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Scripta Manent<br />
CONTROCORRENTE SABATO 16 SETTEMBRE 2017<br />
Intervista al professor Attilio Folliero<br />
a cura di Stefano Zecchinelli<br />
DAL VENEZUELA<br />
intervista al professore ATTILIO FOLLIERO<br />
Professor Folliero, prima di tutto le chiedo<br />
di descriverci le caratteristiche, politiche e sociopolitiche,<br />
della destra venezuelana. Il paragone<br />
col neofascismo europeo è corretto?<br />
Intervista completa sul blog di Attilio Folliero<br />
La destra venezolana si caratterizza per una<br />
forte componente fascista. Il fascismo è l’azione<br />
política di una classe violenta che si fa strada all’interno<br />
della società nei momenti di crisi, come<br />
appunto sta succedendo in Venezuela. Quando la<br />
classe borghese, la classe dominante, temendo<br />
una rivoluzione del proletariato, appoggia gruppi<br />
dell’estrema destra, la cui funzione è in definitiva<br />
salvaguardare l’ordine sociale esistente.<br />
Certamente è corretto un paragone col neofascismo<br />
europeo, che non si differenzia troppo dal<br />
fascismo classico, dal fascismo sorto nel ventesimo<br />
secolo, dopo la I Guerra mondiale.<br />
Più concretamente, in Venezuela l’aspetto visibile<br />
del fascismo è rappresentato dai Leopoldo<br />
Lopez, Henrique Capriles, María Corina Machado<br />
o Antonio Ledezma, che hanno orchestrato il<br />
piano per farla finita con la “Rivoluzione bolivariana”,<br />
dopo la morte di Chávez. Infatti, con la<br />
morte di Chávez comincia un piano che consiste<br />
nel disconoscere sistematicamente i risultati<br />
delle varie elezioni e incitare alla violenza ed all’odio.<br />
Per capire il fascismo e le sue caratteristiche<br />
sociopolitiche in Venezuela è necessario fare un<br />
breve richiamo della situazione di questi ultimi<br />
anni. Il capitale, la classe borghese, la classe dominante<br />
durante il governo di Chávez ed in particolare<br />
fra il 2003 ed il 2013, pur avversandolo<br />
sempre – sia chiaro questo: la borghesia non ha<br />
smesso un minuto di attaccare Chávez e non ha<br />
mai abbandonato l’idea di liberarsi di lui – ha vissuto<br />
un periodo di grandi accumulazioni, di grandi<br />
profitti. Le stesse politiche sociali del governo<br />
hanno favorito la classe capitalista. In che senso<br />
le politiche di Chávez hanno favorito il capitale?<br />
Chávez, per esempio ha dato impulso ad una politica<br />
basata sull’istruzione gratuita ed accessibile<br />
a tutte le classi sociali, quindi scuola ed università<br />
per tutti, anche per i più poverì, una volta<br />
totalmente esclusi da una istruzione praticamente<br />
privatizzata e costosissima; ha fortemente<br />
sostenuto la “Mision vivienda” che ad oggi ha<br />
costruito oltre un milone e settecentomila appartamenti<br />
popolari; ha sviluppo una sanità pubblica,<br />
per permettere a tutti, quindi anche ai più<br />
poveri, di potersi curare; senza dimenticare le<br />
grandi infrastrutture pubbliche, come strade, ferrovie,<br />
porti, aereoporti, ponti, metropolitane, funivie,<br />
ecc.. Alla base di tutte queste politiche sociali<br />
ovviamente c’era la costruzione di migliaia<br />
di asili, scuole, università, più di un milione e settecentomila<br />
appartamenti popolari, ospedali e<br />
centri sanitari ovunque, ecc.. In definitiva grandi<br />
benefici per l’impresa della costruzione. Non solo<br />
le grandi multinazionali, ma anche le grandi imprese<br />
nazionali hanno ottenuto enormi profitti.<br />
Basta citare i Cohen, famiglia di costruttori di o-<br />
rigine ebrea, da sempre a lato della “Rivoluzione<br />
bolivariana” che hanno ottenuto l’appalto per la<br />
costruzione di migliaia di “simoncito”, ossia gli<br />
asili, scuole, università, case popolari, ecc..<br />
I Cohen sono conosciuti in America, per essere<br />
i costruttori dei grandi centri commerciali denominati<br />
“Sanbil”, presenti a Caracas, come a Miami,<br />
così come i complessi residenziali per la<br />
classe media, denominati “Doral”, presenti<br />
ovunque in Venezuela, ed all’estero anche in<br />
Florida. Questi costruttori hanno ottenuto enormi<br />
benefici economici proprio grazie alla “Rivoluzione<br />
boilivariana”. Ovviamente anche altre<br />
grandi imprese private del paese, di tutti i settori,<br />
hanno ottenuto grossi benefici. A partire dal<br />
2003, in Venezuela ci sono stati 22 trimestri consecutivi<br />
di grande crescita economica. In questo<br />
periodo in cui la classe borghese faceva grossi<br />
guadagni, l’avversione a Chávez, pur esistendo,<br />
è rimasta confinata soprattutto a quei gruppi e-<br />
conomici che prima si appropriavano delle ricchezze<br />
del paese legate all’energia ed al petrolio<br />
e che sono stati spiazzati, in un certo senso, dall’azione<br />
politica del Governo. Le altre imprese<br />
facendo “soldi a palate” – diciamo così – alla fine<br />
“tolleravano” la presenza di un governo progressista….<br />
Stefano Fassina<br />
COMUNICATO POLITICO<br />
DALL'ATTUALE FASE sembra<br />
di poter cogliere quanto la<br />
sinistra (ovunque, non solo in<br />
Italia) viva l'esaurimento di un<br />
lungo ciclo storico. Dai noi, la<br />
marginalità della sinistra, culturale<br />
prima che politica e elettorale,<br />
è più evidente poiché siamo<br />
in un Paese smarrito, dove nessuno<br />
schieramento politico riesce<br />
a proporre una guida credibile.<br />
Di conseguenza, il disagio<br />
di gran parte della popolazione<br />
si esprime con una disaffezione<br />
alla politica e l'affidamento a formazioni<br />
dalle dubbie credenziali<br />
democratiche e di governo.<br />
Dobbiamo ripartire. La sfida è<br />
un progetto di riconquista di<br />
soggettività sociale e politica<br />
del lavoro, elemento imprescindibile<br />
per l'autorealizzazione<br />
della persona come sempre affermato<br />
da Bruno Trentin, per<br />
declinare in senso progressivo<br />
l'interesse nazionale. Interesse<br />
nazionale che deve essere inteso<br />
come tutela delle istituzioni e<br />
delle risorse economiche e sociali<br />
necessarie a garantire il<br />
perseguimento degli obiettivi<br />
indicati dalla nostra costituzione,<br />
in un orizzonte di cooperazione<br />
europea e internazionale.<br />
E' necessario l'avvio di un confronto<br />
sui temi che più devono<br />
caratterizzare oggi la sinistra,<br />
per fornire gli strumenti adatti<br />
a poter raccogliere le principali<br />
sfide contemporanee come ho<br />
scritto assieme a Sergio Cesaratto,<br />
Leonardo Paggi, Michele<br />
Prospero e Antonella Stirati.<br />
Mia moglie non è potuta venirmi a<br />
prendere al mio arrivo a Fiumicino<br />
da Buenos Aires perché convocata<br />
dalla Questura.<br />
Lei, cittadina paraguaiana, vive ininterrottamente<br />
in Italia da 18 anni, lavora e paga le<br />
tasse, è moglie di un cittadino italiano, madre<br />
di due cittadini italiani, parla perfettamente<br />
italiano ed ha regolarmente richiesto la cittadinanza<br />
italiana per matrimonio (campa<br />
cavallo…).<br />
Ma questo paese che accoglie (e paga) centinaia<br />
di migliaia di africani senza nome certo, senza<br />
abitazione certa e senza lavoro, ha preteso che<br />
oggi si presentasse all’Ufficio Stranieri nella<br />
periferia di Roma a fare la fila con extracomunitari<br />
di tutti i generi e di tutti gli odori.<br />
Malgrado sia in possesso di un permesso di<br />
soggiorno a tempo illimitato, pare che debba<br />
"rinnovarlo" (foto, marca da bollo, impronte<br />
digitali, estratto di nascita dei figli, certificato<br />
di matrimonio….). Bah!<br />
Sono<br />
incazzato!<br />
ITALIANI<br />
ALL'ESTERO<br />
di GIANLUIGI FERRETTI