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inferno

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È così orribile questa selva che la morte la supera di poco; tuttavia voglio descriverla,<br />

in quanto in essa trovai anche cose positive.<br />

10-12<br />

Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,<br />

tant’era pien di sonno a quel punto<br />

che la verace via abbandonai.<br />

Non riesco a dire il modo in cui capitai in questa selva oscura, a causa dello stato di<br />

torpore spirituale (causato dal peccato) nel quale mi trovavo dopo che la morte di<br />

Beatrice mi aveva privato della guida necessaria a percorrere la via della virtù.<br />

13-18<br />

Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,<br />

là dove terminava quella valle<br />

che m’avea di paura il cor compunto,<br />

guardai in alto, e vidi le sue spalle<br />

vestite già de’ raggi del pianeta<br />

che mena dritto altrui per ogne calle.<br />

Ma allorché giunsi ai piedi di un colle, dove terminava la valle con la selva oscura che<br />

mi aveva amareggiato l’animo, rivolsi lo sguardo verso la cima del colle, e vidi che alle<br />

sue spalle cominciavano a intravedersi i raggi del sole (raffigurazione simbolica di<br />

Dio) che guida tutti per la giusta via.<br />

19-21<br />

Allor fu la paura un poco queta,<br />

che nel lago del cor m’era durata<br />

la notte ch’i’ passai con tanta pieta.<br />

A questo punto si mitigò la paura, che mi aveva attanagliato la cavità del cuore<br />

durante la notte che trascorsi con tanta sofferenza.<br />

All’epoca di Dante si credeva che all’interno del cuore vi sia una cavità piena di<br />

sangue, la quale era considerata la parte del corpo in cui hanno origine tutte le<br />

sensazioni. Per la paura il sangue rifugge nel profondo del cuore.<br />

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