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Panorama - Luglio 2017

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Scenari<br />

ITALIA_ ECONOMIA_MONDO_FRONTIERE _CULTURA<br />

Dopo 11 mesi<br />

non sono state<br />

rimborsate<br />

ancora analisi<br />

e trattamenti<br />

alle vittime<br />

del sisma.<br />

MARCHE<br />

L’esenzione dai ticket ha<br />

compreso inizialmente<br />

gli 87 comuni marchigiani<br />

nella zona del primo<br />

e del secondo «cratere».<br />

Terremoto, i rimborsi per la sanità non arrivano<br />

Regione Marche non rifonde le prestazioni gratuite per le vittime del sisma. E i piccoli centri di cura rischiano il collasso.<br />

Le strutture sanitarie private nei comuni del Centro<br />

Italia colpiti dal terremoto sono alle corde. Il sistema<br />

di esenzione dai ticket, deciso all’indomani della<br />

prima scossa di agosto, ne sta mettendo in pericolo<br />

i bilanci. A distanza di undici mesi, infatti, non<br />

sono state ancora rimborsate le prestazioni erogate<br />

a titolo gratuito alle persone colpite. Dopo il caso<br />

degli alberghi dove sono stati alloggiati gli sfollati - le<br />

strutture turistiche hanno dovuto aspettare mesi per<br />

vedersi ripagate le spese sostenute - adesso a soffrire<br />

dei ritardi maggiori sono i centri diagnostici e di analisi<br />

convenzionati con Regione Marche.<br />

Il codice di esenzione, previsto inizialmente per i<br />

residenti nel cosiddetto «primo cratere», sono state poi<br />

estese anche quelli nel «secondo cratere», quindi a quanti<br />

abitano negli 87 comuni marchigiani. E le misure hanno<br />

riguardato sia l’assistenza specialistica ambulatoriale sia<br />

quella farmaceutica. Superata la fase dell’emergenza, dal<br />

1° maggio <strong>2017</strong> il beneficio è stato prorogato fino al prossimo<br />

30 settembre, limitato però all’assistenza specialistica<br />

ambulatoriale e al latte artificiale per i neonati fino al 6°<br />

mese di età, escludendo i medicinali. Inoltre la platea di<br />

beneficiari è stata ristretta a coloro che effettivamente<br />

hanno subito danni, cioè con la casa inagibile o che sono<br />

in attesa dei sopralluoghi. La Regione non rilascia dati precisi<br />

su entità di indennizzi e numero di strutture sanitarie<br />

coinvolte. Tuttavia sostiene che i rimborsi partiranno a<br />

breve, cominciando dal periodo tra settembre e fine 2016.<br />

Chiedendo l’anonimato, la titolare di un centro<br />

diagnostico convenzionato in provincia di Macerata,<br />

sottolinea che ora a rischiare sono soprattutto i piccoli<br />

laboratori di analisi. Lei è stata perciò costretta a ridurre<br />

lo stipendio del personale evitando di licenziare o, peggio,<br />

di chiudere. «Con l’esenzione» aggiunge «le richieste di<br />

analisi sono più che raddoppiate. Molti hanno approfittato<br />

delle agevolazioni per fare quei controlli di medicina<br />

specialistica che avevano rinviato per motivi economici».<br />

Un espediente di chi vive in zone povere e provate dalla<br />

crisi già prima del terremoto. (Laura Della Pasqua)<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

13 luglio <strong>2017</strong> | <strong>Panorama</strong><br />

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