br />
e il Museo Nazionale del Messaggio Biblico di Marc Chagall.<br />
Nizza è tra le candidate a diventare la Capitale Europea <strong>della</strong> Cultura nel 2013,<br />
un importante riconoscimento al suo spirito artistico e culturale, alla sua<br />
eleganza e alla sua capacità di rinnovarsi nel tempo riuscendo sempre<br />
a sorprendere i suoi visitatori. <strong>La</strong> vocazione creativa <strong>della</strong> città si respira<br />
ovunque; perdersi nelle vie ombreggiate <strong>della</strong> Vecchia Nizza per impregnarsi<br />
<strong>della</strong> sua anima è d’obbligo, prima di percorrere la Promenade des Anglais, ed<br />
entrare nel cuore del centro storico per scoprire il suo patrimonio<br />
architettonico e culturale, i suoi parchi e i suoi giardini. Dal XIX secolo gli inglesi<br />
hanno eletto la Baia degli Angeli luogo prediletto per la villeggiatura, dando il<br />
loro nome alla passeggiata più celebre del mondo, la Promenade des Anglais,<br />
che conferisce a Nizza la sua identità balneare ed estetica tra mare e palme.<br />
Di grande fascino è Place Massena, cuore pulsante <strong>della</strong> città, con le sue facciate<br />
dal celebre colore rosso pompeiano, i suoi archi, i giardini fioriti, le fontane e i<br />
getti d'acqua. Questa maestosa piazza è stata inaugurata il 16 giugno 2007: dopo<br />
due anni di lavori, Nizza ha finalmente ritrovato il suo centro, che ha riacquistato<br />
l’antico splendore.<br />
52<br />
di Viviana Pepe<br />
Bella e colta<br />
NIZZA<br />
Office du Tourisme et des Congrès de Nice
Office du Tourisme et des Congrès de Nice<br />
Tra gli splendidi edifici che si possono ammirare lungo la Promenade des Anglais,<br />
spiccano il Negresco e il Palais de la Méditerranée. Il primo, costruito nel 1912 è<br />
stato dichiarato monumento storico nel 1974.<br />
Si tratta di un palazzo <strong>della</strong> Belle Epoque, celebre per la sua cupola rosa, adibito<br />
a Museo in cui scoprire gli arredi e decori di arte antica e moderna per un<br />
patrimonio artistico davvero eccezionale. Apprezzato dai grandi uomini <strong>della</strong><br />
politica, da re principi e personaggi del jet set, il Negresco è anche un rinomato<br />
hotel a 4 stelle, dove l’ospitalità è unica. Il secondo, oggi hotel a 4 stelle con<br />
camere e suite che guardano sul mare e sulle incantevoli colline nizzarde, era in<br />
principio un Tempio dell’Arte e dei Giochi durante gli Anni Folli. Dal 2004 rivive<br />
il mito del Palais de la Méditerranée, privilegiato centro di incontro di nobili e<br />
53<br />
artisti provenienti da tutt’Europa. Arte e architettura, ma anche musica, con il<br />
Nikaia, la più grande sala polivalente <strong>della</strong> regione, che ha visto le performances<br />
delle più celebri star internazionali, come Elton John, Peter Gabriel, i Red Hot<br />
Chilli Peppers, Luciano Pavarotti, gli U2 e di recente i Rolling Stones.<br />
Sempre ricco è il calendario di eventi di Nizza: quest’anno, oltre ai tradizionali<br />
appuntamenti che animano la città, sono in programma numerose iniziative per<br />
il Bicentenario <strong>della</strong> nascita di Giuseppe Garibaldi.
Office du Tourisme et des Congrès de Nice<br />
Incontri che proseguiranno anche nel 2008 per far conoscere le imprese<br />
dell’ “Eroe dei due mondi”, personaggio molto importante per la storia italiana<br />
e per quella francese. Se gli dei dell’Olimpo vivessero oggi sceglierebbero Nizza<br />
come dimora, un luogo impregnato del fascino <strong>della</strong> storia, dalle bellezze<br />
naturali mozzafiato e dove le arti nascono e fioriscono libere di esprimersi<br />
in ogni forma.<br />
Sui binari dello shopping<br />
Tramway. Non un semplice mezzo di trasporto, ma un grande progetto che<br />
permetterà agli abitanti di Nizza e ai suoi turisti di scoprire le vie più alla moda<br />
<strong>della</strong> città. Nel 2008 sarà completamente operativo Tramway, un tram veloce,<br />
puntuale e confortevole che attraverserà le vie più importanti <strong>della</strong> città tra cui<br />
Avenue Jean Médecin, Avenue Borriglione, Place Garibaldi e Avenue de la<br />
République, che diventeranno viali alberati quasi completamente pedonali. Ogni<br />
fermata è un’occasione per dedicarsi allo shooping nelle eccellenti boutique<br />
<strong>della</strong> città. Grazie alla realizzazione di Tramway verrà creato spazio urbano<br />
più vivibile e conviviale, si ridurranno l’inquinamento acustico e le emissioni<br />
di gas nocivi e ci sarà una importante valorizzazione delle attività commerciali<br />
<strong>della</strong> zona.<br />
Ufficio del Turismo di Nizza<br />
5, Promenade des Anglais - 06302 Nice<br />
Tel: +33 (0)8 92 70 74 07<br />
www.nicetourism.com<br />
54<br />
Office du Tourisme et des Congrès de Nice
Dottoressa Pallin Zanardi, qual è lo scenario attuale in cui si muove il lusso francese<br />
e in quale direzione sta andando?<br />
Il concetto di lusso è in continua evoluzione e la sua connotazione dipende in larga parte<br />
delle differenti culture dei vari paesi. Il lusso <strong>della</strong> “vecchia Europa”, Italia e Francia per<br />
intenderci, è molto diverso dal lusso anglosassone o da quello dei paesi emergenti come<br />
Russia e Cina. Ad un lusso “tradizionale” che continua ad esistere e che identifica come<br />
costosi e non accessibili a tutti certi beni, se ne affianca uno diverso che va verso una<br />
personalizzazione sempre maggiore. L’importante è sognare, evadere dalla quotidianità<br />
concedendosi, una tantum, una vacanza, un abito, un oggetto al di fuori delle abituali<br />
possibilità.<br />
Lei ci può dire, dati alla mano, in che modo le aziende di lusso francese si affacciano sul<br />
nostro mercato e che ruolo gioca la Camera di Commercio in questo processo?<br />
È molto difficile reperire dei dati per questo segmento, poiché l’industria del lusso<br />
comprende beni di diversa natura: dagli abiti, alle auto, ai gioielli, alle bevande. Posso dire<br />
che a livello mondiale il mercato del lusso gira attorno ai 200 miliardi di euro, di cui un<br />
terzo è rappresentato dalla Francia, a seguire l’Italia. I marchi francesi di lusso, riconosciuti<br />
in tutto il mondo, sono ormai presenti in Italia da parecchi anni e oggi non è facile per<br />
le aziende emergenti affacciarsi a un mercato competitivo e difficile come quello<br />
italiano. In questo senso la Camera di Commercio offre la migliore consulenza per la<br />
ricerca dei partner nel paese, crea le relazioni potenzialmente più profittevoli e<br />
soprattutto mette a disposizione la sua esperienza e una profonda conoscenza del<br />
mercato italiano. Per i marchi di lusso già consolidati, invece, organizziamo iniziative in cui<br />
queste aziende hanno un’importante vetrina, cito ad esempio il Forum Italia Francia,<br />
durante il quale premiamo con creazioni <strong>La</strong>lique i personaggi e le società che si sono<br />
distinte nell’interscambio Italia- Francia. Ultimo vincitore: il Presidente <strong>della</strong> Rinascente e<br />
di Printemps, Maurizio Borletti al quale è stato consegnato il Trophée dell’investimento<br />
italiano in Francia dal nostro Presidente Patrick Brechon.<br />
In un segmento così particolare e d’élite come quello del lusso come si stabiliscono le<br />
relazioni tra diversi partner nei 2 paesi?<br />
In un segmento come questo è importante che le aziende francesi che intendono<br />
posizionarsi in Italia abbiano solide fondamenta in patria e siano disposte a rispondere<br />
alle esigenze del mercato italiano, molto diverso da quello francese. Noi aiutiamo le<br />
aziende ad introdursi nel mercato con relazioni mirate grazie al nostro network di<br />
contatti, e di solito consigliamo di appoggiarsi, almeno inizialmente, ad aziende francesi<br />
già solide in Italia o suggeriamo di creare co-marketing con aziende italiane, per<br />
ammortizzare i costi e per avere un partner già “esperto” del mercato, che può, anche,<br />
avere un interesse a entrare nel mercato francese.<br />
55<br />
di Viviana Pepe<br />
Lusso, tra<br />
Francia e Italia<br />
RISPON<strong>DE</strong> CHANTAL PALLIN ZANARDI<br />
Chantal Pallin Zanardi<br />
Segretario Generale <strong>della</strong> Camera di Commercio<br />
e dell’Industria Francese in Italia<br />
Come vede il progetto editoriale di Maison de la France “Très”, dedicato<br />
alla promozione del lusso francese in tutte le sue espressioni dal turismo,<br />
alla moda, dal design all’enogastronomia verso il pubblico italiano?<br />
A mio parere Très è un progetto davvero molto interessante e sarebbe molto utile se<br />
questa rivista venisse tradotta anche in altre lingue, il lusso francese ha bisogno di essere<br />
comunicato, anche in altri paesi. Trovo particolarmente interessante poi che Maison de<br />
la France non si sia concentrata soltanto sul turismo, ma che abbia deciso di dare spazio<br />
anche ad altri settori del lusso francese: le sinergie fanno la forza di un concetto.
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud<br />
Se avete l’animo dell’esploratore ma non avete ancora trovato una Terra<br />
vergine da scoprire, eccola! E’ la Nuova Caledonia, un’eccezione più unica<br />
che rara, quella di essere una destinazione fuori dalle rotte del turismo di<br />
massa, per un paradiso terrestre come questo. E una virtù, che possono<br />
vantare ancora pochi luoghi al mondo, e che la Nuova Caledonia interpreta<br />
nei migliori dei modi: tremilacinquecento specie di piante - la maggior parte<br />
delle quali endemiche - quattromilatrecento specie di animali terrestri, mille<br />
di pesci e seimilacinquecento di invertebrati marini. Il tutto concentrato in<br />
una lingua di terra lunga cinquecento chilometri e larga cinquanta, quella<br />
dell’isola principale dell’arcipelago, Grande Terre, orlata da meravigliose<br />
spiagge di sabbia e racchiusa nella più grande laguna del mondo, in lizza per<br />
il 2008 per entrare (a buon diritto!) nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco.<br />
Un’immensa oasi naturale di ventitremila chilometri quadrati lambita da una<br />
barriera corallina di ben milleseicento chilometri di lunghezza, meta di<br />
appassionati di immersioni in cerca di nuove avventure in fondali inesplorati.<br />
Non vi basta per decidere di prenotare subito un volo per l’Oriente, quello<br />
veramente “estremo”? <strong>La</strong> Nuova Caledonia si trova infatti nell’Oceano<br />
Pacifico, a meno di tre ore di volo dalla costa orientale dell’Australia. Mentre<br />
si sorvola l’arcipelago, si incomincia a pregustare il sapore di una vacanza che<br />
per formula all inclusive intende un “pacchetto” comprensivo di natura,<br />
charme e relax. Il colore del mare sfuma dal blu intenso al turchese, e grazie<br />
alla sua incredibile trasparenza permette di intravedere anche a bordo<br />
dell’aereo il profilo contorto del reef, che nell’entroterra lascia spazio a<br />
montagne e vallate ammantate da foreste impenetrabili che si susseguono<br />
all’infinito e che creano un inaspettato quanto sorprendente cuore<br />
disegnato nella vegetazione, il cosiddetto “Coeur de Voh”. Un sogno che<br />
diventa realtà appena si tocca il suolo, nell’aeroporto vicino a Nouméa, la<br />
moderna capitale dell’arcipelago.<br />
56<br />
di Lorenza Scalisi<br />
<strong>La</strong> perla<br />
del Pacifico<br />
NUOVA CALEDONIA<br />
Da qui ci si dirige a Pointe Magnin, il promontorio che chiude a sud la baia<br />
cittadina, dove la tradizione vuole si svolga il consueto rito di benvenuto:<br />
una dolce e sensuale danza di ballerine di origine polinesiana. © Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud
58<br />
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud<br />
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud
Una volta visitato l’Aquarium des <strong>La</strong>gons, costruito nel 1956 ma rinnovato e<br />
ampliato nel 2007, si fa tappa nella penisola di Tina, dal 1998 sede del Centre<br />
Culturel Jean-Marie Tjibaou (www.adck.nc), per una full immersion nella<br />
cultura indigena kanak.<br />
Gli avveniristici dieci padiglioni del museo, sviluppati in un parco di otto<br />
ettari e pari a quasi settemila metri quadrati di superficie espositiva, sono in<br />
realtà opera di un italiano, Renzo Piano, ma il percorso sviscera nei dettagli<br />
l’identità e lo spirito del popolo melanesiano, in una carrellata che va dalle<br />
ancestrali forme d’arte fino a quelle contemporanee, degne dei più moderni<br />
designer. Su un’altra insenatura, la Baie de l’Anse Vata, appena fuori Nouméa,<br />
si affaccia il Best Western Premier <strong>La</strong> Promenade, ultimo nato fra i numerosi<br />
59<br />
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud<br />
resort di lusso che fanno <strong>della</strong> Grande Terre una top destination<br />
internazionale. Ottanta chilometri a sud-est da qui, sorge invece l’Ile des<br />
Pins, il “gioiello del Pacifico”, una delle isole satellite di Grande Terre (insieme<br />
a Loyauté e a quelle del piccolo arcipelago di Bélep), vero giardino botanico<br />
spontaneo, con spiagge tropicali insolitamente ombreggiate da alti pini e<br />
lambite da acque popolate da migliaia di pesci tropicali.
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud<br />
Qui, il connubio fra hôtellerie di charme e natura allo stato puro è ancora più<br />
evidente. Lungo la solitaria Baie de Kanuméra, nel cuore di una piantagione di<br />
palme da cocco, trovano rifugio i venticinque bungalow dell’Ouré Lodge<br />
(www.ourelodge.com), paradigma dell’architettura e dell’accoglienza locale,<br />
per un mix di semplicità ed esotismo di assoluto fascino. Cambia la spiaggia,<br />
ma non il contesto - una piantagione di cocco lambita da soffice sabbia - per<br />
Le Méridien Ile des Pins (www.starwoodhotels.com/lemeridien), resort<br />
dall’architettura ispirata alla cultura melanesiana e con una spa di recente<br />
apertura, dove il menu massaggi miscela aromi <strong>della</strong> Provenza, cru di<br />
cioccolato africano ed erbe locali.<br />
60<br />
© Nouvelle Calédonie Tourisme.Point-Sud<br />
Originale pot pourri come quello proposto nei tre ristoranti interni, fra<br />
pietanze esotiche e nouvelle cuisine, che rivelano anch’esse l’animo<br />
multietnico <strong>della</strong> Nuova Caledonia, possedimento francese “d’outre-mer”<br />
dal 1855, passata in meno di un secolo da colonia penale per (fortunati!) esuli<br />
dalla patria a buen retiro per vacanzieri raffinati.<br />
www.nouvellecaledonietourisme-sud.com
Terra dalla natura eccezionale, conosciuta per i suoi inconfondibili paesaggi<br />
fatti di vigneti, foreste e laghi, la regione Var, situata nel sud <strong>della</strong> Francia tra<br />
la Costa Azzurra e la Provenza, è un misto tra cultura provenzale e magia del<br />
litorale: 400 chilometri affacciati sul Mediterraneo illuminati dal sole 300<br />
giorni all’anno, dove l’emblematica cittadina di Saint Tropez rievoca un “art<br />
de vivre” conosciuto e invidiato.<br />
Club Var Prestige rappresenta, in questo contesto, l’offerta più esclusiva e<br />
privilegiata <strong>della</strong> regione. Trenta realtà ricettive di prestigio, caratterizzate<br />
dall’eccellenza delle strutture e dei servizi, che da 5 anni lavorano insieme per far<br />
conoscere tutte le tradizioni locali nel massimo <strong>della</strong> loro bellezza e autenticità.<br />
Scoprire la regione con i partner del Club Var Prestige significa scegliere gli<br />
indirizzi giusti per ritrovare lo charme di una dimora raffinata trasformata<br />
in hotel di classe o in resort esclusivo; giocare a golf in campi di livello<br />
internazionale; assaporare l’offerta enogastronomica in ristoranti tipici, cantine<br />
vinicole e selezionati produttori locali; trascorrere il tempo libero in strutture<br />
d’eccezione come il Polo Club di Saint Tropez, gli esclusivi stabilimenti balneari<br />
di Pearl Beach a Saint Tropez o Key West Beach a Ramatuelle.<br />
I partner del Club Var Prestige assicurano dunque un soggiorno memorabile<br />
in cui l’esclusività e la ricercatezza delle strutture e dei servizi proposti, sono<br />
sapientemente abbinate alla realtà e alle caratteristiche locali del territorio,<br />
garantendo così una vacanza di autentico charme, alla scoperta dei tesori<br />
nascosti <strong>della</strong> regione.<br />
www.var-prestige.com<br />
62<br />
di Monica Macchioni<br />
Provenza<br />
esclusiva<br />
VAR PRESTIGE
Scrittore, giornalista, provocatore per vocazione e seduttore per ambizione,<br />
Andrea G. Pinketts ha scritto 13 libri, tutti ambientati a Milano<br />
(l’ultimo, “Ho fatto giardino”, anche a Saint-Tropez), tutti in bilico tra giallo<br />
e noir, tenebra e ironia. Undici titoli sono stati tradotti in Francia, dove<br />
Pinketts è un autore di culto, amatissimo, tra gli altri, dal regista Claude<br />
Chabrol che ne ha parlato come di “uno dei miei scrittori preferiti”.<br />
Nell’ottobre del 2006 l’Assemblea Nazionale <strong>della</strong> Repubblica Francese<br />
(equivalente al nostro Parlamento) lo ha insignito del titolo di Cavaliere<br />
per meriti culturali.<br />
<strong>La</strong> Francia in tre aggettivi<br />
Generosa, egocentrica, spavalda: tre aggettivi che potrebbero essere<br />
utilizzati anche per me.<br />
<strong>La</strong> Francia in un’immagine<br />
Una partita di pétanque in cui i giovani gareggiano insieme – e non<br />
contro – agli anziani.<br />
Il luogo comune da salvare<br />
Che la Francia sia presuntuosa come un pavone innamorato.<br />
Il luogo comune da buttare<br />
Che i parigini siano tutti stronzi.<br />
Cosa ti ha sorpreso<br />
Che la Francia riconosca la grandeur non solo in se stessa, ma anche<br />
nei cugini di penna.<br />
Cosa ti ha deluso<br />
Una mia insegnante di francese madrelingua, che si indignava perché<br />
nei dettati non mettevo gli accenti.<br />
Cosa ti emoziona ogni volta<br />
<strong>La</strong> poesia evocativa di un bistrot.<br />
Dove torni più spesso<br />
Recentemente a Marsiglia, in generale a Parigi.<br />
Dove non sei ancora stato e vorresti andare<br />
A Grasse, per uscire definitivamente profumato.<br />
© Maison de la France - Fabian Charaffi<br />
64<br />
di Beba Marsano<br />
<strong>La</strong> Francia di:<br />
Andrea Pinketts
Il luogo al quale è legato il ricordo più bello<br />
Le Mans nel corso di un Festival internazionale <strong>della</strong> letteratura, in cui<br />
correvo come un’auto di Formula Uno per superare gli altri concorrenti.<br />
Gli indirizzi del cuore: …per la notte<br />
L’Hotel des Grands Hommes nelle vicinanze del Pantheon, il primo<br />
albergo in cui mi ha ospitato il mio editore francese.<br />
…per cena<br />
Il Don Corleone di Marsiglia.<br />
…per un drink<br />
Le Gorilla di Saint-Tropez.<br />
Il luogo giusto per sognare<br />
Saint-Malo, dove ho ricevuto dal sindaco le chiavi <strong>della</strong> città,<br />
nel momento in cui la mia stanza d’albergo stava bruciando a causa<br />
di un sigaro che avevo dimenticato acceso.<br />
Quale libro, canzone, film racconta meglio la Francia<br />
Tu me fais tourner la tête di Edith Piaf, ripresa da Patricia Kaas.<br />
Quale personaggio reale o immaginario, del presente o del passato,<br />
vorresti ti accompagnasse in un Grand Tour attraverso la Francia<br />
I tre moschettieri, perché insieme ce la caveremmo in qualsiasi situazione.<br />
Chic: e pensi a…<br />
Una mia ex fidanzata francese che, pur non essendo una mo<strong>della</strong>, invece<br />
di camminare sembrava sfilasse.<br />
Kitsch: e pensi a…<br />
Quello che è diventato oggi il ristorante <strong>La</strong> Coupole di Parigi: un indirizzo<br />
immancabile ma degenerato.<br />
Cosa ha la Francia che l’Italia non ha<br />
Il rispetto per la propria bandiera, non unicamente durante i mondiali<br />
di calcio.<br />
Il migliore ambasciatore <strong>della</strong> Francia nel mondo<br />
Frédéric Dard nei romanzi di Santantonio, perché è un guascone <strong>della</strong><br />
letteratura che usa il vino come inchiostro.<br />
65<br />
© Maison de la France - David Lefranc<br />
© Maison de la France - Marc Bertrand
AGENDA<br />
Ottobre 2007<br />
• CORSICA<br />
Campionato mondiale di Rally<br />
Dal 12 al 14 ottobre<br />
www.rallyedefrance.com<br />
• MONTECARLO<br />
Serata di Gala «Pax Musicalis»<br />
presieduta dal Principe Alberto di Monaco<br />
Giovedì 11 ottobre alle 20.30, presso lo Sporting Monte Carlo<br />
www.visitmonaco.com<br />
• PARIGI<br />
Prix de l’Arc de Triomphe Lucien Barrière - corsa ippica<br />
Il 7 ottobre, presso Ippodromo di Longchamp<br />
FIAC: Fiera internazionale d’arte contemporanea<br />
Dal 18 al 22 ottobre, 34° edizione del grande appuntamento<br />
parigino con l’arte moderna e contemporanea. 170 spazi<br />
espositivi distribuiti tra il Grand Palais, la Cour Carrée del Louvre<br />
e i Giardini delle Tuileries ospiteranno le opere di più di 1.000<br />
artisti internazionali declinate su svariati supporti: pittura,<br />
scultura, fotografia, installazioni ambientali…<br />
Quest’anno spazio anche al design e ai giovani artisti emergenti<br />
con una serie di eventi collaterali proposti a lato <strong>della</strong> Fiera.<br />
www.grandpalais.fr - www.fiacparis.com<br />
Finale <strong>della</strong> Coppa del Mondo di Rugby<br />
Sabato 20 ottobre alle ore 21, allo Stade de France<br />
www.stadefrance.fr<br />
Novembre 2007<br />
• PARIGI<br />
Alta Moda : "Christian <strong>La</strong>croix, histoires de mode"<br />
Dall’8 novembre 2007 all’8 ottobre 2008<br />
Musée des Arts Décoratifs - 107/111, rue de Rivoli<br />
75001 PARIS<br />
Palais de Tokyo - Everland Hotel<br />
Apre al pubblico il 1° novembre «Everland Hotel», l’innovativa<br />
creazione degli artisti svizzeri Sabina <strong>La</strong>ng e Daniel Baumann.<br />
Installata sul tetto del Palais de Tokyo da cui si gode di una<br />
vista mozzafiato, riproduce fattezze e servizi di una camera<br />
d’albergo ed è concepita come «opera da vivere»: il visitatore<br />
può pernottarvi, diventando egli stesso parte<br />
di un prodotto artistico ogni giorno unico e irripetibile.<br />
Visitabile fino al 31 dicembre 2008.<br />
www.palaisdetokyo.com/everland/<br />
• MONTECARLO<br />
Festa Nazionale Monegasca il 18 e il 19 Novembre<br />
Un intenso calendario di manifestazioni in occasione <strong>della</strong> Festa<br />
Nazionale Monegasca. Alle ore 21 del 18 Novembre, alla Digue<br />
du Port Hercule, spettacolo di fuochi d’artificio.<br />
66
Dicembre 2007<br />
• VAL D’ISERE<br />
Apertura stazione sciistica<br />
L’1 e il 2 Dicembre, “Premières Traces”, week-end di apertura<br />
<strong>della</strong> stazione sciistica per la stagione invernale 2007/2008<br />
www.valdisere.com<br />
• CANNES<br />
ILTM: Fiera Internazionale del Turismo di Lusso<br />
Dal 4 al 6 dicembre 2007<br />
Palais des Festivals et des Congrès<br />
www.iltm.net<br />
• PARIGI<br />
Arte in mostra: “Biedermeier, dall’artigianato al design”<br />
(18 ottobre 2007 - 14 gennaio 2008)<br />
Nella cornice esclusiva del Louvre, visitabile per tutto il mese<br />
di dicembre, l’esposizione internazionale d’arte Biedermeier,<br />
corrente estetica di ispirazione neoclassica diffusasi<br />
nell’Europa centrale tra il 1815 e il 1848. Mobili, argenteria,<br />
cristalli e porcellane dallo stile sobrio e al contempo<br />
fantasioso rievocano l’inconfondibile spirito dell’epoca<br />
post - napoleonica.<br />
Museo del Louvre - www.louvre.fr<br />
Gennaio 2008<br />
• CANNES<br />
Cannes Shopping Festival<br />
Dal 3 al 13 Gennaio 2008, la città <strong>della</strong> Costa Azzurra ospiterà<br />
l’appuntamento più glamour <strong>della</strong> stagione. Cannes Shopping<br />
Festival è un evento fashion a 360 gradi con sfilate di moda,<br />
cene a tema, Fashion Awards, esposizioni per il pubblico, serate<br />
divertenti con gli stilisti più famosi. E, per tutti, shopping,<br />
gastronomia e vita notturna in un appuntamento dove “il lusso<br />
è a portata di mano”.<br />
www.cannesshoppingfestival.com<br />
• PARIGI<br />
Alta Moda: Collezione Primavera-Estate 2008<br />
Dal 21 al 24 Gennaio 2008<br />
www.modeaparis.com<br />
Febbraio 2008<br />
• NIZZA<br />
Carnevale<br />
Dal 16 Febbraio al 2 Marzo 2008 si svolgerà<br />
la centoventiquattresima edizione del Carnevale di Nizza,<br />
la più importante manifestazione invernale <strong>della</strong> Costa Azzurra.<br />
www.nicecarnaval.com<br />
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