4 CAIRO MONTENOTTE Martedì 4 Aprile 2017 - Anno 3 - N° 13 AMBIENTE La costituzione avverrà in settimana Una nuova Onlus per la tutela di Ferrania e della Val Bormida Rosa Fenoglio CAIRO MONTENOTTE «Siamo stanchi di essere utilizzati come merce di scambio». Con queste parole la ferraniese Silvia Ghiazza sintetizza le ragioni che porteranno a breve all’ufficializzazione, sotto forma di onlus, di un comitato costituito da cittadini della frazione cairese, ma non solo poiché la questione delle aree riguarda l’intera Val Bormida. “Merce di scambio” perché l’accettazione dell’accordo, che include l’acquisto da parte dell’amministrazione di due palazzine di Viale della Libertà, porterebbe l’azienda a una marcia indietro rispetto al contenzioso che, in seguito alla mancata costruzione della centrale a biomasse, obbligherebbe il Comune a risarcire l’impresa per 900mila euro circa. Continua il futuro membro del Elezioni amministrative: le ultime mosse direttivo: «Siamo un gruppo di persone di Ferrania che si sono sempre fatte in quattro per tenere vivo questo paese organizzando eventi e partecipando a tutte le feste e le manifestazioni del borgo» e, rispedendo le accuse al mittente, il sindaco Fulvio Briano, che aveva dichiarato in un’intervista a La Stampa che gli oppositori del protocollo d’intesa tra il Comune e Ferrania Tecnologies rappresentavano o il partito del “no a priori” o persone non direttamente interessate dal problema della disoccupazione, continua: «Dire che rappresentiamo un “no a priori” è strumentalizzare il nostro punto di vista: non siamo coinvolti politicamente e l’unica cosa che vogliamo è il benessere di questo territorio. Siamo fuori da scaramucce che hanno un sapore molto personale» evidenzia Ghiazza, riferendosi evidentemente alla bagarre scatenatasi su Facebook, all’indomani del consiglio comunale, tra il sindaco Briano e alcuni cittadini ferraniesi. «La nostra voce – continua Ghiazza - si alza a fronte di accordi, che risalgono al 2005, al 2006 e al 2008, che Ferrania Tecnologies ha sempre disatteso. Sono sempre state fatte concessioni per tutelare il lavoro e l’occupazione e, oggi, ci ritroviamo tanti disoccupati e tanti cassaintegrati». Insomma sembrerebbe che alla futura Onlus non interessi la caccia alle responsabilità, ma la ricerca di prospettive concrete nel qui e ora, sopratutto relative all’occupazione. E sembra che una nuova concessione, l’approvazione del SUA proposto dall’azienda e l’acquisto delle due palazzine per il social housing, senza aver chiaro il ritorno, non soddisfi parecchi cittadini. Mentre parrebbe previsto per oggi, martedì 4 aprile, l’incontro tra il governatore della Liguria Giovanni Toti e dell’assessore regionale Edoardo Rixi con i rappresentanti del centrodestra cairese, Matteo Pennino centellina i primi nome della lista. Dichiara il candidato sindaco: “Si tratta di una lista ben bilanciata, oltre che dal punto di vista del genere, anche da quello anagrafico: ai due giovani Giuliano Bertone e Chiara Repetto si affiancheranno due personalità più mature ed esperte, che affiancheranno un blocco costituito principalmente da quarantenni”. Intanto si attendono i nomi della lista Ligorio e Ghione, oltre a qualche sorpresa da parte del Movimento 5 Stelle. R.F. WWF per il rilevamento delle emissioni I continui problemi legati ai miasmi, per cuisi è svolto l’incontro tra il Comune e le aziende di Ferrania (Cartiera, Biodigestore e Ferrania Farma) e dopo l’avvio, da parte dei tecnici della ditta Osmotec, dei campionamenti dal Biodigestore della matrice odorosa, inducono il WWF Savona a richiedere l’istallazione di una centralina di rilevamento atmosferico. I timori sono legati non solo alla situazione presente, ma anche e sopratutto al futuro, con chiaro riferimento all’insediamento della Zincol. Si legge, nella richiesta inviata ai sindaci di Altare, Cairo e Carcare, al presidente della Provincia, al presidente della Regione e all’Arpal, che la richiesta è finalizzata a “monitorare costantemente e con certezza l’attuale impatto ambientale delle industrie attualmente in attività, ma soprattutto per controllare la zona quando entreràin attivitàil nuovo impianto di produzione di ossidi di zinco e saranno realizzati gli ampliamenti produttivi del biodigestore e della cartiera. I dati registrati dalla centralina permetteranno di sapere con precisione se la popolazione potenzialmente esposta corra pericoli per la propria salute”. R.F.